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IFFIZIO Strada Chiaiamone.

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Mereord 12 Dicembre 1800

PREZZO DI ASSOCIAZIONE

IPENDEN
GIOIRAI]: M ( i . l l l W O POLITICO M/I 5 IISIZ/O 611 A V I e J o u r m l , pie v a I iunior in n ai.il IIMnini porfera le bea n'ire d'I '-111 k' 1CII 4 N I ' r i Il m H l e r a d'uulanl ni leu x ce n'ire qu'll IVap era sur I Ioni Ir premier . * l jam.vW je > m e a r l e ile ine devalra d'enfant d u peunlc a de Miiltlal humanllalre. <. li itili.: t i . n i .
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PREZZO DI ASSOCIAZIONE 1 fi. M fr. sU Ti

Italia (.Tranco di porlo)

l,e aumiuximi principiavo dal I c lfi di o<jvi west Tulio quanto concerno la redazione deve, essere In dirizzalo franco di porlo al sig . Bl il , Direttore d M'Inillneiidenle. < (ili originali che si mandai.oalla Din-zi.-tic, uve non

l'*r gfi al/ri itali la sjxta di patta in d/ppt', l e associazioni e gli annunzii ed avvisi si ricevono n Napoli all'olfiziii del giornale strada del Chiniamole, 33 Nelle Pro. ilici.' presso l'iillioio delle poste con nniidaln e lettera franco al signor 1 . <.OI.IO\ nm-

NAPOLI, 11 DICEMBRE.

AMA VILLI SPINOLA


E S I ) ' < m s i o i l <*toi i i i s i i p o i i

Dopo di aver pubblicalo quanto accaduto nella rada di Napoli,e a Napoli.al la fine della guerra di Sicilia e delle Cala-

brie,pubblichiamo quello che avvenuto


nella Villa Spinola prima del cominciameli lo della guerra suindicata. 11...o.iio n i n .s Storiografo dell'Esercito \ azionale. Arrivalo a Genova la sera stessa del giorno in cui d i m a n d al parlamento d i 'l'orino d i mettere in accusa i l sig. d i Cavour per la cessione di Nizza alla Francia, cio i l 14, aprile 1860, i l Cenerai Garibaldi si rec il domani mattina alla Villa Spinola abitala dal Maggiore Vecchj, che ha fallo con Ini la campagna di Koma , ed ha scritto un'opera eccellente intitolala : /,' Italia, tutoria de' due armi, 1848 e 1849. Il cocchiere riconobbe da lungi i l Generale Garibaldi, e sal senza fiato presso i l suo padrone gridando : I l Generale. Si capisce che ogni qualvolta in Italia si g r i da i l Generale, s' intende parlare del Generale Garibaldi, come se i n tutta Italia non ci fosse che un Generale. Vecchj comprese qttal si fosse i l visitatore che arrivava a lui , scese le scale in gran frolla, eil e n l i nel cortile , nel medesimo tempo che il Generale vi entrava dalla strada, se strada pu chiamarti un vicolello presso a poco deserto, formato da due mura che dividono de'giani i n i . Ora che Nizza non appartiene pi all' Italia, mio caro Vecchj, gli disse i l Generale , io sono corno Ges Cristo : non h<> pi una pieIra per poggiarvi i l capo, tu sei i l pi ricco lei miei apostoli, epper vengo a chiederli I ' ospitalit. La casa vostra,come pure i l padrone,rispose Vecchj , disponete dell' una e dell' altro. Va bene! ma Ges Cristo non solo; egli seguito dalla sua casa militare. 1/ apostolo ha appartamenti capaci di r i cevere i suoi undici colleghi. Per buona ventura, pel momento essi son ridotti a cinque, dissi Garibaldi. I loro nomi 1 Frusciami , Elia , Staglieli, Gnsmaroli e Menotti. Vi posto per t u t t i . Fammi vedere le eelle.

Salirono al primo piano, perciocch la questo (linea cominciare la visita,il piano a terreno essendo occupalo laila cucina e dallo ingresso. Il primo piano della Villa Spinola si compune di un'anticamera , di una sala da pranzo , d'un salotto, d'una vasta camera da letto, d'uno stanzino da toletta , i l ' un altro camerino, e finalmente d' un ultimo gabinetto, nello interno del quale , sono incollali disegni e r i t r a i l i in litografia ed una indulgenza plenaria col suggello e con la firma di Sua Salitila Pio 1 \ ; gabinello che allora s'indicava sotto lo pseudonimo degli Stali pontifici. Oggi che il potere temporale del Papa e ridotto alla sua pi semplice espressione, per la perdila delle Romagne, il suddetto gabinetto ha cambialo nome , e si chiama il patrimonio di San Pietro. La vasta camera da letto fu destinala al Generale e a Menotti, la piccola non m u t destinazione, e limase propriet Iella Dama di compagnia di Vecchj. Dal primo piano si pass al secondo. Questo si compone di cinque camere. L u n a era gi occupala da Vecchj , le altre furono distribuii.- a Frusciatili, Elia, SL.gneli e Gnsmaroli. In questo frallempo g l i apostoli aveano raggiunto i l loro maestro, e si tenne adunanza. Il Generale cominci col vestirsi un poco pi accuratamente; questa una cura che egli suol prendere religiosamente ad ogni fermata. Vestendosi, depose la sua borsa sulla tavola. Vecchj la prese, e la fece saltare nella sua mano. Diancine! esclam, voi non siete ricco, Generale! Che monta ' rispose questi , ho di che vivere per altri olio giorni. Vecchj credi- che le poche monete che risilonavano nella borsa di lui fossero monete l'oro. L'apri e la vuot nella sua mano. La borsa non conteneva che quattro Ir. e SO ceni. Era questa tutta la sua fortuna ; era la somma con la tinaie pretendeva di vivere per olio giorni ! Discese a far colezione ; indi si gioc alle bocce. Confessiamo una delle debolezze del Generale Garibaldi Egli si vanta d'essere un giocatore di prima l'orza a questo giuoco. Sin dal primo giorno,come se Vamfitrione avesse voluto profetizzare il luogo dello sbarco, fece porre innanzi al Generale una bottiglia di vino di Marsala. Era questo un lusso inutile, dappoich il Generale non beve a l t r o c h acqua. Ma egli avea alla sinistra ed alla destra due vicini che i detestavano il Marsala. Quello di sinistra era Vecchj; quello di dritta Catinai. Diciamo poche parole su questo nuovo perso* "aggio. Catinai, che non bisogna confondere con l'*

e , .' un pappagallo ve e giallo , nativo di Kio-.l Vecchj lo c o m p r un giorno per 30 Ir: la un marinaio di N o n i ; e siccome lauto egli quanto la sua dama di compagnia, donianilavansi che nomi- sar.-bbesi lato al novello commensale Iella Villa Spinola, Vecchj, il suo padrino, non volendo dargli j | mime li .laquol, che comincia a disusarsi , i l pappagallo come se avesse voluto rispondere alla dimanda del suo padrone, pronunzi due volle con l'accento del moschelliero avvinato,particolare a questi monogami. Calimi, Calino. Sia dunque Catino, disse Vecchj. Ma nel dubbio in cui era i n sul modo onde scrivere il nome,gli pose all'avventura un / finale, estimando che i l nome fosse pi morale con quest'aggiunzione. Vecchj uno ilc'Maggiori pi inorali che abbiano niiii indossato la camicia rossa. Ci , Ira parentesi. Il pappagallo ricevi' dunque i l nome di Catinai, e fm dal primo giorno una grande amicizia si slrinse Ira Catinai e i l Generale. Prima che questi toccasse ad alcuna vivanda, Catinai era religiosamente servilo da lui stesso; e bench, come abbiamo detto, ei fosse astemio di Marsala e di ogni altro vino; ci nondimeno no era prodigo verso Catinai. Allorch i l Generale a r r i v alla Villa Spinola, Catinai non era clic Ilicitante d i buoni v i n i : quando il Generale ne parli, Catinai era un uhhriaconc. Mie ire ore dopoil mezzod, il Generale ordinariamente, solo nella sua camera da ledo, taceva una merenda ili rinite. Allorch Catinai vedeva Frusciatiti che passa.a per portare le frulla al General' . s < leva dal suo castelletto, e dondolandosi attraversava , | salotto,e giungeva alla camera del Generale. , al primo giorno di n Ijll.ls mezzanamente offeso la q re un p leggiera, epper non si degn neppure li volgere un'occhiata a l quarto d i mela cosi si lingo la gamba del Generale, come ad un albero di cuccagna. Arrivalo al ginocchio , si ferm, e m a n d un piccolo grido che g l i era tulio familiare ne' suoi momenti di tupr ina soddisfazione. 11 Generale si accorse allora d'aver commesso un atto inconveniente ; raccolse lo spicchio li mela e l'offri con garbo a Catinai , il quale in segno (ii riconoscenza, contro la consuetudine che egli ha di smozzicare tulio ci che mangiti, Irangiiggi i l pezzettino di mela con t u l l i suoi hi,

Ira Catinai e il Generale. Catinai avea il drillo . che non si arrogava mai Fruscienti stesso, li disturbare il ( rate in zzo alle sue pi profonde meditai oni. \ che |M'iisava i l Generili.' quando il suo occhio si fissava,(|u.iiulo la sua fronti' eorriig.iv asi, quando il suo cappello si abbassavo sulle su.l o vedremo. Il ti aprile si era saputo a Genova da un telegramma di Palermo la insurrezione del i . L'uomo del popolo, Riso, d i cui racconteremo pi tardi l;i storia in un modo pi esteso. LICIIdosi innanzi alla borghesiai'd albi nobill, avea sollevala la bandiera della rivolta nel Come Iella Guncia. Crispi, siciliano,esilialo dal IKi'.),ilopO essersi trattenuto successivamente in Francia, in I n ghilterra e nel Pieni.mie. si trovava in Genova quando giunse i l telegramma; da poco tempo era tornato dal suo secondo viaggio in Sicilia, da lui percorsa due volle col rischio di esserifucilato, perocch s'era servilo li falsi passaporti , la prima voliti sotto il nome di Emmamiele Pareda, la seconda sotto qucllodi Clivais. Egli avea percorsa la Sicilia in ogni verso per ridestarvi le aildormei-lale scintille rivoluzionarie del 1818 e 1819Egli seppe tal notizia come t u l l i , e,senza por tenipoin mezzo, corse da bivio. Entrambi si reearono appo Iterlani. Miliiaino nomin.il i tre altri apostoli. Da due mesi Crispi e Rosolino Pilo ( questi .'uno de' martiri aveano ottenuto da Garibaldi la promessa h e non si loslo scoppiala la rivoluzione siciliana, i l : . ' i i - r a l - si uieller |,,,e alla (Ohi, lei i ii Ilei ' (f I Dopo una conv lani , Crist.i e Rosolino Pilo parinoli.i per I on i i , . dove si trovava ancora il generale. I due .amici arrivarono nello slesso giorno 6 aprile alle 8 della s ra e discesero alla Gran Hrcltii'iiiit , dove cn-ilei'i.iio trovale Garibaldi , lasi iato un tale albergo ed abisubitamente albi udine.il ger.-slis scitn sa che il solo Frusciatiti, bivio rimase con l u i , mentre Crispi andava alla r i cerca del generale. Due oredopoCrispi ritornava,e trovava Caribaldi a letto in allo di prendere la sua cena che consisteva iti un biscotto bagnalo nel caff. Il generale accolse con grande gioia la n o t i z i i della rivoluzione li Palermo. Ma , terminato i l suo biscotto ed i l suo caff , l i conged fino al doselle. ii i l generale si rec dal Ministro I e bivio l i c i t a . Ce .orale.,

