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08/05/20

SEZIONE DI MEDICINA LEGALE – DSSPP

Prof. Giancarlo Di Vella

ASFISSIA
Medicina Legale - Università degli Studi di Torino

L’asfissiologia forense considera solo


le forme di asfissia nelle quali
l’insufficienza respiratoria acuta sia stata
determinata da cause che abbiano agito
in maniera primitiva, meccanica e
violenta sull’apparato respiratorio.

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PRIMITIVA (per la sede):


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La causa agisce inizialmente e


direttamente sull’apparato respiratorio
Sono pertanto escluse le turbe dovute ad
insufficiente ossigenazione dell’emoglobina o
all’azione di fattori tossici che agiscano sulla
respirazione cellulare.

MECCANICA (per il mezzo):


Il mezzo agisce con azione fisica di natura
ostruttiva o compressiva, sulle vie aeree o
sul mantice respiratorio
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Sono pertanto escluse le forme di asfissia


dovute a paralisi della muscolatura
respiratoria causata da agenti tossici o per
lesioni nervose.

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VIOLENTA (per la causa):


Agisce in modo rapido determinando
una insufficienza respiratoria acuta
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Sono pertanto escluse le forme di asfissia ove


l’agente patogeno abbia agito con azione
diluita nel tempo (morte in spazio confinato)

STADI DELL’ASFISSIA

I: dispnea inspiratoria o fase preasfittica


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II: dispnea espiratoria o fase convulsiva


III: di pausa respiratoria o di morte apparente
IV: periodo terminale o di boccheggiamento

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I: dispnea inspiratoria o fase preasfittica

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Si caratterizza per la comparsa della DISPNEA


dovuta alla riduzione della concentrazione di O2 nel
sangue (ipossiemia) ed alla conseguente stimolazione
dei chemocettori a livello dei centri respiratori nel
tentativo di attivare una inspirazione “forzata”
Compaiono inoltre cianosi del volto, tachicardia,
ipertensione arteriosa.

II: dispnea espiratoria o fase convulsiva

È dovuta al progressivo aumento della


concentrazione di CO2 nel sangue (ipercapnia), ed
al tentativo di allontanarne l’eccesso mediante una
espirazione “forzata”. Medicina Legale - Università degli Studi di Torino
Si associa inoltre ad obnubilamento della coscienza,
convulsioni generalizzate, paralisi degli sfinteri con
perdita di urine e feci, tachicardia, ipertensione
arteriosa.

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III: di pausa respiratoria o di morte apparente

Si ha un progressivo rallentamento dei


movimenti respiratori fino all’arresto (apnea),
dovuto alle lesioni dei centri nervosi
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Si associa alla perdita di conoscenza e dei riflessi


nervosi, e viene perciò detto “della morte
apparente”.

IV: periodo terminale o di boccheggiamento

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Si caratterizza per la comparsa di atti


respiratori irregolari - afinalistici determinati
dalla attività nervosa residua dei centri
respiratori ormai compromessi dall’ipossia.
Alla tachicardia ed ipertensione si sostituiscono
progressivamente la bradicardia e l’ipotensione
sino all’arresto circolatorio irreversibile.

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SEGNI ANATOMO-PATOLOGICI
DELL’ASFISSIA:
Esterni:
a) lentezza del raffreddamento del cadavere
b) diffusione e precoce comparsa delle ipostasi;
c) rapida putrefazione Medicina Legale - Università degli Studi di Torino

d) ecchimosi puntiformi sottocongiuntivali;


e) cianosi del volto
f) segni speciali (sporgenza lingua e globi oculari,
fungo schiumoso, ecc.)

