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VALUTARE I PROGETTI EDUCATIVI Il fenomeno educativo caratterizzato da intenzionalit e progettualit,gli aggettivi EDUCATIVO E FORMATIVO applicati al sostantivo PROGETTO identificano

o percorsi finalizzati alla PROMOZIONE (cambiamento) dellsoggetto implicato. Un progetto educativo genera sempre processi di cambiamento esso loggetto della valutazione finale dellazione educativa.La valutazione una parte fondamentale del progetto educativo.il legame tra progetto e valutazione intrinseco e determinato da dalle attese che si hanno rispetto al percorso educativo.La formazione delluomo non mai compiuta perche mai le situazioni in cui si trova implicato sono le stesse.Dallesperienza il soggetto ricava continui processi di riflessione confrontazione e conoscenza utili alla scienza e alla specie stessa.La didattica si concentra negli aspetti metodologici dei processi educativi.La valutazione nasce allinzio del progetto educativo interagendo simultaneamente con lazione educativa.Non si ha perci azione educativa. senza progettazione,e senza procedure di valutazioni iniziali almeno attraverso schemi di pensiero dei soggetti stessi. E PROPRIO DELLUOMO RFLETTERE E GIUDICARE OVVERO VALUTARE RISPETTO AD UN IPOTESI DAZIONE.Lagire ed. a partire dalla fase progettuale consta di una considerazione attenta di tutti gli elementi in gioco,fatta di osservazione ,capacit di indagine,ovvero sottoporre la situazione a domande ottenendo cos infomazioni per poter individuare il problema e la sua soluzione.Largomentazione svolge lintero processo,sia sotto forma di ricerca sia sotto forma dialogica. MODELLO RESPONSIVE DI STAKE :IL PROGETTO NON VALUTATO SECONDO IL SUO MODELLO DI APPLICAZIONE MA ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE EFFETTIVA DEI SUOI PROCESSI DI ATTUAZIONE. OBBIETTIVI DELLINDAGINE: -Individuare i bisogni degli enti e degli operatori rispetto alle competenze legate alla progettualit di un intervento -elaborare uno o pi strumenti di valutazione facilmente applicabili -mettere in rete una pluralit di esperienze e di attori (vedi lavoro di equipe).Applicare un modello di valutazione predefinito significa anche tenere in considerazione gli aspetti umani e contraddittori dei soggetti. PERCORSI DELLA RICERCA: -analisi valutazione del progetto -prima sistematizzazione dei dati e delle osservazioni -approfondimento -confronto allargato -socializzazione rimessa in gioco

Nel condurre la ricerca emersa limportanza di dialogare e ascoltare realmente linterlocutore attraverso un ascolto sensibile capace di tenere conto del luniverso affettivo,immaginario,cognitivo,dellaltro,x comprenderne le attitudini,i comportamenti,il sistema di valori e di idee

GENESI DI SVILUPPO E RICERCA : IL DISEGNO DELLA RICERCA:

imput iniziale elementi di analisi e valutaz di un progetto

SONDARE IL TERRENO DELLA VALUTAZIONE "gli attori, i bisogni, i contesti"

IL PANORAMA TEORICO valutaz.strument i di indagine, progetti.ed.

realizzazione delle interviste presso gli enti

GLI STRUMENTI (seminari,schede di valutazione,questionari)

preparazio ne interviste

GLI ATTORI
ENTI COINVOLTI

elaborazione dei dati

ORGANIZZAZIO NE DEL SEMINARIO

IL GRUPPO DI RICERCA:

-Progetto di tipo lineare: composto da fasi sequenziali,da obbiettivi prefissati.Rispetto agli operatori offre una guida sicura di fronte allo scorrere quotidiano del fare educativo ricco di emozioni vissuti azioni ecc

-Progetto di tipo circolare (modello di ricerca)=: rappresentato da una programmazione per obbiettivi. La valutazione una nuova analisi della situazione e un nuovo ciclo.Non segue schemi,programmi con soluzioni preconfezionate,non conosce lesito del percorso,ma studia le

questioni educative nel quotidiano.Non una successione di momenti ma linsieme di rapporti tra vari elementi,interrogandosi di continuo sulla propria validit educativa. Un progetto deve essere dotato di realt,razionalit,controllabilit non casualit e coscienza critica durante il processo di ideazione elaborazione organizzazione e valutazione. Non pu mancare la socialit e la democraticit,come lintenzionalit ovvero la presa di responsabilit nelloperare un proocesso di formazione educativa.

