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Questo file contiene un deposito di domande tra le quali verranno scelte le domande per l’esame per

frequentanti. Questo deposito viene costantemente aggiornato.

N. Riferimento bibl. Quesito


1. D’Achille, p. 135 Nuotatrice è un derivato
a) deverbale
b) denominale
c) denominale
d) deaggettivale

2. D’Achille, p. 135 Benzinaio è un derivato


a) deverbale
b) denominale
c) denominale
d) deaggettivale

3. D’Achille, p. 135 Bianchezza è un derivato


a) deverbale
b) denominale
c) deaggettivale
d) non è un derivato

4. D’Achille, p. 144 Questa definizione di polirematica contiene un errore: “si definiscono


polirematiche combinazioni formate da più parole, scritte unite, che
semanticamente costituiscono un unico lessema. Qual è questo errore?
a) le polirematiche non sono combinazioni formate da più parole
b) le polirematiche non sono scritte unite
c) le polirematiche semanticamente non costituiscono un unixo
lessema
d) non c’è nessun errore: la definizione è corretta

5. D’Achille, p. 144 Questa definizione di polirematica contiene un errore: “si definiscono


polirematiche combinazioni formate da più parole, tra loro separate nella
grafia, che semanticamente costituiscono un unico lessema. Qual è questo
errore?
a) le polirematiche non sono combinazioni formate da più parole
b) le polirematiche non sono scritte unite
c) le polirematiche semanticamente non costituiscono un unixo
lessema
d) non c’è nessun errore: la definizione è corretta

6. D’Achille, p. 23 La lingua italiana ha origine:


a) nel fiorentino del Trecento, come è stato codificato da Dante
b) nel fiorentino del Trecento, come è stato codificato da P. Bembo
c) nel fiorentino del Cinquecento, come è stato codificato di N.
Machiavelli
d) nel fiorentino dell’Ottocento, come è stato codificato di A.
Manzoni

7. D’Achille, pp. 100 In quale di queste parole si trova traccia del raddoppiamento
fonosintattico?
a) ossia
b) ossa
c) osservare
d) ossido

8. D’Achille, pp. 138- Che cosa sono i verbi parasintetici?


139 a) verbi formati da un nome o un aggettivo con un l’aggiunta di
prefisso
b) verbi formati da un nome o da un aggettivo con l’aggiunta della
desinenza verbale
c) verbi formati da un nome o un aggettivo con l’aggiunta di un
prefisso e di una desinenza verbale
d) verbi formati da un nome o un aggettivo con l’aggiunta di un
suffisso e di una desinenza verbale

9. D’Achille, pp. 142- Quale tra queste parole può essere considerato frutto di «composizione
143 neoclassica» (o, in altri termini, costituisce un composto esogeno?
a) saliscendi
b) telecomando
c) greco-romano
d) sottotitolo

10. D’Achille, pp. 151- Da che cosa è costituito il nucleo della frase?
153 a) dal verbo
b) dal verbo e dal soggetto
c) dal verbo e dall’oggetto (diretto o indiretto)
d) dal verbo e da tutti i suoi argomenti obbligatori
11. D’Achille, pp. 151- Quale di queste sequenze costituisce il nucleo di una frase (o, detto in altri
153 termini, satura tutte le valenze del verbo)?
a) Gianni dorme
b) Gianni va
c) Gianni regale
d) Gianni trasferisce

12. D’Achille, pp. 86-87 Quante sono le vocali toniche dell’italiano standard?
a) 3
b) 5
c) 7
d) 10

13. Dalla lezione del In genere, ha svolto un’azione più decisa per l’acquisizione dell’italiano da
15.5.2023 parte di un bambino che vive in un’area dialettofona:
a) il padre
b) la madre
c) sia il padre sia la madre
d) né il padre né la madre
14. Slide 10/10 Le lingue speciali sono caratterizzate a livello morfosintattico
a) da un insieme di selezioni, ricorrenti con regolarità, all’interno
dell’inventario delle forme disponibili nella lingua
b) da un insieme di selezioni aggiuntive rispetto all’inventario delle
forme disponibili nella lingua
c) da un insieme di corrispondenze aggiuntive, che si affiancano
all’inventario delle forme disponibili nella lingua
d) da un insieme di corrispondenze aggiuntive, ricorrenti con
regolarità, all’interno dell’inventario delle forme disponibili nella
lingua

