L’emancipazione femminile ha rappresentato, negli ultimi secoli,
la ricerca dell’uguaglianza non solo formale ma sostanziale tra l’uomo e la donna. Per capire come il ruolo della donna sia cambiato è utile un breve excursus storico. Alla fine del neolitico superiore si ritiene che la donna avesse come compito primario quello di procreare. Nei periodi in cui parte dell’umanità viveva allo stato nomade si suppone che esse fossero sottomesse al maschio. Successivamente, al tempo della civiltà egizia e mesopotamica, le donne avevano una posizione elevata all’interno della società. In questi luoghi è stato presente anche il matriarcato ma, poi, con l’ascesa delle monarchie militari persero di prestigio per arrivare ad alcune società in cui si iniziarono a formare i ginecei, dove erano relegate e potevano incontrare solo il proprio marito. Nella Grecia antica la condizione della donna era molto più avanzata, mentre nella società romana antica le donne godevano addirittura di una relativa emancipazione. Durante il Medioevo la condizione della donna peggiorò ma bisogna dire che il Cristianesimo considerò la donna importante in quanto doveva assicurare la crescita spirituale dei figli. Nell’età contemporanea, durante la prima guerra mondiale, le donne sostituirono l’ uomo, che era al fronte, in molti lavori e questo fu un passo importantissimo verso l’uguaglianza uomo- donna. Esse passarono da “Angeli del focolare” a membri attivi dell’economia e della società. Dopo la prima guerra mondiale il primo traguardo importante fu il conseguimento del diritto di voto per il quale in Inghilterra si batté il movimento delle suffragette. Infatti le donne ottennero questo diritto. In Italia le donne ottennero il diritto al voto subito dopo la seconda guerra mondiale, nel 1945. Oggi è sotto gli occhi di tutti il ruolo importante svolto dalle donne nella società: capi di stato, ministri, astronauti e tante altre posizioni di prestigio hanno come protagonista le donne. Purtroppo in alcuni paesi medio-orientali le donne sono ancora tenute in stato di soggezione all’uomo ma il cammino dell’emancipazione femminile non si fermerà e, lottando contro tutte le ingiustizie, esse raggiungeranno la parità in ogni parte del mondo.