Un processo qualcosa che diviene . 3 i punti: -sistema:fatti,fenomeni,attivit - sviluppo:dinamicit,unicit - scopo:un fine in cui gli attori sono implicati 3 TIPI DI VALUTAZIONE -Puntata solo sui risultati -valuta lattivit educativa nel suo svolgersi - amplia sottoponendo a confronto tutti gli elementi del progetto Nel processo di valutazione vi sono altri 4 tipi -accertamento,verifica,valutazione,meta valutazione Oggettivit = coerente con la realt dei fatti.Equivale a una controllabilit secondo condizioni di ordine sociologico VALUTAZIONE ESTERNA ED INTERNA Il valutatore non pu essere solo ma lavorare in rete con altri soggeti implicati nellintervento educativo.La prospettiva transazionale rileva appunto l importanza di lavorare in duplice compresenza tra un valutatore esterno e interno. La valutazione dovrebbe sempre essere orientata a promuovere il miglioramento delle prospettive dellorganizzazione e allempowerment del soggetto. Pensare ad un progetto senza valutazione significa inficiare sul progetto stesso. Leducazione e la formazione sono considerate sinonimo di valutazione. Ottica fenomenologica:atteggiamento riflessivo,osservativo,autonomo basato sulla costruzione e condivisione di significati.

Ottica costruttivista:realt = prodotto dellesperienza di chi apprende:la mente costruttrice di significati Ottica sistemica:attori che girano attorno a un progetto educativo definito come sistema o complesso di elementi interagenti 3 paradigmi della filosofia sistemica sono : -paradigma della complessit:all interno di un sistema non si possono considerare i singoli individui -paradigma della problematicit:variabili e varianze ricorrenti,nlla cos prevedibile e cos certo -paradigma della dinamicit:ogni processo sempre in divenire Ottica semiotica-euristica-ermeneutica = lattenzione semiotica si riconduce a tutte le pratiche educative legate ai segni il passo successivo legato ad un atteggiamento euristico fatto di attivit di analisi e sintesi su quanto sperimentato e osservato. Ottica meta riflessiva = la meta comunicazione,la lettura delle dinamiche di gruppo,la meta valutazione Meta comunicazione = comunicazione sulla comunicazione Meta valutazione = valutazione che si fa valutare Ci vuole infine capacit di fornire valore alle attivit quotidiane per renderle consapevoli e qualitative. Le situazione educative appartengono alla realt quotidiana ma attraverso osservazione e valutazione ma con uno sguardo nuovo. Chi si occupa di progetti educativi : -il legislatore:che si concentra sulla rilevanza sociale ovvero degli obbiettivi raggiunti. -il finanziatore: che si occupa di costi -lutente -loperatore -il consulente esterno:chi commissioner il lavoro Presupposto di ogni progetto e la conoscenza della realt in cui si va a intervenire per poter agire e modificarla.Nella valutazione del progetto vengono considerati: -la motivazione del progetto -definizione degli obbiettivi -descrizione del progetto

-definizione degli strumenti di valutazione La misurazione non valutazione ma il rilevamento dei dati attraverso degli indicatori. Gli indicatori sono caratteristiche osservabili da un certo fenomeno. Acquisire perci una mentalit educativa significa dialogo,formazione e consapevolezza. Insito nel concetto di progetto lobbiettivo il desiderio di ottenere qualcosa.Una tensione verso un valore che si fa intenzione e diventa progetto. ________________________________________________________________________________ SCHEMA DI LETTURA DI DEFINIZIONE DELLA DIDATTICA

LA DIDATTICA E': Un complesso di saperi teorico pratici Riconoscibilit come scienza Relazioni con le altre scienze dell'educazione Relazione tra teoria e prassi Una scienza contemporaneamente autonoma e strettamente correlata alla pedagogia Origini e storia del sapere didattico:separazione dalla pedagogia,accentuazione dell'aspetto istruzionale,recupero dell'aspetto formativo con la questione delle competenze,con il travaso dalla dimensione scolastica a quellaextrascolastica,dagli obbiettivi di Comenio a quelli di Morin?