.!.-! 11 , 1 1 lobi;, za umana, ma la l'ina riconoscenza e ben fredda in paragoni .lei vostro iiitUM.i- i Garibaldi e il vostro idolo ; io allunilo Garibaldi , ci che mi avete narralo della cobi U il, I suo cuore, della grandezza dello sue azioni, della semplici l del Parlai, !J Dercmbrc 1800. suo cu allei e , mi strappava ( questa la vera espies.si.ine t le lagrime dagli otfili , ina pi grande, mei i I' amo, bo in un grave imbarazzo , mio caro signore ... . ulo (armi far la cronaca delle veri , de' pettegolezzi , e di dispiacere che sia cosi poco vo'gare, un Garibaldi , fatto conio I comuni .'ioidi misti a conoscenza, mi i onvei rebbe multo ile inezie, ili cui si arrapano gli sfaccendali , meglio. Temo dunque di nlTendcre qualche volta con le la societ parigina. Avete ben consideralo , une idee siigli uomini e sulle cose , con la narrazione anche ci che mi richiedete T de' pi |iiceoli avveniinenli di offendere , il ripeto , senliLa benevolenza , di cui , da quattro anni , mi avole date laute pruine non fa forse, che v' illudiate sulle conseguenze di t Mirili! che rispello, quelli ilio i vosir; lottali devono divide re con voi. Sarete convinte una volta di pi .he avete amisimile corrispondenza? ci in tulle le classi , e che stringere poleie mani gentili , coVoi sapete che, sin dalla infanzia, scorsa tra una famiglia peile di gnauli tanta allolluusamonte. quanto quelle incallite legittimisi . ed un l'adie , che i BOI chiamavano un Giaco ilell' pei ijo , e non ignorate che vi e, a questo pmposiio, un l'ino, siili,Ilio dal contrasta di opinion., che si urlavano cnnli I : verino che deve darvi da pensare , e che buuu numero di imamente; obbligalo , secondo le regole della puerile ed onepersone sarehber disposte a l'arvene un delitto.-Ma a ci sta convenienza, di dar ragione a vicenda alle pi contradi'limile pensar voi,- lo il. litio troppo a voi clic siete venuto in loue pretensioni, minato , nella mia qualit di spellatole di uno aiuta alimelo' lutti mi .'bbuidonavaiio ; che mi avete sosinleiessalo , a tulle le piccolezze dello spirilo ili parlilo; svi'iiio, ed incorato a camminare nel sentiero, ove Ibi ora non i.ni|,inverato dagli uni e dagli alili per la fieddezza die, seUova altro che inciampare ad ogni passo per opporre un ricud loro, metteva nelle mie approvazioni. pi i ispettive che tinto a vostri desideri, e Principio. sincere , io bo peidulo . in mezzo a questa politica intima , l'.r esordire, trovo scaisa messe ; il tema ine!mi re, le I ehiusiasinu e la lede , senza le quali non vi l'onvin. nnenlo lolizie dell'alta societ si fan desiderare. Chi credete voi possibile. Il , salvai... veio, dal n.iufiagio qualche simpatia .1 Mir- he ne accusi ? Voi, ed i vostri. Avete nelle voslie lile un terribile ausiliano.il pi spieiata du nvc.iiai.uii ci esso c che to, ina, voi il sapete, queste simpatie sono ben lungi dalle cagiona al cronista quest'ozio. Barnave, Danton, Uobespierre
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C R I R DI PARIGI O RE E

si chi a il Codice Civile. Per loi C'cciiiiii U-mhumme lasciala la traccia ile' suoi denti sopra ulti i buoni bocconi principeschi; ha seminato il trifoglio, o le rape nel lungo omlireggato dallo querce secolari ile' parchi signorili, ha co-Noi struite venti casipole con le pietre del vecchio castello La gran le pinpriel morta, ed 'I codice civile che l'ha uccisa. pretenda ni dono di ubiquit u di profez la data della C i vero die in ricambio ri ha dolati di una virt, che i nostri de' pi semplici. si traila solo di usseri -ispnn,lenza, nella quale questi Signori aviauuu s,;,nsu poi polii stimavano uien che mediocremente, cio l'economia. fiele, bava, o veleno atloino al vostro nome. L'aristocrazia ha imparato a fare i conti e, sapendo calcoParliamo di cose pi allegre. lare , si e appassionala all'impili, viso peri suoi campi, ove Un piccolo scandalo tiene lei'up.it.i la malignila ilei salotti, vivi', ci I'.mi-iiin.il. ili ia;,e e di cipolle. I grandi palagi sono,al momento eh io vi scrivo,ancora de- delle signore che si sono dii.im.il', ora le impurt, ora le 10reffei ora le icAes Una di Coleste creature, che non n serti, f. necess.liio che passi un'altro mese perche le imposte delle linesiio si schiudano, penile il piirliii.uu tenga illumina, bella n spiritosa, due gravi ragioni perche sia lien pagato tu la scala.per. he il selciato dei cortili rimbombi dal calpe- ci che si rifiuterebbe se tosse lite gi.ilis, la Signora I . . . stio dei cavalli I sobborghi S.Germano e di S Onoralo ha per amico un giovane dell'alta societ , bello, elegante c di speranze. Mi le speranze sono ima monela, di sono due Tebaidi,nelle quali non vi e da spigolare il minimo ricco cui codeste signore sono troppo prodighe, purch possano annetterci IMI gran valore. In compenso, il mondo artistico s debitamente risvegliaI.i signora I . pose il suo spirito alla torlura per tralo, d I lealri a l'augi Inni o pi 'iiieipialo a poi re in mostra le sformarle in qualche picco 1 rea'l, che indorasse 11 catena loro mercanzie invernali. Neil Ioni gara ili novit, quella dell'Amliig,'i ostalo, ingrazia vostra, la pi l'orlunat.1. Il vo che si era posta al colo KII presa di una lobitttWI passuo dramma la /tiene i/e t/oiiZsor.nu a alleluilo un successo sione per la paile di padrona di casa , diede d. , praizi di cosi In aliante che imiuiuvor, se non In sorpassa, quello del cui si parl , delle cene, elle furono paragonale a quelle che. hnlecnslo e dei .Mos.edieri. - Il vostro buon successo elibein on celebre palagli per teatro. l'n gioir che ha impresso una violimi, recrudescenza alle dicerie alquanto ii.aivoU.ali.di cui.da un'anno,voi eravate il lesto invariabile i'.ionon ha nulla rhe possa sorprendervi. Avete tanti amici !
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Document Societ des Amis d'Alexandre Dumas

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mia lui..II... lena dovi' erano siali punti li allr: du* pezzi , ette Iutiere lutto In stradone. .Illa destra di quest' arco , avevo letto segnile ,d. une piccole opera , allineile la Boslra truppa potesse s...tenere con piti efficacia quella pane natio accessibile della nostra posinone, lo stesso avevo pi allealo per porla S. Au^eln. I.e truppe ei ano disposte nel modo seguente : Il R'g ai mentii comandato dal Colonnello lardella, all' e slieiua unisl**- a | . T.iiniii.is*. Vaij |i.-li. ila la sii ola renatali, plesso alla via Consolale. o ... i up ili dai lleggiinonlu eoinainlalo dal Colonnello Maiolichili! : Al l'entro v erano : I n reggimento comandato dal leuen te Colonnello l.ang,. l lo-g,molilo del Tenente Cui lel'o Spiovici!. |.,| i] lliiiig une d vol>.ul.u'i .Napolitani. e Il Che umile a S. Angelo. 0 del Te,,, o Cor, a Porta, ainli.lue della Ungala comandata dal Misi. conpouevasi di : Un reggimento comandalo dal I Generale a letto , che sin. impagina del lcititi , comandala dal Capitano nini della cavalleria, eli' erano a piedi , armali rinnov a Crispi la sua promessa ggiiinger. a Genova non appena inlerpellazione. Il 10 al mattino Del 3. Itcgg.inculo Tenente Colonnello Aliami li I . Hai taglione comandato dal Maggiore MoiiU'.uaju , enne a porli Capuana, d il i. Battaglione rimate al d. dentro di l'oili Bertagberi comandata dal Maggior* a a Castel Murone , ed quali* sieste, ondina* al bravamente da tini iure la pili io ucU'ardine del l.mrao del UtUator*, isto di i i 7 unumu loltaate, tu petalo par t resistere agli macchi di strane migliaia : estenualo e decimato , s arrese ol quando ebbe volontari, non si lasciarono intimorire dalla violenza del fuoco che accoglievali, e prestarono un valido concorso alla no. tira truppa di linea che sostenti* morevol nte la lotta, lin dall' alla, sten riposo e ristora di l'irta. La svalleria borbonica erasi avanzata al galoppo sulla nostra sinistra verto la strada ferrala, e sul centro allo Strado, ne di porla Capuana, e sperane tarse poterti impossetsare dell* estri, batterie Alleai Celai di cannone diretti dalla tritate dellt brruvia o dall' are* Capuano , bastarono a sparpigliarla. Anche una volta il nemico fu respinto ed astretto a fuggire. Gli artiglieri giunti alle t. p. m. a porta Capuana per disservizi i paizi di quella piccola batteria , ( i di cui artiglieri rimasero feriti per la esaustone della munizione ) ruminilarami per oltre pia di due or* I ' Ufficio dei loro predecessori soddisfacentemente. Poco dopo tied a S Maria il generale Dittatore, che mostrossi assai soddisfallo del nostro operalo. Il colonnello Br.g. Assaliti ricev da lui alcun* disposizioni in mia vece, imperciocch avendo io toccata una contusione alle gambe, mentre conducevo in avanti la colonna dei volontari Napoletani , ero obbligalo starmene sopra un pagliericcio, e facevo trasmettere gh .Udini die accori evano dal colonnello Porcelli , e dagli altri U limali del mio Stalo maggiore. Verso 4 ore dopo mezzod, la riserva che stava a Caserta, giungeva qui, sotto gli ordini del generale Sirtori rapo d i Slato Maggiore Generalo dell' Esercilo, a con esso lui il Generale Tiirr. Una parie di questa riserva si rec verto S. Angelo, ed il rimanente fu disposto prendesse diverse posizioni giudicala necessarie dal prelodato ng. Capo di Stato Maggiore Generale. Durava ancora il combattimento, ma il nemico incalzato da ogni dove, non era pi formidabile. Dopo 10 oro e pi d'ostinala lotta, aveva decisamente perduta la giornata. Eppure alcuni drappelli,alcuni gruppi d'uomini correano da destra a sinistra, e viceversa, bersagliando i pi ardimentosi dei nostri che si avanzavano d. troppo. Bisognava porre line a quella ostinala insistenza, e perci mentre , nostri inseguivano vaerosamente quei capa.bi rimasugli, ordinai la cane, ali, stia Cavalleria, the apparteneva alla Divisione del Generale Tiirr. Lesilo fu felicissimo. I boi home bruna ninnarono in Capua, sullo la protezione dei loro cannoni. Dalle informazioni avute , e che credo esatte le forze nemiche che attaccar i S. Angelo. S. Maria e Mal taluni ascendevano il 000 uomini. In questa cifra vi puieoumpresa quella colonna che dovea operare contro Caserta lo stesso giorno l'ottobre, ma che non vi pol giungere se non il di appresso, perch s'ioihau nei Battaglione Bronzetti a Castel Mastre. Sono stato accertato, che contro la prima Linea d'operazione di S. Maria, combatterono 15,000 uomini di lull'anna. Le nostre perdile sono lievissime , comparale a quelle del nemico, tenui* conio della lunghezza del combattimento. La nostra Divisione (Iti) ha aiuto ; 147 moni, 335 feriti, 339 disperai. Totale 721. Signor Generale

