ALTO ADIGE

Domenica 9 ottobre 2022 31

MERANO

Messa in ricordo dei caduti della Polizia

La cerimonia.
Si è svolta al cimitero
davanti alla lapide
commemorativa
MERANO. Si è svolta ieri a Merano la
cerimonia religiosa per la ricor-
renza di San Michele Arcangelo,
Patrono della Polizia di Stato, or-
ganizzata dal Presidente della Se-
zione di Merano dell’Associazio-
ne Nazionale della Polizia di Sta-
to, Attilio Castrovinci.
Il rito è stato celebrato nel piaz-
zale interno del cimitero di Mera-
no, alla presenza del questore di
Bolzano Giancarlo Pallini, del Di-
rigente del Commissariato di Me-
rano Carlo Casaburi e del vice diri-
gente Alessio Chiappini nonché
di familiari e colleghi dei poliziotti
deceduti. Presenti i comandanti
delle Compagnie dei carabinieri e
della Finanza, una rappresentan-
za della Polizia locale di Merano e
le delegazioni dell’Associazione
Nazionale Finanzieri d’Italia e
dell’Associazione Nazionale Cara-
binieri.
La lapide ricorda il maresciallo
Francesco Massarelli, Medaglia
d’Oro al Valor Militare, deceduto
a Trento durante un conflitto a
fuoco contro dei rapinatori, e
Walther Gamper, colpito da un
fulmine sul Passo dello Stelvio
mentre stava soccorrendo perso-
ne in difficoltà, oltre a tutto il per-
sonale della Polizia di Stato dece-
duto a Merano.
Il questore ha evidenziato co-
me le cerimonie per la festa di San
Michele Arcangelo siano un mo-
mento di riflessione sull’essenza
del lavoro svolto al servizio e tra i
cittadini, talvolta pagando un
prezzo altissimo, la vita. • La commemorazione ieri al cimitero di Merano

Asili in lingua italiana e tedesca PUNTI CHIAVE

Fuga di gas,

danno vita alla scuola del futuro l’allarme

nella notte
in via Marlengo
In via Bersaglio. Da quest’anno gli spazi vengono condivisi dai bambini di entrambe le scuole dell’infanzia meranesi
Tutto è partito da un incontro tra la direttrice Renate Kollmann e dalla collega di lingua italiana Paola Segala

MERANO. Gli asili di lingua italia-

na e tedesca di via Bersaglio,
pionieri per una scuola del fu-
turo interetnica. Infatti,
dall’anno scolastico
2022/2023 il Kindergarten
Schießstandstraße, composto
da una sezione, e la scuola
dell’infanzia “Sissi” con due
sezioni, hanno iniziato a lavo-
rare assieme.
Da quest’anno gli spazi della
struttura di via Bersaglio sono
stati condivisi, quindi riman-
gono a disposizione di tutti i
bambini affinché possano svol-
gervi le loro attività. Tutto è
partito con un incontro tra le
due direttrici: Renate Koll-
mann per la direzione in lin-
gua tedesca e Paola Segala per
quella in lingua italiana. Quin-
di, il dialogo si è aperto ai team
delle due strutture situate nel
quartiere di Santa Maria As-
sunta.
Era da tempo che le due di-
rettrici lavorano a questo pro-
getto, spiegano le stesse: «Sia-
mo orientate a rispondere ai bi-
sogni della società in cui vivia-
mo, per questo volevamo esse-
re certi che entrambe le scuole
dell’infanzia potessero conti-
nuare a lavorare sui loro con-
cetti pedagogici, ma sviluppa-
ti ulteriormente assieme in
modo interetnico. Il diritto al-
la cura delle due lingue e della
cultura di ciascun bambino sa-
rà comunque rispettato in
ogni fase del progetto», speci-
• Le protagoniste del progetto di scuola inclusiva fra l’asilo in lingua italiana e quello in lingua tedesca
Solo nell’estate del 2022
• Le protagoniste presso la scuola dell’infanzia
«Siamo pioniere perché Sissi di Merano è stato rimosso
il container che ospitava due
questa è la strada per sezioni del Kindergarten. Per
un futuro inclusivo» garantire la permanenza nel
quartiere di Santa Maria As-
sunta dell'asilo di lingua italia-
• L’iniziativa na e di lingua tedesca, si è così
deciso di mantenere una sezio-
Da tempo si lavorava ne del Kindergarten proprio al
co di entrambe le scuole sta la-
vorando sodo per realizzare
obiettivi condivisi», ancora le
direttrici. Per questo, le coor-
dinatrici della scuola, Catia
Carraro (scuola dell’infanzia
Sissi) ed Evi Thaler (scuola
dell’infanzia Schießstands-
traße), stanno collaborano e
pianificano assieme le attività
comuni. In questo processo so-
pedagogiche di entrambe i cir-
coli, ovvero dalle esperte Clau-
dia Pichler, Julia Dalsant, Fio-
rella La Creta e Patrizia Mar-
con. «Saremo pioniere in Alto
Adige, perché questa è la stra-
da giusta per un futuro davve-
ro inclusivo e costruito nella
reale integrazione dei due
gruppi linguistici», concludo-
no le collaboratrici. J.M.
• I vigili del fuoco
• Tanta paura ma per fortu-
na nulla di grave, nella not-
te fra venerdì e sabato, in
un’abitazione meranese, in
via Marlengo, dove intorno
alle 4 è stato lanciato l’al-
larme per il forte odore di
gas che gli abitanti della
palazzina hanno comincia-
to ad avvertire in maniera
ben distinta. A quel punto
sono entrati in azione i vigi-
li del fuoco ma al loro arri-
vo l’appartamento da dove
si era sentito il gas fuoriu-
scire era già stato opportu-
namente arieggiato e dun-
que l’allarme è subito ces-
sato, senza gravi conse-
guenze. Solo per precauzio-
ne e accertamenti la fami-
glia è stata portata all’o-
spedale di Merano. Sono
intervenuti anche la Croce
rossa con il medico d'ur-
genza e i carabinieri.
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ficano le referenti. a questo progetto Sissi. «Il personale pedagogi- no supportate da consulenti ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Merano Arte rievoca la storica cena