SEGNI ANATOMO-PATOLOGICI
DELL’ASFISSIA
Interni:
a) colore piceo e fluidità del sangue
b) ecchimosi puntiformi (petecchie)
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sottopleuriche, sottopericardiche e
periavventiziali
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c) congestione poliviscerale
d) tossicità degli organi

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FORME DI ASFISSIA (1):


a) per occlusione degli orifici respiratori:
soffocamento
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b) per compressione delle vie respiratorie:


1) impiccamento
2) strangolamento
3) strozzamento

FORME DI ASFISSIA (2):


c) per occlusione delle vie respiratorie:
1) annegamento
2) sommersione interna
3) intasamento, asp. bolo alimentare
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d) per immobilizzazione del torace
1) seppellimento
2) morte tra la folla
3) tamponamento

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Parikh

Soffocamento Impiccamento

Strozzamento
Strangolamento

Tamponamento

Tamponamento

Seppellimento

Soffocamento
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Si determina mediante l’occlusione simultanea


degli orifizi respiratori esterni (bocca e narici)
mediante le mani o mediante un mezzo soffice
(cuscino, asciugamano, ecc), in modo tale da
impedire completamente il passaggio dell’aria.

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Soffocamento
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Il quadro lesivo, nel soffocamento prodotto con le


mani, si caratterizza per la comparsa di lesioni di
tipo escoriativo-ecchimotico alla bocca ed alla zona
perinasale; spesso riproducono la morfologia dei
polpastrelli della mano (rotondeggianti) o la forma
delle unghie (a “semiluna”) o di graffiature (strie
nastriformi), che possono fornire indicazioni circa
la dinamica dell’aggressione

SOFFOCAMENTO (caso1):

Le vittime sono spesso soggetti


anziani che vivono da soli; tale
meccanismo lesivo presuppone,
infatti, una scarsa capacità di
difesa della vittima.

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SOFFOCAMENTO (caso1):
Spesso si associano lesioni di tipo
contusivo relative alle zone ove
viene applicata la compressione

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Università degli Studi di
Torino

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Studi di Torino

SOFFOCAMENTO (caso2):

Per ricostruire la dinamica


dell’aggressione è necessario
uno studio accurato dei
complessi lesivi prodotti
dall’aggressore (unghiature
e graffiature)

Unghiature

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SOFFOCAMENTO (caso 3):

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Medicina Legale - Università degli


Studi di Torino Soffocamento da bendaggio
eseguito nel corso di una rapina

SOFFOCAMENTO (caso 4):

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assenza delle ipostasi a livello della zona di compressione


esercitata dal bendaggio con nastro adesivo in soggetto
rinvenuto prono.

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IMPICCAMENTO

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Si definisce “impiccamento” la
violenta costrizione esercitata da
un laccio applicato intorno al
collo, fissato con un estremo ad un
punto fisso e posto in trazione dal
peso del corpo completamente o
incompletamente sospeso.

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IMPICCAMENTO (tipi):

A seconda della posizione del nodo e dell’appoggio al


suolo, l’impiccamento può essere:
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1) completo Il cadavere è sospeso


2) incompleto rimane un contatto con la
superficie di appoggio
3) tipico il nodo è sulla nuca

4) atipico il nodo è laterale o anteriore

5) forme miste

IMPICCAMENTO (tipi):

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IMPICCAMENTO
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IMPICCAMENTO (tipi): da Umani Ronchi e Coll.

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TIPICO ATIPICO ATIPICO


Nodo posteriore Nodo anteriore Nodo laterale

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Nelle asfissie da “compressione delle vie aeree” possono


essere coinvolti tre meccanismi fisio-patologici:
-Occlusivo: prevale il fattore asfittico, in quanto la corda
scorrendo verso l’alto (spazio tiro-ioideo), determina una
compressione dell’osso ioide, sollevando la base della lingua
contro il palato molle e determinando così l’occlusione delle
vie aeree. Medicina Legale - Università degli Studi di Torino

-Vascolare: prevale la compressione dei vasi del collo


(giugulare, carotide, vertebrali) responsabile di un ipoflusso
di sangue al tessuto cerebrale.
-Nervoso: prevale l’azione riflessa sul cuore determinata
dallo stiramento delle fibre del nervo vago o dall’eccitazione
dei centri carotidei

