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o da foreste gestite in maniera sostenibile Martedì 11 luglio 2023 Anno 48 N° 161 - In Italia € 1,70

riscaldamento globale
Rai

La strage del clima

Studio choc su “Nature”: la scorsa estate in Europa 61 mila morti per il caldo estremo. Il record in Italia con 18 mila vittime
Caro dg Rossi
ci sono tante Italie
narriamole tutte
di Corrado Augias
Il Nobel Shiller: è colpa dell’uomo, passare subito a un’economia green. Giorgetti-Schlein, scontro sulla transizione verde

Oggi il Parlamento Ue vota la legge per l’ambiente. Destre contrarie
Il commento Nel 2022 per il caldo in Europa 61 mi-
la morti, e di questi il record appar-
tiene all’Italia con 18 mila decessi.
Lo rivela un articolo di Nature Medi-
I negazionisti cine che avverte : “Nel 2050 saranno
il doppio”. Il ministro dell’Economia
e la scienza Giorgetti dice: «Servono migliaia di
miliardi per la transizione ecologica
e il problema è chi paga». Elly
di Riccardo Luna Schlein attacca: «I deboli pagano i
danni del clima». Robert Shiller, No-
N ell’intervista che il
Direttore Generale della
Rai Giampaolo Rossi ha
rilasciato al Corriere della
La guerra in Ucraina Sera, c’è un breve inserto che
merita una riflessione. Poche
parole, di quelle però che
tracciano una rotta. Parlando
Il summit della Nato Putin e Prigozhin della nuova Raitre Il dottor
Rossi ha detto: “Come ogni
si apre con il sì la telenovela continua altra rete racconterà l’Italia
com’è realmente, non come
di Erdogan all’ingresso Si sono incontrati qualcuno la vorrebbe”.
Com’è realmente l’Italia?
della Svezia “Ha promesso lealtà” ● a pagina 24

S i muore di caldo. Non è più

soltanto un modo di dire. Ci
bel per l’Economia nel 2013, a Repub-
blica risponde: «Pagheremo tutti la
sono i dati di Nature Medicine a
certificare quello che è accaduto
non transizione». Intanto domani
l’Europarlamento vota sul Green
dal nostro inviato dalla nostra inviata Le donne del Cda
la scorsa estate in Europa: una
strage, 61 mila morti. Quanti
Deal, osteggiato dalle destre.
di Amato, Bocci, Dusi, Occorsio
Claudio Tito Rosalba Castelletti contro Facci
● a pagina 12 ● a pagina 14
sono? ● continua a pagina 25 e Talignani ● da pagina 2 a pagina 4 e Barbareschi
Arcore, avviso di sfratto per Fascina Da Rubens a Manara, duemila tele e sculture di Giovanna Vitale
● a pagina 6

Tajani: “FI fedele al governo Così il giornalista

molestava la sua ex
altrimenti dovrei dimettermi”
di Massimo Pisa
● a pagina 6
di Carmelo Lopapa
Rinuncino
«Con Marina Berlusconi parlo ogni
giorno. E Forza Italia sopravviverà».
Il caso agli incapaci
A dirlo a Repubblica è Antonio Taja-
ni, presidente azzurro e vicepre-
mier, che giura fedeltà al governo e Le mani di FdI di Natalia Aspesi
rimarca l’appartenenza al Partito
sugli appalti Inps
popolare Europeo: «Io coi nazisti e
con la destra estrema non mi allee-
rò mai».
M a scusi signora Meloni,
perché si è lasciata
trascinare nella grande festa
● a pagina 10 con un servizio di Valentina Conte della vittoria? ● a pagina 24
di Giuliano Foschini ● a pagina 11

La caduta del fascismo/3

Grandi e Badoglio
le due congiure
per deporre il Duce

k La Galleria Una delle nuove sale degli Uffizi a Firenze

L’altra faccia degli Uffizi

una galleria di selfie storici
di Ezio Mauro
di Elisabetta Berti ● a pagina 19 ● da pagina 27 a pagina 29

NZ
Sede: 00147 Roma, via Cristoforo Colombo, 90 Concessionaria di pubblicità: A. Manzoni & C. Prezzi di vendita all’estero: Francia, Monaco P., Slovenia € 3,00
Tel. 06/49821, Fax 06/49822923 – Sped. Abb. Milano – via F. Aporti, 8 – Tel. 02/574941, - Grecia, Malta € 3,50 - Croazia KN 22,60 / € 3,00 – Svizzera Italiana CHF 3,50
Post., Art. 1, Legge 46/04 del 27 /02/2004 – Roma. e-mail: pubblicita@manzoni.it - Svizzera Francese e Tedesca CHF 4,00
pagina
.
2 Primo piano La strage del clima Martedì, 11 luglio 2023

In Europa si muore di caldo

la scorsa estate 61 mila vittime
Lo studio di Nature Medicine sul 2022, l’Italia paga il prezzo più alto: 18 mila vittime. “E nel 2050 saranno il doppio”
Guterres: “Il cambiamento climatico è fuori controllo”. Pasini: “Escalation da paura, tre gradi in più rispetto alla media”
di Elena Dusi do, la settimana scorsa ha toccato do i modelli anche il resto dell’esta- cienti. La premier Giorgia Meloni ha
anche il record dei sette giorni più te sarà piuttosto calda. Tra alluvioni detto chiaramente una settimana fa
La crisi climatica ha un prezzo, e og- caldi di sempre. Il segretario delle e ondate di calore, non capisco co- che la difesa dell’ambiente non può
gi lo stiamo già pagando. Il conto Nazioni Unite Antonio Guterres ha s’altro ci debba accadere per render- costringerci a «smantellare la no-
economico, stima l’Unione europea, ammesso: «Il cambiamento climati- ci consapevoli del problema». Tutti stra economia e le nostre imprese».
ha raggiunto i 145 miliardi negli ulti- co è fuori controllo. Continuando a gli ultimi 8 anni, in effetti, rientrano Il ministro dell’Economia Giancarlo
mi dieci anni. Tanto ci sono costati rimandare le misure necessarie fini- nella lista degli 8 anni più caldi del Giorgetti lo ha ribadito ieri: «La tran-
secondo Eurostat i danni degli even- remmo in una catastrofe». pianeta. «È come se avessimo un sizione ecologica costa, e il proble-
ti meteorologici estremi fino alla fi- L’Italia delle 18mila vittime, che a mazzo di carte in cui un tempo c’era ma è chi paga». La realtà però è che
ne del 2022 (per l’Emilia Romagna maggio ha visto affondare l’Emilia un solo asso di bastoni» fa l’esempio il conto è già nelle nostre mani. La
c’è una fattura a parte). Romagna sotto a 4,5 miliardi di me- Cacciamani. «Ora, con il cambia- crisi climatica sta sgretolando i no-
Il prezzo in termini di salute inve- tri cubi di acqua, oggi si ritrova dun- mento climatico, gli assi di bastoni, stri territori e, come dimostra ora lo
ce è stato pubblicato ieri su Nature que immersa in una nuova ondata che corrispondono agli eventi me- studio di Nature, anche le nostre vi-
Medicine. Parla di 61.672 vite perse di caldo. «Ce la porteremo avanti teorologici estremi, si sono moltipli- te. In assenza di interventi, gli esper-
in Europa nell’estate 2022 (dal 30 una decina di giorni, con l’eccezio- cati. Le probabilità di estrarne uno ti dell’ISGlobal hanno già calcolato
maggio al 4 settembre) per il caldo. ne di qualche temporale al Nord»
Sul giornale di ieri dal mazzo, e di esserne colpiti ben il prezzo da pagare. I 61mila morti
Il maggior numero di vittime — 18mi- prevede Carlo Cacciamani, fisico Il negazionismo delle destre bene, sono molto aumentate». del 2022 saranno 68mila nel 2030,
la — si è contato in Italia. A morire dell’atmosfera e direttore dell’agen- contro gli attivisti per il clima Evidentemente però 61mila morti 94mila nel 2040 e 120mila nel 2050.
nell’estate che per il nostro conti- zia governativa ItaliaMeteo. «Secon- e 145 miliardi non sono ancora suffi- Altro che inflazione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
nente è stata la
più calda di sem-
pre e in cui le
temperature si
sono mantenute
per tre mesi co-
stantemente so-
pra alla media so-
no stati soprat-
tutto gli anziani
e soprattutto le
donne (due su
tre), che hanno
un’età media
più alta. «Il ri-
schio di morire a
causa del caldo
aumenta col cre-
scere della tem-
peratura e dell’e-
tà» spiega Nicco-
lò Marchionni,
geriatra dell’uni-
versità di Firen-
ze. Anche per
questo l’Italia,
anziana e collo-
cata nel sud d’Eu-
ropa, ha contato
più vittime.
L’analisi di Na-
ture, elaborata
FRANCESCO FOTIA
con i dati Euro-
stat dall’Istituto per la salute globa-
le ISGlobal di Barcellona, trova ri- Gli strumenti degli scienziati: il continente diviso in 823 regioni
scontro nell’esperienza dei medici.
«In reparto abbiamo in media cento
letti occupati. La scorsa estate abbia-
mo viaggiato costantemente a livelli
di 160-170» ricorda Salvatore Badala-
menti, direttore del Centro di medi-
I picchi dei gradi e la curva dei decessi
cina interna dell’Irccs Humanitas di
Rozzano. «Un terzo dei cittadini del
nostro territorio, Milano sud, non
“Così si capisce quando l’afa è letale”
hanno poi un medico di famiglia sta-
bile che possa aiutarli con il caldo».
A proposito di afa, l’estate 2022 Per comprendere l’impatto sulla Allarme per il luglio preso in considerazione, per evitare minato periodo con la temperatura
ha picchiato duro: 2,33° in più a giu- mortalità di un fenomeno, in questo «interferenze legate agli effetti del media, osservando la sua variazione
gno rispetto alla media degli ultimi caso le ondate di calore, si parte dal- di fuoco: tra oggi Covid». E comunque, aggiungono, i con il salire delle temperature. Ini-
trent’anni, 3,56° a luglio e 2,67° ad lo studio di cosa è successo negli an- e domani sono nove risultati sarebbero stati molto simili ziano a esserci problemi quando la
agosto. «Ci preoccupiamo del limite ni precedenti. I ricercatori francesi anche se si fosse tenuto conto del pe- media sulle 24 ore supera i 20 gradi.
di un grado e mezzo di riscaldamen- e spagnoli hanno seguito il metodo le città da bollino rosso riodo 2015-2020. «L’aspetto interessante — spiega Car-
to climatico da non superare. La ve- classico dell’epidemiologia Anche Il lavoro si basa sui dati di mortali- lo La Vecchia, epidemiologo dell’U-
rità è che ormai andiamo per i tre» l’anno prossimo bisognerà fare la tà di Eurostat, cioè l’ufficio statisti- niversità di Milano che con il suo
ammette Antonello Pasini, fisico e stessa cosa, visto che il luglio 2024 si di Michele Bocci co dell’Unione europea. Il nostro gruppo ha fatto un lavoro simile, ot-
climatologo del Cnr. «Fino a qual- annuncia pesantissimo e intanto la continente è stato diviso in ben 823 tenendo circa 10 mila morti in ecces-
che anno fa gli anticicloni prove- settimana appena iniziata sarà la regioni (con una media di circa 660 so nel solo luglio 2022 — è che hanno
nienti dall’Africa erano sconosciuti più calda finora. E tra oggi e domani mila abitanti) e per ognuna è stato osservato moltissime regioni, quin-
alle nostre latitudini. Oggi arrivano saranno 9 le città da bollino rosso. calcolato il tasso di decessi settima- di elaborando dati con un livello di
fino alle Alpi, stabilendosi sull’Italia Per capire cosa è successo nell’e- nale. Poi sono state studiate le tem- dettaglio ottimale. Ad esempio, nel
per giorni. È come se il clima dell’A- state del 2022 hanno infatti confron- perature, attingendo al database nord Europa l’anno scorso le tempe-
frica si fosse trasferito da noi». tato l’andamento dei decessi con la “Era5” realizzato dal Centro euro- rature non sono state molto al di so-
L’estate del 2022, ci dicono gli ulti- cosiddetta “mortalità attesa”, cioè peo per le previsioni meteorologi- pra della media e per questo si è regi-
mi dati, non è un film del passato la media dei decessi avvenuti duran- che a medio termine. Anche in que- strata una maggiore mortalità per
ma semmai un antipasto del futuro. te i mesi caldi negli anni tra il 2015 e sto caso si è ricavata la media su set- ondate di calore nel nostro Paese
Secondo l’Organizzazione meteoro- il 2019. I ricercatori spiegano nello te giorni. ma anche negli altri a sud del conti-
logica mondiale il pianeta, reduce studio di aver escluso il 2020 e il k L’arrivo di Cerbero E così è stato possibile incrociare nente rispetto al nord e centro Euro-
dall’aver registrato il giugno più cal- 2021, cioè gli anni più vicini a quello Oggi 8 città da bollino rosso la mortalità in eccesso in un deter- pa». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 11 luglio 2023 Primo piano La strage del clima pagina 3
Le vittime Il caldo
1

2 In Italia le vittime In Spagna le In Germania se a giugno +2,33°

3 61.672 sono state vittime sono state ne sono avute
a luglio +3,56°
4 5 decessi da caldo
fra il 30 maggio
18.010 11.324 8.173 ad agosto +2,67°
5
6 e il 4 settembre di cui 12.000
7 donne e 6.000
9 2022 in 35 Le previsioni delle vittime
8 uomini
paesi europei
94.000 120.000
68.000

La nuova ondata di caldo

Le città italiane da bollino rosso

nel 2030 nel 2040 nel 2050

°C Intervista all’economista di Yale, premio Nobel nel 2013

38°

BOLOGNA* 3

FIRENZE 4 Shiller “Un’economia green

ROMA 7

LATINA 8
contro la destra negazionista
FROSINONE 9

che dà la colpa ai poteri occulti”

37°
«Purtroppo sta tornando a prevalere
una narrazione secondo cui il
PERUGIA 9 cambiamento climatico, con tutte le
sue drammatiche conseguenze, non
è il frutto dell’opera dell’uomo ma di
qualche arcaico ciclo storico: niente
di più errato». Sbaglia chi pensa che i
governi di destra siano i più decisi nel
propalare questa contro-narrazione?
«No, è proprio così. Pensate cosa
succederà quando, com’è possibile
per non dire probabile, Trump
tornerà al potere». Robert Shiller,
classe 1946, economista di Yale con
un PhD all’Mit di Boston (suo tutor fu
Franco Modigliani), è stato insignito
del premio Nobel nel 2013 per i suoi
studi sulle “narrazioni”
36° nell’economia e le loro conseguenze
in termini di scelte politiche e infine
TORINO 2 di qualità della vita dei cittadini. Il
titolo del suo ultimo libro dice tutto:
“Narrative economics: How stories go
RIETI 5 viral and drive major economic
events”. L’ha pubblicato in Italia la
Franco Angeli.
Professore, i simil-Trump si
stanno già preparando?
35° «Temo di sì. Pensate ai No Vax. Le
analogie sono inquietanti:
BOLZANO** 1 l’importante è accusare qualche
di Eugenio Occorsio
f fronte a una questione di narrazioni».
Docente
Robert
Shiller,
77 anni
Serve una Green bank
Sorprende che tanti
governi, fra i quali
quello italiano,
ignorino il problema
Con Draghi era tutta
un’altra cosa
g Mussolini aveva almeno una capacità
urgente. Certo, è costoso.
Inevitabilmente i tempi si allungano.
Però, non equivochiamo: il passaggio
è necessario per motivi che nulla
hanno a che vedere con il conflitto.
Chi mischia i due fattori è in
malafede. Siamo ancora una volta di
In che senso?
«Troppo spesso prevale presso
l’opinione pubblica la storia più
suggestiva. Noi, con Trump, abbiamo
avuto in casa un esempio eclatante e
rischiamo di averlo ancora. Ha
impresso in tanti americani l’idea che
la colpa dell’uomo nel riscaldamento
globale, fosse una bufala. Contro
tutta la scienza».
Vale a dire?
«Trump ha disdetto gli accordi di
Parigi, che poi Biden ha reinsaldato
pur con scarsi risultati. Però ora
Trump con la sua retorica sta
tornando ad assicurare gli americani
che al suo ritorno rimetterà “le cose a
posto”. Lo sa chi mi ricorda?».
Mi faccia indovinare.
«Mussolini. Con un’aggravante:
oratoria, i famosi “radio address”, che
Trump non ha».
Tornando all’attualità, chi
pagherà per i costi della
transizione?
«Farebbe meglio a chiedere: per i
costi della non transizione? Tutti. Mi
sorprende che tanti governi, fra i
quali - mi dicono - quello italiano, non
se rendano conto. Con Draghi, me lo
lasci dire, era tutta un’altra cosa. È
una questione di narrazione
prevalente».
Vale a dire?
«Non accuso nessuno, tantomeno il
governo italiano. Però qui in America
a volte c’è la sensazione, per esempio,
che la seconda guerra mondiale non
sia stata una tragedia. Non ci sono più
madri e padri coinvolti, la storia
segue il suo corso. Voglio dire che la
memoria, e a volte la
consapevolezza, tende a svanire».
La consapevolezza dell’emergenza
climatica è dura da mantenere?
«Sì, e con essa una semplice verità:
magari ci sarà una carbon tax, pagata
dalle aziende e in minima parte dai
cittadini, o degli investimenti da
sovvenzionare, però sul lungo
termine i benefici saranno tali da
ripagare da qualsiasi sacrificio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

potere occulto, non si capisce quale,

di influenzare le decisioni. Un quarto
degli americani non si è vaccinato
contro il Covid per una scelta
ideologica: temevano che gli venisse
inoculato qualche fluido diabolico. Si
opponevano addirittura all’uso delle
mascherine. La stessa pregiudiziale
muove gli oppositori alle teorie
scientifiche che il cambiamento
climatico sia opera dell’uomo e come
tale vada pragmaticamente trattato».
Perché i governi di destra sono,
come dire, strutturalmente
predisposti per accogliere queste
teorie anti-scientifiche?
«Bella domanda. Ma è proprio così.
Sarà perché sono meno attenti alle
esigenze collettive e più a quelle del
business. C’è poi un’innata tendenza
a credere alle teorie cospirative: chi
muoverebbe le cospirazioni, non è
infografica di carlo rossi

dato saperlo».
Un problema vero è che la
transizione ecologica ha un costo. Il
suo collega Kenneth Rogoff,
economista di Harvard, sostiene
una “green bank” sotto l’egida
delle Nazioni Unite. È un’opzione?
«Certamente. Anche se forse la Banca
Mondiale avrebbe già le risorse per
intervenire in tal senso. La guerra in
Ucraina ha sconvolto tutte le
*da domani previsioni ma ha provato che passare
da un’economia basata sulle energie
**temperatura percepita
fossili a una sostenibile è difficile ma
pagina
.
4 Primo piano La strage del clima Martedì, 11 luglio 2023

Oggi la legge all’Europarlamento

Strasburgo, questa
mattina, Greta
Terre e mari voti del Ppe avevano messo in seria
difficoltà il prosieguo dell’iter legi-

A Thunberg e centi-
naia di altri attivi-
sti provenienti da
tutta Europa alze-
ranno la voce in no-
da mettere in salvo slativo, poi arrivato fino in aula in
condizioni di incertezza. L’idea di
base di chi si oppone è la stessa di as-
sociazioni di categoria come Confa-
gricoltura o Coldiretti che sostengo-
me della natura.
Lo scopo è farsi sentire dagli euro-
parlamentari che oggi all’interno
del Parlamento voteranno la propo-
sta, già approvata da una prima va-
La posta in gioco no che la Restoration Law «penaliz-
zerebbe il settore agricolo, compor-
tando un’importante riduzione del
potenziale produttivo».
Al mantra dei contrari – ovvero
I punti

lutazione del Consiglio, della Natu-

del voto a Strasburgo che la legge «porterà a una perdita

re Restoration Law: una legge po-
tenzialmente «rivoluzionaria» per
il ripristino dell’80% degli habitat
europei ormai in declino, normati-
va che però sta trovando forte oppo-
sizione da parte delle destre euro-
pee.
Nel Vecchio continente il 60% dei
suoli è oggi considerato malsano e
la perdita di biodiversità corre velo-
ce tra effetti della crisi del clima
sempre più evidenti ed ecosistemi
che, dalle zone umide alle foreste,
dai fiumi fino ai mari, necessitano
di un’urgente conservazione se non
vogliamo perderli. Ecco perché,
con obiettivi vincolanti e tanto di
rendicontazione puntuale dei vari
Paesi, la legge punta alla complessa
sfida di restaurare almeno il 20%
delle aree terrestri e marine degra-
date entro il 2030 e il 100% entro il
2050.
Significa un profondo sforzo ver-
so un cambiamento netto che passa
di Giacomo Talignani
go siano trascurati».
Eppure, nonostante faccia parte
del Green Deal – uno dei fari della
presidente della Commissione euro-
pea Ursula von der Leyen – la propo-
sta, esattamente come accade per
altre questioni “green”, non piace
ad alcuni partiti di destra ed è osteg- Greta Thunberg
giata da diversi deputati del Ppe, oggi alla sede Ue
La crisi ambientale
Inondazioni e frane, decine di vittime in India
primo partito nell’Europarlamento.
Nel testo ci sono infatti punti – co-
me l’idea di ripristinare «almeno il
10% della superficie agricola totale»
– che così come sono, secondo i de-
trattori, rischiano di andare a colpi-
re gli interessi di settori quali agri-
coltura, pesca e mondo alimentare.
Già in Commissione Ambiente i
1
di produttività e spazi», ma anche
all’«aumento dei prezzi» o ancora al-
l’«insicurezza alimentare» – i soste-
nitori rispondono su più fronti.
Il mondo della ricerca ha inviato
all’Ue la lettera di oltre 6mila scien-
ziati europei sull’importanza di ri-
pristinare la natura ferita del Vec-
chio Continente prima che sia trop- L’obiettivo
po tardi, un appello a cui si affianca- La legge sul
no oltre un milione di firme di citta- ripristino della
dini, e anche l’industria si è fatta natura, che si
sentire con una missiva di 90 tra le discute oggi a
più grandi aziende europee di con- Strasburgo,
sumi, distribuzione e finanza, per vuole restaurare
appoggiare «l’urgente adozione di almeno il 20%
una legge europea sul ripristino del- delle aree
la natura che sia ambiziosa e vinco- terrestri
lante». e marine
Ovviamente, oltre agli attivisti degradate
che manifesteranno davanti al Par- entro il 2030
lamento europeo, a spingere per un e il 100%
sì alla legge ci sono anche centinaia entro il 2050
di associazioni ambientaliste, tra
cui il Wwf è fra le più attive nel cre-

per l’aumento delle aree protette, la
riduzione dei pesticidi (50% entro il
2030), l’idea di un minimo del 10%
di copertura arborea in ogni città e
il garantire nessuna perdita di spazi
verdi urbani entro il 2030 (program-
mando un aumento per il 2050). Ma
anche impegni per salvare gli impol-
linatori, altri per la riumidificazio-
ne delle torbiere prosciugate che ci
aiutano ad assorbire il carbonio, op-
pure per ripristinare habitat nei fon-
dali marini o ancora per la rimozio-
ne delle barriere fluviali in modo da
liberare 25mila chilometri di fiumi
e prevenire disastri nelle alluvioni.
La proposta rientra pienamente
nel quadro più ampio di quel Green
Deal che mira a una nuova tutela
ambientale e a un 2050 a zero emis-
sioni dove «la crescita economica
venga dissociata dall’uso delle risor-
se e nessuna persona e nessun luo-
2
dere che la Restoration sarà una
«opportunità imperdibile per la sa-
lute di tutti noi e delle future gene-
razioni».
Finora, per la legge fortemente so-
stenuta dal vicepresidente della
Commissione Frans Timmermans,
ventuno Stati si sono detti favorevo-
li, mentre l’Italia insieme a Polonia, Le alluvioni
Belgio, Paesi Bassi, Austria, Finlan- Un altro
dia e Svezia hanno votato contro obiettivo
per difendere interessi economici della legge
che vanno dalla silvicoltura all’a- è la rimozione
groalimentare. delle barriere
Eppure, economicamente parlan- fluviali
STRINGER/REUTERS
do, la stima dei ricercatori dell’Ue è in modo
Le scuole sono rimaste chiuse ieri a Nuova Dehli dopo che forti piogge monsoniche hanno chiara: se la legge passerà e ridare- da liberare
colpito la capitale indiana causando inondazioni in varie parti della città e una vittima. In mo davvero spazio alla natura, se ci 25mila
totale negli ultimi tre giorni in India sono morte 15 persone a causa di inondazioni impegneremo per difenderla, per chilometri
improvvise e frane. Gli Stati collinari settentrionali di Himachal Pradesh e Uttarakhand ogni euro speso negli investimenti di fiumi e
sono stati i più colpiti con un totale di dieci decessi, mentre altre quattro persone sono ambientali ci torneranno tra gli 8 e i prevenire
morte nel Kashmir (nella foto, l’inondazione del fiume Beas, in Himachal Pradesh). 38 euro in benefici. disastri durante
©RIPRODUZIONE RISERVATA le alluvioni

Dopo l’intervista di “Repubblica” al commissario Timmermans

Schlein: “I deboli pagano le scelte mancate”

di Rosaria Amato
roma —Anche la mancata transizione
energetica ha un costo, e a pagarlo sono i
più fragili. Intervenendo a Metropolis (il
web talk del Gruppo Gedi, editore di Re-
pubblica) la segretaria del Pd Elly Schlein
replica al ministro dell’Economia Gian-
carlo Giorgetti, che aveva affermato che
«servono migliaia di miliardi per la transi-
zione ecologica e il problema è chi paga».
«Ho sentito il ministro Giorgetti chiedere
chi pagherà i costi della transizione, ma
la mia domanda è al contrario: chi paga i
costi della negazione e della non transi-
zione? – denuncia Schlein – Le persone
più fragili, le persone anziane che hanno
paura nei mesi più caldi ad uscire di ca-
sa». Schlein ricorda i 18mila morti per il
caldo nel 2022, un record negativo in Eu-
ropa, dove le temperature torride hanno
ucciso l’anno scorso tra giugno e settem-
bre 61.672 persone in 35 Paesi. E pochi
giorni fa l’Istat nel Rapporto annuale ave-
va anche sottolineato il lato opposto del-
la povertà energetica: il 17,6% delle fami-
glie a rischio di povertà dichiara di non
A Metropolis la segretaria
del Pd replica al ministro
Giorgetti, che teme i costi
della transizione ecologica
k Fronti opposti
Il ministro dell’Economia Giancarlo
Giorgetti e la segretaria del Pd Elly
Schlein, su fronti opposti sul tema
della transizione ecologica
essere in grado di riscaldare adeguata-
mente l’abitazione. «Questo governo in
nove mesi non ha fatto nulla, anzi ha ral-
lentato – prosegue Schlein – e vuole conti-
nuare a dipendere dalle energie fossili,
mentre avremmo bisogno di molta più
energia dalle fonti sostenibili». «Bisogna
accompagnare le imprese nella transizio-
ne con giusti incentivi per ridurre gli im-
patti negativi sul clima», incalza.
Ma è proprio questa la questione per
Giorgetti, che, in un convegno nella sede
di Dhl a Malpensa, osserva: «Si chiede al
decisore, alla politica, un sistema di nor-
me e di incentivi, però bisogna capire chi
paga questa transizione ecologica». Il mi-
nistro non nega che «il tema della sosteni-
bilità è un tema molto importante, ed or-
mai è patrimonio ampiamente discusso
e deliberato nel mondo occidentale», ma
rileva che dal momento che «siamo in un
mercato globale, quindi anche le regola-
mentazioni dovrebbero essere simili da
tutti le parti, per creare un mercato all’in-
segna della leale competizione». Il gover-
no di Giorgia Meloni ha chiesto da tempo
a Bruxelles, nell’ambito del dibattito sul-
la riforma del Patto di Stabilità, di scorpo-
rare gli investimenti per il green e il digi-
3
Le critiche
tale dal computo del debito, una linea Chi si oppone
che al momento appare minoritaria. sostiene di voler
proteggere
I costi della mancata transizione rica-
dranno anche sui giovani, ricorda il sena- gli interessi
tore del Pd Filippo Sensi: «A Giorgetti di settori quali
che si chiede chi paga per la transizione agricoltura,
ecologica – twitta – risponderei che la stia- pesca e mondo
mo pagando tutti quanti e che la paghe- alimentare.
ranno carissima soprattutto le giovani ge- Parlano di
nerazioni. Non è col benaltrismo che si ri- “riduzione del
sponde ai problemi, quelli globali poi». potenziale
Mentre dalle fila dell’opposizione Maria- produttivo”
stella Gelmini, senatrice e portavoce di e di “aumento
Azione, replica al vicepresidente della dei prezzi”
Commissione Europea Frans Timmer-
mans, che in un’intervista a Repubblica
aveva affermato che «da quando la de-
stra italiana è al governo» il Ppe ha smes-
so di trattare sui temi del Green Deal. «Se
non vogliamo spazzare via intere filiere
produttive, la transizione ecologica ha bi-
sogno di meno ideologia – scrive su Twit-
ter – Sì alla sostenibilità ambientale, ma
si accompagnino le imprese in questo
percorso per renderle davvero protagoni-
ste, tutelando competenze e posti di lavo-
ro». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
pagina
.
6 Primo piano Politica e giustizia
Il caso Facci agita i vertici Rai
Rivolta delle donne in Cda
Soldi, Agnes e Bria contro le frasi scritte sulla ragazza che ha denunciato il figlio di La Russa per violenza. In bilico
il programma su Rai2: l’ad Sergio vorrebbe sostituirlo, il dg Rossi no. Il giornalista: “Mi usano per colpire il governo”
di Giovanna Vitale
roma — Si sono cacciati in un cul de
sac, i vertici sovranisti della Rai.
Chiusi per tutto il giorno in una sor-
ta di gabinetto di guerra, che l’ad Ro-
berto Sergio ha disertato solo per un
paio d’ore, il tempo per partecipare
— lui, vecchio democristiano — alle
esequie di Arnaldo Forlani, hanno
valutato cosa fosse meglio fare sul
caso Facci, l’editorialista di Libero
autore di un commento volgare e
colpevolizzante sull’accusatrice di
La Russa jr, così
descritta: «Una
ragazza di 22 an-
ni indubbiamen-
te fatta di cocai-
na prima di esse-
re fatta anche da
Leonardo».
Riflessioni
che hanno scate-
nato l’ira delle
opposizioni e sa ancora più grave. Meloni perde
mandato in tilt i
capitani di Viale
Mazzini, indeci-
si se affidare a
un altro condut-
tore la striscia
quotidiana pri-
ma del Tg2 delle
13 — piatto forte
dei palinsesti presentati a Napoli —
oppure procedere col noto polemi-
sta, anche a costo d’esser tacciati di
sessismo. «Il problema è che il pro-
gramma va in diretta», sussurra uno
dei dirigenti più alti in grado, «è im-
possibile controllarlo, rischiamo un
di Massimo Pisa
MILANO — Alle tre e mezza del po-
meriggio dello scorso 17 marzo, la
volante Monforte della Questura
parcheggia all’esterno di una scuo-
la media del quartiere Città Studi.
Ad attenderla, insieme con un pa-
io di commessi e altrettanti stu-
denti che le faranno da testimone,
c’è una nota avvocatessa. Non c’è
invece il suo ex compagno Filippo
Facci, che prima dell’arrivo dei po-
liziotti se n’è andato con un secco:
«Salutameli!». Agli agenti la don-
na spiega che, al termine di un col-
loquio con i professori del figlio
maggiore, tra i due si è acceso l’en-
nesimo battibecco, con scambio
di battute sui rispettivi genitori
(Facci ha perso la madre da bambi-
no). Racconta ancora, e i presenti
confermano, che quando è salita
sullo scooter il giornalista ha asse-
stato due calci al carburatore e
una manata al casco. Al che l’avvo-
catessa reagiva con uno schiaffo a
Facci, prima che i presenti li divi-
dessero e intimassero al giornali-
sta di chiedere scusa. Invano.
Non era, quello, che l’ultimo epi-
sodio di un conflitto cominciato
con la separazione dei due ex com-
pagni, sancita nel giugno 2019 da
casino al giorno».
La risposta arriverà stamattina in
Cda, dove sono previste non meglio
precisate comunicazioni dell’ammi-
nistratore delegato. Un dilemma
frutto, anche, del braccio di ferro in
corso tra lo stesso Sergio, più incline
a stoppare il contratto sulla scorta
di quanto fatto con Claudio Lippi , e
il dg Giampaolo Rossi, che non
avrebbe intenzione di darla vinta al
centrosinistra. Pure perché, si voci-
fera, Facci godrebbe della protezio-
ne di Giorgia Meloni in persona.
Di certo c’è che nel Consiglio in
k I nuovi programmi
Filippo Facci e Luca
Barbareschi, volti della
nuova Rai. L’attore a
Repubblica disse: “Le attrici
che denunciano molestie
cercano pubblicità”
Mail e sms di insulti alla ex
il giornalista “ammonito”
dopo una lite davanti a scuola
un decreto della nona sezione del
Tribunale civile di Milano che sta-
biliva l’affido congiunto dei due fi-
gli della coppia — oggi il grande ha
13 anni, la figlia ne ha 6 — oltre ai
giorni di visita, le ferie, gli assegni.
I rapporti, come accade in tante se-
parazioni difficili, si erano pro-
gressivamente guastati fino a veni-
re, appunto, alle mani. Ed era sta-
to questo episodio a convincere
l’avvocatessa a fare istanza di am-
monimento al Questore di Milano,
Giuseppe Petronzi, nei confronti
dell’ex compagno. Un lungo espo-
sto con allegati sms e mail pieni di
insulti, rivolti in un paio di casi (e
minacciosamente) alla madre del-
l’avvocatessa, a condimento di cro-
niche divergenze sull’educazione
e sui periodi da trascorrere insie-
me ai figli. Tanto che lo scorso 28
febbraio Facci aveva presentato la
revoca dell’assenso all’espatrio
programma alle 10 si prevede tem-
pesta. Le donne del board sono in ri-
volta, compresa Simona Agnes, elet-
ta in quota Forza Italia, che pare ab-
bia definito «intollerabili» le uscite
del giornalista. La presidente Mari-
nella Soldi ha già fatto sapere di con-
siderarle «inaccettabili». Mentre
Francesca Bria, rito Pd, è determina-
ta «a chiedere a tutti, specialmente
alle colleghe, di esprimersi sulle pa-
role vergognose contro le donne,
che sono fuori dalle policy aziendali
e dai principi del contratto di servi-
zio». Fra l’altro, ricorderà Bria, «noi
Punto di svista
Il provvedimento
f vacanza della donna con il nuovo
Reiterate molestie
espressioni
dal contenuto
gravemente
ingiurioso, lesive
della dignità della
persona, della sua
origine territoriale
Il questore
giuseppe petronzi
g ta” a “put... parassita”, da “sei igno-
avevamo mandato una richiesta di
chiarimenti anche su Barbareschi,
secondo il quale “le attrici che de-
nunciano molestie cercano solo
pubblicità”: non solo non abbiamo
ricevuto risposta, ma i suoi program-
mi sono stati confermati. Vogliamo
capire perché si usano due pesi e
due misure: perché Lippi è stato
bloccato e Facci e Barbareschi no, in
fondo queste vicende si somigliano
molto». Se a questo si aggiunge la let-
tera inviata dal rappresentate dei di-
pendenti, Riccardo Laganà, per sa-
pere «se alla luce dei fatti recenti e
Ellekappa
dei due piccoli, alla vigilia di una
compagno. Annullata.
Derivano da qui l’istruttoria del-
la Divisione Anticrimine della Que-
stura milanese, che ha raccolto la
memoria difensiva del giornalista
e interrogato i genitori dell’avvo-
catessa, e l’ammonimento firmato
il 21 giugno dal questore Giuseppe
Petronzi a carico di Facci per le
“reiterate molestie — si legge nel
provvedimento — espressioni dal
contenuto gravemente ingiurio-
so, lesive della dignità della sua
persona, delle sue capacità profes-
sionali, della sua origine territoria-
le”. Un bouquet, cogliendo fior da
fiore, che va da “idiota maleduca-
rante e stupida” a “sei una str...”, fi-
no a uno “sgraziatamente parve-
nu” a corredo della provenienza
geografica dell’ex compagna e a
Martedì, 11 luglio 2023
pregressi, il collaboratore scelto è in
linea con i valori etici e la mission
del servizio pubblico», ecco che il
tandem Sergio-Rossi potrebbe esse-
re costretto a capitolare.
Oltretutto i toni di sfida assunti
da Facci — destinatario di un ammo-
nimento per stalking denunciato
dalla ex compagna — non contribui-
scono a rasserenare il clima: «Io so-
no il pretesto per cannoneggiare il
governo. È stalking anche se l’ho cac-
ciata io?», ha detto il giornalista a Re-
pubblica, spiegando di non essere
rassegnato a perdere il programma
su Rai2. In più, il Pd e Avs hanno pre-
sentato due interrogazioni in Vigi-
lanza per chiedere — citando una se-
rie di esternazioni contro le donne,
l’Islam, i meridionali — di non assu-
mere l’editorialista perché «incom-
patibile con il servizio pubblico». Co-
me ribadito da Elly Schlein a Metro-
polis: «Non penso sia un caso, penso
che chi lo ha scelto lo conoscesse
perfettamente e questo rende la co-
l’occasione di schierarsi dalla parte
di tutte le donne, rischia di essere
una donna di parte. Una persona
che si esprime in quel modo non de-
ve trovare spazio nella tv di Stato».
Concordano le associazioni DI.Re e
Differenza donna, che annunciano
un esposto all’Ordine dei giornalisti.
A difendere Facci restano solo il
senatore azzurro Maurizio Gasparri
e il sottosegretario Vittorio Sgarbi,
che dice: «Ho trovato il gioco di paro-
le non di buongusto», ma quando si
parla di uomini e donne «emerge
una sessuofobia». Tanto più che
«lui, a differenza mia, si è pentito».
una tetra allusione “alla morte dei
tuoi genitori”. Compresa la madre
cui aveva promesso “di andare a
prenderla a schiaffi”. Non manca,
nelle motivazioni del questore, la
“molesta interferenza nella vita
privata e di relazione della richie-
dente”, ovvero i pesanti riferimen-
ti al nuovo compagno e alla vita af-
fettiva della ex.
E tra i comportamenti che “han-
no determinato”, sottolinea Pe-
tronzi, “un perdurante stato di an-
sia” nella vittima c’è quel diniego
all’espatrio come ripicca: “il Facci
ammette in memoria che lo scopo
era quello di impedire alla sola ma-
dre di trascorrere tempo di quali-
tà con (i figli, ndr), non essendovi
quindi da parte di Facci alcuna
reale motivazione legata al supe-
riore interesse dei minori”. Le tesi
difensive del giornalista, insiste il
questore “non hanno sostanzial-
mente smentito i fatti come riferi-
ti e documentati dalla parte istan-
te”. Ecco dunque l’ammonimen-
to, che “non può che fondarsi sul-
le condotte integranti gli elementi
costitutivi degli atti persecutori”.
Un primo step, che farebbe da ag-
gravante in caso di recidiva, ac-
compagnato da un invito “ad intra-
prendere un percorso trattamen-
tale” per non ricascarci ancora.
.
Martedì, 11 luglio 2023
Abodi inciampa sul coming out di Jankto
di Antonio Fraschilla
roma — «Ma cosa devo commenta-
re, di cosa parliamo dai». Jakub
Jankto, il calciatore che quest’anno
giocherà con la maglia del Cagliari
diventando il primo giocatore di se-
rie A ad aver fatto coming out sulla
sua omosessualità, non vuole dire
nulla sull’accoglienza in Italia rice-
vuta dal ministro dello Sport del go-
verno Meloni, Andrea Abodi.
Il ministro invece di incoraggiare
la libertà di esprimere la propria ses-
sualità anche nel mondo del calcio,
tanto poco aperto che si parla di Ja-
kub come di una eccezione (ha di-
chiarato di essere gay lo scorso feb-
braio quando giocava con lo Sparta
Primo piano Politica e giustizia
La Rai
Dopo la
presentazione,
avvenuta a
Napoli, dei nuovi
palinsesti, oggi
torna a riunirsi
a Roma il Cda
della tv pubblica
Il caso
“Non amo
le ostentazioni”: bufera
sul ministro, che poi
precisa. Il calciatore:
“Poco da commentare”
Praga), ha preso invece quasi le di-
stanze. «Non faccio differenze di ca-
ratteristiche che riguardano la sfera
delle scelte personali – ha detto ieri
a Radio 24 – e se devo essere altret-
tanto sincero non amo, in generale,
le ostentazioni, ma le scelte indivi-
duali vanno rispettate per come ven-
gono prese e per quelle che sono».
Frasi, quelle del ministro, che pro-
vocano la reazione dell’opposizio-
Intervista alla vicepresidente della Vigilanza Rai
Boschi “La doppia morale
rende Meloni come Grillo
Basta offese alle donne”
ROMA — «Il presidente Ignazio La
Russa dovrebbe ricordare che
ogni suo intervento non è quello
di un semplice cittadino, ma di
una Istituzione». Maria Elena Bo-
schi, ex ministra, ex sottosegreta-
ria a Palazzo Chigi con delega alle
Pari opportunità, ora deputata
renziana in commissione di Vigi-
lanza Rai, insiste per un chiari-
mento su Facci in commissione.
Boschi, lei è vicepresidente
della Vigilanza Rai. È opportuno
affidare una trasmissione tv al
giornalista Filippo Facci dopo
quello che ha detto sulla ragazza
vittima della presunta violenza
nella vicenda La Russa?
«Non condivido la frase di Facci, la
trovo del tutto sbagliata. Nel
merito vedremo che cosa dirà la
Rai e in Vigilanza decideremo.
Certo è che bisogna avere delle
regole che valgono per tutti. Non si
possono cacciare o meno le
persone sulla base della simpatia o
antipatia. E la commissione di
Vigilanza deve sapersi fare
rispettare. Io, ad esempio, ho
chiesto chiarezza alla Rai su
contratti dei collaboratori de Il
Fatto Quotidiano come Scanzi,
Travaglio, Orsini e non ho ancora
avuto risposta».
Le frasi sessiste sono ancora
all’ordine del giorno?
«È triste da ammettere ma
purtroppo è così. Non solo sui
giornali o in tv, ma anche
camminando per strada o sui
social si sentono frasi offensive e
denigratorie sulle donne, a volte
spacciate per battute. Chi può
arrivare a più persone con i propri
messaggi, ha un dovere di
responsabilità in più. Però mi
piacerebbe che ci indignassimo
sempre e non a giorni alterni.
Quando il Movimento 5 Stelle
accusava le donne di altri partiti, in
particolare dell’allora Pd, con
qualsiasi volgarità, dove era finita
l’indignazione?».
j Il ministro
Andrea Abodi,
63 anni, è
ministro per lo
Sport e i Giovani
del governo
guidato da
Giorgia Meloni
ne. Duro il commento della segreta-
ria del Pd a Metropolis: «Quello di
Abodi è un classico argomento omo-
fobo: fate pure quello che volte, ba-
sta che non si veda perché non ave-
te pieno diritto di cittadinanza -
commenta Elly Schlein - Sono affer-
mazioni molto gravi. Sarebbe oppor-
tuno che chi sta nelle istituzioni age-
volasse percorsi di coming out, spe-
cie in settore come lo sport dove so-
di Giovanna Casadio
Il presidente del Senato,
Ignazio La Russa ha difeso il figlio
accusato di stupro oltre ogni
ragionevole dubbio?
«Tutti noi comprendiamo l’ansia di
un padre che pensa al figlio in
difficoltà, ma il presidente del
Senato ha perso una buona
occasione per tacere. La vicenda è
poco chiara, c’è una denuncia, i
magistrati devono fare il loro
lavoro. La seconda carica dello
Stato deve ricordarsi che ogni suo
intervento non è l’intervento di un
cittadino o di un genitore, ma di
una Istituzione. A prescindere dal
fatto che per me suo figlio è
innocente fino a condanna
definitiva, le frasi del presidente La
Russa fanno un torto alle donne
vittime di violenza che
denunciano».
È inopportuno per la seconda
carica dello Stato?
«Assolutamente si. Ma quello che
f vecchio Pd, Meloni avrebbe già
La Russa ricordi che
parla da Istituzione
Ha fatto torto alle
vittime di violenza
maria elena
boschi
è deputata
di italia viva
La premier è in grave
imbarazzo, se i nomi
nella bufera fossero
Pd andrebbe in piazza
g loro interno. Io non ho mai chiesto
no rari proprio per il clima che c’è.
Le istituzioni sono la casa di tutti, an-
che della comunità Lgbtq+».
Abodi, ministro in quota FdI, pro-
va a chiarire, ma non placa le pole-
miche: «Ho parlato di rispetto per le
scelte e, aggiungo con convinzione
e per correttezza, per la natura uma-
na. Rispetto è un valore non equivo-
cabile, da garantire. Poi, posso non
condividere alcune espressioni del
Pride?». Risponde Ivan Scalfarotto
di Iv: «Scelte, ostentazioni, eccessi
del Pride, cose che un ministro di un
altro Paese avanzato non si sogne-
rebbe nemmeno di pensare». «Spia-
ce che Abodi anziché dare il bentor-
nato in serie A a un calciatore corag-
gioso, lo umili», dice Luca Maggioni,
presidente nazionale di GayLib.
pagina 7
mi colpisce è la doppia morale di
chi oggi attacca La Russa dopo
aver difeso Beppe Grillo e di chi
oggi difende La Russa dopo aver
attaccato Beppe Grillo. La verità è
che i populisti – grillini e sovranisti
– hanno un concetto molto strano
di garantismo e opportunità
politica: dicono quello che
vogliono quando tocca a loro
essere al centro delle indagini.
Quando tocca agli altri sparano
alzo zero. E io ne so qualcosa visto
come hanno massacrato
mediaticamente me e la mia
famiglia sia Meloni che Grillo ma
nessuno di loro si è mai scusato,
nemmeno in privato».
Nel pieno della bufera su La
Russa e per le indagini sulla
ministra Daniela Santanchè e sul
sottosegretario Andrea
Delmastro, Meloni tace.
«È in grave imbarazzo. Se anziché i
nomi di dirigenti di Fratelli d’Italia
ci fossero stati nomi del nostro
fatto le manifestazioni come fece
ad Arezzo per Banca Etruria o
chiesto le dimissioni come fece per
tanti ministri a cominciare da
Federica Guidi. Si compie il
contrappasso più evidente per i
finti garantisti di Fratelli d’Italia».
Italia Viva, il suo partito, si è
detto garantista su Santanchè,
quindi non ne chiederete le
dimissioni?
«Chiedere le dimissioni è
diventato uno sport nazionale che
non fa altro che ricompattare la
maggioranza. Noi abbiamo fatto
un intervento perfetto in Senato,
con Enrico Borghi, che ha elencato
le contraddizioni della premier
attribuendo a lei e alla sua ministra
la responsabilità politica di
decidere se andare avanti con
Santanchè o fermarsi. Lasciamo
che le contraddizioni scoppino al
le dimissioni per un avviso di
garanzia, non comincerò ora. E
preferisco lo schiaffo morale di
non fare ad altri ciò che gli altri
hanno fatto a noi».
Tra governo e magistratura è
di nuovo ring?
«Questo è ciò che mi preoccupa di
più. Faccio un appello a tutti ad
abbassare i toni. Lo scontro
ideologico toghe/politica serve
solo agli estremisti di entrambi gli
schieramenti. La maggioranza di
magistrati e politici vuole il
confronto civile a partire dal ddl
Nordio».
A voi renziani la riforma piace?
E la voterete?
«Decideranno i gruppi
parlamentari ma prima di sapere
se ci piace, vorremmo vedere il
testo che al momento non è ancora
firmato dal Quirinale. Per Azione la
seguirà Enrico Costa alla Camera,
per Italia Viva direttamente
Matteo Renzi al Senato. Sui punti
della riforma che fanno già parte
del nostro programma elettorale
del Terzo polo, immagino che
voteremo a favore. Aspettiamo il
testo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Martedì, 11 luglio 2023 Politica pagina 9
L’opposizione