io . qm i [re si rividero, Il generale ordin allora a Crispi di andare a Milano per g l i schioppi e pel il.in.un. In quanto a B i o tornerebbe immediatamente Genova per procacciarsi un batb Ilo a vapore affin di operare lo ibarco. Da parte sua il Generale s'impegnava con i suoi due luogotenenti, non appena l'alta I' i n lerpcllazt. .Iella camera, di partire con Crispi e l i m o . Dopo Ire giorni ci' assenza, Crispi m'orn da Milano. Egli avea la promessi da larle d. [tesami, depositario degli schioppi, di mandare a Genova armi e denaro. Pinzi , socio di llesana nella grande opera della sol Inscrizione al milione di schioppi, era

11 Colonnello l'.ice , conducendo due compagnie dei suoi Calcinosi avea pollilo giungere vicino a S. Angelo , e dopo aver soecorso*cola una delle nostre baitene and a mettersi agli ordini del Generale limatore che sosteneva una lolla l'iii volte uni dovemmo cedere il terreno conquistato, perch il nemico Iacea ad ogni istante uscire da Capua nuove truppe, che incitile dalla presenza di Francesco 11 , venivano ali assalto cuti un ostinatezza senza pati. Eppure tuila (arievia. S'illo stradone a destra, di fronte ali Antiteatro a l'uria S. Angelo sulla via slessa di S. Angelo al Culliteloed al punte l nostri respinsero successivamente lutti quegli assalii ammirevolmente. Potei avvedermi pel, che le operazioni nemiche tendevano di preferenza a forzare il nostro centro. In elTello, durante gli attacchi di destra e di sinistra, ( rinnovali ardi la m ole all'oge getto di divergere le nostre forze ) t borbonici appoggiandosi pni particolarmente sulla destra, aveano stabilite due baitene che tiravano laici almenie sulla stenla ferula , e verso porla S. Angelo , mentre poi dirigevano un fuoco incessali le tuba nostra piccola sezione di porta Capuana : e protrile da quelle baitene, a diverse riprese le loro colonne s' erano avanzale, sempre colla stessa insistenza lino alle nostre piccole opere di fortificazione -Malgrado la tenuit dei nostri mezzi, noi riesamino a smontale la batteria nemica che crasi avanzala sulla strada di Capila, c'impadronimmo di ire dei loro cannoni, di due bandiere, d' alcuni prigionieri e cavalli del ireuo. Allo ore t i a. ni. il fuoco npreiidea una novella inlensili su lutti i punii. Il reggimento Malenchiiii, quello del Colonello Fardella e quello del Tcnciile Colonnello Spiovici , toslennero I' urlo della sinistra, ove, ...i venne assicurato vi a. trovasse il Conte di Traili fratello di Francesco I I . .Sul centro feci entrare in azione 1 Reggimento del Tenen1 te Colonello Palmole , rilegandosi a quello del Tenente Colonnello Lang. Feci avanzare pure la compagnia del Genio, Capitano ProLa compagnia Francese di Flotte , comandala dal Capitano Paugam, coraggiosamente manlenevasi salda al sue posto, noi,usi.inlc I perdile sofferte. A destra il reggimento Corrao , e quello del Tenente Colonnello La l'orla , d'unita al t * Reggimento della 1. Brigala , comandalo dal Tenente Colonello Fazioli, attesero di pie fermo lo scontro del nemico. Il Colonello Corrao , malgrado una ferita ricevuta all'avambraccio sinistro , continu a prestar servizio presso di me, fino a che il feci ritirare per

gnia li.nieesi'de l'Iolle, avevo assegnalo un poparte a quelle del nemico , a Ile udendoci per sliell.iiu.'iile alla difensiva. I misti, avamp'isli allacciti impetuosamente si ripagarono in luti' ordine, coiitenden In il terreno palmo a palmo. Hai lato destro, sulla via che mette a S. Angelo, il nomi co ei.i-.i di mollo inollratu e minacciava gii di girarci. Per arrestare la sua marcia feci avanzare iiiimantinenli un Italia glume ; per questo, d' innanzi a lorze sproporzionale fu per un niomento costretto a dare in lietiu. Allora una Compagnia d.-l lteggimeiilo Coi'sao , ed un'altra del .'.nenie Colonnello La Sorta, andarono a sosten.'ilo. (Juel rinforzo giunto a lem po, i incor talmente illustri, che s avanzarono risolutamente ed a .laccarono i regj alla bajonella. Alla siiii;ra, tra la forrovia e la porla Capuana un reggimento di dolimeli borbonici, si era spinto innanzi con gran de ardire t'.b uomini Cum.ni Ioli dal Colonnello Maleiichiui dopo .nere lung iiiicntc sostenuto lo scontro, si ritirarono lentamente, solo pur poter lasciare agire la piccola b.illeria della Stiada l'errata, gi menzionala, c comandala dal Soltote ite Ver.tnn.is , al quale si era volontariamente unito il Capila lei Gemo sig. Muranti. Una colonna nemici an.lav.isi piegandosi intuito, dall'altro lato d.lbi f.iiuvi.i , il Colonnello faldella avveduloscno , lasci un posto d osservazione a S. Tommaso , e col suo Iteg gin culo, appoggiandosi sulla destra, si port a suwegno dello questo Maltempo la piccola batteria avea aperto il fuoco, lieo , malgrado la sua superiorit , circa un' ora dopo dov i stato a a mente. Ivi la lotta era ostinatissima. L' artiglieria ni .tingeva un fuoco vivissimo contro porta Capuana, mentre dai due lati dello Su adirne delle l'uzze considerevoli andavonoavauAllora ordinai al Colonnello IL Porcelli , ( aggregandogli il M.gg .\..plel.ino. il Maggiore Itumagolscki , il Capi imo lliirgislowki ed il Luogotenente Letizia j di condurle ii !.. col..una e respingere il nemico c.iergica.nentejc. Iti ese ine Colonnello Lang, si spinse i lo ni quello scontro che il dello lo di lui il cavallo. sto di ti U H Tali do

i u pel danar gli loppi. mpo Garibaldi era sceso da \ecchj, fedele alla promessa falla. Ma vedendo che non arrivava niente; delle l'ordine a Crispi di ritornare a Milano. Col Crispi seppe che g l i schioppi erano p r o n t i , ma che era sialo dato l'ordine al colonnello Arnolfo de'Carabinieri piemontesi di non lasciarli uscire dalla Citt. Crispi r i t o r n a Torino per pregare Cavour di lor via la dilli.olla, ma questi trovavasi col Re nell'Italia centrale. r'inzi allora and a trovare i l signor l ' a r i n i che rispose non poter prendere alcuna determinazione , imperciocch questa faccenda degli schioppi dovea trattarsi tra Cavour e i l Generale. Erano queste le notizie che cagionavano le meditazioni del Generale, meditazioni durante le quali Catinai solo avea i l dritto di penetrare a lui. .tleaM. Humus. Rapporto del Generale- i i i n . i i / . Comandaule la I. I luca d'op.-ra/lonc. al Omerale In Cape dell' I Bercile Meridionale d'Italia lilla B a l l a t i l a del 1 Ottobre chiamala I m m i l l a del l o l f u r n o .

io ordine di battaglia apri

Il C s o i lui o colpi. es f a. in. l'azione era generale sii lutta la linea. 0 qui giunta la t brigala della nostra divisione Colonnello Unga bere Assalili , il quale in esc. 1 indilo ricevuti avrebbe dovuto avviarsi verso i. M ci non gli fu possibile, imperciocch,nuove a e- ciano u-ale da Capua ed avtvano occupala la li.. Santa Maria e Sani Angelo. Ilo brigadiere Assa.ili albi lesta del suo . lilsaglieri. alloc i buibouiei sullo slradone; il reg ila .livid. .INI mi seguente modo : ;g.mento Tenente l'nloiinelb. Kazioli. onde prenco di lianco. s'inoltrava verso la sinistra per nuaite della strada di Capua. giui.nlu Tuo me Colonnello boi gitesi, a destra

