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Economia e Gestione Imprese
Economia e Gestione Imprese
L’impresa - definizione
L’economia e gestione delle imprese studia il governo delle imprese. L’impresa è un’istituzione economico-
sociale che svolge la funzione di produzione economica di beni e servizi. Svolgendo la sua attività
economica, svolge anche funzioni sociali, perché crea lavoro e benessere laddove opera. La finalità
principale di ogni impresa è perdurare nel tempo e questa finalità può essere perseguita attraverso la
realizzazione di una molteplicità di obiettivi di gestione, come la massimizzazione del profitto, la crescita, la
produttività. La scelta degli obiettivi dipende dai soggetti a capo delle imprese.
Grazie alle nuove tecnologie in realtà si sono scardinati i concetti chiavi dell’impresa dei servizi, ad esempio
hanno reso possibile la vendita e la fruizione di alcuni servizi anche da luoghi e tempi diversi, e per quanto
riguarda l’output non mostrabile prima dell’uso, ad oggi vi sono le recensioni dei clienti che hanno già
utilizzato il servizio. Si possono anche “mettere a magazzino” i clienti, ad esempio nella ristorazione fare
attendere prima che si liberi un tavolo.
Classificazioni di impresa
1. Dimensioni:
Piccole e medie imprese (PMI)
Grandi imprese, carenti sul nostro territorio
Il concetto di strategia
Strategia deriva dal greco e significa “conduzione dell’esercito”. La strategia militare determina obiettivi
assegnati alle forze armate affinché lo scopo finale sia raggiunto con il massimo rendimento e con il minimo
sacrificio attraverso una pianificazione delle risorse e delle azioni.
Definizione di strategia:
“ La strategia rappresenta lo schema o il modello decisionale atto a coordinare gli obiettivi, le linee di
comportamento e l’allocazione delle riprese in una visione unitaria e coerente”.
Requisiti essenziali per una strategia di successo:
Coerenza con gli obiettivi, ambiente interno ed ambiente esterno
Scopo della strategia:
Creazione di un vantaggio competitivo, che rappresenta la capacità dell’impresa di avere successo
nel raggiungimento della redditività che dev’essere duraturo e difendibile
Il concetto di valore per il cliente
Quando il consumatore va a scegliere il servizio che va ad acquistare, valuta due componenti:
Componenti get = benefici funzionali, psico sociali ed esperienze derivanti
Componenti give = oneri monetari e non monetari che il cliente deve sostenere
Vantaggio di costo
Il modello di business di Southwest è basato sulla razionalizzazione delle attività, che ha portato a tariffe
basse e consumatori soddisfatti.
La compagnia intraprende diverse misure per risparmiare e trasferire il risparmio ai consumatori:
- I suoi voli trasportano più passeggeri per aeroplano di qualsiasi altra linea aerea.
- Ciascun velivolo esegue in media 6,25 voli al giorno, per quasi 12 ore di volo al giorno.
- Le operazioni di imbarco sono molto veloci.
- Utilizzo dei Boeing 737 per tutti i voli: ciò semplifica la formazione di piloti, assistenti di volo e meccanici.
- Carburante acquistato attraverso “options” con anni di anticipo e con contratti molto lunghi.
Vantaggio di differenziazione
«In Emirates ci piace affermare che la vacanza inizia ancora prima di partire. Non vogliamo offrire solo un
viaggio, ma delle vere e proprie “esperienze di volo”. Penso in primis alle nostre Lounge e al servizio
chauffeur per i clienti Premium, poi alla nostra rinomata offerta gastronomica, eccellente in ogni classe,
fino al pluripremiato sistema di intrattenimento ice – che offre oltre 2.000 canali di film, musica, serie TV e
oltre – e al servizio di bordo offerto dal nostro staff cosmopolita, formato da persone provenienti da oltre
135 paesi e che parlano 55 lingue. Inoltre, siamo l’unica compagnia che in Italia vola con l’A380, il famoso
velivolo a due piani e simbolo della Compagnia, che offre ai clienti di First la celebre Shower Spa». (General
Manager Emirates Italia)
Il vantaggio competitivo
Il vantaggio competitivo trae origine dall’individuazione, esplicitazione e sfruttamento di opportunità
potenzialmente esistenti nell’ambiente esterno in cui si trova l’impresa, che gli altri operatori non sono in
grado di cogliere o, comunque, di sviluppare in maniera efficace; o dal possesso di competenze uniche,
distintive da parte dell’impresa.
• Una volta acquisito, però, il vantaggio competitivo è soggetto all’erosione da parte della concorrenza: i
concorrenti cercheranno sempre di tutelarsi e raggiungere gli altri
• Per rendere tale vantaggio duraturo e difendibile occorre, quindi, creare delle “barriere all’imitazione”.