Patto sul salario minimo

sbarca su Change.org
“No al lavoro povero”

Perticoni/eikon
ROMA — Una raccolta firme sul sala- Da Conte a Calenda nomia differenziata, dovrebbe esser-
rio minimo. Formato campo largo ci un tavolo allargato alle altre oppo-
(ma guai a chiamarlo così, a sentire una raccolta firme per sizioni, compreso il M5S. Con tanto
Giuseppe Conte e Carlo Calenda). incalzare il governo di foto, anche se Giuseppe Conte po- k La manifestazione della Cgil a Bologna
Però la mossa è unitaria: Pd, M5S, trebbe mandare Roberto Fico. Il segretario della Cgil Maurizio Landini con la leader dem, Elly Schlein
Azione, l’alleanza Verdi e Sinistra, La leader del Pd: Oggi intanto la leader dem presen-
+Europa. Tutti insieme per incalza- terà le proposte del Pd sulla delega rio minimo, benedetto dalla Cgil e a due settimane, il 28 luglio, e si prean-
re la premier Giorgia Meloni, che “Tassiamo le rendite” fiscale. No alla flat tax, sì a tagli strut- cui anche Confindustria non è osti- nuncia una partita parlamentare
per ora sulla proposta di legge delle turali alle tasse sul lavoro, «una tas- le: «Perché in Italia non si fa una leg- complicata, per le minoranze, visto
opposizioni – firmata da tutti, tran- sazione sulle rendite, che però è di- ge sulla rappresentanza? - diceva ie- che a destra per ora non si scorgono
ne Matteo Renzi – traccheggia e re- di Lorenzo De Cicco versa» dalla patrimoniale, precisa ri il presidente Carlo Bonomi - Se vo- crepe. Anche per questo l’opposizio-
sta in silenzio. La petizione, secon- sempre a Metropolis, anche per se- gliamo superare i 9 euro lordi non è ne spera di arrivare all’appuntamen-
do gli scambi di queste ore fra i vari dare possibili mal di pancia interni. un problema nostro». Il voto alla Ca- to con in tasca centinaia di migliaia
leader di partito ed Elly Schlein, do- Prima però va portato a dama il sala- mera è in calendario fra poco più di di firme. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
vrebbe viaggiare sul binario classi-
co, per queste operazioni: la piatta-
forma Change.org. Per chiedere che
venga approvata la paga minima da
9 euro l’ora.
A promuovere la sottoscrizione,
novità per questa legislatura finora
segnata da smarcamenti e sgambet-
ti fra le minoranze, dovrebbero esse-
re appunto tutte le forze di opposi-
zione, da Calenda a Conte. Il segreta-
rio di Azione una settimana fa, subi-
to dopo l’accordo con dem e 5 Stelle,
ha scritto direttamente alla pre-
mier, chiedendole di ricevere le op-
posizioni per discuterne. Ma da Pa-
lazzo Chigi, almeno per il momento,
non è arrivata mezza replica, nem-
meno un Whatsapp, mentre da FdI
è partito l’ordine di scuderia: il sala-
rio minimo per legge non serve. Lo
stesso ha ripetuto la ministra azzur-
ra del Lavoro, Marina Elvira Caldero-
ne.
Ma l’opposizione non ha intenzio-
ne di mollare la presa. Schlein batte
sul chiodo praticamente tutti i gior-
ni. Anche ieri, ospite di Metropolis, il
talk web del gruppo Gedi, è tornata
alla carica: «Ci sono 3-4 milioni di la-
voratori poveri, ma il governo ne ne-
ga addirittura l’esistenza». Altro che
«massimalista», dice Schlein, il suo
Pd intende far leva sulle battaglie so-
ciali, come il salario minimo, anche
per ricucire le «fratture col mondo
cattolico» e chissà se servirà a traina-
re qualche deluso di FI, visto l’evapo-
rare dell’effetto Berlusconi nei son-
daggi. L’obiettivo è chiaro: provare
a colpire Meloni non solo sulle in-
chieste e le uscite sguaiate della sua
tribù, ma portarla sul terreno dello
scontento sociale. «Quanto durerà
ancora il silenzio di Meloni? - è l’at-
tacco di Schlein - Da settimane è in
ostaggio delle inchieste e dei vergo-
gnosi sproloqui della sua maggio-
ranza e non abbiamo sentito da lei
una parola sulle emergenze econo-
miche e sulla proposta delle opposi-
zioni sul salario minimo».
Pure il M5S insiste, anche perché
Conte rivendica la primogenitura
della proposta (sarà il primo firmata-
rio, col placet perfino di Calenda).
Ecco Chiara Appendino: «Secondo
un sondaggio YouTrend, il 75% degli
italiani è favorevole, compresi gli
elettori del centrodestra». Calenda
rilancia: non solo salario minimo,
col Pd si può trovare una convergen-
za pure «sull’Industria 4.0». Schlein,
che dal “patto dell’ascensore” in poi
col leader di Azione si sente spesso,
incassa. Convinta che non sia utile
procedere, a sinistra, «in ordine
sparso», come rimarcava ieri anche
il segretario del Psi, Enzo Maraio. An-
che per questo a Napoli, venerdì, du-
rante l’iniziativa del Pd contro l’auto-
pagina
.
10
ROMA – — Il miraggio della rinasci-
ta di Forza Italia dalle ceneri del
suo fondatore è già tramontato? Il
19 giugno, quattro giorni dopo i fu-
nerali di Silvio Berlusconi, il son-
daggio Youtrend-Skytg24 regala-
va al partito un sorprendente 9,5
per cento, sulla scia dell’emozio-
ne. Ieri, lo stesso rilevamento, ven-
ti giorni dopo, registrava il 6,1. La
remuntada, teme qualche parla-
mentare, finisce qui. La grande in-
cognita è quel che sarà dopo l’esta-
te e ancor più in vista delle Euro-
pee, se la discesa continua. Anto-
nio Tajani, al telefono da Vilnius -
dove sarà impegnato con la pre-
mier Meloni al vertice Nato di oggi
e domani - si infervora. Mancano
quattro giorni al Consiglio nazio-
nale di sabato che lo incoronerà
presidente del partito, in attesa
del congresso di primavera.
Tra i suoi c’è preoccupazione,
ministro Tajani. Le voci sono
arrivate anche a lei in Lituania?
«Ci hanno dati per morti,
scomparsi, estinti più o meno ogni
anno, dal 1994 ad oggi. Saranno
forse le preoccupazioni dei soliti
tre o quattro parlamentari, guardi,
potrei fare i nomi e cognomi».
Però quel 3,5 per cento in meno
nei sondaggi, a distanza di tre
settimane, non sono voci.
«Ah no? Andate a chiedere a quelli
di Tecné, che ci danno sopra la
Lega, a cavallo del dieci. Contano i
numeri reali: in Molise abbiamo
avuto il 12, il doppio del Carroccio.
Balle, insomma. Quanto meno con
me, nessuno ha manifestato
preoccupazione all’interno del
partito».
Alcuni sostengono che forse
quel risultato è frutto di un
eccessivo appiattimento rispetto
alle posizioni di Giorgia Meloni.
Come replica?
«Io appiattito? Cioè, mi accusano di
essere leale e in linea col governo
del quale sono vicepresidente e nel
quale FI esprime cinque ministri?
Davvero bizzarra come tesi. Perché
dovrei fare una guerriglia al mio
governo? Se avessi intenzione di
farla, mi dimetterei un attimo
dopo, per coerenza».
Magari su alcuni temi una
distinzione da Fratelli d’Italia
aiuterebbe i vostri elettori a
cogliere le differenze, se ce ne
sono. Non pensa?
«Guardi che nella recente
contestazione alle posizioni della
Bce, per indicare un esempio
concreto, sono stato io ad uscire
allo scoperto per primo. Salvini e
poi Meloni mi hanno seguito
Sfratto a Fascina: deve lasciare Arcore entro tre mesi
Notizia per la famiglia Fascina:
non potranno restare ad Arcore
per molto tempo ancora. Tolto il
lutto – la consuetudine in molte fa-
miglie prevede sei mesi per il co-
niuge, tre per gli altri parenti – l’o-
norevole Marta Antonia, ma anche
i suoi familiari che le stanno vicino
in questo momento difficile, do-
vranno lasciare villa San Martino e
trasferirsi altrove.
A Milano, se la deputata di Forza
Italia volesse restare a vivere in
Lombardia, o altrove, magari a Ro-
ma dove dovrebbe lavorare anche
se in questi quasi sette anni di legi-
slatura si è vista assai poco. Certo è
che i figli dell’ex presidente del
Consiglio, rivogliono la piena di-
Intervista al presidente di Forza Italia e vicepremier
Tajani “Con Marina
parlo ogni giorno
FI sopravviverà”
Presidente
Antonio Tajani
69 anni, è
vicepremier e
ministro degli
Esteri. Sabato
sarà confermato
alla presidenza
di FI. In alto
Marina
Berlusconi
l’indomani. Vogliamo parlare di
autonomia differenziata, sulla
quale abbiamo rimarcato la nostra
linea di prudenza? Per non dire
dalla presa di distanza dalle
alleanze con i tedeschi di Afd e con
Marine Le Pen in Europa, ipotizzate
da Salvini. Io coi nazisti e con la
destra estrema non mi alleerò mai,
su questo non sono disposto a
compromessi. Lo dico e lo ripeto,
anche se la cosa non farà piacere al
leader della Lega. Ecco, non credo
di poter essere accusato di
appiattimento nei confronti dei
sovranisti».
Insomma, non ha nulla da
rimproverarsi in queste prime
settimane di reggenza del partito?
«Io sto seguendo la linea di Silvio
Berlusconi. E nelle classifiche di
gradimento dei leader sono terzo:
dopo Draghi e Meloni. Ci sarà un
motivo sono sono il primo tra i
sponibilità della reggia settecente-
sca che il padre tanto amava e do-
ve ha passato gli ultimi mesi della
sua vita insieme con Marta Fasci-
na.
L’indiscrezione – lanciata ieri da
Dagospia – trova conferma in am-
bienti importanti di Forza Italia do-
ve, chiaramente, viene letta in
chiave politica. «È cominciata una
seconda fase e Fascina non può
pensare di essere la prima nella li-
nea di discendenza» ragionava ieri
pomeriggio un altro dirigente del
partito. «I figli, chiaramente, vo-
gliono il loro spazio pur rispettan-
do le volontà del Cavaliere. E, nel
partito, Marta non si deve meravi-
gliare se trova davanti un clima
Politica
di Carmelo Lopapa
f
Sabato al Consiglio
nazionale pronto al
confronto: chi da me
dissente, si candidi.
Ci sarà Weber, leader
del Ppe, ma non
la premier, né Salvini
Non è vero
ANSA/FABIO CIMAGLIA NPK
che la famiglia
Berlusconi
si disinteressi:
ministri, evidentemente le mie si informa e segue
scelte vengono apprezzate. E sa Sento spesso anche
perché? Perché io sono un politico
che non si è mai tirato indietro. E gli Letta e Confalonieri
elettori questo lo comprendono.
Uno che si è sempre messo in
discussione. Sono stato eletto
cinque volte nel Parlamento
europeo con le preferenze. Sono Altro che fughe. Renzi
salito sullo scranno più alto di
quell’Assemblea, da presidente, stia attento ai suoi
non certo con giochi di palazzo. Nei prossimi giorni
Sono un politico che ha rinunciato
a 500 mila euro di liquidazione da ci saranno altri
presidente, perché c’era la crisi
economica e volevo dare un passaggi nelle nostre
segnale. E ancora c’è qualcuno che fila. Un nome farà
g
vorrebbe farmi la morale? Sfido
chiunque a venire allo scoperto». parecchio clamore
Per fare cosa?
«Sabato c’è il Consiglio nazionale.
Vorrei che chi la pensa in maniera
difforme lo dica apertamente. Anzi,
si candidi al posto mio alla
Il personaggio
di Giuliano Foschini
L’ultima compagna non esattamente collaborativo».
Questo ragionamento vuole dire
invitata a trasferirsi due cose: i figli non hanno alcuna
prima di ottobre intenzione di impugnare il testa-
mento del padre, nonostante pre-
Il nodo del “lascito” senti evidenti appigli (la formula
«se non dovessi tornare» dal San
Raffaele, la mancanza del nome di
Luigi, le modalità con la quale è
stata consegnata l’ultima modifica
con il lascito alla Fascina). Purchè
però Marta sia rispettosa della fa-
miglia e non accampi richieste esa-
gerate. Villa San Martino è dei Ber-
lusconi, per esempio. Secondo al-
cuni – notizia rilanciata questa an-
cora da D’Agostino – si starebbe
pensando anche a una riduzione ri-
La deputata Marta Fascina spetto ai cento milioni previsti per
Martedì, 11 luglio 2023
presidenza del partito.
Confrontiamoci, mettiamoci alla
prova. Io non ho nulla da temere».
Dicono che la famiglia
Berlusconi - e segnatamente
Marina e Pier Silvio - abbia chiuso i
canali con Forza Italia, che abbia
delegato tutto a lei con l’invito,
appunto, a non ostacolare la
politica della premier.
«Balle su balle, anche queste. La
famiglia è tutt’altro che
disinteressata, segue, si informa.
Io con Marina parlo ogni giorno,
per essere chiari. E anche con suo
fratello. C’è un dialogo costante
con Gianni Letta e con Fedele
Confalonieri. Di cosa parla
esattamente chi allude senza
sapere?»
Cosa accadrà sabato al
Consiglio nazionale del partito? È
un copione già scritto.
«Intanto, faccio notare che non ci
saranno né Giorgia Meloni né
Matteo Salvini. Ma il leader del Ppe
Manfred Weber. Perché Forza Italia
è parte fondamentale della
famiglia popolare europea e resta il
suo punto di riferimento nel nostro
Paese. Chiuso il Consiglio
nazionale, poi io apro il partito».
In che senso? Come?
«Partiremo con i congressi locali. Il
mio obiettivo è aprire un confronto
su tutto il territorio, perché Forza
Italia è un partito ancora radicato.
E in primavera, prima delle
Europee, terremo infine il
congresso nazionale».
Nel giugno del 2024 vi giocate
la sopravvivenza? Le ultime
elezioni non sono state un trionfo.
La soglia del 4 è un rischio?
«Mai esistito quel rischio. Basta
leggere i voti reali, quasi sempre
ben superiori a quella soglia se non
oltre il 10 come in Molise e altrove».
Insomma, non teme per la
sopravvivenza e nemmeno per gli
oppositori interni. È così?
«Guardi, hanno detto di tutto,
perfino che il governatore Renato
Schifani fosse antagonista.
Nell’intervista rilasciata ieri (al
Giornale, ndr) sostiene che non c’è
un’alternativa a Tajani presidente».
E se i dissidenti andassero via?
Renzi è lì in riva al fiume.
«Forse è Matteo Renzi che
dovrebbe stare attento alle fughe
dalle sue fila. Qualcuno va a farsi
selfie con lui per ammiccare,
lasciare intendere. I fatti sono altri.
Con noi è passata Caterina
Chinnici, dal Pd. Altri stanno per
farlo da altri partiti. E un nome, vi
dico, farà davvero clamore».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
la Fascina, ipotesi questa però che
al momento non trova conferme.
Diversa invece è la questione al-
l’interno del partito. Come ha rac-
contato Repubblica, i dirigenti di
Forza Italia non hanno alcuna in-
tenzione di fare sconti a lei e ai
suoi tre colonnelli – Tullio Ferran-
te, Alessandro Sorte e Stefano Beni-
gni – accusati di aver provato il col-
po di mano proprio nei giorni più
difficili di Berlusconi. E costretti a
fermarsi soltanto perché le condi-
zioni di salute del Cavaliere sono
precipitate. Resta però il tema eco-
nomico: i debiti del partito con Ber-
lusconi. La grande dote dell’onore-
vole Fascina. Si ripartirà da qui.
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.
Martedì, 11 luglio 2023 Politica pagina 11

Le mire di FdI sull’Inps

In ballo due miliardi
sui servizi informatici
La dirigente meloniana
cambia i commissari
della gara d’appalto
già scelti da Tridico
di Valentina Conte
ROMA — Una gara da 1,9 miliardi bloc-
cata da mesi. E ora ostaggio della
corsa alle poltrone che contano den-
tro Inps. Parliamo dell’appalto di tut-
ti i servizi informatici dell’ente di
previdenza italiano che gestisce 385
miliardi di spesa all’anno, la metà
dell’intera spesa pubblica naziona-
quanto fa oggi la Sogei per il ministe-
Micaela Gelera ro dell’Economia e la Ragioneria. Il
È stata nominata governo Draghi era favorevole. I mi-
commissaria per nistri dell’epoca - Orlando, Brunet-
l’Inps il 15 giugno ta, Colao - avevano convinto anche il
ed ha sostituito riottoso presidente Inps Tridico.
l’ex presidente Nel frattempo però 3-I non è anco-
Pasquale Tridico ra operativa. Motivo per cui i soldi
per la digitalizzazione del Pnrr si ri-
verseranno su Inps (189 milioni) e
Inail (116 milioni) che hanno strin-
Valeria gente bisogno di rinnovare i contrat-
Vittimberga ti in scadenza agli attuali fornitori in-
È la direttrice formatici degli Istituti. Ecco perché
della Centrale Tridico aveva avviato la super gara
acquisti dell’Inps, europea da 1,9 miliardi. Perché que-
già nel Fronte sto gli consentiva intanto di proroga-
della Gioventù re i contratti in essere. La corsa alle
k L’Inps è attualmente guidato da un commissario
poltrone dei fedelissimi interni di
Fratelli d’Italia o di quanti si spaccia-
no per tali ha messo tutto in ghiac-
ciaia. Nel mirino anche la direzione
generale della Liguria, della Campa-
nia e dell’Emilia Romagna. Ma so-
prattutto quella di direttore genera-
le.
Si spiega forse anche così l’idea di
un zelante funzionario di modifica-
re il cedolino dei pensionati di lu-
glio, sostituendo la dicitura “quat-
tordicesima” con “aumento pensio-
ni basse 2023”, nella speranza di far
piacere alla premier. La commissio-
ne della gara miliardaria è senz’al-
tro un altro boccone gradito: apre le
buste e dà punteggi alle aziende in
base all’offerta economica e a quella
tecnica. Un ruolo non proprio di se-
condo piano.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

le. La commissaria Micaela Gelera,

nominata con dpcm il 15 giugno, si è
insediata da poco. E per questo ha ri-
mandato il Rapporto annuale Inps a
metà settembre. Data entro la quale
dovrà scrivere un nuovo regolamen-
to interno, in attesa che il governo
nomini il cda e il direttore generale.
Nel frattempo la vacanza di alcuni
posti ha scatenato una competizio-
ne tra i massimi dirigenti ad accredi-
tarsi con il partito della premier, Fra-
telli d’Italia.
Il maxi appalto informatico rien-
tra in questo quadro. L’iter della no-
mina dei tre componenti della com-
missione interna di gara era stato
già avviato nei mesi passati, nell’ulti-
mo periodo di presidenza di Pasqua-
le Tridico. L’Anac, l’Autorità anticor-
ruzione, aveva dato parere favorevo-
le. Tutto sembrava andare nella dire-
zione di far partire la macchina dei
bandi e delle assegnazioni dal mese
di ottobre. Ma Valeria Vittimberga,

Il numero

1,9 mld
La gara d’appalto
Riguarda tutti i servizi
informatici dell’ente di
previdenza italiano che gestisce
385 miliardi di spesa all’anno

direttrice della Centrale acquisti

dell’Inps, già nel Fronte della Gio-
ventù e dirigente molto vicina al sot-
tosegretario FdI di Palazzo Chigi
Giovanbattista Fazzolari, ha ferma-
to tutto. Spetta a lei ratificare le no-
mine dei tre commissari, ma i nomi
designati non sono di suo gradimen-
to. Con la scusa del cambio al verti-
ce Inps ha preso tempo. E ora punta
a infilare in quei ruoli persone vici-
ne al partito della premier.
Una di queste dovrebbe essere il
nuovo presidente di 3-I Spa, Genna-
ro Terracciano, avvocato napoleta-
no, chiamato a guidare la “Sogei del
welfare” - nata per potenziare e otti-
mizzare i servizi digitali di Inps,
Inail e Istat - all’indomani delle rovi-
nose dimissioni del suo predecesso-
re Claudio Anastasio, autore di una
mail ai dipendenti di 3-I che parafra-
sava un discorso di Mussolini. La so-
cietà in house 3-I è finanziata dal
Pnrr: nel 2022, anno di costituzione,
ha già incassato 87 milioni. Il suo sco-
po è di metter a fattore comune le
banche dati di Inps, Inail e Istat che
non dialogano, ma anche offrire ser-
vizi omogenei e ottimizzare le gare,
con risparmi per lo Stato. Al pari di
pagina
.
12
Lo scambio tra Usa e Cina
stop a Kiev nella Nato
se Putin non usa l’atomica
Svezia, cade il veto turco
vilnius - Nessun attacco nucleare
in cambio dello stop all’ingresso
dell’Ucraina nella Nato. Un sottilis-
simo filo di dialogo tra Usa e Cina
nelle settimane scorse si era aper-
to. In particolare dopo la visita del
segretario di Stato Blinken a Pechi-
no. E uno degli effetti si è concen-
trato in una sorta di scambio: i cine-
si avrebbero intimato a Putin di
non usare le armi atomiche e gli
americani avrebbero rallentato l’a-
desione di Kiev all’Alleanza Atlanti-
ca. Il tutto per allontanare il rischio
che la situazione precipiti davvero.
Il vertice della Nato che prende
oggi il via a Vilnius, in Lituania, ruo-
ta proprio intorno alla parte statu-
nitense del dialogo con Xi. Perché
nonostante l’Alleanza abbia rimos-
so il “Map” (il Piano d’Azione per
l’Adesione, il complesso delle pro-
cedure iniziali per essere ammessi
al “club”), lo stop a Kiev è abbastan-
ANSA
za netto.
Del resto, in tutte le interlocuzio-
ni degli ultimi giorni, è emerso con
chiarezza che se l’Ucraina entrasse
subito nella Nato come membro ef-
fettivo, il rischio di guerra globale
Procedura snella
per la candidatura
dell’Ucraina, ma
l’intesa con Xi impone
tempi più lunghi
crescerebbe in maniera esponen-
ziale. Dopo Washington, allora, an-
che gli alleati europei hanno inizia-
to a frenare sull’iter a favore del
Paese attaccato dalla Russia. Il mo-
tivo di fondo si concentra su una
paura: se l’Ucraina fosse adesso un
partner ufficiale, si dovrebbe appli-
care subito l’articolo 5 sul mutuo
soccorso. Sostanzialmente la Nato
dovrebbe intervenire formalmen-
te. La guerra con i russi a quel pun-
to assumerebbe una dimensione
impressionante. Tutto quindi va
rinviato a quando sarà siglata la pa-
ce o almeno la tregua. E magari
con un percorso agevolato dall’as-
senza del “Map”. Basta sentire co-
me viene commentata l’ipotesi dal
Cremlino per capire che il punto re-
sta esattamente questo: «Conosce-
te la posizione assolutamente com-
prensibile e coerente della Federa-
zione russa – ha detto Peskov, il por-
tavoce di Putin - secondo cui l’ade-
sione dell’Ucraina alla Nato richie-
derà una risposta ferma da parte
nostra». «Una fine giusta e duratu-
ra della guerra – è infatti l’osserva-
zione del presidente turco Erdo-
gan -, giungere alla pace, faciliterà
molto la procedura di ingresso del-
l’Ucraina nella Nato».
Non è un caso che in questo con-
testo la Turchia sia tornata a far
sentire la sua voce. Erdogan vuol
essere ancora centrale nelle media-
Oggi il vertice di Vilnius
Il pressing americano
su Erdogan sblocca
l’allargamento a Nord
dal nostro inviato
Claudio Tito
k L’arrivo
Il presidente lituano Gitanas
Nauseda accoglie il capo della
Casa Bianca Joe Biden a Vilnius
Mondo
zioni e nelle trattative. Come è ac-
caduto in occasione dell’apertura
dei corridoi del grano (ora chiusi).
Con questo obiettivo il presidente
turco ha avvertito che darà il suo
assenso all’adesione svedese alla
Nato solo se l’Ue farà entrare il suo
Paese nell’Unione. Uno scambio
piuttosto irrituale. E infatti Bruxel-
les ha subito replicato. «I due pro-
cessi paralleli, quello dell’allarga-
mento della Nato e
quello dell’allarga-
mento dell’Ue – ha sot-
tolineato una portavo-
ce della Commissio-
ne - sono separati».
«L’Ue – ha ricordato -
ha un processo molto
strutturato di allarga-
mento con passi mol-
to chiari che devono
compiere tutti i Paesi
candidati, anche da
quelli che vorrebbero
essere candidati, e
non può essere legato ad altro. Si
tratta di un percorso basato sul me-
rito».
Il veto di Ankara contro Stoccol-
Martedì, 11 luglio 2023
ma, però, alla fine è caduto. L’in-
contro tra il presidente turco e il
premier svedese Kristersson, con
la mediazione del segretario gene-
rale della Nato Stoltenberg, ha pro-
dotto il risultato. Anche perché la
Casa Bianca ha decisamente spin-
to in questa direzione. L’ultima sor-
presa potrebbe venire dall’Unghe-
ria, il ventre molle filorusso dell’Al-
lenza atlantica: «C’è un Paese – ha
ammonito la ministra della Giusti-
zia ungherese, Judit Varga - i cui
politici per tanti anni ci hanno at-
taccato con accuse infondate su
Stato di diritto e situazione politi-
ca. E ora questo Paese viene e chie-
de qualcosa alla nostra Assemblea
nazionale».
Nel frattempo il fronte occiden-
tale si deve organizzare ulterior-
mente per fronteggiare l’attacco
russo all’Ucraina. «Questa settima-
na – ha annunciato Stoltenberg - au-
menteremo la nostra deterrenza e
la nostra difesa anche con maggio-
ri investimenti. Aumenteremo il
nostro sostegno a Kiev e portere-
mo l’Ucraina più vicina alla Nato».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Biden in visita a Re Carlo
La prima tappa europea del presidente
americano è stata a Londra, dove
ha incontrato il premier britannico
Rishi Sunak e il nuovo Re, Carlo III,
che lo ha ricevuto al palazzo di Windsor
La linea italiana
Meloni: “Non esiste
solo il Pacifico, l’Alleanza
guardi al Mediterraneo”
partner dell’Alleanza per non abban-
dal nostro inviato donare un dossier di riforma della
Tommaso Ciriaco Nato caro a Roma e al resto dei Paesi
mediterranei, ma poco curato da
riga — Nella capitale della Lettonia Washington: il rafforzamento del-
la bandiera ucraina è ovunque: sui l’impegno nell’area mediterranea.
tetti, sulle pinte delle birre, agli in- In Africa, in particolare. Dove negli
croci, sulle macchine fotografiche ultimi dieci anni il disimpegno degli
dei lettoni, nelle stanze degli hotel, Stati Uniti ha prodotto l’avanzata in-
sugli edifici pubblici, nei ristoranti. contrastata di Mosca e Pechino.
In realtà il vertice Nato non è qui, È un nodo strategico che occupe-
ma Vilnius è a quaranta minuti d’ae- rà il vertice di Vilnius. Per Joe Biden,
reo e comunque i baltici vivono la re- però, la priorità è puntellare lo scac-
sistenza di Kiev come un imperativo chiere indo-pacifico. Gli Stati Uniti
morale, l’unica garanzia di un’indi- già pensano al prossimo scontro tra
pendenza conquistata trent’anni fa super potenze, si spera combattuto
dopo un millennio di dominio stra- soltanto sul piano commerciale. Per
niero. Dopo la tappa in Lettonia, questo, lavorano al coinvolgimento
Giorgia Meloni approda a tarda sera sempre più stretto di Giappone e Au-
nella capitale della Lituania. Porta stralia nel perimetro dell’Alleanza,
in dote l’impegno militare italiano immaginando partnership sempre
sul fronte orientale dell’Europa e la più stringenti. Non a caso, il premier
voglia di spingere al massimo sui giapponese sarà domani al summit,
.
Martedì, 11 luglio 2023 Mondo pagina 13
L’Olanda chiede di prorogare l’incarico di Bauer

Comando militare
Cavo Dragone
messo in stand-by
dal nostro inviato Paolo Mastrolilli

Vilnius — Il governo olandese ha sula von der Leyen preferisce re-

chiesto di prorogare per un anno
l’incarico dell’ammiraglio Rob
Bauer, come capo del Military
Committee della Nato, mantenen-
do così l’accoppiata con il segreta-
rio generale norvegese Jens Stol-
tenberg. La domanda verrà discus-
sa oggi e domani al vertice di Vil-
nius, e minaccia di bloccare la can-
didatura a questo posto chiave del
capo di Stato Maggiore della Dife-
sa italiano, Giuseppe Cavo Drago-
ne.
A lungo gli alleati hanno discus-
so la successione a Stoltenberg, il
cui mandato è già prorogato. Un
possibile candidato che avrebbe
potuto facilmente prevalere era
l’ex premier Mario Draghi, per il
suo prestigio personale, i legami
stretti con gli Stati Uniti e il fatto
che proprio Washington richiede
ormai che la carica di segretario ge-
nerale sia assegnata per principio
a un ex capo di governo, per il peso
politico e le relazioni su cui può
contare. Draghi però ha fatto sape-
re che non intendeva trasferirsi a
Bruxelles, e quindi è cominciata
una corsa che alla fine non ha avu-
to alcun vincitore. Un po’ perché i
candidati proposti non convince-
vano tutti, in quanto la premier da-
nese Mette Fredriksen non accon-
tentava i Paesi orientali, quella
estone Kaja Kallas era troppo sbi-
Matthews/Pool REUTERS
stare al suo posto. Un po’ però an-
che perché vista la situazione del-
la guerra in Ucraina, la continuità
poteva essere considerata un valo-
re, per non segnalare l’esistenza di
divisioni tra gli alleati e proseguire
compatti sulla linea adottata e spe-
rimentata finora con successo.
Questo stesso discorso, però, po-
trebbe ora essere applicato alla se-
conda carica della Nato, ossia quel-
la del presidente del Comitato mili-
tare, che assiste il segretario gene-
rale e fa anche da interfaccia con il
comandante supremo che è sem-
k Il candidato italiano pre americano, ora il generale
Il capo di Stato Maggiore Chris Cavoli.
della Difesa italiano, Giuseppe Tramontata la candidatura di
Cavo Dragone Draghi, l’Italia aveva avanzato
quella di Cavo Dragone, che oltre
alla posizione ricoperta ora con ap-
prezzamento di Washington, in-
cluso il recente invio di navi italia-
ne nella regione Indo-pacifica, ha
una lunga esperienza di pilota del-
la Marina che gli ha consentito di
sviluppare uno stretto rapporto
operativo con i colleghi americani.
Roma poi non occupa la poltrona
del presidente del Comitato milita-
re dai tempi di Di Paola, e aiutereb-
be a riequilibrare l’attuale sbilan-
ciamento degli incarichi nell’Al-
leanza a favore dei Paesi nord
orientali, quando anche il fianco
Sud è sempre più rilevante e preoc-

lanciata per gli altri membri, il mi- k Il militare olandese cupante.

