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Marcello Cona+, La Bo/ega della Musica

Title p./ prefatory pp.


pp. 427-452 (indexes etc.)

• Forza del Des,no: pp. 300, 331, 376


• La Juive de Constan,ne: pp. 298, 300
• Samuel Levi/Giudi6a: pp. 41, 47, 54-6, 66, 71-2, 91, 111, 116, 139
• Pacini L'Ebrea: pp. 42 (+ Ivanhoe), 154, 277
• Mercadante La schiava saracena p. 329
• Scipione Fenzi (Napoli 1823-Moscow 1913) La Pitonessa d'Endor, 413
Emam, Attt!a, R1S!,olt'lto Tra1:iala
mon Boccant'S!,ra Ira ii 1 4-4 e il 1 57.
cinque open! <la \'cr<l, <lebuttano alla
fcnice <l1 Venezia na lunga collabo­
razione. che accompagna al Mae tro
<lalla tagaone <legla e ord, alla piena
matuma Que to ltbro ordma in un rac­
como, aff1dato alle parole �te�sc dei
protagom tt. le te umonianze e le noti­
z1e nece sane a rico truire l'intera vi­
cenda Attraver o le lettere, i contratti, i
documenti d'archi,•io, in gran parte ine­
diti. abbiamo qui non olo ii ritratto,
vavissimo e anamato, di Verdi composi­
tore e soprattutto imprenditore di se
stes o, ma un affre co collettivo della
societa mu icale che lo attorniava: i rap­
porti, tirannici e im,ieme confidenziali,
con Piave e gli altri librettisti, le traver­
sie defatiganti con la censura e i cantan­
ti, i memorabili trionfi e i non meno
leggendari insuccessi.
Ope re e libri
--
Marcello Conat
i
LA BOTTEGA DEL
LA MUSICA
VERDI E LA FE
NICE

ii Saggiato r
e
© ii Saggiato rc
, Milano
198 3
Pnma edszio n e: g1ugno 1983
Sommario

p. 7 Premessa

19 I. Preludio
33 II. Ernani
141 III. Attila
179 IV. Primo intermezzo
185 V. Rigoletto
26 7 VI. La Traviata
333 VII. Secondo intermezzo
3 41 VIII. Simone Boccanegra
419 IX. Postludio
4 27 Elenco dei documenti (I)

438 Elenco delle lettere inedite o poco note


provenienti da altra Jonte (n)

440 Nuova datazione di alcuni documenti verdiani (w)

441 Elenco delle illustrazioni

445 lndice dei nomi, delle opere e dei principali personaggi


Tavola bibliografica

ABBIATI Abbiati, Franco: Giuseppe Verdi, Ricordi, Milano 19,9, 4


voll
AUTOBIOGllAFIA G1uuppe Verdi: autob1ografia dalle lettere a cura di Aldo
Obcrdorfer; nuova edizione, interamcnte riveduta con an­
notazioni e aggiunte a cura di Marcello Conati, Rizzoli, Mi­
lano 1981.
BUDDEN Budden, Julian: The Operas of Verdi. I, From « Oberto,.
to «Rigoletto•• Cassell, London 1973; II, From « Il Tro­
vatore • to « LA Forz;a del destino •• ibid. 1978.
COPU.LE'ITE.1E I Copialettere di Giuseppe Verdi pubblicati e illustrati da
Gaetano e Alessandro Luzio, a cura dclla Commissione Ese­
cutiva per le Onoranze a Giuseppe Verdi, ncl primo cente­
nario della nascita, Milano 1913.
GAIUBALDI Giuseppe Verdi nelle lettere di Emanuele Muz:io ad Antonio
Barez:zi, a cura di Luigi Agostino Garibaldi, Treves, Milano
1931.
GATI'l Gatti, Carlo: Verdi, Alpcs, Milano 1931, 2 voll.
LUZIO Luzio, Alessandro: Carteggi verdiani, voll. I e II, R. Acca­
demia d'Italia, Roma 193,; voll. Ill e IV, Accadcmia Na­
zionale dei Lincci, Roma 1947.
MOUZZONl Verdi. uttere inedite raccolte cd ordinate da G[iuscppe]
Morazzoni, [ ... ] a cura dclla Rivista « La Scala e ii Musco
Tcattale • e della Librcria Editrice Milanese, Milano [1929],
pp. 1,-46.
NOmIO Mazio, Nordio: Verdi e la Fenice, ncl volume misccllanco a
cura dell'Ente Autonomo dcl Tcatro La Fcnicc: Verdi e la
Fenice, Ncl Cinquantcnario dclla morte dcl Maestro, Vene­
zia 19,1, pp. 9·'7·
POUGIN Pougin, Arturo: Giuseppe Verdi. Vitfl aneddotica, con no­
te cd aggiunte di Folcbetto, Ricordi, Milano 1881.
WALKER Walker, Frank: L'uomo Verdi, Mursia, Miano 1964.
L b tt a della musica
a o eg

A Lida
Premessa

Nella lunga parabola dell'attivita artistica di Giuseppe Verdi al­


meno quattro grandi teatri si segnalano, rispetto ad altri pur impor­
tanti, per un rapporto non occasionale e di particolare significato: la
Scala di Milano in due diversi periodi (all'inizio e alla fine della car­
riera del compositore: 1839-1845 e 1869-1893), la Fenice di Ve­
nezia, il San Carlo di Napoli e l'Opera di Parigi. I rapporti con la
Fenice si collocano negli anni di piu intensa attivita del maestro, dal
1842 (all'indomani dd Nabucco) al 1857: periodo trilustre com­
prendente - a non tener conto di due rifacimenti, Jerusalem e Arol­
do - diciassette opere, fra le quali spiccano almeno cinque capola­
vori: Ernani, Macbeth, Rigoletto, Trovatore, Traviata. Ben tre di
essi - Ernani, Rigoletto, Traviata (ma potrebbe aggiungersi anche
Simon Boccanegra, che vero capolavoro diverra tuttavia solo con il
rifacimento dd 1881) - furono composti per la Fenice. Le avventu­
re di un bandito, di un bufione, di una cortigiana, ispirate al teatro
francese contemporaneo (Victor Hugo e Dumas}: argomenti piut­
tosto insoliti per le consuetudini mdodrammatiche di quegli anni, e
alquanto arditi per le sospettose censure dd tempo. Si potrebbe af­
fermare che proprio a Venezia, presso i dirigenti della Fenice, la
societa e il pubblico ddla citta lagunare - gia capitale di una civilta
culturale, mediattice fra Oriente e Occidente, che aveva irradiato
per secoli nel Mediterraneo e in Europa - Verdi avesse sperato di
trovare l'ambiente meno sfavorevole per sperimentare e realizzare,
almeno in parte, quei soggetti « nuovi, grandi, �. variati, arditi... ,
ed arditi all'esttemo punto, con forme nuove » di cui dira all'amico
De Sanctis all'inizio del 1853/ soggetti che in altri teatri della peni­
sola (salvo Trieste, citta pur sempre legata per mille fill alla civilta
veneziana, dove avrebbe affrontato con Stiffelio il tema della tolle­
ranza e del divorzio) non gli sarebbe stato facilmente consentito.
I rapporti di Verdi con la Fenice sono stati oggetto in passato di
10 La bottega de/la musica

un'attcmione che nel complesso non e andata di molto oltre la co­


�osccnza � alcuni d �menti dell'epistolario del compositore (a par­
rue da1 pruno sostanzioso contributo apparso in COPIALETTERE pp.
96-111 e 485-496) e della consueta aneddotica 2 (il corno di Ernani
il �mmissario di polizia Martello, le forme « opulente » della prim�
_
Violetta, e cos} via). Per quanto riguarda in particolare le lettere di
Verdi alla Fenicc, esse sono gia state oggetto in passato di due pub­
blicazioni, che ne hanno costituito finora la fonte primaria per bio­
grafi e studiosi. La �rima di esse, in ordine di tempo, e quella curata
dal M0RAZZONI nel 1929 per un'antologia di lettere inedite di cui
le missive verdiane alla Fenice, peraltro non tutte riportate, rappre­
sentano il contributo piu sostanzioso. Ha fatto seguito nel 1951 la
raccolta N0RDI0, esclusivamente circoscritta alle lettere di Ver­
di conservate presso l'archlvio feniceo, anch'essa non completa, e
purtroppo inquinata da trascrizioni trasandate e da errori di inter­
pretazione, comunque peggiorate rispetto alla versione fornita in
precedenza dal Mora.zzoni {la cui antologia il Nordio non pote a non
si curo di conoscere). A queste due pubblicazioni si possono infine
aggiungere alcune recenti" integrazioni fornite nello studio di D.
Lawton e D. Rosen sui rifacimenti verdiani delle opere giovanili,3
nell'indagine di Lavagetto sul libretto di Rigoletto 4 e da chi scrive
nella revisione dell'AUTOBIOGRAFIA curata da Oberdorfer, nonche
le citazioni a sua volta fornite da BUDDEN nel suo fondamentale stu­
dio sulle opere di Verdi:
Tuttavia l'archlvio storico della Fenice, gia amorosamente riordi­
nato dal compianto maestro Sandro Dalla Libera,5 conserva tuttora
una grande quantita di documenti, per lo piu inediti o sconosciuti,
che recano piu ampia luce sui rapporti del compositore con il mas­
simo teatro veneziano e chlariscono meglio il significato stesso di
molte sue lettere: si tratta di una sessantina di minute di lettere
della Fenice a Verdi, di una trentina di lettere di Piave alla Presi­
denza del teatro (di cui alcune scritte in nome del compositore),
carteggi con impresari (Merelli, Lanari, Lasina, Marzi), agenti tea­
trali (Benelli, Bonola, Giaccone, Lampugnani, ecc.), editori (Lucca,
Rirordi), cantanti (Loewe, Superchi, Guasco, Meini, Varesi ,. Salvi­
ni Donatelli, ecc.), autorita politiche (l'ufficio di censura in partico­
lare), nonche la corrispondenza corsa fra gli stessi Presidenti del
teatro, copie di contratti, « selve », ordinazioni di scene attrezzi e
costumi, e soprattutto i processi verbali delle riunioni di Presiden­
za, questi di fondamentale importanza per l'esatta cronistoria della
-
Premessa II

genesi di Rigoletto (i problemi con la censura) e di Traviata (la scel­


ta della primadonna).
Tutto questo materiale e conservato in scatole di cartone coeve
(Buste Spettacoli) numerate e disposte per ordine cronologico delle
stagioni teatrali. All'interno di ogni scatola ovvero busta esso e sud­
diviso (ma non sempre) in fascicoli per lo piu numerati, comunque
intestati secondo il nome del corrispondente o, in taluni casi, secon­
do l'oggetto della corrispondenza. Tuttavia l'ordine originale dei
documenti risulta oggi purtroppo alterato: le lettere autografe di
Verdi, di Piave, di Varesi e di alcuni musicisti e interpreti sono sta­
te prelevate dalle scatole originali per essere conservate in nuove
scatole (Busta Verdi, Busta Piave, Busta Autografi, ecc.). Lo stesso
destino hanno sublto, ma solo in parte, i documenti d'interesse ver­
diano, pure prelevati dalle scatole originali e raccolte in buste asse­
gnate a una scatola ad hoc (Busta Verdi bis), creando cosl DOD po­
che complicazioni e qualche confusione nella ricerca e Del riordino
del materiale, dato che una parte consistente di tale materiale e ri­
masta nelle buste originali. D'altronde le frequeDti consultazioni di
cui sono state oggetto queste buste in anni piu o meno loDtani (spe­
cie quelle contenenti i documenti d'interesse verdiano) hanno finito
con l'alterare l'ordine primitivo e in qualche caso (a non tener con­
to, per esempio, delle sforbiciature che hanno privato molti docu­
menti delle affrancature originali ...) l'integrita stessa del materiale,
per cui si rende auspicabile il riordino di tutto l'archivio storico
insieme a una catalogazione completa dei documenti.
Per quanto copioso, il materiale d'interesse verdiano presenta nu­
merose lacune e dispersioni, peraltro non imputabili a manomissioni
o alla scomposizione dell'ordine originale. Se la relativa integrita
del materiale concernente l'Ernani e il Simon Boccanegra depone a
favore della meticolosa amministrazione e della precisione burocra­
tica dei due Presidenti agli Spettacoli che sovraintesero alla realiz­
zazione di quelle due opere (rispettivamente Alvise Francesco Moce­
nigo e Giambattista Tornielli), non altrettanto puo dirsi per Carlo
Marzari, Presidente agli Spettacoli al tempo di Rigoletto e di Travia­
ta: le molte lacune che il materiale documentario riguardante que­
ste due opere presenta si possono spiegare solo con una certa trascu­
raggine da parte dello stesso Marzari; in particolare risultano man­
canti alcune lettere di Verdi e quasi tutte le tninute di lettere a lui
dirette dalla Fenice (cui solo in parte suppliscono i documenti pub­
blicati nei COPIALETTERE). Quanto alla scarsezza di documenti re-
-
I2 La bottega delu musiu
lativi all'Attila, cssa non c imputabile alla dispersione del materiale
o a una probabile incuria da parte del Presidente agli Spettacoli Gio­
vanni Berti, bcnsl al fatto che « autore » del contratto per tale opera
fu a tutti gli effetti l'impresario Lanari; e seco lui, e piu tardi con
Piave, Verdi condusse in pratica le trattative per l'allestimento del­
l'Attila attraverso un carteggio solo in parte conservato presso l'ar­
chivio fcnicco da alcun.i documenti in copia conforme.
I documcnti dcll'archivio dclla Fcnice consentono di precisare
mcglio alcune circostanze note finora solo in modo lacunoso o con­
fuso, e di rivclarne altre ancora sconosciute. Alcuni fra i principali
elcmenti di novita emersi dai documenti possono essere qui rapida­
mente e sommariamente sinteti.zzati:
I. La prima proposta della Fenice a Verdi per un'opera nuova
fu rivolta ncl maggio x 842, cioc un anno prima rispetto a quanto
era finora noto.
2. La richiesta a Verdi di un'opera nuova per la stagione 1843-44
(Ernani) fu contemporaneamente rivolta anche a Donizetti, a Mer­
cadante, a Pacini e a Nini; la scelta di Verdi fu determinata da un
parcre espresso dal Podesta di Venezia, conte Giovanni Correr.
3. Allo scopo di acquistare il nuovo spartito di Verdi (Ernani),
di proprieta dclla Fenice, l'editore Lucca offrl di partecipare a meta
dclle spcse di allestimento, oltre al prezzo d'acquisto; ma senza ri­
sultato.
4. Cromvello e Allan Cameron non sono due libretti diversi ben­
sl due titoli diversi di uno stesso libretto, di cui il secondo voluto
csprcssamente da Piave.
5. Moccnigo non solo propose a Verdi - in sostituzione del
Cromvello ovvero Allan Cameron - il soggetto dell'Ernani (accan­
to a quello della Tour de Nesle), ma provvide egli stesso a stender­
ne con Piave la « selva ».
6. Dietro insistenza del Mocenigo e del Brenna, la pane di Er­
nani avrebbc dovuto essere composta, in un primo tempo, per voce
di contralto.
7. Piave non accctto facilmente di accantonare }'Allan Cameron,
ormai terminato, per fare un secondo libretto, quello di Ernani; ne
nacque un dissidio fra librettista e compositore che fu poi accomo­
dato attraverso la mediazione dcl Brenna.
8. La rappresentazione dell'Ernani fissata per sabato 3 febbraio
1844, fu rinviata per mancanza di tenori al periodo di quaresima
-
Premessa 13

onde attendere l'arrivo de! tenore Guasco scritturato per quel solo
periodo.
9. All'origine della seconda opera veneziana di Verdi (Attila)
non fu la lettera d'impegno del compositore al conte Mocenigo de!
24 dicembre 1843 (che in ogni caso si riferiva alla stagione 1844-
45) bensl un contratto fumato con !'impresario Lanari nel maggio
1844.
10. La lettera di Verdi contenente lo schizzo dell'Attila risale
quasi certamente al 12 aprile z845 (non 1844), pochi giorni dopo
che il compositore era tomato a Milano da Venezia, dove era stato
nel marzo precedente per porre in scena I due Foscari al Teatro in
S. Benedetto.
11. Nei progetti dell'impresa Lasina per la stagione 1848-49 al­
la Fenice vi fu anche quello di scritturare Meyerbeer o Verdi per
un'opera nuova; il progetto falll sul nascere per lo scoppio della ri­
voluzione.
12. Nel giugno 18 50 1 a causa della mancata assegnazione del sus­
sidio erariale, la Presidenza della Fenice minaccio di chiudere il tea­
tro e di sciogliere tutti i contratti; la crisi finanziaria £u poi risolta
nel mese di agosto, dopo la concessione del sussidio.
13. I1 soprano, o meglio, mezzosoprano Giulia Sanchioli - da
Verdi rifiutata per la sua nuova opera (Rigoletto) - si sciolse essa
stessa dal contratto con la Fenice ritenendo la Luisa Miller, spetta­
colo d'apertura della stagione 1850-51, « un'opera da ammazzare
gli Artisti » e quindi inadatta ai suoi mezzi.
14. 11 ri6uto di Verdi a prendere in considerazione il Duca di
Vendome ( contraffazione piavesca del libretto della Maledizione) e
il rifiuto di Piave di fungere da mediatore fra il compositore e la
censura politica costrinsero la Presidenza fenicea - esposta a una
protesta per danni da parte dell'impresa Lasina, cui la scrittura di
Verdi era stata ceduta con il contratto d'appalto - a in"'.iare Brenna
a Busseto per cercar di « conciliare le vedute de! Maestro colle giu­
ste esigenze » della censura.
15. Fanny Salvini Donatelli fu scritturata dalla Fenice per la sta­
gione 1852-53 in sostituzione dell'indisposta Carolina Alajmo; ri-
6.utatosi il Lasina di far accettare a Verdi questa sostituzione, ne fu
incaricato il Brenna che recatosi a Busseto de6.nl con il compositore
il contratto per la quarta opera veneziana (Traviata).
16. Accogliendo una proposta dell'impresa Lasina, la Presidenza
della Fenice intendeva scritturare per la stagione 1852-53, nel solo
La bottega della music•
pcriodo ell quaresima, il contralto Marietta Alboni; ma dovette de­
sistcre dal progetto per l'opposizione di Verdi, avendo questi cli­
chiarato che in ogni caso non avrebbe mai scritto « per contralto
con parte d'uomo » e che comunque egli scriveva « le sue Opere
perche girino » (e un « lavoro fatto per l'Alboni » non avrebbe fat­
to « piu di due o tre nolli all'anno »).
17. Piave si reco a Busse to per scrivere il libretto per la quarta
opera veneziana di Verdi alla fine di settembre del 18_52; compl il
lavoro in pochi giorni, ma dovette accantonare il libretto appena
fatto ed accingersi a fame un secondo, essendosi Verdi « infiamma­
to » d'altro argomento: quello appunto della Dame aux camelias di
Dumas 61s. Non £u dunque prima dell'ottobre 1852 che Verdi scel­
se questo soggetto, cui £u dato in un primo tempo il titolo di Amore
e Morie.
18. Verdi pretese, ma invano, chc i costumi della Traviata re­
stassero « dci tempi presenti » e non se ne trasportasse l'epoca, co­
me aveva fatto Piave, ai tempi del cardinale Richelieu.
19. Le trattative per la quinta opera veneziana di Verdi (Simon
Boccanegra) furono condotte da Piave direttamente a S. Agata die­
tro incarico della Presidenza della.Fenice e passarono attraverso la
corrispondenza fra il librettista e il Presidente Tornielli.
Scopo della presente pubblicazione e quello di fornire in una sor­
ta di regesto cronologico i documenti d'immediato interesse verdia­
no dell'archivio feniceo nell'intento di contribuire a una migliore
conoscenza della storia dei rapporti del compositore con la Fenice e,
piu in particolare, della genesi delle cinque opere espressamente
scritte per quel teatro. In luogo di una semplice riproduzione per
ordine ctonologico dei documenti reperiti nell'archivio, ciascuno ac­
compagnato da annotazioni in calce per l'eventuale commento al
testo, sul tllodello adottato per il Carteggio Verdi-Boito,6 ho prefe­
rito disporrc il materiale entro una dimensione narrativa (anche a
riscliio di abusarc di nessi temp6rali del tipo: intanto, nel frattem­
po, in pari data ... ): do, da un lato, al fine di poter rendere piu im­
mediatamente pcrcepibili alla lettura i problemi che di volta in vol­
ta emergono attraverso i documenti, e dall'altro lato allo scopo di
poter integrare il materiale feniceo con tutti quei documenti, editi c
inediti, provenicnti da altre fonti, che concorrono a meglio circo­
stanziarc la viccnda vcrdiana nel massimo teatro veneziano, una vi­
cenda i cui molteplici aspetti c�tituiscono un importante capitolo
della storia della cultura italiana a meta Ottocento.
Premessa 1,

La scelta di un criterio espositivo non rigidamente vincolato a


una pura elencazione di carte d'archivio, ma piuttosto orientato a
far parlare i documenti attraverso il filo della narrazione, risponde
soprattutto allo scopo di lasciar calare il personaggio di Verdi uomo
c artista - ormai oggetto di una crescente mitizzazione che sempre
piu ne offusca l'esatta prospettiva storica - interamente nella realta
del suo tempo, all'interno del mondo teatrale, nel vivo clima della
societa in cui egli si trovava a operare. I documenti dell'archivio fe­
niceo vanno hen oltre quell'aneddotica e quella cronaca spicciola che
solitamente accompagnano la biografia di un compositore d'opera, e
contribuiscono a illuminarci meglio su quel ricco e variegato micro­
cosmo che era il teatro musicale italiano fra gli anni Quaranta e Cin­
quanta, in un momento cioe di massima espansione aziendale e com­
merciale accompagnata da un'intensa produzione artistica. Essi ci
fanno intravvedere quanto fitto fosse il reticolo di rapporti fra im­
presari, appaltatori, agenti teatrali, mediatori, palchettisti, compo­
sitori, editori, librettisti, giornalisti, censori, amministratori, colon­
nelli di polizia, protettori, cantanti, parenti di cantanti, e via via,
attraverso quali rapporti si veniva sviluppando l'industria del me­
lodramma, un'industria che proprio in quegli anni veniva conqui­
stando sempre piu vasti settori di pubblico e che, favorita dalla co­
struzione di strade ferrate e dall'istituzione di regolari linee transo­
ceaniche, si stava ormai proiettando verso un'intensa e capillare
esportazione.
In questo inestricabile tessuto d'interessi e di relazioni artistiche,
culturali, sociali, commerciali, ridisegnato dai documenti, acquista
maggiore autenticita la figura del compositore at work, di Verdi
all'opera, intento a difendere, giorno per giorno, fino in fondo, le
ragioni dell'arte, della propria arte, non meno che del proprio ruo­
lo di produttore di beni destinati a procurare ricchezza per se e per
gli altri (editori, impresari, interpreti). E la lucida consapevolezza di
tale ruolo si fa strada nel suo animo nel breve volgere di pochi anni:
dopo un periodo iniziale in cui era consuetudine per un compositore
cedere la proprieta di uno spartito al committente (e il caso del­
l'Ernani), Verdi comprese sul finire degli anni Quaranta,· di fronte
alla voga crescente che le sue opere venivano acquistando in Italia
e all'estero, quale enorme vantaggio economico poteva provenirgli
dalla compartecipazione agli utili derivanti dai sempre piu nume­
rosi noli. Un vantaggio per lui; ma un vantaggio, in fondo, anche
per gli impresari; lo sapeva bene il Lasina nel suggerire astutamen-
-
La bottega della musica
tc alla Prcsidcnza dclla Fcnicc di pagarc la nuova opera di Verdi
(sara il Rigoletto) a solo titolo di nolo, lasciando all'autore l'intera
propricta dello spartito: « In fatti e probabile che scrivendo per
conto proprio, csso [Verdi] dia un lavoro piu d'ogni altro prege­
v?lc » ..• (meno vantaggioso, magari, per qualche cantante, come s'e
v1sto poco sopra per la prospettata scrittura di Marietta Alboni.
I documenti fenicei contribuiscono a ricostruire davanti a noi
uno scenario reale nella sua giusta prospettiva storica. Uno scena­
rio chc tuttavia non appiattisce afiatto la 6.gura di Verdi, ma lascia
anzi emergere in tutta la sua autenticita, e sin dall'inizio (basti con­
frontare la risposta del bussetano alla richiesta della Fenice per
un'opera nuova da darsi nella stagione 1843-44 con le analoghe ri­
sposte di Nini e di Pacini), il carattere indomabile di un uomo per
il quale arte e affare, e affare e arte, il talento ineguagliabile di un
artista che sa crearsi in pochi anni un prestigio europeo che incute
rispetto ovunque (si confronti ancora la nutrita corrispondenza te­
nuta fra il compositore e la Fenice al tempo della prima opera vene­
ziana, con quella di tredici anni dopo per il Simon Boccanegra: una
sola lettera di risposta basta a Verdi per concludere il suo quinto
contratto feniceo, una lettera che pero sta al vertice di un fittissimo
scambio epistolare svoltosi in precedenza, per quasi due mesi, fra
la Presidenza della Fenice, il librettista Piave e gl'impresari Marzi).
Per la trascrizione dei documenti ho applicato di massima le nor­
me gia adottate per il Carteggio Verdi-Boito, sopra citato. Mi sono
inoltre attenuto ai seguenti criteri:
a. Tutti i documenti dell'archivio della Fenice sono preceduti da
un numero d'ordine progressivo, che sta a indicarne implicitamente
la fonte (vedi Elenco I). Tutte le lettere di Verdi alla Fenice e tutte
le minute delle lettere della Fenice a Verdi sono state riportate in­
tegralmente. Lettere e minute di altri nonche verbali, notifiche, di­
chiarazioni, documenti d'ufficio, ecc·. sono stati riportati solo per la
parte (che in non pochi casi si estende all'intero documento) riguar­
dante direttamente o indirettamente i rapporti di Verdi con la Fe­
nice.
b. I documenti provenienti da altre fonti, dei quali alcuni ine­
diti o poco noti (vedi Elenco II), non sono preceduti da alcun nu­
mero bensl sono seguiti dalla citazione della fonte relativa. Per
quanto possibile ho cercato di attingere direttamente dagli autografi
ovvero dalle riproduzioni fotostatiche in possesso dell'Istituto di
studi verdiani a Parma, indicando il luogo e la collezione cui l'auto-
Premessa 17

grafo appartiene; diversamente e stata indicata la fonte bibliografi­


ca da cui il documento proviene (vedi, all'inizio del presente volu­
me, la tavola delle sigle bibliografiche).
Nel corso dell'esplorazione dell'epistolario verdiano condotta per
la compilazione del presente contributo ho potuto stabilire per alcu­
ni docurnenti gia editi una datazione diversa o piu precisa rispetto
a quella con la quale furono dapprima pubblicati; per queste nuove
proposte di datazione si veda l'Elenco III.

Desidero infine esprimere la mia viva gratitudine per la collabo­


razione offertami al Sovraintendente del Gran Teatro La Fenice Dr.
Lamberto Trezzini, al facente funzione di conservatore dell'archi­
vio storico della Fenice Antonio Busetto, a Michele Girardi e, con
particolare devozione di arnico ed estimatore, a Giovanni Morelli.

I LUZIO, I, p. 16.
2 Iniziata ad affiorarc gi� nella prirna importante biografia vcrdiana, quclla dcl
POUGIN, sottoposta alle note di oontrollo di• Folchetto (pscudonimo del giomalista
Giaoomo Caponi, corrispondente parigino della « Pcrscvcranza ,. e della « Gazzctta
Musicale di Milano ».
3 D. Lawton, D. Rosen, Verdi's Non-definitive Revisions: The Early Operas, in
« Atti dcl III Congrcsso lntcrnazionale di studi verdiani: Milano, Piccola Scala,
12-17 giugno 1972 », lstituto di studi verdiani, Parma 1974, pp. 189-237.
4 M. Lavagetto, Un caso di censura, ii «Rigoletto», II Formichiere, Milano 1979.
5 Di Dalla Libera sono due volumi dattiloscritti, tuttora conservati presso l'archi­
vio fcnicco: il primo oontcncnte la trascrizione dclle lettere di Verdi alla Fenice, il
secondo - intitolato Ernani. Regesto cronologico - oontenente la trascrizione di tutti
i documenti rclativi alla prime opera veneziana di Verdi. II prcsente lavoro � tutta­
via affatto indipendente da qucsti due volumi, ,cssendo basato ab imis sulla ricerca
diretta delle fonti e su trascrizioni effettuate direttamente sui documenti originali.
6 Carteggio Verdi-Boito, a cura di Mario Medici e Marcello Conati, con la oolla­
borazione di Marisa Casati, Istituto di studi verdiani, Parma 1978.
Capitolo primo
Preludio

Alla primavera del r 84 3, doe alcune settimane dopo la prima


rappresentazione dei Lombardi avvenuta alla Scala l'r r febbraio, le
cronistorie verdiane fanno solitamente risalire i primi contatti della
Fenice di Venezia con Verdi per un'opera nuova. Il primo docu­
mento in cui esse s'imbattono e la hen nota lettera del 9 aprile da
Udine con la quale il giovane compositore, reduce da un rapido sog­
giorno a Vienna dove aveva diretto due recite di Nabucco, rispon­
deva al conte Alvise Francesco Mocenigo,1 Presidente agli Spetta­
coli della Fenice,2 accogliendo di massima la proposta per un'opera
nuova da scriversi per la stagione di carnevale e quaresima 1843-44
(vedi doc. 27).
Ma in realta i primi contatti del massimo teatro veneziano con
Verdi furono hen piu tempestivi: la recente scoperta di una lettera
di V:erdi rimasta a lungo ignorata tra le carte dell'archivio feniceo
consente ora di farli risalire all'indomani, quasi, del trionfale suc­
cesso di Nabucco alla Scala di Milano (dove fu rappresentato per
la prima volta la sera del 9 marzo 1842), accompagnandosi alle trat­
tative avviate dal Mocenigo con l'agente teatrale G.B. Bonola per
far rappresentare alla Fenice il Nabucco stesso come opera inaugu­
rale della stagione 1842-43. Val la pena ricordare che volgendo la
stagione invernale della Scala ormai al termine si erano potute dare
solo otto rappresentazioni di Nabucco (la famosa, insuperata serie
di 57 repliche seguira solo a partire dal 13 agosto successiv<>, nel
corso della stagione estiva). Eppure quelle poche recite furono s.uffi­
cienti per attirare l'attenzione della Presidenza fenicea sull'opera e
sul suo giovane e praticamente ancora sconosciuto autore.
Gia il compianto M0 Sandro Dalla Libera aveva rilevato come il
primo interesse della Fenice nei confronti di Verdi risalisse alla pri­
mavera del 1 S42: nel suo volume dattiloscritto « Ernani ». Regesto
cronologico 3 egli cita infatti il volume di protocollo della Presiden-
.20 La bottega della musico

za dclla Fcnicc per l'anno 1842 rccante al N. 201 la registrazione


dcl riccvimcnto in data 30 maggio di una lettera di Verdi del 28, da
Milano, dcl scgucntc tcnorc: « Che non puo assumere impegni per
scrivcrc un'Opcra alla Fcnice cssendo obbligato con Merelli a Mi­
lano•· Della lettera originale di Verdi, tuttavia, non s'era trovata
finora alcuna traccia ncll'archivio fcniceo ed e probabile che lo stes­
so Dalla Libera, considerato il suo mancato inserimento nel Regesto
sopra citato, la desse per dispcrsa. Ma l'autografo, preziosa testimo­
nianza del primo contatto di Verdi con la Fenice, non e andato
smarrito: si conscrva, o mcglio, si conservava fra le carte del fasc.
13, intestato all'impresario Bonola, nella Busta Spettacoli n. 13 per
l'anno 1842-43 (il documento e stato ora unito per iniziativa del­
l'attualc facente funzioni dcll'archivista, agli altri autografi verdiani
conservati nclla scatola contrassegnata come Busta Verdi 1).
Fu infatti Bonola a farsi intermediario dci primi rapporti fra la
Fenice e Verdi (cosl come ccrchera di fare anche l'anno seguente,
su incitazione dell'editore Lucca, in occasione delle trattative per il
futuro Ernani), a cio sollecitato dal Mocenigo, che con lettera dd
21 maggio lo invitava anche a informarsi sul prezzo del nolo di
Nabucco:
4

[1]
N. 194, Pres., li 21 / Maggio 1842
Sig. Bonola
[ ... ] Attendesi il risultato delle sue pratiche sul con to della Lowe,5 e
cosl qualche notizia sul Conti.6 Dal Mas0 Verdi non ebbi ancor lettera di
sorte. Amerci finalm.e cssere informato dcl prezzo di nolo del Nabuc­
codonosore 7 col oatto che non venisse prima della Fenice nella ventura
stagione di Car. e Quar. dato in nessun altro teatro del Regno L.V.1 e
Trieste.
[Moccnigo]

Rispondeva Bonola a stretto giro di posta:


[2]
Milano li 24. Maggio 1842 -
G. B. BONOLA
Agente tcatrale de Regi Teatri
di Parigi e Londra
[ ... )
rnmo Sig.re
[ ... ) Rapporto allo spirito dd Nabucco p[ er) ora non si puo cntrarc
Preludio 21

in trattativa alcuna trovandosi ancora aperta la lite fra gli editori di Mu­
ska SS." Lucca e Ricordi, Merelli ed ii Maestro Verdi e fino a tantocche
non sia decisa nessuno puo ne proporlo ne nolleggiarlo, peraltro appena
sara decisa la causa sara mia premura di prevenirla e farle conoscere ii
prezzo del nolleggio.
In quanto poi al M.0 Verdi fino ad ora non mi diede la lettera a lei
nota pero ne sono assicurato che col corriere di domani potro fargliene
la spedizione. [ ... ]
G.B. Bonola

Certamente Bonola si faceva qualche illusione sulla disponibilita


del giovane Verdi a lasciar trattare i suoi affari teatrali da un inter­
mediario. 11 compositore infatti si indirizzava personalmente a Mo­
cenigo in data 2 8 maggio:
(3)
Stim.0 Sig.' Marchese'
Milano 28 Maggio 1842
Non potrei assumermi l'impegno di scrivere per questo carnevale a
Venezia a meno che Merelli si persuadesse di differire l'esecuzione del
contratto che ho seco lui al carnevale del 43-44. 10 Se la S.V. crede, posso
fargliene parola appena di ritorno da Vienna," ed allora a condizioni
pari a quelle contratte con Merelli 12 scriverei a Venezia.
In ogni modo saro sempre riconoscente alle premure della S.V. men­
tre ho l'onore di sottoscrivenni
Um. Dev.mo Servitore
G. Verdi

La Presidenza della Fenice non insistette oltre nelle trattative


per l'opera nuova di Verdi. lnsistette invece, e a lungo, per ottene­
re lo spartito di Nabucco nonostante il perdurare della vertenza che
opponeva i due editori rivali, Giovanni Ricordi e Francesco Lucca,
intorno alla proprieta effettiva. Tale vertenza, cui erano direttamen­
te interessati Merelli e Verdi, costituisce un episodio poco noto
della biografia verdiana. Dal Pougin apprendiamo « come fosse sta­
to convenuto tra Verdi e Merelli che il prodotto della vendita dello
spartito del Nabucco sarebbe diviso tra i due in parti eguali. 11 fa.
moso editore Ricardi acquisto il lavoro verso la somma di 3000 lire
austriache, Merelli ne riscosse effettivamente la meta, ma non volle
approfittare di questo vantaggio che in modesta proporzione e rega­
lo 1000 lire al compositore» (POUGIN p. 38). Come stessero realmen­
te le cose in merito a quest'ultimo episodio non si sa con certezza;
22 La bottega della musica

ma la �nvcnnonc con�rdata fra Merelli e Verdi per dividere a


_
meta 11 ncavo della vendita dello spartito trova conferma in un pas­
so delle mcmorie autobiografiche rilasciate da Verdi a Giulio Ri­
cardi il 19 ottobre 1879, relativo al successo ottenuto alla Scala
dalla sua prima opera, l'Oberto: « Il Merelli allora mi fece una pro­
posizione lautissima per quei tempi; mi offrl, cioe, un contratto per
trc opcre da scrivere d'otto in otto mesi, da rappresentarsi alla Sca­
la od al teatro di Vienna, di cui era pure impresario: in compenso
mi pagava 4000 lire austriachc per opera, dividencto a meta }'utile
derivante dalla vendita degli spartiti. Accettai subito il contratto
[ ... ] » (POUGIN p. 42). Si apprende pero dall'attento Frank Walker
- che ha ricavato informazioni dalla « Strenna Teatrale Europea »
del 1843, dove si « riporta la spiacevole lite fra Lucca e Ricordi » -
che il 13 marzo 1842 cioe quattro giorni dopo la prima rappresen­
tazione, « Verdi vendette la sua meta a Lucca. Ma l'altra meta, e i
diritti del libretto del Solera, furono compcrati da Ricordi da Me­
relli. Lucca intento un'azione infruttuosa contro Ricordi, reclaman­
do meta dei diritti del libretto. La petizione fu inoltrata il 5 otto­
bre, e arrivo davanti al Tribunale Mercantile di Milano il 17 No­
vembre 1842 ». 13 Cio cui si riferisce il Walker rigu arda tuttavia la
seconda fase di una vertenza circa la comproprieta del Nabucco in­
sorta fra Lucca e Ricordi fin dall'estate e culminata in una « suppli­
ca urgentissima » rivolta dal Lucca al Governo milanese il 1 ° Ago­
sto 1842; da tale supplica si apprende che « mediante scrittura del
13 Marzo 1842 il maestro si gnor Verdi ha ceduto a Francesco Luc­
ca Negoziante Edittore di musica la proprieta dell'opera intitolata
Il Nabucco, con avvertenza pero di avere gia ceduto una meta dello
stesso spartito all'Impresario II.RR. Teatri signor Bartolomeo Me­
relli ». Prima che il Tribunale Mercantile emettesse la sentenza, la
lite, o piuttosto la prima fase della vertenza si risolveva - caso ab­
bastanza singolare nella storia dei tempestosi rapporti tra i due edi­
tori rivali - con un atto conciliativo in base al quale lo spartito sa­
rebbe stato depositato presso un garante incaricato di noleggiarlo e
di. conservare le somme pcrcepite in attcsa della sentenza definitiva.
L'atto conciliativo ratificato dal Tribunale 1'8 Agosto veniva quindi
registrato dalla Censura milanese il 16 Agosto. 14 Vedremo poi come
la vertenza tosto si riaprisse per l'ostinazione del Lucca nel vantare
un diritto di comproprieta anche sul libretto, ostinazione alimenta­
ta da « una pendenza fra l'autore del libretto ed il maestro di mu-
Preludio 23

sica », cioe fra Solera e Verdi. lntanto a meta giugno Mocenigo ri­
sconttava Bonola:

[Venezia] 14 Giugno 1842


[ ...] Mi rincresce il dubbio esternatomi sulle possibilita di avere lo
spartito dd Nabucco, tanto piu che le scritture che ancora debbo £are
dipendono in gran parte dalla certezza o meno di poter dare questo
• • spar-
tito. [ ...]
[Mocenigo]

Ma dieci giorni piu tardi era lo stesso editore Ricordi, da Vienna, a


informare Mocenigo della situazione:
[5]
LR. Stabilimento
Nazionale Privilegiato
di Calcografia, Copisteria e Tipografia musicale
di
GIOVANNI RICORDI
[ ... ]
Vienna li 25 Giug.0 1842
Ill.mo sig.' Conte Mocenigo
[ ... ] Disgraziatam.• non posso ancora prendere verun impegno p[er]
il Nabucco, ma a' primi o alla meta del pross.0 Luglio saro a Milano,
ed allora potro sapere in quale stato stanno le cose; e se si continua a
dar ragione a chi agisce in mala fede pretendendo proprieta che non puo
esistere che in me solo. [... J
Gio. Ricordi

Eun mese dopo, di ritorno a Milano:


(6)
Milano li 20 Luglio 1842
[...] Non posso anche dirle alcuna cosa in proposito al Nabucodono­
sor. Questo affare e portato inanzi ai tribunali, e nella comparsa che ebbe
luogo Lunedi, £u chiesta dagli Avversarj una proroga ed accordata: ed
ecco quindi una nuova dilazione conrro la quale nulla si puo. [ ... ]
Gio. Ricordi
La vertenza pareva infine dovesse risolversi ai primi di agosto, giu­
sto alla vigilia della ripresa di Nabucco alla Scala (quella che aprl
la famosa serie delle 57 repliche), tanto che Bonola s'affettava a in­
formame Mocenigo:
La bottega della musica

Milano li 9. Agosto 1842


All'Ill- Sig• Conte Mocenigo = Venezia
( ...] Mi trovo poi in dovere di rcndere avvcrtita l'lll.ma S.V. che ven­
nc trovata una via conciliativa fra il Sig' Ricordi il Sig• Lucca, Editori di
musica, il Sig• Mcrclli cd il Maestro Sig' Verdi per lo spartito ii Nabuc­
codonosor cd e che dcpositarono lo spartito stcsso presso una terza per­
sona bcncvisa il qualc sc ne incarica di noleggiarlo per conto comune e
conservare quanto pcrcepiscc p[cr] poi passarlo a chi si spetta dopo il
risultato dclla causa pcndente: si puo adunquc prenderlo per cui mentre
lo facio conscio dclla cosa scntiro sc posso passare a qualche trattativa.
[... ]
G.B. Bonola

La « Gazzetta Musicale di Milano», edita da Ricordi, nel n. 33 del


14 agosto 1842 annunciava fra le « Notizie varie» a p. 42: « Mila­
no. I contrasti vertenti fra il signor Maestro Verdi e l'Editore Luc­
ca intomo alla proprieta dello spartito il Nabucodonosor sono final­
mente sciolti, ed all'Editore Ricordi fu ampiamente riconosciuto il
diritto di stampare e pubblicare la suddetta Opera ridotta in ogni
manicra.» Lo stesso Ricardi ne informava il conte Mocenigo:

[8]
Milano li 16 Agosto 1842
[... ] Con questa occasionc mi faccio un ddVere di prevenirla che le
vcrtcnze sul Nabucco sono state appianate, e che questo Spartito e libero
per nolcggiarsi. [...]
Gio. Ricordi
Ma si trattava di un annuncio prematuro, poiche pochi giorni ap­
prcsso la « terza persona benevisa», il Dr. Alessandro Grassi, in­
viava a Bonola la seguente dichiarazione:
[9]
All'Agenzia Tcatrale Bonola
Dictro richicsta di codcsta Agcnzia dichiaro io sottoscritto di non ave­
re p[cr]anco acccttato l'incarico di Amministratore pel noleggio dello
Spartito ii Nabuccodonosor p[er] alcunc differenze insorte, per cui p[er]
ora non posso stipularc alcun conttatto. -
Alcssandxo Grassi
Milano 25 Agosto 1842

In pari data Bonola ne informava Mocenigo:


Preludio

[10]
Milano, Ii 25. Agosto 1842.
All'lllmo Sig' Conte Mocenigo = Venezia
Giusta le cose convenute le compiego una dichiarazione del Sigr IY
Alessandro Grassi arbitro pel Noleggio dello spartito del Nabucodonosor
dalla quale rilevera non poter lo stesso pel momento passare a nessun
contratto p[ er] altre controvversie insorte fra gli editori di musica Ri­
cordi e Lucca. [ ...]
G.B. Bonola

Di quale natura fosse la nuova controversia - (la « Gazzetta Mu­


sicale di Milano» tace sull'argomento, e nel n. 37 dell'u settem­
bre si limita ad annunciate la pubblicazione di una Fantasia per pia­
noforte sopra vari motivi dell'opera il Nabucodonosor di G.B. Croff)
- lo apprendiamo da una lettera di Bartolomeo Merelli, !'impresa­
rio della Scala, cui Mocenigo si era rivolto per sollecitare il noleg­
gio dello spartito di Nabucco:
[II]
Ill.mo S: Conte!
Riscontro a vista la pregg.• sua 29. corr.te e le significo che non man­
cai di scrivere al S: B. Caresana, sino a dieci e piu giorni fa, perche le
partecipasse che il S.' Grassi rifiuto l'amministrazione dello Spartito del
Nabucco, attesa la nuova insorta controversia fra Ricordi, e Lucca, pre­
tendendo il primo d'esser assoluto Padrone del libretto di Poesia, il che
ha incagliato tutto ancora. Bisogna dunque che Ella pazienti poiche fra
qualche settimana le scrivero io in Vienna con precisione, come si potra
avere il d.0 Spartito. [ ... ]
B. Merelli
Milano 3�. Agosto 1842.

La controversia - provocata, come ora vedremo, da « una pendenza


fra l'autore del libretto e il maestro di musica » - si sarebbe trasci­
nata sino all'autunno rischiando di vanificare la speranza della Fe­
nice di ottenere il Nabucco per l'inaugurazione della stagione 1842-
43. Ancora in data 10 settembre la Presidenza della Fenice, allar­
mata da alcune voci sulla probabile rappresentazione dell'opera ver­
diana in autunno sulle scene del Teatro in S. Benedetto gestito da
Antonio Gallo, attraverso il Presidente all'Economia nob. G. Bar­
baro faceva pressione su Merelli per ottenere il privilegio di ese­
guire quello che alla Presidenza stessa « ed alla piu dotta parte del
pubblico » era sembrato « il migliore Spartito, con cui possa aprirsi
La bottega della mum

il teatro nclla scra di S. Stefano con csito presuntivamente sicuro »


[12)
0 288 (Venezia] 10 / 7bre minuto G. Barbat1
S.' Merclli
Partito jerscra da Venezia per Vienna il Conte Mocenigo president•
agli Spcttacoli, mi ha prevenuto che rclativamente allo spartito da no
dcsidcrato il Nabucco del Verdi eravi una pcndenza fra l'autore del li
brctto eel il maestro di musica, pcndenza pcro che da Lei si sperava ir
breve tempo combinabile: incaricato di proseguire e definire la trattati
va, mi veggo nclla ncccssita di dirigerle questo eccitamento, tanto pit
chc da due giorni erasi qul sparsa la voce, che nel prossimo autunno altn
lmpresa voglia cscguirlo in Venezia al Teatro Gallo di S. Benedetto, loc­
chc renderebbc impossibile l'esccuzione posteriore nel grande teatro t
cio con nostro dispiaccre, avendo e a noi Presidenti ed alla piu dotta
parte del pubblico sembrato il migliore Spartito, con cui possa aprirsi
il teatro nella sera di S. Stefano con esito presuntivamente sicuro. Quan•
tunque la Presidenza non deva farsi calcolo di tutte le voci oziose dei caf­
fe, e quindi non mova dubbio che in pendenza di trattative non sarli ad
altri noleggiato il Nabucco per darlo in un teatro di seconda classe, anzi­
che alla Fenicc, pure io mi credo in dovere di sollecitare la definizione
dcl Contratto, onde assicurarc prefcribilmente al nostro teatro l'esecu·
zionc dello spartito in discorso, c quanto piu pronto sara il di Lei riscon•
tto, tanto sara piu gradito a me cd ai colleghi. Con che ho l'onore di raf­
fermarmi

In pari data da Bergamo un rappresentante della Fenice (la grafla


della minuta, priva del numero di protocollo, esclude possa trattar•
si di Mocenigo, d' altronde partito per Vienna, come s'e visto qui
sopra; potrebbc forse trattarsi di Bortolo Caresana, citato da Me­
relli), a scguito di un'indagine svolta presso lo Stabilimento Ricor•
di c presso il Lucca, inviava una richiesta ultimativa a Ricardi:
[13]
Sig. Ricordi Giovanni = Milano
Bergamo 10 Scttcmbre 1842.
Recatomi il gno 8 dcl corr.• mcse al di Lei Stabilimcnto per conoscerc
l'importo dcl nolo dcllo spartito il Nabucco dcl M. Verdi pcl Tcatro la
Fenicc di Venezia stagionc di Carn: c Quadr. 1842/ 43, mi fu risposto che
essendo proprictario di una meta di dctto spartito l'cditorc musicale Sig.
Lucca mi fossi prima da lui recato per conosccrc le sue intcnzioni sul-
1'ammontarc dcl oolo in discorso. Portatomi diflatto sull'istaote dal Sig.
Lucca sunnominato, e ricercatolo in proposito, o'ottcnni in risposta, chc
'ii
Preludio

per una nuova strana pretesa del Sig. Ricordi suo socio nella proprieta di
quello spartito, e sua precisa determinazione di non accordare a nolo piu
lo spartito stesso fino a che non venga dal Sig. Ricordi piu abbandonata
)
questa sua nuova pretesa preferendo di non ritrarre alcun utile dalla sua
proprieta anziche assoggettarsi ad una ingiusta legge che intende impor­
gli il suo avversario.- Mi aggiunse inoltre che si trova molto ma molto
pentito di avere accordato quanto in proposito dells questione dipendente
dalla comproprieta dello spartito accordo sinora. -
Del che mi a.tiretto di prevenirla a sua norma avvertendola in pari tem­
po che qualora non venga da chi spetta deciso nel piu breve termine di
tempo possibile su1 destino del'opera il Nabucco, sara suo malgrado ob­
bligata la Presid. del Teatro la Fenice ad abbandonar il pensiero di rap­
presentarlo in quel Teatro, e cio con dano di tutti gli interessati. Sono
con stima

Otto giorni dopo Merelli rispondeva alla Presidenza comunicando


l'impossibilita momentanea di procedere al noleggio del Nabucco:
[ 14)
BARTOLOMEO MERELLI
Direttore dell'I.R. Teatro di Porta Cariniz a in Vienna
ed
Agente Teatrale
con Agenzia in Milano rimpetto all'I.R. Teatro alla Scala
Venezia Milano 18. 7bre 1842.
Alla Risp.1 e Presidenza del Gran Teatro la Fenice
In pronto riscontro del suo pregto foglio 10. corr.e spiacemi di dover
notificare esser per ora assolutamente impossibile di aver in nolo II Na­
bucco, per la questione sempre esistente fra i SS.'1 Lucca e Ricordi, i qua­
li anche attualmente da me interpellati, dichiarano esser ineseguibile qua­
lunque proggetto di nolleggio, sino a Causa finita, Causa pero che non po­
tra andar molto in lungo; e pero ii Sott. stara attento, onde prevenirne
0

dell'esito cod.• Nobile Presidenza per sua nonna. Pel Teatro S. Benedetto
non fu fatta ancora ricerca, e facendosi, la risposta sara (a quanto mi as­
sicurano i due Contendenti) che prima si servira la Fenice, per la dovuta
preferenza.
Ho l'onore di dichiararmi col piu profondo rispetto [ ... ]
B. Merelli.

La situazione si andava tuttavia sbloccando nel corso di quei gior­


ni nel senso che mentre la vertenza veniva portata davanti al Tri­
bunale Mercantile di Milano (il 2 ottobre, come s'e visto), Ricardi
decideva di noleggiare lo spartito, e gia nel n. 40 del 2 ottobre la
LA bottega della musica

c Gazzctta Musicale di Milano » annunciava la pubblicazione da


parte del Ricardi stcsso di .c tutti i principali pezzi ridotti tanto
per Canto con accompagnamcnto di Pianoforte che per Pianoforte
solo• del Nabucco nella riduzionc di L. Truzzi.15 Il 13 ottobrc, fi.
nalmcntc, la Prcsidenza dclla Fcnicc poteva consegnare al sarto Eu­
genio D' Antoni l'ordinazionc relativa ai costumi; il r 0 dicembrc
scguiva l'ordinazionc rclativa agli attrczzi. Qucllo stesso giorno Ri­
cardi spediva la partitura c le parti staccate. 11 Nabucco pote cosl
inaugurate la stagione di carnevale 1842-43 com'era nei voti ap­
punto della Presidenza e della « piu dotta parte del pubblico » ve­
ncziano, dando cosl ufficialmcnte inizio a una viccnda fra le piu
gloriose del tcatro musicale italiano, quella dei rapporti di Verdi
con la Fenice di Venezia.
La prima rappresentazione veneziana di Nabucco diventava oc­
casione per un breve carteggio fra la Fenice e Verdi; occasione for­
nita dal desiderio della cantante Almerinda �ranchi, destinata al
ruolo di Fenena, di eseguire, in luogo della « preghiera » del IV
atto, « un pezzo qualunque di maggiore importanza ». In appoggio
alla richiesta della Granchi interveniva lo stesso Mocenigo rivol­
gcndosi dircttamente all'autore:
(15]
Al Maestro Verdi
Venezia li 8/12/42
La Sig. Granchi cui affidava la prcsidcnza la parte di Fencna ncll'esi­
mio suo lavoro Sig. Maestro, trovasi sacrificata; mi confido di essersi a
Lei rivolta pcrchc alla preghicra dcl IV atto sostituito venissc un pezzo
qualunquc di maggior importanza. Permctta, cgregio Sig. Maestro, chc
aggiunga le mic pregh.ierc a quellc dclla Granchi.16
M.

Verdi, allc prese con la composizionc dei Lombardi, rispondeva


dopo alcuni giorni:
(16)
Milano 19 Die. 1842
Ill- Sig' Marchese
Eccole !'adagio per la Sig.• Granchi. Sc fossc troppo alto lo ttasportino
un tono sotto. lo intcresso la compiaccnza della S.V. a voler far sl che mi
si ritorni qucsta partiturina collc parti cavatc (appcna sc nc saranno scr­
viti) perchc amo chc lo spartito resti come c scritto - Preghcro altrcsl di
far osservarc al Maestro chc porra in scena il Nabucco 17 che i tempi non
Prt!ludio

siano larghi. Tutti vanno mossi e special.mcnte il Canone dd Finale se•


co'ndo 11 - Con tutta stima mi protcsto Um. Serv.
G. Verdi

L' « adagio » scritto per la Granchi oltrc a ripresentare il testo ori­


ginale della « preghiera » ne ricalca sostanzialmente l'andarnento
melodico, con varianti che tendono a rendere piu acuta la tessitura
vocale attraverso sfoggio di 6.oriture, che, secondo il gusto vocalc
del tempo, avrebbero dovuto conferire « qualche importanza » al
pezzo. 19 Non era forsc quanto la Granchi si attendeva. Comunquc
Mocenigo rispondeva a stretto giro di posta rassicurando il compo­
sitore anchc circa le istruzioni per il Maestro al Cembalo:
(17]
Sig. Maestro Verdi
Nel ringraziarla per la premura da lei dimostrata ndl'aderire al deside­
rio estematole dalla Prima Donna Sig. Granchi, lo scrivente la assicura
Sig. Maestro che dopo fattone l'uso opportuno le sara ritornata la parti­
turina colle parti cavate.
In quanto poi alle osservazioni da lei fatte Chiarissimo signor Maestro
per la messa in iscena del Nabucco puo assicurarle lo Scrivente esser sta­
to tosto comunicato il gradito di Lei foglio al Maestro al Cembalo al ser­
vizio di questo Gran Teatro, e di piu che dale prove risulta esser state
incontrate le di lei intenzioni. -

Concludiamo questo capitolo introduttivo con un documento che


scgna l'ingresso in scena di un protagonista della vicenda Verdi­
Fenice: Francesco Maria Piave. Si tratta di un certificato rilasciato
dalla tipografia presso la quale Piava si trovava impiegato prima
di passare al servizio della Fenice; esso reca la data del 2 3 dicem­
bre 1842, tre giorni prima chc il Nabucco inaugurasse alla f'enice
la lunga cronistoria delle opere di Verdi:
(18]
Giuseppe Antonelli
di Venezia
Librajo, Tipografo, Calcografo, Lltografo e Fonditore
Venezia il 23 Xbre 1842
Certifico io sottoscritto che li Sig.r1 F.111 Andrea e Francdco Maria
Piave sono i.mpiegati nd premiato mio Stabilimento Tipografico e chc
pcrcepiscono mcno di Austriache Lire Mille ottocento di onorario annuo,
La bottega della musica

in fcdc di chc li ho rilasciato il prcscntc da valerscne in caso di bisogno


p[er] G. Antonelli
vista P1gazz.i II D.° Calisto Amies [?]

1E non Nani Moccrugo, stonco vcncziano, come erroneamcnte intcrprcta NoRDro


p. 13, scguito da AJIBIATl (di cui si vcda l'indicc dci nomi alla voce Nani Mocenigo);
tanto mcno Carlo Moccmgo, come vienc battczzato da GATTI (di cui pure si vcda
l'indicc dci nomi). Alvisc Moccnigo avcva corrcttamente interpretato gii il MORAZ·
ZONI p. 3.
2 La Prcsidcnza dcl Tcatro La Fcnicc era in quegli anni costiruita da un cornitato
oomposto da trc pcrsone clette dall'asscmblca dci Sod Proprictari dcl Gran Tcatro,
c durava m carica un tricnnio. In qucll'anno cssa era formata da Alvisc Francesco
Moccnigo Prcsidcntc agli Spcttacoli, Giovanni Barbaro Prcsidente Anziano e all'f.co.
nomia, Cristoforo Pigazzi Prcsidcnte Cassicrc. Segrctario della Prcsidcnza era il ragio­
nicrc Guglielmo Brenna. Per statuto le dclibcrazioni dclla Prcsidenza dovcvano cs-
5Ctt prcsc in accordo con il Podesta di Venezia, a quell'epoca il contc Giovanni
Corrcr.
3 Fonte prctlosa per quanti hanno compiuto riccrche in questi anni nell'archivio
fcnicco intomo alla gcncsi dcll'Ernani. Tcngo tuttavia qui a ribadirc che il rnio la•
voro � frutto d'indagini svolte dircttamcntc attravcrso i documcnti originali di talc
archivio, dcl tuno indi pc ndcnti dal citato Regesto: cio mi ha rcso possibilc di porta­
re a conosccnza nuovi documcnti e di proccderc ex novo a1la trascrizionc dei testi
originali.
4 Non v'� traccia ncll'archivio fcnicco dclla minuta di lettera che Moccnigo
avrcbbc dovuto indirizzarc a Verdi; � tuttavia presumibile che vi fossc stato un in­
contro con il a:>mpositore a Milano, dove Moccnigo si rccava pcriodicamcntc per
avviarc di pcnona alcune importantl trattativc con agcntl tcatrali e con cditori. D'al­
tronde non si comrrcndcrcbbc il tcmpcstivo intcrcssc dclla Fcnicc nel £ar rapprc­
scntarc il Nabucco sc non arnmettcndo che Moccnigo lo avcssc ascoltato in marzo
alla Scala, tcnuto anchc conto chc a qucll'epoca non un solo brano dcll'opcra era
stato ancora pubblicato (cfr. C. Hopkinson, A Bibliography of the Worlcs of Giusep­
pe Verdi, vol. II: Operallc Wor/cs, Broudc Broth., New York 1978, p. 10).
S L'ormai cclebre soprano Sofia Loewe (Oldenburg 1816 - Budapest 1866), che
avcva csordito alla Scala il 26 diccmbre 1841 in Maria Padilla di Donii.ctti, sad poi
scritturata alla Fcnicc per quella stagionc (dove cantcrA fra l'altro proprio il N11-
bucco) c sad rioonfcrmata in quclla succcssiva partccipando cos1 alla prima rapprc­
scntazionc dell'Ernani.
6 Del tcnorc vcroncsc Domenico Conti (1813-1873 si riparlcrA a proposito di
Ernani.
1 Nobucodonosor c il titolo originale <X>n il quale !'opera fu rapprescntata per la
prima volta alla Scala ncl marzo 1842. Si vcdd ncl documcnto succcssivo (il n. 2)
come gii a qucll'epoca fossc cntrato nell'uso abbrcviamc il titolo in Nabucco.
• L.V.: Lombardo-Vcncto. Come si apprcndc dai documcnti dcll'archivio fenicco,
anchc in altrc ocasioni riguardantl l'allcstimcnto di una novita per Venezia la Fcnicc
richicdcva l'assoluta prioritl sui tcatri del Lombardo-Vcnero c dcl tcrritorio di Trie­
ste a cccezionc pcro in talune c:ircostanzc del Filarmoni<X> di Verona c del Grande
(oggi Verdi) di Trieste.
Preludio JI
9 Sic; anchc ncllc lcttcrc dcl 19 diccmbre 1842 c del 9 aprile 1843 Verdi si rivol­
gc al conte Mocenigo con ii titolo di « marchese».
JO Si tratta dcl contratto rclativo ai futuri Lombardi al/a prima crociata.
11 Dove Mcrelli si era recato per la tradizionale stagione italiana di p rimavera, di
cui era appaltatore.
u Verdi aveva pattuito con Merelli un compenso di 9.000 lire austriache (c&.
POUGIN p. 37 nota 2).
13 WALKER p. 153. Al settembre e ottobre di qucll'anno Walker, ibid., fa risalirc
due brevi biglietti di Verdi all'editore Lucca, citati e commentati da Giuseppe Lisio
in Su l'epistolario di Casa Lucca, nei « Rendiconti del Reale Istituto Lombardo di
Scienzc e Lettere », Milano 1907, serie II, vol. XLI: « Nel primo invita ii signor
Lucca a mandargli immediatamente la somma di 1500 lire austriache, che ha pro­
messo in prcsenza di qualcheduno, e soggiunge: Se lei spera ch'io ponga questo in
silen:do, lo avverto che e piu facile che predpiti Milano. Ncl secoodo biglietto, che
rigu arda l'argomento medesimo, la forma � meno rude, ma la sostanza non diversifi­
ca: Faccio riflettere al signor Lucca che egli deve fare il pagamento in casa mia;
quindi sem:a piu oltre seccarsi favorisca mandarmi ... ecc. ».
14 Anna Pasquinelli, Francesco e Giovannina Lucca editori musicaJi a Milano
(r825-r888), Universita degli Studi di Milano, Facolta di Lettere e Filosofia, Anno
Accademico 1980-81, tesi di laurca.
15 La vertenza si risolse coo ii riconoscimento, da parte del tribunale milanese,
dell'intera proprieta del libretto del Nabucco all'Editorc Ricordi. In un elenco di
spartiti teatrali di Ricordi pubblicato nel numero del 19 Agosto 1846 del periodico
teatrale milanese « II Bazar» (p. 267 in calce) la propriera del Nabucco figura in
« meta sociale » fra Ricordi e Lucca « rispetto al solo Spartito per le rappresenta­
zioni, essendo proprieta tutta di Giovanni Ricordi il libro della poesia e la stampa
dclle riduzioni ».
16 II testo della minuta � preceduto da una prima stesura, iocompleta e cancclla­
ta: « La Signora Granchi cui la presidenza aflidava la parte di Fenena nella bclla sua
opera Sig. Maestro trovasi sacrificata, e dolente particolarmente perche primo spar­
tito della Stagione. Sc almcno, dice nel IV atto alla preghiera di poche battute dello
spartito venisse sostituito un pezzo qualuoque piu importante. Io certo non potrei
che desiderare quest'aggiunta e sapeodo che l'artista sullodata a Lei si rivolge in
iscritto per ottenere questo favore mi fo' tosto a ricercarnelo io pure, e conoscendo
l'esimia sua gentilezza mi lusingo».
17 Maestro « al cembalo • per la stagione 1842-43 alla Fenice era Gaetano Fiorio.
A quel tempo la funzione di maestro « concertatore •• cui competeva praticamente
la preparazionc musicale e scenica dci cantanti, era aocora disgiunta da quclla di
« dircttore », questa affidata al primo violino d'orchestra. In quclla stagione primo
violino e direttore d'orchcstra era Gaetano Mares; direttorc dei cori Luigi Carcano.
18 II Canonc cui si rifcriscc Verdi e « S'appressan gli istaoti » nell'atto II.
19 Copia di qucsto « adagio» si conserva tuttora presso l'archivio feniceo c con•
sta di 22 parti manoscrittc (Busta 45 n. 62 B). Esso � stato pubblicato e commen­
tato da D. Lawton e D. Rosen in Verdi's Non-definitive Revisions: the Early operas,
cit., pp. 2n-220. Un'edizionc a stampa per canto c pianoforte e stata curata da Urs
Scha.flcr c pubblicata dalla Donizetti-Press di Bern-Davos nel 1977.

Capitola secondo
Ernani

Il successo pieno e incondizionato di Nabucco alla Fenice - 23


rappresentazioni nel corso della stagione, con Cesare Badiali (Na­
bucco), Sofia Loewe (Abigaille), Giuseppe Miral (Zaccaria), Alme­
rinda Granchi (Fenena) e il tenore Rossi (lsmaele) - e quello al­
trettanto caloroso dei nuovi Lombardi alla Scala di Milano in feb­
braio, inducono la Presidenza del massimo teatro veneziano a rin­
novare a Verdi la richiesta rivoltagli nel maggio del 1842 per
un'opera nuova. Questo e almeno il proposito che il conte Moceni­
go esprime nella convocazione straordinaria della Societa Proprieta­
ria della Fenice tenutasi il 19 marzo 1843 allorche si viene a trat­
tare sull'andamento degli spettacoli della stagione di Carnovale e
Quadragesima 1843-44; sono presenti il podesta di Venezia, conte
Giovanni Correr, i tre Presidenti (oltre al Mocenigo, Presidente
agli Spettacoli: Cristoforo Pigazzi, Presidente Anziano e Cassiere,
e Giovanni Barbaro, Presidente all'Economia) nonche gli Azionisti
in numero di 64. Dal processo verbale della seduta si apprende:

[ 19)
[ ... ] Quanto a Maestri compositori di musica, propone il Presidente
agli Spettacoli di concedere al maestro Verdi il compenso di L.A. [lire
austriache] 10000, ritenuto il libretto a suo carico per la composizione di
un nuovo spartito.
ll Socio S• Co: Giovanelli, ed il Socio s• Baron Mulazzani osservano
esser Verdi di novella £am.a, ed essere quindi sovverchio il compenso di
£ 10000.
ll Presidente agli spettacoli soggiunge, che i maestri Donizzetti, Merca­
dante, Paccini aveano gia contratti impegni per cui poco sperabile era la
loro accettazione; che d'altronde Donizzetti avea rifiutate l'anno scorso li­
re 12000. - Che ricordava la proposta del Maestro Coccia I per £ 4200;
c finalmentc chc il Maestro Verdi era salito in bella fama bensl, ma anco­
ra piu degli altri nel caso di non trasandare studio per non offuscarla.
La bottega della musica
11 P�r•t _?rC Co: Priul} sugpcrt di tcntarc una miglioria dal Verdi.
Manaf�to 11 �: Moccnago non dovcrsenc gran fatto lusingare, essen­
docchc c 11 Verda vcnduto allo speculatore Giacone, che probabilmente
nol ccderi per mcno dcllc richiestc £ 10/m.
Ritcncndosi pero che colic £ 1 0000 non sia difficile di scritturare altro
ma tro di fama egualc, c forsc piu rassicurata, si concreta di mandar par­
tc chc
« Venga autorinato l'impicgo di £ 10000 Austriache per il maestro
compo itorc dell'opera d'obbligo, ritenuto che cada la scelta su d uno
dei pau rinomati. •
Girati li Boi.soli ottcnnero voti affermativi N° 40
ncgativi 16
somma
La partc vcnnc ammcssa. [ ... ]

La somma proposta dal Mocenigo per scritturare Verdi era di


poco supcriore alle 9.000 lire austr. che il compositore aveva otte­
nuto da Merelli per i Lombardi (POUGIN p. 37 nota 2), il cui libret­
to pcraltro era stato a carico dello stesso Merelli. L'affermazione,
piuttosto sorprendente, del Mocenigo, secondo la quale Verdi era
« vcnduto allo speculatore Giacone», non pare avesse un reale fon­
damento e puo trovare spiegazione nel fatto che subito dopo il ful­
mineo e strepitoso successo ottenuto alla Scala con due opere nuo­
ve nel solo arco di dodici mesi si era scatenato intorno al giovane
compositore l'interesse di quanti agenti e impresari trafficavano
nell'ambiente teatrale, pronti a oflrire i propri servigi di interroe­
diarii. Essa si spiega anche e soprattutto con il fatto che Mocenigo
stesso al fine di concludere un contratto con Verdi s'era rivolto gia
da alcune settiroane alla mediazione teatrale, com'era d'uso a quel
tempo, anziche direttamente al compositore, interpellando agenti e
corrispondenti teatrali fra i quali Vincenzo Giaccone (« Appaltatore
dei Teatri Regio, Carignano, D'Angennes, e Sutera in Torino e dd
Grande Teatro di Trieste », che procurera alla Fenice alcune scrit
ture di cantanti, fra cui quelle dei tenori Conti e Guasco), con G.B.
Benelli (corrispondente del teatro Italiano di Parigi e associato a
Giaccone, il quale Benelli da varie settimane aveva proposto alla
Fenice la scrittura di Verdi, con Bonola (« Agente Teatrale dei Re­
gi Teatri di Parigi e Londra », con il quale Mocenigo aveva fuma­
to, come vedremo, un compromesso per assicurarsi il contratto
con Verdi). Ne Mocenigo ne soprattutto gli agenti teatrali cono-
Ern,zni 35
scevano evidentemente la tempra del giovane compositore, ed era­
no hen lungi dall'immaginare che questi avrebbe voluto e saputo
amministrarsi da solo, trattando i propri a.ffari direttamente, senza
intermediarii di sorta. E come Verdi sapesse provvedere ai propri
interessi apparira chiaro nel seguito di questa cronistoria.
Sulla base dell'esito del voto espresso dai Soci Proprietari nella
convocazione del 19 marzo, la Presidenza, riunitasi il giorno dopo,
decide di rivolgere la richiesta di un'opera nuova contemporanea­
mente a Mercadante, a Donizetti, a Pacini, a Nini e allo stesso Ver­
di, come dalla seguente minuta:
(20]

Al S' Saverio Mercadante Maestro Compositore di Musica in Napoli


Gaetano Donizzetti id in Vienna
Giovanni Paccini id in Napoli
Allessandro Nini id in Milano
Giuseppe Verdi id in »
[Prot.] N° 80
Li 20/3 843.
La societa proprietaria di questo grande Teatro che pregia particolar­
mente i talenti musicali del S' ..... amerebbe di concludere seco lui un
Contratto per la composizione di uno spartito d'opera seria da porsi in
scena nella stagione di Carnovale 1844.-
Le condizioni sulla base delle quali si puo entrare in trattative sono
esenzialmente
a) Libretto a carico del Maestro da assoggettarsi all'approvazione di
questa Presidenza entro il mese di Giugno prossimo vegnente
b) Libretto, Spartito, e riduzioni tutte da rilasciarsi in proprieta del
Teatro
c) Consegna dello spartito entro il 15 Xbre 1843 impreteribilmente
d) Andata in scena dello spettacolo non piu tardi del ro gennaro suc­
cessivo 1844.-
e) Dichiarazione di assoggettarsi in via d'appello delle decisioni della
presidenza per cio [che] concerne andata in iscena aila sola autorita po­
litica
Se il S' Maestro vi si assoggeua, vorra compiaccrsi di far conoscere
qual prezzo richieda del suo lavoro, dal quale, non e a dubitarsi, derived
nuovo lustro, ed onore a queste scene. -
Venezia 20 Mar.:o 1843

In quello stesso giomo Bcnclli, da Vcrona, avverte Mocenigo:


)6 Lo bottega tlella music,
[21]
Sig' Conte Moccnigo prcg.-
Vcrdi e ora libero. Ho subito scritto alla casa mia in Milano e cbe lo
ponghino in compromesso per p.o v.o Carnovale alla Fenice. [ ... ]
Verona 20. Marzo 1843

Ma intanto Mocenigo, in attcsa dclle risposte dei cinque compo­


sitori interpcllati, provvede a rcstituire a Bonola un compromesso
per la scrittura di Verdi:
[22)
[Prat.] N. 81 V[enezi]a 21/3/43.
Al Sig. Bonola
( ... ] 11 Maestro Verdi era stato proposto da varie settimane gia da Be­
nclli; mi trovo adunque costretto di restituirle il compromesso. La socie­
ta poi non voile determinarsi de6nitivam.e nella passata sua riunione, e
per conto del maestro deve la presidenza fare varie altre mosse; la solle­
vo adunque da qualunque proposta per scritture a cio relative. [ ...]

Bonola risponde a stretto giro di posta, come per giustificarsi:


(23)
Milano li 24 Marzo 184 3.
All'Ill.mo Sig'" Conte Mocenigo
Venezia
Mi perdonera se di nuovo vengo a trattcnerla in un'affare sul quale El­
la gia mi dissc d'aver avuto parola con altro corrispondendo [sic], ma
cangiando specie il fatto, ed jugulato da persona di qui, devo farrni ardito
c dirle solo, chc sc Ella e disposta di prcndcre, ossia scritturare i1 Maestro
Verdi per scrivcre costl ncl Carnevale p.0 venturo un'opera, io ho persona
chc le proponc di stare a meta della spcsa acquistando pero la proprieta
dcllo spartito, e cio a rischio e pericolo fin d'ora, stando egualmente a me­
ta della spcsa dd libretto e dclle copiaturc dclle parti, pronto all'atto dd
contratto a dar quella cauzione chc piu aggradira a1la S.V. Ill.ma p[er]
garanzia dcl contratto.
Si degni riscontrarmi in proposito e rivcrcndola frattanto [...]
p[er] G.B. Bonola
Gio. Morosini

Lo « jugulatore » di Bonola si rivelera poi cssere l'editore Lucca,


messosi in accanita concorrenza con Ricardi per l'acquisto della pro­
prieta delle opere di Verdi; la proposta ha tutta l'aria di essere sta-
Ernani 37

ta avanzata dall'editore Lucca di propria iniziativa, senza un pre­


ventivo accordo con il compositore.
Cominciano intanto a pervenire le rispostc di quattro dei cinque
compositori interpellati; ii solo a non rispondere sara Mercadante,
fresco autore del Reggente rapprescntato al Regio di Torino il 2 feb­
braio di quell'anno. La prima risposta e quella di Alessandro Nini:

[24)
Pregiatissimo Signor Conte
Milano 24 Marzo 1843
Quest'oggi venni in posscsso di un suo preg.0 foglio, inviatomi per mez.
zo della posta raccomandata; ch'clla mi scrivea a nome dclla nobile Socie­
ta del gran Teatro la Fenicc. Gratissime mi furono le lusinghiere espres­
sioni a mio riguardo che nella med.• racchiudevano; nonche l'onorevole
proposizione di comporre un'Opera seria per il Carnevale 1844. Le pro­
posizioni sulla base delle quail puo stabilirsi il Contratto resterebbero tut­
te, eccettuasi pero la prima (A.) ch'io desidererei in qucsti termini - Il
Libretto sara a mio carico, ed il programma del quale sara consegnato en­
tro il mese di Giugno per essere assoggettato all'approvazione deUa Nobi­
le Presidenza, giacche sarebbe impossibile che il Poeta potesse terminarlo
prima dell'Agosto venturo, trattandosi di cosa di gran momento perche
dal Libro dipende attualrnente l'esito dell'Opera; tanto piu che io mi lu­
singo che il C."' Felice Romani, potrebbe forse assumersi l'impegno stan­
te i legami di amicizia che passano fra noi - Ora e pure mio dovere di far­
le conosccrc che L'Impresario Jacovacci di Roma, col quale sono in stret­
tissime trattative mi ha offerto per il Carnevale Scudi Romani 1000, es­
sendo pero a suo carico ii Libro ho documenti presso di me per compro­
vare cio che asserisco. Il mio Spartito che ho scritto il Carnevale scorso
a Genova 2 si e venduto all'Editorc Lucca per la somma di 6000 franchi;
e ben veto che si sono combinati gia due noli pet principali teatri. Da
queste osservazioni Ella hen vede Signor Conte ch'io non pottei acettare
l'onorevole impegno mcno della piu limitata somma di franchi 6000,3 la­
sciando l'intera proprieta alla nobile Societa dello spartito; se vollesscro
poi darmi la proprieta della stampa, allora convertirei i franchi a Lire Au­
sttiache,4 - Oso lusingarmi che il Sig. Presidente trovera questa cifra mo­
desta, e cio per comprovare il sommo desiderio ch'io avrei di comporre
per un pubblico ch'io apprczzo, e piu ancora per la proposta ch'Ella
preg.0 Sig: Conte mi fa graziosamente in nome della nobile societa, di
rui Ella n'e il principale rappresentante. Ora non mi resta che pregarla
di darmi al piu presto possibile un riscontro, e questi non piu tardi dci
5. o 6. aprile; giacche non potrci abbandonare altti trattati. Voglia intan-
La botteia deU. musk,
to pr O Sig' Conte aggradirc i scnsi pclla piu alta considerazionc, noo
� cs�rc intcrprctc prcsso la nobilc Societa de' mici osequj
Suo Devmo Umilis. Serve0

Alessandro Niru
pc q
P.S Amcrci sa rc uali soggetti vennero scritturati per il g. Teatrc
per la Stagione di Carnevale 1844

Forse a causa della richiesta di un immediato riscontro, cui la Pre­


sidcnza non intende impegnarsi prima d'aver ricevuto risposta anchc
dagli altri quattro compositori, la lcttera di Nini - che proprio a
Vcnezia aveva esordito come opcrista facendo rappresentare nel
1837 Ida della Torre al Teatro in S. Benedetto, e che due anni pri­
ma aveva composto per la Fenice Margherita di York - rimane per
il momento senza replica (solo in Agosto, e dietro un sollecito dello
stesso Nini, la Presidenza fenicea dara una risposta, che sara ovvia­
mente negativa; c£r. doc. 66). Alla lettera di Nini segue tosto quel­
la di Donizetti - fresco autore di Don Pasquale, rappresentato al
Theatre Italien di Parigi il 3 gennaio di quell'anno - che da. Vien­
na risponde chiedendo una cifra sci volte superiore a quella chiesta
dal Nini, una cifra certamente terrorizzante... per la parsimoniosa
Presidenza della Fenice, impresaria essa stessa della stagione 1843-
44:
(25)
Sig.' C.ontc
Dopo tanti fiaschi classici cbe le mic Opcrc van facendo sul Teatro dcl­
la Fcnicc, mi e grato il vcdcrmi ancora ricercato per l'anno venturo
1844.- Senza cntrarc in tanti dcttaglj di C.ompagnia, di poeta etc. comin­
ccro dal chicdcrlc sc la Di rezione vuole accordarm.i franchi trentamila per
la chicstami opera - Sc a cio e disposta, pochc alttc cose chc rcsterebbe­
ro a conccdcrsi, non faranno grandc intoppo.
Attcndo Suo prcgiato riscontro;
L'Umiliss. Osscrv.
G. Donizetti
Vienna 25. Matzo 1843. -

Mocenigo si limita a protocollare la lettera « N. 98 Pres.• li 31


Marzo 1843 », annotando: « Agli atti non meritando riscontro ».
In precedenza aveva risposto a Bonola relativamcnte alla proposta
avanzata dallo « jugulatore > (alias Lucca):
Ernam 39
[26]
Sig. Bonola
Milano Venezia 27 /3/43
[...] In quanto al maestro Verdi la proposta della divisione della spe­
sa senza diritto allo spartito e relative riduzioni non puo per nessun con­
to convenire a qucsta presidenza.
[Mocenigo]
Verdi tarda a rispondere (e tardera piu ancora Pacini); ma non e
sua colpa: la lettera della Fenice, speditagli a Milano, era stata dirot­
tata a Vienna dove nel frattempo egli s'era recato per dirigervi le
prime due recite di Nabucco, andato in scena il 4 aprile.5 Da Udine,
tappa del suo viaggio di ritorno a Milano, riscontra Mocenigo:
(27]
Illmo Sig.r Marchese
Udine 9 Aprile 1843
Ella fara le meraviglie come non abbia risposto alla sua dcl 20 Marzo,
ma io era partito per Vienna, e la sua lettera mi giunse da Milano assai
tardi.
Mi permettera di fare alcune osservazioni sulle condizioni accennate
nella sua lettera - Io non potrei consegnare lo spartito intcramente finito
pel 15 Dicembre: potrei consegnarlo finito in cio che rigu arda alla com­
posizione ed in modo tale da estrarre tutte le parti cantanti, e tutti i cori,
ma in cio che riguarda all'istromentazione, io sono solito farla incomincia­
te le prove a cembalo.
Non potrei neppure assogettarmi a consegnare il libretto entro il mese
di Giugno, perche facilissimo, anzi quasi certo che il poeta mi manchi.
Anzi sarei d'opinione che la Presidenza stessa comettesse il libretto a qud
poeta che ne ha scritto gia due per ii M.° Ferrari.
Accomodate queste cose, io non faro domande sul prezzo, ed o s'aggiu­
steremo in due parole, o resteremo reciprocamente in liberta.
Pel gior[n)o 14 del cor. 1• saro a Parma ove mi fermero 6no alla fine
dd mese, quindi se la S.V. avra qualche cosa da comunicarrni prego di
dirigere la sua lettera per cola -
Con tutta stima mi protesto Um. Serv!
G.Verdi
« Quel poeta » cui allude Verdi e il veneziano Giovanni Peruzzini
(1815-1869), autore dei libretti delle due opere Pietro Candiano IV
c Gli ultimi giorni di Suli di Giovanni Battista Ferrari, pure vene­
ziano (1808-1845), andate in scena alla Fenice rispettivamente il 18
gennaio 1842 c il 21 marzo 1843, quest'ultima con particolare sue-
La botteia della musu

ccsso. ln�an�o �nelli, cui Mocenigo aveva delegato le trattativ


con Verdi, vistos1 prcccduto dal compositore, si affretta a informare
[28]
Prcg - Sie.' Conte Moccnigo
Appena giunto 11 Sig.r Maestro Verdi da Vienna non ho mancato di al:
bocannici, dictro le intclligcn.zc prcsc a Venezia e per Carteggio. Soni
rimasto sorprcso di sen tire chc V .E. lo ha poscia trattato dircttamente ii
Vienna, motivo per cui ho dovuto convinccrmi ch'Ella, o preg.""' Sig.
Conte, non ha forsc crcduto ch'io mi fossi interessato per una tale tratta
tiva. Sarci a prcgare V .E. di volerlo interpellare, per cosi persuadersi de
mio lealc operato
Sono con tutto il rispetto
Milano 12. Aprilc 1843. Suo dev .mo Serv
G: B: Benelli
Corso Francesco 605

Anche Mocenigo, recatosi nel frattempo a Milano - dove Verdl


sosta due soli giorni, 1'11 e 12 aprile, per ripartire tosto per Parma.
nel cui Teatro Regio sta per andare in scena il Nabucco con Giu­
seppina Strepponi 6 - tarda a rispondere; e in questo periodo che
matura la proposta (non si sa se direttamente concordata a voce con
Verdi a Milano da Mocenigo) di aggiungere, al contratto per un'ope­
ra nuova, l'impegno di dirigere la messinscena dei Lombardi, opera
prescelta a inaugurare la stagione 1843-44 della Fenice. Ritornato a
Venezia, il conte Mocenigo, seriamente intenzionato a scritturare
Verdi a preferenza degli altri maestri interpellati, risponde:
[29]
N. 139 V[enezi]a 19/4/43
al Maestro Vcrdi
Parma.
Ritomato da Milano trovai la sua lcttcra dirctta a qucsta presidenza da
Udine. Desiderosa qucsta di potcr scco Lei combinarc pregola a volermi
indicare le sue prctcsc ristrcttc sulle seguenti basi
x.0 Mettcrc in scena l'opera i Lombardi alla prima crociata
2 Scrivcre una nuova opera scria cbe andasse in isccna pella seconda
della stagionc
3 .0 Incaricarsi dd poeta, ccccttuando Perusini gia impicgato per altra
opera.
Mi lusingo cbc mi favorira di pronto riscontro.
Peruzzini era infatti gia impegnato con il compositore Samuele Le-
Ernani 41
e
vi (Venezia 1813 - Firenze 1883) per il libretto di un'opera seria,
Giuditta, non direttamente commissionata dalla Presidenza della Fe­
nice, ma a questa « offerta » dal compositore e quindi accettata (an­
..
)
dra in scena alla Fenice il 14 febbraio 1844, un mese prima di Erna­
ni). Arrivava intanto a Mocenigo anche la risposta di Pacini, inol­
trata da Bonola, che di Pacini era stato l'intermediario:
l
(30]
Eccellentissimo Signor Conte
Dal Signor Bonola mi c stata diretta la domanda delle mie pretese per
comporre una nuova Opera nel prossimo Carnevale per il Grande Teatro
della Fenice - Non amando in mercanteggiare, come di ordinario si prati­
ca, restringo le mie pretesc a£ 10,000 Austriache effettive e cio per com­
provare all'E.V. la mia riconoscenza per tutti i tratti di somma cortesia
che si degno accordarmi durante l'ultima mia dimora in Venezia.
Si degni per tanto rispondermi sollecitamente in proposito, a solo ef­
fetto di troncare le trattative con Roma, e con Palermo; e pregandola di
presentare i miei piu distinti ossequl all'cccellentissima sua Signora Con­
sorte, passo a ripetermi col piu dovuto rispetto
Di Vostra Eccellenza
Lucca li 20 Aprile 1843.
Umilissim. Dev: Obb. Servo
Giovanni Pacini

Milano li 24 Aprile I 84 3 -
All'Ill.mo Sig' Conte Mocenigo -
Venezia
In seguito alle istruzioni avute dalla S.V. Ill.ma per la trattativa del
Cav.e M.0 Gio. Pacini per scrivere un'opera a codesto Gran Teatro della
Fenice pel Carnevale pross0 , le trasmetto in seno alla presente l'originale
riscontro avuto dal sud.0 Cav.• Pacini portante la sua pretesa in Austr•
£ 10,000. pero ogni qualvolta Ella si determini di scritturarlo, lo facio
ccrto che potro ottenere dal sucl<' Maestro qualche ribasso. Se poi Ella
volesse fare un contratto con questo editore di musica Sig' Fran.co Luc­
ca, io mi propongo di fargli combinarc, all'atto della scrittura di Pacini,
che, acquistando il Lucca la proprietA dello spartito, e delle parole coi di­
ritti di Autore, abbia il Lucca a stare seco lei a perfetta meta della paga
di Pacini, di quella dd poeta e delle altre p[er] la copiatura delle Parti
tutte; basta su cio Ella fad i suoi calcoli e mi sari cortese di un riscontro
in proposito [ ... ]
Dev .mo Obb0 Servo
G. B. Bonola
42 La bottega della music,
L'opcra cui Pacini alludeva nclla sua lettera era i1 Duca d'AJba, su
libretto di Peruzzini in collaborazione con l'esordiente Piave, andatc
in scena alla Fenice 11 26 febbraio 1842. 11 proli.fico compositorc
catane e non era nuovo al pubblico veneziano: gia nel lontano 181,
avcva fatto rappresentare al Teatro in S. Moise Il Seguito di Se,
Marean/on; l'anno dopo era stata la volta del Teatro in S. Benedettc
con L'Ingenua, cui era seguita i1 14 gennaio 1819 La sposa Je dele.
Alla Fcmce si era presentato i1 19 marzo 1832 con Ivanhoe, quindi
il 2 1 febbraio 183, con Carlo di Borgogna, entrambe su libretto di
Gaetano Rossi. Andra a finire che Pacini non sara scritturato alla
Fenice per la stagione 1843-44 (lo sara tuttavia in quella successi­
va), e nondimcno avra modo di scrivere ncl corso dell'annata teatrale
ben tre opere: Medea per il Teatro Carolino di Palermo (28 novem·
bre 1843), Luise/la o La cantante del molo per i1 Nuovo di Napoli
(13 dicembre 1843) e L'Ebrea per la Scala di Milano (27 febbraio
1844).
Intanto Verdi, recatosi in patria per « far le feste » coi parenti e
partecipare al successo del Nabucco andato in scena a Parma il 17
aprile, si assenta i1 20 per recarsi a Bologna; ne ritorna i1 26 7 e due
giorni dopo risponde a Mocenigo:
(32]
Sig.' Conte Moccnigo
Parma 28 Aprile 1842 [sic]
Alla prcg.ma sua 19 corrcnte - Credo inutile ripetcre akune condizioni
chc scrissi nclla mia lettera da Udine - Parmi chc non convenga ne a me
ne al Teatro rappresentare !'Opera nuova per seconda della stagione, e
tanto meno sc per prima si daranno i Lombardi. Sarcbbe ottima cosa
&apporrc l'intcrvallo d'un mese da un'opera all'altra. Sono indiferente
che l'opera nuova si rapprcsenti prima o dopo dci Lombardi - Spiacemi
che il pocta Peruzzini non possa scrivcre il libretto; sovr'esso avea fissata
la mia scclta - nc sapeva che nel vcnturo camevale si scrivesse alla Fenice
due nuove opcrc - ll pocta che scrivera il libretto sara o Solera, o Banca­
lari, o fors'anchc Ro m a n i . Dcsiderero una risposta in proposito, co­
me desidcrerei saperc sc si accetterebbe un libretto di Guaita che abita a
Vienna, c che deve essere molto conosciuto a Venezia -
Non rcsta che a parlare d'interesse[: ] per me onde scrivcre l'opera
nuova c porrc in sccna i Lombardi dodici mila L. austria[chc] pcl poeta
restera da fissarc o da me o dal1a Direzione istcssa secondo il nome che
portcra il poeta
Con tutta stima mi protesto Um. Sv"
G. Verdi
Ernani 43

II giomo dopo, nell'intento di ottenere un libretto da Felice Romani,


Verdi interpella Isidoro Cambiasi, critico e giornalista milanese, abi­
tuale frequentatore del salotto di Paolo Branca, di cui aveva sposato
la fi�lia Cirilla, distinta pianista e sorella di Emilia, sposata al Ro­
mani:
Di ritomo da Bologna ho ricevuto ieri la gentilissima sua, e sono gra­
tissimo alle premure che Ella si e date per me. - Sarei ben fortunato se
potessi avere quel libretto inedito di cui Ella mi parla: anzi mi fara cosa
grata, se, scrivendo a Romani, gli domandasse se sarebbe adattato per la
compagnia che cantera nel venturo carnevale a Venezia poiche non sara
difficile che io scriva per quel teatro. Nel caso che sl, io mi recherei a To­
rino per combinare tutto, e pel desiderio che ho ardentissimo di riverire
il sommo Romani.[...) [Nel primo centenario di Giuseppe Verdi, r8r3-
r913. Numero unico illustrato, compilatori L. Grabinski Broglio, C. Van­
bianchi e G. Adami, Pirola, Milano r9r3, p. 23)

Dal canto suo Mocenigo ha fretta di concludere. Appena ricevuta


la risposta di Verdi si rivolge al Podesta conte Correr per riassumer­
gli la situazione e richiederlo di un parere che valga a sciogliere i
dubbi residui; il biglietto reca la data de! r 0 maggio:
[33)
Dolente di non avere il piacere di vedervi e costretto a risconttare i
maestri eccovi lo stato delle cose.
Paccini chiede diecimille austr. effettive rimanendo il libretto a carico
della Presidenza.
Verdi chiede dodicimille coll'obbligo piu di mettere in scena i Lombar­
di, rimanendo a quanto pare il libretto a carico della presidenza.
Nini chiede seimille franchi e ritiene il libretto a suo carico.
La Presidenza propenderebbe pel Verdi, ma non isconosce il pericolo
nel caso i Lombardi non incontrassero.
Patemi il piacere di dirmi qual'e il vostro giudizio sull'argomento. Ad­
dio in fretta
r /'j I43 Mocenigo

La risposta perviene in giornata brevi manu:

(34)
Vi chiedo scusa se rispondo sulla stessa carta, ma al momento non ne
o di altra specie.
Credo che il desiderio universale sia per Verdi, sia della vostta braw-
+4 L, bottega tkUa musici
ra di pcndcrc il mcno possibile, ma il Verdi e neccssario per tutte le ra
gioni, cd il solo chc approvo.
Addio Vs Aff Amia
1/, Corre:

Sempre in giornata Mocenigo, confortato dall'autorevole parere d


Correr, affronta la trattativa con Verdi a nome della Presidenza:

[Venezia] li 1. Maggio 184;


Al Sig. M.0 Verdi
In pronto riscontro dell'ultima sua dcl g0 28 Aple p.p. la scrivente de­
siderosa di averla a maestro compositore dcll'opera d'obbligo della sta·
gione di Carn. Qu. 43-44, ritenuto ch'Ella si presti a porre in iscena 1
Lombardi alla prima crociata opera stabilita pel S. Stefano, e cbe pens!
pcl libretto le offre la somma di austr. L. 10.000. Come gia le scrissi spar•
tito riduzione e libretto devono rimanere in totale proprieta della societa
Mi lusingo di una pronta accettazione e tosto le verranno spedite le scrit•
te ove Ella sara per indicare. La prcsidenza none facoltizzata ad oltrepas­
sarc questa somma.

Verdi risponde a tutta velocita insistendo sulla cifra richiesta:


[36]
Ill.mo Sig.' Conte Mocenigo (Venezia)
Parma 3 Maggio z843.
Non posso acccttarc la somma che la S.V. mi offre nella lettera del I. 0

cor.ce Calcolata la mcssa in scena dei Lombardi, la spesa del libretto, le


spcse di viaggio e dell'alloggio in Venezia, io verrei ad intascare per l'opc­
ra nuova molto mcno di quello chc ho avuto pei Lombardi somma della
quale non mi contcnterei per l'anno vcnturo.
Io mettero in scena i Lombardi, scrivero l'opera nuova lasciando inte­
ro lo spartito all'lmprcsa, faro scrivero I il libretto a mie spese, e l'Impre-
.� mi• pagbera� L . a. dodicimila - Oppure s1• lasCl• a me la pro-
sa o la Socicus z 2,000
prieta dello sparti.to, rcstando le altre condizibni, e mi si pagbera in L. a.
scimila
6.000
Sc la S.V. puo accettarc o la prima o la seconda di queste condizioni
puo mandarmi le scritte a Parma ove mi fermero ancora 8 o 10 giorni,
avvertcndo cbc io non posso assolutamcnte diminuire le cifre.
Con tutta stima mi dichiaro Suo Scrv.
G. Verdi.
Ernani 45
In realta Verdi restera a Parma fino a tutto maggio,9 ma intanto la
sua risposta, affidata a un servitore d'albergo per essere inoltrata, tar­
da a giungere a destinazione. Nel frattempo a Mocenigo perviene
una lettera dell'editore Lucca, il quale insiste nella proposta, gia
avanzata tramite il Bonola (vedi doc. 23), di acquistare il futuro spar­
tito di Verdi:
[37]
FRANCESCO LUCCA
Editore di musica
Con Stamperia, Copisteria e Grande Archivio di Spartiti per uso dei
Teatri
Contrada di Brera al N° 1.559
e Negozio dirimpetto all'I.R. Teatro alla Scala

al Sig: Conte Mocenigo


Presidente agli Spettacoli Milano Ii 5. Maggio 1843
Vene:da
Per mezzo dell'amico Bonola, feci, qualche tempo fa proporre alla S.V.
Preg.ma se Ella fosse disposta a far iscrivere dal Maestro Verdi un'opera
per codesto gran teatro della Fenice per la quale io sarei entrato per me­
ta nella spesa a condizione che lo spartito rimarrebbe di mia esclusiva pro­
prieta dopo l'uso in detto teatro, ma non avendo per anco riscontro su di
tale proposito, 10 giovami pregarla di volermi significare quali siano le di
Lei intenzioni per mia regola, mentre propizia colgo la circostanza per
offerirle la mia servitu, avendo, come Ella sapra, fatto teste acquisto de­
gli spartiti il Reggente di Mercadante, e Virginia di Nini, che ebbero s}
aggradito successo nello scorso Carnovale il primo in Torino e l'altro in
Genova.
In aspettativa di un fav.e di Lei riscontro ho l'onore di riverirla colla
piu alta Considerazione suo Dev.mo Servitore
Franc.0 Lucca.

Non avendo ancora definito le trattative con Verdi, Mocenigo non


puo ovviamente prendere alcuna decisione sull'argomento; e in ogni
caso l'astuto Presidente sa bene che con il trascorrere del tempo la
spietata concorrenza fra i due editori rivali, Lucca e Ricordi, non puo
che migliorare a favore della Societa Proprietaria della Fenice le con­
dizioni di un'eventuale vendita dello spartito. Preoccupa Mocenigo,
piuttosto, la mancata risposta di Verdi, e in data 15 maggio solle­
cita il musicista indirizzando, per maggior sicurezza, sia a Parma sia
a Milano:
46 La botte1.4 ddu musiu

[38)
Al N° 176
Al sr Maestro Vcrdi Parma
Milano
Attcndo tuttavia riscontro alla proposta che le ho rimessa a Parma in
raccomandazione postale il d1 1° corr.e relativa alla compilazione di un
nuovo spartito per la prossima stagionc di Carnovale, e Quaresima 1843-
44.-
Circa poi le condizioni avvanzatcle spero le avranno gradito, ad ogni
modo sc tcnui assai fossero le diffcrenze si compiaccia farmene giungere
l'indicazione affinche possa proporre l'approvazione. Questa Presidenza
non puo ulteriormente ritardare le propric decisioni sulla scelta del mae­
stro per lo spartito d'obbligo, la invita a riscontrarmi a pronto corso di
posta. - Anzi per tema chc la prcsente non le arrivi a Parma prima della
sua partenza, glie nc dirigo un duplicato a Milano. -
V[cnezia). 15. Maggio 1843

Verdi rispondc immcdiatamente rcplicando la lettera dcl 3 mag­


gio:
(39]
rnmo Sig.' Conte Moccnigo (Venezia)
Parma 17 Maggio 1843
Sono dolentissimo che Ella non abbia ricevuto una mia lettera in data
dclli 3 cor ... in risposta alla sua del 1.0• Io era ammalato e consegnai la
lettera ad un servitore dcll'albergo il quale forsc non la imposto - Le
trascrivo quella lettcra precisamentc.
( Segue copia conforme dclla lcttcra dcl 3 maggio]
G. Verdi
P.S. Sc Ella mi risponde a pronto corso di posta puo dirigere a Parma
perche mi fermero qul fino alla scra dcl 22. cor.'e Alla sera dd 23 saro
probabilmentc a Milano.U In ogni caso la rcndcro avvertito sia chc mi
fcrmi, o chc parta.

Mentre e in viaggio la replica del 17, il conte Mocenigo riceve fi­


nalmente in data 15 (come appare dal N. 212 dcl protocollo della
Presidenza) la lettcra del 3 (regolarmente spedita dal servitore del­
l' albergo; il timbro postale di partenza da Parma reca infatti la data
del 3 maggio); c subito la riscontra accettando la cifra richiesta da
Verdi e unendo la proposta di c ontratto:
Ernani 47

[40]
N. 212
v.• li 18/5/43
Sig.' Verdi Maestro
Milano.
Oggi solo mi fu rimessa la di Lei lettera Sig' Maestro, del g. 3. e cio
devo attribuirlo a non aver Ella sull'indirizzo indicato la Presidenz.a. So­
no dolente del ritardo mio involontario al riscontro.
Le unisco le scritte e calcolo che l'assumere che fa la presidenza la re­
sponsabilita dell'aumento di lire due mille austr. sul fondo stabilito dalla
societa le sara una prova non dubbia dell'alta stima in cui tiene il di Lei
merito e del desiderio che professa ch'ella scriva appositamente per que­
sto grande Teatro.

Fra le carte dell'archivio feniceo si conserva la minuta della prima


stesura delle « scritte » inviate a Verdi; essa minuta e redatta su
quella del contratto con il maestro Levi; conserva incancellata la da­
ta del 2 3 marzo relativa a quest'ultimo contratto, e contiene anche
le correzioni che saranno poi richieste da Verdi. Ecco intanto gli ar­
ticoli, ricavati dalla prima stesura spedita il r8 maggio, di cui Verdi,
prudente e meticoloso uomo d'affari, richiedera la modifica:
(41]
[ ... ]
2: II libretto relativo stara a carico del Maestro, il quale si obbliga di
0

sottoporlo all'approvazione della Presidenza entro il venturo mese di ago­


sto 1843. L'approvazione verra impartita o rifiutata entro giorni died dal
ricevimento del libretto.
3: 0 Si obbliga esso S' Maestro Verdi di consegnare alla Presidenza lo
Spartito perfettamente complettato entro il mese di Decembre successivo
pure 1843., onde ne' possano essere allestite le copie in tempo utile per
prin.cipiare le prove relative i primi giorni di Gennaro; resta convenuto
che la nuova opera del sr Verdi andra in scena appunto dopo la nuova
opera d'obbligo 12
[ ... ]
7: 0 In correspettivo degli obblighi assunti dal sr Verdi, resta convenu­
to che la Presidenza di questo grande Teatro gli contera austr. lire dodici
mille e cio in tre eguali rate la prima alla consegna dello spartito la secon­
da a1la 1.• prova d'orchestra e la terza verificata la 3.• 13 rappresenta­
zione -
[ ... ]

Tre giorni dopo, 21 maggio, nella convocazione della Societa Pro-


Lil bottega della mu.rica

prictaria dclla Fenice il conte Mocenigo riferisce sulla trattativa av­


viata con Verdi, come risulta dal processo verbale della seduta:
(42]
( ... ] Passati a trattare il scttimo oggctto 14 il Presidente agli Spettaco-
li ( ... ] Informa per le pratiche esperitc per la scritturazione del Maestro
Compositore dcll'opera di obbligo. Manifesta essersi offcrto il Maestro
Paccini per il corrcspettivo di £ 9000.- 15 c Verdi per il correspettivo di
£ 12000. Aggiungc cssersi la Prcsidcnza di concerto col Coote Podesta
dccisa per quest'ultimo, dacche l'incontro ottenuto dal Nabucco ed il suc­
cesso prodigioso sullc scene della Scala dci Lombardi a11a prima Crociata
danno una fondata lusinga d'un felice risultamento per la nuova opera,
c tanto piu quanto che si pote conciliare anco l'obbligo nel Verdi di por­
re in iscena l'altro suo spartito i Lombardi col quale si aprira la stagione.
E qul il Presidentc agli S pettacoli dopo la comunicazione della scrittu­
ra del Verdi si reputa in dovcrc di far conoscere che giunsero qul dagli
Editori Musicali propostc per l'acquisto dcl futuro Spettacolo del Ver­
di. -
Che per quanto favorevoli questc fossero non credeva opportuno di ac­
ccttarle perdendosi cosl una delle piu fondate lusinghe di migliorare la
sorte della Teatrale Amministrazione della stagione ed anzi esser deside­
rabile chc la Societa si pronunzi sc intenda di accettare o rifiutare la pro­
posta di ccssione. [ ... ]

Tale ultima questione, come vedremo, verra definita solo qualche


mese piu tardi, attraverso la vendita dello spartito a Ricordi. Verdi
intanto, ancora da Parma, tisponde al Mocenigo chiedendo la modi-
6.ca di alcuni articoli del conttatto e, particolare assai importante che
da la misura del nuovo stile professionale che egli intende imporre
nei rapporti con i teatri e con le imprese, l'aggiunta di un articolo
che riserva al compositore la scelta degli intei-preti nella compagnia
di canto gia scritturata:
[43]
Ill.0 Sig.' Conte Moccnigo
Parma 25 Maggio 1843
Ho riccvuto le scritture. In esse parmi di vedere alcuni punti che po­
trebbero essere quistionabili, c siccome ne io ne Lei certamente arneremo
porsi in lite, cosl io faccio alcune modificazioni, che ella (hen s'intende)
potra 00 accettare O rifiutare.
Non posso assogettarmi all'articolo 2.0 della scritta, perche la Prcsiden­
za potrebbe rifiutarmi ed il primo, ed il secondo libretto etc... e cosl non
verressimo mai a term.inc. La Prcsidenza puo csser hen ccrta chc ccrchero
Ernani 49
di farmi comporre un libretto che io possa sentire, onde musicarlo nel
miglior modo possibile. Se poi la Presidenza non ha confidenza in me
faccia Ella stessa comporre ii libretto a mio carico: sempreche questo ca­
rico addattato alle mie forze.
Non posso assoggettarmi all'articolo 3.0 perche (come scrissi nella let­
tera da Udine) io per sistema faccio l'istromentale durante le prove a cem­
balo, e lo spartito none mai intieramente 6.nito che all'antiprova generale.
Nel 7.0 articolo bisogna levare: verificata la 3.• rappresentazione per•
che la 3.• rap. non potrebbe verificarsi per mille cause a cui io non deb­
bo esser sogetto.
E necessario aggiungere un decimo articolo come vedra qui sotto. -
2.0 Il libretto relativo stara a carico del Maestro -
3.0 Si obbliga esso S. Maestro Verdi di esser pronto d'andare in sce­
na coll'opera nuova un mese circa dopo l'andata in scena dei Lom­
bardi sempreche siensi fatte tutte le prove neccessarie ad una buo­
na esecuzione -
7.0 ....... gli contera L. austriache 12,000 dodicimila in tre eguali rate.
La prima all'arrivo alla piazza, la seconda alla prima prova d'or­
chestra, la terza fatta la prova generale -
xo.0 Gli artisti che dovranno eseguire l'opera nuova del M.0 Verdi sa­
ranno scelti dal M.0 stesso dall'elenco della compagnia -
Se non ho rimesso le scritte egli e stato per non fare un volume trop­
po grosso. Io le rimandero o distruggero come Ella m'indichera.
Se Ella risponde a questa mia a posta corrente puo dirigere a Parma
diversamente a Milano
Con tutta stima mi protesto Dev.0
G. Verdi.

Mocenigo - non sappiamo quanto sorpreso o ammirato per la


sagacia di Verdi nel condurre i propri affari - risponde il 28 acco­
gliendo in parte le modi.fiche richieste e inviando la stesura definiti­
va del contratto in triplice copia:
[44]
No 253
Al Sig: Maestro Verdi
Milano
Colla gradita sua 25 corr.• el1a chiede alle scritte speditele alcune va­
riazioni e cio come si esprime per amore di pace, e desiderio di evitare
ogni possibile litiggio
Divide pienamente la Presidenza questo suo modo di sentire e percio
detto la Scrittura secondo la formula sua usuale cbe esclude ogni dubbia
interpretazione.
)0 La boltega della musica

Dcsiderosa pero di fare quanto puo per compiacerla ammise le possibi­


li modificazioni, come rilevera dallc nuove scntte che le spedisce, e di cui
attende quella da lei firmata di ritorno a pronto corso di Posta.
L'Art. 3. c stato reddato in una forma eccevonale che provar le devc
0

la completa fiducia della Presidenza nella di Lei accuratezza ad adempie­


rc all'obbligo assunto; ii timore poi che aver potesse per mancanza di suf­
ficicnti prove o per altri non prevvisibili incidenti, e tolto del tutto col S
9. della ,;critta stessa.
Nel Art. 7 . quantunque cio non sia mai stato richicsto da nessun al­
0 0

tro maestro fino ad ora, e molto mcno esserlo dovrebbe da Maestro di


tanta vaglia, come Lei, venne il pagamento della terza rata determinato
dopo la prima recita in luogo della terza
Fu ammesso i1 S 10 da Lei desiderato colla sola aggiunta che certo tro­
vera conveniente, d'accordo colla Presidenza.
All'Art. 2. None fattibile l'accordare altra modificazione se non quel­
0 0

la del ritardo di un mese alla consegna. Credo pero che quando sapra C(}­
me pratichiamo in tale argomento ella sara perfettamente tranquillata.
11 Maestro spedisce cinque, o sei soggetti, o meno a piacere. La Presi­
denza ne approva uno, o due, e cio quasi a posta corrente.
11 Maestro poi fa scrivere il libretto, e lo assoggetta allo latissimo tem­
po accordato anche atto per atto. Non ponno allora essere necessarj che
piccolissimi cangiarnenti come di qualche pensiero, di qualche sit:uazione
ccc. ecc.
.E poi indispensabile alla Presidenza il conoscere sollecitamente il sog­
gctto per la distribuzione del rimancnte degli Spettacoli.
Se per esempio ella scegliesse l'identico Soggetto d'altro spartito che
s'intende di dare, o che per circostanze locali non convenisse dovrebbesi
rifiutare. La distinzione dunque fra soggetti, e libretti scritti e tale che
l'approvazione non la espone a nessun inconveniente.
La Presidenza d'altronde deve passar d'accordo col Podesta per l'ap­
provazione, e riportare il consenso pure dclla Direzione gcncrale di Poli­
zia. Ella hen vcde adunque che non puo sciogliere il maestro da1 vincolo
dell'approvazione imposta dal Capitolato approvato dal I.R. Governo ge­
nerale.
Non ama poi incaricarsi del Libretto percbe questo e porre un argine
alla tendenza, e preferenza d'un Maestro. D'altronde non si assumercbbe
le trattative pel compenso.
Non rimane ora allo scrivente che accertarla chc alienae dcssa dcl tut­
to da ogni specie di stancheggio; i Maestri Paccini, Nini, Gabussi 16 pon­
no offrirgliene nobile tcstimonianza.

