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CITTADINANAZA.

Che cos’è la costituzione?


La Costituzione è la legge fondamentale dello stato, ovvero l’insieme dei principi
fondamentali che sono alla base dell’ordinamento giuridico di uno stato e a cui si
ispirano tutte le leggi. La costituzione italiana è costituita da 139 articoli. È rigida
perché per modificare la Costituzione sono necessarie leggi particolari e per
l’approvazione è richiesta una procedura lunga e complessa, è deliberata perché
stilata da un’assemblea componente eletta dal popolo ed è infine composita in
quanto fanno parte dell’assemblea costituente i candidati eletti dai singoli partiti.
La costituzione italiana è divisa in tre parti: si apre con i primi dodici articoli (art.1-
12) che costituiscono i “principi fondamentali” su cui si basano sia lo stato che la
società e gli obiettivi verso i quali essa deve tendere, seguito dalla seconda parte
(art. 13-54) “diritti e doveri dei cittadini”; tratta del rapporto tra i cittadini e lo stato
e infine la terza (art. 55-139) “ordinamento della Repubblica” tratta
dell’ordinamento della repubblica.

L’articolo 3 della costituzione italiana cita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione,
di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà
e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e
sociale del Paese.”
MA COSA SIGNIFICA IL CONCETTO DI UGUAGLIANZA?
uguaglianza
/u·gua·gliàn·za/
sostantivo femminile
“Condizione determinata dalla compresenza, in due o più persone o cose, di
attribuzioni, caratteristiche o proprietà identiche.”

Di uguaglianza si può infatti parlare in tanti modi ma con significati estremamente


diversi.
Ogni essere umano nasce al pari di un suo simile; ha gli stessi bisogni, di respirare e
di nutrirsi.
Siamo quindi tutti uguali? No perché ogni essere umano ha proprie abitudini e
capacità differenti che lo differenziano.
allora, come si puo’ affermare di essere tutti uguali?
Si puo’ affermare di essere uguale nel senso che ognuno di noi, nella propria
differenza, (ad esempio morfologica, culturale…) siamo uguali sotto il profilo
giuridico poiché tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Nella costituzione italiana si distingue:
- uguaglianza formale: È l’uguaglianza di fronte alla legge, le leggi non possono
privilegiare alcuni e discriminare altri a causa della loro diversità di sesso,
razza, pensiero, religione,sessualità, aspetto fisico, lingua.
- uguaglianza sostanziale: È l’uguaglianza nella realtà sociale, lo Stato deve
muoversi affinché vengano ridotte le differenze sociali tra cittadini e che tutti
possano vedersi riconosciute le stesse possibilità.

Chi sono considerati i “meno uguali”?

- i poveri: sono coloro che hanno pochi o insufficienti mezzi per vivere. La
povertà limita la partecipazione alla società di una persona o di un gruppo di
persone. Secondo l’ISTAT al 2020 sono 5,6 milioni di italiani che vivono nella
povertà, oltre un milione in più rispetto all’anno precedente.
- gli stranieri immigrati: sono coloro che migrano in altri paesi per varie cause e
sono portatori di culture diverse. Bisogna pertanto accogliere e rispettare usi
e costumi diversi per una civile convivenza.

- le donne: la posizione della donna è stata per secoli di inferiorità rispetto


all’uomo soprattutto nella vita sociale ma anche all’interno della famiglia.

Quali sono i nemici dell’uguaglianza?

Gli stereotipi e i pregiudizi creati dalla società utilizzano le diversità come una
giustificazione per discriminare ed emarginare.

Allora come si puo’ garantire realmente l’eguaglianza di tutti i cittadini?

La solidarietà ed l’integrazione sono “l’antidoto” della disuguaglianza; in modo tale


che individui o comunità possano divenire membro di una società. A tale scopo
bisogna innanzitutto eliminare gli ostacoli mediante delle leggi che tutelino i gruppi
“svantaggiati” e educare la società all’uguaglianza e alla tolleranza sin dalla tenera
età, promuovendo la diversità culturale e “ciò che è considerato diverso” poiché
ogni persona ha stessi diritti e stessa importanza, indipendentemente dalla sua
etnia, dalla sua disabilità, religione, orientamento sessuale, identità di genere, età,
pensiero ecc. Ognuno di noi è diverso a modo suo e non è giusto trattare le persone
in modo diverso dagli altri, principalmente a causa di loro caratteristiche personali.

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