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LA MATEMATICA RICICLA I CIRCUITI DEL NUMERO Prendiamo la matematica come primo esempio. Come ho spiegato nel mio libro I/ pallino della matematica," nel caso dell’aritmetica abbiamo molte prove del fatto che l’educazio- ne al calcolo mentale non si imprime nel cervello come se fosse un blocco di cera vergine: al contrario, si appoggia a una rap- presentazione innata delle quantita numeriche, che estende e rende pit fine. Negli umani come nel macaco, i lobi parietali e prefron- tali ospitano un circuito neurale che rappresenta i numeri in una forma approssimativa. Prima di qualsiasi apprendimen- 162 RICICLATE H VOSTRO CERVELLO to, questo circuito comprende gia neuroni sensibili al numero di oggetti,” una linea numerica mentale spontanea. Che cosa fa 'apprendimento? Negli animali addestrati a confrontare le quantita, i neuroni nel lobo frontale, che individuano i nume- 1i, diventano pit numerosi." Soprattutto, con l'educazione al simbolo numerico, una frazione di questi neuroni si specializ~ zanei numeri arabi.” Questo @ un buon esempio di riciclaggio neurale: la (parziale) riconversione di un circuito che assorbe ‘una nuova invenzione culturale, i simboli dei numeri. Riutilizziamo anche, per calcolare, le regioni del lobo pa- jetale che servono a spostare l'attenzione: aggiungere & come spostare ’attenzione verso destra in direzione di grandi nume- 1, mentre la sottrazione usa circuiti che spostano l'attenzione a sinjstra.” Abbiamo tutti, in testa, una specie di linea numeri- a, una mappa mentale dei numeri su cui abbiamo imparato a muoverci con precisione per fare calcoli. Recentemente, il mio gruppo di ricerca ¢ andato molto oltre: assieme a una giovane ticercatrice di matematica, Marie Amalric, abbiamo cercato di vedere se questi stessi circuiti fossero utilizzati anche quando siriflette su concerti matematici pit astratti.” Abbiamo reclu- tato quindici matematici di alto livello, eli abbiamo sottoposti a risonanza magnetica mentre erano esposti ad astruse espres- sioni matematiche che solo loro potevano comprendere, per esempio f,V x F- dS, 0 a proposizioni del tipo “ogni matrice quadrata a coefficient all’interno di un corpo ® una combina zione lineare di tre proiettori”. Come avevamo previsto, questi ‘oggetti matematici di ato livello hanno continuato ad attivare la stessa rete cerebrale la stessa che, sin dalla prima infanzia, siattiva quando un neonato vede tre oggetti,” o quando un bambino impara a contare (Figura 20). Doppi integrali, mar- tingala, numeri complessi, spazi funzionali e varieta a dimen: sioni infinite sono costrutti concettuali le cui radici hanno ori- gine nella ricombinazione di circuiti neurali elementari presenti dall’infanzia, Durante tutta Vevoluzione culturale della mate- matica, dallo studente fino al vincitore della medaglia Fields, non abbiamo mai smesso di migliorare il codice neurale dello stesso circuito cerebrale. 163 Figura 20. Led ircuiti cerebrali antichi per orientarli verso tutti, fin dal'infanzia, det uiti di rappresentazione di nun del caicolo mentale (in blu 9 gli stessi circuit che in jone continuano a utilizzare sui pi cet in 10550). Queste reti neural mente a degli insiemi concreti di oggetti, ma riescono a ric E questo circuito fortemente vincolato dai geni: l'appren dimento certamente gli consente di acquis hitettura rimane in gran parte la stessa. Ne abbia mo avuto la prova studiando alcuni matematici, la cui espe rienza sensoriale, sin dall’infanzia, é stata radicalmente sa; matematici professionisti ¢ ciechi. Questo perch pochi sanno, non é raro che un cieco diventi un e tematico, Forse i] piit noto di questi matematici non vedenti ¢ Nicholas Saunderson (1682-1759), che ha ricoperto la cattedra di Isaac Newton all Universita di Cambridge, e che