Le truppe che ebbi l'onore di comandare hanno fatto bravemenle il loro dovere. Equamente io non potrei far parola di ooo.a preferenza dell'altro Carpo, imperciocch tulli in genere si sono molto ben condotti. Ilo da rendere egual* giustizia agli uSziali del ilio Slato Maggiore, ognuno dei quali aveva un incarico tpeciale. Anche le ambularne si mostravano degne di lode. Deggio, A porla S. Angelo il Colonello Brigadiere Astanti respinda ultimo , raccomandare caldamente alla giustizia di V. s! Coloro che si sono pi parlieolarmente distinti, e che per g v b colonne twerse che tentavano rompere le nostre coea tulli i riguardi meritano una promozione; e qui unito glie ne li Tenente Colonello Burgheti col 2. Ileggimento della compiego lo Stalo Nominativo. 1. Brigala erasi avanzalo sullo slradone stesso di S. Angelo Dei dislaccamonli che eoo valore combatterono ai nostri lati, se io non ne fo menziono, egli si e perch i capi dei corpi a quali appartenga** e hanno gii dati i ragguagli a V. S. nei rispctlivi loro rapporti. Qual fosse l'importanza strategica della linea di S. Maria lo mi era pollato alla destra per riconoscere le operazioni da me comandala, Ella signor Generale, la conosce perfetlache avevano luogo fuori la porla S. Angelo, ed avevo affidamenie; quindi io non oso qui farne parola. Dir solo eoe la lo il coniai,do del centro al Colonello Porcelli comandante mi- (tOma). Divisione nella battaglia del Volturno, ( l'ottobre) litare della Provincia di Siracusa il quale per volere espresso ha densamente sostenuta una delle posizioni pi pericolose , del Dittatore ira slato aggregato in quella ricorrenza al mio ''d teresa*oli deli'Eserciio.imperoech seSanla Maria avesse Min. Maggiore. dovuto fatalmente soccombere, sono d'opinione con lesilo della Dopo un ora e pi di vivo combattimento , il nemico reguerra sarebbe sialo ben diverso. La fnrtuna ci fo amica in spirilo da lutti i lati si ritirava in fuga, lasciando il suolo co- quel giorno, e mi permetto di dire che le sorti dell'Italia Meperto di morti ed armi. ridionale furono decise da quella Battaglia. Nel frattempo giungeva da Casella il Maggiore d'Arligl .-. ia Augii, r nei 1 cannoni , i dei quali furono piazzali a // Maggior Generale l'orla S. Angelo e gli altri due situati per cura del sudelto (firmato) D* MILPITZ. Maggiore sulla Inncea della ferrovia lateralmente a quelli In- gi accennai. A t ora ed 1|4 p. in. il nemico ad onta di essere stalo respinto cuiiliuiianiente, ad aver sofferto gravi perdite, pure non .scoraggiato, ritorn nuovamente all'assalto, sostenuto dilla Troviamo ponderate Je reazioni ed i reclami Cavalleria che caric a fondo per ben due volte. Diedi l'ordine contenuti nel seguente ap/ello. Ed altre consiai vnlorlarj comandali dal maggiore Monti-forte, di avanzare ; derazioni ben molte si potrebbero addurre non e questi giovani soldati che assistevano alla guoira per la priesclusivamente | M T la marina napolelaua, ma ma volta, si coudussclu lodevolmente. eziandio per la siciliana ! Quando finiranno le Arrivava in quel punto il resto del Corpo Calabrese del colonnello Pace, e lo feci entrare esso pure in azione. Questi sconsigliatezze di Cavour?

sulla fede di non so quale sonnambula, e colossali di oro e di argen!; , rano su e sepolte negli immensi sotterranei che gli servivano di base Si. queste quattordici statue coni i per conquistare la Sicilia e detronizzare il fratello che lo avea esilialo. Si vele che questo pi iiicipe aveva esattamente i medesimi desideri, del vostro Garibaldi, solamente differiva da lui nella loro ap plicazione. Spese delle somme considerabili a smuovere la terra della collina sulla quale era costruito il castello di Guglielmo della Marck, il cinghiale delle Ardennes ; queste som ine hanno sparso I' agiatezza, ed il ben essere nella contrada, suini tesoro ha veramente tanto valore quanto quelli che cercava il sig. principe di Capua. A proposito della famiglia della Marck di cui vi parlava poco fa, ella pu servile come esempio delle vicende dell i sorte. L'ultimo disc-udente mastino di questi famiglia,una volta soviana. di questi principi del S impero . dt questi margravi del Reno ha a pena oggid merc la carit di una sua pai ente un posto di gii .u dacarcia in uno de' suol poderi. Gli Aldi noesi possono gi ripetere quel ritornello di Berangtr/a'e / c/euiosiun all' ultimo iti vostri re Ilo ntr.ll.i Oli .1 pine,pe ili Capii..,i he passeggiava cu I : 1 delle pi spiritose alluci ili Parigi, la sig. N... qualIe U semplice riti ,dillo il p il.lZZO leale I C Il Iglll.l 1 stia che anno addietio,allori ho era solamente una bellissima ragizl H I OI p 1 ....glie la gi Miss Penlope Smith. Grandezza e bellezza za,ispir una viva passione al sig. Barone di 11... uno dei no, a lut andini il braccio. Onesto pove.o principe di Ca- stri gran signori diplomatici. Il sig. di B... fece le cose nio, vi.i rei ben sapere se si .' navuto dalle sue pr.ocupagrandemente, aggiust per lei un graziosissmio app.irt.imrn ,oin ps. udo magnetiche. Il tempo non mollo lontano , in tino, tulio guaruiln di seti alla Chausse d' Alitili ed . due ,ii mteriompeva la dolce tranquillili de borghesi di Spa in manti vi prolungarono la luna di mele al di II di ogni limite enlando Imo dei proossi per ottenere il diruto di scavare le tradizionale. La diplomazia, da vera nemica dell'amore, conoro Cantine,ove pretendeva trovare dei tesori.Avea in line turilo questi belli giorni , il sig di 1 .. dovette raggiungere 1 un alo alle mine del castello di Franchimont ed asseriva , il suo posto; i du* amanti si separarono dopo essersi giurata e, C.I-.I . trov sua malie che lo runpiover dolcemente, e li l'eie intravedere le Conseguenze piubabili della sua notula. Imi.Ululalo CUIII.la, il sig. di L. si f mallevadore della eall deila soa amante, esalt la rigidezza de'suoi prin ipu e, giin che i ironia e qualche nula franchi cho rap rcsriiljvauo I argenteria, non correvano alcun risibili. Iloelle ricredersi ben presto. I . indomani mattina , allorch i present Ma < Anlin la sig. I . . . . era alla sua tubila . l il piegalo aspellarla in un piccolo salotto. Mac.huiabnenle ols. g, ,-, In su di uni e.irli veni islra che vide sul cain-in Ilo. l'.ipii, eia una cartella del Monte di piet, che cosl.ila.i la pegnorazione dri preziosi oggetti che la bella avea presi ii prestito ,1 gio anzi. Coin s, vele , ella conosceva il al. re del tempo. L'ultima conclusione di tulio ci stata una p-sa di alcune centinaj.i di luigi presso gli orefici ed 1 ne..ziaiit' di stolto e I'ai inluminiti del sig di I . , nel i Cile: Vi . . Non pi. ni no i pilin qui si ultimo. Non pagare troppo caro la soddisfazione di cessale di ,ss, i . un ,'ouain e di trovarsi in via di divenire un' uomo.
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iCUCII., a.i ogni pruova ... Fidando nel giuran dilanilo nel giuramento della s a di amica )l sig. di | . . . credei** che 'esempio di roccWu ii lossefoltoper lai. giunse all' improiviso.e irovo la /giovan ir la a solo a solo eoo 11 lampista del teatro, di cu delle pensionis/e. Albi vista ili .piesf .,.(, ,|JI vesti.ne.it" sonliili.dalla (isoiionii.1 abrtriita, che non possedeva ne la giovent, ne la bellezza che avrebbero potuto scusare la colpa della Sig. N... il Barone (il >?... senti svanire ogni spece di g.los,.,. Si avvicin alla sig. N ..e, salutandola con una perfetta disinvoltura, voi capile . Signorina, le disse, che non ho probabilmente nessuna delle qualnl che mi permeile, ebb-io di pormi in paragone col signore, permeitele dna pie che mi ritiri L'altro ieri per la prima volta, dopo otto anni di separazione, i due antichi amanti s incontrarono nel vestibolo del Teatro Francese , di cui la lg. N... ora una delle pi valenti ponsininsle. Vedendo il Diplomatico, la sig. N... gli si avvicin cui viso sorridente, e gli lese una mano che egli bac con una squisita gentilezza. Vedo con piacere, gli disse la sig N... che non vi ramai'utile pi del passato, confessate pur tullavit che le giovani hanno slraordiu.nl capricci. Capricci, rispose il ng. di B. . vi ringrazio mollo . bella signora , di avermi suggerita la p.rola ; sono otto anni che la cercava.

Jeanne le e r i lite

Document Societ des Amis d'Alexandre Dumas

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I \ APPELLO '' nVmM Allorquando Malia Milla si eniiiiiintea pel man Isid.'iio si avr, lolla lnilienzi.no, la Marina \apolo lana fu la prima a tare In inumilo Italia no nello Sion lo coiilrado,infalli il prude Giuih.ihli allei cava <|in i lidi quindi a poco veniva acclamalo nelle I alaliri legami e in men clie'l pensi; chiamato qui in Napoli, nobilmente, come sempre, col plobiscila, il Ji ottobre, dava al Ite Calnnlooino la pi bolla gemmn dell' tinta Corona. Ora, un lieciclnemanalo in Torino il 17 del corrente, dal i iiogolenenlo Cenerate di S. M nei regi Siali, e pubblicato in Napoli nel giornale Officiale del li,per la specie, che elio ne dicano In Opinione Nu-.iunale ni il NaUouuIe ( giornali di Napoli ) del 27 , essere loriinlo eccito n tulli, dichiara In Marina Napoletana n nquislttla, o In incorpi ra a quello dello Sialo (a) Diciamo cornili siala, puich della una legge la i|ii,,le discapila in digiuni la liniera Manna Variu.che mal grado ordini ricevuti dall'ex Ilo di condurre cio in Cada il Navilio. con graie rischio di molti non obli diui, est dava all'llnlin, sotto il regime del Ile Vittorio Emmanuele o hi prima . facci min Sub adesione, ma giuiaia redoliti ed obbedienza a l.uie ai suoi discendenti. Intanto col Decreto emanalo, che riguarda la sola Marina ! non si riconosci no i gradi allriuienli, che quelli si aveano sino a tulio il .'ili Sellenibre In questo non vi Ita ne logica governativa, ri giustizia polilicn-il governo Dittatoriale ( e si badi che il Dittai, re al di sopra della Legge) durava dal 7 -etti rubro a tulio iliJNovenibre-ipiimti strano che tale un Governo per ventitr giorni si vi glia ritenere, e per Ironlnsei no ! . e come va poi che si voglia ci soltanlo per la MarinnMaddnvc tulio che si fatto, per lutto il rege accettalo. - Si f.sse detto dal 7 settembre in poi - Oh ! s che allora lueno male ! al on si sarebbe Innato i/iuxto non riconoscere i falli dell'I OMO , che mei tonilo a repellililio In proprin vita per la causa generale, non fa altro che raggiungere lo scopo - 11. REGNO L' <> - ma rlconoseerlo in parte, ed in parte no - questo troppo 11! olir di che il Dittatore ne' vari! Decreti meitea sempre d'immuti In clausola In nome di Vittorio l'immilliti le Re il Italia n.luni|iie come se ne viene ora il Luogotenente Generale di S. M. nei regi Stali, domilo al chiarissimo Ministro l'onte di Cavour , che noi tulli Iroppo rispettiamo ed ammiriamo, forino lare un Decreto in contrario ? K qui si ricorda che la Marina si e data all'Italia - non al I iemonle - si ricorda die col plobiscila, la Marina chiamava il suo He, trovandosi insignita di quei gradi in alto son rivestiti ed ultimamente poi si rammenta che allorquando nel 1799 e nel 18la Ferdinando I riconquistava i l regno nel priino amia qiubldica. nel secondo invernato dal Ite Gioacchino Murai, nessuno degli uficiali era messo da parte, od in attenzione, e tulli i gradi erano riconosciuti, e quello che pi monta, si riconosceano ben.iiiio alcuni ufllziali Generali creali tali da Murai , quando era gi in procinto d andar via da Pozzuoli, ove si portava la sera del M maggio di quell'anno - ed ognuno sa che il 22 da Ischia partiva per Francia - e s, trattava ili riconquisto, di plobiscila non gi, di sentilo convincimento cio, come lo e slato per la Maest ilei Ile.
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Indile in forza del citato Decreto, la Marina dopo quanto A operaio, vien trattata come i prigionieri borio.ninni, i piali han combattuto contro la causu generale, ed a coi si dice se volete servire , conserverete il grado avevate pria della partenza del vostro Ile la Napoli. Oh bella e questo il guiderdone si d a coloro, die rischiavano la loro lesta ? - t he si veglia no riconoscere questi gradi ricevuti, dopo pielli si daranno di ratti, per lo incremento della Marina llaliaia, a coloro della Marina Piemontese piu anziani nel prado precedente, < se pur non si voglia guardare il primo brevetto di nomina , quello cio di tuanlianiarina), In cosa giusta, e cos viceversa per esso rispollo a noi ma Dio mio ! non riconoscere i no' the direni poi riguardo agli altri due Decreti pubblicali sotto la dnla istiga, e sempre riguardanti la Marina ! - il Piemonte vuole import-eoe - abolisce le nostre Ordinante ne d le me che non - toglie le nostre leggi amministrative - applica le Sue - ma. son desse migliori che le nostre T - o da applicarsi nel nuovo regime ? si domanda, dovendo noi formare la Marina Italiana, deve dettarci la legge la Piemontese, o si bene die ima Commissione composta di genie delta de/le iluo Manne, dopo mature rille-sioni e discussi,,, ni. prop. msse |uanlo debba farsi - the cosa ritenereche cosa rigettare ? Ci si emette per vantaggio .Iella patria comune 1 I l.iliu- per individuali ambizioni non gi. tal (inai su i|ius:a Marma .trito Sui., i un ti . l'ui.ti par* limolo-, .Icll.i pi.niol.irsc, aneli.- la si cloni dello Mutui