Dotata di una forte marcatura Oggetto proprio progettuale,metodologica,valutativa La cui consapevolezza critica,assunta quale guida dell'agire educativo Trasforma in azione la riflessione Sui processi educativi e culturali Metodo proprio

Linguaggio specifico Oggetto proprio come campo di indagine:la questione della formazione dell'uomo come primum epistemologico (educazione,formazione,istruzione,cultura,dato antropologico,declinazioni storiche,ecc)

In un circolo dove l'una continuamente rinvia all'altra

La didattica la scienza della comunicazione e della relazione educativa.

L'oggetto specifico della didattica lo studio della pratica d'insegnamento. Dal greco didsko (insegno), la didattica la teoria e la pratica dell'insegnare.

La didattica ha rappresentato il momento operativo ,la fase di attuazione di un processo che da teoretico si f pratico. E la metodologia operativa che si attua durante un processo educativo

Scopo della teoria didattica : - il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'insegnamento del docente - il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza (diminuzione dei tempi e delle energie) dell'apprendimento dell'allievo. Se, in quanto teoria, la didattica riceve i contributi di tutte le scienze educative e dello sviluppo delle scienze specifiche oggetto di insegnamento, in quanto pratica implica l'esperienza e l'intervento umano. Essa implica il rapporto vivo tra due persone. In quanto persone, quindi, irriducibili al ruolo astratto di discente e docente poich in realt, entrambe le persone coinvolte insegnano e imparano contemporaneamente. particolare, attenzione all'organizzazione del contesto educativo. La didattica quindi anche come arte della semplificazione e della relazione, ma anche metodo consapevole della sperimentazione e della ricerca educativa. La definizione di didattica come metodologia poi come scienza del metodo.Emetodo quella consapevolezza critica che guida sia linsegnante sia leducatore a progettare agire-valutare e a farlo in modo continuo avvalendosi di una molteplicit di saperi e contributi.Perci non possibile intendere il metodo come nella didattica antica ovvero come una serie di regole normative ma come una struttura che regola operazioni in funzione di una progettualit creativa,collaborativa,con possibilit di replica in vista di unobbiettivo .Le tecnica sono perci lultima preoccupazione della didattica in quanto elementi facilitanti rispetto allorganizzazione del processo educativo.Lobbiettivo dellazione didattica esprimibile attraverso competenze.Cio la capacit di affrontare i compiti e le sfide della vita quotidiana in modo adattivo. ABILITA:capacit di utilizzare le proprie conoscenze in modo efficace CONOSCENZE :fatti,idee,acquisiti tramite lo studio,esperienze,ricerca,osservazione,creando un insieme di informazione che sono state comprese. COMPETENZE : capacit di fare fronte a richieste di levato livello e complessit Lagire didattico parte del sapere didattico perch lo genera.C un sapere dietro unazione,che finalizzato da intenzionalit e progettualit che dunque inducono allazione e la orientano e una costellazione di saperi di vario livello e tipo riguardo ad aspetti comunicativi,metodologici e

strategici. Perci la diatriba tra la didattica come teoria e la didattica come pratica si estingue immediatamente perch sono intrinseche luna con laltra.

Azione esperienza metodologia tecnologia comunicazione relazione valutazione

LA PROGETTAZIONE Lazione del progettare eventi educativi una serie di azioni volta a programmare,preparare,organizzare lazione didattica appunto. E il momento introduttivo legato al pensare,riflettere,ipotizzare prima dellagire vero e proprio. Da qui nasce la triade PROGETTAZIONE-AZIONE-VALUTAZIONE. Tre fasi dellevento didattico correlate tra di loro. Si pu partire con levento didattico da qualunque delle tre fasi. La valutazione e pu essere parte della progettazione,dell azione in itinere,e viceversa. METAMODELLO INTERPETATIVO DI PROGETTAZIONE Il versante della progettazione tramite la Razionalit implica dare un ordine razionale alle proprie idee,ipotesi di intervento.Per il razionalista il rischio calcolato e simulato fino ai minimi termini. Il termine incertezza invece prefigura lassumersi il rischio .La delineazione dellproposito educativo vago e incerto,diviene un libero e spontaneo protendersi in avanti incondizionato che aiuta a riconoscere la complessit,e limprevedibilit dellanimo umano e del fattore educativo.