15. Slide 10/10 Le lingue speciali sono caratterizzate a livello morfosintattico


a) da un insieme di selezioni, ricorrenti con regolarità, all’interno
dell’inventario delle forme disponibili nella lingua
b) da un insieme di selezioni aggiuntive rispetto all’inventario delle
forme disponibili nella lingua
c) da un insieme di corrispondenze aggiuntive, che si affiancano
all’inventario delle forme disponibili nella lingua
d) da un insieme di corrispondenze aggiuntive, ricorrenti con
regolarità, all’interno dell’inventario delle forme disponibili nella
lingua

16. Slide 10/17 Quale, fra i fattori indicati qui di seguito, costituisce uno dei punti di forza
specifici dei tecnicismi creati per mezzo di derivazione, rispetto a quelli
creati con altri mezzi di creazione delle parole?
a) stretta coerenza del microsistema, tenuto insieme sia dalla rete
dei rapporti semantici, sia dall'inserimento di ogni elemento in una
serie paradigmatica omogenea
b) riduzione della motivazione del significante, dal momento che il
significato del termine è imprevedibile a partire dalle parti che lo
compongono
c) grammaticalizzazione del rapporto fra gli elementi compositivi
d) costituzione di un rapporto biunivoco tra significato e significante

17. Slide 10/2 I registri sono caratterizzati principalmente:


a) da fatti fonetici e morfosintattici
b) da fatti morfosintattici e lessicali
c) da fatti lessicali e prosodici
d) da fatti testuali e fonetici

18. Slide 10/25


I tecnicismi collaterali sono tratti, sia lessicali che morfologici, introdotti
nel discorso
a) per effettive necessità tecniche
b) per ragioni di prestigio linguistico e per effettive necessità tecniche
c) per avvicinarsi al linguaggio comune
d) per ragioni di prestigio linguistico

19. Slide 10/25


"Come effetto indesiderato, il farmaco può indurre una terribile
sonnolenza". In questa frase vi è un tecnicismo collaterale. Qual è?
a) Terribile
b) Sonnolenza
c) Effetto collaterale
d) Indurre
20. Slide 10/5 (e
La biunivocità del rapporto tra significato e significante impedisce, almeno
successive) e relativa
in via di principio, che nel linguaggio scientifico siano presenti
spiegazione
a) Sinonimi
b) Derivati
c) Iperonimi
d) Alterati

21. Slide 10/8


Quale di queste coppie rappresentano i principi che regolano il
funzionamento delle lingue?
a) Principio della biunivocità tra segno linguistico e significato
b) Principi della massima individuazione e del minimo sforzo
c) Principi della minima individuazione e del massimo sforzo
d) Principio della biunivocità tra segno linguistico e significante

22. Slide 10/9 In questa definizione c'è un errore: “Per lingua speciale intendo una
varietà diamesica di una lingua naturale, dipendente da un settore di
conoscenze o da una sfera di attività specialistici, dominata, nel suo
insieme, da un gruppo di parlanti più ristretto della totalità dei parlanti
della lingua di cui quella speciale è una varietà”. L'errore riguarda:
a) Il rapporto instaurato con la lingua naturale
b) Il tipo di varietà a cui appartengono le lingue speciali
c) La definizione dei parlanti una lingua speciale
d) La definizione della sfera di attività a cui fa riferimento una lingua
speciale

23. Slide 10/da 12 a 20


Leggete questa parodia del linguaggio medico: «Si è scoperto che le plasie
stimolate dal protosoma di Inhaber inibiscono il fibroblasto overgame
producendo delle plasie sbavettali ARTIN che rigenerano la form
cerebrospinale». Nella formazione delle presunte parole scientifiche
presenti nel testo, inventate ma verosimili, quale, tra le categorie indicate
qui sotto, NON è stata utilizzata?
a) Derivati o composti
b) Sigle o acronimi
c) Rideterminazioni semantiche
d) Espressioni eponime