nistro della Difesa britannico Ben L’attuale presidente del Comitato Queste ragioni esistono ancora,
Wallace viene da un Paese già mol- militare della Nato, Rob Bauer. e quindi la candidatura di Cavo
to rappresentato, e la presidentes- Il suo mandato è in scadenza Dragone conserva tutte le sue mo-
sa della Commissione europea Ur- tivazioni di fondo. L’Olanda però

to il quadrante». Il resto è promessa

di sostegno incondizionato a Kiev, La proposta arriva
come rileva anche Meloni incontran-
do a Riga il premier lettone. Un aiu- Direzione Generale dopo l’estensione di
to che Roma non intende ridurre un anno del mandato
nei prossimi mesi, semmai accompa-
gnare con una comunicazione poco
ESITO DI GARA
del segretario
urlata, in modo da evitare che i nodi
politici di maggioranza si sfoghino Anas S.p.A. informa che è stata aggiudicata la procedura di gara aperta CT 87/21 - Intervento sulla S.S.V. generale Stoltenberg
“Licodia Eubea – Libertinia” Tronco svincolo Regalsemi, innesto SS 117 bis - II stralcio funzionale Completa-
sugli equilibri di governo. PHQWRWUDWWR%GDQH9DULDQWHGL&DOWDJLURQHDGLQQHVWR66ELVHUHODWLYRVHUYL]LRGLPRQLWRUDJJLRDP-
Gints Ivuskans/AFP

k La premier Giorgia Meloni
a cui parteciperà a sorpresa anche
Zelensky. Ma Meloni, come detto,
spinge su un altro approccio: investi-
re risorse e peso politico nel settore
che più tocca gli interessi di Roma.
«La nostra nazione – è la linea che
trapela da Palazzo Chigi - è consape-
vole delle sfide securitarie poste dal-
la Cina nel lungo periodo, ma tali sfi-
de non sono concentrate unicamen-
te nel quadrante indo-pacifico, ben-
sì anche nella regione euroatlanti-
ca, passando soprattutto per l’Afri-
ca e la regione mediorientale».
Ma in che modo è possibile arruo-
lare questi Paesi alla causa? Secon-
do la presidente del Consiglio, è
prioritario rafforzare i partenariati
della Nato, coinvolgendo e renden-
do «soggetti attivi del dialogo con
gli Alleati gli Stati del Mediterraneo
allargato», in modo da «assicurare
maggiore stabilità e sicurezza a tut-
Prima di volare in Lituania, la pre-
mier visita assieme al ministro della
Difesa Guido Crosetto anche i 270
militari italiani impegnati in Letto-
nia. È uno dei tasselli dell’azione ita-
liana di contrasto alla pressione rus-
sa, assieme alla partecipazione al
progetto europeo Eumam per for-
mare militari ucraini nel nostro Pae-
se. E d’altra parte, nei confronti di
Kiev la filosofia dell’esecutivo italia-
no non cambia: massima apertura al-
la prospettiva di un ingresso nella
Nato, ovviamente nella fase postbel-
lica, sostenendo anche la semplifica-
zione delle modalità di adesione.
Al termine del vertice, Meloni
spiegherà la posizione italiana alla
stampa. Così almeno promette a se-
ra, dribblando ancora le domande
di politica interna che i cronisti pro-
vano a porle fuori dal Palazzo presi-
denziale di Riga. «Sono molto in ri-
tardo, parliamo di tutto alla fine del
summit». Si vedrà, anche perché va
così da ormai molti giorni, con la
presidente del Consiglio che evita
accuratamente ogni incrocio con i
giornalisti.©RIPRODUZIONE RISERVATA
bientale in corso d’opera. CIG: 8824223B2C. Importo complessivo € 162.174.427,34 di cui € 10.003.096,73
per oneri relativi alla sicurezza non soggetti a ribasso. Il testo integrale dell’esito, inviato alla GUUE in data
06/07/2023 e pubblicato sulla GURI n. 78 del 10/07/2023, è disponibile sul sito http://www.stradeanas.it. ha chiesto formalmente di proro-
IL DIRETTORE APPALTI E ACQUISTI gare il mandato di Bauer e quindi
Nicola Rubino la questione verrà discussa a Vil-
---------- nius. Gli Usa avevano lasciato in-
ESITO DI GARA tendere di essere favorevoli all’am-
$QDV6S$LQIRUPDFKHªVWDWDDJJLXGLFDWDODSURFHGXUDGLJDUDDSHUWD1$66Ȋ$PDOWDQDȋ miraglio italiano, ma a loro preme-
- Lavori di realizzazione di una variante in galleria alla SS. 163, tra gli abitati di Minori e Maiori, in località va soprattutto evitare scossoni o
Torre Mezzacapo e relativi servizi di Piano di Monitoraggio ambientale in corso d’opera e di Monitoraggio spaccature sul segretario genera-
Geotecnico in corso d’opera – Progetto di fattibilità tecnica ed economica. CIG: 9422094DED. Importo
DɝGDPHQWRGLFXLSHURQHULGHOODVLFXUH]]DQRQVRJJHWWLDULEDVVRΖOWHVWR
le, e hanno ottenuto quello che vo-
integrale dell’esito, inviato alla GUUE in data 06/07/2023 e pubblicato sulla GURI n. 78 del 10/07/2023, è levano. La posizione di presidente
disponibile sul sito http://www.stradeanas.it. del Comitato militare spetta agli
IL RESPONSABILE GESTIONE APPALTI europei, e quindi è una questione
NUOVE OPERE ED INCARICHI PROFESSIONALI che va risolta principalmente tra
Andrea Stefanoni loro, su cui non è chiaro quanto gli
---------- americani vogliano imporre la lo-
ESITO DI GARA ro volontà. Stoltenberg ha lavora-
Anas S.p.A. informa che è stata aggiudicata la procedura di gara aperta PA 35/22 “Collegamento S.S. 119 di
to bene con Bauer e potrebbe pre-
Gibellina - S.S. 113 Settentrionale Sicula - Lavori di costruzione del collegamento viario esterno all’abitato ferire di continuare a farlo, aldilà
di Alcamo tra S.S. 119 km2+370 e la S.S. 113 km 331+500 - Variante di Alcamo - Primo Lotto e servizio di dei meriti dell’Italia e dei titoli di
monitoraggio ambientale in corso d’opera e servizio di monitoraggio geotecnico ante e in corso d’opera”. Cavo Dragone. Comunque è un’al-
CIG: 9553334C9A. Importo complessivo € 27.512.844,78 di cui € 546.777,53 per oneri relativi alla sicurezza
non soggetti a ribasso. Il testo integrale dell’esito, inviato alla GUUE il 06/07/2023 e pubblicato sulla GURI
tra partita che la premier Meloni
n. 78 del 10/07/2023, è disponibile sul sito http://www.stradeanas.it. dovrà giocare a Vilnius, in vista del-
IL RESPONSABILE UNITA’ APPALTI LAVORI l’attesa visita alla Casa Bianca, del-
Mauro Frattini le forniture militari all’Ucraina, e
della decisione sulla partecipazio-
www.stradeanas.it l’ Italia si fa strada ne del nostro Paese alla nuova Via
della Seta cinese. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
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14
Russia, la telenovela Prigozhin continua
Il Cremlino: “Ha visto Putin il 29 giugno”
dalla nostra inviata
MOSCA — «Ridicolo. Incredibile.
Scioccante». La politologa Tatiana
Stanovaja non risparmia gli aggetti-
vi per definire l’ultima incredibile gi-
ravolta politica. Non soltanto Evge-
nij Prigozhin ha ottenuto l’amnistia
in cambio dell’esilio in Bielorussia
dopo l’ammutinamento del 24 giu-
gno. Non soltanto scorrazza libera-
mente tra Mosca e San Pietroburgo
invece di essere confinato a Minsk
come da accordi. Adesso si scopre
che il «traditore» che ha «pugnalato
alle spalle», il 29 giugno, è stato rice-
vuto da Vladimir Putin al Cremlino
insieme a «tutti i comandanti e ai
vertici» della compagnia ribelle
Wagner. Almeno 35.
L’incontro è durato «tre ore», ha det-
to il portavoce della presidenza Dmi-
trij Peskov confermando in parte
un’indiscrezione di Libération. «Il
presidente ha dato la sua valutazio-
ne delle azioni della compagnia» sul
fronte ucraino e «degli eventi del 24
giugno. Ha ascoltato le spiegazioni
dei comandanti e offerto loro alter-
native per il loro futuro uso in com-
battimento», ha aggiunto Peskov
che proprio il 29 giugno aveva inve-
ce detto di non sapere dove si trovas-
se il leader dei mercenari. «Gli stessi
comandanti hanno presentato la lo-
ro versione dei fatti. Hanno sottoli-
neato di essere convinti sostenitori
e soldati del capo di Stato e coman-
dante in capo e hanno affermato di
Mosca — «Vladimir Putin deve
dimostrare di avere tutto sotto
controllo, di essere al di sopra delle
faide e di essere in grado di tenerle a
bada. Perciò tutti i rivali, Evgenij
Prigozhin da un lato e Sergej Shojgu e
Valerij Gerasimov dall’altro, possono
restare al loro posto». A parlare è
Andrej Soldatov, massimo esperto
sui servizi russi d’intelligence che,
insieme a Irina Borogan, ha fondato il
sito web Agentura.ru e scritto i libri
The New Nobility, The Red Web e The
Compatriots. Dopo le sue scomode
inchieste sulle purghe all’interno dei
servizi dopo l’inizio dell’offensiva
russa in Ucraina, è finito nel mirino
dell’Fsb che lo ha inserito nella lista
dei ricercati. «Certo, a dispetto di
quello che pensa Putin — prosegue
dal suo esilio al telefono con
Repubblica — la sua ondivaga
relazione con Prigozhin è un indice di
debolezza, un cattivo segnale per i
siloviki», gli uomini delle forze di
sicurezza a lui più vicini.
I servizi ucraini sostenevano che
l’Fsb avesse avuto l’ordine di
uccidere Prigozhin, invece il capo
dei mercenari ribelli continua a fare
la spola tra Mosca e San
Pietroburgo...
«Non credo sia in pericolo di vita
immediato. A quanto pare, Putin
crede ancora che Prigozhin possa
essergli utile. Le sue reti in Africa e
Medio Oriente sono ancora rilevanti e
Wagner è ancora molto richiesta.
Prigozhin inoltre non gestiva
soltanto i mercenari, ma tanti altri
affari sporchi. Putin ne ha bisogno».
Quindi Prigozhin manterrà un
il capo della wagner
essere pronti a continuare a combat-
tere per la patria». Il confronto non
deve però essere andato molto bene
se, da giorni, i media statali usano
ogni mezzo per screditare il capo ri-
belle. Hanno mostrato le foto scatta-
te durante la perquisizione della
sua abitazione a San Pietroburgo:
lingotti d’oro, contanti, armi, parruc-
che, foto dei travestimenti. E conti-
nuano a demolirlo. «Non è il Robin
Hood per cui ha cercato di farsi pas-
k Duellanti
Sopra,
il presidente
russo Vladimir
Putin. A destra,
il capo della
Wagner Evgenij
Prigozhin
acclamato
in strada
il 24 giugno a
Rostov-sul-Don
dopo il fallito
golpe
Intervista con il massimo esperto di servizi di sicurezza russi
Andrej Soldatov
“Il presidente vuole dimostrare
che ha tutti sotto controllo”
dalla nostra inviata Rosalba Castelletti
certo grado di potere e influenza?
«Sembra che Putin voglia che resti
nei paraggi, forse non nel pieno dei
suoi precedenti poteri, ma
parzialmente».
Certo stupisce tanta clemenza nei
confronti di un “traditore”...
«Il problema è che sembra che Putin
sia cambiato parecchio nell’ultimo
anno. Prima della guerra in Ucraina,
era molto più decisivo. Puniva le
persone molto rapidamente, da un
giorno all’altro. Adesso si prende il
suo tempo. Ed è per questo che tanti
elementi di questa vicenda non sono
molto chiari e che è così difficile fare
previsioni».
In ogni caso, come l’offensiva in
Ucraina, l’ammutinamento è un
disastro che Putin stesso si è
auto-inflitto. Quali conseguenze
avrà sulla sua stabilità?
«Il contraccolpo più basilare e più
ovvio è quello sulla sua reputazione.
Promuove da anni l’idea di sovranità
nazionale, ma quando si è trovato in
una vera e propria crisi, ha dovuto
chiedere al suo partner minore. il
bielorusso Aleksandr Lukashenko,
Mondo
L’annuncio ufficiale
lascia ancora aperte
le domande sul futuro
del leader golpista
Intanto ricompare
il generale Gerasimov
f sembrato molto “sovrano”. E non lo è
A quanto pare,
al Cremlino pensano
che il capo dei
mercenari possa
ancora tornare utile
Ma con poteri ridotti
g domani la controffensiva ucraina
sare. Era un uomo d’affari con un
passato criminale e molti progetti lo-
schi e non sempre conformi alla leg-
ge», ha commentato Dmitrij Kise-
liov nel suo programma su Rossija-1.
Per questa apparentemente schizo-
frenica strategia, fonti di Staraja Plo-
shchad, l’amministrazione presiden-
ziale, hanno un nome preso in pre-
stito dal linguaggio informatico:
“pessimizzazione” di Wagner. Altre
parlano di “dissanguamento”. «L’in-
d’intervenire, il che a me non è
sembrato neppure a esercito e Fsb.
Ma la lezione più grave che i servizi di
sicurezza hanno tratto da questa
vicenda è che, davanti a una battaglia
all’interno del cerchio magico di
Putin, è meglio non interferire. Ed è
una lezione molto pericolosa.
Durante la rivolta, le forze di
sicurezza continuavano a
combattere contro gli ucraini, ma
non sapevano che cosa fare di
Prigozhin. Vuol dire che il sistema
progettato da Putin è in grado di
resistere alle minacce esterne, come
la controffensiva di Kiev, ma non sa
come gestire quelle interne. E se
domani, faccio solo ipotesi, Kadyrov
o un membro del Consiglio di
sicurezza dicesse “Vladimir
Vladimirovich si è ammalato”,
nessuno saprebbe che cosa fare».
Qualcuno potrebbe approfittare
di questa paralisi?
«Non adesso. Ma se, ad esempio, un
portasse a un vero disastro sul campo
di battaglia, si potrebbe creare
Martedì, 11 luglio 2023
fluenza di Prigozhin verrà segata
gradualmente», hanno detto a Eka-
terina Vinokurova, ex membro del
Consiglio presidenziale per i diritti
umani. Il canale Telegram filogover-
nativo Readovka parla invece di «ri-
torno del figliol prodigo» sostenen-
do che Prigozhin e i suoi «rimarran-
no al loro posto» e «presto espieran-
no la rivolta con il sangue».
Le domande senza risposta però so-
no tante: perché Prigozhin non sem-
bra aver ancora rispettato i termini
dell’accordo, quale sarà la sua sorte
e quella dei suoi combattenti e per-
ché non sembra essere stato punito.
Certo è che le sue richieste non sono
state esaudite: né il ministro della Di-
fesa Sergej Shojgu, né il capo dello
Stato maggiore nonché comandan-
te delle operazioni in Ucraina Vale-
rij Gerasimov sono stati rimossi. Ge-
rasimov ha fatto ieri la sua prima ap-
parizione dopo il fallito ammutina-
mento. In un filmato, apparente-
mente girato domenica, presiede
un incontro con i massimi generali,
tra cui Viktor Afzalov a fare le veci
del capo delle forze aerospaziali Ser-
gej Surovikin latitante da giorni.
Un altro tentativo del Cremlino di di-
mostrare di avere tutto sotto con-
trollo. Ma, osserva Vinokurova, «c’è
la strana sensazione che la mano si-
nistra abbia smesso di capire cosa fa
la destra, perché ogni gruppo d’in-
fluenza impone la sua reazione al-
l’ammutinamento e la versione del-
le sue conseguenze». —R. Cas.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
un’altra situazione potenzialmente
pericolosa per Putin».
Tornando all’Fsb, l’anno scorso
fu responsabile del fallimento della
fase iniziale dell’operazione in
Ucraina. Adesso sembra che non sia
stato in grado di anticipare i piani di
Prigozhin. È così?
«I servizi ne erano a conoscenza.
Hanno agenti dentro Wagner. Il
problema è che non sapevano come
comunicarlo al presidente senza
subire ripercussioni personali. È lo
stesso motivo per cui ogni relazione
inviata a Putin viene firmata da più
dirigenti. In questo modo tutti
condividono la responsabilità e
nessuno in fin dei conti è davvero
responsabile. Stavolta hanno deciso
di aspettare e vedere».
Qualcuno pagherà? Ci sarà
un’epurazione? Il generale
Surovikin è davvero stato arrestato
o interrogato?
«Non ho alcuna conferma che
Surovikin sia stato arrestato. Il che
non vuol dire che non sia in prigione.
Una delle ali del carcere di Lefortovo
è isolata e riservata ai detenuti
speciali. Potrebbe trovarsi lì. E, come
Sergej Beseda un anno fa, potrebbe
essere presto rilasciato e rimesso al
suo posto perché Putin è a corto di
generali. Quello che mi sciocca però è
che tutte le voci di purghe riguardino
soltanto l’esercito, ma non i servizi di
sicurezza o la Guardia Nazionale, il
che è singolare perché sono l’Fsb e la
Guardia Nazionale i responsabili
della sicurezza nazionale. Ma Putin
ha deciso che a pagare saranno solo i
militari». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 11 luglio 2023
Ancora ieri la cittadina
sulla linea del fronte
è stata colpita dai russi:
7 morti e 11 feriti
Il sindaco è fuggito
mentre la sua vice
Svitlana Mandrych
coordina gli aiuti ai
pochi abitanti rimasti
i L’ultimo attacco
I danni provocati dal raid
russo di ieri. Orichiv aveva
14mila abitanti, ora
ne sono rimasti 1.400
zaporizhzhia
Angelo di Ori-
Quell’Angelo biondo
L’ chiv ha una goc-
cia d’argento sul-
le ciglia e un’otti-
ma ragione per
tenercela. «Mo-
strarmi alla mia gente con l’aspet-
tra le macerie di Orichiv
to curato è anch’essa una forma
di resistenza, comunica un mes-
saggio positivo: siamo ancora es-
seri umani, non ci faremo rubare
la bellezza». La sua gente, partia-
“Qui per la mia gente”
mo da qui a raccontare questa
che è una storia di coraggio. La
gente della vicesindaca Svitlana
Mandrych, soprannominata l’An-
gelo per tanti motivi a cominciare
dal fatto che lei è rimasta mentre
il sindaco se l’è svignata, sono gli
ultimi abitanti di Orichiv. Paese
della regione di Zaporizhzhia con
la duplice sventura di trovarsi a
cinque chilometri dal fronte di
battaglia e sulla direttrice della
controffensiva ucraina.
Che cosa voglia dire stare a Ori-
chiv, la vicesindaca con la goccia
d’argento sull’occhio sinistro e lo
smalto fucsia sulle unghie lo spie-
ga con un dato empirico: «Tra un
bombardamento e l’altro non tra-
scorrono mai più di quindici mi-
nuti». Prima dell’invasione erano
14.000 abitanti, adesso 1.400. La
maggior parte è evacuata a nord.
Ma la sera, quando l’Angelo gira
in macchina per i quartieri diroc-
cati e fa il conto della sua gente,
qualcuno all’appello manca sem-
pre. Perché da qui passa la guerra
e le croci aumentano.
Quando si vive, o meglio si so-
pravvive, così vicino alla prima li-
nea, i giorni si dividono in brutti e
pessimi. Ieri, a Orichiv, è stato un
giorno pessimo. L’aviazione russa
ha sganciato una bomba telegui-
data sulla vecchia scuola che ospi-
tava l’unico punto di invincibili-
tà. «Non essendoci acqua, gas ed
elettricità, abbiamo sistemato lì
generi di conforto, i generatori,
vestiti puliti, l’acqua, gli aiuti
umanitari», raccontava a Repub-
blica Svitlana Mandrych la setti-
mana scorsa. Sette i morti accerta-
ti, undici i feriti. Tra le vittime an-
che alcune persone che facevano
la fila per ricaricare il telefono.
Come sempre, da diciassette
mesi, la vicesindaca è al suo po-
sto: una cantina vicino al munici-
pio con un pannello di legno su
cui ha appeso una bandiera ucrai-
na sbiadita. È tutto ciò che resta
dell’amministrazione di Orichiv.
Da lì Svitlana, 52 anni e un marito
di nome Yury che le dà una mano,
coordina i soccorsi, indica ai vo-
lontari le case a cui portare l’ac-
qua, aggiorna la lista dei danni
(«il 30 per cento delle case priva-
Mondo pagina 15
Senza paura BIELORUSSIA
RUSSIA
Sotto, Svitlana
Mandrych,
vicesindaca U C R A I N A
Kiev
di Orichiv,
in posa assieme Orichiv
a due vigili Moldavia
del fuoco
ROMANIA Crimea
La guerra in Ucraina
te è distrutto, il 70 per cento è
danneggiato, i 57 palazzi a più pia-
ni sono stati tutti colpiti»), orga-
nizza le evacuazioni («i bambini
sono tutti andati via»), segna su
un foglio quali famiglie hanno bi-
sogno dei pannelli di legno per
rattoppare le finestre sfondate. Si
preoccupa pure di dove raccoglie-
re la spazzatura, mentre la terra
trema per i cingoli dei carri arma-
ti ucraini. Fa quello che di solito
fa un sindaco, quando c’è. Invece
il sindaco di Orichiv, Anatoly, ap-
pena la situazione si è fatta trop-
dal nostro inviato Fabio Tonacci po complicata ha disposto un pia-
no di evacuazione per se stesso e
ha riparato a Zaporizhzhia.
Svitlana non vuole parlare di
lui. «Ognuno ha i limiti che ha»,
dice, e chiude la questione. Sul
suo soprannome invece si dilun-
ga. «È stato un soldato a chiamar-
mi Angelo per la prima volta. Era
il 27 febbraio 2022, io stavo facen-
do il giro di Orichiv per capire di
cosa aveva bisogno la mia gente».
La sua gente, ancora, il chiodo fis-
so. «I russi erano vicinissimi, an-
che più di adesso. In piazza un sol-
dato ucraino mi urlò con tutto il
fiato che aveva nei polmoni: “But-
tati a terra, Angelo!”. Forse mi ha
chiamato così perché sono bion-
da, vallo a sapere. Comunque io
non ho fatto in tempo, sono rima-
sta in piedi inebetita mentre un
colpo di mortaio mi esplodeva a
15 metri di distanza. Le schegge
mi hanno sfiorato, le ho sentite
passarmi a pochi centimetri dal
corpo. Illesa per miracolo. Allora
il soldato, mentre si rialzava tutto
impolverato, ha detto: “Forse sei
davvero un angelo…”. Da quel
giorno ho deciso di dedicarmi al-
la mia gente per ringraziare per la
fortuna che ho avuto».
In realtà non è per la fortuna
che Svitlana Mandrych si è guada-
gnata quel soprannome, ma per
l’impegno civico. Non molla mai,
la vedono soccorrere i feriti per
strada e non se ne va neanche
quando i russi tirano le bombe al
fosforo. E lo fanno. «Di recente ne
hanno usata una su un borgo di
case private, in venti minuti le ha
incenerite. La temperatura di or-
digni del genere raggiunge i mille
gradi. Nell’ultimo mese ho visto
che i russi utilizzano più aerei e le
bombe guidate».
Nonostante sia uno dei posti
più pericolosi d’Ucraina, la vice-
sindaca la trovate sempre al suo
posto, nei giorni brutti e nei giorni
pessimi. Meglio in cantina a Ori-
chiv che al sicuro ma altrove. Do-
ve è adesso il sindaco. Del resto, il
coraggio, se uno non c’è l’ha, mica
se lo può dare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
16
Ocean Viking accusa
“I libici ci sparavano
dalla vedetta italiana”
Colpi contro le lance della ong che soccorreva i naufraghi al largo
La nave consegnata un mese fa. La Commissione Ue apre un’inchiesta
di Alessandra Ziniti
Roma — «Giù! Giù la testa, state giù!
Sparano!». Dalla radio di bordo l’or-
dine arriva concitato, sulle due lan-
ce arancioni della Ocean Viking,
che hanno appena preso a bordo al-
Migranti
tri 11 migranti da una barchetta bian-
ca di metallo, non c’è neanche il tem-
po di capire cosa sta succedendo. Te-
ste abbassate e giubbotti di salvatag-
gio usati come scudi improvvisati.
Giannis, alla guida del gommone,
ha appena il tempo di accorgersi del-
l’improvvisa inversione di marcia di
Cronaca
quella motovedetta libica sbucata al-
l’improvviso quando il soccorso di
quel barchino (effettuato con l’as-
senso del centro di ricerca e soccor-
so di Roma) è ormai terminato. Spin-
ge al massimo sull’acceleratore per
provare ad evitare la scia creata dal-
la motovedetta. «Ma l’impatto è sta-
to così forte che mi sono ferito alla
schiena», dice. Le tre sventagliate di
mitra si avvertono con chiarezza, la
motovedetta è a soli 100 metri. Non
sparano per uccidere ma la paura è
tanta. Ed è fuoco amico perché quel-
la motovedetta è l’ultimo dono fatto
dal governo italiano ai libici meno di
Martedì, 11 luglio 2023
j Fuoco amico
L’inseguimento
da parte della
motovedetta
libica delle due
lance della
Ocean Viking,
con volontari e
migranti
costretti ad
abbassarsi per
ripararsi dalle
raffiche di mitra
subito dopo
aver messo in
salvo tutti
un mese fa. Come documentato dal
giornalista di Radio radicale Sergio
Scandura comparando le foto, è una
delle due motovedette Corru-
bia-class già della Guardia di finan-
za consegnate il 22 giugno a Messi-
na durante una cerimonia in pompa
magna. Dovrebbero servire a «sup-
portare le operazioni europee di
messa in sicurezza delle acque del
Mediterraneo», come si legge nel
progetto Sibmmil, e invece servono
a dare ulteriori strumenti a Tripoli
per fare il lavoro sporco: cacciare
con la forza migranti e ong.
È mercoledì 7 luglio, dall’alto a fil-
mare la scena su cui la Commissio-
ne europea ha annunciato l’apertu-
ra di un’inchiesta e il deputato di
Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni
presenterà interrogazione al gover-
no, c’è l’aereo di Pilotes volontaires.
In mare c’è la corsa disperata delle
due lance di Sos Mediterranée verso
la Ocean Viking: a bordo, ci sono i vo-
lontari e 11 migranti tra cui una don-
na e cinque ragazzini.
Filippo, infermiere e primo soc-
corritore, era a bordo della lancia di
appoggio e racconta quei minuti
concitati: «I libici hanno aperto il
fuoco senza nessun preavviso, la
mia lancia era la più vicina alla moto-
vedetta e ho sentito chiaramente
tre raffiche di arma da fuoco. Mai, in
nessun momento, hanno cercato di
mettersi in comunicazione con noi,
né via radio, né via megafono».
Raffiche di mitra ma non solo, per-
ché già le manovre di inseguimento
documentate dai video poi diffusi
dalle ong hanno messo a rischio la si-
curezza di migranti e volontari:
«Avevamo già salvato 46 persone e
recuperato altre 11 con il coordina-
mento dell’Italia — ricostruisce Filip-
po — quando siamo stati avvisati dal
nostro ponte di comando di questa
motovedetta libica che si dirigeva
verso di noi a tutta velocità. Hanno
cercato di tagliarci la strada obbli-
gandoci a effettuare manovre rapi-
de per riuscire a sfuggire. La sequen-
za è stata talmente rapida che anco-
ra oggi non ho razionalizzato quello
che abbiamo vissuto. Sappiamo del-
la pericolosità della guardia costie-
ra libica finanziata con fondi italiani
ed europei. Da quattro anni lavoro
soccorrendo persone in difficoltà
ma è la prima volta che mi trovo sot-
to il fuoco delle armi e la paura è sta-
ta tanta».
Sotto shock, a bordo della Ocean
Viking attesa per oggi a Civitavec-
chia con le 57 persone salvate in due
interventi (il terzo, richiesto ancora
dall’Italia, è stato poi annullato per-
ché i libici questa volta sono arrivati
prima e in 250 sono stati riportati a
Tobruk), ci sono i migranti che era-
no sulle due lance durante l’insegui-
mento. Assan, giovane ghanese, rac-
conta: «Andavamo velocissimi, ho
sentito tre volte gli spari e ho avuto
paura. Perché ci sparavano? I soccor-
ritori ci hanno detto di abbassarci
per coprirci e così abbiamo fatto».
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.
Martedì, 11 luglio 2023 Cronaca pagina 17
Il mistero della 15enne scomparsa nel 1983

Caso Orlandi, spunta la pista dello zio

Il fratello: “Fango sulla nostra famiglia”
di Giuseppe Scarpa
ROMA — Il caso di Emanuela Orlandi
si arricchisce di un nuovo capitolo.
La scomparsa della 15enne il 22 giu-
gno del 1983 fu un caso tutto familia-
re? Dopo il rapimento collegato al
terrorismo internazionale, la pista
dei soldi della mafia, quello sessuale
all’interno della Santa Sede adesso,
a 40 anni di distanza, spunta all’im-
provviso una nuova ipotesi: quella
che porta allo zio di Emanuela. Si
tratta di Mario Meneguzzi (oggi de-
funto) l’uomo che per la famiglia Or-
landi inizialmente mantenne i rap-
porti, telefonicamente, con le perso-
ne che sostenevano di aver seque-
strato la ragazza.
La procura Vaticana ha consegna-
to delle carte alla procura di Roma
in cui si apre — fa sapere il tg di La7 —
questo nuovo scenario. Il carteggio
risale al settembre 1983, quando del-
la 15enne figlia di un messo pontifi-
cio e cittadina vaticana non si han-
no notizie da tre mesi. L’allora segre-
tario di Stato Agostino Casaroli scri-
ve un messaggio per posta diploma-
tica a un sacerdote inviato in Colom-
bia da Wojtyla. Il destinatario della
missiva viene interpellato su una cir-
costanza specifica della quale è a co-
noscenza perché il sacerdote è stato
Le carte della procura
vaticana, rivela il tg
di La7, coinvolgono un
parente, oggi defunto
Pietro Orlandi: “Voglio
incontrare Francesco”
confessore degli Orlandi. Casaroli
chiede conferma del fatto che Nata-
lina, sorella maggiore di Emanuela,
gli abbia rivelato di essere stata mo-
lestata dallo zio Mario. L’uomo è il
marito di Lucia Orlandi, sorella di Er-
cole, padre di Emanuela. Ad ogni
modo Casaroli riceve la conferma di
questo episodio, sul quale era stato
sollecitato da ambienti investigativi
romani: «Sì, è vero — è la replica che
gnata non può passare così». «Nessu-
no ha chiamato le mie sorelle e i
miei cugini. Non siamo stati chiama-
ti dalla Procura di Roma — ribadisce
— da nessuno. Mi auguro che questa
commissione parlamentare parta e
svergogni chi oggi miserabilmente
ci ha infangato — conclude il fratello
di Emanuela, che annuncia l’inten-
zione di chiedere «un incontro pri-
vato con Papa Francesco».
Quella di Meneguzzi fu una pista
inizialmente seguita dagli investiga-
tori italiani, poi abbandonata anche
perché Wojtyla pubblicamente par-
lò di rapimento della giovane cittadi-
na e in privato, con gli Orlandi, inte-
grò il suo concetto indicando la pi-
sta del terrorismo internazionale.
Lo fece anche a Natale del 1983, do-
po che la Segreteria di Stato aveva
j La battaglia per la verità già ricevuto le carte da Bogotà sullo
Pietro Orlandi e, qui sopra, un sit in per Emanuela in Piazza San Pietro zio della 15enne. Perché, allora, il Pa-
pa insisteva sull’ipotesi del seque-
arriva da Bogotà — Natalina è stata italiana nei primi anni Ottanta sen- stro internazionale? Che Orlandi
oggetto di attenzioni morbose da za arrivare ad alcun esito. Spero che non sia stata rapita è un dato su cui
parte dello zio, me lo confidò terro- queste non siano le uniche carte, convergono diversi inquirenti. Diffi-
rizzata: le era stato intimato di tace- che non sono affatto una novità, che cile pensare ad un sequestro in pie-
re oppure avrebbe perso il lavoro al- la procura Vaticana ha inviato alla no centro a Roma, a due passi dal Se-
la Camera dei Deputati dove Mene- procura di Roma». nato. Molto probabilmente la ragaz-
guzzi, che gestiva il bar, la aveva fat- «Hanno passato il limite come za ha ricevuto un passaggio da una
ta assumere qualche tempo prima». non mai — ha sottolineato Pietro al- persona conosciuta, un parente o
«Di questa vicenda — spiega Lau- l’Adnkronos riferendosi al Vaticano forse qualche altro importante con-
ra Sgrò, avvocata di Pietro Orlandi — — Non possono scaricare le respon- cittadino del Vaticano.
si era già occupata la magistratura sabilità su una famiglia. Questa caro- ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Le indagini PROVINCIA DI GROSSETO PROVINCIA DI GROSSETO COMUNE DI