le. i-jeenlami, a che, dopo aver pi.,!. In un meni,, ai. versati!, qualche volta quasi rie nosejnla la necessit Ioli'annessione ma pei mossi i pi smij ostacoli pian ilo si Irai lavo ili compierla. sin. tu'- mai gli furono pr messe lo annessimi Iella Saviji odi Nizza, allora si lasci da qualunque opposizione : Se vi rammenta che Napoleone ha sempre bisogno di dare alla trancia qualche nuovo otti-Ila , sia questa un estensione di territorio , 0 una snddisfaziunc di amor proprio sia una promessa di libert maggiore, o la prospettiva CARLO ALFONSO BARONK di qualche nuovo ingrandimento ; se si diletta du Ianni Marcitele di Montebclto a lutti questi sintomi della posizione, sarebbe finse arHello Ammiraglio dilla Marina napoletana. rischialo di dire che queste attuali apparenti ostilit, possono coprire la protesa di qualche nuova concessione? clic si voglia iiilimiiliri! gli uomini del nostro Governo, per dolci minarli a qual, ho nuova cessione ' Noi n<*u siamo cosi temer ri da insistere sin I ora che qiieslnpossa esseri il bandolo della dilli, ilo matassa.imi d'ora che ci ti veri Ha Corrispondente piemontesi qualche gior- non pri-tenderenioili SoSteneresin av lenimenti.fra cui il licbei perche possono succedere nale forestiere vuol conoscere giudicare della conti-gnu ili estere pol-ii/e, ila sventare questi progetsituazione delle provincia napoletane: Le priva- ti, ma troviamo die interi.limolili silf.illi possono .-sere In aria, e che perci conviene die vi pensino secompleto! e le pi sicure informazioni:e chi'da riaiuenle lutto le popolazioni Italiane I-, una fra le ss,- si avvisa formulare un suo speciale -indi- molli' interpretazioni diesi possono dare all'inquilini /.io, e pretende lo si tenga conforme alla realit tubile diportarsi Iella Erancia verso di noi , l'Italia presso che da t u l l i , pretende Iroppo. Cos una dunque stia sulle sue guardie. coi rispondenza che incomincia per dejilorare il i olle voci li dissenso ira il nostro od il (inverno di non buono andamento degli affari in Napoli Parigi,circolano ugualmente le voci li pi in limo ravvi. perch la reazione travaglia, o si agita in tulli inainenlo tra qtu-sl ultimo e quello di Inghilterra, e ne i sensi; perch i preti si dichiarano contro i l .latino per prova l'accoglimento avuto nel territorio lei due Hegni dell'Imperali nei;, igeimela v isila faltaaWindPiemonte, che vuole, secondo essi, distruggere sor alla llegina Vittoria, e la probabilit di una nuova la morale,e la Religione,e perche un altro par- visila dell'Imperaloi-e in occasione di andar a prendelilo dichiara non vcler sopportare che s'impie- re !' \ iigustu Coiisoi le. Noi crediamo pochissimo aque montizzi l'Italia coll'inlrodurre da per l u d o le sta piii intima intinte , perdio in piesii momenti stesse abitudini, e g l i slessi costumi, non rap- Iroppo diversa la politica che i (inverni seguono in Itaporta che falli, i quali se veri, 0 no, se propor- lia, per supporre un accordi di vedute ; e l'nltronde la notizia di forti e pedili armamenti falli dall'Inghilzionati alla realit od esagerali, non potranno terra Malta , Corni . ed nlle isole del mare Jonio giammai far conchiudere che nelle provincie sono piuttosto indi/ii di crescenti timori the di stabinapoletane vi esisla una fazione di uomini i lili accorili. Si' abbiamo appuzzalo esa Un mente questi quali han z"abiluditw ili inimliiwni al movi- sintomi, io n lontani avvenimenti ce lo diranno. mento rivoluzionario, e cambiano di ijrido e di CI' im/n ornili ! rorreilunenti di Farini e consorti a nei/nate a seconda delle circostanze, e che men- Napoli sentiamo die continuano,e, come non fosse ha tre ieri ntava".o nelle file dei volontari di Guri- sialo Pavera vincere tuli' gli ostacoli lei passalo regi lialdi, OIJI/ sono gli avversari di Varini , e di me, si ha avolo il fine tallo di ctearsene di nuoti, ponendosi a combattere le aspirazioni Garibaldine. Non Vittorio Emmanuele. avremmo mai pi credulo che l'inno di Garibaldi. Perch rivolgere alle persone i l grido diretto gli evviva a questo Eroe, potessero essere considerali nelle due Sicilie, per..Ili sediziosi, ma i Tatti del Teaal mal governo ministeriale? E non sono tulli gl'Italiani r i v o l l i colle loro menti a l l ' u n i t Ita- tro nuovo; e delle dimostrazioni in Toledo, ci hanno liana sotlo Io scettro Costituzionale del Re Vit- Tallo conoscere il nostro errore. Tutto ci che sa di Garibaldino proscritto ed allora non vi pi altro rimi torio Emmanuele dio possibile che lineilo accennalo noli' indirizzo che Dall' Union ricaviamo che molli giornali i n - circola a Napoli: Cambiare subito Fai ini e compagni. glesi annunziano che una deputazione deve reE. II. carsi a Caprera per invitare Garibaldi a visitar l'Inghilterra. Molli giornali avevano annuncialo dovere le elezioni aver luogo l i 23 corrente dicembre ; I' Opinione assicura, d' allra parte che i collegi elettorali non verran convocati che nella seconda quindicina del prossimo gennaio. Corris/>ondenz<i speciale dell'\NDIPKNOKNTK. Lo slesso foglio fa quindi la seguente rettifica. Leno v i i . 8 dicembre.

Si fini .-a una olla pernio si abbia perdo isa la lealt - cosi essendo io ii si ..nasiera la causa gli animi non saranno e.aspi cali - la Marina Italiana sar furiai lealt e g'tHi/ia ilei Ile \ illorio Eliminimele gli nn procaccialo il titolo unico nel mondo ih Galantuomo ' ebbene In Marina . sicura della giustizia .1.1 suo Ile, a lui si imlla, e si augura le lai osse rngio ne - percli fot le si sento ,1, I suo drillo. Napoli 2S novembre 1800.

sboei Ili pei- -lito alla eentrale ilalinia, nelle vicinanze ili Mi delia; pronlo a favorirne, per quanto e in lui, l'allua/ioiie dentro ;u-i limili che potranno esser consentili dalle condizioni e dall' interesse generale lidio Stalo, e salvi i dirilii che possono e potere alla Societ d i -onci-usi nari,! della reti distraile Terrale dell'Itali,, Centrale. (Monitore Toieano ).
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Scrivono da Torino al

Cittadino:
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RIVISTA POLITICA

\j' notizie, che ci pervengono ila It a da Gliela, sembrano accennare ad una Soluzioni non tallio lontana. I a determinazione die ha pri'-a S. M. li ritornare in T'orino per la vinili terra pn-sani|o per l ' i inliria, e pelle Marche leve aver posta in grandissimi |>en<ie. lulla la Corte romana. Da relazioni che vennero da varii' parli . ma tulle di persone autorevoli, mi risulta che in |uelle provincie mimi ar.leiiti-siini tulli i cuori e proiiiuifialiHsi.no lutto |. menu in favole ili re \ iti.mio E iaiiiii-le. ha sua presenza in quelli' provincie dester, senza vermi dubbio, mi grandisiuio entusiasmo . il quale -ara assai ilillict! i he -i mani.mg a pi opriamoli lo rislr.'lloai limiti lei contini artificiali dello Stalo.e non gli . llri'pas i per i i In-ggiare anelli' nei cuori italiani del territorio consci tato tino ut ora, al >nnlo Padre Per ci che s'attiene alle ultimo deliberazioni di Pio IN ancor poni ne trapela nel pubblico, -.oppino il Sommo Ponlelic-e ne ha gi i presa quali-nuli Copi ninne la pi generale panni OSSITI ebes. S. sia per risolversi a restare a Roma, checch sia per m-cnilere. Gli abbi c.'nienti che l'io l \ onlie,or non hi mollo, e successiva mente col cardinal \\ iseman.e col cardinal Reisach.reputali uno In mente e l'olir In mano ilei SacroCollegio hanno destalo sospetti ili intelligenze prese pel caso di una prigionia del papa. Da Gaeta le notizie accennano pure ad una soluzione ancora avviluppata. vero.in qualche velo misterioso, ina che leve riuscire a trionTo della causa italiana ad un tempo, e della umanit.
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ESTERO
FRANCIA Riproduciamo lai Journal des Dbalt un articolo del sig. Lemoine , il quale l continue manifestazioni della sua simpatia per la causa italiana. Menni giornali, che difendono.e che rappresentano un principio alTallo opposto a quello della sovranit nazionale, si ni strano seandalezzali delti simpatie che abbiamo espresse por coloro, che sacrificarono la loro vita alla causa dell'indipendenza italiana. \ sentirli si direbbe che noi facciamo l'apologia .li'll'insnrrezione. inalo essersene voglia il movente e lo Scopo, e chi non riconosciamo altra legittimit se non qnulla delle barricalo o delle camicie rosse. Ci chiedono in sul serio per qual ragione il Journal de* Dl"iN si- prodiga elogi ai precursori di Garibaldi, abbia allra volta combattuto gl'insorti lolla via Transnnim.in.del chiostro SainlMerry e tulli i prodromi della rivoluzione del IS4s semplicissima la risposta II Journal / I bat< enmballera !e insurrezioni di Idonee di Parigi, perche in essevi ravvisava una causa ingiusta; approva le ilaliane perch in esse vi ravvisa una causa giusta, approva b italiane perch vi Irina un giu-lo impollini.
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ITALTA