Ambiente esterno
L’impresa è un sistema relazionale e aperto, è quindi necessario studiare ciò che succede all’esterno,
raccogliendo, selezionando e elaborando informazioni che consentano di disporre di un quadro attuale e
prospettico dell’ambiente esterno. L’attività dev’essere condotta considerando l’ambiente in una duplice
accezione:
Ambiente generale o macroambiente, viene definito dall’insieme delle forze, dei trend, delle
tendenze, dei fenomeni di carattere generale che non incidono sulla singola impresa ma
influenzano tutti gli attori del sistema competitivo
Ambiente competitivo o microambiente, comprende tutte le forze che influenzano l’intensità della
concorrenza di un determinato business. Piu è accesa la concorrenza più saranno basse le
prospettive di reddività della singola impresa.
Analisi del macroambiente
- Monitoraggio delle forze e delle tendenze del macroambiente (megatrends)
- Selezione delle variabili strategicamente più rilevanti per la condotta dell’impresa
- Individuazione dei probabili scenari futuri di tali fenomeni ambientali
- Interpretazione dell’impatto che lo stato attuale e prevedibile delle forze del macroambiente
può avere sulla condotta strategica e sulla posizione competitiva dell’impresa
Il modello PESTEL
1. Politics
L’analisi dell’ambiente politico dovrebbe rispondere a domande quali:
Quali provvedimenti fiscali/monetari sono previsti e in che misura potranno influenzare il comportamento
dell’impresa?
Quali sono i più prevedibili cambiamenti nella politica economica del paese?
Quale sarà il loro impatto sui singoli settori industriali?
Insieme delle politiche adottate dal governo che possono influenzare l’assetto competitivo di alcuni settori,
in particolare:
Regolazione di alcuni settori
Fiscalità e tassazione
Tutela della concorrenza
Diritto societario
Diritto dei consumatori
- Diritto dei lavoratori
- Accordi internazionali di cooperazione economica
2. Economics
L’analisi dell’ambiente economico dovrebbe rispondere a domande, quali:
Quali sono le prospettive economiche del sistema economico nazionale? Siamo in una fase di recessione o
di espansione?
Quali eventi e trend economici possono influenzare la nostra impresa?
Quale è l’evoluzione degli investimenti del sistema e del risparmio delle famiglie?
La struttura dell’economia è identificabile mediante numerosi e complessi indicatori che
riguardano ad esempio:
• le diverse tipologie di produzione (industriale, agricola, terziaria)
• il reddito disponibile delle famiglie
• i consumi nazionali ed internazionali per tipologia di prodotto e per aree geografiche
• gli investimenti
• i tassi di cambio
• i tassi di inflazione nazionali e internazionali
• il costo del lavoro
• il costo del denaro
• l’andamento dei prezzi interni rispetto ai prezzi all’import
• il risparmio
3. Social
L’analisi dell’ambiente socio-demografico dovrebbe rispondere a domande quali:
Quali trend demografici rappresentano opportunità o minacce?
Quali cambiamenti demografici influenzeranno le dimensioni della domanda del business?
Quali sono i trend attuali ed emergenti negli stili di vita, nelle mode e nella cultura?
Principali fenomeni socio-demografici verificatisi in Italia negli ultimi decenni:
• riduzione del tasso di crescita della popolazione
• riduzione del numero medio dei componenti per famiglia e diminuzione del numero di
matrimoni
• aumento del tasso di sopravvivenza e invecchiamento
• cambiamento della direzione dei flussi migratori
• aumento del tasso di occupazione femminile e dell’inurbamento della popolazione verso i
centri periferici
5. Environment
L’analisi dell’ambiente dovrebbe rispondere a domande quali:
Quali le risorse necessarie per l’attività che deve svolgere l’impresa?
Quale sarà l’impatto dell’attività dell’impresa sull’ambiente naturale?
6. Legal
Si fa riferimento al sistema giuridico in vigore in un determinato Paese (civil law vs. Common law) e al
modello di capitalismo prevalente. Particolare attenzione viene posta alla competitività del contesto paese,
perché accanto al sistema giuridico alcuni autori mettono nel “legal” tanti fattori di competitività, tipo gli
investimenti in innovazione, nelle infrastrutture, nella riforma della giustizia
Le fasi di studio
definizione del campo di indagine (definizione dell’area strategica d’affari - ASA)
• analisi delle caratteristiche strutturali e delle dinamiche concorrenziali dell’ambiente competitivo relative
ad ogni ASA
• individuazione nell’ambito competitivo dei principali raggruppamenti strategici
I confini dell’ASA
Tre dimensioni:
Clienti
Bisogni dei clienti
Tecnologie utilizzate per soddisfarli
Prova dunque ad unire le due prospettive di domanda ed offerta
Calcolo CR4
Calcolo HH
Sommare tutte le QdM elevate al quadrato
Modello di Porter
2) Barriere strutturali
Economie di scala = nell’ASA ad elevata intensità di capitale, l’efficienza richiede operazioni su larga scala
Posso essere distinte in:
- Economie di scala tecnologiche
- Economie di scala gestionali
Barriere strategiche
Fanno riferimento ai comportamenti strategici che potrebbero mettere in atto le imprese
dell’ASA. Derivano da comportamenti che i concorrenti già appartenenti al settore attuano
o minacciano di attuare al fine di scoraggiare l’entrata dei nuovi concorrenti.