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IMPICCAMENTO (tipi):

A seconda della posizione del nodo e dell’appoggio al


suolo, l’impiccamento può essere:

1) completo Il cadavere è sospeso


2) incompleto rimane un contatto con la
superficie di appoggio
3) tipico il nodo è sulla nuca
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4) atipico il nodo è laterale o anteriore

5) forme miste

IMPICCAMENTO: SEGNI ESTERNI


- solco obliquo, discontinuo a differente profondità
- disposizione delle macchie ipostatiche a “calzino” ed a
“guanto” (per effetto della forza di gravità in rapporto a
sospensioni prolungate), spesso associate alla comparsa di
minute formazioni “simil-petecchiali”
- cianosi del volto
- esoftalmo Medicina Legale - Università degli Studi di Torino

- emorragie sottocongiuntivali
- protrusione della lingua
- inturgidimento del pene
- spermatorrea

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IMPICCAMENTO
(caratteri del solco - segni esterni)):

1) obliquità
2) discontinuità
3) diversa profondità

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degli Studi di Torino

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Il solco da impiccamento è:
- obliquo, dall’avanti all’indietro e dal basso verso l’alto nelle forme
tipiche, sempre obliquo ed ascendente, ma con diversa disposizione,
nelle forme atipiche.
- discontinuo, cioè meno profondo in corrispondenza del nodo o per
l’interposizione di indumenti tra il solco ed la superficie del collo.
- a diversa profondità, cioè più profondo a livello del corpo dell’ansa
per la maggiore pressione esercitata dal peso del corpo in questo punto;
la profondità si riduce man mano che ci si avvicina al nodo;
- duro o molle, a seconda che venga utilizzata rispettivamente una
corda o un mezzo morbido (lenzuola, asciugamani, ecc)
- unico (raramente plurimo): prodotto da una unica ansa attorno al
collo (nello strangolamento è più spesso plurimo).
- di aspetto pergamenaceo.

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Quindi, prima di scogliere il nodo è


opportuno verificare:
- caratteristiche del nodo; “Salvare” il nodo

- altezza del nodo dal suolo;


- possibile realizzazione da parte della
vittima; Medicina Legale - Università degli Studi di Torino

- presenza di indumenti (o delle mani)


interposti tra la corda ed il collo;

IMPICCAMENTO (meccanismo):

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FORME:
1) occlusiva
2) vascolare
3) nervosa

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IMPICCAMENTO (caso 2):

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Impiccamento atipico ed
incompleto
(il cadavere poggia con il
corpo al suolo)

IMPICCAMENTO (caso 3):

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Impiccamento con laccio “morbido”

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Medicina Legale - Università degli Studi di Torino IMPICCAMENTO (caso 3):

Il solco molle si vede meno rispetto al


solco duro ed ha aspetto più tendente al
“nastriforme”

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IMPICCAMENTO:
tipica disposizione a “calzone”
ed a “guantone” delle ipostasi,
in rapporto alla gravità ed alla
posizione declive degli arti
assunta nella sospensione.

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IMPICCAMENTO: (ecchimosi sottocongiuntivali)

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IMPICCAMENTO: SEGNI INTERNI


- stravasi di sangue nel derma, nei tessuti cutanei e interstiziali del collo
- infiltrazioni emorragiche dei muscoli sterno-cleido-mastoidei
-Fratture della cartilagine tiroidea e dell’osso ioide
- lacerazione trasversale dell’intima della carotide comune (segno di
Amussat)
- minute emorragie dell’avventizia della carotide comune (segno di
Friedberg)
- frammentazione delle fibre mieliniche del nervo vago (segno di Dotto)
- emorragie nei linfonodi cervicali (segno di Jankovich e Incze)
- ecchimosi retrofaringea e paravertebrale (segno di Brouardel)
prodotta dalla compressione della base della lingua contro il faringe
- frattura delle vertebre cervicali
- emorragie al di sotto del ligamento longitudinale anteriore nel
segmento dorso-lombare (segno di Simon)