Ed ecco infine il testo integrale del contratto:

d
Ernani

LA PRESIDENZA DEL GRAN TEATRO LA FENICE

Venezia 28. Maggio 1843


Scrittura Teatrale
Fra il nobile Sig'" Conte Mocenigo Presidente agli Spettacoli del gran
Teatro la Fenice faciente per la Presidenza, ed il Sig'" Verdi Giuseppe
Maestro Compositore di Musica viene conchiuso il presente Contratto,
che avra forza e valore come se fosse deposto in Atti di Pubblico Notajo
alle seguenti condizioni.-
°
1 11 Sig' Maestro Verdi si obbliga di scrivere sopra apposito libretto
una nuova opera seria in musica da rappresentarsi in questo Gran
Teatro della Fenice nella Stagione di Carnovale, e Quadragesima
1843-44
2.
0
11 libretto relativo stara a carico del Maestro il quale si obbliga di
sottoporlo all'approvazione cntro il venturo mese di Settembre
1843.-
3° Si obbliga esso M0 Verdi di aver complettato il suo spartito in
tempo utile da poter andare senza eccezione di sorte alcuna col
suo spartito in iscena il primo Sabbato di Febbrajo p.v.
4. 11 Maestro dovra trovarsi in Venezia il giorno 25 Dicembre 1843
0

e rimanervi almeno fino a che siasi verificata la terza recita della


sua nuova opera, e dovra pure assistere a tutte le prove, provini,
che per essa si faranno nonche alle prime Recite. -
5° 11 Maestro si obbliga inoltre di porre in iscena pella sera di S. Ste­
fano 26 Dicembre p.v. il suo spartito i Lombardi alla prima Cro­
ciata e di dirigerne tutte le prove al Cembalo e di Orchestra. -
6° 11 libretto, lo spartito, e le riduzioni dello stesso rcsteranno in as­
soluta proprieta della Socicta Proprietaria del Gran Teatro la Fe­
nice. -
7° In correspettivo degli obblighi assunti dal Sig'" Maestro Verdi re­
sta convenuto che la Presidenza di questo G. Teatro gli contera
Aus• £ r2000 Dodicimilla, e cio in Tre eguali rate, la prima a1la
consegna dello spartito, la seconda a1la prima prova d'Orchestra
e la terza dopo verificata la prima rappresentazione
8° In favore della presidenza staranno tutt'i casi fortuiti Teatrali di
metodo. -
9° In quanto insorgesse di.ffercnze per conto dell'andata in isccna
dell'Opera resta espressamente convenuto che si assoggetta il
Maestro Verdi in via di apello dcllc decisioni della Presidenza al­
la sola Autorita Politica
IO Gli artisti chc dovranno escguire !'opera nuova del Maestro Ver­
di saranno scelti da1 Maestro stesso dall'elenco della compagnia
d'accordo colla Presidcnza
-
La bottega della music•
Tanto di rcciproca buona fcde convengano le parti obbligandosi cia­
scuno alla rifusione dei danni in caso di mancanza e si fumano
AF Mocenigo pres. agli spett.
[di pugno ch Verdi:] Semprecchc l'approvazione del Libretto non mi
esponga a verun mconveniente come vengo assicurato nella lettera z8
Maggio accompagnatoria di questa Scrittura (alla quale lettera mi atterro
sul modo di far approvare il libretto) mi sottoscrivo
Maestro di musica
G. Verdi 17

11 28 maggio Mocenigo provvede intanto a riscontrare l'offerta di


Pacini scrivendo all'agente Bonola:
[46]
Venezia 28. Maggio 1843
Al Sig. Bonola
Milano
[ ...] Il Maestro Verdi ha gia ricevute le scritture pel venturo Carn.
Quar., non mi e adunque dato di rivedere quest'anno a Venezia il Cav.
Paccini che tanto stimo, e cui pregola far giungere i miei piu distinti com­
plimenti.
Pel tenore Conti attendo una proposta concreta e possibilm.e un com­
promesso; see effettivam. in mano di Giacone temo che la domanda sia
eccessiva.

Infine il 6 giugno, cla Milano, Verdi restituisce per posta racco­


mandata le due copie del contratto entrambe sottoscritte con l'ag­
giunta in calce, sopra riportata, insieme a un'accompagnatoria nella
quale accenna a « un poeta assai distinto di Milano » (potrebbe trat­
tarsi di Andrea Maffei, ma e pura ipotesi) e propone alcuni argomen­
ti che segnano una decisa svolta rispetto al genere storico-religioso
di Nabucco e Lombardi, quali il Re Lear di Shakespeare e due poe­
metti di Byron:
[47]
All'Ill° Sig'" Conte Mocenigo (Venezia)
Milano 6. Giugno 1843.
Le ritomo la scrittura firmata. Io spero che nulla vi sara da dire perchc io
mi atterro ai patti e faro con tutta coscienza il mio dovere -
Pregbero la S.V. di farmi sapcre, quando appena potra, i nomi cbe
comporranno la compagnla -
Al piu presto possibile faro conoscere alla Presidenza l'argomento del­
l'Opera, il quale dipendcra ancbe dai sogctti cbe avro. Per escmpio s'io
Ernani H
avessi un'artista del[la] forza quasi di Ronconi 18 io sceglierei o il Re
Lear od il Corsaro,1' ma siccome probabilmente convena appogtarsi alla
prima donna cosl forse potrei scegliere o la Fidanzata d'Abido, o qual­
che altro in cui fosse la x .• donna protagonista. In ogni modo io sceglie­
ro un sogetto che non avra relazione col sogetto d'altro spartito.
Ho scritto a Cammarano, a Solera, a Bancalari di Genova. Forse anche
un poeta assai distinto di Milano potrebbe darmi questo libretto, che po­
trebbe esscre assai hello. Se tutti questi mi mancasscro io non saprei ric­
corrcre ad altri che a Peruzzini.
C:On tutta stima mi di[co]
G. Verdi

La compagnia della Fenice per la stagione 1843-44 era ancora in


fase di definizione, salvo la riconferma (e Verdi, per l'accenno fatto
alla prima donna, doveva forse esscrne gia al corrente) del soprano
Sofia Loewe. Fra gli altri, oltre ai tenori Mei, Conti e Guasco, la Pre­
sidenza stava trattando il baritone parmigiano Antonio Superchi, chc
in una lettcra al scgretario Brenna relativa alla cifra d'ingaggio os­
servava:
(48)
Al Sig' G. Brenna
Milano 7. Giugno 1843.
[ ...] L'Opera dei Lombardi alla prima Crociata mi e veramente bassa,
ma merce le cure dcl mio Egregio concittadino M0 Verdi, spero si potra
ridurre adattata, e in caso si combini non sara male si dia avviso al sud.10
M.0 che ora si trova in Milano. [ ... ]
Ant° Superchi

Non ci sono pervenute, se mai esistano, le lettere che Verdi an­


ounciava aver scritto a Cammarano e a Solera; ci e pero pervenuta
quella diretta al genovese Domenico Bancalari (1809-1879), autorc
del libretto della Virginia del Nini e di ll a poco autore, vedi combi­
oazione, del libretto per l'Hernani di Alberto Mazzuccato, che andra
in scena al Carlo Felice di Genova la sera di S. Stefano di quel 1843.
Verdi aveva probabilmente conosciuto Bancalari nel gennaio 1841
quando s'era recato nella citta ligure per mettervi in scena l'Oberto.
La lettcra a Bancalari reca tuttavia la data dell'II giugno, cioe cin­
que giorni piu tardi della lettera a Mocenigo con la quale il compo­
sitore informava di avergli gia scritto... :
La bottet,a della music•
[Milano, 11 Giugno 1843)
Sono scritturato per scrive� un'opera a Venezia. Vorresti tu scrivermi
il libretto? Sc lo vuoi, e se hai t&mpo mandami addirittura due o tre sog­
gctti pcrchc e necessario siano approvati dalla Presidcnza.
lo desidererei un libretto grand1oso e nell'istesso tempo appassionato,
e che i taccasse dal Nabucco e dai Crociati Siavi molto fuoco, azione
moltii. ima, e brcvita. T'avverto che dovra esscre appoggiato alla prima
donna[ ... ][ABBIATilp.469) . I

In pari data V erdi scrive al basso Ignazio Marini, gia primo interpre­
tc dell'Oberto, che allora si trovava a Barcellona:
Sento con piacere estremo che tu ritorni fra noi, cd i Milanesi accoglie­
ranno con trasporto 11 loro basso prediletto. Io ho scritto due opere ulti­
mamente· il Nabucco ed i Lombard, in cui tu hai una parte nella qualc
forse primeggerai. Ncl Nabucco la parte dcl Profeta e nei Lombardi la
parte di Pagano, le quali sembrano scritte per tc; ed anzi ti diro che avrei
grandissimo desiderio di sentirle da te. Io, nel carnevale, scrivero a Vene­
zia, perche non voleva arrischiarmi a scrivere al momento un'altr'opera a
Milano, e sono stato costretto a rifiutare tuttc le gentili offerte che mi ha
fatto Merelli [ ... ) [COPIALETTERE p. 423)

lntanto la lettera di Verdi del 6 giugno arriva a Venezia in assen­


za di Mocenigo, partito per Vienna dove si sta concludendo la sta­
gione d'opera italiana; il 9 giugno il segretario Brenna gliene tra­
smette il tenore insieme a notizie sulle scritture di alcuni cantanti
per la prossima stagione di carnevale; per la prima volta appare in
questo carteggio il name di un oscuro poeta destinato a diventare
uno dei principali arte6ci del melodramma italiano dell'Ottocento,
Francesco Maria Piave:
[49)
Egregio Sig'" Conte
[ ... ) Verdi accetto la scrittura, c con lettera del 6 corr: e promette di
mandar quanto prima il soggetto dcll'opcra per la approvazione. - Lascia
travvedcre chc per sua partc prefcrircbbe, o il Re Lear, oil Corsaro, o la
fidanuzta d'Abido; c partccipa d'avcr scritto per il libretto a Camerano,
a Solera, a Bancalari, aggiungendo che sc tutti gli mancasscro non sa­
prebbe ricorrere ad altri chc a Peruzzini. - Esso pure e impcgnato pel
Maestro Levi, ma credo che Piave abbia volonta di provarsi nell'arringo,
c che fara al Verdi una proposta. - [ ... )
Venezia 9 Giugno 1843. Affmo 0- Scrvitore
Guglielmo Brenna
Ernani

In pari data Brenna si rivolge a Verdi per comunicargli i nomi di


alcuni cantanti gia scritturati e per informarlo della disponibilita di
Piave:
[50]
N. 278
Al S' Maestro G. Vcrdi • Milano
Mentre accusasi il ricevimento della gradita sua 6 corr.10 si riserva que­
sta Presidenza di parteciparle i nomi che comporanno la compagnia tosto
che sia definitivamente completata. - Intanto ella puo contare sulle si­
gnore Soffia Loew, ed Isabella Ober Mayer Rossi Prime donne soprano
assolute; sulla sra Carolina Vietti prima donna contralto assoluta, e sulla
S"" Laura Saini seconda donna mezzo soprano. -
Pel Tenore, e pel primo Basso assoluto non sono ancora definite le trat­
tative. Si e pero scritturato pure qual primo basso assoluto il S' Arman­
do Latour sul quale al caso ella puo egualmente far conto. -
Attendesi com'ella promette l'argomento del libretto per la relativa ap­
provazione, ma la si avverte che il S' Peruzzini e impegnato a scrivere al­
tro libretto pel Maestro Levi che pure scrive un'opera nuova pel prossi­
mo carnovale. - Nulla meno vi ha qui il S' Francesco Maria Piave, che
credesi se ne incaricherebbe
V[enezia]. 9 Giugno 1843 [Guglielmo Brenna]
Visto C. Pigazzi

Nativo di Murano, di tre anni piu anziano di Verdi, Piave, ab­


bandonati gli studi ecclesiastici cui il padre l'aveva indirizzato, aveva
completato gli studi di retorica e filosofia a Roma, dove la famiglia
si era trasferita in seguito a traversie economiche. E a Roma aveva
iniziato l'attivita letteraria « traducendo salmi, pubblicando articoli
a carattere biografico e novelle ispirate a Walter Scott ». 21 Tomato
a Venezia nel 1838, dopo la morte del padre, si era impiegato come
correttore di bozze alla Tipografia Antonelli (cfr. doc. 18). « Socio
dell'accademia dei Concordi, si dilettava a comporre versi, per la
maggior parte in dialetto veneziano ».22 Se si esclude una collabora­
zione con Peruzzini nel 1842 per il Duca d'Alba di Pacini, egli era
praticamente esordiente in campo librettistico. « Credo che Piave
fara al Verdi una proposta », aveva scritto Brenna a Mocenigo (doc.
48); c infatti il poeta muranese scrive direttamente a Verdi per pro­
porgli un Cromvello (cfr. doc. 87), ricavato da un Hallan Cameron
di Walter Scott.23 Non si conosce la lettera di Piave, bensl la rispo­
sta di Verdi:
LA bottega deU11 miuiu
Milano, r6 giugno 1843
Al pari di Lei �nto chc il CromveUo sarebbe un ccccllente argomcnto,
ma non mi pare adattato alla circostanza. Per molte ragioni cbe Ella stcs­
sa conoscera scnza ch'io le ripcta, c ncccssario scegliere un soggctto in cui
siavi la 1• donna protagonista.
Al m omenta non potrci acccttarc la gent. di Lei offerta pcrcbe attcndo
risposte da altri pocti con cui sono impcgnato. Nel caso sarei ben contcn­
to di approfittare dei di Lei talenti. lntanto s'Ella sente di finire il Crom­
vello potrebbc sempre sc non per Venezia, csser buono per me. [ABBIATI
I p. 470]

Momentaneamente accantonata la proposta di Piave e in attesa


dclle risposte dei Bancalari, Cammarano e Solera, Verdi conta forse
di valersi del « poeta assai distinto di Milano » cui aveva accennato
il 6 giugno; ed econ lui probabilmente che affronta la scelta del sog­
getto. Intanto il segretario Brenna informa Carolina Vietti (un con­
tralto di cui sentiremo riparlare per l'insistenza con cui si vuole in­
serirla a tutti i costi nclla nuova opera di Verdi) sui ruoli che essa
dovrebbe interpretare nel corso della prossima stagione di carnevale:
r,x]
No 299.
sra Carolina Vietti in Milano
Ella sa, ch'io le parlai dci Lombardi, come di un'opera dclla quale al­
tri m'avcva parlato, ma ch'io non conosccvo afEatto - Credo quindi, cbe
la non vorra farmi colpa d'un'asserzione cbe non dipendeva da fatto
mio.-
Ad ogni modo i maestri che scrivono per la vegnente stagione di car­
novale, e quarcsima furono ambedue prevenuti della scrittura seco lei
conclusa, ed anzi il maestro Levi, cbe scrive la Giudita destina a lei la pa.r­
te d'Idaspc amante d'Olofeme.
Certo anche Verdi, che scrive l'opera d'Obbligo sapra far buon conto
de' suoi talenti, e cosl non v'ha dubbio cbe la non avra gran fatto ad in­
grassare per poco che la c'cntri nelle due altre opere che restano a dc­
stinarsi. -
Anticipo pci miei supcriori il concambio de' suoi gentili ricordi, e me
le protesto
V[enczia). 22 Giugno 1843 [Guglielmo Brenna)
Visto C. Pigazzi

Il 29 giugno Verdi fa pervcnire a Mocenigo le prime proposte


concrete; a differcnza dcgli argomenti suggeriti nclla lettcra del 6
giugno (doc. 47), csse riguardano ora personaggi storici, quali Cateri-
Ernani 57
na Howard (la quinta moglie di Enrico VIII d'Inghilterra, fatta de­
capitare nel r542 sotto pretesto d'infedelta), Cola di Rienzi, e il Car­
lo Magno della Caduta dei Longobardi (forse ispirata, quest'ultima
proposta, dal manzoniano Ade/chi, pubblicato nel r822):
(52)
Ill. Sig' Conte
Milano 29 Giugno 1843
Le spedisco il programma della Catterina Howard.
Io avrei da proporre due altri argomenti che sarebbero di gran lunga
a questo superiori, ma non so se saranno eseguibili. L'uno e il Cola da
Rienzi 14 magnifico argomento, ma, per quanto possi esser trattato con
moderazione, forse la Polizia nol permeterebbe. L'altro la' Caduta de'
Longobardi che sarebbe pure eccellentissimo, ma mi abbisognerebbero
un baritono per rappresentare Carlo Magno, ed un basso vero per rappre­
sentare !'ultimo re de Longobardi Desiderio oltre la 1 .• Donna, tenore,
etc... etc. -
Avverto che se questa Catterina facesse all'uopo vi sarebbero alcuni
cambiamenti da fare nell'ultirna parte - Attendo sollecita risposta tanto
su questo come sulli altri due argomenti per occuparmene subitamente
Ho l'onore di dirmi Um. Serv.
G. Verdi.

In assenza di Mocenigo la risposta non tarda tuttavia ad arrivare per


mano del Brenna:
(.53)
No 319
Al sr Maestro G. Vcrdi . Milano
11 Co: Mocenigo e assente tuttavia da Venezia. - Pure passo frattanto
il programma del libretto Catterina Howard alla approvazione della Di­
rezione di Polizia e del S' Co: Podesta. -
Di cio la avverto per direttiva norma; e perche la non accagioni di tra­
scuranza ii ritardo che sara mestieri di frapporre alla approvazione del
programma stesso. -
Il Presidente anziano di questo Teatro S' Cristoforo Pigazzi, e costl, e
credo che a qucst'ora sad. stato a vederla. - Ad ogni modo pero s'ella
avesse alcun che a comunicarle, non ha che a cercarne conto al S' Ri­
cordi. -
Nella sua del 29 Giugno, che viene cosl preliminarmente riscontrata,
la non fa cenno del Poeta che deve scrivere il suo libretto. - Abbia la bon­
ta di comunicarne il nome; ed a questo proposito avverta che la Presi­
denza non avrebbe niente in contrario se la sua scelta fosse caduta sul
' La bottega della musi.

bravo Pcruzzini, c chc solamcntc per toglicre di mezzo gli ostacoli, cd


pcrditcmpo la avverd colla lcttcra 9 Giugno dcl N° 278 che assunse in
pcgno per Levi. - Cio aggiungo perchc fu fatto credere a Peruzzini ch'c
la upponga la Presidenza non favorevole a suoi lavori
C:Olgo poi l'opportunita per offerirle in quanto valga la mia serviru,
dichiararmi, a tuttc prove cosa sua
V[ cnczia]. 1 lugho 1843. [ Guglielmo Brenna
Visco G. Barbaro pres.e

In pari data Brenna informa il presidente Pigazzi a Milano:


[}4]
Egregio sr Cristoforo
[ ...] Verdi ha mandato l'argomento ed ii programma pel libretto dell
nuova sua opera, ma non dice chi nc sara ii Poeta. - Il nob. S' Barbar,
lo lcssc, c gli piacquc. - Domani lo passero al Co: Podesta, e poscia i
Cons.e Brasis. [ ...]

i
V [ cnczia] x luglio 1843. [ Guglielmo Brenna

I 11 giorno successivo il solerte segretario informa Mocenigo:


lnl
Eccc:llenza
[ .. ) Verdi ha rimcsso il programma pel libretto della sua opera. - L'at
gomento nee Catterina Howard. - Oggi lo rirnetto al Co. Podesta, e do
mani al S' Conse Brasis. - '(emo pero che vi sia troppa attrocita per cu
non sara forse cosl facilmente ammcsso. - Ad ogni modo ella lo vedra, 1
giudichera. - [ ... )
Venezia 2 luglio 1843.
G. Brenru
lntanto Verdi riscontra a stretto giro di posta la lettera di Brenna
senza pero rilcvare il nome del « distinto poeta », il quale evidente
mentc vuole conservare !'incognito; nella sua risposta il composito
re tratta di un terzo argomento byroniano, I due Foscari,25 di cui ave•
va parlato in quei giorni a voce con Pigazzi (dr. doc. 57) durance la
visita di questi a Milano:
[56]
Sig.r G. Brenna
Milano 4 Luglio 1843
Agli argomenti mandati unisco l'altro intitolato: I Due Foscari di cui
£ra pochi giorni mandero ii programma. Questo c fatto Veneziano, e po­
ttcbbc intcressare moltissimo a Venezia; d'altronde c pieno di passione,
Ernani 59
e musicabilissimo -. Esaminati bene gli altri argomenti m'accorgo che il
l- Cola da Rienzi, trattato come si deve, non si permettera, e che la Caduta
1- e argomento bensl grandioso, ma poco drammatico, e troppo discucito -
Il Poeta che scrivera il libretto e nome assai distinto, ma non vuole esse­
C re conosciuto.
Quantumque io stimi moltissimo Peruzzini, non sono pero mai stato
in trattative con Lui perche appunto mi fu fatto credere che la Presiden­
za non Ii fosse favorevole, e perche una lettera della Presi.za istessa del
19 Aprile mi diceva: N 3. Incaricarsi del Poeta eccettuando Peruzzini
gia impegnato per altra Opera.
S'Ella puo rispondermi qualche cosa sulla Catterina, e sui Due Foscari
prego di farlo subito perche pel g.0 10 partiro per Sinigaglia -
Ho l'onore di dichiararmi Suo Serve
a G. Verdi.
0
J Verdi si recava a Senigallia, scritturatovi dall'impresario Lanari,
per porre in scena a quel Teatro La Fenice i Lombardi con Erminia
Frezzolini, gia prima interprete assoluta alla Scala del ruolo di Gisel­
da, con il tenore Antonio Poggi, marito della Frezzolini, per il quale
il maestro aveva scritto una nuova cabaletta, e con il basso Carlo
Porto. Alla vigilia della partenza per la cittadina marchigiana, sede
in quegli anni di un'importante stagione estiva che si svolgeva in
concomitanza con la famosa fiera, Verdi trasmette alla presidenza fe­
nicea il prograrnrna dei Due Foscari, insistendo ancora una volta sul­
l'intenzione di ttattare un « genere » che si staccasse da quello del
Nabucco e dei Lombardi:

[57]
Al Sig! Conte Mocenigo
od alla Nob Presidenza del gran Teatro la Fenice
Milano 9 Luglio 1843
D'intelligenza col Presidente Sig! Pigazzi le invio il programma dei
due Foscari. A me pare sogetto interressantissimo e molto piu simpatico
della Catterina -
Domattina parto per Sinigaglia ove mi fermero sino alla fine del mese
per cui prego la S.V. di scrivermi la, al piu presto che si potra, quale del­
li argomenti avranno scelto onde io possa farlo subitamente verseggiare -
Io simpatizzo pei due Foscari, perche, quantumque forse un po' meno
grandioso della Catterina, e sogetto piu appassionato, e non ha i carat­
teri odiosi di quella, e poi perchc si stacca dal genere del Nabucodonosor
e dei Lombardi.
Ho l'onore di dichiararmi. Suo Umil0
G. Verdi.
6o LA bottega della murii

Quale pittorc sccnografo a Senigallia era stato scritturato Pietro Vi


nicr, uno Era i piu rinomati del tempo, cui la Fenice aveva affidat<
sotto la dirczionc dcllo scenografo Francesco Bagnara, gli allestimer
ti dclla stagionc 1843-44. In previsione appunto dei compiti ch
avrcbbc dovuto svolgerc in tale occasione, particolarmente nell'opc
ra inauguralc, I Lombardi, Mocerrigo gli scrive a Senigallia invitaD
dolo a porsi in dirctto contatto con Verdi:
[58)
336
Al S' Pietro Venier Pittorc Sccnografo
in Sznigaglia
Lo spcttacolo d'opcra col quale si aprira la stagionc di Carnovale 18_42
43 [sic] in questo grande Teatro sara lo spartito i Lombardi alla pt1ID1
Crociata del maestro Verdi. - Dal maestro stesso che trovasi ora costl po
tra il S' Venier procurarsi il libretto, non che quelle ulteriori intelligenu
che reputasse neccssarie per approntare gli schizzi delle scene relative, chc
attendesi sieno assoggettati all'Approvazione di questa Presidenza_ non
piu tardi del 1 o Agosto p.v. in riserva di comunicargli frattanto il �ro­
grama dcl hallo, non che i libretti, e programi dei successivi spettacoli. -
V(enczia]. 14 luglio 1843.

Alla Fenicc intanto la scrittura del primo tenore assoluto per la


stagione 1843-44 era ancora in alto mare; per la verita era gia stato
vincolato attraverso l'agente Giaccone il tenore Luigi Mei: ma M<>:
ccnigo aveva fatto il possibile per sciogliere quel contratto al fine �
poter scritturare un tenore di migliori garanzie e maggior presu­
gi.o.• Nella riunione di Presidenza tenutasi il 25 luglio Mocenigo in­
forma che l'agente teatrale Giaccone e disposto ad accordare lo scio­
glimento del contratto « purche in sostituzione si scritturi da lui pel
Carnovale il Tenore Conti, per la Quaresima il tenore Guasco verso
il cumulativo compenso di franchi 26000 •· La proposta viene ac­
colta. Nella stessa riunione si accenna anche all'eventuale cessione
dcl nuovo spartito di Verdi:
(59]
[ ... ] Finalmcnte rappresenta il S' Co: Mocenigo che l'Edittore musica­
le S' Luca propose d'acquisire la proprieta dcl nuovo spartito che sta per
scrivere il Maestro Verdi pcl prezzo di Auste £ 8000; e purche gli si ac­
cordi la prefcrenza, offre di acquistare anco lo spartito Ferrari Ultimi gior­
ni di Suli.Z1 - Quantunquc in massima cgli, il S' Co: Moccnigo ritenga
non csserc intercsse dclla Socicta di ccdcre le proprieta de' nuovi lavori
Ernani 61

musicali prima che se ne conosca l'esito, pure trattandosi di combinare la


>, vendita anco dello spartito Ferrari, trovercbbe utile di far buon conto
l­ della proposta Luca. - Gli altri 21 e0nvenendo nell'utilita del partito vie­
e ne stabilito di devenire alla cessione del nuovo spartito Verdi, e dello
spartito Ferrari Ultimi giorni di Sulli preso per base il comulativo inden­
nizzo di £ 12000.
l-

Durante i primi giorni del suo soggiomo a Senigallia, Verdi - cui


sembra esser venuta meno la collaborazione del « distinto poeta mi­
lanese » - viene informato da Venezia, quasi certamente da Brenna
(N. 362 del Protocollo di Presidenza; minuta mancante) della non
approvazione del soggetto dei Due Foscari, della riproposta del
Cromvello di Piave e della scrittura del tenore Mei (notizia, questa,
che parrebbe contrastare con le risoluzioni prese nella riunione di
Presidenza del 25 luglio, di cui sopra, ma che si spiega tuttavia per
il fatto che la lettera di Brenna aveva preceduto di almeno una set­
timana quella riunione, ed e evidente che nel frattempo era giunta
l'accettazione dell'agente Giaccone allo scioglimento concordato del
contratto di Mei). Il compositore interviene subito scrivendo a Mo­
cenigo:

(60)
Ill Sig' Conte
Senigallia 26 luglio 1843.
Non ho ricevuto nessuna lettera dalla Presidenza. Spiacemi che non
sia stato approvato l'argomento I due Foscari perche io ne era persuaso;
e perche era libretto gia comesso, e, si puo dire, quasi fatto. Servira per
me in altra circostanza.29
Il Cromvello, per quanto io lo conosco storicamente, e certamente un
bel sogetto; ma tutto dipende dal modo con cui e trattato. Io non cono­
sco il Sig' Piave, ma se la S.V. me lo assicura per buon poeta conoscente
dell'effetto teatrale, e delle forme musicali, lo prego di farle consegnare
la qui acclusa lettera, che Ella favorira primieramente di leggerla: in ca­
so contrario lo pregherei, per non perder tempo d'avvantaggio, di com­
mettere a mio nome il libretto a Peruzzini, col quale dietro risposta della
S.V. mi metterei tosto in relazione -
Non ho mai sentito il tenore Mei, ma non sembra di fama tale da ap­
pagarc le esigenze di quel teatro, quindi io sarci di parere che la Presi­
denza, per star sul sicuro, e per non mettere a pericolo tutti gli spettacoli
della stagiooe, scritturasse un'altro tenore. Per la m.ia opera nuova forse
poco m'importercbbe, quando fossimo intesi col poeta, ma nei Lombardi
La bottega dell4 musiu
30
il tcnorc c:anta nci pc22.i mcno c:attivi dcll'opcra, e credo anche chc ncl­
la Fidanuta,. abbia una part<! forte. Le metto sott'occhio che Lanari ha
in libcru il tenore Roppa..u
Ho l'onorc di sottoscrivermi Um. Sv.
G. Verdi
11 31 dcl cor."' partiro per Milano.

Qu anto alla lettera acclusa, diretta a Piave, non essendoci pervenuta,


si puo solo arguire (vedi doc. 63) che Verdi chiedesse al poeta mu­
ranese ii compenso richiesto. Allo stesso 26 luglio risale la minuta
di una lettera scntta in nome di Mocenigo (la grafia rivela essere di
mano di Brenna) di accompagnamento alla « selva » del Cromvello,
contenente una raccomandazione per ii contralto Vietti:
[61]
N° J2I
S• Giuseppe Verdi Maestro di Musica
in Sinigaglia
I due programi da lei trasmessi vengono rifiutati da queste autorita, il
primo cioc la Catterina Howard per sovverchia attrocita; - il secondo,
cioc i due Foscari, perche involgono ri guardi dovuti a famiglie viventi in
Venezia quali sono le famiglie Loredano, e Barbarigo che potrebbero do­
lersi della figura odiosa che vi si farebbe fare ai loro antenati. - Nella
stringenza dcl tempo ricorsc al pcnsiero l'offerta del S' Piave ed il Co
Mocenigo lo invito a dar la sua sclva, la qualc riporto anchc l'approva­
zione di questa Direzionc di Polizia c della Prcsidenza. -
Cio pero non dcvc imbrigliarc il suo genio, c se ha alcun altro argo­
mento da proporre all'approvazionc clla deve scnza alcun riguardo rime­
terlo. - Che sc quello che le annetto d'ordine appunto del S' Co: Moce­
nigo incontrassc per avventura il suo aggradimento clla puo, e deve farvi
tutti quei cangiamenti d'andamcnto, c di disposizionc chc reputassc op­
portuni, c pci quali le restcrcbbc in ogni caso ad intcndersi col poeta,
come per ogni altro rapporto d'intcresse cc. - .Anzi se si risolvcsse a pre­
scicglicrlo e avviso dello stesso S' Co: Mocenigo, chc le torni indispen­
sabilc un'intcrvista col pocta stesso, per cui sarebbc certo utilissima o
una sua corsa a Venezia, o una corsa del Piave a Milano. -
Ora debbo anco partcciparlc chc vi ha fondata lusinga di poterle offc­
rire un tcnorc di prima vaglia in sostituzione del Mei. - Sc la trattativa
si concludera, gliene sara immediatamentc comunicato il nome. - lntanto
la Presidenza le raccomanda caldamcntc la prima donna contralto sra
Carolina Vietti artista chc avcndo cantato in primavcra fu confermata pcl
. J

Ernani

Carnovale in conseguenza della generale simpatia che qul. desto il suo ra­
gionatissimo metodo di canto, e la specchiata sua diligenza."
V[enezia]. 26 luglio 1843 [Guglielmo Brenna]
D'ordine espresso del S• Presidente
agli Spettacoli Co: Alvise Mocenigo

Le raccomandazioni di Mocenigo e di Brenna in favore della Viet­


ti, motivate molto probabilmente dalla mancata presenza nella com­
pagnia di un primo tenore prestigioso e quindi dalla necessita di co­
prire parzialmente tale lacuna con un contralto, si faranno a tal pun­
to pressanti che Verdi dovra tenerle in considerazione per un ruolo
maschile, addirittura per quello di Ernani. Ma cio accadra alla 1ine
di settembre. Per ora i1 compositore, rispondendo a Mocenigo, sem­
bra ignorare l'argomento, e piuttosto accetta di fare i1 Cromvello su
libretto di Piave:
[62]
rnmo Sig' Conte Mocenigo
Senigallia 31 Luglio 1843
Ho ricevuto il programma del Sig' Piave. Se la Presidenza nulla ha di
contrario, io ne sono contento.
Se la S.V. credette bene di consegnare una lettera che io mandai al
Sig.r Piave in data del 26 cor.t• prego di consegnare anche la qul acclusa,
e cosl. resta fissato che io musichero il dramma del sud.'° Piave.
Prego poi la Presidenza di aver cura per le seconde parti neccessarie
in quest'opera che serviranno benissimo anche nei Lombardi. Nei Lom­
bardi e d'assoluta neccessita una seconda donna soprano, e d'un basso
profondo.
11 tenore Poggi e in liberta per la quaresima se facesse al caso potreb­
bero scriverne.
Domattina parto per Milano. In attenzione de suoi ordini ho l'onore
di sottoscrivermi suo Sv. Um.
G. Verdi.

La missiva verdiana s'incrocia con un'altra di Brenna, indirizzata a


Milano, la cui minuta reca la data del 1° agosto 184 3:
[63]
N° 3 62
sr Giuseppe Verdi Maestro
Compositore di Musica Milano
ll sr Co: Mocenigo e tuttavia in pellegrinaggio, ed ora per quanta
credo trovasi alla Battaglia,34 ove fa la cura dei fanghi, e bagni. - Ella
La bottega delta musie11
avr pcro avuta la mia dcl 28 dccorso colla sclva dcl libretto che propane
Pa vc. - Lore� questa le torni a grado non dubiti per la materialita dd­
la pocsia. - Piave e uomo di lettere, c quantunquc sia questo il primo
libretto d'opcra cria chc si accinge a scrivcre e pero conosciutissimo co­
me pocta lirico, c non lascia chc dcsidcrare per vaghezza di concetti, c
spontaneita. -
Quanta a prctese di compenso Piavc domanda 300 fiorini,35 ma si ri­
meuc intieramentc a me per la riduzionc dclla sua domanda. - Io sono
novello in questa i;orte d'afiari, e pcro sarei imbarazzato a..,Pronunciare un
giudizio. Sc non che mi dica clla cosa trovi ragionevole di spenderc, c
non dubito di ridur Piave a piegare ad ogni suo desiderio non fosse per
altro pcl piacere di scrivere pel maestro che riempie oggidl tutta Italia
dclla sua bella fama. -
Come le dissi nell'ultima mia i1 Tenore non sara probabilmente Mei.
- Nulla esscndovi ancora di definitivamcnte concluso non dovrci vera­
mente dirle il nome di quegli che si spera di sostituirvi. - Pure in confi­
denza sappia che si attendono accettate le scritte che gia si spedirono di
Conti n pel Carnovale, e Guasco 31 per la quaresima. - L'altro tenore pei
Lombardi sara ii S' Bettini.39 - II primo basso Superchi, o Latour a sua
scelta. - Basso pedale il S' Rosi. - Secondo tenore il S' Laner. - Secondo
Basso S' Canetta. - Primi soprani le signore Loew, ed Ober Rossi. - Con­
tralto la S" Vietti. - Seconda doona S" Laura Saini. -
Eccole la compagnia formata ad eccezione dd Primo tcnore assoluto,
che ripeto e tuttavia sub spei. - Nulla meno le scritte spedite non diffe­
riscono gran fatto dalle domande, che vi dicdero tema, e mi lusingo quin­
di che saranno accettate. -
Riscontro cosl per parte dcl S' Co: Moccnigo la gradita sua del 26 lu­
glio, e colgo l'opportunita per dirmi. -
V ( enezia). 1 Agosto 184 3. ( Guglielmo Brenna]

Tre giorni appresso Brenna risponde anche alla lettera di Verdi del
31 luglio assicurando la consegna dell'acclusa a Piave (essa pure non
pervenuta):

(64)
N° 376
Al S' Maestro Giuseppe Vcrdi
Milano
Nell'atto che rimetto a Piave la sua inclusa nclla lcttera 31 dccorso di­
retta al S' Co: Mocenigo ella avra avuta la mia di pari data 40 che le dires­
si in Milano. Con essa le ho gia partecipati i nomi dei componcnti la
compagnia. - Pure glieli ripetero oggi che si avvcrarono definitivamentc
le scritture, chc il dl 31 erano solamente in trattativa.
. l
a Ernani

Loev Soffia
Prune donne soprano assolute .. .
Ober Me11er ROSSI Isabella
Prima donna Contralto assoluta - Vietti Carolina
Seconda donna soprano - Saini Laura
Primo tenore assoluto - fino a tutta la prima domenica di quaresima Con­
ti Domenico. -
Pel rimanente della stagione Guasco Carlo
Altro primo tenore, o compnmario con obbligo anco di supplire, ma ri­
tenute le parti nella loro totalita S' Bettini, di cui ignoro il nome 41
I Superchi Antonio
Primi bassi assoluti
! Latour Armando
Basso profondo - Rosi Settimio
Secondo tenore, e suplemento Lanner Giovanni
Secondo Basso - Canetta Francesco.
Quanto alle pretese di Piave attendo ch'ella riscontri la mia del JI lu­
glio, nella certezza di ridurle a limiti di suo pieno contentamento.
Essendo tuttavia assente il S' Co Mocenigo riscontro cosl in via preli-
minare l'ultima sua, e me le dichiaro
V [ enezia]. 4 Agosto 184 3 [ Guglielmo Brenna]
V.0 expr. G. Barbaro pres.•
L'8 agosto Verdi risponde a Piave e a Brenna. A Piave, entran­
do nel merito del Cromvello ovvero Carlo in Iscozia (cfr. doc. 67) e
raccomandando quella brevita sulla quale negli anni a venire insi­
stera incessantemente:
Milano, 8 agosto 1843
La selva del suo dramma che lessi di sfuggita a Senigallia, e che ora ho
letto piu ponderatamente, ed i versi dell' introduzione vanno a meravi­
glia, e non mi lasciano nulla a desiderare. Faccia pure una parte invece di
un pertichino nel terzetto dell'atto 2.0 ma ometta !'aria. Lei sa meglio di
me che in questo genere di composizione, non c'e effetto se non c'e azio­
ne, quindi parole sempre meno che si puo. Ho visto anch'io che il terzet­
to nclla fine del 2. atto non puo esistere, e faccia come Lei crede basta
0

che ci sia interesse. Cosl pure nel finale dell'atto 3 ° faccia quel che crede,
quello che vien piu naturale nell'azione basta che vi sia interesse. In quan­
to alla durata dei pezzi la brevita none mai un difetto. I metri poi come
lei vuole. Io poi non metto mai ceppi al genio dei poeti, e se Ella dara
un'occhiata ai libretti da me musicati vedra che sono trattati con tutte le
liberta e senza essere rispettate le solite convenienze. Qualche volta per
verita ardisco £are alcune operazioni, ma questo lo faccio per l'effetto ge­
neralc della cosa ma non mai per me perche scrivere un duetto o un'aria,
o su un metro, o sull'altro per mee l'istessa cosa. Le raccomando la bre­
vita perchc questa c voluta dal pubblico.
66 La bottega dtlla music•

Dcsidcrcrci sapcre quando io potro avere la pocsia, e prego prima di


farla approvare dalla Polma [ABBJATI I pp. 471-472]

A Brenna, a proposito del compenso per Piave:


[65]
Sig' Brenna Preg°
Milano 8 Agosto 1843
Ho risposto oggi a tutte le lettere del Sig.' Piave e credo che andremo
pcrfetuunente d'accordo - Circa al prezzo che Ella mi ha domandato le
faccio osscrvarc che Solera dopo d'aver scritto due o tre libretti gli si pa­
go il Nabucodonosor 500 Lire austriache, e dopo, i Lombardi 700 �­
aust. che a Romani, al gran Romani dopo d'aver scritto 100, o 200 li­
bretti, e d'csser diventato il primo poeta melodrammatico Eu pagata la
. .
N o r m a 800 f ranc h1. F atte queste osservazioni
. . runetto a Le.1 d'acco-
rifless10m 42
modare la cosa e di segnare la cif ra la quale verra pagata meta alla con­
segna del libretto, l'altra meta fatta la prima recita.
Se valgo mi comandi liberamente Suo Servitore
G. Verdi

11 giorno seguente la Presidenza riscontra una lettera di Nini che


avcva sollecitato una risposta in merito a un cventuale contratto per
un'opera nuova:
(66)
N° 386
v.• 9/8/43.
Al M. Nini.
In pronto riscontro al gradito suo foglio del 8. corr.e [ ... ].
Abbiamo due maestri che scrivono opere nuove nel corso della stagio-
ne, Verdi e Levi. Ella hen vede che none fattibile il pensare ad un terzo
spartito nuovo. L'autore di tantc belle opere c fra' qucste della Virginia
ha grande probabilita di essere dalla Societa prcsciclto negli anni ven­
turi.o

Il 10 agosto la Presidcnza si riunisce nuovamcnte per ottenere l'ap­


provazione podcstarile delle scritture gia definite nonche quella re­
lativa allo scioglimento del contratto del tenore Mei, per il quale
« l'opinione pubblica si pronuncio molto sfavorevolmente ». Dal
processo verbale della riunione si apprende anche che il libretto di
Piave per Verdi ha mutato titolo in Carlo in Iscozia:
Ernani

Gran Teatro la Fenicc.


Qucsto giorno ro Agosto r843
Processo Verbale
[ ... ] Quanto al maestro compositore per !'opera d'obbligo, prosegue a
dire [il Mocenigo], che avendo il Conte Podesta dichiarato in iscritto chc
non approvcrebbe altro maestro d'obbligo che il Sig. Verdi,44 la Presiden­
za desiderosa di compiaccrlo, malgrado il non piccolo sagrifuio ne conci­
lio la scrittura. [ ...]
In quanta agli Spettacoli, il Sig. Co. Moccnigo dietro le corse vcrbali
intelligenze col Co. Podesta previene aver nolcggiato i due cc1cbri Spartiti
I Lombardi al/a prima Crociata del maestro Verdi e la Fidam:ata Corsa
dcl Maestro Paccini colic esclusionc d'ogni altro Tcatro dellc Provincic
Venete fino al termine della ventura Stagionc - Le altre due opere saran­
no quella d'obbligo de! M0 Verdi c quella offcrta da1 Sig. Levi c dalla So­
cieta in concorso col Conte Podesta accettata.
I soggetti ammessi pei due nuovi lavori sono per la prima Carlo in
Iscozia del Poeta S' Piave; per la seconda Giuditta de! Poeta Peruzzini -
[ ... ]

Intanto Piave mantiene alte le proprie pretese economiche, e


Brenna ne informa Verdi in data rr agosto:
[68]
No 390
Al S' Giuseppe Verdi Maestro compositore di Musica
in Milano
Piave progredisce a tutt'uomo nel lavoro. - Ha compiuto il primo atto.
Ne diede lettura al Co: Mocenigo, che ne rimase soddisfatissimo, e pos­
so assicurarla che in fatto di poesia vi hanno vaghi pensieri e vibratissimi
concetti massime nelle parole di Editta, che sara naturalmente la Loew. -
Le riflessioni chc di coerenza alla gradita sua dell'8 corr.1e mi feci un
dovere di fargli lo condussero a limitare la propria prctesa di compenso
ad Aust.•£ 600., ma non ho assolutamente lusinga di condurlo a meno. -
Egli e uomo di lettcre agli stipendi di piu tipografi. - La vaghezza di
scrivere pel teatro, e la compiacenza di saper da lei musicati i suoi versi
lo indussero a torsi alcun poto da piu gravi lavori, ma non lo inducono
a rinunciare alla sperata mercede. -
Se clla trova quindi d'autorizzarmi a convcnire per le £ 600. che mi
sembrano un dato medio fra le somme da lei indicate io segnero senza piu
il contratto in suo nomc ritenuto il pagamento meta alla consegna del li­
bretto che non dovra ritardarsi oltre il 10 7mbre p.v., e l'altra meta fat­
ta la prima rccita. -
6 La bottega della musica
Gradisca 5' Mae�tro, le proteste della piu sentita stima, e mi creda
V [ enc: 1a l 1 1 Agosto 1843 [ Guglielmo Brenna]

In pari data il Brenna, si rivolge al tenore Antonio De Val - che


nclla tagione d1 pnmavera aveva cantato alla Fenice a fianco della
Vietti in Barbiere dt Sivzglia, Italiana in Algeri e Zampa - perche in­
tcrccda presso Verdi in favore appunto della Vietti:
[69l
N° 385
Al S' Antonio De Val Artista di Canto
in Milano
[ ... ) Se sci in arnicizia con Verdi raccomandale la Vietti. - Egli mi pa­
re poco disposto a favorirla nel suo nuovo spartito, e sembra quasi che vi
assegni una parte unicamente perche la Presidenza gliene mostro il desi­
derio. - Forse non la conosce, cd e quindi probabile che assicurato da tc
si deterrnini a far di quest'artista il conto che merita. -
Bondl. - Gradisci un abbraccio dell'Amico
V[enezia]. II Agosto 1843 [Guglielmo Brenna]

Vedremo cosa rispondera De Val sull'argomento dopo un colloquio


con Verdi. Questi intanto accetta la proposta di Brenna relativamen­
te al compenso per Piave:
[70)
Sig' Brenna Stim0
Milano 14 Agosto 1843
Ella potra segnare in mio nome il contratto col Sig.' Piave alle condi­
zioni esprcsse nella sua lettera del II corren[ te] -
Sento con piacere che i versi fatti godano l'approvazionc dd Sg.' Con­
te Mocenigo[.] Prego di nuovo prima di mandare a me il libretto di far­
lo approvare e dalla Presidenza e dalla Polizia onde io possa mettermi al
lavoro con cuore tranquillo.
Ringrazio lei delle cure che si da a mio riguardo e mi creda sempre
Suo Servit.
G. Verdi

Mentre il conte Mocenigo s'apprestava a recarsi a Milano per in­


contrarsi, fra gli altri, con Verdi e con Ricordi, e mentre Piave spe­
diva al compositore i versi del I atto del Carlo in Iscozia gia Crom­
vello, nuovamente intitolato nel frattempo Allan Cameron, il solerte
Brenna proponeva una conveozione per risolvere la questione del
Ernani

compenso a Piave, e il 17 agosto la sottoponeva all'approvazione del


compositore con la seguente accompagnatoria:
[71)
No 404
Al Sr Giuseppe Verdi M0 Compositore di Musica in
Milano
A quest'ora ella avra avuto da Piave direttamente il primo atto del
nuovo libretto. - E gia bene inoltrato pel secondo, e si ripromette di com­
pierlo se non nel corre Agosto nei primissimi giorni del venturo Settem­
bre. - Pure voile latitudine fino al giorno 20 per togliersi alle conscguen­
ze di qualunque avvenibile sopravvenienza. -
Giacche pel suo contratto ella ha l'obbligo d'assoggettare all'approva­
zione il libretto entro settembre ho creduto inocuo il concedere, quan­
tunque non autorizzato i richiesti died giorni di dilazione, ed ho conclu­
so il contrattello che in dopio originale le accompagno. -
Sui brani di Poesia, che Piave si propane di trasmetterle mano mano
ella puo tranquillamente mettersi al lavoro con cuore tranquillo, giacche
ll assoggettera sempre all'Approvazione del sr Co: Mocenigo, come fece
del primo atto, che avendo riportata la sua approvazione non lascia nulla
a temere per parte delle ulteriori sanzioni. -
Ad ogni modo a lavoro compiuto ella avra una copia intera del libretto
visata dal Co: Podesta, dalla Presidenza, e dalla Direzione di Polizia. -
Riscontro cosl la gradita sua del 14 core, mentre desideroso che si pre­
senti nuova occasione di tributarle la mia serviru me le protesto a tutte
prove
V[enezia]. 17 Agosto 1843. [Guglielmo Brenna]
[72)
Fra Guglielmo Brenna Segretario del gran Teatro la Fenice faciente pel
sr Giuseppe Verdi Maestro compositore di musica in dipendenza a lette­
ra di commissione 14 Agosto corr, ed il sr Francesco Piave viene conve­
nuto quanto segue da eseguirsi di reciproca buona fede, ritenendo vale­
vole il presente contratto per concorde volonta delle parti, come se fosse
deposto in atti di pubblico Notajo. -
I: Si obbliga il sr Francesco Piave di scriverc pel Maestro sr Verdi
O

un nuovo dramma lirico per Musica.


2° 11 soggetto del dramma sara Allan Cameron, o la fuga di Carlo II
re di Scozia dalle persecuzioni di Cromvello giusta la selva gia approvata
dalla Presidenza del gran Teatro la Fenice, e dalla I.R. Direzione di Po­
lizia.-
3° 11 sr Piavc si obbliga di dar compiuto il suo lavoro entro il gior•
no 20. 7mbre p.v. ogni eccczione rimossa. -
70 L, botttga dtll.a musiU
1 obblig2 pure di camb1arc nel libretto ad ogni inchicsta del 5
r
-4
Verdi que1 brani di pocsia che non fossero di pieno suo aggradimento. -
5" In corrcspcttivo dcl lavoro poctico dcl sr Piave, il Maestro Sr V�­
di si assume di pagare al sr Piave medes1mo Austr" lire seicento £ 600. 10
due eguali rate; cioc £ 300 trecento alla consegna del libretto, e le altre
£ 300 trccemo <lopo escguita la prima recita. .
Tanto le parti convcngono di pieno accordo fumando si alla pre senza di
due Tcstimoni.

In cake alla minuta del documento che si conserva nell'archivio fe­


niceo segue la 6.rma autografa del poeta: « F.M. Piave accetto quan:
_
to sopra •· 11 19 agosto Verdi accusa in tanto ricevimento de� versl
dd Cromvello ora Allan Cameron scrivendo direttamente a P1ave:
Milano, 19 agosto 1843
Ho ricevuto il primo atto che trovo eccellente sia per la pocsia sia P_CI"
la forma musicale. Se vi sara qualche c osa d'aggiustare saranno cose pic­
colissime da farsi la al momento. Se egli vorra accomodare qualc�e v�rso
quakhe frase etc ... lo faccia pure quando crede che a me non da mat fa.
stidio.
Io ho posto sotto sigillo questo primo atto perche non voglio mettermi
al lavoro se non ho tutto il libretto. Sono solito a fare cosl e mi trovo me­
glio pcrche quando ho una idea generale di tutto il poema le note si tr°:
vano sempre. Non si prenda percio prcmura per gli altri due atti, perche
s'io li avcssi anche a1la fine dell'altro mese il tempo non mancherebbe �
musicarli. Le raccomando di nuovo l'ultimo finale: le dia tutto quella un­
ta patetica che potra. [ABBIATI I p. 472]

Frattanto Verdi a Milano s'era incontrato con il tenore De Val,


latore, come s'e visto, di una raccomandazione di Brenna in favore
ddla Vietti, e con il conte Mocenigo. Entrambi ne informano il se­
gretario della Fenice. De Val il 24 agosto:
[73]
A[mico]. C[aro].
Milano 24. Agosto 1843
Questa mattina soltanto mi fu dato di vedere il M. Verdi, al quale feci
una forte raccomandazione per la Vietti: lo assicurai che cssa ha una bcl­
la vocc, che canta benissimo, e che fara cosa grata al Pubblico ed alla Pre­
sidcnza, se le scrivera una bclla parte; cd egli mi ha promesso, che per
quanto lo permettcra il libretto non ommettera mezzo alcuno onde trat­
tarla bene. Egli c nemico giurato di far cantare una donna vestita da
uomo.
Ernani 71

Eccoti servito, per quanto ha potuto da me dipendere.


[ ... ]
A. De Val

Mocenigo il giorno dopo:


[74)
Milano li 25/8/43
Caro Secretario
[ ... ] Ebbi qul lungo dialogo con Verdi. E contento de! libro di Pia­
ve, desidera solamente che il terz'atto cammini rapidamente e con grande
energia; l'interrogatorio adunque conciso e vibrato; in fin scena grand'aria
pella donna come nella Beatrice. Teme solamente che il vestiario riesca
poveraccio. Sto studiando se si potesse for giungere nel prim'atto alcuni
g�ntiluomini inglesi del partito di Carlo. Vedremo. II titolo fu dal mae­
stro fissato in Cronwel. - In quanto ai Lombardi Degl'Antoni erro leg­
germente per conto della banda; esso riteneva che non ve ne fosse, ed ha
invece soli tre vestiarii; il primo qual signori Lombardi, il secondo da
guerieri, il terzo da soldati turchi. Lo impegni a far subito questi figurini
per passarli pure a1 Podesta ed alla Polizia. - Domani vedro Ricordi [ ... ]
Lo spettacolo attuale della Scala non e cattivo ma orrendo; ii ballo e da
pomi cotti, e la prima ballerina francese da pomi crudi.45 Credo che Levi
sara contento; Verdi vuol andare in carnovale. Non ha deciso ancora nul­
la sulle persone cui affidera le parti. - [ ... ]
il suo A.F. Mocenigo
P.S. Parto Lunedi e Mercoledi saro a Venezia [ ... ]

Intanto, a una successiva lettera con la quale Piave aveva comunica­


to d'aver gia finito il libretto e d'essere in attesa dell'approvazione
politica, Verdi risponde:
Milano, 27 agosto 1843
Ed io pure ho sentito con vera gioia ch'Ella abbia finito ii lavoro. Lo
faccia pure approvare da tutti e poi me lo mandi che mi mettero tosto a
scrivere. Non manchi di fare tutte quelle annotazioni che vuole come fece
nell'atto primo che io non me ne offendo certamente.
Sento che Ella ha ridotto il dramma in due atti: tanto meglio, ma os­
servo che se il second'atto riescisse piu lungo del primo allora sarebbe
meglio tenere la prima divisione. Ci pensi.
Prego di tanti doveri al Sig. Brenna e le dica che ho ricevuto nella scor­
sa settimana le scritte. [ABBIATI I pp. 472-473)

Ma a questo punto cominciano a manifestarsi le prime perplessita


LA bottega della mtmCJI
intorno al Cromvello, o meglio (conforme al titolo fissato da Verdi)
al Cromvell £ lo tcsso Mocenigo a esprimerle a Verdi dopo esser
tomato a Venezia e aver ascoltato da Piave il libretto completo. Co­
minciano cost le torture per il buon Piave che s'illudeva d'aver ter­
minato il lavoro, da lui stesso proposto, torture che praticamente
dureranno quanto durera ... la sua collaborazione con Verdi. E per la
prima volta viene suggerito, fra gli argomenti alternativi, quello '!i
Hernani. Il suggerimento e dello stesso Mocenigo che cosl si esprt­
me il 2 settembre al compositore:
(75]
N. 434
V(enczia). 2/ 9/ 43
Al Maestro Verdi
Letto mi H.i jer l'altro dal Piave il suo lavoro ormai compito. Ridusse a
due atti il libretto; cio non persuade punto, perchc l'azione non guadagna
menomamente in intercsse, perche lo spettacolo diviene brevissimo. TI
poeta si persuasc di ristabilire la disposizione primitiva ammettendo �
mio suggerimento di far giungere al finite del second'atto Evan ed Edit­
ta; e dar luogo cosl ad un bel finale.
Non le nascondo pero, Chiarissimo Maestro, che ripensando a questo
libretto lo trovai di si poco interesse teatrale e si povero di grandi effetti
che memore pure di quanto mi osservo Ella sul conto del vestiario, post �
a calcolo finalmente la posizione dell'opera fra quella brillantissima d�1
Lombardi e quella di Levi pure molto ricca di scene di effetto mi deo­
detti a prcgare il �ta a sostituire altro lavoro proponendogli Hemani o
la torre di Nesle. Mi rispose il Piave che ben volentieri si presterebbe
a questo mio desiderio ma che il tempo era ormai troppo ristretto.
In una nuova conferenza avuta jeri col poeta dietro nuove mie osser-
vazioni e suggerimenti si dccise a mutare il second'atto troppo ........47 as-
sai, ........41 pclla scena della capanna. Si sostitul la selva che qul le com-
piego, e che a parer mio da allo spettacolo interesse maggiore, offre due
brani di grand'effetto come quella dello sbarco, ed il duetto vicino alla
tomba, e pcrmette a Lei Sig. Maestro di dar sfogo alla brillante sua ima­
ginazione, aggiungendo anche nuovo lustro di vestiario, con fclice distac­
co. Piave e occupatissimo; mi prego di scriverle dircttamente tutto cio;
sta attendendo un cenno di riscontro per porre in versi questo secondo
atto rcformato, e si lusinga di offrircelo completo in breve assai, vuole
pcro cssere da Lei assicurato che con oltrcpassare di qualche giomo l'epo­
ca prcfissa del 20 dd cor" non gli verrebbe imputato a colpa.
Io sono desideroso assai che il Cromvcll abbia un immenso successo,
_e percio mi occupo con particolare zelo di quanto puo contribuirvi. Attri•
ErMni 73
buisca a qucsta brama soltanto le mutazioni da me raccomandatc ncl li­
bretto.
Mi farebbe cosa grata di farmi conosccre in qual modo possano realiz­
zarc gli altri travestimenti chc diconsi necessari pci coristi nci Lombardi.
Noi non abbiamo chc vcnt'u.no coristi c dodici donne; non c ncppurc qui
possibilc l'accrcsccrnc il numcro per mancanza di soggctti.
Alla minuta della lettcra di Mocenigo e allegata la minuta, di mano
di Brenna, della nuova selva del II atto di Cromvell, spedita a Ver­
di: .,
(75 bis]
Sccna x• Spiagia di Marc
Coro di Pescatori. - Sbarco dci francesi. - Prcndono posscsso dcl li­
do. - Rob, uno dei Pescatori, si allontana - Aria del Gencrale franccse. -
Giunge Carlo scortato da Editta, cd Evan - sccna rclativa. -
Al finire de! Quartetto Gionata parlamentario di Cromvcl, che vcnne
dallo scomparso Rob avvertito dello sbarco de! Gcncrale francese (O­
smond) onde aver tempo a raccoglier nuove forze invita Osmond a col­
loquio presso un sarcofago. -Osmond accctta. -
Sccna 2• Foresta cupa. -Ruderi d'antica tomba. -
Pari numero di guardie che si dispongono ai lati della scena precedono
l'arrivo dei due generali, che giungono da oppostc parti. - Duetto relati­
vo ncl quale il maestro puo mettervi l'accompagnamcnto dell'arpa eo­
. lia. -II duetto termina con sfida. -
Scena 3• Spiaggia come nella scena prima. -
Vi si trovano Editta Evan, c Carlo. - Giungc Osmond, dichiara neccs­
saria la pugna, c si ritira con Evan per disporla. - Duetto fra Carlo, ed
Editta, che SCOP{C al primo l'amorc dclla seconda. - Gran marcia al rim­
bombo della qualc vengono Osmon, ed Evan a1la testa dei loro corpi. -
Finale. -
Avvertenza
II nome d'Evan verra sostituito a quello di Aland per togliere la pos­
sibilita che il nomc si volga in iscarzo [sic]. -Al nome d'Evan si sostitui­
d Fergus. -
Nel prim'atto Carlo nel prefigcrc la battaglia di Vorcester pel nono
giomo aggiungera l'annunzio che per quel giorno saranno arrivati gli at­
tesi ajuti di Francia. -
Il terzo atto comincicra da1 soliloquio di Cromvello, cui si aggiunge­
ranno parole chc informino della da csso ottenuta vittoria di Vorcester. -

Verdi, che finora non aveva mostrato di nutrire soverchio entusia­


smo per questo Cromvell, pur disponendosi a leggere la nuova sel­
va del II atto non si lascia sfuggire la proposta di un Hernani, sog-
La bottega della musiu

gctto chc, come vedrcmo dalla risposta a Mocenigo, dimostra di co­


noscere gia molto bene e al quale aveva forse gia pensato come argo­
mento d'opera. Probabilmente sapeva che l'Hernani, da cui Gabussi
aveva ricavato un'opera rappresentata a Parigi nel 1834,50 veniva
trattato giusto in quel periodo da Bancalari per Mazzucato. E non
poteva nemmeno essergli ignoto - a seguito di una polemica suscita­
ta pochi mesi avanti dal poeta veronese Giulio Pulle sulla stampa
teatrale contro Solera, accusato di plagio per alcuni versi dei Lom­
bardi - che anche lo stesso Pulle ne aveva ricavato un libretto per
un'opera del compositore bresciano Costantino Quaranta (1813-
1887), rimasta, a quanto pare, allo stato delle intenzioni.51 Verdi,
gia in procinto di inviare a Piave un programma disteso dell'Herna­
ni, risponde fulmineo:
[76]
Ill."'° Sig: Conte
Milano 5 Settembre 1843.
Questo Cromvello certamente non e di grande interesse considerando
le esigenze del teatro. La condotta e regolare, chiara, e hen fatta insofI!·
ma ma misera d'azione: colpa forse piu del sogetto che de! poeta. 11 pn­
mo atto mi pcrsuadeva, ma nel secondo l'effetto invece di crescere, come
io spcrava, va diminuendo. - Io sarei d'opinione (qualora vogliasi ritene­
rc questo libretto) di conservare la prima distribuzione dei tre atti, con­
ccrtare un bel finale nell'addio di Carlo: e di cambiare ancora !'ultimo fi.
nale perche cosl non e interessante abbastanza: abbia il poeta sotto oc­
cliio o il finale della Beatrice o della Norma.
Oh se si potesse fare l'Hernani sarebbe una gran bella cosa! E vero
che sarebbe pcl poeta una gran fatica, ma prima di tutto io cercherei di
compensamelo, e poi otterressimo sicuramente sul pubblico un piu gran­
de efietto.
11 Sig.' Piave poi ha molta facilita ncl verseggiare, e nell'Hernani non
vi sarebbc che di ridurre e stringere: l'azione e fatta: e l'interesse e
immenso.
Domani scrivero a lungo al Sig.' Piavc e stendcro tutte le scene dcl­
l'Hcmani chc mi sembrano addattate. Io ho gia visto che tutto l'atto pri­
mo si puo stringcrc in una magnifica introduzionc, c finite l'atto dove
D. Carlos chiedc a Silva Hemani che e nascosto dictro al suo ritratto. Fa­
re l'atto secondo coll'atto 4 del dramma francese. E finite il terz'atto col
magnifico terzetto in cui muore Hemani et[c] ...
Se si decide poi per il Cromvcllo il pocta vi prenda tutto quel tempo
cbc c necessario.
Se trovano che il cambiamcnto ncl 2.0 atto sia d'efictto grande lo fac­
ciano pure.
Ernani 75
Con tutta stima ho l'onore di dirmi Suo Servo
G. Verdi

Non conosciamo la lunga lettera che Verdi scrisse l'indomani a Pia­


ve riguardo all'Hernani, ne conosciamo la relativa risposta se non di
riflesso, attraverso cioe un'altra lettera di Verdi a Mocenigo. Il qua­
le Mocenigo e di nuovo momentaneamente assente da Venezia, for­
se allarmato da alcune voci relative a una probabile defezione della
Loewe per l'inizio della prossima stagione di carnevale. Si registra
a questo punto della cronistoria un silenzio epistolare di alcuni gior­
ni. Possiamo immaginare lo scontento di Piave, deluso nella possi­
bilita di veder musicato il proprio Cromvello (che ora muta nuova­
mente titolo in Allan Cameron ... ) 52 e quindi mal disposto a fare un
secondo libretto. E disposto ad accettare, ma a determinate condi­
zioni; egli stesso le registra in un pro-memoria che consegna a Bren­
na perche le trasmetta a Verdi; il documento, privo di data, e certa­
mente anteriore al 17 settembre, doe alla successiva minuta di Bren­
na (cfr. doc. 78):
[77]
x • Piave ritiene il suo contratto per esaurito, essendo stato scrittura­
to per comporre quel dramma sopra una selva da tutti approvata; brama
quindi
2 • Che gll rimettano li fiorini 100, a' quali, avendo consegnato il
dramma ha diritto; si riserva la riscossione degli altri 100 fiorini al mo­
mento in cui esso dramma avrebbe dovuto andare in iscena, secondo il
patto della scrittura.
3 • Vuole formale promessa che il dramma Alan Cameron non sara
mai rappresentato col titolo di Cromvello, e cio a salvezza delle sue con­
venienze, e si terrs sempre obbligato a ridurlo in tre atti se cosl piacesse
al maestro, e farvi pure quelle altre correzioni ch'esso credesse.
4 - S'impegna a scrivere pel S! Maestro Verdi un nuovo Dramma so­
pra l'Ernani di Vittore Hugo, da rappresentarsi nel prossimo carnovale
al gran Teatro la Fenice, verso il compenso di sole au. £ 400, pagabili
meta alla consegna del lavoro, e meta dopo la prima recita.
5 - Per mostrare poi il suo gradimento al Piave per la sua compia­
cenza di accingersi all'istante a nuovo lavoro, c per farlo ad un prezzo
mioore del primo, il Sig' Maestro Giuseppe Verdi gli commettera o pro­
mettera di commettergli, sempre peraltro entro il primo semestre del
prossimo anno 1844 un'altro dramma di soggetto a suo piacere ed il cui
prezzo non potra esser minore di quello convenuto per l'Alan Cameron.
[Piave]
76 La bottega deUa musica

Tali condizioni - meno l'ultima, rclativa alla commissione di un


terzo libretto - Brenna replica nella lunga minuta, datata 17 set­
tcmbre, di una lettera a Verdi; il segretario della Fenice ne approfit­
ta per perorare ancora una volta la causa della Vietti, per la quale
non ci sarebbc stato ruolo adatto qualora si fosse deciso per l'Her­
nani (tanto piu, come aveva informato De Val, cfr. doc. 73, che Ver­
di era nem1co giurato di far cantare una donna vestita da u°:
mo ... ») Su tale argomento Brenna insiste come esigenza « quasi
per condiziooe espressa,. di Mocenigo, dimenticando che appunto
in forza di una clausola « espressamente » richiesta nel contratto,
Verdi si era riservato la scelta dei cantanti nella compagnia gia scrit­
turata:
[78]
Al S' Giuseppe Verdi Maestro Compositore di Musica in
Milano
Piave gia da qualche giorno mi commise di manifestarle le condizioni
alle quali si assume di scrivere il nuovo libretto ch'ella desidera. - Come
pero ve ne ha alcuna che riguarda piuttosto l'Autorita che il maest� o, co­
sl volevo attendcre il ritorno dcl S' Co: Mocenigo per sapere se, rit�nga
supcrabili e come le difficolta chc si oppongono. - Infatti Piave e di�po­
sto a scrivere l'Ernani, ma esige chc gliene sia garantita l'approvaz1one
per parte della ccnsura politica, dacche cgli e persuaso che qucsta �on
possa ottenersi. - Piave aveva scelto per soggetto Cromwel; e prec1sa­
mcnte la congiura da lui stcsso scoperta quando aspirava alla corona d'In­
gbiltcrra. - L'argomento era magnifico, c per spettacolo, e per ri�h�!
ma il S' Co Mocenigo non voile ammettcrlo temendo che la Poliz1a v1
ncgasse la sua approvazione. - Ora se si temeva per una congiura in In­
ghiltcrra contra un republicano u n po aristocratico, se vogliamo, ma re­
pubblicano, come si puo sperarc approvazione per l'Ernani, che ha una
congiura contra l'imperatore di Germania? e nella quale vi hanno partc
gli Elettori? -
Oltre di che il S' Co: Mocenigo csige quasi per condizione espressa,
ch'ella scriva qualche cosa per contralto, trattandosi che qui la Vietti e
un'attricc gradita. - Ncll'Ernani non ci sarebbe modo di farla entrare. -
Nulla meno, replico Piave scrivera l'Ernani semprecche glie ne sia appro­
vata la sclva. Circa poi al Libretto i Cameron, Piave ritiene il suo Con­
tratto esaurito, esscndo stato scritturato per comporre quel dramma so­
pra una selva prcviamentc da tutti approvata, cd alla quale si attennc
strettamentc. - Egli desidera quindi chc gli sicno pagati i 100 fiorini ai
quali, avendo consegnato il dramma ha diritto, c si riserva la riscossionc
dcgli altri 100 fiorini al momcnto, in cui esso dramma avrebbe dovuto
andarc in scena, sccondo il patto della scrittura. -
Ernani 77
53
Esige di piu formale promessa che il dramma Evan Cameron non
sara mai rappreseotato, sotto il titolo di Cromvello, e cio a salvezza delle
sue convenienze, e si terra sempre obbligato a ridurlo in tre atti se cos}
piacesse al maestro, ed a farvi pure quelle altre correzioni, che il Maestro
stesso richiedesse. -
Quanto al compenso pel nuovo libretto Ernani oe' chiede Austr.° £
400. - pagabili meta alla consegna de! lavoro, e meta dopo la prima reci­
ta. - Ma su questo mi riprometto una diminuzione anco sensibile tanto
piu s'ella acconsente di commettere al Piave entro uo determinato perio­
do un altro dramma di soggetto a sua scelta. -
La non trovera, io spero, le proposte, e domande irragiooevoli s'ella
rifletta che Piave e un'uomo che vive della sua penna, e che per servirla
dovette postergare per molti giorni ogni altra incumbenza, e dovrebbe
ora tornar da capo. -
Ad ogni modo, mi onori de' suoi comandi, e mi trovera sempre
V[enezia]. 17 7mbre 1843 [Guglielmo Brenna]

In precedenza Piave stesso aveva scritto a Verdi presentando al­


cune difficolta relativamente all'approvazione politica dell'Ernani e
avanzando pretese finanziarie (non si sa se esattamente corrispon­
denti a quelle che risultano nel suo pro-memoria e nella minuta di
Brenna sopra riportati). Verdi si rivolge dapprima direttamente a
Mocenigo:
[79)
Ill.mo Sigr Conte
Milano 18 Settembre 1843.
11 secondo argomento che Ella mi suggerl per il Carnevale (Ernani) e
di mia piena soddisfazione, ma una lettera ricevuta stamane dal Sig: Pia­
ve mi mette avanti mille difficolta per la politica approvazione - piu vi fa
una domanda in denaro che rni scomoda alquanto, e mi darebbe tanto
piu fastidio se dopo fatto non mi fosse approvato - pregola quindi a vo­
lersi interessare onde non succedano contrarieta colla Polizia.
La mia scrittura poi mi obbliga di presentare entro il cor.'e mese il li­
bretto alla Presidenze, ed io non volendo iocorrere ne in dispiaceri, ne in
proteste sono pronto a presentare il Cromvello a meno che Ella Sig: Con­
te non me ne dispensi e m'assicuri che per questo non avro a soffrirne in
nissun modo.
Colla piu profonda stima mi dico Suo Um. Serv.n
G. Verdi

Il giorno dopo il compositore si rivolge a Brenna perche faccia ope-


La bottega deU. musiu
ra di convinzionc prcsso Piavc, al fine d'indurlo a fare il libretto
d'Ernani:
(80]
Sig.' Brenna Stirn.
Milano 19 54 Settembre 1843.
Ella aVIa a qucst'ora parlato col conte Moccnigo, che, spero, s'interes­
scra a torrc ogni ostacolo alla Politica Approvazione dcll'Ernani, essendo
stato qucsto sogctto suggcrito da Lui medcsimo. Pregola quindi di sol­
lecitarc il Sig.' Piavc a stcndcrc la Selva, onde presentarla al piu presto
a chi si dcve.
Son d'avviso chc l'Ernani si prcstera meglio per essere rapprese�tato �
per azione e per ricchczza di vcstiario etc ... Vorrei che il Sig.' P1avc st
persuadcssc che l'altro dramma non potrebbc cssere d'ef!etto, e quando
fossimo al momento dellc prove forse forse Egli stesso si troverebbe m�­
contento: sicchc dumque e meglio rimediarc intanto che siamo ancora lD
tempo.
So che il Sig.' Piavc non scrive per divertimento, e quindi ultimato �
suo lavoro ha diritto che io gli mantcnga i patti convenuti. Riguardo po�
al nuovo libretto e ragioncvole ne abbia un compenso ed io stesso avret
domandatc le condizioni, qualora non mi fossero state manifestate nella
sua di jeri. Pero 400 L. aust. parmi (avendo riguardo a tutte le circostan•
zc [)] somma alquanto alterata. Lei che ha avuto la bonta di accomodarc
le cosc alla prima volta prego di farlo anchc adesso, e mi rimetto nelle
sue mani.
Se il Sig' Piave si decide farmi l'Ernani (sempreche la Polizia approv�
il sogetto) io li paghcro cento fiorini appena ricevuto ii primo atto: altn
cento fiorini terminato appena ii dramma: c quella somma di piu che Lei
Sig' Brenna scgncra vcrra pagata dopa la 1 .• recita 55 - Se poi l'Ernani
non si facessc (la qua! cosa mi spiaccrebbc assai) ii Sig' Piavc allora ri­
durra quel suo libretto in tre atti dandole tutto qucllo interessc maggiorc
chc potra, cd io sono pronto a soddisfarlo a patti convenuti - -
Con tutta stima mi protesto Tutto Suo
G. Verdi
P.S. Sto attentento [sic] risposta al piu presto.
La risposta per parte di Moccnigo c immediata; c dcl 20 settem­
bre (e non agosto, come erroneamente indicato nclla minuta):
[81)
N° 466
V[enezia]. 20/8/43
Al Maestro Verdi
A pronto corricrc riscontro la gradita sua 18 cor.e
Ernani 79

Combinata e fra' il poeta Piave e me circa selva dell'Hernani. Io credo


corrispondera pienamente ai desideri ch'Ella mi esterno, e che non pre­
sented ostacoli alla politica approvazione. Oggi stesso il secretario per
commessione di Piave glie ne scrive con dettaglio.
Per cio concerne la parte dell'interesse Ella trovera ben naturale ch'io
non me ne ingerisca; sono pero sicuro che trovera molta convenienza in
Piave.
Non mi resta che ad assicurarla per conto della presidenza che nessuna
protesta le verra fatta per cagiooe di ritardo nella presentazione del libret­
to dal momento ch Ella con una lettera indichi il desiderio di vestire di
note piu volentieri l'Hernani; e che all'incirca determini un ra pella
spedizione del libretto epoca che puo estendere anche a 15.9.e
La brama nostra e che !'opera della stagione sia per ogni conto bellis­
sima; puo dunque esser certo che per parte nostra vi contribuiremo quan­
to sapremo -
[aggiunto in margine alla minuta:] Nella distribuzione delle parti col
Poeta dovettero necessariamente avere in considerazione la Vieti, e per
l'impossibilita di dare una fortissima parte al basso profondo, e per non
scontrare apertamente col genio del pubblico, che questa cantante in spe­
cial modo predilige.
11 fisico d'altronde della Vieti non osta menomamente; aggiunga che
la voce e di vero contralto, e grandi le cognizioni musicali.
[Mocenigo]

In pari data, come preannunciato da Mocenigo, Brenna comuni­


ca a Verdi il programma dell'Ernani cosl come concertato fra lo stes­
so Mocenigo e Piave:
[82)
S' Giuseppe Maestro Verdi
Milano
Per riuscire a compilare coll'Hernani un dramma che non trovi ostacoli
di Polizia, e riesca musicabile, Piave di concerto col S' Co: Mocenigo di­
viso di scostarsi dall'originale francese nella condotta dei tre primi atti. -
Apre l'azione con un coro di ribelli, ch'esaltano il valore d'Hernani, e
giurano di sostenere i suoi piani di vendetta. - La prosegue con un'aria
d'Hernani che manifesta il suo amore per donna Sol, e le sventure fami­
liari che lo condussero a congiurare. - Cangiata scena avvi un'aria, o pre­
ghiera con cori di Dona Sol che implora la divina assistenza per la divi­
sata fuga con Hemani. - Quindi arriva D" Carlos spinto co' suoi cacciato­
ri a rifugiarsi in casa di 0° Rui dall'imperversare del tempo, e colpito dal­
la bellezza di donna Sol gli parla d'amore, eccittando cosl le smanie gelo­
se di Hemani che penetrato per secreto accesso finisce collo sfidare D"
80 La bottega deU11 murica

Carlos - Al trambusto accorrc on Rui. - D" Carlos gli si manifcsta ag­


giungcndo chc fu ivi condotto da affarc di gran momento; con che si uni­
sec un quartctto po, finale. -
Al secondo atto D" Rui sta per condurre Dona Sol all'altare. - Si pre­
scnta Hemani da pellcgrino, 0" Rui gli ofhe ospitalita - Egli palcsa che
disfatto dalle truppe reali voile rivcder Dona Sol prima di dare il suo ca­
po al camcfice. on Rui da in furori, ma annunciatosi da suon di tromba
l'arnvo dcl re nasconde Hemani dietro un quadro per non mancarc al­
l'ospitalita - 11 Re chiedc Hemani, o un'ostaggio. - D" Rui accorda co­
me ostaggio Dona Sol che chiamata parte col re. - Hemani sortc allora
dal suo nascondiglio, informa on Rui dell'amore del Re per Dona Sol, ed
ofJerendole la propria vita ogni qualvolta glie la richiega lo squillo de1
Corno, uniscc 0" Rui e i suoi cavalieri al novero de congiurati.
11 resto dell'azione comincia com 'e tracciata dagli atti 4° , e .5° dell'ori­
ginale, e com'ella vedra dalla Selva chc gli sara a giorni trasmessa.
Per darsi al lavoro pero Piave csigc, ch'ella risponda a corso di pos�
se acconscntc scrivcre per contralto la parte d'Hernani, che anco per l'on­
ginale dev'essere un giovinetto di 20. anni. - Cosl facendo tutto ii resto
cammina da sc divenendo D" Carlos i1 Tenore, D0 Rui il Baritono, e D"
Ricardo ii basso profondo, chc con questa parte puo essere introdotto in
tutti i finali scnza avere ne arie, ne duetti. -
Al caso si intitolerebbe i1 dramma D" Carlos, o D" Rui di Silva anco
per non incontrarc per esso ostacoli all'approvazione. -
Circa agl'interessi attendo le sue istruzioni, e mi riprometto di fare ii
meglio possibile. - Anz.i a facilitarmi la riuscita mi dica se crede ch'io pa­
ghi in suo nome i ccnto fiorini a Piave pcl primo libretto, dacche son cer­
to che i1 loro suono avra i1 poterc di domare le pretese dd mio buon'ami­
co. - Sopra suo ordine anche questa Prcsidcnza c disposta all'csborso. -
Scriva dunque subito, e si assicuri dcl mio vivo desiderio di hen scr­
virla. -
V(cnczia]. 20 9mbre 1843 (Guglielmo Brenna]

Come si puo osservarc, il programma dcll'Ernani tracciato d a Moce­


nigo c da Piavc conticnc gia, nci prirni due atti, quclla chc risultera
poi cssere la struttura scenica dcfinitiva dd libretto. Nell'archivio
£eniceo si conserva la rninuta, tutta di pugno del conte Mocenigo, di
talc programma, una sorta di prima sclva rispetto a quella, piu di­
stesa, che sara poi inviata alla polizia e ancora a Verdi; se ne tenta
qui una trascrizione faticosamentc ricavata dalla rapida, quasi ste­
nografica scrittura del Mocenigo:
Ernani 81

Scena boschiva vicino al Castello


di D. Ruy

Scena I
Coro di ribelli, che il valore di Hemani vantano ed i suoi
piani di rivolta contro D. Carlos di sostenere giurano.

Scena II.
Hemani
Aria Aria che la sua nascita, le familiari disgrazie, il suo desio
del tcnore di vendetta, il suo amore corrisposto per D. Sol che solo
per ora lo rafferma indica.

III
Appartamento di D. Sol
D. Sol colle ancelle
Aria Preghiera; perche il Cielo protegga la risoluta fuga con
de1la I donna Hernani. Ritiransi le ancelle

IV.
D.Sol. D.Carlos e poi Hemani. Un pagio.

Un paggio annunzia che D.Carlos da perverso tempo spin­


to chiede ricovero ed in assenza di D.Rui il permesso di
ossequiare D.Sol. D.Sol di mala voglia il concede. D. Car­
los avvolto in mantello entra, e colpito dalla bellczza di
D.Sol le rivolge amorose note. Hemani per secreta via
prescntasi.
Terzetto Geloso furore. Terzetto che collo snudar delle spade ha
termine

V.
D. Ruy ed i precedenti

D.Ruy credesi disonorato. Rampogna i due. Vuole vendet­


ta. Gcttato il mantello D.Carlos gli dice che affare di grao
momento a lui lo coodusse, chc di suo consiglio ha d'uo­
Rccitativo po. D.Sol raccende in Hemani il piano di fugire. D.Ruy
C finale ordina che approntate sian le stanze pel re e che i suoi
servi si dispongano a servirlo. Fmale con cori.
2 La bottega delta ,nusiu

Atto secondo

Galleria dci quadri nel Castello di D.Ruy

Scena I

D.Rui D.Sol
D.Rui csprime la sua contcntczza di vcdere D.Sol pronta
a recarsi all'altare; D.Sol: sccna. Annunziassi un pelle­
gnno

Scena II.
Offerta di ospitalita. II pclleg rino vista D.Sol getta il suo
travestimento. Dice che sconfitto il suo drapello dalle trup­
pc reali e posto a prczzo il suo capo prima di certa morte
volle rivedere D.Sol. Furore di D.Ruy. D.Sol confessa il
suo amore. Ira crescente di D.Ruy. Sentesi suono di trom­
Tcrzctto ba. � il Re che giunge. D.Ruy cui sacra e l'ospitalita na­
sconde Hemani dietro un quadro. Parte D.Sol.

Scena III.
D.Carlos D.Ruy
Dueno D.Carlos chiede Hemani. Rifiuto di D.Ruy. Spiegazione
dei quadri. Ostaggio almeno D.Sol. 11 concede Ruy. Chia­
masi D.Sol.

Sccna IV
D.Sol e preccdenti
RecitaJivo D.Sol rifugge all'idea di scguire D.Carlos. Lotta d'af!etti
crede al timor di vcder morto Hemani. Parte col Re.

Sccna V.

Hemani. D.Ruy

Sorte dal nascondiglio. Vendetta richicsta da D.Ruy; ri­


ttuto di Hemani. Sfida impossibile. Confida a D.Ruy il de­
sio amoroso dd Re per D .Sol. Ofhe di unire le proprie
Rccitativo vcndette. Promesso al primo tono del como di riprescntar­
e finale si. D.Ruy chiama i suoi cavalieri; Hernani suona il corno;
giungono i pochi suoi non dispcrsi scguaci: Finale.

.....
Ernani

Atto terzo

Appartamento nel palazzo imperiale di Acquisgrana

D.Carlos. D.Ricardo
D.Ricardo svela la congiura. D.Carlos decide di recarvisi.
D.Ricardo prega il Re di rinunziare a tal progetto nel mo­
Recitativo mento che gli elettori raccolti la nomina decidono del nuo­
vo Cesare. D.Carlos ordina a Ricardo di stare attento al­
la nomina, e di far sbarrare [sic] un colpo di cannone per
l'Elettore di Baviera se eletto, due se la sorte torna a Fran­
cesco di Francia e tre se Lui stesso e proclamato e che di­
sposti sieno alcuoi cavalieri ed armigeri nelle vicinanze
del sotteraneo

Sotteraneo. Tomba arcuata [?] di Carlo magno

D.Carlos Cospiratori.
D.Carlos e dinanzi alla tomba di Carlo magno, che lo na­
sconde agli occhi degli altri. Accendonsi le fiaccole. I co­
spiratori giurano la morte di D.Carlos. Hemani ru scielto
a trucidarlo. D.Ruy chiede la preferenza; insistenza di
Cabaletta Hemani, che la ragione di sua vendetta accenna. Sentesi
un colpo di cannone. D.Carlos scostasi un po dalla tomba.
Continua la cospirazione. Altro colpo di cannone. Scopresi
quasi del tutto D.Carlos. Secondo passo della congiura.
Terzo colpo di cannone. Avanzasi D.Carlos maestoso, ed
a tutti i congiurati grida Eccovi il vostro imperatore tre­
mate. Da un segno giungono i cavalieri disarmano i .con­
giurati, e se ne rendono signori.

Galleria nel palazzo di Acquisgrana 51

Entrano i congiurati prigioni; contornati da guardie at­


tendono D.Carlos seguito da gran corte s'avanza. D.Sol di
colpo entra con stuolo d'ancelle. Hemani posto &a i piu
dimessi sorte e dichiaratosi Duca di 51 e grande di
Spagna il primo vuole portar il capo sul patibolo giacche
non rimette la vendetta la vita gli e in odio. D.Carlos di­
ce che Carlo V le colpe contro D.Carlos dimentica; che
Corteggio la patria sol avra i suoi affetti tutti, e che D.Sol sposa
degli sposi sara a D.Giovanni. Ira strabocchevole di D.Ruy. FinaJe
IA botte1,a de/la mus,ca

Atto quarto

Palazzo di D Giovanni in Saragozza

Gran sala da hallo; maschere.

D Sanchez D.Mathyas D.Garcia


Onori di Riccardo. Gcnerosita 1mmensa di Carlo V. Ma­
schcra ignota.

Scena II.

Stanza nuzialc
D.Giovanni D.Sol
Amore c ricordo [?] dcllc passate sfortune. Suono del
corno. Terrorc di Hemani. Dolce armonia di D.Sol D.
Ruy giunge. Risuono de) como. Hemani chiede la vita.
Terzetto D.Ruy gliela niega. Disperazione di D.Sol. Nulla giova. D.
Sol fuor di se chc il pugnale suo presenta a Hemani. Que­
sci lo rcspingc, sortc un medaglione di D.Sol che veleno
rinserra, lo ingoia; poi sfidando la disperazione gelosa di
D.Rui muore nellc braccia di D.Sol."

Con pari immcdiatezza Verdi risponde a Brenna, un Verdi entu­


siasta del nuovo argomento, al punto di non preoccuparsi della spesa
di qualche centinaio di lire austriache in piu, accantonando cosl il li­
bretto dell'Evan Cameron (che piu tardi, riacquistato da Piave, 6.­
nira nelle mani di Pacini per un'opera che col titolo di Allan Came­
ron verra data alla Fenice il 21 marzo 1848),60 e al punto di accetta­
re, almeno momentaneamente, di scrivere la parte protagonista per
contralto, nonostante la sua dichiarata opposizione a far cantare una
« donna vestita da uomo ». Si preoccupa piuttosto che venga dato
spazio al ruolo, per ora baritonale, di Ruy di Silva, da destinarsi al
concittadino Antonio Superchi (il quale proprio alla Fenice aveva
esordito nella stagione 1836-37 cantando in Lucia di Lammermoor
e in Sonnambula):

[84)
Sig.' Brenna
Milano 22 Settembre 1843
A volo io pure rispoodo alla sua lcttera dove ho visto tracciat� alcune

-- ......
Ernani

cose sull'Hernani. Parmi che vadino benissimo. Raccomandi caldamente


a Piave di accennare 61 bene il verso e di non ommettere nissuna di quel­
le frasi potenti che sono nell'originale e che in scena fanno sempre grande
effetto.
Scrivero la parte d'Hemani per la Vietti etc... etc. Si guardi il poets
e
� lungagini specialmente nei recitativi. Si procuri di dare qualche cosa
di cantabile 62 al baritono che mi si assicura che canta angelicamente.
Se la presidenza e disposta di pagare i 100 6.orini 63 a Piave mi fa un
sommo favore; se no me ne scriva ed io mandero in lettera immediata­
mente la sud.ca somma. Io quanto all'accomodamento sul prezzo faccia
Lei che io ne saro cootentissimo sempre. Mi creda sempre S. Um.
G. Verdi
Domani rispondero al conte Mocenigo

E puntualmente il giorno appresso Verdi si rivolgeva a Mocenigo:


[85]
Alla Presidenza del gran Teatro la Fenice (Venezia)
Milano 2 3 Settembre I 843
Tengo in pronto il libretto d'O pera AUan Cameron del Sig.' Piave da
presentare a questa Presidenza entro il correote mese, come sta ne miei
oblighi; ma, fatte le mie riflessioni[sic], ora amerei piuttosto musicare
l'Ernani perche di maggior interesse, e di maggior imponenza scenica.
Chieggo percio il tempo necessario onde il Sig.' Piave possa e farlo ap­
provare, e verseggiarlo, il qual tempo non oltrepassera il 15 Novembre,
assicurando poi questa Presidenza, che, per parte mia, non verra protrat­
ta la rappresentazione 6.ssata di detta Opera.
Ho l'ooore di dichia[ra]rmi Suo Um. Servitore
G. Verdi

La lettera di Verdi s'incrocia con la risposta che Brenna ancora


gli doveva alla sua lettera del 19 settembre relativa alle nuove prete­
se di Piave; anch'essa reca la data del 23 settembre e si accompa­
gna al nuovo contratto con Piave per il libretto dell'Ernani:
[86]
N° 469
Al S' Maestro Giuseppe Verdi
Milano
In riscontro a1la gradita sua del 29 [sic] cor"' 64 mi affretto a trasmet­
tcrle il ouovo cootratto che mi fu possibile di concludere con Piave.- Es­
so pero non ha vigore s'ella non dichiara in iscritto di approvarlo, e sola­
mente Piave per guadagoar tempo lavora oella selva. -
86 La bottega del/a musica

Quanto alla scadenza dei primi ccnto fiorini che varia alam poco da
quella, ch'ella detcrmina colla sua suindicata spero che la non avra difli­
colta ad acconscntirc l'alterazionc di lievc momcnto, e che in relazione a
quanto le scrissi colla precedente mia ella vorra autorizzarne il pagamen­
to in acconto dclle £ 12000 scco lei convenute. -
Ad ogni modo favorisca rispondermi a corso di posta, anco su quanto
le dissi coll'altra mia circa alla distribuzione delle parti. - Si assicuri del
mio vivo desiderio di mcritarmi la sua stima, e mi consideri. -
V[cnczia). 23 7mbre 1843.

Ed ecco il contratto allcgato alla lettera di Brenna:


(87)
Venezia 23 Settembrc 1843
Fra Guglielmo Brenna faciente per conto, ed interesse del maestro
compositore di musica S• Giuseppe Verdi, ed il $' Francesco Maria Piave
viene stabilito quanto segue da eseguirsi di pieno accordo, e reciproca
buona fcde. -
r [ 0 ) 11 S• Francesco Maria Piave si obbliga di scrivere un nuovo li­
bretto per musica, olue quello gia compilato in relazione alla scritta
Luglio 65 p.p.
2° Il soggetto dcl nuovo libretto sara il dramma di Victor Ugo intit�
lato Hemani per l'approvazione del quale il S' Piave non a,ssume respon­
sabilita. - Anzi dichiara che non incominciera la poesia del nuovo libret­
to sc prima la selva relativa non avra riportata la approvazione della cen­
sura politica a mezzo della Presidenza del gran Teatro la Fenice sul qua­
le deve il dramma essere prodotto. -
3° Il S• Piave si obbliga di dar la selva di cui sopra entro tre giorni
da qucsta data, c qualora cntro i tre giorni successivi le venga approvata
si obbliga di dar compiuto il libretto entro il ro Novembre p.v., impc­
gnandosi intanto di uasmcttcre al maestros• Verdi i brani di poesia, che
andra mano mano scrivendo. -
4° In corrcspcttivo degli obblighi assunti colla scritta Luglio 66
0
dec. - si convenne che pel Libretto tratto dal Romanzo di Walter Scotth
Hallan Cameron 67 il Maestro Verdi debba pagarci al S. Piave Aust• £
600. seicento. - Talc compenso resta fermo pel l bretto gia ultimato, e
conscgnato, con qucsto che il $' Piave si obbliga di ridurre in due atti
l'atto secondo introducendovi quei cambiamenti che il maestro S• Verdi
richicdesse. - Pel nuovo libretto da scriversi il compcnso viene limitato
ad Austriache lire trccento, ma in aggiunta si obbliga il S• Maestro Verdi
dii commettere al S• Piave ncl periodo di un anno da questa data un tcrzo
lbretto per musica sopra soggetto a scclta dello stcsso S• Verdi, e verso
il correspettivo non minore di Aust' £ 600.00. -
5: 0 11 compcnso cumulativamente convcnuto in£ 900. coll'Art.0 Pre-
Ernani

cedente pel libretto compilato, e per l'altro da compilarsi pel ro 9mbre


verra corrisposto al S' Piave mediante £ 300 trecento subito che la selva
pel nuovo libretto da trarsi dall'Hernani avra riportata l'approvazione del­
la Presidenza del Teatro, e censura politica. - Altre lire trecento £ 300
dopo consegnato, ed approvato ii libretto. - E le ultime lire trecento £
300.- ii giomo successivo a1la prima recita. -
61o [aggiunto in margine alla minuta:] Che se per avventura la selva
del nuovo libretto Hernani non riportasse la sanzione della censura poli­
tica ii compenso pel libretto gia compilato resta sempre lirnitato alle con­
venute £ 600. pagabili, com'e convenuto colla ricordata scritta
Luglio p.p. e semprecche ii S' Piave v'introduca le modincazioni di cui
all'Art° 4
7. I1 presente contratto non sara operativo se prima non avra ripor­
tata l'approvazione scritta del maestro S' Giuseppe Verdi, cui va ad es­
sere in giornata spedito. -
Tanto le parti promettono di mantenere sotto reciproca personale ob­
bligazione, fumando ii presente eretto in due originali in concorso di due
testimonii. -

Com'era da aspettarsi, Verdi non intende sottomettersi all'obbli­


go di far scrivere a Piave un terzo libretto, e a strettissimo corso di
posta risponde a Brenna chiedendo anche precise informazioni sul­
le voci che drcolavano in merito all'indisponibilita della Loewe per
il periodo di carnevale:
[88]
Pregiato. Sig.' Brenna
Milano 25 Settembre 1843
Ricevo in questo momento la sua pregiatissima del 23 colla scrittura
fatta con Piave pel nuovo libretto.
Io accetto tutti i patti, tranne l'obbligazione di far scrivere un terzo li­
bro. Non trovo giusto ne conveniente chiedermi questo per molte ragio­
ni: primo perche io per sistema cerco di contrarre obblighi ii meno che
posso: secondo perche potrebbe darsi che io fossi in trattative con lm­
presa che facesse scrivere i libretti come mi e successo sempre con Merel­
li: tcrzo perche potrei anche non voler piu scrivere; o anche non scriver
per ora in Italia et[c]. et[c] ... D'altronde se ii Sig' Piave fara un libret­
to (come non dubito) da appaggare le esigenze del publico, s'assicuri
che, nell'attuale scarsita di buoni poeti, io avro interesse a cercar lui, e
pagarlo anche di piu di quello che mi chiede.
Ripeto addumque che accetto (tranne l'obligazione di far scrivere un
terzo libretto) tuttc le altre condizioni, e sulla distribuzione delle parti
8 La bottega delut music•

Eacciano libcramcnte qucllo che vogliono. Pano per akuni giorni qu.indi
sc avvi qualche cosa di premura prego di far trovare lettera a Milano Ve­
nerdl 61 nel qual giomo io saro a Milano - Mi si assicura che la Love non
potro cantare a Venezia in camevale. S periamo che cio non sia, ma sc cio
fosse per accadere prcgo di avvertire la Prcsidenza che le mediocrita can­
tantt che sono ora libcre sono spaventevoli. Avverto poi che nei Lombar­
di ci vuole un gran soprano.
Pregbi Piave di mandarmi piu presto che puo poesia e lo metta di buon
umore, e l'assicuri chc l'Herrumi andra bcne ccrto.
Con tutta stima mi dico Suo Scrv.
G. Verdi

11 26 settembre Piave, con palese mala voglia e non senza prude­


rie, presenta alla Presidenza della Fenice per l'approvazione la selva
dell'Ernani flJ con la seguente accompagnatoria:

Alla Nobile Presidenza del gran Teatro


La Fenice in Venezia
A senso dclla mia Scrittura col Sig: Maestro Giuseppe Verdi ho l'ono­
rc di presentarle la Selva della nuova azione lirica intitolata Ernani da
prodursi ncl prossimo carnovale c quadragesima su queste scene. Io so ­
no stato costretto a scriverla per compiaccrc a questa nobile Presidcnza c
per salvare il mio decoro; ma ho bisogno di dichiarare ch'essa non riusci­
ra mai di mio picno gradimento poiche ritcngo che le belle situazioni di
Vittore Hugo spogliate dallc precedenze e conscguenze dalle quali e duo­
po sfrondarle nclla riduzionc per musica perderanno molto del loro inte­
rcsse, specialmcntc facendolo con questa prccipitazione.
In ogni modo io addempiro al mio impegno, c prego questa nobilc Prc­
sidenza ad accusarmi in giornata la riccvuta della prescntc Selva e farmela
tenere corredata dallc neccssaric perrnissioni a senso dcl mio contralto.
Prego pure la Nobile Presidenza a spedirla contcmporancamentc al sul­
lodato Sig.' Maestro Giuseppe Verdi per sua norma
Ho l'onore di protcstarmi con tutta stima c profondo rispetto -
Di qucsta Nobile Prcsidcnza
Um. Obbl. Servitorc
0 0

Di Casa 26 settembrc 1843. Francesco M.• Piavc

ll giorno appresso Mocenigo notifica a Piave il ricevimento della


sclva:

----
Ernani

(90 ]
N° 490
Al sr Francesco Maria Piave
in Venezia
Venezia 27/9 843.
Questa Presidcnza s'affrctta di accusare il riccvimento dclla Selva dcl
nuovo drarnma lirico da trarsi dall'Ernani da Lei trasmcssa con lettcra
odierna -
Tutto che la selva stessa abbia subito i neccessarj esami le verra ritor­
nata per la successiva versificazione.