24. Slide 11/12 Il fatto che nei testi giornalistici tradotti si trovi una quantità di pronomi
soggetto espressi superiore a quella che si trova nei testi scritti
originariamente in italiano, può essere ascritto a:
a) attrito
b) normalizzazione
c) semplificazione
d) livellamento

25. Slide 11/13 Il fatto che nei testi giornalistici tradotti si trovi una percentuale di egli
(rispetto a lui) superiore a quella che si trova nei testi scritti originariamente
in italiano, può essere ascritto a:
a) attrito
b) normalizzazione
c) esplicitazione
d) livellamento
26. Slide 11/3 Per “traduzioni invisibili” si intendono:
a) traduzioni effettuate da traduttori professionisti, su commissione
di enti istituzionali (per esempio la Commissione europea)
b) traduzioni effettuate da non professionisti, con fenomeni di
interferenza, frutto dell’uniformazione delle fonti di informazione
sempre più anglicizzatesi
c) traduzioni vere e proprie, effettuate anche da professionisti, che ai
lettori non appaiono chiaramente come traduzioni
d) traduzioni vere e proprie, effettuate anche da professionisti, che,
pur non essendo dichiarate quali traduzioni, appaiono
chiaramente come traduzioni
27. Slide 11/3 Con “covert translation” si intendono:
a) traduzioni effettuate da traduttori professionisti, su commissione
di enti istituzionali (per esempio la Commissione europea)
b) traduzioni effettuate da non professionisti, con fenomeni di
interferenza, frutto dell’uniformazione delle fonti di informazione
sempre più anglicizzatesi
c) traduzioni vere e proprie, effettuate anche da professionisti, che ai
lettori non appaiono chiaramente come traduzioni
d) traduzioni vere e proprie, effettuate anche da professionisti, che,
pur non essendo dichiarate quali traduzioni, appaiono
chiaramente come traduzioni.

28. Slide 2/ 4 e 6 Chi ha scritto la Storia linguistica dell’Italia unita:


a) Gaetano Berruto
b) Arrigo (Enrico) Castellani
c) Tullio De Mauro
d) Stefano Ondelli

29. Slide 2/13 (Brescia), Quale di queste asserzioni relative a lui risulta suffragata dai dati
6/13 (Padova) disponibili:
a) lui è usato prevalentemente come soggetto;
b) lui è usato prevalentemente come oggetto diretto;
c) lui è usato prevalentemente come complemento indiretto;
d) lui è un pronome con funzioni di oggetto diretto e, marginalmente,
con funzioni di complemento indiretto e, nei registri più trascurati,
con funzioni di soggetto.

30. Slide 2/13 (Brescia), Quale di queste asserzioni relative a lui risulta esatta:
6/13 (Padova) a) la funzione statisticamente prevalente di lui è quella di oggetto
diretto;
b) la funzione statisticamente prevalente di lui è quella di oggetto
indiretto;
c) la funzione statisticamente prevalente di lui è quella di soggetto;
d) le funzioni di lui si distribuiscono in modo statisticamente non
significativo.

31. Slide 2/13 (Brescia), L’uso di lui nella frase “Ieri ho incontrato proprio lui” ha a che fare con le
6/13 (Padova) tendenze di ristandardizzazione dell’italiano?
a) sì, perché è un esempio di lui al posto di egli;
b) sì, perché ha funzione enfatizzante;
c) no, perché lui soggetto è un fenomeno stabile dell’italiano fin dalle
origini;
d) nessuna delle affermazioni precedenti è esatta.