STAZIONE UNICA APPALTANTE STAZIONE UNICA APPALTANTE MONTE ARGENTARIO
PER CONTO DEL PER CONTO DEL
Estratto bando di gara
Manager morto al Giglio
COMUNE DI GAVORRANO COMUNE DI SCARLINO
Comune di Monte Argentario,
BANDO DI GARA BANDO DI GARA tel. 0564 811911, urp@comune.
CIG 9915826E76 CIG 990631990B monteargentario.gr.it https://www.
È indetta procedura di gara aperta, ai comunemonteargentario.gov.it/it-it/

dopo la visita in ospedale

È indetta procedura di gara aperta, ai
sensi dell’art. 60 del D.lgs. 50/2016 e s.m.i.,
sopra soglia comunitaria, da svolgersi
con modalità interamente telematica, su
piattaforma START per l’affidamento del
sensi dell’art. 60 del D.lgs. 50/2016 e s.m.i., home. Procedura aperta, svolta in
sopra soglia comunitaria, da svolgersi modalità telematica, per l’affidamento
con modalità interamente telematica, su del servizio di assistenza sica agli
piattaforma START per l’affidamento del alunni con abilità diverse frequentanti

ipotesi omicidio colposo servizio di gestione del nido d’infanzia

comunale di Gavorrano (GR) “Il Paese
dei Balocchi” per quattro anni educativi.
Criterio: offerta economicamente più
servizio di gestione del nido d’infanzia
comunale a Scarlino (GR) “L’ Albero
azzurro” per quattro anni educativi.
Criterio: offerta economicamente più
vantaggiosa. Importo complessivo:
le scuole del Comune di Monte
Argentario - CIG 9880578EE4, Importo
complessivo dell’appalto: € 408.505,00
+ IVA, di cui € 176.400,00 + IVA quale
vantaggiosa. Importo complessivo:
€ 584.290,68. Termine ricezione offerte: € 463.288,40. Termine ricezione offerte: importo previsto per l’eventuale rinnovo
ore 20:00 del 19/07/2023. Apertura: ore ore 20:00 del 28/07/2023. Apertura: ore di 1 anno, € 55.705,00 + IVA quale
strumenti idonei? Le cartelle clini- 09:30 del 20/07/2023. Bando, disciplinare 09:00 del 31/07/2023. Bando, disciplinare importo per l’eventuale proroga di 3
di Luca Serranò che, su ordine del pm Carmine Nuz- e allegati sono disponibili sul sito web e allegati sono disponibili sul sito web mesi. Durata appalto: 1 anno. Criterio
zo, sono state acquisite. Omicidio della Provincia di Grosseto www.provincia. della Provincia di Grosseto www.provincia.
grosseto.it, sulla home page e nella sezione aggiudicazione: offerta economicamente
Il parere confortante dei medici lo colposo il reato ipotizzato. grosseto.it, sulla home page e nella sezione
“Amministrazione trasparente” - sul “Amministrazione trasparente” - sul più vantaggiosa. Termine ricevimento
aveva spinto a riprendere il viaggio L’allarme intorno alle 23 di saba- Sistema Telematico Acquisti della Regione Sistema Telematico Acquisti della Regione offerte: 04/08/2023 h 12:00. Condizioni
e a salpare con la moglie verso le ac- to. Dallo yacht è partita una dispera- Toscana accessibile all’indirizzo Internet Toscana accessibile all’indirizzo Internet appalto: si vedano atti di gara su https://
que limpide del Giglio. Ventiquattro ta richiesta di aiuto, e subito si sono https://start.toscana.it/ https://start.toscana.it/ start.toscana.it.
ore dopo, però, un malore improvvi- mobilitati i soccorritori del Giglio. La Dirigente Area Amministrativa – SUA La Dirigente Area Amministrativa – SUA Il responsabile unico del procedimento
Dott.ssa Silvia Petri Dott.ssa Silvia Petri Marco Sabatini
so non gli ha lasciato scampo. È an- Sul Molo rosso, sotto gli occhi della
cora tutta da ricostruire la catena di moglie, i tentativi di rianimazione
eventi che sabato scorso ha portato sono andati avanti a lungo. Ma non CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA ALMA MATER STUDIORUM
alla morte del top c’è stato niente da S.U.A. Stazione Unica Appaltante
Si comunica che il risultato integrale della pro-
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
manager Fabio Cai- fare. Sono così arri- cedura di gara esperita per conto del Comune di AVVISO DI GARA
roli, 58 anni, mila- vati i carabinieri- *=N?KJ Ġ3"
 NAH=PER= =HH=Bł@=IAJPK @AE OANREVE L’Università di Bologna segnala di aver bandito una
nese, ceo di Igt Glo- che, sulla base del LNKBAOOEKJ=HE@ELNKCAPP=VEKJAAOA?QPER=A@E?KKN- gara a procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs.
@EJ=IAJPK@AHH=OE?QNAVV=EJB=OA@ELNKCAPP=VEKJA
bal Lottery. La pro- racconto della mo- LAN H= NA=HEVV=VEKJA @E QJ JQKRK =OEHK JE@K LQ>-
n. 50/2016, da aggiudicarsi in base al criterio del prezzo
più basso. Oggetto dell’appalto: Accordo quadro per
cura di Grosseto ha glie, hanno concen- >HE?K=$=CCEK
?KJEOANREVEKLVEKJ=HE@E@ENAVEKJA la fornitura e consegna di prodotti chimici ad uso dei la-
aperto un’inchie- trato l’attenzione H=RKNE
?KILNAO=IEOQN=
?KJP=>EHEP¸AHEMQE@=VEKJA boratori dell’Alma Mater Studiorum - Universitá di Bolo-
A ?KKN@EJ=IAJPK @AHH= OE?QNAVV= EJ B=OA @E AOA?Q- gna - CIG n: 98970063B8. Valore totale stimato
sta e acceso i riflet- sulla visita all’ospe- VEKJA-+//+"51$"+"/1&,+"2* &+3 complessivo: € 1.100.000,00. Non sono previsti oneri
tori sulla visita cui dale di Orbetello.  2- " &$ "
 ¿ per la sicurezza. Scadenza presentazione offerte ore
?KJOQHP=>EHA =HHEJ@ENEVVK EJPANJAP DPPLOġKH@?EPP=-
Cairoli, spaventato Controlli durati IAPNKLKHEP=J=RAEP02>=J@EOQ=>=J@EPQPPEDPIH
18:00 del giorno 03/08/2023, a pena di irricevibilità. Il
bando e tutta la documentazione di gara sono disponibili
da alcuni sintomi, meno di due ore, A=HHEJ@ENEVVKDPPLOġ?IRAJAVE=LNKMEP sul sito: https://www.unibo.it/it/ateneo/bandi-di-
si era sottoposto ve- nonostante i dolori &H@ENECAJPA gara/gare-appalto/forniture#!. Per informazioni: Area Ap-
dott. Stefano Pozzer palti e Approvvigionamenti – Settore Giuridico e
nerdì scorso all’o- al torace e a un procedimenti per l’approvvigionamento di beni e servizi
spedale di Orbetel- k Ceo braccio che Cairoli - tel: 051 2088680 pec: scriviunibo@pec.unibo.it .Il Re-
lo. Una visita con- Fabio Cairoli di Igt global lottery avrebbe indicato ai sponsabile unico del procedimento è la dott.ssa Erika
Ercolani.
clusa con le dimis- sanitari. E a dispet- LA DIRIGENTE
sioni e una diagnosi rassicurante to di un valore anomalo che sarebbe AREA APPALTI E APPROVVIGIONAMENTI
Dott.ssa Paola Mandelli
(fuoco di Sant’Antonio, secondo al- affiorato (sulla circostanza non ci so-
cune ricostruzioni), che verrà ora no però ancora conferme) durante
analizzata al dettaglio. Il primo cro- un esame. Per stabilire eventuali col- CITTA' DI ROSARNO (RC)
Bando di gara
cevia dell’inchiesta è legato all’au- pe mediche, la procura ha chiesto CIG: 980090175C - CUP: D99I23000220004
Procedura aperta per servizio integrato di raccolta, trasporto, avvio
topsia: se davvero si è trattato di un dunque ai carabinieri di ripercorre- a recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, in modalità
infarto, ragionano gli inquirenti, for- re gli accertamenti svolti in ospeda- differenziata, incluso servizio di spazzamento stradale e altri servizi
accessori "a ridotto impatto ambientale DM 13/02/2014" (appalto
se quel malessere accusato il giorno le, informazioni che saranno poi in- verde), per anni 3 (2023,2024 e 2025), nel Comune di Rosarno. Im-
precedente ne era la spia. Sono stati crociate con i risultati dell’autopsia, porto compl.vo: € 5.746.421,22. Criterio: O.E.P.V. Termine offerte:
07/08/2023 h 12.00. Apertura: 10/08/223 h 10.00. Info: comunero-
fatti tutti gli esami previsti dai proto- in programma venerdì. Per quella sarno.tuttogare.it - https://www.comuneweb.it/egov/Rosarno/amm-
Trasparente/Bandi_di_gara_e_contratti.html
colli? E nel caso, i risultati sono stati data potrebbero emergere i nomi Il Responsabile della III UOC - Area Tecnica 1
valutati in modo adeguato e con dei primi indagati. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Arch. Domenica Corigliano
pagina
.
18
Una vita a Roma
in stile dandy in cerca
di un’identità.
Poi il rapimento delle
‘ndrine che lo lascia
senza un orecchio e
gli segna l’esistenza
i 5 mesi di prigionia
John Paul Getty III in
caserma dopo il rilascio.
Ben visibile la mutilazione
subita all’orecchio destro
cusa, hai 100 li-
re?”. Il cronista,
“S avventore della
Trattoria Beltram-
me di via della
Croce, ai tavoli
Fellini e i Rokes,
fu sorpreso, nella notte di estate del
1973, dalla richiesta, allora comune
per i “fricchettoni”, ragazzi in sdru-
citi jeans e camicie di garza, gonna a
fiori e zoccoli per le donne. Aveva ri-
conosciuto nell’adolescente dal
giubbotto di agnello, John Paul Get-
ty III, nipote del petroliere Jean Paul
Getty, che la rivista Fortune stimava
il più ricco americano, patrimonio
che oggi varrebbe 8 miliardi di euro,
morendo ne avrebbe lasciato 25.
Che ci faceva a mendicare “Cento
lire”, con accanto la girlfriend Marti-
ne Schmidt, altrettanto malridotta?
Il sedicenne Getty, ogni sera, da
piazza di Spagna si trascinava a San-
ta Maria in Trastevere, fra canne, ha-
shish, alcol, colonna sonora alla ra-
dio Lelio Luttazzi con Hit Parade,
“Crocodile Rock” di Elton John, “Mi-
nuetto” di Mia Martini, “Il mio canto
libero” di Battisti e il verso “In un
mondo che non ci vuole più…” sarà
fosca profezia per quei teenager.
John Paul Getty III pensava davve-
ro che il mondo non lo volesse. Suo
padre, John Paul Getty jr, dopo la
guerra in Corea aveva chiesto un la-
voro al padre, il fondatore della dina-
stia che non lo aveva mai visto per 12
anni, per vedersi spedito a una pom-
pa di benzina in California. Finalmen-
te aveva ottenuto da un fratello un
ruolo da manager alla Getty Italia, di-
vorziando dalla prima moglie Gail
Harris, la mamma di John Paul, e spo-
sando l’affascinante Talitha Pol, cara
ai paparazzi e alla rivista Vogue. Tra
Marrakech e Parigi la coppia si inna-
mora dei beat, assume droghe, prima
per chic, poi per dipendenza. L’11 lu-
glio 1971 l’eroina stronca Talitha, Get-
ty jr. entra ed esce dalle cliniche per
disintossicarsi, Gail Harris insegue la
vita mondana di Roma, insomma il ra-
gazzetto cui il cronista regala una so-
nante moneta d’argento da 500 lire
era ricco di eredità ma abbandonato.
S’era iscritto alla scuola inglese
St. George, dietro le ville dell’Olgia-
ta, ma l’avevano cacciato per aver
scritto sui muri, a lettere giganti, in-
sulti all’Headmaster, il preside.
Qualche lira gli veniva da foto co-
me modello, John Paul era bellissi-
mo, un cherubino del Serpotta o Raf-
faello, boccoli dorati e lineamenti
da efebo. A volte scherzava con Mar-
tine, “fingo un rapimento. In Italia
ogni giorno scompare qualcuno, le
gang chiedono il riscatto, mi nascon-
do, i miei pagano, viviamo felici”. Or-
mai ce ne siamo dimenticati, ma, co-
me annotano i professori Carabelle-
se e Zelano sulla “Rassegna Italiana
di Criminologia”, tra il 1969 e il 1998
furono sequestrate in Italia 694 per-
sone, con un giro di miliardi di lire di
pagamenti. Ogni famiglia benestan-
te manda i figli all’estero, si proteg-
ge con guardie del corpo. Anni di
piombo paralleli a quelli della politi-
ca, coinvolgendo membri di casa
Agnelli e artisti come De André e Do-
ri Ghezzi, prede della ndrangheta ca-
labrese, della malavita sarda, di
gang di sbandati. Infine una legge
Il sequestro di sangue
Paul Getty 50 anni dopo
tra mutilazioni e business
I protagonisti
h Il capostipite restio
Jean Paul Getty, nonno del
giovane rapito, per mesi si
rifiutò di pagare il riscatto.
Allora era l’uomo più ricco del
mondo e aveva paura
di un’escalation di sequestri
ai danni degli altri 14 nipoti
h Il giovane con la madre
Paul Getty III fotografato
insieme ad Abigail Harris
dopo la liberazione. Vivevano
insieme a Roma ed erano
profondamente legati. Il figlio
le scrisse una lettera durante
la prigionia per chiedere aiuto
Cronaca
La storia
di Gianni Riotta
Marco e Gabriella Sala, sgomenti e profonda-
mente addolorati, sono vicini con affetto alla
famiglia di
Fabio Cairoli
la cui scomparsa lascia un grande vuoto in tutti
coloro che lo hanno conosciuto.
Roma, 11 luglio 2023
L’Amministratore Delegato, Guglielmo Ange-
lozzi, il Consiglio di Amministrazione e tutti i col-
leghi di Lottomatica Group si uniscono in que-
sto triste momento al dolore della famiglia e
dei colleghi, a cui esprimono profonda vicinan-
za, per l’improvvisa e prematura scomparsa di
Fabio Cairoli, CEO di IGT Global Lottery
Fabio Cairoli
Roma, 11 luglio 2023
Il Consiglio di Amministrazione di IGT, il Mana-
gement ed i colleghi tutti, partecipano al dolo-
re della famiglia per la tragica scomparsa dell’
Amministratore Delegato di IGT Lottery
Fabio Cairoli
Partecipano al lutto:
Marco Sala, Vince Sadusky, Max Chiara, Alberto
Dessy, Marco Drago, Ashley Hunter, Jim Mc-
Cann, Heather McGregor, Lorenzo Pellicioli,
Maria Pinelli, Samantha Ravich, Gianmario Ton-
dato da Ruos
Roma, 11 luglio 2023
Il Presidente e Amministratore Delegato di
DeA Capital Marco Sala unitamente al Presiden-
te Gianluca Grea e agli Amministratori Delegati
di DeA Capital Real Estate, Emanuele Caniggia,
e DeA Capital Alternative Funds Gianandrea
Perco, esprimono, insieme a tutti i dipendenti
delle società, vicinanza alla famiglia per la pre-
matura scomparsa di
Fabio Cairoli
Milano, 11 luglio 2023
Tutti i collaboratori della Snaitech Spa porgo-
no le più sentite condoglianze alla famiglia per
la perdita di
Fabio Cairoli
Milano, 11 luglio 2023
POPPERFOTO/POPPERFOTO VIA GETTY IMAGES
Fabio Schiavolin ed il CdA di Snaitech SpA si uni-
scono al cordoglio della famiglia per la prema-
tura scomparsa di
Fabio Cairoli
Milano, 11 luglio 2023
La Presidenza e il Consiglio di Amministrazione
di De Agostini, unitamente al Management del-
le Società del Gruppo partecipano al dolore
della famiglia per la scomparsa, prematura ed
improvvisa, di
Fabio Cairoli
Partecipano al lutto:
Marco Drago, Lorenzo Pellicioli, Enrico Drago,
Nicola Drago, Marco Sala, Roberto Drago, Al-
berto Boroli, Andrea Boroli, Marco Boroli, Paolo
Boroli, Pietro Boroli, Mario Cesari, Marco Costa-
guta, Francesca Signorelli, Paolo Tacchini, Al-
berto Toffoletto, Guido Corbetta, Antonio Bel-
loni
Novara, 11 luglio 2023
Con somma tristezza la Fondazione Giacomo
Brodolini annuncia la scomparsa del suo Presi-
dente onorario e socio fondatore
Enzo Bartocci
unendosi al dolore della famiglia.
Roma, 11 luglio 2023
Martedì, 11 luglio 2023
L’altro rapimento
Farouk Kassam
Il 15 gennaio 1992 viene rapito
in Sardegna. Ha solo 7 anni ed è
figlio di un imprenditore belga.
I banditi gli tagliano un orecchio
e lo liberano sei mesi dopo
blocca i conti delle famiglie e la tra-
gedia scema.
Il 10 luglio del 1973, mezzo secolo
or sono, l’idea di John Paul Getty III
si avvera, viene rapito a piazza Far-
nese, non però da amici pronti a ri-
pagarlo, ma da una feroce ndrina
della ndrangheta che chiede, in una
serie di telefonate affannose, la cifra
favolosa di 17 milioni di dollari, 112
milioni del 2023.
La gente, sulle spiagge, prevede
un sontuoso pagamento, il nonno
più ricco del mondo non lascerà mo-
rire in un canyon della Calabria il ni-
potino, mentre il padre langue in
ospedale. Jean Paul Getty viene rag-
giunto dalla mamma di John Paul,
Gail, che lo implora di pagare. La ri-
sposta che riceve è immortalata da
John Pearson nel libro “Tutti i soldi
del mondo” (Harper Collins): “Ho al-
tri 13 nipoti. Se moltiplichi 17 milioni
per 13 vedi di che si tratta”. Vi sem-
bra crudele? Ricordate che il motto
del vecchio Getty era “I poveri eredi-
teranno la Terra dice il Vangelo, cer-
to non i diritti di sfruttamento delle
miniere”.
Nel suo buco fra le montagne cala-
bresi, il ragazzo Getty non sta dap-
prima malissimo, i criminali lo trat-
tano meglio possibile, ha una radioli-
na, aspetta. Col passare dei mesi il ri-
schio di essere catturati terrorizza,
l’eco mondiale del caso porta poli-
zie a carabinieri a rastrellare ogni bo-
sco, i rapitori si fanno feroci, finché
la redazione del Messaggero, quoti-
diano romano allora leader dei dirit-
ti civili, riceve una busta che contie-
ne una leggiadra ciocca di capelli e
un macabro pezzo di orecchio,
strappati a John Paul Getty III.
Difficile oggi ricordare come quel-
l’Italia, dove lo statista Aldo Moro tes-
se la tela di alleanze, le Brigate Rosse
si organizzano, Lotta Continua ha
appena ucciso il commissario Cala-
bresi e i fascisti dell’Msi terrorizzano
Milano, reagisca alla notizia. Il regi-
sta Ridley Scott ha girato nel 2017 un
film avvincente sulla vicenda, l’anno
dopo c’è stata una fortunata serie tv,
forse solo il caso di Farouk Kassam,
rapito nel 1992 in Sardegna, emozio-
nerà altrettanto.
Il decano Getty, come l’avaro
Scrooge di Dickens, paga, ma giusto
i 2,2 milioni che può dedurre dalle
tasse secondo i fiscalisti di casa, fra
cui quel Claus von Bulow, accusato
ed assolto per l’assassinio della mo-
glie. L’ultimo milione lo pagherà il
papà di John Paul, a patto di versare
al nonno l’usura del 4%.
Questa storia comincia e finisce
nel petrolio, e il 15 dicembre 1973, vi-
cino a un benzinaio di Lauria, pro-
vincia di Potenza, un passante rico-
nosce, sporco, lacero, emaciato
John Paul Getty III. Lo hanno imbot-
tito di penicillina sciolta nel cognac,
non si riprenderà mai più, fra sostan-
ze, psicofarmaci e un ictus che lo la-
scia in sedia a rotelle. Stavolta è il pa-
dre a negargli le cure, pur atteggian-
dosi a benefattore, finché un magi-
strato, con una sentenza in cui gli in-
tima di “vergognarsi”, gli impone di
saldare le parcelle. Paralizzato, il
putto delle albe di piazza Farnese
muore a 54 anni, il 5 febbraio 2011,
derelitto ostaggio di un destino che
lo circonda di soldi non di amore.
.
Martedì, 11 luglio 2023 Cronaca pagina 19
A Firenze riallestita la galleria degli autoritratti

Da Rubens
a Milo Manara
il selfie fa storia
agli Uffizi
di Elisabetta Berti

Firenze — La collezione degli auto- Seicento anni di arte, i Antichità

ritratti degli Uffizi è una gloria del A destra,
patrimonio culturale italiano. La dodici sale, duemila una delle sale
più grande al mondo per estensio-
ne temporale e per numero di pez-
tra tele e sculture riallestite
agli Uffizi
zi: oltre duemila raccolti dalla fine di cui 250 esposte Sotto, al centro
del Seicento, quando la collezione l’autoritratto
fu cominciata dal cardinale Leopol- a rotazione. E per la del pittore
do de’ Medici, ai giorni nostri. L’ul-
timo autoritratto donato alla galle-
prima volta i fumetti fiammingo
Peter Paul
ria fiorentina è quello del cinese Rubens
CARLO BRESSAN /CGE FOTOGIORNALISMO/
Yan Pei Ming, arriva-
to una settimana fa. so cronologico la storia dell’arte, quadratura dei dipinti. collaborazione con la manifestazio-
Una finestra sempre dal Quattrocento ad oggi, vista con La sezione degli autoritratti de- ne dedicata al fumetto Lucca co-
aperta sul contempo- gli occhi degli artisti che prendono gli Uffizi è un unicum per molte ra- mics&games, all’interno del pro-
raneo nel più famoso sempre più coscienza del loro ruo- gioni, e tra queste c’è il fatto che getto del Ministero della cultura
museo del Rinasci- lo sociale e col tempo lasciano che, comprende il fumetto, una presen- Fumetti nei musei, che oggi porta a
mento italiano, che oltre al loro volto, altre dimensioni za che non ha precedenti nei gran- esporre 54 autoritratti di disegna-
adesso trova colloca- della loro vita — la bottega, l’atelier, di musei del mondo. Dal 2021 le Gal- tori come Altan, Milo Manara, Lo-
zione in una specifi- la loro famiglia — entrino nell’in- lerie degli Uffizi hanno avviato una renzo Mattotti e Will Eisner, per
ca nuova sezione di una definitiva promozione del fu-
dodici sale al piano metto tra le arti nobili. I disegni so-
nobile dell’ala di po- no sistemati sotto le vetrine in due
nente. Così gli Uffizi, sale affrescate nell’Ottocento da
che sotto la guida del Direzione Acquisti Luigi Ademollo.
direttore uscente Ei- ESITO DI GARA
Il nuovo allestimento, finanziato
ke Schmidt hanno RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata la gara con un milione e mezzo di euro do-
inaugurato e rinno- GPA - DAC.0091.2022 relativa alla “progettazione nato dalla famiglia Pritzker, è stato
vato numerose sale, esecutiva e l’esecuzione in appalto dei lavori di preceduto da restauri e imponenti
da quelle nuove di realizzazione della linea ferroviaria Palermo campagne di studio i cui risultati
Catania, tratta Nuova Enna – Dittaino (Lotto
Leonardo e Miche- verranno pubblicati in un catalogo
4b)”. CUP J11H03000180001 – CIG 9272707FDF.
langelo a quelle dedi- Il testo integrale dell’esito, pubblicato sulla GUUE di cinque volumi, ed è solo tempo-
cate al cinquecento 2023/S 125-398414 del 03/07/2023 è visionabile raneo: le opere su carta, data la lo-
toscano ed emiliano, sul sito www.gare.rfi.it canale Esiti – Lavori. ro natura facilmente deteriorabile,
sono ancora più gran- Il Responsabile del Procedimento per la fase di non possono essere esposte per
di. Un museo nel mu- affidamento: Ing. Luca Lancieri. più di tre o quattro mesi e più o me-
seo, con una selezio- no con la stessa frequenza avverrà
ne di oltre duecento- COMUNE DI UDINE una rotazione delle opere esposte
cinquanta autoritrat- AVVISO DI PROCEDURA APERTA per permettere la conoscenza e il
ti, da Andrea del Sar- 1) ENTE APPALTANTE: COMUNE DI UDINE – Via Lionello godimento dell’intera collezione.
1 – 33100 Udine – tel. 0432/1272489-2487-2480.
to, uno dei primi ad 2) OGGETTO APPALTO: servizio di ristorazione scolastica a Gli autoritratti aspettavano di
entrare nella colle- ridotto impatto ambientale nelle scuole primarie e seconda- tornare alla luce da anni. Dagli an-
zione, ai videoritratti rie di primo grado statali e centri estivi comunali per il pe- SOCIETÀ VICENTINA TRASPORTI A R.L. ni Settanta e fino al 2016 centinaia
riodo di 36 mesi rinnovabili per ulteriori 36 mesi e proroga ESTRATTO BANDO DI GARA
di Bill Viola e Fabri- tecnica - CIG 9885011920. di questi pezzi si trovavano nel Cor-
Società Vicentina Trasporti Srl, viale Milano n. 78
zio Plessi, passando 3) PROROGA TERMINI BANDO DI GARA Il termine per il
– 36100 VICENZA, www.svt.vi.it / – ha indetto, ai ridoio vasariano, il camminamen-
NE?AREIAJPK@AHHAKBBANPAłOO=PK=HHAKNAġ@AHHQCHEK
per Beato Angelico, 2023 viene prorogato alle ore 10:00 del 24 luglio 2023. sensi del D.Lgs. n. 50/2016, una procedura aperta to aereo sull’Arno tra Palazzo Vec-
Federico Barocci, Ru- )=@=P=@E=LANPQN=@AHHAKBBANPAłOO=P==HHAKNAġ@AHCEKN- C NQVVQ WPKEQ RGT KN UWDCHƒFCOGPVQ FK UGTXK\K FK chio e Palazzo Pitti, a fare da pen-
bens, Luca Giorda- no 24 luglio 2023 viene prorogata alle ore 13:00 del giorno 62.FCGHHGVVWCTUKCVVTCXGTUQKNUGTXK\KQCEJKCOCVC dant alle vedute sui tetti di Firen-
25 luglio 2023. serale per un periodo di due anni con possibilità di
no, Rembrandt, Dela- Fermo il resto. TKPPQXQƒPQCFWPOCUUKOQFKWNVGTKQTKFWGCPPK ze. Nel 2016 la chiusura del Corrido-
croix, Bocklin, Fran- Il dirigente del servizio cultura e istruzione Base d’appalto € 650.120,00 di cui € 120,00 per io per ragioni di sicurezza. Ma la ne-
dott. Antonio Impagnatiello OO.SS. (Valore totale ex art. 35 D.Lgs. 50/2016 €
cesco Hayez, Giusep- cessità di più adeguate condizioni
pe Pellizza da Volpe-  +8# 4GRGTKDKNKVȃ $CPFQ EQORNGVQ di conservazione aveva subito reso
FERROVIE DELLA CALABRIA SRL G FQEWOGPVK FK ICTC www.svt.vi.it / Società
do, fino ai più recen- VTCURCTGPVG 5ECFGP\C RTGUGPVC\KQPG QHHGTVG evidente il bisogno di trovare un’al-
Via Milano, 28 88100 Catanzaro C.F./P.I. 02355890795
ti di Antony Gorm- ESTRATTO AVVISO DI GARA QTG$CPFQVTCUOGUUQCNNC)77' tra sistemazione. Oggi, a distanza
ley, presente con E’ indetta procedura di gara G23-14 per la Procedura di dialogo KP FCVC  2WDDNKEC\KQPG )74+ 8 5GTKG di sette anni, e ad eccezione di una
una scultura in ghi- competitivo ex art. 64, d.lgs. n. 50/2016 relativa all’affidamento delle Speciale n.75 del 03/07/2023. piccola anticipazione nel 2021, gli
attività necessarie alla Realizzazione Di Un Impianto Di Produ-
sa, e Ai Weiwei che zione, Stoccaggio E Rifornimento Di Idrogeno Presso Il Deposito autoritratti tornano visibili al pub-
Ferroviario Di Cosenza Vaglio Lise Delle Ferrovie Della Calabria
ha realizzato il suo S.R.L.. La gara si terrà con procedura di dialogo competitivo e verrà
blico, finalmente apprezzabili an-
autoritratto con mat- aggiudicata, ai sensi dell’art. 98 del D. Lgs. 50/2016 e.s.m.i., se- che grazie ad un’illuminazione mi-
condo i criteri indicati nel disciplinare di Gara. Le domande di par-
toncini di plastica. E tecipazione dovranno pervenire telematicamente entro e non oltre
gliore di quella che avevano nel
poi tante artiste: la le ore 13:00 del 20/07/2023 all’indirizzo specificato nel bando di Corridoio.
pittrice francese Eli- gara pubblicato sulla GUUE 2023/S 127-403951 del 05/07/2023, Per lo più i dipinti sono stati tira-
sulla GURI V Serie Speciale n.76 del 05/07/2023, sull’albo pretorio
zabeth Chaplin, la del comune di Catanzaro e, consultabile sulla piattaforma telema- ti fuori dai depositi, oppure sono
scultrice Anne Sey- tica https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_ferroviedellacalabria frutto di acquisti come l’autoritrat-
e www.regione.calabria.it. Per informazioni gare@ferroviedellaca-
mour Damer, la qua- labria.com. to di John Francis Rigaud con mo-
le nel 1778 si firma in L’Amministratore Unico Ing. Ernesto Ferraro glie e figli, donato di recente dai
caratteri greci per af- Friends of Uffizi galleries, ramo
fermarsi in una cultu- Toscana Aeroporti S.p.A. americano degli Amici degli Uffizi;
ra che era appannag- Avviso di Gara
Questa Società rende noto che, in data 30.06.2023, è stato invia-
oppure quello del romano Miche-
gio solo maschile, ed to alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando di gara re- langelo Cerquozzi che il direttore
lativo alla procedura aperta europea per l’affidamento del servi-
Helene de Beauvoir, zio di manutenzione mezzi ed attrezzature aeroportuali (Ground Eike Schmidt si è aggiudicato all’a-
sorella minore della Support Equipment - GSE) presso l’Aeroporto “A. Vespucci” di
Firenze e “G. Galilei” di Pisa. Il bando e la documentazione di
sta poco tempo dopo il suo insedia-
scrittrice e filosofa. Sulle pareti co- k Contemporaneo gara sono pubblicati sul sito internet di Toscana Aeroporti S.p.A.
al seguente link: https://www.toscana-aeroporti.com/home/
mento alla guida del museo. Altre
lor rosa corallo — un colore che ri- Sopra: l’autoritratto business/bandi-di-gara/procedure-di-gara-telematiche.html. opere provengono invece da Palaz-
manda alla veste cardinalizia di del disegnatore Milo Manara L’Amministratore Delegato zo Pitti, come i Quattro filosofi di
Ing. Roberto Naldi
Leopoldo dei Medici — sfila in sen- Sotto: quello dell’artista Ai WeiWei Rubens.
pagina
.
20 Martedì, 11 luglio 2023

Economia
T +0,34%
ftse mib
27.872,00 T +0,33% ftse all share
29.916,17 T +0,31% euro/dollaro
1.0999 $

incontro tra il ministro e l’ad di Stellantis

I mercati

Spread Btp/Bund
-0,44%
210
200
172,49 W
La sfida di Urso e Tavares
190
180
170
160
“Produrre 1 milione di auto”
4 lug 5 lug 6 lug 7 giu 10 lug
Arriva il quinto mazione, oltre al sostegno della ven- res si aspetta risposte concrete dal-
di Diego Longhin dita delle auto elettriche. Dal futuro l’esecutivo e dal ministro
Dow Jones W modello per Melfi degli standard Euro 7, regole che il Urso, che ha definito il faccia a
+0,63% 33.946,25
40,0
Roma — In arrivo un modello in più,
il quinto, rispetto ai programmi per
La Casa chiede governo Meloni vorrebbe bloccare
insieme ad altri Paesi europei, di-
faccia «proficuo e produttivo», ha
portato all’incontro il documento
35,0
lo stabilimento di Melfi «a patto che impegni su elettrico penderà anche il futuro della Pan- sull’automotive concertato con i
ci siano le condizioni». Per la costru- da, che continua a macinare volu- protagonisti del settore. Ora ha in
30,0 zione di questi requisiti, fondamen- costi energia ed Euro 7 mi, in Italia. Su questi elementi Tava- programma un nuovo giro di consul-
25,0
tali per l’amministratore delegato tazioni con i presidenti delle Regio-
di Stellantis Carlos Tavares, nascerà ni sedi di stabilimenti Stellantis —
15,0 un tavolo di lavoro tecnico tra il mi- ha già sentito il governatore del Pie-
10,0 nistero delle Imprese e del Made in monte Alberto Cirio che è il capofila
4 lug 5 lug 6 lug 7 giu 10 lug
Italy e il gruppo automobilistico per — e vedrà l’Anfia e i sindacati entro fi-
arrivare, entro la fine del mese, a un ne luglio. «Ci aspettiamo di essere
«accordo di transizione» per l’auto. coinvolti preventivamente per defi-
Brent L’obiettivo, nel giro di un paio di an- nire i contenuti dell’accordo di tran-
-0,81% 77,83$ W ni, è tornare a produrre 1 milione di sizione», dicono il segretario genera-
110,0 vetture in Italia. Queste la basi getta- le Fim-Cisl Roberto Benaglia e il se-
te ieri dal ministro Adolfo Urso e dal- gretario Ferdinando Uliano. «La mo-
100,0 l’ad Tavares nell’incontro di un’ora bilitazione di questi mesi, a partire
90,0 e mezza a Roma a Palazzo Piacenti- dalla manifestazione a Poissy, ha
ni, per costruire un nuovo piano di promosso la partenza del confron-
85,0 sviluppo per l’automotive. to. Al governo chiediamo di non so-
80,0 Il clima è positivo, sicuramente stituirsi ai sindacati e di fare siste-
70,0
differente da quello tra l’ad della ca- ma», affermano Samuele Lodi e Si-
sa nata dalla fusione tra Fca e Psa e il mone Marinelli della Fiom. «Siamo
4 lug 5 lug 6 lug 7 giu 10 lug ministro dell’Economia francese, k Delegazioni a confronto Sulla sinistra Tavares, a destra Urso convinti che l’interessamento del
Bruno Le Maire, che ha chiesto «più governo sia indispensabile per aiu-
patriottismo» a Tavares rispetto alla tarci a difendere l’occupazione non
Il Punto produzione dei piccoli modelli, vedi I numeri solo in Stellantis, ma nell’intera filie-
la Peugeot e208, in Francia. E si è ra dell’indotto: l’obiettivo di un mi-

Imprese
più pessimiste
sul futuro
di Rosaria Amato
I nflazione in calo, ma prospettive
economiche in peggioramento
per l’industria. Mentre quelle dei
servizi rimangono stabili, con le
costruzioni in lieve miglioramento.
Dall’indagine di Bankitalia sulle
aspettative delle imprese con
almeno 50 addetti emerge una certa
sfiducia sulle condizioni per
investire: pesano l’incertezza
economica e politica.
Tuttavia il peggioramento non è così
marcato. E si dimezza la quota di
imprese che ritengono che i prezzi
dell’energia influenzeranno al rialzo
i prezzi praticati nei prossimi tre
mesi. Le stime sull’inflazione sono
del 5,8% nella media dei prossimi
mesi, per poi calare al 5% nel giro di
due anni e poi al 4,5% tra i 3 e i 5 anni
successivi.
La scelta dichiarata rimane quella di
investire, nonostante le
preoccupazioni. Le prospettive di
assunzione non cambiano,
soprattutto per le aziende più
grandi. E anzi c’è un po’ più di
fiducia nelle condizioni di accesso al
credito, mentre la posizione
complessiva di liquidità continua ad
essere ritenuta almeno sufficiente da
oltre il 90% delle imprese. Si riduce
anche la quota delle imprese che ha
difficoltà nell’approvvigionamento
di materie prime.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
sentito rispondere «che Stellantis
produce dove conviene». Ieri i toni
sono stati diversi. Merito dello stile
chiaro di entrambe le parti, ma sen-
685mila 800mila 1,5 mln
Produzione Previsioni Capacità
lione di vetture non è lontanissimo,
ma servono nuovi modelli», dice
Gianluca Ficco, segretario naziona-
le Uilm. Per la Fismic è positivo il la-
za provocazioni, e molto pragmati-
co. C’è la disponibilità generale di
Nel 2022 dai siti
Stellantis usciti 685 mila
Per la Fim-Cisl il 2023 è
positivo: si chiuderà a
La capacità produttiva
in Italia nelle sei
voro fatto da sindacati, azienda e mi-
nistro per dare «ulteriori strumenti
Stellantis a lavorare insieme al go-
verno e agli altri soggetti «per inver-
veicoli tra auto e furgoni quota 800 mila unità fabbriche è di 1,5 milioni di salvaguardia dell’occupazione e
di difesa del settore».©RIPRODUZIONE RISERVATA
tire la tendenza al calo dei volumi di
produzione nei due anni a venire» e
per costruire «la roadmap per pro- Cina
durre un milione di veicoli in Italia».
Sul fronte modelli, oltre ai quat-
Con l’inflazione zero
Pechino teme
tro dei marchi Peugeot, Ds, Lancia e
Opel nel segmento C e D previsti a
partire dal prossimo anno nella fab-
lo spettro deflazione
brica in provincia di Potenza, dove
Decisa frenata per la seconda
debutterà la nuova piattaforma elet-
economia del mondo: in giugno
trica “Medium”, Tavares ha annun-
l’inflazione cinese è stata pari a
ciato la possibilità di un modello in
zero su base annua, mentre i
più, probabilmente una Jeep. Scena-
prezzi alla produzione sono
rio in linea con quanto chiesto an-
scesi più del previsto. Secondo
che dai sindacati che temono insuffi-
l’Ufficio Nazionale di Statistica
cienti i volumi legati ai veicoli elet-
(Nso), l’indice dei prezzi al
trici. Urso ha accolto Tavares con un
consumo del mese scorso è
dono: una copia della Costituzione
rimasto piatto (era stato +0,2%
italiana con gli articoli 1 e 41, che ri-
in maggio) a causa della
conoscono il valore del lavoro e del-
debolezza della domanda
la libera impresa, evidenziati. «Stel-
interna. Il calo del 7,2% della
lantis è totalmente in linea con que-
carne di maiale cinese e il calo
sti articoli — dice Tavares — è nostra
del petrolio, che ha reso i
chiara intenzione localizzare un
trasporti più economici, hanno
maggior numero di modelli in stabi-
trascinato al ribasso il costo di
limenti italiani, a partire da Melfi.
un paniere di beni essenziali, ha
L’Italia è una delle tre radici di Stel-
dichiarato l’Nso. I prezzi alla
lantis, insieme a Francia e Stati Uni-
produzione, sono scesi invece
ti».
del 5,4% su base annua, dopo il
L’amministratore delegato del
calo del 4,6% registrato a
gruppo italo-francese, partecipato
maggio e le stime di un calo del
da Exor che controlla anche Repub-
5%. La debolezza della
blica attraverso Gedi, indica anche
domanda globale e il forte calo
quali sono i punti di discussione e i
dei costi delle materie prime
fattori che fanno crescere la compe-
hanno esercitato una pressione
titività, oltre all’andamento del mer-
al ribasso. La crescita cinese è
cato: accessibilità economica delle
rallentata bruscamente da
auto per i clienti, impatto di norma-
aprile mentre lo yuan è ai
tive come l’Euro 7, incentivi per
minimi da 7 mesi sul dollaro.
mantenere la competitività come il
costo dell’energia e i costi di trasfor-
.
Martedì, 11 luglio 2023 Economia pagina 21
Il fondatore della società spaziale torinese

Avino (Argotec)
“I mini-satelliti italiani
da una cantina alla Nasa”
di Beniamino Pagliaro

TORINO — In una modesta manifat-
tura in via Cervino, a Torino, c’è
un laboratorio che produce satelli-
ti: da qui vengono progettati e rea-
lizzati, un pezzo alla volta. Poi ver-
ranno spediti in tutto il mondo, e
lanciati in orbita nella corsa globa-
le allo spazio che vede un protago-
nismo inedito delle aziende priva-
te. Argotec fa parte di questa acce-
lerazione: la società torinese nata
nel 2008 in una cantina di un quar-
tiere popolare oggi produce due
satelliti all’anno. Quando la nuova
space factory che annuncia oggi
sarà operativa, tra pochi mesi, po-
trà produrre un satellite a settima-
na. La fabbrica prenderà forma
nell’ex sede Burgo alle porte di To-
rino disegnata da Oscar Niemeyer
e inaugurata nel 1981. Altri tempi,
le cartiere che ingaggiavano archi-
star: oggi si guarda allo spazio. L’e-
voluzione di Argotec, dice a Repub-
blica il fondatore e – caso singola-
re – azionista unico, David Avino,
porterà a un aumento di capitale
da 50 milioni di euro, all’espansio-
ne negli Stati Uniti e in futuro alla
quotazione in Borsa.
Argotec deve le proprie fortune di
oggi all’intuizione che i satelliti di
piccole dimensioni potessero rap-
presentare una soluzione credibi-
le. Quelli prodotti qui possono pe-
sare poco, il più leggero è da 15 chi-
logrammi, ma ugualmente anda-
re in orbita e lavorare per una
quantità di settori: dalle comuni-
cazioni alla difesa, dalla preven-
zione di fenomeni naturali al mo-
nitoraggio dei cambiamenti clima-
tici, dall’agricoltura di precisione
al traffico, fino alle analisi sui mo-
f meri, dunque: nel 2021 il fatturato
Al timone
David avino
ha il 100%
di argotec
“Siamo indipendenti
e legati al territorio
Ora accoglieremo
capitali per la Borsa”
vimenti economici. Tutti i satelli-
ti (e i componenti) sono prodotti
in casa, una visione che garanti-
sce il controllo e l’affidabilità de-
gli strumenti. Hardware, dunque,
ma anche software: «I servizi – di-
ce Avino – sono una parte fonda-
mentale: possiamo ricevere dati,
processarli e darli ai nostri clienti
finali. Questo si riflette positiva-
mente anche sui dati finanziari
perché sui servizi c’è un margine
più importante. Noi siamo stati in
utile dal primo giorno, ma l’Ebit-
da passerà dal 14% al 20-25%». I nu-
era di 5 milioni di euro, nel 2022 è
raddoppiato a 11 milioni, nel 2024
raggiungerà i 50 milioni, grazie a
contratti già firmati. Oltre al mix
tra servizi e produzione, l’altra
evoluzione riguarderà i clienti: og-
gi il governativo vale l’80%, doma-
ni dovrà essere il commerciale a
rappresentare la quota più impor-
tante.
La crescita riguarda anche il
personale: le posizione aperte so-
no cento, tra un anno i dipenden-
ti saranno oltre duecento. Per co-
k La nuova sede
Tra qualche mese sarà operativa
la nuova space factory, nell’ex
sede Burgo alle porte di Torino
disegnata da Oscar Niemeyer
L’alleanza
Microsoft e iGenius
algoritmi per le Pmi
L’intelligenza artificiale
generativa al servizio di Pmi e
grandi aziende. È il succo della
partnership tra Microsoft Italia
e iGenius che punta a sfruttare
la piattaforma Crystal, il “Gpt
dei numeri”, e il cloud di Azure.
I dati finanziari e operativi
possono così essere analizzati
tramite modelli matematici.
Si potranno prendere quindi
decisioni prevedendo le
tendenze degli indicatori
di performance aziendali.
Per McKinsey, l’intelligenza
atificiale avrà un impatto sulla
prie. Parallelamente è stato avvia-
to un primo aumento di capitale
da almeno 50 milioni di euro – Avi-
no non condivide per ora la valuta-
zione – che porterà alla quotazio-
ne in Borsa. Cassa che serve ad au-
mentare la produzione e l’espan-
sione soprattutto negli Stati Uniti,
dove la società lavora con la Nasa.
L’aumento di capitale è un pas-
saggio significativo anche perché
sempre rinviato, finora. Argotec
ha una struttura societaria sempli-
ce: 100% in mano ad Avino. Un ca-
so raro soprattutto in un settore re-
golato come quello dello spazio.
«Siamo indipendenti e italiani –
conferma il fondatore – è stata
una scelta oculata, molto studiata
nel tempo. Per prima cosa voleva-
no dimostrare di riuscire a fare
qualcosa nel nostro territorio. Sia-
mo partiti da una cantina su piaz-
za Adriano a Torino, poi abbiamo
creato un laboratorio, poi una por-
tineria, e siamo arrivati fin qui.
Ora siamo pronti a far entrare i ca-
pitali». La scelta della nuova sede
segue anche il principio della so-
stenibilità: la sede c’è già, va ri-

g
Dalla cantina alla navicella di struire la nuova space factory da produttività da 4.400 miliardi strutturata, ma non c’è bisogno di
Niemeyer e alla collaborazione settemila metri quadri, Argotec di dollari a livello globale. costruire ex novo.
con la Nasa la strada è stata lunga. investirà 25 milioni di risorse pro- ©RIPRODUZIONE RISERVATA