In pari data, e con pari numero di protocollo, Mocenigo a Verdi ac­


dudendo copia di una lettera di Piave:
(91]
Al Sig. Giuseppe Verdi in Milano
Mi afirctto a rimetterle la Selva gia consegnatami da Piave - Per quan­
ta me ne pare le situazioni importanti sono tutte accolte: e malgrado il
mal contento dello stesso Piavc mi pare chc ne sortira un piu che cliscre­
to libretto. Nullamcno le trasmetto in Copia anco la lettcra con cui Piavc
accompagno il suo lavoro preparatorio e le aggiungo che l'introduzione e
gia verseggiata e le vcrra trasmessa certo la settimana in corso. I Cori
che la sostituiscono le piaceranno senza dubbio perche hanno del nuovo.
Dopo tutto non so come riusciro accontentar Piave per l'esclusionc
Contrattuale che mi vien portata dalla gradita sua 25 corr. Io la trovo ra­
gionevole, ma non so sc Piave che limito le sue pretese a 300 a£ nella so­
la lusinga d'essere accompagnate da altro lavoro se ne penetrera come me
delle di Lei convenienze. lo mi studiero di tirar Piave nelle nostre acquc
c lo ridurro in ogni modo a scriverle egli stesso entro dimani.
Colgo l'opportunita per dichiararmi a tutte prove.
[Mocenigo]
e
Intanto Verdi sempre preoccupato per le voci relative alla pro­
babile assenza della Loewe durante il periodo di carnevale alla Feni­
ce. Sull'argomento la presidenza appare stranamente silenziosa, al­
meno di frontc alla richiesta d'informazioni avanzata il 2.5 settembrc
dal compositore. Questi non riesce a nascondere la propria preoccu­
pazione in una lettera all'oboista parmigiana Giacomo Mori, mo­
mentaneamente di servizio al Teatro Concordia (oggi Ponchielli) di
Cremona, dove sta per andare in scena Roberto il Diavolo di Meyer­
beer; la lettera ci chiarisce anchc il motivo di una sua partenza da
Milano annunciata nella citata lettera a Brenna del 2.5 settembre non­
che le ragioni chc glicla impedistono:
90 La bo/Uga de/la musiu

Caro Mori
Milano 30 9/43
Sono affiittissimo di non poter vemre a Cremona molto piu pcrchc mi?
suoccro '10 mi aspctta. Per Dio son mezzo dispcrato, ma non c'e verso: bi­
wgna chc resti a Milano per piu motivi: prima pcrche mi sento poco bc­
ne e qucsta notte ho avuta febbre: sccondo perche non c'e piu posto co­
modo nell'Erariale: tcno pcrchc diccsi che la Love non possa piu cantarc
a Venezia quindi 10 ricevo giornalmente lettere alle quali bisogna irome­
diata risposta. Fa le m1e scuse con mio suocero, ed assicuralo che io �•
pieno di buone mtenzioni, e che sono afllittissimo di non poter vcru.re,
tanto piu che aveva desidcrio immenso di sentire il Roberto.
Add. mio 11
G. Verdi
[ Autografo: Biblioteca Estense, Modena]
Frattanto a Venezia Mocenigo stava tentando di correre ai ripari
ponendosi alla ricerca di un'eventuale valida sostituta della Loewe,
in grado di sostenere la difficile parte di Giselda nei Lombardi, ope:
ra inaugurale della stagione. Il 29 settembre il tenore De Val, cw
Mocenigo si era rivolto per la bisogna, informava d'aver contattato
Antonietta Marini (gia prima interprete dell'Oberto alla Scala nel
novembre dcl 1839) benche non adatta al ruolo di Giselda:
[92]
Eccellenza
Siamo alle strette... qucst'oggi ho scritto anchc alla prima Donna Si­
gnora Colleoni affine di garantirsi anche di qucsta, ncl caso che il Maestro
Verdi non volcsse assolutamente accomodarc la partc di Soprano nei Lom­
bardi per la Marini.
La Colleoni (che attualmente canta alla Scala) n canta molto bene: sta
bcne in iscena: la di lei vocc non e molto bella, ma non e neppure insof­
fribilc.
Sc non si combinasse colla Marini a motivo dcll'O pcra, la Colleoni e (a
mio crcdcre) da preferirsi alle altre mcdiocrit¼. [ ... )
Venezia 29. 7bre: 1843. A. De Val.
Rispondendo a De Val tre giorni dopo, Moccnigo insiste sull'asso­
luta nccessita di dare i Lombardi:
[93]
N. 501
v.• 2/10/43
Sig. Deval.
( ...] Qui l'opinionc pubblica si pronuncia molto favorevole alla Mari-
l S7 ,.. �
Q__.._

Ernani 91

ni, ma non si vuole per nessun conto rinunziare ai Lombardi. Convienc


che ne tocchi al caso alcuni cenni al M. Verdi, ma in acordo di non dar
0

luogo a proteste, giacche in caso disperato accomocleremo alla piazza.73


[. .. ]
Se la Loewe potesse venire sarebbe pur una bella cosa e pei Lombardi
e pell'opera di Levi. Sto attendendo con somma pazienza nuove da Lei.
[ ... ]
[Mocenigo]

Verdi viene dunque messo al corrente dell'eventualita per la Pre­


sidenza di ricorrere alla scritturazione della Marini, sua vecchia co­
noscenza, e di dover quindi adattare ii ruolo di Giselda nei Lombar­
di alla sua voce. Egli non ne fa cenno nel carteggio con la Fenice;
forse gli e gia pervenuta notizia che la Loewe sta per arrivare a Mi­
lano e che comunque si presentera puntualmente a Venezia per la
inaugurazione della stagione. Sempre ii 2 ottobre ii compositore si
rivolge piuttosto a Piave, che gia gli aveva spedito i primi due pez­
zi dell' Ernani; solita raccomandaziane: la brevita! ...
Milano, 2 ottabre 1843
Ho ricevuta i due pezzi dell'Ernani. Questi versi sana eccellenti e ne
sano contentissimo. Se Ella continua casl fara un bellissima libro. Sano
molta migliori (mi perdani) questi versi di quelli del Cameron. Le racco­
manda la brevita, ed ora che incamincia l'azione non la lasci cadere e non
dimentichi alcune frasi bellissime che sona nell'originale. Lo pregherei
poi nel momenta che sorte Ruy di lasciar luogo a fare un bel cantabile tan­
to piu che Superchi canta benissimo, c poi ii momenta si presta, ed anche
Victor Hugo fa dire queste parole: « Prendete, schiacciate co' vostri pie­
di quest'onorevole segno... strappate i miei bianchi capelli etc... » 74
Non so capire perche si faccia un cambiarnento di scena nell'atta ter­
zo.75 A me non persuade perche la posizione e comune, si prolunga l'azio­
ne, bisogna fare un Coro inutile nella sala del trano, e cosl l'effetto sceni­
co diminuisce. Parmi che al mamento che Carlo comparisce e sorprende i
congiurati l'aziane debba progredire celermente sino alla fine dell'atto.
Un cambiamento di scena disturberebbe immensamente l'uditoria ed in­
terrompe l'azione.
Per l'amar di Dia non finises col Rondo ma faccia ii terzetto: e questo
tcrzetta anzi deve essere il miglior pezza dell'opera.
I cambiarncnti fatti nei primi atti vanno bene, ma negli ultimi due
quanto piu staremo attaccati a Hugo tanto piu avranno effetta. Per me
quei due atti sono divini.
Ripcta che sono contentissimo dei versi ricevuti e l'assicuro che questo
92 Lr bollega ddla musica
libretto ricscira S1 £accia coraggio c mi mandi presto il res to del primo
atto. Le raccomando brcvita, c fuoco
Non resta tempo da scriverlc intomo a oostri afiari pecuruari ma que­
sto lo faro calla prima mia. [ABBIATI I pp. 474-475)

11 giorno dopo si rifa vivo Mocenigo per confcrmare ufficialmen­


tc, a nomc dclla Presidcnza fenicca, la scclta del nuovo argomento,
l'Ernani, c il rinvio del terminc per la consegna del relativo libretto
al 1 5 novembre:
[94]
N. 480
V[cnczia]. li 3/Io/43
Al Sig. M. Verdi
0

Col pregiato di Lei foglio 23 decorso esprime Ella il desiderio di sosti­


tuire al libretto gia ultimato Allan Cameron altro in lavoro dello stesso
pocta l'Ernani; dichiara poi contemporaneamente che sara per assogget­
tarc all'approvazione questo nuovo componimento entro il 1 .5. 9 e e che
non verra protratta la rapprescntazione della sua opera oltre l'epoca
fissata.
La scrivente convinta dell'importanza pella riuscita di assecondare pos­
sibilmente il genio del Maestro, e tranquillata poi per le annesse dichia­
razioni che il servizio del pubblico non sara per essere menomamente
compromesso, si fa ad accordarle la chiesta sostituzione ed il ritardo fino
al I .5. 9c alla presentazione del libretto.
Si lusinga la presidenza che questa sua adesione le sara Sig. M. una
0

novella prova dcl suo desiderio di cooperare per quanta da Lei dipende
ad un picno successo del suo lavoro.
[La Presidenza della Fenice]

lntanto la questione sollevata da Piave per il compenso del nuovo


libretto, da lui condizionato alla commissione di un terzo libretto,
non accenna a risolversi per la resistcnza opposta dal pocta nell'ac­
cettare le contropropostc di Vcrdi. La sua risposta al compositore
non ci � nota, ma ne conosciamo il tenorc, almeno in parte, attravcr­
so una minuta di lettera del Brenna a Verdi, datata 5 ottobre:
(95)
S' Maestro Giuseppe Verdi
Milano
Tutto era disposto perchc sabbato scorso io dovessi £are una corsa a
Milano. - Il viaggio mi era tanto piu gradito quantocchc mi anticipava
d'alcuni mesi il piacere di fare la sua conoscenza pcrsonale, e di appianare
Ernani 93
ogni differenza fra lei, e Piave. - Ma lo zelo del S' De Val seppe dimo­
stta.re i sommi vantaggi che deriverebbero alla Presidenza nel commette­
re a lui anziche a me l'incombenza, ed ebbe il merito di togliermi, come
si suol dire, la polpetta dal piatto. - Pazienza! -
Ora Piave le avra partecipato, che gli pagai i cento fiorini per suo con­
to, ma gli avra anche detto, che colla condizione da lei esclusa nel con­
tratto non vuole addattarsi alla conclusa limitazione di compenso. - Co­
me si fa? lo sono convinto, ch'ella in questo affare e il sagrificato, ma so­
no anche convinto che anche Piave a ragione. - Basta egli intanto conti­
nua a verseggiare la selva approvata dal S' Co: Mocenigo, e quanto pri­
ma le rimettera il resto della r parte del suo lavoro: - lo gli sto precli­
cando che termini il libretto e rimetta alla sua venuta in Venezia l'appu­
razione d'ogni differenza.
Ad ogni modo io amo di non avere responsabilita, e pero la prego dir­
mi quale contegno debba assumere in proposito. -
Colgo l'opportunita per dichiararmi a tutte prove
V[enezia]. 5. 8bre 1843 [Guglielmo Brenna]

Verdi non perde la calma di fronte alle resistenze di Piave ( trop­


po gli preme di fare l'Ernani, la cui composizione, come ora appren­
deremo, ha gia iniziato). E mentre a Venezia perviene intanto con­
ferma della presenza della Loewe all'inaugurazione della stagione fe­
nicea, il compositore risponde a Brenna a stretto giro di posta solle­
citando l'approvazione politica; ritiene forse che la selva sia stata
gia presentata alla Direzione Generale di Polizia, ma cio avverra so­
lo dopo una quindicina di giorni:
[96]
Sig.r Brenna gentilis.
Milano 7 Ottobre 1843
Se Ella c convinto che io sono il sagrificato circa l'affare del libretto e
che Piave pure abbia ragione, accomodi Lei la cosa che in qualumque
maniera io non me ne lagnero. Se Piave vuol aspettare la mia venuta a
Venezia, spero che non avra da lagnarsi di me. Se vuole assicurarsi anco­
ra un centinajo 76 di svanzighe Lei glide conceda. Se poi vuole anche far­
mi un altro libretto si faccia anche questo. Questo sia nel caso estremo
perche clifficilmente io me ne potrei servire perche a dirla secretamente
scrivero per Merelli un'opera l'anno venturo 77 e dopo se appena posso
me ne vado chi sa dove! Posso parlar meglio? Ergo dunque: il Sig.' Pia­
ve lavori con tutto l'interessi [sic) e nulla vi sara a dire - Ho ricevuto
dalla Nobile Presidenza la lettera delli 3. in cui mi si concede il tempo
neccessario per fare l'Ernani - Avverta Piave che al 15 Novembre si do­
vra present.are.
94 La botttga dtlla musiu

Null& ho p1u scntito circa l'approvazionc Poliuca. Spero �e n�


avranno • dire[:] non tantc prcghi a mio nomc il contc Mocc�go d m-
tcrcssarsi per questo perchc ora chc gia ho incominciato mi sp1accrcbbe
assai ritomarc da capo cd abbandonarc quest'Ernani, al qualc ho un'al­
taccamcnto da non dirsi maggiorc.
Pcrdoni Gent. Sig.' Brenna di tuttc le scccaturc chc io le do... ; ma Lei
ocll'occasionc faccia altrcttanto con tutta libertl.
Attcndcro una risposta sull'approvazionc Politica c su Piavc
C:Olla solita stima mi dico Suo Sv
G. Verdi

La lettcr a di Verdi a Brenna s'incroci a con una di Mocenigo in pa­


ri d at a :
(97]
N. ,06
v· u 7/I0/43
Al Sig. M.0 Verdi
La Sig. Sofia Loewe dietto lettera scritta a qucsta presidenza dcvc cs­
sere ormai giuota a Milano per dimorarvi alcune settimane.71 � lu�ingo
ch'Ella Sig. Maestro si compiaccra prcndcr seco le opportune mtelligeo­
zc sui Lombardi.
Ritengo chc i pczzi di pocsia fino ad ora a Lei spcditi dell'Erna_ni av_ran­
oo corrisposto picnamentc a suoi dcsiderii. In quanto alla modificaz1onc
da Lei bramata nclla Selva non ttovo difficolta alcuna ad assccondarla.
Le accompagno nota dell'ordioazione pci cori dci Lombardi. Mi £arch:
be cosa grata riscontrandomi sc va benc cosl, dacchc in caso diverso sarC1
ancora in grado di rimediare -
[Moccnigo]

Manca il riscontro di Verdi il qualc, fr attanto tr asferitosi per � a


breve vacanz a a Cassano d' Adda ospite dei conti della Som agli a,
non puo pertanto incontr arsi con la Loewe: la vedra, come si ap­
prendera d a una su a lettcra a Giuseppina Appiani, solo a Venezia.
Da Cassano il compositorc riprende contatto con Piave a proposito
del libretto di Ernani:
Cassano, 10 ottobrc 1843
Ho riccvuto anche la scena 79 c mi pcrmcttcrci di fare quelle osscrvazio­
ni cbe mi sembrano opportune lasciando poi a Lei la liberta di fare come
vorra. Trovo pericoloso il farsi correr dictto Carlo , Ernani e Ruy senza
spiegarc un pczzo musicale d'importanza. Sono cosc per cui alle volte in
teatto il pubblico trova il ridicolo. Al momcnto in cui entra don Carlo io
.r:

Ernani

£arei un duettino assai gentile 80 e sviluppare un poco piu l'amore di don


Carlo. Poi alla sortita di Ernani poco dopo con tutto l'impeto farei la
stretta del pezzo con Carlo ed Elvira.11 Per esempio van bene i primi 4
versi
Tu se' Ernani!... Me 'l dice lo sdegno...
Dopo con una specie di rec.vo (come in Hugo) farei annunciate da un
servo, o da Giuseppa 12 l'arrivo di Ruy. Dopo poche parole di sorpresa,
farei che egli stesso cominciasse l'adagio del finale concertato,u e vorrei
che in questo punto fosse la prima figura del gran quadro. Dopo quel che
vuole etc...
Intanto continui a finite i1 libretto e dopo combineremo queste pic:co­
lissime cose. Del resto i versi sono eccellenti [ ...] [ABBIATI I pp. 475-
476]

Calmatosi Piave, almeno momentaneamente, dopo la lettera del 7


ottobre di Verdi a Brenna, questi puo annunciate al compositore in
data 11:
[98]
No 5II
S' M0 Giuseppe Verdi Milano
Piave e contentissimo di rimetecsi interamente a lei per definite ogni
interesse relativo al libretto. - Egli affretta col pensiero il momento del
suo arrivo, mentre desidera al pari di me stringere seco lei personale co­
noscenza. -
Ha compiuta la prima parte del suo lavoro. Questa sera ne' dara lettu­
ra al S' Co Mocenigo, che non dubita punto ostacoli per la politica al>'
provazione. - Ad ogni modo egli stesso il S' Co: portera domani la par­
te fatta del libretto, e la selva del restante al S' Conse Brasis, sicche an­
cora pos-domani potro dirgliene alcun che di positivo. -
Anzi se Piave abbia posdomani l'approvazione politica s'impegna di
dar compiuta la seconda parte entro la ventura settimana, e certo prima
assai del 15 9mbre le parti 3, e quarta. - Continui dunque di buon animo
a procedere nel suo lavoro, che certo le fruttera in Venezia lauri non dis­
simili da quelli che altrove seppero meritargli i suoi musicali lavori. -
Gradisca, S' Maestro, le proteste della piu sentita stima, e mi creda a
tutte prove.
v.• 11. 8bre 1843 [Guglielmo Brenna]

Il cartcggio tace per alcuni giorni. Mocenigo non presenta anco­


ra la selva dell'Ernani all'approvazione politica del consigliere Bra­
sis, direttore di polizia; di qui il mancato annuncio da partc del
La bollega dellll musiu
Brenna, che pure dava per scontata la prcscntazione all'indomani 12
ottobre. 11 19, gia di ritorno a Milano, Verdi si rivolge nuovamentc
a Piavc:
Milano 19 ottobre 1843
Ho ricevuto il finale.14 Non le parlero sul merito della poesia chc qu�
sta (si sa) va sempre bcne, ma circa alla forma musicale s'ella volesse UDl·
formarsi alle mie idee come le scrissi nell'ultima mia mi farebbc piaccre.
Ripcto che adcsso non bisogna parlarne ed ella prosegua animosamcnt�
nel suo hen incominciato lavoro, che, vcdra, andra bcne. lo son avann
discretamente, cd aspctto sempre pocsia. Ho sollecitato il Sig. Conte per
la Politica approvazione. Aspctto una risposta. [ABBIATI I p. 476]

Non vi e traccia ncll'archivio feniceo del sollecito rivolto da Verdi


a Moccnigo (a meno che cgli scrivendo a Piave non intendesse ri­
ferirsi, mae poco probabile, alla lettcra del 7 ottobre diretta a Bren­
na; cfr. doc. 96). Vie pero, datata 23 ottobre, la minuta, di pugno di
Mocenigo, della richiesta per l'approvazione politica della selva del­
l'Ernani, anzi: del Don Gomez de Silva (tale, al momenta, il titolo
dell'opera).15 Eun documento interessante perche condensa la storia
dcl passaggio dal Cromvello al nuovo dramma. Ed e altresl un docu­
mento curioso (o divertente) la dove il proponente tende a confon­
dere - probabilmentc ad arte, confidando nelle lacune letterarie di
un direttore di polizia - il Don Carlos del dramma di Hugo con
l'omonimo protagonista della tragedia di Schiller (gia ammessa, fa
astutamentc osservare il Mocenigo, al repertorio del teatro di Corte
di Vienna), insomma Carlo V con il suo omonimo nipote, il figlio di
Filippo II di Spagna... Si trattava d'altronde di presentare alla poli­
zia un soggetto ricavato da un dramma di un autore, quale Hugo,
non particolarmente beneviso per i suoi sentimenti liberali agli ordi­
ni costituiti in Europa; un dramma, inoltre, che nel non molto lon­
tano 1830 aveva scatenato alla sua prima rappresentazione quella
famosa « battaglia » che era stata come il preannunzio della rivolu­
zionc di luglio e della fine dclla monarchia borbonica in Francia. Si
trattava infine di far passare fra le maglie della censura asburgica un
argomento contenente, come episodio centrale, una congiura contra
un regnante. 11 prudente Mocenigo tace sulla parte da lui stesso avu­
ta ncll'accantonamento dell'Allan Cameron e nd suggerimento del
soggetto Ernani, attribuendone il merito (o la colpa...) al solo mae­
stro Verdi:
Ernani 97
(99 ]
No 490
v.•Ii 23/10/ 43.
All'I.R. Consiglier aulico direttore Gen. di Polizia
Ho l'onore di accompagnare pell'approvazione la selva del libretto D.
Gomez de Silva; la poesia non e completa del tutto ancora.
Era stato dapprima scritto per intero dal Sig. Piave il libretto il Came­
ron ma ii Verdi dichiaro essere questo lavoro riuscito pel gusto dell'opera
di poco effetto teatrale, e tale da non destar punto la sua immaginazione.
Propose poi il Maestro l'Ernani come soggetto addattatissimo pell'ef­
fetto ed a lui particolarmente caro; con varie successive lettere insistette
perche fosse questo prescielto e fece persino non tenui sacrifui pecuniari
a tal scopo.
Trattandosi dell'opera della stagione del lavoro che dal pubblico atten­
desi con particolar impazienza, e con special fiducia, non poteva la presi­
denza insister affioche il Verdi vestisse di note ii Cameron. Ed in vero so­
lo verso la metta di settembre si decise a tentare di attagliare il francese
dramma alle convenienze di queste scene.
Sola difficolta da vincersi si era di dettare la parte di D.Carlos per modo
che senza perder di molto del suo vigore ed interesse non ferisse alcun ri­
guardo politico. Sola difficolta erasi questa dacche l'essere il D.Carlos di
Schiller nel repertorio del teatro di Corte di Vienna non lasciava dubbio
nella possibilita di dare una parte a questo personaggio. II cangiare poi
nome al protagonista o scena dell'azione era pensiero che non poteasi d'al­
tronde neppur per un istante accogliere; ii dramma avrebbe perduto ogni
valore; ed in vero non un intreccio amoroso, non una congiura, non un
incoronazione come tale lo spettatore interessa ma l'importanza bensi del
personaggio, la verita storica.
II poeta omettendo e la scena dell'armadio, e quella del duello, giusti­
ficando l'apparire di D. Carlos nelle stanze di D. Elvira facendo nella ter­
za e quarta parte risaltare bellamente assai ii coraggio e la clemenza di
questo sovrano sciolse ii quesito pienamente. Dagli amori incestuosi del
D. Carlos di Schiller alla dignita, nobilta di concetto, e purita di condotta
dd D. Carlos del Piave avvi grande distanza davvero; lo spettatore non
puo sentir destarsi in seno che sensi di rispetto ed ammirazione.
AlC\llle scene del testo francese furono per hen giusti riguardi del tut­
to soppresse come quella del tosone da Gomez calpestato.16 Fu persino
cambiato il titolo per allontanare !'idea che le sconvenienze del francese
testo fossero conservate nell'italiana riduzione.
La presidenza si permette di dettare questi ccnni per giustificare l'a�
provazione da essa impartita ad un dramma che nella virginita del fran­
ccse testo scontrerebbe di tanto, e per spiegare il ritardo alla presenta­
zione dcl libretto.
La botttga dtlla music•

Stringc il tempo d'assai; il Verdi dovcndo per contr atto porrc in i5CC:­
na la prima opera dcll a stagionc no n ha chc qu attr o scttiman e pc� uln:
mare il suo lavoro Si lusing a adunquc ch'Ell a Sig. Co nsiglier aulico, 51
compiacera conccdcre colla c o mpatibilc so llccitudine la sua approva­
zionc.11
[Moccnigo ]

V crdi nel frattcmpo affronta il problema del ru o lo protagoni5ta


di Ernani, gia previsto per il contralto Carolina V ie tti, co n D o n Car­
los tcnorc c Don Ruy Gomez de Silva baritono. In una sua letter � a
Piavc (il cartcggio fra il compositorc e i i librettista di quest o periil
do non ci c pcrvcnuto) propo ne lo scambio delle voci: al ten�re .
ruolo di Emani, al c ontralto q uello di Don Carl o s. Pi av e ne rifen­
sce a Mocenigo, che ii 26 otto bre fa r ispondere tr am ite Brenna:
(100]
N° _HO
Al sr M aestr o Gius eppe Verdi
Milano
Piavc h a rappresentat o al sr Co : Moc e nig o il dcsiderio da lei cs�ern ato
di aflidarc al T e nore l a part e di Hern ani. - 11 prim o pcnsier o fu d i _ appa-
garl a, ma poi prcsa in piu minuzioso esam e la cosa si affa cciarono �co 1-
ta insormo ntabili. - N on far ca ntare la Vi e tti nell'opcr a dell a st ag ione sa:
rebbe andar co ntro al vo to d ell'intier a citta. - Affid are ad essa la parte di.
Carlo sar ebbc porre il perso naggio in parodia, laddove e indisp ens abile di
sost enerlo con tutta la possibile dignita, cd elevatezz a. - .
D'altroode la Vietti puo rapprcsentare un gi ovinetto di 20 anru com e
dev'csscre H em ani, dappoichc a un fisico e form e di maschia r obustczza,
cd e ins omm a a ttissima a tutta la vibraziooe d'anim a ch e dev e distingu�
re qucl pcrsonaggio; ma non puo vestirc l a dignita di Carlo, cbe n on d�
ve csscr piu ne ll'april e dcll' eta. -
Pe r qucst e considerazi oni dev e il sr Coot e rifiutar e il suo c oosens o al
propost o cambio. Egli pcro si lusinga, i m otivi stcssi, ch e originano _il ri­
fiuto la coovinccra nn o chc st a ocl Su o vantaggi o di va lcrsi d ei talenn dcl­
la Signor a Vietti nei quali il sr Co: la conf orta a 6.d ar molt o , nell a cer­
tczza ch' ella stcsso quando scntira la simpatica vocc, ed il bcl modo di
cant o di qucst' artista gli sapra bu oo grad o dell'insiste nza. -
Colgo ancbc qucsta opportunita per dichiararmi sempre, ed a tutte
prove . -
V[cnczia]. 26 8brc 1843 [Guglielm o Brenna ]

V erdi non ignorava ccrtamcntc il vantaggio che potcva dcrivargli


nclla prima rappres e ntazionc d'una sua oper a dal talento di un 'arti-
Ernani 99

sta dalla « simpatica voce », tanto piu se gradita al pubblico; ma


aveva anche delle valide ragioni da opporre nel preferire un tenore a
un contralto nel ruolo di Ernani, ragioni che finiranno col prevalere
sulle convenienze teatrali, di cui Brenna si faceva solerte portavoce,•
e che troveranno udienza presso il Mocenigo, oculato amministrato­
re teatrale, ma non insensibile - lo si e gia visto - alle questioni
d'arte.
lntanto alla Presidenza della Fenice giunge l'approvazione politi­
ca sub conditione della selva del Don Gomez:
(101)
N° 31484/7997.
Alla Presidcnza dcl Gran Teatro la Fenice
Venezia
Sulle traccie della Selva, che andava uruta, Signor Presidente, al di Lei
graclito foglio dei 2 3. N° 490, potra il Poeta comporre il libretto col ti­
tolo D. Gomez de Silva-; Sinnonche richiedesi, che alla Scena II Parte
III, ove compariscono i Congiurati sia breve quanto mai e possibile l'azio­
ne, non venghino denudati i brandi, e liberale, e grande sia alla Scena
III l'atto di clemenza dell'lmperatore che comparisce fra essi.
E di mestieri ancora, che durante la Scena fra l'Imperatore, ed Ernani
usi il Poeta di espressioni dicevoli e proprie di un suddito al Sovrano,
omettendo parole di sangue e di vendetta, come si lessero al passo relati­
vo della prima parte, ch'era stata brevi mano insinuata a questa Revi­
sione colle altre non ancora a poesia ridotte, e cosl moderando ogni altra
frase che non potesse convenire.
II Poeta poi produrra il libretto alla Direzione Generale non si tosto
che lo avra compiuto, riservandosi essa allora qualunque eventuale osser­
vazione prima che il Maestro S' Verdi s'accinga a1la composizione per mu­
sica, anco a risparmio di tempo.
Venezia Ii 27. Ottobre 1843. Cattaneo

Trascorrono alcuni giorni (intanto il 1 ° novembre la Presidenza


della Fenice firma un mandato di pagamento di 300 lire austriache
in favore di Piave per conto di Verdi) e finalmente il 7 novembre
il conte Mocenigo decide di risolvere la questione del contralto ac­
cettando la proposta di Verdi di affidare a un tenore il ruolo di Er­
nani; anzi prospetta al compositore l'impiego di due tenori per le
parti di Ernani e di Don Carlos oppure quello di un tenore e di un
baritono, destinando al basso la parte di Silva. Si profila insomma
quella distribuzione di ruoli che diventera poi definitiva:
100 u, bottega della mus,ca
(102)
N. 18
v.• li 7/u/43.
Al Sig. M. Verdi
0

Desidcroso per mio conto di contribuire quanto piu si pue'l al buon


andamcnto del di Lei lavoro, e non scemarne per avventura l'effcto sce­
nico coll'affidarc l'importante parte di Ernani ad un contr'alto studiai sc
la compagnia scritturata offrir poteva una modi.6.cazione corrispondente
alla brama di Lei di rccentc esternata.
Due tenori abbiamo costantcmcntc alla piazza; il Conti in Carnovale_, �
_
il Guasco in quaresima, il Bettini tutta la stagionc. Di piu due banto�1 �
Superchi ed il Meini. Sc Ella crcdesse di affidarc una delle due par � �
Carlo o di Ernani al Bettini potrebbesi sostituire quest'artista alla Viet�,
lasciando al Conti l'altra. Se prcferisse poi dare a Conti la parte d'Ernam '.
a Superchi quella di Carlo, converrebbc un basso profondo per quella di
Gomez. Abbiamo in qucsta qualita il Rosi; ma Ella non lo trove da tan­
to da sostenere una parte principale.19 Se Ella sapesse un artista di que­
sta voce di piena sua soddisfazione me lo proponga, e se la domanda sara
talmcnte limitata che il fondo spettacoli gia tanto straordinariamente gra­
vato possa cssere colpito con questa nuova spesa, la presidenza ben vo­
lentieri vi si decidera. Le osservero chc questo artista non occorrerebbe
che nella sola combina.zionc suespressa.
[Mocenigo]

Verdi risponde subito; e dalla risposta sembra doversi dedurre che


per la parte di Silva, fino a questo momento concepita per la voce
del baritono Superchi, il compositore non avesse ancora scritto il
« bel cantabile » (che nclla stesura definitiva dell'opera corrisponde­
ra all' aria « Infelice !. .. e tuo credevi ») di cui alla lettera a Piave del
2 ottobre:

[103]
Ill.mo Sig.' Conte
Milano 10 Novembre 1843.
lo le son grato dell'intcressamento cbc Ella si prendc del mio lavoro,
c ne la ringrazio - Non saprci qualc artista proporrc per Basso profondo,
nonostantc parrni chc si possano combinare le cosc anche colla compa­
gnia scritturata. Si potrebbe anchc scrvirsi di due tcnori, ma il meglio
sarcbbe dare a Conti 90 la partc d'Ernani, quclla di Carlo a Superchi, qucl­
la di Gomez a Rosi poiche in qucsta parte non c'c che il finale nel 1 . at­
0

to: alcuni pertichini, ed un ductto nel 2.do atto, c questo duetto di molta
forza c coi cori. Ncl terz atto non vi sono per Gomez cbe pezzi d'assicme.

- .....
l'I

Ernani IOI

Nd 4- atto vi sara il terzetto finale, ma SC il poeta avra pazienza potre­


0

mo dare quasi tutto l'interesse ai due amanti: d'altronde poi la figura im­
ponente, e la voce grave di Rosi in questo pezzo fara assai bene. Questa
distribuzione parmi che andrebbe bene, molto piu che tutti m'assicurano
che Superchi canta assai bene, e nella parte di Gomez saressimo stati co­
sttetti o tradire il carattere, o trattar male l'artista.
Del resto io sono d'opinione di non decidere nulla per ora e siccome
l'Emani dovra andar in scena per lo meno un mese dopo l'apertura del
teatro cosl avremo campo a decidere secondo anche le simpatie del pu­
blico.
11 Poeta Piave m'assicura che prima del 15 corr. sara finito il libretto
per cui oggi istesso l'incarico di presentarlo a quella Nobile Presidenza
a nome mio.
Metto sott'occhio che quanto piu presto si potranno incominciarc le
prove dei cori dei Lombardi sara ottima cosa poiche sono molti ed alcuni
anche clifficili.
Colla piu profonda stima mi dichiaro Umil. Servitore
G. Verdi

II 1 3 novembre si rifa vivo Brenna per sollecitare dal composi­


tore una risposta ad alcuni quesiti sollevati da Piave in una sua pre­
cedente lettera (risposta, come si leggera nella replica di Verdi, che
era gia partita il ro novembre unitamente alla lettera per Moce­
nigo):
[104]
N. 24
sr Maestro Verdi in Milano
Piave e mortificato, ch'ella non abbia ancora riscontrata per intero l'ul­
tima sua. - Non sa attribuirlo ad altro che al divisamento, in cui la su­
pone di affrettare il suo arrivo a questa piazza.
Egli a gia ultimata la quarta parte del dramma ad eccezione della stret­
ta dell'ultimo terzetto, per scrivere la quale amerebbe d'intendersi seco
lei per evitare il piu possibile la necessita di cambiamenti a lavoro finito. -
.:E gia inteso col sr Co: Mocenigo di ritardare anche oltre il 15 volen­
do la produzione del libretto. 91 A senso delle sue prescrizioni omise nella
quarta Parte il ballabile, che il Co: Mocenigo desiderava; ma non e per
questo solo che Piave la tratenne nell'ultima sua. Egli desidera sovra
tutto sapere s'ella trovo di suo agradimento la Poesia. - Ove pertanto la
non venga a Venezia a questi dl, favorisca, la prego in nome dello ste�
Piave, a scriver subito se va bene la parte terza, e se ami di aver la parte
quarta costl, ovvero alla sua venuta. - Nel primo caso dica se troverebbe
102 La botUga della musiu

opportuno che il tcnctto finale tcrminassc con un principale, di Hemani,


cbc lo canterebbc morcndo; ovvero di un'aluo attore; e quale.
Sono colla solita stima
V[cnc:ria). 13 9•- 1843
[Guglielmo Brenna) 92

Verdi manti ene la pazienza, cosa piuttosto insolita per quel che co-:
nosciamo del suo caratterc e dei rapporti che in seguito terra c?n 1
_
suoi collaboratori, specie se in veste di intermediari e di faccendiert.
Ma non puo trattenersi dall'e rompcre in una lezione di tecnica ope­
ristica, chc m ette a nudo l'inesperienza di Piave in fatto di « forme
musicali » e mettc a taccre l'irrequieto Brenna:
[10.5)
Sig.' Brenna Stim0
Milano 1.5 Novembre 1843
Piave avra riccwto a quest'ora la mia lcttera unitamente ad un'alt ra
che scrissi al Sig Conte Mocenigo. Attendo con impazienza il 4° atto per:
che ora non pot rei venirc a Venezia. Il terzetto lo finisca come vuole, m.1
pare pero chc un solo assoluto d'Ernani sarebbc una seccatura. Cosa fa­
ranno gli altri due? .. Dcsidero al piu presto di avere questo terze tto pcr­
chc lo vorrci fare qul quietamente prima di venire a Venezia. .
Nella sua lettera trovo che Piave amerebbe d'intendersi meco per evt­
tare il piu possibile la neccessita di cambiamenti a lavoro finito. Per parte
mia non vorrei mai scc[c]are un pocta per cambiarmi un verso: ed io ho
scritto la musica su tre libretti di Solera, e confrontando l'originale, ch�
io conscrvo coi lib retti stampati non si troverebbcro cambiati che alCUill
ma pochissimi versi e qucsti per convi[n]zione di Solera stesso. Ma Sole­
ra ha gia scritto .5 o 6 libretti
91 e conosce il teatro, l'effetto, e le forme
musicali. Il Sil( Piave non ha mai scritto, e quindi e naturale che in que­
ste cose manchi. Difatti chi sara quclla donna chc canted di seguito una
gran cavatina un duetto che finiscc in terzetto, ed un intiero finale come
c in questo primo atto dell'Ernani? Il Sig.' Piave avra delle buone ragioni
da addurrni, ma io ne ho delle altrc e rispondo c1'e i polmoni non reggono
a questa fatica. Chi sad. qucl Maestro che potra metter in musica senza
seccarc 100 vcrsi di Rccitativo come in qucsto terz'atto? In tutti intie ri i
quattro atti dcl Nabucco, o dei Lombardi non trovera sicuramente piu di
100 vc rsi di Rccitativo... E sia detto cosl di tante altrc piccole cose - Lei
che ha tanta bonta per me prcgo di far capire qucste cose a Piave e per­
suaderlo. Pe r quanta poca esperienza io mi possa avere, vado Donostante
in teat ro tutto l'anno, e sto atteDto moltissimo: ho toccato con mano che
tante composizioni DOD sarebbero cadute sc vi fosse stata miglior distri­
buzione Dcl [sic] pczzi, meglio calcolati gli efietti, piu chiare le forme

- -
Ernani 103

musicali ... insomma se vi fosse stata maggior esperienza si nd poeta che


nel maestro. Tante volte un' recitativo troppo lungo una frase, una sen­
tenza che sarebbe bellissima in un libro, ed anche in un dramma recitato,
£an ridere in un dramma cantato.
Aspetto con impazienza !'ultimo atto; mi perdoni questa seccatura, e
mi creda sempre suo AfI.
G. Verdi

Segue a questo punto un lungo periodo di silenzio nel carteggio


del compositore con la Fenice. Ed e durante questi giorni che la nuo­
va opera, o meglio, il libretto viene assumendo, come vedremo, un
nuovo titolo, ricavato dal sottotitolo del dramma di Hugo: L'onore
castigliano, che gia appare nel contratto di vendita stipulato con Ri­
cordi. 11 28 novembre l'editore milanese, attraverso la procura del
tenore De Val, procede all'acquisto « in esclusiva ed assoluta pro­
prieta » dalla Societa Proprietaria della Fenice, rappresentata dal
conte Mocenigo, dell'opera Gli ultimi giorni di Suli del maestro Fer­
rari n onche
[xo6]
[ ... ) del libro deUa Poesia del S: F.co Maria Piave, e dello spartito con
tutte le relative parti dell'opera che col titolo L'Onore Castigliano o quel
qualunque altro che le venisse dato, [ ... J sta ora componendo espressa­
mente il S: Maestro Giuseppe Verdi per essere rappresentato su queste
Scene della Fenice nell'entrante stagione di Carnovale, e Quadragesima
r 843-44, nonche [ ... ) di quei pezzi che il suddetto Maestro Verdi com­
ponesse di nuovo, o mutasse per commissione di questa Presidenza Tea­
trale nella suddetta Opera [ ... ] .

La cessione avviene nonostante che nella riunione di Presidenza del


2 5 luglio Mocenigo avesse ritenuto « non essere interesse della So­
cieta di cedere le proprieta de' nuovi lavori musicali prima che se
ne conosca l'esito » e inoltre « di far buon conto della proposta Lu­
ca » (cfr. doc. 59). Le due opere vengono comunque cedute a
Ricordi al prezzo complessivo di 11.000 lire austr. (inferiore per­
tanto alle 12.000 richieste in luglio), di cui 9.000 per la sola ope­
r a di Verdi. Dalla somma vengono detratte £ 2.750 per ii pagamen­
to del nolo dei Lombardi e della Fidanzata Corsa di Pacini. L'edito­
re Ricordi - cui lo « spartito originale del M.0 Verdi verra conse­
gnato subito che sara andata in iscena l'opera » - accorda alla Presi­
denza della Fenice « o a chi per essa il diritto di dare alla Fenice lo
[0 4 u bottega delJd musiu
partito [ ... ] dcl M.0 Verdi un'altra volta per una sola stagionc a
scclta dclla Prcsidcnza, o chi per cssa, c cio scnza alcun compcnso »."
La qualc Prcsidcnza il giorno successivo, 29 novembre, consegna
alla Dirczionc gcnerale di Polizia il libretto dell'Onore Castiglian�
gia Don Gomez de Silva per la ncccssaria approvazione, allcg andovt
un'accompagnatoria che spiega il mutamento del titolo:
[107]
N.,n
All'lncl. I.R. Direzione geocralc di Polizia in Venezia
Si pregia questa Presidcnza di assoggcttare al1a dcfinitiva s�one di
codest'Incl. I.R. Dirczione generale di Polizia il libretto per mus1ca svol­
to sulla sclva approvata colla prcccdente officiosa comunicaziooe 27 Otto­
brc 1843 N° 31484-7997. -
Solamcnte reputasi piu opportuno di darvi il titolo L'onore Castigli�­
no anzicche l'approvato D" Gomez de' Silva per evitare che sia protagoru:
sta dell'azione la seconda parte cui va ad essere affidato il carattere di
Gomez. -
L'claborato dcl S• Piave aveva duopo d'essere trascritto, ma per non
ritardame ulteriormente la produzione lo si accompagna nella lusinga che
vorra codesta Autorita retroccderlo, mentte lo stesso autore non tcnne
manco il duplicato dclle ultime corrczioni che su quest'unico originale
pratico. -
Comecchc poi il Maestro Ve(r)di c gia bene inoltrato nel suo lavoro di
composizionc musicale, cosl pregasi che sia possibilmentc sollccitata l'�­
plorata sanzionc per potcr al caso far luogo in tempo utile a qucllc var1a­
zioni chc fosscro trovatc del caso. -
V(enczia]. 29 9mbn, 1843

E finalmente viene per Verdi il momento di trasferirsi a Venezia; il


30 novembre il compositore scrive a Piave per avvertirlo della data
del suo arrivo, previsto per la mattina del 3 dicembre, una dome­
nica:
Milano, 30 novcmbre 1843
Domani scra al(lc) 6, partiro per Venezia ed arrivero la domcnica mat­
tina alle 6 circa. Andro ad alloggiare alla Luna od all'Europa o dove dia­
volo sara piu vicino all'oflicio del Corriere. lo non son pratico di Venezia
c voi sl, quindi approflittando di quella santa confidcnza, chc, come voi
m'avetc dctto tante volte, devc csscrci £ra noi, vcnitc vi prego a trovar­
Ioi: venite verso le 10, sc dormissi svegliaterni. Sc poi voi non potestc,
frughcro io finchc vi avro trovato .. (ABBIATI I p. 478) 95
Ernlllti 10.5

II 2 dicembre Verdi sosta a Verona,96 dove l'impresa Lanari oltre al­


la Saffo di Pacini, che andra in scena a quel Teatro Filarmonico la
sera di S. Stefano, e in procinto di allestire ii Nabucco con Giusep­
pina Strepponi. Giunto a Venezia, prende alloggio in « Casa Bolli­
ni [? J ponte delle Ostriche » (questo il domicilio indicato sulla Li­
sta Nominale Degli Artisti di Canto e Ballo al Servizio degli Spetta­
coli delta stagione di Carnevale e Quadragesima 1843-44 net gran
Teatro la Fenice),91 e si appresta a iniziare le prove dei Lombardi.
Anche Solera, temporaneamente di stanza a Legnago, amerebbe
dirigere le prove dell'opera inaugurale, naturalmente dietro adegua­
to compenso; e si rivolge a Mocenigo:
(108]
Stimatissimo Signor Conte,
Perdoni s'io mi faccio ardito a indirizzarle uno scritto; la mia arditez..
za viene spirata dalla piena [?] conoscenza dell'alto di Lei animo. Doven­
dosi alla Fenice rappresentare i miei Lombardi, io Lei sarei gratissimo
s'Ella potesse affidarmi la cura di dirigerli come conviensi, io mi trovo in
Lcgnago, e quando mi verrebbe da Lei imposto, dietro il compenso che a
Lei parera doversi stabilire, io saro subito a Venezia. La prego perdonar­
mi ed accogliere i sensi della piu alta stima.
Um.0 devotiss.0 servitore
Legnago 5 dicembre 1843 Temistocle Solera

La richiesta del Solera non ha seguito. Ne ha seguito la vibrante e


non ingiustificata protesta, in pari data, dell'editore Francesco Lucca,
venuto subito a conoscenza dell'avvenuto acquisto da parte del con­
corrente Ricordi della nuova opera di Verdi; dal P.S. della lettera
del Lucca si apprende che egli era giunto ad offrire, per essa sola,
8.000 lire austr. e di essere disposto « a fare q ualunque aumento »
a tale cifra; un'offerta, per la verita non cosl lontana dalle 9.000 li­
re austr. pagate da Ricardi per la sola opera di Verdi... :
(109]
all'Ill.0 Sig.' Conte Mocenigo
Presidente agli Spettacoli del gran teatro la Fenice
Venezia.
Milano li 5. Xbre 1843.
m

Non poca sorpresa mi ha recato la notizia che l'hernani, nuova opera


dcl Maestro Verdi, da rappresentarsi in codesto gran teatro della quale
gia da molto tempo io agognava acquistare la proprieta. si� stata vcn�uta
al Sig.r Ricordi, c cio malgrado tutte le speranzc chc mt s1 crano lasoate
to6 Lz bottega de/la mime•

ttavcdcrc in scguito allc offcrtc chc io faccva a suo tempo." Difatti io


stcsso proponcva il Maestro Verdi, in vccc dcl Maestro Pacini chc code­
Sta Prcsidcnza scmbrava volcr prcfcrirc, proponcndo, anchc prima chc an­
dassc in sccna, di pagarc la meta dcllc spesc, c di divenirc ad una uatta­
tiva qualunquc.
La S.V. rnma non puo non ricordarsi chc io ebbi, qui in Milano, a par­
larglienc a viva vocc piu volte, c chc Ella mi rispose che non si voleva
ttattarc prima di andare in isccna. E soggiungcro ancora che ne feci par­
larc al podcsta sig.' Corrcr c chc alla S.V. rnma dircssi e fed prcsentare
dall'amico mio in Venezia Colorio-Bcnzon una lcttcra a qucsto proposito,
per cui il mcdcsimo mi risposc lagnandosi diccndo, che mi era gia stato
notificato che non si volcva uattarc 6nchc non fossc in scena.
Dopo tutti qucsti prevcntivi passi fatti da me e le non deboli esibizioni
in proposito, io mi aspettava mi si sarebbc fatto parola prima di trattare
con altri, giacchc sc io avcssi potuto prcvcdcrc chc le mie propostc fossc­
ro state cosl postc in non calc, avrci altrimcnti disposto dci miei Capi tali!
che io ho serbato per far frontc a qucst'impegno nella lusinga in cui era di
ottencrc il dcsiato intento.
In qucsto per me troppo disgustoso frangcntc, mi pcrmctta la S.V •
rnma di estcmarlc il dispiaccre chc provo ncl vcderc cosl trascurate c ne­
glcttc non solo le mic csibizioni, ma di vcdcr dclusc le speranze che, tan­
to dalla corrispondenza avuta in proposito, quanto dalle verbali trattative,
io avea concepito a giusto titolo a questo riguardo, mcnue passo all'ono­
rc di riverirla distintamentc
Di V.s.mm• 11 Devmo Servi tore
Franc° Lucca
P.S. A mezzo del Sig' Deval io le fed proporrc A£ 6.000 e di dare a
gratis per cotesto gran teatro a nolo lo Spartito Maria Regina d'Inghilter­
ra,'9 cd a Colorio-Bcnzon io avcva dato incumbenza di trattare per A£
8.000, pagablli in quattro rate, una dclle quail prima dell'andata in sccna;
c dcbbo ancora accertarla che io era disposto a fare qualunque aumento
anche allc A£ 8.000, qualora mi si avesse fatto una dimanda, quale mi
vennc fatta giammai.
Franc" Lucca

Procedono in tanto le prove dei Lombardi, per la cui esecuzione


Verdi intende valersi della nuova « stretta » composta per il tenore
Poggi in occasione delle rappresentazioni di Seni gallia. 100 Mocenigo
sollecita la richiesta della rclativa partiturina all'editore:
[no]
V[cnczia]. 6/12/43
Sig. Ricordi
( ... ] ll M. Verdi m'incarica poi di ripcterle la domanda che le fecc pel-

-,,,,,,.
Ernani 107

la cabaletta della cavatina del tcnore nuovo scritta da esso per Poggi. L'at­
tcodc con impazieoza csseodo gia principiate le prove.
[Moccnigo]

In qu�o stesso giorno la Direzione generale di Polizia notifica l'ap­


provaztone de! libretto della nuova opera di Verdi:
[ux]
N' 35153/8899.
Alla Prcsidenza del Gran Teatro la Fenice.
� llc �rrezioni, e cambiamenti operati, d'accordo col Poeta Francesco
Marta P1avc, la Direzione Generale ritorna vistato a codesta Presidenza
il manoscritto accompagnatole col gradito foglio in data 29. 9mbre tra­
scorso N° 55. -
Venezia li 6. Xmbre 1843.
Cattaneo

Da tale notifica par di capire che erano intervenuti « correzioni » e


« cambiamenti » di carattere censorio richiesti dalla Direzione di Po­
lizia prima di rilasciare l'approvazione. Frattanto Verdi procede an­
che nella composizione della nuova opera, il cui titolo sembra final­
mente stabilito in quello di Ernani. II 12 dicembre il compositore
confida all'amica milanese Giuseppina Appiani:
Venezia e bclla, e poetica, e divina, ma... io non ci starei volontieri. II
mio Ernani va avanti, ed il poeta fa tutto quello che desidero. Faccio gior­
nalmente due prove dei Lombardi e tutti fanno quello che possono, so­
pratutti la Loewe.
La prima volta che ci siamo visti fu alla prima prova dei Lombardi:
ci scambiammo reciprocamentc alcunc pochissime parole di complimento,
e tutto e finito cosl; ne io sono mai stato a visitarla, ne spero ci andro se
non per bisogno. Del resto, non posso dime che bcne, perche ella £a con
tutta coscieoza il proprio dovere, seoza neppur far travedere ombra di ca­
priccio.
Rida chi vuole, ma io saro a Milano appena in scena l'Ernani. [ COPIA·
LETTERE p. 424)

Ma intanto qualche malinteso a proposito delle prove dei Lombar�i


(forse a causa della non buona impressione destata dal tenore Conti,
nei cui confronti, come vedremo, Verdi manifestcra �a propria in­
soddisfazione?) dev'essere pur nato, come puo dedurs1 dal seguente
biglietto del compositore al Mocenigo:
108

(112)
Ill.- Sig.' Conte
Casa 21 Diccmbre 1843.
In riscontro al favorito suo viglietto di jeri mi atterro a raccontarle pre­
cisamcnte quanto accade in casa Fontana. Inter rogato come andassero le
prove, io risposi: non c'e male. Questa e la semplice istoria. Credo che.da
tal parola nulla di male si possa argomentare, molto piu che io speoal­
mcnte dalla prova di jeri sera, non posso che lodarmi dell'orchestra..
Continui nella stcssa premura pc) buon esito de! mio lavoro, e mt c rc-
da con tutta gratitudine Suo Um. Ser v.
G. Verdi

In quei giorni di vigilia dell'apertura della stagione 1843-44 alla Fe­


nice si sta anche trattando per concedere in appalto la stagione suc­
ccssiva all'impresario Alessandro Lanari. Ed e in relazione a qu es�
trattativa che alla vigilia di Natale, su richiesta di Mocenigo, V erdi
dichiara la propria disponibilita a scrivere una seconda opera nuova
da rappresentarsi alla Fenicc alla fine della stagione di carnevale
1844-4.5:

[113]
mmo Sg Conte Moccnigo
Venezia 24 Dicembre 1843
In risposta alla sua dimanda a voce se poteva scrivere per la Fenice nel
Carnevale 1844-45 posso ora dirle che ter minando i miei impegni colla
Scala nel mese di Gennajo 101 potrei benissimo scrivere un'opera p er quc­
sto Teatro cd andare in sccna od all'ultimo Sabato di Febbrajo od al pri­
mo di Marzo dcll'anno 1845
Lo preghero, qualumque sia, di una subita risposta, pcrche io pu re de­
vo rispondere ad offcrte che mi sono state fatte per altro Teatro.
Colla piu profonda stima Suo Um. Scrv.
0

G. V erdi

Non si conosce la risposta, forse solo verbale, del conte Mocenigo.


In ogni caso, contrariamente a quanto affermano quei biogra.6. che
coll egano questa lettera al futuro Attila,'Cll essa rimane s enza seguito,
come si vedra meglio piu avanti a proposito appunto dell'Attila, ope­
ra nata da tr attative dirette di Lanari con Verdi e in ogni caso com­
posta per la stagione 1845-46. Semmai in questi giorni matura o sta
per maturare, sempr e con Lanari, il contr atto per un'oper a da rap­
pr esenta r si a Roma in autunno: e sara I d� Foscari - l'argomento
gia p roposto in estate da Verdi alla Fenice (vedi doc. 56, 57 e 60) -

\
fl S7 • . 0 .. r.

Ernani 109

su libretto di Piave, che in definitiva costituira quel « terzo libret­


to » che in settembre era stato oggetto di contrasto fra librettista e
compositore.
Il 26 dicembre, serata d'apertura della stagione alla Fenice (per
l'occasione il botteghino del teatro registra un incasso da primato:
hen 4.345,33 lire austriache!), i Lombardi, contrariamente a ogni
previsione, cadono; anzi fanno un « gran fiasco: uno di quei fiaschi
veramentc classici », secondo quanto l'autore racconta la sera stessa
« ne con piacere ne con dolore » all'Appiani (COPIALETTERE pp.
424-425) e all'amico Luigi Toccagni. A quest'ultimo:
Car° Toccagni
Venezia 26 dicembre 1843.
Voi che mi volete bene come padre ad un figlio sarete impaziente di
sentire le notizie sui Lombardi. I Lombardi hanno fatto fiasco. Eccovi
detto tutto. I pezzi meno cattivi sono stati tutti disapprovati e gli altri
tollerati. La sola cabaletta della visione (la cosa piu meschina dell'Opera)
ha scosso il pubblico e tratto ad applausi. Sono di fretta ne vi posso dire
altro. [ ... ] [LUZIO II pp. 3.H•J.56]

Eppure Tommaso Locatelli sulla « Gazzetta Previlegiata » di Vene­


zia giudica « buoni versi » quelli del libretto e considera l'opera « va­
rio e grandioso musicale lavoro » pur con « qualche stranezza ». 103
Verdi ha forse esagerato a parlare di « fiasco »? Di certo, hen piu
della musica dei Lombardi, e il tenore Conti - proprio colui che
avrebbe dovuto poi sostenere il ruolo protagonista nell'Ernani - a
essere al centro delle contestazioni del pubblico, tanto che alla secon­
da recita viene sostituito da Geremia Bettini. Il compositore e preoc­
cupato, dato che I'Ernani per contratto devc andare in scena come
seconda opera della stagione, doe verso la seconda meta di gennaio;
e senza por tempo in mezzo si rivolge per iscritto alla Presidenza del
teatro pcrche la prima rappresentazione venga protratta in quaresi­
ma, quando ci sara Guasco, pena lo scioglimento del contratto:
[ 114]
Alla Nobile Presidenza del Gran Teatro la Fenicc
Venezia 29 Dicembre 1843.
Credo bene di prevenire questa Nobile Presidenza che mi e impossibile
dare l'Emani col tenore Conti. Esso presentemente non ha mezzi di vocc
necccssarj per rappresentare tanta, e faticosa parte; d'altronde: non es­
scndo ben accctto al publico, nissuno potra ragionevolmente obbligarmi
ad arrischiare una nuova opera. Chieggo quindi di protrarre la rappresen-
110 La botttga dtlu musiu
tazione dell'Emani alla vcnuta di Guasco facendo altrcsl riffiettere, chc,
supposto l'opera piaccssc, si potrebbero dare piu rappresentazioni con
Gua.sco in quarcsima, che con un'altro tcnore in carnevale. .
Qualora poi la Prcsidenza non mi volessc acco rdare quanto chieggo,
propongo anchc di sciogliere il cootratto che fra no i esiste. Rompiamo la
scrittun, mi si lasci libero il passaporto, ed io parto immcdiatamente ;:
Di qucsta Nobile Prcsidcnza Dev.mo Se�
G.V
L'atteggiamento inflessibile di Verdi induce intanto la �resi�enza
in quello stesso giorno 29 dicembre a protestare all'agenzia G1a�co­
ne il cantante veronese, e a rivolgersi contemporaneamente al Tnbu­
nale Mercantile con « urgente istanza », cautelandosi con il verscl
mento presso il detto Tribunale del secondo quartale (£ 6.250 s
prezzo cumulativo di£ 25. 000 pattuito con Giaccone per entrambt
i tenori Conti e Guasco):
[u5]
I.R. Tribunale
[ ... ] Prodottosi per la prima volta su queste scene il Conti la sera �d
26 Dicembre corr.\ e pubblico, e notorio come il detto tenore Domentc
d
Conti incontro la pubblica disapprovazione per essere egli fisicamente e
artisticamente incapace a sostenere il co ntrattato servigio di primo tenore
assoluto pel gran Tcatro la Fenice. - . .
L'Opera dd C onti dovrebbe continuare 6.no a che venisse sosutw�o
dall'altro primo tcnore assoluto Guasco Carlo, il quale deve giung er� ID
Venezia il primo Vcnerdi di Quaresima per assumere le recite la pruna
Domenica di Quarcsima.104 -
Il Sig: Maestro Verdi protesto contro la Societa proprietaria ed im­
presaria il detto tenore Conti tanto per l'opera in corso quanto per quella
ch'egli deve appositamcnte scriverc. -
Il Signor Maestro Levi chc sta scrivendo la terza Opera protesto pari­
menti il detto tenore Conti non volendo prevalerscne per la di Lui Opera
la Giuditta
La prcsidenza adunque si trova ncl caso di non poter proseguire le re­
cite per impossibilita di �stituzione opporruna, ovvero di vedere con
grave suo danno deserto i1 teatro. -
La Prcsideoza (... ] avcndo gia protcstato al Giacone il detto tenorc,
e dovendo a suo grave danno e dispendio agire per una dificilissima so­
stituzio ne, ove il Giacone medesimo non vi provveda opportunamente,
depos!ta _in �coo_ di qu �to l.R. Tribunale la somma di Lire 6250 ai ri­
guardi di Vmo no 6glio ed erede dcl fu Vincenzo Giacone do miciliato
in Torino (e] Gaudenzio Giacone dcl fu Vincenzo domiciliato in Trie­
ste ( ... ] e cio agli riguardi dclla prctcsa che iotende di esercitare la pre-
I S7 • •0 A ,.

Ernani Ill

sidenza del Gran Teatro per la Societ:a proprietaria ed impresaria in pun­


to di parziale risoluzione del Contratto 28 Luglio 1843 per mancanza
delle qualita esemiali del venduto tenore Domenico Conti e dei danni
necessariamente derivabili [ ... ] .
[ ... ]
Pres: 29. Die. 1843.

Sono giorni un po' convulsi: si sta decidendo l'esito di una stagio­


ne appena iniziata. 11 30 dicembre, durante un colloquio con Moce­
nigo, Verdi esprime il proposito di sciogliere il contratto e di parti­
re da Venezia. 11 Presidente ovviamente non concede lo scioglimen­
to. Sta cos} maturando il progetto di rinviare l'Ernani al periodo di
quaresima, anticipando a gennaio la prima rappresentazione dell'ope­
ra di Levi. Ma in ogni caso occorre trovare un sostituto al tenore
Conti, protestato pure da Levi. II 31 dicembre lo stesso Conti rico­
nosce con atto notarile le proprie precarie condizioni fisiche e chiede
di essere sollevato dal suo incarico. All'archivio feniceo si conserva­
no due copie conformi di tale dichiarazione; la prima, evidentemente
non ritenuta valida, e accompagnata dalle fume testimoniali di Su­
perchi e di Rosi; la seconda e quella che qui si trascrive nei passi
essenziali:
[u6]
Venezia li ttentuno dicembre 1843 quarantatre
Io sottoscritto Domenico Conti attualmente primo Tenore Assoluto al
Gran Teatro la Fenice dichiaro quanto segue:
Che essendomi giunto a notizia che la Nobile Presidenza del Gran Tea­
tro la Fenice abbia giudizialmente instato per assoggettarmi ad una peri­
zia Medico-Artistica intomo alla mia capacita di sostcnere la parte di pri­
mo Tenore Assoluto in questo Gran Teatro [ ... ] mi credo in obbligo di
esporre che non mi trovo in caso di poter adempiere gli obblighi del det­
to conttatto per ricadimcnto di salute, c chc ho bisogno di ulteriore quie­
te onde poter progredire in altro tempo la mia cariera, che intendo quindi
di sollevarmi dall 'incarico per me insostenibile onde ridonarmi tranquil­
lamente in patria e riparare alla mia debolezza.
[ ...]
.Domenico Conti di Giuseppe
Santc Padoan del fu Gcrolamo testimonio
Giantommaso Maffei del fu Fortunato testimonio
[ ... ]
In giornata il Conti presenta la sua dichiarazione a11a Presidenza con
un'accompagnatoria in cui ribadisce la propria impossibilita a soste-
112 u botttia de/111 muric•

n re l rte di primo Tenore A. oluto nclla corrente stagiooc c il


pro ito « di riJursi in patria pcrando giovamento dalla quictc c
drul'Aria n ti ».m Sempre in data 31 dicembre Verdi s1 rivolge al
1occni o per sollecitarlo alla ricerca di un nuovo tenore o di riovia­
rc l'Ern ni ll'epoca in cui sar� prescntc Guasco:

l 1171
Ill S 'Conte
31 Diccmbrc 1843:
D l co\l oquio avuto eco Lei jcri sera conosccndo di lion potc�
scioglicrc dall'obbligo di scrivcrc l'Ernani la prcgo di cooperate onde �­
venirc un tenore di aggradimento al publico. Qualora cio non fosse poss t·
bile dichiaro d'andare in sccna con Guasco in qualumque mod o.
Colla piu profonda stima Dev."'° Servito�
G. Verdi

Mocenigo chiedc tosto un parere al podesta Correr:


[u8]
N.138
v.• li 31/12/43
Al Co: Podesta
Mi affretto di rimetterc in copia il viglietto or ora ricevuto dal M0 Ver­
di. 11 vigentc capitolato prescrive che l'opera apposita.mente scritta d�
stagionc 106 vada in sccna per scconda. Ella Sig. Conte Podesta ebbe vane
volte a rammentare in iscritto quest'obbligo, e cio ncllc forme le piu se­
vere
La Presidenza sta facendo ogni sforzo per trovarc un tcnore degno _di
calcarc le scene dclla Fcnice; quanto nell'attuale momcnto cio sia difficile
oon avvi d'uopo l'indicarlo. 11 solo, come nome di gran cartelo, che rite­
ner si possa libero c ii Roppa; le informazioni pcro pure sul di lui conto
sono tali da non dare lusinga di un felice risultato; allo stato attuale chc
mi si fa credere dclla sua vocc si aggiunge grandc ritardo per lui d'impa­
rare le parti nuovc affidategli.
Volendosi valcrc del Guasco convicne riportare l'opera di Verdi alla
quadragesima. La prcsidcnza non puo deciderc nulla scnza conoscere le
intenzioni di Lei Sig. Co. Podesta e pregola pcrcio a volermela far co­
noscere il piu sollccitamcnte possibilc insistendo il M. per un prcciso
0

riscontro.
[Mocenigo]

Col primo giorno dell'anno un'altra grana viene a turbare Mo­


cenigo, ma e cosa di piccolo conto di £rontc al problema del tenore c
r

Ernani IIJ

dell'eventuale rinvio dell'opera di Verdi. Si tratta di Sofia Loewe;


rimproverata da Verdi per la lentezza della sua esecuzione del rondo
finale nei Lombardi, la cantante ne attribuisce la causa al primo vio­
lino e direttore d'orchestra (per l'occasione Gaetano Mares):
[u9]
Nobil Sig."' Conte.
Mi trovo nella necessita d'invocare la di Lei autorita, per richiamare il
primo Violino Direttore dell'Orchestra al suo dovere, e particolarmente
a mantenere li tempi quali furono fino dal principio stabiliti, essendo sta•
ta finora inutile qualunque mia particolare preghiere. - Sono spinto tanto
piu a questo passo quantoche rimproverata questa mattina dal Maestro
Verdi di cantare con tempo troppo lento il mio Rondo dovetti dinanzi al
publico segnarle al primo Violino, e neppure fui secondata. Dcsidero
adunque ch'Ella Signor Conte voglia togliere il caso che si repetano con­
simile scandali, ed in questa operar mi protesto con tutta la stima, cd con­
siderazione
1 Genn. 1844 - Sofia Loewe
0

II 2 gennaio il podesta Correr trasmette il parere richiestogli da


Mocenigo intorno alla scrittura del nuovo tenore e al rinvio dell'Er­
nani:
[120]

Al Nobil Presidente agli Spettanti [sic]


pel Gran Teatro la Fenice
E fuor di dubbio che ove avesse ad esserc protratta !'opera del Verdi,
stabilita pd secondo fra gli spettacoli dell'attuale stagionc di Carnovale
nel gran Teatro la Fenice, andrcbbesi a mancare in via assoluta a quanto
e prescritto dal Capitolato in corso. D'altra parte il Verdi non a torto esi­
ge di poter contare su di un tenorc che corrisponder possa al di lui sparti­
to d'opera per uno de' principali Teatri, com'e quello della Fenicc, e cio
in quanto tale non puo esser ritenuto il Tenore Conti, dappoiche a gia da­
to prove non dubbie a quest'ora, che non puossi in modo alcuno su di lui
contare ulteriormentc per dichiarita fisica indisposizionc anzi dalla voce
pubblica e gia sparso ch'Egli volontariamcnte abbia sciolta la scrittura. -
Da cio nc vienc l'indispensabilita che abbia ad essere provveduto, cd
immediatamcnte, ad una sostituzione, la quale per altro non potrcbbe mai
calcolarsi sui tcnori Baldanza,•a1 Duval [sic, per De Val], e Roppa, li due
primi gia noti per esperienza fra noi, e quindi non addati per il Gran Tea­
tro la Fenicc, ed il terzo cioe il Roppa perche oltre di csserc poco cono­
scente della musica, e soltanto orecchiante, avrcbbe una somma difficolta
ad apprcndcrc due e forse tre opere nuove;°' e la pubblica voce non lo
114 La bottei11 dello musiu

mette nclla condizione di effetto qualunque, sempre parlando dclle scene


dcl nostro primario Tcauo. -
11 protrarre la convcnuta opera dcl Verdi alla Quadragesima sarcbbc
moltre compromettcre i1 dccoro dclla Presidcnza, e l'intercssc dclla So­
cieta spccialmente in qucst'anno, che fin dalle prime recite vedesi q�a?to
siavi di afBuenza al Tcatro, indipendentemente da quella de' Forasuc:1- -
Tutto penanto deve essere adopcrato all'importantissimo oggetto di as­
sicurare al Verdi e scnza alcun ritardo un bravo tenore, n e dubita punt?
lo scrivcnte che animato il Co: Mocenigo da qucl zelo che se�pre 1� di­
stinse sara per ado perarsi scnza piu onde procurare la sostituz1on� di un
artista idonco, superando con la sua avvcdutezza tutte quelle diflicolta
cbe pur troppo nella stringenza dcl tempo possono affaciarsi. - .
Fermo quindi che nessuna innova.zione debba farsi a quanto fu patutto
col Verdi rispetto al di lui obbligo per la seconda Opera, attendera _con
piacere lo scrivente di conosccre al piu presto le risultanze delle prauche
che saranno usate da Lei Signor Conte per effetto dell'impeg natissimo ze­
lo onde corrispondere alla pubblica aspettazione. -
Si lusinga il sottoscritto che oggi avranno avuto corso le Prove del­
l'opera del Maestro Levi. -
Venezia li 2. Gennajo 1844. 11 Podesta
Gio. Co. Correr.

Insomma questo podesta Correr si rivela il migliore alleato di Ver­


di in Venezia: era stall> lui a indicare nel maestro bussetano, al per­
plesso Mocenigo, il compositore da scritturare; � ancora lui che in­
dica la via piu saggia per risolvere la questione del tenore nell'inte­
resse artistico sl della Fenice ma anche di Verdi. Al quale Verdi per­
vengono intanto notizie da Verona (possiamo forse immaginare da
chi: o dalla Strepponi, che vi sta cantando Nabucco, o piu probabil­
mente dall'impresario Lanari che ha in appalto quella stagione) in­
torno a un tenore dalla « voce bella », Raffaele Vitali. Verdi desidera
ascoltarlo (avrebbe cosl anche occasione di rivedere la Strepponi) e
intanto si fa sped.ire dall'interessato un compromesso:
[121)

All'Egregio Maestro Sig! Verdi


Vene:da
Mi obligo io sottoscritto di accettare la scrittura per la Stagione dclla
ventura Quaresima 1844 al Gran Tcatro dclla Fcnice in Venezia nclla
qualita di Primo Tenore Assoluto per Cantarc ncllc Opcre, che verranno
destinate da qucll'lmpresa, o Nobile Dirczzione, e per dcbuttare ncll'Ope­
ra nuova dcl Sig! Maestro Verdi esprcssamcnte saitta; qualora pero io
n & ,.

Ernani IIJ

possa esimermi da un Impegno assunto per detta Epoca, dal quale spero,
anzi ho quasi certezza di potermi sciogliere.
A tal Uopo con il presente Compromesso mi obligo per lo spazio di
giorni Io dieci, entro i quali non potra accettarc altro Contratto [...]
Da Verona li 2 Gennajo del I844 Raffaele Vitali

Due giorni dopo Verdi trasmette il compromesso a Mocenigo con la


seguente accompagnatoria:
[122)

Ill.""' Sig. Mocenigo


Venezia 4 [gcnnaio] 1844
Eccolc il compromesso di Vitali. Chi mi da relazione mi dice che ha
voce bella e messo bene a posto puo fare buona figura -
L'Impresa di Verona mi scrivc sc posso andare ad assistere ad alcune
prove del Nabucco. Sarebbe una bella occasione per sentire questo Vitali.
Potrei andare? ... Nel caso io partirei domani sera c sarei di ritomo appe­
na in sccna questo Nabucco chc andrebbe Mercoledl.
Se Ella mi favoriscc una subita risposta io scrivo immediatamcnte a
Verona. Nulla ho ricevuto da Merelli.
Con tutta stima la riverisco. Um. Serv.
G. Verdi

Mocenigo acconsente, tanto piu dopo il parere di Correr sulla que-­


stione del tenore, e in giornata interessa la Direzione Generale di
Polizia:

[123]
[...] a voler rilasciare al Maestro S' Giuseppe Verdi il Passaporto af.
finche possa domani partire per Verona con obbligo di ritornare a Vene­
zia entro giorni sei successivi. -
V[enezia]. 4 del 1844
Mentre Verdi si trova a Verona il podesta Correr ritorna sulla
questione del tenore in una missiva a Mocenigo:
[124)
Al Nobil Co. Mocenigo Presidente agli
Spcttacoli del Gran Teatro la Fenice
La sostituzione del Bettini al Tenore Conti fu su.fliciente ripiego per il
momenta, ma comunque animato dalla miglior volonta, ne manchi di buo­
na voce iJ Bettini, non potrebbesi certamente calcolare su di lui un primo
Tenore di vaglia [ ...] Da cio ne viene l'assoluta necessita, ed Ella Nob.
116 La bottega della musica

Sig. Co. Presidente vorra convenime, che ogni mezzo possibile sia posto
in prauca per assicurarsi al piu presto di un tenore che comsponder pos­
sa alla pubblica espcttaxione [sic] per cui appunto mi feci ad interessarla
col foglio 31. p.p. -
Mi viene fatto credere che sieno disponibili tre altri tenori Vita�, Gar:
doni 109 e Malvezzi,110 ma rispetto ai due primi vuolsi che sieno statl leva�
dal Teatro a cui appartenevano subito dopo la prima recita perche di
niun effetto, e quindi rimarebbe ad assicurarsi se nel Malvezxi corrispon•
dano tutte quelle prerogative che rendonsi necessarie [ ... ]
Cio posto in riguardo al Tenore, non posso dispensarmi dal farle pre­
sente, che sapcndo di certo che non furono ancora incominciate le prove
dell'opera del Levi come dovevano esserlo da tre giorni andra per cio ad
aversi un sensibile ritardo, e tale per cui sin d'ora devesi assolutamente
stabilire un'opera di ripiego che sia di esito sicuro [ ...].
Venezia 7. Gennajo 1844. I1 Podesta
Gio. Co. Correr

lntanto a Verona Verdi ascolta il tenore Vitali (ch.e pero non canta
in Nabucco, essendo il ruolo di Ismaele sostenuto da Gaetano Ferra­
ri) e due _giorni dopo ne riferisce, deluso, al conte Mocenigo:
[125]
Ill.mo Sig: Conte
[Verona] 8 Gennajo 1844
Ho sentito Vitali cd a me non piace. Col tempo forse verra un tenore
abbastanza buono, ma ora manca di tutto, e la sua voce si stanca eel a
meta dcll'opera tende a calare. Io sono di parere di abbandonare qualum­
que trattativa: nonostante sentiro prima la sua opinione. Se Ella favori­
sce rispondermi a pronto corriere ricevo la lettera in tempo per fare­
quanto m'indichera.
Contutta stima me le protesto Dev. Serv. 0

G. Verdi
E a pronto corriere Mocenigo risponde (minuta di Brenna):
[126]
N° 200.
Al sr Maestro Verdi
in Verona
La Prcsidema conviene scco lei, che non sia da scritturarsi il Tenore
Vitali sc non ha altri prcgi che qucllo di una bella voce. - Non resta quin­
di che invitarla ad affrettarc il piu possibile il suo ritomo, mentre riscon­
trasi cosl la gradita sua del dl 8. corr.•
V[cnezia]. 10 del 1844
Ern11ni

Alla data preannunciata, cioe mercoledl ro gennaio, mentre Mo­


cenigo a Venezia approva la nota delle scene dell'Ernani, al Teatro
Filarmonico di Verona va in scena il Nabucco presente l'autore.111 �
possibile che durante il soggiomo veronese !'impresario Lanari trat­
tasse con Verdi per un'opera nuova da rappresentarsi a Roma in au­
tunno. 11 giomo 1 r il compositore parte da Verona, sosta a Padova
per una cena offertagli dalla Societa dei Mirionimi Enobattisti,112 e
il 12 e gia di ritorno a Venezia. A tale data risale una sua lettera al­
l'ingegnere Francesco Pasetti, dalla quale si apprendono i fatti nuovi
succeduti nel frattempo a Venezia, a cominciare dal « fiasco » della
Fidanzata corsa di Pacini avvenuto la sera del 9, e soprattutto la
conferma del rinvio dell'Ernani in quaresima:
Amico cariss.0
Venezia I2 [Gcnnaio] 1844.
Se io non le ho scritto 6no ora egli e stato perche aveva nulla di con­
solante a dirle. Senza parlare dell'esito dei Lombardi prevedo che l'av­
venire non potra esser lieto in questo teatro: Siane una prova la rappre­
sentazione della Fidanzata. Non si e finita l'Opera. Fischiati i cantanti: tu
ingiuriata a parole la Presidenza e specialmente Mocenigo il qualc ha ri­
nunciato alla carica di Presidente. Si sono gettati sul palco scenico fino
dei carantani. 144 Cosa poi volessero dire con questo non so - II tenore
Conti e stato sciolto dal contratto, ma non sic trovato uno da sostituire.
lntanto vanno sempre i Lombardi con un debuttante, Bettini, che io non
ho mai sentito.
Io ho cercato di sciogliere il mio contratto ma non vi sono riescito. So­
no costretto ad aspettare Guasco, ed andare in scena coll'Emani in qua­
resima. Mi si dice che Guasco stia male di salute: no so che dire! E una
faccenda cosi imbrogliata che quasi quasi mi vien da ridere. Se faro fiasco
la colpa non sara mia: Io ho fatto tutto quello che ho potuto, e non sono
malcontento del mio lavoro, e se l'Emani non piacera a Venezia piacera
altrove. Io non ci penso piu.
Ho ricevuto lettera da Zanetti a cui ho risposto. Mi saluti Merelli, e le
dica che trovi anche due minuti di tempo per pcnsare al poeta per l'an­
no vcnturo e che scriva a Solera - [ ... ]
G. Verdi
[Autografo: Harvard University, Cambridge, Mass.]

La rinuncia di Mocenigo all'incarico e solo momentanea. Anzi l'.in­


domani del fiasco il Presidente agli Spe ttacoli si rivolge alla Dtre­
zione Generale di Polizia denunciando per i provvedimenti del ca­
so quei facinorosi che « si permisero di gridare il mio nome » dal

-
us Lo botttia dtlla musica

Palco n 2 di sccondo ordine iLS individuati nei fratelli Giuseppe e


Matteo Dal Medico, in Antonio Zana e in Abramo Diena, ai quail
la Polizia inibisce per 14 giorni l'ingresso in teatro),' 16 e lamentando­
si quindi con il Presidio di Governo per la scarsa autorita dimostra­
ta nel « prevenire e reprimere siroili scandali ». 117
Frattanto Piave conduce a termine la stesura definitiva del libret­
to dell'Ernani e il 28 gcnnaio lo presenta alla Presidenza con la se­
guente accompagnatoria munita anche della fuma di Ve rdi:
[127]
Alla Nobile Presidcnza dd Gran Tcatro la Fcnicc
Abbiamo l'onore di accompagnarle il dramma Ernani come fu musi�a­
to, cioe con quclle piccole modificazioni di ritmo chc furono trovate m­
dispensabili pel maggiore suo effetto, senza punto alterar dei pensieri gia
dalla censura approvati, e d'intelligcnza col S.' Conte Mocenigo presiden­
te agli Spettacoli
Siamo tutta estimazione
Di questa Nobile Presidcnza Um. Ob. Servit.
Venezia 28 del 1844 F. M. Piave
G. Verdi

In pari data la Presidenza trasmette il libretto alla Polizia per la de­


finitiva sanzione:
[128]
N° 265
All'Incl. I.R. Dirczione generale di Polizia
Per addattare al ritmo musicale qualcbe punto dd libretto Hernani, ora
posto in musica dal Maestro S' Verdi, il Poeta Piave dovette ridurre in
Poesia lirica alcuni brani di recitativo. -
Quantunque siensi scrupolosamente conservati i pensieri, pure cssen­
dosi materialmente cangiate le parole, rimetesi il libretto gia approvato e
quello efiettivamente posto in musica, affi.ncbc, premessi i nccessarii con­
fronti piaccia a cod• Incl. Direzionc apporrc anchc a qucst'ultimo il pro­
prio visto d'approvazionc. -
V[cnczia]. 28 dd 1844.-

l1 conte Mocenigo, frattanto, � momcntancamente asscnte da Ve­


nezia. 11 31 gennaio Brenna lo informa della situazione in teatro:
[129)
Ecccllcnza
[... ) Le prove ddla Giuditta procedono regolarmentc. - Sabbato pros-
• .0. r.

Ernani 119

simo si passed anzi a quartetto, e forse in Orchestra a diritura. -


[ ...] Sabhato poi dclla vcntura settimana avremo probabilmente la
prima recita di Levi. - Non so qual efietto mi fara la musica in Orchestra,
ma certo dal cembalo io assumerei scommessa che il lavoro piace, e contri­
buira alquanto a ristorare le sorti dclla stagione. -
Oggi spedisco a Guasco la Parfe d'Hernani nell'Opera di Verdi. - Der
mani vi aggiungero anche copia del libretto. - I copisti dicono che anche
questo e un capo lavoro. - [...]
V[enezia]. 31 dcl 1844 [Guglielmo Brcnnna]

La Giuditta purtroppo non sollevera le sorti dell.a stagione. Non fal­


lira, invece, il giudizio dei copisti sulla musica deil'Ernani. In pari
data, a nome della Presidenza, Brenna provvede a spedire al tenore
Guasco in Torino la sua parte, non ancora ultimata, unitamente ad
alcune raccomandazioni di Verdi:
(130]
A norma di convenuto nella scrittura 28 luglio an. dec.0 firmata in suo
nome dal Sr Giacone, si affretta questa Presidenza di trasmetterle la par­
te di Hemani nel Drama di questo nome appositamente scritto dal Mae­
stro Verdi.
Aile raccomandazioni di quest'ultimo la Presidenza aggiunge le proprie
perche ella si dedichi con amore allo studio dell'importantissima parte,
dacche qui s'incomincieranno col giorno I I febbraio p.v. le prove col
supplemento, affinche al suo arrivo alla Piazza non resti piu che por seco
lei in accordo i pezzi concertati per andar in scena. - [...]
V[enezia]. 31 del 1844

ll Io febbraio la Presidenza fa pervenire a Guasco il resto della par­


tee il libretto. Verdie ormai da oltre due mesi a Venezia: i momen­
ti di scoramento si fanno frequenti. Se ne puo cogliere testimonianza
in una sua lettera all'amico Toccagni, senza data, ma da collocarsi
con tutta probabilita fra la seconda meta di gennaio e i primi di feb­
e
braio del 1844; una delle lettere piu sconsolate dell'epistolario
verdiano:
[ ... ] Vi scrivo colle lagrime agli occhi e sospiro il tempo in cui partiro.
Aggiungetc a questo una leggera febbriciattola che mi assale tutte le sere
e vedrete come sto bene... Sono alloggiato passabilmente e sto in casa
molto, cioe sto in letto. Scrivo questo mio povero Ernani e non sono mal­
contento. Ad onta della mia apparente indifierenza se facessi fiasco mi
schiaccio le cervella: non potrei sopportare l'idea, tanto piu che questi
veneziani si aspettano non so chc cosa...
120 La botteia deU. musiu

V1cnc la nottc, la mia dispcruionc. Salutatcmi tutti gli amici e le ami­


cbc c ditclc chc si ricordino di me... Vogliatcmi bcne, ma proprio bcn e •••
[ABBIATI l pp. 481-482]

All'amico busseto Demald�, pure in una lettera scnza data, ma cer­


tamente attribuibile al febbraio 1844, il compositore annuncia la da­
ta dclla premiere:
Noviti a Venezia non vc ne sono. Il teatro va sempre freddamentc. Sto
bcnc di salute, ma morirci tisico sc dovessi star qui molto tempo. Ho 6-
nita l'opera. Andro in sccna il 2 marzo! Addio. [ ... ] [Luzm. IV p. 79)

Anziche l'n febbraio, come aveva preannunciato la Presidenza �


Guasco, le prove dell'Ernani principia no il 15, da quanto alrneno st
apprende da una lettera dcl compositore a un amico milanese:
Carissimo Pagani
Venezia 13 Febbraio 1841
con gran piacere ho riccvuto il suo foglio col mezzo dcl Sig. Redaclli,
col quale ho avuto la fortuna di far conoscenza c icri ho riccvuto altro
suo foglio per posta.
Qualora la nobile socicta dcl Casino si dccida di far scrivere a me la
musica dclla cantata per gli scicnziati io l'ascrivcro a fortuna c m'assum�­
ro con piaccrc questo impegno.111 So che si son dctte tante cosc sul ml�
oonto siamo di carncvalc cd e permcsso dire alcune pazzic, ma a me di
Venezia c ormai proprio nulla di piaccvole.
Giovcdl 15 incomincicrb la prova ddl'Ernani e spero di andare in sce­
na il 2 ma.rzo; verso il 7 saro a Milano.
Mi riverisca la sua Signora e mi crcda suo carissimo
G. Verdi
[Autografo: collczione privata] 119

Ma i guai non sono ancora finiti. Carlo Guasco - sulle cui preca­
rie condizioni vocali (ulteriormcnte aggravatcsi per l'impegno soste­
nuto al Teatro Regio di Torino in quclla stagione di carncvale can­
tandovi Era l'altro oltrc trcnta recite di Lombardi) 110 le notizie sono
ormai di pubblico dominio ncll'ambicnte teatralc - il 14 febbraio si
rivolge all'agentc Vittorio Giaccone per notificargli la propria rinun­
cia alla scrittura di Venezia:
(131]
sr Vittorio Giaccone
A.C:. . Torino 14 febbrajo 1844
Icn scra u ho attcso .mvano per parlarti di cosa non troppo indifiercn-
fl S/

Ernani 121

te qual tu forse la credevi. Sappiala adunque per iscritto, cio che avrei
fatto a vocc.
Io non mi scnto la forza di sopportare fatica di sorta terminata la pre­
sente stagione; onde t'invito a prendere le tue precauzioni. Questo e
quanto avevo a communicarti. Ti rimetto tutte le parti dell'Ernani ed il
lbretto annesso al pacco
i

11 tuo afI" amico


Da casa alle 11 antimeridiane Carlo Guasco

Giaccone in pari data trasmette copia dclla lettera alla Presidenza


della Fenice con un'accompagnatoria:
(132 )
[ ... ]
Io non posse conoscere qual causa abbia potuto motivare una cosl inat­
tesa decisione, quando sino al giorno di jeri so che Guasco studiava con­
tinuamente sua parte nell'Emani e chc aveva prese tutte le sue disposi­
zioni per partire da Torino p[er] Venezia, tosto finita la recita di Martcdi
pross. v. [cioe ii 20 febbraio] Io e tutti i conoscenti di Guasco oggi tcn­
0

tiamo ogni via conciliativa ed ogni modo a persuaderlo della critica circo­
stanza in cui si mctte per le immense conseguenze che va affrontare con
questo suo procedere, dal quale pendc la sua totale rovina. Ma se poi
tutto riescissc vano, io domani provedero per mctter in salvo la mia re­
sponsabilita con tutti quei mezzi che la legge potra somministrarmi. [ ... ]
Torino li 14 febbraio 1844
partita colla posta alle 3 pomeridiane

Contemporaneamente Giaccone informa un proprio corrispondente


veneziano, Pellanda:
(133)
Carissimo Pelanda
Torino 14 febbrajo 1844
� una vera fatalita quella che inveisce contro la Fenice in questa di­
sgraziata stagioQ.c�
Jeri ti diccVo come Guasco fosse infuriato al ricevere !'ultimo pacco
della sua parte nell'Hernani. [ ... ]
Io gia conoscendo a fondo Guasco non spero aliatto di farlo venire in
ragione, c certo e che sara per qucsto fatto rovioato p[er] sempre, giac­
che la Fenice con sua protcsta di danni, fara tale a rovinarlo in tuttc sue
sostanze presenti e future ed egli dovra fuggire di Citta in Citta come un
vero m alfattore.
Domani che avro esaurita ogni via conciliatoria agiro legalmente, per
I22 La bottega della music,

mcttcrmi al copcrto contro la Prcsidcnza c vcdremo chc pa rtito questa


prcndera o certo e chc se il Governo l'appoggia e che agisca in giomata,
potrebbc venir ordinato che Guasco parta accompagnato dalla forza. ( , • .]
Io non so come sia venuto in mente in un momento a Guasco di prcn­
dere un simile partito, quando fino a j eri sempre studiava sua parte, p ren­
deva un servitore appositament e p[er] recarsi a Venezia [ ...]. Onde �a
P residenza se crede aver bisogno indispcnsabile di aver Gausco a Venczia
almeno per appagare il Pubbligo che non so come si potra contenere per
questa mancanza dovra dico la Presidenza, agire con tutta celerita d'acor­
do col Governo scrivendo a questa Polizia ed a quella di Milano per as­
sicurare sua vcnuta in Venezia. [ ... ]
Vittorio Giacone

Di fronte alla minaccia di processo per danni, intentato da ambo le


parti, dalla Fenice e dal Giaccone, o forse paventando l'intervent'?
della « forza », Guasco desiste dal proposito di non cantare l'Ernanz,
e gia il giorno successivo lo stesso Giaccone partecipa alla Presidenza
« essersi il Sr Guasco rimosso dal suo divisamento di non recarsi a
Venezia », ed avverte che « giungera anzi il giorno 2 3 corr• » (N •
317 del Protocollo di Presidenza, in data 15 febbraio 1844).
Ma non e ancora finita. Risolta la questione del tenore si apre su­
bito quella del basso, la cui parte nell'Ernani era stata destinata al
6.orentino Vincenzo Meini, un cantante di timbro baritonale che da
un po' di tempo nutriva anche qualche ambizione nella composizio­
ne e in campo letterario.121 Il 18 febbraio Meini dichiara alla Presi­
denza di « non voler fare la parte di Rui di Silva nella nuova Opera
del M0 Verdi Hemani» (N. 315 del Protocollo di Presidenza, in da­
ta 18 febbraio 1844); forse la ritiene troppo bassa per la propria vo­
ce (e infatti un anno piu tardi, il 4 marzo 1845, al Teatro de la Cruz
di Madrid cantera Ernani, a 6.anco di Guasco, sostenendo pero il ruo­
lo baritonale di Don Carlos). Mocenigo si rivolge alla Polizia:
(134)
N. 31 3
V[enezia]. li 18/2/44
All'l.R. Dircz. gen. di Polizia
11 M. Verdi destino al Sig. Meini la parte di D. Ruis Gomes de Sylva
nclla sua opera l'Ernani. � parte questa primaria. II Meini infatti l'accet­
to ed �tervenne ripetutamcnte alle prove; chiesc soltanto dapprima che
avuto nguardo alla te?u: paga contatagli dal Gritti 122 la presidenza gli
bencficasse le spese d1 p1ccola valenza per questo spartico; dappoi ( se-
Ernani r23

gue una parola illeggibile] i suoi desideri ad un regalo in denaro di


L.a . .500.
Oggi poi si rifiuta del tutto a continuare le prove.
Lo scrivente non vuole attediare questa N. Carica coll'esposizione di
tutte le introdotte eccezioni dal Meini dal g0 del suo arrivo alla piazza, e
del nessuno quasi servizio da esso prestato; si limita a far osservare che
la parte e primaria, che fu accettata e provata, che dunque l'artista deve
prestarsi al disimpegno della stessa. Se avra dei diritti a far valere per
aggiunte di paga od altro rivolgersi potta ai competcnti tribunali. Ora
interessa precipuamente che sia garantito il servizio del pubblico e non
ritardata o resa impossibile l'andata in scena dell'opera la piu desiderata
di questa stagione. [ ...]

D;rl canto suo Verdi propone di sostituire Meini con Antonio Sel­
✓a, un giovane basso, appena ventenne, da lui ascoltato in quei gior­
ni al Teatro in San Samuele nel Diavolo innamorato di Luigi Ricci;
Verdi insiste nella scelta, annota Folchetto, « nonostante che [ ... ]
il conte Mocenigo trovasse che fosse "poco dignitoso" il farlo »
(POUGIN p. 52 in nota):
123

[13.5]
Alla Presidenza dell Gran Tcatro La Fenice
Venezia 21 2/44
Vedendo che ii Sig.' Meini non e troppo disposto di far la parte di Sil­
va nell'Ernani, sarei a pregare questa Nobile Presidenza di volermi scrit­
turare il basso Antonio Selva pel quale la parte di Silva sarebbe adattat­
tissima.
Sono con tutta stima Um. Serv.
G. Verdi

Quanto alla Loewe, « cervello bizzarro », essa non trova di suo


gusto il finale dell'opera. Lo ricordera Verdi qualche anno piu tardi
a Brenna (vedi doc. 191) a proposito di queste « caricature alla Ma­
libran », accennando a una cantante tedesca « che ora e principes­
sa 124 a cui non piaceva il Terzetto finale d'Ernani: forse voleva un
Rondo, ed intanto il povero Ernani fu orrendamente trattato la pri­
ma sera ». I rapporti fra maestro e soprano rasentano i limiti della
rottura; annota ancora l'attendibile Folchetto: « Una delle cause -
si vuole che ve ne fossero delle altre - del disgusto momentaneo fra
Verdi e la Loewe, venne dal desiderio dimostrato da questa artista
che Ernani chiudesse con un rondo finale, onde spiegarvi la sua bra­
vura. Piave era della sua opinione, vo1eva che Ernani .6.nisse come la


Cenerentola! 115 e aveva gia scritte le parole dcll'aria. Quando le per:
to a Verdi, coll'incvitabile: Voci di giota, Voci di giubilo, V�rdi gli
diede una di quellc lavate di capo che Piave dipoi s'abituo a �1:cverc
con molta filosofia. - Vuoi dunque - gli disse - rovinare la pm bclla
situazione dell'opcra! - L'aria fu stracciata e la Loewe ando tanto
in collera che la sera della prima rappresentazione Verdi, adiratonc
hen giustamente, non le si fece vedere in teatro. [ ... ] Verdi partl da
Venezia senza vedere la Loewe: le lascio tuttavia una semplice carta
da visita. Nell'autunno dello stesso anno la Loewe si trovava a Bo­
logna ove cantava appunto l'Ernani: Verdi ritornando da Roma! �a�­
so da Bologna. Saputolo la Loewe, gli indirizzo due parole gentili�s�­
me: allora il giovane e gia celebre maestro si reco subito a farle visi­
ta; due anni dopo scrisse per la Loewe l'Attila » (POUGIN, pp. 5 1 ·.5 2
in nota). Vie poi da registrare « qualche parola d'alterco » del com­
positore con il direttore della banda del reggimento Esterhazy (d�­
doc. 157); ma questae normale amministrazione di ogni prova musi­
cale e teatrale. Infine anche Mocenigo ha da dire la sua cir�a la
presenza « stravagante » di un corno sul palcoscenico, co me st al:
prendera da una lettera di Verdi a Marzari (cir. doc. 206); l'epl­
sodio e ricordato anche dal Folchetto: a Mocenigo « il corno d'Er­
nani non andava a sangue. - Un corno alla Fenice! - esclamava -
non sie mai veduto! - Ebbene, si vedra questa volta - rispose tr�­
quillamente Verdi, e il corno si vide e si udl » (POUGIN p. 5 2 10
nota).
I1 25 febbraio, mentre Verdi sta completando la strumentazione
dell'Ernani, giungc a Venezia il cognato Giovannino Barezzi, che
porta al compositore un po' di atmosfcra nativa; Giovannino infor­
ma subito il padre Antonio sulla situazione:
(Venezia, li 26 fcbbraio 1844.)
Carissimo Padre,
( ... ] Icri adunque alle 10 di mattina sono arrivato fclicemente a Vcne­
zia, ho ritrovato subito Verdi (e vi sono tuttora) il quale scrive a tutta
forza e da qui a due giorni avra finito. Ho sentito l'aria della donna che e
bcllissima. Ho fatta conoscenza con Piave, giovinc allegro come Solera,
qucst'ultimo e stato a ritrovare Verdi e facilmcntc gli scrivera il libretto
per Milano. La Giuditta di Levi ha fatto fiasco. Guasco e arrivato, ma
non sa la parte e l'Opcra non andera fino a martcdl ( .5 marzo] ( ... ] .
[GARIBALDI p. 67]

In quello stcsso giomo vcngono conscgnatc c approvate dalla Presi-


Ernani 125

denza le note per le ordinazioni del vestiario e degli attrezzi (Busta


Verdi I bis; la nota del vestiario elenca 44 figurini). Il giorno se­
guente Verdi consegna a sua volta la partitura terminata:
(136]
Alla Nobile Presidenza
Del gran Teatro la Fenice
Venezia 27/2/44
Ho l'onore di consegnare a questa Nobile Presidenza lo spartito Ernani
interamente finito sia dal lato delia composizione che dell'istromentale -
Colla piu profonda stinla Um. Serv.e
G.Verdi

II 28 fehbraio la partitura viene presa in consegna dalla copisteria:


(137]
Dichiara il sottoscritto direttore della Copisteria a questa Nob: Pre­
sidenza del gran Teatro la Fenice, che il Sig.' Maestro Giuseppe Verdi
consegno dal giorno d'oggi alla Copisteria intera la sua Opera Ernani,
con parti di Canto, e Istrumentazione, per levare le parti d'Orchestra.
Venezia il 28/2 44. Carcano Luigi

In pari data, mentre la Loewe fa annunciate con certificato medico 1116

di essere indisposta per quella giornata, Verdi scrive a Toccagni:


E molto tempo che non ho vostre notizie - E vero che eravate in di­
ritto d'avere lettera da me, ma io era occupato oltremodo. Ora son qua­
si disbrigato di tutte le facende, e non ho che da fare le prove che inco­
minceranno domani: al 6. o 7. Marzo andro in scena. Non so se d lascie­
r anno vivi; nonostante se Guasco sta bene io spero. E voi venite? Alto:
spoltritevi: correte alla posta, gettatevi in corriere, e venite a Venezia.
Venezia e pur bella per 8 otto giorni!.177 Di salute sto ora benissimo: Ho
finito l'istromentale e non ho ora che le fatiche delle prove - [ ... ]
Vs. AfP>
G.Verdi

[P.S.] Scrivetemi subito se venite e dell'esito dell'opera di Pacini 121


Dopo la terza recita partiro alla volta di Milano [Autografo: Collezione
Max Reis, Zurigo]
L'ultimo giorno di febbraio di quell'anno « bisesto » (a Verdi non
proprio « funesto » ... ) Giovannino Barezzi informa il padre di un
nuovo rinvio della premiere:
126 u, botttia dtlla musiu

(Venezia, li 29 febbraio 1844.)


[ ... ] L'opcra va ai nove, le prove vanno benc, qucllo che ho sentito fi.
no ad ora c sorprcndente forse piu del Nabucco e dci Lombardi.
Tutti i Veneziani sono ansiosi di sentirlo.
Chi da Padova, chi da Trieste, chi da Verona, chi da Bologna vcmmn<>
esprcssamente per sentire l'Ernam, e qucsto lo scnto al Caffe Flor�an da
lettere che costoro scrivono ai Veneziani. Da Padova vengono tutU quel­
li della Societa Mirionimi Enobattisti, che son quclli che gli diedero quel­
la ccna. ( ... ]
Verdi ha sottoscritta oggi la scrittura per Roma per il mese � ott<:
bre. 129 Dopo le prime 3 sere verra per due giorni a Busseto, poscJ.a a Mi­
lano perchc andera di sicuro a Vienna. Ieri abbiamo avuto una gran bur­
rasca ( ... }; oggi al contrario bellissimo sole e caldo [ ... ] [ GARIBALDI PP·
68-71]

L'allestimento pero procede a rilento: scene e vestiario non sono


ancora pronti, e Piave rivolge alla Presidenza un appello firmato an­
che da Verdi:

Alla Nobile Presidenza


dcl Gran Tcatro La Fcnice
in Venezia
Bene pondcrata la cosa, li sottoscritti avvertono questa Nobile Presi­
denza non essere affatto conveniente di andare in iscena coll'opera Ernani,
prima che le scene ed il vestiario sicno interamcnte compiti, e cio a scan­
so di scandali nocivi tanto all'interesse dcll'imprcsa, quanto all'cffetto del­
lo spettacolo. Tanto serva di norma a chi spetta, mcntre colla solita con­
sidcrazio ( ne) passiamo a segnarci
Di questa N ... Pres. Umil. 1 SScrv. 1
Venezia 1 marzo 1844 Francesco Maria Piave
G. Verdi

La questione Meini ha intanto un piccolo strascico; si tratta di un


episodio - abbastanza divertcnte, in fondo - che sarebbe rimasto
confinato nella cronaca dei piccoli fatti quotidiani di cui sono piene
le cronache teatrali d'ogni tempo e d'ogni paese, se non fosse stato
per lo zelo e la suscettibilita del Mocenigo, chc ancora una volta on­
de difendere l a propria onorabilita si rivolge alla Polizia per denun­
ciare uno « scandalo • di cui incolpa appunto Meini:
fl S/
Ernani 127

(139]
N. 345.
Venezia Ii 1./3/44
all'I.R. Direz. gen. di Polizia
Venezia
In questo punto mi viene fatto rapporto sulla condotta indecentissima
tenuta dal basso Sig. Meini jer sera in teatro.
Essendosi rifiutato quest'artista ad adempiere a suoi obblighi contrat­
tuali f acendo la partc di D. Ruy nell'opcra dcl M.0 Verdi l'Ernani ru me­
stieri per ripiegare al momento di scritturare altro artista. II Sig. Meini
nell'ultimo colloquio avuto seco lui si condusse con un arroganza del tut­
to indecente. Incontratolo poscia in sccna non ebbc neppure il riguardo
di salutarmi passeggiando ripetutamente dinanzi a me. Per evitare qual­
che scandalosa scena ordinai che non gli fosse piu conccsso l'acccsso alla
scena, durante le recite in cui non agiva. Jeri colla violenza sforzo la por•
ta degli artisti, e giunto sul palco si pcrmise le espressioni piu indecenti,
le piu avanzate minacce a mio riguardo, aggiungendo che dacche non era
11 saprebbe hen trovarmi.
Questa Ne Carica hen giusto trovera ch'io chieda un conveniente gasti­
go di questo artista e quella soddisfazione che mi e dovuta; [... ]
[Mocenigo]

Meini risponde al Mocenigo due giorni dopo giusti6candosi:


(140]
Eccellenza
Suppormi capace di cosa men che discreta, e gentile, e muovermene ri­
sentimento, gli e non solo mortificarmi, ma affiiggermene di quasi enorme
delitto; onde si compiaccia di credere, Eccellenza, ch'io non ebbi mai ver­
so di Lei ne intenzioni ostili, ne pcnsieri ignobili, ne mire villane. Forsc
le nostre recenti grossezze, e la sfortuna d'esser da Lei giudicato per la
parte mia piu disamabile destarono, o fomentarono in Lei questa sinistra
impressione, e d'atto mio o involontario o innocente me ne fece colpa
la sua mente preoccupata. Possa colla prcsente dissiparsi ogni malo in­
tendimento; e quests mia confessione spontanea valermi lusinga di spi­
rito oe torbido ne insolente, e speranza di giovane assennato e cortese.
( ... ] Possaoo le mie schiette parole dispcrdere ogni malumore, e farmi
presso di Lei avere in cooto di giovaoe costumato, e discreto, e se puo,
di non discortesi maniere.
Di Lei, Eccellenza, Dev"""', cd Umi-
3 Marzo Vincenzo Meini
128 La botu1,a delu musiu

Frattanto si susseguono le prove dell'Ernani. La musica piace e


uasmette l'entusiasmo ai cantanti e alle masse, come informa il gio­
vane Barezzi il 6 marzo, a ue giorni dalla premzere:

. [ ...] L'Opcra, come gli ho scritto, va sabbato giomo 9. I suonat�ri ed


1 cantanti sono contentissimi della musica, io son certo che fara fanausmo,
pcrchc c musica divina, il terzetto finale c inarrivabile Da Milano sono
gia venuti Marchese Giulio Sommariva, Conte Bernardo Tolomei, Mar·
chese Mainoni, nobili, Paolo Guicciardi, Giovanni D'Adda, Luciano Ma­
n.ara, Carlo D' Adda.
Verdi non viene con me a Busseto, va prima a Milano, e poi viene SU·
bito a Busseto, c meglio, che cosl vi stara qualche giorno di piu...
Frattanto mi saluti tutti Ii arnici da parte anche di Verdi, il quale no!1
li ha scritto pcrchc propriamente aveva molto da fare, oggi pero ha fini.
to tutto, c sono gia fatte 4 prove d'orchestra e vanno bene. [ ... ] [ GARI·
BALDI p. 71]

Le scene, allestite da Pietro Venier sotto la direzione di Bagna­


ra, non sono tutte terminate; ma la data della premiere, gia fissata
per il 9 marzo, non puo essere ulteriormente rinviata: la rappresen­
tazione ha subito gia un rinvio di quindici giorni rispetto alla scaden­
za fissata in gennaio a seguito dell'affare Conti. Il mattino della data
fatidica la locandina della prima rappresentazione reca il seguente
avvertimento:
Non cssendo ultimate le due scene ultima dclla Parte Prima, e Prima
della Parte Scconda, per non ritardare la produzione dell'Opera, se ne
.
sostituiscono due di ripiego fino a che sicno compiute le tde appostta·
mcnte dipinte.

Nelle ore della vigilia Giovannino Barezzi informa il padre:


Carissimo Padre (Venezia, Ii 9 marzo 1844).
Questa sera [sic] sera di trionfi e d'incoronazione, per Verdi, come pri­
mo maestro del mondo. Jeri ho sentito le prove e per me l'Ernani e mi­
gliorc dcl Nabbuco, dei Lombardi e di tuttc le opcre dd mondo, vale
12.000 svanziche ii solo terzetto finale. Tutti ne parlano bene, alla prova
furono applauditi tutti i pczzi. [...] Sono le nove di mattina e li scrivo
questa mia intamo che Verdi si veste. [ ...] [GARIBALDI p. 72; facs. a pp.
152-1.53]

Sull'esito della prima rappresentazione cosl si esprime all'indoma­


ni il compositore in una lettera a Giuseppina Appiani:
Ernani 129

L'Ernani, apparso ieri sera, ebbe un successo abbastanza lieto. Se avcs­


si avuto dei cantanti non diro sublimi, ma almeno tali da intonare, l'Er­
nani avrebbe avuto l'esito che ebbero a Milano ii Nabucco c i Lombardi.
Guasco era senza voce ed aveva una raucedine che faceva spavcnto. � im­
possibilc stonare di piu di quello chc fece ieri sera la Loewe. Tutti i pez­
zi, da1 piu al meno, furono applaudm ad eccezione della cavatina di Gua­
sco; ma i pczzi che scossero di piu furono la cabaletta della Loewe, la ca­
baletta d'un duetto che finisce in terzetto, tutto il finale dell'atto primo,
tutto l'atto della congiura ed i1 terzetto del quarto atto. Le chiamate fu.
rono tre dopo i1 primo atto, una dopo il secondo, tre dopo ii terzo e trc
o quattro finita l'opcra. Ecco la storia genuma.
Entro la settimana saro a Milano. [ COPIALETTERE p. 42,]

Ricalcando quasi alla lettera le parole di Verdi, cosl infine Giovan­


nino Barezzi al padre, in pari data:
leri sera abbiamo sentito l'Ernani con Guasco senza voce e con una
raucedine che spaventava, calla Loewe che non ha mai stonato tanto co­
me ieri sera. L'esito e stato felicissimo. Tutti i pezzi sono stati applauditi
ad eccezione della cavatina di Guasco; quelli pcro che trasscro il pubbli­
co a grida di entusiasmo furono la cabaletta della Loewe, la cabaletta del
duetto, l'aria dcl basso, tutto il finale primo, un duetto ncll'atto secondo,
il finale mcdesimo, tutto l'atto clella congiura che si voleva la replica del
coro e tutta la scena e il terzetto finale che anche di questo sc ne voleva
la replica. Quattro chiamate alla fin dcl I. atto, due al secondo, 3 al terzo
c 4 finita !'opera. Questa e la storia genuina. Se avesse avuto dei cantanti
non dico sublimi, ma almeno capaci d'intuonare, l'Ernani avrebbe fatto
piu fanatismo del Nabucco e dei Lombardi a Milano.
Ecco pero la causa che Guasco non aveva voce; crano le otto e si do­
veva cominciarc e non v'era niente all'ordine. Guasco ha continuato per
un'ora a gridare ed ecco la raucedine, mancavano due scene, mancavano
dei vestiti, ve n'erano dei ridicoli; dall'atto secondo al terzo c dal ter.i:o
al quarto si e dovuto aspettar tre quarti d'ora per atto perche non aveva­
no niente all'ordinc. Ci giuro che se la musica non fosse stata come li ho
scritto ieri non si terminava. [ ... ] [GARIBALDI pp. 73-74)

La seconda recita ha luogo il 10 marzo, e l'u ancora Giovannino


informa il padre:
lcri sera i cantanti stavano discretamcnte e fu una vera festa dal prin
cipio alla fine, un entusiasmo dal primo all'ultimo pezzo, venti chiamate
a proscenio, oltrc 40 o 50 fra gli atti. [ ... ] [GARIBALDI p. 74)

Ma proprio in qucl giorno le condizioni di Guasco peggiorano; un


130 LA botttia dell4 rnus,c,

certificato medico attesta chc il tcnorc « trovasi in tale stato d'ab­


bassamento di voce da ritcnere chc sia questa dipendente da cronica
indisposizione di quelle membrane mucose ».LJO La sera stessa ha tut:
tavia luogo la terza recita, cui l'autore ha l'obbligo contrattuale di
assistere di persona. Ne segue una quarta il 13 marzo. Ma l'abba�sa­
mento di voce da cui e afHitto il Guasco sembra tale da mmacoare
_
la sospensione delle rappresentazioni di Ernam; per la sera del �4 si
deve infatti ricorrere a una replica della Giuditta di Levi. Tale s1tua­
_
zione non puo a lungo protrarsi senza danno economico per il �ea­
tro; Mocenigo non perde tempo e il giorno stesso si rivolge alla D1re­
zione Generale di Polizia perche ingiunga al Guasco di riprendere le
recite.

[141]
N. 371
All'l.R. Direz. gen. di Polizia
Venezia
V[enezia]. li 14/3/44
ll tenore Guasco fece conoscere questa mane non essere in gr_ado c:!i
prestarsi al disimpegno della parte aflidatagli. [... ) Fu allora incaricato il
Sig. Deval di portarsi dal Guasco, e di persuaderlo a non mancare questa
sera, gravissimo essendo il danno che ne ridonderebbe all'impresa [ •··]
Si rifiuta assolutamente, e scrisse la lettera che pur si ha l'onore di di­
mettere in copia.
Lo stato di abbassamento di voce del Guasco e riconosciuto cronico;
non puo curarsi che con un riposo di molti mesi. II pubblico convinto di
quest.a circostanza con particolare compiaccnza accetta [?] quanto puo
prestare l'artista. Nulla osta adunque alla continuazione del servizio del
Guasco: la cessazione dello stesso sarebbe una precisa clisgrazia pell'irn­
presa, ed un giusto soggetto di malcontento pel pubblico.
Questo artista non ha febbre ne altro male. [... )

L'ingiunzionc del Mocenigo tramitc l'autorita politica ottiene il suo


cfEetto. La sera del 16 ha cosl luogo la quinta rappresentazione di
Ernani, con esito, ancora una volta, entusiastico. Il giorno prima, in­
tanto, Verdi aveva provveduto a dedicare questo suo primo spartito
vcneziano alla moglie di Moccnigo, contessa Oementina Spaun, che
cosl ringraziava l'autore:
Di hen gradita sorpresa mi riuscl l'offerta ch'Ella gentilmente mi fa col
viglietto or ora riccvuto. Sc l'esscre cultricc appassionata della musica,
ammiratricc sinccra cli uno dei piu bclli e distinti talcnti dclla nostra epo-
ll S/

Ernani 131

ca da diritto a tale preferenza io posso certamente accamparlo. La ringra­


zio adunque vivamente ed accetto col piu gran piacere che la bell'opera
l'Ernani sia al mio nome intitolata. Accetti le protcste della mia ben sen­
tita stima e considerazione. [ABBIATI Ip. 483]

II I7 marzo Verdi lascia finalmente, ma tuttavia a malincuore, Ve­


nezia dopa aver scritto al suocero Barezzi intorno agli ultimi avve­
nimenti; la sua lettera, in data« delli 16, venerdl » [sic],m ci e no­
ta attraverso una trascrizione fattane dal cognato Giovanni (rientra­
to nel frattempo a Busseto) in una lettera a Piave:
Domattina parto per Milano, l'esito dell'Ernani l'avra sentito da Gio­
vannino. II pubblico m'ha fatto ogni sorta d'accoglienza e l'altra sera
m'hanno accompagnato a casa colla banda in mezzo ai due presidenti del
Teatro ed un pubblico che urlava Viva a piena gola. Ieri quei cari Giova­
ni d i Veneziani m'hanno dato un pranzo all'albergo reale c domani m'ac­
compagnano tutti fino a Padova. Nella prima mia li scrivcva che non mi
piaceva il soggiorno di Venezia, dimani al contrario con mio gran dispia­
cere la devo lasciare. E chi non sara sensibile a tante gentilezze? Oh a
elide il vero ieri sera n'era commosso e lo saro piu dimani. Questa sera
avvi Societa dalla Soranzo e vi andero a dare !'ultimo addio. Sabbato saro
a Busseto.U 2 Addio di cuore ... Bisogna che il confessi, mi rincresce ab­
bandonare Venezia. Addio. [ABBIATI Ip. 499]

Intanto alla Fenice fra il 17 e il 24 marzo (giorno di chiusura del­


la stagione) si fanno altre cinque recite di Ernani, con successo cre­
scente; all'ultima recita l'incasso del botteghino (2.302,34 lire au­
str.) risulta superiore a quello registrato la prima sera (£ 2.208,47).
I1 successo trova conferma oella media degli incassi serali ottenuta
dall'Ernani rispetto alle altre opere della stagione: contro una media
di £ 866 delle 19 recite dei Lombardi (put con un incasso record,
come s'e vista, aila prima sera), di £ 1.047 dell'unica recita della
Fidanzata corsa, di £ 574 delle 5 recite di Lucrezia Borgia opera di
ripiego (£ 890 la prima sera), di £ 661 delle IJ recite della Gemma
di Vergy di Donizetti (£ 573 e I .205 rispettivamente la prima e la
seconda sera), e infine £ I .062 delle 6 recite della Giuditta opera
nuova (£ 1.929 la prima sera), le 10 rappresentazioni di Ernani re­
gistrano una media serale di £ 1.659 (incasso minimo alla terza rap­
presentazione con £ 917,47).
L'affermazione dell'Ernani sulle scene italiane e straniere si fa ful­
minea. II I6 maggio e gia sulle scene veneziane del Teatro in San
Benedetto con una compagnia di canto di tutto rispetto: Gaetano
132 IA botteia della music•

Fraschini, Filippo Colini, Antonio Selva e Teresa Brambilla (la fu�­


ra Gilda). 11 29 e 30 maggio viene dato rispettivamente all'Argenu­
� _di Roma c al Teatro di Corte di Vienna, quivi diretto da �o�et·
u m persona. Tra giugno e novembre viene rappresentato m cue�
una vcntina di teatri, fra cui il Carlo Felice di Genova, la Pergola �
Firenze, la Scala di Milano, il Comunale di Bologna, il Gran1e di
Trieste. La sera di S Stefano inaugura la stagione di carnevale m al­
meno undid teatri. . II 1 ° gennaio si da gia a Lisbona, in marzo a Ma­
drid e a Londra .. Non e piu un successo. ::e. ormai una moda.

1 Carlo uxcia (Napoli 1782 . Novara 1873) avcva gia dato alcunc sue opcrc nci
teatri vcncziani, fra cui, alla Fcnicc, Eurist�a (1815) c Rosmunda (1829). La su_a OIJC;
ra piu rcccntc era Il Iago delle fate rap1;>rcsc ntnta ncl 1841 al Tcatto R�gio di Ton­
!10- Dopo la nomina a maestro di cappclla dclla cattcdralc di S. Gaud�•o � �ovara ,
10 succcss1onc a Mercadante, Coccia aveva praticamcntc abbandonato l att1v1ti. ope­
ristica.
2 Virginia, su libretto di Domenico Bancalari, rapprcscntata al T. Carlo Feli ce ii
:n fcbbraio 1843.
3 Corrispoodcnti all'incirca a 7.500 lire austriachc.
4 Ci� 6.000 lire austtiachc cffcttivc.
5 Verdi a Emilia Morosini il 12 aprilc 1843: « Sono arrivato m Milano alla m�t­
tina dcl II dopo d'aver a Vienna assistito, c dirctto colla mia vcrghctta due recite
dcl Nabucco •· [Autografo: Musco Tcatralc alla Scala, Milano]
• Verdi a Emilia Morosini (lcttcra citata alla nota prcccdcntc): « Faccio fardcll�
e parto per Parma, o, per dir mcglio, per Busscto ovc faro le fcstc co' mici parcn_u,
dopo andro a Parma a scntirc una rccita dcl Nabucco, poi andro a Bologna a scnurc
la unda cscgwta dai Poniatoschi, poi ritorncro a Milano [ ...] •· .
7 Cfr. M. Conati: Verdi e il Te11tro Reg,o di P11rm11, in « TcatIO Rcgio, Citta di
Parma: Om11ggio al Regio •• Parma 1979, p. 49.
• Cosl n cll'autografo, poi corrctto « faro scrivere ,. nclla n:plica inviata con la lct­
tcra dcl 17 maggio (doc. 39).
9 Cfr. M. Conati, op. cit., p. 54
10 Per la vcrita Moccnigo avcva gi1 riscontrato la proposta dcl Lucca scrivcndo a
Bonola il 27 marz.o (vcdi doc. 26).
11 In rcaltl Verdi partira da Parma solo il }O maggio, come si ap1;>rcnde da una
sua lcttcra di talc data al tcnorc Antonio Poggi: « Oggi parto per Milano • (M. �
nati, op. cit , p. 54).
u Ci� dopo !'opera I Lomb11rdi, nuova per Venezia.
u Nella minuta, sulla cifra 3, chiaramcntc lcggibilc, risulta sovraimposta, cvidcntc­
mentc dopo la lcttera di Verdi dcl 2:s maggio, la cifra 1.
14 Ci�, come da ordinc dcl giomo: « Proposta rclativa agli spcttacoli di Carne­
vale c Quadragcsima 43-44 •·
15 Per la veritl Pacini (vcdi doc. 30) avcva chic:sto 10.000 lire austt.; ma si ricor­
dcra l'assicurnionc data da Bonola (vcdi doc. 31) di ottcncn: con la propria mcdia­
zionc c qualchc ribasso •·
' . 0 • ,.

