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I SERBATOI di ACQUE

DOLCI
La quota di precipitazioni che ricadono sui continenti può:
→ infiltrarsi nel sottosuolo (acque sotterranee) e
alimentare il deflusso sotterraneo;
→ accumularsi nei ghiacciai;
→ entrare a far parte delle acque superficiali (laghi e fiumi)
e alimentare il deflusso superficiale.

Prima o poi,
l’acqua delle
precipitazioni,
arriverà di nuovo
ai mari, chiudendo
il ciclo.
ACQUE SOTTERRANEE
Le acque sotterranee derivano dall’infiltrazione nel terreno
dell’acqua delle precipitazioni, che procede verso il basso
per gravità, attraversando rocce permeabili, fino a
quando nella sua discesa l’acqua non incontra strati di
rocce impermeabili e si accumula.

Si dividono in falde acquifere e acque carsiche.

Entrambe possono raggiungere la superficie terrestre dando


origine a sorgenti.
LE FALDE ACQUIFERE
Le falde acquifere si formano quando l’acqua si accumula al
di sopra dello strato di rocce impermeabili riempiendo gli
spazi vuoti (i pori) delle rocce permeabili sovrastanti.
Esistono due tipi di falde acquifere: le falde freatiche e le
falde artesiane.

Le falde freatiche sono


delimitate solo
inferiormente da uno
strato di rocce
impermeabili. La ricarica
della falda avviene su
tutta la superficie freatica
Le falde artesiane (dette anche falde imprigionate) sono
compresse tra due strati di rocce impermeabili.
La zona di alimentazione, a differenza delle falde freatiche,
è piuttosto localizzata (in generale nelle zone a quote
elevate).
Se si perfora con un pozzo questo tipo di falde, l’acqua
zampilla sulla superficie.
LE ACQUE CARSICHE
Questo tipo di acque sotterranee si formano solo in presenza di
rocce calcaree (composte da carbonato di calcio). L’acqua
vicino al suolo si arricchisce di CO2 e diventa un po’ acida
“sciogliendo” il calcare e creando nel sottosuolo, nel corso di
millenni, gallerie e grotte (carsismo).

A differenza delle
acque di falda in cui
si riempiono i pori
delle rocce-suolo,
nelle acque carsiche
si formano dei veri e
propri fiumi
sotterranei.
LE SORGENTI TERMALI
Sono sorgenti caratterizzate da una temperatura
dell’acqua superiore a quella ambientale. Questo tipo di
sorgenti è presente in zone interessate da fenomeni
vulcanici.

Il riscaldamento delle acque


termali avviene perché
attraversano materiali rocciosi
più caldi rispetto a quelli
superficiali.
I GHIACCIAI
I ghiacciai sono masse permanenti di acqua allo stato
solido che attualmente occupano il 10% delle terre
emerse e contengono il 70% delle riserve di acqua dolce
presenti sul nostro pianeta.

Si formano per accumulo, compattazione (espellendo aria) e


trasformazione della neve in ghiaccio compatto.

La formazione del ghiaccio compatto richiede circa una


decina di anni.
La quota altimetrica oltre la quale la neve si mantiene per
tutto l’anno prende il nome di limite delle nevi perenni.
La quota del limite delle nevi perenni dipende soprattutto
dalla latitudine (ai poli coincide con il livello del mare, a medie
Latitudini è nell’intervallo dei 2500-3000 m, all’equatore 4500
m, ai tropici 6000m)

L’immagine mostra la
quota altimetrica del
limite delle nevi perenni
in funzione della
latitudine
Grafico del limite delle nevi perenni del continente americano in
funzione della latitudine
Struttura (o morfologia)
di un ghiacciaio
In un ghiacciaio si possono
riconoscere:
→ una zona di
alimentazione (o
accumulo), in cui la neve si
accumula, si compatta (per la
pressione degli strati
superiori) e si trasforma in
ghiaccio compatto;
→ una zona di ablazione,
dove il ghiaccio perde parte
della massa sia per fusione,
sia per distacco di blocchi di
ghiaccio.
I ghiacciai non sono immobili ma scivolano verso valle
sospinti dalla forza di gravità. Inoltre, alla fronte del
ghiacciaio si forma acqua di fusione che agisce da
lubrificante riducendo l’attrito sulle rocce.

Durante l’anno la
massa di ghiaccio
può:
→ rimanere
stazionaria
(accumuli = perdite),
→ aumentare ( in
Fronte del
avanzamento); ghiacciaio
→ diminuire (in
ritirata)
Per qualsiasi ghiacciaio è possibile calcolare il bilancio
di massa annuale, dato dalla differenza tra accumulo e
perdita di neve. Questo parametro esprime lo stato di
salute di un ghiacciaio.

Ghiacciai del Gran Paradiso(AO)

La maggior parte dei ghiacciai alpini ha oggi un bilancio di


massa negativo ed è quindi in arretramento.
Tipologie di ghiacciai
I glaciologi suddividono i ghiacciai in due tipologie:

→ montani (o vallivi), occupano le zone elevate delle


montagne, sono numerosi e hanno estensioni e spessori
limitati;

→ continentali, costituiscono il 97% dei ghiacciai della


Terra, situati solo alle alte latitudini (poli)

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