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Mattino 18 settembre _MATTINO specchio 290x440 17.09.11 01.

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il Mattino della domenica 18 settembre 2011

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cantone

Una scelta forte e coerente per Berna


Sto girando il Ticino alla buona cio nelle manifestazioni, nelle assemblee, negli aperitivi, per strada e nelle piazze, non con telecamere al seguito o con un diario di viaggio organizzato sul sito. Incontro ancora gente che mi pone la domanda perch ho dovuto lasciare il PLR, segno questo che non tutto chiaro. Ben volentieri provo qui a dire di nuovo le ragioni di tale decisione in modo semplice. Senza polemica, ma solo con i fatti. Ho dovuto lasciare il PLR perch: 1) Perch mi hanno dimostrato concretamente con gli insulti in campagna elettorale e poi in aprile non votandomi a stragrande maggioranza, che in quel partito non mi vogliono 2) Perch ho capito in anticipo, che chi non la pensa come loro verr messo in castigo e mai pi su una lista per il resto della sua vita politica 3) Perch l dentro non si pu pi fare politica liberale. 4) Perch sono giovane, ho espeidee e i miei valori liberamente e con convinzione con chi li apprezza e condivide. Ecco sono 5 semplici conclusioni che ho maturato nel mese dopo le elezioni di aprile. Poi sono venute Lega e UDC a chiedermi volevo rappresentarle a Berna e correre per il Consiglio degli Stati. Girando tra la gente, incontro anche persone invece che mi chiedono come mai abbia accettato di correre per Lega e UDC. Allora dico che ho accettato ben volentieri perch sia Lega che UDC mi chiedono solo di essere me stesso e di difendere ci che da sempre ci accomuna. Alla Lega mi accomuna: il senso di libert, lo slancio spontaneo nel fare politica, la relativizzazione del potere dello Stato, lantiburocrazia, la difesa del nostro benessere e della nostra prosperit economica, la concretezza pragmatica, la ricerca della competitivit economica ma tenendo conto dei pi deboli e dei meno fortunati, il favorire posti di lavoro in Ticino, la nostra autonomia cantonale. Con lUDC ho in comune i valori non negoziabili su cui si fonda la Svizzera: federalismo, democrazia diretta, neutralit, sovranit del popolo e dei Cantoni, autonomia e concorrenzialit fiscale tra Cantoni, la gestione parsimoniosa delle finanze pubbliche, difesa delle tradizioni, il sistema di milizia sia politico che dell'esercito centralit della societ civile e dei cittadini prima dello Stato. Con entrambe sono antieuropeista. Questi aspetti sostanziali che ci accomunano in politica federale, checch ne dicano i soliti menatorroni della partitocrazia locale che cercano di farci litigare, ci hanno permesso di firmare una accordo a tre per sottolineare i punti pi importanti da portare a Berna: 1) NO all'unione europea. Rivedere gli accordi bilaterali in merito soprattutto alla libera circolazione delle persone. 2) SI all'espulsione dei criminali stranieri. Rivedere gli accordi di Schengen. 3) SI al plafonamento dell'immigrazione. 4) SI ad una maggior autonomia del Ticino in politica estera. 5) Nessun ulteriore cedimento sul segreto bancario e sullo scambio di informazioni fiscali e bancarie. Inoltre, per altri punti di politica federale che voglio portare avanti, la mia esperienza e le mie idee godono di totale fiducia sia da Lega che da UDC. SERGIO MORISOLI candidato al Consiglio degli Stati Lega-UDC-Indipendenti

rienza e ancora molta voglia di fare politica prima di farmi ridurre al silenzio da antiquati apparati di partito 5) Perch voglio portare avanti le mie