Ernam 133
e
16 Per le opcrc di Pacini e di Nini rapprcscntate alla Fenicc si visto piu sopra,
rispctrivamcnte a pp. 42 e 38. Quanto a Vincenzo Gabuss1 (Bologna 1800 • Londra
1846), autorc, guards caso, di un Ernani rapprcsentato al TMitrc ltalien di Parigi
ncl 1834, aveva cbto alla Fenicc una Clemenu, d, Valo,s su libretto di Gaetano RO$­
si, andata in sccna il 25 novembre 1841.
17 Presso l'ar cluvio fcnicco si conscrvano due copie originali de! contratto, contras­
scgnatc come N. 1 e N. 4, entrambc con l'aggiunta autografa di Verdi in calcc. La
copia N. 1 e pnva dclla firma di Mocenigo; ma la firma di Verdi - a differcnu dcl­
l a N. 4, dalla quale e stata ricavata la prcscnte traSCrizione - vi apparc due volte.
11 Giorgio Ronconi (Milano 1810 • Madrid 1890) - cantante prcdiletto di Do­
zctri che per Jui aveva scritto fra l'altro ll furioso all'isola di San Domingo, Torqua­
to Tasso, P,a dt' Tolomei, Mana di Rudtn'l, Marta Padilla e Mana di Rohan, que­
st'ulrima da soli trc giorni andata in sccna a Vienna - era stato il primo interprete
dcl Nabucco all1 Scala
19 ll Co rsaro (Tht Corsair), pocmetto in tre canti di George Byron, pubblicato ncl
1814. Al progetto di un Corsaro Verdi rit0meii nella primavera del 1846 affidan­
e
donc il libretto a Piave. Quanto al Rt uar qucsta la prima volta chc Verdi ne ac­
ccnna in una sua lettera; torneii a parlame in una lettera al Piave dcl 24 novembre
1845 nclla prospertiva di fame un'opcra per Londra (vedi p. 165) Ne riparlera poi
con Cammarano, infine con Antonio Somma: un progetto a lungo inscguito e mai rea-
1.izzato.
20 La /idanzata d'Ab,do (Tht Bridt of Abydos), pocmetto in due canti di George
Byron, pubblicato ncl 1813. Peruzzini ne ricavcra un libretto, La sposa d'Ab,do,
per la musica dcl principc Giuseppe Poniatowski; l'opcra sad rapprcsentata alla
Fcnicc ii 28 febbraio 1846, poche scttimane prima dell'Att,la di Verdi. Con Jo stcs­
so ritolo vi sara poi un'opcra di A. Fell su libretto di De Brun, rapprcsentata al T.
Carolino di Palermo nel 1813. Scguira una Fidanu,ta d'Abido dcl maestro F. Sandi,
ancora su libretto di Peruzzini, cscguita al Conservatorio di Milano ncl 1858.
21 Vedi la voce « Piave », redatta da A. Sguerzi, in Encicloptdia dtllo Sptllacolo,
vol. VIII, Le Maschere, Roma 1961.
22 Vcdi nota preccdente.
23 Piu prccisamente dal racconto intitolato Woodstock, or T ht Cavalier, A ta?t of
the year I6JI, pubblicato nel 1826; csso ha per sfondo la gucrra civile e la fuga di
Carlo II dopo la battaglia di Worcester. Sulla rclazione fra guesto racconto e il Crom­
vcllo di Piave, divenuto poi Allan Cameron, cfr. BUDDEN I p. 140.
24 Da Rien:r.i, tht Last of the Roman Trtbunu di Edward Bulwer-Lytton (180,-
1873) - il popolarc autore degli Ultimi giorni di Pompei - pubblicato acl 1835. Gil
ii giovane Richard Wagner aveva trattato il mcdesimo argomcnto: ii suo Rienzi era
andato in scena • Dresda ii 20 ottobrc 1842.
25 The Two Foscari, dramma in cinque atti in vcrsi di George Byron, pubblicato
ncl 1821.
26 II tcnore Luigi Mei aveva praticamente csordito un anno prima, prccisamcnte
ncl scttembre 1842, al Tcatro Carignano di Torino, ivi chiamato a sostituire nclla Rt­
gin4 di Golconda di Donizetti un altro csordiente, ii tcnore Zinghi, che era spiaciuto
nclla LJnda di Cbamounix. Felice Romani sulla « Guzctta Picmontesc • (articolo ri­
poruto in « Tcatri Arti e Lctteratura •• tomo 38, Bologna 1842-43, pp. 44-45) lo
avcva giudicato un tenorc « di grandi spcranzc • ncl canto: « La vocc, direi quasi,
non pub csscre migliorc: e robusta e sonora, non atta alle sdolcinaturc di ccrti con­
traltini, che vogliono chiamarsi tcnori, ma capacc di qucl canto affettuoso di cui scm­
bra con buon csit0 (cfr. « Tcatri Arti e Letterarura •• tomo cit., p. 1o6). Tuttavia su
di Donizetti (novcmbrc 1842) e ncllo Stabat Mattr di Rossini (dicembre 1842), scm­
bra con buon csito (cfr. « Tcatri Arti e Lctterarura •• tomo cit., p. 1o6). Tuttavia sul
Mei - che ncll'aurunno dcl 1843 cantcii al Tcatro Carolino di Palermo nclla Fidan­
r.aJa Corsa di Pacini con discreto succcsso (dr. « Tcatri Arti c Lcttcratura • cit., to­
mo 40, 1843-44, pp. 78 e 103) - circolavano • Venezia voci sfavorcvoli; il M<X.'Cllii;o,
L.J bottega della musiu

pavemando un'accoglicnza troppo negativa da pane del pubblico vencziano, dcside­


rava corrcrc ai ripari nonostante la sua scrittura fossc stata gia �egnata.
27 Vedi pp. 39-40. .
21 Ci� gli ■Itri due Prcsidenti, Pigazzi e Barbaro (asscnte, in qucll'occns1one, il
podcsta Corrcr).
29 'on si sa a quale librettist■ Verdi avcssc affidato 11 momcntanco compito di f�
il libretto dei Foscar1; manterra tuttavia la parola 'ICrvendoo.i dcll'argomento subito r
dopo l'Ernani e afiidandonc ii libretto a Piave (prima rapprC'ICntazione: Roma, T. A
gcntina, 3 novcmbre 1844).
JO E non: « dei pczzi molto cattivi ,., come avcvano erroncamente interpretato 512
M0RAZZONt p. 19 sia NORDI0 p. 18 creando purtroppo qualchc spiacevole conscgucnza
nelle biografie ve rdiane succcdutcsi nel tempo.
31 La /i.dan:ata corsa d1 Giovanni Pacini, su libretto d1 Cammarano, rapprcscntata
al T. d1 San Carlo in Napoli ii 10 diccmbre 1842, era stata inclusa come scconda ope­
ra d'obbligo della stagione 1843-44 alla Fenice.
32 E non « Raspa,. come interpreta Noao10 p. 18. c Roppa • aveva corrc_ tt�ent�
mterpretato M0RAZZONI p. 19 Giacomo Roppa si stava distinguc ndo fra I giov�
tenori italiani del momento; sara ii pnmo interprete del ruolo cli Ja�po F � -•
Roma nel novembre 1844. Sulla sua scarsa preparazione musicale vcdt un giudiz10
dcl conte Correr nei doc n8 e 120.
33 Durante la stagione di primavera del 1843 Carolina Vietti aveva canta�o ncl �tu­
ramento di Mercadante, net Barbiere dt Srviglia c nell'Ita/1ana in AJgert di RossIDI e
in Zampa di Herold.
34 Oggi Battaglia Tenne, in provincia di Padova.
JS Pari a <)00 lire austriache.
36 Qui Brenna la da proprio a intendere... Approfittando delle funzioni di �e­
tario dclla Prcsidcnza della Fenice egli svolgeva un'attivita, neanche tanto �desuna!
di mediatore e agente teatrale, percepcndo tangenti da artisti e impresan su m_ol_o
contratti stipulati per la Fenice, come emerge chiaramentc dai documcnti dcll'archivto
del teatro vencziano. Cfr. in proposito John Rosselli: Agent, uatrali nel mondo del­
l'opera lirica 1taliana dell'Ouocento, in « Rivista ltaliana di Musicologia •• vol. XVII,
1982, 0. 1, p. 144,
l7 Il tenorc veronese Domenico Conti (1813-1873) - allicvo di Domenico Foroni
di cui sposo la figlia Antonietta, cantante essa pure con voce di contralto - gode va
a qucl tempo di buona rinomanza. Dopo l'esordio nella citta natale aveva can�to
ncl 1838 alla Scala, durante le stagioni di quaresima e di primavera, in Semiram1de
di Rossini, Torquato Tasso di Donizetti e Zl!lmira di Rossini. In seguito si e ra pro­
dotto al Carlo Fe lice di Genova e al S. Carlos di Llsbona. Nel marzo del 1843 aveva
cantato al He r Majesty's 1beatre di Londra nel1'Adl!l10 di Donize tti a fianco della
Tacchinardi Persiani; cosl lo aveva giudicato in qucll'occasione un corrispon�cnte
teatrale: « 11 sig. Conti c un anista nuovo per noi, e merita una speciale attenz1one .
Egli c sul fiore de ll'eta, non molto alto delta persona, ma hen complesso, e di bd­
l'aspeuo sulle scene. [ ... ] La voce [ ... ] c affatto singolare: c la voce di un perfetto
tenore di foru, cioc a dire una pura voce di petto, la quale c di un rcgistro amplis­
sirno, di una forza e di un volume stragrandi in tutte le note, sieno scmplici, sieno
rombinate; riesce rotonda, dolce, piacevole, commoventc, ma in mezzo a tutto cio,
qucllo chc piu sorprcnde, c la sua stnordinaria agilita: niuno potrebbe meglio e sl
facilmente comandare al proprio organo vocale; ncssuna voce odiemamente conosciu­
ta si presta a cosl rapida succcssione di complicati e difficili passaggi [ ... ] • (« T eatri
Arri e Lctteratura •• tomo 39, Bologna 18,43-44, pp. 49-,0).
Ja Su Carlo Guasco (Solero, Alcssandria, 1813 - ivi 1876) - da pochi anni in car­
riera (avcva esordito ii 26 dicemb� 1836 alla Scala ncl ruolo dcl Pescatore ncl Gu­
gl,elmo Ttll), gil primo Oronte nei Lombard, alla Scala e ormai considerato Era i
piu �putati tenori de! momento - vedi Giorgio Gualern: Corio Guasco tenore ro­
manttco fro mito e reolta, Alessandria 1976.
,.

Ernani
39 Cioc per ii ruolo di Arvmo, che pcro sara sostenuto da G1ovanru Lanner.
40 In realta, nclla minuta, in data 1• agosto (vedi doc. 63).
4I Si chiamava Geremia.
42 C.osl ncll'autografo.
43 Nini comporra in seguito una sola opera, ll corsaro, su libretto d1 G. Sacchcro,
che andra in scena al tearro Carignano di Torino ii 25 se11embre 1847
44 Cfr. infatti il doc. 34.
45 In quci giomi si veniva rapprescntando la Favortla di Doruzem, nuova per MJ.
lano, con Marietta AJboni e ii basso Latour, insieme al hallo 11 Raia e le bajadere
dcl coreografo Vesrris.
46 La tour de Nesle, dramma in prosa in s atri d1 Alexandre Dumas pere e Frcdb
ric Gaillardet, rappresentato e pubblicato a Parigi nel 1832. Allorchc questo argo­
mento sara riproposto dal baritono Varesi al tempo della Traviata, Verdi dichiarera:
« quel dramma non mi e mai piaciuto. AJtr■ volta dovcva trattarlo, ma dopo averlo
a ttcntamentc letto, dopo d'averlo visto piu volte rapprcscntare a Parigi mi convinco
s empre piu che si potrebbero fare dei magnifici pezz.i di musica, ma non mai un'opc­
ra. Almeno io non ne sarei capace. » (vedi cap. VI, p. 299).
47 Parola illeggibile.
48 Altra parola illeggibile.
49 Nell'archivio feniceo si conserva una prima bozza, pure di mano dcl Brenna, di
questa selva, pressochc conforme a quclla deUa minuta qui rrascritta, ma senza
I'« Avvertenza •·
50 Vcdi nota 16.
51 La polemica sortl da un articolo del Pullc: I Lombardi alla prima Crociata. Me­
lodramma ltrico del signor Temistocle Solera Aftlano 184J Con una storiella relati­
va interessante, pubblicato su « Il Gondoliere ,., Venezia, 15 marzo 184}., pp. 81-83.
In esso Pullc sosteneva di avere scoperto nd libretto dei Lombardi gli•estremi di
un plagio letterario perpetrato ai danni di un libretto intitolato Hernani, da lw
scritto, nel 1841 per ii maestro Quaranta, ed elencava, ponendoli a confronto con i
propri, i versi sottratti da Solera (fra essi anche quelli dclla celebre aria di Oronte,
« La mia lcrizia infondere », trasportati tal guali da un libretto all'alrro). II Solera
rispose oonrrattaccando con il suo tipico magniloquente, quasi assordante tono, 1Il8
non senza qualche contorsione nclle argomentazioni portate a propria discolpa, affer­
mando sullc colonne de! milanese « Pirata,. (numero del 28 aprile 181.3, pp. 349-
350) che il manoscritto del Pullc gli era stato affidato dal maestro Quaranta, il
quale « dolevasi dell'inutile acquisto ,., perchc glielo « acconciasse alla meglio ,.,
c di cssersi accinto all'impresa « taitliando alcuni versi, sostituendone di nuovi, ma
prcssato a por fine ai Lombardi abbandonai del tu110 quella improba fatica, ri­
mandando il libro al signor Quaranta che per lettere di runici richiedevalo. Fu allora
ch'io spensieratamente accolsi ne' Lombardi alcuni versi, i quali non ernno affatto
mici, ma sibbene corrczione del lavoro altrui. • E a propria difcsa il Solera aggiun­
gcva infine: « Or bene!... Sapete voi come s'intitolava quel libretto? ... Hernani, dram­
ma di Giulio Pu/lei - Dramma di Giulio Pulle? ... E voi osate associarvi ai miei
Lombardi, voi per rrenta versi (i quali io dico pur miei, perchc offertisi a mente cer­
ta di poterli fare), e non arrossite nel dir vostro l'Hernani, copiato non solo nei
pcnsicri, ma in tulle le situazioni, una per una, dal dramma di Vittor Hugo? ... Si­
gnore, una per una le situazioni, ed i pensieri di Hugo, c vi cito la leshmonian_u di
tutri i vostri teshmoni! !! ,. (Sull'episodio vedi anche di Leo poldo Pullc: Penna e
spada . .Mtmorit patrie di Armi, di Ltttere e di Tea/rt, U. Hoepli, Milano 1899, pp.
267-274).
52 La mancata conoscenza dei docurnenti dell'Archivio dclla Fenice ha iodotto nu­
mcrosi studiosi a ritenere Cromvello e Allan Cameron due libretti diversi. Per primo
Budden, credo, che ha potuto consultarc il citato dattiloscritto di Dalla Libera sul­
l'Ernani, ha stabilito rrattarsi di un uoico libretto idcnrificandone la fonte (cfr. no-
ta 23�
u botte&• deUa music•
SJ Or. doc. 7) b1S, all'« Avvcncnza •·
54 Un tntto di pcnna sulla data dcl giomo ha indotto in inganno il NOllDIO P· 21•
chc ha lctto « 29 • in luogo di « 19 •; analogo erron:, come vcdrcmo, aycv• fatto ca
ruo tempo Brenna nel suo ri�ntro (vcdi doc. 86). 1 umbri posta!i comunqu
non conscntono dubbi: Milano 19 scttembrc qucllo di panenza; VenCZlll 21 sertcm­
brc qucllo d'arrivo.
55 Va ricordato chc il compenso pattuito per ii primo libretto (vcdi doc. 68 e
70) era di 6oo lire austr. pari a 200 fiorini. La « somma di piu • rapprcscntava dun­
que ii compcruo per ii libretto dell'Ernan,.
56 Nella minuta Moccnigo avcva dapprima scritto « a rutto 9." •• poi canccllato e
corrcuo m « a I). 9.' •· ,
S7 Su questo cambiamcnto di sccna vcdi le osscrvazioni di Verdi nella sua lcrtCII
• Piave dcl 2 ottobre. . . •
51 Nella minuta segue uno spazio bianco; cvideotcmente i titoli nobili� di Etnaru
ovvero Don Giovanni d'Aragona, duca di Scgorbia, di Cardona ... (cfr. libretto, Ill,
6) verranno prccisati solo 10 scguito.
:i:.
. . _auto­
" Ncll'archivio della Fenicc oltre alle due sclvc si conscrvano i manoscn ttl
grafi delle due prime vcnioni del libretto dell'Ernam: Don Ruy G_omez dll_St11
L'Onore CtUllgliano. Sul libretto dell'Emani e in particolarc sulle diverse fast
borazione, dalla prima sclva alla stesura finale, si vcJa l'indagine svolta �a .Silvana
Zanichclli: Genesi d'un libretto d'opera.· L'« Ernani,. d, F.M. P1a11e (tes1 di_ la�� p
prcscntata all'UnivcrsitA degli Studi di Bologna, Facolta di Mogistero, Corso di cur
gogia, rclotore Prof. Mario Lavagetto, anoo accademico 1979-80).
60 Ncll'Archivio dclla Fcrucc si conscrva tuttora ii manoscritto autogra fo dcl librct·
to Allan Cameron di Piave.
61 Lcttura inccrta a causa di un intervento corrcttivo ncll'autografo; in luogo di
« acccnnarc • si potrcbbc anchc lcggere « accurare ». Questa lettcra maoca in MOUZ..
ZONI C in NOllDIO
62 Verdi aveva scritto « d'appassiooato •• poi canccllato. .
63 Verdi intende ovviamcnte come somma da prelcvare m acconto dal prop no
compcnso.
1,4 Vcdi DOta H-
115 Nella minuta in luogo dcl giomo vi � uno spazio bianco; comunque ti contratto
£ra Verdi e Piave fu sottoscritto in agosto, e non in lug}io (vcdi doc. 72); £?& forsc
ii Brenna intcodcva rifcrirsi alla lettcra di Verdi a Moccoigo dcl 26 luglio (doc.
•6o) oon la quale ii compositore commettcva a Piave ii libretto dcl Cromvello.
M Vcdi nota prcccdcnte.
67 In rcalca, come s'� gia osscrvato, Woodstock, or Tbt Cavalier (vcdi nota 23).
" Cioc ii 29 scttembre. .
• Pubblicata imeiualmeotc in facsimile fuori tcsto in La Stampa nel quarante�
mo della morte d, Giuseppe Verdi: Mostra di cimtli 11trdiam, Torino 1941, rcca ii
scgucntc titolo: Ruy Gome1. di Silv11 / IIZJOne Lirica / ,n quattro parti / I da rapp_re­
sentusi ntl gran Teatro C... Fenict / ntl c11rnt11ale e qutldr111,esm,11 I L8,1J·44- II n�
lo originalc, col ql.ltie Piave lo prcscnto alla Prcsidenza dclla Fcnicc (vcdi la SUI
accompagnatoria) fu pcro Ernani, come si puo lcggcrc attraverso la canccllarura chc
apparc sulla prima pagioa della sclva, titolo chc a sua volta riapparc, ooo canccllato!
all'inizio di ognuna detle quattro s-rti in cui la sclva � suddivisa, pani gia fissatc net
titoli chc rcsteranno definitivi: II Band1to, L'Ospitt, La Cltmtn1.a, La MtUcbera. S.
ri solo in scguito, c cioc in ottobre, come vcdremo, all'atto dclla prcsc.ntaz.ione dclla
sclva all'approvaziooe politica, chc ii titolo Ernani w.cl canccllato c sostituito con
quello di Ruy Gomez d1 SdlNI. II manoacritto, tutto di pugno di Ptave, c:onsta di 10
fogli (ii verso dei fogli I, 3, ,. 7, 10 e l'intcro foglio 9 sono biancbi). Sulla pcnulti­
ma pagina l'clenco dci « Pcrsooaggi • c dcllc • Parti » cosl compilato da Piave pct
quanto rigu arda i ruoli principali:
Ernam poi D.Giovanni d'Aragooa. . . . . . . . . . . Contralto
• . 0.

Ernani 1.37
D.Carlo re di Spagna. , Tenore
D.Ruy Gomu de Silva. . . Basso
Donna Elvm, sua nepote. . prima donna
D.Riccardo scudiere del re . . . Basso profondo
Giovanna nutricc e confidente di Elvira . . scconda donna
Jago paggi[o] di D.Ruy . . . . . . . sccondo tenore
[ ... ]
'ID Antonio Barczzi.
71 Scguono due parole illeggibili.
n Benedetta Collconi Corti stava sostcncndo il ruolo protagonista dclla Beatrice
di Ttnda di Bellini, andata in scena il 16 scttcmbre e replicata per eltrc nove sere.
n l ntcnde: farcmo accomodare la parte di Gisclda alla vocc dclla Marini quando
la cantante e Verdi si ttoverenno « alla piazza ,. cioc a Venezia.
74 V. Hugo, Hernani, I, 3: « Tcncz, foulcz aux picds, foulcz me toison-d'or! / AI­
rachcz mes chcveux, £sites-en chose vile! ,. (cfr. doc. 99).
75 Cfr. la prime sclve dell'Ernani (doc. 83). Tele cambiamcnto - non contcmpleto
ncl dremma originele - era stato evidcntemente suggerito da Moccnigo per dar luogo
• una sccoa dove si potcssc fare sfoggio di ricco vcstiario (dr. doc. 7').
76 V crdi avcva scritto « un qualche centinajo ,., canccl1endo poi « qualchc•·
n Cioc per la stagiooe 1844-45. Sari infatti la Giovanna d'Arco, su libretto di
Solera (prime rapprcscntazione al Tcatro alla Scala il 15 febbreio 1845).
78 La minuta inizia con le scguenti righc cancellate: « La Sig" Sofia Loewe mi scri­
vc chc nei rccitativi dei Lombardi alcuni passi non le stanno bcne faccva ritorno a
Milano•·
79 Sic. Dal scguito dclle lettera risulta comunque chiaro chc si tratta dcl sccondo
quedro dell'atto I.
80 Cfr. nel I atto dello spartito il duetto « Da qucl dl che t'ho vcduta,. fra Elvira
c Don Carlos.
11 Cfr. c.s. Sccna e Terzetto: « No, crudeli, d'emor non m•� ecgno•·
82 La Doiia Josefa Duarte di Hernani, poi ttasformata in Giovanna nutricc di
Elvira.
13 Di fatto !'adagio sar� costituito da una vera e propria aria per Silva, « Infcli­
cc! ... c tuo crcdcvi ,._
84 Si ttatta probabilmcnte dcl Finale I (Atto I), chc inizia con l'cotrata in scene
di Silva.
15 Vcdi nota 69.
16 Vcdi nota 74.
� Prcsso l'Archivio dclla Fenice si conscrva una copia conforme dclla sclva origi•
nalc dcscritta alla nota 69. Si tratta di una trascrizione in bclla grafla (di probabile
mano di uno scritturale dclla Fcnicc) forsc approntata per csscrc prcscntata all'appro­
vazionc politica. Priva dcl titolo (forse riportato su un primo foglio andato smarrito
insicmc all'ultimo foglio contcncntc l'clcnco dci pcnonaggi) qucsta copia prcscnta el­
cuni intcrventi correttivi sul tcsto primitivo - circa una dccina in tutto c tutti nclla
prima c nclla scconda partc, quasi sicuramcnte di mano dcl Moccnigo - volti per lo
piu a tutclarc la dignid dclla fisura regale di Don Carlos. &cone alcuni (gli inter•
venti di Moccnigo sono qui riportati in corsivo):

(sclva originelc) (copia corrctta)


Partc Prima, Sccna V
D.Carlo [ ...] dichiara ad Elvira il suo D.Carlo [ ... ] dichiara ad Elvira il suo
amorc, offrcndole qualunquc pill elta ontsto amorc. Rifiuti di Elvira.
ricompcnsa onde ciscrc corrisposto. Ri-
6uti di Elvira.
La bottega ddla music11

Pane Prima, Sccna VI


( ... ] Riconoscimento di Emani e D. [.. ] Riconoscimento di ErtW;U e D
Carlo, loro ira, vengono alle spade. El- Carlo. Ernani vuol avventam sul_, rl
vira fa per scpararli, [. .. ] I col/a spada; D.Carlo spre%%4n dolo > ac­
cm1.e Ill/a di/esa Elvira fa per scparar·
Ii, [... ]
Pane Scconda, Scena Vil
D Carlo e D.Riccardo cntrano con sc- D.Carlo c D.R1ccardo entrano con scla-
guito di Cavalieri. II re rimprovera D. guno di Cavalieri. Fee, d1sperdere
Ruy di non averlo invitato alla festa banda de' ribclh [... ]
delle sue no=; pure ci volli csscrc ct
dice Ho dispcrso la banda de' ribclli
[... ]
D Ruy ncga diccndo di non voter tra D.Ruy nega diccndo di non voter . ua­
dire ii suo ospite nc l'onorc de' Silva dirc ii suo ospitc nc l'onorc d1 Silva.
Tu vuoi dunque trndirc ii ruo re, o Cmni storici sui 11tratll di /am1g /111.
sccllcrato; io dunquc di qua csetro col­ Tu vuoi dunquc tradire il tuo re, �
la tua tcsta o con quclla di Ernani [ ... ] sl eafr? la tua tcsta o quclla di Emaru
[... ]
11 L'attcggiamcnto di Brenna era probabilmcnte dcttato anche da ra�o� d'inte :
rcssc; alle mansioni di scgrctario dcl tcatro cgli aggiungcva infatti, come s1 �1c9:v� dai
docurncnti dcll'archivio fcnicco (lo si � gia osservato alla nota 36), anche I a_mvid -
pcraltro conscntita o non ostacolata dalle consuetudini tcatrali dcl tempo - di agcnte,
o per mcglio dire, di mcdiatore tcatralc. . .
19 Probabilmcnte si rifcriscc a un'osscrvazione fatta da Verdi a Moccrugo 10 un
colloquio verbale avuto con lui il 24 o 2, agosto a Milano. .
90 E non « Santi •• come ha creduto d'intcrpretarc N0RDI0 p. 23. « Conu • aveva
corrcttamcnte letto M0I.AZZONt p. 23.
91 Se gue nella rninuta una frasc canccllata: « dacchc lo stcsso S.' Co:. rcputa util�
di ritardame il piu possibile la comunicazione alla... • Imcndeva forsc dire « alla Di­
rczione generate di Polizia •· . .
92 Ncll'archivio fctucco si conscrva l'inizio di una minuta, di mano di Brenna, di-
rctta a Verdi, che non si saprcbbc a qualc data asscgnarc·
N•
Al S' Giuseppe Verdi Maestro Compositorc di Musica in Mrltllfo
I:. dcsuno, chc mcntrc io oon vortti ICCO lei pe.rla [ fin qui canccllato] mi prop0ngo di noo
pe.rlar d'altro 1CCO lei
93 Oltrc ai libretti di Nabucco e Lombard, e alla rcvisionc di qucllo dclJ'(?bert�
il Solera, compositorc oltrc cbc pocta, a qucl tempo avcva all'atrivo quattro librctu
da cgli stcsso musicati: 1/degonda (1840), II contadino d'Agliate (1841), La /anetu!la
di Castelg uel/o (1842) e il rcccnte Genia e sventura (rapprcscntato a Padova ncl giu­
gno 1843).
94 La partitura autografa dcll'E'rnan, si conscrva prcsso l'archivio dclla Casa Ricor­
d1 a Milano; prcsso l'archivio fcnicco c ruttora conscrvata una copia cocva dclla
partirura.
95 Forsc di pari data c ii scgucnte biglietto a Giuseppina Appiani: « Oggi ho ii
diavolo addosso piu di icri c dcl altro icri: pano domani per Venezia! Per Dio c una
gran brutta vita la nostra. Sto cosl bcnc di salute chc nc ho fin dispctto. Prima di
pranzo verro a saluwla. Buon giomo! Buon giomo! Mi sccca qucsto bcl sole. • (Au­
t6 Da Verona m data 2 diccmbrc 1843 c una Jenera di Verdi a Francesco Rcgli,
TOBtOGIAHA p. 124)

dircnorc dcl pcriodico teatrale rnilancsc « 11 Pinta•: c [... ] Mandami ti prcgo il


giomale a Venezia e continua a mandarlo ancbc a Busscto [... ]. Sc crcdi annuncia chc
io scrivcro )'opera alla Scala ncl carncvale vcnturo per la Frczzolini e Poggi etc. [... ]. •
(Autografo: Bibliotcca Municipalc, Reggio Emilia)
,1

Ernani 139

97 Vedi, nel capitolo seguente, lettera di Verdi a Piave de! 9 marzo 1841.
98 Vecli doc. 23 e 37.
99 Opera di Pacini che stava slagione
pe r inaugurare, nella sera di S. Stefano, la
cli camevale della Scala. Col titolo Marta Tudor d' I nghilterra era stata rappresentata
per la prima volta al Teatro Carolino di Palermo l'u febbraio 1843.
100 Vedi D. Lawton, D. Rosen: Verdi's Non-de/iniltve Revisions: the Early Operas,
cit., pp. 197 e 229-230.
101 Allude all'opera nuova contrattata con Merelli che sara la Giovanna d'Arco
(vecli doc. 96 e nota 77).
1112 Cosl almeno NORDIO p. 31, che anzi riproduce ques1a lettera quale unico docu­
mento verdiano dell'archivio feniceo riguardante l'AJtila; e cosl ABBIATI I p. 148.
!OJ « Gazzetta Previlegiata di Venezia» de! 27 dicembre 1843; articolo rip. in
L'Appendice de/la « Gauetta d, Venezia». Prose scelte di Tommaso Lacatel/i, Ve­
nezia 1872, Vol. VIII, pp. 322-32,.
104 Che nel 1844 cadeva ii 25 febbraio.
105 Busta Spettacoli 26, fasc. 10 (Conti e Giacone).
106 Cioe la nuova opera di Verdi, l'Ernam La nuova opera cli Levi era, come si
e visto, solo « offerta ».
•07 G aetano Ba!danza era stato scr11turato in quella stagione per caotare in Lucrezia
Borgia, che andra in scena come « opera di ripiego » ii 20 gcnnaio con la Loewe e la
Vietti; sarii lui ii sostituto di Conti nella Giuditta di Levi.
108 Intende « nuove,. soprattutto per Roppa, che forse non conosceva ancora due
opcre recenti come i Lombardi e la Fidanzata Corsa di Pacini (quest'ultima su libret­
to di Cammarano, rappresentata per la prima volta al Teatro cli S. Carlo di Napoli ii
10 clicembre 1842).
109 Italo Severo Gardoni (Parma 1821 - Parigi 1882) sara uno dei primi interpreti
dei Masnadieri a Londra nel 1847.
110 Settimio Malvczzi (Roma 1817-1887) sara ii primo Rodolfo nella Luisa Miller
al S. Carlo di Napoli nel 1849.
111 Sull'argomento vedi M. Conati, Giuseppe Verdi a Verona in « L'Arena », Ve­
rona, 24 febbraio 1979.
112 Vedi in proposito lettera di Giovannino Barezzi de! 29 febbraio 1844 al padre,
in GARlllALDI pp. 69-70.
m Che erano la Ober Rossi, la Vietti, Bettini e Latour.
114 Monete di ramc (evidentemente ii lancio delle monetine, fenomeno ricorrente
nei nostri stadi calcistici, vanta un'antica tradizione...).
115 Minuta di lettera alla Dirczione Generale cli Polizia, Prot. N. x97 de! 10 gen­
naio 1844, in Busta Spettacoli 17, fasc. 68 (Polizia).
116 Lettera di Cattaneo, della Dirczione Generale di Polizia, Prot. n. 1171 del 13
gennaio 1844, in Busta Spettacoli 17, fasc. 10 (Municipio).
117 Minute di lcttera di Mocenigo all'I.R. Presidio di Governo, senza numcro cli
protocollo, in data 11 gcnnaio 1844; idem, Prot. n. 220 senza data (ma 13 gennaio
:i:844); lettera de! Presidio di Governo alla Presidenza della Fenice, Prot. n. 206.207
del 11 gennaio 1844: tutti e tre i documenti in Busta Spe ttacoli 17, fasc. _10 (Mu­
nicipio).
lll £ questo ii primo accenno in ordine cronologico, finora inedito, all'incarico da­
to a Verdi daUa SocietA dei Nobili di Milano di comporre una cantata da eseguirsi in
occasione de! VI Congresso degli Scienziati indetto per il scttembre 1844 in Milano.
Sull'argomento vedi G. Barbian: Storia di una cantata non scritta in « La Scala, ID­
vista dell'opera », n. 39, Milano, febbraio 1953, pp. 21-28.
119 Trascrizione de! documento trasmessami dalla ditta antiquaria Oliva di L. & G.
Soncini, di Parma.
120 Cfr. Alberto Basso: Il teatro de/la citta dal 1788 al 1936 (Storia del Teatro Re-
gio di Torino, volume I I), Torino x976, p. 248. . . . .
121 Vincenzo Meini (Pignone, Firenze 18u - FtrenZC 1897), per il quale Doruzctn
La botttt.a dtll4 m1mu

avcva 5Critto Mttr111 d, Ruden:. (La Fenicc di Vcnczi a, 30 genn aio 1838), ab?.and_ono
la camera di canu.nte all'mizio degli anni Cinquanta; ritornato a FirfflZC, s unpi�
alla �b�lica htruz1nw- Ma gia da qua.lchc anno aven intraprcso_ l'atti�i�• _ lett�
e la cnuca tcatrale. Lo Schmidt ncl suo Divonario Unfrtrsalt dt, Mus 1c1sl! (�
19�9. vol. II) lo dcfimscc: « Valente letterato, [... ] lodato da sommi sa:inon, .
cu1 il Tommasco. Collaboro alla Gr.:u tt11 Mus,calt di Milano, alla Sctna di Ven�
.Uo Scaramucc,a di Firenze cd in altri pcriodici d'arte, fi.rmando Mivo. £ autorf: di
varia musica d a chicsa. ,. Con ii proprio nome fimx> fra l'altro una critica dell• pruna
rapprcscntazione dcl Ma,btth a Firenze per il giomale tcatrale milancsc« La Moda ••
n. 16 del 2 0 marzo 1847 (cfr. M. Conati: Aspttti dt/111 mtmnsct na dtl « Mt1Cbt th •
d, Vt rd,, in« Nuova Rivist a Musicale Italians,., XV, n. 3, luglio-scttembrc 19Bt, 'i!;·
37'-376); e piu tardi una cririca dclla For:.a dt l dt stino (prima versione) data a 1•
rcnzc ncl 1865, per ii periodico teatrale tricsrino « La Sccna •• n. 48 dcl 30 marw
186�.
in L'a gente teatrale che lo avcva fatto scritturarc alla Fenicc.
123 Una tcstimonianza di Supcrchi, nominate anni p111 tardi dirctto�e di seen• �
Rcgio di Parma, circa la sostituz.ione di Mcini col Selva si puo lcggerc in Paolo Eiru­
lio Ferrari: Sptttacol, Dramma llco-musical, t Co rto grafici ,n Parma dall'anno I6 28
all'ann'! z88J, Partna 1_884, p. 2_66 in_ nota: « [Supcrchi], inte�ato da me [M]. �
proposuo dclla parte di Silva, d1SSCm1 che doveva csscre cscguttl da un basso �
[sic], ii quale, per varie circostanze, fu poi sostitu!lo dal Selva che lo stcsso m• Verni
e Supcrchi andarono ad udire al tcauo di S. Samuele, m cui appunto cantava l'opcra:
ll diavolo mnamorato [ ... ].,.
114 Ncl 1848 la Loewe andd. in sposa al principc di Liechtenstein, abbandonando
quindi le scene.
125 £ vero peraltro che Verdi nclla lettcra dcl 5 scttcmbrc a Moccnigo ( doc. 74 )
avcva pailato di un finale alla Bt alrict di Tenda (che termina appunto con un roi:ido
dclla protagonista) o alla N orm11 (ii cui finale e praticamente dominato d alla p nm a
donna...).
126 Busta Spettacoli 17, fasc. 66. .
m Toccagni fu prcscnte alla prim a rapprcscntazione dcll'Ernani, come s1 dedu­
ce da una lettera di Verdi allo stcsso, dcJ 12 agosto 1845: « L'csito di ieri scra del­
l'Alvra e stato eguale a qucllo dell'Ernani alle prime sere a Venezia. Voi che foste
prcsc.nte .U'Ernan, vi farete un'idca pcrfetta dclla scrata di ieri ,. (COPIALETTEllE P·
432)
ua Si riferiscc alla prima rapprcscntazione assoluta di L'Ebrta di Pacini, su libret­
to di Sacchero, avvcnuta alla Scala il 27 febbraio 1844 con modcstissimo csito; sc ne
fcccro trc sole recite; fra gl'interprcti principali; Marietta Alboni, Antonietta Mon­
tenegro, Nicola I vanofl e lgn uio Marini.
u, Sara I dut Fo scari, opera pattuita con l'imprcsario Lanari
uo Ccrtificato medico, firmato dal Dottor Zignol, in Busta Spcttacoli n. 17, fasc. 66.
131 II 16 marzo 1844 cadcva di sabato.
112 Dunque ii su=ivo sabato, cioe 23 marzo. Dal giomale tcatrale milancsc « ll
Pirata • (p. 300 dell'annata 1843-44) si apprendc cbc Verdi arrivo a Milano ii 18
marzo. Err• pcrtanto l'ABBlATI I p. ,03 nell'affcrmarc chc Verdi s'cra « inscdiato • •
Milano« transitando da Busscto •; cgli si basa su una lettcra da Cremona di Verdi
a Piave datata 15 marzo, scnza anno: « Sono le 6 dcl mattino e mi al20 per csscrc
da qui a tre ore a Busscto •· Ma alla data dcl 15 marzo Verdi era ancora a Venezia
(come lo provano la dcdica, in qucl giomo, alla Spaun, e la lettera dcl 16 al suoccro).
Poich� nella grafla ver� i1« , ,. �o CSiere talvolta scambiato per un« 9 •• e vi­
ccvcrsa, potrebbc dam chc il« 15 • d1 qucsta lettera (il cui autografo e irrepcribile)
vada letto « 19 •: non comunque 19 marzo dcl 1844, poich� a qucsta data (chc ca­
dcva di martcdl e non di sabato) Verdi, come abbiamo visto, si trovava gia a Milano.
Capitolo terzo
Attila

Fra le cinque opere composte da Verdi per la Fenice l'Attila e la


sola di cui non si conservino presso l'archivio di quel teatro lettere
autografe del compositore ad essa relative; a cio si aggiunga un nu­
mero scarsissimo di documenti (meno di una ventina) rispetto a quel­
lo relativamente copioso riguardante le altre quattro opere venezia­
ne. Tale situazione si spiega per il fatto che l'Attila non derivo da
trattative dirette fra la Fenice e Verdi bensl da un impegno da que­
sti sottoscritto con !'impresario Lanari, come ci rivela una lettera del
compositore a Piave in data 22 maggio 1844, due mesi e mezzo do­
po l'Ernani:
Sono stato scritturato da Lanari per scrivere a Venezia il Carnevale
'45-46 sempreche Lanari abbia il teatro; nel caso diverso scrivero alle
stesse condizioni a Firenze [ ... ] . [ABBIATI I p. 515]

E solo a partire da questa data, dunque - e non dalla lettera del 24


dicembre 1843 a Mocenigo (vedi doc. 113), come e stato affermato
finora 1 - che Verdi si impegna per un'altra opera da destinarsi, for­
se, a Venezia: a tale data pero non e certo che il soggetto sara
Attila. Anche se dal passo di una lettera del compositore in data r 2
maggio 1856, relativa al futuro Simon Boccanegra (vedi doc. 300):
« nelle quattro volte che ho avuto l'onore di scrivere per la Fe­
nice sono sempre stato scritturato dalla Presidenza », si deve am­
metterc almeno l'atto formale di un contratto fra compositore e Pre­
sidenza (di cui peraltro non v'e alcuna traccia nell'archivio feniceo),
dal punto di vista sostanziale si tratto di un impegno assunto da Ver­
di nei confronti dell'impresario fiorentino. Lo conferma d'altronde il
fatto che tutta la corrispondcnza del musicista relativa al libretto, al­
la sua approvazione e all'allcstimento dell'Attila, documentata nel­
l'archivio feniceo solo parzialmente e in copia, passa attraverso La-
La bot1e1.11 dell11 musie­
nari, cioc la persona dalla quale il compositore era stato direttamente
scritturato.
Dopo una breve sosta a Milano e una settimana trascorsa a fine
marzo a Busseto per riposarsi dalle fatiche di Ernani, i1 2 aprile, gia
di ritorno a Milano, Verdi riprende contatto con Piave per il libretto
dell'opera nuova da comporre per Roma in autunno (per la quale,
come s'e visto, aveva sottoscritto l'impegno con Lanari proprio a
Venezia il 29 febbraio): in pratica si tratta di quel « terzo libretto»
ch'era stato oggetto di una vertenza contrattuale fra librettista e
compositore nel settembre precedente. Verdi prega Piave di mand�r­
gli subito l'argomento: « Non c'e tempo da perdere », e lo inc�1ca
nel contempo di ringraziare Locatelli per il suo « bellissimo aruco­
lo 2 (Io non meritavo tanto) » (ABBIATI I p. 513). Dapprima vie1_1e_
preso in considerazione, proposto da Piave, un Lorenzino de Medtct
di cui « Ricardi puree Contento perche none tratto da un dram�a
francese », ma per il quale Verdi teme noie con la censura papalin �
(ABBIATI I p. 513). L'attenzione viene poi rivolta ai Due Fo sc�r!,
gia a suo tempo rifiutati dalla Fenice (vedi doc. 61) e sui qu� �
compositore particolarmente insiste.1 Tale argomento viene definiu­
vamente scelto dopo giunta la notizia che la censura romana ha « for­
malmente proibito» il Lorenzino, che viene cosl destinato da Piave
a Pacini per un'opera che sara rappresentata alla Fenice nella pross�­
ma stagione 1844-45. Per tale stagione era stato scritturato il bari­
tono Felice Varesi, cui Verdi scrive in data 26 aprile 1844:
( ...] � difficile assai chc io possa venire a Venezia per la gran ragione
che io non ci sto bene... tu avresti piacere ad esscre con me, ed io avrei
piacere ad essere con te, ma per ora deponiamo qucsto pensiero [ ... ] .
(Autografo: Archivio dell'Accademia Chigiana, Siena]

Ma stando alla data di un documento piu volte ristampato in pub­


blicazioni d'argomento verdiano, un altro soggetto avrebbe precedu­
to il Lorenzino e i Foscari: quello di Attila, il cui « schizzo » Verdi
invia a Piave da Milano un 12 aprile che per il trascrittore (a firma
« g.i.j.») della lettera in questione, pubblicata per la prima volta
sulla « Gazzetta di Novara» del 30-31 gennaio 1901, e I844. Ne
diamo qui la riproduzione (in luogo della hen piu nota versione poi
pubblicata in appendice ai COPIALETTERE pp. 437-438 con interven­
ti correttivi che si presumono arbitrar1 e con l'cspunzione dell'ac­
cenno finale al soprano Bortolotti, un accenno provvidenziale che
t1

Attila 143
a vrebbe consentito di rettificare per tempo l'anno esatto cui appar­
tiene tale lettera):

Eccoti lo schizzo della tragedia di Veroer.4 Vi sono delle cose magnifi­


che e piene d'effetto. Leggi l'Allemagna della Stael.5
Sono di parere di fare un prologo e tre atti. Bisogna alzar la tenda e
far vedere Aquileja incendiata con coro di popolo e coro di Unni. Il po­
polo prega, gli Unni minacciano ect. Poi sortita di lldegooda, poi d'Attila
ect., ect. e finisce il prologo.
Apriva il primo atto in Roma e invece di far la festa in scena £aria in­
terna ed Azzio pensoso in scena a meditare sulli avvenimenti ect ..., ect...
Finirei il primo atto quando Ildegonda svela ad Attila il nappo avvelena­
to, per cui Attila crede per amore che Ildegonda lo sveli, quaodo invece
non e che per salvarsi il piacere di vendicnre la morte del padre e fratel­
li ect.
Sarebhe magnifico nel terzo atto tutta la scena di Leone sull'Avventino
meotre sotto si combatte: forse nol permetteranno, ma bisogna guardare
di mascherare in modo che lo permettino, ma che la scena vi sia tale e
quale.
Ii finale dell'atto quarto non mi piace, ma pensandoci si puo trovare
quakhe cosa di hello. Tu studia che io faro altrettanto.
Frattanto vi sono tre caratteri stupendi. - Attila che non soffre altera­
zione di sorta, Ildegonda pure hellissimo carattere che cova la vendetta
del genitore, fratelli e amante, Azzio e hello e mi piace nel duetto con At­
tila quando propone di dividersi il mondo etc. - Ci sarebbe d'inventare
un quarto carattere d'effetto, e mi pare che quel Gualtiero che crede mor­
ta Ildegonda fosse scampato e potresti farlo figurare o tra gli Unni, o tra
i Romani, e dare cosl campo a qualche bella scena con Ildegonda: farlo
giocare forse nella scena del veleno, ma sopratutto nel quarto atto d'intel­
ligeoza con Ildegonda per far morir Attila. Non mi piaceva che Azzio
morisse prima, e farlo anche figurare nel quarto con Ildegonda etc ....
A me pare che si possa fare uo bel lavoro e se studierai seriamente fa.
rai il tuo piu hel libretto. Ma bisogna studiare molto. Ti mandero l'ori­
ginale di Verner fra pochi giorni e tu devi fartelo tradurre perche vi so­
no squarci di poesia potentissimi. lnsomma serviti di tutto, ma fa una
gran cosa. Leggi sopratutto l'Allemagna della Stael che quella ti dara dei
grandi lumi.
Se tu trovi l'originale di Verner a Venezia mi levi un gran fastidio. Sap­
piamelo dire.
Ti raccomando di studiare molto questo soggetto ed avere hene in men­
te tutto, l'epoca, i caratteri etc..., etc... Poi fa lo schizzo, ma distesamente
sceoa per scena con tutti i personaggi; insomma che non vi sia che da
verseggiare, e cosl farai minor fatica. Leggi Verner sopratutto nei cori
La botUga dtlla musiu
che sono stupcndi. Mille rose alla Bcrtolotti [sic). Adclio. [g.i.j.: Letttrt
intdite di G. Verdi, in « Gazzctta di Novara», 30-31 gennaio 1901 l

Alla data cuie stata finora assegnata questa lettera (ripetiam�: 12


aprile r844), sappiamo che Verdi e gia impegnato con Lanar1 per
l'autunno a Roma (librettista Piave), con Merelli per il carnevale
1844-45 alla Scala (librettista quasi sicuramente Solera) e con
Vincenzo Flauto per !'estate del 1845 al San Ca.do di Napoli (libre�­
tista Cammarano). L'impegno con Lanari per un'opera a Venezia
o a Firenze per il carnevale 1845-46, abbiamo gia visto, verra solo
all'inizio della seconda meta di maggio; in.fine, come si e appreso
dalla lettera a Varesi, il compositore esclude per il momento la pro­
spettiva di tornare a Venezia. Stando cosl i fatti, il progetto dell'At­
tila dovrebbe dunque riguardare l'impegno per Roma nell'au�unno
del 1844 ... � strano tuttavia che dopo un progetto cosl hen schizzato
nelle linee essenziali come quello esposto a Piave, e dopo tante ra�­
_ _
comandazioni di studiare epoca, caratteri, ecc., Verdi non parli pm
ne di Attila ne di Werner ne della Stael nelle lettere immediatamen­
te successive, limitandosi a trattare di Loren1.ino e di Foscari. Anzi,
il compositore non ne parla affatto, in tutte le sue lettere 6.nora no­
te, sino all'aprile dell'anno seguente. Non essendo reperibile l'aut?"
grafo della lettera in questione none possibile verificare se l'anno s1a
stato riportato esattamente dal trascrittore o sia stato indicato erro­
neamente dallo stesso Verdi (caso non infrequente nell'epistolario
verdiano).6 Tuttavia una serie di considerazioni ci porta ad assegna­
re questa lettera con certezza al r 8 4 5 .7 None prima del 24 febbraio
1845 che Verdi comincia a occuparsi dell'opera per la quale s'era
impegnato con Lanari nel maggio del 1844; di tale data e infatti
una sua lettera a Piave, in cui si legge fra l'altro:
E tempo che parliamo dell'opera pel Carnevale venturo. Mi abbisogna
un argomento che vi siano quattro caratteri decisi, belli [ ... ] . Preparati
al soggetto e mandamelo subito; oppure fa che sia prcparato quand'io ver­
ro a Venezia.(... ] (ABBlATl I pp. 553-554]

Di Attila dunque non si parla ancora nel febbraio del 1845. Ma vie
un'altra lettera a Piave, senza data, pure pubblicata dall'Abbiati,
che pero non s'e accorto d'un viaggio compiuto da Verdi a Venezia
nel marzo 1845 (del resto preannunciato nella lettera del 24 feb­
braio), confonde le date e assegna questa lettera al settembre 1845
inventando un « volo a Venezia» di Verdi« a curarsi lo spleen» ...
Attila 14.5

(ABBIATI I p. 585). In realta questa lettera fu scritta all'indomani


del viaggio a Venezia compiuto nel marzo del 1845: contiene un
esplicito riferimento al soprano Bortolotti (che in quei giorni stava
cantando i Foscari al Teatro in San Benedetto) riferimento analogo
a quello della chiusa nella lettera contenente lo « schizzo» dell'Atti­
la datata 12 aprile... Poiche dall'informatissimo Muzio sappiamo che
Verdi fu di ritorno a Milano la mattina del 2 aprile (GARIBALDI p.
1 92), essa lettera va pertanto collocata vicino a questa data: grosso
modo fra il 3 e il 5 aprile 1845; vi si legge fra l 'altro: « Maffei mi
fara lo sbozzo dell'Attila, ed io ti mandero il dramma tedesco». Al­
cuni giorni dopo, in data 28 aprile, Muzio informa Barezzi: « L'ope­
ra che il signor Maestro scrivera per Venezia il Carnevale venturo
sara !'Attila, tolta da una tragedia di Werner» (GARIBALDI p. 199).
Riordinati cosl cronologicamente i pochi documenti di cui disponia­
mo intorno alla genesi di questa seconda opera veneziana di Verdi,
appare logico che la lettera contenente lo « schizzo » dell'Attila deb­
ba seguire quella senza data, ma dei primi di aprile del 1845, in cui
il compositore accenna allo « sbozzo» che ne fara Maffei e a sua
volta precedere di pochi giorni l'informazione data da Muzio a Ba­
rezzi. Pertanto essa va assegnata al 1845.
Eliminata cosl la data del r 2 aprile r 844, occorre riprendere la
storia da capo. E occorre riprenderla dal 22 maggio 1844, data della
lettera con la quale Verdi, come s'e visto, informa Piave della nuova
scrittura con Lanari per un'opera da darsi « il Carnevale '45-46» a
Venezia, qualora !'impresario ottenesse l' appal to della Fenice, o a
Firenze. Otto giorni prima Lanari aveva presentato alla Fenice - do­
ve al posto della Presidenza formata dalla terna Mocenigo-Pigazzi­
Barbaro, scaduta nell'incarico, la Societa Proprietaria del teatro ave­
va istituito sin dal 22 gennaio 1844 una Commissione composta da
Giuseppe Berti, con l'incarico di Presidente, dal conte Pietro Gio­
vanelli, dal barone Antonio Mulazzani, dal barone avv. Giovanni
Franco Avesani e dal nobile Marco Molin - il seguente progetto
d'appalto:
[I42]
Progetto per l'Appalto de! Gran Teatro la Fenice per il Carnevale, e
Qu aresima 1845-46.
La Compagnia sarebbe formata, come appresso
Prima donna, o De Giuli, o Lowe, od altra da ottenersene l'approvazione
Una Comprimaria, a piacere dell'lmpresa
Primo Tenore Guasco, od altro da ottenersene l'approvazione
146 u, botttga delu musiu
Primo Basso Baritono da scegliersi fra Colini, De Bassini, Varese, Dcri­
vis, Badiali
Altro primo Basso, a piaccre dell'lmpresa
Altro Primo Tenore, a piacere dcll'lmpresa
I soliti Supplementi, e seconde Parti
L'Ope ra nuova sarebbe scritta dal Maestro Verdi
( ... ]
Firenze 14. Maggio 1844. Aless.0 Lanari

La Commissione fenicea accoglie di massima il progetto di L�ari


(che aveva gia ottenuto l'appalto per il carnevale 1844-4.5) e il .5
giugno 1844 viene stipulato il contratto; questo viene pero per£�
zionato nella convocazione della Commissione tenutasi il 3 agost0
1844, sulla base di una convenzione in nove punti, di cui eccone, co­
me da processo verbale, i due che maggiormente qui interessano:
[143]
[... ]
2. Nella stagione di Carnovale, e Quadragesima 1845/6 doe dal 26
Diccmbre 1845. al 24. Marzo 1846 le Compagnie di Canto, e Ballo, e
gli spettacoli saranno come segue
Compagnia di Canto .
Prima donna Sig."" Sofia Lowe benche canti nell'autunno 1845 a Tne­
ste esclusa pero qualunque altra piazza nel raggio di sessanta miglia �
ora in poi fino compito il suo obbligo p [er] Venezia a termini del Capi­
tolato normale
Primo tenore Guasco
Primo Basso Baritono o Varesi, o de Bassini, o Collini
Primo basso Profondo da scritturarsi d'accordo colla Prcsid. e Co:
Podesta
Altra Prima donna a scelta dell'appaltatorc
Maestro per l'opera d'obbligo Verdi
Scconde parti, c suplementi a termini dcl contratto 5. Giugno a.c.
Prima Opera nuova per Venezia•
Scconda Ope ra dcl Principe Poniatowski Spcttacolo alla francese con
Balli intrccciati del gencre di Roberto il Diavolo (con riscrva di quanto
si dira in apprcsso)
Terza Opera nuova del Maestro Verdi'
Quarta da destinarsi d'accordo
Opera di ripiego Ernani di Verdi
[... )
3. Rcstera alla Presid. del Teatro una copia delli nuovi spartiti chc fos­
sero scritti salva quella rcsponsabilita, chc assumcra per garanzia dei di-
11.

A.Jtila 1 47

ritti in corso sulle proprieta letterarie, ed artistiche, e limitata la ripro­


duzione ad una sola stagione
[ ... ]

II documento reca le firme dei cinque componenti la Commissione e


dell'avv. Pietro Comarolo, procuratore di Lanari, e il vista del po­
desta Correr.
Intanto Verdi dopo l'annuncio del 22 maggio pone a dormire l'im­
pegno con Lanari per alcuni mesi, alrneno per quanta risulta dai do­
cumenti finora noti. D'altronde proprio con Lanari il compositore
deve prima assolvere al precedente impegno dei Due Foscari per Ro­
ma, dove arriva il 3 ottobre insieme a Piave, e da dove lo stesso Pia­
ve scrive alcuni giorni dopo al nuovo Presidente della Fenice, Giu­
seppe Berti:

[1 44]
Sig.' Giuseppe Berti Aff010
Ricevo oggi lettera dal Sig.' Lanari, il quale e spaventato perche a Vene­
zia non fu ancora Licenziata la selva del Lorenzino; 10 io sono dunque a
pregarla di tranquillizzarlo, interessandosi presso cotesta Direzione gene­
rale di Polizia, onde ottenerla.
Qui stiamo facendo le prove dei Foscari, che andranno in iscena la se­
ra del 3 pross.0 9mbre, niente prima. La musica (a quanto mi pare) e de­
gna di Verdi e della sua fama.
La ristrettezza del tempo non mi permettera di andare a Napoli, per
cui io canto d'essere a Venezia il giorno II o 12 [ ... ].
Suo Um0 Am. Servo
Roma 21 8bre 1844. F. M. Piave

Rappresentati i Foscari la sera del 3 novembre al Teatro Argenti­


na, Verdi parte da Roma il 7, e l' rr e gia di ritorno a Milano per de­
dicarsi alla nuova opera che dovra andare in scena alla Scala nel car­
nevale 1844-45, e che sara la Giovanna d'Arco. Otto giorni dopo,
19 novembre, il periodico teatrale milanese « II Pirata » cl.a l'annun­
cio che Verdi scrivera un'opera per la Fenice di Venezia nel Carne­
vale 1845-46 in base a un contratto segnato con Lanari (coPIALET·
TERE p. 438). Ma per ora non si parla di Attila ne d'altro soggetto.
Non ne parla neppure il hen informato Muzio nel dare notizia a
Barezzi, in data 12 gennaio 1845, del recente acquisto fatto dall'edi­
tore Lucca dell'opera che Verdi scrivera per Venezia:
La bottei• dell• music•
11 ggnor Maestro ha incominciato l'istrumentazione della Giovanna, di
quell'operone che sbalordira tutti i Milanesi.
L'cditore Lucca finalmente ha avuta la proprieta di un 'opera del signor
Maestro, e �ara per quella di Venezia del Carnevale venturo. Egli l'ha ac­
quistata dal Lanari per 1 3 mila lire austriache e poi gliela dara gratis per
8 tcatri; sicche vengono ad essere piu di venti mila lire. [ ...] [GARIBALDI
p. 181]

Andata in scena la Giovanna d'Arco alla Scala i1 15 febbraio


1845, Verdi deve subito provvedere all'impegno per N apo� pr�vi­
sto per l'estate (e sara l'AJzzra, di cui proprio in quei giorm II nce­
ve il relativo « programma » da Cammarano), ma gia si p�eoccup a
per il soggetto dell'opera che dovra scrivere po1 per Venezia. Il 24
febbraio si rivolge a Piavc, a sua volta impegnato nelle prove del
Lorenzino de Medici, di cui h a scritto il libretto per Pacini, chc sta
per andare in scena alla Fenice (la prima rappresent azione avra Iuo­
go il 4 m arzo):

E tempo che parliamo dell'opcra pel Carnevale venturo. Mi abb�sogna


un argomento che vi siano quattro caratteri decisi, belli, ed a t�t� poca
parte. Prima donna la Loeve, Guasco, Costantini, Marini. Tutu b1sogn:1
trattarli bene con parte eguale. Preparati al soggetto e mandamelo subt­
to; oppure fa che sia preparato quand'io verro a Venezia.
Mi dirai ii prezzo che vorrai, senza complimenti, sine qua non. Amici:
zia ed interesse son diversa cosa. Se tu mi volessi far scrivere un'opera t1
domanderei, e vorrei 30000 lire etc... Di piu bisogna che dica liberamente
(e questo sia un segreto... intendi bene segreto) che dovendo noi stare
lontani, ed abbisognando talvolta alcuni cambiamenti di versi o di paro­
le o di accenti, oppure alcune accorciature (perche tu - scusami - volen­
tieri vai talvolta per le lunghe) ne volendo ne avendo tempo di scrivere
le alcune lettere che per questo ti scrissi le altte volte, bisogna che tu la­
sci a me la facolta di fare quelle accomodature che crederei opportune
sempre pero con tua permissione.
Addunque riepiloghiamo: Lasciare a me questa /acolta - e Domandare
il preuo. Addio. Rispondi a posta corrente. Voglia bene al tuo amico cbe
c morto dalla fatica.
P.S. Dirai a Lanari che i figurini della Giovanna si faranno qui belli
molto a 4 L. austr. cadauno. Rispondirni anche su questo.
P.S. Fa preparare a Gallo tutto quanto abbisogna pei Foscari, una
campana grossa, un'arpa, un buon secondo basso, e un buon tenore 2 - °

Fa che non abbia d'inquietarmi perche non ho volonta, nc polmoni da


gettare. [ABBIATI I pp. ,n-,Hl
t, - ,

Altila 149

Da questa lettera - oltre a un salto di qualita nel rapporto fra libret­


tista e compositore, che almeno nei confronti di Piave si riserva la
facolta di accomodare o accorciare i versi - apprendiamo alcuni fatti
nuovi: 1°) la compagnia di canto della Fenice per la stagione 1845-
46 e stata finalmente completata con la scrittura del baritono Natale
Costantini in luogo dei Varesi, De Bassini, Colini ecc. 12 proposti in
estate, e del basso Ignazio Marini (una vecchia conoscenza di Ver­
di) 13 oltre naturalmente alla Loewe e a Guasco, gia indicati nel pri­
mo progetto d'appalto; 2° ) la recente Giovanna d'Arco e stata evi­
dentemente prescelta da Lanari in accordo con la Presidenza fenicea
quale« opera nuova per Venezia » con cui inaugurare la stagione di
carnevale 1845-46; 3° ) Verdi sta per recarsi a Venezia una seconda
volta: e non si tratta di un « abboccamento prirnaverile » come so­
stiene ABBIATI I p. 554, perche nella lettera prega Gallo di far pre­
parare « tutto quanta abbisogna » per i Foscari.
Infatti il compositore ritorna sulla laguna per la messinscena dei
Due Foscari al Teatro in San Benedetto ovvero Teatro Gallo, dal no­
me del proprietario-impresario e direttore d'orchestra nonche libraio
Antonio Gallo, che per il disturbo offre all'autore un compenso di
80 Napoleoni d'oro (vedi lettera a Piave del 24 matzo 1852), all'in­
circa 2.200 lire austr. (alla Fenice l'opera arrivera solo nel febbraio
del r847, dopo esser stata rappresentata nel 1846 anche all'Apollo,
gia Teatro di S. Luca, oggi Goldoni). La compagnia di canto prevede
il soprano Gertrude Bortolotti, che aveva appena eseguito la stessa
opera in gennaio per Lanari alla Pergola di Firenze; il tenore Gio­
vanni Pancani, che pure aveva eseguito !'opera in gennaio a Livorno;
il baritono Celestino Salvatori e il basso Agostino Rodas; direttore
d'orchestra lo stesso Antonio Gallo. Questo viaggio veneziano di
Verdi nel marzo 1845 e stato finora ignorato dalle biografie verdia­
ne; 14 ma gli scarsi documenti disponibili non lasciano dubbi in pro­
posito. 15 Il 27 febbraio Muzio informa Barezzi:
Ai 12 di marzo i1 signor Maestro partira per Venezia e ai 26 sara di ri­
torno a Milano. Egli ha gia accomodata la parte per Salvatori, e mandata
gia a Venezia dove lo aspettano a braccia aperte. [GARIBALDI p. 185)
A fuorviare i biografi, in particolare l'ABBIATI I p. 554 e quanti lo
hanno seguito, ha contribuito una lettera di Verdi a Cammarano
pubblicata in COPIALETTERE p. 430 con la data« Venezia, 27 mag­
gio r845 »: in realta questa lettera e del 25 marzo 1845, come si
puo leggere sull'autografo conservato alla Biblioteca Lucchesi-Palli
1 10 La bottega della mu.siu
di Napoli (inolt re il timbro postale d'arrivo reca la data del 2 apri­
le).16 Se la data di questa lettera fosse stata correttamente i nterpreta­
ta p robabilmente si sarebbe evitato tutto quel pasticcio di date che
ricorre nelle biog rafie verdiane per l'anno 184 5.
In una lettera senza data (ma l'indicazione « Domenica » e la data
di una successiva lettera consentono di assegnarla con certezza al 9
marzo 1845) Verdi informa Piave della propria partenza:
Domenica
0 Marte di, o Mercoledi, o Giovedl pa rtiro per Venezia, io ti scri':'ero
_
sempre un giorno prima onde tu sappia positivamente il giorno. m cui sa­
ro a Padova. Anz1 p erche ti arrivi p resto la lettera faro ferrna tn po5la e
tu caro il mio gatto avrai la compiaccnza verso le dodici di fare una cor­
sa alla posta, cosl ti calera un po' quel vcntraccio. Io mi fcrmero a Pa?o­
va e se tu non vi sarai sarai un Ludro un porco un gatto un cocodrtll�
un sorcio. fa pr eparare una buona cena (perche talvolta a Padova non 51
trova) un buon fuoco un buon letto, ed alla mattina alle 8 par�u _ em per

Venezia onde far la prova alle dodici. Di piu per Giovedi mattma mt tro­
vcrai due stanze (se fossero quclle del ponte delle Ost riche benissimo) 17 e
farai da Gallo m ettere il cembalo buono assai. Ha capito Sig.' Ludro?
Sperava da te un'altra lette ra sulla 2.c1a recita dcl Lorenzino ma Lei e
un ludro. Intanto mi rallcgro con tc c col tcatro di quest'esito. Ti ring r a­
zio del lib ro -
Fa che vi sia il prog ramma della nostra ope ra bcne disteso. Guarda ��
non abbia da bcstcmiare perche divcnto col crcsccr degli anni sempr e piu
furente. Una volta o l'altra gia t'ammazzo.
Addio [Autografo: Deutsche Staatsbibliothek, Be rlin]

Questa lettera - nella quale Verdi chiede a Piave il « programma »


dcll'opera che dovra scrivere per la Fenice - e stata pubblicata in
LUZI0 II pp. 351-352 senza data, tuttavia messa in relazione con il
futuro Simon Boccanegra e assegnata all'anno 1856, nonostante
l'esplicito r iferimento, in essa contenuto, al Lorenzino de Medici di
Pacini su libretto di Piave (rappresentato, s'e detto, il 4 marzo
1845). che avrebbe potuto suggerire la collocazione cronologica esat­
ta.11 P robabilrnente fuorviato dalla datazione assegnata dal M0RAZZO­
Nl p. 40 a una successiva lettera, qui appresso riportata, il Luzio a
sua volta ha fuorviato l1 ABBIATI II pp. 350-351. Questa seconda
lettcr a di Verdi, pure diretta a Piave e pure senza data, ma recante
il timbro postale di partenza da Milano del 12 marzo, e stata asse­
gnata dal M0RAZZ0NI, loc. cit., al 1856, segulto dall'ABBIATI II p.
351, il qual e pero non riporta la partc della lettera contenente l'ac-
Attila 151

cenno all'Ernani rappresentato alla Scala, accenno utilissimo perche


consente di assegnare con certezza questo documento al 12 marzo
1845, trattandosi della ripresa d'Ernani avvenuta l'II marzo di
quell'anno.
Sig! Ludro
Domani Giovedi alle sei di sera partiro da Milano per Venezia ed alla
sera del Venerdi saro a Padova. Spero di trovarti, la pranzeremo, dormi­
remo, e partiremo al[le] 8 del Sabato per Venezia onde fare la prova alla
mattina ed alla sera se occorre: Lunedi poi potremo cominciare le prove
d'orchestra -
Jeri sera alla Scala per ripiego l'Ernani senza prove; La Gabussi, De
Bassini, e due giovani debutanti: 19 eseguito malissimo ma ha fatto furore.
Addia. [Autografo: Museo Teatrale alla Scala, Milano]

Dunque non il 12, come aveva annunciato Muzio, bensl giovedz


13 marzo, Verdi parte per Venezia. In quello stesso giorno la Pre­
sidenza della Fenice e !'impresario Lanari concordano il cartellone
per la stagione di carnevale 1845-46, come da processo verbale della
riunione:
[145]
Venezia 13. Marzo 1845.
Riunitisi il Co: Correr Podesta, la Presidenza, e l'Appaltatore S' La­
nari per concertare quanto occorre per completare le compagnie di Canto,
e Balla •pella pross. Stagione di Carnovale, e Quadragesima 1845/6 e
spettacoli da prodursi.
r. Si ritennero per opere da darsi nel corso della stagione: La Giovan­
_na d'Arco di Verdi, un'opera nuova scritta espressamente dal Prine. Po­
niatowski, !'opera nuova scritta espressamente dal M. Verdi, la Medea
del M. Paccini od altra da approvarsi
2. [ ...]
3. Dentro un mese l'appaltatore proporra il Basso Baritono a termini
dell'art.0 14.0 del contratto
Co. Correr Podesta.
A. Mulazzani Pres.c alla Economia
G. Berti Presid.
Aless.0 Lanari

Appena arrivato a Venezia, Verdi inizia le prove dei Due Foscari,


ma con un nuovo baritono: in luogo di Salvatori, improvvisamente
ammalato, la parte del baritono viene sostenuta da Cesare Badiali, il
quale pure aveva gia cantata nei Foscari a Firenze con la Bortolotti.
La botteia dell4 musiu
L'opera va in scena al San Benedetto il 30 marzo. La mattina dd .2
aprile Verdie gia di ritorno a Milano, come mforma il solito MUZ1o
in una lettera di pari data a Barezzi:
Milano, 2 aprile 184,.
Stimat._, Signore. .
Finalmente stamattina alle 6 e mezzo c arrivato il signor Maestro fcli­
ccmente eel in buona salute con una gran dose di sonno, esseodo due not­
ti che non dormiva.
L'opcra come sentira, gia ha fatto furore; Badiali canta per cinque sole
sere, e poi dopo il supplemento. [ ... ] [GARIBALDI p. 192]

Giunto a Milano, Verdi si rimette tosto in contatto con Piave per


annunciargli, finalmente, lo « sbozzo » dell'Attila, l'argomento scel­
to per Venezia su probabile suggerimento di Andrea Maffei; la lettC:
ra e senza data (almeno nella trascrizione di Abbiati), ma come s'e
gia osservato risale quasi certamente ai primi giorni di aprile del
1845, certamente dopo il 2, probabilmente prima del 6:
Caro Gatto, sono a Milano. Il mio viaggio bene, la mia casa bene, il
mio letto bene, e la tavola spero pure di trovar bene.
Ho visto Maffei e Solera ed altri, ma Toccagni e a Brescia ammalat?·
Quasi quasi tornerei indietro. Maffei mi fara lo sbozzo dell'Attila, ed 10
ti mandero il dramma tcdesco, e il hallo, credo, di Vigano.20 Mandami �
pesce quanto prima ma avvertimi con lettera un giorno avanti. Mandami
l'importo del pesce e delle ostricbe che ti spediro tosto in Bancolettera.
Non ti dico di salutare la Bortolotti perche ora che non vi sono io non
passerai piu il tuo tempo dal teatro alla casa della prima donna Nonostan­
te se per caso t'incontri in quella carissima, dille le cose piu gentili per
parte mia, anche alla sua famiglia.
Saluta pure il vecchio Doge e il rispettivo figlio, ed il Genio dcgli Im­
prcsari.21 Saluta i Lion. Addio Gatto, vogliami bene, pcrche io a dirti il
vero benchc non sembri, ne voglio un po' a te.
P.S. Non posso taccrti che appcna Solera stamattina entrando in stan­
za mia m'ha detto: « Sono gia tre settimane chc partisti e questo tempo
c sfuggito senza avvenimenti! Cos'e la vita! •· Ti ricordi che un'ora pri­
ma di partire da Venezia io dissi la stcssa cosa sul Piazzale di S. Moise?
Cosa vuol dir cio? ... cos'e la vita? ... La cosa piu srupida. Addio. [ABBIA­
TI Ip. 585]

Pochi giorni do po , il 12 aprile 184,, Verdi fa seguire lo « schizzo »


dell' Attila accompagnandolo con la ben nota lettcra, finora erronea­
mente assegnata all'anno 1844, gia ri portata all'inizio dd presente
ff �7 t1

Attila 153

capitolo. Quindi si dedica alla composizione dell'A/.zira, che dovra


dare a Napoli; ma ne e impedito da una fastidiosa malattia di stoma­
co, e per mezzo di lettere a Flauto e di certificati medici ottiene di
protrarre la prima rappresentazione a fine luglio o ai primi di ago­
sto.22
La scelta dell'argomento per Venezia e dunque definitiva, e Mu­
zio, anche questo s'e detto, ne da notizia a Barezzi in data 28 aprile.
Non definitiva si rivela invece la scelta del librettista: a Piave su­
bentra Solera. II passaggio delle consegne fra i due poeti avviene
nel corso dell'estate, alla vigilia della partenza di Verdi per Napoli
(20 giugno); 23 l'annuncio ufficiale viene dato dal « Pirata » (perio­
dico bene informato, dati i buoni rapporti fra il direttore-redattore
Francesco Regli e Verdi) nel numero del 24 giugno, p. 428: « Fr. M.
Piave scrivera pel M.0 Verdi i libri della primavera e camevale
r846,24 invece del Sig. Solera. In ricambio egli cede a Solera il libro
da musicarsi pel prossimo carnevale a Venezia dal suddetto Mae­
stro ». Sull'argomento l'epistolario verdiano tace fino al 12 luglio,
data di una lettera di Verdi da Napoli con la quale il compositore in­
forma il librcttista romano Jacopo Ferretti: « Credo chc Piave non
mi fara piu l'Attila » (COPIALETTERE p. 43r). Quattro giorni dopo,
doe il r6 luglio, sempre da Napoli, il compositore scrive a Piave:
Vedo che sei un bravo figliolo! Bravo, bravo: sci ragionevole, e cosl va
bene. Non parliamo piu del libro di Venezia c penseremo a quello che
scriveremo per Genova, o per Vienna, o per... dove diavolo... chi sa!...
[ ... ] Cosa si fa di hello a Venezia? ... I Fontana ci sono ancora? Se vi
sono dilli tante belle cose, ed appena saro a Milano vado a trovarli a Co­
mo. Salutami la Bortolotti, e ringrazierai tuo fratello della lettera. Salute­
rai tutti i Lions[ ... ] [ABBIATI I pp. 563-564]

Non sara ne per Genova ne per Vienna, bensl per Firenze con il
Macbeth, libretto pero preceduto da quello del Corsaro destinato in
un primo tempo a Londra. Certo la decisione di Verdi di aflidare il
libretto dell'Attila a Solera non pote essere gradita, sul memento, a
Piave. Quall che fossero i motivi che avevano determ.inato lo scam­
bio fra i due librettisti, allo stato attuale della documentazione e su­
perfluo avanzare ipotesi (salvo suggerire quella di una maggiore espe­
rienza del Solera nel trattare un soggetto « grandioso » quale quello
proposto per Venezia e destinate a una compagnia di quattro primi
cantanti, fra le migliori che si potesse riunire a quell'epoca in un tea­
.
tro italiano). Che si trattasse comunque di una decisione assunta da
La bottega dell4 musiu

Verdi apparc da una lettcra di Lanari del 31 luglio alla Presidenza


dclla Fenice:
[146]
Fll'cnzc il 31. Luglio 1845.
Venezia
Alla Nobile Presidcnza del Gran Teatro la Fcnice
[ ...] Conosccndo l'Articolo 16 dcl Contratto, non mancai di sollecit.a­
re il Maestro Verdi a rimettermi il Programma dcl Libro ch'Esso stCSSO
volle assumcrsi di fare scrivcre e come scppi che aveva prescelto a Poe�
il Solera, Scrissi ad Esso in Milano fino dal 17 caJ. 1• sollecitandolo a n­
mettere anco direttamcntc alla Nobil Presidcnza tal Programma con sol­
lecitudine, ne dall'uno ne dall'altro ne ho avuto riscontro, e p[er] partc
dcl Solera, il Silenzio mi lusingava che ne avesse eseguita la trasmissionc,
ma vedo che cio non e seguito, per cui indilatamente ho riscritto e all'uno
e all'altro p[er] l'cffetto della sollecita Spe dizione alle SS.LL. Illl m• del
Programma.
In quanto all'Opera che deve Scrivere il Principe Poniatowski, le diro
che sono alcuni giorni che le feci delle lagnanze per non avermi per an�
passato il Programma mi rispose p[er] le premure dcl Sig. Brenna . di
preferire il Peruzzini invece di Solera lo prescelsc ma chc sempre indeciso
il Peruzzini glie ne ritarda la trasmissione [... ] . Per qwirt'Opera propo n­
go !'Adelia di Donnizzetti [...]
11
Vedo cbe e una mancanza non potcrle in oggi ancora rimettere li sud.
due Programmi d'Opere nuove, ma prego di scusarne il ritardo, giacche
per li esposti motivi ragionevolmcnte conosceranno non dipendere da me,
ll Libretto dclla Giovanna le verra rimesso dal Ricordi di Milano essen­
do di sua proprieta.
Con tutto il rispctto ho l'onore di scgnarmi Delle SS LL m­
Umo DeV" Serv.
Aless. Lanari
0

Verdi risponde al sollecito di Lanari il 6 agosto, come da copia


conforme trasmessa dall'impresario alla Prcsidenza della Fenice:
[147]
6. Agosto 1845
Scrissi a Solera pcrcbc mandassc, o a te o alla N. Presidenza il Pro­
gramma: vedcndo cbe non l'ba fatto te ne mando uno cbe teneva presso
di me ma cbe va tutto accomodato nel 4. Atto. £ vcro cbe queste acco­
0

modature riguardano l'cfletto sccnico e Musicale, e la censura non avra


a lagnarsene, non ostante rendila avvertita.
E inutile che ti dica cbe questo Sogetto e hello assai, grandioso, e dcl
------'---..l.---....v 1 -i_ _ fI S/ .. .,. 0 .... /_,._

A1tila r55
massimo efietto. Non lasciare mancar niente nelle decorazioni, e non
duhitare
L' Alzira qul andra in Iscena il I 2. il I 7. partiro quindi tu rispondi a
Milano aru:i da la spediro il Libretto verseggiato che si capira cosl me­
glio = Addio.
=fumato= Verdi

Accompagnando la copia di questa lettera, Lanari avverte:


[148]
Firenze il II. Agosto 1845.
Venezia Al Sig. Giuseppe Berti Presidente agli Spettacoli del
Gran Teatro la Fenice.
Finalmente ricevo Lettera da Verdi il quale mi rimette il Programma
della sua nuov'Opera Attila scusandosi del ritardo col dirmi, che aveva
incaricato Solera di rimetterlo o a me o alla Nobile Presidenza, come ri­
levera dalla Lettera stessa di Verdi che le trascrivo in Cake 25 della pre­
sente accio conosca, le variazioni, che avranno luogo nell'Atto 4.0 della
sud:• Opera.
Ritenuto che Peruzzini si sara posto in regola con le SS.LL. rume pd
Programma della nuov'Opera che scriver deve il Principe Giuseppe Po­
niatowski, parmi di essermi posto in regola, tanto per le Opere che per
i Balli, che dovranno aver luogo nella p.• Stagione di Carnevale e Qua­
resima al Gran Teatro della Fenice
La lettera che mi Scrive Verdi e in replica anche ad altra mia con la
quale lo prcgava d'accomodarc le Parti tanto della Loewe che di Guasco
nella sua Giovanna, dicendole che se non lo avesse fatto Lui l'avrei fatto
fare da altro Maestro, non rispondendomi affatto su tal proposito, mi fa
sperare che trovandosi a Venezia, vorra prestarsi per il felice successo
della sua Opera.
[ ... ] frattanto sollecitero l'ordinazione delle Scene del Balla e dell'Ope­
ra la Giovanna d'Arco per rimetterla allo stesso Bagnara, persuaso che
tale disposizione possa piacerc alla Nobile Presidenza.
Ho l'onore di rassegnarmi con tutto ii rispetto.
Di V. S. mma Dev" Um0 Serv.
Aless.01 Lanari

II 18 agosto il Presidente Berti rispedisce il « programma » dell'At­


tila a Lanari con la seguente accompagnatoria (minuta di mano di
Brenna):
L, boueia della musiu
[149]
N° 301
Al S' Allcssandro Lanari Appaltatore .
Tcatrale in Firenze ll Prcsidente agli Spett1
In riscontro alla sua II. Agosto corr: e N° 1696. approvasi il program·
ma dell'Attila, nuova opera da scriversi dal Maestro Verdi per essere rai>
prcsentata in questo Tcatro nella vegnente Stagionc di Carnovale, e Qua­
rcsima 1845-46; c cio scmprccche vi si ommctta il V eni creatl!r come
prescrive il Co: Podesta, e salva la revisione dcl libretto verseggiato, col
quale sara riprodotto l'originale programa che frattanto qui inserito le
retrocedo. -
Sono del pari approvatc le altre due Opere Giovanna d'Arco dello stcs­
so Maestro Verdi, e Adelia del Maestro Donizzetti, quest'ultima in so­
stituzione dell'anteriormente convenuta Medea dcl Maestro Pacini. -
Quando si abbiano compiuti i libretti dell'Attila, e della nuova_o�
da scriversi dal Principe Poniatowschi si assoggctteranno poi tutti urutl
alla sanzione dell' Autorita politica. [...]
V[enczia]. 18 Agosto 1845.

Lanari riscontra a stretto giro di posta:


(150]
Firenze il 21 Agosto 184,
Venezia Al Sig. Presidente agli Spcttaccoli del Gran Teatro la Fenice
Con la st:"'8 di Lei Lettera 18. cor" N° 301 ho ricevuto il Programma
dell'Opera Attila collc debite approvazioni e riserve, talche tosto che ver­
ra vcrscggiato, e compito dal Sig' Solera si presentera p[ er] la censura.
Sento pure l'approvazionc delle Opere Giovanna d'Arco, e Adelia.
11 Sig' Principe Poniatowski mi Scrisse aver scelto il Programma del­
la Sposa d'Abido,26 come si dcsiderava [... ].
Um0 Dev° Seiv
Aless. Lanari
0

In quello stesso giomo, 21 agosto, Verdi lascia Napoli, dove l'Al­


zira era andata in scena il 12 con esito modesto; e arriva a Milano il
26. Nel &attempo Solera dovrebbc essere intento alla verseggiatura
del libretto dell' Attila; ma sembra non se ne dla molto pensiero,
stando a Muzio che da Milano il 13 agosto aveva informato Barezzi:
[ ...] 11 signor Maestro ha scritto a Solera cbe viene a Milano apposita­
mente per prcndcre !'Attila, dcl quale ne vuol £arc la sua piu bella opera;
ma quel poltronaccio di pocta non ha fatto niente; io l'ho detto al cav.
Maffei ed a Toccagni, cd cssi lo faranno lavorarc, cd ha promesso cbe sta-
IJ

Attila 157

ra al lavoro giorno e notte e che la finira prima che arrivi il signor Mae­
stro. Stamattioa alle II era ancora a letto; sicche sembra che non lavori.
[ ...] [GARIBALDI p. 2I 5]

Tuttavia cinque giorni dopo, ancora Muzio a Barezzi:


Milano, 18 [agosto] 11 1845.
[ ... J Solera ha quasi finito il libretto e per giovedl mattina lo avra di
gia messo in netto; esso e molto contento e mi ha detto che e hello; e che
a quelli che lo sentirono gli piace molto, moltissimo; ed ecco una buona
novita. Cosl non sara ritardato il viaggio dd signor Maestro e potra re­
carsi costa [ cioe a Busseto] quando vorra. [ ...] [GARIBALDI p. 2 l 9]

Infine il 26 agosto, sempre Muzio, annunciando l'avvenuto arrivo


di Verdi a Milano:
Milano, 26 [agosto] a 1845.
Il signor Maestro e fra noi dopo aver fatto un eccellente viaggio [ ... J.
Alie 8 e mezzo era a Milano.
Presto verremo a Busseto, non vuol fissare giorno, perche quaodo sta­
bilisce non puo mai mantenere la promessa; cosl arriveremo all'improv­
viso, e quando meno ci aspettera. Faccia preparare il letto e l'occorrente
per scrivere, ecc.
Il signor Maestro mi consiglia a scrivergli se potesse ritrovare per me
un pianoforte, perche Egli vuol scrivere !'Attila e se io trascuro la matti­
na nel resto del giorno non si fa niente [ ... ] . [ GARIBALDI p. 2I 1 J

Alla fine di agosto il libretto dell'Attila e ultimato, almeno pro


forma (Verdi, come ora vedremo, ritiene necessarie alcune modifi­
che ai Finali del Prologo e dell'ultimo atto). Solera lo consegna al
compositore, il quale a sua volta, dopo averne fatto ricavare copia,
lo spedisce a Lanari con un'accompagnatoria di cui si dira piu sotto.
Il 3 settembre, in compagnia di Muzio, Verdi si reca a Busseto 29
dandone notizia a Piave in una lettera senza data, ma con tutta pro­
babilita del 2 settembre:
Mastro d'un Piavel vado domani a Busseto: scrivi a Parma per Busse­
to. Sappiami dire di questi due sogetti che bai preparati per me perche
e ormai tempo da pensarci ! ...
Ho preso la Fornarina: non c bella: te la daro in persona. [ ...] Staro
a Busseto per quindici giorni, poi tornero indietro per bene percbe vo­
glio proprio andare da Venturi e dai Fontana.
Addio addio, sta bene, vatti a far fottere... Allegri allegri. Mi verrai ad
1 ,s La botu,.a d�ll4 munu
incontrarc a Padova? ... Guarda bcnc di non muovcrti da Venezia nd ar­
ncvalc: per Dio ti strozzo. Saluta i Lion. [ABBIATJ Ip. 583)

� forse dcl 2 settcmbre, comunque di quci giorni, una lctt cra dcl
compositore a Escudicr, suo editore in Francia: 30
[... ] A giorni cominccro l'Attila per Venezia, chc e un soggctto stu•
pendo! La pocsia e di Solera, c nc sono contcnto... Come sarcbbc bell0
l'Attila pcl Grand Opera di Parigi! Vi sarcbbcro soltanto da a�iun �cre
pochc cose, e tutto il rcsto andrcbbc bcnc. Voi, che altra volta mt scnve:
ste per ttadurre quest'anno o i Lombardi o l'Ernani, ditcrni ora se non st
potrcbbc far l' Attila da qui a due anni. In qucl tempo saro in
libcrts
[... ]. [COPIALETTERE p. 439)

Infine il 12 settembre il compositore si rivolgc ad Andrea Maffei:


Dal mio tranquillissimo Busscto scrivo a tc chc sci nclla citta pi� fra:
cassona dd mondo [...) Qui nulla succcde... nulla nulla... si mangia, 51
bcvc, e si dormc 25 ore al giorno: io pure £accio cosl. [ ... ] ..
P.S. lcri ho incominciato a scrivcre l'Attila c da qui in avano mvccc
di 25 ore ne donniro 24 sole al giorno. [Picro Pedrotti: Tre lettere ine­
dite di Giuseppe Verdi, in « Studi Trentini di Scienzc Storiche », 195 2,
0. l, pp. 79-83)

Frattanto Lanari, ricewto il libretto dell'Attila, informa la Pre­


sidenza della Fenicc:
[151)
Frrcnzc il 9. Sett.1>re 1845.
Venezia Alla Nobile Presidcnza dd gran Tcatro la Fcnicc .
Mi faccio sollecito di rimettcrle i Figurini e Note dei Vestiarj dclla pn­
m'Opera c primo Ballo p[er) lo Spettacolo dd venturo Carnevale, onde
riportarne la debita approvazione [... ) .
[... ] ho oggi ricevuto il Libretto dell' Attila che tosto compiutane
la copia mi faro un dovere di rimetterle accio anche il Sig' Bagnara possa
ricavame l'ordinazione dclle Scene. Si stanno facendo li Fi gurini tanto
di quest'Opcra come della Sposa d'Abido per sottoporli all'Approvazio­
ne. [ ... ]
Per Aless. Lanari
Ass.1.e A. Marchesi Seg.

Venti giorni dopo Lanari spcdiscc il libretto alla Fcnice con la se­
guente accompagnatoria, doppiamentc interessante perche ci infor-
(J. ,.

Attila

ma sull'intenzione di Verdi di cambiare i Finali del Prologo e del­


l'ultimo atto e al tempo stesso ci porta a conoscenza di un frammen­
to di una lettera del compositore a Lanari, sinora sconosciuta:

Firenze i1 29 Sett. 184J


mo
Venezia All'Ill Sig" Presidente agli S pettaccoli del
Gran Teatro la Fenice
Sono a rimetterle i1 Libretto della nuov'Opera Attila del Sig" Temi­
stocle Solera, e che sta musicando il Sig" Maestro Verdi pel p.0 Carnevale,
giusta il Programma gia approvato, deggio pero avvertirle che il finale
del Prologo, ed il Finale ultimo vanno cambiati, cosl mi previcne il Mae­
stro Verdi, il quale poi particolarmente raccomanda sooo le Scene di cui
alcune le brama a tutto Teatro,31 e p[er] valermi della sua espressione,
dice « quelle che desidererei sublime e la Seconda alla Sce11a VI. che e
« il principio della Citta di Venezia: Sia ben fatto l'alzare del Sole, che
« io voglio esprimere colla Musica [ .] Nella Scena VI. del prim'Atto nel
« finale, guarda che quella Scena sia piu lontana che sia possibile, e la
« tenda d'Attila sia fatta in modo da potersi aprire spaccattamente p[ er]
« intero »
Dal L ibretto e da queste parziali avvertenze del Maestro potra il Pro­
fess.e Bagnara disporre le ordinazioni pel Pittore. [ ... ]
Per Aless. Lanari Ass.
A. Marchesi Seg.

Il giorno 8 ottobre il Presidente Berti si rivolge al podesta Corter


per l'approvazione del libretto e risponde a Lanari, come appare dai
due seguenti documenti:
[xn]
II Presid. agli Spettacoli ccc.
Al Cav. Co: Giovanni Correr
Podesta.
Venezia 8. 0ttobre 1845
Lo scrivente si fa un dovere di rimettcrle per l'approvaziooe i figurini
i
dell'Opcra Giovanna d'Arco, e del Ballo l'Alzira [sic],32 nooche i1 lbret­
to dell'0pcra nuova Attila colla lettcra dell'appaltatore, che l'accompa­
gna, onde conosca le risserve che vi sono contenute.
Pregando del pronto ritorno lo scrivente si protesta con tutta stima e
consideraziooe
G.Berti
16o u, bottei, deU11 musiu
[1,H]
U Prcsid. agli Spettacoli ecc.
all'Appaltatorc Sig: Alessandro Lanari
Venezia 8 Ottobre 1845.
In riscontro alle di Lei 9. e 29 spirato settembre lo scrivente le parteci•
pa di avere approvato li 6gurini della Giovanna d'Arco, e del Ballo l'Al•
frida in luogo del quale sarebbc preferibile di ritener la Rebecca nel caso,
le proposizioni relative all'Essler fossero domani accettate dalla Societa.ll
Fu pure approvato il libretto dell'Attila per parte dello scrivente colla ris­
serva di approvare li finali del Prologo, e del Terzo atto quando saranno
trasmessi i
Si passeranno al Proffessorc Bagnara gli estratti del lbretti pelle ordi·
nazioni [ ... ]
I figurini ed il libretto furono rimessi al Co: Podesta pclla sua appro­
vazione
G. Berti

In pari data (come dal Protocollo di Presidenza N. 365) Berti tra•


smette a Bagnara un estratto della lettera di Lanari del 29 settembre
e le« Scene occorrenti per l'Opera Attila » (corrispondenti, alla let·
tera, alle didascalie delle scene I e VI del Prologo, I, III e VI dd
primo atto, I e V del secondo atto, I e III del terzo atto, quali risul­
tano sul libretto stampato) con la seguente accompagnatoria:
(155]
N. 365 II Prcsid. agli Spettacoli ecc.
al Proffessore Francesco Bagnara
Direttorc della Scenografia
Le si rimette l'estratto del libretto !'Attila perche le scrva a dare l'or ·
dinazione delle scene relative al Pittore Bertoja, unendole pure l'articolo
della lettera dell'impresa, che vi si rifferisce perche le serva di norma
G. Berti

Dopo oltre un mese di soggiorno a Busseto,34 l'n ottobre Verdi


e Muzio fanno ritorno a Milano.35 Verdi vi sosta per poco e ne ri­
parte alla volta di Clusone, ospitc della contessa Clara Maffei, con
l'intenzione di continuare la composizione dell'Attila, come informa
Muzio in una lettera del 18 ottobre a Barezzi:
[ ...] ll signor Maestro sta bcne e fa tanti saluti a tutti; esso c andato
in campagna per alcuni giorni, ma martedl [21 ottobre] toma a Milano.
Era partito di qua con l'intenzionc di scrivere, ma non ha fatto neanche
una nota. [ ...] [GAlllBALDI pp. 223-224)
u '1 1 1:, C? II

Attila 161

Nel frattempo a Venezia, l'r r ottobre, al Teatro in San Benedetto,


era andato in scena Il finto Stanislao gia Un giorno di regno, eseguito
dalla compagnia del basso buffo Carlo Cambiaggio, ·con grande suc­
cesso. Un successo di hen maggiori dimensioni artistiche era stato
cinque giorni dopo quello del Nabucco al Theatre Italien di Parigi,
protagonista Giorgio Ronconi. E come nel r 84 3-44 a far da contral­
tare all'Ernani di Verdi vi era stato, a Genova, l'Ernani di Mazzu.
cato, ora un altro Attila, quello di Francesco Malipiero (avo di Gian
Francesco), che sta per andare in scena a Venezia al Teatro Apollo
(la prima rappresentazione avra luogo il 15 novembre), viene a far
da contraltare all'Attila verdiano...36 Tali sono gli argornenti cui Pia­
ve accenna in una sua lettera a Verdi in data 27 ottobre (e non no­
vembre come erroneamente indicato nei COPIALETTERE): 37
Caro il mio Beppe
Un bacio, un'altro ancora di congratulazione pel lurninoso successo del
tuo Nabucco a Patigi. Che creppino gli invidiosi. Ti unisco la selva del­
l'Anna Eriu.o,33 che spero troverai di tuo gradirnento, poiche a vero dirti
mi piace assai. Riscontrami subito dandomene il tuo parere. - II Finto
Stanislao-continua a piacere. [ ... ]
II maestro Malipiero dara il suo Attila all'Apollo; ma ohlme la com­
pagnia non mi par tale da far risaltar nulla a questo mondo [ ... ] . [ CO PIA·
LETTERE p. 17]

Ma un altro avvenimento, piu direttamente collegato alle vicende


dell'Attila verdiano, era intanto accaduto, destando qualche preoc­
cupazione nel maestro, ormai inoltrato nella composizione dell'ope­
ra per Venezia. Ternistocle Solera - definito « uno de' piu strani uo­
mini comparsi sulla terra » 39 - in settembre aveva preso ii volo per
la Spagna per raggiungervi la moglie, la cantante Teresa Rusmini (o
Rosmini), scritturata sin dall'estate al Teatro Nuevo di Barcellona.
E in Spagna l'aitante librettista-compositore si trasformera hen pre­
sto in impresario e direttore d'orchestra (arrivando fino al ruolo, so­
stiene Barbiera, di confidente della regina Isabella).40 Tuttavia So­
lera non se n'era andato alla chetichella: aveva promesso a Verdi,
come ora si vedra, di inviare dalla Spagna i ritocchi richiesti nel Pro­
logo e nel III atto dell'Attila. Promessa non mantenuta, purtroppo
per lui e per i suoi rapporti con Verdi. Dalla Spagna si limited ad
autorizzare ii compositore a far « accomodare da Piave » i cambia­
menti necessari, quel Piave nelle cui mani finisce per ritornare quel
libretto che in un primo tempo Verdi gli aveva destinato. Ritornat�
da Ousone il 26 ottobre,41 il compositore vienc assalito da dolon
reumatici: « Sono due giorni che il signor Maestro e in letto con un�
doglia reumatica; pero adesso la va un po' meglio; ci faccio contt­
nuamente le freghe », scrive Muzio il 31 ottobre (GARIBA LDI P·
2 32). Sono i sintomi sempre piu frequenti di un progressivo d�te­
rioramento della salute 6sica del maestro, cominciati gia a manifc­
starsi in aprile e destinati ad aggravarsi molto seriamente al momen­
ta del varo dell'Attila a Venezia. Ma intanto Verdi comincia a esse­
re preoccupato per il silenzio di Solera, e il 1 ° novembre coglie l'oc­
casione di una risposta al baritono Superchi (che si trovava pure a
Barcellona, scritturato pero con altra compagnia al Teatro S. Cruz)
per pregarlo di sollecitare il librettista:

Scnto con piaccre che Solera abbia fatto un Inno. Che dici! Sc me nc
ha mandato copia? Figurati! Non mi manda nemmcno quello che dovreb­
be mandarmi per l'Attila, immaginati se si vuol curare di mandarmi_ un
suo lnno! Anzi sarei a pregarti (sapendo che lo vedi spesso) d'essergli �
po' di sprone onde finisca una volta queste piccole cose dell'Attila. Io t1
saro gratissimo se vorrai adoperare tutta la tua eloquenza (che la mia non
vale) a farlo con tutta sollecitudine.
Sto bene e scrivo; in primavera scrivero a Londra. [coPIALETTERE P·
439)

Ristabilito nella salute, almeno momentaneamente, Verdi rittova


l'entusiasmo per l'Attila, e ne scrive a Jacopo Ferretti il 5 novem­
bre: « Sono occupatissimo per l'Attila! Oh, il bel soggetto! ed i cri­
tici potran dire quel che vorranno, ma io diro: Oh, il bel libretto
musicabile! » (COPIALETTERE p. 432). « Libretto musicabile »: e
un complimento (raro in Verdi) per Solera, librettista a suo modo
geniale, ricco di fantasia quanto di coraggio nel trattamento delle
convenzioni melodrammaticbe, e soprattutto dotato del senso della
forma musicale. Molti anni dopo dira di lui Verdi in una lettera a
Clara Maffei: « Colpa sua se non ha percorso una carriera brillante,
e se non e diventato il prirno poeta melodrammatico della nostra
epoca. » •z
11 1 3 novembre Lanari si rifa vivo con la Fenice per comunicare
fra l'altro che Verdi « non mettc Banda• oell'Attila·' la lettera e
diretta al scgrctario:
___ ___./______ u_ �

Attila

Firenze r3 Nov.e 1845


Sig.' Guglielmo Brenna
Vi compiego la Nota e disegni dcgli Attrezzi occorrenti p[ er] l'Opera
Attila di Verdi onde abbiate la compiacenza di fame la regolare ordinazio­
ne e conscgna all'Attrezzista Dolcetta ritirandonc la Contronota e Ricevu­
ta firmata.
[ ... ] Aless. Lanari
0

P.S. Trovercte nclla Nota canccllato l'Armamento Banda, c cosl tolta


la Lettera F nci Modelli perche Verdi mi ha Scritto che non mette Banda.
U Principe Poniatowski mi ha fatto vedere una Lcttera della Presiden­
za, e sta bene che andcra la sua Opera per terza

Lo spostamento dell'opera di Poniatowski (gia stabilita come secon­


d.a della stagione), deterrninato dal ritardo nella composizione a sua
volta provocato dalla lentezza del librettista Peruzzini, creera subi­
to, come vedremo, qualche problema, non intendendo assolutamen­
te Verdi far rappresentare !'Attila come seconda opera. 1117 novem­
br e Dolcetta prende intanto in consegna l'ordinazione degli attrez­
zi (Busta Verdi) e il giorno seguente la Presidenza (al tempo dell'Er­
nani aveva il « pallino » del contralto, ora quello della banda ...) ri­
sponde a Lanari:
(157)
N° 22
Sig Alesandro Lanari
Venezia li 18 9mbre 1845
Per tranquillante norma vi avverto che ho ricevuta la gradita vostra 13
corr.•e coll'inserte ordinazioni e dei segni pegli attrezzi dell'Opera !'Attila.
Tosto ne feci la consegna a Dolcetta ritirando la sua dichiarazione di ri­
cevuta in calce aJla nota originale come mi ordinate e come feci delle or­
clinazioni precedenti.
Sarto mi aveva promesso di sapermi dire se avete l'obbligo per Con­
tratto di pagare alla banda Cinquanta recite, ovvero le sole rappresenta­
zioni nelle quali la banda c'entra (che saranno gia probabilmente tutte
dacche se non entrera nell'Opera cntrera certo nel ballo.
In questo Caso converebbe avvertir Verdi che la Banda che serve il
Teatro none piu quella che ci era quando egli scrisse l'Ernani, ma e for­
se ed anzi scnza il forsc la miglior Banda del Nostro Imperatore. Proba­
bilmente egli si propose di non far entrar la banda nell'Attila perche eb­
be qualche parola d'alterco col Maestro, che dirigeva quella del Rcggimcn­
to Esterasy: ma ora serve la Banda dcl Reg."' Chinski ed e eccellente, per
u, botteia ddl• musiu
cui ovc sappia dcl Cangiamcnto probabilmente non e difficile che cambj
d'Avviso.
Tutto cio vi dico pcrchc SC lo crcdetc scriviate a Verdi.
11 cambiamento nchiesto dal Principe Poniat owschi non e per an�
defcnitivamente convenuto. Per accordarlo la Presidenza attende che v ot
di Concerto con Verdi lo proponiatc. Ma per non produrre due o fo�
trc opere di seguito dcllo stesso Maestro mi sembra che sarebbc me�lio
dar per 4.1a l'Opera di Poniatowschi, e II• quella che fino ad ora c di�
gnata per 4.1a c che n on si sa per anco se sad l'Adelia,43 il Buondelmonte
o chc so io. Cosi a due lavori del Verdi verebbe fraposto uno d'altro
Maestro.
In attesa de vostri comandi vi confermo sempre
[ firma illegg.] 4.5

Figurarsi Verdi a sentir parlare della « miglior banda » de�'lm­


peratore ... proprio lui che per tutto il resto della vita non �ar � che
contestare il « primo teatro », la « prima orchestra », i « prum �an­
tanti » del mondo...46 E infatti sull'argomento risponde imroediata­
mente a Piave (latore anch'egli di un'analoga raccomandazione della
Presidenza) con una lettera pubblicata senza data da ABBIATI, ma
che da una risposta della Fenice a Lanari del 2 7 novembre ora
sappiamo essere del 24 novembre. Ma un'altra piu importante que­
stione Verdi affronta nella lettera a Piave: Lanari, forse male in­
terpretando una lettera del compositore, aveva dato disposizione
di far rappresentare Attila come seconda opera dopo la Giovan?a
d' Arco; eviden temente la Presidenza della Fenice prima di accoglie­
re tale disposizione aveva pregato Piave d'interpellare in proposito
lo stesso Verdi. Ed ecco la risposta del compositore, o almeno qud­
la parte che Piave trasmette in copia al Presidente Berti:
[158]
Da una lettera del M. Verdi 24/u/45
0

Desidcro tutt'altro che andare in sccna per second'opera. So che La­


nari ha dato questa disposizione, ma io n on ne sono di parere perche ho
molto da scrivere e perchc non conviene ne a me, ne all'impresa dare di
seguito due opere dello stesso autore. ! vero ch'io chiesi tempo fa a La­
nari di andar presto coll'Attila, ma giammai per seconda. Se non puo an­
dare coll'opera di Poniatoschi, e f!rche n on cerca un'opera dopo la Gio­
vanna da far debutare Marini? ...

Berti si affretta a sua volta a trasmettere ulteriore copia a Lanari


con la seguente accompagnatoria:
-
rt c...