Il bis del 1985.
Riproposta l’iniziativa
di Daniel Spoerri
a Castel Fontana
MERANO. Si è chiusa recentemente
con un quasi fuoriprogramma cu-
linario la mostra presso Merano
Arte dal titolo “Together. Interact
– Interplay – Interfere”, ovvero,
con una curiosa rievocazione del-
la “Eat Art Banquet” che l’artista
di origini rumene Daniel Spoerri
nel 1985 organizzò a Castel Fonta-
na. Nel maniero di proprietà della
famiglia Rachewiltz, Spoerri pro-
pose una improvvisazione a carat-
tere culinario alquanto insolita
per l’epoca. Su invito del collezio-
nista Francesco Conz, nel manie-
ro di Tirolo l’artista naturalizzato
svizzero Daniel Spoerri cucinò ai
suoi ospiti una serie di zuppe fa-
cendosi accompagnare dai canti
del performer Giuseppe Desiato.
Quasi quaranta anni dopo,
all’interno della mostra, Merano
Arte ha proposto una documenta-
zione fotografica dell’evento cura-
ta da Fabrizio Garghetti. Docu-
mentazione accompagnata dalle
testimonianze orali di persone
che avevano preso parte alla cena
di Spoerri. Quindi, l’idea degli or-
ganizzatori di Merano Arte, ovve-
ro quella di ricreare la famosa ce-
na delle zuppe all’interno del bar
di via Portici 163, ma questa volta
invitando tutti gli interessati. Pur-
troppo, l’artista ma anche danza-
tore e coreografo che nel 1942 in
pieno nazismo fu costretto a ripa-
rare con la famiglia in Svizzera
non ha potuto partecipare per
motivi di salute. C’erano invece
Jakob De Chirico e Ugo Dossi che
di quella cena conservano un bel
ricordo.
Racconta De Chirico: «A quella
cena c’era anche Evelyn Ortner,
colei che poi avrebbe inaugurato
il Museo della Donna e che all’epo-
ca organizzava corsi di aerobica e
jazz dance. Le cose quei giorni an-
darono più o meno in questo mo-
do. Francesco Conz, importante
collezionista di Verona mi telefo-
na dicendomi che avrebbe voluto
invitare a Merano proprio Daniel
Spoerri. Feci incontrare Spoerri
con Siegfried de Rachewiltz e con
la madre Mary. Spoerri venne a fa-
re le zuppe ed Evi portò su a pre-
pararle proprio quelle donne del
suo corso. Tra gli invitati c’era an-
che il pittore Giuseppe Desiato
che a Napoli organizzava le pro-
cessioni già prima delle processio-
ni di Hermann Nitsch».
Alla realizzazione dell’iniziati-
va di Merano Arte hanno collabo-
rato anche i giovani del Centro
Tilt e della Scuola Professionale G.
Marconi. J.M.
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