Un esempio è fornito dalla minaccia di ritorsione:le imprese potenziali entranti possono
essere soggette a ritorsioni da parte delle imprese affermate
Raggruppamenti strategici
Insieme di imprese concorrenti che seguono strategie comuni o simili, roconducibili alle stesse dimensioni
strategiche.
I raggruppamenti strategici che appartengono ad una stessa ASA possono essere ”mappati” attraverso
l’utilizzo delle dimensioni strategiche su cui si basa il vantaggio competitivo. Le dimensioni strategiche non
sono sempre le stesse. Le dimensioni strategiche più rilevanti:
Livello di servizio
Tipo di canale distributivo utilizzato
Numero di mercati che vado a servire a livello internazionale
Tipo di tecnologia
Livello di innovazione tecnologica
Strategie di prezzo
Qualità dei prodotti/servizi
Chi se ne occupa rappresenta graficamente i raggruppamenti strategici di una stessa ASA: al fine di rendere
più immediata la loro visualizzazione, le mappe di solito sono costruite su assi cartesiani a due dimensioni,
scegliendo quelle che più incidono sul vantaggio competitivo. I raggruppamenti strategici sono poi
rappresentati con una figura geometrica di dimensione proporzionale
Come si formano i raggruppamenti strategici?
Dipendono in primo luogo dalle scelte strategiche attuate dall’impresa dell’ASA
Tempi di entrata nell’ASA di ciascun competitor, tempi diversi portano a scelte diverse
Evoluzione del ciclo di vita dell’ASA
Cambiamenti tecnologici o di consumo della domanda
Ambiente interno
L’analisi dell’ambiente interno è un’attività volta a stimare il patrimonio delle risorse e delle competenze
dell’impresa. Serve ad individuare i punti di forza e di debolezza della stessa, attraverso l’individuazione e la
valutazione delle risorse, delle competenze e delle competenze distintive.
Competenze aziendali
Si sono formate all’interno dell’impresa come risultato del processo di apprendimento interno. Le
competenze sono un prodotto interno e caratteristico di una particolare struttura di impresa e, in quanto
tali, sono difficilmente trasferibili al di fuori del contesto in cui si sono formate. Le competenze possono
essere:
Tacite = ossia incorporate nelle persone o nelle routine aziendali ed applicare in modo spesso
inconsapevole come frutto di un processo di apprendimento (learning by doing)
Esplicite = espresse in codici, norme e regole di comportamento e quindi acquisibili da chiunque
possa avere accesso alla documentazione in cui sono state registrate
Competenze distintive
Sono il complesso delle conoscenze, esperienze, capacità in cui l’impresa eccelle rispetto ai concorrenti.
Non diminuiscono con l’uso, ma si rafforzano quando vengono applicate e condivise. Sono quelle più vicine
al vantaggio competitivo.
Sostengono più di un prodotto o attività
Hanno un ascendente temporale sui prodotti, nel senso che si esauriscono più lentamente dei
prodotti, durano di più
Emergono dall’apprendimento collettivo dell’impresa e si accrescono con l’uso, derivano dal
“learning by doing”, legato alle competenze tacite, più vengono usate più si rafforzano
Essendo critiche, occorre che le imprese investano per svilupparle
Durata:
Hanno una durata temporale. La durata non è riferita alle competenze in se, ma perdono man mano la loro
distintività, ossia agli aspetti che sono fonte di vantaggio competitivo. Tra i fattori che influenzano la durata
troviamo:
- Condizioni intrinseche delle risorse
- Il comportamento dell’impresa
- L’evoluzione di determinati fattori ambientali
- Il comportamento dei concorrenti
2) Il grado di durabilitá
La durata del potere distintivo di una competenza dipende anche dalle azioni che un’impresa pone in
essere per mantenere o rafforzare tale competenza. L’impresa può mettere in atto “meccanismi di
isolamento” agendo sui fattori che riducono la trasferibilità e l’imitabilità.
3) La difficile trasferibilità
La non imitabilita deriva in primo luogo dall’ambiguitá causale, cioè dalla difficoltà di una precisa
individuazione dei fattori su cui si basano le competenze distintive. L’ambiguità causale ha due
determinanti:
- La complessità delle strutture, delle routine aziendali e degli elementi distintivi che producono
il vantaggio competitivo
- La conoscenza tacita alla base del vantaggio competitivo