In Italia limportanza della questione acqua ha raggiunto nel tempo una forte consapevolezza sociale e una capillare diffusione territoriale, aggregando culture ed esperienze differenti e facendo divenire la battaglia per lacqua il paradigma di un altro modello di societ. Da diversi anni, infatti, sono attive nei territori decine di vertenze aperte da cittadini, lavoratori ed anche Amministratori Locali che sono portatrici di unesigenza comune e condivisa, cio la necessit di una svolta radicale rispetto alle politiche liberiste che hanno fatto dellacqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione, provocando dappertutto degrado e spreco della risorsa, precarizzazione del lavoro, peggioramento della qualit del servizio, aumento delle tariffe, riduzione degli investimenti, diseconomicit della gestione, espropriazione dei saperi collettivi, mancanza di trasparenza e di democrazia. Nel luglio 2005, queste diverse realt sociali hanno deciso di ritrovarsi per rendere pi incisive le reciproche lotte in difesa dellacqua come bene comune. E apparso a tutti chiaro come fosse decisivo far diventare lacqua una vertenza nazionale, comunemente condivisa e costruita in forma partecipata. Sono nati cos cinque incontri nazionali itineranti che, attraverso Cecina (Luglio 2005), Firenze (Settembre 2005), Roma (Ottobre 2005), Napoli (Dicembre 2005) e Pescara (Gennaio 2006) hanno portato alleffettuazione del 1 Forum Italiano dei Movimenti per lAcqua, che si tenuto a Roma dal 10 al 12 marzo 2006 durante il quale pi di seicento partecipanti, rappresentanti di reti associative e sindacali nazionali e di realt territoriali di movimento si sono confrontati, hanno approfondito le analisi, hanno messo in comune saperi e pratiche di mobilitazione. Soprattutto hanno condiviso la necessit di cambiare radicalmente il quadro normativo esistente attraverso una proposta di legge d'iniziativa popolare i cui obiettivi sono: la tutela della risorsa e della sua qualit, la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e la gestione dello stesso mediante strumenti di democrazia partecipativa. Il testo, che porta come titolo Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico, stato sottoposto alla discussione collettiva e definitivamente approvato nellassemblea nazionale del 7 ottobre 2006 a Firenze e per i primi sei mesi del 2007 stato al centro di una campagna nazionale di raccolta firme in tutto il Paese. Sullonda di tale straordinaria raccolta firme (406.626) in ogni angolo del Paese sono fiorite iniziative sul tema dellacqua e sono sorti nuovi comitati, si sono attivate nuove energie. Ad oggi al Forum Italiano aderiscono oltre 80 reti nazionali e pi di 1.000 realt territoriali e centinaia di Enti Locali (il Comitato promotore). In questo modo si messo in moto un circolo virtuoso. E stato coinvolto il mondo del teatro, quello della musica e cos diversi artisti, divenuti gli Artisti per lAcqua, hanno voluto dare il proprio contributo a questa battaglia di civilt. Inoltre sono stati alcune centinaia gli Enti Locali che hanno deliberato ladesione e il sostegno alla proposta di legge. Nello stesso tempo il Forum stato in grado, grazie ad un proficuo e continuo collegamento con le forze politiche della Sinistra allora presenti in Parlamento, di bloccare il ddl Lanzillotta sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali e soprattutto di far approvare la moratoria sugli affidamenti ai privati, valida fino al 1 Dicembre 2008. Onde sostenere la legge diniziativa popolare stata promossa la prima manifestazione nazionale per lacqua in Italia, che si svolta il 1 Dicembre 2007, a cui hanno preso parte 40.000 persone per ribadire che l'acqua deve essere pubblica e che i beni comuni vanno tutelati. Erano presenti contemporaneamente in piazza i tre attori protagonisti della gestione del servizio idrico: i cittadini, i lavoratori e gli Amministratori locali. Attualmente la legge assegnata alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati in sede referente. Nel pomeriggio di gioved 23 Aprile presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati si svolta unaudizione con i rappresentanti del Forum Italiano dei Movimenti per lAcqua.