32. Slide 2/2 In quali ambiti è cambiato l’italiano negli ultimi 160 anni:
a) nel numero di parlanti
b) negli ambiti d’uso
c) nell’accettabilità di alcune strutture grammaticali
d) in tutti e tre questi ambiti

33. Slide 2/23-28 Il congiuntivo, nei costrutti nei quali può essere sostituito dall’indicativo,
ha una frequenza d’uso
a) superiore all’indicativo in ogni costrutto e in ogni contesto d’uso
b) superiore all’indicativo, complessivamente, sia nel parlato sia nello
scritto
c) superiore all’indicativo solo nello scritto
d) inferiore all’indicativo nel parlato

34. Slide 2/35 (Brescia), Egli ha una frequenza maggiore


6/15 (Padova) a) nel parlato
b) nello scritto in generale
c) nello scritto scolastico
d) nello scritto letterario

35. Slide 2/37-38 Il pronome lui è usato più frequentemente di egli già
(Brescia), 6/17-18 a) nel Fermo e Lucia di A. Manzoni
(Padova) b) nella prima ediz. (1825-27) dei Promessi Sposi di Alessandro
Manzoni
c) in Metello di Vasco Pratolini
d) in nessuno di questi testi perché si tratta di un’innovazione degli
ultimi decenni

36. Slide 2/4 Nel 1861 parlavano italiano:


a) meno del 10% degli italiani
b) tra il 10% e il 20% degli italiani
c) tra il 20% e il 30% degli italiani
d) tra il 30% e il 40% degli italiani

37. Slide 3/13 La compresenza di italiano e tedesco in Alto Adige / Süd Tirol rappresenta
D’Achille, p. 19 una situazione di:
a) bilinguismo
b) diglossia
c) dilalia
d) nessuna di queste tre possibilità

38. Slide 3/20 Cosa si intende per variazione diacronica?


Berruto, pp. 23-25 a) Il fatto che con l'andar del tempo le lingue attualmente in uso
D’Achille, pp. 29-33 spariranno
b) Il fatto che i nonni parlano in modo diverso dai loro nipoti
c) Il fatto che le lingue cambiano nel corso del tempo, anche se i
mutamenti sono in genere di lungo periodo
d) Il fatto che nell'italiano troviamo molte parole di origine latina
39. Slide 3/20 Lo studioso che sostiene che in italiano il perfetto semplice (o passato
Berruto, pp. 23-25 remoto) è caratteristico della narrazione storica, fa un’affermazione di
D’Achille, pp. 29-33 natura
a) diastratica;
b) diatopica;
c) diacronica;
d) diafasica.

40. Slide 3/20 La variazione diamesica si riferisce:


D’Achille, pp. 29-33 a) allo spazio
Berruto, pp. 23-25 b) al tempo
c) al mezzo di trasmissione dei messaggi
d) alla situazione comunicativa

41. Slide 3/20 La variazione diafasica si riferisce:


D’Achille, pp. 29-33 a) allo spazio
Berruto, pp. 23-25 b) al tempo
c) al mezzo di trasmissione dei messaggi
d) alla situazione comunicativa

42. Slide 3/20 La variazione diacronica si riferisce:


D’Achille, pp. 29-33 a) allo spazio
Berruto, pp. 23-25 b) al tempo
c) al mezzo di trasmissione dei messaggi
d) alla situazione comunicativa

43. Slide 3/20 La variazione diatopica si riferisce:


D’Achille, pp. 29-33 a) allo spazio
Berruto, pp. 23-25 b) al gruppo sociale cui appartiene il parlante
c) al mezzo di trasmissione dei messaggi
d) alla situazione comunicativa

44. Slide 3/20 La variazione diastratica si riferisce:


D’Achille, pp. 29-33 a) allo spazio
Berruto, pp. 23-25 b) al gruppo sociale cui appartiene il parlante
c) al mezzo di trasmissione dei messaggi
d) alla situazione comunicativa

45. Slide 3/20 Chi afferma che il linguaggio giovanile dipende dall’appartenenza del
D’Achille, pp. 29-33 parlante a uno specifico gruppo di giovani, fa riferimento alla
Berruto, pp. 23-25 a) diafasia
b) diatopia
c) diastratia
d) diamesia