Attila

(159]
N. 40
Il Presid. agli Spettacoli ecc.
All'Appaltatore Sig: Alessandro Lanari
Venezia 27 9bre 1845
Come Ella potra hen rilevare dall'appiedi trascritto paragrafo di lettera
24. and1e diretta al Poeta S: Piave incaricato espressamente d'interpellare
il M. Verdi questi e hen lungi daJl'esser contento, e d'aver desiderio di
0

produrre la sua opera nuova per 2 c1a per le ragioni tanto palmari accam­
pate, e che a nessuno potevano scappare di vista
Dietro tutto questo presi Ii dovuti concerti col Co: Podesta [.] Le si
significa, che ove non sia prodotta la Sposa d'Abido del Prine. Ponia­
towski per seconda sara prodotta in sua vece !'Adelia di Donizzetti gia
stabilita, ed approvata non potendosi far conto del Buondelmonte dopo
le replicate negative della Sig.ra Lowe di prodursi in una 4.'• opera da
Essa non conosciuta. Si darebbc quindi per terza l'Attila di Verdi e per
quarta la Sposa d'Abido del Poniatowski. Ella prenda adunque tutte
quelle occorrenti misure che la stringenza del tempo richiede
G. Berti

Quanto alla lettera di Verdi del 24 novembre a Piave, disponia­


mo per fortuna del testo completo, pubblicato - pur senza data - in
ABBIATI; dopo il frammento trasmesso da Piave alla Presidenza e
sopra riportato (vedi doc. 158) essa continua entrando nel merito
della banda; ma da questa lettera soprattutto apprendiamo indiretta­
mente che Piave e gia stato ormai incaricato di aggiustare quelle
parti del libretto che sarebbe stato compito di Solera dover ritoc­
care, e inoltre che Verdi ha nuovamente in progetto il Re Lear su
libretto dello stesso Piave:
So che la banda Kinschi e una cccellente banda come ho sentito l'anno
passato; ma io sono stanco di queste bande in scena. D'altronde il sogetto
non permette, e non c'e luogo: a meno di fare una marcia alla sortita
d'Attila che allungherebbc inutilmente l'azione.
Queste bande poi non hanno piu il prestigio della novita e sono con­
trosensi perpetui, e frastuoni; poi delle marce io ne ho fatte: una guer­
riera nel Nabucco, ed un'altra solenne e grave nella Giovanna che non fa­
ro mai piu le migliori. E che non si puo fare un'opera grandiosa senza i1
frastuono della banda? ... E il Guglielmo Tell, ed il Roberto il Diavolo
non sono grandiose? ... Pure non hanno banda! Ormai la banda e una pro­
vincialata da non usarsi piu nelle grandi citta.
Sta bene che la Loeve abbia una forte parte nell'ultimo pezzo e cosl ri­
chiede ii dramma, ma non mettere i cori - guarda che qucsto pezzo sia

--
166 La bottega della musia
appassioruno c da scuotcrc: una bclla partc anche a Guasco. Guarda chc
tutto sia ragionato e narurale! ... La massima brevita e nulla piu •••
. . . lo mi occupa del Lear e lo studio molto ed io stesso partero uno
schizzo che tu lo ridurrai a programma grande da presentarsi a Londra.
_
Avvcrti benc chc io non voglio ne adesso ne mai siano annunciate le ope­
re che scrivi per me!. .. Sano ciarlatanate che non mi piacciono e che as­
solutamcntc ml irritano.
Ti scrivero un'altra lettcra per dirti il giorno [che] saro a Padova. So:
no stato due giorni a letto per un maledettiss1mo reuma! Questo a�o di
tratto in tratto sono attaccato da qucsti immondt segni della vecc�Ja!. ••
Ma che divento vecchio? ... Ma! ... Mondo... Saluta Brenna e tutu. [AB­
BIATI I pp. 590-591]

La lettera dovrebbe terminate qui, ma Abbiati la pubblica unen­


dola, come si trattasse di una sola missiva, al testo di quella che ha
tutta l'aria di essere una seconda lettera, di poco successiva (forse
del 27 o del 28 novembre all'incirca):
Guarda mio dolcissimo Piave che non facciamo un pasticcio! Far tr<>:
vare Foresto nella tenda d'Attila? ... Dopa che si accusa da [se] stesso �
aver tentato d'avvclenare Attila e che Attila lo salva soltanto per uno de
suoi cratti gcnerosi, e per Odabella? ... . . .
Poi un finale alla Foscari! Maledetti questi alla ... Io vorre1 che s1 di­
ccssc alla nissuno: come il terzetto dell'Ernam che non somiglia a nissu­
no. Guardaci bene e cerca d'aggiustare rutto senza incoogruenze: �es�de­
ro una bclla parte a Odabclla ed a Guasco: ma un duetto non mt p1acc
perche nc han gia un altro! ... Crcdimi che il meglio e incominciarlo come
e fino dopa l'Adagio di Foresto che finisce coi versi:
Che sl malvagio ha il sen!
Fa che alla mia venuta trovi tutto finito. Invecc della sera del quattro
ttovati a Padova alla sera dcl cinquc; patrebbe darsi che venissi anche pri­
ma ma allora ti scrivero e non ti rincrcsca alla mattina sortendo di casa
d'andarc alla pasta per vcderc sc trovi altra mia che mcttero ferma in
posta pcrche ti giunga piu presto. Incomincia martedl a fare la passeg­
giata, ma sc non ricevi nuove lettere ritienmi chc alla sera del cinque
saro a Padova.
Le stanzc saranno gia accapparrate: ell a Lanari cbe il piano-forte sia as­
sai buono con corda inglcse per� quelli cbc si usano comunemente io
non li passo adoperare; fallo fissare cd accordare ma non partare a casa
perche lo andremo subito a sentire insieme appena arrivati.
Ho bisogno d'un maestro di lingua Eranccse: non voglio rompermi i
coglioni con grammatichc ne con teorie, ma voglio soltanto leggere, tra­
durrc, c parlare; quindi ti raccomando un maestro cbc parli c pronunci
AJtiu

bene. Lo fisserai a mese: un'ora di lezione tutti i giorni nissuno ecccttua­


to: l'ora sara dalle 8 alle 9 oppure dalle 9 alle ro al mattino se vorra!
Hai capito? ... Non dimenticarti niente perche mi premc tutto assai.
Sono in lctto per un forte raffreddore! :£ due notti chc non dormo:
mi son deciso di curarmi per star benc quando dovrb venirc cd e per
questo che ho trasportato la mia partenza che era fissata per lunedl. Non
dimenticarti nicnte... fa preparare una buona stanza, un buon fuoco, ed
una buona cenetta. [ABBIATI I pp. 591-592]

I1 sabato 6 dicembre, come informa il periodico teatrale milane­


se « La Fama», Verdi arriva a Venezia, dove stanno per cominciare
le prove della Giovanna d'Arco. Le condizioni di salute non sono
delle migliori, e pertanto l'autore non vi assiste; si limita a compor­
re una nuova cavatina per la Loewe: « Potrei lasciare il margine »
da inserirsi nel Prologo in sostituzione di quella originale. La musi­
ca di questa cavatina non e stato finora rintracciata; se ne conserva­
no tuttavia i versi, quasi sicuramente di Piave, nel libretto stampa­
to per l'occasione. 48 Verdi la consegna alla cantante con la seguente
accompagnatoria:
Venezia, 19 Dicembre 1845.
Sig.• Sofia Loewe,
Eccovi la nuova Cavatina. Lascio in vostra facolta il tenervi o lasciar­
mene la proprieta. Nel secondo caso troverete ragionevole ch'io vi preghi
a garantirmi che non saranno lesi i miei diritti, e che quindi non ne sara
da nissuno cstratta copia di sorta. Potrete servirvene nella presente sta­
gionc nelle sole sere in cui si fara la Giovanna. Rispondetemi una linea
per mia norma: scusatemi se non posso venire personalmente e credetemi
[ ... ]. [COPIALETTERE p. 18)

La Loewe preferisce tenere la nuova cavatina di sua proprieta; lo si


apprende da una lettera di Verdi a Giuseppina Appiani del 22
dicembre:
[ ... ] Sono estremamente occupato a finire !'Attila perche io vorrei an­
dare in scena verso il 28 di gennaio: ho dovuto anche fare una cavatina
per la Loewe, ch'e di sua proprieta e chc porra per sortita nella Giovanna.
Io non ho fatto ne faccio le prove di quest'opera, che pure amo tanto,
ma non avrei potuto reggere alla fatica, c sarebbero state tante ore ruba­
te all'Attila. Ne sono molto contento, e se il diavolo non ci mette le cor­
na dovrebbe riuscire molto benc. [ ... ] [GATTI Ip. 262)
La Giovanna d'Arco va in scena la vigilia di Natale con teatro illu­
minato e apparato di gala per la presenza dell'Imperatore di Russia,
168 LIi botte1,11 dell4 miuiu

�a la vera prima rappresentazione ha luogo la sera di S. Stefano; _ il


giorno appresso, 27 dicembre, Verdi fail resoconto a Oara Maffei:
Cosa dira Ella mai dcl mio lungo silcnzio?. Non l'attribuisca a pool
amicizia, che anzi ho immensa per lei, ma a quel maledetto Attila cbe
vuol andare in sccna per l'ultimo giorno di gcnnajo. -
Sono stato con Venturi dalla Papadopoli - Entrambi si aspettavamo
un po' di sostenutezza ma in vece e stata disinvolta abbastanza c faccn­
do ogni sforzo per ridcre ci ha accolti con qucstc mcmorandc parole: �io
Dio cosa me tocca veder! ... Due Selvadeghi! ... Ella era per sortire, e �um­
di la visita brevissima: tutto a meraviglia; e noi (come dice Venturi) sc
la siamo cavata con discrcta infamia -
La Soranzo e stata ammalata, ne io l'ho ancora vista; ma ora riccve,_ e
credo che venerdi rincomincicranno le sue solite soires a cui io probabil­
mente non andro - Non ho assistito a nissuna prova della Giovanna c
quindi non ho assistito alla prima rappresentazionc in cui cravi tcatro .�
luminato e l'lmperatorc di Russia: silenzio perfetto dalla prima all'ulu­
ma nota: 49 jeri sera (diccsi) si applaudl alla cavatina di Guasco; al1a ca­
vatina della Locve, molto al Duetto tenorc c soprano: si applaudl al
Duetto soprano e basso, ed alla preghiera dcl tcnore, e nulla alla Sinfonia
ed all'ultimo finale cbe sono i migliori pczzi dcll'opera.
Eda qualche giomo chc non vedo Venturi, ma l'assicuro che quando
siamo assieme ridiamo molto molto. [ ... ] [Autografo: Eredi Maffei, Mi­
lano]
11 giorno di Natale, intanto, Verdi s'era rivolto a Solera per sol­
lecitare quanto meno la sua approvaziooe agli accomodameoti ap­
portati oel frattempo da Piave al libretto dell'Attila:
[ ... ] Ho aspettato lino verso la meta dcl corrcnte sc ricevevo da te i
cambiamenti dcl 4° atto, come ti pregavo nell'ultima mia da Milano: ve­
dendo chc tu mai me Ii mandavi l'ho fatto accomodarc da Piave come tu
m'autorizzavi nell'ultima tua lcttera. Te la trascrivo perche tu faccia quel­
le osscrvazioni chc crcdi e me le spedisca subito perche si deve andare in
sccna verso il 20 di Gcnnajo. Resta intanto dell'ultimo atto tutta la scena
1• e parte dclla seconda lino dopo }'aria di Forcsto (la scena e sempre
quclla del bosco che divide il campo di Attila da quello di Ezio):
Che non avrcbbe il misero
Per Odabella offcrto
Fino deh Ciel perdonami
Fin !'immortal tuo scrto.
Perche sul viso ai perfidi
Diffondi S'imprzme il tuo sercn (cambiami la
Perchc fai pari agli angeli parola imprime)
Chi sl malvagio ha il sen?
-__,

AJtiLz

Sccna III
..• ······· -····-•·"---

[ ••• ] 50 A me pare che cosl possa stare e che possa riuscire d'effetto; vi
saranno dei versi che non ti piaceranno ma tu li puoi cambiare come vuoi
e renderli belli come sono tutti gli altri di questo libretto - Ti avverto
pero che ho fatto gia tutta la musica specialmente dei punti importanti,
perche non poteva aspettare la tua risposta: le accomodature che mi man­
derai guarda di farle subito subito, giacche, ti ripeto, verso il 20 si va in
scena, quindi verso ii 12 gennajo converrebbe che io avessi la tua let­
tera.
Alcuni qui trovano a dire su due versi nel duetto dei due bassi: 'Avrai
tu l'Univers o / Resti /'Italia a me.. .'. Io capisco cosa vuoi dire, ma biso­
gna che tu me la spieghi bene in una tua letters per darla nel naso a que­
sti talcntoni. Spero molto su quesr'Attila: non mi mancano che i recitati­
vi e l'istromentazione. Ieri sera la Giovanna e andata fredda frcdda!...
Io non era in teatro perche da alcuni giorni sto in casa per un diavolo di
un reuma che mi tormenta. Scrivimi subito subito e addio. Ricordati che
il 20 si va in scena. [ABBIATI I pp. .593-594)

Solera si fa vivo da Barcellona con il seguente riscontro:


Caro Verdi
Oggi solo, giorno r 2 gcnnaio, ricevo una tua letters, datata il giorno
25 dicembre; come potra arrivarti la mia risposta in tempo?
Mio Verdi, la tua lettera e stata un fulmine per me: non posso negarti
il mio indefinibile dolore nel vedere chiuso in parodia un lavoro, del qua­
le osava compiacerrni. In che modo non dovea riuscirti piu inspiratore la
solennita d'un Inno, che potea dalla tua immaginazione prendere tutto
il carattere della novita? Nella chiusa che tu mi mandi non trovo che una
parodia: Attila chc segue Odabella - Odabella che fugge un talamo nel
quale avea posto tutte le speranze di vendetta, ecc. sembranmi cose che
rovinano tutto quello ch'io ho creduto infondere ne' rniei personaggi.
Fiat voluntas tua: il calice che mi fai bevere e troppo doloroso; tu so­
lo potevi hen bene farmi capire chc il librcttista non e piu mestiere
per me.
S pero bcne che mi darai subito tue nuove e dell'opera appena in scena.
Intanto io ti prego almeno a cambiare qualcuno de' versi che non son
miei, onde la pillola mi riesca meno amara. Ti mando la tua copia mede­
sima, onde tu vegga meglio le correzioni.
Tu mi parli d'alcuni che non intendono li versi Avrai tu l'universo,
Resti /'Italia a me. Ne ii cielo, ne !'inferno accogliera questi signori. Ee­
co la spiegazione: tu, o Attila, unito a me, potrai non solo abbattere l'im­
pcro d'Occidente, ma sibbene anche quello d'Oriente. Allora tu resterai
170 u, bottega della music,
padrone di tutto il mondo, ed io non chiedero per me che la sola Italia.
Giacche tu credi avere ancora qualche cosa a darmi (cio che io non sa­
prei) ti saro molto obbligato se vorrai mandarc una lettera al sig. T?�rc
di Genova, ond'egli mi faccia pagare questo denaro ii piu presto poss1bilc
in Barcellona, col mezzo d'una cambialetta. Qucsto pero io te lo dico per
giovarmi dclla tua bonta, non perche io creda che tu mi dcbba ancora
qualche cosa. Ti ringrazio adunque e baciandoti mi dico
Tuo aff. Tcmistocle Solera.
[LUZIO IV p. 24,l

Sin dall'inizio dell'anno Verdi giace intanto a letto ammalato. �


malattia e molto seria e si va facendo anzi piu grave, al punto che s1
_
teme per la vita stessa del compositore. Alcune voci si spargono 10
ambiente teatrale; l'« Allgemeine musikalische Zeitung » di Lipsia
annuncia addirittura la morte del musicista (commentando tale no­
tizia - ma sara ormai gia primavera - l' « Omnibus » napoletano �s­
servera acidamente: « Si legge in un giornale di Lipsia che Verdi�
morto; no; Egli sta bene; forse avranno voluto dire che e morto il
suo Attila... ».51 Qualche anno dopo Verdi ricordera a Marzari: « El­
la sa che in un letto quasi morente diedi parola di finire l'Attila e lo
finii » (lettera del 5 dicembre 18 50). La grave crisi viene superata,
ma il miglioramento e lento e non ancora definitivo. II 2 1 gennaio il
compositore scrive alla Maffei: « Le scrivo questa lettera fuori del
letto: m'alzo or ora dopo venti giorni che mi sono sembrati venti
secoli - Son debole assai ma parrni che mi rimettero presto » (Auto­
grafo: Eredi Maffei, Milano). Inevitabilmente si rende necessario
protrarre l'andata in scena dell'Attila. II 25 gennaio Verdi informa
il Lucca, attraverso il quale mesi prima aveva sottoscritto con Be­
njamin Lumley l'impegno per un'opera nuova da rappresentarsi a
Londra: « Io vado migliorando ma assai lentamente e non ho forze
di occuparmi: anche il medico jeri sera mi diceva: che bella cosa
ch'Ella potesse riposare per sei mesi per lo meno » {Autografo: Ar­
chivio della Casa Ricordi, Milano). Pochi giorni dopo, ancora all'edi­
tore Lucca: « La mia salute va sempre migliorando ma sono estre­
mamente debole: jeri ho provato ad occuparmi e dopo un quarto
d'ora ho dovuto dimettere: lo stomaco non regge » (Autografo:
c.s.). Sforzandosi di condurre in porto la composizione dell'Attila
l'n febbraio Verdi si rivolge all'amico scultore Luccardi che vive a
Roma:
Devo una risposta ad una tua carissima c lo faccio ben tardi, ma forse
A1tila 171

tu saprai che dal 2 di gennajo fin adesso sono stato ammalato, e da pochi
giorni soltanto sorto di casa ed ho cominciato a scrivere. - Ho bisogno
d'un gran favore! So che al Vaticano o nelli arazzi o nelli affreschi di Raf­
faello ci deve essere l'incontro d'Attila con S. Leone. Io avrei bisogno de)
figurino d'Attila: fammi dunque due segni colla penna, poi spiegarni colle
parole ed i numeri i colori de! vestiario: sopratutto ho bisogno dell'ac­
conciatura della testa. Se tu mi fai questo favore ti do la mia santa ras­
segnazione. Qui nulla di nuovo. L'Elisir 52 l'alcra sera, secoodo il solito,
ha fatto furore. Sono stanco di stare a Venezia: questa quiete cupa e me­
lanconica mi mette ora d'un umore qualche volta insopportabile. [...]
[ COPIALETTERE p. 441]

In quel febbraio 1846 Verdi si riammala nuovamente e deve ri­


mettersi a letto. Si vede cosl costretto a rinviare a epoca migliore il
contratto offertogli da Leon Fillet, direttore dell'Opera di Parigi
(ABBIATI I pp. 600-601); inoltre il 24 febbraio insiste con Lucca
perche ottenga una dilazione della scrittura con Lumley per Londra:
[ ...] mi sorprende moltissimo che [Lumley] non abbia risposto a let­
tera, in cui Ella doveva chiedere per me un mese di dilazione - Ed ora
avro forse ancora bisogno di maggior dilazione perche sono stato per cin­
que giorni in letto e m'han fatto un salasso - Basta: io verro provisto di
buoni certificati medici e sara quel che sara -
Appena appena posso scrivere, e !'Attila (se pure arrivero a finirlo) non
andra in scena che per le ultime 3. o 4. recite - [...] (Autografo, Archi­
vio della Casa Ricordi, Milano]

Il giorno seguente, 25 febbraio (data del timbro postale) scrive alla


Maffei:
[ ...] sono stato ancora per cinque giorni in letto con febbre piuttosto
forte, la quale si e troncata con un salasso: le scrivo questo perche so che
a Milano si dice che io sia ricaduto, e perche creda soltanto che sto bene -
Nulla posso dirle dei divertimemi Veneziani perche io sono coodanna­
to perpetuamente in casa (e sono quasi due mesi) e m'annojo a morte an­
che perche non posso occuparmi molto. So che la Elssler opera i soliti
miracoli, ma un po' meno che l'anno scorso a Milano - [... ]
Dica ad Andrea che !'Attila (se pur potro finirlo) non andra in scena
che per le ultime tre o 4° sere - [ ... ]. [Autografo: Eredi Maffei, Milano]

Di questi giorni e anche una lettera con la quale il compositore tran­


quillizza Giuseppina Appiani:
[ ... ] sono stato (e vero) alcuni giomi in casa, ma e stata cosa di piccol
172 LA botlega del/4 musiu

momento eel ora sto bcnissimo. Nulla di nuovo. Scrivo l'Attila ma assai
lentamente e se pure arrivero a finirlo, non andra in scena che per le ul­
time tre o quattro sere. [ ... ] [ ABB IATI I p. 602]

Verdi riesce a portare a termine la composizione dell'Attila c con­


sentire cosl alcune rappresentazioni prima della fine della stagione.
Tuttavia la malattia lascera uno strascico che si protrarra per qualche
tempo, bloccando quasi interamente l'attivita del compositore, inde­
bolito nel fisico e costretto a una lunga convalescenza; l'opera per
Londra sara rinviata di un anno. Nei COPIALETTERE si conservano
due certificati medici risalenti al periodo della malattia patita nel­
l'inverno del 1846; il primo di essi, sottoscritto dal dottor Giacinto
Namlas, reca la data del 22 marzo 1846, da Venezia:
Attesto con giuramento che il Sig. Giuseppe Verdi maestro di mu�ic�
fu da me curato di una febbre gastrica che duro molte settimane e reci�­
vo, lasciando affievolito il corpo e ingorgate le glandole del mesen�er!o.
Nello stato in cui si trova non potrebbe senza assoluto pericolo . di :-1ta
intraprendere adesso un viaggio a Londra e sostenere lunghi e £aucos1 la­
vori. Ora e sottoposto ad una cura che dovra seguire scrupolosamen_te, e
sino a tanto che, sradicatc le condizioni morbose e avanzata la stag1one,
possa recarsi alla fonte di Recoaro per bevervi quelle acque marziali e
tentare riprendere le perdute forze. [COPIALETI'ERE p. 19]
Alla Fenice intanto la stagione di carnevale si sta avviando alla
conclusione; dopo !'opera inaugurale, Giovanna d'Arco con la Loe­
we, Guasco e Costantini, si erano succeduti Ernani con gli stessi in­
terpreti oltre al basso Marini (4 gennaio), Adelia di Donizetti (29
gennaio) e La sposa d'Abido di Poniatowski (28 febbraio). Non ri­
maneva che il tanto atteso Attila. Per il pomeriggio del 16 marzo
viene annunciata la prova generale; 53 il 17 ha finalmente luogo la
prima rappresentazione con la Loewe, Guasco, Costantini e Marini,
presenti in teatro alcuni amici milanesi, fra i quail Andrea Maffei. Il
giorno appresso Verdi informa del successo Clara Maffei:
L'Attila ebbe ncl complcsso csito assai lieto. Applausi e chiamate v·e ne
furono anche troppo per un povcro ammalato. Forse non tutto ru com­
preso, c si capira stasera - Li amici mici vogliono che questa sia la mi­
gliorc delle mie opcre: il publico quistiona: io dico che non [e] Werio­
re a nissuna delle altrc mie: il tempo decidera.
La mia salute va di giorno in giorno migliorando. Maffei, che st.a be­
nissimo, le scrivera domani l'csito di questa sera, e partiremo insiemc
per Milano al piu presto. [ ...] [Autografo: Eredi Maffei, Milano]
a. r.

Attila 173

E in forma altresl la contessa della Somaglia:


L'Attila ebbe esito lietissimo. Vi furono chiamate ad ogni pezzo ma si
applaudl con maggior fanatismo l'intero atto primo. Io sperava molto sul
finale secondo, e terzo, ma, od io mi sono ingannato od il pubblico non
ha capito, perche si applaudl con minor fervore.
Forse stasera sad. anche meglio eseguita dai cantanti, quantunque ab­
biano eseguito con tutto l'impegno, l'effetto non corrispose alla buona
volonta. Li amici miei vogliono che questa sia la migliore delle mie ope­
re; il pubblico quistiona: io credo che non sia inferiore a nissuna delle al­
tre mie. II tempo decided. Io sto sempre meglio e saro a Milano al piu
presto. [ABBIATI I pp. 606-607]

II 18 marzo il compositore scrive all'amico conte Opprandino Arri­


vabene dandogli notizia anche dell'esito fortunatissimo della secon­
da recita:
Ho ricevuto due tue lettere alle quali non ho risposto subito percbe,
come saprai, una ostinata gastrica mi ha tenuto in letto per quasi due me­
si. Ora sto meglio, ma mi rimetto con stento, e non so se potro scrivere
l'opera per Londra. I medici me lo proibiscono assolutamente, ma io nul­
la ho ancor deciso.
L'Attila ha avuto successo lietissimo alla prima sera, ed ha fatto fana­
tismo alla seconda rappresentazione. Non vi fu pezzo senza applausi e
quindi chiamate senza numero. I miei amici vogliono che questa sia la mi­
gliore delle mie opere: il pubblico ne fa soggetto di questione; io ritengo
che non sia inferiore a nissuna della altre mie: il tempo decided. Tutti i
cantanti hanno cantato col massimo impegno e tutti si sono distinti. [ ...]
[Annibale Alberti: Verdi intimo. Carteggio di G. Verdi con il conte Op­
prandino Arrivabene, Mondadori, Milano 1931, p. XXVII]

La sera del 20 matzo ha luogo con esito trionfale la terza rappre­


sentazione, l'ultima cui l'autore ha l'obbligo di assistere. Terminato
lo spettacolo - scrive il corrispondente della « Fama » di Milano nel
n. 26 del 30 marzo 1846, p. 103 - Verdi viene riaccompagnato a
casa « con torcie accese, al suono di eletta banda militare [ chissa se
si trattava della banda Kinschi ... ], fra gli stessi evviva, fra gli stessi
battimano dei quali [il pubblico] eragli stato prodigo al teatro. - II
nostro bravo Marini, a cui faceano cerchio e seguito molti altri di­
stinti artisti, dava di braccio al convalescente maestro, e il sorregge­
va con tale amore, con tale una tenerezza, che lo avresti preso per
un padre od un fratello. » L'indomani, vigilia della partenza del com­
positore, viene dato un banchetto in suo onore, durante ii quale An-
174 L. bolttia ddla murica

drea Maffei improvvisa alcuni versi in onore dell'autore dell'Attila,


tosto imitato da altri commensali (versi riprodotti nel numero della
«Fama» sopra citato). La mattina del 22 marzo Verdi lascia Vene­
zia e la sera stessa raggiunge Milano; il fedc:}e Muzio informa Ba­
rezzi in data 2 3:
Ieri scra a sci ore e arrivato il signor Maestro da Venezia. Non h� sof:
ferto nulla nel viaggio. La malattia lo ha dimagrato molto; ma pcro 1 s�01
occhi sono molto vivaci, ed il colorito e piuttosto buono; il riposo finira
per ristabilirlo.
[ ... ] L'Attila ha destato un vero fanatismo; il signor Maestro ha avu­
to tutti gli onori immaginabili; corone, banda con torcie che lo accompa­
gnarono a casa in mezzo ad una popolazione che gli faceva gli evviva.
[ ... ] Il Pirata di domani annunciera che i medici hanno ordinato al
maestro Verdi sci mesi di riposo, ragione per cui Egli non andera a Lon­
dra. [ ... ] [GARIBALDI p. 236]

La sera del 24 marzo, chiusura della stagione, !'Attila fa registrare


un incasso da primato per quei tempi: hen 5428 lire austr. (alla pri­
ma rappresentazione il bordero era stato di 3468 lire austr., identico
a quello fatto registrare dalla Giovanna d'Arco la sera di S. Stefano;
per un confronto va detto che la media degli incassi per gli spettacoli
d'opera durante quella stagione era stato fra le 600 e le 800 lire au­
str. per serata). L'Attila compie subito un rapido cammino sulle sce­
ne italiane e straniere: in aprile viene rappresentato al Teatro della
Pergola di Firenze e al Comunale di Reggio Emilia; in estate nei tea­
tri di Vicenza, Cremona e Livorno; il 12 settembre inaugura il Tea­
tro Nuovo di Verona; lo si rappresenta poi a Trieste, Alessandria e
Bologna; quindi, la sera di S. Stefano, alla Scala di Milano, al Regio
di Parma e al Sociale di Bergamo. Nel 1847 raggiunge le scene di
Madrid, Cadice, Copenaghen, Llsbona. L'Attila tornera ancora sulle
scene veneziane nel corso dell'Ottoccnto, ma non piu alla Fenice (do­
ve sara ripreso in forma concerto solo ai giorni nostri il 13 settem­
bre 1951) bensl all'Apollo nel 1847 e nel 1870-71, al San Benedet­
to nel 1848-49, 1851, 1853, 1877 e 1888, e al Camploy ovvero San
Samuele nel 1873.
Molti anni piu tardi, a Giuseppe Perosio - che gli aveva comuni­
cato il successo dell'Atttla, rappresentato al Politeama Genovese do­
po molte stagioni che l'opera non veniva piu data nella capitale ligu ­
re - Verdi rispondeva in data 7 giugno z88o (e non 1881 come si
legge in LUZIO IV p. 99):
A1tila 175

Ho tardato un po' a rispondervi, perche ho voluto prima frugare fra i


miei stracci in cerca dell'Attila, che non ho trovato. Voleva vedere cosa
vi e e cosa non vi e in questo vecchio spartito: ma forse e meglio che
io non l'abbia trovato. Voi siete molto indulgente: non crediate pero che
io disdegni troppo i lavori di quell'epoca. Certo che ora non li farei, ne
vorrei farli in quel modo, pure... Ma lasciamo queste melanconie, e per­
mettete che vi ringrazi della premura di scrivermene. [ ... ] [M. Conati:
Le lettere di Giuseppe e Giuseppina Verdi a Giuseppe Perosio, in « Nu�
va Rassegna di Srudi Musicali », I, n. 1, 1977, pp. 54-55]

I V. Cap. II, p. 108.


2
La reccnsione dcl Locatelli all'Ernani era apparsa sulla « Gazzctta Prcvilegiata di
Venezia» dell'u e del i2 marzo 1844; un terzo articolo dovcva apparire sul numero
dcl 30 marro (vedi L'Appendice delta « Gauetta di Venezia» ccc., cit., vol. VIII,
pp. 349-363).
3 Lettcre a Piave dcl 9, dcl 14 e dcl 22 maggio, edite in ABBIATI I, rispcttivamente
a pp ..116 (pubblicata scnza data), 514 e ,1, (questa pure pubblicata senza data).
4 Attila Konig der Hunnen, rappresentato nel 1808, dcl drammaturgo tcdesco Za­
charias Werner (Konigsberg 1768 - Vienna 1823); convertitosi al cattoliccsimo nd
1810 dopo aver assistito a Napoli al « miracolo di S. Gennaro», Werner fu consacra­
co sacerdote nel 1813 e divenne prcdicatore in S. Stefano a Vienna.
5 De l'Allemagne dclla baronessa Gcnnaine de Stael, stampato nel 1810 a Parigi,
scqucstrato e distrutto dalla polizia napolconica, quindi ristampato a Londra nd
1813.
6 Vcdi ad esempio la letters di Verdi a Cammarano del 23 febbtaio 1845, da Ve­
nezia, che reca sull'autografo, in modo chiaro e inequivocabile, l'anno « 1844» (anno
con il quale fu per la ptima volta pubblicata da Salvatore Di Giacomo in « Musica e
Musicisti » del 1, febbraio 1901 p. 85, sbagliando anche nel mcse: maggio anziche
febbraio); in proposito cfr. M. Conati: L'« Al:i:ira » di Verdi attraverso le let/ere e
le cronache in « Tcatro Rcgio, Citta di Parma: Stagione lirica 1980-1981», pp. 37
e 60.
7 Dubbi lcgittimi sulla data di quests letters aveva gia espresso il sempre attcnto
Massimo Mila ncl suo La giovinezza di Verdi, Torino 1974, p. 237: « se la lettcra
circa !'Attila di Werner fosse de! 12 aprilc 184,, tutto sarebbe regolarc c verosimilc ».
• Cioe: non ancora rappresentata a Venezia.
9 Cioe: opera d'obbli
go csprcssamentc scritta.
10 Si tratta del Loren1.ino de' Medici, di cui Piave avcva scritto il libretto per Gi�
vanni Pacini nonostante chc anchc Verdi fosse molto intcressato a talc soggctto; nel­
la citata letters dcl 22 maggio 1844 Vccdi avcva scritto a Piavc: « Accetta pure per
scrivcre a Pacini, ma ccrc:a di non fare il Lorent.ino pcrche qucsto lo faremo insicme
un'altra volta. Se pero non potcssi a meno, fa pure anche il Lortn1.ino c fai il tuo
intercsse » (COPIALETTERE p. 426).
11 E non nd maggio 1844 come sinora affcrmato dai biografi; cfr. qui sopra la
nota 6.
12 Meno noto di alcuni collcahi gia affcrmati, quali appunto Colini, De Bassini e
Varesi, il Costantini si andava distinguendo in qucgli anni particolarmentc ncl reper-
176 La botteg11 delur musiu
torio verdiano avcndo cantato Nabucco a Mantova (18,0-44), a l-ermo (agosto 181:4)
e • Rovigo (ottobrc 1844), Lombard, a Parma (aprile 1844), Ernani ancora a Rov1go
(novcmbrc 1844). In quei giomi stav■ cantando Ernani al Carlo Felice di Genova;
sarcbbc passato poi a Ravenna e a Fermo sempre in Ernam, quindi nci Due Foscart.
u Era stato ii primo intcrprete di Oberlo ncl 1839 alla Scala. .
14 Ad cccczionc di Mila (La giovinew, di Verdi, Torino 19782), ii solo s�dioso
cbe abbia finora fatto attcnzione a qucsto soggiomo vcncziano di Verdi, rior�do
con sicuro intuito alcunc lettere verdiane non datate o mal datate di qucsto penodo.
15 Documento inoppugnabile delta prcscnza di Verdi a Venezia in qucl �riodo,
oltrc alla lettcra a Cammarano di cui ora si diri, c una lettera dcl compos1torc •
Pietro Romani datata Venezia 18 mano 18,u, edit■ in « Aurea Parma•• 1913, PP·
23 33
1/ C&· . M. r_
'-"'natl:
. . •
• L' « Alzzra,. d1 V erdI ca:., cit., pp. 37 e 6 1-6 2.
17, Quindi, con tutta probabilita, lo stcsso domicilio notificato ncl diccmbr c 1843,
al tempo dell'Ernan,: « Casa Bollini ponte dcllc Ostrichc,. (vedi cap. II, p. 101).
11 Talc collocazionc c gia stata rccentcmcntc individuata da Mila nclla scconda
cdizione dcl suo volume La giovineua di Verdi, Torino 1978, pp. 206-208 ..
19 II baritono parmigiano Enrico Calzolari e ii basso franccsc Stefano Luoano Bou­
ch6, che sara ii primo Moser nci Masnadieri a Londra.
20 Un hallo intitolato Attila, ma dcl corcografo Gasparc Angiolini, era stato np-
prcscntato alla Scala ncl 1781.
2J Antonio Gallo, sccondo ABBtATI I p. 185.
22 Cfr. M. Conati: L'« Alura,. di Verdi ca:., cit., pp. 40-41.
23 Lcrtera di Muzio a Barczzi del 21 giugno 1841: « Ieri martina a un'ora dopo
mczzodl, c partito ii signor Maestro con buona ccra [ ...],. (GARIBALDI p. 204).
M Bcnintcso: carncvalc 1846-47. lmpegni definitivi per quell'epoca Verdi non n�
aveva ancora assunti; quanto alla primavera 1846 il Muzio aveva informato Bar=
il 9 giugno 1841: « La primavera ventura ii signor Maestro scrivera un'opcra o per
Lucca o per Genova; piu facilmente per Genova,. [GAIIBALDI p. 204].
25 In reald su un foglio a partc.
26 Su tale argomento vedi cap. II, nota 20.
r, E non « settembre •• secondo la trascrizione di GAIIBALDI; dr. WALKER p. 200
nota 2,.
21 Erroneamente datata « luglio,. in GARIBALDI; dr. WALKER p. 201 nota 24.
29 Lcttcra di Muzio a Barcni dcl 1 scttembrc 1846: « Ai 3 di settembre compiti
l'anno in cui venimmo a Busscto col signor Maestro,. (GARlllALDl p. 261).
30 Fu pubblicata per la prima volta da Angelo Maria Cornelio (Per la Storia, Pi­
stoia 1904, p. 29) con la data « Milano, il 12 scttcmbrc 1841 •: sc la data c csatta
non puo esserc «Milano• poic:M Verdi gia dal 3 scttcmbrc si trovava a Busscto (e
da « Busscto 12 settcmbrc 1841,. c infatti una lertera dcl compositorc a Maffei qui
apprcsso riportata). Ben piu probabile pero cbc, csatti ii luogo, ii mesc e l'a�. sia
errato ii giomo; poich6 infatti Verdi annuncia a Escudicr: « A giorni cominccro
l'AJtila•• e a Maffei: « leri ho incominciato a scnvere l'Allila •• le due lertere non
possono csserc state scritte nello stesso giorno. Dati quindi per certo l'arrivo dcl com­
positorc a Busscto il 3 scttcmbre e la data dclla sua lettcra a Maffei iJ 12 scrtembre,
c assai probabile che la lettcra a Escudicr risalga al 2 scttcmbre, da Milano. Vi c inol­
trc un'altra lettera di Verdi, qucsta diretta a Giuseppina Appiani, rccante la data
« Busseto 9 scttembre,. scnza l'anno, finora assegnata al 184J (GATTI I pp. 216-217):
« Cara atnica, sono ancora commosso dalle sensazioni profonde riccvutc nella mia
dolcissima patria! [...] Del rcsto (e guardi bcne cbc J?Ulo aul serio) Busseto e Pari­
gi!... Benedetto, benedetto questo Busseto! Che bcllczza! qual'cleganza! qua! luo­
go! qual societal Sono incantato [... ] Oggi c giorno di fcsta non voglio parlarc di
mclanconie. Allegri dunquc. Appcna lo potro verro a Milano. [... ] •· ll contenuto di
questa lettera, privo di un qualsiasi accenno all'Atti/11, lascia pcnsarc chc si tratti
piuttosto del 9 settcmbrc 1849, chc cadeva appunto di domcnica, « giorno di festa,.
.. () . r.

Attila 1 77
(di martedl nel 1845 ); tale contenuto diventa trasparente sc ci rammentiamo chc ii
giomo prima, 8 scttembre 1849, si era verificato un avvenimento dccisivo nella vita
privata del compositore: Giuseppina Strepponi aveva fatt0 il suo pruno ingresso a
Busscto (dr. lettera di Giuseppina a Verdi del 3 settembrc 1849 in LUZIO IV p. 260).
31 Dovevano cioc occupare, specie in profondita, tutto lo spazJO agibile dcl palco­
sccnico.
32 Evidente lapsus; Berti intendeva dire Alf rida da Catania, iJ hallo composto daJ
corcografo Viotti che con la Giovanna d'Arco avrebbc dovuto inaugurare la stagione.
33 Dopo lunghc e difficili trattative condone da Lanari, la cclebcrrima danzatricc
vicnncsc Fanny Elssler fu scritturata alla Fenice e costitul con !'Attila verdiano la
principale attrazione dclla stagione veneziana 1841-46.
34 E non una « dccina di giorni • come affermato in ABBIATI I p. ,83.
35 Lettera di Muzio a Barez2i dcl 13 ott0bre 184,: « Sabato al tocco dell'Ave Ma­
ria della sera siamo giunti a Milano,. (GARIBALDI p. 222).
36 Francesco Malipiero (Rovigo 1824 • Venezia 1887), nonno di Gian Francesco,
aveva brillantemente csordito a diciotto anni con !'opera Giovanna di Napoli rappre­
scntata al Teatro Nuovo di Padova nel 1842. Eseguita l'anno dopo, il 17 aprile, al
Comunale di Bologna, dove ottenne hen 24 rapprcscntazioni, essa valse all'autore
gli elogi di Rossini e la nomina a socio di qucll'Accademia Filarmonica.
Tl Che si tratti di ottobre e non di novembrc oltre che dagli acccnni al Nabucco
parigino e al Finto Stanislao vencziano lo si deduce soprattutto dall'annuncio deU'At­
tila di Malipiero non ancora rappresentato.
34 Si conserva tuttora nell'archivio di Villa Verdi in S. Agata.
39 Raffaello Barbiera: Figure e Fig11ririe de! secolo che muore, Treves, Milano 1899,
al cap. Temistocle Solera e la Regina Isabella di Spagna, p. 313.
40 Cfr. R. Barbiera, op. cit., pp. 324-326.
. 41 Letters di Muzio a Barezzi de! 27 ottobrc 1845: « II signor Maestro sta bcne;
1eri scra e arrivato dalla campagna e si e divertito assai» (GARIBALDI p. 227).
42 Letters de! 3 aprile 1861 (autografo: Eredi Maffei, Milano).
43 Adelia o La figlia dell'Arciere, opera seria in 4 atti di Donizetti su libretto di
Felice Romani, rappresentata per la prima volta al Tcatro Apollo di Roma l'u fe�
braio 1841 con Giuseppina Strepponi, il tenore Salvi e ii basso Marini.
44 Buondelmonte, !'opera piu recente di Pacini, su libretto di Cammarano, rappre­
scntata per la prima volta alla Pergola di Firenze ii 18 giugno di quel 1845.
45 La grafla non corrisponde ne a quella de! Prcsidente Berti nc a quella del se­
gretario Brenna; potrebbc trattarsi di A. Mulazzani, Prcsidente all'Economia.
46 Vedi Jenera a Clara Maffei de! 21 febbraio 1897 in AUTOBIOGRAFIA pp. 398-399.
47 E non «Masini» come si legge in ABBIATI I p. 590. Al basso Ignazio Marini,
pruno protag0nista verdiano dells storia (Oberto alls Scala nel 1839), sara destinato
ii ruolo, pure protagonistico, di Attila.
48 Cfr. D. Lawton, D. Rosen: Verdi's Non-definitive Revisions: the Early Operas,
cit., pp. 204-2o6 e 233.
49 Silenzio probabilmente imposto dal ccrimoniale per la prescnza dell'im peratore
di R ussia.
50 Parte omessa dall'ABBIATI I p. 594: vi erano riportate « le modifiche e aggiunte
degli "sbozzatori", che Verdi si vedra restituite da Temistocle con ulteriori cambia­
menti di versi neUe scene terza, quarts c quints, fino a "Cala il sipario" •·
51 Sull'ar gomento vedi M. Conati: Saggio di critiche e cronache verdiane dalla
« Allgemeine mmikalische Zeitung • di Upsia ( z840-48), in ll melodramma italiano
dell'Ottocento, Studi e ricerche per Massimo Mila, Einaudi, Torino 1977, pp. 36-37.
52 A meno di un errore di trascrizione (l'autografo e irrepcribile) forsc Verdi
intendeva dire !'Adelia, andata in scena iJ 29 gennaio e piu volte replicata. L'Elisir
non fu rappresentato ncl corso di quclla stagione nc alla Fenice nc in S. Benedetto.
SJ N. 170 de! Protocollo di Prcsidcnza in data 15 marzo 1844; minuta dell'avviso
in Busta Spcttacoli n. 19.
Capitolo quarto
Primo intermezzo

Dal 17 marzo 1846 al 9 marzo 1850, dall'Attila al Rigoletto, dal­


la seconda alla terza opera veneziana di Verdi, trascorrono quattro
anni, periodo relativamente breve, ma denso di avvenimenti e di ri­
sultari per Verdi: all'Attila fanno seguito nel 1847 Macbeth a Fi­
renze (14 marzo), I masnadieri a Londra (22 luglio) e Jerusalem a
Parigi (26 novembre), nel 1848 1l corsaro a Trieste (25 ottobre),
nel 1849 La battaglia di Legnano a Roma (27 gennaio) e Luisa Mil­
ler a Napoli (8 dicembre). In questi quattro anni ci sono di mezzo
anche tre tentativi della Fenice per ottenere un'altra opera nuova di
Verdi.
Del primo tentativo siamo informati da una lettera di Muzio in
data 22 aprile 1847, un mese dopo il Macbeth fiorentino:
[ ... ] A Venezia si data in Carnevale alla Fenice il Macbeth. - Moceni­
go e a Milano per fare il contratto con Lucca per l'opera che deve scrive­
re il Maestro nel Carnevale venturo. Ma il Maestro non vuole andare a
Venezia, perche essendo quell'aria perniciosissima alla sua salute, non
vuole andarvi a morire, ed ha detto a Mocenigo che, se scrivera per Ve­
nezia, egli non andera a metterla in scena, ed in vece sua mandera me. Pe­
ro di tutto questo si stabiliranno i patti e la scrittura dopo che sara tor­
nato da Londra. [ ... ] [GARIBALDI p. 316]

Evidentemente ancora troppo vivo era per Verdi il ricordo della


grave malattia patita l'anno prima a Venezia, al tempo dell'Attila.
Quanto al contratto con Lucca, cui accenna Muzio, esso aveva a
che vedere con un impegno sottoscritto dal compositore il 16 otto­
bre r 845 per « un'Opera da rappresentarsi in un primario teatro
d'Italia con compagnia d'alto cartello nel carnevale 1848, sempre­
che nel sudetto carnevale non abbia a scrivere un'Opera in teatro
fuori d'ltalia » (COPIALETTERE p. 16). Null'altro si sa intorno a que­
sto pr�o tentativo se non da una lettera di Verdi a Piave del 15
180 ui bottega della musiu

marzo 1850, che si vedra piu avant!, dalla quale si apprende che in
quel 1847 Piave stesso ne era stato interme<liario, offrendo da parte
della Fenice la cospicua somma dt 30.000 lire austr., che Verdi tut­
tav1a rifiuto.'
Un secondo tentativo viene fatto nel marzo de! 1848 all'atto del­
la presentazione del progetto per la stag1one 1848-49 da parte del­
l'impresario Giovanni Battista Lasina, tl quale due anni prima ave­
va ottenuto l 'appalto del massimo teatro veneziano per un quinquen­
nio. In quell'anno la Pre�idenza della Fenice era retta da un bino­
mio: il Dr. Carlo Marzari, Presidente Anz1ano e Presidente agli
Spettacoli, e il conte Alvise F. Mocenigo, Presidente Cassiere e f�­
cente funzione di Presidente all'Econom1a. Questo secondo tentatt­
vo era stato preceduto da un sondaggio effettuato da Piave, cui il
compositore - fresco autore della Jerusalem, rifacimento dei Lom­
bardi, andata in scena meno di due mesi prima all'Opera - risponde­
va da Parigi:
Car"'° Piave Poeta gatto ludro
Paris, 14 Gen[naio] 1848
Tu m 'hai fat to un gran piacere calla tua lettera quantumque mi parli
di cose che non mi possono andare a genio.
Tu t'interessi del Sig' Lucca?. Sai tu come sono stato trattato da que­
sto Sg' dopo che 10 l'ho trattato cosl generosamente sforzandorni di fin!­
re l' Attila in mio stato 6sico deplorabile, e dopo d'averli mantenuto il
contratto di Londra senza ch'io ne fossi obbligato?... Egli e stato con me
indelicato, villano, esigente. Io perdono uno schiaffo, perche se posso ne
restituisco venti, e poi uccido anche sull'altare chi me l'ha dato, ma non
posso perdonare un'offesa a cui non si puo rispondere.
[ ... ] In quanta all'opera che mi proponi per Venezia non so che dirti
altro che ... Cosa v'1mporta mai d'un'opera rnia?... non conviene ne a me
ne a Lasina. Io vorrei un mucchio di denari colla quasi certezza che Lasi­
na non farebbe il suo affare. Che interesse cava ora dal Macbet? .2 e La­
sina puo essere certo che io non potrei farvi la musica del Macbet. D'altra
parte poi qul ho dato la parola di scrivere un'opera qul su un libretto di
Scribe, anzi bo in mano un contratto che mi conviene e che sottoscrivero
immediatamente appena abbia la certezza d'avere un' cantante a cui io
ho gia mandato le scritture fin dal primo dell'anno.3
E tu cosa foi?. Sempre grasso come un porco? ... Mangi, bevi? [ ... ]
Cosa si fa a Venezia?... Che vita si fa?... Ti prego di dire tante e tante
cose a Fontana a Venturi ed a tutta la famiglia non dimenticarti le Co­
metti e tutti li altri che non si sono scordati di me. [ ... ] [Autografo:
Deutsche Staatsbibliothek, Bcrlino] 4
Primo intermeuo

La risposta di Verdi non si puo definire un vero e proprio rifiuto; lo


« stile a calci » del compositore lascia piuttosto intravvedere qual­
che possibilita, condizionata da un « mucchio di denari » ... Comun­
que 1'8 marzo Lasina, che gia aveva scritturato per la stagione
1848-49 due cantanti di primissimo rango quali il soprano Marian­
na Barbieri Nini e il tenore Raffaele Mirate, si rivolge alla Presiden­
za fenicea per proporre il « basso baritono » e il maestro per l'« ope­
ra d'obbligo »:
(160)
Venezia 1'8. Matzo 1848
Alla Spettabile Presidenza del Gran Teatro la Fenice
in Loco
Fra i bassi baritoni disponibili per la Stagione di Carnovale e quaresi­
ma 1848/ 49 io non saprei ravvisare chi meglio del Sig.' Felice Varesi
possa soddisfare alle giuste esigenze del pubblico Veneziano, alle condi­
zioni del mio contratto d'appalto, ed all'assieme della compagnia di Can­
to per quella stagione predisposta. Indotto anche dalle lusinghiere risul­
tanze da esso ottenute su queste scene nella sragione in corso,5 non esito
per conseguenza ad intavolare seco Lui trattative, ma trattandosi di rif­
ferma, non mi fu possibile di persuaderlo ad accettare la relativa scrittu­
ra per prezzo minore delle Austriache £ 19000 - che gli furono accordate
per quest'anno -
Se non che il correspettivo delle scritture della Sig.'" Barbieri Nini, e
del Sig; Mirate gia concluse, raggiu[n]sero il limite determinato come
estrema misura di spesa per la Prima Donna, e Tenore, e pero non po­
trei accordare al Basso Varesi le a£ 19.000- se non aggiungendo auste £
3000- oltre al valore in contratto attribuito, nella piu dannata supposi­
zione alla compagnia di Canto -
Tale aggiunta, pero escluderebbe prima dell'ncominciamento della sta­
i

gione anche la possibilita di quei ragionevoli utili, che devo riprometter­


mi dall'Impresa, e pei quali debbo almeno riservarmi la probabilita, e non
puo per conseguenza convenirmi -
Pure prima di sciogliere quell'artista dal compromesso, che mi rilascio
mi permetto avvanzare una proposizione -
Fra gli artisti da scritturarsi manca tuttora ii maestro per l'opera d'ob­
bligo, pel quale e preavvisato in contratto il dispendio di Austc £ 12000 -
All'in fuori <lei Maestri Meierbeerg,6 e Verdi, non ne vego alcuno al qua­
le possa ragionevolmente essere accordato quel correspettivo, dacche non
credo del mio interesse riffermare il Maestro Pacini, che scrive in que­
st'anno,7 o scritturare il Maestro Mercadante. Ora dunque, ove non si
possa avere, o Verdi, o Mayerbeerg, per ogni uno de' quali sarei disposto
ad accordare un correspettivo di predilezione e mestieri far cadere la scel-

--
La botuga della mu.riu
ta su taluno dci maestri di secondo rango pei quali non sarebbe ragione­
vole di spendere piucchc cinque, o sei mille Lire -
Cio premesso propongo di scritturare il Basso Varesi per le £ 19000-
purchc mi si accordi la differenza delle £ 3000- sulle Austr" £ 12 .ooo­
disponibili pel Maestro, le quali resteranno per conseguenza limitate a
£ 9000-
Quanto poi al Maestro, sarebbe mio particolare desiderio lo ripetto
avere Mayerbeerg, o Verdi, e tanto per l'uno, quanto per l'altro sarei di­
sposto di aggiungere anco altre a.£ 18000- alle £ 9000-, che come sopra
rimarebbero disponibili pel Maestro. - Anzi perchc la Nobile Presidenza
possa essere pienamente tranquilla, che non sia trascurata alcuna pratica
per concludere un contratto con l'uno, o l'altro di quei Maestri, la prego
a voler ella stessa incaricarsi delle trattative, salvi i necessarj concerti da
prendersi meco, in caso che si riesca a conclusione. -
Io attendero per un mese da questa data le risultanze delle pratiche re­
lative. Che se in questo tempo non venisse fatto alla Nobile Presidenza
di concludere coll'uno, o l'altro di que' due, mi riservo prima che si di­
venga alla scelta d'uno fra i maestri di secondo ordine, di assoggettare
altra proposizione, che quantunque non strettamente conformc al contral­
to, forse incontrera la approvazione della nobile Prcsidenza, e del Sig.'
Conte Podesta.
Frattanto dalla compiacenza de' SS.'1 Presidenti attendero un ccnno di
riscontro che mi dichiari sc viene accettata, o meno la proposta dcl Vare­
si, e sc si imprendano le pratiche per la scrittura del Maestro -
Con stima mi prottesto - Divot.mo Appaltatore
G.B. Lasina
Nella convocazione dell'n marzo la Presidenza della Fenice, riu­
nitasi nelle persone del Dr. Marzari, del conte Mocenigo e del po­
desta Cotter, approva di massima le proposte del Lasina; da1 proces­
so verbale della seduta:
(161)
No 585
[ ... ]
S.E. il S' Co: Podesta quanto agli artisti proposti approva pienamen­
te la scelta del Basso Varesi, e pel caso che se nc possa raggiungere la
scrittura anco la scelta sia del Maestro Maycrbeerg, che del Maestro
Verdi. -
I ss.r1 Presidenti acccttano di comunc accordo le Propostc dell'appalta­
torc, quanto ai nomi dcgli artisti in riflcsso
a) chc il Basso Varcsi oltrecchc cssere di primissimo cartello, presto
quest'anno soddisfacentissimo scrvigio, e si cattivo a non dubitarne il ge­
nerale suffraggio del pubblico vencziano. -
Primo interme:u.o 183

b) Che sia il Maestro Mayerbeerg, sia il Maestro Verdi sono di fama,


cd anzi di celebrita superiori ad ogni eccezione. -
Quanto alla parte economica perche dato che non si possa averc o Ma­
yerbeerg, o Verdi per Maestro d'obbligo, pei quail l'appaltatore mette a
disposizione £ 27000, c ritenuto che l'appaltatorc non trova di sua con­
venienza di scritturare Mercadante, o Paccini, qualunque altro Maestro
su cui si dovesse far cadere la scelta non obbligherebbe certo ad un di­
spendio maggiore delle £ 9000.- chc anco colla scrittura Varesi, rimareb­
bero disponibili per questo oggetto. -
Solamentc quanto al tempo accordato dall'appaltatorc in giorni 30 per
la scrittura di Mayerbeergh, o Verdi, la Presidcnza lo porta a giorni qua­
ranta decorribili dal giorno 12. Marzo 1848. -
Gio. Co. Correr Podesta
C.D. Marzari Pres. Anziano cd agli Spettacoli
A.F. Mocenigo pres. cas. ff. di pres.e all'economia

Ma questo secondo tentativo muore sul nascere: sei giorni dopo,


17 marzo, la notizia della rivoluzione a Vienna scatena un'insurre­
zione popolare a Venezia, che tosto si estende in tutto il Lombardo­
Veneto. Esplode insomma il Quarantotto. Sulla laguna risorge la
Repubblica (di vita purtroppo effunera: durera fino al 22 agosto
1849); e la stagione 1848-49 alla Fenice non ha piu luogo.
II terzo tentativo, questa volta fortunato, nascera nel febbraio del
18 50, a rivoluzione ormai soffocata. E approdera al primo capola­
voro della maturita di Verdi: Rigoletto.

1 A qucsto tentativo risale una lcttera di Piave a Francesco Lucca, datata Venezia
16 agosto 1847: « [ ... ) Qui alla Fenice sperano sempre che Verdi si risolva pel sl, e
talc c tanto n'e ii desidcrio, chc si prolungano le trattativc con ogni altro Maestro.
Ma tu veramcntc che contratto hai con Verdi? Io credo ch'egli ti debba scrivere
un'opcra, ma chc la stagione non sia precisamentc indicate, se benc mi ricordo quan­
ta mi diccsti tu stcsso. In ogni modo la sarebbc una grande fclicita per me l'avcrlo
qui ii Carnovale. [.:.) • (Autografo: Musco Tcatrale alla Scala, Milano).
2 II Macbeth, cseguito dal baritono Felice Varcsi c dal soprano De La Grange,
aveva inaugurate con grandc succcsso la stagionc 1847-48 dclla Fenicc.
3 Verdi sonoscrisse qucl contratto, ma se nc sciolsc un anno piu tardi non aven­
do ricevuto ii libretto entro i termini pattuiri; cfr. COPIALETTERE pp. 65-66.
4 Facsimile in H. Gerigk: Giuseppe Verdi, Potsdam 1932, vedi tav. III.
5 Durante la stagionc 1847-48 Felice Varcsi oltrc al Macbeth avcva cantata lino a
qucl momenta ncl Don Carlo di Pasquale Bona (29 gcnnaio 1848), ncl Barbiere di
Siviglia di Rossini (5 febbraio 1848) c nell'Amleto di Buzzolla (24 febbraio 1848).
6 Sic, evidentcmcntc per Meyerbeer.
7 Allude all'Allan Cameron, opera d'obbligo su libretto di Piave, che andra in
sccna la scra dcl 21 marzo 1848.
- -----1.I� -.....---��

Capitola quinto
Rigoletto

I prodromi del Rigoletto, almeno quanto all'argomento del dram­


ma, risalgono all'estate del 1849, al tempo cioe dell'offerta fatta da
Verdi a Vincenzo Flauto, impresario del San Carlo di Napoli, di
un'opera nuova da rappresentarsi in quel teatro entro la primavera
del 1850. 1 A tale offerta si collegava un suggerimento del composi­
tore per un libretto da ricavarsi da Le Roi s'amuse di Victor Hugo,
suggerimento manifestato in una lettera del 7 settembre 1849 allo
stesso Flauto:
[ ... ] Ora bisogna pensare seriamente al libretto dell'Opera che andra
in scena il giorno dopo Pasqua [ ... ] . Pel sogetto suggerite a Cammarano
Le Roi s'amuse di Viet. Hugo. Bel dramma con posizioni stupende, ed in
cui avvi due parti magnifiche per la Frezzolini e De Bassini. [ ... ] [ COPIA­
LETTERE p. 85)

Troncate in autunno le ttattative con l'impresa napoletana,2 Verdi


manteneva tuttavia l'impegno con Cammarano sostituendo, ma piu
tardi, il Re Lear al Roi s'amuse; 3 e il 31 gennaio 1850 girava la pro­
posta di un'opera nuova all'editore Ricardi, che ne sospendeva l'ac­
cettazione in attesa di regolare con il compositore una spinosa que­
stione relativa ai noli e alla vendita dei suoi recenti spartiti.4 Siamo
ormai alla vigilia dei nuovi contatti che la Fenice intendeva stabilire
sulla base di una proposta avanzata nel progetto d'appalto per la sta­
gione 1850-51 dall'impresario G.B. Lasina; la proposta reca la da­
ta del 21 febbraio 1850:

(162)
Gran Teatro La Fenice
Impresa di G.B. Lasina
Venezia li 21. febr. 1850-
0

Alli Sig.r1 Presidenti del Gran Teatro la fenice -


Onorato da cod.• S pettabile Presidenza dell'jnvito di avvanzare prop<>-

---- -
186 La bottega della musica

ste per l'appalto degli Spettacoli da darsi in questo Grande teatro la fe­
nice nella stagione di Carnovale e quaresima 1850/51. [ ... ] per corri­
spondere alla defferenza, che cod.• Spettabile Direzione ha la bonta di ac­
cordarmi propongo di assumere L'appalto per la detta stagione alle condi­
zioni determinate dai Capitoli normali a stampa per L'appalto del Gran
teatro la fenice relativi al Biennio 1846-47 1847-48. Salve le varianti gia
praticate nel mio Contratto quinquenale, nonche quelle della stagione
in corso, e che seguono
All'art. IX lettera a non mi obbligo di dare L'opera appositamente
0

scritta se non nel caso che mi riesca di scritturare il Maestro Verdi. -


Caso che, o esorbitanti pretese, o preventivi jrnpegni del M. stesso ren­
0

dessero seco lui inconciliabile il Contratto, dornando d'essere autorizzato


a sostituire a questa un altra opera nuova per Venezia, di Celebre Mae­
stro che sia stata rappresentata con successo jn altro teatro d'Italia. -
[ ... ]
Art. XIII Dichiaro di riconoscere, ed assumere, come se fossero fat­
0

te da me le scritture concluse dalla Nob. Presidenza col primo tenore as­


soluto S.' Raffaele Mirate,5 colla prima Ballerina danzante, e Mirna asso­
luta S.ra Augusta Meyvood [ ... J
Mi riservo parimenti di dichiarare entro un mese da questa data se mi
sara possibile, o meno, di concludere il Contratto col Maestro Verdi per
la nuova opera apposita. - [... ]
Venezia li 21. feb. 1850 -
0

G.B. Lasina

Sulle intenzioni della Fenice di avviare trattative per una nuova


scrittura per la stagione 1850-51 Verdi era stato informato alla fine
di febbraio da Piave. 11 librettista, probabilmente incaricato o dal
Lasina o dalla Presidenza stessa di sondare il terreno, aveva anche
proposto che il compenso del libretto potesse rimanere a carico del­
la Presidenza, a differenza di quanta era avvenuto per l'Ernani (ve­
di doc. 20). Verdi risponde il 28 febbraio, da Busseto:
Finora nulla ho ricevuto dalla Presidenza della Fenice. Se si dovesse
effettuare quel contratto tu puoi calcolare sopra di me: temo solo che le
proposizioni non arrivino troppo tardi. Ti preveago che non so se potrei
combinare di farti fare il pagamento dalla Presidenza perche a me conver­
rebbe tencre lo spartito. Forse cio sarebbe anche piu comodo per la Pre­
sidenza. Addio intanto. Lcggero la tua Elisabetta 6 sta sera. [ABBIATI IT
p. 56]

Il 10 marzo, ancora ignaro di una lettera indirizzatagli il giorno avan­


ti dalla Presidenza, Verdi si rivolge nuovamente a Piave:
Rigoletto

Non ho ricevuto ancora lettera alcuna da Venezia: so d'altronde che


Ricordi e stato costl, non vorrei quindi avesse imbrogliato gli afiari. Mi
spiego: non vorrei avesse offerto a suo conto una mia opera per l'anno
venturo. Se cio fosse ti prevengo che, bensl vero, avevo trattative con
Ricordi ma che ora essendo tutto troncato, bisogn:i che nel caso l'Impre­
sa si convenga direttamente con me. Cio ti serva di norma particolare:
non nominarmi, ma puoi prevalerti di questo avvertimento nel caso cbe
le cose fossero come ho supposto. [ABBIATl II p. 57-58]

Ma ecco arrivare la proposta uffidale da parte di Marzari, Presi­


dente agli Spettacoli (N. 200 del Protocollo di Presidenza; manca la
relativa minuta nell'archivio feniceo):
II Presidente
agli Spettacoli
del Gran Teatro La Fenice
Venezia, 9 Matzo 1850.
Al Sig. Maestro Giuseppe Verdi,
a Busseto nel Ducato di Parma
Desideroso di far ammirare al pubblico veneziano un nuovo lavoro dd
suo distinto ingegno musicale, la invito a significarmi se abbia impegni
per la vegnente stagione di Carnovale e Quaresima 1850-51. Caso che
no, abbia anche la compiacenza di dirmi se assumerebbe di scrivere un'O­
pera seria per questo Teatro, ed a quali condizioni.
La Presidenza preferirebbe di lasciare a lei la proprieta dell'Opera stes­
sa convenendo pel pagamento di un corrispettivo a titolo di nolo per la
prima sua produzione in questo Teatro.
Ma qualora la riserva della proprieta dovesse essere un ostacolo alla
conclusione del Contratto, essa la terrebbe per se o per l'Impresa, sola­
mente nel richiederla delle pretese la prega ad aver presente che le soffer­
te vicissitudini hanno diminuito di lunga mano le risorse di Venezia, e
per conseguenza di questo Teatro che non puo piu assumersi le paghe cbe
altre volte concesse.
Mi riprometto della sua gentilezza un pronto riscontro che mi serva di
norma per le proposte che debbo fare alla Societa proprietaria che deve
essere riunita per le imminenti feste di Pasqua, e la prego frattanto di gra­
dire le assicurazioni della piu seotita considerazione
C. D. Marzari
G. Brenna, Seg.0
( COPIALETTERE pp. 96-97]

Di fatto era stata dunque la Presidenza, anziche Lasina, a prende­


re direttamente contatto con il compositore, su preghiera peraltro
188 uz botuia dt!l/4 mu.nu
dello stesso impresario, il quale con lettera del 12 marzo precisa le
condizioni:

Gran Teatro La Fenice


lmpresa di G.B. Lasina
Venezia 12 Marzo 1850 -
Alli Sig." S pettabili Prcsidcnti dcl Gran teatro la fenice
[ ... ] accettero, ove la si concluda, la scrittura del Basso Varesi purche
il correspettivo non oltrepassi le aus.e £ I4.ooo =
Quanto al Maestro per L'opera d'obbligo, pregai jo stesso la Spettabile
Presidenza di aprire le trattative col M.0 Giuseppe Verdi, e sono d'opi­
nione, che convenga di preferirlo a qualunque altro, quand'anche si do­
vessero pagare aus.e £ 6.000= a semplice titolo di nolo per un opera da
scriversi espressamente per questo teatro, riservandone ad esso Maestro
la proprieta, piuttosto che far scrivere un opera per conto dell'impresa
da Maestro la cui fama non offrisse le guarentigie che presenta quella
del Maestro Verdi. -
In fatti � probabile che scrivendo per conto proprio, esso dia un lavo­
ro piu d'ogni altro pregevolc, e qualora si possa contare sull'andata insce­
na per la meta circa di fcbbraro, resti all'jmpresa la probabilita d'indeniz­
zarsi col numero delle recite eseguibili del grave dispendio cui si assog­
getta a titolo di semplice nolo. -
Tanto rasscgno in aggiunta al ricordato mio progetto [ ... ]
G.B. Lasina
Appaltatore

Le « vicissitudini » del Quarantotto e dei lunghi mesi d'assedio


avevano prostrato le risorse economiche di Venezia, riducendo visto­
samente le disponibilita 6.nanziarie della Societa proprietaria della
Fenice: 7 le 27.000 lire austr. che Lasina proponeva nel marzo del
1848 nonche le 30.000 offerte attraverso Piave nel 1847 costituiva­

no una cifra ormai irraggiungibile. D'altro canto Verdi, da qualche


tempo, era orientato a stabilire un nuovo rapporto produttivo, basa­
to sul controllo diretto della proprieta artistica; egli aveva insomma
capito che grazie alla popolarita stessa delle sue opere, i suoi profitti
risultavano di gran lunga superiori e soprattutto duraturi attraverso
i noli in compartecipazione con l'editore che non attraverso la vendi­
ta pura e semplice dei diritti di proprieta di uno spartito. L' astuto
Lasina aveva dunque calcolato giusto. Il 14 marzo Verdi risponde
aderendo alla proposta della Presidenza fenicea per un « corrispet­
tivo a titolo di nolo »:
_____,____ _.__ _}.....l_ ,, -:i-�-'- , C7 ,1

Rigoletto

[x64]
Sig.' Presidente
Busseto 14 Marzo r850
Lusingatissimo della domanda che mi vien fatta rispondo con tutta sol­
lecitudine tanto piu che non ho molto tempo d'impiegare in trattative.
Prego anzi si faccia il possibile onde possa io avere una risposta avanti la
Pasqua• - Eccole le condizioni .
.1. Restera lo spartito di mia proprieta, lasciando ben inteso, il diritto al­
la Presidenza di farlo rappresentare nel solo teatro la Fenice durante
la quaresima r851.
2. Sara a mio carico il libretto -
3. L'opera andra in scena ai primi giorni di quaresima obbligandomi
d'essere alla piazza 20 giorni prima dell'andata m scena -
4. Prova generale con decorazione e vestiario come alla I.• recita ( teatro
vuoto, o con gente come piacera alla Presidenza)
5. In compenso la Presidenza mi paghera la somma di /6000/ seimila L.
aus:, meta al mio arrivo alJa piazza meta nel giorno della prova gene­
rale-
Le rinnovo la preghiera di favorirmi una risposta al piu presto possibi­
le, riservandomi solo a segnare definitivamente il contratto quando sapro
il nome dei principali artisti -
Colla piu profonda stima Dev. Serv.re
0

G. Verdi

Due giorni dopo, forse dubitando che la richiesta in denaro potesse


apparire non troppo moderata, Verdi si spiega con Piave, sollecitan­
dolo in pad tempo alla ricerca di un soggetto d'opera:
Busseto, 16 marzo 1850
Ho ricevuto lettera dalla Presidenza. Poiche tu sei a giorno di quest'af-
fare e inutile con te ii segreto. Tengo lo spartito per me: faccio fare io il
libretto: lascio il diritto di fare tutte le rappresentazioni alla Fenice per
tutta la stagione 18_51; ed ho chiesto 6000 L.aus. Tu vedi che ho avuto
riguardo ai tempi perche tre anni fa io rifiutai 30000 L.aus. che tu mi
offristi, come ben sai... Se vedi Brenna (a cui restituirai i saluti da parte
mia) o qualchc altro dclla Presidcnza pregali soltanto di mandarmi rispo­
s t a al piu presto possibile.
In sul luogo capirai se la cosa � combinabile. Se e, mcttiti subito allo
studio per un sogctto; avro cosl il doppio piaccre di averti anche qui co­
me mi fai sperarc... Non ho potuto lcggerc il tuo Crispino:' lo lcggero.
Intanto mi congratulo dell'es1to.
P.S. Da un'occhiata ad un dramma spagoolo (Gusmano il Buono). 10
Se dovesse esserc causa di non combinarc qucsto contratto la condi-
La bottega dell4 musica

zione di non lasciare alla Fenice che il diritto di farlo rappresentare nella
sola quaresima I8 5 I, potrei lasciare una copia ad uso perpetuo del pre­
detto teatro la Fenice, ma ci vorrebbe qualche aumento di paga ... su que­
sto lascio accomodare la cosa a te. Pensa pero che questa condizione mi
toglierebbe quakhe migliaio di franchi dall'Editore. Se puoi lasciare le
cose come sono e meglio. [ABBIATI II p. 58]

Peril compositore l'affare puo dirsi quasi concluso, tanto che il gior­
no appresso scrive a Carlo Borsi, marito del soprano Teresa De
Giuli:
[ ... ] � vero che io scrivo in autunno un'opera per Ricordi,11 ed un'al­
tra per Venezia. Sarei venuto ben volentieri a Roma, ma ora non c'e piu
rimedio. Pare impossibile! ! Questi direttori di teatro non sanno mai dar­
si le mani attorno in tempo debito. Pazienza per questo, ma mi dispiace
che tu non abbi combinato con Venezia. Di chi e ii torto, e la colpa? ...
Ma vediamo se siamo ancora in tempo a riparare. Vuoi scrivere a me
le tue pretese ristrette, ristrettissime? Tu sai le paghe che dava Venezia
in tempi buoni; ora, bisogna essere giusti, i teatri non si empiscono piu
come allora, almeno nel Lombardo-Vcneto. Sil dunque moderato; fa una
parola sola; scrivi a me francamente e prestissimo, e sc non sara troppo
tardi vedro di combinare... [ABBIATI II p. 60]

Vie una lacuna nd carteggio, mancando fra i documenti dell'ar­


chivio feniceo anchc la minuta della risposta di Marzari del 26 mar­
zo (peraltro segnalata al N. 228 del Protocollo di Presidenza del­
l'annata teatrale 1849-50). Sullo stato della situazione ci informa
tuttavia un'altra lettera di Verdi a Piave, in data 24 marzo, sempre
da Busseto:
Da quanto mi scrivi l'affarc di Venezia e mal incominciato! Se mi of­
frono 4000 L.aus. ogni trattativa resta sciolta. Piu d'una volta si e pagato
il nolo a 3000, e 4000 L.aus. Domanda un po, alla Presidenza cosa hanno
pagato il Macbet 12 dopo un anno che s'era rappresentato a Firenze? Ag­
giungi che questa sarebbe opera espressamente scritta.
E l'importo del libretto? E le mie spese, ed ii mio incomodo? n gran
teatro della Fenice vorrebbe stare al disotto del S. Benedetto che mi pa­
go 80 Nap. d'oro efiettivi per la mise en scene dei Foscari che si eran
gia rappresentati in dicci o vcnti teatri? u No no: io non faccio di questi
contratti! Ho domandato con tutta riflessione una somma ristrettissima.
Se alla Presidenza non convicne non havvi male alcuno. Vuoi conoscere
il calcolo che ho fatto?
ff C-7 t1

Rigoletto 191

Nolo dell'opera espressamente scritta L.a. 3000


Importo del libretto IOOO
Mic spese, mio incomodo, e varie inevitabili 2000

Totale 6000
Raccomando a te la sollecitudinc d'una risposta per parte della Presi­
denza. Io non ho tempo da perderc. [ABBIATI II pp. 58-59]

Alla lettera del 26 marzo con la quale Marzari, oltre a fare i nomi
della c ompagnia di canto« in compromesso », insisteva per un corri­
spettivo di 3 .ooo lire austr., Verdi risponde ii 3 r direttamente a
Brenna allegando la replica ufficiale per Marzari. A Brenna:
[165)
Car. Brenna
Busseto 31 Marzo r850.
Le proposizioni della Presidenza non mi possono convenire come ve­
drai dalla risposta mia al Sig.' Marzari[.] Ora per rispondere non al Se­
gretario ma all'Amico diro, che trovo poco conveniente l'offerta di 3/m
L.aus. e ti domandero en passant:
Cosa intendono pagare il nolo d'uno spartito scritto espressamente, per
un corso di prime recite sotto la direzionc dell'autore?
Cosa intendono pagare il libretto?
Cosa intendono dare a me per spesc di viaggio, di soggiorno, e mie
fatiche di mise en scene?
Fanne tu stesso il conto, e giudica se cio puo stare nella somma di
3/m ed anche di 4/m L.aus.? La domanda fatta era moderatissima avu­
to appunto ri�uardo alle circostanze ed ai tempi. Non potrei nemmeno
accettare le 5/m aust: col diritto al Teatro di dare lo spartito nelle suc­
cessive stagioni perche questa condizione sola mi toglierebbe 3/m o 4/ m
fr. dall'Editore, a cui cederei lo spartito.
Aggiungero, inter nos, che la compagnia in compromesso non e affatto
di mia soddisfazione 14 -
Io ti sono grato in ogni modo delle premure che ti sci dato: aggradisci
i saluti del Tuo AfI.
G. Verdi

A Marzari:
[r66]
Sig. Marzari Presidcntc del gran Tcatro la Fenice (Venezia)
Busseto 31 Marzo r850.
Dietro mature riflessioni feci la mia domanda nella !cetera 22 cor.1e
u, bottega della musiu

avendo appunto rigu ardo alle circostanze cd ai tempi. Due o ttc anni fa
avrci rifiutato 10/m L. aus: tenendo per me la proprieta dello spartito,
come non accettai 30/m L. aus.: che mi ofiersero a Parigi per scrivere
un'opera per la Feruce stcssa.
Suppongo ch'Ella dietro altrettanta riflessione m'abbia risposto colla
sua 26 corrcnte, e SODO dispiaccntissimo doverle dire che DOD posso ac­
cettare le condizioni ch'Ella mi offre - -
C.Olla piu profoDda stima Dev. Serv.
G. Verdi

E infine il 2 aprile insistendo con Piave:


Sono spiaccntissimo ma vedo che l'affare della Fenice va a moDte. Ma
che diavolo! Offrirmi 3/ m L. aus.!! Dici tu che han pagato ii nolo del
Macbet 2000 L.? Sia pure!!! (quantunque mi sia stato assicurato che quel
Dolo fosse di gran lunga maggiore). Non vogliono pagare dunque qualche
migliaio di Lire di piu per un'opera scritta espressamente? Ed i! libretto?
E le mie spese? A parita di condizioni voglio bcD prefcrire Venezia ad al­
tro paese; voglio far anche qualche sacrifizio, ma non c'� ragione che ri­
Dunzi ad altre ofierte maggiori della domanda fatta a Venezia. (ABBIATI
II p. 59]

Da questa lettera si ricava l'impressione che Verdi, alla fin fine, vo­
lesse evitare una rottura definitiva delle trattative e che desiderasse
ritornare a Venezia. 15 In quello stesso giorno 2 aprile si riunisce la
Presidenza della Fenicc (da osservare che la lettera di Verdi del 31
marzo non era ancora arrivata; verra esibita a Marzari solo il 9 apri­
le, come risulta dal Protocollo N. 2 5 5 della Presidenza); dal pro­
cesso verbalc relativo:
[16 7]

Il Signor Segretario annuncia le scritture del primo tenorc assoluto R�­


facle Miratc, della prima ballerina assoluta Agatta Maywood [ ... ] an­
Duncia csser condotta quasi a compimcnto la scrittura del primo basso
assoluto sr Felice Varesi, incaminatc trattativc col Maestro Giuseppe Ver­
di per la composizione d'un'opera apposita e ritirati i compromessi della
Fodor Meiaville [sic], Sanchioli, Gruitz e Ruvelli 16 per la scritta della
prima donna, c cio tutto di concerto coll'Impresario Gio. Batta Lasina,
che presento un progetto d'appalto in data 21 Febbrajo p.p. e succcssiva
lettera I 2 Marzo coi quali documenti dichiara di assumere per proprio
conto le scritturc conclusc, ed in trattativa, verso la dote di Aus.e L.
160000.- [ ...]

,,J.
tJ '1 ... f.f C-7 ,,

Rigoletto 193

Finalmente il IO aprile Brenna, che sin dal 4 aveva prematura­


mente preannunciato a Varesi il contratto con il compositore,r1 ri­
sponde a Verdi (la cui lettera del 31, ripetiamo, era arrivata il 9) al­
legando il « riscontro ufficio,<;o » di Marzari; anche di queste due
lettere manca la relativa minuta nell'archivio feniceo e si riproduce
qui il testo pubblicato nei Copialettere. La risposta di Brenna:

Venezia, IO Aprile 1850.


Carissimo Verdi,
Come il Presidente Marzari, io ricevetti la tua lettera de! 3 I /J sola­
mente ieri sera, e ad ora assai tarda. - Ora spero che l'annesso riscontro
ufficioso, ti determinera ad accettare il Contratto. - In fatto di corrispet­
tivo ti si accorda tutto cio che hai domandato. - Sull'andata in scena cre­
do debba esserti indifferente qualche giorno prima, o qualche giorno do­
po. Tutta la difficolta si limita al diritto di riproduzione in questo Teatro.
Non te ne far carico. Anche riproducendola, la si riprodurra tutto al piu
una volta. 11 E siccome non si terrebbe copia delle parti di canto e d'or­
chestra, cosl anche per quest'una bisognerebbe pagare un nolo all'editore
ogni qual volta questo stesse in limiti da giustificare la convenienza di
non commettere la trascri.zione dello spartito alla copisteria. In una pa­
rola si pagherebbe l'uso delle parti di dettaglio ogni qual volta non co­
stasse piu che L. 500 circa. -
Vedi dunque che la differenza non e gran cosa. -
Circa alla Compagnia dimmi in confidenza qual'e l'artista che desideri
sia cambiato, e faro ii possibile per servirti. Scritturato definitivamente e
il solo Mirate. A Varesi ed alla Sanchioli furono spedite le scritture, ma
non tornarono accettate. E siccome vi ha qualche variazione in confronto
delle loro pretese potrebbe anche darsi che non si combinassero. - Credo
che la Presidenza desideri che tu scriva una parte per contralto, che sa­
rebbe la Casaloni. Essa e in trattative, perche forse si fara per prima ope­
ra la tua Luisa Miller, nella quale il Conte Mocenigo sostiene che hai
scritta una parte per Contralto. 19 Di questa artista ci dicono mille belle
cose, sicche vedremo.
Onorami de' tuoi comandi, e credimi a tutta prova L'amico
G. Brenna
[ COPIALETTERE p. IOI]

Ed ecco, sempre in data IO aprile, il « riscontro ufficioso » di Mar­


zari:
194
II Presidente
agli Spettacoli
del Gran Teatro la Fenice
Venezia, IO Aprile 1850.
Al Sig. Giuseppe Verdi,
distinto Maestro di musica.
Solamentc ieri a sera ebbi la Sua lettera 31 Mano decorso, c�e -� af:
fretto di riscontrare. - Pel piacere di procurare a Venezia le pr�te �
un nuovo lavoro del primo Maestro italiano de! giorno, salto a ptedi part
ogni rillessionc di economia, e Le accordo le aust.e L. 6000 = seimila da
Lei richieste a titolo di nolo, pagabili, com'Ella desidera, meta al Suo
arrivo alla piazza e meta il giorno della prova generale.
In compenso, spero, ch'Ella acconsentira ad accordare:
x.° Che l'andata in scena sia fissata per la meta circa di Febbraio, nella
circostanza che, terminando la stagione col 20 Mano circa, pcsere�bc su
me troppo grave responsabilita se la nuova sua Opera, che certo diverra
!'Achille dello Spettacolo, fosse data in troppo limitato numero di sere.
2.° Che rcsti a questo Teatro esclusivamente ii diritto di riprodurrc
lo spartito in stagioni successive; diritto che la Presidenza ha per costume
di riscrvarsi per ogni spartito scritto cspressamente. - Ma diritto d'altron­
de che non puo tornarle di danno, poiche e assai raro che ii Teatro se ne
valga, e puo quasi dirsi unico il caso dell'Ernani che, scritto nel Carne­
vale e Quaresima 1843-44, fu ripetuto nella eguale stagione 1845-46.
Spero ch'Ella vorra essere gentile per accordare allc sue propostc que­
ste due modificazioni, dalle quail non e in mio potere di decampare senza
cspormi al biasimo della Societa che rappresento. -
Gradisca, Sig. Maestro le dichiarazioni della piu sentita considerazione
C.D. Marzari.
[ COPIALETTERE pp. 100-I01]

Mentre si attende la risposta di Verdi, il 14 aprile si tiene una riu­


nione della Societa Proprietaria della Fenice durantc la quale, come
risulta dal verbale della seduta, il socio Luigi D'Alvisi propone « di
accettare l'oflerta che fa il Maestro Francesco Malipiero m di dare
un'Opera del tutto nuova oltre quella che assumesse di scrivere il
maestro Verdi pel Carnovale 1850/51 »; nell'illustrare la propria
proposta il D'Alvisi « ricorda che l'incoraggiare gl'ingegni musicali
spetta, particolarmente ai grandi Teatri, massime nella oecessita, in
cui siamo di veder sorgerc nuovi maestri ». La proposta viene appro­
vata « ad unanimita manifestata per acclamazione ».
Da Busseto Verdi - che ncl frattempo viene informato da Cesare
De Sanctis della rinuncia momentanea di Cammarano a scrivere il
Rigoletto

libretto gia commissionatogli, da ricavarsi dal Roi s1 amuse 21 - ri­


sponde a una proposta di Felice Varesi:
Car. Varese
Busseto 16 Aprile I850.
Mandami pure a Busseto il libretto del Sig' de Lauziere 22 sotto fascia.
Ben inteso senza impegni, perche tu sai che ho convenuto con Cammara­
no un libretto che devo scrivere per Ricordi.23 Se faro il contratto con Ve­
nezia Piave scrivera un'altro libretto. Tu vedi che per ora non avrei tem­
po, nonostantc se il libretto che mi proponi mi convenisse, e Cammarano
non terminasse il suo, potrebbe darsi lo musicassi. [ ... ] [Autografo: Ac­
cadernia Musicale Chigiana, Siena]

Due giorni dopo il compositore riscontra le lettere di Brenna e di


Marzari. A Marzari:
[168]
Ill0 Sig' Presidentc
Busseto 18 Aprile I850.
Colla pregiatissima sua ro cor.1e vedo che le condizioni sono oramai
stabilite, e non resta che di far estendere le scritture, pregando solo che
l'articolo dell'andata in scena sia presso a poco concepito in questi ter­
mini: « Il M. Verdi si obliga d'essere al/a piazza sul finire di Gennajo
0

per incominciare le prove col I.° Feb: I85I ed andare in scena al piu pre­
sto possibile. La Presidenza dovra per quetl'epoca mettere a disposizione
dei M. Verdi gli artisti che avranno parte nell'opera nuopa. » Io non per­
0

do tempo molto per istromentare e far prove, quindi la Presidenza puo


cssere certa che, se le prove camminano regolarmente, si potra andare in
scena verso il 20 Feb: - -
La Presidenza avra il diritto di far rappresentare l'opera al solo Teatro
la Fenice anche nelle stagioni successive, e percio potra fare estrarre una
copia dal mio spartito originale, e tenerla gelosamente conservata nelli
archivj del sud.'° Teatro 24 -
I Cantanti saranno a rnia scelta dall'Elenco della compagnia. In quan­
to alle altre condizioni si potra rimettere alla mia lettera 14 Marzo scor-
so---
Ho l'onore di dirmi colla piu profonda stima Dev" Serv.
G. Verdi

In pari data, ricordandosi anche di una raccomandazione per la De


Giuli, Verdi informa il segretario Brenna con una lettera il cui auto­
grafo non e piu reperibile presso l'archivio della Fenice; si produce
qui la minuta conservata nei Copialettere:
La bottega della music•
Busseto, 18 Apr. 18.50.
Car. Brenna,
Dalla lettera al Sig. Marzan vedrai che oramai tutto c combinato. Cer­
eo solo alcuni giorni di dilazione per l'andata in scena, perche io non_ po­
trei incominciare le prove che col 1.° Febrajo. Del resto, se i Cantanu sa­
ranno bravi e volonterosi, non dubitare che non si vadi presto: per me
non si aspettera certamente.
Badate bene nel fissare la Compagnia: cio dico tanto nel mio interesse
quanto in quello dd Teatro stesso. Mirate va bene. In quanto alle Donne,
dal momento che la Frezzolini e la Barbieri non sono libere 15 perche non
ccrcate la De Giuli?
Nella Luisa Miller avvi una parte di contralto ma piccolissima. Io non
posso promettere ne mi oppongo a scrivere per un contralto. Dipendera
dalle circostanze e dal sogetto che saremo costretti scegliere.
Se tu estendi le scritture fa che sieno brevi e hen chiare. Non mettere
l'articolo sulh prova generale, vestiario e lumi, etc.
Se la Presidenza m'iovia le scritture, per guadagnare tempo di' a Piave
che, qualora non abbia trovato il dramma spagnuolo che indicai,26 io pro­
pongo il Kean, che c uno dei migliori drammi di Dumas.27 Si possono fa­
re tante belle cose in questo dramma seoza perdere tempo. Da qui un me­
sc potrei mettermi al lavoro.
Addio. Credimi sempre il Tuo AfI. [COPIALEITERE pp. 102-103)

La scrittura viene stesa il 2 3 aprile e spedita il 24 (Protocollo N. 280


della Presidenza) con un'accompagnatoria - della cui minuta non v'e
traccia nell'archivio feniceo - con la quale Brenna esprime delle ri­
serve su1 Kean di Dumas. Verdi rispedisce il contratto il 28 scriven­
do a Marzari:
[169)
Sig' Presidente
Busscto 28 Aprile r850.
Le poche modificazioni che sono stato costretto fare, credo, non alte­
reranno in nulla ii nostro contratto [.) La Prima riguarda non me, ma il
Poeta: egli e difficile assai di scegliere il sogetto e £are il libretto in due
mesi, nonostante sc ii poeta lo potra tanto meglio. lo vorrei avere ii li­
bretto pronto chc mi mcttcrci addirittura a scrivcre - La seconda riguar­
da piu particolarmcntc i cantanti: supponga chc nc trovassi qualcuno dif­
ficile ad apprendcre. Del resto stia pur tranquillo che per parte mia si
andcra in sccna per ii 20 feb. c forse anchc prima. Fissata l'cpoca resta
inutile l'articolo 10 - Spero cb'Ella vorra approvarc queste modificazioni
di pochissima impottanza -
IJ

Ri&oletto 19 7

Gradisca Sg.' Presidente le assicurazioni della piu profonda stima e


mi creda Dev0 Serv.
G. Verdi

II contratto e dunque concluso. Ora non si tratta che di trovare


il soggetto per l'opera nuova. In proposito, e sempre il 28 aprile, il
compositore risponde anche a Piave che gli aveva proposto, fra i
soggetti da prendere in considerazione, Stradella, Sti/el ius e il Conte
Herman. Verdi insiste per Cusmano il Buono, ma alla fine spunta
fuori l'argomento che piu gli sta a cuore e che fi.no a quel momento
aveva sperato di poter fare con Cammarano:
Credo non vi sara piu nulla a dire sul contratto. Brenna mi scrive per
Kean: eppure c un bel sogetto e voi lo vedrete quando col tempo lo fa.
ro.28 Ma, non se ne parli piu.
Stradella 29 e appassionato, ma e meschino e tutte le posizioni sono vec­
chie e comuni. Un povero artista che s'innamora della figlia di un patrizio,
che la ruba, che dal padre e perseguitato, sono cose che non presentano
nulla di grande, nulla di nuovo.
Non conosco Stifelius,'1" mandamene uno schizzo.
II Conte Herman 31 di Dumas lo conosco: non si puo fare.
In quanto al genere sia grandioso, sia appassionato, sia fantastico, pur­
che sia bello a me poco importa. L'appassionato nonostante e piu sicuro.
I personaggi tutti quanti ne richiedera il sogetto. Se un artista bada a
queste meschinita non fara mai nuJJa di hello, di originale. Difiicilmente
troveremo cosa migliore di Cusmano il Buono, nonostante avrei un altro
sogetto che se la polizia volesse permettere sarebbe una delle piu grandi
creazioni del teatro moderno. Chi sa! hanno permesso I'Ernani potrebbe
(la polizia) permettere anche questo, e qui non ci sarebbero congiure.
Tentate! ii sogetto e grande, immenso, ed avvi un carattere che e una
delle piu grandi creazioni che vanti ii teatro di tutti i paesi e di tutte le
epoche. Il sogetto e Le Roi s'amuse, ed il carattere di cui ti parlo sarebbe
Tribolet che se Varese e scritturato nulla di meglio per Lui e per noi.
P.S. Appena ricevuta questa lettera mettiti quattro gambe: corri per
tutta la citta, e cerca una persona influente che possa ottenere ii permes­
so di fare Le Roi s'amuse. Non addormentarti: scuotiti: fa presto. Ti
aspetto a Busseto ma non adesso, dopo che avranno scelto il sogetto.
[ABBlATI II pp. J9-60]

Dieci giorni dopo Verdi toma alla carica con rinnovato entusiasmo
per Le Roi s'amuse, tanto da porre in non troppo cale la scrittura
della Saochioli, proprio quella Sanchioli che pochi mesi piu tardi

-
198 La bottega della musica
cerchera con ostinazione di far sostituire; la lettera, dell'8 maggio,
e diretta ancora a Piave:
Non mi piace D. Cesare.12
Sttfjelius e buono eel interessante. Non sarebbe difficile por vi ii Coro,
ma i costumi ... [parola indecif rabile] sa rebbe semp re meschino. T raspo r­
ta l'azione ove vuoi bisogna fame semp re un Luterano ed un capo-setta.
Del resto questo Stifielius e personaggio sto rico? Nelle istorie che cono­
sco non mi sovviene questo nome.13
Oh Le Roi s'amuse e il piu gran sogetto e forse il piu g ran dramma de1
tempi modemi. Tribolet e c reazionc degna di Shakespea re!! Altro che Er­
nani! ! e sogetto chc non puo mancarc. Tu sai che 6 anni fa quando !-'lo­
cenigo mi sugge rl Ernani,34 io esclamai: « sl, per Dio... cio non sbagli� ».
Ora r iandando diversi sogetti quando mi passo pe r la mente Le �oz �
come un lampo, un'ispirazionc e dissi l'istessa cosa... « sl, per D10 ao
non sbaglia ». Ebbenc, addunque, inte ressa la Presidenza, mctti sottoso­
pra Venezia e fai che la Censu ra per metta questo sogetto. Che impo rta se
la Sanchioli non va benc! Se dovessimo badare a questo non si scrivereb­
bero piu opere. Del resto, con licenza di tutti, chi e il sicuro f ra i can­
tanti del giorno? Cosa ci avvennc della prima sc ra d'Ernani col p rimo te­
nore dell'epoca? 35 Cosa avvenne della p rima sera dei Foscari con una del­
le prime compagnie dell'epoca? 36 I cantanti che sanno farsi gli esiti per
loro stessi... la Malibran, i Rubini, Lablache etc. etc. non esistono piu.••
Addio, addio.
P.S. Sc si fa Le Roi c chc questa Bcndazzi 11 abbia veramentc dei gran
mczzi pc rchc la Fcnicc non la scrittu ra? Certo la Sanchioli colle sue po­
se, com'Ella dice, michclangiolesche, non andrebbe afiatto per Bianca, c,
c redimi non tr overemo che diflicilmente partc per lei. [ABBIATI II pp.
62-63]

Appare strano chc Verdi, consapevole dclla pericolosita che l'ar­


gomento dcl Roi s'amuse poteva rappresentare agli occhi della cen­
sura, non si preoccupasse di premunirsi rivolgendosi egli stesso alla
Presidenza della Fenice per ottenere l'approvazione. Forse si fidava
di Piave e dellc sue amicizie « in.Buenti ». Forse preferiva le vie di­
plomatiche non ufficiali, le trattative private, le mediazioni segrete.
0 non si trattava forse, conoscendo il seguito della storia, di una
tattica premeditata dal compositore al fine di precostituirsi un alibi
da presentare al momento opportuno, cioe quando sarebbe stato
ormai troppo tardi per musicare un altro argomento? ... Quanta al­
la prima donna che avrebbe dovuto sostenere ii ruolo di Bianca, Ver­
di gia cominciava a prcoccuparsene per conto proprio guarclandosi
____ L_
__ _ _.__ u '"> • . IJ. _,._

Rigolmo 1 99

dattorno alla ricerca dell'interprete adatta. Non altrimenti potrebbe


spiegarsi la seguente lettera di Bonola a Marzari:
[170]
Milano li 13 Maggio 1850
All'Ill.mo Sig.' D: Carlo Marzari [ ... ]
In Milano si e sparsa la voce che il Maestro Verdi voglia scrivere l'ope­
ra pel p0 Carnevale per la prima Donna Sign Cruvelli. Io non presto fede
a questa cosa, mentre essendovi scritturata la Sanchioli e conoscendo
qwmte pretese abbia la Cruvelli, che avendola trattata pel p.° Carnevale
di Genova, stagione corta, per la nuova Impresa dd S. Michele Canzio,
mi ha chiesto p 25/m, ho fondamento a crederla una chimera. Pero e
cbl

mio dovere renderla di cio consapevole anche perche nel caso fosse vera
la cosa non incagliarla colla trattativa per Genova.
Se !'opera di Verdi avesse luogo in Quaresima, e semprecche stia quan­
ta sopra per la Cruvelli, questa andando a Genova il Carnevale sarebbc
libera la Quaresima e potrebbe venire Costl in tempo, Facendo egli un
vantaggio tanto all'Impresa di Genova che a Cod.• rispetto alla paga che
limiterebbe avendo le due stagioni -
[ ... ] o.mo ed Obb.mo Ser.e
G.B. Bonola

Sempre in maggio si fa vivo il baritono Varesi da Modena,31 in


procinto di cantare a quel Teatro Comunale la Luisa Miller insieme
al tenore Settimio Malvezzi (che ne era stato il primo interprete in
dicembre a Napoli), al soprano Teresina Brambilla (proprio la fu.
tura Gilda!), e il contralto Annetta Casaloni (che per l'occasione in­
terpola nella Miller l'aria di Cuniza dall'Oberto, e della quale la
stampa teatrale vanta oltre ai pregi vocali anche la « singolare avve­
nenza »). 39 Varesi si rivolge a Verdi per richiederlo di un parere sul
libretto di De Lauzieres propostogli in aprile e per invitarlo alla pri­
ma rappresentazione modenese della Miller. II compositore replica
il 27 maggio:
Cattivo consigliere! che io lascio i miei campi, la mia casa, la mia pro­
fonda solirudine per venire alla 1.• rappresentazione della Miller? ... Cer­
to sarei compensato dal piacere di sentire te ed i tuoi compagni, ma... tu
capisci! ru conosci i miei gusti... tu sai quanto amore ho... pel teatro...
quando ne sono lontano!! ... Vi auguro, e mi auguro esito felice e buona
notte alla Miller che, ti confesso, amo molto!.
Scrivero in carnevale a Venezia e credo l'argomento sara magnifico, se
la Censura permettera...
Ho letto e riletto il Baldassarre che trovo bcllissimo, salvo alcune lun-
201

lettera del
200 Lt botttgo dt/111 music, Rigoletto
ra ne lla
d'I cu1• p arle
gagini.40 Bci versi, mo lto fuoco, molt' rdore. Pcccato che il so getto non gia trovata quella « tinta mus1. c a 1e »
mi convenga. Ho scritto Nabucco, e non posso p1u scriver e sogetti ba­ 24 agosto a Marzari:
biloncsi ! - - Cremona, 3 giugno 1850
[ ... ] [ Auto graf o : Accadem ia Musica le Chigi ana, Siena ] ente ! ...
Ricevo la tua dcl 14 M aggio. Finalm . a sccna •• nt::-' per il s
acco.
Non avere o stacolo ne p l di v • s •
1o n: dell
liera1 .
1

Stai pure attaccato. al franccse c non sb ag ssa tenere R01 s'amuse che sa-
er a
Nel fra ttempo l'editorc.Ricordi - risolta con Verdi la qucstionc
d ei noli e accettato il contratto per quell' op era nuov a chc il compo­ I n quanto al uto1o quand non ° i po .
Tte I.AilMsogett o e in quella
s
al edivone di Val-
sitore aveva proposto un anno prima a Flauto p er il S an Carlo di rebbe hello... il t itolo deve ess ere necessa �1ame utto
Napoli, m a tuttavi a ignaro ancora dclla mome nta ne a sospcnsione dcl lier, ossia per csser piu corto LA M�ed5w� f licc padr e che pia nge l'ono­
n
e

malcdizionc che diventa anche mor . maledice,


proge tto v erdiano di un Re Lear con Camm arano - av eva avvi ato ;/I corte c he il padre
e n

trattative co n Filippo Danziger, rappresentante dell a deputazione re tolto alla sua figlia, deriso da un buff�ne spaventosa i1 bufione • mi sem-
e questa malcuu. _.J:_ •1one coglie m • una mame44ra
dcl Teatro Grande di Tri este, scrivcndogli sin dal 13 aprilc: dc l s o grand e. B ada
he La Vallier non deve
bra l e gr en-
e clire pochissimc parole
comparir e (come nel francese) che duc volte
mor a e an a omm

[ ... ] A cod. Grande Tc atro n o n si dicde ma i un'Opera scritta cspres­


f atiche prof etiche. . . maledizione. Non ho tempo
0

samentc dal Maestro del giorno, l'illustre Verdi. Io posso rie mpire que­
sta p er cosl dir e lacuna ne i f asti di cod teatro o ffr endole un a nuova Ope­ Ti ripeto che tutto il sogetto 5t8 10 quellatutto. Prescnt_ a urc alla Pr e-
dirti altro. Vieni a Busseto e combincrcmm o
0

ra che il sudd. Ma estro sta componendo per me so pra soggett o tratt o da


il og o. Fa p e o � presto assa 1. �ieni qui chee
sidenza e Polizia lecitudine
0

una trage dia di Skaspeare ,4 1 e che verrebbc egli stesso a porre in scena 1sogna est rema sol
r st

forse a;r o a f arti fare un altro lavoro, ma b


s ett

n el pross. vent0 Novembre. Non e questo un caso da assimilarsi a quel­


segretczza . [ABBIATI II pp. 63-64]
0

lo del Corsaro, Spart it o che il M0 Verdi aveva gia com pos to senza nes­
sun scopo e che percio non venn e n eppur e a mettere in sc ena. Se la mia on
. a fine . di questa lettera n
o f:I erta l e aggrada, voglia dirmi qu al n olo mi corrispond erebb e, e quali « L' altr o l avoro » cu1 Verdi allud e. a11 ch
o pera nu o va P�;tulta
con _Ricordi , cioe uella
e
sarebbcro gli artisti scritrura ti per l'Aurunno che avrebbero ad eseguirla. uo sse che l' di T i ­
na v1sdo , c�>n il teaJo
l'editore viene trattando , come s e appe
e re
Questa mia of:Ierta dovrebbe tanto piu interess arla in quanto che in tal
r e
­
p
m to h
ra ere e s1a d'argo
modo Tri este prevere bbe Vene zi a con un 'Opera nuova di V er di, dove egli ste per la stagio n e d'autunno e che anco del temp o e 1•·im pegno gia
en s a

scrivera in Carnevale. [... ) [Autografo : Musco Teatrale V erdi, Trieste ) rettezza


kesp eari ano ••s Considera ta la. rist . 1 dI' affidar e l'« altro lav oro » a
contra lto co� V enezi_a, V erd1 t1Sdi Ve maran , ma s o pr a ttutto pre-
La trat tativa di Ricordi con Tri este pros egue per tutto il mese di Piave, ben p1u sollec1to e docil e . am ?1 ano,. in ari tempo il
maggi o e vi ene perfezionata alla fine di giugno do po la scritturazione
di una c ompagni a di c anto acce tta, almeno in gran parte, a V erdi.41
sente a Bus seto p er lav or
are al hbre �to ven

compositore consiglia C�mm�rano di ?r. calma e :�ncentrazione.46


d
s�spen ere p J m om ento il
n magg1
Alla l e ttera di Verdi dell'8 m aggi o Piave aveva intanto risposto il Re Lear cui inte nde de dicars1 co• itosam ente p er Busset o
·• (I
' que p ur f� c ip ·
14 entra ndo nel merito dell'ammissibilita del Roi s'amuse e manife ­ Piav e si appresta du .
M aledtzione' sara da lui pre
-
n a ar e e

stando a lcune perple ssita sulla divisione della scen a n ell'ultimo att o, il programma del ROt• s ,amuse • or.a us er 1e �a�i• oru• che ora vedr e-
ella Feruc e - p .
sulla qu estio n e del « sacco » che nell'ultima scen a d el dramma racco­ sentato a11a Presidenza d £
curaz1o m ncevute ne1 ra te
glie il co rp o di Bianca, e sulla scelta del tit olo italiano. La lettera d el m o -. s olo in ag. osto. Quanto alle assi da parte della c en sura s� p:o
libr ettista, forse spedit a p er e rrore al maestro n ap ol etano Vincenzo po circa
l'ammissi'bili'ta!>. dell'arg om ento • anto ge-
Cape cel atr o tarda ad arrivar e a Buss eto.43 Ed e solo il 3 giugno che sol o pr e sum er e che si tr a
ttasse _ di acce�tamenlv�b li al�:tra di ac­ :die m
,
Ver di l o riscontra da Cremo na con parole dire ttamente ispirate alla nerici e a c a r attere interloc
uto no . S ta di frto
n abilita e si
e

prefazio ne del dramma original e di Hugo, che rivelano come il com­ contentarsene, lascian do_ n _ al libr�tY,sta 'inter3r::� ; l'ope;a per
unpresa . opera per
e

st rutture portanti accing e subito alla dopp1a


po sitor e avess e ormai le ide e b en precise sulle
dell'azi one tragica da musica re; si puo anzi aff ermare che egli avesse Ve n ezia .
202 La bottega dtlu mu.sic•

Ma ben altra minaccia che non quella della censura si affaccia per
il momento sull'orizzonte veneziano: causa la mancata assegnazione
del sussidio governativo occorrente per completare i fondi per la
stagione 1850-51, la Fenice si trova in piena crisi finanziaria. La Pre­
sidenza, non potendo concludere il contratto d'appalto con Lasina,
rinuncia alla stagione gia programmata. La notizia, diffusa attraver­
so i giornali teatrali dal seguente « avviso » della Presidenza in data
3 giugno, desta immediato scalpore:
(171]
Le condizioni poste dalla Societa Proprictaria del Gran Teatro della
Fenice di Venezia nclla riunionc 14 aprile scorso per l'apertura di qucsto
teatro per il carnevale prossimo 1850 al 51 e successiva quaresima col
consueto spettacolo d'opera con ballo non furono per intcro raggiuntc. -
Cio posto si rendono ccdibili ad altri teatri tutti gli artisti scritturati da
quella Presidenza per la stagione suindicata; e sono Giulia Sanchioli pri­
ma donna, Annetta Casaloni primo contralto, Raffaele Mirate primo te­
nore, Felice Varesi primo basso, [ ... ]. S'invitano le Direzioni e Imprese
Teatrali chc volessero approfittare dell'opera di taluno o di tutti gli arti­
sti suddctti a rivolgersi alla Presidenza stessa, oppurc al signor Bonol61
corrispondcntc tcatrale in Milano, per conoscere le condizioni speciali
d'ogni singolo contratto.48

Verdi e allarmato e chiede informazioni a Marzari:


[172]
Ill.mo Sig' Marzari
Prcsidente al Gran Teatro la Fenice Venezia
Busseto I 4 Giugno I 8 50.
Leggo sui publici fogli che la Fenice restera chiusa nd prossimo carne­
vale, ed i cantanti messi a disposizionc di alrre lmprese. Desidero sapere
dalla Presidcnza stcssa se qucste ootizie sooo vere, ed in tal caso quali
disposizioni, eel intenzioai ha a mio riguardo
Colla piu profonda stima ho l'onore di dirmi
Dev. Servit.
0

G. Verdi

La risposta di Marzari e in data 20 giugno, come da Protocollo N.


363 della Presidenza; manca pero nell'archivio feniceo la relativa
minuta. Si puo comunque presumere che il Presidente agli Spetta­
coli informasse il compositore della risoluzione presa dalla Societa
Proprietaria nella seduta del r 5 giugno, con 44 voti contro due, di
') a _,, C? ,1

Rigoletto 203

sospendere per un mese la cessione degli artisti gia scritturati, in at­


tesa della concessione del sussidio governativo, giusta la notizia pub­
blicata dall' « Italia Musicale » e riportata in « Teatri Arti e Lettera­
tura » del 27 giugno, p. 136: « Lettere da Venezia dicono che nel­
l'ultima riunione tenuta_ dalla Societa dei signori Palchettisti proprie­
tari del Gran Teatro la Fenice, e stato deciso di sospendere sino al
I 5 del prossimo luglio la vendita dei soggetti scritturati per quel
teatro. »
Subentra un periodo d'attesa. Durante il restante mese di giugno
e per tutto luglio i documenti tacciono intorno alla Maledizione, non
intorno fall'opera nuova per Trieste, il cui argomento viene 6.ssato
nello Stifelio. Gia da alcune settimane Piave e a Busseto, ospite di
Verdi, per lavorare a quest'ultimo libretto 49 nonche al programma
della Maledi:done, programma che avrebbe dovuto esser gia conse­
gnato alla Presidenza fenicea se non fosse intervenuta la paralisi cui
s'e appena accennato. II 15 luglio, scaduto il termine per la sospen­
sione della cessione dei contratti gia effettuati, la Presidenza della
Fenice si riunisce nelle persone di Marzari, di Mocenigo (Presiden­
te Cassiere) e di Adolfo Benvenuti (Presidente all'Economia); ecco
quanto si apprende dal verbale:
[I73)
[ ...)
11 Presidente D' Carlo Marzari rappresenta, che a norma della delibe­
razione presa di comune accordo dalla Presidenza il 12 corr1• fu prodotto
a questa I.R. Luogotenenza di Governo il rapporto N° 386 con cui si av­
vertl l'autorita che arrivato il 15 Luglio corr 1• senza che siasi ottenuto ri­
scontro della domanda innalzata al Ministero per l'assegnazione di un sus­
sid.io erariale onde complctare i fondi occorrenti pegli spett. di Carn�
vale, e Quares• 18 50/ 51, la Presidenza non puo ulteriormente protrarre
l'attivazione delle pratiche prescritte dalla societa per la cessione ad altri
Tcatri degli artisti scritturati.
Che il riscontro ottenutooe nel Decreto 13 corrtc N° 6934 oggi ricevu­
to se fa prova dell'interesse di questa I.R. Luogotenenza perche venga
accordato il sussidio che si ricchiese, non rassicura puoto sulla possibilita
di ottenerlo, e lascia d'altronde travvedere che si vorebbe far pesare sul­
la Presidenza la responsabilita delle misure, che il superiore silenzio la
induce ad addottare. -
Di comune accordo vicnc dai ssr1 Presideoti stabilito [ ...) di scrivere
alla Direziooe del Teatto la Scala in Milano per facilitate s'e possibile la
cessiooe cumulativa degli artisti scritturati per questo nostro vagheg­
giata, c sperata dal corrispoodente Bonola. -
204 L,, bottega della music.