papageno: in nome dei padri

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Da Paterfamilias a Zimbellusfamilias
Il diritto di famiglia con il divorzio, oltre ad aver ratificato linstabilit e provvisoriet della famiglia, ha confermato la reversibilit e precariet del matrimonio che, come ricorda la parola, indica i diritti della madre, mentre la parola patrimonio riguarda lamministrazione delle risorse economiche. Infatti, al padre separato questo solo rimane, i doveri cio di dividere i propri guadagni, le proprie risorse economiche, versare alimenti, alle volte perfino a vita. Dallantico Paterfamilias al post-modernissimo Zimbellusfamilias. A noi non sembra un gran passaggio. Occorrerebbe, in primis, abolire il castigo della separazione inflitto al padre, specialmente quando appartenente alla sempre pi folta schiera di padri non affidatari, in altre parole che non hanno pi diritto di coabitare con i propri figli e di occuparsene, perch allontanati dalla expartner ed estromessi dal diritto. A separazione avvenuta, con il puntello della legge, i figli figurano di fatto appartenere e rispondere esclusivamente alle esigenze ed ai principi, pi o meno presenti, della madre che, appunto, grazie al diritto riceve affidamento e custodia esclusiva della prole, di norma senza che i figli siano ascoltati a questo primo stadio della separazione. A questo riguardo, destrema importanza dovrebbe essere la conoscenza dellambiente casalingo della madre separata, considerato laffidamento dufficio dei figli nel 95% dei casi, in modo particolare quando questa inizi gi da subito a convivere con un nuovo uomo che non il padre. Madre, padre e, successivamente anche i figli (il nuovo diritto lo impone al Pretore), sono ascoltati, non di rado i genitori periziati, il nuovo convivente della madre e dei figli, colui che trascorre coi bambini pi tempo del padre, invece regolarmente scordato. Ci piace pensare ed affermare che i figli sono il frutto dellamore, non di uno solo, ma di due genitori. A noi moderni, lamore fatto di emozioni piacevoli ma effimere, di sentimenti che non durano pi di tanto, appare oggi come il pi naturale: con il termine natura tuttavia ci si riferisce allistinto, allimpulsivit, mentre lamore dovrebbe invece essere istinto e cultura insieme. La possibilit di amare, e di continuare a farlo, dovrebbe accordarsi e configurarsi attorno alle basi etiche e morali di chi ama. Ma esistono ancora queste basi etiche e morali? Ci si preoccupa di conservarle e di trasmetterle? Chi si occupa di farlo? Quando basi etiche e morali non sono presenti, possiamo agire e decidere come lo fossero, impunemente? Il Consiglio di Stato ritiene che i servizi per bambini rispettivamente la presa a carico da parte di persone terze vadano adeguatamente sostenuti da parte dello Stato. Perch non sostenere invece la presa a carico del bambino da parte del genitore, da parte del padre? Negli anni e irrimediabile. Chi tiene ancora conto della fondamentale importanza per il bambino della continuit affettivo-relazionale con il genitore non affidatario? Sul sito internet del Dipartimento della Socialit e della Sanit, alla voce Politica a favore delle famiglie, leggiamo: La politica a favore della famiglia un obiettivo sociale dell'ordinamento costituzionale federale e cantonale, un mezzo per promuovere pari opportunit di partenza a tutti i bambini, un diritto del bambino di crescere in condizioni dignitose e favorevoli al suo sviluppo. Per questo la revisione si inserisce in un pi ampio progetto di politica familiare a livello cantonale e di promozione della parit tra donna e uomo . Ma da chi e come sono tutelati i diritti del bambino nei casi di separazione numerosi e dunque non certo trascurabili? Lallontanamento e lesclusione legalizzata del padre come pu conciliarsi con condizioni dignitose e favorevoli al suo sviluppo? Chi confessa quanti uomini, quanti padri separati, hanno modo di contribuire, di partecipare attivamente, all ampio progetto di politica familiare a livello cantonale e di promozione della parit tra donna e uomo? Sapete quanti padri separati o divorziati hanno modo di collaborare con lOsservatorio cantonale per le famiglie o quanti uomini con lUfficio cantonale per le pari opportunit fra uomo e donna? Dobbiamo dirvelo noi? A dispetto dellimportante numero e della rilevanza sociale, la loro presenza e considerazione pari a zero! Per essere padre non basta essere genitore, riconoscere il concepimento del figlio, levento naturale. Occorre mostrare attivamente la volont di divenire padre facendolo, giorno dopo giorno, con costanza e continuit, con lintenzione non solo di generare il figlio, ma di formare con lui un legame duraturo, stabile e di qualit. Perch allora lattuale diritto del divorzio non lo prevede e non lo consente? Come mai lUfficio cantonale delle pari opportunit non interviene, come invece dovrebbe per suo mandato? Per quale ragione pochissimi giornalisti approfondiscono queste problematiche? Per quale motivo sono pochi i politici che intervengono a favore dei figli per garantir loro la presenza del padre? R.FLAMMINII, Educatore SUPSI, ospite della Rubrica Papageno

in cui un bambino forma coi genitori la sua prima relazione umana che durer nel tempo, scriveva Selma Fraiberg (eminente psicoterapeuta e psicoanalista infantile statunitense, scomparsa nel 1981), quando lamore, la fiducia, la gioia e lautostima scaturiscono dallamore nutritivo degli altri esseri umani, milioni di bambini piccoli imparano nel nostro paese ... nelle nostre banche di neonati ... che gli adulti sono intercambiabili, che lamore incostante, che lattaccamento umano un pericoloso investimento e che lamore deve essere conservato gelosamente per il S al servizio della sopravvivenza. Il prezzo della separazione dal e dei genitori spesso altissimo

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