____Razionalit____________________________________Incertezza ___ In passato nella scuola i programmi hanno offerto una guida sicura per i docenti,attribuendo agli educatori un ruolo passivo applicativo-tecnico.Nella didattica sociale e dellextrascolastico programma e programmazione richiamano il significato di pianificazione,o piano di lavoro vincolante.Dopo il D.P.R 275/1999 che dichiara in campo scolastico lautonomia applicando toni

manageriali oltre che didattici si arriva a preferire il concetto di progettazione.La progettazione come dice lart 1 espressione di libert di insegnamento e pluralismo culturale. Con il passare del tempo siamo passati alla scuola della programmazione a quella del curricolo cio un intera gamma di azioni e serie di vissuti che accadono in un determinato contesto (scolastico o extra) Lagire didattico linterazione dellinsegnante/alunno-educatore/educando quando si mette in atto quanto pensato. La mediazione : il mezzo di trasporto che passa linformazione tra 2 o pi soggetti.Con questo termina si usano le accezioni di riferimento semantico di media e azione. Non c mediazione senza comunicazione e informazione. Questi tre aspetti sono correlati tra di loro. METACOMUNICAZIONE Capacit di comunicare svelando codici e linguaggi nascosti nella comunicazione che opportunamente il professionista utilizza senza manipolare ovviamente la conversazione ma facilitando la conoscenza degli allievi di tutti quei processi comunicativi occulti al nostro modo di intendere la relazione con laltro.Un altro metodo meta-comunicativo il feed-back ovvero la risposta di ritorno utile alla presa di coscienza da parte dei partecipanti delle interazioni. Tr particolari del feed-back : -funzionale: c migliore efficienza della relazione -linguistico: allargamento e condivisione del repertorio comune (codici linguistici conosciuti dai partecipanti) -metodologico: chi conduce pu segnalare possibili anomalie nella comunicazione -relazionale: pu leggere e controllare le proprie reazioni -formativo:lanalisi del feed-back pu essere utile a procedure di auto valutazione applicate sia dal conduttore che dai partecipanti

Linguaggi: -verbali:coinvolgono la voce e le parole -non verbali:gesti,postura -paraverbali:a cavallo tra verbale e non verbale (diverse sonorit prodotte oralmente,fenomeni fonici)

Per un professionista della comunicazione importante allenarsi a parlare tutte le tipologie di linguaggi. Limportante la consapevolezza che il linguaggio verbale solo una parte della comunicazione. Comunicazione di gruppo Particolarmente significativa per la didattica.La prima scuola di pensiero analizza gli aspetti affettivi e le dinamiche intrapsichiche le interazioni allinterno del gruppo,considerati uno scambio tra inconsci.
La seconda matrice di pensiero si rif alle teorie della forma la gestalt per la quale ci che accade in un gruppo accade dentro ad un campo di interazione dove tutte le azioni diventano una totalit delle dinamiche e delle interazioni tra i soggetti delle personalit dei fattori ambientali di quel contesto. Comunicazione di massa I messaggi dei media vengono creati,veicolati,trasformati e discussi mediante diversi supporti raggiungendo e coinvolgendo in modo differente gruppi di persone differenti.

LA CMC

(comunicazione mediata da computer)

Levoluzione,laccessibilit e la diffusione della rete hanno permesso il progressivo sganciamento fisico introducendo la CMC. Si differenzia dalla comunicazione in presenza di email,chat,forum,blog e wiki,modi per interagire on-line. E una comunicazione fluida dinamica. I messaggi possono restano e possono essere letti in momenti diversi anche da persone situate a grandi distanze le une dalle altre. Le riflessioni possono essere,ridiscusse,riviste e approfondite. Con emoticons,smiley ecc si possono completare i messaggi e dare pi emotivit al discorso. Utile anche per nuove modalit di conferenza chiamata Computer conferencing.

LA RELAZIONE Lidentit delluomo giusto che venga vissuta in modo aperto e in base al confronto con laltro per permettere al soggetto di percepirsi pienamente nel proprio io. E giusto perci creare e facilitare ogni esperienza educativa che favorisca e sviluppi la capacit relazionale della persona e tra gruppi,generazioni e culture diverse. E compito della didattica educare le intelligenze e la volont di porsi in relazione con gli altri. Il didatta pur sempre un facilitatore. Luomo non colui che sa ma colui che cresce nel sapere. La didattica segue la via della maieutica ,ovvero tramite lapprendere dellesperienza il soggetto deve capire che deve cercare dentro di se e non allinfuori di s. Dialogare significa riconoscere laltro e non riconoscersi nellaltro. Daltronde un dialogo sincero abbatte spesso i pregiudizi nei confronti dellaltro anche dovuti alle barriere creatasi da ruoli e dai contesti.