Vi , o non vie dissento Ira il nostro Ministero , e la Corte delle Tuilleries ? ecco ci che da varii giorni si domandano coloro dio vogliono guardare addenlro nella politica un poco piti che contentarsi delle semplici apparenze, die cercare nell'oscuro orizzonte elusi addensa sul capo all'Europa per tirarvi l'oroscopo della povera Italia. La risposili a questo piesilo molto difficile, per la semplice ragione dio nel bujo non t i si vede, e nulla ci ha dio sia piii hujo della politica li chi regge i destini della Erancia. Non vi ha dubbio . Iole apparenze sono inesplicabili, ed incompatibili con buoni rapporti fra le due politiche Idlportanienti di Baibier deTinan dinanzi a Gaeta, quello di Goyon a T'erracina, a Roma, a Viterbo, sono tali che non si po-sono spiegare se non supponendo una politica di ostilit del Governo Francese vcr-<e il nostro, li'iillrnnde le risoluzioni audaci ili Cavour nel la occupazione delle Marcile e dell'Umbria, e nella pr sa di possesso del Regno di Napoli sono un sintonia die lo cose erano inlese Ira i due Governi, e che si era sicuri te non di una pubblica approvazione, di ima se. creta tolleranza. Come ravvicinar dunque questi due lerinini che sembrano cosi tra loro separali ed oppostiCerio che a volerlo diie sarebbe forse azzardar parole Sono gli Olinoli delle -l'ni-ii die troppo si preslavnn alla doppia Interpretazione; ina dicono che alle volle la stima antica pu servir di norma per dar ragione .Iella slima moderna, ed allora rammentando la linea , i condotta tenuta dal Governo Francese al principio

Nel Toglie precedente abbiamo annunzialo correr voce die il noslro governo avesse deliberalo di pagare lesta una lai di-linzione. Ci sono Ielle rivolle . he si fanno io nome del diritto e della legge; altre ve nesouo gl'inleres.i del debito dello Sialo l'uniilieio. che scoppiano in onta a tulli i diritti ed a tulle le log Ora possiamo accertare che quelle voci non si rife iivi.no che agi' interessi guarentiti delle strade ferrale gi. Da piai parte l i giustizia.' concesse al signor Mirs. venne agii,ila da die ni" ubi. nini lo che. proli,lini Il governo non potrebbe assumere gli interessi del debito poiililicin. mentre non vi limino accordi Ira lui e l i . Ma volec rag', maro.od aigoiiimilai e su qui-.la som. e la Corto di Roma a T'orino il marchese Popoli. R. Commissario ge Tede, o poca intelligenza. nernle dell'I nibria. l'insurrezione della Grecia oblio.non solamente tulle Si assicura che, appena ordinali i municipi delle Marcile e dell' Umbria cesseranno le attribuzioni lei le simpatie, ma eziandio I etTellivo concorso d'un goverCommissari, e si nomineranno le autorit atti t inistrn- no legittimista, e. se dimandassimo a coloro che ci accusano la loro maniera di pensare sull'insurrezione live come nelle altre province dell-. Stalo. K sodisTazione delle molle istanze avanzale special- della Vnndea e sulla spedizione della diielie-sa di llermente da varii Municipi! toscani oda nllrc Rappresen- ry, ci risponderebbero che vi s associami con tulio il tarne di queste provincie. relalivnnienle alla costruzio- buon cuore, e, secondo il lor punta li vista, avrebbero ne li una strada Terrala Terrarese, possiamo annunzia- anche ragione Elma pura e semplice assordila dunque quella di re che il II. Governo ni egoilo uno studio approfonG dilo sulle questioni agitate su questo proposito, ha ap- chiamarci rivoluzionari, demagoghi.anarchici ed Uro perche secondiamo coi nostri voli e colf appoggio no provalo in massima il progetto presentalo dalla Societ concessionari.- pel quale In linea,partendo da Ferrara slro una rivoluzione che riguardiamo coin essenzialarriva a Bologna locando Poggio llenalico. San Pietro mente giusta , morali .. legittima. Noi I' abbi uno gi detto; sono i governi italiani che d i cinquini!' anni In in Casale, S. Giorgio, i aslelmaggiore, e Corlicella. I.o slesso II. Governo dichiara altres di esser dispo- nino in islalo di perni.niente insurrezione contio i l disto a secondare le proposizioni che gli venissero fatte r i l l i i , In ragione , la militile , 1' umanit e per di pi por In costruzione di una seconda ramificazione, che contro la pubblica sicurezza. Furono essi cheti misero a ritroso della legge non da F'errara, o da un punto Iella linea Ferrara-Bologna
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sfuggili-, era la negazione del potere che gli si era atlribuilo i-Olitio la molle. Eusebio, acquistando la certezza che il Dottor Basilius era morto realmente, liacquistava quelli sospirala calma dell'animo che da parecchie ore avea smarrita. Per quanto precipitoso l'osse slam il suo cammino, pot ci Fui dal ovattiDO,gli sembrava che il suo petto fosse aperto, nondimeno osservare che i marinai del porbi , e seguitali le i malesi , erano rumili In diversi crocchi, e s'iuliall, nn I,,J e che un occhio indagatore ne scrutasse le profondili. Oli! quesi' occhili gli Iacea provare le sensazioni dell'acciaio cne con vivarla. ('.io gli semi,!,', ni lina 1 ss ima ; si ruvido ,li avere inteso 1 ' Ina vi'.i messa in tali condizioni diveniva , come l'atea raccontai e che il Dottor Basilius era adoralo dalla popolanine marittima del quartiere che e-g'i avea scelto per farne la sua delti) Eus. Ino ad Ester, sempre pi impossibile. Romanzo I n t r e v o l u m i Ma la unirle subitanea e inaspritala del lottar llasdius lesidenzi. per una predieziiine di cui lutti gli abitanti di ItaD I ALESSANDRO DUMAS * seiiqliliciva singola! incili.' la .postume : aggiungeva una uii- lavia aveano indarno cercalo di penetrar le ragioni ; imperocpo.situlii in.ilei i.ile alle imposs,lolita die la i .igiene di Eli- ch questo quartiere era mortili- agli europei. Eppen tulli seli,,, p va comi- rgmi capaci di arrestare le deviazioni della si ammiravano rome il doltor II i-ilius avesse resistito all'aria CAPITOLI) IV. metilica, che si levava dalle incostanti patiti li. e la sua inali'rrori di tutelilo Va J*n fietk. E-- 'noi pensava alla fortuna ke veniva cosi miracolosa- terabile saniti di corpo avei non poco contribuito ad accredimente a cere .irlo nella sua miseria per fare di lui uno de' pi tare ie strane voci che si erano divulgale sulle sue relazioni con lo spirilo infernale. Eusebio Van den Be.k camminava cosi ceiereuienle ebe ne. In abitanti di Bal.ivia ; ma, sema rallegrai si della sveniliInumo ili legge non pot raggiunge!lo. E'iselno Van leu teek. facendo di giorno, e questa volta ra .li colui , eh' egli dovea considerare come il Salvatorelli lo l.iltt, ni un no un quai lo d'ora , arriv alla fritti bassa. Est, i , non avea la vii III di affliggersi di un avvenimento , lu- col le ni po scremi. In stesso i amai he gli veilemmo prendeFin dal iiidllinu , siccome egli slesso 1 avea contessali, ad to sbarazzava d i una Ititela odiosa al suo cuore , malgrado io quella nulle tempestosa, e d p aver seguita la str.niella , oo Ester , non avea t.-ssalu di pensare al dottore llasdius. l.a intraversato la palude e il boschetto Colili uo , si trov inl'innocenza e la purezza delle sue intenzioni. sua lagiunc musava di credere die qucsl uomo l'ossi- dot.no nanzi alla casa del Dottore. Il bisogno clic egli provava prima di ogni altra cosa era so, ma possa sop immilli! ale ; eppure I fatti , di cui egli era p limilo di assicurai si elle il Hollore lljsihus non avesse sa1 Come il giorno prima , questa casa sembrava inabitata. Nessun rullane n n s; sentiva fello interi',.; nulla indicava al o tu,, leslinii.iie, non potei alinovi.arsi Vi quelli the SI appulo sullraisi albi sorte comune della umanit. pallcugiuio ali urtliiie tl^ti avvciiitiifuti u! dittali. (Juesta morie intani, alla quale il medico non avea potuto di fuori che lussi- avenulo in quella rasa qualche tragico avvenioiento , tranne che la porla che pel coninolo era chiusa ~ Vcthdai ausa, ttatjwptliisieno pr**~

Appendice de.riadipendei.te
DEL 12 DICCMBSC 1860

Ma,findal mattino, roiiu-che ri negasse che la cosa fosse possibile, si sentiva coinpiesn di un terrore pn,l'ondo allindapensava (se bisognava aggiustar fede alla parola diabolica del .lo,Iure ) che questi! singoiar personaggio assisterebbe a tulle le lotte del suo cuore , e ne sorprenderebbe tutte le aspiia-