CASSA DEPOSITI E AVVISO DI AGGIUDICAZIONE

PRESTITI S.P.A.
BANDO DI GARA
Si informa che in GURI - V Serie Speciale n. 78
del 10.07.2023, è pubblicato il bando di Gara
europea a procedura aperta per l’affidamento
della seguente fornitura suddivisa in due Lotti:
Lotto 1 - CIG 9925530677 - Piattaforma ABBYY
FlexiCapture - Valore stimato iva esclusa: Euro
362.500,00; Lotto 2 - CIG 992553174 - Piattaforme
OpenText StreamServe e OpenText Exstream
- Valore stimato iva esclusa: Euro 827.500,00.
Termine per il ricevimento delle offerte: ore
12:00 del 04/08/2023. Documentazione e
modalità per partecipare sono disponibili al sito
https://portaleacquisti.cdp.it.
Il responsabile del procedimento
Ing. Maurizio Petronzi
La GE.S.A.C. S.p.A. - Società Gestione Servizi Aeroporti Campani S.p.A. – Uffici Direzio-
nali – Aeroporto di Capodichino, Napoli - 80144 – Tel. 081/7896111 – Fax 081/7896522,
acquisti@gesac.it, www.gesac.it., rende noto l’esito della Procedura aperta per l’affida-
mento dei lavori di realizzazione nuovo Terminal Aviazione Generale dell’Aeroporto di Sa-
lerno Pontecagnano - CIG 94521500F0 - CUP I64E19001190002, il cui bando di gara è
stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 2022/S 204-582583 del
21/10/2022, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana V Serie Speciale n. 123 del
21/10/2022 e per estratto sui quotidiani nazionali e locali.
Offerte pervenute: n.10. Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantag-
giosa - Impresa aggiudicataria RTP con capogruppo mandataria ITERGA COSTRUZIO-
NI GENERALI S.R.L. con sede in Napoli, Via F. Giordani n. 23 - CAP 80122, CF e P.IVA
04790171005.
L’ Amministratore
Delegato Roberto Barbieri
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
PROVVEDITORATO INTERREGIONALE PER LE OPERE PUBBLICHE LOMBARDIA - EMILIA ROMAGNA
Sede Coordinata di BOLOGNA - P.ZZA VIII Agosto n. 26 - Tel. 051/257207
ESTRATTO BANDO DI GARA PER PROCEDURA APERTA
Questo Istituto indice una procedura aperta ai sensi dell’art.2 della Legge 120/2020 mediante pro-
cedura aperta di cui agli artt. 58 e 60 del DLgs 50/2016 e ss.mm.ii, con il criterio dell’offerta econo-
micamente più vantaggiosa determinato, ai sensi dell’art.95 c.3 lett.b) D.Lgs 50/2016 e ss.mm.ii per
l’appalto 933 – RA 61/1 – Convenzione 401 del 01/04/2021 – Incarico per la progettazione definitiva
ed esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dei lavori di realizzazione
del nuovo Comando dei Vigili del Fuoco di Ravenna CUP D61B21001080001- CIG 9888180047
IMPORTO COMPLESSIVO A BASE DI GARA: L’importo a base di gara è al netto di oneri previdenziali
e assistenziali e IVA. : € 669.100,00.
LAVORAZIONI DI CUI SI COMPONE L’INTERVENTO:

CASSA DEPOSITI E
PRESTITI S.P.A.
BANDO DI GARA
CIG 990381028F
Si informa che in GURI - V Serie Speciale n. 78
del 10.07.2023, è pubblicato il bando di Gara
europea a procedura aperta per l’affidamento dei
servizi professionali nell’ambito dei sistemi dati e
algoritmi di CDP.
Valore stimato iva esclusa: Euro 29.705.120,00.
Termine per il ricevimento delle offerte: ore 12:00
del 08/08/2023.
Documentazione e modalità per partecipare sono
disponibili al sito https://portaleacquisti.cdp.it.
Il responsabile
del procedimento
Ing. Maurizio Petronzi
FONDAZIONE ENASARCO
Avviso di rettifica e proroga termini
Bando di gara - CIG 9901174343
In riferimento alla procedura ristretta per l’affidamento
dei servizi di banca depositaria e dei servizi connessi
al Patrimonio mobiliare della Fondazione Enasarco
pubblicato sulla Guri V Serie Speciale n. 71 del
23/06/2023, sono disponibili sul profilo del
Committente www.enasarco.it le modifiche
Via E. Lugaro, 15 TORINO apportate alla Capacità economica e finanziaria. Il
termine per il ricevimento delle domande di
partecipazione è stato prorogato al 31/07/2023 ore
12:00, mentre l’apertura alle ore 10:00 del 01/08/2023.
Fermo il resto.
IL PRESIDENTE Alfonsino Mei
REGIONE CAMPANIA
Ufficio Speciale Grandi Opere U.O.D. 92 STAFF –
Centrale Acquisti e Ufficio Gare
Procedure di Appalto PNRR
Bando di gara
Con Decreto Dirigenziale n.517 del 30/06/2023 è
stata indetta Procedura di gara aperta telematica di
rilevanza comunitaria, ai sensi degli artt. 35, 58 e
60 del D.Lgs. 50/2016, suddivisa in 20 lotti, fina-
lizzata alla stipula di un Accordo Quadro, ai sensi
dell’articolo 54 co. 3 del D.lgs. 50/2016 e ss.mm.
ii., avente ad oggetto Appalto misto di lavori e
servizi tecnici di ingegneria ed architettura per la
realizzazione di edifici pubblici quali Case della
Comunità (CdC), Ospedali della Comunità (OdC) e
Centrali Operative Territoriali (CoT) di cui al Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza Missione 6 com-
ponente 1- Proc.n. 3631/AQ/2023.
Termine per la presentazione delle offerte:
09/08/2023 ore 13.00. Seduta di gara: 04/09/2023
ore 10:00.
Tutta la documentazione di gara è reperibile sul
portale della Centrale Acquisti della Regione Cam-
pania al seguente indirizzo Internet: https://gare.
regione.campania.it/portale/index.php/bandi.
Il Dirigente
Arch. Pasquale Manduca
Termine per l’invio dei quesiti e per l’effettuazione dei sopralluoghi: Data 17/07/2023; Termine per il
ricevimento delle offerte: Data 26/07/2023 ore 12.00; Data Gara: 31/07/2023 ore 10.00.
Il bando integrale, disponibile al seguente link : http://trasparenza.mit.gov.it - bandi di gara e contratti
(ricerca da effettuarsi attraverso il Codice CIG) , il Responsabile unico del procedimento Ing. Cristina
Curcetti (cristina.curcetti@mit.gov.it)
La documentazione tecnica è disponibile al predetto link https://trasparenza.mit.gov.it
Il Bando di gara è stato inviato alla G.U.C.E il 27/06/2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale V Serie
Speciale - Contratti Pubblici n. 74 del 30/06/2023.
IL PROVVEDITORE (Dott. Ing. Fabio Riva)
Comune di Bologna
U.I. Gare e Appalti
ESTRATTO DI AVVISO DI AGGIUDICAZIONE APPALTO
Ente appaltante: Comune di Bologna – U.I. Gare e Appalti – P.zza Liber Paradisus, 6 – 40129
Bologna. Oggetto: Aggiudicazione di Servizi educativi a favore di preadolescenti e adolescenti
nell’ambito del servizio “Centro Anni Verdi” del Comune di Bologna e di servizi educativi e estivi
presso le scuole secondarie di 1° e 2° grado, CIG 9776694F1A.
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior
rapporto qualità/prezzo. Procedura di aggiudicazione: Procedura aperta.
Luogo di esecuzione: Bologna, codice NUTS ITH55. Data di aggiudicazione: 05/08/2022.
Numero di offerte pervenute: 2; Nome e indirizzo del contraente: Costituendo RTI fra SCU.
TER - SCUOLA TERRITORIO SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE (Mandataria) e COOPERATIVA
SOCIALE SOCIETA’ DOLCE - SOCIETA’ COOPERATIVA (Mandante); Valore dell’appalto
IVA esclusa: Euro 518.094,20; Determina di aggiudicazione P.G. n. 443627/2023.Durata:
15/09/2023 – 14/09/2024 con facoltà di rinnovo per un ulteriore anno. Responsabile Unico del
Procedimento: Dott.ssa Veronica Ceruti.
L’Autorità di gara (avv. Maria Pia Trevisani)
pagina
.
22 Economia Martedì, 11 luglio 2023

La Borsa I migliori I peggiori

Piazza Affari in rialzo, in sintonia con le altre Borse
europee, anche se l’indice limita i guadagni al più
0,34%. In attesa dei dati Usa sull’inflazione e sulle
Finecobank
+3,27% T Erg
-1,04% S
Bene le banche prossime mosse delle banche centrali, ieri giornata
positiva per le banche. In particolare bene Finecobank
Bper Banca
+2,52% T Terna
-0,86% S
scatto di Fineco (+3,27%) che in tre sedute ha messo a segno un
progresso del 13%, ma bene anche Bper (+2,52%) e
Leonardo
+2,11% T Nexi
-0,82% S
deboli le utility Mps (+1,75%). Deboli invece le utility (Terna -0,86%,
Italgas -0,77%) anche se i cali peggiori li ha registrati Campari
+1,89% T Italgas
-0,77% S
Erg (-1,04%).
VARIAZIONE DEI TITOLI APPARTENENTI ALL’INDICE FTSE-MIB 40
Monte Paschi
+1,75% T Iveco Group
-0,77% S
Tutte le quotazioni su www.finanza.repubblica.it

Mancano all’appello 89 progetti

Prima nel lusso
Parità di genere
Anziani, disabili e senza tetto Gucci ottiene
la certificazione

altri soldi non spesi del Pnrr
di Giuseppe Colombo
ROMA — I fondi sono stati assegnati
alle Regioni. Non tutti, però, per-
ché i progetti presentati sono risul-
tati inferiori a quelli che il Pnrr può
finanziare. Soprattutto non si sa
che fine hanno fatto questi soldi. «È
difficile, se non impossibile — scri-
vono il Forum Terzo Settore e la fon-
dazione Openpolis in un rapporto
— sapere quante delle risorse asse-
gnate sono state poi erogate ai terri-
tori e, dunque, iniziare a monitora-
re l’impatto nelle comunità». Che
non è quello che può generare una
nuova tratta ferroviaria o l’arrivo
della banda larga.
Le risorse di cui si parla, in tutto
1,45 miliardi, sono destinate alle
persone fragili: anziani non auto-
In otto Regioni
sono finanziate meno
iniziative del previsto
per le persone fragili
1,45 mld
Risorse
Per le persone fragili e senza
fissa dimora 1,45 miliardi
2.125
Progetti
Finanziati 89 progetti in meno
rispetto ai 2.125 previsti
sufficienti, disabili e senza fissa di-
mora. Nel Pnrr nato per curare le ci-
catrici economiche e sociali del Co-
vid, erano stati inseriti tra i soggetti
a cui dedicare un’attenzione mag-
giore, perché hanno sofferto più de-
gli altri durante la pandemia.
Ma non tutto è andato per il ver-
so giusto. Dal monitoraggio emer-
ge che in otto Regioni sono stati fi-
nanziati 89 progetti in meno rispet-
to ai 2.125 previsti, nonostante nove
decreti ministeriali, due riaperture
dei termini dei bandi e svariati scor-
rimenti di graduatorie. Si è salvato
solamente l’investimento (circa
500 milioni) per la riconversione
delle residenze sanitarie assisten-
ziali (Rsa) e delle case di riposo in
gruppi di appartamenti autonomi.
In questo caso, le risorse sono state
quasi interamente assegnate. Al
contrario, non si sono riusciti a col-
locare circa 90 milioni dei 500 pre-
visti per abbattere le barriere archi-
tettoniche e favorire l’inclusione la-
vorativa. Così come sono rimasti
sulla carta circa 50 milioni per aiu-
tare gli oltre 96 mila senza fissa di-
mora a trovare una soluzione tem-
poranea, all’interno di appartamen-
ti per piccoli gruppi.
È saltato anche un altro obiettivo
del Pnrr, che prevede l’assegnazio-
ne alle Regioni del Mezzogiorno di
almeno il 40% delle risorse allocabi-
li territorialmente. L’asticella si è
fermata al 33,6%. E nel Rapporto
spunta anche una critica al gover-
no, per «il mancato coinvolgimen-
to del Terzo settore, che mette a ri-
schio la qualità degli investimenti e
l’efficacia degli interventi di welfa-
re». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Gucci è la prima realtà del lusso
in Italia a ottenere la
Certificazione della parità di
genere, prevista dal Pnrr. Il
riconoscimento, ottenuto a
seguito di un processo di
valutazione volontaria
certificato da Bureau Veritas,
coincide con la presentazione
dell’edizione 2022 del Gucci
Equilibrium Impact Report, che
riassume gli impegni, i progressi
e le azioni intraprese. In
concreto, nel 2022 il 57% di
donne ha raggiunto ruoli
manageriali e il 63,1% dei
dipendenti sono donne.
«Questo traguardo, in anticipo
rispetto ai trend europei e per
primi nel settore lusso in Italia,
riafferma con forza il nostro
impegno per una cultura che
valorizza l’equità, l’inclusività e
il rispetto», ha sottolineato
Marco Bizzarri, presidente e ceo
di Gucci.
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Martedì, 11 luglio 2023 Commenti pagina 23
Posta e risposta di Francesco Merlo Invece Concita

La scoperta
Papà La Russa inguaia il figlio di un racconto
che porta
Sangiuliano, chissà cosa sa a nuovi mondi

Caro Merlo, il presidente del Senato che ha assolto il

L’oro puro
Non rivelerò qui la fine dello scarafaggio di Kafka,
Lettere figlio può fare bene il presidente del Senato? cara e intelligente amica. Chissà che il nostro
Via Cristoforo coltissimo ministro della Cultura, spaventato, non
Marta Minervino - Lecce corra, per una volta, a leggere un Kafka per intero.
Colombo 90 Mi stupisce che La Russa non abbia capito che,

00147 assolvendo il figlio, lo condannava. Come
presidente del Senato lo conoscevamo, come
padre ancora no.
Caro Merlo, è legittimo augurarsi che nelle prossime
edizioni di giornali e telegiornali non si assista
all’assedio con flash alla donna che ha denunciato
Leonardo La Russa?
E-mail Sandra Festi - Bologna
e la ruggine
E lancio “l’operazione Sangiuliano”: chiunque lo
incontra gli faccia domande-trabocchetto, le più
semplici, come nella canzone Chissà chi lo sa:
“Quanto è lungo un fiume indiano, quante pagine
ha il Corano, ma chissà chi lo sa dov’è nato Ali
babà” di Concita De Gregorio
Caro Merlo, il punitore anonimo che con una
bomboletta spray scrive “free park” oppure “sei io sapessi raccontare storie come
contromano” sulla fiancata dell’auto parcheggiata Fabio Genovesi sa fare vorrei tre

S’
Per scrivere a Spero che la ragazza sappia proteggersi da male; i giovani immigrati che s’inventano spazzini vite almeno, per condividerle con
Francesco Merlo cannocchiali, zoom, minicineprese, cimici e chiedendo un contributo in denaro ai passanti: i chiunque possa ascoltarle. Ma
francescomerlo interviste con compenso. Temo che, come volontari di “Tappami” che asfaltano le buche siccome tre vite non abbiamo, o
@repubblica.it sempre, la notizia dello stupro diventerà stupro stradali. Roma, con la sua obiettiva e retorica per lo meno non sappiamo,
della notizia. bellezza, ha speranza prima o poi di diventare la consiglio di spendere una piccola
Milano del sud? parte di quest’unica a farsi incantare da questo
Caro Merlo, la maggioranza ha salvato la Luca Ricci - Roma raccontatore di favole che trasforma la realtà in
Santanchè, ma la spavalda ministra mi è sembrata Nella Roma dove gli occupati non lavorano, i uno specchio della propria anima, e di tutte. Non
disoccupati si organizzano, e nel “fai da te” libero e
molto ammaccata. selvaggio, ci sono pure i bagnapiante, quelli che sapevo niente di questo suo ultimo racconto che
Marco D’Orso - Napoli davanti al supermercato ti aiutano a portare le s’intitola Oro puro, per ragioni fortuite mi sono per
Salvata e blindata, è una ministra dimezzata. borse e, al parco del Colle Oppio, quegli altri che si qualche tempo distratta dal mondo delle
precipitano a raccogliere la cacca del tuo cane. anteprime editoriali e ho perciò ritrovato la
Caro Merlo, il ministro Sangiuliano non aveva letto i L’arte di arrangiarsi è un effetto collaterale del fortuna del lettore semplice. Il lettore non
libri che, con il suo autorevole voto, aveva premiato. sottosviluppo e gli avanzi da marciapiede si professionale, diciamo così.
trasformano in avanguardie da marciapiede che,
Ho sorriso, certo, ma non mi ha stupita: troppo per conto dei portieri, ai Parioli, in Prati e in centro Quello che anch’io ero al principio, da ragazza,
parla di cultura, troppa ne esibisce per essere preso allontanano i cassonetti pieni dai condomini più quando in biblioteca ero attratta da un titolo, da
sul serio. Ho un’amica che fa finta di avere letto eleganti. Nei giustizieri che imbrattano le auto una copertina e lì mi perdevo nei giorni. Dunque
tutto. Un giorno, dopo la sua ennesima, lunga tirata posteggiate male e nei “tappabuche” c’è infine sono entrata così, a passo leggero, in queste più di
in lode di Kafka e soprattutto - mi diceva – della qualcosa di più: c’è in embrione un’organizzazione quattrocento pagine che iniziano da una
Metamorfosi che “da giovanissima mi folgorò” ed “è per bande che si appropria del territorio. presentazione: mi chiamo Nuno. Nuno ha sedici
il racconto della mia vita”, feci finta di non anni, lo chiamano Granchio. Vive a Palos, in
ricordare e le chiesi: “Ma come gli va a finire al Caro Merlo, nel salutarla dalle pendici dell’Etna le Spagna. Ha perso da poco sua madre quando,
povero scarafaggio? Ridiventa uomo, scappa in un chiedo: cosa facciamo con l’esclamazione di nell’agosto del 1492, per caso si imbarca su una
cassonetto, o contagia tutti i suoi familiari, si sposa meraviglia “Whàu”. Ghigliottiniamo? nave di cui non conosce la destinazione. Lui che
con una scarafaggia e vivono felici e contenti?”. Non Enzo Costa – Reggio Emilia non ama entrare in mare, preferisce guardarlo
lo sapeva. Ghigliottiniamola e gettiamola nel fuoco dell’Etna. dagli scogli.
Marzia Mosca - Viareggio ©RIPRODUZIONE RISERVATA La nave è la Santa Maria e siccome Nuno ha
imparato dalla madre a leggere e scrivere diventa
lo scrivano del Comandante, che di nome fa
Violenze sessuali perché le persone preferiscono Ma perché devono pagare Cristoforo Colombo. Il viaggio è lungo e
E-mail rimanere a casa e percepire il sempre gli italiani che spaventoso, ma le ore passando ascoltando parole.
Per scrivere alla e cattivi padri reddito di cittadinanza, per sgobbano, cercando di Giorni infiniti, l’approdo, un nuovo mondo e una
redazione quanto in Alto Adige il tasso di risparmiare nonostante nuova umanità, la ferocia degli uomini, l’amore, il
rubrica.lettere Antonio Tiezzi disoccupazione è talmente stipendi fermi e costo della vita ritorno. Alla fine del viaggio: “Vi prego, non cercate
@repubblica.it basso che i percettori della sempre più elevato? Non nuove terre, restate nelle solite cercando di fare
Leggo di stupri e violenze a misura che disincentiva a esistono più la precettazione e cose nuove. Restateci contenti, e buona fortuna”.
danno di ragazze e mi chiedo lavorare sono pochissimi. La la contrattazione? È l’ennesimo Un suggerimento. L’oro puro non arrugginisce, è
che educazione hanno avuto sensazione è che dal prossimo schiaffo in faccia agli italiani tutto qui.
questi giovani? I loro padri anno scolastico i concorsi per onesti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

erano troppo impegnati nella
azione politica per rendersi
conto dei disastri familiari?
Sono padre. Mi sono sottratto
ad impegni politici e forse ho
fatto male. Ho il timore di
essere stato poco presente nella
educazione di mia figlia, ma ho
avuto la fortuna di sposare una
donna che è stata anche una
ottima madre. Mi resta una
classe politica impresentabile e
una figlia della quale non posso
che essere molto orgoglioso.
Alto Adige, i bidelli
non si trovano più
G.Caruso - Bolzano
In Alto Adige c’è carenza di
bidelli. I bidelli in Alto Adige
debbono pulire 144 metri
quadrati in un’ora. Non si
presenta nessuno ai concorsi
bidello saranno affollati anche Scrivete a concita@repubblica.it
in Alto Adige, perché caduta la
predetta misura è sempre I 30 chilometri orari
meglio pulire 144 metri
quadrati in un’ora che sono sacrosanti Pietre
raccogliere mele.
Basilio Mario Fornari - Roma Circolo
Sabato lo sciopero Chi si lamenta del limite a 30 di Paolo Berizzi
km/h in alcune zone delle
che non ti aspetti
Anna Boatti
grandi città rappresenta la
categoria degli “allergici alle
regole”, fortemente
P er Fratelli d’Italia l’intitolazione di circoli a
personaggi legati al fascismo sta diventando
un classico. Ultimo inaugurato, in Romagna, uno
rappresentata proprio dagli dedicato a Pino Romualdi, che dopo avere
Sabato 15 luglio i trasporti in utilizzatori di auto e scooter. A aderito alla Repubblica di Salò divenne
Italia saranno paralizzati, a questi signori vorrei ricordare funzionario del Partito fascista repubblicano a
causa di una serie di scioperi di che in Italia circolano almeno Forlì. A proposito delle leggi antisemite disposte
compagnie aeree e affini. È un un 10% di veicoli che, per lo da Benito Mussolini disse: “Gli ebrei sono stati
sabato di metà luglio, una data stato pietoso in cui versano, messi al loro posto. I puro sangue saranno messi
che per molti italiani segnerà dovrebbero essere sequestrati e in campi di concentramento”. Tra i fondatori del
(segnerebbe) l’inizio di vacanze demoliti seduta stante! E che Movimento sociale italiano, la salma di Romualdi
attese da un anno, pagate dire poi di quelli che non è sepolta nel cimitero di Predappio, vicino alla
spesso con difficoltà e sacrifici. pagano l’assicurazione e il cripta di Mussolini. Al taglio del nastro del circolo
Non esistono più fasce e periodi bollo? Ben venga il limite, così i Romualdi ha partecipato l’altro giorno Tommaso
di garanzia? Il ministro Salvini tutori dell’ordine potranno Foti, capogruppo alla Camera di FdI.
era distratto, quando è stato controllare meglio se solo ne pietre@repubblica.it
proclamato questo sciopero? avessero voglia!

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24 Commenti
L’amaca Come cambia la tv di Stato
Un feuilleton
di corte
Rai, tante Italie da narrare
di Corrado Augias
di Michele Serra
N ell’intervista che il Direttore Generale della Rai
Giampaolo Rossi ha rilasciato al Corriere della Sera,
c’è un breve inserto che merita una riflessione. Poche
parole, di quelle però che tracciano una rotta. Il critico
televisivo del Corriere Aldo Grasso ha dedicato alla
breve frase una sua rubrica, credo valga la pena di
tornarci su. Parlando della nuova Raitre Il dottor Rossi
ha detto: “Come ogni altra rete racconterà l’Italia com’è
realmente, non come qualcuno la vorrebbe”. Com’è
realmente l’Italia? Qualcuno si sente di dire quali
caratteri etnici, linguistici, politici, di costume,
gni vicenda familiare, identifichino un ethos comune a sessanta milioni di
O
gravida di sentimenti italiani? O anche solo alla loro maggioranza? Se c’è un
privati, meriterebbe popolo la cui immagine nel mondo è drammaticamente
rispetto e discrezione; non ambigua, spesso indecifrabile, quelli siamo noi. Siamo il
Paese di eccellenze uniche e di diseguaglianze abissali,
fosse che famiglia e partito,
abbiamo territori e imprese all’avanguardia nel
nel caso di Forza Italia, sono continente e altre che figurano in coda ad ogni possibile
la stessa cosa, entrambi classifica, scienziati e ricercatori che si fanno largo nelle
disponibilità prima del defunto e ora dei istituzioni più prestigiose e un abbandono scolastico
suoi eredi; con un salto indietro nei secoli drammaticamente alto, un analfabetismo funzionale di
che rimanda alle successioni dinastiche e proporzioni scandalose. Gli italiani sono questo magma
agli intrighi di corte. E dunque, essendo i ribollente per il quale non è possibile un racconto che
partiti oggetto di pubblico interesse, e tutto sommi in una sola “realtà”. Torna la vecchia
protagonisti della democrazia, la domanda di Pilato: Quid est veritas? Gesù non rispose,
discrezione non solo non è consigliabile, sapeva che il funzionario romano non avrebbe mai
ma sarebbe una sconveniente omissione. capito il senso delle sue parole. Anche noi abbiamo
grandi difficoltà a rispondere, prima ancora ad
Ci tocca occuparcene, anche se è a interpretare, le parole del Direttore Generale della Rai.
tutt’altro che dobbiamo i nostri momenti Ho avuto l’occasione di parlare con lui. È un uomo colto,
di benessere. ha una visione precisa, crede in ciò che dice; un
Dunque si legge con inevitabile curiosità intellettuale, diciamo.
ogni scampolo di gossip sull’eredità Frequento la Rai da sessant’anni, ho conosciuto dirigenti
Berlusconi; quella patrimoniale e quella d’ogni tipo, quelli che si accontentavano d’una poltrona,
politica, anch’esse sovrapponibili. Si quelli che pensavano solo al partito, quelli che si
sgranano gli occhi di fronte alla chiostra barcamenavano inserendo anche un minimo di qualità
di cortigiane-deputate in lite tra loro (non nei programmi. Nella vecchia Rai, l’impronta più forte la
si offendano: le cortigiane, come impresse però l’ingegner Filiberto Guala. Gran cattolico,
grande organizzatore, fu il solo che, per qualche anno,
insegnava Scalfari, erano donne
riuscì a fare della Rai lo specchio di un’Italia quale lui
importanti e – un tempo – di grande immaginava e voleva che fosse. Il codice di
cultura). Si fa memoria a noi stessi, autodisciplina per i programmisti dettava: “Non è
sebbene increduli, che la signora Fascina consentita la rappresentazione di scene e vicende che
è al tempo stesso l’ultima vedova del possano turbare la pace sociale o l’ordine pubblico.
monarca e una influente parlamentare, e
dunque i cento milioni (più tesorone che
tesoretto) da lei ereditati potrebbero
avere anche una destinazione politica,
parte in tailleur e merletti, parte per Le spine della destra
risanare i debiti del partito; che il seggio
da lui lasciato vacante al Senato è stato
La rinuncia agli incapaci
riassegnato, incredibile ma vero, da una
“riunione di famiglia”.
Infine, irrisolto, il cosiddetto mistero del
figlio minore, Luigi, la cui parte nel
feuilleton sembra quella dell’escluso o
del diverso, avvolto nel silenzio. Che sia
comunista? Sarebbe, diciamolo, un di Natalia Aspesi
magnifico colpo di scena. Ma anche i
romanzi non sono più quelli di una volta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
M a scusi signora Meloni, arrivando a mettere insieme
un nuovo brillante governo di arcidestra,
conoscendo immagino milioni di galantuomini, credo, di
ILLUSTRAZIONE DI GUIDO SCARABOTTOLO
destrissima, perché si è lasciata trascinare nella grande
festa della vittoria, a sistemare gli amici più cari e più
devoti, quelli con la testa di bronzo del duce finalmente
in salotto? Ma non poteva stare più attenta, con meno
frenesia? Mettiamo la seconda carica dello Stato. Con
Cucù tutte le destre a farle seguito, c’era davvero bisogno che
mettesse sull’illustre poltrona un uomo che tutti
di Sebastiano
sappiamo essere esemplare ma purtroppo con una aria e
Messina
una voce da far paura, e pochi capelli sempre unti e
spettinati, che se li vede un bambino diventa subito
I tabulati del Fisco rivelano che i comunista, ma di quelli spietati? Non c’era tra i suoi
tassisti dichiarano un reddito medio di devoti un giovane di bell’aspetto, non certo l’urlatore,
288 euro a settimana. Come facciano a anche lui spettinato e deputato di Fratelli d’Italia,
Giovanni Donzelli, che avrebbe coperto benissimo la
sopravvivere, non si sa. A Bologna però carica senza un figlio che si chiamasse pure Apache e che,
c’è uno di loro che pubblica leggo su Facebook, sta facendo innamorare le giovani che
sfrontatamente su Twitter i suoi di Mussolini hanno sentito parlare ma neanche così male.
Tenendo poi conto che avendo lui, il senatore Ignazio La
incassi: 2885 euro solo nell’ultima Russa, ben 75 anni, poteva starsene a casa senza dar
settimana. È evidente che avrà un fastidio a nessuno. Seguono subito i commenti di un
sistema segreto per prendersi lui tutti i povero giovane invece molto pettinato con una onda
sospetta, che fa lo spiritoso su Libero, scrivendo di “una
clienti di altri nove colleghi. Devono ragazza fatta di cocaina prima di essere fatta anche da
essere quelli che gli tagliano le Leonardo Apache”: e qui cominci a sentirti un po’
gomme, gli sputano e lo insultano. nervoso. Poi c’è Andrea Dalmastro delle Vedove, di
Fratelli d’Italia, di cui viene chiesto l’imputazione coatta,
Fossi in loro, lo denuncerei alla avendo rivelato i segreti del caso Cospito; e questo tutto
Finanza. insieme, due casi brutti più un terzo più vistoso, la dolce
intemperanza di un signora molto cattiva, la famosa
Martedì, 11 luglio 2023
L’incitamento all’odio di classe e la sua esaltazione sono
proibiti. Sabotaggi, attentati alla pubblica incolumità,
conflitti con le forze di polizia, disordini pubblici
possono essere rappresentati con somma cautela e
sempre in modo che ne risalti ben chiara la condanna.
Dovranno essere escluse le opere di qualsiasi genere che
portino discredito o insidia all’istituto della famiglia,
risultino truci o ripugnanti, irridano alla legge, siano
contrarie al sentimento nazionale...”. Eccetera.
Si scrive spesso dei mutandoni imposti alle ballerine da
Ettore Bernabei; è un piccolo falso storico; Bernabei era
un sopraffino politico le mutande delle ballerine lo
interessavano fino a un certo punto; fu Guala il vero
ideologo, l’uomo che dette alla Rai un’invidiabile solidità
aziendale, favorì l’inserimento di una pattuglia di
intellettuali (non solo cattolici) destinati a una meritata
carriera, che soprattutto ebbe la visione netta di quale
Italia dovesse essere rappresentata sul piccolo schermo.
Alla fine, Guala, per una serie di malcontenti, dovette
dimettersi; concluse la sua esistenza come sacerdote. La
sua impronta restò a lungo, potrei dire fino al primo
centro-sinistra nel 1963.
Come non esiste il giornalismo obiettivo, così non esiste
una rappresentazione “reale” dell’Italia. Il massimo
possibile di obiettività che il giornalismo possa
raggiungere è dichiarare le fonti e riferirne con
scrupolo. Più di così non si può. Molti anni fa, un giorno
che nella riunione di Repubblica si discuteva (per
l’ennesima volta) dell’obiettività, Scalfari, in vena di
sarcasmo, tirò fuori dalla mazzetta dei giornali l’Unità e
disse: “Questo è il giornale più obiettivo. Sapete perché?
Sotto la testata c’è scritto ‘Organo del partito Comunista
Italiano’ - Io non vi racconto la verità, dichiara quella
scritta. Posso darvi solo la ‘mia verità’ come organo di
partito”.
Al direttore generale Rossi, vorrei sommessamente
ricordare che un’unica Italia reale non esiste. Esistono
tante Italie quante sono le narrazioni possibili. Avendo
partecipato alla nascita di Raitre (1987), ricordo
distintamente che il solo punto comune d’orientamento
cui si accennò, erano i valori della Costituzione
democratica e antifascista. Credo che sarebbe un bene
per tutti continuare a farne una guida.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Daniela Santanchè, 62 anni flautati, coi begli occhi neri e
voce delicata (ed esponendo coraggiosa la scriminatura
venuta male). Però dimenticandosi di dire che sì, per i
suoi casini ci sarebbe pure l’iscrizione nel registro degli
indagati.
Allora signora Meloni, è vero, gli italiani sono tutti con lei,
e quindi anche con tutti i suoi ministri (tipo quello che
non avendo mai letto, giustamente, i libri dello Strega e lo
dice contento, dopo averli votati, e l’aria beata di essere lì
a raccontarlo, brava come un fulmine, alla ruvida Geppi
Cucciari). Ma non sarebbe più semplice che, presa dal
fascino della vittoria, lei capisse di aver fatto qualche
errore, e corresse subito ai ripari, liberandosi per esempio
della ministra del Turismo che potrebbe avere più tempo
da dedicare alla cacciata di innocenti giornalisti, magari
dando una sgridatina al buon babbo La Russa? Signora,
lungi da me darle un consiglio, ma non potrebbe dire ai
suoi cari amici diventati stupefatti ministri di aprire
bocca solo se sicuri di non dire stupidaggini? Questi, tutti
in una volta, hanno parlato leggermente a sproposito,
hanno aperto bocca quando non dovevano, insomma, era
meglio se stavano zitti. Senza contare la meraviglia della
signora Roccella, ministra della Famiglia, della Natalità e
delle Pari opportunità, che con grande sorpresa dei suoi
elettori, ha sostenuto che Santanchè potrebbe essere un
nuovo caso Tortora, messo in galera innocente, il che ha
costretto chi l’ascoltava far casino. Forse, signora Meloni,
qualche suo fan si è un po’ stupito di questi piccoli errori,
e chissà come sarebbe sollevato a saperla eroicamente
capace di piccole, modeste rinunce per togliersi di torno
gente diciamo, disadatta a governare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 11 luglio 2023 Commenti pagina 25
Il punto La vignetta di Biani

