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nva - n. 248
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BigBlogBang
Il Web 2.0 costruito attorno a un pubblico attivo che diventa protagonista. La prima mappa della blogosfera stata pubblicata da Nva24 nel dicembre 2006 www.ilsole24ore.com/nova
Idee
Le costellazioni nelluniverso delle persone
La mappa stata costruita partendo dai 500 blog italiani pi citati secondo la classifica di BlogBabel (aprile 2011). Per ognuno sono stati individuati i pi frequenti link in uscita (ossia i blog pi citati allinterno dei post) e in entrata (ossia i blog citanti il blog di riferimento). Il criterio della frequenza permette di fotografare le relazioni pi durature e meno occasionali. Questa rilevazione ha fatto emergere 4.189 relazioni (detti archi direzionati o lati) e 1.980 blog (nodi o vertici), analizzati e rappresentati da Vincenzo Cosenza con il software open source Gephi. Laggiornamento su: www.vincos.it
Tecnologia
di Luca Tremolada
blogosfera
internet
Le opzioni di Yahoo!
Il licenziamento di Carol Bartz non stato il classico fulmine a ciel sereno. Gli azionisti di Yahoo! storicamente hanno dimostrato di guardare esclusivamente ai numeri e allandamento di Borsa. Prima della Bartz il co-fondatore Jerry Yang era stato "gentilmente" accompagnato alluscita per aver ostacolato la fusione/vendita con Microsoft. Lex Ceo non si macchiato di una colpa simile, ma non ha saputo superare lambiguit di Yahoo!: essere una media company orientata ai contenuti o una piattaforma di tecnologia e quindi allinnovazione? Le opzioni per uscire da questa impasse sono due: offrirsi o aspettare una offerta da parte di un big dei media, espandersi e convincere Hulu a diventare parte del gruppo oppure ultimissima istanza riprendere in mano il dossier Microsoft. Ma sarebbe davvero lultima spiaggia.
LERA DI CAROL BARTZ SUI MERCATI
Landamento del titolo Yahoo! dal 2009 al 2011
20 18 16 14 12 10 2009 2010
Set. 2011
Q online
La mappa intera dei maggiori blogger italiani e delle loro relazioni.
www.ilsole24ore.com/nova
trasumanesimo
geopolitica digitale
In Italia sei o sette hacktivist, due ore di attivit al giorno: Non ho paura: ci inseguono sempre, ma siamo pi furbi
hacker etico. Molto esperto, a volte con un passato da "cattivo", aiuta a trovare i "bug" nei software per aumentarne le difese. lesperto-paranoico. esperto, ama
stare nellombra ed mosso dalla costante ricerca di operazioni sempre pi difficili.
hacker militare. Gli eserciti del mondo hanno squadre di esperti che producono armi digitali per la difesa e loffesa.
si male, corruzione: le solite cose. Negli ultimi dodici mesi, per, la sua vita cambiata: Non possiamo pi navigare per affari nostri, dobbiamo pensare che ci stanno cercando. Eppure dicono di non essere preoccupati: Siamo pi furbi degli investigatori, basta agire in modo intelligente. Anzi, sono piuttosto sicuri di poter sfuggire alla caccia dei poliziotti informatici, anche in Italia. E se fossero catturati? un rischio che vogliamo correre e non ho paura di quello che faccio, osserva Anon. Purtroppo le conseguenze degli assalti sul web sono tuttaltro che un gioco "guardie e ladri". Nei loro arrembaggi coinvolgono anche persone inesperte e, talvolta, inconsapevoli. Ad esempio, negli Stati Uniti hanno attaccato il sito di PayPal: gestisce transazioni di denaro e ha rifiutato di versare le donazioni a WikiLeaks. LFbi ha arrestato 14 ragazzi per quellassalto: se saranno condannati, avranno davanti a loro 15 anni di galera. E potrebbero pagare anche una multa da 500mila dollari. Julian Assange, per, non riscuote molta simpatia. Molto probabilmente ha persone di un certo calibro che lo sostengono, noi di Anonymous siamo soli contro tutto e tutti, sostiene "Anon". Ma precisa che una sua opinione. I giochi di guerra hanno effetti imprevedibili. Diffondere su internet i dati delle persone rubati online significa aprire una comoda porta per truffe e furti. Inoltre i pirati perfezionano le loro armi. Al momento utilizzano Loic, una sorta di cannone elettronico che inonda di informazioni un sito web ( lattacco "ddos") fino a renderlo irraggiungibile. La prossima "arma elettronica" ha come nome provvisorio "Redred", gi in fase avanzata di sviluppo e mira a sfruttare in modo diretto i punti deboli dei server presi di mira: potrebbe essere operativo gi nelle prossime settimane.
luca.dello@gmail.com
RIPRODUZIONE RISERVATA
dieci anni dall11 settembre il mondo profondamente diverso da quello che ha salutato la fine dellultimo millennio. In Occidente alleuforia degli anni Novanta, ribattezzati da molti "ruggenti", subentrata lincertezza del futuro, a Oriente invece ci si prepara al grande sorpasso, quando le economie emergenti asiatiche diverranno pi ricche delle nostre. Scenari inimmaginabili dieci anni fa, disegnati da cambiamenti che non hanno nulla a che vedere con la minaccia del fondamentalismo islamico, ma che piuttosto scaturiscono da una rivoluzione tecnologica e virtuale nata proprio nel 2001, anno di nascita delliPod. Questestate Apple ha superato per qualche giorno la big del petrolio Exxon quale impresa americana con la maggiore capitalizzazione sul mercato. Dietro questo nuovo primato c un mondo dove si tessono inattese interdipendenze economiche. La stragrande maggioranza dei prodotti elettronici consumati negli ultimi dieci anni, ad esempio, hanno visto la luce in Cina. Da qualche anno i pezzi sono prodotti in Vietnam, Laos, Cambogia, dovunque il costo del lavoro pi basso che in Cina. Ma chi li mette insieme sono mani cinesi. Lassemblaggio e il controllo di qualit da tempo monopolio cinese. Lingresso dellinformatica nel quotidiano ha prodotto una rivoluzione industriale in Asia. Poco importa che i pionieri della vita digitale siano occidentali e che societ come Google o Yahoo siano quotate a New York piuttosto che a Shanghai; ancor meno interessa il mercato di sbocco di questi prodotti. Ci che conta da dove vengono prodotti. Come nel XVIII secolo, quando linvenzione della spinning jenny rese possibile la produzione industriale del cotone, la ricchezza scaturisce dalle fabbriche. Cos lInghilterra, una nazione dove non mai cresciuto il cotone, diventata la nazione con il Pil maggiore del mondo vendendo prodotti tessili manufatti industrialmente. Oggi leconomia cinese e del SudEst asiatico gode i frutti della produzione degli accessori della vita virtuale del villaggio globale. una rivoluzione dove gli occidentali sono coinvolti solo come consumatori. La produzione su scala industriale dei nuovi prodotti per poter decollare aveva bisogno di costi di capitale, ma anche e soprattutto di costi di lavoro, bassissimi. E questo era possibile solo nelle economie emergenti. Nel XVIII secolo, senza lo sfrut-
sistemi operativi
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