IL D T O BASILIUS OT R

Eusebio non ebbe d'uopo di picchiare ; sospinse alcun p la porla ed entr. Egli si dirigeva addii illuni verso quella specie di saloli.) , dove la Mia olandese 1' avea l'alto aspettare. Si vedevano le casse, le aliga, le balle aperte , ma la Fnsonne non era al suo posto. Il salotto era deserto Eusebio chiam, ma nessuno iispose alla sua voce. Allora si ferm, and drillo all' i-mo per lo quale l.i giovinetta era sparita il giorno innanzi allorch il medico l'area chiamata. L' osco rispondeva sopra uno scuro corridojo. In quesiti Eusebio s'introdusse. Alla estremit di esso , scorse una fioca lice che t insisinuava sotto la porla, la quale parca prowenisse della fiamm diurni torcia od una Lice imperocch era li emulanle. a Eusebio spinse ipii'sl' iiscui e dette nn passo indietro per Li sorpresa trovandosi io siili,i soglia di una stanza cos'i peif-ttanienle rifornita di mobili ali olandese,die.senza il sole che protestava ni soni raggi iiiliam n.ili allr.ivns.tndo le goticlie inni,- nebbiosi dello Zuyderze .\nii,i e, nuocivi. , vasellami ni Dclit, no i cassoni ripieni di bulbi .li giacinto e di tulipani io fiori di 1 II lem. n la piccola lumiera di rame, corni1 si scorge ne' umidi i di Garardo Dov e di Mieris . n le suppellettili, n le ercilenzuule di quercia, :tll-istrite ni modo da far credere che ci si (osse passala la vernice il giorno prima,
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"DoTiJrnerTso^^

f' iibilud'.iio ili Garibaldi ili ii' " coniar ' " ' i i . i '' inni, ni' i 'ni : si la a frullio del nemico , dunque si dove oli.udiri > , Bis g i confo*!* elio quella lattica gli e Sempre ' " i i l i i'usli it.ci nero resisto.ano, e Garibaldi credette necessari., Il n.elleie in linea tullelesuo forze, chiamo ia iuleiiiia , ila- slava di l'unico , e rlnuuov V slatto : lineila velia si raggiunse lo scopo. , di e ri difensori dell'ordine e della liberili E quanto ai buoni apostoli che si lagnano salila mente ili vedere il ,1-mini ilo i e/.r/Zs rinnegare le dottrine die gli valsero nome ed importanza--; non possiamo die . ons guai li a rivolgere le tur curo a se stessi e al occuparsi del loro proprio nome ed importanza: Nessuno loro lo impedisce. Scrivono ilall'lnghillerra al Minateti- Fnirerscl, che ,1 viaggio,!. Il imperatrice, intrapreso nel - l o scopo ... nudili ne la ptopria salute . diventa malgrado Ini te lo precauzioni di S VI. per consertare l'incogni' " i i^Vz\a?dn '-l''ll "ve ella lo riconosciuta . le , ,. |||, pi, ra d'inoltrarle indirizzi. i grandi signori del pace son v ,li ad in. olili al In per Iure a M !, man-i delle |, ,,, ammirabili abitazioni.
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N'ulladiii

) di difendere

Gli Austriaci montarono all'assalto della montagna, Incominci un fuoco di fucileria. Di grazialaineole imi non avevamo olir che una ventina di cartucce per tignano, ed 1 nostri fucili erano meu che mediocri. Allo strepito della nostra fucileria le montagne della svizzera presso San Matteo, si coprirono di curiosi, nque o seicento Ticinesi, armati con le loro carabifecero,insicin 10 mantenni la mia posizione, e sostenni il combattimento litiche i miei nomili! non ebbero bruciata la tura ultima cartuccia. Sperava sempre che Garibaldi, sentendo il cannone degli Austriaci, venisse ad ajutarci. Ma Garibaldi aveva da fare meglio che di soccorrere noi; avea saputo che gli lustraci procedevano verso Luino, ed andava loro in,onlio. Dopo aver consumale tutte le mie cartucce, pensai che era tempo di ritirarci. Guidali tlai nostri Ticinesi, prendemmo, attraverso le rocce, un sentiero conosciuto Soltanto dagli abitanti del paese. Un'ora dopo eravamo io Isvizzera. Mi ritirai, co'miei uomini, in un piccolo bosco ; gli abitanti ci prestarono alcune casse, dove iiiiscoiuleniiiio i nostri fucili per ritrovarli alla prima occasione. Avevaimi resistilo per pi di quattro ore, (i i contro JOHI. 11 generale d'Aspre fe'dire in tutti i giornali che avea sostenuto un'accanito combattimento contro E esercito di Garibaldi, elio avea ccuipiiilaicenie scontino. I soli Austriaci possono dire sul serio simili cornei(Continua)
G.

una compagnia; mi Irovni nel giardino; gli austriaci Tacevnno fu, co da tulli i vani dell" albergo. l i spingemao in mezzo alle palle , aliai-, ami o alla baioni-Ila, ed entrammo per quegli slessi vaui clic poco pinna falciano un fuoco si micidiale, (ili austriaci si ritirai olio In piena rotta Garibaldi avea diretto 1' assalto, a cavallo di l dal ponte, un cinquanta passi circa, distante dall'albergo, in mezzo al fuoco. Miiacolo che, esposto , come un bersaglio al fuoco del nemico, nessuna pallu lo avesse
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Son Cretini, perch osano brontolare contro /./,,/ di nomini di stalo, di cui il Luogotenente si fallo in. ridiali le corona. Son Cretini, perch osano or dece che non- milioni di abitanti possano uvei qualche peso nella bilancia di Italia. Son C etini, perch si ostinano a non accettare tomo massima d fede, che la corruzione , e Vimmoralit debbano elevarti a tistema di governo. Sou Cretini, perch gli articolisti dei giornali di Cavour non intendono nemmeno il frontespizio delle io,, mortali produzioni di quelli Cretini napoletani Mou I politici ! ha tanto cervello l'ultimo Ira i lazzaro tu napoletani quanto non se ne rinferma tolto I cranii di lutti i giornalisti Cavourrani, c sullo i crani! del loro padrone, e del padrone del padrone loro , di oltre Alpi. Il giornale udicialedi ieri pubblica il seguente avvisti. Direzione Generale delle posi,- napalliaa*. i i i v Sono nuovamente avvertili coloro che vogliono far uso della posta interna per lo scambio delle loti,.,-,. , che questo non saranno spedile se nou siano nlL-aii'cale in conTormil dell' ultima lariiTa, e dei tipi imi avvisi di questa d razione, i

Appena vide in fuga il nemico,mi grid d'inseguirlo con la mia compagnia. Per citello della lisci /. ,,ne era qui sta ridotta ad un mi misi ad inseguirne mille e cento. N vi era mollo inerito : gli austriaci eran presi da un tal timor panico die l'uggivano gitlando fucili, sacelli, e giberne. Corsero cosi lino .. \nreie. Lasciavano nella Brccama un centinaio di morti e di feriti , e nelle nostre inani restarono ottanta prigionieri. Intesi clic si erano fermali a Gcimint'aila ; io mi remi a Gei Mulinila, erano gi partili ; mi misi in lincia di loro, ma, per quanto corressi, non mi fu possibile di raggiungerli. Nella notte ci venne la notizia die un secondo corpo austriaco, pi forte del primo, marciava contro di noi, Garibaldi mi ordin di tener forte a Germiniada ; feci immediatamente costruire le barricale, o fortiticarc Wevunio lanta abitudine di questa specie di fortini-azioni die non ci voleva mai pi d' un ora per mettere la pi piccola bicocca in islato di sostenere un assedio La notizia era falsa. Garibaldi mando due o Ire compagnie in diverse direzioni, poi, quando f rotili tornate, riunendo tutta la sua gente, delle ordine di marciale sopra Onerili, e di la Sopra l'ariti, ove fu ricevuto in trionfo. Noi nudavamo dilettamente contro a lladetzki e Varese, occupammo le allure di liiiimudi Su/ira die domina Varese , e die ci assicurava la ritirata. La fece fucilare una spia austriaca. ijuesta spia doveva dure informazioni sulle nostre forze a tre grosse colonne austriache , che ci venivan Lua marciava sopra Como, l seconda sopra Varese, e la terza, separandosi dalle altre due , si dirigeva sottra chiaro che il piano degli austriaci era di porsi io mezzo fra Garibaldi, e Lugani!, e d'impedirgli la ritirala , sia iu Piemonte , sia io Isvizzera. l'allunino allora da Bilioni per Ardiate. Garibaldi mi dislacci! coli la min compagnia, che faceva sempre i l servizio d'avanguardia.sopra \iggia. Giunto cola , co'mi-i cento uomini , ricevetti I'ordine di marciare iiniueiliaiaiiienle contro gli austriaci
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\ Prosimi en Man, In s i , , ! acci gliinenlo liilloalliniperalrice fu lauto pi signilicalivti, in quanto che S. M non v i Pi a punto aspettala Nella gran citt ma infoi torli ra di Mani licsler il ricevimento pre-e un earallere allallo pnrlic. lare d'entusiasmo, lira la Fuliniti trir ' In i are : lale era II grido generale a11 passaggio di S M. Il .S dicembre l'imperatrice si propose di nudare ' a far una visita alla regina al castello di V iiul-c.i. S (iiiesle simpatiche manifestazioni della nazione inglese non possono che stringere vieppi i legami ih i due popdi: esse provano in modo evidente cou.e il buon 'enso delle masse ha saputo ('.spendere vittoriosamente agli allaccili violenti e irriti, ssivi di cui unii cecia parlo della SI.-ITT:J imo ovev temuto di farsi l'organo. - - l i Cotrr.er ile >nint Fticnne dice che il sig Koin i s, -r<i, , inlrapreiidilore della manifattura imperialo d'aitili di Saint Etienne slato autorizzatila fabbricare : 0,1 KM lucili ,.,, il Piemonte ; e a trasformare in focili rigali 70.(I il fucili a pietra dio il goverardo ha comprali in varie direzioni di artiglieria di l'i miei
a r

GAI

INTERNO
Siljruor IH rollo re dell'l\DII'FADkA, 1K. Il signor l'ariiii nel rapporto al Conte Cavour siccome parla delle atrocit commesse in ( ivilanota , in Forl, in Casleldisangro, in Rocca Gtigliemi ed in Teano , e lacequello avvenuto a l'ellorauelln credo che funse necessario che quale! accreditalo giornale lo riferisse , mi vulgo a voi ondo emendiate il mal fallo alimi. Quando Isernia, nella fine di settembre,por alligazione nascostasi delle alla reazione, il piccolo paese Pelloranella, che disia da quella cill tre miglia.reslaodo tranquilla fu sede di atrocit. In quel paese,sito su di un altura the scopre Isernia,Il 17 ottobre giun<e il Colonnello Nulli da Campobasso con una legione, allineile da cola s'incominciassero a sodare le adiacenti reazioni, ma come appena si annott parecchio migliaja di soldati borbonici, e di V illiei invasero il paese egli fu costretto a ritirarsi, soffrendo nella ritirala atrocit immenso , tanto che molti desimi furono seviziali prima, e poi uccisi. Fallosi quella orde vincitrici padrone della povera Peltoranella sfog In particolare la sua libidine di sangue odi rapina su la famiglia Santoro perch la pi ricca e la pi influente nel paese , che al certo sarebbe rimasta in lui principiti vittima della ferocia , se tutta non si Tosse ricoverala sul letto dell'adiacente chiesa l'ero se camparono la vita la loro casa T s echeggiala, 1 loro magazzini vuotali, e lutto quiau Ma qui non si arrestarono , avendo quei cannibali trovato i trepidanti Santoro , attaccandoli prima li co-li ili-ero ad essere 1 spettatori della bruciante loro asa , e poi nlTunati tra l'insulti li portarono nelle prigioni di Isernia , minaci iandoli ih morie, a cui avrebbero soccombuto le le armi di Cialdini non fossero giunte a tempo. Signor Direttore credo che queste sofferenze meritino ricordanza , tanlo che lo slesso Ile Vittorio I minamiele non solo inorrid al sentire dai Santoro i loro tristi casi , ma si cretlelle noli obbligo di promettergli rimunerazione, e spero che il signor Fariui leggendole negli altri suoi rappo li non dimenticasse j casi avventili a Peltoranella.
R. A. P E T T I .