Meloni-magistrati
l’ora dei mediatori
di Stefano Folli

L a nuova stagione di tensioni tra politica

e magistratura avrà inevitabili
conseguenze. Tuttavia potrebbero essere
meno ovvie e prevedibili di come qualcuno
ha messo in conto. E non riguardano solo il
governo: anche l’opposizione non può
pensare di ricavare troppi vantaggi da
questo “eterno ritorno del sempre uguale”,
secondo il celebre pensiero di Nietzsche che
in verità descriveva scenari meno banali. In
primo luogo, a Palazzo Chigi devono ancora
decidere quale via imboccare. La premier
non può trasmettere l’idea d’essersi
indebolita o, peggio ancora, di temere le
inchieste giudiziarie fiorite qui e là. Certo, si
è riproposto negli ultimi giorni il tema di
una classe dirigente carente e in qualche
caso davvero sprovveduta. Ma il perno del
centrodestra è e resta la presidente del
Consiglio: lei ha raccolto il consenso
elettorale, lei e non altri ha la responsabilità
di non disperderlo, senza farsi schiacciare
dai problemi quotidiani. Al tempo stesso, la
suggestione di andare avanti come un
ariete, in una sorta di braccio di ferro
definitivo con una parte della magistratura,
sembra poco realistica (anche per il ruolo
silente ma non indifferente del Quirinale). Il
sentiero è stretto, ma il compromesso deve L’allarme climatico
essere possibile, altrimenti lo sconquasso
dell’equilibrio democratico lascerà le solite
macerie.
C’è chi teme che la crisi sia tale da non
escludere la caduta del governo. Ipotesi
molto rarefatta, ma che esprime le
inquietudini della destra. Del resto, è il
pensiero segreto di alcuni settori
I negazionisti e la scienza
dell’opposizione: sperare, pur senza
ammetterlo in modo esplicito, che la mano di Riccardo Luna
giudiziaria arrivi lì dove l’iniziativa politica
non è in grado di ottenere un risultato. È la
riedizione di uno schema già visto in I segue dalla prima pagina dicendo: e cosa è accaduto nei centocinquant’anni precedenti?
passato che non ha mai portato fortuna. E in quelli prima ancora? E quando c’erano i dinosauri? Ce li
Oggi poi la situazione sarebbe diversa da
quella conosciuta ai tempi di Berlusconi. Un
crollo dell’esecutivo per via giudiziaria
S ono più di quelli che muoiono per molti tipi di tumore, per
dire. E sono comunque troppi. Oppure la sostenibilità
sociale, che le destre europee usano per provare a fermare
avete i dati dei dinosauri? No, vero? Il sottotesto delle domande
era: i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, finitela di fare
i piantagrane e lasciamo il mondo così com’è che va tutto bene.
equivarrebbe a cancellare il dato elettorale qualsiasi provvedimento per l’ambiente, ignora “i morti di Ma la verità è che i dati ci sono e i dati dicono che è vero che il
del 25 settembre, che fu spiacevole per caldo”? Quelli non contano? clima sulla Terra è cambiato tante volte in alcuni miliardi di
tanti, ma limpido e legittimo. La destra Cominciamo col dire che il caldo, questo caldo, non è normale. anni, ma da diecimila anni a questa parte si è stabilizzato e solo
griderebbe al tradimento, la sinistra non Non è vero che “ha sempre fatto questo caldo d’estate”. questo ha permesso la nascita delle prime civiltà e il progresso
sarebbe in grado di gestire un potere senza Finiamola con questa panzana. È vero il contrario: non ha mai umano. La stabilità del clima. Purtroppo quell’equilibrio si è
consenso, la frattura politica e istituzionale fatto questo caldo nel mondo. Mai, almeno da quando le rotto, più o meno dalla secondo rivoluzione industriale,
apparirebbe insanabile. temperature vengono misurate e registrate: dalla fine dell’800. quando le emissioni di anidride carbonica sono aumentate
In definitiva, si direbbe che a nessuno Può essere utile fornire qualche dato a tutti quelli che esattamente come le temperature medie... Facile individuare il
convenga soffiare sul fuoco. Nemmeno alla confondono il meteo con il clima e che sono abituati ad problema, dobbiamo cambiare modello economico, sappiamo
parte più militante della magistratura, se è emettere sentenze in base al tempo che fa oggi nel posto dove come farlo, potremmo farlo e staremo tutti bene davvero.
vero che i sondaggi rilevano una stanno: nelle scorse settimane si sono registrate temperature Niente da fare, i due europarlamentari negazionisti non
progressiva perdita di credibilità del insostenibili, ben sopra i 40 gradi, in larghe zone della Cina, del ascoltavano più da un pezzo.
sistema giudiziario, con i cittadini che Giappone, nel sud degli Stati Uniti e in Messico, in Spagna e ll fatto è che i conservatori hanno deciso che il nuovo
nutrono scarsa fiducia in una giustizia Portogallo; ma anche in Sud Africa e in America del Sud, dove avversario da battere non sono più i comunisti ma gli
spesso inefficiente. E qui si torna al punto pure teoricamente sarebbe inverno, il termometro in certe ambientalisti. Come se conservare la vita della specie umana
cruciale della riforma Nordio. Il governo aree non si schioda dai 30 gradi. In inverno. Anche il freddo sul Pianeta non dovesse essere il primo obiettivo anche di un
può limitarsi a sventolarla come una può indicare il caldo: al Polo Sud i 31,9 gradi sotto zero di conservatore. E invece basta prendere un qualunque giornale
bandiera garantista, ma senza vera qualche giorno fa sono la temperatura più alta mai registrata a di destra per accorgersi che ogni giorno qualunque misura che
intenzione di approvarla per non inasprire luglio; e nell’Artico canadese i 37,9 gradi sono quasi tre gradi in punti a ridurre le emissioni climalteranti viene derisa e
il conflitto fra poteri dello Stato. Al punto in più del record precedente, del 1989. Tre gradi in 44 anni. attaccata. Ieri c’era un articolo che provava a sostenere che la
cui siamo, tuttavia, una rinuncia preventiva Questo si accompagna ad incendi, alluvioni e uragani con il Co2 faccia bene al pianeta mettendo in fila una tale sequela di
agli aspetti più significativi del progetto - a loro carico di lutti e nuove povertà. Come stupirsi se a milioni scemenze che veniva voglia di ignorarlo. Ma è un errore: è
cominciare dalla separazione delle carriere decidono di abbandonare i loro Paesi divenendo profughi venuto il momento di smontare quelle scemenze, una per una,
- suonerebbe come una netta sconfitta del climatici? Incendi, alluvioni e uragani ci sono sempre stati, è ogni giorno. Perché sono pericolose. E spiegare ogni giorno
governo che apparirebbe condizionato al vero, ma mai così violenti, mai così frequenti. Non sono quello che sta accadendo. Non nei convegni di specialisti ma
punto di non avere la forza per legiferare in opinioni o sensazioni: se lo chiedete a qualunque climatologo parlando alla gente. Su due importanti emittenti francesi le
Parlamento. Ne deriva che in questo vi fornirà i dati. Hanno una pazienza infinita, i climatologi: previsioni del tempo sono appena state allungate di qualche
momento sono all’opera i tessitori. Il incredibile come non si arrendano davanti alla nostra minuto per consentire ai meteorologi di dire anche perché fa
sottosegretario alla presidenza, Alfredo indifferenza, al nostro tentativo quotidiano di guadagnare caldo, perché c’è la siccità, perché le alluvioni. Chissà se vorrà
Mantovano, egli stesso magistrato, possiede tempo prima di occuparci della “sfida bellissima che abbiamo farlo anche la Rai che sotto la presidenza di Marinella Soldi ha
le necessarie doti di mediatore e ha il giusto davanti”, per usare le parole di uno dei pochi leader del mondo scoperto l’importanza della sostenibilità.
profilo per muoversi nei due campi. ad aver capito cosa sta accadendo: Papa Francesco. Dice Ma per vincere questa “sfida bellissima” sarà poi necessario
La riforma non può essere svuotata, ma non proprio così, “sfida bellissima”, ci torneremo. avere la capacità di raccontarla, spiegare perché dopo il
dovrà evidentemente risultare punitiva Il fatto è che la scienza sembra impotente davanti a chi nega il mondo sarà migliore per tutti e individuare con chiarezza gli
verso la magistratura. E l’opposizione può cambiamento climatico in atto e le sue cause. Il mese scorso ad strumenti finanziari per non lasciare indietro nessuno,
contribuire non poco a questa fase se un dibattito con alcuni europarlamentari, hanno mostrato loro soprattutto i più fragili che temono che un qualunque
sceglierà la via costruttiva. Luciano le strisce del clima, la celebre rappresentazione delle variazioni cambiamento possa essere letale. Se gli agricoltori si
Violante indica da tempo una strada (da delle temperature negli ultimi centocinquant’anni; si va dal blu oppongono alla Restoration Law che verrà votata domani dal
ultimo parlando con il Corriere) che non è scuro della fine dell’800 fino al rosso acceso degli ultimi Parlamento europeo, vuol dire anche che non è stato fatto un
troppo diversa da quella a cui lavora decenni. Il blu indica le temperature sotto la media, il rosso buon lavoro per convincerli che proteggere la natura servirà
Mantovano. Ma non è detto che le spinte quelle sopra. Non servono parole, non servono numeri, anche soprattutto a loro.
radicali da una parte e dall’altra siano un bambino capirebbe cosa sta accadendo. Il mondo si sta Infine servirebbe una sinistra che capisse che la questione
destinate a soccombere. La vicenda è surriscaldando. Tra un po’ sarà troppo tardi, anzi secondo un ambientale non è, non può più essere, una riga in un
appena agli inizi. rapporto pubblicato da Nature un mese fa, forse è già troppo programma elettorale, ma un modo nuovo di guardare il
©RIPRODUZIONE RISERVATA tardi, siamo entrati in una fase di instabilità. Ma quel giorno mondo.
due europarlamentari di destra hanno replicato infastiditi ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Martedì, 11 luglio 2023
la caduta. Cronache della fine del fascismo. 3
Le due congiure
contro il Duce
Da una parte c’è Dino Grandi il gerarca da sempre in contrasto con Mussolini
Dall’altra c’è il Maresciallo Badoglio che, anche per volontà di Maria José, è pronto
a sostituire il dittatore. E il ruolo del Gran Consiglio, dice il Re, sarà fondamentale
k Profili a che parte stava il
Il doppio ritratto buon Dio? Era l’ulti-
del re d’Italia
Vittorio
Emanuele III
(a sinistra)
e di Benito
Mussolini
D ma domanda di
quel sabato, il 24 lu-
glio 1943, e nasce-
va dal sentimento
dell’azzardo che
cresceva nelle ultime ore, insieme
(a destra) da con la consapevolezza del rischio.
L’Illustrazione Dino Grandi aveva già scritto tre me-
Italiana del 16 si prima, ad aprile, la bozza del suo
giugno del 1940 ordine del giorno che restituiva tut-
ti i poteri al Re, sfiduciava Mussoli-
ni, rilanciava lo Statuto: e quindi
aboliva di fatto la dittatura e detro-
nizzava l’onnipotenza del fascismo,
portando a conclusione la sua perdi-
ta d’autorità nel Paese stremato. Ma
adesso era il momento di provarci
davvero, sfidando di persona il dit-
tatore, la sua tecnica di controllo
violenta, il suo carisma declinante
ma ancora non spento nei bagliori
intermittenti del mito. Così Grandi
nel cammino verso Palazzo Venezia
voltò a destra in piazza Colonna ed
entrò nella penombra del barocco
pomeridiano di Santa Maria della
Pietà. Pochi minuti in piedi in fondo
alla chiesa vuota, il tempo per chie-
dere il concorso divino nell’opera-
Cultura
di Ezio Mauro
zione temeraria che stava per inco-
minciare, affidando al Signore la
protezione di sua moglie e dei suoi
figli se fosse finita male. Convocato
l’Onnipotente dal cielo per sconfig-
gere l’onnipotenza in terra, Grandi
uscì nella luce di luglio e nella sua
sahariana nera d’ordinanza, con-
trollando di avere con sé le due bom-
be a mano Breda 35 a spoletta che il
giorno prima si era fatto consegna-
re dal generale Agostini, comandan-
te della Milizia Forestale. Con quei
63 grammi di tritolo in ognuna del-
le due tasche, garantiti da tre sicu-
rezze, il congiurato Grandi entrò al-
le 5 del pomeriggio per l’ultima vol-
ta nel palazzo del Duce.
L’attesa dilatava il sabato a dismi-
sura. Tutti facevano i conti dei voti
presunti, calcolavano gli esiti possi-
bili, soppesavano i pericoli, control-
lavano l’orologio. Adesso manca
un’ora. Giuseppe Bottai, ex mini-
stro dell’Educazione, si sdraia sul
letto e guarda la stanza come se non
dovesse più tornare a casa, poi co-
mincia a fare i conti con la figura
del Duce: sta per tradirlo? No, è lui
che ha tradito giorno per giorno, ha
distorto e corrotto ogni cosa. Giu-
seppe Bastianini, sottosegretario
agli Esteri, si accorda per dormire
fuori casa stanotte, ospite del Capo
della sua segreteria, Egidio Ortona.
Giovanni Marinelli, a lungo segreta-
rio amministrativo del partito, pri-
ma di uscire per la riunione prepara
le valigie. Il maresciallo Pietro Bado-
glio, che guiderà il governo dopo il
Duce, è chiuso nel suo studio, da-
vanti al telefono Kellog del 1918 con
cui diede gli ordini della battaglia
del Piave. Aspetta.
A villa Torlonia, in quel momen-
to, il Duce si fa abbottonare il collet-
to duro della camicia da Irma, la ca-
meriera. Bloccato in piedi nel salot-
to non può evitare l’assalto della mo-
glie che già stamattina presto, appe-
na l’ha sentito muoversi, è entrata
nella sua camera per dirgli di far sal-
tare la riunione del Gran Consiglio:
«Devi proprio andare? La riunione è
così necessaria?» «Non vedo perché
dovrei rinviare — risponde Benito —
, sarà una spiegazione tra camerati,
ognuno dirà la sua». Rachele insi-
ste: «Camerati… È così che chiami
quel gruppo di sciagurati?». Ma
Mussolini fa un gesto di nervosi-
smo. Irma, che due ore prima l’ha vi-
pagina 27
DE AGOSTINI PICTURE LIBRARY/GETTYIMAGES
sto piegato in due nello studio per
un attacco del mal di stomaco, gli
domanda se deve mandargli in uffi-
cio alle 8 il solito thermos di latte
caldo, ma lui sta già salendo in auto
con De Cesare che lo aspetta. Rache-
le è lì davanti, ha portato il suo cari-
co di preoccupazioni fin nell’andro-
ne, e non si muove: «Falli arrestare
tutti, Benito, dai l’ordine ancor pri-
ma di incominciare». Parte infastidi-
to da questa angoscia della moglie
proprio perché sa che nelle sue su-
perstizioni è sensitiva: come nelle
sedute spiritiche col principe Torlo-
nia, quando si spande in casa un im-
provviso profumo di viole, e con
quel violino inesistente che suona
talvolta nel buio. Chissà cos’ha visto
stanotte, o sognato.
Naturalmente il Re, di cui Rache-
le diffida: è un suo fantasma fisso.
Mentre l’auto corre sulla Nomenta-
na il Duce accetta il dubbio, esami-
f na ancora una volta l’insidia. A par-
“Devi
proprio
andare?”
te il fatto che Vittorio Emanuele sa
benissimo come il suo Capo di go-
verno sia a conoscenza dei fondi e
dei titoli che Sua Maestà ha trasferi-
to a Londra durante la guerra d’Etio-
pia, e abbia anche soffocato certe
“Non vedo
“notizie intime” (come scrivono i
perché rapporti di polizia) sul Principe Ere-
rinviare, ditario che potevano diventare uno
sarà una scandalo: ma cosa sta facendo in
quei mesi il sovrano? Davvero c’è da
spiegazione preoccuparsi? Al Duce, nutrito quo-
tra tidianamente di rapporti riservati,
camerati” intercettazioni, delazioni, gli atti
“Falli del monarca sembrano tutti inno-
cui. È vero che dopo tre anni di silen-
arrestare zio il Re ha ricominciato a ricevere
tutti, Benito, in udienza i vecchi presidenti del
ancor prima Consiglio dell’Italia prefascista, ma
poi ne ha ogni volta parlato con
di iniziare” Mussolini, ironizzando sui leader
colloquio del passato, bollati come dei “reve-
tra il duce nant”. Dunque niente da temere al
e la moglie Quirinale, sotto controllo. Il Duce
rachele può adesso voltarsi dall’altra parte,
occuparsi dei gerarchi, e tappare le
g falle che si sono aperte proprio nel
corpo mistico del partito.
I segue nelle pagine successive
pagina
.
28 La caduta Cronache della fine del fascismo
L’attivismo I segue dalla prima pagina precedente
Ma le note riservate d’informazio-
del Duca ne dei servizi segreti misurano la
d’Acquarone frequenza degli incontri, non la
febbre che cresce. Soprattutto non
segnala segnalano l’attivismo del Duca
d’Acquarone, che raccoglie le insof-
al trono ferenze politiche dentro il partito e
il disagio fuori per portarle fino alla soglia
del trono. Il Duca sta incomincian-
politico do a lavorare anche nella direzione
contraria, portando prudentemen-
nelle file te fuori dal Palazzo i primi dubbi
fasciste del Re, la sua amarezza per il corso
della guerra, l’idea titubante che bi-
e trasmette sogna guardare oltre la dittatura.
Questo schema restituirà centrali-
anche tà alla Corona, che potrà rientrare
fuori in possesso della sue prerogative, e
che per questa via proverà a salvar-
il fastidio si dalla sconfitta in guerra e dal col-
lasso del regime. In fondo la monar-
del Re chia sabauda regnava prima del fa-
scismo che l’ha ridimensionata,
ma che adesso può rivelarsi soltan-
to una parentesi nella storia italia-
na. Il problema è trovare il passag-
gio che assicuri alla dinastia di re-
gnare dopo il crollo che si avvicina.
E d’Acquarone, con circospezione,
spinge i visitatori più fidati davanti
al sovrano con il mandato preciso
di convincerlo che la monarchia è
condannata come il fascismo se
non spezza immediatamente il
connubio, separandosi dal Duce e
costruendo un ponte verso il dopo.
I partiti cancellati dalla scena
pubblica hanno ricominciato a
muoversi nella clandestinità. L’Ita-
lia libera, organo del Partito d’Azio-
ne, denuncia nelle sue poche pagi-
ne «la crisi di un regime infame e di
uomini corrotti», denuncia «il ten-
tativo di liquidare Mussolini man-
tenendo però in piedi le forze della
reazione», e invita «tutte le forze di
sinistra a non lasciarsi ingannare,
perché le destre reazionarie, politi-
camente ed economicamente, de-
vono cadere con il loro Capo». Il Re
legge le intonazioni repubblicane
che emergono con chiarezza dopo
la lunga pratica di connivenza sa-
bauda col fascismo: «L’autocrazia
politica e sociale che da 20 anni sof-
foca ogni libera voce e sopprime
ogni legalità per instaurare il re-
gno dell’arbitrio, vede spuntare or-
mai il crepuscolo sanguigno della
suprema avventura imperialistica
e, colpita al cuore, vorrebbe trasci-
nare il Paese con sé nella morte e
nel disonore», scrive il giornale
I partiti cancellati dalla scena
pubblica hanno ricominciato
a muoversi nella clandestinità
“L’Italia libera”, organo del Partito
d’Azione, denuncia “la crisi di un
regime infame e di uomini corrotti”
azionista. «Questo gioco sinistro
non può riuscire, non deve riusci-
re. Il regime è condannato dalla co-
scienza morale del mondo, e il Pae-
se deve separare da esso la propria
responsabilità. Nessuno attenda la
salvezza della Patria dall’interven-
to di istituzioni — come la monar-
chia — che col regime hanno diviso
ogni responsabilità e con esso deb-
bono perire». Poi lo slogan che rac-
coglie tutto, in una bandiera: «Chia-
miamo i liberi e gli audaci a creare
k Fascisti un movimento che, arrestando il
In alto Giuseppe Paese nella sua corsa verso l’abis-
Bottai, ministro so, imponga la pace immediata, la
dell’Educazione decadenza del regime autoritario,
nazionale; qui l’instaurazione di un sistema fon-
sopra dall’alto la dato sulle libertà civili e politiche,
moglie del Duce per una rinnovata coscienza libera-
Rachele e le e una moderna democrazia del
Ivanoe Bonomi lavoro».
premier tra il L’Unità, organo centrale del Par-
1921 e il 1922 tito Comunista d’Italia, già dal pri-
mo numero di quel 1943 invitava a
seguire l’esempio bolscevico: «Gli
hitleriani sono battuti e scacciati
dall’URSS. Battiamoli e scacciamo-
li anche noi dal territorio italiano».
Ora incita a concentrare le forze
contro il Duce: «Mussolini è il re-
sponsabile, va cacciato dal potere.
Il tramonto del fascismo assomi-
glia alla sua origine: sorto con la
violenza, esso non può mantenersi
al potere che con la violenza. La ri-
sposta dev’essere la violenza». Se-
gue l’appello a unire le forze nel
Fronte Nazionale lottando «per la
pace separata immediata dell’Ita-
lia, per la rottura della mostruosa
alleanza con la Germania, per l’ab-
battimento del regime fascista e la
conquista delle libertà democrati-
che», a diffondere l’Unità e a parte-
cipare alla sottoscrizione per il
giornale, che ha già raccolto
152.546 lire: “un fabbro” ha versato
50 lire, “un cascinaio” 100, “due
ammiratori di Stalin” 22, “un ex ge-
rarca fascista” 65, “un infermiere”
5, “un meccanico” 2, “sei sparta-
chiani” 100, “un parrucchiere” 50,
“un artista lirico” 200, “Viva Timi-
shenko” 116, “un gruppo di soldati”
100, “un nemico di Mussolini” 10,
“un droghiere di Torino” 15. Poi l’in-
vito a sintonizzarsi ogni martedì,
venerdì e domenica alle ore 20,20
sulla lunghezza d’onda 33.67 per
ascoltare Mario Correnti, che è lo
pseudonimo di Palmiro Togliatti al
microfono di Radio Mosca.
Quando il 2 giugno l’ex Capo del
governo pre-fascista Ivanoe Bono-
mi torna al Quirinale trova il Sovra-
no come sempre incerto, mentre
tutto il mondo intorno a lui è in mo-
vimento. Il Principe Umberto in-
contra uomini politici in indirizzi
privati, come la villa dell’antiqua-
rio Accorsi a Torino. La Principessa
Maria José è la più attiva, tanto che
Vittorio Emanuele la considera
“un’intrigante”, la dirotta a San-
t’Anna di Valdieri, diffida della sua
rete di contatti continui con i fron-
disti che circondano Grandi, con
gli antifascisti come Einaudi, col
generale Ambrosio, con monsi-
gnor Giovanni Battista Montini, il
futuro Papa Paolo VI, Sostituto alla
Segreteria di Stato Vaticana, e an-
che con gli Alleati. Il Conte di Tori-
no ha appena incontrato Alberto Pi-
relli e si è lasciato sfuggire l’ipotesi
di una possibile abdicazione del
Re. Qualcuno si spinge addirittura
a pensare ad una doppia rinuncia,
del Re e del Principe di Piemonte,
in favore del piccolo Vittorio Ema-
nuele, che ha 11 nomi di battesimo,
ma soltanto sei anni. Il sovrano pe-
rò non pensa affatto a lasciare il tro-
no, e d’Acquarone avverte i sudditi
che entrano al Quirinale in udien-
za di non sfiorare nemmeno l’argo-
mento.
Pressato, sopravanzato, impauri-
to, il monarca ascolta i consigli e le
suppliche dei suoi interlocutori,
ma allarga le braccia congedandoli
senza scoprirsi. Al ministro dei La-
vori Pubblici Zenone Benini che lo
scongiura di liquidare la dittatura,
fa capire che l’impresa è spropor-
zionata: «Lei confida troppo in
me». A Bonomi che lo invita a cac-
ciare Mussolini e a formare un go-
verno di transizione, per poi arriva-
re ad un esecutivo politico, rispon-
de come a tutti: «Si fidi del suo Re».
Ma è lui che sembra non fidarsi di
se stesso, timoroso di sbagliare,
convinto che Mussolini sia ormai
un ostacolo ma dubbioso sulla li-
quidazione del fascismo, ostinato
nella ricerca di uno strumento co-
stituzionale che lo obblighi ad agi-
re più che a decidere. L’8 giugno
convoca l’ex ministro liberale Mar-
cello Soleri. Si salutano in piemon-
tese (Soleri è di Cuneo), parlano in
confidenza, l’ospite chiede al Re
una soluzione immediata, lo infor-
ma che la tendenza antimonarchi-
ca sta crescendo nel Paese e lo av-
verte che la monarchia può salvar-
si solo liberando subito l’Italia dal
fascismo. Vittorio Emanuele lo invi-
ta ad agosto a Sant’Anna di Valdie-
ri senza prendere alcun impegno.
Ma nel silenzio della Corona
qualcosa finalmente si muove. Da
quando aveva perso la carica di Ca-
po di Stato Maggiore Generale nel
dicembre 1940, il Maresciallo Bado-
glio non aveva più incontrato il Re.
Manteneva un contatto con la Casa
Reale attraverso il suo rapporto
Martedì, 11 luglio 2023
speciale con Maria Josè che già nel
settembre 1939 aveva invitato i Du-
chi di Addis Abeba nel castello di
Racconigi e poi aveva restituito
con il Principe Umberto la visita al-
la villa della Vittoria. Poi un incon-
tro segreto al castello di Sarre nel
’42, e altri colloqui ripetuti a Roma,
con una procedura riservatissima.
Ma l’obiettivo di Maria José, che
ora parla distesa sul divano per la
fatica della quarta gravidanza or-
mai alla fine, è sempre lo stesso: Ba-
doglio deve agire, tocca a lui. «Ma
come posso io, da solo — domanda
ogni volta il Maresciallo — rovescia-
re un governo?». Adesso va al Quiri-
nale, fa al sovrano un quadro della
guerra drammatico, lo invita a in-
tervenire. Nessuna risposta. Ma il
Duca d’Acquarone quand’era un
giovane tenente era stato ufficiale
d’ordinanza del Maresciallo, e si fi-
da di lui per vecchia consuetudine.
All’uscita dall’udienza lo informa
che il Re ha deciso, vuole agire, e lo
farà: bisogna attendere il momen-
to giusto, il Maresciallo si tenga
pronto.
Badoglio si muove come se aves-
se avuto un pre-incarico, e incon-
tra subito il nuovo Capo di Stato
Maggiore, generale Vittorio Am-
brosio, fedelissimo del Re. Su invi-
to del Ministro della Real Casa i
due varano un vero e proprio pia-
no operativo, che prevede l’arresto
di Mussolini con 6 gerarchi di pri-
ma fila, dopo aver messo fuori gio-
co la divisione corazzata della Mili-
zia. È un piano militare. D’Acquaro-
ne partecipa all’ultima riunione a
casa di Badoglio, trasformandola
così in una sorta di congiura istitu-
zionale contro il dittatore. Ambro-
sio chiede venti giorni per spostare
con prudenza a Roma le truppe ne-
cessarie. Uscendo dalla casa del
Maresciallo, il generale legge sul
timpano dell’atrio il bollettino del-
la Vittoria riprodotto nel muro in
caratteri maiuscoli: «Oggi, 5 mag-
gio, alle ore 16, alla testa delle trup-
pe vittoriose sono entrato in Addis
Abeba».
È chiaro, a questo punto, che il
generale e il Maresciallo hanno
avuto via libera dall’alto per orga-
nizzare un vero e proprio colpo di
mano contro il governo in carica e
il Capo del regime. Non col sigillo
del Re, che rimane nell’ombra fino
all’ultimo minuto, ma comunque
con l’incoraggiamento del Quirina-
le. Il ministro della Real Casa porta
infatti l’autorità riflessa del sovra-
no fino al consenso sul piano d’a-
zione. Ma fa molto di più. D’Acqua-
rone infatti è anche il contatto di
vertice per il gruppo di gerarchi ri-
belli che è deciso a sferrare l’attac-
co a Mussolini nel Gran Consiglio,
dando corpo alla parte politica del-
l’operazione. Il Quirinale, con il Du-
ca, si trova così al centro di due ma-
novre parallele che sembrano pro-
cedere ignorandosi, anche se in
realtà d’Acquarone tiene in mano
il regio bandolo di entrambe le reti
tese per imbrigliare Mussolini,
quella politica e quella militare.
Il pezzo forte della seconda rete
è il conte di Mordano, Dino Grandi,
fresco cugino del Re grazie alla no-
mina caldeggiata da Mussolini a
Cavaliere dell’Ordine Supremo del-
la Santissima Annunziata. Quel ti-
tolo e quell’onorificenza non sono
gli unici: medaglia d’argento al va-
lor militare, Grandi è Cavaliere di
Gran Croce Magistrale del Sovrano
Militare Ordine di Malta, dell’Ordi-
ne del Leone Bianco, dell’Aquila
Bianca, del Piano, dei Santi Mauri-
zio e Lazzaro, della Corona d’Italia
e infine dell’Ordine Coloniale della
Stella d’Italia. Quando gli ha confe-
rito il Collare dell’Annunziata, Vit-
torio Emanuele si è compiaciuto di
salutarlo come uno degli uomini
politici più vicini alla Corona. Tra il
Duce e l’avvocato di Imola c’è da
.
Martedì, 11 luglio 2023
vent’anni un’intesa e una sfida.
L’incontro è dell’ottobre 1914, e
quando Grandi entra alla Camera,
va subito in scena il primo dissen-
so: con il giovane deputato che pro-
pone ai fascisti di sedersi in aula su-
gli scranni «più in alto, a sinistra»,
mentre Mussolini li porta a destra
«per guardare in faccia i nostri ne-
mici». Il contrasto continuerà, colti-
vato con cura da Grandi, in una sor-
ta di eresia controllata che nel ’24
lo porta a definire il fascismo «un
fenomeno transeunte nella vita ita-
liana» e nel ’42 lo spinge a confida-
re a Ciano quasi un ripudio: «Non
so come ho fatto a contrabbandar-
mi per fascista attraverso vent’an-
ni».
Nonostante questo controcanto
continuo, Mussolini ha sempre
puntato sulle doti diplomatiche
del suo cripto-rivale, nominandolo
ministro degli Esteri e della Giusti-
zia, ambasciatore a Londra e presi-
dente della Camera dei Fasci. Natu-
ralmente tenendolo sempre d’oc-
chio, per timore delle sue relazioni
e ancor più delle sue intenzioni. Le
cariche concesse dal Duce ai gerar-
chi erano anche un vincolo, come
confermano le condizioni che nel
maggio 1925 il Capo del governo fis-
sa a Grandi nel momento in cui lo
nomina sottosegretario agli Esteri:
«Abbandonerai in modo assoluto
la politica interna e di partito nelle
quali noi due non sempre siamo
stati d’accordo, e ti concentrerai
esclusivamente sui problemi inter-
nazionali. Se darai buona prova, in
pochi anni ti lascerò il mio posto di
ministro degli Esteri». Ma tutto, o
quasi, si era già consumato tra i
due nel giorno della Marcia su Ro-
ma. Grandi la critica in pubblico, e
non partecipa. Conquistato il pote-
re, Mussolini riceve il gerarca nel-
l’ufficio di Capo del governo, come
se volesse mostrargli l’errore che
ha compiuto: «Ti sei sbagliato. Non
hai creduto nella mia stella, ma nel-
l’inesistente coraggio dei nostri ne-
mici».
C’è ormai, dopo l’ultimo rimpa-
sto di governo che ha estromesso
la vecchia guardia, anche un fondo
di rancore, o almeno di risentimen-
to. Ma il Duce appare adesso quasi
rimpicciolito dagli eventi, ridimen-
sionato, costretto a scendere da ca-
vallo. Lo informano che circolano
voci su un trasferimento di sicurez-
za del governo a Vienna, e lui deve
mettere in campo la sua personale
dimensione eroica per smentire:
«Qui mi hanno preparato un rifu-
gio, ma nessuno creda che io vi
scenda — dice al sottosegretario
agli Interni Albini — . Anzi, quando
suonano le sirene andrò sulla ter-
razza. E se gli angloamericani do-
vessero arrivare a Roma, mi trove-
rebbero al mio posto di lavoro».
Grandi smentisce con tutti, ma for-
se pensa che se Mussolini cade po-
trebbe toccare a lui: con i suoi 48
anni, il pizzo curato e i baffi scuri,
la competenza giuridica, militare,
diplomatica e istituzionale, è pron-
to: soprattutto quando indossa l’u-
niforme da ambasciatore, con la re-
dingote, il cappello bicorno e la
spada.
Negli ultimi tre giorni, immedia-
tamente prima di salire sul ring del
Gran Consiglio incontra tutti, ad al-
cuni mostra il testo dell’ordine del
giorno che presenterà sabato, ad al-
tri lo illustra soltanto. Il documen-
to è congegnato con abilità, ha un
obiettivo radicale e un linguaggio
moderato, non chiede mai la cac-
ciata di Mussolini anche se è conce-
pito per provocarla, così come non
prevede la denuncia dell’alleanza
con la Germania, ma la prepara.
Grandi non vuole spaventare i ge-
rarchi più fedeli al Duce o più pau-
rosi, costringendoli a un salto nel
cerchio di fuoco: al contrario, vuo-
le invitarli a far parte di un proget-
La caduta Cronache della fine del fascismo
to di soluzione della crisi che può
sembrare un ponte tra il prima e il
dopo, mentre invece è una rottura.
Vede Farinacci che però è sulla
sponda opposta alla sua: «Non è la
Costituzione che bisogna ripristi-
nare, ma è la dittatura che bisogna
finalmente instaurare davvero». In-
contra più volte Federzoni, con cui
è intimo. Parla con Bastianini. Rice-
ve Cianetti. Visita il presidente del
Senato, Suardo, che a malincuore
aderisce. A casa di Bottai legge il
documento a Galeazzo Ciano, che
è d’accordo, come l’ambasciatore
d’Italia a Berlino, Dino Alfieri, che
avverte tutti: Hitler non perdonerà
mai i firmatari. Infine Grandi va a
trovare il segretario del partito,
Scorza, che sorprendentemente
gli dice di sì. Gli lascia il testo del-
l’ordine del giorno, chiedendo che
sia portato a conoscenza del Duce.
Ormai si gioca a carte scoperte.
A Mussolini basterà scorrere
quel documento per restituirlo a
Scorza con una bocciatura senza ri-
medio: «Inammissibile». Il dittato-
re coglie tutta l’insidia, individua
subito il bersaglio: lui stesso. La
partita diventa mortale. Soltanto
Grandi conosce la carta segreta
che lo ha convinto a rischiare il tut-
to per tutto. Il 4 giugno aveva chie-
sto un’udienza al Re, immediata-
mente concessa. A sorpresa invece
di ascoltare tacendo, il sovrano in-
cominciò a denunciare la gravità
del momento per l’Italia, e giunse a
confidarsi in modo del tutto incon-
sueto: «Dirò a lei quel che non ho
detto sinora a nessuno. Anch’io cre-
do che un capovolgimento della si-
tuazione sia necessario. Al momen-
to giusto prenderò le decisioni op-
portune». Ma con il suo ospite il Re
lamentò l’impossibilità di usare la
Camera e il Senato per un voto che
avrebbe obbligato e legittimato la
Corona ad agire. E qui Vittorio
Emanuele introdusse una novità:
«Ella lavori a facilitarmi il compito,
usando magari il Gran Consiglio co-
me surrogato del Parlamento». Il
Gran Consiglio come soluzione, al-
l’improvviso. Dunque il Re cercava
uno strumento costituzionale ca-
pace di sancire la fine dell’epoca
Mussolini, e lo aveva trovato. Il
Gran Consiglio, per volere del Du-
ce, era a tutti gli effetti un organo
costituzionale. Bisognava seguire
l’indicazione del Sovrano, che sem-
brava voler dire: datemi un voto di
sfiducia da parte di un’istituzione
che ne abbia la legittimità, anzi io
vi indico l’unica oggi agibile, attiva-
tela. E poi? Il Re non era andato ol-
tre anzi, aveva subito avviluppato
il tutto in un manto di sovrana pru-
denza: «La impegno al massimo se-
greto su quel che le ho detto, con
chicchessia», si era raccomandato,
salutando Grandi. Come se, per
una volta, si fosse sporto troppo in
avanti.
D’impulso, il giovedì 22 Grandi
chiama Palazzo Venezia e chiede
di incontrare il Duce. Non lo aveva
previsto, gli aveva inviato l’ordine
del giorno attraverso Scorza. Oggi
sente bisogno di un ultimo confron-
to faccia a faccia, a due giorni dal
Gran Consiglio dove quel rapporto
tormentato tra Mussolini e l’ereti-
co in un modo o nell’altro si scio-
glierà. Fissato subito, alle 17. Il Du-
ce non fa sedere il gerarca, lo af-
fronta in piedi, in mezzo alla stan-
za con la porta chiusa. Grandi gli
anticipa quel che dirà nel Gran
Consiglio, poi gli chiede «di depor-
re spontaneamente nelle mani del
Re tutti i poteri civili e militari, co-
me unica alternativa possibile per
una soluzione della guerra e per il
ripristino integrale della Costitu-
zione. Questa — conclude — è l’ulti-
ma possibilità che ti è data di ren-
dere un servigio al Paese». «Hai fini-
to? Allora sappi — risponde Mussoli-
ni — alcune cose che dovrai fissarti
bene in mente. 1: la guerra è ben
lungi dall’essere perduta, tra poco
si verificheranno avvenimenti
straordinari che ne capovolgeran-
no le sorti; 2: io non cedo i poteri a
nessuno, il fascismo è forte, la na-
zione è con me, mi hanno obbedito
e mi obbediranno; 3: è vero che c’è
molto disfattismo in giro, ma sarà
curato come si merita. Per tutto il
resto arrivederci in Gran Consi-
glio. Puoi andare».
Sono passati due giorni, Grandi
adesso sta per uscire, è pronto. Il
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momento è venuto, ci siamo, nessu- È chiaro
no sa cosa potrà davvero succede-
re. Come si difenderà Mussolini? che
Farà arrestare tutti oppure si arren-
derà al voto? Magari il suo incon-
il generale
scio assediato già lo vive come una Ambrosio
liberazione. Ma si arriverà mai ad
un voto? E tutti quei gerarchi che e Badoglio
si sono detti d’accordo col docu-
mento, manterranno l’impegno op-
hanno
pure lo sguardo del Duce li richia- avuto via
merà all’ordine? Lo sguardo. Tutto
ritorna a quell’immagine dilatata libera
dal Ventennio che ora incombe su
Grandi, il fascista che sta per entra-
dall’alto
re nella storia da Capo della congiu- per un
ra: è come se avesse il Duce davanti
a sé, ubiquo, onnipresente, che lo vero colpo
fissa negli occhi, mentre legge an-
cora una volta l’ordine del giorno
di mano
nel passaggio fondamentale: «È ne- contro
cessario il ripristino immediato di
tutte le funzioni statali, attribuen- il dittatore
do alla Corona, al Gran Consiglio,
al Governo, al Parlamento i compi-
ti e le responsabilità stabilite dalle
leggi statutarie. Il Capo del gover-
no dovrà pregare la Maestà del Re,
verso la quale si rivolge fedele e fi-
ducioso il cuore di tutta la Nazio-
ne, affinché Egli voglia assumere
con l’effettivo comando delle forze
armate di terra, di mare e dell’aria,
quella suprema iniziativa di deci-
sione che le nostre istituzioni a Lui
attribuiscono».
Adesso tutto è chiaro. Torna in
gioco lo scettro: e che farà la spa-
da?
L’ultimo appello è per il Re, ma
imbottigliato insieme con tutte le
incognite dello scontro nel Gran
Consiglio, in modo che la lettera
venga consegnata al sovrano solo
dopo le cinque, quando la partita
sarà già in corso. Grandi chiude la
busta che contiene la sua firma sot-
to poche frasi, con un’abbondanza
di maiuscole. Vittorio Emanuele le
leggerà senza sapere ancora se Il
Duce è sfiduciato oppure se ha
sconfitto i ribelli: «Sire, è mio dove-
re portare a conoscenza di Vostra
Maestà l’ordine del giorno che sot-
topongo al Gran Consiglio. Non so-
lo come presidente dell’assemblea
legislativa, ma altresì come solda-
to, oso supplicare Vostra Maestà,
in queste ore così gravi e decisive
per le sorti della Nazione e della
monarchia, di non abbandonare la
Patria. Il Re soltanto può ancora sal-
varla».
Il Duce non fa sedere il gerarca,
lo affronta in piedi
Grandi gli anticipa quel che dirà
nel Gran Consiglio, poi gli chiede
“di deporre nelle mani del sovrano
tutti i poteri civili e militari”
Mussolini sta arrivando in auto a
Palazzo Venezia, si guarda attorno
in silenzio e trova Roma impallidi-
ta, come se l’anima della città av-
vertisse che sta per succedere qual-
cosa di decisivo, che nessuno cono-
sce. Anche Bottai è a pochi passi, e
porta con sé un messaggio del Prin-
cipe Ereditario Umberto, tagliato
fuori dal Re da ogni decisione cru-
ciale del momento, ma convinto
che il Gran Consiglio possa essere
il luogo decisivo «per salvare la cat-
tolicità, la monarchia e quel tanto k Al potere
di fascismo che costituiscono i va- In alto Dino
lori italiani in quest’immane crisi». Grandi, gerarca
Eccolo infine, il buon Dio. Invitato fascista; qui
da una supplica principesca che sopra dall’alto il
gli indica il pericolo per la “cattoli- Maresciallo
cità”, appaiata a ciò che resta del fa- Pietro Badoglio
scismo, stasera entra anche lui nel- e il Re d’Italia
la sala del Gran Consiglio. Vittorio
(3. Continua) Emanuele III di
©RIPRODUZIONE RISERVATA Savoia
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Prima del frastuono atomico del-
l’Oppenheimer di Christopher No-
lan e del baccano cromatico della
Barbie di Greta Gerwig, mentre
Tom Cruise romba verso la setti-
ma missione impossibile, nell’esta-
te del cinema mondiale c’è un mi-
stero, un silenzio, un’assenza dise-
gnata come più forte presenza: Ki-
mitachi wa dō, ikiru ka? (E voi co-
me vivrete?), il nuovo e forse ulti-
mo film animato di Hayao Miyaza-
ki. Con una scelta media-
tica senza precedenti, lo
studio Ghibli, attraverso
lo storico presidente To-
shio Suzuki ha deciso di
non fare nessuna comu-
nicazione promozionale
dell’anime, che uscirà
nelle sale giapponesi il 14
luglio. Niente trailer, fo-
to, interviste, notizie. So-
lo il disegno di un uccelli-
no bianco e blu. Toshio
ha spiegato così la scelta:
«Il film non ne ha biso-
gno. Gli spettatori verran-
no a vedere da soli di co-
sa parla, e per farlo do-
vranno andare in sala».
Nell’attesa, per ripassare
l’universo poetico e fan-
tastico di Miyazaki, la
Lucky Red sta riportan-
do sul grande schermo,
fino al 30 agosto, gioielli
come Ponyo sulla scoglie-
ra, Kiki - Consegne a domi-
cilio, Laputa - Castello nel
cielo, Il mio vicino Toto-
ro, Si alza il vento, che i
ragazzi di tutto il mondo
conoscono almeno quan-
to i classici disneyani (si
possono vedere anche su
Netflix).
Malgrado la portata
storica del ritorno di
Miyazaki, quella disegna-
ta per E voi come vivrete?
è una strategia azzarda-
ta, e gli esempi in tal sen-
so nella storia del cine-
ma non sono incorag-
gianti. Lo stesso regista,
alla Ghibli Exhibit di To-
kyo ha confessato qual-
che giorno fa: «Mi chiedo
se andrà bene, senza pub-
blicità, comincio a preoc-
cuparmi…».
Dopo aver annunciato il ritiro
dal cinema nel 2013, in occasione
dell’uscita di Si alza il vento, il mae-
stro giapponese, 82 anni, ha cam-
biato idea e tre anni dopo si è ri-
messo al lavoro. Il motivo lo ha
spiegato il sodale Suzuki in una
trasmissione televisiva: il film sa-
rebbe una sorta di regalo che l’au-
tore vuole fare al nipote, il figlio di
Goro, «è un modo di dire: il nonno
sta passando all’altro mondo, ma
si lascia dietro questo film».
Anche Ponyo sulla scogliera,
uscito nel 2008, magica storia d’a-
more tra un bimbo di cinque anni
e una coetanea-pesciolino, era sta-
to un regalo al nipotino, ma allo
stesso tempo un modo di chiedere
scusa al figlio Goro, anche lui regi-
sta (I racconti di terramare), per es-
sere stato un padre assente e mol-
to critico. Che il film possa essere
un testamento artistico ed esisten-
ziale lo indica la scelta del sogget-
to: si tratta del libro omonimo
scritto nel 1937 da Genzaburo Yo-
shino, un classico della letteratu-
Martedì, 11 luglio 2023
Spettacoli
Miyazaki
Il mistero dell’ultimo film
ra giapponese, pubblicato in Italia
solo nel 2019 (da Kappalab), che
Miyazaki ha amato nell’infanzia.
Un testo rilevante anche per il con-
testo storico in cui è stato concepi-
to: l’ascesa del militarismo nel
Giappone degli anni Trenta, la re-
un inno contro l’oppressione strizione di libertà di parola e
stampa, l’oppressione brutale dei
movimenti operai. E, in Europa, il
dilagare di fascismo e nazismo, i
venti di guerra. La collana fu con-
di Arianna Finos cepita da Yuzo Yamamoto, libera-
le, con l’intento di rivol-
gersi ai giovani, proteg-
gerli dall’influenza nefa-
sta di quei tempi. Nella
prefazione del libro Yo-
shino ricorda: «Voleva-
mo renderli partecipi di
una cultura libera e fio-
rente, in grado di andare
oltre il meschino nazio-
nalismo e l’ideologia rea-
zionaria, al fine di infon-
dere nei lettori più giova-
ni fiducia nel progresso
dell’umanità».
k Il poster Al centro della storia
La locandina del c’è un ragazzino orfano
nuovo film. Accanto, di padre, che lo zio ha so-
Totoro. Sotto Hayao prannominato Coper, da
Miyazaki, 82 anni Niccolò Copernico, per
la sua capacità di guar-
darsi attorno senza consi-
derarsi al centro dell’uni-
verso. L’uomo ha pro-
messo al fratello «di farlo
diventare un grande uo-
mo, un bell’esempio di
persona umana». Alla
scuola media Coper e i
suoi tre amici, il sensibi-
le Mizutani, il testardo Ki-
tami e il laborioso Uraka-
wa si ritrovano ad affron-
tare dinamiche non lon-
Esce in tane dalla quotidianità
Giappone adolescenziale odierna:
il bullismo, la divisione
il 14 luglio in classi sociali, l’egoi-
Con una scelta smo, la dignità della po-
senza precedenti vertà, la gratitudine, la
mancanza di coraggio e
lo studio Ghibli l’assunzione di responsa-
ha deciso di non bilità. Ogni avventura è
fare alcuna accompagnata da rifles-
sioni su molti temi, che
promozione lo zio consegna al nipote
sotto forma di lettera.
Nel racconto gli squar-
ci fantastici sono affidati
Da “Elemental” a “3 Body problem” novità in arrivo e successi di stagione all’immaginazione visiva di Co-
per, che trasfigura la realtà intor-
no a lui: Tokyo sotto la pioggia vi-
sta dall’alto di un palazzo, il traffi-
L’onda asiatica sullo schermo co delle auto che si trasformano in
scarabei-rinoceronte, i tetti diven-
tano piccole luci nel mare nottur-
Da Elemental ad American born chinese s’ingrossa mazione, ma anche racconto mitologico cinese con no. «Sarà un film pieno di fanta-
l’onda asiatica su grande e piccolo schermo. Fedele combattimenti mirabolanti, la serie affronta gli ste- sia», ha assicurato ancora Suzuki,
alla missione verso integrazione e diversità, la Pixar reotipi e il razzismo interiorizzato. Nel cast i premi sicuramente una rilettura libera e
ha portato in sala Elemental, storia d’amore tra per- Oscar Michelle Yeoh e Ke Hut Quan. Tra i successi personale. Del resto nel genio di
sonaggi/elementi opposti, fuoco e acqua, attingen- di stagione anche Beef — Lo scontro, la serie Netflix Miyazaki c’è la capacità di mostra-
do all’esperienza personale creata da Lee Sung Jin. Sul- re la magia del mondo in modo co-
del regista, Peter Sohn, fi- l’onda record di Squid Ga- sì realistico da far credere che esi-
glio di immigrati coreani. me s’allarga il territorio del sta nella vita vera e, d’altra parte,
«Sì, c’è il fardello della cultu- k-drama: Netflix ha investi- aprire le porte alla fantasia nelle
ra di origine, l’idea di porta- to 2 miliardi e mezzo di dol- piccole attività quotidiane. Non ci
re un pezzo di eredità den- lari in contenuti coreani. sono date nel mondo oltre a quel-
tro di te e provare a decide- Ma va forte anche il j-dra- le giapponesi per questo film che
re cosa farne — ci ha raccon- ma (giapponese), da Mana- è davvero un evento, un racconto
tato il regista — i miei figli kai, serie Netflix firmata da di formazione e un lascito di valo-
provengono da culture di- Kore’eda Hirokazu a Netta- ri che Miyazaki consegna alla nuo-
verse: mia moglie è per me-
k Fuoco e acqua Il film Disney-Pixar Elemental re degli dei, all’ultima Berli- vissima generazione, costretta a
tà italiana. All’inizio i mei genitori erano sconcerta- nale e ora su Apple, dal manga Kami no shizuku. Tra crescere in un mondo in cui i venti
ti». Disney+ propone American born chinese, su un le attese del 2024 la fanta-epica 3 Body problem, dal reazionari soffiano ancora. Una
adolescente americano-cinese in cerca della sua best seller cinese di Liu Cixin, firmano Benioff & guida, un monito, una sfida: e voi,
identità in una scuola americana. Teen movie di for- Weiss con Alexander Woo. — ari.fi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA come vivrete?
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Martedì, 11 luglio 2023 pagina 31
La star Madonna: “Grazie per il vostro amore”
“Grazie per la vostra energia positiva, per le preghiere e le
parole di incoraggiamento. Ho sentito tutto il vostro amore.
Sono sulla via del recupero”. Così Madonna, sui social, comunica
con i fan per la prima volta dopo il ricovero in terapia intensiva.