46. Slide 3/20 Chi afferma che il linguaggio giovanile è una varietà esclusivamente orale,
D’Achille, pp. 29-33 fa riferimento alla
Berruto, pp. 23-25 a) diafasia
b) diatopia
c) diastratia
d) diamesia
47. Slide 3/20 Chi afferma che il linguaggio giovanile è una varietà che viene utilizzata in
D’Achille, pp. 29-33 determinati contesti comunicativi, fa riferimento alla
Berruto, pp. 23-25 a) diafasia
b) diatopia
c) diastratia
d) diamesia

48. Slide 4/11 L’indice di leggibilità misura:


a) la difficoltà di lessico e sintassi di un testo
b) la difficoltà del lettore a recuperare il contenuto informativo di un
testo
c) la difficoltà del lettore a ricostruire i lemmi a cui appartengono le
parole del testo
d) nessuna delle tre risposte precedenti

49. Slide 4/11 L'indice di leggibilità tiene conto:


a) della semantica e della sintassi
b) della semantica e della prosodia
c) del lessico e della morfologia
d) del lessico e della sintassi

50. Slide 4/11 e relativa


Negli indici di leggibilità si tiene conto della lunghezza media delle parole.
spiegazione
Questo è dovuto al fatto che:
a) le parole più brevi producono anche frasi brevi
b) le parole più brevi, poiché si leggono più rapidamente, implicano
un minore impegno cognitivo
c) le parole più brevi presentano una semantica univoca
d) le parole più brevi sono tendenzialmente le più frequenti

51. Slide 4/12


In un testo A l'indice Gulpease è 45, in un testo B è 62.
a) Possiamo dire che testo A è più complesso sul piano sintattico del
testo B
b) Possiamo dire che testo A è più complesso sia sul piano sintattico
sia sul piano lessicale del testo B
c) Possiamo dire che testo A è più complesso sul piano lessicale del
testo B
d) Non possiamo dire nulla di specifico sulla difficoltà sintattica dei
due testi

52. Slide 4/12 La leggibilità autonoma di un testo per una persona che abbia la sola
licenza elementare, a quale livello dell'indice Gulpease si colloca?
a) 80
b) 60
c) 40
d) 20

53. Slide 4/12


Un testo che avesse un indice di leggibilità di 52,4, sarebbe leggibile
autonomamente
a) da chi ha completato la scuola secondaria di primo grado (scuola
media)
b) da chi ha completato la scuola secondaria di secondo grado (licei,
istituti tecnici, ecc.)
c) da chi ha completato l'istruzione universitaria
d) da tutti

54. Slide 4/6 Quale tra queste definizioni rappresenta con maggiore esattezza il
concetto di "vocabolario di base"?
a) Il vocabolario di base rappresenta la porzione del lessico italiano
che possiamo ritenere usata e compresa dalla maggior parte di
coloro che parlano italiano.
b) Il vocabolario di base rappresenta la porzione del lessico italiano
usata più frequentemente da coloro che parlano italiano.
c) Il vocabolario di base rappresenta quella porzione limitata del
lessico italiano usata e compresa dalle persone che hanno una
competenza ridotta dell'italiano.
d) Il vocabolario di base rappresenta quella porzione del lessico
italiano già posseduta dagli allievi al loro ingresso nella scuola
primaria.

55. Slide 4/7 Il vocabolario di alta disponibilità è:


a) la fascia più bassa del vocabolario di base
b) quella parte del vocabolario di base he è determinato dalla
frequenza con cui ricorrono le parole
c) quella parte del vocabolario di base costituita dagli inserimenti dei
ricercatori
d) quella parte del vocabolario di base che è dominata solo dai
parlanti colti

56. Slide 4/9 Cosa si intende per copertura di un testo da parte del vocabolario di base:
1. il documento che contiene tutte le parole del vocabolario di base
2. l’elenco delle parole del testo che appartengono al vocabolario di
base
3. la percentuale di lemmi del testo che appartengono al vocabolario
di base
4. la percentuale di parole del testo che appartengono al vocabolario
di base

57. Slide 5/10 L’uso della negazione non ... mica è tipico dell’italiano
Berruto, pp. 34-35 a) regionale dell’Italia meridionale
b) popolare
c) burocratico
d) di nessuno dei tre