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IMPICCAMENTO: Segno dell’Amussat

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lacerazioni
trasversali
dell’intima della
carotide comune

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IMPICCAMENTO ATIPICO NEL


CORSO DI TECNICHE MILITARI DI
COMBATTIMENTO

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IMPICCAGIONE: pena capitale o pena di morte


E’ stato utilizzato quale mezzo di
esecuzione capitale negli USA fino al 1996
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STRANGOLAMENTO
Per strangolamento si
intende la
compressione
esercitata mediante un
laccio (o altro mezzo)
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avvolto intorno al
collo, azionata da una
forza diversa da quella
del peso del corpo
La trazione è spesso determinata dalla trazione esercitata mediante un
laccio (corda, lenzuolo, sciarpa, ecc) afferrato per le estremità con le mani
o azionato da un mezzo meccanico (sono descritti casi di soggetti
strangolati dalla cravatta impigliata in un ingranaggio meccanico).

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Il solco da strangolamento è:
- trasversale, in alcuni casi il solco può trovarsi
leggermente obliquo verso l’alto (quando l’aggressore
sia posto più in alto della vittima).
- uniforme, interessa tutta la circonferenza del collo
(salvo nei casi di interposizione delle mani della vittima
o degli indumenti) con uguale profondità.
- singolo o multiplo, con possibile sovrapposizione dei
solchi.
- duro o molle, a seconda che venga utilizzata
rispettivamente una corda o un mezzo morbido
(lenzuola, asciugamani, ecc).

STRANGOLAMENTO

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STRANGOLAMENTO

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Vari tipi di cingoli fissati con nodi

STRANGOLAMENTO

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Oggetti realizzati specificamente per lo


strangolamento

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STRANGOLAMENTO: SEGNI INTERNI


- si repertano tenui infiltrati emorragici dei tessuti
sottocutanei, interstiziali e muscolari del collo
- talora si associano emorragie del retrofaringe
- raramente gli infiltrati emorragici interessano i
fasci nervosi del collo
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- raramente si riscontrano lesioni cartilaginee o


dell’osso ioide
- raramente infiltrazione ematica dell’intima delle
carotidi

STROZZAMENTO

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Nello strozzamento l’asfissia è determinata direttamente


mediante la compressione esercitata attorno al collo con una o
con entrambe le mani. La compressione può essere esercitata
con due mani in senso latero-laterale o con una sola mano per
compressione antero-posteriore.

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STROZZAMENTO
Frequenti le fratture dell’osso ioide

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COMPRESSIONE DEL COLLO


(da Umani Ronchi e Coll.)
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Sono descritti casi di compressione del collo determinata con il braccio


nelle manovre di afferramento praticate in corso di immobilizzazione.

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GARROTAMENTO

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Antico mezzo di esecuzione capitale utilizzato in paesi di lingua ispanica

ASFISSIE POSIZIONALI

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Jack knife position

ANNEGAMENTO

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Si definisce ANNEGAMENTO l’asfissia determinata dalla


penetrazione di un mezzo liquido esterno all’interno delle vie
aeree per impedimento degli scambi gassosi (diversamente dalla
sommersione interna in cui il mezzo liquido proviene
dall’interno, es. broncorragie).

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MORTE PER ANNEGAMENTO:

• in acqua dolce: l’acqua dolce passa dagli alveoli


polmonari all’interno dei capillari sanguigni, ne
consegue emodiluizione, emolisi ed iperpotassiemia. La
morte (3-4 minuti) consegue pertanto ad una
fibrillazione ventricolare da iperpotassiemia.
• in acqua salata: l’acqua salata (ipertonica) richiama il
liquido annegante negli alveoli, determinando edema
polmonare acuto, nonché emoconcentrazione con
ipovolemia ed ipopotassiemia. La morte (8-9 minuti)
consegue pertanto al progressivo scompenso della
funzione cardiaca.

