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Ideologia Della Nazione e Populismo Etn
Ideologia Della Nazione e Populismo Etn
RubbettinoUniversità
e 19,00
Il populismo
tra storia, politica e diritto
a cura di
Raffaele Chiarelli
Rubbettino
© 2015 - Rubbettino Editore
88049 Soveria Mannelli - Viale Rosario Rubbettino, 10 - tel (0968) 6664201
www.rubbettino.it
“IDEOLOGIA DELLA NAZIONE”
E “POPULISMO ETNICO”.
LE RIFLESSIONI STORICO-FILOSOFICHE
DI NICOLAO MERKER
Tommaso Valentini
Introduzione
5
A. GRAMSCI, Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce, Editori
Riuniti, Roma 1971, p. 25. L’elaborazione di tale metodologia storiografica, pensata
112 Tommaso Valentini
12
Ivi, p. 9.
13
Ivi, p. 11.
“Ideologia della nazione” e “populismo etnico” in N. Merker 115
14
A. HITLER, Mein Kampf, [Band I: Eine Abrechnung (1925), Band II: Die
nazionalsozialistische Bewegung (1927)], Zentralverlag der NSDAP, München
1941, p. 434.
116 Tommaso Valentini
20
N. MERKER, Filosofie del populismo, cit., p. 19.
21
E.-J. SIEYÈS, Qu’est-ce que le tiers état?, [gennaio 1789], a cura di U. Cerroni,
Che cosa è il terzo stato?, Editori Riuniti, Roma 1989, p. 28.
120 Tommaso Valentini
22
Y. TAMIR, Liberal Nationalism, Princeton University Press, Princeton 1993,
pp. 11-12. Il confronto di Merker con le posizioni democratiche della Tamir sono
contenute nel già citato volume: N. MERKER, Il sangue e la terra. Due secoli di idee
sulla nazione, cit., p. 204 ss.
“Ideologia della nazione” e “populismo etnico” in N. Merker 121
23
N. MERKER, Filosofie del populismo, cit., p. 43-44.
24
K. DÜRRE, Friedrich Ludwig Jahn, in W. ANDREAS – W. VON SCHOLZ (a cura
di), Die grossen Deutschen. Neue deutsche Biographie, Vol. II, Propyläen Verlag,
Berlin 1935, pp. 524-529, p. 529. Il germanista Ladislao Mittner sostiene che «la più
rozza e plebea propaganda patriottica è rappresentata da Friedrich Ludwig Jahn, il
celebrato Turnvater [movimento ginnico tedesco], che dal 1811 in poi fondò varie
associazioni ginnico-patriottiche. Il suo Deutsches Volkstum (1810) fu un catechismo
accolto con entusiasmo da quanti ritenevano di dover restare incolti per essere veri
tedeschi; il libro è sostanzialmente un centone di superficiali opere di divulgazione
122 Tommaso Valentini
storica» (L. MITTNER, Letteratura tedesca, Einaudi, Torino 1971, vol. II, t. 3, p. 864).
Il 18 ottobre 1817, in occasione della festa studentesca della Wartburg, Jahn
promosse un rogo dei libri non favorevoli al patriottismo tedesco: tra gli altri, venne
bruciato anche il Codice napoleonico, in quegli anni ancora vigente presso alcuni
Stati tedeschi. Sul pangermanesimo dell’autore e del suo contesto culturale si vedano:
G. STÖCKER, Friedrich Ludwig Jahn und das Problem der Volkserziehung, Gouder
und Hansen, Wuppertal 1966; H. VON SRBIK, Geist und Geschichte vom Deutschen
Humanismus bis zur Gegenwart, Müller Verlag, Salzburg 1950; ed. it. a cura di P.
Schiera, Cultura e storia in Germania dall’Umanesimo ad oggi, prefazione di R.
Romeo, Jouvence, Roma 1996, vol. I. p. 202 ss.
25
A.H. MÜLLER, Die Elemente der Staatskunst, [edizione originale 1809],
Sander, Berlin 1989; ed. it. a cura di M. Mori, Gli elementi dell’arte politica, Guerini,
Milano 1989, p. 102.
“Ideologia della nazione” e “populismo etnico” in N. Merker 123
26
N. MERKER, Filosofie del populismo, cit., p. 39.
27
Ibidem.
124 Tommaso Valentini
28
Ivi, p. 40.
29
Il Canto di Thor viene riportato da Felix Dahn in un romanzo di successo edito
per la prima volta nel 1876: F. DAHN, Ein Kampf um Rom. Historischer Roman,
Breitkopf & Härtel, Leipzig 1922, vol. III, p. 222.