58. Slide 5/10 L’uso della negazione semplice mica è tipico dell’italiano
Berruto, pp. 34-35 a) scritto-sostenuto
b) popolare
c) burocratico
d) regionale dell’Italia meridionale

59. Slide 5/10 L’uso della negazione doppia non ... affatto è tipico
Berruto, pp. 34-35 a) dell’italiano scritto-sostenuto
b) dell’italiano neostandard
c) dell’italiano parlato-trascurato
d) di tutte e tre queste varietà
60. Slide 6/14 (Padova), Quale di queste asserzioni relative a egli risulta suffragata dai dati
1/34 (Brescia) disponibili:
a) nello scritto informale egli è uscito dall’uso (quindi con frequenza
inferiore all’1% delle forme pronominali soggetto di terza
persona);
b) nello scritto letterario egli ha una cospicua frequenza (superiore al
30% delle forme pronominali soggetto di terza persona);
c) nel parlato egli è uscito dall’uso (quindi con frequenza inferiore
all’1% delle forme pronominali soggetto di terza persona);
d) nello scritto, in generale, egli ha una scarsa frequenza (inferiore al
10%).

61. Slide 6/22 (Padova), Quale di queste asserzioni relative a gli risulta confermata dai dati
6/17 (Brescia) disponibili:
a. al giorno d’oggi gli ha sostituito pressoché totalmente loro nel
parlato;
b. al giorno d’oggi gli ha sostituito pressoché totalmente loro nel
parlato e nello scritto;
c. non c’è nessun tipo di testo che escluda completamente la
possibilità di ricorrere a gli al posto di loro;
d. al giorno d’oggi gli ha sostituito pressoché totalmente loro nello
scritto giornalistico.

62. Slide 6/22 e seguenti È probabile che gli dativo plurale finisca con il soppiantare loro, per una
D’Achile, pp. 115-118 serie di motivi, tra i quali:
a) il fatto che presenta la desinenza –i tipica del plurale;
b) perché è monosillabo;
c) perché è forma più antica;
d) perché il fatto che sia costituito dal fonema indicato con "gl" gli dà
maggiore forza fonica.

63. Slide 6/22 e seguenti È probabile che gli dativo plurale finisca con il soppiantare loro:
D’Achile, pp. 115-118 a) perché è coerente con tutte le altre forme del paradigma;
b) perché è forma più moderna;
c) perché è forma più antica;
d) perché è forma più facile da imparare.

64. Slide 6/22 e seguenti È probabile che gli dativo plurale finisca con il soppiantare loro:
D’Achile, pp. 115-118 a) perché presenta la desinenza –i tipica del plurale;
b) perché è monosillabo;
c) perché è forma più antica;
d) perché il fatto che sia costituito dal fonema indicato con "gl" gli dà
maggiore forza fonica.

65. Slide 6/22 e seguenti In quale di queste frasi loro, in quanto oggetto indiretto, appartiene allo
D’Achille, pp. 115- standard tradizionale e si pone quindi in alternativa a una forma del
118 neostandard?
a) Luigi ha incontrato Mario e Lucia ed è andato al cinema con loro;
b) Luigi ha incontrato Mario e Lucia e ha proposto loro di andare al
cinema;
c) Luigi ha incontrato Mario e Lucia; loro poi sono andati al cinema,
lui è tornato a casa;
d) Luigi ha incontrato per caso Mario e Lucia; e pensare che in quel
momento voleva vedere proprio loro!

66. Slide 6/22 e seguenti L’uso di gli nella frase “Ieri ho incontrato un mio amico e gli ho proposto di
D’Achille, pp. 115- andare al cinema” ha a che fare con le tendenze di ristandardizzazione
118 dell’italiano?
a. sì, perché è un esempio di gli senza distinzione di genere e di
numero;
b. sì, perché ha funzione deittica;
c. no, perché la ristandardizzazione riguarda i pronomi soggetto
ma non gli altri;
d. nessuna delle affermazioni precedenti è esatta.

