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ARTE NELLA PREISTORIA

L’homo sapiens sapiens si afferma sulla terra all’incirca 40 000 anni fa, è l’unico a possedere un’intelligenza
razionale e intuitiva.

L’uomo antico è fin dall’inizio un essere fortemente sociale.

Le prime forme di rappresentazione artistica risalgono al paleolitico superiore, non per fini estetici, il loro
significato è legato alla magia e a riti propiziatori.

Prediligeva la scultura, la pittura e i graffiti rupestri.

Le sculture risalenti al paleolitico superiore possono essere in pietra, osso, avorio o steatite, un minerale
facilmente lavorabile.

Queste statuette alte dai 6 ai 25 centimetri sono state chiamate veneri preistoriche, rappresentano la
fertilità e il loro significato magico-propiziatorio.

Circa 8000-4000 a.C. è il periodo a cui risalgono le prime raffigurazioni geometriche.

In natura non incontriamo mai figure perfette quali cerchi triangoli o quadrati e il fatto che il nostro
antenato le abbia concepite è sintomo della progressione del suo sviluppo mentale.

Successivamente verranno costruite palafitte, cioè casi sui fiumi.

A partire dal 5 millennio a.C. iniziano le costruzioni megalitiche.

I menhir, un monolite conficcato nel suolo con una forma abbastanza aguzza e slanciata di dimensioni
variabili.

I dolmen, tavola di pietra, due o più monolitici verticali, aventi funzioni di pareti sulle quali viene appoggiato
orizzontalmente un enorme lastrone di pietra.

I cromlech sono grandi costruzioni a pianta circolare, una serie di monoliti sagomati in modo di
circoscrivere degli spazi probabilmente riservati a riunioni magiche o a cerimonie di culto.

Il più famoso è quello di Stonehenge, a Salisbury in Inghilterra.

I nuraghi, in Sardegna, sono costruzioni di forma tronco-conica aventi un unico ingresso, all’interno
possono esservi anche diversi locali, collocati su uno o più piani, collegati mediante scale di legno o gradini
ricavati nelle spesse murature. Alcuni vengono ancora usati come rifugi.

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