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ATLETICA LEGGERA

Le olimpiadi si svolgevano ogni 4 anni nel tempio di Zeus a Olimpia, in Grecia. I primi Giochi delle Olimpiadi
moderne si svolsero ad Atene nel 1896

Le prove atletiche si dividono in:


 corse
 concorsi, comprendono salti e lanci
Le prove di atletica leggera si svolgono intorno e dentro una pista che misura 400m

LA CORSA è una sequenza di passi in cui all’appoggio del piede segue una fase di volo. Le braccia svolgono
una funzione equilibratrice e il gomito deve rimanere parallelo al fianco. Lo spostamento della corsa è il
prodotto della frequenza degli appoggi per l’ampiezza del passo. Per aumentare la velocità bisogna
migliorare la frequenza o l’ampiezza del passo senza far diminuire l’altro.

LA CORSA VELOCE (60m indoor, 100m e 200m piani, la staffetta 4x100m)


La partenza: lo starter comanda “ai vostri posti!”, l’atleta sistema i piedi sui blocchi di partenza, lo starter
comanda “pronti!”, l’atleta solleva il ginocchio e allo sparo i piedi spingono sui blocchi e l’atleta parte
La falsa partenza: quando l’atleta spinge sui blocchi prima dello sparo, allora lo starter spara un secondo
colpo e l’atleta responsabile viene eliminato e la partenza viene ripetuta
L’arrivo: vince la corsa chi taglia per primo il traguardo
Le abilità: nella corsa veloce si distinguono 4 abilità
 la reazione al segnale, è il tempo che intercorre tra lo sparo dello starter e l’inizio del movimento
 l’accelerazione, la posizione ottimale per accelerare è con il busto inclinato in avanti
 il raggiungimento di alte velocità
 la capacità di contenere il calo

LA CORSA A OSTACOLI (110h xm, 100h xf e i 400h)


Il numero delle barriere è sempre 10 ciò che varia è la distanza tra essi e l’altezza
Nei 110m e 100m HURDLES la distanza tra gli ostacoli prevede di compiere 4 appoggi quindi la gamba di
stacco per passare l’ostacolo è sempre la stessa. L’appoggio prima dell’ostacolo si effettua a circa 2m dalla
barriera

LA STAFFETTA (gara di velocità: 4x100 e 4x400)


4x100 si corre nella stessa corsia, ciascuno dei 4 atleti percorre una frazione da 100m, al termine passa il
testimone al compagno della frazione successiva. Il cambio deve avvenire alla massima velocità nella zona
di cambio, uno spazio di 20m, la zona di cambio è preceduta dalla zona di precambio lunga 10m dove il
ricevente accelera. Si viene squalificati se il cambio viene fuori dalla zona prestabilita o se un corridore esce
dalla sua corsia, se il testimone cade non si viene squalificati ma si perde tempo. Quando il ricevente è in
fase di accelerazione, il portatore ha ancora una velocità superiore e quindi gli si avvicina e con un “hop!”
avverrà lo scambio del testimone.
4x400 la prima frazione e la prima curva della seconda si corrono in corsia, poi si spostano tutti alla corda.
Chi deve ricevere il testimone si gira a guardare il compagno e “strappa” il testimone

GARE DI RESISTENZA
 il fondo (3000 siepi (riviera), maratona e campestre)
 il mezzofondo veloce (800m e 1500m)
Negli 800m l’atleta corre nella propria corsia dalla partenza fino alla prima curva, mentre nelle altre gare
subito dopo la partenza si può andare alla corda.
La corsa campestre è una specialità di fondo che va dai 4 ai 12km, si fa solitamente in periodo invernale e
su percorsi erbosi.

I SALTI
 in estensione (lungo e triplo)
 in elevazione (alto e asta)
Nei salti ci sono delle fasi comuni:
 la rincorsa
 lo stacco, è l’appoggio che precede il volo
 il volo, durante esso l’atleta compie dei gesti per superare l’ostacolo o atterrare meglio
 l’atterraggio, è la fase determinante nei salti in estensione e da sicurezza nei salti in elevazione

SALTO IN LUNGO la rincorsa varia dai 30 ai 50m e porta l’atleta quasi alla massima velocità. Il salto è nullo
se l’atleta tocca con il piede la plastilina oltre la linea di battuta. La misurazione del salto va dalla linea di
battuta al segno più arretrato

SALTO IN ALTO nel Fosbury l’atleta esegue una rincorsa di 8-10 passi, 4-5 in linea retta e 4-5 in curva, in
quelli in curva l’atleta corre inclinato verso l’interno. Con il bacino è necessario “richiamare” le gambe al
petto per evitare che i piedi tocchino l’asta

I LANCI (peso, disco, giavellotto e martello)


Tutti i lanci hanno dei fattori comuni che ne determinano la lunghezza, ovvero:
 velocità di uscita dell’attrezzo
 altezza di rilascio
 angolo di uscita
 fattori aerodinamici

IL LANCIO DEL PESO


 posizione di partenza: l’atleta si posiziona vicino al bordo posteriore della pedana con le spalle alla
zona di lancio
 traslocazione: con il peso del corpo sulla gamba del braccio di lancio, mentre l’altra gamba è quasi
distesa con la punta del piede vicino al ferma piede
 piazzamento finale: rapidissima torsione del busto e il busto si raddrizza
 finale di lancio: il braccio comincia la spinta finale

IL GIAVELLOTTO
La rincorsa si suddivide in 2 fasi:
 l’atleta effettua una corsa frontale con il giavellotto tenuto a breccio flesso vicino al capo
 effettua 5-7 passi laterali portando indietro l’attrezzo a braccio disteso

LE PROVE MULTIPLE
 decathlon M (corse: 100, 400, 1500, 110h; salti: alto, lungo, asta; lanci: peso, disco, giavellotto)
 eptathlon F (corse: 200, 800, 100h; salti: alto, lungo; lanci: peso e giavellotto)
si svolgono in 2 giorni.

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