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Tra le forme preletterali abbiamo le manifestazioni

Caratteristiche comuni: improvvisate e contengono volgarità.


Svolte principlamente per una ragione propiziatora, i romani avevano paura della fora degli dei
erano molto superstiziosi, quindi eseguivano queste feste per intrattenerli e avere la loro grazia.
I versi fescennini
Si pensa che il nome derivi da –Fescennium, città del Lazio, dove per la prima volta abbiamo avuto
delle manifestazioni o da – fascinum, malocchio.
La funzione era quella di tenere il malocchio lontano.
In queste manifestazioni si aveva uno scambio di batutte con la mimica.
Satira
scambio di battutute e gente che balla, nasce in seguito ad una pestilenza che colpiì roma nel 374
a.c, la qaule aveva chiamato dei baellerini etruschi a pallare per ottenere la grazia degli dei ad essi
si unirono dei giovani romani che inziarono scambiandosi battute, divenne sucessivamente un
usanza.
Quinto ennio-è il rpimo a scrivere satira in maniera letterale, potevano essere aneddoti proverbi o
favole
Lucilio scrive in senso moderno. In queste opere lui prende in gito gli uomini politici e i loro vizi.
Porta due nuovi elemenit punto di vista e la critica.
Fabula Appellana
Può appartenere al genere della comedia come a qeullo della tragedia , a entrambi.
Nasce per la prima volta in campagna da questo il nome appellana.
Avveniva lla fine delle tragedie.
Scambio di battute improvvisate su ina trama pianificata.
Indossavno maschere fisse.

IL TEATRO LATINO.
si sviluppa a Roma dal 4 secolo a.C.
le caratteristiche del teatro latino sono: si svolge solo in occasioni di feste religiose, spettacoli e
gare sportive.
le 4 feste religiose più importanti sono:
Ludi Apollinares, spettacoli dedicati ad apollo, avveniva. nel mese di giugno.
Ludi romani, si celebravano a settembre, dedicati a Giovo e si eseguivano nel teatro arcaico.
Ludi plebei, dedicati sempre al Dio Giove.
Ludi megalenses, dedicati alla dea della terra.
Struttura e organizzazione
I palcoscenici inizialmente venivano creati di legno successivamente nel 55 a.C. si iniziò a costruire
palcoscenici in mura.
L’ingresso a questi spettacoli era gratuito, le spese venivano pagate dallo stato anche se poteva
capitare che un magistrato per farsi propaganda pagasse tutto.
Gli organizzatori di queste feste erano magistrati edili e pretori, essi avevano anche il compito di
scegliere quali opere portare in scena, quelle che parlavano di politica venivano censurate fin da
subito.
Per esempio Plauto e Terenzio non parleranno mai del mondo politico.
Il compito dei magistrati
Pagavano il copione, dopo l’uomo a cui era stato comprato il copione non aveva più nessun
compito, nemmeno nell’allestimento, ad esso ci pensava uno dei magistrati. Gli attori erano 5-6,
erano uomini liberi ( la loro condizione sociale ) e umili.
Il ruolo dell’attore poteva essere svolto anche da uno schiavo, venivano etichettati come uomini
con pochi valori morali, inoltre l’autore poteva essere solo uomo, la donna poteva assistere ma
non partecipare. In caso si necessitasse la figura di una donna l’uomo si truccava e cambiava il
tono della sua voce, inoltre indossano maschere.
Tecnica del contaminatio
Tecnica mediante il quale l’autore romano prendeva un opera greca come modello e dopo averla
tradotta mescolavano ad essa scene riprese da un'altra opera, sempre greca.
Generi teatrali
Abbiamo le commedie e le tragedie le quali a loro volta vengono divise in due gruppi

COMMEDIE PALLIATE- in esse gli attori si vestivano con abiti greci, palliate deriva da pallio che era
un mantello tipico greco. l’ambientazione,costumi e argomenti greci.
COMMEDIE TOGATE- dal termina toga abito tipico romano. le ambientazioni, costumi e argomenti
anch’essi romani.
TRA LE DUE LE PALLIETE PREVALSERO MAGGIORMENTE

TRAGEDIE COTURNATE-argomenti,costum e ambientazioni greci.


Coturn voleva dire stivali alti quindi con un grosso tacco, tipico dei greci.
TRAGEDIE PRATEXTRE- argomenti,costumi e ambientazioni tipici di romana.
Indossavano la pretesta, un tipo di toga, una fascia rossa, tipica dei magistrati romani.
Lo scopo era quello di purificare il pubblico dalle passione e lo stile veniva considerato alto.

Tra le due quella che prevalse di più fu la commedia.

Livio Andronico
Ha fatto rappresentare per la prima volta il dramma dell’odissea, tradotto da egli in latino.
Perché scegli l’odissea e non l’iliade
Il mito di Ulisse è simile a quello di Enea, entrambi presero parte alla guerra di troia con l’unica
differenza che enea ne uscì vinto e Ulisse vincitore.
Entrambi hanno pellegrinato a lungo.
Ena fonderà successivamente la città di Lavinio.
Sarà proprio un discendente di Enea a fondare Roma, Romolo e Remo i quali rappresentavano i
progenitori dei romani.
Il mito di Enea rappresentava dunque l’intera stirpe dei romani, forse proprio per queste analogie
il tema di Ena riscontra particolare successo.

La traduzione da lui fatta è di tipo artistico, aggiungendo quindi contenuti, in questo caso
adattandola al modello romano, usa al posto dell’esametro Saturno come metodo di scrittura.

L’inizio diventa presto molto famoso, al posto della musa viene messa una divinità romana
Camena.
Gneo Nevio

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