67. Slide 6/22 e seguenti L’uso di gli nella frase “Ieri ho incontrato due miei amici e gli ho proposto
D’Achille, pp. 115- di andare al cinema” ha a che fare con le tendenze di ristandardizzazione
118 dell’italiano?
a. sì, perché è un esempio di gli senza distinzione di genere e di
numero;
b. sì, perché ha funzione deittica;
c. no, perché la ristandardizzazione riguarda i pronomi soggetto
ma non gli altri;
d. nessuna delle affermazioni precedenti è esatta.

68. Slide 6/6 Cosa si intende per deissi? Si tratta di un fenomeno linguistico per cui
a) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, il recupero di informazioni attraverso il rinvio al
contesto linguistico precedente
b) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, il recupero di informazioni attraverso il rinvio al
contesto linguistico successivo
c) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, la conoscenza di una serie di informazioni relative alla
situazione comunicativa (come l'identità dei partecipanti all'atto
comunicativo, la loro collocazione spazio-temporale, ecc.)
d) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, la conoscenza di una serie di informazioni di
carattere enciclopedico, deducibili dalle conoscenze pregresse di
emittente e destinatario

69. Slide 6/7 Cosa si intende per anafora? Si tratta di un fenomeno linguistico per cui
e) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, il recupero di informazioni attraverso il rinvio al
contesto linguistico precedente
f) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, il recupero di informazioni attraverso il rinvio al
contesto linguistico successivo
g) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, la conoscenza di una serie di informazioni relative alla
situazione comunicativa (come l'identità dei partecipanti all'atto
comunicativo, la loro collocazione spazio-temporale, ecc.)
h) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, la conoscenza di una serie di informazioni di
carattere enciclopedico, deducibili dalle conoscenze pregresse di
emittente e destinatario

70. Slide 6/7 Cosa si intende per catafora? Si tratta di un fenomeno linguistico per cui
i) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, il recupero di informazioni attraverso il rinvio al
contesto linguistico precedente
j) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, il recupero di informazioni attraverso il rinvio al
contesto linguistico successivo
k) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, la conoscenza di una serie di informazioni relative alla
situazione comunicativa (come l'identità dei partecipanti all'atto
comunicativo, la loro collocazione spazio-temporale, ecc.)
l) determinate espressioni in una lingua richiedono, per essere
interpretate, la conoscenza di una serie di informazioni di
carattere enciclopedico, deducibili dalle conoscenze pregresse di
emittente e destinatario

71. Slide 7/15 In quale di questi casi l’uso del congiuntivo è obbligatorio?
a) con la congiunzione benché
b) con la congiunzione perché
c) con l’espressione aspetta che
d) con il pronome relativo

72. Slide 7/16 In quale di questi costrutti l'uso del congiuntivo è obbligatorio?
a) con aggettivi e pronomi indefiniti;
b) dopo verbi di dire e sapere, nelle forme negative e interrogative;
c) nelle interrogative indirette;
d) in tutti questi casi.

73. Slide 7/17 Quali di queste congiunzioni o espressioni possono introdurre delle frasi il
cui significato cambia a seconda che venga usato il congiuntivo o
l'indicativo?
a) finché;
b) perché;
c) si capisce che;
d) tutte e tre.

74. Slide 7/17 Quali di queste congiunzioni o espressioni possono introdurre delle frasi il
cui significato cambia a seconda che venga usato il congiuntivo o
l'indicativo?
a) benché
b) sebbene
c) qualora
d) nessuna delle tre.

75. Slide 7/31 Nella frase "sarà anche atletico, ma a me questo ragazzo non piace" il
Berruto, p. 79 futuro "sarà" ha valore
D’Achille, p. 125 a) temporale;
b) epistemico;
c) ipotetico;
d) anteriore.

76. Slide 7/31 Quale tra queste frasi presenta un uso modale dell’imperfetto?
Berruto, p. 79 a) (dal fornaio) volevo due ciabatte;
D’Achille, p. 125 b) ieri volevo venire a cena con voi, ma il treno mi ha bloccato;
c) “volevo” è prima persona singolare, tempo imperfetto, modo
indicativo;
d) non esistono usi modali dell’imperfetto.