VALUTAZIONE Di solito si intende latto o leffetto del valutare,stimare anche in modo approssimativo ai fini di un giudizio o della presa di una decisione.In questo caso si vede la valutazione come un mero strumento per valorizzare meriti o stigmatizzare difetti,errori o comportamenti corretti.Barbier definisce 3 tipi di valutazione: - implicita: pur non essendo espressa permette di prendere decisioni in base ad essa -spontanea: istintiva e naturale -istituita: socialmente organizzata e si avvale di procedure determinate e istituite ncon strumentazioni specifiche Nellambito dellapprendimento si distingue tra 3 tipi di valutazione: -diagnostica: permette una vera e propria analisi dei prerequisiti degli alunni -formativa:si attua durante il processo di insegnamento per adeguare le proposte didattiche alle esigenze mano mano -sommativa: esigenza di bilancio consuntivo di quanto appreso A partire dal primo 1800 vengono istituiti i primi test di profitto (USA) Nel 1931 dietro a un idea di Piron nasce il termine docimologia o docimastica ovvero la scienza che ha appunto come oggetto lo studio di esami,test di profitto e tutto ci che concerne la valutazione scolastica.In Italia questi studi sono partiti con un certo ritardo.

La valutazione di profitto Si tratta delle operazioni del dovente per stimare il risultato e i progressi ottenuto dagli alunni. I vari effetti: -effetto alone: giudizio su una prova influenzato da quelle precedenti -effetto contrasto:giudizio basato sul contrasto con le prove corrette di altri alunni -effetto stereotipia:giudizio dovuto al pregiudizio che si ha rispetto a una data persona -effetto pigmalione:percui certe predizioni influenzano poi alla fine il comportamento dellinsegnante -effetto distribuzione forzata dei risultati:rispecchia la curva dellandamento di un soggetto,senza dare la possibilit di effettuare progressi

Le prove di verifica,possono essere suddivise in varie tipologie di prove a stimoli (chiuso/aperto) con risposte (chiuse/aperte).
ALCUNI STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Attivit di autovalutazione (Schede e attivit di autovalutazione) Osservazione in campo educativo (di un determinato contesto: Processi o contesti educativi) Rubriche:strumento di valutazione autentica Esistono numerose tipologie di rubriche

analitiche servono per individuare il livello delle prestazioni rispetto a due o pi elementi di ununica dimensione presa in considerazione olistiche sono pensate per fornire unidea generale degli elementi di qualit e dei livelli di competenza nelle prestazioni degli studenti. Sono meno precise di quelle analitiche, ma pi utili quando si deve esprimere un giudizio complessivo e unitario specifiche sono un insieme di criteri utilizzati per valutare una singola prestazione generiche sono sistemi di criteri che permangono nel tempo per prestazioni diverse, ma le abilit richieste rimangono sostanzialmente identiche

Altre valutazioni -valutazione globale (impressioni dirette) -valutazione come monitoraggio del processo -valutazione comepresa di decisione in un processo formativo

LA RICERCA Deriva dal latino circare/circum.si allontana dal rigido agire del ricercatore da laboratorio.Richiama un impegno pi filosofico,tenta di scoprire,esplora.Ricerca vista come continua riflessione,spinta al miglioramento.Quindi didattica come ricerca.Fatta di una quotidianit in cui leducatore vive profondi momenti di incubazione delle idee,incerto sulle scelte da intraprendere,affronta contesti e problemi unici.La ricerca una domanda sul mondo,e su se stessi che poi con seriet e rigore si trasforma in metodi e linguaggi specifici.Da qu diviene status imprescindibile delleducazione,formazione e didattica. La differenza tra ricerca didattica e ricerca pedagogica distinta dalla pratica empirica e operativa della prima e la speculazione,finalit teorica della seconda. Alcuni approcci di ricerca:

-Induttivo sperimentale:basato su tesi empiriche e meccaniciste -Deduttivo:ricerca di verit come totalit -Ermeneutico:intenzionalit e ricerca del senso originario delle cose,esperienza educativa colta nella sua essenza