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ANNEGAMENTO: meccanismo dell’emodiluizione

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ANNEGAMENTO: sedi di lesività postmortale

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La presenza di lesività localizzate alla testa, al dorso delle mani, delle


ginocchia e dei piedi, deve valutata attentamente come possibile esito di
lesioni post-mortali .
La particolare posizione del corpo nell’acqua risulta fissata dalla
rigidità cadaverica.

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FENOMENI CADAVERICI NELL’ANNEGAMENTO:


- ipostasi di colorito rosso chiaro; la pelle imbibita di acqua
facilita l’ossigenazione della Hb; nei cadaveri che hanno
soggiornato a lungo in acqua sono localizzate al viso, alle
spalle ed alle regioni anteriori del torace;
- raffreddamento del cadavere è più rapido per la minore
temperatura dell’acqua rispetto alla temperatura ambiente
- putrefazione: rallentata fino a quando il cadavere soggiorna
in acqua, è invece accelerata dopo l’estrazione dall’acqua
- macerazione e saponificazione la pelle imbibita di acqua si
stacca a “guanto e calzino” (macerazione); per lunghi
soggiorni in acqua si può determinare la trasformazione in
adipocera (saponificazione)

SEGNI ESTERNI:
oltre ai segni cadaverici già menzionati:
- cute anserina o piloerezione,
per contrazione (da freddo) dei muscoli piloerettori
- fungo schiumoso, rappresenta un conglomerato di bollicine
di aria frammiste al muco presente nelle vie bronchiali ed al
liquido annegante; tale fungo fuoriesce dalle vie respiratorie
per la compressione esercitata dal diaframma (per distensione
dell’addome dai gas putrefattivi) sulle vie respiratorie.
- cianosi dei letti ungueali Medicina Legale - Università degli Studi di Torino

- deposizione di materiale esterno (sabbia, alghe, ecc)


- trasparenza della cornea e della congiuntiva per
impedimento della disidratazione da parte dell’acqua
- lesioni da fauna marina (pesci, crostacei, ecc)

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ANNEGAMENTO: il fungo schiumoso

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Il fungo schiumoso non rappresenta però un segno tipico


dell’annegamento, essendo presente in gran parte dei casi in cui la morte
sia seguita ad edema polmonare (es. edema polmonare cardiogeno,
avvelenamenti, corrente elettrica, ecc.)

ANNEGAMENTO: segni di permanenza in acqua

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I segni della macerazione sono particolarmente evidenti a livello delle


mani, ovvero nelle sedi ove la cute è più spessa (pianta dei piedi)

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Altri segni di permanenza in


acqua sono le lesioni da macro e
microfauna acquatica...

da http:\\www.sharkattack.com

Medicina Legale - Università degli Studi di Torino Segni di permanenza in acqua

Delaminazione
cutanea,
erosioni da
sfregamento e
macrofauna
ittica, presenza
di pietrisco e
sabbia

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SEGNI INTERNI DELL’ANNEGAMENTO:


- corpi estranei, nel lume tracheo-bronchiale (sabbia,
fango)
- congestione della mucosa laringo-tracheale
- enfisema acuto polmonare, i polmoni appaiono
aumentati di volume, in stato di enfisema (iperaeria) e di
edema acquoso (iperidria)
- l’acqua è inoltre reperibile all’interno degli organi
viscerali (stomaco, intestino, ecc)

INDAGINI DI LABORATORIO NELL’ANNEGAMENTO (1)


- esame microscopico: gli alveoli appaiono aumentati di volume, con
pareti sfiancate, confluenti in ampie concamerazioni; a differenza
dell’enfisema cronico la componente elastica delle pareti alveolari
appare integra (e non sfiancata). Medicina Legale - Università degli Studi di Torino
- esame delle diatomee: previa distruzione della componente organica
di organi lontani dai polmoni (cuore, reni, ecc,), si ricercano al
microscopio il guscio siliceo del fitoplancton (diatomee); essendo le
diatomee differenti a seconda del tipo di acqua (dolce o salata) e della
localizzazione geografica, è possibile stabilire dove sia avvenuto
l’annegamento.
- test dell’emodiluizione: si effettua valutando il differente grado di
diluizione del sangue nel ventricolo destro e sinistro; si avrà una
maggiore diluizione nel ventricolo sinistro se in caso di annegamento
in acqua dolce, il contrario accade in caso di annegamento in acqua
salata.

