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Le thème de la liturgie de la parole de ce dimanche Ce n’est donc pas parce que nous avons beaucoup de

est celui de l’appel. C’est intéressant de remarquer que mérites que nous avons été conviés à suivre le Seigneur, il
chacun des appelés (Isaïe, Paul et Simon), après avoir fait nous a appelé parce qu’il nous aime. A certains moments, à
l’expérience de la présence de Dieu se sent indigne, faible. cause de l’ampleur de la tache, nous nous sentons parfois
Pierre tombe alors à genoux aux pieds de Jésus après incapable, pour ne pas dire indigne. Mais, en lui faisant
cette pêche miraculeuse. Se sentant en présence du divin, il confiance, nous sentons qu’il est toujours là et qu’il nous
reconnaît sa faiblesse et son indignité : « Seigneur éloigne soutient sans cesse comme il l’a fait pour Simon, Paul et
toi de moi, je suis homme pécheur. » Mais Jésus le rassure : Isaïe.
« Sois sans crainte, désormais ce sont les hommes que tu Care Sorelle, quando Gesù è accolto in una vita, tutto
prendras. » Dans la première lecture, Isaïe se reconnaît cambia. Nel Vangelo, Gesù sale nella barca, che era di
également indigne : « Malheur à moi, je suis perdu, dit-il, Simone ; egli è accolto bene. Sappiamo ciò che è accaduto
je suis un homme aux lèvres impures. » Il est dit que l’un dopo, cioè la pesca miracolosa. Ci richiamiamo alla mente
des séraphins approcha un charbon brûlant de sa bouche et che si invitando da zaccheo, Gesù aveva cambiato la vita di
lui dit : « Ceci a touché tes lèvres, et maintenant ta faute questo pubblicano detestato. Lo stesso, chiedendo da bere
est enlevée, ton péché est pardonné ». Paul aussi se alla donna Samaritana, Gesù aveva iniziato un processo di
reconnaît indigne dans la seconde lecture : « Ce que je suis, riconoscenza e di fede per questa donna e i suoi che la
je le suis par la grâce de Dieu… Je me suis donné de la gente odiava.
peine… A vrai dire, ce n’est pas moi, c’est la grâce de Dieu Oggi ancora, Dio ci chiede di entrare nelle nostre vite
avec moi. » Tous trois se sentent indignes, mais ils ont dicendo nell’Apocalisse di Giovanni : « Ecco: sto alla
confiance à la grâce de Dieu qui va les transformer. porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la
porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. » parole di un sconosciuto, era, per Simone, dare prova di
Quando Dio si invita da qualche parte ed è accolto bene, fiducia. Confidare in lui, è questo che il Signore ci
egli fa sempre le cose meravigliose. Vi richiamate alla chiede. Non si perde mai confidando in Dio. Simone
mente che dopo aver accolto bene un giorno tre uomini obbedisce all’ordine di prendere il largo e di gettare le
misteriosi, questi lo avevano fatto questa promessa : « Al
sue reti, e il resultato è grandissimo : essi presero una
tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un
quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si
figlio». E questa promessa si era realizzata con la nascita di
rompevano.
Isacco.
Dio si invita nelle nostre vite chiedendoci di
Dio si invita sempre nelle nostre vite. Però, non
confidare in lui. Confidare in lui perché ci ama e è
basta accogliere il Signore, bisogna confidare in lui.
sempre con noi. Confidare in Dio perché non gli
Simone aveva accolto Gesù nella sua barca. Però, non
piace fare da solo, gli piace fare sempre non noi. Per
sarebbe accaduto niente se Simone non aveva obbedito
a Gesù che gli aveva detto : «Prendi il largo e gettate le questo, Sant’Agostino diceva: «Lo stesso Dio che ci

vostre reti per la pesca». Obbedire a questo ordine ha creato senza di noi, non ci salverà senza di
chiedeva della parte di Simone molta fiducia. Infatti, noi». Così, per compiere miracoli nella nostra vita,
Simone era un pescatore pieni di esperienza. Avevano Dio ha bisogno del nostro contributo, cioè
faticato tutta la notte e non avevano preso nulla. Simone l’accoglienza e la fiducia. Confidare in Dio significa
sapeva che la pesca migliore si faceva durante la notte. accettare come Simone gli imprevisti di Dio.
Accettare di prendere il largo, in pieno giorno, sulle Confidare in Dio significa dare la priorità al
desiderio di Dio anche se il mio desiderio è
leggìtimo.

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