TECNOLOGIE Il concetto di tecnologia pi recente molto pi complesso di quello originario di tecnica.Nella tecnologia la tecnica prende coscienza di s,e si pone nella riflessione dei procedimenti tecnici e culturali.Tecnologia,si avvicina cos al concetto di sistema culturale che include a sua volta per forza quello pedagogico. Computer = elemento di riferimento per noi esseri umani associato alla tecnologia Comunica attraverso modalit simili alla didattica e cio: -modalit per essere comunicata -strumenti per trasmettere,ricordare,elaborare il sapere -media (parole,scrittura,immagini grafiche) -mass media(stampa,cinema,radio,tv) -self media/macchina fotografica,videocamera) -personal.media (telefono,pc.palmari,fogli elettronici,word processor,ipertesti) 2 tipi: -tecnologie delleducazione (non rivolte al mondo educativo ma a quello della formazione generale,tv/cinema) -tecnologie dellistruzione (mondo delleducazione-scuola)

Vari paradigmi -Comportamentista : meccanicista/deterministica,si basa sullosservazione diretta e il favorire un ambiente educativo ideale -Costruttivista :impegno costante e consolidato da parte dei discenti -Cognitivista :approccio mentali stico,laccento posto sui processi interni LA RETE Ibrido tra i media, uno strumento utilizzato in modo funzionale per scambiare e trasmettere dati Ma coinvolge le prsone che la usano diventando medium di massa -condivisione libera di informazioni -sapere distribuito -co-costruzione di conoscenza -assenza di un centro rigido

OSSERVAZIONE -Osservazione per definire,riconoscere e riconoscersi nell rapporto con laltro. - osservazione di processi e risultati Chi compie l'osservazione un essere umano, che osserva quello che succede e che "registra" direttamente i dati; mentre, nel caso dell'osservazione etologica viene utilizzato un "osservatoremacchina", intendendo con tale espressione una registrazione compiuta da strumenti sofisticati (film, videotape); si pu avere anche una situazione intermedia (sia l'osservatore umano sia l'"osservatore-macchina"). La professionalit del docente caratterizzata non da un singolo fattore dominante, bens dalla capacit di gestione di un gran numero di elementi interagenti in un sistema complesso, E allinterno di questa complessit che losservazione, diversa dal semplice guardare poich uno sguardo intenzionale, mirato, attivo, non generico, allinterno del tirocinio, diventa strumento di rilevazione finalizzata allesplorazione/conoscenza di un determinato fenomeno1. Una rilevazione selettiva, guidata dagli obiettivi, dagli interessi e dalle motivazioni, pi o meno consapevoli, dellosservatore.Proprio per questo, anche il migliore docente non immune da una visione soggettiva di ci che accade attorno a lui. Il problema fondamentale dellosservazione, loggettivit. scrive W. Bion2,

PERSONALIZZAZIONE ED INDIVIDUALIZZAZIONE: UNA DEFINIZIONE Con il termine personalizzazione conveniamo di indicare ladattamento di un intervento formativo in qualche modo precostituito alle esigenze di uno o pi soggetti che vi partecipano; per personalizzazione, quindi, si intende il processo attraverso il quale, il coordinatore del corso (o unaltra figura a ci deputata) progetta e realizza modifiche e/o differenziazioni didattiche nellambito di un percorso standard, in relazione alle caratteristiche dei partecipanti.

Con il termine individualizzazione si fa riferimento alla progettazione e realizzazione di un percorso complesso (composto di informazione, consulenza, formazione, inserimento lavorativo, ecc.) tarato sulle specificit ed i bisogni di un determinato soggetto; per individualizzazione si intende, quindi, il processo attraverso il quale il consulente, il coordinatore o un operatore di una agenzia formativa (e/o di servizi, anche per limpiego) progetta ed organizza un percorso ad hoc, con una propria sequenza organica di azioni (che in s possono essere anche azioni standard del tipo di quelle indicate in precedenza) costruita come risposta alle necessit del singolo individuo 133 . Personalizzare ed individualizzare significa, pertanto, diversificare i percorsi formativi attraverso ladattamento degli interventi alla individualit e allo stile di apprendimento dei singoli utenti,

________________________________________________________________________________ DIDATTICA IN AZIONE La professionalit educativa si divide in quella tradizionale relativa alla trasmissione culturale,e all educazione formale con funzione strettamente sociale.

