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Come si calcola
l’incertezza?
L’incertezza in fisica è l’impossibilità di
fornire una misura esatta. Questa
impossibilità è data da due elementi:

L’incertezza dello strumento di misurazione:


ogni strumento ha una data sensibilità, ciò
significa che non è in grado di misurare delle
grandezze che differiscono per meno di quella
quantità;
L’errore di calcolo.

L’incertezza è dunque la variante che va


aggiunta alla misurazione di un dato,
presupponendo l’esistenza di un valore
“reale”.

Per fare un esempio:

Supponiamo di star misurando un foglio di


carta con un normale righello e che la
misura del foglio risulti di 15,7 centimetri. Il
problema è che non possiamo sapere con
certezza se il foglio misura 15,72 o 15,75
cm perché lo strumento non è in grado di
fornirci una stima così precisa. Anche
utilizzando uno strumento di misurazione
più sensibile non possiamo stabilire con
assoluta precisione la reale lunghezza del
foglio, perché potrebbe essere lungo
15,723 centimetri o 15,725 centimetri.

L’incertezza di misurazione, quindi, può


essere ridotta ma mai eliminata del
tutto.

Un altro esempio che può essere fatto


riguarda il metodo di raccolta dei dati.
Supponiamo di misurare l’oscillazione di un
pendolo con un cronometro che registra i
decimi di secondo, difficilmente otterremo
la stessa misura due volte di seguito.
Questo perché potremmo far partire o
interrompere la misurazione qualche volta
in anticipo e qualche volta in ritardo.

Errori di calcolo e incertezza dello


strumento di misurazione, quindi, fanno
parte delle varianti che contribuiscono a
determinare il valore dell’incertezza.

Approfondiamo adesso cos’è e come si


calcola l’incertezza.

Come si calcola l’incertezza


di una misura
Il modo più semplice per calcolare
l’incertezza di una misura è considerare
l’errore massimo.

La formula per calcolare l’errore


massimo è:

E= [(X-x)/2]

Ovvero la differenza tra il valore massimo e


il valore minimo divisa per 2. Il risultato
ottenuto può essere aggiunto o sottratto
alla misura media.

Per tornare all’esempio precedente, nel


caso del pendolo, se la misura
dell’oscillazione del pendolo è compresa tra
14,3 s e 14,7 s, l’incertezza può essere
espressa con la formula:

14,5 ± 0,2 s

Il simbolo ± significa “più o meno” e indica


che il risultato della misura è compreso tra
14,5 – 0,2 e 14,5 + 0,2.

La formula per calcolare l’incertezza è


dunque:

Valore medio ± errore massimo

Come si calcola l’incertezza


relativa
L’incertezza relativa è un indice di
precisione della misura: più è piccola, più la
misura è precisa. Può essere espressa
come il rapporto tra l’incertezza assoluta
e il valore medio (Δm/m).

Prendiamo il caso di un automobile che


pesa 1250 kg, misurata su una bilancia con
una sensibilità di 5 kg e di un pacco di
pasta da 500 gr misurata con una bilancia
che ha una sensibilità di 10 g.

L’incertezza relativa viene calcolata con


la seguente formula:

erauto =  ∆m/m = 5g/1250 Kg = 1/250


kg = 0,004

erpasta=  ∆m/m = 0,1 hg/5,0 hg =


1/50 = 0, 02

Anche se lo strumento di misurazione della


macchina ha un’incertezza più elevata, la
misura della massa dell’automobile è più
precisa.

L’incertezza relativa può essere espressa


anche con il calcolo percentuale.

Come si calcola l’incertezza


percentuale?

Semplicissimo, basta utilizzare questa


formula:

e%= (er x100)%

A cosa serve calcolare


l’incertezza?
Calcolare l’incertezza è utile per:

Avvicinare il proprio calcolo al valore reale di


misurazione;
Esprimere l’affidabilità estrinseca del risultato;
È fondamentale per l’accreditamento dei
laboratori di prova e taratura.

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