Di scrivere a quest'ultimo perche spinga ad immediata ultimazionc le


pratiche incaminate con Napoli per la cessione di Miratc [ ... ] ;
Di scrivere in conformita al Maestro Lauro Rossi che domando il Te­
nore Mirate per la Impresa del Teatro sn Carlo di Napoli. -
Di invitare i giornali l'Italia Musicale, la Fama, la Gazzetta dei Tea­
tri, ed il Pirata a ricordare nei prossimi loro Numeri la disponibilita degli
artisti de' quali si e offerta la cessione coll'avviso 3 Giugno p.p. N° 337
di questa Presidenza. -
C.D. Marzari
A.F.D. Mocenigo
A.D. Benvenuti

Non si conosce la reazione di Verdi di fronte a tale decisione; ma


probabilmente, immerso com'e nella composizione dello Stiffelio,50
non fa nemmeno in tempo a esprimerla perche appena pochi giorni
dopo la situazione della Fenice si capovolge grazie all'assegnazione
del sussidio erariale di 30.000 lire austr. Gia il 25 luglio Marzari si
affretta a prevenire gli appaltatori teatrali Lasina e Fabbrici:
[174)
N° 402
Al S• Gio Batta Lasina appaltatore teatrale Venezia
Al S: • Natale Fabbrici appaltatore teatrale in Padova
Verbali comunicazioni jeri ricevute inducono a ritener tolta ogni di.ffi.
colta che si frapponeva all'apertura di questo Teatro per la vegnente sta­
gione di Carnovale, e Quaresima 1850/51.
Le condizioni disciplinari, e di pcrsonale, alle quali verebbe a un bel
circa concluso l'appalto le sono perfettamentc note, in quantocche ella
prese conoscenza del progetto di Contratto preparato dalla scrivente nel
Maggio dccorso, chc servircbbe di base.
Pure le si ricorda chc la concorrcnza del Comune alla spesa di dota­
zione e condizionata a questo chc il vestiario debba confezionarsi esclu­
sivamentc c per intiero in Venezia [ ... ] . -
Cio prernesso per intelligenza, la si invita a manifestare con offerta sug­
gellata di prescntarsi al Protocollo di qucsta Presidenza non piu tardi di
sabbato 27 corr: la cifra ultima di dotazionc cui intende ridursi. -
Venezia, 25 luglio 1850. C. Marzari

11 28 luglio la Presidcnza riunita provvede a stendere il nuovo pro­


getto di contratto con Lasina, risultato miglior offerente al concor­
so d'appalto, confermando la scrittura per !'opera nuova di Verdi
nonche tutte le altre scritture gia effettuate. Ma intanto il I0 agosto
"------

Rigoletto

la Societa Proprietaria si riunisce a sua volta per decidere l'apertura


del teatro per il prossimo carnevale revocando i due precedenti avvi­
si di giugno e di luglio. Nella seduta viene manifestata qualche criti­
ca verso l'operato della Presidenza, la quale per il momento si astie­
ne dall'assumere decisioni, limitandosi due giorni dopo a comunica­
re ai giornali teatrali la notizia della revoca dei due precedenti « av­
visi »." In una nuova convocazione della Societa, tenutasi 1'8 ago­
sto, viene dapprima respinta a grande maggioranza una proposta di
eleggere « una Commissione di tre Socii estranei alla Presidenza, cui
sia demandato di provvedere al Contratto d'Appalto [... ] ferme in
ogni evvento le scritture concluse, ed approvate dalla societa »; e
quindi accolta la proposta del conte Pietro Giovanelli perche « sia
pubblicato avviso di concorso sui giornali specialmente teatrali per
l'appalto L .. ] prevenendo essere disponibile una dote di £ 150000
[. .. ] e rendendo obbligatoria per l'impresa l'assunzione delle scrit­
ture, o Contratti condusi dalla Presidenza ». 51 Per fortuna del Lasi­
na nessun concorrente si presenta alla gara d'appalto, il cui termine
era stato fissato entro il 3 r agosto; e il 1° settembre lo stesso Lasina
viene invitato dalla Presidenza a effettuare il deposito cauzionale sul­
la base dellc1 bozza di contratto stesa il 28 luglio.
Gia il 30 luglio Marzari si era rivolto a Verdi con lettera la cui
minuta e pure mancante nell'archivio della Fenice; vi supplisce in
qualche modo il riassunto della stessa quale appare al N. 410 del
Protocollo di Presidenza: « Prevenendo dell'appertura del Teatro
pel Carn• e Quares• 1850/51 invita alla produzione del libretto per
la nuova opera d'obbligo ». ! tuttavia da presumere che con questa
lettera Marzari desse pure conferma delle scritture gia effettuate,
quindi anche di quella della Sanchioli, contro la quale Verdi comin­
cia ora a manifestare la propria decisa opposizione. A Marzari ri­
sponde da Busseto il librettista Piave inviando il programma della
Maledh:ione con una lettera accompagnatoria:
(175]
rumo Signore.
Busseto 5 Agosto 18 50
A riscoatro del foglio N. 410, 30 luglio pp diretto all'amico Verdi le
accludo il programma della nuova opera per cotesto graa Teatro La Fe­
nicc. La poesia sara presentata in tempo utile, e per noi non avrassi a
soffrire ritardo.
Verdie malcontento della Saachioli. Egli dice ch'e impossibile cosa ca-
206 La bottega della musica

varne niente in quella parte, e che per lei lo spartito cadra. Ha soggiunto
pure che se avesse creduto di aver la Sanchioli, che non ha mai fatto sta­
gioni intiere ai grandi Teatri, non avrebbe mai accettato la scrittura di
Venezia. Egli aggiunge di pensarci seriamentc, pcrche e d'interesse co­
mune.
Resterebbe a stabilire il titolo dell'opera chc vedra in bianco, e che c
tratta da1 celebrato dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse, sulla cui
ammissione a coteste scene sono stato vocalmcnte assicurato non essere
per in,,orgere difficolta. Verdi vorrebbe intitolarlo La Ma I e d i z i o •
n e , ma io mi confesso a cio renitente e ne preferirei qualche altro. Ab­
biamo peraltro tempo a pensarci, e sara presto combinato.
Colgo questa opportunita p[ er] protestarmclc con ogni rispctto
Um0 Obb0 Servo
F. M. Piave

Appena tre mesi prima Verdi aveva scritto a Piave: « Che importa
se la Sanchioli non va bene! Se dovessimo badare a questo non si
scriverebbero piu opere... ». Ora tramite Piave tiene a dichiarare che
« se avesse creduto di avere la Sanchioli [ ... ] non avrebbe mai ac­
cettato la scrittura di Venezia... ». Una bella contraddizione, non c'e
che dire. Ma e una tattica di Verdi quella di affrontare un ostacolo
alla volta. Allora premeva soprattutto la scelta di un soggetto che gli
stava sommamente a cuore. Ora, scelto il soggetto (pur se non anco­
ra uflicialmente ammesso!), si preoccupa dei cantanti. La preoccupa­
zione di Verdi appare d'altronde fondata: la Sanchioli aveva inizia­
to la carriera come soprano (agli esordi aveva cantato all'Argentina
di Roma in Norma il 2 ottobre 1844; era la stagione dei Due Fosca­
ri, e Verdi aveva scritto a Ricordi il 5 ottobre: « La Sanchioli piace
nella Norma » [ COPIALETTERE p. 42 7 J); ma si era hen presto orien­
tata verso i ruoli di mezzosoprano, trovandosi a miglior agio parti­
colarmente nel repertorio rossiniano: Barbiere di Siviglia, Ceneren­
tola, Italiana in AJgeri (opera, quest'ulti.ma, che aveva cantato, fra
l'altro, nel maggio 1849 al Teatro de la Cruz di Barcellona); le sue
caratteristiche vocali erano dunque hen diverse da quelle che il com­
positore andava immaginando per il ruolo di Bianca ovvero Gilda.
Marzari risponde a Piave il IO agosto (N. 433 del Protocollo di Pre­
sidenza; minuta mancante) avanzando diflicolta circa l'approvazione
politca della Maledizione; ma nel contempo, allarmato dalla decisa
opposizione di Verdi nei confronti della Sanchioli, chiede informa­
zioni su costei all'agente Bonola, che tosto gli risponde:
I' I -J

Rigoletto 207

(176)
Milano Ii 15 Agosto 18.50
All'Ill.""' Sig.' D.' Carlo Marzari [ ... ]
[ ... ] Come Le cstemai di presenza, io non conosco ii merito della S.•
Sanchioli che per fama e per essermi fatto onore presso a quelle Imprese
ove la mandai. Essa fu a Napoli ed ora mi venne nuovamente chiesta. Le
diro che dovetti farle una formale dichiarazionc che era assolutamente
scritturata per Costl mentre la si voleva riconfermare di bel nuovo per
Barccllona. Non ho mancato di domandarne informazioni a tutti gli Arti­
sti reduci da Cola e ne ottenni da tutti l'eguale opinione, cioe che e uo
mezzo soprano chc canta con molta agilita dotata di un timbro di voce
fortissimo e che non ha chi la superi nello stare in sccna.
Non mi sorprende che Verdi abbia mostrato del dispiacere pcrchc abi­
tuato a scrivere le sue opere per soprani sfogati gli rincrescera di dover
scrivere per uo mezzo soprano. Non so poi quante cose egli abbia a ccr­
care. La Sanchioli e un'artista non inferiore a tante altre per le quali scris­
se. Dal canto mio asserisco cio stante le informazioni avute da chi l'ha
veduta ed intesa in Teatro - Non dubiti che dal canto mio non sapra mai
la S• Sanchioli qucllo che si passa. [ ... ]
G.B. Bonola

Di pari data e la replica di Piave d a Busseto, una replica certa­


mente concordata con Verdi:

[177)
Stim0 Signore
Busseto 15 Agosto 1850
Ricevo in questo punto la favorita sua 10 andante N° 433, e sento con
maraviglia non poca, come l'ammissione de! nuovo mio libretto per Verdi,
tratto dal Roi S'amuse di Vittore Hugo possa trovare qualche d.ifficolta.
La ringrazio peraltro della buona disposizione per parte sua, e prendo
coraggio a farle qualche osservazione in proposito, ch'ella si compiacera
far gradire alli altri signori suoi colleghi nonche al Sig'" Conte Podesta
ed alla I.R. Direzione dell'Ordine Pubblico.
La crudelta dell'azione non e senza esempio, poichc Ernani, Foscari,
Lorenzino, Macbet ecc. cc. lo sono forse piu.
II Re Francesco non vi c che storicamente dipinto, e la sua visita a
Bianca e quasi simile ne piu ne meno a quclla di Carlo V ad Elvira.
al
Quanto poi totale dell'azione, tanto a me che a Verdi ed a' Lei ap­
parira moralissima, quando si vedano gli spaventosi effetti dclla maledi­
zione da Saint-Vallier scagliata su Triboletto, il quale si permette insul­
tare un'infelice padre che vienc a cercare riparazione al macchiato onor
208 La bottega della musico

di sua figlia ed all'onta del sanguc suo. Piu morale ccrto di Ernani, di
Foscari ec. ec.
Noi fidati sulle vocali assicurazioni che talc argomento non avrebbe tro­
vato difficolta siamo gia innoltrati ncl lavoro, e Verdi al momento credc
impossibile di cambiarlo, vista la ristrettczza dcl tempo, dovuta special­
mente, alla sospensionc, ed inccrtezza dci destini di codcsto Gran Teatro.
A tutte queste osservazioni mi piace di aggiungerne un'ultima, c forsc
di non minor peso, quclla cioe che la politica vi e affatto cstranea e chc
nel vcrseggiarlo ho tenuto e terro la piu scrupolosa castigatezza.
Nella certezza dunque di ricevere quanta prima l'approvazione di tale
argomento, la prego gradire i complimenti dell'amico Verdi c la sincera
protesta della rispettosa affezionc
Del Suo Um0 Servitorc
Francesco M• Piave

Piave, intimamente a disagio in quanto consapevole della generi­


cita delle « vocali assicurazioni » assunte prima di mettersi al lavoro,
si difende contrattaccando: non solo si richiama alle approvazioni gia
ottenute in passato dalla censura veneziana per alcuni suoi libretti
dove pure vi e « crudelta d'azione », sottolineando la liceita dell'ar­
gomento dal punto di vista strettamente « politico », ma coglie im­
mediatamente al balzo il pretesto della stasi provocata dagli « incerti
destini » della Fenice per ostentare la « ristrettezza del tempo » e la
conseguente impossibilita di cambiare l'argomento. Per tal modo
Verdi, tramite Piave (« fidati sulle vocali assicurazioni che tale ar­
gomento non avrebbe trovato difficolta siamo gia innoltrati nel lavo­
ro ») lascia abilmente intravvedere - lo ha gia rilevato Lavagetto 53 -
la possibilita di una risoluzione del contratto « non imputabile agli
autori ».
Marzari risponde il 20 agosto « partecipando preliminarmente
l'approvazione della Presidenza » (N. 465 del Protocollo di Presi­
denza; minuta mancante), il che non e cio che probabilmente conta ai
fini della definitiva ammissione del libretto. Ne nell'archivio feniceo
ne nell'Archivio di Stato di Venezia s'e trovata finora traccia del pro­
gramma della Maledir.ione (del pari infruttuosa la ricerca del li­
bretto omonimo); mancano altresl documenti che attestino la sua
presentazione in questo periodo da parte della Presidenza alla Dire­
zione dell'Ordine Pubblico per l'approvazione. Dalla lettura dei do­
cumenti superstiti si ricava tuttavia l'impressione che la Presidenza,
scottata dalla crisi di giugno-luglio e d'altronde impegnata a definire
il nuovo appalto e le ultime scritture, preferisse prendere tempo in
Rigoletto 209

attesa del libretto ultimato. Intanto Piave, che e gia « alla meta
del lavoro », lascia precipitosamente Busseto e ritorna a Veoeziat
latore di uoa lettera di Verdi a Marzari, di rincalzo alla sua del 1.5
agosto:
(178]
Sig.' Presidente Marzari
Busseto 24 Agosto I850.
Ho sollecitato io stesso Piave a ritornare in Venezia a solo fine di re­
carle personalmente questa lettera, e dirle distcsamente quanto io non
posso che accennarle in iscritto.
Il dubio che Le Roi s'amuse non si permetta mi mette in grave imba­
razzo. Fui assicurato da Piave che non eravi ostacolo per questo sogetto,
ed io, fidando nella sua parola, mi posi a studiarlo[,] a meditarlo pro­
fondamente, e l'idea la tinta musicale erano nella mia mente trovate. Pos­
so dire che i1 principale, e piu faticoso lavoro era fatto. Se ora fossi co­
stretto appigliarmi ad altro sogetto, non mi resterebbe piu tempo di fare
tale studio, e non potrei scrivere un'opera di cui la mia coscienza fosse
contenta. Aggiungasi che, come le scrisse Piave, io non sono persuaso del­
la Sanchioli, e se avessi potuto immaginare che la Presidenza facesse ta­
le acquisto, io non avrei accettato il contratto. - L'interesse mio, e del
teatro credo sia di assicurare possibilmente l'esito dell'opera, ed allora
Sig.' Presidente bisogna ch'Ella s'interessi onde superare i due ostacoli:
di ottenere i1 permesso del Roi s'amuse, e di trovare una donna (non im­
porta se con cartello, o senza cartello) che mi possa convenire. Qualora
questi ostacoli non fossero superabili credo sia d'interesse comune scio­
gliere i1 mio contratto, e sara un favore particolare che ricevero dalla Pre­
sidenza, e di cui gliene saro gratissimo -
Ho l'onore di dirmi Dev. Serv.
G. Verdi

Verdi dunque non lascia spazio ad alternative possibili: o l'opera


gia scelta con compagnia adatta o lo scioglimento del contratto. La
Presidenza tenta di uscire dall'imbarazzo: per tranquillizzare il com­
positore gli fa pervenire, tramite Piave, notizie rassicuranti in me­
rito all'approvazione politica del Roi s'amuse. Di rincalzo Brenna
si rivolge al compositore in data 27 agosto 55 (N. 47 5 del Protocollo
di Presidenza; minuta mancante): « Piave ti ha gia partecipato che
nemmeno per parte dell'Autorita avremo ostacoli per la produziooe
dell'argomeoto che scegliesti a musicare. Sicche la prima delle tue
difficolta e pieoamente appianata » (COPIALETTERE p. 106 in no-­
ta). In sostanza non era avvenuto niente che potesse realmeote tran-
210 La bottl!ga dt!lla musk•

quillizzare il compositore: la Presidenza e il Podesta si erano limi­


tati per loro parte ad approvare il programma della Maledizione,
ma anziche inoltrarlo direttamente alla Direzione dell'Ordine Pub­
blico per l'approvazione politica, lo avevano riconsegnato a Piave il
quale - come si leggera nella lettera di Marzari dell'u novembre -
« si era personalmente incaricato » di ottenerla. Evidentemente la
Presi.denza, gia ritenuta parzialmente responsabile dall'autorita go­
vernativa della crisi estiva che aveva rischiato la chiusura del teatro,
voleva evitare in tutti i modi nuove responsabilita d'ordine morale
e politico anche indirette, scaricandole sulle spalle del servizievole
Piave. Comincia cosl a delinearsi il gioco delle parti: da un lato Ver­
di pervicacemente attaccato al dramma scelto e garantito dal contrat­
to, dall'altro lato la Presidenza preoccupata di aprire puntualmente
il teatro e di garantire le scritture; nel mezzo il buon Piave a fungere
eventualmente da capro espiatorio. Quanta poco rassicuranti fossero
le ulteriori informazioni assunte dal librettista « per parte dell'Au­
torita » si vedra piu avanti.
Ma intanto resta ancora da superare quella che Verdi aveva de­
finito la « seconda difficolta », e cioe la scritturazione di una nuova
prima donna in luogo della Sanchioli. In proposito il compositore ri­
scontra la lettera di Brenna del 27 agosto:
[179)
Car. Brenna
Busseto 30 56 Agosto z850
Godo che le difficolta vadino appianandosi sul sogetto: e vorrci chc
s'appianassero anchc sul secondo sogetto. Credeva che avcndo proposto
la De Giuli 57 mi fossi spiegato abbastanza, e non pcnsava che alla Fenicc
si scritturassc un'artista scnza aver fatto una stagione o al S. Carlo, od
alla Scala - Come si fa, tu dici, ad escluderla dalla Luisa Muller, e dal­
l'opera d'obligo?! Faccia pure la Luisa ... ma sull'opera nuova che diritti
puo averc? .. Mettete sul cartellone un'altra donna, anchc una debuttante
purche mi soddisfi, e voi vcdretc sc io saprei cscluderc la primissima. Del
resto non intendo menomare il merito alla Sanchioli: io sono disposto a
concederle tutto quello cbc le da il mondo: dico solo chc Ella non potra
far bene la mia opera nuova.
Pensiamoci seriamcnte: e interesse tanto mio che della Presidenza. Voi
sapcte che un passo falso puo rovinare tutto ... Addio Addio. Saluta Pia­
ve, e le scrivero presto. Ad.
G. Verdi

Nel frattempo Marzari, piuttosto restlo dal prendere decisioni rapi-


Rigo�tto 211

de e meglio incline ad affrontare i problemi con diplomazia, si rivol­


ge a Bonola (e il 31 agosto):
[ 180)
No 472
Al sr Gio Batta Bonola Agente teatrale Milano
[ ... ]
La Sanchioli mi fece chiedere di debutare in uno spartito di sua scel­
ta. - Io gli feci rispondere che per le leggi organiche di questo Teatro,
non puo accordarsi ad alcuno la scelta di debuto. - Che d'alrronde tale
condizione non era accordata nella sua scrittura, e che lo Spartito col qua­
le si aprira la Stagione sara la Luisa MiilJer di Verdi. -
La Sanchioli scritturata in qualita di prima donna soprano assoluta non
puo rifiutarne la parte. - Ma pur troppo sento, e dal Maestro Verdi, e dal
Sr Fernandez, ch'ella ha diretto a me quale aspirante all'appalto, che non
e assolutamente nei suoi mezzi. -51E questo un grave imbarazzo perche se
la Luisa scritta per la Gazzaniga non le sta bene, meno gli si addattera
la parte di Editta nell'Allan Cameron scritta per la De la Grange.59
Sarebbe per la Presidenza, e per l'artista doloroso, che dovesse aver
dispiaceri dopo andata in scena. - Sicche la invito ad interpellarla espli­
citamente se possa o meno assumersi la Parte di Luisa. - In caso negativo
bisogna che d'accordo pensiamo al rimedio. -
None dell'interesse dell'artista nemmeno, che l'Impresa scritturi un'al­
tra prima donna a perfetta vicenda, perche Verdi avendo per contratto la
scelta degli artisti in servigio del Teatro, scieglierebbe senza dubbio l'al­
tra, che fosse soprano deciso, e Malipiero ne' seguirebbe forse l'esempio,
sicche la Sanchioli potrebbe passare la stagione senza cantare, o essere
impiegata nella sola Opera di ripiego.
Cio ferirebbe troppo vivamente il suo amor proprio, e pero desidero
che si eviti tutto quelJo che puo tornarle di danno. - Ella tratti con av­
vedutezza questo affare, e veda se la signora ·piuttosto the esporsi ad umi­
liazioni amasse meglio di sciogliersi da suoi impegni. -
Al caso proponga una sostituzione, escludendo affatto le voci di mez­
zo soprano. -
E inutile che le raccomandi la prudenza. Ella deve fare le necessarie
indagini presso l'artista come per interesse proprio, e senza dire di esser­
ne incaricato dalla Presidenza, affinche se la Sanchioli s'impegna di fare le
suddette due parti, venga alla piazza di buona voglia, e senza risenti­
menti. - [ ... ]
Venezia 31 Agosto 1850 [Marzari]

Come si puo osservare, il sondaggio del Presidente e volto in sostan­


z a a premunirsi in vista di eventuali pratiche per lo scioglimento del
212 La bottega de/la musica

contratto. Bonola risponde immediatamente annunciando le misure


preparatorie per tale scioglimento e un mezzo impegno con il sopra­
no Rovelli:
(181]
Milano li 3 Settembre 1850
All'Ill.mo Sig: D: Carlo Marzari [ ... ]
Mi affretto riscontrare al preg."'° di Lei Foglio 31. spirato Agosto or
ora pervenutomi.
La Sig. ra Sanchioli venne sempre da me proposta qual mezzo soprano
cantante di un merito incontrastabile dotata di sorprendente agilita e di
potenza di voce in pari tempo. In quanto all'opera della Luisa Miller es­
sendo questa scritta per la Gazzaniga che e un soprano giusto puo la San­
chioli benissimo eseguirla, ma riguardo a quella scritta per la Dela Grang
che e soprano sfogato e impossibile possa cantarla.
Siccome la Sanchioli e un'Artista delle piu distinte per talento e per
squisita educazione conviene trattare con tutta la politica e massima con­
venienza. Ho quindi divisato di scrivere alla Rovelli soprano acutissimo
attualmente a Verona, onde mi mandi sotto il suggello della secretezza le
di Lei pretese, procurando di tenerla a bada fintantocche giunga a Milano
l'Impresario di Lisbona, che attendo a giorni. Allora gli parlero della San­
chioli; lo invogliero di prenderla, indi parlero alla Sanchioli dicendole che
io sapro adoperarmi per modo di scioglier[l]a dal contratto con la Nobile
Presidenza. In tal maniera la ridetta Sanchioli di nulla sospettera e facil­
mente potro accomodare ogni cosa - Questo modo di comportarmi spero
sara per aggradirle
[...] Per darle una prova che la Sanchioli puo benissimo eseguire la
Miller [ ] 60 che a giorni andra in scena al Carcano [ ] 60 spartito la
S.• Gariboldi che e un mezzo [soprano] meno esteso della Sanchioli 61 -
[ ... ]
G.B. Bonola

Di fronte alla prospettiva che la Sanchioli possa eseguire la Luisa


Miller Marzari e ancora piu deciso, e risponde a Bonola quasi fa­
cendo un passo indietro:
(182]
N1 �79, 481
Al Sr Gio Batta Bonola Agente Teatrale in Milano
[ ...]
Approvo le misure preparatorie da lei prese per lo scioglimento della
Sanchioli. Non entri pero in verun impegno positivo, ne per la cessione a
Barcellona di questa artista, ne per la scrittura della Rovelli. - Credo che
Rigoletto 2r3

quest'ultirna non abbia per se tutti i voti dei componenti la Presidenza, i


quali non converebbero forse sullo scioglirnento dalla Sanchioli se non
nel caso di sostituirvi una donna di merito, e cartdlo assolutarnente mag­
giore. -
Le difficolta d'altronde minorano, dacche ella mi assicura che la San­
chioli puo cantare la Luisa senza alterazioni. - Per le Opere nuove, i mae­
stri, compreso Verdi, dovrebbero addattarsi a scriverle nei rnezzi dell'arti­
sta. - E se tutto si riducesse all'Allan Cameron, sarebbe forse dell'inte­
resse dell'Impresa di scritturare per quel solo spartito una artista che li­
mitasse d'assai le pretese per far carriera. -
Cio tutto concilia a non correre per le poste in questo affare, sul quale
ella vorra attendere mie nuove istruzioni prima d'entrare in impegni. -
La dilazione ricchiesta dalla Ruvelli ce ne' offre anche l'opportunita. [ ... ]
Venezia 8 7mbre 1850 [Marzari]

Ma era solo una pia illusione, come ora vedremo, quella di Mar­
zari nonche di Bonola, che la Sanchioli potesse cantare la parte pro-
tagonista della Miller senza alterazioni ... E sara proprio la stessa
Sanchioli (cui Verdi dovra dir grazie, hen piu che al tentennante
Marzari) che prendera la decisione di sciogliersi dall'impegno con la
Fenice. Intanto, rispondendo a Marzari, Bonola sollecita una riso­
luzione definitiva:

Milano li 11. Settembre 1850


All'Ill.mo Sig' D! Carlo Marzari [ ...]
[ ... ] E duopo che pel giorno 2 3. o 24 corr.1• io possa essere in grado di
trattare o no la cessione della Sanchioli mentre a quell'epoca vi sara in
Milano l'incaricato di Lisbona. Anche per Barcellona potrebbe ancora
combinarsi - La Sigr• Sanchioli ritornera dalla Campagna ai primi del­
l'entrante settimana e sentiro come le stia la parte della Luisa Miller che
io ritengo possa eseguire senza alterazioni. Ove poi si effettuasse lo scio­
glimento del contratto qui le propongo le prime Donne di cartello che
sono tuttavia disponibili pel p° Carnevale - Novello Clara - Gazzaniga
Malaspina - Bortolotti Geltrude = Gruitz Carlotta - Brambilla Teresa
= Donatelli Salvini = Castellan Annaide - Cruvelli Sofia ove non resti
a Genova cosa che si decidera il r5 del corr.1•. Voglio lusingarmi che ac­
cadendo il detto scioglimento si dipendera da me per la scritturazione
d'una al rimpiazzo, mentre se accadesse per mezzo di altri Agenti si di­
rebbe che avendo io servito male la Nobile Presidenza, questa si e diretta
ad altri per rimediare al male da me fatto nel procurare la Sanchioli AI­
tista che ha molti nemici. [ ...]
G.B. Bonola
214 La bottega deUa musica

Marzari non sa prendere ancora una risoluzione; questa la sua rispo­


sta a Bonola in data 13 settembre:
[184]
N ° 487
Al Corrispondente sr Gio Batta Bonola
Prima del 24 corr: 1• le comunichero le definitive decisioni della Presi­
denza sulla convenienza di cedere, o no la Sanchioli ad altro Teatro. -
Frattanto fra le artiste proposte in sostituzione colla gradita sua II corrte
credo di doverle osservare, che non si potrebbe pensare ne alla Novello,
ne alla Salvini Donatelli, perche ambedue mezzi soprani come la San­
chioli. -
La Gazzaniga canto gia alla Fenice nel 1845/46 62 e £u tolerata, ma non
piacque, quantunque avesse in confronto per donna della stagione la
Montenegro, che fece quel gran fiasco.63 -
La Bortolotti, e la Brambilla cantarono nei Teatri secondari 64 ove fu­
rono plaudite, ma senza aver destato entusiasmo. Sarebbe quindi perico­
loso il darle ora al1a Fenice ove si paga ii viglietto a prezzo sei volte mag­
giore di quello pel quale furono sentite. -
Restano la Gruitz, la Castellan, e la Cruvelli. - Credo che esclusa la
Gruitz comecche di cartello tutto al piu eguale al1a Sanchioli, fra le altre
due verrebbe data la preferenza alla Cruvelli - Dopo il 15 corr." mi dica
dunque s'essa resti, o no a Genova [...]
Venezia 12 7mbre 1850 [Marzari]
P.S. Quando mi scrive mi sappia dire quale artista sia certo Pons Bas­
so profondo, che se non erro canta presentemente al Carcano nella Luisa
Miller.
La lettera di Marzari s'incrocia con una, in pari data, di Bonola,
dalla quale apprendiamo il rifiuto della Sanchioli a sostenere il ruolo
protagonista della Miller:
[185]
Milano li 13 7mbre 1850
All'Ill.mo Sig.' D.' Carlo Marzari [...]
La Signora Sanchioli £u a sentire la Luisa Miller ed in seguito mi disse
apertamente che piuttosto che fare un tale spartito essa si scioglie dal
contratto. Era furiosa per questa scelta. Aggiunga che un Cugino di es­
sa le scrisse avvertendola che il M0 Verdi non era ben prevenuto intorno
al suo merito, per cui anche questa cosa contribuiscc a metterla del peg­
giore umore del mondo.
Si compiaccia adunque V.S. Ill.ma ad indicarmi come debba contener­
mi in tale emergente, come pure se si cambierebbe in altra la scelta del­
la Miller -
[ ...] G.B. Bonola
---�_L___.__...._. ff
-
""

Rigoletto

Marzari, che non vuolc assumersi da solo la responsabilita dello


scioglimento del contratto con la Sanchioli senza aver prima sentito
il parere degli altri due Presidenti, riscontra la lettera di Bonola nei
seguenti termini:
[r86)
No 491
Al sr Gio Batta Bonola [ ... J
[ ... )
Ora partecipo subito a miei colleghi il rifi.uto della Sanchioli di assu­
mere la parte di Luisa Miller. - Se vogliamo e fuori di tempo, perche des­
sa si e scritturata come prima donna soprano assoluta, e sc la parte e di
soprano giusto non puo rifi.utarla. -
Ad ogni modo io non voglio assumermi la rcsponsabilita dello sciogli­
mcnto di questa artista, e desidcro prima di dccidcre qualche cosa senti­
re cosa ne' p_ensino i miei compagni. - Ccrto intanto non si puo assoluta­
mente rinunziare al divisamento di dar la Luisa Miller nella sera di S1
Steffano. • E quella !'opera generalmcntc desiderata, e che fu imposta co­
me obbligo assoluto all'Impresa.
Ora piucche mai desidero sapere se la Cruvelli rimane, o no libera d'im­
pegni con Genova pel prossimo inverno. [...]
Dolo 20 7mbre 1850. [Marzari]

Contemporaneamente il Presidente informa Lasina della rinuncia


della Sanchioli a cantare Luisa Miller, e interpella Mocenigo, che ri­
sponde indirizzandosi a Brenna:
(187]
Alvisopoli li 23/9/50
Caro Brenna
[ ... ] In quanto alla Sanchioli vcdo io pure il caso brutto
a Non dare la Luisa, scontro certo col, pubblico
b Obbligare ii Lasina ad altra donna avcndo preso la Presidenza la
Sanchioli, approvata anche dalla Societa, cosa non assistita dal diritto
c accettare una sostituzione con soprano sfogato in artista di minor
cartelo, senza approvazione sociale, censura[?) sicura, e calunnia d'in­
tclligenza coll'impresario.
Io non saprei dare consiglio ignorando all'eccezione della Cruvelli chi
sia di be) nome disponibilc.
Non veggo che due sortite; o scrittura aggiunta di altra donna di be1
talcnto, e di secondo cartello a carico dell'Impresa, o persuasione al La­
sina nel suo intercsse di fare uno sforzo prendendo alla prima una gran­
de arrista e sciogliendo la Sanchioli. Coll'assunzione di una altra prima
216 La bottega della musica

donna in aggiunta alla Sanchioli si assicurerebbc la Luisa, e !'opera nuo­


va del Verdi, si avrebbc inoltre gara. Ripeto da ogni lato vedo malaoni, e
non saprei dare avviso, e molto meno fino a che non abbia parlato ii La­
sina direttame interessato.
[... ] M[ocenigo]

Succede una fase di stallo. Nessuno osa prendere decisioni. Il 28


settembre la Presidenza fa pervenire, tramite Bonola, una lettera al­
la Sanchioli che ne accusa ricevuta con un biglietto di ringraziamen­
to in data 3 ottobre rivolto a Bonola stesso e da questi trasmesso al­
la Fenice (Busta Spettacoli 26). Si ignora il contenuto di quella let­
tera, mancando la relativa minuta nell'archivio feniceo; ma si puo
forse intuirlo sulla base della lettera di Marzari del 30 agosto (doc.
180) e soprattutto di due brevi missive di Bonola, entrambe del 3
ottobre, con le quali l'agente ribadisce il rifiuto della Sanchioli a can­
tare la Luisa Miller. La prima e diretta a Brenna:
[188)
[... ] La Cruvelli rimane a Genova anche nel Carnevale, dunque non
vedo altro scampo che nella brava Salv[ini] 65 insistendo la Sanchioli di
non vole·r fare la [Miller] 65
[... ] G.B. Bonola

La seconda a Marzari:
[189)
[... ] Oggi ho saputo per certo che la Cruvelli si e accomodata coo
Canzio per cui rimanc anche oel p0 Carnevale a Genova.
La Sanchioli insistc di non voler cantare la Luisa Miller perche dice
esserc un'opera da ammazzare gli Artisti.
[ ...] G.B. Bonola

Rimane tuttavia la possibilita di ottenere la Cruvelli almeno per il


periodo di Quaresima. Ma intanto la Sanchioli cava, come si suol di­
re, la castagna dal fuoco e il 4 ottobre si rivolge direttamente alla
Presidenza della Fenice ribadendo il proprio rifiuto a cantare la Mil­
ler e chiedendo essa stessa lo scioglimento del contratto (N. 482 del
Prot. di Presidenza; lettera mancante).
11 5 ottobre la Presidenza si riunisce insieme al Podesta Correr e
d��sce con La_sina le _con<µzi �ni d'appalto per la stagione 1850-51.
S1 nportano qw quegli arucoli che hanno piu diretta attinenza con
la vicenda del futuro Rigoletto:
Rigoletto 217

(190)
Venezia 5 Ottobre 1850 {cinquanta)
Nelle stanze ad uso d'ufficio della Presidenza de) Gran Teatro la Fenice
[ ... ]
1 o: 0 [. •• ] La seconda opera della stagione sara prodotta non piu tardi
del giorno 18 Gennaro; la terza Ope ra, che potra esser quella apposita­
mente scritta dal Maestro Giuseppe Verdi, sara prodotta il 20 febbraro
circa; la quarta non piu tardi del 10 Marzo. - [ ... ]
[ ... ]
I 3° [... ] La Signora Sanchioli pero avendo con lettera 4. Ottobre corr.•
diretta alla Presidenza dichiarato di non poter assumersi la parte di Lui­
sa, nell'Opera definitivamente stabilita Luisa Muller, c ricchiesto lo scio­
glimento della Scrittura, la Presidenza non avendo dopo la fattane ces­
sione all'Impresa, alcuna ulteriore ingerenza diretta coll'Artista, ha ri­
messa la domanda al S:' Lasina per quei provvcdimenti che reputasse di
suo peculiare interesse, ed allo scopo di avere analoghe proposizioni di
sostituzionc a tutto carico dell'Impresa.
In conseguenza di cio S.E. ii S:' Co: Podesta c la Presidenza dichiara­
no accette le seguenti quattro Artiste per la scelta di quella che dovra
s ostituir la Sanchioli:
Cruvelli Soffia
Brambilla Teresina
Salvini Donatelli Fapny
Boccabadati Augustina
Nel caso pero che riesca all'Impresa, o per essa alla Presidenza di scrittu­
rare la Cruvelli, verranno accordate facilitazioni negli obblighi deterrni­
nati dal Contratto d'Appalto corrispondenti all'Importare di £ 5000
cinque rnila.
[ ... ]
I 7: 0 Ritenendosi fin d'ora approvati i libretti delle Opere Allan Ca­
meron, e Luisa Miller, ed i Programmi dei Balli Catterina, o la figlia de!
Bandito, e Gisella, nel mese di 9mbre p.v. dovra l'Appaltatore rassegna­
re per l'approvazione, ed accettazione della Presidenza de! Co: Podesta
ed I.R. Comando Militare i libretti delle altre due Ope re d'obbligo da dar­
si nella stagione, di cui si tratta, ed i1 Programma del terzo Ballo, libera
anche in cio l'approvazione, ed accettazione della Presidenza, Co: Pode­
sta, ed I.R. Comando Militare sia in tutto che in parte, e senza vincolo
di giustificare il rifiuto. -
I n caso di rifiuto in tutto, od in partc, dovra l'appaltatore entro il
successivo mese di Decembre csibire altri libretti, e programmi in sosti­
ruzione ai non approvati, ed o mancando a cio l'Appaltatore, o non veri-
6candosi l'approvaziooe anche di questi, la Presidenza, il Co: Podesta, c
l'I.R. Comando Militare fisseranno essi a tutte spese dell'Appaltatore
stesso, quelli che trovcranno piu convcnicnti ad assicurare il buoo servi-
218 La bottega deUa musica

gio del Teatro. - Sara poi cura della Presidcnza di riportare pei suddetti
libretti, e programmi l'approvazione della Censura d'ordine pubblico. -
x 8: 0 Gli Artis ti tutti componcnti le Compagnie di Canto, e Ball� d<:
vranno trovarsi alla piazza di Venezia non piu tardi del giorno 6 set D1-
ccmbre 1850. -
Il Maestro Giuseppe Verdi, dovra trovarsi in Venezia non piu tardi
del gioroo 31 Gennaro 1851. - [ ... ]
I Maestri di Musica assisteranno alle tre prime rappresentazioni almc­
no dclle loro Opere [ ...]
[ ... ]
20.0 Qual Pittore, resta approvato lo Scenografo S: r Giuseppe Bertoja
che dovra dipenderc per l'esecuzione delle scene, dai consigli del Profes­
sor S: r Francesco Bagnara incaricato della sorveglianza della scenografia. -
[ ... ]
26: 0 La prova generale d'ogni spettacolo sara eseguita a porte chiuse,
e senza l'intervento di alcuno chc non vi sia addetto, al piu tardi nella
sera antecedente alla prima rappresentazione di esso Spcttacolo col vestia­
rio compreso anche quello delle prime parti, scenarii tutti, attrezzi, ed
illuminazione.
[ ... ]

Sul fronte di Busseto durante il mese di settembre scarseggiano i


documenti. Fervet opus: Piave sta portando a termine il libretto del­
la Maledizione, e il 29 settembre, nel trasmettere a Ricordi il libret­
to ultimato dello Stiffelio, informa:
[ ...] Scnto probabile che la Cruvelli sara sostituita alla Sanchioli per
questo Carnovale alla Fenice. Anche di cio Verdi ne sara contento. Del
libretto la Maledi1.ione non mi manca che mezzo atto, e poi sono in por­
to. [ ...] (Autografo: Archivio di Casa Ricordi, Milano]

Verdi e a sua volta impegnato a portare a termine la composizione


dello Stiffelio; ma trova tuttavia il tempo di recarsi a Bologna alla
fine di settembre « dietro un compenso di 100 Napoleoni d'oro of­
fertigli dall'impresario Lanari » (COPIALETTERE p. II6 in nota) per
porvi in scena a quel Teatro Comunale il Macbeth 66 con la Barbieri
Nini (la protagonista della premiere fiorentina del 1847) e la Luisa
Miller, nuova per Bologna, pure con la Barbieri Nini e col tenore
Malvezzi (a sua volta protagonista della premiere napoletana).67 E
da Bologna il compositore riscontra una lettera di Brenna (la cui mi­
nu ta e mancante nell'archivio feniceo) a proposito della prima donna
per Venezia; essendo la De Giuli ormai scritturata altrove,61 oltre al
• . 0 .. ,.

Rigoletto 219
nome della Cruvelli vengono fatti quelli di Fanny Salvini Donatelli,
di Teresina Brambilla e di una Boccabadati che per la Fenice e Augu­
stina, che Verdi confonde con una inesistente Ernestina, e che Vare­
si, marito di Cecilia Boccabadati, raccomandera poi come Virginia
(confusione che si spiega col fatto che la celebre Luisa Boccabadati
era madre di tre giovani cantanti: Augusta, Virginia e Cecilia, ma­
dre quest'ultima, a sua volta, di Elena e di Giulia...):
(191]
Car. Brenna
Bologna 5 Ott. 1850
Nulla io posso dire della Cruvelli che non l'ho mai sentita. L'opinione
generale e che sia una buona cantante ed una donna pazza. Ti diio fran­
camente che io non amo queste caricature alla Malibran che non hanno
che le sue stravaganze senza nulla avere dd suo genio. Scrivere un'opera
per questi cervelli bizzarri e cosa che fa spavento. Una parte che non in­
tendano sono capacissimi di trascurarla, e far cadere !'opera. Mi ricor­
e
do d'un'altra Tedesca che ora principessa a cui non piaceva il Terzetto
finale d'Ernani: forse voleva un Rondo, ed intanto il povero Ernani fu
orrendamente trattato la prima sera 69 - Del resto nella quasi certezza in
cui vi trovate di non avere una donna che possi appagare le esigenze del
vostro gran teatro non voglio si dica che io mi sono opposto alla scrit­
turazione della Cruvelli.
In quanto alle altre due, voi conoscete la Teresina Brambilla e sapete
meglio di me se puo convenire al vostrq gran teatro. Pero fra le due che
proponete la Brambilla canta meglio ed ha piu talento -
Se hai occasione di scrivere diriggi pure a Busseto ove io mi trovero
fra tre o quattro giorni. Ad.
G. Verdi

Brenna risponde il 6 ottobre (N. 525 del Protocollo di Presiden­


za), ma pure la minuta di questa lettera risulta mancante. Nel con­
tempo il segretario della Fenice si preoccupa d'informarsi anche sul
conto della Casaloni e ne scrive al baritono Varesi, impegnato a Ro­
ma nella stagione autunnale del Teatro Argentina; Varesi risponde
il 15 raccomandando, al solito, segretezza ... :
[i:92]
Mio Carissimo Brenna
Roma li 15 Ottobre 1850
( ... ] Tu mi domandi la mia opinione sulla Casaloni ed io te la espongo
con tutta schietezza e come si deve ad un amico qual mi sei ma a condi­
zione che tu non mi faccia autore di quanto sto per diiti. La Casaloni c
220 La bottega della musica

un bel pezzo di Came e di forme erculec; ha una voce robusta ma guttu­


rale e poco a datta alla modulaz.c Essa potrebbe forse diventar qualche co­
sa, ma le converrebbe studiar molto massime per ingentilire il suo me­
todo di canto, e tutto il suo insieme che non ha ancora nulla d'artistico.
Questo quadto e veridico e ne conoscerai ed apprezzerai l'esattezza col
fatto, e sarebbe bene che Verdi ne fosse informato per sua Norma. Que­
sta Sig."' in Milano ha molti protettori per forti ragioni, ed eccoti il mo­
tivo pel quale si magnifica col raggiro piu di quello che meriti.
[ ... ] Il Tuo Amico
Varesi F.

Frattanto Verdi, dopo ere rappresentazioni di Macbeth (andato in


scena il 3 ottobre) e una di Luisa Miller (andata in scena il 10), ri­
parte da Bologna per Busseto l'u ottobre,70 e il 13, giuntagli noti­
zia della scrittura della Cruvelli al Carlo Felice di Genova, si rivolge
a Ricordi:
Sono finalmente a Busseto con un mal di stomaco piuttosto forte; so­
no le fatiche di prova a Bologna. [ ... ]
Se la Cruvelli manca, qual donna trovare da appagare le alte esigenz�
di quei parucconi? bisogna attaccarsi a una mediocrita! ! ! Cosa ho ma1
fatto io accettare quel contratto?. Dirnmi sinceramente, francamente, e
con tutta segretezza cos'e la Ernestina 71 Boccabadati? Se ha ancora i suoi
mezzi vocali credo potrebbe convenirmi piu della Teresina Brambilla,
perche piu drammatica. Credo bisognera stare attaccati all'una di queste
due. Scrivimi a pronto corriere, c quanto mi scriverai sara un segreto.
[ ... ] [Autografo: Archivio di Casa Ricardi, Milano]

E proprio sulla Brambilla - cantante non piu giovanissima, coeta­


nea di Verdi,n ma il cui successo nella Luisa Miller a Modena pote­
va offrire garanzie per un felice avvio della stagione della Fenice,
che proprio con quest'opera doveva inaugurarsi - rivolge l'attenzio­
ne !'impresario Lasina, che ne preannuncia il contratto a Marzari:
[193)
Venezia li 18. 8 1850
brc

Sig.' Carlo Marzari [ ...]


[...] Quando con la pregiata sua 16 settembrc mi partecipava il mal'u­
more deUa Sanchioli e del M.0 Verdi, consigliandomi, ed invitandomi di
f�re dal canto mio � ualche sacrificio per avere la Cruvelli, io mi prestai
dt buon grado a tali sollecitazioni, c misi a disposizione della Spettabile
�residenza_ la �om�a di A£ 6000= Lasciando ad essa presidenza, per un
r1guardo di mia del1catezza, il pensiero di portare a termine quel Contrat-

I
fl �7 0

Rigoletto 221

to, e dalle molte parole e calcoli fatti in proposito, ognuno di noi teneva
la cosa per fatta [ ... ]: cio nonostante, e per una lontana precauzione,
scrissi a Milano per sapere, al caso di bisogno, quale prima donna sopra­
no, e di cartello, si trovasse ancora in liberta da pater proporre per que­
sto Massimo teatro: la persona a cui mi diressi mi rispose d'aver preve­
nuto il mio pensiero e che sperava pel IO od 11. corrte farmi avere una
Lettera impegnativa della Sig.ra Teresina Brambilla, il perche ho potuto
avanzare la proposta: resta pero sempre vero ed incontrastabile che fino
al 7 corrente si calcolava sulla Cruvelli, e se dal 7 al z8 jo avessi potuto
concludere con altra prima Donna, che prima trovavasi a foligno, poscia
a firenze,73 lo riterro presentemente per uno sforzo di sollecitudine tutto
il fin qui detto. Sano pronto a provarlo col carteggio alla mano.
jo spero di ricevere in giornata, od alla piu Lunga domani le scritture
firmate dalla Sig.ra Brambilla, ma se per qualche fortuito accidente, ch'io
non preveggo, dovessero ritardare, non intendo di assumerne la respon­
sabilita [ ... J.
G.B. Lasina

Il giorno dopo ancora Lasina previene Marzari essergli pervenute


in giornata le scritture della Brambilla « la quale subentra nel luogo
della Sig.'" Sanchioli lasciata in liberta ». Ma la questione Boccaba­
dati (Augustina) ha un'appendice in una lettera di Verdi a Brenna
in data di quel r 9 ottobre:

[194)
Car. Brenna
Busseto 19 Ott• z850
Piave non ha capito un diavolo di quanta le scrissi sulla Boccabadati.
Le dissi che questa Sig.a era in liberta; che ne chiedessero canto: non
dissi che io ne' fossi contento, ne che la preferiva alla Brambilla. Io non
sono contento ne dell'una ne dell'altra: l'esito solo potra concigliarrni
con queUa che scri tturerete.
Aggiungo poi che le osservazioni di Lasina sulla voce della Boccaba­
dati possono essere giuste perche da Milano io pure ricevo cattive noti­
zie sulla voce della Boccabadati, che io infine de' conti, non ho mai sen­
tito -
Addio, mio caro Brenna; a rivederci nel mio passaggio a Trieste. Ad0
Ad0
G. Verdi

La questione della prima donna, ormai risolta con la scrittura del­


la Brambilla, reca ancora qualche altra appendice nel carteggio feni-
222 La bottega delta music11

ceo. In appoggio alla Brambilla intervienc, dopo un colloquio con


Verdi, ma ormai tardivamente, Lanari da Bologna:
(195]
Pregiatissimo Sig' Marzari [ ... ]
In occasione chc il M0 Vcrdi fu in Bologna a porre in sccna le sue Ope­
re Macbet, e Luisa Miller trovandomi ad aver qualchc intcrcsse in qucsta
lmpresa come corispondente Teatrale Socio, e fornitore di Vestiario '. si
parlo della prima Donna che costa avrebbe avuta, e mi dissc con6denz1al­
mente che gli si faceva sperare la Cruvelli, ma che Egli sarebbe stato pur
contento della Teresina Brambilla esscndo ha di Lui cognizione che ese­
guiva a meraviglia l'Opera Luisa Miller che si sarebbe data per prima, c
accademicamente parlando anche nel libro che stava scrivendo vi sarebbe
stata una parte adattata per Lei; dctta Brambilla a momenti si attende
in Bologna. .
Vi sono ancora disponibili le prime Donne Fanny Capuani, Bortolotu,
Salvini Donatelli di non mediocre talento.
Se credesse di adoperarmi in qualche cosa mi terro ad alto onore di
poterle servire. 11 mio corrispondente in Bologna e Mauro Corticelli, Uo­
mo di costumi illibati.74 [ ... ] Umil.mo MI.mo Srv.
Aless.0 Lanari
Bologna 22 Ottobre 1850

Non meno tardive, due lettere di Varesi a Brenna in appoggio alla


scritturazione prima della cognata Augustina Boccabadati:
(196]
Mio Caro Brenna
Roma li 23 Ott. 1850
[ ... ] Mia Cognata Augusta e a Milano c quindi non posso farti una
domanda obligatoria per Lei ma io sono certo chc qualora sia in liberta
ancora essa accettera con sommo piacere la scrittura della Fenice alle con­
diz.1 chc tu mi dici e chc potra fare l'intcrcsse dell'lmpresa. Io vado a
scriverlc all'istante e sc l'Imprcsa non ha combinato colla Brambilla scri­
vile immediatamente dcl che ti saro veramentc grato. Addio.
Arna sempre 11 tuo Varesi
[ ... ]

quindi in raccomandazione dell'altra cognata, Virginia Boccabadati:


[1 97)
Amico Carissimo
. Roma li 10 Nov. 1850
Rispondo alla tua de! 21 scorso [ ... ] . Mi rincrcsce che non si sia potu-
Rigoletto 223

ta efiettuare la scritturaz.• di Mia cognata. Quella che ti avevo proposta


l'ultima volta era Virginia e non Augusta ed ha avuto un successo qul
tanto strepitoso che da moltissimi anni non accadde l'egualc in Roma.75
[ ... ] In confidenza ma zitto mi fu scritto da ... per avere mia cognata a
Venezia questo caroevale. Chi mi scrive dice che si tratta di far un con­
traltare alla Fenice, zitto c questo appunto e il primo motivo per cui non
se ne fa niente, perche so come si tratta cogli amid. [ ... ] Saludame el bu­
son de Piave.
Felice Varesi

11 2 3 ottobre Brenna risponde a Verdi (N. 5 5 5 del Protocollo di


Presidenza; minuta mancante) « partecipando la scrittura della Bram­
billa ».76 II giorno prima Verdi si era rivolto a Piave accusando ri­
cevuta degli ultimi versi della Maledi:done e una volta di piu lamen­
tando la prolissita del poeta:
Busseto, 22 ottobre 1850
Ho ricevuto il resto della Maledizione; ed ho scritto che Ricordi ti
mandi 500 £.aus. per meta di pagamento del suddetto libretto.
Che sia 54 versi piu o meno lungo di Stiffelio non importa: altre volte
sono lunghi 20 versi, come talvolta roo non sono lunghi: sono sempre
lunghi quei versi in teatro che si potevano risparmiare: un concetto
espresso in due versi e lungo qualora si poteva esprimere con un solo:
per esempio sono eccessivamente lunghi i sei versi di Tribolet dopo il
quartetto, « Riedi m'odi, a casa ritorna » etc... perche quel concetto si po­
teva esprimere in poche parole; se t'imbarazza la rima, ebbene fallo in
Recitativo ma brevemente con tutta rapidita perche la posizione esige po­
che parole tronche etc. etc ... Parmi sarebbe bene cambiare la strofa di
Francesco: « Bella figlia a che giova » etc... perche ricorda troppo altre
cose.
Vi sono molte cose da levare e da stringere che io ti diro a voce, e qui
c'e bisogno della « lima » ancora piu che nello Stiffelio, ma non bisogna
aspettare a farlo quando la musica e scritta.
Vieni tu a Trieste? Io saro a Venezia Lunedl o Martedl. [ABBIATI II
pp. 71-72)

Lunedl o Martedl, cioe il 28 o il 29 ottobre.77 Verdi sosta a Venezia


un giorno o forse due, poiche solo il 31 arriva a Trieste, in compa­
gnia di Piave,71 per il varo dello Stiffelio a quel Teatro Grande.
Econ quest'opera e con il censore triestino Giuseppe de Lugnani
il compositore ha un anticipo di quanta sta per arrivargli da parte
della censura veneziana a proposito della Ma/,edizione. 19 Mentre si
224 La boltega della musiu

sta dibattendo fra i cavilli sollevati dal Lugnani, improvvisamente


Verdi riceve dal Presidente Marzari la seguente comunicazione in da­
ta 11 novembre (minuta mancante presso l'archivio feniceo, come
pure risultano mancanti la « requisitoria » della Direzione Central�
d'Ordine Pubblico del 10 novembre, citata nella lettera del Marzar1,
e la minuta della risposta di questi, il giorno successivo, alla detta
Direzione, entrambe registrate al N. 7 del Protocollo di Presidenza
in data II novembre 1850):
La locale LR. Direzione Centrale d'0rdine Pubblico, con requisitoria
10 novembre corr., N. 8122, domanda che le si comunichi il libretto,
0

ch'ella sta musicando per questo Teatro.


A tale dornanda e indotta dalla voce sparsa che il dramma le Roi s'amu­
se di Vittore Hugo, dal quale il Sig. Piave trasse il suo nuovo lavoro, ab­
bia avuta sfavorevole accoglienza tanto a Parigi 80 che in Germania per la
dissolutezza di cui va gonfio.
Fida nullameno la stessa Direzione Centrale che, attesa l'onesta de!
Poeta e la prudenza del Maestro, l'argomento sara sviluppato in modo
conveniente, ed e per assicurarsene che ne domanda comunicazione. Nel­
l'invitarla pertanto ad affrettare la produzione de! libretto stesso, le ri­
cordo che mentre nell'agosto decorso la Presidenza e il Co. Podesta ap­
provavano per propria parte l'argomento da lei proposto, il Segretario
Brenna da parte della Presidenza le partecipava che lo stesso Poeta Sig.
Piave si era personalmente incaricato di ottenere l'approvazione dell'Au­
torita d'0rdine Pubblico, ed anzi a questo unico scopo ritiro il program­
ma colic sole vidimazioni del Sig. Co. Podesta e mia.
Cio per intelligenza, e nel desiderio che lo stesso Sig. Piave superi le
difficolta che io le avevo predette con lettera 1 0 agosto dee., n. 433. [co­
PIALE'ITERE pp. 485-486]

Il 15 novembre perviene alla Presidenza della Fenice un'altra ingiun­


zione dell'autorita politica riguardante la programmazione della sta­
gione 1850-51:
[198]
La Direzione Centralc di 0rdine Pubblico
8281. P.R. Venezia il 15 Novembre 1850.
N o t a!
D'ordinc espresso di Sua Eccellenza il Signor Govematore Militare,
Generale di Cavalleria Cavaliere di Gorzkowski 11 14 andante N. 347 P .
0

Gen. debbo invitare codesta Presidenza a volermi inviare il programma


complcto degli Spettacoli d'0pera e Ballo, che si daranno nella prossima

11
r.

Rigoletto 225

Stagione di Carnovale in codesto Teatro la Fenice, e cio entro il termine


di tre giorni, prefisso dalla prelodata Eccellenza Sua.
L'I.R. Direttore Centrale
Martello
Alla Nobile Presidenza del Gran Teatro la Fenice. -
Venezia.

Sempre il 15 novembre, da Trieste, Verdi s'affretta a rispondere, per


intanto, a Brenna: dal tono della lettera sembra trapelare un'inti­
ma preoccupazione; il compositore sa bene che l'approvazione poli­
tica non puo essere semplicemente un atto « formale » ... :
[199)
Car. Brenna
Trieste 15 Nov. r850.
La Presidenza m'invita a presentare il libretto che dovro mettere in
musica pel Carnevale a Venezia. Ti prevengo che sara spedito a quella
Presidenza col Vapore del 17. Siccome io saro con Piave a Venezia Mer­
col.cdl 20 a mezzo giorno cosl io pregherei te di avere una premura parti­
colare per ottenere la formale approvazione politica per quel giorno istes­
so poiche io conto di non fermarmi a Venezia che due o tre ore. Tu sai
che io non ho tempo da perdere e mi e indispensabile quindi di mettere
all'opera tutta la tua attivita. Ho voluto scriverti anticipatamente onde
Domenica tu possa essere pronto ad intraprendere le neccessarie pratiche
senza perdere un'istante. Ti raccomando caldamente e ti saluto di cuo­
re. Ad°
G. Verdi

II giorno dopo, poche ore avanti la prima rappresentazione dello


Stiffelio, riscontra la comunicazione di Marzari:
[200)
Sig' Presidente
Trieste 16 Novembre r850.
In riscootro alla sua r I cor.•e mi fo' un dovere di prevenirla che oggi
stesso ho consegnato al Vapore il manoscritto del libretto che dovro mu­
sicare pel venturo carnevale alla Fenice. Io lo pregherei di farmelo trer
vare liceoziato per Mercoledl prossimo in cui saro di passaggio per costa.
Ho l'onore di dirmi Dev. Ser"'
G. Verdi

In parrdata, a conferma di un certo disagio, riscrive a Brenna:

-
226 La botttga della mu.rica

[201)

Car .0 Brenna
Trieste 16 Nov. 1850.
Ti confermo la mia scritta a re jeri ed ogg1 non ti prego ma ti suplico
di far sl che la Presidenza mandi al piu presto il libretto alla Censura O?­
de io possa sapere le loro decisioni appena arrivo a Venezia. Bada che 10
saro costa Mercoledl mattina e che io devo assolutamente partire nella
stessa giornata. Addio Ad0 Tuo AfI'>
G. Verdi

11 compositore appare turbato piu di quanto non voglia mostrarsi.


Intanto in quc;llo stesso giorno la Presidenza della Fenice provvede
a riscontrare la« Nota » di Martello del r5 novembre:
[202)

N° 14
All'I.R. Direzione Centrale di Ordine Pubblico in Venezia
Si sta trascrivendo il verbale col quale il Sr Gio Batta Lasina assunse
in appalto questo Teatro per la Stagione prossima [ ... ] .
Frattanto per corrispondere alla ricerca contenuta nell'officiosa comu­
nicazione 15 corr• N° 8281 di cod• R• Carica si alfretta questa Presiden­
za di partecipare che le quattro Opere d'obbligo stabilite in contratto sono
Luisa Mi.iller del Maestro Giuseppe Verdi, di cui si e rimesso il libret­
to all'approvazione di cod• Autorita con responsiva 11 corr• N° 7 della
scrivente.
Allan Cameron del Maestro Cav'" Paccini
Fernando Cortes del Maestro Francesco Malipiero, delle quali verran­
no a giorni rimessi i libretti,
Ela nuova Opera del Maestro Verdi, al cui libretto appunto si riferi­
sce la ricordata responsiva 11 corr• N° 7. -
Pel caso che taluna delle quattro Opere d'obbligo non incontri il pub­
blico gradimento e convenuta una quinta Opera di ripiego da sciegliersi
fra gli spartiti vecchi di esperimentata riuscita, c conosciuta dagli artisti
primari per modo che possa esscr posta in scena in otto giorni. - La
scelta relativa pero dovendo esser fatta di concerto cogli artisti stessi non
puo esser fatta se non dopo il loro arrivo alla Piazza. -
(Segue l' elenco dei Balli e di tutti gli artisti scritturati]
Venezia 16 9mbrc 1850.

La mattina del 20 novembre, dopo la terza rappresentazione di


Stiffelio,0 Verdi, insieme a Piave e a Ricordi,ll riparte in tutta fretta
per Venezia: vi sosta alcune ore, come gia aveva annunciato scri­
vendo a Brenna; ma ne riparte alla volta di Busseto senza ancora co-
• . 0 ,. r.

Rigoletto 227

noscere le decisioni dell'autorita politica veneziana, cui il libretto


della Maledizione viene consegnato dalla Presidenza (come si legge­
ra nella lettera di Martello del 28 novembre alla Fenice) esattamen­
te in quel giorno, forse appena dopo la partenza di Verdi. La causa
del ritardo della consegna puo essere attribuita al ritardo stesso con
cui il libretto, spedito da Trieste per vapore, era arrivato a Venezia;
ma puo anche attribuirsi, con maggiori probabilita, al fatto che la
Presidenza, ormai certa del rigetto da parte della censura, preferisse
attendere l'arrivo di Verdi e di Piave a Venezia per tentare di con­
vincerli ad apportare alcune modifiche al libretto, probabilmente
quelle stesse elencate in una lettera che Verdi, rientrato a Busseto
con la ferma intenzione di terrninare !'opera, indirizza a Piave: 14
Ho aspettato invano una lettera della Presidenza che mi recasse l'auto­
rizzazione politica del Roi s'amuse. Io non perdo tempo, e continua a scri­
vere ma non sono tranquillo. Sollecita dunque la Presidenza e fa che mi
scriva al piu presto. Non prendere le cose colla solita tua Bemma perchc
qui si tratta d'affare serio e serio assai.
Bada non lasciarti indurre a fare trattamenti che portassero alterazione
ai caratteri, al sogetto, alle posizioni: se si tratta di parole lo puoi fare:
se si tratta anche di cambiare la posizione in cui Francesco va colla chiave
in camera di Bianca 15 lo puoi anche fare, anzi credo (come ti scrissi nel­
l'ultirna mia) 86 che converra per noi trovare qualche cosa di meglio: ma
bada di lasciare intatta la posizione in cui Francesco va nella casa di
Saltabadil 17 senza di questa il dramma non esiste piu; bisogna pure la­
sciare l'affare del sacco: questo non puo importare alla Polizia: in quan­
to all'effetto non tocca a loro pensarci.
Addio. Scrivimi piu sovente: mi pare che questo t! affare da non la­
sciare andarc tanto per le lunghe, e se io fossi poeta mi darei molta c
molta cura, tanto piu che tu avresti una grande responsabilita se per caso
(chc il Diavolo non voglia) non si permettesse questo dramma. Parla ad­
dunquc alla Presidenza: fa i passi necessarj; e tutto il piu presto possi­
bile. [ABBIATI II p. 84)

Verdi, a parte il non insignificante cedimento sulla scena di re Fran­


cesco che va nella camera di Bianca," si dichlara irremovibile. E per
intanto preme su Piave: non solo gli fa presente la responsabilita as­
suntasi, in realta delegatagli, come s'e visto, dalla Presidenza per
ottenere preventivamente l'approvazione politica dell'argomento, ma
lo richiama bruscamente alle conseguenze d'ordine economico che
come « poeta » contrattualmente legato al compositore verrebbe a
sopportare in caso di mancata approvazione ...

....,_
228 Lt bottega del/4 musica

Ma ecco arrivare la lettera della Presideoza; porta la data del I


dicembre (N. 36 del Protocollo di Presidenza; minuta mancante):
Venezia 1 dicembre 1850.
Questa Presidenza non ebbe per anco comunicazione ufficiale dclle de­
cisioni dell' Au torita d'Ordine Pubblico sul libretto I.A Maledit.ione del
Sig. Francesco Maria Piave ch'ella sta musicando. Nulla meno il sotto­
scritto riseppe in questo punto che, malgrado tutti gli sforzi della Presi­
denza e del Poeta, l'argomento viene assolutamente rifiutato, con proibi•
zione anco di proporvi qualsiasi ammenda.
Piave spera che, sostituendo al Re di Francia un feudatario contempo­
raneo e togliendovi quakh'una delle sconcezze oscene di cui infatti e zep­
po, possa essere riproposta quasi per intiero la tela. Ma la Presidenza, do­
po i fatti tentativi, non sa lusingarsi di riuscita.
E pero in riserva di comunicarle copia del Decreto tosto che giunga, la
previene dell'emergente per quei provvedimenti che reputera opportuni
all'adempimento del proprio contratto.
Colgo l'opportunita per confermarle le assicurazioni della piu sentita
considerazione.
C. D. Marzari
P .S. In questo punto arriva il Decreto, di cui si trascrive copia a tergo
della presente, mentre si consegna b.m.89 al Sig. Piave il restituito libret­
to , N. 8543, P.R.

I.R. Direzione Centrale d'Ordine Pubblico


Venezia, [28] 90 novembre 1850.
Alla Presidenza del Gran Teatro la Fenice,
Sua Ecccllenza il Signor Governatore Militare Cavalier de Gorzkowski,
con suo rispettato dispaccio 26 corrente N. 731, mi ha ordinato di parte­
cipare a cod.• Nobile Presidenza ch'egli deplora che il poeta Piave ed il
celebre Maestro Verdi non abbiano saputo scegliere altro campo per far
emergere i loro talcnti che quello di una ributtante immoralita ed oscena
trivialita qual'e l'argomento del libretto intitolato I.A Maledit.ione, per la
di cui produzione, sulle scene della Fenice, codesta Presidenza ebbe a
presentarlo.
La prelodata Eccellenza sua ha quindi trovato di vietarne assolutamcn­
tc la rappresentazione, e vuole che in pari tempo io renda avvertita code­
sta Presidenza di astenersi da ogni ulteriore insistenza in proposito. Re­
trocedo il manoscritto trasmcssomi colla gradita sua accompagnatoria 20
corrente, N. 18.
L 'I. R. Direttore centralc
Martello
[ COPIALETTERE pp. 486-487]
• • I) A ,.

Rigoletto 229

II messaggio, contenente una vera e propria deplorazione nei con­


fronti del musicista e del poeta, e tale da non ammettere repliche.
La reazione di Verdi e scomposta, ma solo in apparenza. II compo­
sitore fa le viste di « perdere la testa » e di essere « alla disperazio­
ne », addossando a Piave « tutto il torto ». Ma insiste sull'« impos­
sibilita di scegliere altro libretto » data la ristrettezza del tempo; e
offre come prova di « buon volere » (in pratica, come sola alterna­
tiva) la proposta di sostituire !'opera rifiutata con lo Stiffelio, per il
quale lascia pero astutamente prevedere nuove noie con la censura...
In realta il compositore non perde affatto la testa, ma reagisce con
freddo calcolo sapendo di premere sulla convenienza della Presiden­
za della Fenice nel salvaguardare i contratti ceduti all'lmpresa Lasi­
na e quindi nel tutelarsi nei confronti di possibili azioni rivendicati­
ve da parte di quest'ultima in caso d'inadempienza. La risposta de!
compositore reca la data del 5 dicembre 18 5 o (N. 5 2 del Protocollo
di Preside11£a); si riproduce qui la minuta dei Copialettere, stante
la mancanza dell'autografo della lettera nell'archivio feniceo:
Busseto, li 5 Dicembre 1850.
Sig. Presidente Marzari - Venezia.
La lettera arrivata col decreto che proibisce assolutamente La Maledi­
zione, mi e riuscita inaspettata al punto da perderne la testa. In questo,
Piave ne ha un gran torto: tutto il torto! Egli mi assicurava in piu lette­
re, scrittemi fin dal mese di Maggio, di averne ottenuta l'approvazione.
Dietro questo, io musicai una buona parte del dramma e mi occupava
colla massima assiduita onde terminarlo all'epoca prefissa. Il decreto che
lo rifiuta mi mette alla disperazione, perche ora e troppo tardi per sce­
gliere altro libretto che mi sarebbe irnpossibile, affatto impossibile di mu­
sicare per questo Inverno. Era la terza volta che avevo l'onore di scrive­
re per Venezia e la Nob. Presidenza sa con quanta esattezza abbia sem­
pre adempito a' miei doveri. Ella sa che in un letto quasi morente 91 die­
di parola di finire !'Attila, e lo finii. Ora, sull'onor mio ripeto che mi e
impossibile scrivere un nuovo libretto, quand'anche volessi occuparmi al
punto da perderne la salute. Onde pero dimostrare tutto il mio buon vo­
lere, offro la sola cosa che io possa fare. Lo Stiffelio e opera nuova per
Venezia. Io la propongo, ed io stesso verrei a metterla in scena a quel­
l'epoca che la Nob. Presidenza credesse opportuna nella stagione del Car­
nevale 1850-51. Havvi in quest'Opera un inconveniente fortissimo (an­
che questo proveniente dalla Censura) e si e l'ultima sccna. Cosl non puo
andare; qualora pero non si potesse ottenere da Vienna il permesso di
farlo come e stato da me ideato,92 allora io sarei disposto a cambiarne lo
scioglimeoto che sarebbe nuovo per Venezia. Prego la Presidenza d'accet-
230 LA bottega della musica

tare il mio buon volere, e credere che il danno ed il dispiacere che mi


provvengono da questa proibizione sono cosl grandi che io non ho parole
per descriverli. [COPIALETTER.E pp. 108-109)

In pari data si rivolge anche a Brenna (per la fretta o la tensione sta


per intestare anche questa lettera alla « Presidenza ») ribadendo con
determinazione, sottolineata dal tono melodrammatico - « o mi co­
prissero d'oro, o mi gettassero in prigione » - l'impossibilita di mu­
sicare altro libretto:
[203)
Car.mo Brenna
Busseto 5 Die.. r850.
Non ho tempo di scriverti a lungo. Due parole per dirti che ho scritto
alla Presidenza come vedrai. Non so quale sara la risposta. Mi giova spe­
rare che la Presidenza persuasa della lealta e sincerita del mio carattere,
accettera l'offerta che io le faccio per quanto piccola essa sia. In ogni m�
do dico a te particolarmente, ed amichevolmente che o mi coprissero
d'oro, o mi gettassero in prigione io sarei sempre nell'impossibilita di
scrivere altro libretto -
Addio Addio. Fa che mi si risponda presto e credimi Tuo Aff.
G. Verdi

11 giorno seguente Verdi avverte Ricardi, con il quale sin dall'estate


aveva avviato la trattativa per la vendita dello spartito per Venezia
sulla base di 14.000 franchi oltre ai diritti sui noli e sulle vendite:
[ ...] Grandi guai a Venezia per la nuova opera.Eun affar serio! forse
non scrivero piu: la Censura non permette il libro! ! ! Cosa fara l'Impre­
sa? E un affar serio, serio, serio assai! ! ! [ ...] [Autografo: Archivio di
Casa Ricordi, Milano]

« Cosa fara l'lmpresa? » La domanda rivela bene la strategia del


compositore nel rifiutarsi a qualsiasi compromesso e soprattutto a
prendere in considerazione un nuovo libretto. lntanto Marzari, co­
m'era da prevedersi, non tiene nel .minimo conto la proposta avan­
zata da Verdi di sostituire la Maledizione con lo Stiffelio; e anzi in­
siste - passando sopra alla proibizione dell'autorita politica di pro­
porre « qualsiasi ammenda » - nel tentativo di ripresentare « quasi
per intiero la tela » della Maledizione, cosl come aveva preannuncia­
to nella lettera del 1° dicembre, « sostituendo al Re di Francia un
feudatario contemporaneo e togliendovi qualch'una delle sconcezze
fl S/

Rigoletto 231

oscene ». Vi fosse o meno dietro questo tentativo un suggerimento


dello stesso Martello,93 Piave in pochissimi giorni appronta una nuo­
va versione de] libretto intitolata Il duca di Vendome; e il 9 dicem­
bre la consegna alla Presidenza, la quale concede immediatamente la
sua approvazione annotandola sull'ultima pagina del libretto stesso:
[204)
Visto, si ammette per la sua produzione nel Gran Teatro la Fenice oel­
la Stagione di Carnovale, e Quaresima 1850/51 salva l'approvazione del­
l'I.R. Autorita superiore d'ordine Pubblico
Dalla Presidenza della Societa Proprietaria del Gran Teatro la Fenice
Venezia 9 Xmbre 1850
Il Podesta di Venezia I1 Presidente agli Spettacoli
Gio. Co. Correr C.D. Marzari

In pari data Marzari ne da notizia a Verdi; dal Prot. N. 52 risulta


che la lettera fu effettivamente spedita, ma il documento relativo
conservato presso l'archivio feniceo non sembra una minuta bensl
una lettera in bella copia, non autografa salvo la fuma, su carta in­
testata; e possibile che Marzari avesse poi rifatto la lettera apportan­
do qualche modifica al testo; ecco comunque il documento dell'ar­
chivio feniceo:
[205)
N. 52
II Presidente
Agli Spettacoli
del Gran Teatro La Fenice
Venezia 9 Xmbre 1850.
Al Signor Maestro Giuseppe Verdi
Parma per Bussetto
ll Poeta Piave ha presentato questa mattina sotto il titolo il Duca di
V endome un libretto che presents pressocche tutte le situazioni dramma­
tiche della Maledi:aone; e nel quale la Presidenza ritiene osservati tutti i
riguardi che si debbono alla decenza [della] scena. -
Cosl ridotto e sperabile che l'Autorita d'Ordine pubblico acconsenta
ad ammetterlo, ed ella avendo nel lavoro nuovo del S' Piave la medesima
tella, le medesime situazioni, e perfino le stesse parole del rifiutato li­
bretto, non avra che ad applicarvi la musica preparata. -
Oggi stesso il rinnovato dramma fu rimesso all'Autorita d'Ordine Pub­
blico con preghiera di emettere su di esso al piu presto possibile le sue
definitive decisioni. -
232 La bottega della musica

Cio posto la prevengo di conformita, e mi riservo di riscontrare. la sua


lettera del 5 corrcnte, tosto che abbia l'atteso riscontro dell'Autonta.
Frattaoto me le raflermo con stima.
C. D. Marzan

Approvato anche dall'autorita politica il Duca di Vendome viene re­


_
stituito con il « visto » di Martello," e gia l'x 1 dicembre Marzari I�
spedisce a Verdi con un'accompagnatoria (N. 57 del Protocollo di
Presidenza; minuta mancante). Nell'archivio della Fenice si conser­
va tuttora il manoscritto autografo del Duca di Vendome; a prima
vista esso non sembra presemare, rispetto alla presunta tela della
Maledizione, che differenze marginali: conservati il luogo e l'epoca_
dell' azione, conservata l'onomastica francese dei cortigiani (salvo il
cambiamento di alcuni nomi: Saint-Vallier diventa Saint-Andre,
Cosse si trasforma in Chalais, e cosl via), mutata quella dei perso­
naggi « plebei » (per la prima volta appaiono i nomi di Rigoletto,
Gilda, Maddalena, Giovanna), sostituito al personaggio storico del
poeta Clement Marot quello di un conte di Nevers, trasformato Re
Francesco in un Duca di Vendome... In realta lo stravolgimento del­
la tragedia, ripulita di quegli elementi strutturali gia esposti da Hu­
go nella sua prefazione e lucidamente sintetizzati da Verdi nella let­
tera del 3 giugno a Piave, e totale: niente signore assoluto, ma in
suo luogo un duca celibe e « vagheggino », sostanzialmente incapa­
ce di tradurre in atto le proprie imprese di seduttore; niente gobba
sulla schiena di Rigoletto; via il sacco; la maledizione del gia Saint­
Vallier ora Saint-Andre ridotta a effetto sproporzionato di promesse
di matrimonio non mantenute...95
Verdi risponde immediatamente a Marzari restituendogli il li­
bretto del Duca di Vendome e rivolgendogli una lezione di dramma­
turgia fra le piu illuminanti del suo epistolario. Nel ribadire l'alter­
nativa avanzata pochi giorni prima - o LA maledizione o Stiffelio -
lascia tuttavia abilmente intrawedere le sole modifiche cui sarebbe
disposto a sottomettersi: luogo ed epoca dell'azione...
[206]
Sig'" Prcsidente Marzan
Busseto 14 Die. I850.
Onde rispon�ere s�bito alla preg. sua 11. cor.•e ho avuto hen poco
t�mpo � es�are il nuovo libretto: ho visto pero abbastanza per ca­
pue ?1e n�ot �o 1.0 qucsto modo manca di carattere, d'importanza, cd in­
fine I punu di scena sono divenuti freddissimi - S'era ncccessario cam-
' . 0• ,.

Rigoktto 2 33

biare i n01ni, dovevasi carnbiare anche la localita e farne un Principe un


Duca d'altro paese per esempio un Pier Luigi Farnese, od altro, oppure
portare indietro l'azione prima di Luigi XI quando la Francia non era
regno unito, e fame o un Duca di Borgogna, o di Normandia etc. etc. in
ogni modo un padrone assoluto - Nella scena V dell'Atto 1. l'ira de'
0

Cortigiani contro Triboletto non ha senso - La maledizione del vecchio


cosl terribile e sublime nell'originale, qul diventa ridicola perche il mo­
tivo che lo spinge a maledire non ha piu quell'importanza, e perche none
piu il suddito che parla cosl arditamente al re. Scnza questa maledizione
quale scopo, quale significato ha il Dramma? II Duca diventa un caratte­
re nullo e il Duca deve cssere assolutamente un libcrtino, senza di cio
non si puo giusti.ficare il timore di Triboletto che sua figlia sorta dal suo
nascondiglio, senza di cio impossibile questo Dramma. Come mai il Duca
nell'ultimo atto va in una taverna remota solo senza un invito, senza un
appuntamento amoroso? Non capisco perche siasi tolto il sacco: cosa
importava del sacco alla polizia? Temono dell'efietto? Ma mi si permetta
dire, perche ne vogliono sapere in questo piu di me? Chi puo fare da
Maestro? Chi puo dire questo fara efietto, e quello no? Una difficolta di
questo genere c'era pel corno d'Ernani: ebbene chi ha riso al suono di
quel corno? - Tolto quel sacco non e probabile che Triboletto parli una
mezza ora al cadavere senza che un lampo venga a scoprirlo per quello
di sua figlia. Osservo infine che si e evitato di fare Triboletto brutto e
gobbo! ! Per qua! motivo? Un gobbo che canta dira taluno! e perche
no? .. Fara effetto? .. non lo so, ma se non lo so io, non lo sa, ripeto, nep­
pure chi ha proposto questa modificazione. Io trovo appunto bellissimo
rappresentare questo personaggio esternamente 96 defiorme e ridicolo, ed
internamente appassionato e pieno d'amore. Scelsi appunto tale sogetto
per tutte queste qualita e questi tratti originali, se si tolgono io non pos­
so piu farvi musica. Se mi si dira che le note possono stare egualmente
su questo dramma, io rispondo che non comprendo queste ragioni, e di.
_
co francamente che le mie note o belle o brutte che sieno non le scrivo
a caso, e che procuro sempre di darle un carattere - In somma di un
dramma originale, pot.!nte, se ne e fatto una cosa comunissima, e fredda -
Sono dolentissimo che la Presidenza non abbia risposto all'ultima
mia.117 Non posso che ripctere, e pregare di fare quanto dicevo in quell�,
pcrche in coscienza d'artista io non posso mettere in musica questo li­
bretto -
Ho l'onore di dirmi colla piu profonda stima
Dev. Scrv.
0

G. Verdi

In pari data il compositore scrive a Piave; parole secche come fru­


state:
234 La botlega della music11

Ti ringrazio della polvere e dei baicoli di cui mi darai debito. - Ri­


sparmiati la pena di prendere i1 pcscc perche io non posso mandare a
Cremona.
Scrivo alla Presidcnza pcl libretto nuovo.
Non ti mando le L. aus. 200 pcrche, siccome non scrivero a Venezia
!'opera e siccome io ti diedi in commissione i1 Roi s'amuse colla condi­
zione che tu ottenessi il permesso da[lla] Polizia, non permettendolo
(con mio grave danno), resta naturalmente sciolto il nostro contratto. Co­
sl delle L. aus. 500 che ti mandai pel Roi s'amuse ne terrai 200 per com­
piere L. aus. rooo: prezzo combinato pel libretto Stilfelio, e le 300 che
soppravanzano me le restituirai. Addio, addio. [COPIALETTERE p. III]

Con tutta probabilita anche questa lettera, come quella diretta a


Marzari, arriva a Venezia il 19 dicembre,99 poche ore dopa che Piave
- a disagio per mancanza di notizie da Busseto e nel timore di un ri­
fiuto da parte di Verdi - avesse risolto di porre le mani avanti scri­
vendo alla Presidenza nei seguenti termini:
[207]
Alla Nobile Presidenza del Gran Teatro la Fenice
Essendo prossima la pubblicazione del Cartellone degli Spettacoli del­
la vicina stagione di Carnovale e Quadragesima, ne essendo peranco giun­
to riscontro dal Sig.' Maestro Verdi s'egli intenda o no musicare il mio
nuovo libretto II Duca di Vendome, cosl m'e duopo pregare questa no­
bile Presidenza ad esonerarmi da qualunque responsabilita di quanto de­
rivar potesse dall'annuncio di un lavoro prima di averne la sicurezza che
il detto S.' Maestro sia disposto a farlo.
Sono con ogni estimazione
Di questa Nobile Presidenza
Venezia
Di Casa 19 Xmbre 18,0
Um0 Obb0 Servitore
Francesco M.• Piave

Mentre Piave per suo conto si defila, l'irremovibilita di Verdi -


irremovibilita, s'e gia osservato, che lascia tuttavia intravvedere un
certo margine di mediazione - pone la Presidenza in situazione cri­
tica. La riapertura del teatro e ormai prossima e gli artisti sono gia
da alcuni giorni sulla piazza: la Brambilla, la Casaloni, Mirate e Va­
resi stanno provando Luisa Miller, l'opera inaugurale; ma per quan­
ta concerne !'opera di Verdi « appositamente scritta », prevista co­
me terzo spettacolo della stagione da porre in scena verso il 20 £eh-
Rigoletto

braio (cfr. doc. 190), nJtto e ancora in alto mare. Esce il cartellone
della stagione 1850-51 recante l'annuncio della nuova opera di Ver­
di, senza pero che ne sia indicato il relativo titolo. La storia di que­
ste convulse giornate di fine dicembre e contenuta nel verbale della
riunione della Presidenza tenutasi il 27 dello stesso mese (vedi doc.
209): ricevuta la risposta di Verdi del 14, la Presidenza il giorno 21
si rivolge all'« Autorita Militare preposta alla sorveglianza del Tea­
tro » rappresentata dal tenente colonnello Maurizio De Hepsky, per
concordare le modifiche da apportare al libretto della Maledizione in
modo da « conciliare le vedute del Maestro colle giuste esigenze del­
l'Autorita d'Ordine Pubblico » (N. 77 del Protocollo di Presidenza;
minuta mancante). La richiesta viene accolta e si tiene pertanto una
« conferenza verbale » cui oltre a Marzari, Piave e Brenna parteci­
pano il direttore dell'Ordine Pubblico Luigi Martello e il tenente
colonnello De Hepsky: in questa conferenza vengono concordate
« le modificazioni che verrebbero ammesse », e Piave viene incarica­
to di trasmetterle al compositore. Ma a questo punto Piave si spo­
glia linalmente delle vesti di capro espiatorio: pure accettando di
apportare al libretto le modifiche convenute, pretende giustamente
che sia la Presidenza stessa, in base a un suo preciso obbligo contrat­
tuale (cfr. doc. 209 al paragrafo r 0), a incaricarsi di ottenere su di
esse il consenso del Maestro. Di fronte alla presa di posizione del
librettista la Presidenza risolve di inviare a Busseto il segretario
Brenna, in compagnia dello stesso Piave, al fine di ottenere l'accet­
tazione delle « concertate variazioni ». E gia il 2 3 dicembre; Mar­
zari si affretta ad informare il compositore (N. 85 del Protocollo di
Presidenza; minuta mancante):
Venezia, 23 dicembre r850.
Al Sig. Maestro Giuseppe Verdi,
Mentre la sua lettera de! r4 corrente mi piombava in grave imbaraz­
zo, non potevo non riconoscere l'inopponibilita di alcune sue riflessioni.
Le feci dunque tema di nuove interpellazioni all'Autorita d'Ordine Pub­
blico ed ho finalmente convenuto collo stesso Sig. Direttore Centrale
d'Ordine Pubblico che, fermo il pensiero di variare, com'ella stessa ac­
consente, luogo ed epoca dell'azione, verranno conservate al libretto stes­
so le tinte ed i caratteri originali ch'ella desidera.
II personaggio sostituito a Francesco, che potra essere com'ella con­
viene o un Pier Luigi Farnese o forse meglio un Medici o un duca di Bor­
gogna o di Normandia, potra essere libertino e padrone assoluto de! suo
stato. - II buffone potra essere deforme, com'ella desidera. Non si fara
236 La botuga della musict1

ostacolo al sacco, e solamente converra dare al rapimento della 6glia dd


buffone un colore che conservi i riguardi dovuti alla scena.
Per ogni opportune concerto verra espressamente a Busseto il Segre­
tario di questa Presidenza, Guglielmo Brenna, unitamente al poeta Piave,
che furono ambedue presenti alle iotelligenze corse fra me ed il Direttore
centrale d'Ordioe Pubblico.
Essi partiranno di qua sabato w colla prima corsa, non potendo la Pre­
sidenza privarsi del Segretario prima dell'andata in scena dello spettacolo
che, come di metodo, avra luogo il 26 corrente. Frattanto pero credo be­
nc di avvertirnela perche continui tranquillamente il suo lavoro, e misu­
ri l'interesse che mettono la Presidenza e l'Impresa ad avere la nuova
opera da cio che, in relazione al contratto seco lei concluso, ne fu promes­
sa in cartellone la produzione, pero scnza enunciarne il titolo.
C.D. Marzari
( COPIALETTERE pp. 488-489]

Ma a questo punto (siamo sempre al 23 dicembre) il conte Moce­


nigo, in qualita di Presidente Cassiere, si oppone al viaggio a Busse­
to del segretario della Presidenza, ed espone le proprie ragioni per
iscritto:
(208]
Spettabile Presidenza.
Informato dcll'intenzione del Sig. Prcsidente D. Marzari di spedire a
Bussetto il Secretario Brenna, e maturato maggiormente questo consiglio,
mi trovo indotto a dettare le seguenti osservazioni.
1 .° Che l'assenza del Secretario in questo momento, per breve che sia
e di nocumento pella rcgolarita degli incassi dci canoni, specialmentc in
mia assenza.
2. Che trattandosi, a quello (che] sembra, <li conciliare soltanto col
0

M. Verdi le nuovc mutazioni nclla condotta dcl dramma, non potendo


0

gia il Secretario decidere da sc, ma soltanto assumere le intenzioni del


M. stcsso ad referendum puo essere raggiunto lo scopo per via di lettere;
0

3.° Che la conciliazione spetta direttamente al poeta, avendo gia la


Presidenza provveduto colic esplicite espresse riscrve.
4." Che finalmente non esistono fondi prcavvisati per simili viaggi.
Sono hen lungi dal voler con questo mio dissenso contrapporre a mi­
sure prese dal Collega D. Marzari, ma spettando pel Regolamento vigen­
te a tutti a tre i presidenti e l'csecuzione del contratto d'appalto, e la de­
stinazione degli impiegati presidenziaJi, devo a garanzia della mia respon­
sabilita provvedere in questo modo.
Venezia 23 dicembre 1850. Mocenigo pres. cass.
Ii

Rigoletto 23 7

Mocenigo evidentemente non comprende o sottovaluta la situa­


zione critica in cui si trova costretta la Presidenza, esposta a una
« protesta di danni » da parte dell 'Impresa qualora venisse a manca­
r e l'opera nuova di Verdi. La sua opposizione al viaggio di Brenna
rischia quindi di combinare altri seri guai... I1 giorno dopo l'inaugu­
razione della stagione, avvenuta con la Luisa Miller, che ottiene un
mediocre successo, e doe il venerdl 27 dicembre, vigilia della pre­
vista partenza di Brenna per Busseto, la Presidenza tiene una riunio­
ne per risolvere la questione. Il risultato della seduta e contenuto
nel relativo processo verbale, redatto da Brenna, documento di fon­
damentale importanza per la conoscenza delle vicende che dalla Ma­
ledizione attraverso il Duca di Vendome conducono al Rigoletto:
(209]
Venezia 27 Decembre 1850
Nella casa d'abitazione del sr Adolfo D r Benvenuti Presidente all'eco­
nomia della Societa Proprietaria del gran Teatro la Fenice, si riuniscono
il suddetto S' Adolfo D r Benvenuti, ed il S' Carlo IY Marzari Presidente
anziano, ed agli Spettacoli della Societa suindicata.
Quest'ultirno, che avendo il Maestro Giuseppe Verdi con riscontro 14
Xmbre corr: e in Protocollo della Presidenza al N .0 77. dichiarato positi­
vamente di non voler musicare il Libretto Il Duca di Vendome, come
venne approvato per la relativa produzione dalle competenti Autorita, la
Presidenza con ufficiosa comunicazione 21 Xmbre pur corr: e N° 77 pro­
pose all'Autorita militare preposta alla sorveglianza del Teatro alcune
modificazioni per conciliare le vedute del Maestro colle giuste esigenze
dell'Autorita d'ordine pubblico. -
Che in seguito a cio ebbe luogo una conferenza verbale fra l'esponente
Presidente agli spettacoli, il Direttore dell'Ordine pubblico S' Com: e
Luigi Martello, ed il Tenente Colonello Cave Maurizio De Hepski presen­
ri il Poeta Francesco Maria Piave, ed il Segretario della Presidenza Gu­
glielmo Brenna nella quale furono convenute le modificazioni, che ve­
rebbero ammesse. -
Se non che il Poeta Piave nell'accettare l'incarico di ridurre il libretto
a norma dei presi concerti, non voile a verun patto incaricarsi di far ac­
cettare le convenute variazioni al Maestro Verdi, e si dicchiaro pronto
alla riforma del Drama semprecche la Presidenza direttamente ottenga
l'addesione del S' Verdi. -
Importando sommamente, e pel servigio dei. pubblico, e per l'esposi­
zione, cui andrebbe incontro la Societa proprietaria del Teatro mancando
l'Opera del Maestro Verdi ceduta all'Impresa Lasina, ed importando d'al­
tronde di affrettare ogni opportuno concerto, onde non manchi poi al
238 La bottega delta music•

Maestro il tempo materiale per compicrc il suo lavoro, fu risolto di spc­


clire a Bussetto dal detto Maestro Verdi il Segretario della Presidenza Gu­
glielmo Brenna in compagnia dcl Poeta Piavc, affinche il primo persuada
il Verdi ad accettare le concertate variazioni c ritiri analoga dicchiarazio­
ne, che ratti6chi il Contratto 23 Aprile p.p. ed i1 secondo eseguisca le va­
riazioni di pieno concerto col Maestro.
Il Presidente Cassiere Co Alvise Francesco Moccnigo informato di talc
disposizione coll'annesso esibito N° 93, si oppone alla rnissione dcl Se­
gretario pei motivi nell'esibito stesso svilupati. -
Se non che fatto rillesso
1: ° Che la csposizione, che potrebbe derivare alla Societa proprietaria
del Teatro da una protesta di danni dell'Impresa in caso che venisse a
mancarle l'Opera dcl Maestro Verdi, trattandosi che i1 relativo Contrat­
to fu cesso all'Imprcsa stcssa con obbligo alla Presidenza di ottenere l'ap­
provazione dell'Autorita d'Ordine pubblico pel libretto e maggiore dcl
danno che puo derivarne all'amministrazionc dall'assenza di quell'Impie­
gato per soli quattro giorni, ora che le esazioni della Prima rata del Ca­
none 1850/51 sooo prcssocche compiute, tanto piu in quantocche essen­
do egli di ritorno prima de] 1 ° Gennaro p.v. arriva in tempo di attendere
ai pagamenti e liquidazioni che scadono coll'ultimo Xmbre corr.e -
°
2 Che trattasi di persuadere il Maestro Verdi ad ammettere le muta­
zioni concertate; ciocche puo ottcnersi facilmente da ragionamenti ver­
bali, che ammettono osservazioni, e contra osservazioni, ma non per via
di lettere, chc csigono sovverchio ritardo da corriere a corriere; ritardo
che nel caso concrctto toglierebbe il tempo materiale per compiere il la­
voro musicale.
3° Che il Poeta Piavc non vuole a ncssun patto incaricarsi d'altro che
della riduzione del libretto, ne la Presidenza ha modo di obbligarlo ad as­
sumersi la trattazionc dcll'interesse dclla Societa proprietaria. -
4° Finalmentc che in ncssun caso si preventivano fondi appositi per
viaggi, ma chc ocl fondo complessivo asscgnato alla Rubrica Spcse diver­
se in L. 4.000. stanno compresc quelle evventualita imprevvisibili, co­
m'e appunto quest'una, chc possono esigerc la missione di uno, o piu in­
dividui in altri paesi
I Presidenti SS1 Marzari, c Benvenuti in assenza del terzo loro collega
S" Co: Mocenigo, cui non possono per conseguenza partecipare le presen­
ti loro riflessioni, addottaoo di demandare al Segretario Brenna l'incarico
di recarsi a Bussetto col Poeta Piave, come fu suggerito nella conferenza
avuta col Direttore d'Ordine pubblico, e S" Tenente colonello Cave Hep­
ski, con questo che debba partire la notte vegnente ed essere di ritorno
in Venezia entro il giorno 3 1 Xmbre corrC , c pel caso che il dett<:� S" Co:
Mocenigo, non si persuada al suo ritorno della necessita della presa mi­
sura convengono, che la speci6ca delle spese che il Brenna incontrera ver-
r-,
, L
_____:.....!.!./J .�-£,. �--
_. .._

Rigoletto 2 39

ra pagata in riserva di assoggettare alla sanzione sociale la misura stessa. -


Dopo di che viene chiuso il presente colla firma degli intcrvenuti. -
C.D. Marzari Pres. Anziano ed agli Spettacoli.
A.D. Benvenuti Presid. Econom.

Sempre il 27 dicembre, a poche ore dalla partenza dei « due amba­


sciatori veneziani », il Presidente Marzari rivolge per iscritto a Bren­
na le ultime raccomandazioni:
(210]
No 93
11 Presidente
agli Spettacoli
del Gran Teatro la Fcnice
Venezia 27 Xbre 1850
Al Segretario Sig.' Guglielmo Brenna
Entro la notte veniente, ogni eccezione rimossa Ella partira per recarsi
a Bussetto in compagnia del Poeta Francesco Maria Piave, onde concrc­
tare definitivamente il Libretto per la nuova Opera d'obbligo che assun­
se di scrivere il M.0 Giuseppe Verdi che trovasi cola, colle modificazioni
concertate d'accordo col Sig.' Direttore Centrale dell'Ordine Pubblico
Commendatore Martello, e Sig' Tenente Colonello Cav. De Hepski, ch'El­
la conosce per essere stato presente alla conferenza.
Del concertato col M.0 Verdi redigera apposito Verbale che rassegnera
poi alla Presidenza.
Non so abbastanza raccomandarlc quest'importante trattativa che po­
trebbe abbortendo incagliare [ ? ] la Societa in grave respondenza verso
l'lmpresa. La stagione pero esigendo continua la sua presenza in Ufficio
le viene assegnato come termine di rigore in Venezia la mattina di Mar­
ted} 31 corrente. Per le spese necessarie le consegno una sovvenzione di
Aus. Lire duecento /200/ effettive delle quali rendera conto colla produ­
zione delle relative specifiche e cosl di concerto col Pres. all'Economia D.'
Adolfo Benvenuti attesa l'accidentale assenza del Pres. Cassiere.
La riverisco.
C.D. Marzari

11 viaggio di Brenna e Piave e fulmineo. Verdi - gia informato


del loro arrivo, come s'e visto dalla lettera di Marzari del 23 - scri­
ve a Piave il 29; la lettera e forse diretta a Cremona, presso la sta­
zione di posta o la locanda dove Verdi immagina che i due « amba­
sciatori veneziani » facciano sosta in attesa di attraversare il Po, li­
nea di confine fra il Lombardo-Veneto e il Ducato di Parma:
La bottega della muriu
Busseto, 29 dicembre 1850
Ti mando la mia piccola vettura per condurti con Brenna a Busseto. I1
servitore (Giacomo) sara di qua dal Po perche non ha passaporto. Non
ti rincresca dunque fare quei pochi passi a piedi e passare il Po dalla par­
te della Croce, che Giacomo sara sulla sponda. Egli vi aspettera fino alle
dieci ore di domattina (Lunedl) quindi procura di partire da Cremona
verso le otto.
Tu conosci la mia casa 100 ed ora che mia madre abita la tua stanza non
ne ho piu due di liberta. Se volete adattarvi a stare in due letti in una
stanza saranno preparati; e se no, qui a due passi c'e l'albergo che sai.
[ABBIATI II pp. 90-91]

Brenna ha le ore contate. II giorno stesso del suo arrivo a Busseto


riesce a concordare con il compositore le modifiche al libretto della
Maledizione convenute fra il 21 e il 23 con l'autorita politica, e a
stilare il relativo verbale (ed e tale la fretta che nello scrivere sba­
glia la progressione numerica degli articoli, saltando dal 1 ° al 3 ° , al­
meno nella copia originale che si conserva presso l'archivio feni­
ceo): io1
[211]
Bussetto 30 trenta Decembre 1850 cinquanta
Nella casa di abitazione del Maestro Giuseppe Verdi.
In relazione all'incarico ricevuto con Ordinanza 27 Xmbre corr• N° 93
della Presidenza della Societa proprietaria del gran Teatro la Fenice di
Venezia, il sottoscritto Segretario della Presidenza stessa invita il sr Mae­
stro Verdi a concretare i cambiamenti, ai quali consente di assoggettare
il libretto presentato sotto il titolo la Maledizione per essere musicato
per la corrente Stagione di Carnovale, e Quaresima 1850/ 51 a norma
del Contratto [23 Aprile 1850), 102 p.p., e cio a fine di rimuovere gli osta­
coli opposti dall'Autorita d'ordine pubblico a permetterne la produzione.
In concorso pertanto del Poeta Francesco Maria Piave, resta convenu­
to quanto segue
1° L'azione si trasportera dalla Corte di Francia a quella d'uno dei
Ouchi indipendenti di Borgogna, di Normandia, o di taluno dei piccoli
principi assoluti degli Stati ltaliani, e probabilmente alla Corte di Pier
Luigi Farnese, ed all'epoca che converra meglio di assegnarvi per decoro,
e la riuscita della scena.
3. [sic] Si conserveranno i tipi originali dei caratteri del Dramma di
0

Victor Ugo le Roi s'amuse cangiando i nomi dei personaggi a seconda del­
la situazione, ed epoca che verra prescritta.
4° Si evitera affatto la scena, in cui Francesco si dicchiarava risoluto
di profittare della chiave, di cui era in possesso per introdursi nella stan-
I - fl S7 • . 0 .. r.

Rigoletto

za della rapita Bianca. E cio sostituendovi altra scena, cbe conservi la


necessaria decenza, senza togliere l'interesse del dramma.
5° Al Rendez-vous amoroso nella Taverna di Magellona tOJ il re, o
duca andra invitato da uno stratagema del personaggio che sostitu.ira Tri­
boletto.
6 '° Alla apparizione de! sacco contenente il Corpo della 6glia del Buf­
fone, si riserva il Maestro Verdi all'atto pratico quelle modificazioni che
saranno reputate necessarie.
7 I cangiamenti di cui sopra esigendo tempo oltre a quello sin ora
trascorso, dichiara il Maestro Verdi di non poter andar in scena colla nuo­
va sua Opera prima del 28 febbraro o primo Marzo p.v.104
Dopo di che venne chiuso il presence colla 6rma degli intervenuti
G. Verdi
F. M. Piave
Guglielmo Brenna

Salvo il mutamento del luogo e dell'epoca dell'azione e dei nomi dei


personaggi, viene mantenuta gran parte della sostanza drammatica
della Maledi:done, doe quanto il compositore aveva richiesto con la
lettera del 14 dicembre, ma con il totale sacrificio - da Verdi gia
preventivato con la lettera a Piave di fine novembre - della posizio­
ne « in cui Francesco va colla chiave in camera di Bianca ». Sacri6-
cio pur sempre doloroso che riecheggera akuni mesi piu tardi in
una famosa lettera del musicista a Carlo Antonio Borsi. 105
Con il prezioso documento in mano, Brenna fa rapidamente ritor­
no a Venezia, non senza prima rifondere a Piave - che resta a Bus­
seto per lavorare per qualche giorno insieme a Verdi alle modi6che
concordate - novantacinque lire-austr. a titolo
(212)
[ ... ] di spese di viaggio incontrate da Venezia a Bussetto, e vice-versa
per addattare ii libretto della nuova Opera che sta musicando il Maestro
Verdi in conformita alle esigenze della Autorita d'ord.ine pubblico
Bussetto li 30Xmbre 1850.106

Ricevuto dalle mani di Brenna il compromesso fumato con Verdi,


Marzari non nasconde tuttavia ancora qualche preoccupazione, e
ne scrive a Verdi il 4 gennaio 18 5 I (N. 107 del Protocollo di Presi­
denza; minuta mancante):
Mentre ritcngo ad intelligenza le variazioni da portarsi al libretto della
nuova opera ch'ella sta musicando per questo Teatro, indicate nel vcrba-
La bottega dell4 musica
le 30 dicernbre p.p. concluso fra Lei, il Poeta Piave ed il Scgrctario di
questa Presidenza: Guglielmo Brenna, non so abbastanza raccomandarc
a Lei, ed al poeta Piave particolarmente, di evitare nel nuovo lavoro tut­
to cio che potesse ferirc la decenza della scena, onde non avere nuovi osta­
coli per parte dell'Autorita d'Ordine Pubblico.
Mi rincresce anzicheno la necessita di protrarre l'andata in scena del­
l'opera. Tuttavia sono convinto che le insorte difiicolta per parte della
Censura rendono indispensabile il ritardo per guadagnare il tempo per­
duto. Conto pero sulla sua genrifezza per limitare al minor tempo possi­
bile la protrazione e, quantunque ella resti autorizzata a difierire l'andata
in scena dell'opera anche al 1. marzo p.v. occorrendo, pure non·dubito
0

ch'ella non vorra ritardare il suo arrivo a Venezia oltre il 3 o 4 febbraio


p.v. [COPIALETTERE p. 490]

Dal Protocollo di Presidenza non risulta alcun riscontro da parte di


Verdi a questa lettera. Dal suo canto Piave, atteso a Venezia per
la messinscena dell'Allan Cameron del cui libretto, come si ricorde­
ra, era l'autore, rassicura Brenna da Busseto in data 5 gennaio:
[213]
Caro Brenna
Busseto 5 dcl 1851
Ho ricevuto la tua da Mantova e sarai servito dell'ombrello.
Quanto alle varianti non dubitare che faccio di tutto perche non sic­
no per insorgere nuovi ostacoli.
Io spero d'esscre a casa per oggi otto.
I miei complimenti all'amico Marzari al S.' Conte Mocenigo non di­
sgiunti da quclli di Verdi anche per te.
Salutami tutti e credirni in fretta
Tuo AfE0 Amico
M. Piave
D.S. Favorisci di far ricapitare l'acclusa. Un saluto speciale al caro
Mirate

L'n gennaio, come si apprendera da una lettera di Marzari a Ver­


di del 14, Piave e gia di ritorno a Venezia e in giornata presenta la
nuova versione del libretto alla Presidenza per l'approvazione, tra­
smettendo in pari tempo alcune « memorie » del compositore, non
piu reperibili presso l'archivio fcniceo, riguardanti alcune seconde
parti del Rigoletto. Intanto Verdi, rimasto a Busseto in attesa del­
l'approvazione politica alle nuove modifiche apportate al libretto,
continua nella composizione dell'opera, non curandosi forse di un
f{ "
-
Rigoletto 243

soggetto politicamente e moralmente innocuo speditogli da Bruxel­


les da Emanuele Muzio, cui lo stesso Muzio accenna in una lettera
a Tito Ricordi dell' 8 gennaio r 8 5 I :
[ ...] Le notizie di Verdi mi arrivano sempre direttamente da Lui, jeri
ricevetti pure lettera ove mi diceva che aveva fatto andar Piave a Busse­
to. Avra scelto spero il dramma che gli mandai io di qua, pieno di novi­
ta, e dove non entrano ne politica ne religione, argomeoti che nei tempi
attuali bisogna abbandonare; la reazione e troppo forte e non si vuol nul­
la che possa ecitare gli animi al disprezzo de' preti e de' governi. Adesso
gli fanno paura anche le note di musica. [ ... ] [Autografo: Archivio di
Casa Ricordi, Milano]

Sempre in ansia per l'approvazione politica, il 14 gennaio Verdi si


rivolge a Piave, anche allo scopo di far aggiustare alcuni versi; per
la prima volta appare il titolo definitivo dell'opera, Rigoletto:
Non ho ancora ricevuto tue lettere! ! Spero che avrai ottenuto le per­
missioni della Polizia! e spero anche che la Presidenza accordera quanto
chiedevo poiche [mi occorre] abbastanza tempo sopratutto, ne io voglio
tanto da poter sbilanciare gli interessi del teatro. Intanto questo infernale
Rigoletto va... fra una bestemmia e l'altra... avanti. Anche l'aria del Duca
e fatta, ed era difficile assai perche ... Bisogna ti faccia alcune osservazioni.
I due seguenti versi
Poiche la festa cesso di corte
Moviamo uniti prima de! ell
non possono stare poiche dopo la festa Triboletto si sveste, fa un Duetto
col Bravo, una scena eterna con Gilda, un Duetto col Duca, un'aria e fi­
nalmente questo rapimento.
Tutto cio non puo succedere in una sola notte poiche se la festa fini­
sce al d1 Triboletto non poteva incontrare il Bravo verso sera, poi non e
probabile che Bianca stesse alzata tutta la notte ... Quindi quei due versi
vanno cambiati.
Vorrei che adoperassi un po' di lima in quella benedetta aria del Duca,
e cio per te: per me ho bisogno che alla fine de! Recitativo dopo il verso
'Ella mi Ju rapita!' ve ne fosse un altro endecasillabo ('Chi Ju l'iniquo?
Ma ne trovero vendetta!') poi un ultimo verso dolce, ma non vorrei che
fosse quello che c'e perche 'Ah sen:r.a Lei languir sento la vita' non vuol
dire niente.
Vorrei che Ia seconda strofa dell'Adagio fosse piu bella della prima, e
qui non e: dopo i due versi 'Ed... io potei... soccorrerti / Cara Janciulla
amata', bisognerebbe rifare i quattro che seguono e trovare un bel pen­
siero filato, affettuoso, ed abbandonar l'idea del 'Vendicato saro .. .'
244 La bottega d/'4 musica
e

Infine bisognerebbc che la Cabaletta avesse gli accenti eguali perchc (e


a cio signori poeti dovreste badare) io non posso fare
Corro
Volo
Quando etc...
Quindi aggiusta da fare cadere l'acccnto sulla seconda. Ho bisogno pre­
sto di queste modincazioni ed ho bisogno di saper il mio destino! Porta
pazienza tu che io ... ah ne sopporto troppo c non so se ne avro ancora
molta in magazzeno. [ABBIATI II pp. 97-98)

Si rifa vivo intanto Marzari con lettera del 14 gennaio (N. 124
del Protocollo di Presidenza; minuta mancante), preannunciando la
presentazione del libretto modificato all'Autorita d'Ordine Pub­
blico:
11 Sig. Piave ha presentato sabato I I corrente il nuovo libretto per
l'opera ch'ella assunse di musicare, che approvato dalla Presidenza e dal
Co. Podesta verra domani assoggettato all'approvazione dell'Autorita
d'Ordine Pubblico. Essendo esso in conformita alle precorse intelligenze
spero che non incontrera ostacoli e faro il possibile per affrettarne ii de­
finitivo licenziamento.
Frattanto in riscontro allc memorie di Lei consegnate b.m. al detto
Piave, la prevengo ch'Ella puo libcramente scrivere la parte di Maddalena
per contralto, avcndo la Sig.• Casaloni dichiarato di assumerla quand'an­
che non abbia verun pezzo a solo.
Quanto a seconde parti, ella ha disponibili il baritono Damini, scrittu­
rato qual supplemento di Varesi, che nella stessa qualita canto a questo
teatro anche l'anno scorso e piacque per modo che lo si sentl volentieri
varie sere in sostituzione al primo baritono assoluto. Nel caso ch'ella lo
occupi nella sua opera, l'incarico di supplire sara dato all'altro baritono
Sig. De-Kunert. II secondo basso Andrea Bellini, pure baritono, ed il se­
condo tenore Zuliani Angelo, che da vari anni sono fra gli scritturati di
questo teatro e godono del pubblico favore. E la seconda donna Sig. Lui­
gia Morselli, che ha voce forte sl, ma di mezzo soprano. Questi in ag­
giunta al primo basso profondo Sig. Feliciano Ponz, che ha voce robusta
ed e plausibilmente artista.
L'opera del Maestro Malipicro andra in scena non piu tardi del x feb­
braio p.v., sicchc importa ch'ella si trovi in Venezia pel 4 o 5 febbraio
al piu tardi. [COPIALETTERE pp. 490-491)

Non si conosce la risposta, se risposta ci fu, del compositore, fer­


mamente intenzionato a non muoversi da Busseto fino alla notizia
dell'approvazione politica del libretto; disponiamo peraltro di una
-
Rigoletto 24 5

sua lettera a Piave, in data 20 gennaio, in cui accenna ad alcuni de­


gli argomenti contenuti nella lettera di Marzari:
Ho ricevuto lettera dalla Presidenza in cui mi dice che spera il libret­
to sad approvato, ma intanto questa approvazione non e sicura. Intanto
io scrivo ed anche il secondo atto e quasi terminato: dico quasi perche la
stretta del Duetto finale riesciva fredda a motivo delle parole che dice Jra
se Gilda. Vedo che due attori che dicono le loro faccende uno da una par­
te e l'altro dall'altra specialrnente nei tempi mossi non fanno efietto. Ho
pensato dunque di rifare questa stretta ma bisogna che tu mi ajuti e ti
propongo un metro decasillabo facile per te per fare piu presto e ti diro
anche le mie idee; farai come vorrai ma bada vi sia dialogo ...
Dopo il verso « Ho vecchio t'inganni un vindice avrai »
RIGOLETTO
Si vendetta, vendetta... 18
Sol desia respira quest'alma
L'ora della punizione e giunta
E l'avrai dal tuo bufione -
Sl vendetta vendetta ...
GILDA
Qual gioia feroce...
Respira vostr'alrna
Perdonate perdonate...
Anche Dio perdono sul patibolo...
(Gran Dio non ascoltatelo
Perche io l'amo ancora)
Tu vedi addunque che sono sci versi ciascuno 107 (decasillabi): l'ultimi
due di Gilda possono dirsi fra se: ma li altri quattro sieno rivolti al pa­
dre. Procura di fare sei bei versi, che esprimano la gioia della vendetta.
Io potrei fare allora una cabaletta sfarzosa, d'efietto, che non potrei fare
coi versi che vi sono ora. Vorrei che il secondo verso specialmente tanto
di Rigoletto che di Gilda fosse espansivo, ed e percio che io t'ho accen­
nato !'idea... « sol gioia [sic, anziche « sol desio »; un lapsus di Verdi? o
errore del trascrittore?] respira quest'alma » etc. etc...
Sento che Malipiero andra in scena al 1 ° Feb.!! ... possibile?! La Presi­
denza c'invita percio ad essere a Venezia al 4 o al 5. Spero e desidero che
Malipiero vadi un po' piu tardi e nel caso io sarei a Venezia due giorni
dopo la serata di Malipiero. Aggiusta tu questa faccenda e fa in modo che
io resti piu lungo tempo possibile a Busseto. Tutto e per il meglio! La
Presidenza puo essere sicura che io faro in tutto e per tutto il mio dovere
ma per carita mi lasci il maggior tempo che puo... Scrivimi subito e man­
dami subito i versi, che questi saranno gli ultimi! ... forse! [ABBIATI II
p p . 98-99]
La botuga della music11
La lettera di Verdi s'incrocia con una, in pari data, di Piave, fino a
quel momento piuttosto silenzioso (ma per la verita impegnato, ol­
tre che a rifare i versi del Rigoletto, a porre in scena !'Allan Came­
ron, rappresentato l'n gennaio):
Riscontro solo oggi la cara tua del 14 perche sperava di poterti an­
nunciare la definitiva approvazione de! libretto, ma ieri sera mi disse quel
tale Sig. Colonnello,1°' che non l'avressimo se non fra due giorni .
... Altra cagione de! mio ritardo si fu il non aver potuto ancora cam­
biare quei versi che tu mi chiedi per quanto mi martellassi il cervello.
Versi ne ho fatto, ma nessuno che possa piacerti per cui credo inutile di
mandarteli. Tu sarai tenuto a giorno di tutto, come siamo intesi.
Allan Cameron si regge, ed ii Ballo Gisell,1 animo alquanto ii Teatro.
Le prove di Malipiero sono incominciate da olto giorni, ma credo si tar­
dera ad andare in iscena perche la musica e senza ritmo ed i cantanti su­
dano e stentano ad impararla. Dio sa poi che inferno troveranno in or­
chestra. Appena ci saro riuscito non manchero di spedirteli.
Avrai gia ricevuto mie lettere e quelle della Presidenza colle quali ti si
accorda la necessaria dilazione. [ ... ] Mirate e felice e non sogna che la
tua opera, la quale e qui aspettata come una redenzione per questo teatro .
... Oh questo Rigoletto fara epoca nella mia vita! Persuaditi ch'io non
sono ne indolente, ne poco volonteroso, ma che, invita Minerva, non v'ha
uomo che possa far nulla di bene. [ ... ] [COPIALETTERE pp. 491-492]

II giorno seguente, 21 gennaio, Piave spedisce le varianti richieste,


ma non e ancora in grado di annunciare la sospirata approvazione po­
litica del libretto; forse non osa rivelare a Verdi le difficolta che il
supercilioso Martello vienc continuamente frapponendo:
Eccoti finalmente le varianti che non ho potuto ieri mandarti. Ho cre­
duto che la variante della prima strofa del coro Atto secondo esigessc
quella piccola mocli6cazione nell'introcluzione che troverai segnata per
prima. II resto va in ordine. Vedrai fatti in diversi modi i due ultimi ver­
si del largo dell'aria: scegli quelli che piu faranno al tuo caso. Quanto
alla cabaletta mi par che stia bene.
Nulla posso dirti di nuovo, sennonche oggi si e fatta una prova di tutti
i supplementi, e che mi dicono che guai alla Brambilla se ii supplemento
di lei dovesse cantare una voltn: la troverebbero forse migliore per voce
della supplita. Io non l'ho intesa, ma relata re/ero. Domani tornero a pic­
chiare per questo benedetto lincenziamento, ma pero vivi tranquillo che si
ha troppo bisogno di te per azzardare a nuovamente seccarti. Puoi e devi
tenere la cosa per fatta. Bondl...
D.S. Ho gia dato tutte le ordinazioni dclle decorazioni che saranno
�2 /},�........:::....:.....:.