Le valenze del lavoro sociale: -attivistica e partecipativa (La persona diviene capace di prendere decisioni e di essere autonoma) -relazionale -curativa/ Il processo di insegnamento/apprendimento sempre di natura relazionale,finalizzato a sostenere la persona nellacquisizione di capacit relazione e di autonomia dando un senso alla prorpia esperienza nel perseguimento di scopi ben precisi. Lessenziale funzione del docente : la promozione dello sviluppo umano,culturale,civile,professionale degli alunni,attraverso la progettazione,organizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento che si realizzano a scuola. Le conoscenze necessarie so di 3 ordini: A sostegno della relazione educativa (conoscenze pedagogiche,giuridiche,filosofiche,psicologiche,sociologiche,storiche,giuridiche) A sostegno della trasmissione culturale A sostegno della mediazione didattica

C poi il versante delle attitudini personali

-conoscenza di se e delle dinamiche intrapsichiche -capacit di gestire sentimenti ed emozioni

-empatia,socievolezza,imparzialit,positivit -piacere nel confrontarsi con i giovani -coscienza etico valoriale -orgoglio professionale -consapevolezza di incompiutezza EXPERTISE DIDATTICA = capacit didattiche di risolvere e gestire situazioni differenti con strumenti adeguati LANIMAZIONE E: linsieme di quelle attivit che offrono un ventaglio di possibilit per cercare di trasmettere insegnare,apprendere in modo pi vivo e partecipativo.E una didattica flessibile,interculturale attenta al protagonismo dei soggetti. IL COLLOCQUIO= strumento sofisticato della comunicazione verbale IL COUNSELLING Il counselling un processo d'aiuto, rivolto ad una persona, una coppia o ad una famiglia in difficolt, che favorisce la consapevolezza sui propri bisogni e rinforza le risorse interiori, aiutando a trovare le risposte pi adeguate alle situazioni problematiche che, nel "qui ed ora", si trova ad affrontare. Si tratta di un servizio finalizzato ad offrire a soggetti che presentano delle difficolt nella propria vita emozionale e relazionale, la possibilit di effettuare (nell'ambito di un ciclo limitato di colloqui) un'esperienza di avvicinamento e di superamento delle proprie ansie. Il counselling costituisce perci un aiuto, in alcune situazioni di crisi, per difficolt particolari o semplicemente se si ha bisogno di una consulenza qualificata per operare una scelta.

Il counseling una disciplina di aiuto professionale nel disagio esistenziale. Disagio esistenziale tutto ci che ha a che fare con la psiche ma non presenta risvolti patologici, per i quali - invece - necessario l'intervento dello psicoterapeuta o dello psichiatra. Il counseling una novit nel campo delle scienze sociali, non psicoterapia, non intervento sulla patologia, ma trasmissione di abilit e competenze atte a facilitare lo sviluppo delle potenzialit e il miglioramento delle risorse dell'individuo, del gruppo e delle organizzazioni, facilitando il soddisfacimento dei bisogni e il cambiamento. Il counseling una metodologia di consulenza fondata sul concetto di ascolto attivo e sull'attenzione rivolta alle risorse interne e alle potenzialit della persona. Il counseling non impone una direttiva, ma pone l'altro nella condizione di esplorarsi per trovare la sua soluzione; a differenza di altri approcci a carattere psicologico, non considera l'individuo come portatore

di problemi, ma come portatore e origine delle soluzioni. Mette la persona nelle condizioni di comprendere la situazione in cui si trova e gestire il problema capitalizzando le proprie risorse interne. Il counseling si avvale di una pluralit di metodologie operative flessibili, orientate alla definizione di un percorso di sviluppo e di evoluzione personale. Offre interventi brevi, mediamente dieci incontri, durante i quali il cliente (colui che chiede aiuto al counsellor) impara a mettere in atto pratiche che gli consentano di superare momenti di blocco. Il debriefing una modalit riflessiva che, solitamente, avviene successivamente ad unazione didattica o ad una simulazione, finalizzata alla coscientizzazione delle dinamiche relazionali e comunicative intercorse fra i partecipanti in modo da riappropriarsi progressivamente del vissuto esperienziale. Lo scaffolding indica un insieme di strategie di aiuto utilizzate da un individuo esperto per agevolare il processo di apprendimento di un individuo IL CONFLITTO E bene non negarlo come si fa di abitudine nel mondo delleducazione.Il problema del conflitto nasce quando da 2 punti di vista diversi si deve giungere a una decisione. Nellaccezione migliore il termine conflitto e sinonimo di venirsi incontro.,opporre,mettere a confronto.Conflitto non significa inimicizia o scontro ma capacit di ascoltarsi contraddicendosi