L’evento in Giordania e la visita del maestro nel campo di Za’atari

Muti dirige tra i rifugiati

“La musica passa dal cuore
fa del bene senza proclami”

di Anna Bandettini
“Le vie dell’amicizia”
Cominciamo dai bambini: vestiti a
festa, cantano e si fanno le foto col
maestro, mentre gli uomini ballano
in circolo e le donne registrano tut-
to con il cellulare. La musica ha fat-
to ancora una volta centro, “con il
suo sentimento di fratellanza”. Dice
Riccardo Muti: «Nel momento in cui
in tante parti del mondo l’uomo si fa
tanto male, qui è la prova che si può
fare del bene e che la musica lo fa
senza proclami; passa, come diceva
Beethoven, dal cuore al cuore, ma
spesso, i governanti con Beethoven
Il viaggio musicale campi profughi del nostro tempo,
Za’atari, nel nord della Giordania,
80mila profughi in maggioranza del-
la Siria in guerra che dista solo 15 chi-
organizzato con lometri: una città reticolata di con-
il Ravenna Festival tainer gestita dal governo giordano
e dalla Unhcr che il maestro ha volu-
si conclude stasera to visitare per solidarietà.
L’occasione è venuta dal nuovo
a Pompei viaggio musicale delle “Vie dell’Ami-
cizia” organizzato con il Ravenna Fe-
stival, dal ‘97, nei luoghi con conflit-
ti e crisi umanitarie. Quest’anno il
concerto ha unito l’orchestra Cheru-
bini e il Coro Cremona Antiquae
con musicisti giordani e, dopo il de-
butto a Ravenna, e la conclusione di
Unhcr/Shawkat AlHarfoush
k Il concerto Riccardo Muti con l’orchestra Cherubini a Jerash, in Giordania
nante visita, fortemente voluta da
Cristina Mazzavillani, la moglie di
Riccardo Muti, appunto nel campo
di Za’atari, una città che dà rifugio e
insieme rinchiude, dove i rifugiati si-
riani vivono in condizioni difficili, la-
vori precari o nei negozi, duemila,
che hanno aperto dentro il reticola-
to in una zona chiamata, con gusto
ironico, Champs-Élysées e dove tut-
ti vogliono andar via. «Qui non c’è fu-
turo, è solo un passaggio per la sal-
vezza, per l’Europa e per gli Stati
Uniti», confessa Mahmoud Kishref,
da dieci anni nel campo da cui molti
dei 23mila bambini non sono mai
usciti. L’incontro con Muti è stato
zanicasadio
to della rabbia o l’abuso della tecno-
logia sulla spiritualità».
E spirituale, inusuale, è stato pro-
prio il programma che ha proposto
dal podio: il II atto da Orfeo ed Euridi-
ce di Gluck, con il controtenore Filip-
po Mineccia, «dimostrazione di co-
sa è la potenza dell’amore», Casta di-
va dalla Norma di Bellini con il sopra-
no Monica Conesa, e la chiusura con
la straordinaria pagina sinfonico-co-
rale di Schicksalslied di Brahms. In
mezzo gli artisti siriani Mirna Kassis
e François Razek-Bitar, bravissimi, e
le voci giordane Zain Awad, la Pausi-
ni locale, e Ady Naber hanno canta-
to brani delle loro tradizioni, su una

hanno in comune solo la sordità». Il
direttore d’orchestra lo dice dopo
aver assistito a uno scambio musica-
le tra siriani e otto musicisti della
sua orchestra Cherubini, canzoni
della tradizione mediorientale e Ro-
magna mia, in uno dei più grandi
stasera a Pompei dove è annunciato
il ministro della Cultura Sangiulia-
no, ha avuto il suo momento solen-
ne nell’anfiteatro dell’antica città ro-
mana di Jerash, davanti a mille spet-
k Za’atari tatori e un gruppo di rifugiati con
Muti in visita al campo profughi permesso, preceduto dalla emozio-
un regalo. «Siamo qui — ha detto il
maestro, prima del concerto di Jera-
sh, applaudito dal pubblico — per
onorare questo Paese che accoglie.
Spero sia d’esempio per altre nazio-
ni e che per le generazioni future ci
sia una rinascita, senza il sopravven-
materia, però, che qui brucia, la pro-
pria terra. «Io ho un sogno da diret-
tore — ha riconciliato tutti Muti —
mettere insieme le culture del Medi-
terraneo, Spagna, Italia, Marocco,
Giordania... Paesi dove c’è l’olivo,
simbolo di pace». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

La polemica sul concerto di Capodanno

“Fascista, non la vogliamo”

Le associazioni di Nizza
contro Beatrice Venezi
Il concerto di Capodanno diretto da Beatrice Venezi de-
ve essere annullato. Dodici tra associazioni e comitati
antifascisti e per la democrazia della città di Nizza lo
chiedono al Comune e al teatro dell’Opera della città
francese ricordando “le posizioni politiche e intellet-
tuali di Venezi impegnata con Giorgia Meloni come
consigliere per la musica. Ha partecipato alla conven-
tion del partito di estrema destra Fratelli d’Italia nel
maggio 2022 e ci tiene a dare visibilità all’ideologia che
k Musicista difende sfruttando la sua notorietà di direttrice d’or-
Beatrice Venezi, chestra”, si legge in una nota. Venezi era stata già conte-
33 anni, stata in Francia, a Limoges, lo scorso aprile: prima de
direttrice La sonnambula un gruppo di manifestanti l’aveva accol-
d’orchestra ta con Bella ciao e Bandiera rossa fuori dal teatro. Ora i
e pianista comitati invitano il Comune di Nizza a non “dare un as-
segno in bianco al neofascismo italiano”, è scritto sul si-
to Tous Citoyens. Da parte sua, la direttrice d’orchestra
replica rilanciando su Instagram il sondaggio creato
La direttrice dall’account “Di’ la tua”, che invita gli utenti a scegliere
d’orchestra due alternative: “Giusto così” o “Che teste di c...”.
Nominata consigliera musicale del governo dal mini-
e pianista stro della Cultura Sangiuliano (che ora si dice “orgoglio-
replica so di averla al mio fianco”), Venezi — nata nel 1990 — è
sui social stata direttrice ospite dall’Orchestra della Toscana, poi
direttrice principale dell’Orchestra da Camera Milano
rilanciando Classica; il suo nome era stato fatto per una candidatu-
un ra alla Camera in FdI, rifiutata per i troppi impegni. A
sondaggio lei Meloni affidò il concerto per la convention di FdI a
che offre Milano, l’1 maggio 2022. Fu protagonista di una polemi-
ca sul termine “direttore” dichiarando, a Sanremo
agli utenti 2021, di preferirlo a “direttrice”. “La musica trascende
due opzioni: le divisioni e riunisce le persone in un’esperienza co-
“Giusto così” mune, è essenziale separare la politica dell’arte”, repli-
ca il direttore dell’Opéra di Nizza Bertand Rossi. Nume-
o “Che teste rose le espressioni di solidarietà da FdI: il presidente
di c...” della commissione Cultura della Camera, Federico Mol-
licone, parla di proteste “grottesche e surreali”, il sotto-
segretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedo-
ve denuncia “la violenza e la tracotanza culturale delle
sinistre europee”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Direzione 2050. I risultati del convegno milanese organizzato da Unipol
Diseguaglianze, povertà, lavoro
La sostenibilità oltre l’ambiente
Una vera strategia per la neutralità climatica considera non solo gli aspetti ambientali, ma
anche quelli sociali ed economici. Solo così la sfida energetica sarà opportunità di crescita
e davvero voglia-
«S
mo trasformare
il Paese, non pos-
siamo limitarci a
mettere in cam-
po due, tre o cin-
que azioni, ma
occorre affronta-
re il tema della sostenibilità sotto
tutti i profili, compresa la dimen-
sione economica». È il richiamo di
Enrico Giovannini, direttore scien-
tifico dell’ASviS (Alleanza italiana
per lo sviluppo sostenibile, rete di
oltre 300 soggetti della società ci-
vile), professore all’Università di
Roma Tor Vergata, già presidente
Istat e due volte ministro. «La so-
stenibilità non riguarda solo gli
aspetti ambientali, ma anche quel-
li sociali ed economici, e compor-
ta una visione di crescita dell’eco-
nomia su basi diverse da quelle
che hanno caratterizzato l’ultimo
secolo, con i risultati che vediamo
sul fronte delle disparità e dell’in-
capacità di rispondere a emergen-
ze ambientali ed energetiche».
Intervenendo all’evento Direzio-
ne 2050 – Strategie per la neutrali-
tà climatica, organizzato a Milano
dal gruppo Unipol, Giovannini si è
soffermato sulla distanza del no-
stro Paese dagli obiettivi fissati
nel 2015 dagli Accordi di Parigi,
per il contenimento del riscalda-
mento globale. Un’intesa alla qua-
le ha fatto da apripista, nello stes-
so anno, l’adozione dell’Agenda
2030 per lo sviluppo sostenibile,
con la quale l’Onu ha fissato una
roadmap in 17 punti per concretiz-
zare un nuovo modello di svilup-
po in grado di contrastare emer-
genze come povertà, fame e cam-
biamenti climatici, garantendo
l’accesso universale ad acqua ed
energia, maggiori opportunità
economiche e più in generale una
Investimenti verdi
Rinnovabili, trasporto pulito
e riforestazione. Ecco come
è stato usato il green bond
Le Guide
di Luigi dell’Olio
crescita inclusiva. «A settembre si
terrà il primo summit di capi di
Stato e di Governo per fare il pun-
to sull’Agenda 2030 e all’appunta-
mento l’Italia arriva con una con-
dizione ambientale che continua
a degradarsi, come dimostrano gli
indicatori statistici, e disugua-
glianze crescenti», racconta Gio-
vannini. La stessa ASviS, nell’ulti-
mo rapporto annuale, segnala che
la crisi sistemica del modello di
sviluppo, accelerata dalla pande-
mia, dalla guerra in Ucraina e dai
cambiamenti climatici, sta incre-
mentando le disuguaglianze socia-
li. Rispetto al 2019, sono cresciute
le disuguaglianze di reddito e si re-
gistra una crescente difficoltà del
sistema sanitario di rispondere al-
le esigenze dei cittadini, special-
mente dei più deboli, nonché un
arretramento degli indicatori rela-
tivi a consumo di suolo e gestione
delle risorse idriche. Passi in avan-
Il primo summit
sull’Agenda 2030
sarà a settembre
e l’Italia arriverà
con molte criticità
j Ex ministro
Enrico Giovannini direttore
scientifico di ASviS
ti si registrano sull’uso delle rinno-
vabili, che pure crescono meno di
quanto prospettato alcuni anni fa,
nonostante l’accelerazione dello
sviluppo tecnologico.
Il nodo principale su questo
fronte è costituito dalle difficoltà
legate alla burocrazia, con il via li-
bera alla costruzione dei nuovi im-
pianti che procede al rallentatore,
anche per le resistenze degli orga-
nismi territoriali. A questo propo-
sito, nei giorni scorsi il Governo
ha inviato alla Commissione euro-
pea il Piano nazionale per l’ener-
gia e il clima (Pniec), che fissa gli
obiettivi nazionali al 2030 su effi-
cienza energetica, fonti rinnovabi-
li e riduzione delle emissioni di
CO2, nonché i target in tema di si-
curezza energetica, interconnes-
sioni, mercato unico dell’energia
e competitività, sviluppo e mobili-
tà sostenibile. Un documento che
sarà alla base del dialogo tra Ro-
Nel corso del 2022, Unipol ha desti-
nato 695,20 milioni di euro a pro-
getti di sostenibilità, una cifra che
è il 69,5% di quanto raccolto in
due tranche di green bond nel cor-
so del 2020. L’allocazione è conse-
guente alle linee guida fissate con
il Green Framework, documento
che identifica le priorità del grup-
po assicurativo a sostegno dello
sviluppo sostenibile.
In particolare, sono stati stanzia-
ti 289,75 milioni di euro per gli edi-
fici green, promuovendo oltre tre
mila interventi di miglioramento
delle prestazioni ambientali degli
immobili di proprietà del gruppo
(tra cui i milanesi Torre Galfa, la se-
de di Porta Romana e l’edificio di
via De Castilla 23) e dei suoi clien-
ti. In questo modo sono state evita-
Martedì, 11 luglio 2023
ma e Bruxelles, con l’obiettivo di
arrivare all’approvazione entro
giugno 2024. Il Governo italiano
punta a raggiungere entro la fine
di questo decennio il 40% di rinno-
vabili nei consumi finali lordi di
energia (il 65% a considerare i soli
consumi elettrici), il 31% nei tra-
sporti e il 37% per riscaldamento e
raffrescamento. «Questi traguar-
di, decisamente poco ambiziosi,
potranno essere centrati solo se si
risolverà la questione dei poteri
autorizzativi, cioè se il legislatore
nazionale deciderà di adottare po-
teri sostitutivi in caso di inazione
delle Regioni, che continuano a fa-
re resistenza quando si tratta di co-
struire nuovi impianti per l’ener-
gia green. Tuttavia di questo non
c’è traccia nel Pniec», aggiunge
Giovannini. Che lamenta anche
l’assenza nel documento di preci-
sazioni sull’idrogeno che l’Italia in-
tende sviluppare, «una mancanza
che lascia immaginare la preferen-
za per quello blu, che brucia gas,
mentre un vero percorso di soste-
nibilità richiede lo sviluppo dell’i-
drogeno green, prodotto attraver-
so fonti rinnovabili», conclude.
Le strategie italiane si inquadra-
no nella cornice dell’Ue, “leader
globale nel processo di decarbo-
nizzazione”, come ricorda Paolo
Cariddi, head of unit-Communica-
tion and Civil Society, dg Climate
Action della Commissione euro-
pea. «Il clima è tra le priorità della
Commissione Ue guidata da Ursu-
la Von der Leyen. Questo nella
consapevolezza che la transizione
ambientale non è solo una necessi-
tà per garantire il futuro delle gio-
vani generazioni, ma anche un’op-
portunità di competitività e cresci-
ta socio-economica dell’area nel
contesto dell’economia globale».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
te emissioni di gas serra nell’ordi-
ne di 6,714 tonnellate, ottenendo
un risparmio energetico annuo di
19.147 MWh. Alle energie rinnova-
bili sono stati invece destinati
253,74 milioni di euro per 230 pro-
getti nell’eolico onshore e offsho-
re, nella produzione di energia so-
lare, principalmente impianti foto-
voltaici situati in Italia e Spagna,
idroelettrica in Nord America ed
Europa e geotermica in Islanda.
Unipol ha allocato inoltre 94,32
milioni di euro nel trasporto puli-
to per il finanziamento degli inve-
stimenti effettuati da UnipolRen-
tal, la società del gruppo specializ-
zata nel noleggio auto a lungo ter-
mine. Sul fronte della gestione am-
bientale sostenibile delle risorse
naturali viventi e dell’uso del suo-
.
Martedì, 11 luglio 2023
ILLUSTRAZIONE DI DESIGNER/GETTY IMAGES
lo, 33,99 milioni di euro sono stati
destinati a realizzare diciassette
progetti di gestione forestale so-
stenibile, quasi tutti situati negli
Stati Uniti, e finalizzati alla manu-
tenzione di specie arboree, men-
tre in Irlanda si è operato per il ri-
pristino ecologico di aree caratte-
rizzate da boschi e torbiere autoc-
toni.
Infine, 23,40 milioni sono stati
investiti nel capitolo dell’efficien-
za energetica, in particolare per
realizzare prodotti e sistemi che ri-
ducono il consumo di energia o mi-
tigano le emissioni di gas serra. Ini-
ziative, quasi tutte realizzate in
Italia, che nel 2022 hanno consen-
tito un risparmio energetico
29.995 MWh. — l.d.o
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Matteo Laterza: “L’ideologia deve
far spazio ai risultati, ma la posta
in gioco è alta e serve un’alleanza”
Adesione a una rete internazionale, nuovi portafogli e transizione
integrata al business. Il piano di Unipol per emissioni zero
«Un’analisi che abbiamo condotto
con il Politecnico di Milano, ha rile-
vato che uno stile di guida virtuo-
so a bordo di un’automobile tecno-
logicamente meno avanzata com-
porta inferiori emissioni inquinan-
ti rispetto a un veicolo di nuova ge-
nerazione guidato con poca pru-
denza». Matteo Laterza, direttore
generale di Unipol, usa questo
esempio per inquadrare uno dei
temi caldi del momento sia sia per
la crescente attenzione di consu-
matori e investitori, sia per i ripen-
samenti di alcuni gruppi.
Possiamo dire che la
sostenibilità sta entrando in una
nuova era, in cui più che impegni
generici e ideologia, assumono
rilievo i risultati?
«È così e questo aiuta chi è impe-
gnato seriamente per ridurre l’im-
patto inquinante del business e
contribuire a creare un futuro più
equilibrato. La sostenibilità non è
una serie di azioni decontestualiz-
zate dalla cultura d’impresa e non
può nemmeno essere frutto solo
di senso di responsabilità; è un
processo che può generare risulta-
ti concreti e crescenti solo se inte-
grato alle ragioni del business».
Insomma, tutto si tiene.
«Nel nostro caso, abbiamo inte-
resse a promuovere uno stile di
guida sicuro perché questo incide
sui costi aziendali e, al tempo stes-
so, se un numero crescente di per-
sone segue regole di prudenza, in-
quina di meno. Il processo di cui
parlavo è evidente, ad esempio,
nel fatto che ora non si parla più di
bilanci societari di sostenibilità,
bensì di bilanci integrati».
Questa prospettiva come incide
su altre vostre attività di business?
«La logica è la stessa. Come inve-
stitori abbiamo in gestione 63,4
miliardi di euro: nella misura in
cui selezioniamo imprese attente
alle tematiche Esg (ambiente, in-
clusione sociale e buone regole di
pagina 33
L’intervista
k L’evento governo aziendale), lo facciamo
Il dg Matteo Laterza puntando a una valorizzazione co-
mentre interviene stante del portafoglio, sapendo
all’evento organizzato che queste realtà hanno un più ele-
a Milano da Unipol vato presidio dei rischi».
Come si inquadra in questa
cornice la scelta di aderire alla Net
Zero Asset Owner Alliance?
«Si tratta di un’iniziativa che
coinvolge investitori istituzionali
di tutto il mondo impegnati nella
transizione dei rispettivi portafo-
gli per arrivare entro il 2050 a
emissioni nette di gas serra pari a
zero. In sostanza, tutti gli investi-
menti dovranno riguardare azien-
de che assorbono le emissioni ge-
nerate dalle proprie attività di bu-
siness. Ogni anno ciascuna azien-
da aderente ha obiettivi da rag-
giungere ed è chiamata a rendi-
contare i risultati, con i controlli
che vengono effettuati da enti ter-
zi».
Quali sono gli impegni assunti
da Unipol?
«Entro il 2030 dimezzeremo le
emissioni dei nostri portafogli di
azioni quotate e obbligazioni so-
cietarie quotate rispetto a fine set-
tembre del 2022, quando siamo
entrati a far parte del consesso in-
ternazionale. Non ci limitiamo a
scartare le imprese poco virtuose,
bensì incontriamo periodicamen-
te i management aziendali per di-
f scutere con loro le strategie da
mettere in campo. Un altro obietti-
vo da raggiungere riguarda gli in-
Una compagnia vestimenti tematici in progetti so-
assicurativa non può stenibili: nel 2024 arriveremo a 1,3
limitarsi a gestire miliardi di euro contro gli 862 mi-
lioni del 2021. Siamo convinti che
il rischio ma deve il ruolo di una grande compagnia
anche supportare assicurativa non possa limitarsi al-
gli attori impegnati la gestione del rischio, ma debba
sul versante anche supportare altri attori impe-
gnati sul versante della decarbo-
decarbonizzazione
g
nizzazione. La posta in gioco è
troppo alta per agire ciascuno per
conto proprio». — l.d.o
©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
34 Martedì, 11 luglio 2023

Sport
il raduno dei rossoneri

Pioli ritrova il Milan

con Tonali in meno
“Una perdita grave
l’affare conveniva”
Il tecnico: “Siamo una
casa solida”. Obiettivi
Musah, Reijnders e uno
tra Morata e Scamacca
L’ad Furlani: “Non è
una rivoluzione e non è
l’anno zero”
di Enrico Currò
milano — A un mese esatto dalla
finale di Champions con l’Inter in
campo, è già ripartita la stagione
della Serie A col rito dei raduni. Il
campionato si è nel frattempo im-
poverito, senza Tonali, Brozovic,
Milinkovic, Dzeko, Di Maria e Bra-
him Diaz. Il prossimo sarà Onana.
Il portiere promesso al Manche-
ster United finanzierà il mercato
dell’Inter, costretta all’austerity
dai guai del presidente Zhang e
pronta a riacciuffare Lukaku. La
prima scelta dello United sarebbe
stata Maignan, che con Hernan-
dez e Leao costituisce, dopo la ces-
sione di Tonali al Newcastle per
80 milioni, la triade di campioni
incedibili del Milan, atteso da un
calendario complicato e dall’insi-
diosa terza fascia al sorteggio
Champions del 31 agosto. È noto
l’interesse per Theo del Psg, dove
è appena approdato il fratello Lu-
cas: il denaro della possibile ces-
sione di Mbappé al Real o allo Uni-
ted verrebbe speso in parte per la
proposta indecente al Milan.
I tifosi hanno chiarito al raduno
di Milanello le proprie aspettative
con uno striscione durante lo spa-
ruto allenamento (mancavano
Leao, Hernandez, Maignan e Gi-
a cura di Giulio Cardone
Massara e alla cessione della ban-
diera predestinata Tonali: «Non è
l’anno zero e non è una rivoluzio-
ne, ma un’evoluzione. Il Milan è al-
l’anno numero 124 e io sono qui
da 5. Sul mercato lavoriamo so-
do».
Gli obiettivi, se il 4-3-3 divente-
rà il riferimento, restano il centra-
le Reijnders dell’Az e l’interno Mu-
sah del Valencia per il centrocam-
po completato da Loftus-Cheek,
una punta tra Scamacca, Morata e
Taremi, per dare respiro a Giroud
Il calciomercato nel tridente con Pulisic e Leao op-
pure per affiancarlo, più un ester-
no che punti l’uomo, come Chuk-
j Milinkovic wueze del Villarreal. Ma sono eso-
Il serbo andrà se le richieste di Az (25 milioni),
all’Al-Hilal: 60 Valencia (30) e Villarreal (30). E l’i-
milioni in 3 anni, raniano Taremi bloccherebbe, da
40 alla Lazio. Il secondo extracomunitario, l’in-
sostituto per gaggio del nigeriano Chukwueze.
Sarri è Zielinski: Tra le alternative, oltre all’ivoria-
costa 20 milioni no Singo se Messias finisse al Tori-
no, c’è il danese Isaksen (12 milio-
ni) del Midtjylland, esempio di
j Kolo Muani squadra costruita con gli algorit-
De Laurentiis: mi. Mentre Daniel Maldini, figlio
“Osimhen costa d’arte, è andato in prestito all’Em-
200 milioni”. poli, Pioli ha parlato del suo ruolo
Il Psg allora va di allenatore all’inglese con super-
sul francese: visione sul mercato, delle voci di
l’Eintracht vuole una rottura con Maldini e delle no-
100 milioni vità tattiche: «Io ho sempre parla-
to con i potenziali acquisti. La no- La novità dal 2024/25
stra è una casa solida, qualche par-
j Pogba te è da rinnovare. Sarà un merca-
to sostenibile, di idee e di giocato-
Coppe, si cambia
Il viaggio in
Arabia Saudita ri motivati. Con Maldini e Massara
non ha portato il rispetto era massimo, le discus-
una decisione: il sioni normali. Le novità tattiche
francese valuta
l’offerta da 100
milioni in 3 anni
stanno nel processo di migliora-
mento». Tonali, però, rimane un
cruccio: «Perdita tecnicamente
basta Europa League
grave, ma l’affare conveniva alle
due parti. Mi aspetto qualcosa pri-
ma della tournée americana».
dalla Champions
©RIPRODUZIONE RISERVATA

roud, e i neoacquisti, in attesa di

Pulisic, erano Loftus-Cheek, Spor-
tiello e Romero): «Ogni reparto va
rinforzato, chiudiamo gli obietti-
vi di mercato». I destinatari del
messaggio non sono più Maldini e
Massara, defenestrati dall’azioni-
sta di maggioranza americano, il
manager dello sport business Car-
dinale. La nuova dirigenza si è pre-
sentata al completo: l’ad Furlani,
il capo degli osservatori Moncada
e il ds D’Ottavio, il presidente Sca-
roni e le leggende Baresi (per lui si
discute dell’eventuale ruolo da
Club manager, Ibrahimovic per
ora non ci pensa) e Massaro. La
sintesi l’ha fatta Furlani, al quale
non piace la parola rivoluzione
collegata al business sportivo, al
divorzio dal simbolo Maldini e da
RICERCA PERSONALE
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DOO·DVVXQ]LRQHGLSHUVRQDOHGLSHQGHQWHGDLQTXDGUD-
UHQHOO·RUJDQLFRGL6L&DPHUDFRQFRQWUDWWRDWHPSR
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GR GRYUj SHUYHQLUH D SHQD GL HVFOXVLRQH HQWUR H
non oltre le ore 13:00 GHOJLRUQR 18 settembre 2023
,FDQGLGDWLFKHIDUDQQRSHUYHQLUHGRPDQGHQRQFRP-
SOHWHRGLIIRUPLGDTXDQWRLQGLFDWRQHOFLWDWRVLWRZHE
QRQVDUDQQRDPPHVVLDOODVHOH]LRQH
IL DIRETTORE GENERALE
)WR7L]LDQD3203(,
AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE
DEL MAR LIGURE ORIENTALE
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale ha
pubblicato, in data 07.07.2023, l’avviso inerente la richiesta
di adeguamento delle concessioni in essere ad uso cantie-
ristico navale rilasciate nel porto della Spezia alla
Sanlorenzo S.p.A. ed alla Baglietto S.p.A. e nel porto
di Marina di Carrara alla The Italian Sea Group S.p.A.
Eventuali osservazioni/istanze concorrenti potranno
pervenire entro il 28.08.2023. Gli avvisi integrali sono
pubblicati all’Albo Pretorio del Comune della Spezia,
all’Albo Pretorio del Comune di Carrara, sulla Gazzetta
8I¿FLDOH GHOOD 5HSXEEOLFD ,WDOLDQD VXOOD *D]]HWWD 8I¿FLDOH
dell’Unione Europea e visionabili sul sito internet:
https://adspmarligureorientale.e-pal.it/
AlboOnline/ricercaAlbo
di Jacopo Manfredi
C’è chi, come José Mourinho, non
aveva mai digerito il nuovo format
delle coppe europee. «Se vince l’Eu-
ropa League una squadra che è sta-
ta eliminata dalla Champions non
ha significato per me», disse due me-
si fa, prima che gli succedesse di per-
dere col Siviglia retrocesso dalla
Champions. Dalla stagione 2024/25
non succederà più: il passaggio tra
una competizione e l’altra scompari-
rà col nuovo format delle coppe.
La novità — lo ha riportato Calcio e
finanza, ma se ne parlava da 2 anni —
è che al posto della fase a gironi esi-
sterà un unico campionato europeo
per ognuna delle tre competizioni
che passeranno da 32 a 36 parteci-
panti. Le squadre non si affronteran-
no tutte tra di loro ma in un ‘sistema
svizzero’: a ogni club di Champions
ed Europa League saranno garanti-
te 8 partite con 8 squadre diverse (in-
vece delle 6 attuali con sole 3 squa-
dre) di cui 4 in casa e 4 fuori. Per la
Conference invece solo 6 gare.
Alla fine di questa fase si guarde-
rà la classifica generale e verrà deter-
minato che: le squadre dal 1° all’8°
posto accederanno direttamente
agli ottavi; quelle dal 9° al 16° posto
affronteranno quelle dal 17° al 24° in
uno spareggio a eliminazione diret-
ta (di andata e ritorno) per stabilire
la tre 8 squadre che accederanno
agli ottavi di ogni competizione. Le
squadre che si piazzeranno dal 25°
.
Martedì, 11 luglio 2023
Euro 2032 Italia e Turchia possono farli insieme
Una assegnazione condivisa. Italia e Turchia sono in corsa
per ospitare gli Europei del 2032. La nuova idea a cui lavora
la Uefa è una assegnazione condivisa (stile Polonia-Ucraina)
tra i due Paesi: per il momento è solo un’ipotesi di lavoro.
Caso stipendi Per Agnelli 16 mesi di inibizione
L’ex presidente della Juve Andrea Agnelli è stato inibito per 16
mesi dal tribunale Figc per la manovra stipendi. Ad Agnelli, che
non aveva patteggiato, inflitta anche una ammenda di 60.000
euro. Per il caso plusvalenze deve già scontare 24 mesi di stop.
pagina 35
Tour Riparte il duello tra Vingegaard e Pogacar
Dopo il lunedì di riposo il Tour de France riparte con la 10ª tappa,
167,5 km da Vulcania a Issoire adatti alle fughe. Riprende il duello
tra i dominatori: Vingegaard in maglia gialla con 17” su Pogacar,
che sul Puy de Dôme ne ha rosicchiati 8 (Rai2 e Eurosport).