Rigoletto 247

magnifiche, ed il giovinetto Caprara vuol provarti la sua abilita nei pra­


ticabili ecc. ecc. [seguono in calce alla lettera le varianti dei versi dell'at­
to I, scena V, e delle scene prima e seconda dell'atto II]. [ABBIATI II
pp. 100-102]

La lettera di Piave tarda ad arrivare a destinazione; e Verdi, sem­


pre sulle spine, in attesa sl dei versi ma soprattutto di quella benc­
detta approvazione politica, il 24 gennaio apostrofa bruscamente il
poeta:
Ebbene? Devo venire a Venezia o restare a Busseto? Io non scherzo!
Vedo che tu continui a prendere quest'affare molto leggermente ma io ti
ripeto non scherzo e lo prendo molto sul serio! A me basta di star qui
giorno e notte a rompermi lo stomaco con questa maledetta opera, e non
voglio venire a lottare colla Censura a Venezia: se la Polizia ha approvato
il nuovo libretto allora verro a Venezia come e stato fissato con te, doe
dopo l'opera di Malipiero, se l'approvazione formaJe della Polizia non e
concessa e inutile che io faccia il viaggio e me ne resto qui. Rispondimi
immediatamente.
P.S. Ammesso che la Polizia abbia approvato il libretto raccomando a
te onde la Presidenza mi lasci a Busseto piu tempo che puo. Aspetto i
versi di cui ti ho pregato. [ABBIATI II pp. 104-10.5]
Il fatto e che il prelodato Martello - come ora apprenderemo da una
lettera di Piave - si e « intestato di cambiar l'epoca e la scena non­
che i personaggi »: Cepriano non gli va bene e lo fa mutare in Cepra­
no, trova da ridire sul nome di Castiglione e lo fa trasformare in
Monterone, storce il naso davanti al nome di Gonzaga e vuole si di­
ca semplicemente Duca di Mantova ... E davvero strano come un'in­
sistente aneddotica abbia potuto attribuire il ruolo di « salvatore »
del Rigoletto a questo ambiguo burocrate 109 che e da considerarsi, in
uno con il Governatore Militare de Gorzkowski, il principale re­
sponsabile degli ostacoli sollevati contro la sua approvazione. La let­
tera di Verdi s'incrocia a sua volta con una, pure del 24 gennaio, di­
rettagli da Piave:
BUONE NUOVE!
Le prove di Malipiero sono sospese, la sua musica presenta troppe dif­
ficolta di esecuzione, l'Allano va zoppicando; tu abbisogni di tempo, per
cui si e pensato a dar la Lucia come opera di ripiego, che andra in iscena
martedl 28 corrente. Cio portera. l'andata in scena di Malipiero fino verso
almeno la meta di Febbraio, e questo e un respiro per te.
Oggi ho finalmente avuto la fuma del direttore generale dell'Ordine
La bottega della musica
pubblico al Rigoletto, senza oessun cambiameoto di verso; solameote ho
dovuto cambiare il nome di Castiglione in Monterone e quello di Cepriano
in Ceprano perche esistono quelle famiglie. Fu pur necessario ommettere
il nome di Gonzaga e dire solamente nell'elenco dei personaggi: Il duca
di Mantova. Cio a noi poi poco deve importare, perche gia si sa chi re­
gnava in quell'epoca. Sono cioque giorni che corro dal Governo alla Po­
lizia, al Comando di Piazza, alla Presidenza, al diavolo. Ti assicuro che
quando sara fioita avro corso uoa grao palestra. 11 Colonnello mi disse
che domani infallibilmente mi farebbe avere aoche la fuma del Governa­
tore, e cosl non se ne parlera piu. Allora la Presidenza te ne dara ufficiale
avviso.
Ora, che ti scrivo, sono le quattro e sono in moto dalle nove perche
il Sig. Martello era imestato di cambiar l'epoca e la scena nonche i per­
sonaggi. Finalmente sono riuscito uo poco colla grazia, un poco colla di­
sperazione, un poco col dire ch'io non poteva, ecc. ecc. a questa utile
transazione, e ti giuro che mi par fin di sognare. Allegri dunque. II veo­
to si e voltato, e la nostra nave aodra a buon porto.
Eccoti la nuova cabaletta che spero andra bene.
Ri. Sl vendetta, tremenda vendetta (volto al ritratto)
Di quest'anima e solo deslo...
Di punirti gia l'ora s'affretta
Che fatale per te tuonera.
Come fulmin scagliato da Dio
Te colpire il buffone sapra.
Gi. 0 mio padre, qual gioia feroce
Balernarvi negli occhi vegg'io! ...
Perdonate ... a noi pure una voce
Di perdono dal cielo verra.
(Mi tradiva.... pur l'amo!... grao Dio,
Per l'ingrato ti chiedo pieta!)
Per tutto quello che non ti piacesse scrivimi sempre, che mi troverai
sempre pronto all'ambito onor di servirti (vedi Chichetta nel volume VI
delle Conferenze graziose!). Bondl vecchio mio. Sta allegro, lavora e sa­
lutami tutti.
P.S. - Mi sono gia riserbato di fare tutte le mutazioni di metro che po­
tessero occorrere per la musica od altro. Anche per questo, sii traoquillo.
[ COPIALETIER.E pp. 492-493]

La lettera dovrebbe arrivare a Busseto il 26 gennaio, poiche di ta­


e
le data una missiva di Verdi a Ricordi per definire la cessione del­
la proprieta del Rigoletto, con la quale il compositore informa:
Vcngo assicurato dalla Presidenza del Teatro la Fenice di Venezia, c
IL ,,,___

Rigoletto 24 9

dal poeta Piave che la Censura dara l'approvazione al nuovo dramma,


che porters probabilmente per titolo Rigoletto. Ammesso questo sara
bene richiamare con te quanto c stato fissato intorno quest'Opera, cioe:
mi pagherai quattordicimila / (14000) franchi in (700) napoleoni d'oro
da 20 fr: effettivi oltre i diritti che mi sono riservato e sui noli e sulle
vendite precisamente come lo Stifjelio - [ ...]
E impossibile che io ti possa mandare quest'opera da copiare a Milano,
perche il veto della polizia, e la venuta di Piave a Busseto m'hanno fatto
perdere un tempo immenso. Bisognera dumque che tu la facci copiare a
Venezia che alla fine dei conti per tee quasi lo stesso. Sarebbe santissima
cosa che tu potessi mandare Grolli a Venezia e per la garanzia dello spar­
tito, e per farlo presiedere alla copiatura. Grolli non perderebbe un mi­
nuto di tempo perche io ti diro il giorno preciso in cui saro a Venezia e
subito subito gli consegnero musica - [...]
P.S. Sarebbe bene che si trovassimo a Verona con Grolli - - - [Au­
tografo: Atchivio di Casa Ricordi, Milano]

E finalmente il 26 gennaio Piave puo annunciare a Verdi la notizia


della de.6.nitiva approvazione politica del libretto:
Te Deum l audamus
Gl o r i a in exc elsis De o !
All eluia, All eluja!
Finalmente jeri alle tre pomeridiane giunse i1 nostro Rigoletto in Pre­
sidenza sano e salvo, e senza fratture o amputazioni. Mi par ancora di so­
gnare. Avrai da ridere quando ti raccontero la storia dell'ultima mia bat­
taglia!... Ma veniamo a noi.
In luogo di martedl 28, la Lucia andra in iscena mercoledl 29,110 cosi
avremo guadagnato una giornata di tempo pel ritardo delle prove di Ma­
lipiero. Ti assicuro che Mirate nella Luciae un Moriani giovane.111 Cbsa
colossale!
Ho dato, fino dal 12, le ordinazioni alla Presidenza e ieri furono passa­
te all'Impresa, sicche anche per quelle non abbiamo piu pensieri. 112
Bondi. Un saluto a tutti. [COPIALETTERE p. 494]

In pari data la Presidenza della Fenice partecipa ufficialmente a Ver­


di l'approvazione politics del libretto (N. 141 del Protocollo di Pre­
sidenza; minuta mancante). Verdi risponde a stretto giro di posta,
errando, nello scrivere la data, ii mese: febbraio anziche gennaio:
(214)
Sig' Presidente
Busseto 29 Feb. [sic] rn 1851.
Sono felicissimo che la Polizia abbia finalmente concessa l'approvazione
La bottega della musica
a questo benedetto Rigoletto. In quamo a me non resta che a musicare
!'ultimo duetto, e sarebbe anche questo finito se non avessi sofferto un
forte mal di stomaco in questi ultimi giorni.
Due giorni dopo che !'opera di Malipiero sara in scena io saro a Ve­
nezia: e vi saro di buon mattino per assistere anche alla prova. Caso mai
!'opera di Malipiero si dovesse protrarre di qualche giorno io lo preghe­
rei di farmene avvertito col mezzo di Piave c lasciarmi qul tranquillo. Le
ripeto che io saro a Venezia la mattina del secondo giorno dopo l'andata
in scena di Malipiero pronto a fare la prova nello stesso giorno perche
spero anche di mandare le parti quakhe giorno prima del mio arrivo -
Fatto !'ultimo duetto a me non resta che il lavoro di 5 o 6 giorni per
l'istromentazione - - - - -
Ho l'onore di dirmi colla piu profonda stima Dev. Servitore
G. Verdi

Non passano che pochi giorni: il 5 febbraio Verdi termina la com­


posizione del Rigoletto. Ora e lui che ha fretta di cominciare le pro­
ve e di andare in scena. Informato, forse da Piave, di un ulteriore
rinvio della prima rappresentazione del Fernando Cortez di Mali­
piero, avverte il poeta della spedizione delle parti cantanti di due
terzi dell'opera:
Busseto, 5 febbraio 18 5 1
Spiacemi che Malipiero vadi sl tardi. Io potrei andare in scena da qui
a pochi giorni che oggi appunto ho terminata !'opera. Non mi resta che
mettere in netto il 2° Atto e !'ultimo pezzo. Per non perdere tempo io in­
tanto ti mando tutto il resto dell'opera. Va dunque subito alla Diligenza
proveniente da Cremona che troverai al tuo indirizzo due terzi dell'opera
cioe: numeri 2. 3. 4. 5. 6. 7. - 11. 12 13.114 Questi nove pezzi di mu­
sica Ii consegnerai a Gallo in mio nome. Gallo ne faccia estrarre le parti
cantanti e tu le consegnerai: Gilda, Brambilla; Duca, Mirate; Rigoletto,
Varesi; Maddalena, Casaloni; Sparafucile, Pons; Castiglioni ii baritono
migliore della compagnia, per gli altri poco preme.
11 resto dell'opera lo portero meco, ed intanto che faremo le prove io
istrumentero. Bada che io incominciero a fare le prove il giorno dopo
!'opera di Malipiero; per guadagnare tempo almeno nelle seconde parti
che hanno molto da fare nella festa da Ballo preparate tutto; e cosl an­
dremo presto in scena. Saro a Venezia la mattina del giorno dopo l'opera
di Malipiero, e fa che la prova sia ordinata per il giorno stesso. Se voglio­
no si puo lasciare a casa la Brambilla, Varesi, Mirate c la Casaloni 115 per
la prima prova.
P.S. Ti ripeto di consegnare !'opera a Gallo a nome mio (ad onta che
Ricordi lo abbia incaricato) perchc stante l'incertezze della Censura io mi
II

Rigoletto 251

era sdolto da Ricordi ... ora non sono ancora bene fissate le condizioni.
Gallo facda pure copiare e stia tranquillo! ... Fate estrarre la banda della
festa da Ballo, che e importante e difficile. Addio, addio. [ ...] 116 [ABBIATI
II pp. 105-106]

Le trattative con Ricardi per la vendita dello spartito si concludono


in pochi giorni. L'n febbraio, ancora da Busseto, Verdi scrive al­
l'editore:
Sia dumque fissato i1 contratto sul Rigoletto come tu did colla tua del
6 corrente, e spero (se non prendo grave sbaglio) che ne sarai contento -
Appunto sul dubbio di scioglimento ho mandato alcuni pezzi a Vene­
zia per estrarre le parti cantanti: solo le parti cantanti perche non ho po­
tuto ancora fare una nota d'istromentazione. La copiatura sara certamente
bella a Venezia e colla sorveglianza di Gallo credo siavi poco a temere
per la sicurezza dello spartito -
Scrivimi a Venezia che probabilmente partiro di qul giovedl. [ ... ]
[Autografo: Archivio di Casa Ricordi, Milano]

Verdi non partira « giovedl » (16 febbraio) ma due giomi piu tar­
di. Intanto pervengono a Busseto due lettere di Piave. La prima, in
e
data 8 febbraio, in risposta alla lettera del 5:
Ricevo in questo punto la tua del 5 e 9 pezzi del Rigoletto, dopo che
io ti avevo gia impostato altra mia che ti confermo intieramente.
Gallo aveva gia avuto da Ricordi !'espresso incarico di far cavare le
parti e lo aveva autorizzato a far eseguire l'operazione dalla copisteria del
Teatro; ma ora la cosa cangia d'aspetto, e Gallo fatto da te depositario
della musica incomindera domani stesso a farla copiare in sua casa e sot­
to la sua immediata sorveglianza e responsabilita.
[ ... ] Tratte le copie faro distribuire le parti come mi did, meno quel­
la di Monterone (quondam Castiglione del fu Saint-Vallier), poiche di
due baritoni ti sceglierai tu stesso il migliore: cosl mi disse Marzari. - Ti
avverto poi esser qui un baritono che fece e disfece la parte di Wurm
nella Luisa, ed ora canta da secondo tenore nella Lucia; il quale baritono
essendo protetto da Varesi sara facile che tu venga dallo stesso interes­
sato a dargli tal parte; ma, oltreche non aver voce di nessun colore, ed e
in faccia al pubblico ridicolo; cosl e opinione anche dell'amico Marzari
che basters affidargli una secondaria parte, o, se possibile fosse, anche
niente. Cio peraltro deve restare fra te me e Marzari. Questo canoro
eroe, padrone di un mazzo di chiavi, doe basso profondo, baritono, teno­
re, soprano e contralto si chiama de Kunnerth. - Per Dio e piu di S. Pie­
tro che ne ha sempre avute due sole! ti. troppo bravo.
-----

Lit bottega delta musica

Ora che ti scrivo stanno provando in orchestra !'opera di Malipiero.


Ti ripeto che giovedl 13 ti scrivero con precisione il giorno di andata in
scena. [ ... ] [ COPIALETTERE pp. 494-495]

Andra a finire che la parte di Monterone sara assegnata al « secondo


baritono » Paolo Damini, e che a Francesco de Kunerth verra affi­
dato il ruolo di Marullo. La seconda lettera di Piave e del giorno do­
po, 9 febbraio:
Giovedl e Venerdl ci fu recita perche abbiamo avuto le 48 Fanciulle
Viennesi; oggi, sabbato, andremo finalmente in orchestra coll'opera di
Malipiero, e dicono che si fara la prima recita il 15; ma io non lo credo.
Il giorno r 3 pero ti scrivero con precisione il tutto fermo in posta a Cre­
mona, e cosl potrai regolarti con sicurezza. Sabbato mattina dunque fa
trottare il Console Cincinnato (al secolo Pinchelino) alla volta del Po, e
vi saranno i dispacci.
Le due piu belle stanze dell'Europa 117 saranno a tua disposizione dal
giorno r6 e per 4 sole lire austriache al giorno. Le troverai calde e col
miglior piano forte di Camploy, che faro scegliere dal Maestrino Bolzoni.
[ABBIATI II p. 107]

La prima rappresentazione dell'opera di Malipiero ha luogo il 18


febbraio. La mattina del 19 Verdi e gia sulla piazza di Venezia. Le
prove del Rigoletto durano una ventina di giorni, da Verdi impiegati
anche per portare a termine la strumentazione. Tutto sembra filare
liscio come l'olio, senza intoppi, senza incidenti. Un ricordo di quel­
le intense giornate Verdi confidera molti anni dopo a Giuseppe Gia­
cosa, che lo tramando in un suo articolo, Verdi in villa (Note):
« [ ... ] Verdi e un narratore serrato e vivace. Rammento che una
sera ci racconto la prima rappresentazione del Rigoletto a Venezia.
Cantava, capo dei coristi, un tale gia attore primario dei teatri di
provincia e persuaso di fare grande atto di degnazione aggregandosi
ai cori. II poveretto prendeva quelle arie dignitose di genio incom­
preso e perseguitato, proprie degli attori che sperarono e a cui falll
fortuna. Nella scena del temporale il maestro pretendeva dai cori
un certo effetto di muggito sordo, un suono indistinto a bocca chiu­
sa, non altrimenti accentuato che da maggiore o minore intensita,
per rendere il crescere ed il calare della folata. Ma bisogno predicare
coll'esempio e rifare cento volte la prova. Il nostro cantante non po­
teva persuadersi che veramente questo e non altro si volesse da lui,
e quando alla fine non ne pote piu dubitare, venne con passo fiero
fl S7 I L -�--
Rigoletto 253

a piantarsi in faccia al maestro, scagliando al nume avverso e chia­


mandolo testimone di tanta enormezza, queste parole: Anche il ven­
to devo fare! Poi, coll'incesso di un Aristodemo, se ne torno al suo
posto.
Raccontava pure l'attonitaggine e lo sgomento di certi vecchi del
caffe Florian, i quali, all'udire come la parte di Rigoletto rasentasse
in alcuni punti il comico, per poco non ne vedevano disonorata la
Fenice ed offesa la tradizione artistica della Serenissima Repubbli­
ca. [ ... ] » 118
Famoso infine l'aneddoto, circolante in tutte le biografie verdia­
ne e narrato fra i primi dal Pougin, secondo cui Verdi attese le ulti­
me prove prima di consegnare a Mirate la musica della canzone « La
donna e mobile»; l'attendibile Folchetto precisa a proposito di que­
sto episodio: « la nota canzone faceva parte del libretto,119 ne venne
aggiunta per dare un pezzo di piu al tenore: e vero per altro che do­
po la prima prova Verdi prego Mirate di non farla sentire a nessu­
no » (POUGIN p. 70 in nota).
Dopo venti giorni di prove il Rigoletto va finalmente in scena: e
la sera dell'II marzo 1 8 5 r. Il successo e tale che fino alla chiusura
della stagione, avvenuta i1 31 marzo, se ne fanno 13 rappresentazio­
ni (e non« ventidue » come afferma Folchetto in POUGIN p. 71, se­
guito da GATTI I p. 159). La misura del successo e fornita dai fogli
dei borderc>: rispetto a £ 2.890,50 della prima rappresentazione di
Luisa Miller, opera d'apertura della stagione (ma con una media di
appena £ 400 nelle cinque repliche successive), a £ 374,50 della
prima rappresentazione di Allan Cameron, a£ r.791,30 della prima
rappresentazione di Lucia (con una media di £ 500-700 nelle re­
pliche) e a £ 1.020 della prima rappresentazione del Fernando Cor­
tez, il Rigoletto sta con una media di £ 2.ooo d'incassi serali (£
2.390 la sera della prima rappresentazione, e sempre oltre le£ 2.600
nelle tre ultime rappresentazioni).
La musica del Rigoletto avra facile e rapida diffusione sulle scene
italiane e straniere.120 Non cosl facile diffusione avra il libretto, osta­
colato dalle censure degli stati italiani e trasformato in un Viscardel­
lo nello Stato della Chiesa, nel Ducato di Modena e nel Granducato
di Toscana, in una Clara di Perth 121 a Napoli, in un Lionello 122 an­
cora a Napoli e nel Regno delle Due Sicilie, sollevando cosl le prote­
ste, peraltro infruttuose, di Verdi e di Piave. Scrivera Verdi l'u ot­
tobre a Ricordi, editore proprietario pure della versione Viscardel­
lo ... :
La botlega della musica

[ ... ] a Roma Rigoletto e andato al diavolo! Colle alterazioni e mutila­


zioni ridicole che si sono fatte e impossibile qualumque esito. 11 publico
vuole interesse: gli autori fanno il possibile per trovarne: se i Censori
lo levano il Rigoletto non e piu opera mia. Con altre parole, con altre po­
sizioni io non avrei fatto la musica de! R.Jgoletto.- Ne! Manifesto a Roma
doveva dirsi:
« Rigoletto, poesia e musica di Don ...... »
(e qui il nome del Censore) ... [ ... ] [Autografo: Archivio di Casa Ricor­
di, Milano]

Ufficiale la protesta del Piave, affidata a una pubblica dichiarazione


da stamparsi sui periodici teatrali, avanzata sin dall'estate del 18.51:
Dichiarazione
Fu arbitrariamente apposto il mio nome ai libretti Guglielmo We/lin­
grode e Viscardello, sostituiti allo Stiffelw ed al Rigoletto, da me espres-,
samente composti per il maestro Giuseppe Verdi, senza il mio assenso, e
senza che io nemmanco sapessi quali cangiamenti in essi venisscro fatti. -
Prego i periodici tcatrali a riprodurrc la presence dichiarazione.
F.M. Piave

11 giorno dopo la prima rappresentazione del Rigoletto la Presi­


denza .rilascia una dichiarazione relativa alla proprieta dello spartito:
[215]
Venezia li 12 Marzo 1851. (Cinquanta uno)
La Presidenza del Gran Teatro La Fenice sul quale venne rappresenta­
ta per la prima volta il 11 corrente l'Opera intitolata R i g o l e t t o del
Sig:' Maestro Giuseppe Verdi, sopra poesia de! Sig: r Francesco M .• Pia­
ve, dichiara appartenere la Proprieta esclusiva ed assoluta dell'Opera me­
desima al sud: 0 Maestro Verdi, non essendosi la Presidenza riservato che
l'uso esclusivo pel suddetto Teatro La Fenice d'una Copia dello Spartito,
come risulta dall'Art. 5.to del Contratto fra la medesima ed il Sig:• M: 0
0

Verdi in data 23 Aprile 1850 che e del tenore seguente:


Articolo 5: 10 « Lo Spartito restera in assoluta proprieta del M.ro Ver­
« di. La Presidenza avra pero il dmtto di far rappresentare l'Opera anche
« ne/le Stagzoni successive ma nel solo Teatro La Fenice. All'uopo duran­
« te la stagione di Carnovale, e Quarestma 1850 / 5 I. essa far a estrarre
« copia dello Spartito Originate, che si obbliga di tenere gelosamente
« conservata nell'Archivio del Teatro e ad esclusivo uso del Teatro stes­
« so. -
Competendo quindi ogni e qualunque altro diritto riflettente l'Ope ra
suddetta intieramente al Sig:• Maestro Verdi, la Presidenza de! Gran Tea-
-- --- I t._J ") -. ._ ,1

Rigoletto 255
tro I.A Fenice approva ch'egli abbia ceduta detta sua Opera al Sig: r Gio­
vanni Ricordi di Milano. -
Circa all'uso del libretto, pcl quale la Presidenza del Teatro la Fenice
credeva pater accampare diritti, resta d'accordo convenuto fra detta Pre­
sidenza, ed il Sig:' Gio: Ricardi nella sua qualita di cessionario dd M: ro
Verdi, che avendo esso Ricordi somministrati N: 0 700 esemplari di detto
libretto senza correspettivo all'Impresa Lasina, che rappresento l'Opera
in discorso per la prima volta come si e detto piu sopra; ogni qual volta
la Prcsidenza volcssc riprodurla, s'intendc gia nd solo Gran Teatro la
Fcnicc di Venezia, ritirera dal Sig: r Ricordi gli esemplari de! libretto che
saranno per occorrergli contro pagamento della semplice spesa di stampa
per Copic N: 0 1000 mille, c verso pagamcnto di Aust:• Lire eficttivc 25.
vcnticinque ogni cento copie, per quel maggiorc numcro che occorrcssc.

Seguono in cake al documento le firme di Marzari, di Giovanni Ri­


cardi, di Adolfo Benvenuti e del nuovo Presidente Cassiere, Giovan­
ni Battista Tornielli, subentrato nella carica al conte Mocenigo.
Dopo la terza recita di Rigoletto, avvenuta la sera del 14 marzo,
Verdi lascia Venezia per rientrare a Busseto, latore di una lettera di
Teresina Brambilla per Giuseppina Strepponi, sua antica compagna
al Conservatorio di Milano; questa risponde il 22 marzo (data del
timbro postale):

Cara Teresina,
La graziosissima lettera che avesti il distinto pensiero di scrivermi, mi
ha fatto un vero piacere e 'te ne ringrazio sinceramentc. La memoria di te
non si e mai cancellata dal mio cuore e Verdi t'avra detto com'io ne par­
Ii sovente con tutta stima ed affezione.
Mi e riescita gratissima la notizia del brillantissimo successo da te ot­
tenuto nella parte di Gilda, ma non mi ha sorpreso. Io conosco troppo
benc il tuo talento, che in verita e grandissimo! . .
Poiche dopo tanti anni di separazione e di silcnzio, ycrdi c?� suo �­
goletto ci ha riavvicinate, io ti saro grata se vorrai conunuarmt ii soavt_s­
simo piacere di ricevere tue lettere. Le predilette compagne dd Collcgto
si ricordano sempre con una tenerezza ed cmozione vivissimc; e tu non
avrai dimenticato la particolare alfezione che io ti portava! . . .
Parlami dunque de' tuoi successi, delle tue gioje e de' _ruo1 ,1olon (pOl­
10 saro_ per
che sempre ve nc sono anchc nella vita de' piu fortunau) _ ch_ mat se-
tc la stcssa Peppina del Conscrvatorio, come sc non c1 foss1mo
parate. . -
Ti auguro ogoi sorta di beni c desidero occasionc di pot�ru nnnovare
personalrnente le proteste di sincera amicizia calla quale mt dico la .
Tua AfP G. Strepporu
----== --

La bottega della musica

Approfitto dell'occasione per farle i mici cordiali saluti.- Add0


G.Verdi
[Autografo: dono di Bruno Varani al Salone Barezzi, Busseto]

Intanto Verdi, dopo aver scritto, il 18 marzo, all'impresario La­


nari per proporgli un contratto per un'opera nuova su libretto di
Cammarano (COPIALETTERE pp. u6-u7), comincia a stendere lo
scenario del Trovatore e il 9 aprile lo spedisce allo stesso Cammara­
.
no (ibid. pp. n8-121). Lo stato di grazia continua.

1 Lcttcra dcl 26 luglio di Verdi a Flauto, in COPIALETTERE pp. 83-84.


2 Lcttera a Giovanni Ricordi dcl 31 gcnnaio 18,0, in COPIALETTEll E p. 94·
3 Lcttcra a Cesare De Sanctis dcl 28 diccmbrc 1849, in LUZIO I p. 3; c lcttcra •
Salvatore Cammarano de! 28 fcbbraio 18,0, in COPIALETTERE pp. 478•482.
4 Lcttcra di Giovanni Ricordi a Verdi dcl 26 gennaio 18,0, in COPIALETTEllE PP·
87.93. La « spinosa qucstionc ,. vcrra risolta due mcsi dopo, c Ricordi acccttcra la
proposta di Verdi per « !'opera nuova da prodursi in Novembre corrcntc ann�,. (�
sara StiDelio): lcttera di Tito Ricordi a Verdi dcl 19 marzo 18,0 e lcttcra di Verdi
a Ricordi dcl 2, marzo 1850, in COPIALETTERE pp. 98•99.
s Si tratta in pratica di una riconfcrma; il celcbre tenorc napoletano (181,.188,)
era infatti impcgnato alla Fcnicc ncl cor.;o dclla stagionc 1849-,0 cantando con gxan­
de succcsso I Masnadieri di Verdi, !'opera inaugurale, c il Poliuto di Donizetti (16

I
gcnnaio 1850).
6 Elisabetta di Valois su libretto di Piavc per la musica di Antonio Buzzolla era
andata in sccna per la prima vol ta alla Fcnicc la scra dcl 16 fcbbraio 1850.
7 Eco dclle rcstrizioni cconomichc � in una lertcra da Napoli dcl 9 marzo 1:850 dcl
baritono Felice Varcsi, in trattativa per csscrc scritcurato alla Fcnicc per la stagiooc
1:850-,1, direrta al Brenna: « Vcngo a sapcrc chc la Prcsidcnza dclla Fenicc ha ac•
cordato al buon amico mio Mirate £ 20000 d'onorario c scbbcnc io oc abbia sommo
piaccrc non ccssa da1 farmi meraviglia dopo quanto mi scrivcsti assicurandomi chc la
prcsidcnza per l'anno prossimo non potcva accordare chc paghc proporzionate allc
circostan.zc tristi di qucl Tcatro. Tu capirai che sc io ridussi canto le mic prctesc fu
dictro le rue assicurazioni,. [ ... ] (Autografo: Archivio dclla Fcnicc, Busta Varcsi).
1 Ole nel 18,0 cadcva il 31 marzo.
9 Crispino e la Comare su libretto di Piave per la musica dci fratelli Luigi c Fede­
rico Ricci aveva ottcnuto un succcsso strcpitoso alla sua prima rapprcscntazionc al
Tcatro Gallo in S. Benedetto la scra de! 28 fcbbraio 1850.
10 Gusmano 11 Buono c dram.ma spagnolo,. � il quattordiccsimo titolo di
una lista
di c Argomcnti d'opcrc • rcdatta su una pagina dci CopiaJettere di Verdi (facsimile in
COPIALETTEU tav. XI). La lista si aprc con i titoli di ere diamrni di Shakes
peare: Re
Lear, Amleto, T�mpesta, cui sc�ono_Caino di Byron (suggerito dallo scultorc Dupre
nel _1847), Roi s amuse, Avola di Grillparzcr, Kean di Dumas, Fedra da Euripidc c
Racine, Ad oltraU;tO seireto segreta vendetta di Calderon, Attala (ci� Atala, c non
AJ ttla come alcuru _hanno letto, faccndo rctroccdcre la compilazionc di talc
_ _dcl 1844 lista
pnma ...) �1 ?iltcaubriand c altri nove titoli fra cui Marion Delorme c Ruya
Blas d1 Hugo. Attribuua da qualchc srudioso al pcriodo 1843-184
4, questa lista _ per
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Martedi sera f I )larzo suddetto Recita \.\ \. YIII.
PRl'I � RAPPRESE,T\ZIO'E DELL' OPEIU

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Rigoletto 257

il suo contenuto (fra i titoli elencati vi � Maria Giovanna, ovvero Marie Jeanne ou la
Femme du peuple, di Dennery, rappresentata per la prima volta al Theatre de la
Porre-S!-Martin di Parigi l'u novembre x845) e soprattutto per la sua collocazione
_
ne1 cop1alettere autografi (il verso dell'ultima pagina de! secondo fascicolo) - non do­
vrebbe risalire a data anteriore al febbraio x849, con la quale appunto inizia il se­
condo fascicolo dei Cop1alettere. Quanto a Cusmano il Buono, esso verra riproposto
alcuni mesi piu tardi da Alphonse Royer c Gustave Vaez, i librettisti di Jerusalem;
od post-scriptum di una lettera del 7 agosto 1850 Vaez scrive a Verdi: « Parmi Jes
sujets qui s'offrent au choix ii y en a un encore dont Bettini vous avait parle. II est
cdui d'une pi� cspagnole intitulee Guzman el bueno. Nous avons fait un petit
dramc sur cc sujct mais ii n'cst pas encore representc et nous le sacrificrions volon­
ticrs pour le rcfaire en Opera pour vous (COPIALEITERE p. 105). Circa la fonte let­
tcraria di tale argomento William Weaver (Verdi: Immagini e documenti, Bccocci,
Firenze 1980, p. x82) afferma trattarsi, a proposito appunto dclla _proposta fatta da
Royer c Vaez, di una tragedia di Nicolas Fernandez de Morada, Guvnan el bueno,
pubblicata nel 1777. Niente vieta, allo stato attuale delle indagini, che quanto alla
proposta fatta da Verdi a Piave poressc anche trattarsi, benche troppo recentc, dd
capolavoro drammatico di Antonio Gil y Zarate (El Escorial 1796 - Madrid 1861)
Guzman el Bueno, rappresentato al Teatro de! Prrncipe di Madrid nd 1849 (ovc
questa ipotesi trovassc confcrma, costituirebbe un'ulteriore prova per assegnare la
sopra citata lista di « Argomenti d'opere,. a una data non anteriore al 1849, sc non
addirittura ai primi mcsi del 1850...): l'argomento rigu arda ii dramma di un padre,
ovvero la tragica e patriottica storia de! difensore di Tarifa, Guzman, chc « invitato
dagli assalitori Mori a consegnare la fortezza in cambio della vita di suo figlio, loro
prigioniero, risponde lanciando loro il coltello con cui dovranno sgozzare il ragazzo
e incitando i suoi a rcsistere fino alla morte,. (Enciclopedia dello Spettacolo, vol V,
c. 1297). Un Cusmano il Buono del compositore Marco Aurelio Marliani era stato
rappresentato il 7 novembre x847 al Teatro Comunale di Bologna. Con lo stesso ti­
tolo andra in scena il xo febbraio 1855 al Teatro Sociale un'opera de! musicista par­
migiano Gualtiero Sanelli su libretto di Peruzzini, riproposta due anni dopo in edi­
zione riformata al Teatro Regio di Parma. Seguira nel 1867 al Teatro Real di Madrid
un Cusmano il Buono de! compositorc spagnolo Baldassare Saldoni.
11 Giusto in quei giorni ii compositore veniva risolvcndo con Ricordi la « spinosa
questione » dei noli e stava per esscre accettata dall'editore !'opera che Verdi gli
aveva offerto il 31 gennaio (cfr. nota 4).
12 Alla Fenicc ii Macbeth, protagonista Felice Varcsi, era stato rappresentato, come
s'e visto, ii 26 clicembre 1847, dieci mcsi dopo la premiere fiorentina.
u Per la messinsccno dei Foscari al Teatro in S. Benedetto curata da Verdi nel mar­
zo 1845 vedi cap. III, pp. x49-151. Dopo la prima rappresentazionc romana (3 no­
vembrc 1844) e prima di quella veneziana (30 marzo 1845) i Foscari erano stati rap­
presentati al Rossini di Livorno (26 dicembre x84 4), al Grande Tcatro di Trieste (id.),
alla Pergola di Firenze (17 gcnnaio 1845), al S. Carlo di Napoli (9 febbraio 1845) e
al Reg.io di Parma (24 marzo 1845): cinque teatri, dopo Roma, dunque, e non « die­
ci o venti,. come asseriva Verdi.
14 A quella data era gia stato scritturato, come s'e visto, ii tcnore Mirate; « in com­
promcsso,. erano, fra gli altri, ii baritono Varesi c iJ soprano, anzi mezzosoprano
Giulia Sanchioli, nei confronti della quale poi si appuntera l'opposizione di Verdi.
15 E magari rivedere anche un certo Sior Toni, nomignolo ricorrcnte in alcune
lctterc di Verdi a Piave un anno piu tardi, sotto ii quale pare celarsi ii nome di
un'amica intima de! compositore; vedi lettera a Piave da Busscto del 15 aprile 1851;
« Poiche sci tanto buono abbi la compiaccnza di consegnare al Sior Toni questa let­
tcra. Ti giuro chc fra tanti dispiaceri che io bo, il sapere che si conserva su qucst'af­
e
fare ii piu profondo segreto, cosa chc mi reca un piacere immenso! Io dcsidero la
con tinuazione di questo mistero; io lo raccomando caldamente ancbe a tc quantun­
que sia certo che non c'� alcun bisogno. Dimmi quando la vedi, e come le parli? ,.
La bottega della musica

(ABBIATI II p. 129). Ancora a Piave pochi giomi dopo, 28 aprile: « Non ci manchc:
rcbbe altro che Sior Toni mi facessc questa scappata a Busseto; certo son cosc �e s1
dicono e non si fanno, ma soltanto manifestame !'idea e gia cosa abbastanza ardtta.••
Mi raccomando dunquc a te per pruden:r:a. Del rcsto Ella conosce la mia posiz�Of?C,
io non gliela negai, tu cc la puoi dire apertamentc quando capita il dcstro., (1b1d.
II p. 130).
16 Del soprano Costanza Rovclli (e non Ruvelli) si tomera a parlare in settcmbre;
vcdi doc. 181.
17 Lettera di Varesi a Brenna del 19 aprilc 18.50, Archivio dclla Fenice, Busta
Varesi.
18 II Rigoletto sara poi riprodotto alla Fcnice anche nclla stagionc 18.51-.52 (.5 feb­
braio 18.52: tenore L. Graziani, baritono F. C.Oletti, soprano K. Evers) e nclla qua­
resima del 1854 (19 matz0: tenore R. Mirate, baritono G.B. Bencich, soprano A.
Albertini).
19 II ruolo di Federica, scritto per contralto, e in realta un ruolo comprimar_io di
.
scarso rilievo vocalc. Sulla Casaloni vedi piu avanti (doc. 192) il rittatto art1st1co
fomito da Varesi.
20 Cfr. cap. III, nota 34. 11 26 dicembre 1846 un'altra opera nuova di Malipiero,
Alberigo da Romano, aveva inaugurato la stagione della Fenice. Nel frattemP? il su�
Attila era stato acquistato da Ricordi chc lo aveva pcro pubblicato con ii utolo d1
lldegonda di Borgogna.
21 Lettera di Verdi a De Sanctis dcl 16 aprile 1850 in LUZIO I p. 4. II 3 marzo
Cammarano aveva scritto al compositore: « Ilo rilctto anche le roi s'amuse, ma... le
Censure! per altro sono ansioso di pormi al lavoro,. (G. Marchesi: Gli anni del Ri­
goletto, in «Verdi», Bollettino dcll'lstituto di studi vcrdiani, n. 8, 1973, p. 858).
22 Achille de Lauzihes (Napoli 1800 - Parigi 1875), disccndcntc de! marchesc de
Lauzieres de Themincs, fu giornalista, critico musicale, autore di libretti per Gaeta­
no Braga, Giovanni Pacini e altri; piu noto come traduttorc di libretti dal francese
in italiano, fra cui Don Carlos di Verdi, Dinorah di Meyerbeer, Faust di Gounod.
23 Qucllo stcsso giorno Verdi s'era rivolto al De Sanctis dichiarandosi sorprcso cbe
Cammarano non scrivcsse piu ii libretto (cfr. nota 21). Gli scarsissimi documenti
non consentono di chiarire qucsto episndio; sembra pero chc di 11 a poco Cammarano
si rimettcsse all'opcra per ricavarc un libretto dal Re Lear (vcdi piu avanti Jenera
di Ricordi a Danziger de! 13 aprilc) e che tuttavia accantonasse poco dopo il la­
voro su consiglio dello stcsso Verdi, come si apprendc da una letters dcl Camma­
rano al compositore de! 18 giugno 18.50: « In verita da quando mi consigliaste di �
spendcre il Re uar non ho di chc rimprovcrarmi, poiche ho lavorato il meglio che
poteva, e la pocsia annessa serva almcno a renderne tcstimonianza. Se il corso dcgli
avvcoimcnti ci e stato dannoso bisogncra aver pazicnza. (G. Marchesi, art. cit., p.
86o).
24 Una copia manoscritta dells panitura di Rigoletto risalente alla prims rappre­
scntazione vcneziana si conserve tuttora prcsso l'archivio della Fenice.
25 Erminia Frezzolini era impegnata a Londra e a Madrid. Marianna Barbieri Nini
era stata scritturata per l'inveroo 18.50-51 al Regio di Torino.
26 Cioe Cusmano ii Buono (vcdi letters a Piavc de! 16 matz0 1850).
Z1 K�an ou Desordre tt ginit, dramma in .5 atti di Alexandre Dumas pc.re in col­
laborazione con F. de Courcy c M. Theaulon, rapprcsentato al Theatre des Vari�tes
di Parigi il 31 agosto 1836 e pubblicato in qucllo stesso anno. (Vcdi anche nota 10).
11 Vcrdi on n� !ara nulla, ma non abbandoncra tosto il progctto
.!'1 di un Kean se
due ann,_ ptu tardi, il 22 ottobre 1812, De Sanctis a1i chiedera circa la sua quarta ope­
ra vcneztana (c�c sara la Trav,ata): « Vi chicsi in lavore di dirmi il soggetto chc trat­
tatc _per Vcnezta: n:ia non fu appagato. £ il Faust, il Kean, il Pagliaccio, la For:r:a del
destmo, Gus_mano ii buono?., (LUZIO I p. 13).
29 ProbabllmC!ltc la « piece lyrique,. di
P.A. Pittaud, de Forges c p_ Dupont, rap­
prcsentata a Par1g1. ocl 1837, per la quale ii giovane Flotow aveva compost
o le musi-
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Rigoletto 25 9
che di scena e dalla quale lo stesso Flotow ricavo poi un'opera di successo {1844).
Uno Stradella di Louis Niedermeyer, su libretto di E. Deschamps e E. Pacini, era
stato rappresentato all'Opera di Parigi ii 3 marzo 1837. Ancora un Alessandro Stra­
della del compositore viennese Adolf Schimon su libretto di L. Campini era stato
rappresentato alla Pergola di Firenze nel 1846. Seguiranno le opere omonime di L.
Boccaccio su libretto di R. Dall'Argine (Pinerolo, Tcatro Sociale, 1852), e di G. Si­
nico, su libretto di Codebo (Lugo, Tcatto Municipale, 1863). Lo Stradella trovatore
del r JOO de! siciliano Vincenzo Moncuzza su libretto di F. Quercia, rappresentato
al Fondo di Napoli ncll'estate 1850, cui accenna ABBIATI II p. 48, non ha alcuna ana­
logia con l'argomento proposto dal Piave.
30 £ la prima volca, in senso cronologico, che questo titolo appare nell'epistolario
verdiano; si tratta dd dramma in 5 atti e 6 quadri di E. Souvcstre e E. Bourgeois,
ttadotto in italiano « dall'artista comico Gaetano Vestri ,. e stampato « coi tipi Bor­
roni e Scotti» nel 1848 a Milano (cfr. H. Ludwig: La fonte letteraria del libretto, in
Sti/Jelio, Quadcrno dcll'Istituto di studi verdiani, Parma 1968, pp. 9-18).
JI Le Comte Hermann, dramma di Alexandre Dumas Phe, in collaborazione con
A. Maguet, era stato rappresentato al Theatre Historique di Parigi il 22 novembre
1849 e pubblicato in quello stesso anno.
32 Allude con tutta probabilitil al dramma Don Cisar de Bazan, scritto da A. Den­
ncry e Dcmanoir per ii celebre attore F. Lemaitre e ispiraro al famoso pcrsonaggio
del Ruy Blas di Victor Hugo; era stato rappresentato al Theatre de la Porte-St-Mar­
tin di Parigi il JO luglio 1844 e pubblicato in quello stesso anno. Un Don Cesare di
Bazan su libretto di Peruzzini per la musica di A. Traversari sara rappresentato al
Teatro Grande di Trieste ii 25 aprile 18.n. 11 medesimo argomento sara poi aflrontato
dal giovane Massenet per la sua seconda opera, Don Cesar de Bazan, rappresentata
con succcsso all'Opera-Comique di Parigi i1 JO novernbre 1872 e dal baritono-compo­
sitore Senatore Sparapani per un'opcra rappresentata al Tcatro Manzoni di Milano 1'8
settembre 1886.
33 Su Micael Stifel, monaco agostiniano divenuto prcdicatore luterano nel 1522, il
cui nome appare su qualche pubblica2ione dell'epoca latinizzato in Stifellius, vedi
H. Ludwig, art. cit. •
34 Vcdi doc. 75.
JS Vedi lettera di Verdi a Giuseppina Ap iani del 10 marzo 1844, e di Giovanni­
f
no Barczzi al padre in pari data, nel cap. I p. 129.
36 Stando alla recensione di Antonio Tosi apparsa sulla « Rivista dei Tcatri » di
Roma dopo la seconda recita, alla premiere dci Foscari non tutti i pezzi furono ap­
plauditi: fu « disapprovata la stretta,. de! duetto soprano-baritone del I atto « per
alcune grida degli esecutori ,. (la Barbieri Nini e De Bassini); inoltre ii Tosi osservo
a proposito dell'aria del tenore nel III atto che ii Roppa « palesa tale spossatezza di
vocc da lasciar dubitare fortcmente se potril proseguire ,.; infine durante l'assolo del
soprano « Piii non vive l'innocente ,. « dispiacciono alcune grida con cui l'csecucrice
termina la &ase "la mercede ritrovo•.,. Sulla seconda rappresentazione ii Tosi rilevo:
« Gli attori riavutisi dalla tcma, lasciate le grida che tanto dispiacquero la sera in­
nanz1, e meglio penetrati dei caratteri che sostenevano, cantarono energicamente, ma­
gistralmcnte. ,.
37 L'ABBIATl nel riprodurre questa lettera (ii cui autografo, gia nella collezione di
Natale Gallini, sembra ora irrepcribile) trascrive « Berduzzi ,.; ma deve trattarsi qua­
si ccrtamente (a parte l'incsistcnza di una prima donna di tal nome in quegli anni)
della giovane Luigia Bcndazzi che alla fine di aprile aveva csordico con « succcsso ve­
ramente strepitoso,. nell'Ernani al S. Benedetto di Venezia: « la vocc � bellissima
di vero soprano, limpida, uguale, estesa, intonata ,. aveva inoltre scritto il corrispon­
dente del periodico tcatrale bolognese « Teatri Arri e Letteratura,. (tomo 53, n. 1345,
u maggio 18,0, p. 77). Sette anni piu tardi Verdi scrivera per lei ii ruolo di Amelia
nel Simon Boccanegra.
Ja E non da Napoli, come lascia supporre ABBIATI II p. 42.
260 LA botlega del/4 mu1ic11
39 Cfr. « Teatri Art1 c Lcttcratura ,., Bologna, tomo .:n, n. 1328, r giugno 1850.
pp. 99-100.
40 Qucsto libretto s1 conscrva ruttora ncll'archivio c.l.i Villa Verdi a S. Agata.
41 :£ cvidcntc chc Ricordi alludcva al Re Lear comm1ssion1110 da Verdi a Camma­
rano c chc tuttav1a ii compositorc stava per accantonarc (dr. nota .23).
42 Verdi a Ricordi ii 25 giugno 18,0· « Sia pure a Tricstc !'opera di_ �utunno!.
Dalla Compagni. in complcsso si potra trarre partllo 4uantumquc Colim non _s•�
dcl tutto addattato per la partc del padre Stiffelius stara benissimo per F�:
[... ] La Gazzamga, spcro, stara meglio chc a Napoli [dove era stata protagorust� �
Luisa Miller] • Pel 10 Novembre �i 1xnril andarc in sccna,. (Autografo: Arch1v10
di Casa Ricordi, Milano)
43 Vcdi una lcttcra di Piavc a Capccclatro dcl 29 maggio 1850: « Fino dal 19 _CO!·
rcntc vi ho spcdito la selva dcl Moro d1 Cawglra e sono ans1oso di sapere sc v1 s1a
giunta, poichc per isbaglio ho mandate a Verdi una m1a lettera a voi dirctta che noo
so sc sia quella. Verdi la mando a Milano, donde fu innoltrata a Napoli dal Macsu:o
Muzio. Voi dunquc c probabilc che abbiate pclla stessa ragione riccvuto una mia
scritta a Verdi, pcrchc l'equivoco c nato nel fare le dirczioni S1ccome in cssa si par:
lera forse di un'argomento, cosl vi raccomando ii segreto. In ogm modo compiacetcvt _
dirigerc la detta lettera al Maestro Giuseppe Verdi Parma p. Busseto. » (Autografo:
Biblioteca dell'Archiginnasio, Bologna).
44 Nella prefuionc di Hugo al dramma Le Ro, s'amuse si lcggc: « [... ] Cc ixre
auqucl le roi a pris sa fille, Triboulct le raillc et l'insultc. Le pcrc lcvc le bras ct
maudit Triboulct. De ceci decoule toutc la pi�e. Le sujct veritable du drame, c'cst
la malU1ction de M. de Samt-V allier. [ ... ] la malediction du ixre de Diane s'accom­
plit sur le pcrc de Blanche. Sans doutc cc n'est pas a nous de decider si c'est la une
idcc dramatiquc, mais a coup sur c'est la une idcc morale.,. (V. Hugo: Oeuvres com­
pletes, XV, Dramc, II, Hetzel & Quantin, Paris 1880, pp. 341 e 342).
45 Del tutto fuori strada ncl commentarc ii passo finale di qucsta lettcra si trova
ABBIATl II p. 64, il quale pensa a chi sa quale « diavoleria» di « altro lavoro» non
csscndosi cgli accorto chc ii suggerimento di Piave per uno S11Jel1us non poteva ri­
guardarc in un primo tempo altro soggctto chc quello appunto dell'open nuova per
Venezia, poi stabilito da Verdi ncl Roi s'amuse. E solo ora con qucsta lcttera (e mai
prima d'ora) chc Verdi acccnna a Piavc all'opcra chc dovra scrivcrc per Ricordi in au­
tunno c chc risultcra poi csscrc S11/felio.
46 Vcdi nota 23.
47 Cade in errorc ABBIATI (Il p. 64) ncll'affermarc chc « Piavc, ad ogni modo, non
adcrl all'invito e da Venezia non si spostb •· Piavc si sposto per rccarsi a Busscto
adercndo cosl all'mvito di Verdi (oon si spieghercbbc altnmenti l'assenza complcta
di lcttcrc fra compositore e librettista in qucsto momcnto di cosl intcnso lavoro in­
toroo • due opcre): in quale giorno non c tuttav1a possibilc �rcc1sare; ma si ha ra­
gione di ritenerc che Piavc parussc per Busscto verso la meta di giugno (da una lct­
tera d1 Muzio • Ricordi, cita1a piu avanu alla note 49, si apprcndc infatti chc cgli
avrcbbc dovuto conscgnarc ii libretto di Stiffelio all'cdi1orc cntro ii 1, luglio, imprc­
sa impossibilc • condursi in due sole scttimanc, pur accordando al Piavc una note­
vole dose di tcmpismo) per rcstarvi fino al 24 llj!Osto circa: non meno di due mcsi
di pcrmancnza ncll'abitazionc di Verdi.
41 Pubblicato •� « '.fcatri_ Arti c �ttera1ura», tomo 53, n. 1329, 13 giugno 1850,
p. 111; nonch� m g1ornali tcatrali quali • La Fama», la « Gazzctta dci Tcatri ,.'
« L'Ilalia Mu icalc » c « II Pirata».
� � proposito de! qualc ii 13 luglio da Piacenza ii Muzio avvisa Ricordi: « Verdi
ic� nccycuc la tua lcuera c mi dissc di scrivcrti chc non avcndo ii Piavc ancora tcr•
mmato ti d�arnma non tc_ lo puo spedirc per ii 1, come Ii scrissc altra volte, cd invccc
k, -�rtei:o 10 s1csso • Milano [... ] saro a Milano ii giorno 21 [... ] • Autografo: Ar­
chiv,o cl, Casa Ricordi, Milano.
"iO Muzio • Ricordi ii 26 luglio 1 8,0: « Lo S1tffel10 va avanti a passi gigaotcschi c
I I) .

Rigoletto 261

Verdi lavora con passione un sogetto tanto bcllo e simpatico. » (Autografo: Archivio
della Casa Ricordi, Milano}.
51 Questo il testo del comunicato-stampa; « La Presidenza del gran Teatro La Fe­
nice rcnde noto, qualmente la Societa Proprietaria di questo Teatro nella riunione
dcl 1 agosto corrcnte decise che venisse apcrto il gran Teatro, con spcttacoli d'opcra
e ballo per il venture carnevale, dietro l'assegnazione per parte dcl R. Erario di un
sussidio di L. 30.000; rivocando in ta1 modo gli Avvisi 3 giugno scorso e 16 luglio
successive, coi quali veniva offerto di cedere ad alrri teatri gli arristi scritturati dalla
Prcsidenza (minuta presso l'archivio dells Fenice; pubbl. in « Teatri Arri e Lct­
teratura », Bologna, tomo 53, n. 1339, 17 agosto 1850, p. 192).
52 Qucsco il testo iniziale dell'avviso di concorso: « � aperto concorso a tutto
Agosto corrente all'Appalto di questo Teatro pcgli spettacoli dclla vegncnte stagione
di carnevale e 4.uaresima 1850-.51, pci quali c disponibile una Dote non maggiore di
austr. Lire 1.50.000 cento cinquanta mila pagabile meta in moneta c.flettiva, e meta
in Boni del Tesoro. L'lmpre�a che si facesse dcliberataria, dovra garantire l'csccu­
zione dcl Contratto con un deposito di austr. Lire 30.000 trentamila, csclusa qualun­
que altra fideiussione fondiaria, o bancaria; e si obblighera di assumcre per proprio
conto le scritture conduse dalla Presidenza [ ... ) . ,. (minuta presso l'archivio della Fc­
nice, Busta Spettacoli 26 fasc. 2; pubbl. in « Teatri Arti e Lcttcratura », n. 1340, 24
agosto 1850, pp. 199-200).
53 M. Lavagetto: Un caso di censura: il « Rigoletto », cit., p. 64.
54 Piave a Ricordi ii 30 agosto da Venezia: « [ ... ) ho dovuto, a cagione della ccn­
surare [sic], correre precipitoso da Busseto a Venezia, trattandosi dell'opera di Carno­
vale che s'intito!era La Maledizione ed c tratta dal Roi s'amuse di Vittor Ugo. Io
sono alla meta dcl lavoro. • [ ... ) (Autografo: Archivio di Casa Ricordi, Milano).
55 E non 27 settembre come si legge in COPIALETTERE p. xo6 in nota.
� Nell'autografo la cifra « 30 » risulta sovraimposta a un precedcnte « 29 »; la
data de! timbro postale di partenza c quella de! 31 agosto.
SI Vedi lettera a Brenna de! 18 aprile 1850.
58 Marietta Gazzaniga Malaspina (Voghera 1824 • Milano 1884) era stata infatti la
prima interprete della Luisa Miller a Napoli in dicembre; sara ancora lei la prima in­
terprete di Stiffelio a Trieste in novembre, scnza tuttavia incontrare, in entrambi i
casi, la sodclisfazione del compositore, che dopo il « fiasco spaventoso » del Rigoletto
a Bergamo nel settembre 1851, esprirnera nei suoi confronti un duro giudizio (vedi
doc. 224).
.59 Anna Carolina De Lagrange (Parigi 1824 - ivi 1905), soprano drammatico d'agi­
lita fra i piu rinomati de) tempo, specie nel rcpertorio verdiano, era stats prima in­
terprctte delI'Allan Cameron di Pacini alla Fcnice (21 marzo 1848).
60 Lacune nel testo dovu te a una lacerazione dcl foglio.
61 Oltre alla Gariboldi Bassi la compagnia di questa Luisa Miller rappresentata al
Carcano di Milano comprendeva due futuri interpreti di Rigoletto: il contralto Ca­
saloni (con la consueta inseniooe dcll'aria di Cuniza dall'Oberto) e i1 basso Feliciano
Pons. L'opera £u concertata da Emanuele Muzio e diretta da Eugenio Cavallini.
62 Non nclla sta__gione 1845-46 bcnsl in quella prcccdente, in cui la Gazzaniga can­
to Boni/111:io de' Geremei di Poniatowski (31 dicembre 1844) e Roberto il Diavolo
(22 gennaio 184.5).
63 Allude alla Norma andata in sccna il 26 dicembre 1844; sc nc fccero solo quat­
rro recite.
64 Entrambe avevano cantato al Teatro Gallo in S. Benedetto: la Brambilla, tra
l'alrro, in Ernani con Fraschlni e Colini nella stagione di primavcra dcl 1844 (vedi
cap. II pp. 131-132), e la Bortolotti, come s'c visto, nei Due Foscari posti in sccna da
Verdi �el marzo del 1845 (vedi cap. Ill, pp. 149 sgg.).
65 Lacune oel tcsto dovute a una lacerazione dcl foglio.
66 I) Macbeth non era una novita per Bologna csscndo gia stato rappreseotato a
qucl Teatro Comunale il 14 ottobrc 1848.
La bottega della music11
67 Errano pcrtanto quanti, sulla scorta di un'annotazione in COPIALETTE� (p. 1_16),
hanno finora attribuito la prcscnza di Vcrdi a Bologna in qucs_to scorcio . di . stag1one
alla sola mcssinsccna dcl Macbeth. Si veda d'altronde l'annunoo dcl pcnodico bol�
gncsc « Tcatri Arri e LcttCllltura,. tomo ,4, n. 134,, 26 scttcmbre 18,0, p. 32, �­
dante la stagione d'autunno al Comunale: « [ ...] la prima opera sara Macbeth di Ver­
di [ ...] la scconda sad Eloisa Miller di Verdi, nuova per Bologna [ ...]. - L'_cscc:u­
zione di entrambc queste due opcre sari pcrsonalmcnte dirctta dall'autorc •· S1 vcda
inoltrc il n. 1347 dcl 10 ottobre, p. 44: « Luisa Mtllcr [ ... ] appunto qucsta scra f�
la sua prima comparsa anch'cssa posts in sccna e diretta dal cclebrc maestro V crdt. •
61 In qucl pcriodo era impcgnata a Barccllona.
IIJ Allude a Sofia Loewe, andata sposa ncl 1848 al principc di Liechtenstein. Sul­
l'episodio vcdi cap. II, pp. 123-124.
70 Vcdi « Tcatri Arti e Lcttcratura •• tomo ,4, n. 1347, 1d ottobrc 18,0, P· ,o:
« 11 cclebrc maestro V trdi partin\ domani per Busscto, sua patria, indi per Trieste
onde porre in iscena Sti/tlius [ ... ]. •
71 Sic; forsc intendcva dire Augustina. . .
72 Nata a Milano ncl 1813, Teresina Brambilla aveva studiato al Conscrvaton_o di
Milano in compagnia di Giuseppina Strepponi (vcdi alls fine de! prcsente cap1tolo
una lettcra di questa alla Brambilla) e avcva csordito ncl 1831.
73 Ci� Teresina Brambilla, che al Teatro Apollo di Foligno aveva appcna cantato
per la stagione di agost�settembre nci Masnadltri e in Luisa Miller.
74 Mauro Corticclli (ovvero « don Cappcllari ,. come lo chiamava Giuseppina Strcp­
poni per assonanza con ii nome di papa Gregorio XVI [1831-1846], al sccolo don
Mauro Cappcllari) era in quegli anni un noto agente tcattale e opcrava soprattu_tto
nei teatri emilian�romagnoli. Dopo un pcriodo trascorso come segietario di Adelatd«;
Ristori, Corticclli vcrra assunto come amministratore e agente d'aflari di Verdi
(1867-1880 ).
75 Virginia Boccabadati stava cantando con Varcsi al Teatro Argentina di Roma
nclla Sonnambu/11, poi scguita dal Barbiere di Siviglia e dal Don Pasquale.
76 Annotazione dcl Brenna in margine alla lettera di Verdi de! 19 ottobrc (doc.
194).
77 Vedi anche lettera di Piave de! 27 ottobre 18,0 a Ricordi: « [ ...] lo non ho
avuto ncssun ccnno dall'imprcsa di Trieste intorno alla mia andata cola. Scntiro cosa
mi dira Verdi, in proposito; � pcro ccrto chc le mie circostanzc non mi conscntooo
d'andarvi a mie spcsc e scnza compcnso. [ ... ] Verdi sara qui ccrtamcnte domani o
dopo domani, e allora sapro sc andro a Trieste. Io sono pronto qualor mi si voglia. •
(Autografo: Archivio di Casa Ricordi, Milano).
71 G. Stefani: Verdi e Trieste, 11 Comune di Trieste, 19,1, p. 4-'·
79 Sullo Stiffelio e gli intcrventi della ccosura tricstina vcdi G. Stefani: op. cit.,
pp. 41-70.
10 Allude evidentcmente alla tcmpcstosa scrata dclla prima e unica rapprcscntazi�
nc dcl Roi s'amuu avvcouta il 22 novembrc 1832 al Thatre Fran�s.
11 II famigerato promotorc dclla reprcssionc postquarantortcsca ncl Vcncto e
nclle legazioni romagnole, qui culminata con la fucilazione di Ugo Bassi. (Per un
canto popolarc in morte di Ugo Bassi ispirato alla mclodia di « Tutte le fcste al tem­
pio • vcdi M. C.Ooati: « Ri&oletto •· Guida tdl'opcra, Mondadori, Milano 1983).
12 E dopo un pranzo d'addio, ospite nella villa dcll'ex-tenore Giovanni
Severi al
cui figlio primogcnito, dell'etl di sci mcsi, il compositorc dcdico una breve mcl�ia
su parole _di_ PiavC:, � Fiorcl!in che sorgi appcna •• cscguita in quclla stcssa occasione
da F� (facsimile dcll autografo, che rcca la data dcl 19 novcrnbre 1850, in G.
Stcfaru, op. crt., tav. 28).
11 G. Stefani, op. crt., p. 64 .
. � fybbµca_ta dall'Abbiati scnu data, qucsta lcttcra non puo che risalirc agli ul­
wru giom1 di novcmbre.
u 15 Roi s'amuu, atto III, sccna II.
-� I /J .

Rigoletto
16 Lettera mancante, probabilmentc scritta da Verdi appena ricntrato a Busseto.
17 Bianca, Francesco, Saltabadil: sono ancora i nomi originali del Roi s'amuse ov­
vero della Maledizione, in seguito mutati in Gilda, Duca di Mantova, Sparafucile.
u Per questa scena e, piu in gencrale, per un confronto de! testo di Piave con la
ttagedia di Victor Hugo vedi M. Lavagctto, op. cit., e M. Conati: « Rigoletto ». Gui­
da all'opera, cit.
19 brevi manu.
90 Nella ttascrizione pubblicata in COPIALETTERE p. 487 la data del giomo reca la
cifra « 2r », ma cio non puo essere, a meno di pe nsare a un errore di trascrizione da
parte dci curacori dei Copialettere o, come propone Lavagetto (op. cit., p. 68), « a
un errore di intestazione [ ... ] probabilmente dovuto al fatto che Martello aveva sot­
t'occhio la lenera della Fenice » datata 20 novembre. Sea di fatto che al N. 36 del
Protocollo di Presidenza del r• dicembre 18_:so la lenena di Martello vi c registrata
con la data del 28 novembre.
91 Cfr. cap. III, pp. 170-171.
92 L'ultima scena si svolge in un « tempio gotico », dove « non si vedra alcun alta­
re »: accingendosi alla predica, Stiffclio apre casualmente il Vangelo alla pagina in
cui si narra l'episodio di Gesu chc pcrdona all'adultcra: « Qucgli di voi chc non
pecco, la prima pictra scagli •· Contro questa scena, soprattutto contro la citazione
evangclica si accanl la censura triestina, che impose di sostituisla con parole gcneri­
chc (« Al suo nemico chi pace da, clemente avra ii Signore ») che ttadiscono il si­
gnificato della tragedia, incentrata sul dramma coniugale di Stiffclio. Vedi doc. 220.
93 Cfr. COPIALETTERE p. 487 alla oota di commento.
94 In cake al « visto » de.Ila Prcsidenza sull'ultima pagina de! libretto, privo di
data.
95 Sul Duca di Vendome e sultli intcrventi opera ti dalla ceosura vencziana con
Rigoletto, da quella romana con Vis cardello e da quella oapolctana coo Lionello e
Clara di Perth, vedi M. Lavagctto, op. cit.
96 Estremamente si legge nclla minuta riprodotta nei COPIALETTERE p. III (e ri­
portata in ABBIATI II p. 87); ma forse si tratta di un errore di lettura da parte dei
curatori dei Copialettere.
,,., Si riferisce ovviamente alls lcttera del , dicembre allo stesso Marzari.
98 Per la lettera a Marzari vedi N. 77 del ProtOCOllo di Presidenza in data 19 di-
cembre 1850.
99 Cioc il 28 dicembre 18_:so.
100 Palazzo Cavalli, oggi Palazzo Orlandi, in Busse.to.
101 Per la copia che si conserva a S. Agata vedine la trascriziooc in COPIALETTERE
pp. 489-490.
102 Lo spazio della data risulta in bianco sulla copia dell'archivio feniceo.
100 La Maguelonne del Roi s'amuse ovvero la Maddalena del Rigoletto.
104 Si ricordera che in base al capitolato d'appalto (doc. 190) la data dell'aodata
in scena era stata fissata per il « 20 febbraro circa• e che Verdi avrebbe dovuto tto­
varsi in Venezia « non piu tardi de! giomo 31 gennaro 1851 ».
10s La lettera a Borsi, marito della caotante Teresa De Giuli, reca la data dell'8
settembre 18_:s2: « Se tu fossi pcrsuaso che il mio talento si limita a non sapcr fare
di meglio di quanto ho fatto nel Rigoletto, tu non m'avresti chiesto un'aria per quel­
l'opera. Miserabile talento dirai ! D'accordo; ma c cosl. Poi se Rigoletto puo stare
com'c, un pczzo nuovo vi sarcbbe di piu. Difatti dove uovarc una posizione? Dei
versi e delle note se ne possono fare, ma sarebbero sempre senza effetto dal momen­
to che non vi c posizione: una ve ne sarebbe, ma, Dio ci liberi; saressimo flagellati.
Bisognerebbe far vedere Gilda col Duca nella sua stanza da letto!!! Mi capisci? In
tutti i casi sarebbe un Duetto. Magnifico Duetto !! Ma i preti, i frati, gli ipocrici gri­
derebbero allo scandalo. Oh felici i tempi quaodo Diogene poteva dire in pubblica
piazza a chi lo intcrrogava cosa facesse: •Hominem quaero"! etc. etc. [ ... ] aggiungo
La botttga deUa musiu

chc ho idcato Rigolttto scnz'aric scnza finali, con una filza intcnninabilc di Ductti
pcrche cosl era convinto. Sc quakuno soggiungc, ma qui non si potcva, si dovcva
fare qucsto, la qucllo etc ... io rispondo: sari bcnissimo ma io non ho saputo far
mcglio [ ... ] (ABBIATI II pp. I7'-176).
106 Su modulo di pagamcnto intcstato al Gran Tcatro La Fcnicc; l'indicazionc •
stampa Vener.,a risulta canccllata c sostituita con Busutto
107 La prima strofa, pcro prcscnta (almcno nclla trascrizionc offcrta dall'Abbiati)
solo cinquc vcrsi anziche sci.
101 Allude quasi ccrtamcntc al gia citato Maurizio De Hcpsky
109 L'originc di qucsta ancddotica risalc al POUGIN pp. 68-69; il Folchctto si limita
ad annotarc: « Qucsto commissario Martello � ben ricordato - o male piuttosto -
ancora a Venezia. [ ... ] Martello era pocta c studioso; quando ando da Piave avcva
un libronc sotto il braccio, c picchiandovi su, gli dissc: - Ho trovato io, signor Pia­
vc, avrcmo !'opera! - ».
110 In rcalta trc giorni piu tardi, cioe ii 1° febbraio.
111 Napolcone Moriani (Firenze 18o6 • ivi 1878), giA cclcbrc intcrprctc de! rcpcr:
torio donizcttiano, in particolare di Lucia, chc aveva canta to piu volte a fianco di
Giuseppina Strepponi; si era da poco ritirato dalla carricra attiva.
112 In ABBIATI II p. 103 vicne offcrta una vcrsionc diversa dclla chiusa di talc
lcttexa rispcrto a quclla fornita dai Cop,alettue. Dopo « Cosa colossalc! • il tcsto co­
sl proscguc: « Sc ti occorrc nicntc scrivimi pcrchc mi pare strano di non aver nulla
a chc fare per tc. Ti tcrro a giorno di quanto accadra, come siamo intcsi. Ho prcgato
un mio amico chc andava a Chioggia di mandarmi altra mezza dozzina di qucllc tali
mclghc. Bondl. ,.
113 Rcgistrata al N. 1.58 dcl Prot. di Presidenza, in data 4 fcbbraio 18.51, la lctte­
ra prcscnta i scgucmi timbri poscali: Borgo S. Donnino 31 Genn. 18.51, Verona 3-2
F, Venezia 3 Fcbbr.
114 I pc zzi spcditi da Verdi comspondono in pratica al primo atto meno ii prclu­
dio (nn. 2-7) c all'ultimo atto meno la sccna c ductto finale (nn. II-13).
115 La Casaloni fu dunquc la prima incerprctc dcl ruolo di Maddalena, come an­
nunciaco anchc sulla locandina dclla prima rappre.cntazione, c non Laura Saini, co­
me erroncameme mdicato nclla prima cdizione a stampa dcl libretto di Rigoletto chc
alla Casaloni asscgna il ruolo di Giovanna.
116 Segue nclla Jenera un post scriptum di Giuseppina Verdi.
11 7 Intcndc l'albcrgo Europa, situato ncl scstierc di S. Marco, al principio dcl Ca­
nalazzo, non lungi dalla Fenicc. Verdi vi tomcra anchc al tempo dclla Traviata e dcl
Simon Boccanegra prcndcndo allogg10 in un 1ppartamento de! sccondo piano, lo stcs­
so un tempo gia ibitato da Meyerbeer c piu tardi occupato da Wagner durante i sog­
giomi vencziani dcl 1876, dcl 1879, dcl 1881 e della primavera de! 1882: « uno splcn­
dido salotto, dallc fincstre dcl qualc l'occhio spazia su tutto ii magnifico bacino di S.
M� lino al Lido, e una piccola stanza vicina da studio; poi su da una p1ccola
scala mterna, una allegra stanza da letto• (G. Norlcnghi: Wagner a Venezia, Vene­
zia 1884, pp 148-149).
111 G. Giacosa: Verd, in vtlla (Note) in « Gazzetta Musicale di Milano•• XLIV,
n. 48, Supplcmcnto straordi�ario Cecr il_ giubilco artistico di Verdi], 27 novembrc
1889, pp. 774·77'; r1portato in M. Conau: lnterimte e incontr, con Verd, II Formi-
chiere, Milano 198o, pp. , 12-116. '
1_19 La mclodia della cclcbre « Can.zone• ligura ocll'abbozzo gia nella vcrsionc dcfi­
.
ruuva; per una prcccdentc vcrsione, chc figura sull'uluma pagina dello stcsso ab­
�• vcd! BUDDEN I p. 481 c M. Conati: «Rigoletto,. Guida .dl'opera, cit.
Sull'argomento vcdi M. �•u Sa�,o d1 cronolog,a delle prime rappresenla­
uom d1 « Rigoletto•• in « Verdi•• Bollettino dcll'istituto di studi vcrdiani Parma n
9, 1982, pp. 18n-1912. Per le rcccnsioni dcl tempo vcdi Andrea Della Co�tc: Saggi�

-
r.

Rig ol
et to
», 1b1d ., pp. 1634- 1 691 , nonche la rclativa
di b1bl10�11fu, dell e c nllche 111 « RigoJetto
i 6
u, ib d., pp. 169 -1772.
« Appenclicc » a cura di M. Cona romanro The Fair M.ui of Perth di
l2l Tcsto d i Eman u ele Bardarc 1Spirato al
Walter Sa m; pn.ma rapprcscntazionc: Napoli, Tcatro Nuov o, 1 ott
obrc
18'4.
122 Tcsto dovut o, scmbra, alla pcnna di talc Scsto Giannini (dr. il pcriodico teatn­
Ouct i); probabilc pri­
a,. dcl 2 giugno 18JJ, corn s o cnza dagoo
p p
lc bologncsc c L'At
nd

rappr csen oo c L'Aqu ila, Tc at ro Com unale, ca. 28 giu 18�4-


taz i
ma
267
268
La bollega de/la musica LA Traviata
patita con la censure \'enezi ana
per l'a pprov a zionl· de! libretto • d'I C anto fa parte la Frezzolini. - [ ... ]
Rigoletto - sta pensando al Trovato d el nome si ha, se della Compa gnta .
re per ii qualc, clopo ii rifiuto di II Presidente s : r AdoJfO D·• ' Benve nuti [ •·· ] ri Oette' che o. ltr e la re-
Lanari che avrebbe voluro tcncre
per sc l.1 propricta dcllo spartito cita di debu tto, la Fr�zzoli�i esige c a h le a ltre Opere steno see 1te
( COPIALETTERE pp. r 16-1
1 8 ), non ha a ncora prc seco lei d'accordo . - Che cio espone �I p ?�ic�lo di dover J a re tune Ope­
ta con impresari e tea tri. Nella com so irn pegni di sor­
p.1gnia dcl f'rooatore gli premo­ re vecch•ie, e sovra tutt o che . possa no esser
c e �scluse
.. Je piu rec enu, opere

no soprat tutto ii tenore e l'« attr di Verdi, che pur torna gradt to �\.)� c di udir . [ ... ] e pero opma
ice » cui .1llid.1rc ii ruolo di Azuce­

e
na. E a tal proposito scrive i i 9
li o
settcmhrL· n Cam marano: per la scelta della Nov�ll�• purehe p esa dia In aggiunta un'altra don­
Un cumulo di disgrazie e gravi! 1 na di conosciuta caparna [ • J_. .
.
seriamence al Trovatore. Ora che m'hanno fi n qui <list0lto da l pensare II Presid ente S: r Marzan s1 umforma aI parere de ! Co llega S:' Ben-
comincio a riprcnd e r lcna , com1 ene pu­ venuti [ ... ].
re che mi occupi d ell'arte mia
de' mici affari . Ro ma c Vcn
no chiest o un'Opera.
Roma m'offre per cantanti la De Giu oia m'han­
e
li, Fraschini e
C olini. Venezia la Frezzohni e Il giorno segue� te vicne steso •t1 p I' • a per il Contratto d' ap-
adattata pel Trovatore, ma vi manColetti. La Compag ni a di R oma e piu palto della st..tg10ne 1851-52 ( appa�:�:�� ::ra ottenuto dai Corti},
cena a cui io tengo tanto! La ca l'attricc per !'Azuc ena, per quell'Azu­ contenente all' art. 8° :
Gab ussi parmi farebbc benissimo quella
parte [ • •• ]. Se fosse libera io pot
rei forse Carla scr ittura rc per R oma [ ... ].
[COPIALETTERE p. I25] [218)
Maestro Compositore per ) a nuova. 0P.era d'obbli go , o Giuseppe Verdi

Intanto l a Presidenza dell a Fen
ice non concorde ne sulla prefe­ preferentemente a t�tti, Os Gt · C a v. pac i in caso che non si po ssa ave-
e re il Verdi , o Gualuero _ane�. it se �on :i�sce
renza d a accordare al Cor ti nel
concorso d'appalto ne sulla scrittura . . lo ro di
. aver e ne l'uno, ne
dell a Frezzolini, in luogo della l ' al tro dei due primi no mmatl, o bblt�ando � In 0 evento di sommint­
quale viene proposta la scmtura del •
soprano Clara Novello; essa strare l e prove delle esperit e trattattve prima c o1rlunO • e poi c oll'altro.
ad a ltri composi tori
e
tuttavia unanime nel preferire Verdi [ ... ]
per l'opera d'obbligo. 11 3 sctt
denza si riunisce nuovament cmbre la Presi­
e alla presenza del Podesta Corre
r: Non ci e no to ii car teggio intercorso fra C or tt• e Verdi· disponia-
.
m0 tuttavia della minu ta di una let ter a del compos1tore a•d Ant�nio
(217)
[ ••• ] S.E. il nob. Sig:' Co : •
scegli er e qua! Prima donna d Correr Podesta di Venezia, si dichiara per Gallo evidentemen te •mcaricato da Com• d'1 sostenere l a tr attatlva.
nei motivi addotti dai Preside'obbligo la S.... Chiara Novello, convenendo II do�umen to, privo di data , risale sicuramente al settembre I 8 5r..
nti Sig:" Marzari, e
per sua parte gli altri artisti Gra B envenuti Approva
ziani, Co letti, Plunchet, Pol, e Blasis. - Car. Gal lo ,
Quanto al Maestro per la nuo
solutamente aver Verdi, inte va Opera d'o bbligo, ove non si possa as­ .E im ssibile che io fumi in questo momento u� c ontr�tto come tu
prima esperire d'aver Paci ni, nde senza escludere San elli, che si debba vorr esti :°altre citta m'h ann o fat to si.mili ff�r e, ed to � r �=s� nello­
prescritta celebrita.2 - [ ... ] Tain quantocche il Sanelli non ha ancora la st ess o mo do . P rima aocora che tu mJ pari°asst � e U.a fF e ni � o dal

sidenti convengono poi che sianto ii Sig:' Co: Podesta, che i Sig:" Pre­ • •0 n_e a Cammarano d1 are un' libretto J Ora
l'anno sco rso , d•1ed'I commissi .
corren te mese di 7mbre pa rtecipaprescritto all'Impresa di dover ent ro il questo li� retto � uantun e v cu:io al suo
t d
• e, e raoco to tal-
al caso le prove delle esperite re la scri ttura d el Ma estro, rassegnando mente fimto ed 10 sono n easo a non_ .6::-::;e al= co�ratto, senza
cini. - trattative prima con Verdi, poi prima presentar e ii libretto al la Ce?sura di �ueI paese d ve io dovessi far
con Pa­
[ ••• ] II Presidente Tornielli [ .. . rappresentare !'opera. Cio per evitare le immense not?e sofferte per lo
egli individualmente a bbia sempre ] espone pel primo, che quantunque Stiffelio e pel Rigoletto.
la Fre zzolini, dappoiche rit ie ne cherifuggi to, e rifugga daUa scrittura del­ A • ·
o ch e pel s o ggetto che sto trattando (ed a cu1 t e ng0 moltissi-

tro tempo, pure in qualita di Pre non sia nei suoi me zzi artist ici d'al­ mo ) 1: ��pagnia benche eccellentissima non sarebbe adatt�ta�/ mfui�b-
sidente ritie ne, che al Tea
occo rr a un nome di gran
Cartello per assicurare lo Spettacotro la Fenice b1sogna prima di tutto e sopra�utt o _ un Tenore senza e o e ra
lo. Che gran vo i non ne avete neppure con l eccez1one. [ COPlALETT � ; r24]
2 70 La T,av111ta
II r1.fiu d
f,. b ot1e g11 de/14
i V
m uriu
o 22 e d
tobr:
r " • : e re_ o noto nella c�nf�renza di Pre idenz
nuta i ti1 1 n
a e- che la Censura non mi guasti ii sostan z1ale de! libro. Stiff e o deve esscre
li
Correr, comeotd p oc �:;; a ca
a 1 v i
ll e ggi a u r a d e P od
t
es a sacerdote, qumdi nell'ultimo du e tto il verso Mzmstro con/essatemi de­
d t l a
a r e b � l
; � t ve esserc1, com e pur e l' Sacerdou 10isono per he senza
di cio pe r
lt ro c
(219 chi h a senso non ce ' piu caratter e, p iu pos z o e, d r
a mma
i

) n piu .
s
Nella' rt. I3 [del co ntratto d ii Maes tr In equa ntro
o all'ultt ma �en ai osarei d1 po t o anche a camb iarla , qualora
n
la nu ova Opera d'obbli 'aPP alt ?] non e nommato . t u a ps is t va rmi u a posizi o
e ss
n bella ed in t ree ante ec. cc.[G r
destJ che fu g o. II egretario Brenna ricorda al 51,.i' Coo· peo- r . Ve di]
t ro dal 1g c;:s�:titea ap a,�t e delta Cl?nfer e nza lenuta neglt uffi i de! P -
• g l !J(;ttaco I COi Sig • r Co • rnco T ea
ch e fu m . �ti• nc I g1o
r

e e i a r s e e
to Jd se quella detto ii Maest tte ra re ;libqr tto vengono r ic vut d oB :en na, che t osto Ii tra m tt
f

ro
, V
er d I aver_ d fin1t1\·ame ris 1 7 o Le
s 1 Corti,
1 ' e s oc rran.­• aM rz i ues ti ri s de al egre ar i
perqua d1ts tv ­
nrc
re q est'ann V ntoez·al S g. Ga:Iodche r�fiuta as�olutamcntepo a a po n s t
u en 13 c e
la stessa tt oa [
ci . .. .
] • •
n o vo e n
n c° ri
vere d ue n i
a n d i
se uit ri -
g o nel
(221)
Brenna C ari s""'
Ott u o l' Pienamente convengo pell'oper a S t iffel ioi es en do gia da me idea cster­
. i h t b tt
nata altra volta Come Pres . agli Spett aco o o an che vi ato il li re o
en
alto delJa Fenice per I a �ta�1�ne
t

comp ag nia coampp I 85 z-5 2 - con u a


p l s
prend en che vi spedisco giacchc n
te ii te�ore_ Graziani, d barttono Col ettienil u eT o rni llo da quant o so trovasi a Este.
p[ ) e farlo
F t
altr d e cs d antie
r
sopra no Katinka vers
ep

la Fre E C1n SOStttuztone dclla Novello c n luogo d - adunque le pratiche oppo rtun e r v e
a r a e gli i u Pr i e
zz lin ) _ ma
r. o l i non ottenuta !'opera nu�>va dt" V rd'ii .1I Cortt..el- e assoggettarlo al vist o de! Co. Podes a.
se is ce e ar ell e , in f. J Sal
ut Piav
a t
e rispondero in persona Lu nedl iorn o di mio
Sti/felion p c v it sta one
come"u •oper a deI composuore nu ova per Ve nez ia v
e al qu al g
r e stag one, dopa l defi ni . [ .. .]
ti o ri 9[mbtt]pa tri o
Semi ,;,zde, pera inau s:�f;do spettacolo dcl)a D ol o 12. C.D. Ma arzri
ov d'int gu . , e accanto a una ripresa idel Rigolett oa·
r
e chieda e a Pia
1851

a en i e erv mre presso Verdi perche a cc ettt 1 an a


V ez a a porla in sc e . • d' d e' Due g o v , z rz r , nielli:
ilmente da Buss:��-- Ve e_rd'I 1 r1sponde. a Pi�ve ii 3 novembre,
r o i dop i nte r iene di ri cnal o a Ma a i T o
i rn r
vero sirn

Presidenz a insieme a u ' i1 0 s_ucces sivo P1ave trasmette alla (222 )


sitore (si �atta di .
nla copia _del libretto, la r s i posta del compo- Cariss imo Brenna!
accompa na t i : e
na t et ra s ra c t Lozzo 14. 9bre 1851
g or a u tno c n os 1• uta) con l a segu en e
s o [... ] Mi fece p iacere la de te rmi na zi one deU'lm presa di dare per secon­
e d rl in
(220 da oper a lo Stiffelio, e tanto piu s e V r i verra a scen , di­
] me t e a a
sposto a camb iarc l'ulti m a sc n e a lase cen a lo esigera. Io non conosco
I SS. Co��efia �!��J; �e�j d,;I G. !eatro la Fenice
sur
ii libretto, e percio mi sara d' uopo leggerlo prima di dare la mia appro­
0 0 esi

a concerta re �re eu L M Vet• sare bbe per v eni re egli ste s­ vazione.
so a a Venez ia �tiffelio, qu a lora dal ­ di m anda t ul '
l Cnaen su r a non ne fosse alter� e�{o gl:i eatr o lo [ ... ] Sento essere Ella dispos to e q pe r l approvazione del
­ Podest� e mia ii libret t dell Sti ff el . .. : m a la pre vengo che Lunedl
� e r� l'�mit a copia a questa\�obil:ires1
stabil �admma, pm pdi
m'mcalric��o t ocopoms-
a
p_ re sa o o i o[o ]
c
s ap . enza, onde s
v
• lm n1t
eta 1 po
hi. ta
n gdal
ano ble necessa e approvazioni• La so llecttu • dine e spe- prossimo 1 7. corr.• di mattin a Correr, c n l a Famig li a , ed io la cie remo
ligenzee. e c es is o ddn s ri t rn
ques o soggio o. [ ..
. )
o gn tempo n es ec a o ali e ult criori intel- G.B. Tornielli
Son con rispetto
Ven ezi I O m re
9 b r 8 51 Um 0 O bb . Servit r e Ma Verdi non ancfra a Venezia, alme no per que sta volta: Stilfelio
a o
3 9mbtt 1851 F. M. Piav e e previsto per gennaio, e a quell'e p o c a il compos ore conta diGtro­
i

a quel l
a vol ta il 10 tc
di ­
Om missi varsi a Parigi (partira inf atti em re co
b

Son dis� s � • · �ni � • • • • n iu


t
s 0 v r a m e e re . . s s pepina trep po . o a Bu sseto ii
o . - S ni (ABBI TA I II p 148) e fara rito rn
tt 1cen a Jo Sti ff eli e 1 8marzo). Inoltre Corti, trat ta n
c
do on Ricardi per o t et nere una di-
o a V nez1a, pur
1n
2 73
L4 botltga della musica LA Traviatu

Presi denza della Fenice , ma


L' Albertini era gia stata scrittu rata dalla
n:ii nu_zio del nolo, off�e un com pem,o che ii composn ore ritiene ir­ gia impegnata altr ove in quel­
nsono. �erso la fine d1 novembre Ver di s i ri volge a Piave: per l a stag1onc 1853-54, essendo essa
a Verdi (minuta man­
b precedente . II 1 2 fe bbr aio Mar zari riscrive
i n omi di altr e prime don­
Se Stiffe/10 si da ne' pri mi di Gcnna10 10 non ho tempo DI!1 resto chC
. a c.era che Cortl. parl • cante n ell 'archivio feniceo) ·pr oponendo i use ppina Medori e di

i
n�essit asse a Ricord i , e mi fucess e offme 60 na
�ro?_ �e non poteva O non voleva spender e chi l'obbligava cercarmf?
01 c h 1 <= 1a donna? La F r ezzol i ni ? La N ovello? ...
ne, i n pa rticolare quelli della Cruvelli, di G
Marietta Gazzaniga. Verdi risponde , sempr
e da P ar i gi :

1 .
A pr postto cosa si�mfica quanto � detto nel « Pirata » che la Novello
non v� eva cantar: m1e opere a Venezia? Forse qui c'e equivoco ma in­
(224]
Stirn. Sg' Marzari
fine chi ha d�tto c10 al « Pirata »? Sei stoto tu? ... La PresiJenza? L'lm­ Parigi 20 Feb. 1852.
ente a che prima d'aver parlato
resa? ··· O t gran c�ocoloni ! ! Del resto buon divertimento a tutti-� guan-
�o vorrete �ar� a�an_con me non girerete un'altr a volto l'orhe terraqueo R 1spondo subito alla preg8 sua 12 corr n
pote rla avere alla Fenicc, e
alla Cruvelli. Certo sarebbe una g an fortu na
i assic r ar e i l successo del
r
u
per avere dimmuztom. [ABBIATI II p. 147] con tale cantante (pe rdoni l'ardire) osere1 quas sc ritturata per Lond ra e Pa
­
mio spartito caso mai si combini. Ma Ella e ile averla i n Italia -
ngi con Lumley per tre anni, ed e impo ssib
T�ascor rono due _m�si e con gro nde tem pestivi ta, in vis t a della i d icono di Lei le piu belle
stag ione 1852-.5�, g1a 11 24 g ennaio 1852 (nove giorni dopo la pri­ La Medori a Pietroburgo ha successo, e mi s proposizione al piu pre­
r appresentaz1o ne_ dello Stiffelio alla Fen ic e ) Marzari si rivolge
cose. Non le rincresca Sig' Presi dente farle auna ancora la Barbieri, ma non
sto. Non potendo la Medori credo sia liberfra noi).6 Ho scritto apposita­
4
&
. ettad�nte a Ver d i, al fine di impegnarlo per un'opera nuova. Lae sarei d'opi nione per la Gazzaniga (cio stia ella Miller e nello Sti/felio, e
r
m�ta 1 q�esta let�er a e mancam e nell'archivio feniceo, cosl com mente due parti importantissime per Lei ntto a Bergamo ha fatto un .fia­
e minute d1 suc�e ss1ve lettere di M arzari al compositore ; vi si con­ non ne sono stato contento. Di piu Rigole aniga, almeno da quanto mi
rv •o_, a parz ai le compenso, gli or igi nali dei riscontri ver dian i. sco spaventoso causa principalissi ma la Gazz
�e r r1 r tsponde da Parigi assoggettando il propri o consenso al g radi- nostro amic o Piav e.
disse anche ii
7
al piu presto la compa-
mento della compagni a di canto: Procuri addumque Sg' Presidente di formareparole. Con tutta la stima
gnia, ed in quanto a me si combineremo in due
(223) mi
Preg0 Sg' Marzari Dico
Parigi 4 Feb: 1852. Suo Aff. Serv. ed Ami[co]
· . G. Verdi
Nulla di Piu lusmgh'iero e d1 gentile della di Le i lettera 24 scorso gen-
.
n�J?• Non_ posso dar)e al momento una ri sposta decisiva ma se i o scri ve-
ro m It alia non des1dero megli 0 che di farlo a Venezia, memore ancora sta sospeso: fervono le
delle gentiiezze usatem1. l_�o , Durante il mese di marz o il carteggio re
s�orso dalla Presidenza, e dello zelo e a (che comprendera nuo­
P��mura !°a. che trovai m tutu gli esecutori del Rigoletto: cio mi fu trat�ati ve per la form azione della compagni
r atto viene siglato il 27
tu dll vamente il baritono Felice Varesi , il cui cont alto cui concorrono i
� rest�dro e emo stesso benche carissimo. Con tutto questo Ella Sig r
eme comprendera che io non posso segnare un contratto senza c� marzo) e per la prepar azione
dei progetti d'app
g t d l mar zo 1850), Cesar e San
giorgi (n
nosce r� la compagnia.· Fra .le prime donne attuali L'Albert'1D1• st• disnn- • fratelli Marzi (p e
Mar zari
da
o 28
rito
et
fav
ro
gue·: 5 10 non l'h? m ai sennta, ma Ella conta successi tali da garantirne apri le) e Lasina (21 febbraio). quest'ulti
mo o
• lir aust . c ntro l 150.000 ri­
l'e51to.. Credo ch Ella non avrebbe dispiacere
• che 10
• scnvessi per Lei ma benche r ichieda una dote d i 160.000 e r o e
etti d'appalto si equi­
non 6 ogna perder tempo per scritturarla. In quanto a me le condi�ioni chieste dagli altri due concorrenti. I tre pr og
sarebi: ro presso a poco come quelle dell'anno scorso ad eccezione di valgono nelle proposte , e tutti t p re v edo n o la scrittura di Verd i
6.500 con la pr o­
e re
qua 1ch e aumento nella somma.
per l'op era d'obbligo (fino alla concorrenza di £
-: gradisca i sentimenti della mia profonda stima Dev. mentre ho l'onore di 00 con la pro­
dir , Serv. ed Amico prieta d ello spartito riservata all'autore , fino a £ 30.0 concorrenti,
G. Verdi prieta r iserv ata all'impresa). Ma a differenza dei suoi
274 I .it b o t te 1,, d e ll, mu s i c ,
La T ra v , a t a
s i na pcl 18p/53 d°:
Lasin a pr opon e la sc rit tu ra d ell • C ru v e l per t utta l a stagion e di 1 de ! pr og e t t o La
li
II S oci o no b Zen o ccu p a ndo s
a
r l s o la qu a re ima e molt re l ti
c stag ione , o l'Albo_m
car ne va le o di Ma rietta A lbon i pe a a c­ ma nd a sc non v cn endo dat a la Cruvelli p e r 'in ra
st�ssa che nc­
i sce gl i ere i pnm aq a rt is ti ad acc orda r e al L_ s na l dote
i a i a
co r da alla P res ide n za « il d rit to d fra i per la quaresima si a v re b b c
2 32 ) La risp os a di Ver d cir q ell sommua: - .
ctre ld inidiciasc he duna ted rnl a C ,. (ved 1 do c . . t i ­ h1 e de im pegna n<l o 1 d1 da r e l'un a, o l'a lt� a d1 o u t to e conu e ne nse r­
l com un icat a da , chc 1 1 P r e g �O?
b t a II Prcs i d ente S Ma r zar i r is pondc
li c
n a ru v
po i i
lli
a ' e L a ­
i
s v e e n e M rz a r i a su c ognJZJone , che l t r a t-
s in a ; u a
va alc unac in pro pos ito , a ssicu ra per o csste r e a a a t e e
q e s ti r i s c o n tra l ' i nfo r m iaz on e i n d a t a 3 m a rz :o n z -
mol a va .
t a t i v e d l Lastna coll a Alboni so no o v ifl e t te re ch e Lasm . a ch1� .
22 5 ] (... ] II Pr c sidente S' Be l nvenuti
i nv it ap �m r a d n a cost . e
[ J a d u n be l.ar ­
[ ... ] u na d ote d 1 £ 16000 0.- su la b a s e c he la r 1 o n e erebb c .scr1tt u ­
Mi dispia cc assa issi mo di d over rin un ci ar e all a Cr iv elli [ sic ] e so no al ­ ggi or spc s a cui s i a s s ogg t�
ea £ 16 ooo .-- m en t r e della ma d u sur a � .magg1 o. r_pro­
tr etta nto so ddis fat to in sentir e c he Verdi a cc et t r eb be le pr opost e d i scri ­ rand o h1 Cruvelli , o l' A lbom lo i ne de nn izze r e bb e a
palc h i ch e dintt o di npro-
. La a am e o h e l a Ga zza niga si frig ­
e bbe
vgaere
n un'a lto ra op era per la bc lla Fe nicc dotto d ' abbuo name nt o, vigli etti, vr
h ce s a
m d u le ia e e dr o n e ll a v n tur a fiera < lel S an to m e t t e r s1 avcndo un a d i quellc sommita .
ia c
el o c e p i p , g v e . m oddic_ar . e l a p art c ne
[ a P a d o v a q u a l d i v e r s i ta d i e s i to , o r a c h e n o n h a p 1 u 1 1 P o lt u t o pe r d e ­ [ ... ) i i Pres idente S' Ma rz a r i p rop one i n v ec e£ d1 60 i 00 0 d 1 dote ov e po l
e , s­
bu t to... [ ...] ] s enso che sie no a cco rda te al Lasl i na l e chie snt i o e o £ 1 5400 0 casocch
l , o l'Al bo , vv c
sa im peg na rs1 di dare la C r u ve i r
G ia i m pegn ate l a Cr uv elli, la M o ri, la B a rbi e r i e !'Albe rti ni , no n nc l'una, nc l'al rr a. [ ..
. ]
no n nesc a a scrittu ra e
ed

g r adita a V erdi la Ga zza nig a, l a r o


s a
d elle pos s ibili c a ndida e si r ­
t e
r

11 s o cio S' M on dolfo a vvi sa essere c on ev a en e c te n dill at


ni ten e i
rs
a Cruvel li o ne ll � ­
:t1
Prog�t o
t

strin ge a t r e no r ni: C ar ol n a Ala jm o , Car lotta Gru it z e Fanny Salv i ­


i
Las ma, che las cia se no n a l tro l a lus ing a di v r e un a buon a ,
compa � ma
bon una sommita art ist i c a, nel riOe s c he s e nz a _
ni D on ate lli, tre no mi, al mo m e nt o, no n a nc o ra di p ri mi ssimo car ­ no n che v!e�
s o
i li
g o. - S c
tello, a nc he se la Gr uit z e la S a lv i n i , c o me si r icord era (vedi doc . Ver di n on assumer ebbe di scriverc !' Oper a d'ao bb�h e g l i r��d e o.�tensibil e
r i,
l a sosti tuzione della Sa n c hi oli su di cio rass icur a t o dal Pr esiden te S ' M arz e
1 83), era no sta te gi a pro po s te pe r al assum e qlu a si ntt per po mv I 1mpeg n o ,
s o
una giu lettera con c ui ii de tm t oin Ma estro conclu sa co n V -
tem po d i Rigo l e tt o. Su t a li no m i ii IO a prile M a zari in ter pella Ver ­ ag r l o v a r r c e rt o a sc
a
g e n d oc h e a d e te r
u a
r
r
a
tt e m po a Busse to da Parig
di ( min u ta manc an t e) , ri e ntr ato n e fra
a
i. '
l n
re s i . r
Tre gior ni dop o, 13 aprile, s i t i e ne al ri u n ion e della Socic ta Pr opri ­ a te pc � I'ac c�ttaz•1o nc d e). p o-
i i d'
e [ ... ] Or a tratt an dosi di po rre a v oti la � r Med in o s :
t a r i a pe r d e ci de r e s u p r og e t t a p pa lt o ; ec co lc u ni p s s i d e ll a di ­ d lla Pres 1 de n_z , il Socio no .
a b
get t o La sin a c ome { u co mpila ta a a Regol am�
s cuss io n e , c o m e d a d l n to
s d
a a

p r oc
e
es s o v r b a l e : s er va che sa lvo il d iritto ac co rda to a lla Pr e 1 e ide nz a
n z a _ste s sa .c onv�e ne � 1
dap poi c hc la Pr �s d
[ 226 ] porre' a v ott la pro pria parte, e un n b s s o d d
t o t az1o ne
tn ca s ?
m odificarla nel senso ch e abbia si ad av e r a
] co lla qu alc l a Pre sidcnza
. [ . ..) vi e ne data le t tu r a d ella r elazionc [... , ? il �a � r . Ve�di ,
e es o
che l' Im prcsa n on dl a nc l' Albo ni, nc la Cru vte lli t � mod 1� caz1or u pn
m a
informa delle pratic hc da css a csp crit e p er a sic u r e l sp e ttacol o d i Ca r ­ fo co et
l os ia r u ol t a n ze ottenu te , crederebbe miglio r part ito che s se r o n c r a doe pl? a vo�1o e . - Qu ­
noval e, e qua res ima 1 852/53; dcl e s conf rtant ris e s­ di raccoglie rc i v oti, ond e e vit are al c� .u na 1 n
altat _ ore L
a n
­
sendo cche quan t unqu c vi abbia dat a mano non appe na l' assi cu razion e d el
a l Mae st o Ver di os serv a ii S ' Tor m ell1 c he la so an d o 1 app
to s�io ne d ell a Pre_s 1de
a
sussidi o Comu nale lascio iot ravv cd e rc la po s ibil ita di prire il Tea tro a r di
i s a i si na la so mma occorren te p e r sc rittura rlo a s po ostan z a � z a
consueti sp ctt acoli, pur e r u s cir ono sovv e rch iam e n t c tar d e· d el la ne cess i
non sa r cbb c respons ab ile, ed a nzi s a rebbecl un a c oirc e pegg! or�u v a
ta ? lle os servaz1 on! d e
di e v it a r e e gual e c ntrattc mpo ch c la in u ss c a
d
pe r l ui sc n on riuscisse a s c rittu ra rl_o.- N .r e s t
i
o t tur a;c pel 1 53/ 8
scr !
l a A lbertini, c la Brcgazz i [ ... ]. - Inform a d ei Pr o g et t i d' Appal to ottcn 5 u ­ 4 Pre s 1denza, v 1 c n e d a c cor do col Soc io S
ti pc l 1 852/53 dai S " f r ate lli Ma rz i, Lasi na ,e Sa n gi rg i, de' q uali da t ­ nob. S' Med in c on venen <lo la e
S o to ria le D' A cq ua concreta t a, e posta a voti l a s e g u e n t .
tura, e co nclu de propo ncndo l' appr ovazie one pe r san a de lle s crit tu r c � ro gctto Las ina pe r l' p pa lto de l Te a �o rela,u v o
Vares i, e Plu nket pel 1 85 2/5 3; cd Alb rtini e Br e ga zz i pcl 1 853/5 4 ; Parte « ac cet tato il P 18 5
a
2/ 53 co lla dotazi on e d A u ­
e
« alla Sta gi one di Ca rn o a le , c q u ar s
im a
v
l'ac c c tt a z i o n e d cl P r o ge tt o L a s a ; e l'a s sc g n az o n e di £ 50 0 0 0 quale co n ­
in i
s t.• effcttivc £ 160.000. - [...]
c o r r e n za o v ale , c Pr ge tto Lasi n a, e la ap pro v a -
S oc i a le a ll a d o te pe g li S pc t ta lico di Ca rn q ua res iroa « La s uddc tto a accdi ett azi o ne
ll £ gen
ica dcl
60 0 e r 0 . - f f t tio r s t a condizi onat a al c a s
1 .. . « io n e d e a A u s t"
1
e e v e c o
8 5 2 /5 3 [ ) z d te
277
276 I.a botteia de/la music• La Tradata
nore la Presidenz a e il Pod e­
« che Lasina si im pegni positiva mcnt_ c d"t darc o la C ruv clli per tutta la relativ e alla pnma donna e a l pri m o te ario:
sollecit at i dallo s tess o impres
« Scagi
· on c o la Albani per 1a Quarc 1m a come n cl su o ,progett o, ?1entrc s ta si riun1scono ii 1 5 apr ile
« J.n caso ch•c non assicuri ne l'una • ne · I'a_1'tra d onn a d o vra csscre mmorata
« la d otazi onc in misurc per le qua11 51 c on cedc all a Presidenza am pio
Gran Tcatro la Fenice .
[228]
« mandato. ,. Nelle Stanze della Presidenza del
Raccol_ta la votazione si ottc n n cro Oggi 15 Aprile 1852. - rg cnz a per cui ve-
e alla Pr csidenz a l'u
V ot t favorevoli Nu 40 [... ] esso Sig·' Lasina fece se ntir ii Tenore su lle terne de ! progetto, c
a, ed
contrarii nisser o prescelti la prim a donn tto pertanto
» II
cio per assicurare immedia a nte questi artisti. - Ad ogge venuto di
Lasina, si l:: unanimeme nte conome quel­
t me

In complesso di dare u na pr onta decisione al alla Sig:• Carolina


Alaimo, c
dare la preferenz a per p rima donna c dall'esito avuto particolarmentc nel
i,
Risul ta evidente ch e Marzari • ne11'"m tenzione forse d i fav orire il la che dalle assu nte informazion eatro Apollo ave va cantato nella Maria
[do v qu l T
• • • Carn ovale a Roma Carlo Lo­
aresima a Livorno [al Tea tro
e a e
progetto Lasina • ha tac1u to all'assemb le a d ei• So c1• proprietari l'as-
so 1u ta ind ispon ibil ita d ell a C ruvell"1• segna latagli d a V erdi s in dalla Padilla di Donize tti]. ed in Qu Floridi, dove ave va cantato Macbeth di
dovico ovvero all'Accademia dei e prefcribile alle altre due non addatte
x=·
fine di f ebbraio (cf d
Lasina , la prosp etti� a
giorn i dopo, 15 april e
t�22
j_\
.
rest a p era l� ro, a f a v ore del progetto
u re una �crtttura c on la Albon i. Due
- re_s1denz a e il Podes ta Correr d ec idono
V erdi e Medea di Pacini], sarebb
al nostro Spe ttacolo. -
to al Te o re, v enne un,animem
en te concluso di escl
udere il

7° it Ed i qua
pondente alle esig enze del G
ran T eatro
n
di s c eglier e n ella tern'a � rim
n
Landi perche non di fama corris a sua voce piuttosto baritonale, e percio
n
n
0 p rO J? OSta d a L asina , so­

telli (v e di d oc. 232)


c;·
p rano Caroiina Alajm o p/ereren d a a a G�ui tz e a ll a Salv in i Dona-
°
in re laz io e al p og t o vi
l
la Fenice , e perche consta essere vata la scielta al Lasina tra il Negrini
ene riser
rattanto la nspos ta di V erd i alla let - n r e t

tera di Marzari d el �o �;�j;/ e d il Graziani .


[ ...]
[227]
lu to. 11
S tirn. Sg' Marzari ni come primo tenore asso
Las ina scrittur a subi to Graz ia r er tengo­
Busseto 14 Aprile r852. Presidenza e il Pod esta Cor
. . . gio rno s e gucnt e, 16 aprile, la per l'oper a
M'affretto a rispondere alla p�e��! t1ss1m a sua ro corre nte per di rle che idere la scelta d el m a es tro
sare bbe ottima la scelta di N le . no una n uova riunio ne per d ec
In quanta alle donne le dir:rra l t per cantare nel prossimo Carneva d'obbligo:
n
nca":1entc chc ho pochissima fe de nelle
tre ch'Ell
· a m'indica · u So Ie molte difficolts chc v1• son o per trovare in
quest1 m omenti un'ottima . m a Donna, a Ella Sig' Presidente deve [229]
Venezia 16. Aprile 1852
fare il possibile per trovarnr� Che comrlCt!. col Tenore ed il Baritono tro la Fenice
l a Triade, e che possa appagarcl: olte s1genze del Te atro la Fenice . Ne lle stanze della Presidenza del Gran Tea
Int anto mi creda con tutta stim� � Presenti
Dev0 S ervitore ed Amico Gli infrascritti Presidenti
11 Pod esta Co: Correr . Qua-
G. Verdi per la S tagione di Carnovale, e
Vist o che nel progetto di Appalto ina accolto dalla deliberazione Socia­
Las

Ma a questo punto l a sc elta d 11 Al a Jm<;> e _or� ai cosa fatta, stan- resima 1852/ 53 dell'Impresario obbligava di far scrivere la nuova Ope­
n il Lasina si

suon e della prima donna e


,be
t e_ l'impossibilita di rep erir e p ri; don ne d i nugl1o re car tello; la que-
n _ pr�sto ria p�rta, come vedremo
le r 3. Ap r ile corre te
ra d'obbligo dal celebre Maest ro
ligav a di pagare A£ 6000 di nolo
p
l'inca­
Verdi, qualora volesse a ccettarne esia,
po
rico, 3:1 quale efietto si obb
er
: :ffatto
(doc . 231), ma per motiv 1pe nden_t1 � al pa�ere negati­ c mus1ca :
ull
V? espr esso d a V erdi nei confronti te� tern a m dicatagli da M arza- Visto dichiararsi altresl nel progetto, com
e nel caso che il Verdi si ri-
re bb e deciso tra la Presid
enza, e
r1. E appunto p er decidere l a sc el ta s e terne d el pr ogett o Lasina fiutasse di scrivcre la nuov a Opera, sa
279
27 Lt, bo tt
ti• dtl/4 music, ui Traviata esa dichiarare sc la
celcbrc
l'l;ft::�;� o : :t��t����:m:�� frahg lk altri Mac� ri il mese di Giu g n o p.v dovra l'lmpr lo r ifiutasse, dovra l'lm­
prc sciclto. _ Entro ii l'im cl caso che
t pegn o e n
i ;! d a di cstcnde­ Artista avra accettato l , ifiuto a malg rado l'offerta di Aust:• £
� c_ do � ora, t prim re ta e r
il rcla tivo prelimi narc di contra� o;a d'�b (ua c_s r presa stessa documcnt a
re acst o c� t b a a pe r csscrc n taz oni. -
_dovra scriverc la nuova r . i1 12000. per 1 5 rappr e s e 1 ovico G razian -
i
M Rad naus1 r a igo as ol u o Sig: r Lodes l'lmp resa assume per
u al c s copo li . Otto . ritti Primo Ten ore t F li r i, pe il qualc
� t si
P cnden do I per primo la v oce d I Co· Podcs.ta, cgh o o Bass o-b ari ton o e ce Va o r
tr a il Varcsi e la Prc ­
r • d _ sscrvc> chc come Prim
r a 27 Ma rz 1852 fatta a Scr itt ura
p sc n tan te ii Co mu nc c hc cs boa rsa pe r otaz1onc proprio conto la Scri tt u l a ni re sponsabil ita pe r dctt
rap c la ingente somma di
A tr:r £ S o ooo cic> �o levat da og cons gnata all'lmpresa . -
us s
. am nt e c
c� qhualora non acc c ttassc ii Ve r­ dcnza, che rcsta per del Cont ratto c
�;l:t 0f! c to Verdi qualo­
r:�s: c
d1 la propo�ta �l ;�;�:s;! momn itamcnte ii cclebrc
° crt
o
, occ
e dovrcbbc essere dall'lm­ al quale saril al !'O pera d sc
r i
v r
c si ap p
os
i l ii Las in di pa­
o vato d Maest ro per a i etto s obb iga
pr esa co m pr 1 a nuo�; opera css d crc !';Critta da Maestr o di va­
ca o, qu ale cff a
° accet t ame l'i n r c a ia e musi ca Aust . £ 6000.-
glia, c di assicura�a E sservan chc dopo ii Verdi non vi ra vogli a sa li i l d l l pe pocs •
pcm_ � p t t oo i no o r ,
sa cbbc o chc M c d n t e• ; trov and o di csclud erc ii p rimo per · gare e m ce
r indrebolito ocrarmaa� il , c Pacc!m i
che 1 circa . volcs sc assolu tam e nte accettarc i carico
s u o m o d ' t a a vva n a z ta,
cs1 e vachc v e-
g s
e tr o Ve
di
no n a esscr c dall'I mprcsa
. Paccini. gc Qualora ii Ma r per Venezia, locc hc dovr
msse prescielto ii all c va e talc Opera
nuo­
cn dosi e !'Op era nuo s a e sc river
E con cn dai Preside n�• nel parerc d cl Co: 1 2Podesta, mcntrc di scriver b
mp resa stc s di
far
�I�
v • ob liga l'l co l cor res pc ­
sclu o il Mercadante v comprovato, s1 recche accett i l 'incarico t
c s r ri
o f u� rdi al�
a
eta _, �l �iorno d'.oggi n�n i est ro C av: • Pac cini , s mp e a di Aust :• £ 4000 . - per
bbe altr o Ma estr o rop i m d1 e rit
o , e una va dal Ma da qu esto mom ent
sare c e I acc1 un m di n mere
nti allc seen c dcI nostro Gran Tcatro. ini volcsse as su
fama corrisponde tivo chc l'Impresa offre fi o ncppur c il Pacc
m usi ca . E qu a lora hc dovr a csscr
Sl. c '- o e1 uso unammc
c n
. me t d' •
s1 g �re ch c l, lmpresa si obblighi nel nolo di poesia, e lla misura suindicata , locc c
� e_ I eare tale obbligazione per il n e
olo n c rovato co n le lettcr c d
i corrispondcn ­
r mina e di Contrat o di
p cli ve la
r ii Maestro Paccini per scri ren cnt c
omp , di
u O d'obbligot, se ilc�::d� a etta re la pro posta, dall'Impresa opp t
or unc m
gn o p.v. sara p
rescielto i1 Maestro
o ova pe ra I ;to vor _ r
_ acc el ii m ese di Giu Ma est ri Fe­
s i
quale caso sara l' m l p resa ob b li ata I giu5u ca re o ppo rt un m ente il ri-
e za, in allor a cntro , ed ii Co: Pode ta,
tra
sa l a Prc s idenz a l i ven gono fin d'or
fi concerto fra l'lm pre 5 i qua a
fiuto. - g , Mu zio ,14 c Pedrotti, 1
s Anzi ano derico Ricci,a Mazz ucti a t o, u
C.D. M arzar i Pre . ro
e uti Pres
. all 'Economi dall'Imprcs p pos . -
D : �- �env � a
T r elli P es1d. Ca [ ... ]
om r
ssicrc
a della grave mala
ttia che ha
.
Co Co rrc r P od t a
es ame n e giunge la notizi ­
Ma imp ro vvi s t a
da costring ere l c anta n t a un lun
e

Al a jm o, ta e i denza
gol
alla di ar i la l informa tost lo a Pres
In p
a ri data Francesco Maria p· • ne scr itturato alla Fcnice peto
colpi riodo L ina ne
poso. a s
:
tave :r
li ta di dirc�tore
pe r un trie nni o in qua ! sce�a, con l o ' norar io an ­ go
u o di ustr. £ 600 11 I� ap ril e vt�nff5ti1ato il p eliminare del co ­ i
n A a d r n (231
tratto con l'lmpresa· as ] tro La Fen ce
Gr an Tca di
: i o v 5 a rm a 'a r . 3, relativo alle
t lmp e a G.B Lasi
L
an ti ' e 1 e all 1 s . na
r del G tcatro a Fcnicc.
scr itture d c i cant bil P id
Alla S ta e nza . L
t c r
e s Venezia li 19 Aprile 1 8 .52.
(230] pe
La o mp agnia di Canto sa a com gu ( ...
C sta
dome 5<: c. Nella oramai do- I ll.' Sig."i tt a proget to di appalto
il t a di ave rr
I P? to jo p o e cv nel mioMilano pe rche scrittu
m ras
]
cume a nt ta imp o ssib i
o a ,.
v r In scgu to a qu an r
mi orr i pondente di se
tutta la �tagionc, rcsta de termi�a�p:�;a i aveva dato L'ordine al
o c s ed in lu o
a na sopra no assolut , go
a
nn S g:
s· •
ru jmo qual pr m donr c i
i
So
• fia C clli pe « Sono
La Pnma Don na Soprano assol uta sara la g� fCaro�1na Al�ymo, rite- la Sig.,. Carolina AJ.a s m cdi ato (S g.' To r r i) mi scrive
o n da del progetto chc l'Im r sa Idovr i critturc, lo so t ie so he co rr o no sul c on to d ell 'Alajm o , che ad
n_u o a o s cc e ar� d1 tutto o
ii suo p s ­ di spedirle le s
s1b� tt vin col ia rc od
la rl cclc in bre Albonfper a Quares�a, scmp ecche po­ le v c c la dar le i contratti una
s e per
1l d r tanto dispiacente per s r
fi ss ar , a pette rc> pe Manc » Milano
s e inc per 16 co r r.• -
te e en re d p r u a
perc eco r os , c r elauvc al G ran Teatro ont a
flinitidcl tuo ordi luzi da ri po dcrc all a prcsent
e e
O c dc v atua r so one s n
la F nic ; -
281

280
u corr • la �,eta Propl rietaria
rnz ion e S cial e 1 3 Aprile are l'Appalto al
'lmp rc­
Con la delibe
dt
o
bo

I co�n• _po ndentc teatrale Mauro Corticelli mi scri- d accord


m s
u ic
a
ll • lu
tf.