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INDAGINI DI LABORATORIO NELL’ANNEGAMENTO (2)

- prova cartemometrica: si effettua lasciando cadere alcune gocce di


sangue prelevate dai due ventricoli su un foglio di carta bibula (da
stessa altezza e con pipetta di eguale calibro): il sangue più diluito
forma una macchia più chiara e più ampia
- metodo crioscopico: valuta il punto di congelamento del sangue
(tanto più basso quanto minore è la concentrazione di Sali disciolti
nell’acqua) Medicina Legale - Università degli Studi di Torino

- conducibilità elettrica: valuta la conducibilità dell’acqua (tanto più


alta quanto maggiore è la concentrazione di sali)
- indice refrattometrico: valuta l’indice di rifrazione (tanto più
basso quanto più alta è la diluizione del sangue)

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ANNEGAMENTO: prova cartemometrica

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ANNEGAMENTO: ricerca diatomee

Knight, 2004

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Soffocamento interno
È definita tale la forma di asfissia determinata dall’occlusione
delle vie respiratorie da parte di materiali esterni solidi o
semisolidi:
- corpi estranei: bottoni, monetine, palline, cereali
- bolo alimentare: per difetti del meccanismo di deglutizione
- rigurgito alimentare: cosiddetta polmonite ab ingestis
(soprattutto in neonati, ubriachi, ecc)
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- incidenti medici: per la penetrazione di strumenti
odontoiatrici nel retrobocca (tamponi)
- introduzione violenta di oggetti solidi: per lo più di natura
omicidiaria (fazzoletti, pezzi di stoffa, ecc)

Intasamento
È definita tale la forma
di asfissia determinata
dalla penetrazione con
occlusione delle vie Medicina Legale - Università degli Studi di Torino
respiratorie da parte di
materiale polverulento
(sabbia, terreno, ecc.),
granulare (granaglie,
semi, ecc.) o semifluido
(residui di lavorazione
dell’olio di oliva, ecc.):

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Seppellimento

Rientra nelle morti asfittiche determinate dalla


immobilizzazione del torace ad opera di una frana
di terreno o sabbia ovvero di una valanga.
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Analogamente vengono considerati i casi di morte


per asfissia da immobilizzazione del torace (morte
nella folla)

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Da ricordare che tra le più frequenti


cause di SIDS (Sudden Infant Death
Syndrome) sono compresi i meccanismi
asfittici del soffocamento esterno
posizionale (da letterecci) ed interno
(rigurgito).

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ALTRE FORME DI ASFISSIA


Pur non rientrando propriamente nella definizione di asfissie
meccaniche violente, viene ricompresa nel capitolo
dell’asfissiologia forense anche la morte da SPAZIO
CONFINATO ovvero dovuta all’esaurimento dell’aria
atmosferica. Medicina Legale- Università degli Studi di Torino

L’asfissia non è determinata né da mezzi violenti né da mezzi


meccanici, ma si instaura progressivamente qualora non sia
possibile il ricambio e la circolazione dell’aria.
È più frequentemente di natura accidentale (bambini rimasti
chiusi in armadi, i marinai di un sommergibile affondato, i
minatori rimasti chiusi nelle gallerie, ecc).

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ASFISSIA

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ASFISSIA ? No .. INTOSSICAZIONE ACUTA !!

intossicazione da monossido di carbonio


(cattivo funzionamento della caldaia).

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