Le nuove divise

Il business della passione

Confermato
Stefano Pioli, 57
anni, inizia la sua
quinta stagione
al Milan con cui
ha vinto lo
scudetto 2022.
Ora avrà più
responsabilità
al 36° posto, infine, saranno definiti-
vamente eliminate. Addio quindi a
situazioni come quella di quest’an-
no in cui l’Europa League è andata
al Siviglia che aveva iniziato la sta-
gione giocando la Champions.
L’altra novità riguarda il fatto che
ognuna delle tre competizioni avrà
una settimana di “esclusiva”: signifi-
ca che, ad esempio, in una settima-
na si giocheranno solo le gare di
Champions con il programma spal-
mato su martedì, mercoledì e giove-
dì, mentre le altre competizioni non
si disputeranno. L’Europa League,
invece, giocherà nella sua settima-
na esclusiva il mercoledì e il giovedì,
mentre la Conference giocherà co-
munque il giovedì.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’inflazione delle maglie
ecosostenibili e carissime
Il mercato è in crescita
lievitano anche i prezzi
per Napoli, Juve e Milan
Si comprano a 150 euro
ma produrle ne costa 1
di Matteo Pinci
e Franco Vanni
Per cucire una maglia da calcio,
venduta a più di cento euro, un’o-
peraia in Asia guadagna meno di
un euro. Dieci minuti di lavoro a
dieci centesimi al minuto. In un’o-
ra una lavoratrice — quasi sempre
si tratta di donne — può arrivare a
fare sei maglie guadagnando così
sei euro lordi, secondo una ricer-
ca della società tedesca Pr Marke-
ting, che da 25 anni studia il mer-
cato delle maglie da calcio nel
mondo. E negli anni Novanta, in
Africa centrale, Pakistan e Bangla-
desh la paga degli operai delle tes-
siture, spesso minorenni era persi-
no più bassa, difficilmente arriva-
va a tre euro al giorno. Così poco,
per un oggetto che per i tifosi vale
così tanto: «La maglia da calcio è
molto più di un oggetto. Rappre-
senta una comunità e i suoi valo-
ri», dice Daniela Corsaro, docente
di Marketing allo Iulm di Milano.
Ieri il Napoli ha presentato la
sua nuova maglia, con lo scudetto
sul petto per la prima volta da 33
anni. E i tifosi sono impazziti per
averla bloccando per qualche k Con lo scudetto sul petto dopo 33 anni
istante il sito. Nonostante un au- La nuova maglia del Napoli con lo scudetto presentata ieri da De Laurentiis pena il 9,6 per cento del prezzo di
mento di dieci
euro del prez-
zo, da 120 a 130
euro. Tanto va-
le lo scudetto?
Non è detto.
Perché il prez-
zo di vendita
delle maglie da
calcio in Italia
cresce più del-
l’inflazione. La
Juventus dalla
scorsa stagione
lo ha aumenta-
to da 140 a 150
euro. Il Milan,
da 120 a 140. k Zebre e sfumature parlanti
Una scommes- A sinistra, la nuova divisa della Juventus “zebrata”. A
sa sul fatto che destra il Milan: le strisce sfumano e formano la M di Milano
la domanda
continuerà a salire. E se il guada-
gno per i club su ogni maglia è mo-
desto — meno di dieci euro — le
esternalità positive sono incalcola-
bili. «Quel che conta nel progetta-
re una campagna di vendita, dal
punto di vista di un club, non è
trarre il massimo profitto da ogni
maglia, ma capire che ogni tifoso
che la indossa diventa un amba-
sciatore», dice Peter Rohlmann, ti-
tolare di Pr Marketing. Ed è per
questo che i club più fortemente
identitari scelgono di farsi le ma-
I kit nati dal riciclo
di Liverpool e Udinese
Altri raccogliendo
plastica dall’Oceano
o i fondi del caffè
vise ha scelto i fondi di caffè. «Co-
me Iulm — spiega la professoressa
Corsaro — abbiamo fatto una ricer-
ca: oggi l’89 per cento dei giovani
nel mondo pretende che la soste-
nibilità nella catena del valore sia
reale, non solo proclamata a livel-
lo corporate».
A proposito: da anni il Napoli si
fa le maglie in casa e ha affidato il
disegno ad Armani. «Molti club,
dal Borussia Dortmund all’Fc Sou-
thampton, hanno provato a lancia-
re un proprio marchio — dice Rohl-
mann — ma nessuno di loro ha avu-
to successo per più di 5 anni: non è
un modello a lungo termine».
Certo il mercato delle maglie uf-
ficiali in Europa va forte. Negli ulti-
mi vent’anni la vendita di divise re-
plica di quelle indossate dai pro-
fessionisti, è aumentata del 157
per cento. La Premier League addi-
rittura del 167. E non stupisce che
nella top 10 dei club che nel
2022/23 hanno venduto più ma-
glie quattro siano inglesi, a partire
dal Liverpool, che guida la classifi-
ca con 1,8 milioni di pezzi venduti.
Seguono Manchester United, Real
Madrid e Barcellona. La Juventus
ha mandato in giro 680 mila ma-
glie a strisce, che le valgono il pri-
mo posto tra le italiane ma solo il
9° al mondo. In parte ancora gra-
zie all’effetto CR7, secondo Pr Mar-
keting. E nonostante il mercato
delle divise della Serie A nel bien-
nio del Covid abbia perso il 9,7.
Ma quanto costa una maglia a
chi la produce? Il tessuto, la cuci-
tura e la spedizione pesano per ap-
vendita al detta-
Il costo di una maglietta da calcio (dati in %) glio. Poco meno
del 3 per cento
Tessuto, cucito, spedizione 9,6
va in pubblici-
Marketing
tà. Il club si met-
2,9 Prezzo
te in tasca in me-
al dettaglio
Licenze verso i club
dia il 6,1 per cen-
6,1 (la spesa
per il tifoso) to del prezzo fi-
Distribuzione 100% nale. Il grosso
2,5
del valore resta
Prezzo di costo 21,1
alla rete di ven-
dita e al brand
Margine per il brand 18,9
produttore, che
come “sponsor
Prezzo all'ingrosso del marchio tecnico” può
40
sportivo ai rivenditori compensare il
Margine per il rivenditore
43,3 club con trasfe-
al dettaglio rimenti diretti,
IVA 16,7 slegati dalle
vendite. Nike,
sponsor dell’In-
glie da sé — è il caso del St. Pauli, la ter dal 1998, ieri ha rinnovato il
cui tifoseria politicamente impe- proprio contratto con il club ne-
gnata pretende la garanzia “sfrut- razzurro, alzando la quota annua-
tamento zero” — o impongono alle le fissa da 12,5 a 30 milioni, la stes-
aziende produttrici di adeguarsi sa cifra che il Milan percepisce da
ai valori della società. Come Liver- Puma, ma molto meno dei 51 milio-
pool e Udinese, che hanno indos- ni l’anno che Adidas paga alla Ju-
sato maglie ricavate dal riciclo di ve. A livello globale, nessun club
bottigliette in plastica, del Real guadagna dal proprio sponsor tec-
Madrid, che ha chiesto che la pla- nico più del Real Madrid, A cui Adi-
stica fosse prelevata dagli oceani, das trasferisce ogni anno 120 milio-
o dell’inglese Forest Green Rovers ni. Un business che inizia da quei
iscritto in Football League Two, dieci centesimi al minuto.
che come materia prima per le di- ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
.
Martedì, 11 luglio 2023
Alcaraz fenomeno
ma l’Italia sorride:
Berrettini è tornato
Matteo cede in 4 set: “Sconfitta dura. Sono fiero di me e guardo al futuro”
Il campione spagnolo ai quarti con Rune . Oggi Sinner cerca la semifinale
dal nostro corrispondente
Antonello Guerrera
LONDRA — Per Voltaire l’illusione era
il primo dei piaceri, e difatti nel pri-
mo set Matteo Berrettini è un toro lo-
co, ma alla fine Carlos Alcaraz lo do-
ma. Perché il 20enne di Murcia è un
mostruoso Minotauro: umano e be-
stiale. Classe purissima, zero talloni
d’Achille, cocktail di armi micidiali:
drop, dritto, rovescio, slice, mixati
divinamente. E a fondo campo è un
gatto con la calamita: le prende tut-
te, in ogni modo, e poi ti salta addos-
so come un giaguaro. Se devi fargli
male, devi essere un infallibile cec-
chino: «Ti porta sempre al limite, co-
me Djokovic», conferma Berrettini.
Alla fine, la sorprendente favola di
Matteo a Wimbledon 2023 si infran-
ge agli ottavi con un netto 3-6, 6-3,
6-3, 6-3 dopo 3 ore e 5 minuti. La pro-
fezia del tedesco Zverev («se gioca
come contro di me, vince il torneo»)
si sbriciola presto. Perché oggi il
27enne italiano non è al 100% ed
esplosivo come lo spagnolo. Ma an-
che perché contro Alcaraz serviva
una partita perfetta, senza intercala-
ri.
Eppure nel primo set Berrettini è
impeccabile: 80% circa di prime,
non lascia respirare Alcaraz. Lo im-
bavaglia di colpi, lo surclassa con
sassate di servizio e dritto, non gli
concede veri scambi per rilasciare
la sua classe. Carlos si innervosisce,
sbaglia più del solito. Berrettini gli
strappa il break sul 4-3, dalle tribu-
ne urlano «Matteo, spacca tutto!» e
allora lui sigilla il set con ace e urlo
devastanti. Apoteosi.
Ma qui la partita si ribalta. A inizio
set Berrettini scivola sul flipper di
colpi del devastante Alcaraz, resta a
terra. Per qualche minuto si tiene la
gamba, ma non è il vero guaio. Per-
ché Matteo non è più un martello,
perde sicurezza e fiducia. L’alieno
spagnolo inizia a sfoderare colpi im-
pensabili, di ogni tipo e parte: recu-
peri, passanti e drop shot stellari, di
wimbledon
Tsitsipas eliminato
Uomini Eubanks-Tsitsipas 3-6,
7-6, 3-6, 6-4, 6-4; Djokovic-
Hurkacz 7-6, 7-6, 5-7, 6-4;
Medvedev-Lehecka 6-4, 6-2
rit. Rune-Dimitrov 3-6, 7-6,
7-6 , 6-3. Donne Rybakina-
Haddad 4-1 rit.; Sabalenka-
Alexandrova 6-4, 6-0; Jabeur-
Kvitova 6-0, 6-3; Keys-
Andreeva 3-6, 7-6, 6-2.
Oggi Sinner-Safiullin (14, Sky).
di Giuseppe Antonio Perrelli
Roma — Paolo Canè, tennista n. 1 in
Italia per 191 settimane, cosa pensa
di questa potenziale semifinale di
Wimbledon tra Sinner e Djokovic?
«Penso che Sinner deve stare molto
attento nei quarti a Safiullin. Mai
avrei immaginato la sua vittoria su
Shapovalov: è in grande forma, anche
se è n. 92 al mondo. Ma prima o poi
uno nei primi cento Sinner lo doveva
incontrare a Wimbledon…».
Sì, il tabellone gli è stato amico.
«E ora ce n’è per tutti. Nella seconda
settimana di uno Slam chi sta meglio
vince. Non conta la classifica. Tranne
che per Djokovic, un caso a parte, un
giocatore di un’altra categoria».
Come testa?
«Come tutto. E quest’anno vuole
prendersi il Grande Slam. Gioca solo
per quello, gli altri tornei li usa come
preparazione: non si spreme per i
Sport
quelli che fanno male e cambiano il
corso, anche psicologico, della parti-
ta. Alcaraz si trasforma, diventa un
onnipresente Djoker ancora più fe-
roce, un blob che dilaga divorando
tutto. La magia di dritto in contro-
tempo con cui il 20enne conquista il
secondo set è una sublime mazzata.
Berrettini, ubriacato dallo spu-
meggiante Alcaraz, va alle corde.
Non esce più dall’angolo, capitola
mentalmente. Seguono troppi erro-
ri: palle lunghe, pesantissimi sbagli
sotto rete, smash falliti pure quando
Alcaraz si aggrappa ai lob. Gli italia-
ni sugli spalti del Centrale provano
a sostenerlo, ma Berrettini si sfiata
sempre di più, insieme a colpi e spe-
ranze. Alla fine, nonostante zero
doppi falli contro i 6 di Alcaraz e 9
ace contro 4, Matteo commette 33
errori non forzati contro 21 e incassa
solo il 49% di punti sulla seconda.
L’intervista
Canè “Jannik con Nole
ha l’arma della risposta
Occhio a Safiullin”
j Ex n.1
Paolo Canè, 58
anni. È stato n.1
del tennis
italiano per 191
settimane. In
carriera ha vinto
tre tornei e ha
raggiunto
come best
ranking il n.26
Atp
k Matteo Berrettini, 27 anni. A Wimbledon è stato finalista nel 2021
Impossibile vincere così contro i mu-
lini a vento di Alcaraz, che ora ai
quarti dovrà vedersela con l’impre-
vedibile danese Rune, pure lui un-
der 21.
Per Berrettini è «una sconfitta du-
ra da digerire. Ma Alcaraz è il miglio-
re al mondo», confessa dopo la parti-
ta, «ha tempi di reazione e difesa in-
credibili, anche sulla seconda. Mi ri-
corda Djokovic, ti mette sempre al li-
mite. Potevo giocare meglio, nelle ri-
sposte e nel dritto. Ma sono fiero di
me e di aver perso contro Carlos,
perché sono riuscito a giocare senza
Masters 1000, ne ha già vinti tanti».
Secondo l’occhio esperto del
commentatore televisivo, quanto è
difficile giocare contro Djokovic,
che nei quarti affronterà Rublev?
«Ti trita. Ti prende per mano, ti porta
al luna park ma poi sulla ruota
panoramica ci va quasi sempre lui».
E Sinner allora quali armi ha?
«La risposta, fondamentale sull’erba.
E poi deve trovare una buona
giornata al servizio, che gli tolga tanti
mal di testa. Se la può giocare: l’anno
scorso a Wimbledon contro Djokovic
era avanti due set a zero».
pagina 37
certezze e fiducia prima di questo
Wimbledon. Guardiamo al futuro».
Rimane un solo italiano a Church
Road, Jannik Sinner. Che oggi sfida
la sorpresa russa Safiullin, n.92 al
mondo, senza sponsor tecnico e che
qui pernotta in un hotel a due stelle.
Dovesse farcela, Jannik troverebbe
in semifinale il vincente tra Djoko-
vic e Rublev e magari in finale pro-
prio Alcaraz. L’ultima volta che lo
spagnolo ha perso a Wimbledon fu
proprio contro Sinner l’anno scorso.
A riveder le stelle.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Quanto è forte Sinner?
«È un campione. In Italia gli
rompiamo le scatole partendo da un
ragionamento sbagliato: nel 2021 era
già nella top ten mondiale, nel 2023
dovrebbe essere nei primi 5 e aver già
vinto uno Slam. Ma il tennis non
funziona così. È giovane, ha dritto e
rovescio che spaccano. Sì, gli hanno
un po’ preso le misure e lui ogni tanto
si infortuna. Normale: il suo tennis è
rapido, con tanti strappi, col motore
al massimo, può succedere. Diamogli
tempo: il tempo è dalla sua parte».
Ed è anche dalla parte del tennis
italiano?
«Sicuro. Abbiamo i campioni in casa e
li critichiamo quando perdono.
Teniamoci buoni i Sinner, i Berrettini,
i Musetti, i Sonego: per i prossimi
dieci anni ci daranno grandi
soddisfazioni e saranno punti di
riferimento per le ragazze e i ragazzi
a cui insegno a giocare a tennis».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
38 L’ultima Martedì, 11 luglio 2023

Multischermo
di Antonio Dipollina

Il trash reale A rrivata da qualche giorno su

Netflix, in tre puntate, la
docuserie si chiama Il principe e
chiama a uno sforzo disumano:
tra fuori onda ovvero quello di tornare partecipi
dopo decenni di oblio delle
aggiungerci storie di famiglia — e
che famiglia — culminate in
sostanza con la vittoria di Emanuele
lunga inchiesta, realizzata da
Beatrice Borromeo Casiraghi: lo
stile è quello di Report ma il
Filiberto a Ballando con le stelle, fa ginepraio in cui si finisce dovrebbe
colpo: mentre ci si affanna
parecchio a promuovere il fuori
essere raccontato da Thor Ranucci,
ovvero la parodia radiofonica del

e “champagnini” vicende, e soprattutto della figura,

i Su Netflix
La docuserie Il principe racconta di
Vittorio Emanuele, Marina Doria ed
Emanuele Filiberto di Savoia
di Vittorio Emanuele di Savoia.
L’oblio decretato da un sano
referendum ai tempi venne
spezzato una notte d’estate del
1978, nella rada dell’isola di Cavallo,
da un colpo di fucile che spezzò
invece la vita di un ventenne
tedesco. Le vicende successive, con
ammissioni, ritrattazioni,
condanne e assoluzioni intorno alla
figura del re mancato sono un guaio
inestricabile, da affliggere
eventualmente come condanna.
Invece ovviamente riportare in
pista il sovrano fuciliere,
onda finale di Vittorio Emanuele
nel quale parla — come parlava a
ruota libera in carcere facendo
ammissioni e tutto venne
registrato. E accenna a vecchie
storie su Juan Carlos di Spagna
(come se quell’altro bel tipo avesse
bisogno di ulteriore discredito) e
allora il fuori onda diventa virale,
anzi la cosa più importante di tutte
— mentre quella più agghiacciante è
la domanda del medesimo alla
troupe: “Qualcuno vuole uno
champagnino?”. Da mandare in
estasi gli appassionati di questo
trash reale (vari sensi) dentro una
comico Max Paiella. Va da sé, in
qualunque storia si possono trovare
seconde letture e descrizioni di
mondi, figuriamoci in questa: buon
per chi ne ricava sollazzo, per gli
altri una buona serie crime-fiction è
un’ottima alternativa.
***
Messaggio cifrato per quelli di
Reazione a catena: aveva ragione il
concorrente, la parola che inizia
per “p”, finisce per “o” e che lega
“viola” e “profondo” è davvero
“pensiero”. O almeno va benissimo
e non esiste considerarlo un errore.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Cruciverba Orizzontali Verticali Accadde oggi

di Stefano Bartezzaghi 1. Pericolosi parassiti o 1. Un’invenzione di Allen. di Luigi Gaetani
preziose officine. 2. L’amministrazione
6. Lo serra l’obi. finanziaria pubblica.
11. Un periodo storico.
12. Quella sediziosa è proibita
dalla legge.
3. In questa stagione non
servono.
4. Holy Roman Empire (sigla).
5. Assante giornalista (iniz.).
L’ editto imperiale è datato 11 luglio
1405: quel giorno Yongle — il più
grande sovrano della dinastia Ming —
14. Time _ , per accelerare i 6. Luogo tedesco di ritrovo. ordinò il varo di una mastodontica flotta
processi. 7. Ha rivoluzionato la
comunicazione alla fine agli ordini del leggendario ammiraglio
16. Affligge le articolazioni. dello scorso secolo. Zheng He. L’Armata del tesoro compirà
18. Istituto di Ricerche sulla 8. Sconvolge la riviera.
Pubblica Amministrazione sette spedizioni (l’ultima nel 1433), con
9. Melara degli armamenti.
(sigla). 10. Completa il nome di Publio l’obiettivo di mostrare al mondo il potere
20. Spazio Economico Europeo Ovidio. della Cina e ampliare la
(sigla). 13. Quando è verbo lo si sfera d’influenza del
21. La grande Vanoni (iniz.). accenta.
15. Scrisse La nausea. dragone nel sudest
22. Oggi festeggia il suo 17. In questo posto. asiatico, in Arabia e in
compleanno. 19. Non è apparsa da molti anni.
26. Gli anni compiuti dal 22o. 23. Capital _ , o plusvalenze. Africa. Delle circa 250
28. Nuotano, pedalano e 24. Al ristorante fanno già una imbarcazioni, oltre
corrono. tavolata. sessanta erano appunto le
25. Poteva essere “rara”.
30. Un mostro da pellicola. 27. Targa di Ravenna. enormi “navi del tesoro”
31. Un sintomo di infezione 29. Eccelle e domina in un (baochuan) piene di una
polmonare. settore. miriade di prodotti da
esportare nei Paesi toccati
dalla spedizione. Fu l’apogeo della
La coda dell’occhio potenza navale cinese. Un tesoro lo
scovò pure il giapponese Kōkichi
di Michele Smargiassi
Mikimoto: l’11 luglio 1893, dopo vari
tentativi andati a vuoto, che lo avevano
Nella splendida quasi portato al fallimento, riuscì a
cornice del produrre la prima perla coltivata,
inserendo nell’ostrica un granello di
castello di madreperla. La sua azienda crescerà fino
Vaux-le-Vicomte a diventare un grande gruppo
a Maincy, internazionale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
si è svolta
l’appassionante Sudoku 9 1
giornata della
6 4 3 7 5
posa in costume. Come si gioca
7 2 6
Ma loro, Completare
i figuranti, il diagramma 5 4
in modo che
almeno lo sanno ciascuna riga, 6 9 2
e non lo negano, colonna e 8 1
di essere solo riquadro 3x3
contenga una 1 7 9
attori nel sola volta tutti i 2 7 5 3 4
giardino dei finti numeri da 1 a 9.
contini. Livello: avanzato
5 8
CHRISTOPHE ARCHAMBAULT / AFP

Meteo La prima cosa bella

di Gabriele Romagnoli
Sole Oggi Domani Oggi Min Max Domani

L
Nuvoloso Ancona 23 33 157 24 34 167 a prima cosa bella di martedì 11 luglio 2023 sono
Variabile Aosta 22 34 123 21 31 122 i figli di Sting a cui il padre ha promesso di non
Coperto Bari 20 36 143 22 39 155 lasciare nulla evitando liti, beghe legali, discussioni
Pioggia Bologna 23 38 172 22 38 171 su lasciti per altri, tradimenti di volontà.
Rovesci Cagliari 22 32 126 24 32 125
Grandine Campobasso 18 33 136 20 35 158
Temporali Catanzaro 18 33 144 18 35 150
Continua sul sito, anche in versione audio con la
Nebbia Firenze 21 38 166 21 37 161
voce dell’autore: larep.it/pcb
Neve Genova 22 30 169 23 28 142
L’Aquila 19 33 133 18 32 146
Mare Milano 24 37 234 24 35 241
Napoli
Le soluzioni di ieri
Calmo 23 34 193 22 35 178
Mosso Palermo 25 33 125 24 33 134 8 9 6 3 2 7 4 1 5
2 5 4 6 1 8 9 7 3
Agitato Perugia 21 35 156 21 35 143
7 3 1 9 4 5 8 2 6
Potenza 15 32 137 17 33 142
Vento 3 8 9 7 6 1 2 5 4
Roma 20 36 166 19 36 160
5 4 7 2 8 9 6 3 1
Calmo Torino 23 34 207 22 32 212
6 1 2 5 3 4 7 9 8
Moderato Trento 22 35 179 24 34 180
9 6 3 8 5 2 1 4 7
Forte Dati Trieste 22 33 204 23 33 215 4 2 8 1 7 3 5 6 9
Molto forte Venezia 24 32 179 23 31 171 1 7 5 4 9 6 3 8 2
.
Martedì, 11 luglio 2023 Televisione pagina 39
PROGRAMMI TV

Rai 1 Rai 2 Rai 3 Canale 5 Italia 1 Rete 4 La Sette

6.00 RaiNews24. 11.20 Film: Crociere di 10.50 Spaziolibero 6.00 Prima pagina Tg5. 8.15 Mila e Shiro - 6.45 Controcorrente (r) 6.00 Meteo
All’interno: nozze - Dubai - di 11.00 Relazione Annuale All’interno: 7.55 Due cuori nella 7.40 Kojak - Serie Tv Oroscopo
Previsioni sulla Stefan Bartmann, al Governo e Trafico; Meteo.it pallavolo - Serie 8.45 Agenzia Rockford Trafico
viabilità con Jessica al Parlamento 8.00 Tg5 - Mattina Tv - Serie Tv 7.00 Omnibus news
6.30 Tgunomattina Boehrs, Marcus dell’Autorità 8.45 Morning News 8.40 Dr. House - 9.55 Detective In 7.30 Tg La7 direttore
Estate. Grüsser di regolazione 10.55 Tg5 - Mattina Medical division Corsia - Serie Tv Enrico Mentana
All’interno: 6.35 13.00 Tg2 - Giorno per Energia, 11.00 Forum - Serie Tv 10.55 Carabinieri 7.55 Omnibus Meteo
Rassegna stampa; 13.30 Tg2 E...state con Reti, Ambiente 13.00 Tg5. All’interno: 10.30 C.S.I. New York - 11.55 Tg4 Telegiornale 8.00 Omnibus -
7.00 TG1; Che Costume (ARERA) Meteo.it Serie Tv 12.25 Il Segreto Dibattito
tempo fa 13.50 Tg2 - Medicina 33 12.00 TG3 13.40 Beautiful 12.25 Studio Aperto 13.00 La signora del 9.40 Coffee Break
7.30 Tgunomattina 14.00 Pomeriggio 12.15 Quante storie 13.05 Sport Mediaset West - Serie Tv 11.00 L’Aria che Tira
14.10 Terra Amara -
Estate. sportivo 13.15 Passato e Presente 13.55 Backstage Radio 14.00 Lo sportello di Estate
Serie Tv - «208 - Ii
All’interno: 8.00 14.45 Tour de France: 14.00 TG Regione Norba Cornetto Forum 13.30 Tg La7 direttore
TG1; Che tempo fa Vulcania - Issoire. 14.20 TG3 Parte» Battiti Live 15.25 Anteprima Diario Enrico Mentana
8.55 Rai Parlamento km 167 14.50 Piazza Affari 14.45 La promessa 14.05 The Simpson del Giorno 14.15 Eden - Un Pianeta
Telegiornale 16.30 Tour de France - 15.00 TG3 - L.I.S. 15.45 My Home My 14.50 I Grifin 15.30 Tg4 Diario Del da Salvare
9.00 TG1 L.I.S. Tour all’arrivo 15.05 Rai Parlamento Destiny - Serie Tv 15.20 Magnum P.I. - Giorno 17.00 C’era una volta...
9.05 Unomattina Estate 17.30 Tour Replay Telegiornale 16.45 Un altro domani Serie Tv 16.45 Film: L’assedio Il Novecento
12.00 Camper in viaggio 18.00 Tg Parlamento 15.10 Alla scoperta del 18.45 Caduta libera. 17.10 Person of Interest delle sette frecce 18.10 Padre Brown -
12.25 Camper 18.10 Tg2 - L.I.S. ramo d’oro All’interno: - Serie Tv - di John Sturges, Serie Tv - «Un
13.30 Telegiornale 18.15 Tg 2 16.00 Di là dal iume e 19.40 Tg5 - 18.10 Backstage Radio con William tragico segreto»
14.05 Don Matteo 18.35 TG Sport Sera tra gli alberi Anticipazione Norba Cornetto Holden, William - «L’uomo
16.10 Sei Sorelle 19.00 Hawaii Five-0 - 16.50 Overland 16 - Le 19.55 Tg5 Prima Pagina Battiti Live Campbell, Eleanor sull’albero»
17.00 TG1 Serie Tv strade degli Inca 20.00 Tg5 18.20 Studio Aperto Parker 20.00 Tg La7
17.10 Estate in diretta 19.40 N.C.I.S. - Serie Tv 17.45 Geo Magazine 20.40 Paperissima Sprint 19.00 Studio Aperto Mag 19.00 Tg4 Telegiornale 20.35 In Onda Estate
18.45 Reazione a catena 20.30 Tg 2 20.30 19.00 TG3 21.20 Film: Ti presento 19.30 C.S.I. Miami - 19.50 Tempesta d’amore 23.15 Film: Allarme
20.00 Telegiornale 21.00 Tg2 Post 19.30 TG Regione Soia - di Guido Serie Tv 20.30 Controcorrente rosso - di Tony
20.30 TecheTecheTè 21.20 CSI: Vegas - Serie 20.00 Blob Chiesa, con Fabio 20.30 N.C.I.S. - Serie Tv 21.25 Delitti ai Tropici Scott, con Gene
21.25 Un cuore due Tv - «Sangue e 20.20 Via Dei Matti n. 0 De Luigi, Micaela 21.20 Radio Norba - Serie Tv - «Una Hackman, Denzel
Prima scelta destini - Serie Tv - pistacchio» «Le 20.50 Un posto al sole Ramazzotti, Cornetto Battiti nuova vita in Washington,
«2ª puntata» ultime parole» 21.20 Filorosso Andrea Pisani. Live Martinica» Viggo Mortensen.
di Silvia Fumarola
23.10 Taobuk Festival 23.00 Film: Squadra 24.00 Tg3 - Linea Notte All’interno: 0.30 Film: Ancora 22.30 Delitti ai Tropici All’interno: 1.00
SeeSicily. Omicidi 0.30 Meteo 3 22.15 Tgcom24 auguri per la - Serie Tv - Tg La7

Fabio De Luigi All’interno: 23.15

Tg 1 Sera
0.45 RaiNews24.
Barcellona - Il
giorno più lungo
- di Carolina
0.35 Tg Magazine
0.45 Protestantesimo
1.15 Sulla Via di
Breaking News;
Meteo.it
23.40 Tg5 Notte
tua morte - di
Christopher
Landon, con
«Inluencer»
23.35 Film: Ocean’s
Twelve - di Steven
1.30
2.10
ArtBox
L’Aria che Tira
Estate (r)

un papà All’interno: Che

tempo fa
1.20 Sottovoce
Hellsgård, con
Clemens Schick,
Anne Schäfer,
Damasco
1.50 RaiNews24
0.15 Film: 10
regole per fare
innamorare - di
Jessica Rothe,
Israel Broussard,
Phi Vu.
Soderbergh, Chris
Connier, con
George Clooney
4.10

5.30
Omnibus -
Dibattito (r)
Coffee Break (r)
Sebastian Fritz Cristiano Bortone
quasi perfetto 1.50 RaiNews24

satellite digitale terrestre

Sky Rai Storia Rai 4

Ti presento Sofia
19.30 Rai News - Giorno 16.40 Tribes and Empires: Le
Canale 5 - 21.20 Cinema 19.35 Luciano Rispoli, un profezie di Novoland
gentleman in tv 17.25 Il Commissario Rex
15.20 Tutti in piedi - di Franck 19.10 Secret Love - di Eva 22.40 Se sei così ti dico sì - di
20.05 Iconologie quotidiane 19.05 Seal Team
11.55 Pirati! Briganti da
Nella commedia di Guido Chiesa, strapazzo - di Peter Lord, Dubosc Sky Cinema Husson Sky Cinema Eugenio Cappuccio Sky 20.10 Il giorno e la storia 20.35 Criminal Minds
Fabio De Luigi è un ex rocker, Jeff Newitt Sky Cinema Romance Romance Cinema Romance 20.30 Passato e Presente 21.20 Film: Predator - di John
negoziante di strumenti musicali, Family 15.55 Mission: Impossible 2 - di 19.20 Qualunquemente - di 22.55 2012 - di Roland 21.10 5000 anni e + La lunga McTiernan, con Arnold
12.25 Il vegetale - di Gennaro John Woo Sky Cinema Giulio Manfredonia Sky Emmerich Sky Cinema storia dell’umanità Schwarzenegger, Carl
divorziato. È un papà concentrato Nunziante Sky Cinema Collection Cinema Comedy Action
22.10 Italiani Weathers
16.00 Gli zitelloni - di Giorgio 19.30 Il lupo e il leone - di Gilles 23.00 Ember - Il mistero della
sulla figlia di dieci anni. Quando gli Comedy
12.30 Come ti divento bella! Bianchi Sky Cin. Comedy de Maistre Sky Cinema città di luce - di G. Kenan, 23.00 Il segno delle donne 23.10 Film: The Void - Il Vuoto
amici gli presentano qualcuno, non - di Abby Kohn, Marc 16.25 Madagascar - di Eric Uno Gil Kenan Sky Cin. Family 23.50 Storia in breve: Toto’ e - di Jeremy Gillespie,
fa che parlare della bambina. Un Silverstein Sky Cin. Uno Darnell, Tom McGrath 19.40 Balto - di Simon Wells Sky 23.05 Una sola possibilità - di il regime. Steven Kostanski, con
13.25 Cool dog - Rin tin tin a new Sky Cinema Family Cinema Family James Nunn Sky Cin. Uno 24.00 Rai News - Notte Aaron Poole
giorno rivede un’amica sparita da york - di Danny Lerner 16.30 Vi presento Joe Black - di 21.00 I Tre Moschettieri - di 23.30 Mission: Impossible
anni, Micaela Ramazzotti. A lui Sky Cinema Family Martin Brest
Sky Cinema Uno
Paul Anderson, Paul W.S.
Anderson Sky Cinema
- Rogue Nation - di
Christopher McQuarrie
piace, ma lei gli rivela che non vuole
13.35 Una sirena a Parigi - di
Mathias Malzieu 17.00 John Wick - Capitolo 2 - di Action Sky Cinema Collection
Rai 5 TV8
avere figli e detesta i bambini. Sky Cinema Romance Chad Stahelski
Sky Cinema Action
21.00 La cosa più dolce... - di
Roger Kumble Sky
0.10 Ma che colpa abbiamo
noi - di Carlo Verdone Sky 14.00 Il leggendario regno di 6.00 TG24 mezz’ora
13.40 Savage Dog - Il selvaggio -
di Jesse V. Johnson 17.15 A casa tutti bene - di Cinema Comedy Cinema Comedy Komodo 6.55 TG24 Preview
Sky Cinema Action Gabriele Muccino 21.00 Sulle ali dell’avventura 0.30 Ti ricordi di me? - di 7.00 Sky Tg24 Mattina
14.55 Africa’s Underwater 8.00 Quattro matrimoni
13.55 Tutta colpa di Freud - di Sky Cinema Romance - di Nicolas Vanier Sky Rolando Ravello Sky
17.40 Cattivi Vicini Cinema Family Cinema Romance
Wonders 9.15 Tg News SkyTG24
Paolo Genovese Sky
Cinema Comedy di Nicholas Stoller 21.00 Vizi di famiglia - di Rob 0.45 Inside Man - di Spike Lee 15.50 Antonio e Cleopatra 9.30 Una luna di miele da sogno
14.00 Mission: Impossible - di Sky Cinema Comedy Reiner Sky Cinema Sky Cinema Uno 18.10 Le Nove Sinfonie Di 11.00 Tg News SkyTG24
Brian De Palma 17.55 Il principe dimenticato - di Romance 1.00 Legendary - Il giorno del 11.15 Alessandro Borghese - 4
Beethoven - N2 E N7 ristoranti
Sky Cinema Collection Michel Hazanavicius 21.15 Mission: Impossible - riscatto - di Mel Damski
Sky Cinema Family Protocollo Fantasma - di Sky Cinema Family
19.25 Rai News - Giorno 12.30 Bruno Barbieri - 4 Hotel
14.50 Tramite amicizia - di
Alessandro Siani 18.00 Mission: Impossible III - di Brad Bird Sky Cinema 1.35 Arma letale 2 - di Richard 19.30 Art Night 13.45 Lettera d’amore fatale
Sky Cinema Uno J.J. Abrams Sky Cinema Collection Donner Sky Cinema 20.25 The Sense Of Beauty 15.30 Una guida per innamorarsi
14.55 Il mio amico Finnick - di Collection 21.15 Accident Man - di Jesse V. Action 17.15 Amore alle Hawaii
21.15 Film: Una giusta 19.00 Alessandro Borghese - 4
Denis Chernov 19.05 L’uomo dei ghiacci - The Johnson Sky Cinema Uno 1.45 Mission: Impossible -
Ice Road - di Jonathan 22.35 Sole a catinelle - di Fallout - di Christopher causa - di Mimi Leder, ristoranti
Sky Cinema Family
15.20 Rogue Hostage - di Jon Hensleigh Sky Cinema Gennaro Nunziante Sky McQuarrie Sky Cinema con Felicity Jones, 20.15 Bruno Barbieri - 4 Hotel
Keeyes Sky Cin. Action Action Cinema Comedy Collection Armie Hammer, Justin 21.30 Chi vuole sposare mia mamma
k Sbaraglia e Ramazzotti Theroux 23.30
o mio papà?
GialappaShow
23.15 Rock Legends 1.30 Epic Movie
Sport 23.40 Rock Legends 3.00 Coppie che uccidono
Law & order: unità speciale Podcast
Top crime - 21.10
10.30 Automobilismo: Gran 18.00 Mountain bike: Leogang. Movie Cielo
Notizie e storie Bretagna Porsche Super
Cup Eurosport
Cross Country Olympic
F Coppa del Mondo 21.10 Film: 15 Minuti - Follia 10.15 Cuochi d’Italia
11.00 Ciclismo: Saint-Léonard- Eurosport
da ascoltare de-Noblat - Puy de Dôme. 18.00 Arrampicata: Chamonix. omicida a New York - di 11.15
13.45
MasterChef Italia
MasterChef Italia
Nel caso intitolato Bordello, una 184 Km Tour de France Speed M/F Coppa del John Herzfeld, con 16.15 Fratelli in affari
ragazza è costretta a prostituirsi e Eurosport Mondo Eurosport 2 Robert De Niro, Edward 17.15 Buying & Selling
11.00 Tennis: Italy Major Roma 18.00 Tennis: Italy Major Roma Burns, Kelsey Grammer 18.00 Fratelli in affari: una casa è
quando prova a ribellarsi viene Premier Padel Major Sky Premier Padel Major Sky 23.10 Film: Lo sciacallo per sempre
buttata giù da un tetto. Le indagini Sport Football Sport Football
- Nightcrawler - di 18.45 Love it or List it - Prendere o
11.30 Tennis: Wimbledon 19.00 Automobilismo: lasciare Vancouver
della sezione Special Victims Unit Operazione midnight... Studio Tennis Sky Sport 6h Monza Mondiale Dan Gilroy, con Jake
19.45 Affari al buio
guidata dal tenente Olivia Benson Antonio Gerardi Uno Endurance Eurosport Gyllenhaal, Riz Ahmed 20.15 Affari di famiglia
(Mariska Hargitay), portano alla 12.00 Motociclismo: GP Francia 19.00 Ciclismo: Vulcania - 1.15 Anica - Appuntamento 21.15 The Grey
Mondiale Motocross Issoire. km 167 Tour de al cinema 23.15 L’iniziazione
luce un giro di prostituzione Eurosport 2 France Eurosport 2
12.00 Tennis: 9a g. Wimbledon 20.00 Nautica: Macon F1 H2O
all’ombra della protezione di Stati Uniti, anni 50. Tra gli
qualche membro della polizia, esperimenti per affermare la
Sky Sport Uno
12.15 Wrestling: AEW Dynamite
World Championship
Eurosport
D-Max Nove
Sky Sport Arena 20.30 Automobilismo:
forse addirittura di un giudice. potenza Usa, ne spicca uno: 12.30 Motociclismo: GP Francia Sardegna Extreme E 15.50 Swords: pesca in alto mare 13.20 Summer Crime - Amore e altri
delitti
l’Operazione Midnight Mondiale Motocross Eurosport 17.40 Predatori di gemme
15.20 Il delitto della porta accanto
19.30 Nudi e crudi
Climax, che vuole indagare Eurosport 2
12.45 Ciclismo: Vulcania -
21.00 Snooker: Allen - Junhui
UK Championship 21.25 Questo strano mondo con 17.15 Le ultime 24 ore - Caccia al
Rock legends gli effetti delle droghe Issoire. km 167 Tour de Eurosport 2 Marco Berry killer
23.15 WWE Smackdown 19.15 Cash or Trash - Chi offre di
Rai 5 - 23.15 allucinogene. Su One Podcast France Eurosport 22.00 Ciclismo: Vulcania -
1.05 Cacciatori di fantasmi più?
13.00 Motociclismo: GP Francia Issoire. km 167 Tour de
Mondiale Motocross France Eurosport 2.55 Cacciatori di fantasmi 20.20 Don’t Forget the Lyrics - Stai
Eurosport 2 22.00 Tennis: 9a g. Wimbledon 3.50 Mountain Monsters sul pezzo
13.30 Motociclismo: GP Francia Sky Sport Arena 5.30 Marchio di fabbrica 21.25 Avamposti - Nucleo Operativo
La puntata è dedicata agli Eagles, Deejay Showtime Mondiale Motocross 22.00 Tennis: 9a g. Wimbledon
il gruppo nato nel 1971 che ha Gianluca Gazzoli Eurosport 2 Sky Sport Uno
Le News per le serie TV
firmato successi come Desperado, 14.00 Snooker: Allen - Junhui 22.30 Surf: Punta Roca World
League Championship
Real Time
UK Championship
Hotel California, I can’t tell you Eurosport 2 Tour Eurosport 2
11.50 Casa a prima vista
14.00 Tennis: 9a g. Wimbledon 22.30 Automobilismo: Mugello
why, New kid in town. Attraverso Quando la musica ha reso Sky Sport Arena Porsche Super Cup Sky 13.50 Pensavo fosse amore
interviste, aneddoti, esibizioni indelebile un gesto atletico. 14.15 Tennis: Wimbledon Sport Football
15.00 Abito da sposa cercasi
Studio Tennis Sky Sport 23.30 Automobilismo:
live e videoclip, la puntata O lo sport ha portato la Uno Berlino Formula E Fia 19.25 Casa a prima vista
ripercorre la carriera e la vita musica nell’Olimpo: dall’Half 14.30 Tennis: 9a g. Wimbledon Championship Eurosport
21.30 Primo appuntamento
personale dei componenti della time show del Superbowl ai Sky Sport Uno
16.00 Automobilismo: Kenya
23.30 Ciclismo: Vulcania -
Issoire. km 167 Tour de 0.30 Body Bizarre
band che ha incarnato il country cori da stadio e al binomio Highlights World Rally France Eurosport 2
5.30 Piedi al limite: i primi
rock californiano. band-calcio. Su One Podcast. Championship Sky Sport 23.45 Wrestling: AEW Rampage
Football Sky Sport Arena passi
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