77. Slide 7/31 Dal fornaio un cliente chiede: "Volevo due ciabatte". Il valore
Berruto, p. 79 dell’imperfetto è
D’Achille, p. 125 a) anteriore;
b) epistemico;
c) temporale;
d) modale.

78. Slide 7/31 In quale di queste frasi si trova un futuro epistemico?


Berruto, p. 79 a) I presenti ricorderanno il loro esame di maturità (detto a una
D’Achille, p. 125 conferenza per la terza età);
b) Vi ricorderete a lungo del vostro esame di maturità (detto a una
classe di V liceo);
c) La domanda di iscrizione all’Università andrà presentata entro il 30
settembre;
d) Sarò brevissimo.

79. Slide 7/37 (e relativi Quale tra queste forme rappresenta un uso modale del futuro?
appunti) a) se andrai regolarmente in palestra sarai più atletico;
Berruto, p. 80 b) sarà anche atletico, ma a me questo ragazzo non piace;
c) lo condannerò solo dopo che si sarà dimostrata la sua colpa;
d) non esistono usi modali del futuro.

80. Slide 8/11-15 La frase: “Puoi crederci, io la voglio sempre pulita la casa”, presenta
a) una frase scissa;
b) una dislocazione a destra;
c) una dislocazione a sinistra;
d) nessuna delle tre precedenti.

81. Slide 8/11-15 La frase: “la casa la voglio sempre pulita” presenta
a) una frase scissa;
b) una dislocazione a destra;
c) una dislocazione a sinistra;
d) nessuna delle tre precedenti.

82. Slide 8/11-15 Nella frase "Lo vuole un caffè?" si realizza


a) un'interrogativa retorica;
b) una dislocazione a destra;
c) una dislocazione a sinistra;
d) un'enfatizzazione modale.

83. Slide 8/11-15 Nella frase: “Il latte io lo bevo sempre con piacere” si verifica:
a) un’ellissi del soggetto
b) una frase scissa
c) un nominativus pendens (o freies Thema o tema libero)
d) una dislocazione a sinistra

84. Slide 8/16 Quale fenomeno è presente nella frase “Il magazzino dove lavoro, c’è della
gente strana”?
a) frase scissa
b) dislocazione a destra
c) dislocazione a sinistra
d) nessuna delle tre soluzioni precedenti

85. Slide 8/16 In quale di queste frasi si trova un nominativus pendens (o tema libero, o
tema sospeso)?
a) Io, la marmellata la adoro.
b) A me mi piace molto la marmellata
c) La marmellata, a me piace molto
d) Io, mi piace molto la marmellata

86. Slide 8/16 Quale fenomeno è presente nella frase “Mia suocera, non riesco mai a
darle ragione!”?
a) frase scissa
b) dislocazione a destra
c) dislocazione a sinistra
d) nominativus pendens (o tema libero o freies Thema)

87. Slide 9/18 Quale di queste congiunzioni causali è quella più legata alla norma
tradizionale?
a) Siccome
b) Dato che
c) Perché
d) Poiché

88. Slide 9/18 Dato che, giacché, perché, poiché, siccome sono congiunzioni causali che si
collocano a diversi livelli della scala diafasica. In quale di queste liste è
rappresentata correttamente la sequenza dal più formale al meno
formale?
a) giacché, dato che, perché, poiché, siccome
b) giacché, perché, poiché, siccome, dato che
c) giacché, poiché, perché, siccome, dato che
d) giacché, siccome, dato che, perché, siccome

89. Slide 9/19 Quale di queste funzioni può essere ricoperta da perché, se regge una frase
al congiuntivo?
a) congiunzione causale
b) congiunzione finale
c) introduttore di frase principale con valore esplicativo-
argomentativo
d) tutte e tre

90. Slide 9/19 In quale di queste frasi perché introduce una proposizione finale?
a) Gli ho chiesto perché non voglia prendere coscienza dei suoi limiti
b) Gli ho chiesto questo perché così è la volta che prende finalmente
coscienza dei suoi limiti
c) Gli ho chiesto questo perché prenda finalmente coscienza dei suoi
limiti
d) Sia la frase b che quella c

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