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Adolf Hitler

Hitler fu arrestato il 9 novembre 1923 per la sua partecipazione al fallito colpo di Stato
della Birreria a Monaco, noto anche come Putsch di Monaco. Hitler, insieme ad altri
membri del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (NSDAP) e a membri di altri
gruppi nazionalisti e di estrema destra, cercò di rovesciare il governo bavarese e di
prendere il controllo del paese.
Tuttavia, il colpo di Stato fallì e Hitler fu arrestato e accusato di alto tradimento e di altri
reati. Fu condannato a cinque anni di reclusione nel carcere di Landsberg. Durante la sua
detenzione, Hitler scrisse il suo libro "Mein Kampf" e pianificò la riorganizzazione del
Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (NSDAP).
Dopo aver scontato solo nove mesi della sua condanna, Hitler fu rilasciato il 20 dicembre
1924, grazie a una decisione del governo bavarese che aveva sperato di sfruttare il suo
carisma e il suo potere di propaganda per sconfiggere il Partito Comunista Tedesco.
Hitler, uscito dal carcere, si concentrò sulla riorganizzazione del Partito Nazionalsocialista
dei Lavoratori Tedeschi (NSDAP), che aveva fondato durante il suo periodo in prigione. Il
partito era stato messo al bando dalle autorità governative dopo il fallito colpo di Stato
della Birreria a Monaco nel novembre 1923, che aveva portato alla sua incarcerazione.
Hitler capì che il fallimento del colpo di Stato era stato causato dalla mancanza di
un'organizzazione efficiente e decise quindi di ristrutturare il partito sulla base di un
sistema gerarchico di leadership, dove il Führer (cioè lui stesso) aveva il controllo assoluto.
In questo modo, il partito divenne una macchina politica ben oliata, con un apparato di
propaganda estremamente efficace.
Con l'aiuto del suo braccio destro, Rudolf Hess, Hitler lanciò una campagna per
riconquistare i membri del partito che avevano perso la fiducia in seguito alla sconfitta del
1923. In poco tempo, il NSDAP riuscì a ricostruire la sua base di sostenitori e a diventare
un'organizzazione politica di rilievo in Germania.
Nel 1925, Hitler pubblicò il suo libro "Mein Kampf" ("La mia lotta"), in cui esponeva la sua
ideologia nazionalsocialista e la sua visione per il futuro della Germania. Il libro divenne
rapidamente un bestseller e contribuì a diffondere le idee del partito tra un pubblico più
vasto.
Negli anni successivi, Hitler continuò a concentrarsi sulla crescita del partito e sulla
diffusione della sua ideologia. Nel 1929, il partito ottenne solo il 2,6% dei voti alle elezioni
del Reichstag, ma con la Grande Depressione che colpì l'economia tedesca, il Partito
Nazista iniziò a guadagnare popolarità tra i disoccupati e le persone che cercavano una
soluzione alla crisi economica. Nel 1930, il partito ottenne il 18,3% dei voti alle elezioni del
Reichstag, diventando il secondo partito più grande. Nel luglio 1932, il NSDAP ottenne il
37,3% dei voti alle elezioni del Reichstag, diventando così il partito più grande del
parlamento e consolidando la sua posizione come principale forza politica in Germania.
Tuttavia, Hitler non aveva ancora la maggioranza assoluta necessaria per formare un
governo.
Dopo una serie di negoziati politici, il 30 gennaio 1933 il presidente Hindenburg nominò
Hitler cancelliere del Reich, consentendogli di formare un governo nazista. In seguito
all'incendio del Reichstag il 27 febbraio 1933, Hitler fu in grado di ottenere il potere assoluto
con il Decreto dell'incendio del Reichstag e le successive leggi che cancellarono le libertà
civili e politiche.
Adolf Hitler
1933-1939: Dopo la nomina di Hitler a Cancelliere, il NSDAP consolidò il suo potere in
Germania, reprimendo ogni forma di opposizione e instaurando un regime totalitario.
Hitler promosse il culto della personalità, la propaganda e la repressione di tutti coloro che
erano considerati "nemici dello Stato". Nel 1938, la politica di espansione territoriale di
Hitler portò alla crisi dei Sudeti e alla successiva annessione della regione da parte della
Germania. Nel settembre 1939, il Partito Nazista invase la Polonia, dando inizio alla
Seconda guerra mondiale.
Il resto della storia è noto: Hitler portò la Germania alla guerra e all'Olocausto, che
causarono la morte di milioni di persone. Dopo la sconfitta nella Seconda Guerra
Mondiale, Hitler si suicidò nel suo bunker a Berlino il 30 aprile 1945

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