“Ideologia della nazione” e “populismo etnico” in N. Merker 125
30
Sui fraintendimenti e le deformazioni del pensiero herderiano da parte di
ideologi nazisti (quali Alfred Rosenberg e Alfred Bäumler) si vedano B. BECKER,
Phasen der Herder-Rezeption von 1871-1945, in G. SAUDER (a cura di), Johann
Gottfried Herder 1744-1803, Meiner, Hamburg 1998, pp. 422-436; P. PÉNISSON,
Johann Gottfried Herder. La raison dans les peuples, Cerf, Paris 1992, pp. 83-105.
31
J.G. HERDER, Briefe zur Beförderung der Humanität, Hartnoch, Riga-Leipzig
1793-97; in Sämtliche Werke, a cura di B.L. Suphan, Weidmannsche Buchhandlung,
Berlin 1877, vol. 18, p. 248.
32
N. MERKER, Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione, cit., p. 23.
Sui concetti herderiani di popolo e nazione si vedano R. OTTO (a cura di): Nationen
und Kulturen. Zum 250. Geburtstag Johann Gottfried Herders, Königshausen &
Neumann, Würzburg 1996; J. RATHMANN, Die "Volks"-Konzeption bei Herder, in U.
HERMANN, Volk-Nation-Vaterland, Meiner, Hamburg 1996, pp. 55-61; J.H. BARASH,
Herder e la politica dello storicismo, in ID., Politiche della storia. Lo storicismo co-
me promessa e come mito, [ed. or. 2004], tr. it. di F. Leoni, Jaca Book, Milano 2009,
pp. 59-80.
126 Tommaso Valentini
33
J.G. HERDER, Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit, Hart-
noch, Riga-Leipzig 1784-91; in Sämtliche Werke, cit., Berlin 1909, Vol. 14, p. 89; tr.
it. parziale a cura di V. Verra, Idee per la filosofia della storia dell’umanità, Laterza,
Roma-Bari 1971.
34
Cfr. J.G. FICHTE, Missione del dotto, [edizione originale 1794], a cura di N.
Merker, Edizioni Studio Tesi, Pordenone 1991; N. MERKER (a cura di), Fichte. Lo
Stato di tutto il popolo, [antologia di testi edita per la prima volta nel 1978], Editori
Riuniti, Roma 2015.
35
J.G. FICHTE, Reden an die deutsche Nation, Reimer, Berlin 1808; Sämmtliche
Werke, 8 Voll., a cura di I.H. Fichte, Veit & Co., Berlin 1845-46, vol. VII, p. 277.
36
J.G. FICHTE, Aus dem Entwurfe zu einer politischen Schrift im Frühlinge 1813,
in Sämmtliche Werke, cit., vol. VII, p. 573.
“Ideologia della nazione” e “populismo etnico” in N. Merker 127
37
Ivi, p. 567.
38
F. MEINECKE, Weltbürgertum und Nationalstaat. Studien zur Genesis des
deutschen Nationalstaates, Oldenbourg, München 1908; tr. it. di A. Oberdorfer,
Cosmopolitismo e Stato nazionale. Studi sulla genesi dello Stato nazionale tedesco, 2
voll., La Nuova Italia, Firenze 1975, vol. I, p. 119.
39
Cfr. H. SCHWARZ, Grundzüge einer Geschichte der artdeutschen Philosophie,
Junker & Dünnhaupt, Berlin 1937, pp. 60-65; E. BERGMANN, Fichte und der
Nationalsozialismus, Hirt, Breslau 1933; ID., Deutschland, das Bildungsland der
neuen Menschheit. Eine nationalsozialistische Kulturphilosophie, Hirt, Breslau 1933.
Su Fichte strumentalizzato dal nazionalsocialismo cfr. R. PESCH, Die politische
Philosophie Fichtes und ihre Rezeption im Nationalsozialismus, Copy Shop,
Darmstadt 1982.
128 Tommaso Valentini
48
K. HAUSHOFER, Friedrich Ratzel als raum- und volkspolitischer Gestalter, in
F. RATZEL, Erdenmacht und Völkerschicksal. Eine Auswahl aus seinen Werken, a
cura di K. Haushofer, Kröner, Stuttgart 1940, pp. VII-XXVII, p. XXI.
49
R. SERTOLI SALIS, Imperi e colonizzazioni, Istituto per gli Studi di Politica
Internazionale, Milano 1942, p. 309. Sul primato del popolo italico e la teoria della
razza nella cultura fascista si vedano: G. ISRAEL – P. NASTASI, Scienza e razza
nell'Italia fascista, il Mulino, Bologna 1999; A. BURGIO (a cura di), Nel nome della
razza. Il razzismo nella storia d’Italia 1870-1945, il Mulino, Bologna 20002; A.
CAVAGLION – G.P. ROMAGNANI, Le interdizioni del Duce. Le leggi razziali in Italia,
Claudiana, Torino 2002.