Contemporaneamente, si tenuto davanti alla Camera dei Deputati, presso Piazza Montecitorio, un presidio promosso dal Forum dei movimenti per lacqua. La storia della legge per la ripubblicizzazione dellacqua: Il 10-12 Marzo 2006 si svolto a Roma il 1 Forum Italiano dei Movimenti per lAcqua che ha sancito la nascita del movimento nazionale e dal quale si usciti con la proposta di redigere la legge diniziativa popolare. A Luglio 2007 erano state consegnate le 406.626 firme a sostegno della legge diniziativa popolare. Il 1 Dicembre 2007 40.000 persone erano scese in piazza a sostegno della proposta di legge e per la difesa dei beni comuni dando vita ad una grande manifestazione popolare. Il 22-23 Novembre 2008 centinaia di persone hanno partecipato ad Aprilia al 2 Forum Italiano dei Movimenti per lAcqua. Il 22 Gennaio 2009 iniziato formalmente liter parlamentare della legge. In questa data si svolta la seduta della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati presso la quale assegnata in sede referente la proposta di legge e lOn. Domenico Scilipoti (IdV), in qualit di relatore, ha tenuto la relazione introduttiva. Il 23 Aprile 2009 si svolta laudizione del Forum Italiano dei Movimenti per lAcqua presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Hanno esposto una relazione: Paolo Carsetti (Segreteria del Forum Nazionale) (leggi la relazione), Antonia Guerra (Consigliera della Provincia di Bari a nome degli Enti Locali per lAcqua Pubblica), Alberto De Monaco (Comitato Acqua Pubblica Aprilia a nome dei comitati territoriali) (leggi la relazione). Per quanto concerne la legislazione italiana in materia di gestione del Servizio Idrico Integrato evidente il giudizio che si pu esprimere sullimpianto e la filosofia del provvedimento approvato il 06 Agosto 2008, Art. 23 bis Legge 133/08: siamo di fronte ad una inaccettabile logica neoliberista e privatizzatrice a cui si assomma lidea di salvaguardare le rendite dei poteri forti, in particolare le SpA quotate in Borsa. Infatti si stabilisce che il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a imprenditori o societ mediante il ricorso a gara. In deroga a questa modalit di affidamento, laffidamento pu avvenire nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria. Ci, in buona sostanza, significa che rimane possibile laffidamento diretto alle societ a totale capitale pubblico che abbiano i requisiti dell in house e viene estesa anche ad Enti di diritto pubblico, come le Aziende speciali e i Consorzi, visto che la giurisprudenza europea si pi volte pronunciata in questa direzione. A livello internazionale si contribuito a costruire la Rete Europea per lAcqua Pubblica, che ha visto il suo atto di nascita nel recente Forum Sociale Europeo di Malmo. Inoltre il Forum Italiano stato fortemente impegnato nel Forum Sociale Mondiale di Belem (27 Gennaio 1 Febbraio 2009) e successivamente nella costruzione del Forum Alternativo Mondiale dellAcqua che si tenuto a Istanbul nel Marzo 2009 in contemporanea al Forum Mondiale dellacqua, controllato e organizzato dal Consiglio mondiale dell'Acqua e strettamente legato alla Banca Mondiale e alle multinazionali. A distanza di due anni e mezzo dal 1 Forum il 22 e 23 Novembre 2008 ad Aprilia si svolto il 2 Forum Italiano Italiano dei Movimenti per lAcqua il quale stato una nuova occasione di sensibilizzazione sociale sul tema dellacqua e dei beni comuni e affinch si raggiungessero i seguenti obiettivi:
1) la costruzione di una piattaforma generale sullintero ciclo dellacqua; 2) il rilancio delle mobilitazioni territoriali su tutto il territorio nazionale; 3) il rilancio di una forte vertenza nazionale, che parta dalla richiesta di abrogazione dellArt. 23 bis della Legge n. 133/08, passi per una moltiplicazione degli Enti Locali che deliberino che il servizio idrico integrato un servizio privo di rilevanza economica, per finire ad iniziative che aprano la strada allapprovazione della legge diniziativa popolare; 4) lapertura e la connessione con altre esperienze di lotta e di mobilitazione sui beni comuni. La grande partecipazione, la qualit e la ricchezza dei seminari e dei dibattiti, il clima generale fra i partecipanti segnalano una grande maturit del movimento e delle realt che sono in campo contro la privatizzazione dellacqua. E importante sottolineare il fatto come vi sia stato il denominatore comune di riconoscere il Forum come lo spazio pubblico in cui esprimere le proprie idee, riconoscendoci reciprocamente come parte del medesimo percorso. Il preludio a questappuntamento stato lassemblea del 21 Novembre tenutasi a Roma a cui hanno partecipato decine di Amministratori Locali in rappresentanza di Comuni e Province. In questoccasione si iniziato a strutturare il Coordinamento Nazionale "Enti Locali per lAcqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico". A Palermo, il 14 Maggio 2009 (vedi il programma), ne stata formalizzata la nascita. Tale realt vuole essere uno strumento di coordinamento e di servizio fra Enti locali ed Autorit dAmbito Territoriale Ottimale (AATO) che perseguono lobiettivo di salvaguardare e promuovere la propriet, la gestione ed il controllo pubblici dellacqua, intesa come bene comune e che considerano laccesso allacqua nella quantit e qualit sufficienti alla vita come un diritto umano, in un contesto di salvaguardia delle risorse idriche e di sostenibilit ambientali e altres di cooperazione e di solidariet internazionale. Per approfondimenti circa le iniziative nazionali promosse in questi anni cliccare qui. Per ulteriori approfondimenti: Il movimento per lacqua ha fatto molta strada, il movimento per lacqua va molto lontano di Marco Bersani Privatizzazione dei sistemi idrici e finanziarizzazione di Corrado Oddi (Fonte: Quale Stato)