divenne 1 all’eta di otto anni. concetti nuovi, ma la sua ar ver come cellente ma- appiussuuauye. Pensate al numero 5. In questo momento, il vostro cervello sta tiattivando una rappresentazione di quantita, la stessa che condividiamo con altri primati. Ora, provate a decidere se 5 € maggiore o minore di 6. L’evidenza sperimentale dimostra che siete molto pitt lenti quando i numeri sono vicini, come 5 e 6, rispetto a quando sono distanti, come 5 € 9. L’effetto di que- sta distanza” é una delle testimonianze della rappresentazione antica dei numeri che avete riciclato quando avete imparato a contare e a calcolare. Provate a concentrarvi sui simboli, ma 167 ‘COME IMPARA NOSTRO CERVELLO nnon potete fare a meno di ativare le quantita corrispondenti, ueste sisovrappongono maggiormente quando i numeri sone vicini. Anche quando dovete decidere se due cifre come 8 ¢ 9 sono diverse I'una dall’atra, cosa che dovrebbe essere imme. dliata, continuerete a essere influenzati dalla distanza che lice, Para ed 8 esattamente la stessa cosa che succede alle scimmie che hanno imparato a riconoscere i simboli dei numeri rabi= Potreicitare altri esempi. Il eempo che impieghiamo a sot. trarre due numeri varia in modo direttamente proporsionale alla dimensione del numero sottratto.” E come se, nel nowrs cervello, ci spostassimo mentalmente da un numero allalteo, Pid andiamo lontani, pit tempo ci mettiamo. Allo stesso mo, do, quando pensiamo a un prezzo, pitt la imprecisa€lanostracapacith di stima esata: numer pia gran disono anche quelli che ci confondono di pi. Eeco perche, itrazionalmente, quando trattiamo, siamo pronti aperders un guadagno di miglaia di euro sul prezzo di un appartamentoe, lo stesso giorno, riusciamo a lamentarci del prezzo troppo alg ali una baguette: lo scarto che ci sembratollerabile & propor, Zionale al numero in questione, sia per noi sia per imacach, E la lista potrebbe continuare: pariti, numeri negativi, fra- ioni... cutti questi conceit si basano sulla rappresentazione iniziale delle quantita.” A differenza di un caleolatore digita, {e, un computer, noi siamo ineapaci di manipolare simbal in astrato,liancoriamo sempre a quantita concrete. La persisten, 2a di simili effetti analogici in un cervello “istruito” tradisee le rigini ancestrali del nostro concetto di numero. 1 numero approssimativo ¢ uno dei pilasti su cui pogeia Tedificio della matematica, Tuttavia &Vistruzione che learac, chisce, Quando impariamo a contare ¢ a fare caleoli, questo rocesso di acculturazione matematica introduce dei simbolt Precisi, i dove levoluzione si era accontentata, per milioni i anni, di quantita vaghe. E-un potente fattore di cambiamea, {o; tutti nostri circuit aritmetii si sono modificati in minima Parte per consentire a manipolazione di simboli. Inoltre que sto innato senso della quantita, anche se ho deciso di chiameulo scherzosamente “pallino della matematica”, non & certamen 168 RICICLATE IL VOSTRO CERVELLO te l’unico fondamento della matematica. Come abbiamo visto prima, dalla nostra evoluzione ereditiamo anche un senso dello spazio, completo di circuiti neurali e di cellule di posizione, cel- lulea griglia e cellule di direzione della testa. Possediamo anche un senso della forma, che consente a un bambino piccolo di riconoscere un rettangolo o un triangolo. In un modo che non abbiamo ancora completamente compress, grazie all’influenza di quei simboli che sono le parole e i numeri, tutti questi con- cetti vengono riciclati quando impariamo la matematica: li ri- combiniamo costantemente, usando una lingua del pensiero, per formare nuovi concetti.”* I primitivi di base che ci sono dati dall’evoluzione sono come le parole di una nuova lingua, pro- duttiva, di cui i matematici scrivono nuove pagine ogni giorno.

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