132 Tommaso Valentini
50
Anche Alfred Rosenberg, uno dei più influenti ideologi del nazismo, si
richiamò alle teorie razziste di Chamberlain e del francese de Gobineau. Lo stesso
titolo del più celebre libro di Rosenberg (Il mito del XX secolo, 1930) costituisce un
omaggio all’opera principale di Chamberlain; a questo teorico della razza ariana egli
dedicò anche una monografia: cfr. A. ROSENBERG, Houston Stewart Chamberlain als
Verkünder und Begründer einer deutschen Zukunft, H. Bruckmann, München 1927.
51
M. WUNDT, Vom Geist unserer Zeit, [prima edizione 1920], Lehmann,
München 19222, p. 155.
52
C. SCHMITT, Volksentscheid und Volksbegehren. Ein Beitrag zur Auslegung
der Weimarer Verfassung und zur Lehre von der unmittelbaren Demokratie, de
Gruyter, Berlin-Leipzig 1927, p. 35. Sui complessi rapporti di Schmitt con il ragime
nazista si vedano: J.W. BENDERSKY, Carl Schmitt. Theorist for the Reich, Princeton
“Ideologia della nazione” e “populismo etnico” in N. Merker 133
che complicate e alla difficile arte del votare nelle assemblee par-
lamentari, si sostituisce «il dinamico contributo plebiscitario-
referendario del votare “sì” oppure “no”. Sarà sempre il celebrato
“istinto” a suggerire al popolo la risposta giusta, quella che suddi-
vide il mondo in amici e nemici»53.
Merker osserva giustamente che nei regimi totalitari del Nove-
cento (hitlerismo, mussolinismo, stalinismo) l’ideologia del Führer è
stata promossa tramite gli strumenti dell’industria culturale, non da
ultimi la stampa e il cinematografo. Quanto più il popolo è inebriato
dall’ideologia e si allontana dai processi decisionali, tanto più esso è
manipolabile, reso oggetto di un supino consenso. A tal riguardo
Merker nota che «il populismo non può esistere senza un ben con-
gegnato apparato propagandisco-mediatico, il quale spaccia al “po-
polo” come idee del “popolo” quelle che sono invece idee del con-
dottiero-autocrate»54.
55
N. MERKER, Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione, cit., p. 182.
56
Ivi, p. 200. Sul pensiero di Alain de Benoist e della Nouvelle Droite si vedano:
F. GERMINARIO, La destra degli dei: Alain de Benoist e la cultura politica della
Nouvelle Droite, Bollati Boringhieri, Torino 2002; M. LUCA ANDRIOLA, La Nuova
destra in Europa. Il populismo e il pensiero di Alain de Benoist, Edizioni Paginauno,
Milano 2014.
57
J. HABERMAS, L’inclusione dell’altro. Studi di teoria politica, cit., pp. 130-131.
“Ideologia della nazione” e “populismo etnico” in N. Merker 135
58
Cfr. J. RAWLS, The Idea of an Overlapping Consensus, in «Oxford Journal of
Legal Studies», vol. 7/I, 1987, pp. 1-25; l’idea del “consenso per intersezione” viene
sviluppata dall’autore in ID., Political Liberalism, Columbia University Press, New
York 1993; tr. it. di G. Rigamonti, Liberalismo politico, a cura di S. Veca, Edizioni di
Comunità, Milano 1994.
59
J. HABERMAS, L’inclusione dell’altro. Studi di teoria politica, cit., p. 171. Sulla
visione habermasiana di un’«etica della comunicazione» come base per la vita
democratica nelle società multiculturali e multietniche, cfr. J. HABERMAS,
Moralbewußtsein und kommunikatives Handeln, Suhrkamp, Frankfurt a.M. 1983; tr.
it. di E. Agazzi, Etica del discorso, Laterza, Roma-Bari 1985; L. CORCHIA, La teoria
della socializzazione di Jürgen Habermas, Edizioni ETS, Pisa 2009; F.
GIACOMANTONIO, Introduzione al pensiero politico di Habermas. Il dialogo della
ragione dilagante, Mimesis, Milano 2010; G. DE ANGELIS, Verso una società
razionale: il pensiero di Jürgen Habermas, Luiss University Press, Roma 2012.
136 Tommaso Valentini
60
N. MERKER, Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione, cit., p. 202.
61
ID., Filosofie del populismo, cit., p. 175.
62
B. TIBI, Fundamentalismus im Islam. Eine Gefahr für den Weltfrieden?, Wis-
senschaftliche Buchgesellschaft, Darmstadt 2000, p. 4. La posizione di Bassam Tibi
viene commentata in N. MERKER, Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla
nazione, cit., pp. 196-197.
“Ideologia della nazione” e “populismo etnico” in N. Merker 137
63
E. GANS, Vorlesungen über die Geschichte der letzten fünfzig Jahren, in F.v.
RAUMER (a cura di), Historisches Taschenbuch, Leipzig 1833, Band I, pp. 283-326,
p. 289; tr. it. di C. Bertani, Le lezioni di storia degli ultimi cinquant'anni (1833-1834),
Rubbettino, Soveria Mannelli 2011.
MISTO
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