GLI APPROCCI NARRATIVI Grazie alla loro dinamicit favoriscono il coinvolgimento degli studenti e attivano l intelligenza linguistica e personale

DIDATTICA AUTOBIOGRAFICA Nasce dal bisogno di ripercorrere ricordi,e fasi salienti della nostra vita.Recupero della memoria determina un percorso di pacificazione con il proprio passato. La bilocazione cognitiva la capacit di essere qui ed ora abitando il presente e contemporaneamente passato e futuro. INTERCULTURA Dopo l 11 settembre 2011 la vista dellimmigrazione correlata alla paura che gli stranieri abuserebbero del welfare state in paesi ospiti gi saturi di per se.Con la loro diversit minaccerebbero lidentit culturale nazionale.Dalla notte dei tempi luomo ha sempre emigrato alla ricerca di condizioni migliori per la propria vita.Perci c anche un certo muoversi nel confronto della diversit. La convenzione sulla protezione e la promozione e la protezione delle diversit e delle espressioni culturali (Parigi 2005) adottata dallUNESCO ha ribadito con forza

che la diversit culturale una caratteristica innata dellumanit e costituisce un patrimonio comune dellumanitche deve essere curato e preservato per il bene di tutti gli uomini In ambito educativo c bisogno di confronto e comprensione delle differenze.Si tratta di riformulare un progetto di interazione tra le parti,per superare la monoculturalit-Lidentit di una persona costituita dal suo senso di appartenenza che pu essere legato alla religione,nazionalit,famiglia,professione,ceto e ambiente sociale. DISABILITA La salute non solo una questione di malattia ma uno stato completo di benessere fisico psichico relazionale sociale. La disabilit la condizione personale di chi, in seguito ad una o pi menomazioni, ha
una ridotta capacit d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ci che considerata la norma, pertanto meno autonomo nello svolgere le attivit quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.La classificazione ICIDH (International Classification of Impairments Disabilities and Handicaps) del
1980 dell'Organizzazione mondiale della sanit (OMS) distingueva tra: menomazione intesa come perdita a carico di funzioni fisiche o psichiche, e rappresenta l'estensione di uno stato patologico. Se tale disfunzione congenita si parla diminorazione; disabilit, ovvero qualsiasi limitazione della capacit di agire, naturale conseguenza ad uno stato di minorazione/menomazione; handicap, svantaggio vissuto da una persona a seguito di disabilit o minorazione/menomazione. Menomazione 1. Intellettive 2. Psicologiche 3. Linguistiche 4. Auricolari 5. Oculari 6. Viscerali 7. Scheletriche 8. Deturpanti 9. Sensoriali e altro Disabilit 1. Disabilit comportamentale 2. Comunicativa 3. Nella cura personale 4. Disabilit locomotoria 5. Assetto corporeo 6. Destrezza 7. Circostanziale 8. In attitudini particolari 9. Altre limitazioni Handicap 1. Orientamento 2. Indipendenza fisica 3. Mobilit 4. Occupazionale 5. Integrazione sociale 6. Autosufficienza economica 7. Altri tipi di handicap

La valutazione dei BES Cosa sono i BES? Con la sigla BES facciamo riferimento ai Bisogni Educativi Speciali e, in modo particolare, a tutti quegli alunni che presentano delle difficolt che richiedono interventi individualizzati. Il termine speciale, soprattutto quando si parla di disabilit, potrebbe far pensare a qualcosa di diverso dal solito, che devia dalla norma, che si allontana dalla cos detta normalit, e per questo motivo riconducibile a qualcosa di negativo, che ha bisogno di sostegno, a qualcosa che non pare essere perfetto e che presenta sempre qualche aspetto deficitario. Avere Bisogni Educativi Speciali non significa obbligatoriamente avere una diagnosi medica e/o psicologica, ma, come si accennava sopra, essere in una situazione di difficolt e ricorrere ad un intervento mirato, personalizzato.

Il disagio sociale, dal punto di vista psicologico, consiste in varie forme di inadeguatezza dellindividuo rispetto al sistema sociale in cui vive, che lo portano a uno stato di sofferenza o allassenza di benessere.

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