Vogliamo sperare che il Minislro dello Finanze si occupi a far cessare una pretensione cotanto arbitraria. In tulli i paesi inciviliti di Europa come in Francia, nel Belgio , e nella Svizzera il franco bollo facullalivo. Fono il Direlluredella poste ha credutoadollare questa misura per rendere pi semplice il sistema di contabilit della sua amministrazione. Ma nell'ade!tarla ne ha egli ben calcolali tulli g'inconvenienti ? Noi ammetteremmo volentieri che aia imposta una doppia tassa alle lettere nou alfrancate, e ci per srinplicizzarne la spedizione ; ma il dire, in nome del governo,ad un povero mililare.ad un infelice qualunque: tu non scriverai alla Ina famiglia,tu non potrai dimandare soccorso ai tuoi parenti perch manchi di mezzi per affiancare la tua lettera, questa s che una inumanit, contro laqualcnou sapremmo protestare truppe energicamente. Speriamo che la alampa imparziale di Napoli far eco a quello nostro appello. stalo mobilizzalo un battaglione di guardia nazionale perla provincia di Aquila. Moli! giovani sono gi accorsi a dare i loro nomi,ed altri i M Iscritti sono gi acquartierati nel locale del convento di S. Filippo. Saranno ben presto vestili, ed organizzali in piena regola, attendendo la loro desinazione-

BULLETTINO

TELEGRAFICO

IMlSSIA
Si scrive ila Berlino, 30 novembre: La gazzetta prussiana , nelle sue considerazioni sul decreto del J4 novembre, dice, fra le altre cose: si pnu tanlo meno disconoscere l'importanza di queste riforn,' che noto, che ogni allo dell' Imperatore Napoleone fa parlo d'un piano, maturamente consideralo.e clic l'ai velili esv il opper.Siciiranieale. ai e r dando alle t a mere il diritto di velare un
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La prima colonua che mi s fi- innanzi eia la divisione D'Aspre, forte di cinquemila uomini. Era quello sienala. Ogni suo discorso ha avutoli stesso generale D Mpie, che fece di poi i ma-sacri di idealo, i.udlo del I ! 60 lui annuncialo Livorno la "amia e di Nizza; quello del IS:;!I ere la guerra d' Italia ; quello del |S.'I7 | Secondo gli ordini i net ol mi preparili al coniballii lavori da falsi io Francia, calniiinda I nielli, e, per farlo nelle migliori con,li/ioni possibili, inori di tutta l'Europa; quello del JS li annuii m impadronii di Ire piccoli villaggi.che formano triansui a la line della guerra d'Oriente. Se dunque golo : Ca'tiir* Liguria, e Kdtro. ralor Napoleone concede a'granili Corpi dello (luisii U'e villaggi dominavano tutte le itrade che diritto di voline I ' Indirizzi- vuol dire chiara' lij.-ii., que'vil'eggi, si trovava una forle posizione, li'egli ,- suino per l'importanza che sa dare al San l'osseo, rocca inespugnabile,donde io non aveva, .-oisii.ehe esso disamici,'!, ed isoler qualunque per dir cosi, da far alleo die lasciarmi rotolar gi per discendere io Isvizzera, cio in terra neutrale. Aveva diviso i mici cento uomini in tre distaccamenti; ognuno do quali occupava un villaggio, lo mi fermai a Ligiirno. \ i era arrivato nella nulle con 40 uomini, e mi vi era formicaio quanto moglie avea potuto. MEMOKIE D! fillSEPPE GA1UIMLUI Alla spuntar del giorno gli \ii-lnaci tu assalirono. Essi s'erano pi ima iiiq..-ulri>iiili di lludero.che avena unllmina-luiic d e l capii..lo ! . . trovalo abbandonalo; nella notte In sua guarnigione ili austriaci comparvero li.-n pesto sulla strada niae s'era ritirala in Isvizzera. lo restai con OS uomini. a : noi giiidic.nniim che polissero essere da mille a Richiamai gii3J che avea a (:nlziiue,e,a passo di cori i,,ocimlo. I glint, s'impadronirono immediatasa, arrivai a San Mastio; l, poleva resistere. 'ii le della Beccaci ia Appena mi vi era stabilito fui assalito. Il cannone liiuihabli delle ululo erti alla colonna, ehesharansli meo ci mandava ila tuli t u palle, e razzi alla a l,t -linda ino Ira . di attaccare Une la colonna. ,i poi
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VARIET

Perche I napoletani on Cretini T Uno de' fenomeni che ci condanna ad osservare la stampa salariata di tulle le altre provincie d' Malia , jo inier. conilo accordo di chiamare Cretini i napo1 nostri lettori ci dimandano: perche i napoletani \ ogliamo sodisTarli I napoletani son Cretini perche antepongono Garibaldi, che Significa libert. Inilipai lenza , ed Italia una , al conledi Cavour che suona Iitti ilio, xerritisma. dirimane, e tenzone Son Cretini, perch non deificano il Luogotenente.

mudile mille e duecento.

glia'et a lull.i circondai

dulia cavalleria.

l'arisi 6 dicembre mattina. Il )/ niteur pubblica una circolare del minislro dell' intoni e ai prefelli nella quale diecsi che l'alto del 21 novembre prepara il pacifico esercizio della libert, di cui il Irono di Napolooiio protegger lo sviluppo. Raccomanda ai prefelli di non trascurare nulla per finir l'opera di ricondilaziono dei partili. l'arici 6 dice ubre. Un avviso della Banca lt.itliscili lai annunz.a ch'essa pagher , a datare da oggi , i vaglia dell'imprestilo romano scaduti al V dicembre. Henna. 7. Il Progretw aunnnzia che il Consiglio dei Ministri ha adottalo il programma del sig. di Schmerling per la organizzazione interna dell' \uslria. Per coiiseguenzaaspeltasi l'entrala de) signor di Schmerling nel gabinetto. Londra, 5. Varii battelli a vapori portano in America la somma complessiva di 21!),. 00 lire sterline, P e l | i . ii. A Szegedin; Koctkemel, \rad, Cmngrad e in allru citt d'Ungheria hanno avuto luogo duini, stradoni contro i decreti di ottobre sulle riforme. A Vatzen seguirono conflitti nelle strade fra soldati e popolo. Vi furono feriti da ambe le parli. \rvv-Vork. 20 novembre. - Cinquecento uomini di Kansas, sono giunti sulle cirsio di Misturi coll'inlenzione di liberare gli schiavi. Le Ranelle di Filudellla, di Baltimora, di Washington, e di Norfolhd. sospesero i pagamenti in contarli ; t'.harlestown parzialmente. Ilombay 12 novembre Sono imminenti dei torbidi cagionali dall'esazione dell'imposta sulla rendila, Completo ristagno negli alfari, Il Tinse* del IODice che dopo la caduta di Gaela il Marchese d' Azeglio presenter a Londra le lettere credenziali d' Ambasciatore d' Italia. Montati Il tonte di Trapani giunto a Roma, il eonle di 'frani tornato a Gaeta , il conte di Trapani torner quanto prima. Vork 27 novembre Proclama il Governatore la Carolina Meridionale separa dall' Unione , solo se non sin appoggiala da altri -t ili | | Cambio pi sostenuto , i biglietti di banca H3 a l'i; si sono negoziati da US a 103. Mercato moneta iuoiniuala.

e Eliseli ,.! dai CI E p.-i ni graziarla nella sua qualit di erede, Eliseli o stese la u,e.,, glia olandese. Cosici s'ingann sulla intenzione del gesto, si alz, porse ed l.u-i Ino il ionio di busso impugnalo d acqua benedilla, e . , li.niai p.-r bis. une ilo: il giovine avesse adempiiti al pio ci Migo che le na sonila alo volesse qui gli adempire. Eusebio si trov iimpello al cadavere, l u i pi opti ami me il lluilur Itasilii's, mollo,realmente morto. Ma la U molle era stala cos piotila e subitanea che non avea pe- nulla alteralo le sue sembianze. I suoi occhi un a cimisi, il ri-spini non si sentiva, il cuore non batteva : Egli era rimasti, tioppo poco l'uopo nell'acqua , perch il

orla nelle sue orazioni , lacc le dita del cadaridde come il marmo. pi dubbio ; il dottor Basilius s'era addormenBilirandosi Eusebio Van deu Ilei k mand un sospiro , il quale, se non mostrava una certa soddisfazione , allcttava almeno che il suo cuore era sgombro di un gran pesu. (Juando ti ritrov nel satollino , scorse che la bella olandese T avea seguilo. Siccome ella non eia pi lall.-nuta dalla presenza del cadavere, si gill al collo d'Eusebio e l'abbi acci singhiozzando, Uh ! Dio min, oh Dio uno ! ella esclamava : povero duilore, un padruoe cosi buono, perdei lo cosi presto! Che diverto io poverella ? Ma come accaduta una disgrazia simile? domand Eusebio , che non avea ancora raccul.0 nessun positivo tag guagho sulla morte del medico. Egli andava a visitai e alcuni ammalati a bordo d" una gin . a cinese ; il suo cannilo investilo a banco da una grossa lata | j capovolto : egli 1 caduto nel mare . c quando e' Oh l'imo III',.! sciam Eusebio. Che perdila per noi tulli , caro Signor-, disse la Fnsonne; era cos buono, cosi cai itale .ole ! Ma , rispose Eusebio, ei un pare che voi non mi lenevai. i|u, sii, linguaggio j'-ti s.-i a, l'annulla mia. Ab' signoic, voi un avrete mal compieta; avrei potuto io dire, senza u.gialituduic , altra cosa dell' uomo di cui ho

mangiato il pane per due anni, dell'uomo che mi lenea le ve Ah ! ah ! sciam Eusebio , con una certa sorpresa, il Dollor Basilius vi teneva le veci di padre 1 Certamente , e se egli fosse vivuto, io non avrei avuto pi bisogno di mente. Che sar di me. Ges mio! La Frisonile, a queste parole ricomiuct i suoi lamenti , erano ti commoventi , che Eusebio, il quale avea enneepato sulla posizione della giovinetta nella casa del Dottore idee poco vantaggiose per la sua castit, non sapea pi che pensare. Figlia mia, le disse, vi prometto di occuparmi di voi ; non ho duueniicalo, e non dimenticher mai T offerta che mi avete falla uTsera. Noi vi troveremo mi poslo. Un poslo I qoeslaCill, caro signore, riprese la bella olandese, nominai ! vui duuque ignorale che una giovane onesta non pu accettare ia posizione che nella maggior parie delle cuse di llalavia si offre alle Europee. Se lo preferite , figlia mia , pagher il vostro passaggio, e voi ritornerete in Olanda. Ahim! i miei genitori sono morti, non troverei piti -he lon.be col gi ; ma non molila : e , bench io abbia fatto lo spciinvento di quanti pericoli sia per la virt duna giovine un lungo viaggio tu mezzo a uomini senza cosluuii e senza religione, profitter della vostra offerta,sig. Var. tlen Betk, e ritorner in Olanda. Debbo alla memoria del mio benefattore il rimaner pura e onetta. (Il seguitila domani). t l m a n d r o liiimi Gerente reeponeabile GIOSU A n a s r a s i o

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