Sotto la data stes a l la Fen tce del bc r a n i tto a confro n to d q


udli dc­
de! Gran Tcatro
i do

ve da Bolo na « co _ n grand1s s1ma sorpre a ricc vo una Lettera dal Lanan•


pre fer en za a l suo proge l i
magg
• •i • • nc
dcll 'Alajmo, ed a
nzi, sario I ...1sina, dav
a la San Gio rg ed a malg rado di u
zi, e del i
iore

an ., d guanrgt�
na

d.1 firenze cghe mi toif Ma r p o po ti nei tre p fos ero pre ­


h � gli ,Itri det Fratelli
m r

z

m �\� . ia.aa di Ra
certificando L'i po .. ll t lt a c e:.sa po a reca I alla
s

ristt r a alla
etti
a rdav
r

anche gli acco


og
qu nd' t
qu ll a Direzione . d' tefia tr�Ie c Mng1- :._tratur a_1 1 prclattvo • certificato, dotazione, e a p ogc to L
s peel.i,;ce a - venna l a circostanza chima e i1 artist fra tre d ciascheduna
t asina

e
r

Medi loci I r�nze, c Legahzzato, ii 4ua lc dichiara che s0<.h · e gli eguali, ii d1 ttper d . c li i j i i i
di tre principah ri o i c g e r e pr
Pre denZI\
r

pe utta la prim avera , asso ettandos


i i
L'Alajmo
]t r
bcn dovra
l cura r M ed�teao npo ar; t _ g
l Pres1denza d'accordo co Co:
Podc-
s vorr tcrna. -
n

t . , m a ua -
g a a nora Carol ­
l

a t cgo a a u a e d ll g s Ma di que sto d ritto a Sig


· .
di cu , m c ndo all
i

rof itta nza


c

� App dava la pre


i

[l a i 'a / go a nn a a Gruitz, c
r a i
vssim a

/ ! !» 1 & pri ma d
fcre

c: per riguardo alla o confronto d


va la migliore a
mac , ta a a
rche la giud ca ttacolo co-
elt

d datta al nostro Spe


l
sti,
. .. na Al.tymo, pe
i

[ on giu dica v a a
s ina natelli che n
B La dclla Salvini Do
]
G 852. •
Apr e 1 alattia della S •
ig·
me nel processo Ve rb al e 1 5 tanz a dc a m
il

de a tiene immecrtat amente una riuntone • c pos ri


te or e c rco vicn e dt ne ­
eme al Po-
ll

• ual e, , no ne
i

La Presi nz • ms Ora sc la event alla u a scrit tu


d i del ­
t�
, C proccdcre rarc le condizion
r n

d�ll rc� de�e! inare l scelta di U? altro soprano in sostitu­


Alaymo consiglia a non
a

a Pre sid cnz a d bb a peggio


i

a1mo , 1tpr ocesso ve rbal e d1 tale riunione costituisc nza ch e la ,;cic


z :n :
cessari,1 consegue pe icl i nti le sort i dcllo Spetta
e

o
e
glicn d

r tia
colo

• • r
docu mento impor tante ch . e pe r quanta 1ungo mertta d1 e ssere ri- l'appalto, c rendc e piu re.
un d �dudela
d una Jon n a che aveva trovat Presidcnza ac cor dava al Lasina
pd rta o ch .
ntero
'_po1c riguar a un problema, quello della prima
t per • he ebre Alboni
o

Soci al ,
o
nn"a e i51 � rasc_mera praticament e E se in d ipendenza al voto e non dassc la cel
' e
fino alla vigilia d ll'ar rivo A C. 156 .00 0 . peril ca s chc p di quan o quasi a pa­
e di
o

o d c10 e b b io di una dotazio n 4000 di


n z 1 a, :
L sinai Af.
t

V er 1 a e e ra 8 5 3 al n ne vienc chc
iu
al fe , dan do cosl du lmp no
a

V I in Quares ima gl ltrt


a
z prctcndevan<' precipita e una decisione p c-
e res j,

rita di circostane
ar

o
s i d bba r a r
r

cosci enz a e
con tranquillita d1
Venez a 9 A p e 52 Ore se c sc a
[2
r d dit oria con a pr eccden
e esd -
o la Salvmi-Dona telh .
32
i 1 ril 1 8 e u
tt sci gliend l
)
[I...] lta (qu anrunquc co n ra l Ve rdi si dichiar ss
a e p er­
t

quc sta ,;cie


A olo caso che i
t
a z n a l ettura della l ttera [•••] dell'Appaltat
I Pr esidente S g· r M r a d o- i e ne s scrivcrc la nuova O p era. Ma
e sione), si potrcbbc deven r
i l

1 e go •no com umca • ti• bram• d 1- letter a dei corrispon -


re Lasina [.. ·] co n cu·.v n ed acconsent i se di giormen c
do nna , l , ben mag
s

' l di que sta onateli


denti Alberto Torri di M
c auro �rt icell1 di Bologna ambcd uedi suaso del a Sa v -D a ccleb rita
quale
M fossc persuaso un
l l

i n on end o si
t

che on cmente �scr�scono la Prima Donna S: ra Ca­ sc il V erd Tea , pe rd


ini

data 16 corrente � ��cl• sort d a laddove


c rebbcro le tropp o p ec ipitata men e qucsta Artist ,
t

si prcg1udichc
i el r

h i:::
o

i aJr ai,� m?l tua d1 gola pe_r la quale aggiungc


rolina Ala mo ac� . d , are r trsuasio e del Verd i, com
.ca il scri ttu r e
l

il Verdi pe soddi fa pe
eatro d1 Ravenna i Ccrti6 ti r
s re Tenor . -
la n
a

S:r Corti� li r s tt di !�to ne ?el 1: a potrebbc


l

sib for sc qu alch c altr e


comprova nti l'impos ili tare m p ma r a o ve n do assoggettar- Baritono , e pel sciegli c-
d consta chc la avrebbc pel ch n n d ovcndo la Prcsidenza
n

si a lunga medica cura rni cl i, o poi sci ­


v

To
Cio posto osserva ii c e sclu e , e non poten d
c

·1 rr er , e l Prest.denza convengono, chc tr


s e
Co a t-
c

[... ] S.E.ilnob ·'Co· h


l

per ec­
o

vini- Do na clli c in qucsto caso la Pres iden za


re la Gruitz, o la Sal
S

vcrc atali c0 nsegu cnze, non e t


tandosi di soffer e n.di f a, pe che
a

ze i9 la tern dclle t re cos ti­


n si !� �� Sc
��s a glicrnc un'altra fuori del dalla Soc r i eta di scieglicre u na
ono

prudente l'impeg ar c per ora,,c 6:" o che non


h

rlla � to proponc re
nti no ��
di q uell arttsta. - cedcrebbe il mandato avu ichiama to il La na a
eno

n piu t q ill
si abbia o ran u su � s utc deb a essc re r sione dov ra csserc
si

opi na chc de s qu
tucnti la terna,
b

odesta a ·un dal vo od esclu a


a

Ed il S:'Co: P �us� la Gruitz l'


per accctt az n e ,
le

ftenu t o
ll

un'altra donna
io

a:r u
ta

socialc, col Ver bal


!;/f:
e 15 convocata la Societa. onvicne che p ossa
e nuti, non c
e v m

::� �is�
avu �cu: s:ivr -��:t� r Ben v
t;ttr�i: ?;: 1c!�ali va e Sig :r Ado lfo D : e ac c ettate col s
ve

varla, trattan­ Il Pre ident all


te

uo
n o

ni est nee
l caso di appro s zi o
t

n
o� n dr �ra de ' p Lasina nuove pro l sio ne delta Gruitz,
ra

csscrc imposte al
i

f o l'cscu
rtis ta dc - , ch e die tr
dosi che un'A lla a d
a
a
n t e uo css c r escri ttu a r ta uanq i.erva pero esscr id
vero
la SalviniDon a ­
progctto. - Os fra la Alay m , c
po

do che
Il P sia. - cclta alla Prcs cnza oggi per la sc c l-
o

S i .' T nic , lasci o la s di decid erc


lli

te Societa ch
laelli tri tc l
_ res en g or lli co m e n o ne pr · 1 - e n n tr o va s n egn a n e ec
me o anzian c spo
id

per il
ssita

. . t
m o il s ente mo v u ato parcr e ,
egu
ma o
La Trav,oto
rit t a d e
per assicu_rarsi _ che c_ olla Sc :: o �:
La botter.o dello musica
282
s:,
ta di qucst'ultima, dacche il catuvo stato di salut e de ll a prima non e chc ter c il viaggio d 1 cui si t ra t ta
di .P: 0e f :�1� �:i:rf�he esrson� al­
vini-Donate lli ii Maestro � e� SIil
e
asse rito dai corrispo ndenti de l Sig: r Lasina, m a non e provato da alcun
r 1 car1 a

g i mp o 1le ,
documento degno di fcd e, come no n e provato in m odo alcuno, che la be egli a dichi . ara
r pc I ute non per anco intiera-
a e per Ia sua• sa .
ess er l 1 ss1b

trov e la su a 1mmed"iata prescnz ' cor


e

Sig:• S alvini Donatelli sia p re ssata da trattative con a lt ri Tcatri cosl stret­ o · che no n conse
gwreb-
mente ristabilit a d'i nco ntrar _ at te nd •_ ;t c u P �� ��n essen d o egli in rela­
te che si corra pcricolo di pc rd erla non scrit tu randola immediatamente. -
n a 1

Ad ogni modo, sebbene a ba se del voto esp resso ncl ve rbalc 15 corr:• be f orse !'u tile risul tanza ch� s po ters1: r1.promettere una co ndiscendenza
1 ac

csso S:' Benvenuti abbia data la prefercnza all a Alaymo in quantocche zione tale. col M aest ro V erdi d to ad ottenere I a d"Ichiarazione che desi-
a
n nu• ci• rebbe cer
avend o udita la Salvini-Do natelli a Mod ena u n'anno fa [dove ncl corso confid z a I . ,

s . . .
r p r mc1p10 di delica
.......a puo tornare m-
t•-
dera la Pres1denza vist0, che pe ro di da eggiare c ol proprio voto gli
en 1 e no

dell'estate aveva cantato, a fi anco di Mirate, l'Ernant di Verdi e !'Allan t


Cameron di Pacini] non gli parve artista addatta a lle esigenze di un gran­ crcscevole mas_sime ad �n maes ass.1cu r1 r;rS: r Lasina di aver scritto �
aspiri d'u aru t . - D l � ? d d 1 rr ·e o fferendo gli la scielta net
de Teatro, non intende pcro assumersi la responsabili ta del giudizio, e erdi in ata I 5 � : .
s a a t o
V
n

convint o che puo piacere al pubblico , ciocche non tro va conforme ai suoi Pro po it al M .
st
o , per cut nu ene
fu or d 1· dubbio di ave-
tre nom1. p ropostt co I suo progett
s o ae ro

deside rii un individu o, massime trattandosi di un artista come la Salvini,


che h a bella voce, c sufficiente agilita, egli si dichiara d' avviso che sia au­ re a giorni il chiesto riscontro. :- ad opcr .l persuad ere il S: r Lasina,
torizzata la Scrit tura della Salvin i-Donatelli, semprecche il Maestro Verdi Tornati in�� g� argomenu _ �l �� verbale que lla manifesta·
�n co
assum a di scriv ere con qu ell' Ar tista la nuova Ope ra d' obbligo. - che sarebbe p1u facile ?t te �ere in 1 q� e�o�he mediante carteggio, e man·
11 p erche propane, che sia consigliato all'Appaltatore S: r Lasina di re­
c ar si immediatamente a Bussetto per interpellare il Maestro Verdi in pro­
zi one d'opin
tene d si egli
i one ,
eg
c h e
iv
s1
p
d e s 1 d era
el propost0 �J, d
viag io a Bussetto viene avend o
i �nte � • lli dichiara
licenziato.
che
Riprendend�si la _Parola dal �res ruto ra�����:oimente propostogli di
n o n at o

po sito , ritenuto che s'egli e co ntento della Salvini-Do natelli possa l'lm­
rifiut ato il L asm di accettare il pa del
presa scritturarla se nz a u lteri ore ritardo. - . a ediata a B setto per ass1cu rars1· d ella persuasione ,
c imrn )'O pe
11 P residente S: • Marzari e d'avviso, che essendo il Progetto Lasina
stat o accett ato dalla Societa c oll a sola esclusione non v otata, ma sempli­
fare u
V erdi per la Salvini-D ona
na orsa
J:S
. • hiam are il Lasma a pr0p orr
nc
a sc rive
te , e de_lla sua_ ade sione e unm·ediatamente
re ra

cemente accennata in discussione della Gruitz, non p ossa l'appaltatore ritornava nel suo voto di . esig enze del no-
orrisponda alle
alt d nn , h p er fama, e m e nto c
onest am ente essere o bbligat o a nuove proposte . - Che in conformita a un' o a c e
. al partito ropostogli p otrebbero risul-
ra
que st o Principia, e ferm o l'obbl igo nell'Appaltatore di giustificare con stro T eatro . - .
documenti attendibili l'asserita attuale sofierenza fisica d ell a Alaymo, pre­ E siccome dal nfiuto del Lasmabuona nu . c1J?ta dello Spettacolo perden-
'
�e p er la
scelta col Verbal e 15 corr: 0 co nvenga di autorizzare se nza ri tardo l a Scrit­ ta �r dan n e s gu d el Ve�di alla let-
s
o d p
s_ ettare la risposta
e

e
z1
con
pr
os
dos1 cosl un tempo ondenz a
tura d ella Salvini-Do natelli, p erche anche nella dannata ipotesi, che V erdi b mar� p osc1a 1'afiare a m ezzo di cornsp impe­
e o n e a

tera del Las i , p com


rifiutasse di scrivere con essa la nuova Opera d'obbligo, ciocche sarebbe , l le frattempo po trebbe
posta;e d'altr�nde n�n sollec1ta rf: e binne ancora disp onibili, cosl opi­
na er ro
certo una deplorabile sventura, pu re al Maestro si puo in qualche modo
ripiegar e, laddov e non si puo assolutamente far senza Prima donna. - E g nars1 p er altr1 Teatri,_ le poche J? d bba dichiarare al Lasina che sara r e-
elli, ch e s1
perche fra le artiste disp oni bili ritenuto, che anche l a Gazzaniga si dice na il Pre sid ente Torru .
tte l e conseguenz d all
e e1 suo n6uto.
impcgnata per la Scala, la Salvini-Donatelli e la me n peggio che p ossa s ponsabil e di tu d el L asina si di-
.
D1 tale senumento per ngu
. • a rdO . a responsabili"ta'il s1·g · r Co ·' P ode-
sciegliersi, e il ritardare a scritrurarla potre bbe port are la conseguenz a , n d s1• •
che fosse intanto impegnata per Parma, per Verona, o per Palermo, che chiara anche I·1 Pres"d t ente Benvenuu ' mantene endere doe• per la Scn. t-
o

nt mente es�er� a di att


ancora mancan o di P rima d onna. - sta nell' opinione preced� � a Verdi ' ed in ogni evve
nto
ta

im d n ii r1scon tro nchiesto


Ad ogni modo ritiene, ch e la misura prop ost a dal Sig: r Benvenuti di tura della P a
y o.
le prov e �ella ma�attfaJella
r a on
pericoloso
suggerir e a La sina una gitta a Bus setto p er interpellare il Verdi sia con­
Sig: a z �� p � che per suo avviso trovamediocrita,
I! �res1dente di � ri a,
ciliabile anche colla sollecitudi ne che esige la decisio ne, e pero convenen­
t . �t s tre specie._ C leb
r a

ogru nt ard�· - g�e s�:ni-��natelli sta ancora fra le me�ocrita_, e pe­


e t
do S.E. il S: r Co: Podesta, ed il Presidente S: r Tornielli di ammettere
e t erz o ordi ne . e a n ntard o,
la Salvini-Donatelli, qualora il Maestro Verdi acconsenta a scrivere !'Ope­ assume la responsabilita di u terzo or­
ra viene conc ordem ente addot tato di consigliare all'lmpresario L asina la ro dichiara che per sua parte �o � e la ne di ic r e l
che potrebbe_ per avv�n
�ra ongmar . . ce ssita so la responsa bi­
r o r re a
proposta corsa a Bussetto. -
dinc, e cio di p1u m quantocchc"' nuene di p oco pe
S e non che chiamato il Lasina, e dimostratagli la necessita di premet- tant o
La Trav1ala
arica il scgreta­
284
2 1 apnle la Presidenza inc
La botteia della musica
. • e

lita che si divisa di cominare al La �ma quantunque v1 concorra egli pure tore. 11 fat to certo chc ii
to :
col proprio voco. _ rio Brenna d i reca rs1 a Busse

In esito alle di cus ioni fin
p 9ul dedotte v1enc: addo tta to a maggi oranza
di ritardare la scielta della rf d na fi no _ a chc si abbia riscontro dal [234]
Maestro Verdi, e di scrivere ��ta:c°o al Lasma per tcnerlo responsabile N'' 368
e lmo Brenn a
Al Se gretario R ag1 on iere Gugli tro S' Gio
dclle c onseguenze del ritard0 n eI senso p rop o SlO dal P residente S: r Tor-
erti o 1 fr.1 l'appalt ato re d i qucsto Tca
niclli. - In c onformita a conc rec.,t rsi im me diatamen•
a , l a si incarica d1
c rs

D opo di che venne chiuso i i p resentc Verbale colla firma degli inter- Batta Lasin.i, e qu sta P reside nz epp e Ve di le con­
cdebre Maestro Giu
te a Bus!,ctto per conc r tt ar ml
e
s r
venuti. - u v.i Op e d' bligo per
a sc rivere la n
g�A
e

dizioni alle qu ali egh acconsente


e
o ra ob
M rzari Pr�s. A�z iano ed agli Spcttaco li e qu are sima 1852/53
J la ventu rn s tag1one d1 Carnovale, n che le
. · en_v i:iuu Pres1d. all'Economia bin ata per dett a St agwne, no rtante
G.B . Tormell1 Pres1d.• C assiere Ella conosce la Compagn ia com :,ta mp o
e

a affida du nque l i qu
viste d ll'lmpresa - Li Presidenz
a e e i
Visto ed app. Co. Correr Podesta. sf acenti i ult nzc . -
trattativ a, c se ne ripromc:tte soddi verra tacitata dal-
e
r s a

e a pro du rra specifica , che


D lle spe se c h inco ntr r
11 giorno eguente , a no me de11a pr_e �'denza , Marzari rivolge a La- l'lmpre!">ario S' Lasina . -
e e

.
s s

sina la deplorazione scr ltt a per e er 1 r16u tato di recar i a Bu eto :


ss s s ss V enezi a 2 c Ap rile 1852
la
alla Sezione Pas aporti p
ri vol ge
[233]
In par i tempo Marzan i
resso

N° 364. inn v a­
s

blico p er do manda re « la
s

Direzione Cent rale d'Ordine Pub


r o
All'_Appaltatore s• Gio Batta Lasina at tanto il vi to
• • del eg r etario Br enna e fr
. II nfiuto della misura prudenzi al ch e grt s1• prop�se JCrt zione del pa apo rto e tero
s

_s ra di r�carsi qu n
s
un que pi rato »
i o uo pa aporto
s

vec ch
ss

Cl� a Bussetto, per assic urarsi che il Ma �tro Verd t add nsca a scnv re ett ul
e e

Bu
a t
per
s

bu on 2 ). 11 24
la nuo v a Op ra d'obbligo ual'or s.1a scntturata per Prim a donna asso- nza, in data 21 aprile 185
ss
o s

(N. 366 del Protocollo di Pre ide


e e e o ss s

� a di Cam p agna »
luta la sra Salvini Donat '119- u t volger dannose c�nseguenze p r l a iu pr eci amente « da ll ca
e s

aprile da Bu seto, anzi p


a s

buo� a riuscita d gli spet�a��l1 J.1 �arnovale , e quares1m a 1852/ 53 de' r enna infor ma Mar
za ri:
e s

di Verdi, vvero da S. Agata, B


s

quali fu a lei d liberato l'appa1 to . -


e
o

. •
Inf atu 1·1 t mpo necessario per av re 1 a nsp
e

osta della l tt ra , ch' lla (235]


assicura d' aver scritto a quel m a stro e p er co mbmar
e e e e e

· posc1a quanto oc- Egr gio S' Carlo


corre a mezz o di corris n d nza p,ostal' e non sempr soll cita, e abbastan• Bussetto 24 Aprile 18 p.
e
e

• o Ve rdi dove capitai in


mal
za lung Maestr
• o p. r far t mer�ch e n ll mt rvallO p. ossa no essere tmp gnate per S criv o dalla casa di C ampagna del o da grave infiammazione intesti­
e e e

altn Teatn le pocch p · d so colt


e e

di� n:;_c�ra d1spo� ibili _. - punt o, ess endocche il padre di17 es


e e e

rmett cosl
Cio posto, la Preside�:_ l a Nulla meno per quanto lo p
e e

esponsabil di tutte l con segu n- nale, e p ressocche moribond .


e

d ll' oggetto
e

ze del suo rifiuto , e la m· v1·ta frattanto r 0 a p rocurar:1• ed a ras segi:iar un di o o


ia o -
V rdi
angustiosa situazione co mincia i con mani m attina v rrem o a conclusio­
e e e
a t ner sc rs
e e
e

documento comp�ov ante la malatti a della a o 2 a � �por ggtare co­ ra , o do


e

v nu . - Qu est
d lla mia
Cremona del vetturale ch e
e
a se
m r eputera meglio colla Salvini Dhnatelli � roffitto d el ritorno a
ta
n�h� . nga ii nscontro , ch'el­
e e

e gm
n . - Fr attanto p ero app
e

ch e mi
l
e

im c olloquio , t anto piu


e

l a _ att nd dal Maestro V rdi del pr


e la _ P res1ddinz a _d�sidera di con oscere mi accompagno qul per informarla
e

], i sara
o
pnma di d cid rsi ad autoriz;a :e a scnttura, nche martedl [3 0
p il
e e

avvego c h prima di lunedl, o fors'a zia . -


e

CUI s1 tratta. - [ •••]


a r e m

Ven zia 20 Aprile 1852


e e

impo ssibile d ' sser di ritorno a V


e

la Alay mo anzic-
n
o che la donna f osse
e e e

C. Marzari am meg li
e

bbe
e

Ora Ver di avre c iv re neanco co n


non rifiuta di s
ato

che la Salvini Don atelli - Nulla meno n ssun patto di scrivere per l'Al­
r e

• •
Ave e La ina effet tiva ment. e cn� quest'ult ima . - Non vuol saperne poi
to a Ver di p er c onoscere il
. - Egli dice che scrive le sue Opere perche girino, ch un lavoro
a e
ss s

suo parere ulla p rima d onna bon


s

parucoI are ul!a Salvini Donatelli, . - M no


e

d ue o tre nolli all' ann o


e

fatto per l'Alboni non avrebbe piu che


i
non cono ciamo comunque q�* fo e stata Ia n p o ta del composi-
s s e

s ss s s
va il M aestro
La Trav1ata
detto Teatro, si riser
LA bottega de/la musica

accons ente a scrivere per contralt_o con par te d' uomo . - Aborre dalle tra - ny Salvini Donatell i scritturata pe r pera con cui avra in esso deb uttato
l'O
sf ormiuioni di genere.ia - Non c1 sarebbe qu1� • di ne mmeno J-1 caso di ri- Verdi ii dirit to di decidere dopo e oggi assume di scrivere. Caso ch'egli
n gi e ll'O p ra ch
Jur poi la parte dell'Alboni r t nore, o ba m o � o, p e rche per contralto se debba, o piu tardi del 15 Gcnna j o
e
adatta lo dichi a rera non
o a r ne
� h non la trov i all'uopo
non scriverebbe i n ogni evve o c e una pa rte d J Jonna. - per la quaresima pure
rj d
e i n sostit zi
assu rr_i erc di scrivere p robabilm cnte 1853, e l'impresa dovra scritturar sso Maestro, fra q uelle che girano nei
u one
L'o p era che mi p r d1" to
esigera d ue donne. � �d ��1 O v n scelta p er una delle Opere 1853 un'artista di gradimento di 3, e rimanessero libere di impegni per
e
l ca n v le 1852-5
della Stagione ii Corsaro si g O t: �tonn � ci�, un a Prima, ed una teatri 'It li
d a a ne r o a

la quaresi ma successiva .
n
C o mprimaria. - In quest 'uhi!tq�ali� � r d es 1dererebbe che fosse re ra l'lmpresa
orre il Maestro, procu
scri tt urata certa Gian i V ives ch debu_ato Jf ta rno _ v_a l passato al Teatro F ra gli artist i de' quail potra disp e Vives che nello sco rso carnovale
C arcano di Milano appun to c�lla \ � ch mpr1ma rta nel Corsa ro,19 colla che vi sia la s ignorina
Gianna [ sic ] D
di comp rimari a nell'opera
quale desto vero fanatismo - Eg i_�\, er�
t ista, ma . come ..,
.
t I non ha mai sentito questa ar-
oliela dip1·nsero assa.1 brava e di poten ti• mezz1,• s•t n• serva
sostenne a l teatro Carcan
Il Corsaro. [ABBIATI II p. 2 14]
o di Milano la parte

al caso d1 vale rsene anche co me 1 a _asso• 1 uta ?Ccorrendo . - Trattando­ vi giun­


si d'una debutante e sperab il.e c.�; rasma, mass 1me p e r £ari a cantare alla n a parte da S. Ag at a, mentre
Quella stesso 25 aprile Br en di V erdi,
Fenice possa averla a condi 'n non gra �ose. -:- In tutto cio pero Verdi orma Muzio, pu osp
ge !'impresario Lanari, come inf
re ite

deside ra di non essere no v-;rna:0• dappotche npeto non ha mai sentito in un a l ettera del giorno appresso
a Ricardi:
personalmente la Gi ani e n? vu�le farsi protettore d'un'artista
che propcne unicamente p::chJ altr! f0 ass icurano che merita d'essere pro -
Carmo a mico. Busseto 26 Aprile 18.52
posta. _
ti Tea­
Come dissi egli rifiuta assolu me . • e �e p�r l'Alboni. - E sic- vuto dal I.R. Direzione di ques
com e as sumerebb e di scrivere �: �t
d I scnv
. Come t u ben saprai Verdi ha rice a nel Carnevale 185 2 -53; Egli per
oper
- an _ �r 10 s�e_na _11 pnmo sabbato di Mar­ t ri 20 una d imanda per scrivere un' one se
zo, e non prima, mi P_are che �tv�ntl mconc1liab ile la scrittura dell'Alb o- p es tare le sue scuse al I.R . Direzi
ni.' c he dovrebbe v em r a cantar 10 qua res1ma,
mezzo mio ti prega di voler r en
l l r cui e immerso
• coll' Op era di Verdi, che na ri sposta a cagione
ancor a non gli ha data u
e in
giorni;
de do o
non potrebbe essere data pri ma. - suo or sono pochi
ia dal l qu a le fu p reso il padre
• per una malatt i pot r essere
Q u anto alla mise en scene del C�rsaro f·a molte diffi col ta per i ncari- L i di pericolo e cosl Verd
a

appena il d i ui genitore sara fuor alla gentil e lett era di questa I.R. Di­
e
carsene. - Nulla men o io far� u de. 1 m10 meg110 p er d eterm •marve1o. -
D.1 co. rrespet uv. o ancora non SJ 1:� detta una paroJ a. - piu tranquillo rispondera Egli stess e di me
a sia l'aflizione d ella Peppina eufri­
o
. • rezione. T i puoi immaginar
q ant
· · i• ncordi al 5r Tormelli mentre credo il S' Benvenu u p arti to per Pa -
M Verdi e un
Verdi ; la malattia del padre di e a Verdi l'im-
e u

ng1, e mi creda a tutte pro�e Suo Buon Servitore stess o e piu di tutti di isp r iar
Id io v gl
tide ed e terribile. Speriamo che
d o ia r a m
G. Brenna r l pa d re suo !
menso d l r d p t tura del Carne-
nezia per f ar e la scri
i erd e e i

Fu a B usseto il Sig.' Brenna di Ve


o o e
e pri­
11 giorno successivo , 25 aprile fra V erdi e �renna v1• ene stes o un i sera con un fascio di lettere dell n o­
. vale; ora vi e Lanari che arrivo j er r c rdo il
co mpromesso valido I 5 i rm.. 'il �ompens? v1en e stabilito in 8.000 del gran Senatore , non
me n otabilita di Bologna e per fino della somma Gazzaniga. Per Bol o­
i o

lire a ustr. a titol o di nol� �e es1a e mu 1ca ;_ l a d ata dell'an d at a in


m e, e con una lettera u
milianti ssima
scen a della nuova opera vie�tfissat a all andra a mettere in sce
na Stiffelio. [ ••• ]
« p e1 pnmo s_ ab�ato di Marzo gna non scrivera certo, ma neppure ira, il oostro arnico scrivera l'autun­
1853 »,, cioe p er il 5 m arzo . Quanto a c o mpagru
, a di cant o , st• l eg­ Se, come spero, il padre di Verdi g itore. Addio. Ad­
uar
ge ne 11 art. 3 del co mpro messo (di cut• non v,e cop1• a nell'archivi o fe - no e il C ar n v l a i s empre il f ortunato ed
i, Mil o ] n
ne s ra
rch ivio di Casa Ricord
e a e e tu
nice o): dio . [ ... ] (Autografo : A
a

­
Gli artisti che dovranno ese u·ula saranno �celtJ dal Maestro Verdi , all' argomento che Verdi in
Nessun cenn o, fino a que sto momenta Br n ,
nella Compagnia che sara scrittu�ata
_ pe r la Lstag1o?e suddetta, d ella quale , come av e va scritt
tende trattare per l'o per a n uova ; po iche
o en a
e conven •
. . uto che faranno p arte o 1l tcnore odov1co Graz_1• aru o il ten ore esso « e sigera due donne », verrebbe fatto
di pens ar e al Tro vato re,
N egrm1 ed il basso baritono Felice V are Sl.• Quanto alla pruna donna Fan-
o ••
ancora ru a rc d altr
288

fis ato per a 8000 Anche la condizione imposta dal Verdi, d1 sc nt r


LI bot1t1• Jdu musiu Li, T,11 11111 111

n n l3 m
cu c�10 tant ? p i u c o nside ra n do la lette -
e

ra chc Verdi ,;cr i\Cr.l n atgg a, De


o

1.1 donna in Quaresima, per 11 caoo che dall'es1to dcl debutto d lla Dona
a

. nnctic:: lcl 'obbligazion


ro telli

non voless c affidarle a parte di prima donna, corrisponde a


c

[ ···1 Cred c e anc eh l D un


i d processo verbalc di P e idenza da J i fumato
o h
co e v an no troppo pcr Ie q Iung I a nu I Ia c o m n e remo assunta l Lasina nel r u . ­
e

u � e:v 10 a po . Le
� t non po 50 piu b a pettape re e ve ne dico
li

que anche questa condizione deve esscre dal Lasina acce sem e pe­
tadonna.
a

le ra ioni.
e r tta pr

o ne1 limiti delle offerte £ 8000. pe paga di quest a n uov a


Son opoch i g orni f urono q ,
l'Ldi ore di Milano , Brenna 1 � 1 e p re� aj�f1e. 1 �n• d�lpo l'al!ro Rzcordi La scrittura della comprimaria e gia portata dal co ntratt o, nn e ipe ives L ­
i
r r rcio a

reta t \ e a I· mce <ls Venezia, e unari s on desiderio dd Verdi scrit turando la Gia c V
l'lmpr ario di Firenze T u: 1t
� - tre. mtjn no doma�dato delle
e si puo cc dare ii .
t

Milano, l'altr� opere, Mi im magino che a quest'ora Marzari avr� scritto id'Uffi do iol al La
r l

. a
na

primo per il .
sin

mcn z�a, u um? per I �tunn o di Bologn partcci pandogli le condiz ioni impost e dal V rdi, e rich am an alla im­
e

Io non ho segnato scrim� _ a


e

8 e
o

m ediata accettazione, corrispondentc alle sue obbligazioni.


e

ss1b1(e ev1rnre quallche


parola, e qualche compro me' s 0ms� Stnt?. impo
a

l a Presi-
r . c Napo bi­ Non so poi se Verdi voglia fare i1 contratto di et ta m en e con prim o
ogna che l'lmpresa o la Direzs
sLe o ne 1!1 1 mand s s ! ad<lm ev_ ?ttsc rs re a denza, o se accordi di farlo anche direttamente col Lasina. Nd cas
i

d urav e cri ture [• • .


condizioni sarebbero Ie seguenu: dd Lasina N o
r t

t
n e

l
s �. O

•] e neces ario di avere a cauzione una previa autorizzazion . sd


g • che prim a dcll'es p r odcl com o,
r o en t
m o:
seco nd fa d'uo po a vere la prova
breA 1852 . [... ] II [ATr uIogra o:• A[ •cca • ] Ae mid ae N s ale o em
e

l a
i promes

• d n r i am :r.ioncc av - Lasina abbia r messo il contra tto al Verdi.


d d d 2i0L ncei, Rom
o v a
t r
o e
f i
o

N
na a

l JO ] l\iarzari nella sua avedutezza, e nd suo inte resse pd be esscre tdcl


Di fatto Verdi insis te nei u
n

• con ed1to • • Teatro si sara regolato opportunc mente, senza aspettare al e mia vcnu a a
r1 e impr s impo te dal
poter dare i Trova Iore . In s o1 so agg1
d per Venezia per richiamare il Lasina ad accettare le condizion trat o s uan
aut unn
ari

l . . o· ' eventua Jta


e

l
n

rappresemazion 1· • d" una su p ma t , q


e alla F mce nman ' Verdi, mentre tanto ncl caso chc dobbiamo far noi il co n
e e pe rtanto csclusa
I
n·1 n. tor n o a Venez in quello che debba farlo il Lasina, nonal si puo pe rderare itempo, mentr
a n

ia i 27 apn J B renna • orma sui ri l ti d' tro de nec ess o dcl tem po peri
t o

l. fi- 10f s u ta del- 15-giorni passano presto, ed esse ndo


so dal ne sia Marzar·: ��a T�� e I. Quest ultim
la missio n
e

b d 1 ' o, _il g iorno app ­ le corrispondenzc con lettere.


la M g lt v i ci cri ttur ata
, propri a a ita i e 1 e ma n , p e so a n oin p n a No n so poi comprendere come Verdi non voglia che s s rendo la
di Tr e viso , si r v l eg l �
re s ia

i o a se Alboni, quando non dovrebbe cantarc nella sua opera. Comp


razion : gret a n o per e spor re le s egu e n t i co n sid e Sabbatochdi e
r s o

quando dovesse essere prodotta la nuova Opera co p rimo


r o

i -
l

Ma rzo non vi sarebbe tempo per far cantare prima lafoAlboni m


(23 , rse che , il V cio ­
a

risguarderebbe unicamente l' interesse del 'Impresa. Ma er


C6 ]i imo Brenna!
a r ss ch bbe fa la Albo ni cantan
di sia gcloso del grande incon t r o e potre do
l

Zerman 28. Aprile 1 prima della sua nuova opera.


. Ell os serva giusta mente
re

a V e r " no n
ifl8 52 nire a me ttere in scena
c h a b o an r ­ Sp ia cemi che Verdi non voglia assumere di vebbe
s1one per assicurare molto b e ·1
d I tnteressc
t lo to a
fu , dal dolored un peru la grav es ro, p erche con la s a coo pe az n sar e c ur ato il debutto
pericolosa malattia dcl P ad;; e_ I suo e e
, il Corsa u r io e a
que le condizioni im t tre m en da se r a di S. Ste fan o . [ •• ]
i

G.B. Torni lli


Quantun
s s

• n ella
se d
scrivere la nuova O ra si _po a Verdi nel suo compromesso per •
ric f ��ic'� uf: gclar°se pure essendo ques 'o
a t pera
e

l'unico puntell o dclpe l dicluara


i_o e nostr o Spet
acc ett ate e ta to i' tacol o , f d'u I1 29 aprilc, da Ferrara, Lasina sc rive allaNPresidenza Pro toc o nd o
?

che sieno n o po
pe

ll
t

ass�n��c; d� pontono alle obbligazioni assum e « di acconsentire al Contrat t o con Verdi» ( . 373 del
dal Lasina. Quest{ si enuo va I �a fare _.e £ 6000. circa di l a voltao di
usi ca della nolo de l
ms

Presidenza, in data 30 aprile 1852). 1 giorno s eguea t e


pocsia e m di spe Opera c V�rc!i , �d a voce poi dis e ch per ­ o i colleghi la
1

corderebbe nderne anch s e ac Pr esidente Benvenuti nel far p erv enire da Mil an d p ro ­
ne

re alla Presidenza una copia de�o r E�li SI C mol t e obbligato di las ci a ­ pria « accettazione delle c ondizioni votate da V r i pe s r
c ivere un
f8rtt o
ve anno el Teatro Ne il d t delle nuove opere che si s cri­
oo r

ot di Presid enza,
r

all:coro de "?stro Teatro, ne l'intercssc social nuova Opera pel 1852/H » (N. 375 del Pr oc o
e

r
a

i ar il contr att o, e il 4
pe rm tet poo d r inu� ci
n e
in data 2 maggio 1852). Marzari stende pert an
ll o

pr t s e a d o s ar o l t
co di r itto �
, a maggi spe cn t ea compagnatori a:
_
di rip od uz n10e d u dnq t d sit o re c on a segu
ti

1 e re u? cop di sce al c o m po
V e di l u Lasm a d e iv e aell cco r dapre le lir d e
e e a v o

l
c
r r
o o
L, b<11te111 dtlla m usCII
Li Tra v ,11111
i
farlo avcre .,Ila Prcsidcnza cn ro L u g l
[237 ) t io p v. . perc h c oe' ottenga l'appr
va ziunc dell, 1 Cen�ura d 'Online Pubblico. - o­
Al S• Maes tro Giu!!;eppe V
e rdi in Buss e/lo 3:0 II ,\luest ro Verdi :.i obhliga
In conformita a, con certi cors i fra e i, ed d'c se re in Venezia al principia
re ­
Guglielmo Bren n a, m, affretto a ri etlerl
ii segrctario della Prcsidenz
a fcbbr,1jo J 853 cin411antatre , e <li aver com ple a t o ii suo S par tuo 10 te di m
e il Cont ratto per la nuova O ­ t
po utile per incorninci arc l e pr ove col g o
ra d'obbligo da produ rsi in qu e to e at o a v nente stagion di Ca peo­
l rn o8, ed andare m Sccna al p
m i

s t r e ta di l'ultimo Sabbato di fcb bra ro sudd etto. - iu


va le, e q uaresima 1852 /53. - rn
r4:
0 Gli arti i cantan i che do vran
eg

Non vi feci altr a variazione, ch e ull'epo t 1 no v a r


parte nelJa nuova Ope a
s ca d ll e 'a nd.ita in scena, che fis­ vcrranno scclti dal Mae:.tto Ve di nell 'cl n e r
sai pe r l'ultimo sabba to di febbraio e co dei componenti la Com
anzicche pcl pri mo di mano 185 , gnia, re 1ando fin d'ora co nvc uto ch n e
r
a ­
nella lusinga ch'ella sia indife r e te a d
n anticiparla di sol otto giorni, me3 ­
i farann o parte il Tenore S ' Lo­p
dovic:o Craz1a , ii Basso Felice V esi, e :
n e

tre all'incontro l'Impresa conta o l o su ll po s ibili a d d r uattro n e n1 ar po sibil meote la Prima don a
cite di piu del la s ua Ope r.a 11 -
m t a s t i a q r ­ c• primari. 1 Sig:• Gianni De Vives. - an to alla Prima donna assolun
>
Q u
Sr� Fanny Salvini Donatelli sc it t ura ta r ta
In quanto agli alt ri ar ti coli fu no mode
llati sull memor a 25 Aprile
a
r pe detta Stagione, sr riscrva
\11c�tr o Verdi ii dirittu di de de e dopo il
i
ro
da ei 6rmata o trascritti dal l'ope ra co n cui avra debutato la
ci r
l Con r at to 23 Aprile 18 50 relati vo all'Ope
t
er a di S n Stc l Ta no sc debba, o no agi
Rigolett o, cui ella dich ia ra s : re e l 'Opera che assume di scrive­
l

ro d riportarsi colla memoria suddctta aggiun ­


i rc. - Ca o, l'h 'egli non la t o vi all 'u o n
gendovi l'Art0 8:0 per evi t ar e g ni qu i a
p e b co r addattata, lo di chiarera non p
o suone sull s tam a d tardi dcl r 5 Gennaro 18 53, e l'Impr es dov j i u
l li re tto n scritturare in sostJtuzioo e
po
chi divenisse proprietar o d el o a r
s u nuovo spa tito 22
Ritengo c osl conc l us o
i
r un 'arllst. 1 Ji gradimento Ji esso Ma estro fra qu e lle c he gir no ei
l'afar e c n o vera mia compiacen1a, mentre per a n T ea ­
f
tri d'Itali'.i ncl Carnov le 185 /53, e m ne e o i an
la sccond a volta dacche so o P e id nte ho a 2 rr a s sr libere d' mpegni per
n r s e potuto proc rare c on­ Q11 cs11n. 1 :,uccessiva. - Ia
cittadini ii pi ac e e di ammirare i u a mi ei
ar

r
i
suoi d stinti talenti. - 5 Git Ar tisti scel t i dal Maestro Vre di saran n o m s i a sua d spo
Gradisc ,a S• Maestr o e si cu az ion i de lla pi u n tita con sde az ion e es i si­
l as r se i r , zrone per tutto ii tempo, in cui durera n o le pro
e mi crcda
Spett acolo, in cui dovrann o agi r c gli artist i t
n ve, eccettuate le sere
s e ssi. di
Venez a Apri 2l 185 2 i
l
i e C. Mar ar z 6 " Si dichi, 1ra fin d'ora che non ven ne, e non sara scritturata per
det ta stagione la Prim a do nna Contralto Sig:• Marietta Alboni. � la
Presso l'archivio feniceo si -
con e rv a u na copi a del contratto, recan­ 7:0 Lo Spartito r este ra in assolu
s
ta pr opr et dcl Maestro Verdi. - La
i a
te solamente la firma di M rz ari, c h s i p esume t u ttavia conforme
a Presidcnza avra p cro i1 diritto di fra rapprese ntare ]'Opera anche neUe
e
r
a quella spedita 4 maggio :
stagioni successive, ma ncl solo Teatr o la Fen ice. - All uopo dur nte a
il
' a
stag ione di Quaresima 18 53 essa fora estra r e cop ia d llo Sp rtito or il ­
(23 8 r e a i g
) na e, che si obblig a di ten r gelosam ente con
II Pre si ente
d t e
st s rve ata nell'Archivio del Tea­
ro, e ad esclus vo us o del Tea e s . -
i
tro s o

Agli Spettacoli t
8:0 Al diritto di produ zrone dell o Spa tito, i e
del G n Te t rol Fe ni e r s' nt nde annesso anch
ra a a c quello di sta mpa de relativo li b etto pe e
l r r s u o del Teatro, il quale restdi a
Ve ne zi l
a
Maggio 1 8
52. quantadue
in
lim1tato a N:0 2.20 0. due mi lle, e duec n to ese p m la i pe s a
t
o e
n
C e r r a gi
Quadragesima 1853, e d a N 0 i
50 0. m e, e cinquecento esemplari per
Sc ittur a Teatr ale : 1. ll
r ogn stagione succ essiva .
i

Fra ii Sig • Carlo D • M 9:0 La prova gen erale del Ja nuova Ope s
ra i f ra a pone chiuse, ma col
a

: ta arza o r i Presidente agli Spcttacoli, facien te pe ­


la Presidenza: della so cie pr prie tar a del Gran Teatro la Fenice, cd il
r l
e dcco r az ioni tutte, v e s iario , ed illuminaz i ne
t come alla prima recita. -
o
i

Sig:• Giuseppe Verdi Maest ro Compos it o e di mu ic , vie ne ch i 10·0 II Maes ro Sig:' Verdi do vra fcr a si
t m r in Venezia almeno fino a
r s a con uso O
il scgue nte Contr atto. che siasi eseguita la te rz a rappresenta zione de lla ua nuov , d
s a ra e as­
1 I1 Sig:• Mae s tro Gi eppe V d sistere a tutt e e e, e p o n c h e pe
us i si obblig rov r vi i r essa si faranno, non che alle pri­
a di scrivere una nuova
0
pe
er
Ope:ra Seria in Musica s o ra apposi e rec te. - l p
to libre tto da rappre entarsi
s in que­ m i
S di C II:0 In correspettivo degli obbli
sto Gran Teatr della Feni c n e a t ag one oa e e Q d
ar n v si
la
p
ghi a ss unti d a l S:' Maestro Verdi
rage
o e ll i
,
ma 1852/:5 .3 cinquantatre .- l , ua Presidenza dclla Soci e ta Proprietaria di que sto T tro; o chi essa,
e a r
2: 0 II libretto relativo star a a car ico dcl Mae ro, il uale si o b b li a
g a e u st e v e,pe m t
st q ga di p hed l ig
d tto S :' V rdi A
e :• .- t e eff c ti e a
£ 800 0 o tomill il
LA bottega dtlla musica LA Traviata 2 93

giomo in cui vcrra cscguita la prima prova di Ccmbalo, c meta ncl gior­ le giovani leve femminili, particolarmente dopo ii successo in Rigo­
no dclla prova gcncralc. - letto e in Maria dt Rohan eseguiti al Filarmonico di Verona nel car­
12:
0
Rcstano riservati in favore della Prcsidcnza, o chi per essa, tutti i nevale 1851-52 a fianco di Mirate e di Varesi. L'11 maggio la Pre­
casi fortuiti teatrali di metodo, qual1 sono, incendio de! Teatro, guerra sidenza provvede a tranquillizzare il marito della Salvini, Gaetano
guerreggiata, fatto di princi pe, pubblica calamitii, scioglimento di Con­ Donatelli, venuto evidentemente a conoscenza di tali voci, e altresl a
tratto d'Appalto, grandi riparazioni, o sospe nsione de! Teatro per Ordi­ conoscenza de Ila clausola che riserva a Verdi « il diri tto di decidere »
oe Superiore, o pe r deliberazione della Societa proprietaria, malattia del­ se sua moglie « debba o no agire >> nell'opera nuova del compositore:
l'Artista, non chc qualunque altro caso tanto fortuito, quanto avvenuto
nclla persona dell'artista, o da esso dipe ndcntc. - (240]
Tanto di reciproca buona fedc convengono le parti, obbligandosi cia• Al sr Gaetano Donatelli
scuno alla rifusionc dci danni in caso di mancanza, c si fumano. - II maestro Verdi nell'assicurare l'obbligo contrattuale di scrivere una
Carlo D.' Marzari Pres. Anziano cd agli Spe ttacoli nuova opera per questo Teatro nella stagione di quaresima 1853 non as­
sunse espressamente l'obbligo di dare la parte di prima donna alla sra
Verdi restituisce il contratto fumato con una breve accompagna• Fanny sua moglie, ma non la escluse nemmeno dal novero degli artisti
toria: posti a sua disposizione, e de' quali fa parte essa sn Fanny. -
Alla Scotta non si e mai pensato ne da parte dell'Impresa, ne da partc
(239] della Presidenza, e l'asserzione ch'essa sia scritturata per la quaresima e
Sig.' Presidcntc uno di que' tanti sogni, che massime in affari teatrali si fanno la notte da­
Busscto 9 Maggio r852. gli oz10s1, e si spacciano il giorno per verita positive. -
Nulla avvi a dire sulla scrittura inviatami, c percio gliela rimando fir. Io non dubito, che il distinto taleato della S,. Fanny piacera al Maestro
mata- Verdi, che ancora non la conosce, e che conosciuta che l'abbia sara ben
Non mi resta altro che dirle che mi chiamo fortunato di venire per la contento di scrivere per lei. - Non si metta dunque di mal'umore, e non
quarta volta come compositore a Venezia mentre ho l'onore di dirmi col­ badi a ciarle di sfacendati, e non dubiti di tutto l'interesse della Presiden­
la piu profonda stima Dev0 Serv.• za, e dell'Impresa perche la sn Fanny de9uti con tutto il possibile van­
G. Verdi taggio. [ ... ]
Venezia II Maggio I 8 .P
Fissata la compagnia di canto, concluso il contratto, non resta che
la scelta dell'argomento per la nuova opera. Quale progetto Verdi Voci oziose? ciarle di sfaccendati? ... Quakosa di vero ci doveva
avesse in mente per Venezia non e data di stabilire; scrivendo a De pur essere se il baritono Varesi ne accenna pochi giorni dopa in
Sanctis il 24 maggio si limita a informare che scrivera « in quaresi­ una sua lettera a Brenna da Reggio Emilia dove, guarda caso, vi e
ma a Venezia (probabi.lmente un libretto di Piave) » e che non sa scritturato per la stagione della fiera insieme alla Scotta e a Mirate: 24
ancora « quando, ne dove» dara il Trovatore (Luzro Ip. 7). Mae (241]
da rilevare sin d'ora che il problema del libretto, contrariamente Mio carissimo Amico
a quanta avvenuto per le tre precedenti opere date alla Fenice, sem­ Reggio li 27 Mag. 1852
bra destinato a passare quasi in seconda linea rispetto a quello, per Mi si assicura che si sta scritturando la Scotta per la Quaresima alla
Verdi veramente assillante, della prima donna: un problema, que­ Fenice ed io sono interessatissimo per sapere da te se cio sia vero. Dopo
st'ultimo, solo apparentemente risolto con la scrittura della Salvini la tua risposta te ne diro il motivo. Martedi prossimo conto partire di qui
siglata alla fine di aprile, ma che in definitiva si trascinera, ripetia- per andar a Veder Verdi a Busseto. [ ... ]
mo, fin quasi alla vigilia della prima rappresentazione della nuova I1 tuo Varesi.
opera di Verdi. Negli ambienti teatrali gia circolano insistenti voci
sulla scrittura, per la sola quaresima, di Emilia Scotta, un giovane II motivo della richiesta Varesi lo descrive in una successiva lette­
soprano legato all'impresa dei F.lli Marzi, che viene emergendo fra ra a Brenna, questa volta da Firenze:
2 94 L.z botlet,a dell, music. La Trat'lata
(242] ( ] Come mai supporre che io volessi fore un nuovo atto d'op era per
Amico cari imo comodo ed una cosa s1 ridicola, cosl priva di senso e dt caratt ere come c
Firenze Ji 12 Giugno 18_52 i1 Vellmf!,rood?
[ ••• J Non ti ho chic to se era vcro che s1 pensa Sl' alla Scotta per la Se ben ti ricordi noi restammo intesi di venire a mettere in scena a Bo­
quarcsima dclla Fenice perchc diffidassi della alvini d ella quale ho stuna logna lo fo/je/io; nissuno ha mai fatto parola di Velm l gr�od, e_ ben a
rag1onc pe rche questa non e opera mia. Cosa vuo1 che u d1ca, m10 ca_ro
_
ma perche desideravo d'e:.scrne mformato a tempo avrndo potuto cono­
s�ere che un� persona che avvicina molto V erdi uveva preso impegno ac­ Lanari... Io ne sono dolent e al pari di te, ma ti ripeto la colpa non e m1a.
c10 fosse '-Cntturata. lo ho sempre preso intcresse alla )Cotta, ma certa­ [ ... ] [ABBIATI II p. 168]
ment e non vorrei mai giova rle faccndo danno ad un altra artista tanto
piu alla Donat elli che ha talento Non tum p ero p ensano egualment e, ma Alla Fenice si rifa vivo, nel frattempo, Francesco Lucca, allarma­
non ne lasc1ar trapelar nulla a Verdi ii quale sono ccrto sara ignaro di to dalle voc1 che iJ Corsaro, di cui e editore, possa venir tolto daJ car­
questa faccenda, e poi non amo d1 esser messo in ballo in questi imbrogli:
co�icche cio resti fra no1 tellonc dclla prossima stagione alJa Fenice; la lettera, un'appassiona­
lo non conosco la Gianni de V1vez ma se V erdi ha dcs1derato che fosse ta difesa dd Corsaro, merita di essere riprodotta:
scritturata credo che avra tal ento. Sono poi d'opinione che la Donatelli
piacera se si fara d ebutar bene. [ ... J [243)
Francesco Lucca
Felice Varesi
Editore di Musica
[ ...)
II mese di giugno non reca alcuna novita nel carteggio di Verdi al Sig' Br enna Milano Ii 28. Giugno 1852.
con la �enice, ne_ reca novita per quanto riguarda la scelta del libret­ A.C. Venezia
to che 1� compos1tore dovra pur consegnare, per contratto, entro lu­ Era quasi combinato con Lasina che nel p. v.° Carnevale si sarebbe da­
0
0
_
gho. E t1 mese cui Verdi, tramontate l e trattativc per dare il Tro­ to a codcsto Teatro della Fenice il Corsaro del M. V e rdi, quando sento
0

,
vatore a Napoli, avvia quelle con un impresario romano Vincenzo che si abbandono tale progetto, e mi viene assicurato che tale cambi�­
Jacovacci, cui iJ principe Torlonia sin dall'inverno aveva �oncesso in mcnto provcnn e dalle cattive informazioni dat e dall'Autore stesso! C10
�ppalt_ ? per nov_e anni i t eatri Apollo e Argentina. E anche il mese non mi meraviglia poiche lo st esso avvenne n el 1847. a Roma con Jaco­
in cu1 11 composttore si propane di ritoccarc l'ultimo atto di Stiffelio vacci! E vcro che e cosa assai curiosa vedere che un Maestro parla con
tanto disprczzo de' proprj lavori, e che tanto sudi per imp edire che ven­
�e� l'aut�� no � Bol�gna, secondo una mezza prom essa fatta a Lana­
n. Ed e m vista d1 questo lavoro e fors'anchc del libretto per la ghino riprodotte. Ma io ne conosco le ragioni che a voi faccio conoscere.
nuova opera .venez�ana c �e Piave si accinge a un altro viaggio a Bus­ La prima c che ii M." V e rdi e pieno d'astio con m e, e cerca ogni via per
tergiversar e l e mie spe culazioni. La s econda che essendo egli interessato
s�to. II I 2 gtug�o il Pres1dente Marzari nel rivqlgersi alla Direzione nei ncavi dclle opere che scrive attualmente, per il semplice interesse ma­
_
d Ordine Pubblico « raccomanda che sia rilasciato Passaporto per teriale d'oggi, sagrilica il suo amor proprio, e la sua riputa�ione. - Ecco­
Bussetto al Poeta P' M.• Piave » (N. 408 del Protocollo di Presiden­ vi i puri fatti espostivi senza mistero, e con nessuna alt eraz1one, tutta pu­
za). Otto giorni dopo il poeta arriva a destinazione come conferma ra vcrita. Quanto poi al merito del Corsaro vi diro che non e della forza
�uzio _sc�ivendo a Ricardi da Busseto il 21 giugn�: « Piave e ar­ d elle prime opere scritte da V erdi, ma e eguale alle odierne, e poi a pro­
r1 vat� Jen da Ven�ia col 4. atto di Stifelio » (Autografo: Archi­
0
varvelo materialmente io l'ho pagata a1l'autore franchi 24.000, prezzo
_ , che Verdi non ha mai preso, e giova credere che valga la somma che al
v10 d1 Cas� Ricord1, Milano). Ma si tratta di un viaggio forse inuti­
le: �ulla v1e�e risolto in merito al libretto per la nuova opera e quan­ venditore e stata sborsata. Dopo tutto cio sappiate che il successo del
_ Carcano del Carnovale scorso, non fu un fuoco fatuo ma b ensl un vero
ta a1 ntocch1 da apportare allo S1zffelio non se ne fa niente avendo
deciso il teatro di Bologna di rappr esentare la v ersione censurata successo d'entusiasmo.26 Quest'opera rianimo l'afBuenza al Teatro Car­
Guglielmo Wellingrode; cosl Verdi a Lanari in una lettera senza cano, al punto che ogni s era il T eatro era riboccant e di spettatori, e gli
data: applausi erano infiniti, le chiamate ad ogni pezzo. L'Impresa voleva con­
tinuare in Quaresima le recite dell'opera meda , ma siccome il tenor e Bo-
u bot1t1,1 dt/11 lflUJic, 2 97
rioni 6mv 11 uo ron tr tt . o c sicco
va la �rte de) protagom ta,' co me eg I era I Pill applaud1· to e so tene- riore dilazione, inoltrata a Marznri tramite Piave alla fine di luglio,
1· ·1 '
l non vo ll 1 avvcnturare il mio spartito ad
un �n rota co l tcnorc chc e nella quale vengono rinnovate le riserv e nei confronti della com­
veniv
t� •ose h8 l!"d Tc t�o pooo lun I o 1i1ui10. - Avea propo izioni van­ pagnia, in particolare della prima donna:
piaccre c e 1 . cs c in un Tca gi da costl, ma io le ri6utai per avere iJ
. tro di sommn importanza com
�.i � lt!m vi O ervo che ti Corsaro
° e il vs.

[245]
t iro nl Carcano la crtm. e del a
c1e1a dt '"1 t 1 ano non che tul • 1•· l So- Sg· Marzari
tl 8 intc 1 1·1gcnu• e buon°ustaJ.
pub l tco
• d e II a "�
x- I a s • n insomma il Busseto 26 Luglio 1852
era tra • ntnto aI Carcano. Cred '
fatu. ev1·c.1e nu e prove co nvi•np1a o che questi siano
cenu• deI mem Debbo nngraziar la d'nvermi spontaneamente accordati v enti giorni di
1
•o 1
[ ••• ] de perseguitato Corsaro. piu pe r l a presentazione del libretto; ma questi, debbo dirlo con mio di­
Francesco Lucca spiacere, non bastano ancora - Piav e non m'ha presentato ancora nissuno
di quei soggetti origina l i e piccanci, dalla sce lta dei qua li dip ende in buo­
·' tard'1 s1• fa vivo
Pochi giorni Ptu •
con Brenna i1 baritono Varesi da na parte l'esito. Bisagna quindi cercare, e cercare ancora. Debbo pero
S�mgaJr18, d�v� st_a cantanc.l
o R1gole110 con il tenore Graziaru e la dire che la scelta resta estremamente difficile, perche, o ltre ch'io non vo­
dtscussa Salvtni; s1 tratta per
l'appunto c.leJla stessa « triade » scri ­ glio d1 que1 soggetti comu ni che si trovano a centinaja, avvi la difficolta
turata alla Fenice per il vcn t della Censura, e piu la mediocrita della Compagnia. Se vi fosse a Venezia
turo came.vale:
44] una donna di prima forza io avrei un soggetto pronto, e d' effetto sicuro;
ma stando le cose come sono, bisogna cercare cosa che conve nga, e adatta
(2
Amico Carissimo
alle c1rco stanze, quindi abbisogna del tempo. Mi accordi addumque un'aJ.
Eccoti Jc nuove,_dcl nostro . Se nigaglia Ii 20 Luglio 1852 tra prolungazione di un mese e piu cioe si no a lla fi ne di Se ttembre. Ella
Rigo le puo farlo tranquillamente, perche e certo certissimo che !'opera non man­
��� ��:0:;un� l int�res�e che tu tto che sono persuaso ti faranno pia- chera e che per me il teatro nulla avra a soffrire.
prendi
. a arte di Gilda che essa es alla Salvini la qua Je ebbe lieto Pregandola d'una pronta risposta ho l'onore di �rmi Sv" D"
egui sce assai bene siasi per canto
e
ch:C, per az1one, e questo pub
lico la aplaudisce in tutti t suoi pezzi e par G. Verdi
ti l_arme_ nte a lla bc lla omanz
1egg1adr1a. R a che essa canta con somma p recis ione e•
J?i. 1!1e e di Graziani e inutil Marzari risponde accordan do la proroga richiesta:
r arim c: un gran1 n·irettorc e e ti dica altro per che ci conosc1·• [ ... J Fer -
stra facendo risa . conduce mirabilmente questa buo orc e

tare tutte le bellezze 1stru na h -
menta1.I di qu esto capod'op era
(246]
di verd'1. 11 P regmo M.0 Verdi
�·�j �t�l che fa Verdi, se si e
go t combinato con Piave ri ardo all'Ar- 2. Agosto 1852
gu Siccome era in campagna cosl non ho ricevuto l a gentili ssima sua 26.
corr .e spe ditami a mezzo dell'A mi co Piave, che j eri soltanto.
Felicc Varesi. Veramente il ritardo dclla presentazione del libretto e piutto sto signi-
!
1 fatto e che la _ricerca d
ell'argomento, cui Pia
ve (nd frattempo
6.cante, ma trattandosi de l M."' Verdi la di cui esattezza e tanto notoria
rttornato a Venezta) e prin • •. credo bene di accordare la chiesta dilazione intesi s empre che ver so la fine
. cip almente mca nca to di provvedere pro - di 7mbre e non piu tardi si compiacera di presentare il libretto, cosa ne­
cede senza al�n risultato,
tanto che V erdi - a sua volta cessaria estremamente per le r elative permissioni.
nella compos1Z1one del Tro im e' ato
vatore, e a l quale viene improv Marzari
a ma ncare i1 poeta Camm vif Aggradisca etc.
. a�ano, morto t·1 17 uglio (LUZIO �nte
1
chiede e o�uen e da Marzan un a pro I p. 9) -
:::i� rog
de�li8;etto: �l cart�ggio _relati a di venti giorni per la con-
vo a tale richiesta non ci e per
In tanto Varesi, il « creatore » dei ruoli di Macbeth e di Rigolet­
o. e archivio femceo s1 con ­ to, sempre sull e spine per conoscere quale .argomento fosse stato
s
Iettera contenente una nuo va rich erva tuttavia l'autografo d'u na
iesra del compositore per un'ult scelto per Venezia, si rivolge da Senigallia direttamente a Verdi, che
e- gli risponde da Busseto il 5 agosto:
2 99
r ... t •
bo u d tl/4mu1,u l...a Tratt a ta
l �·nto <lei Rigole!to: e nc g�o e me nc rallegro Non m sorprcn r :-. po i Mar ie Es cu dier, come vedre mo, che trasmettera al composi­
de d - Sa
11 n e cr�o bem 1mo che I esccuzione d'on:he tra . arei cccellcn l' rg n he sara definitivamente scelto· La dame aux Ca
- c
c to
torc a om
T In qu:m_t� all opera perVenez a non o nulla. Tu credcraiche io scher­
L. • ma po !uvame
nte n o n
c i
i

e Puwc hbiam trov to


o a e t
meft,ISra. u m s a cora i sta app ross1mando la data di scaden­
u no c he m1 convenga. a
fr mill oge ti T srnrrc n ,
Jelti ns g na <l ei libre tto, ma di u n soggetto per l'opera vene­
c
e c n

E fncilc trovar_nc dei comuni, e di quelli a


z c o
nc trovo cinquanta in un' o ra nde a Vares1,
m� �no che abb1a uttc le qualitii dell df tto zian.1 cmmcn o l' mbr a II 16 settembre Verdi rispo
' c ncllo tesw tempo s� n o i . i succe:. o del Rigoletto al Teatro Leopo l­
t
ong!nale t J�ccant c diffi le, c ci
c
;
ffi le us ai , �ppratutto colic
ma di ci
diffi. ch e g i 1 v ev .1 comun) cac o i
d o
l

i le d Firenze eseg uito insieme alla cognata Virg ­


,
i
r z ona
cot1 a d c 11 a vCn u a -
[
. .. .
] oi (Bgg1 ba dati i
G Verd oc ca a
n a :
p• S • Appena avr6_ trovato 11 so e tt
n c sc r vcr - [ ut gr ­i
g o t e i o - A d O A o a C 1 \ r s
f .. em . ro a c t
o Accad ia C h 1g1ana, iena] Busseto 18 Sett. 1852
S
e m i da o no dcl Rigo e d Firenze
Alla meta ? agosto la ricerca dell'argomento anc ora in alto mare Ti ringrazio d'av
l tto
e
t tizie
. di ti r u le sa r l'arg omento d Venezi a
a non lo posso, r
pe
1

11 17 Ver di, nel frat empo nom nato Cava In quanta a r q a


t
con mo/u proprto di Napoleone i liere della Legion d'Onore
la � m c pli c e
r,1goi nc chc non si e a
an cor trova to
i
. £ canto difficile incontra r •
Censure, coll'csigen ­
III,21 risponde a Pi ave� dil quale gli
di e uov e coi rigo ri dclle nosue
am si in case i nt eres san
u
avev� pr oposto u 'E b rea rica t com eed
v a a r m da
r ma
n
e o u
G autJer e Pa r
_ n
fait :
, v
ze dci nostri team . poi po .. t. 10 debb o d irti ch e quel dramma non mi
i
e
In quanto alla To u r de Nes e 3
A lta dov ev a trattarlo,1 ma dopo averlo attentamente
L'EB R mat piac1uto. lt rrl av o s
o vi ta pi u volt e rap presentar e a Parigi m i convinco
,
,l capo E A se anche quesla do ves se m a11c ar, 111 io no nsaprei dove dare letro, dopa h e
d'av
Allons done'• Tu .on. dovrcsu• • i t bbero fare de i ma nific i pezz i di mus1ca, ma non
n pronunc•1are tali parole nemmen pe sempre piuc e s po r e g
o n ne sarei capace . [... [Autografo : Acca­
h
sc �i:-z °· T u non d evi nfiutarti a fare questo libro • Tu I� devi faro c a r mai un'op eru Alme na io n .. ]
h
se 1 1 1 mon d o ma bisoona e ' - d i Chi i a Si a
n fare. Certamente • sc • m s s a , en )
ard' • ma non impo . tt i e o al '
l i mp resa n '
u po
em a g n
t
r
ta: bzsogna fare' capisc i
Quando uno dice fermament c di set mb e scad e il period o di prorog a, ma nessun segna­
e, on '1d ea fiss . a, con ostma to vo e rc vo- Alla fine r
.
1 o, ncsce . sem re p · Vedi! s'io non avessi altre l l er i : e da V di tutto reso dalla composizione del Trova ­
te
�h t occupazion i sono si�ro e p v en e n e r , p
rover�• u n' be .1 soggetto un grande sogg i ve re c ato i ne l frattemp o a Busseto evidentemente
ml.cfra nce s1 ,.c d •ffic11e trovare
, etto Nella faragine d
am
­ tore , ne da a
P ,
, pcreh� ., bell' t s1• conoscono tu ttei dr
c • 1 ptu il libr et o ne dalla stessa F enice . Tuttavia il fatto stess
s
B tsogna fare ripeto per l ven i re o
ve si n d lla fi n, e di settembre almcn o i trovasse a Busset
i

tesima volta, se non trov n ' t per scir ave


t
a i dl al ri , ce rca ch P e s o
nd ia tua esta, . a ta a
ma .. bzsogn afare, A d d ica h e l'ar om ento era stato finalmente trovato: qua le
t d ia d d io s a n i r e c g ,
G. Verdi di sa re; certament e non s i trattava ancora della Dame
P.S . Emanu
.
ele t'ha m and a toun dr am a m t to a
in i l to Ma ti e ld? [M ORA Z·
e
non d a to pe
ZON I pp 34-35] aux E camel t ail s...5 t o che il Presiden e Tornielli s'informa presso
so o re t
l t b

Due gt�rrn . . P�t.ma, � relazione o


all'Ebrea propos ta i a av n
Bren a :
c mposttor e st era nv r gl d Pi e , i J
a Ma ie Escudier:
o
o
lt
o

[...] lo sto s crivcndo musica per che l inve C is i B en !


' rno prossimo daru" due ope­ ar s m r n
reuna a Vene zia, • l' Jtra a Roma sc la Censura ap rove o a Lozzo .5. 8br e 1852

d_c 1 m.o povero a�tco e grande r s !' ultim o libret o
Poeta Cammarano. Anzi a uesto r t
p
an o notiz e da Piav e;
! _
s to vi pr e gher�• �• mandarmi subi o subit (...] Amereio dlibsaper se
i si h
c
n s e si conosce il
d1 c;r;::;_ Ver i mando il libretto cntr o Settembre co­
i
� r et Parf o un dra m ma fra�ccsc su s
�,t tntl�olato La ]u i ve tde Costan soggetto del r ; e
tto
.
impe n e o
1te domando una nuova pror og . [ ..
d
tme [ ...). 29 [Auto g r a f0•. gia, m e era suo g o, sc a .
nc 11 a c o r , r G.] B Tornie
Co ll ez1on L1 n lleo P erei a New Yo k] . lli
I.., botttt.• dtll• "'UIK• LA Tra11ala 301
E non e prima dcl Io ottobre h •
per I a , pr cupato al dramma di Dumas figlio si puo quindi far risalire intorno alla me­
ii lungo ilcnzio, }nt crpcll/dfr tv
ett:�e��c t;e!d7:. n eoc ta di ot t obre :
(248)
N" 119
Al S• Giuseppe C av" Verdi, Dalla Tebaide di S. Agata 20 8bre 1812.
C.c lebre m�cstro di Mu
Ora a noi a quattr'occhi caro Brenna. Ti ringrazio ben di cuore, di
C sics in Bus qua nto mi dice la cara tua del 10 e mi raccomando a te. Tu conosci topo­
olla gradt ta sua dell'Ag s I o d . se/lo
trarre al cadere di 7mbre l; cc •.o e IIa m1 �sprc�se ii dcsiderio di pro- graficamentc S. Agata, e puoi pe nsare se si sta qui per diletto. Si rinova
produzio nc dd lihrctto per la nuova O era ii caso d 'Ernam II libro era gia bello e fatto, ed io era sulle mosse pel
che assuns• c d,· scri·vere per quc •
gio ultimo scorso. _ Fd . sto T
.. cat I a 1··cmcc col Contratto 4 Mag- ritorno, quando Verdi s'infiamma d'altro argomento, ed io ... ed io zitto e
.
p
• io v1 addcru _co {° p1acere, che mi procura mai sem- quieto i n cinque giorni dovetti fare la selva che termi no di trascrivere i n
pre la possibilita di assecondare
ogni suo desidcrio • - questo punto e ch'egli spedira domani alla Prcsidenza per farla liccnziare.
Ma ora pressato dall'Autorita •
l'argomento ch'ella see! see a_ go_vernauva, e JJI Comune, a partecipare L'ordmc pubblico puo farlo perchc essa � ii vcro libro che daremo, me no
censura d'o;dine pubbl 0 mus1carc, ed a ra,;seg narne i1 libretto alla i versi, nei quali bisognera piu a ncora restringere. Io credo che Verdi
mi � forza pregarla a volerne affrettare i1 piu ne fara certo una belb opera perchc lo vedo assai riscaldato. Sta dunque
possib�le la trasmission:� •
Arm conto positivamente a voi altri sollecitare le cose, perche il tempo stri nge, ed a nch'io non ve­
del x 1 corr: Ottobre, ed ev1. sulla sua gen�1·1 ezza per averlo non piu tardi .
do l'ora di dir Amen.
. . 1are alla Presidenza, e per conseguenza ei, Addio dunque ai beati ozii della Campagna di Marzari, addio al caro
nuov1 ecc1ttarne nti. a1
Gradisca, S' Maestro l'espre • . ed arnabile Torniello... Addio mondo! Restarmi io deggio lungamente
mi creda ' ssione della p1u sentita considerazione e qui (grazie a Dio non eternamente.) Quando poi piove ti assicuro che l'e
Venezia 1 0 . Ottobre 18_52 un'affare se si usassero le metamorfosi, da guardarsi spesso allo specchio
C. Marzari per vedere che le forme restano umane o si tramutano i n quelle di qual­
In pari data Marzari scriv che rospo o rannocchio! Au£! ..... Pazienza! tutto a ndra bene, e avremo
e a Pi 10_
• B � sseto per sollecitarlo a pro­ un nuovo capo lavoro di questo vero mago delle moderne armonie.
durre ent ro ci nque giorni
le or8Jtnaziom de lle scene e d Dirai per me tante cose a Bozoni 34 per le ordinazioni della cui opera
d ell'o pera inaugurale il B ei costumi
• • saro certamente a Venezia a tempo, come pure per quei pochi cambia­
pre il r o ottobre (N. 20 del elmonte di. pac1?1·32 A p·rnve, e sem-
, uond
Protocollo d 1 Pres1denza), s crive nch me nti che potessero occorrere al libro.
Br enna: non si conos1ce il Mando u n migliaio di baci alla perla dei Presidenti (Nota bene Perla)
tenor ella _ sua lettera, la cui
mancante dall'archi .
a e
inut
f .
� e tanti saluti a Caraccacha 35 ed all'amico Benve nuti, se costl si trova, no n­
Piave, dalla quale s��;p��t • ilrbamo tutta via la risposta di
m a

e ch_e che a tutta l'amabile schiera de' comuni aJDici. Raccomandami all'Amico
0

« era gia bello e fat to » (f retto dell'opera per Venezia de Antoni .16 pelle note del Vestiario e credimi
_ rs tcava�o dal la Juive de Con
di Gautier? ... op pure m: ; fpo esi ancor piu azza stantin e Tuo Aff0 Amico
Forza del destino di Ange � rdata - dalla F. M. Piave.
1 S ve ra, secondo quanta
proprio in quei giorni un . annunciava D.S.Verdi e la Sig"' Peppina ricambiano cordialmente i tuoi saluti. Ad­
pe :;;_ . co teat�ale bo lognese di solito bb
st anza informato?
• • • ll) quandno 1mprovv1 san:i ente a- dia. mi chiamano a pranzo Mangiamo intanto e sara quel che sara.
d'altro argomento » il qua1 v erdi « s'infiamma
a

·- " L e Sl. rtv. e1era poi e_ssere A more e Morte,


Clue a dame aux camelias in�'!_mma La lettera di Piave arriva anch'essa a Venezia il 25 ottobre (N. 540
ve reca la data del 20 ottob' La Travza_ta • •• La lettera di Pia
r e. c ]a stessa d ata Ul cui - del Protocollo di Presidenza). ll giorno prima Marzari aveva intanto
il. programma per la nuova oper Ver di « n•mette sollecit ato Brenna:
a d'obbli- o de1 ! 8 12-13 » all
s 1denza (N. 539 d a Pre -
el Protocollo di pre� �
1 �a l1l data 25
1 8 52; l'eventuale lette ra ac ottobre
tanea virata dallo sconoscii�:tb�n�ton a ns u1ta s�arrita); la subi- Dolo 24 8bre I852
e o, appena u1tunato da Pi [ ... ] Io non vedo niente da Busseto: apparecchiate una lcttera piut-
ave ,
La Traviata 303
Li bolttt• dtll• music,
J02

to to ovvia pel no tro Pocta portartcla •


• mmuta qui. da me, perch� an- per sapere « quale argomenlo scriva il Maestro Ve rdi» (N. .525 dd
che su cio convienc decider i. [ ... J Protocollo Ji Presi<lenza, in data 13 ottobre 1852); giorni dopo si
m

rifa vivo Vares, da Ascoli Piceno (dove ha inaugurato il nuovo tea­


C.D. Marzari
tro c on R1;,oletto msieme a Graziani) con la medesima domanda. Fi­
Arrivata il giorno dopo fin·_aImente,
I sclva de! nuovo libretto, la n almente informato da Brenna sulla scelta definitiva, il baritono o s­
« lettera p 1uttosto viva' ne ne1i8� pcnna �clb Presidenza, la serva nsponden<lo allo stesso Brenna:
quale deve ora proceder: :. 1�p r
ovaz 1one relat1vu e soprattutto a (252)
ottenere quella dell n· · 1rez1one tentralc d'OrdinL Pubblico. I gi r-
ni passano e ora / p ve, mo cr Mio Caro Brenna
non entusi;sta delJ'a r;�mento d rtadcnte so dd1sfatt o, certamente
o
Ascoli Ji IO Nov. 52
sec to a Verdi, a so llccitare Brenna [ ... ] Da quanto mi dici dell'Argomcnto Amore e Morte capisco e non
da S. Agata:
puo csscre altrimenti da dove s1 e preso ii Catto. Questo e un Romanzo
(251) di Du m as fi�lio intitolato La Dame aux Camelias di cui e protagonista
Caro Brenna una m antenuta ossia meglio puttana uonne dd nostro secolo morta a
Parigi non c molto.
fango, ergo tormentato da t t
lo sono qui tra le fia m me d 11,.m . S. Agata 29 8bre 1852.
! paz1enza e tra l_'acqua tra ]'aria ed il
1 quattro elemcnu. Per carita cerca di
Non so pero se un fatto della nostra eta trasportato piu d'un secolo
addietro posso produrre la stessa impressione. Riguardo alla scelta de!
�1'
sollecitare la permissione d 11
di e del quale e innam ora/ Forse d e Morte, argo mento voluto da Ver­
mor Buondelmonte pel debutto del S. Stefano non so aprovarla per nessun
conto ed anche per la Salvini perche quest'opera e pericolosissima e non
ma io sono sicuro che ·1 libretto . a1 1 � selva avrete potuto capir poco, conviene produrla che quando gli artisti sono gia aprezzati e gustati. [ ... ]
d'un effetto non com;n�• Aspettt_ rtuscua, se non molto sublime certo Felice Varesi.
la nostra sentenza. a mo adunque con impazienza grande
Torno a pregarti, d'interessa --�J. .
Vestiario �I Buondelmonte [ dcgI"1 Antom a fare per me la nota del Dalla risposta di Varesi e da presumere che l'argomento, almeno al­
lo stato di « selva » quale e ra in quel momento no to a Brenna, pre­
.Salutamt La Perla dei Pre
git amid e prega Dio di d side.n�• (vuIgo D._r �arzan) Torniello, e tutti vedesse gia l'azione trasportata in epoca sette centesca anziche lascia­
eno tutti _1 sette doni dello Spirito ta in epoca contemporanea quale Verdi esigera due mesi piu tardi,
Santo, tra i quali mi pare d:bb t
(Nota Bene) Addio mi raccom a are non uluma comparsa la Pazienza come vedremo attraverso una precisa raccomandazione a Lasina.
' ando nuovamente a te, e credimi sempre
Frattanto la « selva » riceve l'approvazione della Presidenza nonche
Tuo Aff0 Amico
F.M. Piave quella del Podesta Correr (N. 16 del Protocoll o di Presidenza del 12
novembre r 8 .52: da Este il Presidente Tornielli l' II novembre « ri­
Quello stesso giorno Verdi a£llit�o da
un �euma a � braccio, si mette approvato dal Co: Podesta il Programma per la nuova Opera
serve « d'una mano amica » ' del Maestro Verdi Amore e Morte »). II 12 novembre viene conse­
cr er a
pregarlo: « Salutate e ringr�: t: � � 1tion Escudier, e in fin e gnata brevi manu al Commissario Marconi delta Direzione d'Ordine
arte de a D ame aux Camelia
che ho ricevuto da
l'Opera, Parigi)_J1 N��t;
di
al h te < ut�
:��n 1 g�afo: Biblio theque de
Pubblico, e sette giorni dopo viene restituita alla Presidenza con il
c he in quei giorni Pia
� nununo cenno al libretto visto d'approvazione. Marzari ne da tosto no tizia a Verdi (minuta
ve vie! �erse 1ando. Questi si di Brenna):
Agata gg ferma a S.
. fino· ai primi di novembre,. il 5 no vembre Verdi scn•ve a Luc-
c ardi: « ptave e ancora qui che finisee 53]
luta. » (ABBIATI II p • 176) . A umenta .il libretto per Venezia. Ti s a-
[2
No 32
scrttturau. 1a curiosita intorno all' ar tntanto da p arte de1• cantanti Al Maestro Sr Giuseppe Cave Verdi Bussetto
gom
12 ottobre la Salvini Donatelli da V eroento_ sc elto_ da Verdi. Gia il L'I.R. Ufficio d'ordine pubblico in data 19 corrie approve> il program-
na s1 era nvolta alla Feru• ce
304 LIi botteia de/la muric, La Traviata 3o5
ma, ch'.ell� mi ha rimes o con lettera 20 8bre p . p ., c olic segu e che salvano dal naufragio la sola Salvini Donatelli .e indic'.1110 �ra le
espress1oru: nti precise
a dagli al�rt due
« Vi to, e i pcrmette il Programma dell'O ra Amore . forru�
cause principali del « fiasco» la pessima prova .
« questo pcro che non po a e sere ne tampapc
e Morte, con componenti la « triade», i1 tenore Graziaru e per I appunto il ban-
to, ne rappresentato, scnza tono Varesi...
« nuova pcrmissionc ubitocchc sari rimat o dal S' Piave » . .
Ora non rcsta dunquc, chc ultimarc ii lavoro ch'clla avra, ne' son ccr• Ma intanto che Varesi mette, come si suol dire, le maru avantt,
to, mo lto bcnc innoltrato. - Piave - neppure egli molto entusiasta, �•appa�enza, dell:argomento
Gradisca, S' Cavaliere, le as icurazioni d ella piu sentita stima, e mi scelto da Verdi - ormai rientrato da ptu giorru a Venezia, conduce
crcda a termitie ii libretto, e 1'8 dicembre lo consegna 6.nalmente alla Pre­
Venezia 21 9mbrc 1852. [Marzari] sidenza con la seguente accompagnatoria:
[255]
Nessuna riserva, dunque, da parte della censura veneziana in meri• Alla No bile Presid enza del Gran T eat ro la Feruce
to all'argomento scclto da Verdi. Riserve ne ha da fare invece il ha• D'ordine de ll'Amic o Cavaliere Giuseppe Verdi accompagno a questa
ritono Varesi, che evidentemente si lusingava di ottenere da Verdi Nobile Pr esidenza ii libretto ch'egli musichera per qu[e ]sto gran Tea �o
un'altra grande parte .. . Dopo aver let to ii drarnma di Dumas ne scri• nd p rossimo Carn ovale, e prego aver conto d ell'Avv ertenza da me scnt-
ve, assai deluso, a Brenna: tavi sul fr ontispizio. .
In attenzione d'una linea di riscontro alla pr ese nte sono c on ogru con­
[2 54) siderazione
Mi o ottim o Amico Di questa Nobile Pr esidenza
Ii 24 Nov. 52 Di casa 8 Xmbre 1852.
[...] Quf ho tr ovat o d a l eggere la tra duz." d el draAscoli
mma in cinque atti
Um0 Obb0 Serv.
fatto dallo stesso Dumas della sua Dam e aux Came lias F. M. Piave
e sono sempre dd­
la stessa opini one mancando questo dra mma di variet
quali riescono quasi tutte di un colore, e p oi anche a di situazi oni le
Verdi, dal suo canto, ha terminato il Trov_atore; in proci�to di ini­
a dirtel a v a ad essere
b en P?Co adatt� al personale della Salvini che de ziare Ia composizione dell'opera per Venezia (potremmo gturare che
sere di bellezza 1deale sul fiore delta Gioventu estenve rappresentare un'es­ la « tinta musicale» e ormai tutta nella sua mente e c�e. parte del­
tisi che la ren?e piu sensibile elle passioni ed e uata e log orata da una
la prima molla che inspi• l'opera e gia stata abbozzata),39 avverte l'amico Luccardi in data 14
ra. la compass1one per questa �1nfelice prostituta . dicembre:
.
nu n:ia non �sso a meno d� esporre a te quest e mi Basta godro d'ingannar­
d�re1 be? e d1 fare c on Verdi stesso. F orse Piave a e idee do che mi guar­ Saro a Roma ii 25 [... ] va da Jacovacci che ti dara �Piano-forte� fal­
b 1ament1 che cangeranno l e circostanze del dramvra immaginato dei cam­ lo metter e n ella mia stanza da studio onde appena arnvato possa scrtver e
variat o. [... ] ma e l o renderanno piu
!'opera di v enezia senza perdere un minut o di temp o . I� Trovatore � com­
pletamente finit o : non manca nemmeno una nota, e, (mter nos) ne. sono
Felice Var esi c ontento. Ba sta che l o sian o i Romani. [... ] [Aut ograf o : Accadem1a Na­
zionale dei Lincei, Roma]
Bisopiera �icordarsi di ques�o giu�io anticipato di Varesi quando
verra la prU?a . rappresentaz1�ne di Traviata, a proposito della leg­ L'inaugurazione della stagione di carnev�e si sta appro.ssimando e
gend� fatta inststent�ente c�colare .(ad arte? . ..) fin quasi ai giorni Verdi non nasconde qualche preoccupazione per la pnma donna:
nostn, e .pur contrar1a alla verita stonca, secondo cui uno dei motivi Forte del diritto contrattuale « di decidere dopo !'opera con cut
principa� del « fiasco» era da attribuirsi alle forme opulente della avra debutato la sera di S. Ste.ffano se debba, o no agire» i1 sopra­
0

protagorusta (« grassa come una mortadella di Bologna» osserva no scritturato dalla Fenice nella sua opera nuova, i1 20 dicembre da
elegantemente uno dei primi biografi verdiani... ).38 Bisognera ricor­ Piacenza, appena iniziato i1 viaggio per Roma, si raccomanda in un
darsene tenendo presente almeno le precise testimonianze d ell'epoca post scriptum a Ricordi:
La botteia de/la music,
�i . sarei obligatissimo � tu vole si (inter nos) darm1 esatte, e diffuse
3o6
una pron­
che la sua opera vadi bene. prego quindi le Signorie loro a [dare
lA Trav,ata

oot�•e dello �pettacolo d1 Vc ne21a dopo_ la sera di S 1 Stefano. Mi premc non essend ovi che poco tempo ... ] .
assat sapere ftnceramenle cos�, la Salv101! - - - [ Auto�rafo: Archivio di ca decisione alla doman da
G.B. Lasina
Casa Ricord1, Milano]
collo di
La Presidenza risponde solo il 2 3 gennaio (N. r II del Proto a fi­
18.53; minu ta manc ante) ; ancira
Giunto a Roma si occupa immediatamente e delle prove del Trova­ Presidcnza, in data II gennaio
erio di Ver­
tore e della composizione dell'opera per Venezia, il cui titolo in una nire, come vedremo da una lettera di Piave, che il desid
o pun o gli event i inizia no a precipitare
lettera del 1 gennaio all'amico napoletano De Sanctis, appare ora di non vcrra accolto. A quesc
m�tato (forse l� era gia _sul libretto consegnato da Piave venti giorni Non si sa quali informazion i Verdi avess e potut o assum ere into�­
partic olarm ente sulla Salv1-
°

e
t

p�1ma alla Pres1dcnza) tn quello, che res terl defini tivo, di La Tra­ no ai cantanti nella serata inaug urale,
i il di Pacin i, esegu ito
ni. Stando alle cronache teatral e
e Vares i ottien e un franco succe sso e riman
dalla Salvini Graziani
Buond elmon te
ne
viata:
[ ••_.] A Venezia fnccio la Dame aux Camelias che avra per titolo, forse, stagio
gradito al p�bblico, tanto che se ne fanno nel corso de�a
Travtat�. U? soge�to dell'epoca. Un'altro forse non l'avrebbe fatto per i azion i. Il genna io ha luogo la pnma rappre­
�s�mi, pet te�p1_, e per mille altri goffi scrupoli.. Io lo faccio con tutto altrc ven ti rappresen to di
su libret
il ptacere. Tu�u grtda'-'.ano quando io proposi un gobbo da mettere in sce­ sentazione assoluta di La prigioniera di Carlo Bosoni,
16

iani e Vares i:
Piave anch'essa eseguita dalla « triade » Salvini, Graz
t

na. �bbene: 10 era felice di scrivere ii Rigoletto [ ... ] . [ Autografo: Acca­ canta nti preci­
dem1a dei Lincei, Roma] ed e �n « fiasco» solenne; ma « non per colpa dei
2 7 ��n­
sa il periodico bolognese « Teatri Arti e Lett_eraru_ra » del .
»,

un opera « d1 np1�­
In _attesa di _notizie intorno all'inaugurazione della Fenice, avve­ naio 1853, p. 179. Si rende pertanto necessana
imme diata men e per dec1-
n_ut � il 2 6 co? il Buo�delmonte di Pacini (interpreti la Salvini, Gra­ go », e all'uopo la Presidenza si riunisce
dere quale. Questo il verbale della seduta :
zi�ru e Var_es1), Verdi s1_ addentra nella composizione della Traviata,
t

e �t�nto_ riflette sul libretto. Sa che Piave - forse per non incorrer e
Venezia 16 Gennajo 18.53.
net �tgon �ella censura? - ha trasportato l'azione all'epoca di Ri­ Nella casa d' abitazione di Sig: r Carlo D: r Marzari
[257]

cheli�� (prlDla _meta del sec. XVII). Verdi non ama tale trasposizio­ Presenti
n�, ntt�ne sacrificata l'opera se non viene rappresentata con i costu­ i suddet to
II Sig: r Marzar
nu dell epoca presente; e ne parla con Lasina, presente in quel mo­ denti
�l Sig: r Adolfo �: r Benvenuti . . l Presi
�ento _ a Roma. Il qu�e Lasina, accogliendo la disposizione di Ver­ il Sig: r Cav: "' G10. Batta D: r Torruelli
no, ed a�li
di, ne informa la Pres1denza da Roma in data 6 gennaio 1853: della Societa Proprietaria de! Teatro la Fenice, il Primo anzia an1o per ­
, ?1anc
Spettacoli, il secondo all'Economia, il Terzo alla Cassa Venezia, �r�
disposizionc S.E. il nob. S: r Co: Gio: Corre r Podes ta di
. [...] II Sig.' Maestro V:rdi �esidera_, domanda, e prega perche i costu­ sposizione de! quale, venne ro chiam ati alla prese nte confe renza, ass1st1ta
[256]

mt dell� sua opera La trav1ata rtmanghino, come sono dei tempi presenti
?i­

e ';1°n s1 trasporti L'epoca, come fece ii Poeta Piave ' ai tempi di riscd� dal Segretario della Presidenza Ii Signori
[ s tc]. Carlo Gagliani rappresentante l'Impresa Lasina
I_ l sullodato Maestro mi ha formalmente dichiarato che crederebbe s a­ Luigi Carcano Maestro Direttore dei Cori
Eugenio De-Antoni Costumista del Teatro suddetto
crificata una parte dell' opera _sua, se non si facesse luogo alla di lui do­
m�da, perch_e conta e spera di ottenere L' effetto nei due primi Atti, men­ Giuseppe Bertoja Pittore Scenografo
tre m caso diverso, dovrebbe fare due pezzi che, quantunque diversi ' ri- Luigi Caprara Macchinista
corderebbero ii Rigoletto. Egli dichiara innoltre che e pronto di as sumere ad oggetto
la r�spo • di concertare quanto occorre per mettere in scena un'Opera di ripiego,
. ?Sabill ta m f accta
• al pubbli• co, stampando sui giornali j predetti
avendo I' Opera del Maestro Bosoni La Prigioniera prodotta jeri sera in­
mouv1.1 tn quanto a me, le ho dato ii mio bene stare, premendomi troppo
contrata la pubblica disapprovazione. -
u botte1.11 dtll11 music11 La Traviata
ale lavoro. - D'altronde esi­
costumt, che po)sano addattarvisi senza radic gerne nuove almeno sei,
, Ricono�i�t�ne dall'lmpre a la ncce . itl, la Presidenza premette che ge N. • 11. scene, delle quali converrebbe
dipin
I OP<:ra di np1ego �eve e ere prodotta Sabata 22 Gennajo corr:• ogni fare in soli quattro giomi,
. ciocche non puo ii Sig.' Bertoja impegnarsi di commessi per le Opere
�ion� nmossa! g1acche un piu lungo ritardo compromettcrebbe la pos• e colla moltiplicita degli altri lavori che gli sono Meravigliosa.
s1b1lit� d1 an?a�e !" �en� c?I Corsaro terza Opera d'ohhligo dclla Stagio­ ada
ne n�1 �nm1s . il Corsaro; e la Traviata, e pel Ballo la Lamp to dacche per le prime
�1m_1 g1orm ?' febbrajo p.v. per la�ciar camp<> al Maestro Egua le ostacolo di Scene, e Vestiario ha il Poliu ttabile, e converreb­
Verdi d mcommc1are col g1orno 8 febbrajo al piu tardi le prove deUa nuo­ adda
va sua Opc�a I.A Tr.aviata che sta scrivendo espressamentc per questo non ne • es1ste nessuna in Scenografia che vi sia D'altronde per obbligar_
e, come pure il Vest iario. - :
Teatro la _cut produz1one non pub per Contratto essere ritardata oltre il bc farle tutte nuov trebbe non acc?rdarg�t 1
ii Sig:' Vare si a fare la partc di Seve ro non si P?
26 febbra10 sudd.'0 - dt lo scopo d1 allesure
Il Segr�tario p�eviam�nt7 incaricato d'interpcllare gli artisti sulle Ope­ ricchiesti quattordici giorni, e mancherebbe qum
re da es�• �onosc1ute, nfcnsce che la Prima Donna Sig • fanny Salvini ii desiderata ripiego in soli cinque. - a, e dell'Impresa di
Dona�elli, il Tenore Sig:' Lodovico Graziani, e<l ii Baritono Sig:' Felice Malgrado dunquc il buon volere deUa Presidenz o l'Ernani, e forza
Salvi ni esclu dend
Varest concordemente propongono, e s'impegnano d'andar in scena sab­ compiacere ai desiderii della Sig:• allestire appunto l'Er­
bato 22 corrente o col Rigoletto dcl Maestro Verdi, o colla Maria di far capitale della gentilezza di quest'artista, per
nant.
Tale Opera e di preferenza consigliata.
R�han del �aestro Donizzetti; ed in oltre La Sig·• Salvini, e Graziani
C�l Lombar?t del M�estro Verdi suddetto, ai quali quantunque la parte due sole prove di cembalo,
di P?gano sta st�ta ndotta, e non scritta per Baritono si addatterebbe an­ r: dal saperla gli artisti per modo che con di per sabbato ineccezio­
0

chc il S: ' Vares1 e due d'Orchestra puo essere prodotta, e quin


nabilmente.
col Poliutto de! �aestro Donizzetti, pel quale il Sig:' Varesi non co­ a parte non conosciuta
noscendo la parte d1 S�vcro, chc e d'altronde di perfetto sacrificio pel Ba­ 2:
0
Dal riflesso che si produce in essa una prim -
_ _
rtto�o, es1ge 1_ consuett quattordici giorni per apprenderla dal pubblico, cioe ii Basso profondo Sig:' Lanzoni. e nuove, cioe quella
scen
3:" Dall a circostanza che occorrano due sole
Ftnalm�nte i1 Sig:' Graziani propone di prodursi coll'Ernani del Mae: delle Tambe, e quella per la Parte quart a.
tro Verdi, e la Sig:• Salvini Donatelli quantunque la parte non sia per­ vestiario fatto. per la Pri­
f ttament addattata
a suoi mezzi, e. desiderando pur sempre che la scel- 4: La possibilita di addattare buona parte del egual ente m
0
Ispagna,

cadda dt

preferenza su �ltro Spartt�o, pure per non recare inceppamen­ gioniera, essendo l'azione dell'Ernani, come essa ":1
ers1 con lavor o non
. e di poco posteriore per l'epoca; ciocc he puo otten
tt all� scelta a_cconsente di assumervt la parte di Elvira, e prodursi con ato pros simo . -
essa � detto g1orno 22 corrente, assentendovi egualmente anche il Basso enorme per la Sartoria, e quindi ottenibile per Sabb nibile immedia­
trova rsi la musi ca dello Spar tito dispo
Varest. - 5. Finalmente dal Rigo letto, pei Lom­
ment re pel
tamente presso il Sig:' Gallo in Venezia, da Mila no. -
. Se no
_ � che sia per il Rigoletto, che per la Maria di Rohan che gli arti­ bardi, e pel Poliuto converreb be attendern e l'arri vo
ente l'Ernar u,
s!1 scteglierebbero d'accordo, preferentemente occorre un Contralto, ar­ itiva
Premesse queste considerazioni, viene scielto defin um1s �
ta, al
_
Pmo re,
ttsta, che non fa parte della Compagnia, e che non venne dato ne all'Im­ ano, al Cost
e si commette all'Impresa, al Maestro Carc
presa, ne alla Presidenza � trovare in Venezia di conveniente capacita che rispettivamente li
ed al Macchinista di dar mano senza piu alla partee assoggettato all� Su­
per soste�ere o la parte di Maddalena nel Rigoletto, 0 quella di Gondi
_ concerne, mentre col presente verbale va ad esser fume degli mter­
nella Mana di Roh �n, ne, premessa la necessita di andare in Scena Sab­ periore licenza il libretto, e fu chiuso ii presente colic
bato 22. corrente, st potrebbe cercarla altrove, dacche ovunque fosse non venuti. -
potrebbe_ esser qul domani per incominciare le prove; sicche viene' con­ [ ... ]
venuto di com�ne accordo, che non possa pensarsi a quei due Spartiti, non
potendos1_ spe�talmente protrarre oltre la giornata d'oggi la scelta di quel­ Aile quali firme si aggiunge in seguito il visto per approvazione del
lo da produrst. - Podesta Cotter. La Salvini si rassegna dunque a esporsi in una parte
I Lombardi del Maestro Verdi, cui il Sig:' Varesi assentirebbe, es1gona a lei non gradita, entrando cosl nell'occhio del ciclone ... L'Ernani va
tal massa di vesttano, • • che non puo assolutarnente essere approntata pel in scena alla data prevista, 2 2 gennaio: ed e un'altro « fiasco», cau­
sato dal cattivo stato di salute vocale degli interpreti. « La Fenice e
22 corrente, tanto piu che la maggior parte, dovrebbe esser fatta nuova
espressarnente, dacche la Sartoria del Sig:' Lasina non ba ne' suoi fondi
u, r, a ,•1 taa 3II

lro
Me s . lla fru s ta, la Presi denza - che sin dal gior�o 1 � �v�v pr�v:
, ... rot gtea dtlu IPJII icJ a
malata, to isce, » scrive la • Gnzzctta
di Venezia » dcl ' 8 febb r ai o s a 1 gunru
d . s o ettnre alla Dire zione G�neral� � PollZla 1 6
ve< u o 1 s gg
l

« ed e messa al regime Jelle panatelle, nella per ona de uoi pri mi t a


' t Torn1el11, N. � 23 del Pro­
l

dd C app r on {lettera d
cantanti; e se que to buon Corsaro, chc. 'u pctta, non trov qualche orsaro per l '
n so ll e cita immediatarncnte a P1ave le note
ovazi e

argomento, non ci reca dal mare alcuna droga, che ne op t l'ollo di Pre si<le nza) -
la alin­
c ri p do ll di .
n u. ion relat i ve all'allestimento della Trav1ata
ene i, o la tra!>fusione del sangue, l nffore e p cc i nto ». e c or i :
g ' J
Le relazioni che pervengono a Roma, dov ii Trvi •a o r t \ a feli ce­
e l [2�9]
men te in porto la era del 19 genna o, sia n i confromi dclla S a lvin
i e i �I� Marta• p·1ave
s1a - come vedr mo da una lettera d Piavc a Marzari - nci c onfr o n ma tico S Francesco
e i ti Al P o cta Melodra .
F a ori a ti 5 Piave d rasseg na re immedi�tamen _te a questa P�estden-
m

d1 Graziani e di Va esi, sono tali da allarmare seriam cnt c ii compo­ v r i


r e stum ista, �
az ioni occorrentt p _l Ptttore, ?'
s1tore Purtroppo la scadenza del 1 5 gennaio cntro la 4ualc, secon­ za le note pn:c1sc dellc or Ma ro Gt
Ope ra c�e sta �'lUStc ti
din

:r ­
s
do contratto, egli avrebbe potuto imporre la crittura di un a ltra pri­ attrc zis ta rela tive all.1 nuo
u

z in confo�tta a libretto approvato a questa


ando

'
va

ma donna, e gia trascorsa Ma non meno allarmata Ver i La Tra ra l


. e l'aurorita g over­ P pe
sep
sidcn z a e da ll'I.R . Censura Pol1t1c a . -
d v t

nativa veneziana d fronte al catuvo andament o dclla stngion e d car M arzan .


a

i ­ V n · ' 26 ge n na 185 3 .
e e z ai ro
rc

nevale. II Delegato della Provincia <l1 i Tomielli


i

Vene il c n a o e
zia
l

2 5 g n o riv g
un 'ingi nz io e
u n all a Pr s
e idenza a
dell Fe ce m: seguent tr Presidenti rispondono al Dele gato Pro­
E ii gi rno e
o e i
[2 58) . v n a c:
m g a egazione e a Provinci a d1 Venezia
L'l p Re i D
i ci l

el d ll z 2 n o 1
n i i 5. e na j
Ve e a I [26 1
853

G 0
a re en a ra a n c N"
All P s id z del G n Teatro l fe ic 144 . .
m Vene1 .1a_
A senso del contratto stipulato fra la Presidenza
Ven<.:zia
del Tcatro d e lla F e ­
A 'I.R Delegazio e Pr v'•
ll

Per patto contratt a


n

u
o

ii Mae str
o
Verdi
. .
�eve t!o �ars1 tn V�nez1a
. cy
.
1
nice, e l'lmpresa Lasina per lt s�ttacolt
dare in iscena la nuova Oper
della corren te stagionc deve a n ­ p mtssim i gi rn
r o
1 di febbrar o prossim o per tn� mmoare c? l
le

Traviata ch e m conformna
��1 ° 8
1
e
Oper a l a
i

a appositamente scntta dal Maes tr o er , rt . 0


V di : prove Je lla sua nuov a otta 1 ulumo
0

la Tra viata al piu tardi !'ultimo Sabato del p v. mese di Febbrajo - pp e l Tea tro dev e essere prod
d'a a od
Da quanto si puo finora giudicar dell'attu a le Contra
o sudd 0, cio e la ser a_26.
lt

i f bb
tt o

e sull'andamento dello s pettac olo e e


rit enersi quasi indubitatam: • che a s abba to d ra r . . . .
ntrattuali non so •
'anzidetta Opera formed ii migliore, Q i tutt o e p r o nto perche le pattutte con d �z1on _1 � f
l e
piu intere fr u unto che git a rt1 �t1 po�sano esser mes-
nte t ra tten m
i e a on eatt aule sia per pr esent a
nt ,o che la st gi re a no a
lt eraz i
ni _ Allo scopo app
ssa

al pubblico - . d' · • o de1 M estr o co g o rno 8 l i si co m contratto, ch


e
1 pos1z 1one a
e
lnteress n do qumdi, che la produzione dell s a s ll a st a ion e cioe ii Corsaro dello stess
o V�r di s1· a pro-
mbma to

a 'Opcra la Traviat a non ab­ la e t rza Ope r a d g


1

bia in alcun caso a venire p otratta e


r oltre al termine su n di cato, onde dott "i1 f bb aro · e l o sara essendone g a bastantement e tnn? ltrate l e
i a r i
pubblico non to n l godim d u sc ltilo e5 die o � an o occorr e per riprometter s i che non v 1 saranno
ab bia a d es s ere defrauda e e nt o pi e prove, s
po t u t
el

r attenimento. s
t ritardi. -
In obbedienza a di sp. N." 253.23: corrent a c e per_ quant o di _pend e_d a do
fatt o
e di S.E. il Sig. Cav. Luogo­ In una paro l a , la Prcsidenza assicur h la
tenente e invitata la P esidenza ad informare intorno all andam a nu ov a Ope a ��1 Verd , � _ ruen e ntar_ .
r en
relat ivi prepara ivi, onde poter essere
' t o d ie suo, nient e ritar e r l r t
de li s tt aco li f n'ora postl tn scen ,a 1 qual i furono anuopa-
a i m e

certi che questi vengano spinti , a ­


d

t f produzione g
i

finchc coll'ultimo sabbato di Febbrajo possa aver luogo


indubi ta tamen e b.
la produzio n e della Traviata, ed ii pubbli t ti anzicchenri
scontro l'Officiosa comunicazione 25 cor r• N o 129 5/166 di
pe

co non abbia per qua e ev e n­


tualita non giusttficata a trova si dcluso nella sua lc h Ha cosl
r as pett iva - Del gazio ne je ri sera ricevuta. -
cod• R•
at

Si raccomand
a all a P residenza la po s isbile prem u V n ezi a e27 Marzar
ra per l'effetto, e d un e ge a ro 1853. i
o i D.' A . Benvenu
nn

riscontr soll ec to ti
L'I R Tornielli
ill Delegailto
[ firm a eg gb e J
i
}12
�i ° r ealta ii _Corsaro t ard
cr di una ct1im
La
d
bot1tg11 d /tl11 ,,, ,11 ;c.

nn e a n ra tn•
La
quello
ch
Trau a/4
c sa
ra po ibilc lo fa o per l'onor mio e per
ss , r
l'interesse dcl
t 5, come t perava, ben l ii ll eb sccna no n
bra1 0. tro.
cColl
r-,.,. . a nto V erd1
,.1a tnt u p h l'onore di dirnu Dev. Servo
p rtito d. a R�m T a pi n a st m a, o
f • a

a ncIIa notte fra 11 • 22 e 23


fo d i

gennaio e rie ntrato G. Verdi


S A at
sit ando
ro

uc giorni dopo , tran


« in nma frctta ,. pearBolog n a t'rca c�n
nq

2 7 ( « Teatri Arti _ e Let­


t�r.a u�a ,. del 3 febbraio 1: a a matu) _ dd d'animo d i Pres identi nel ricevere questa lettera
!
t�1et rtcevute sui can e f�uent e per le �attJv� n°: Figurarsi lo stato
(l pnma donna va sost i tutta, !'opera non e
tanti d!J:{;,,1
e

d 9 anl ve�ez1an�, c se�z a mdu II tono c ii contanuto e a


nvolge alla P r esiden gto st alato c
mcno , il compositorc e amm
'� l
zafimp onen etto nem
o a scr1tturaz1one d1 un altra
' pri- ancora terminat , ii iib r
re a i , evcn tualita d sostituzione della
ma donna' nonostante ossc ormai send uto ve V ez a i
egli avrebbe avuto ·11 _pe:1" od o entro il quale minaccia di non ii Tronv ato re ... ) sono tali da incutcrc spavcnto in una
en

diritto di co n
doloros o reuma che pr�. entnre tale nch1e ta. Affiitto da un stagione c te•
cam vo andamcnt dclla
1 m b1l
r. a per i1
Prcs1denza gia ugitat d
1'rav1ata

? :f2� iidbraccio, il compositore detta


o

6la ma
lettera; pri aaG iusepp i: i- ll' g o v ernativa . La lettcra d Verdi
d l ct1;n1tan os\ a. apporre in cake la propria nuta socto pres si n e a u au i
torita

r i da a ' a i d 11 1° f bboi o; q cllo stesso g1orno la Pre idenza informa


t a r a ro sta le arrn, a e
v

da C e r a er ec 1 um b po cl 30 gennaio
mo n : asina:
ra

L
(261) [ 262]
S gnor P esidente
r N° 161
tta La in a
Le notizi ch e ric�vo da Venezia « sp ecia ' G o Ba s
All'Appaltato rc S
i

• 1ment e dopo l'Ernani » son


i

cosl des la ti somm a s ua sorprcsa , e chspiaccnza


n r ch'io so 0
e

o u d a on
ch� n�? daro certamente la In q csto puntoel la Pres V dic di cui qui msert a le accompagna co­
nz
i

parte del la T °aviata �11: sf;��r: � f1�� ,8C


er ,
t i e

. av�. redo s1a d interesse e mio e dd rice c la lcttcra d Maestro


o rle

convenn
Tea ro r v
Coll'Artu 4° del Con tratt 4 Magg o 185 2 1 1 S' Verdi e
tti scrittu are subito nda. So chc difficile assai trova­ p1a.
o i

r ar e sta che possa appag�;eat :a e a s uta Sg" i Fanny Salvini Donatel li, s i ri ­
e « Quanto alla Prima Donna s o
ru1

gono di fare qualunquc nzc r


t o , ma e r st c ui avra debutat o la scr
tenta u�VO. dopo !'oper con c a
l

cs1g cl
Tea
l « serva 11 diritto d deciderc assume di scrivere
a

d
i

l co cs i- gi . -
Leso b crcbbc ro CO?vc nicntl sono: ci o an z
« di S' S teffano, se debba o no a r ncll'Op ra chc
co che cntonnc chc .a40
m e sj m s= I La s Pen· iarera non piu t ar­
e

a Rom
c

O • all'uopo a d at , lo dich
Ca a a . �habadau chc canta ii Rigoletto a Bo- « Caso, ch'cgh non la t ro v ra scrittura r c in sostituzionc
d att a

/ogna; 41 ed i nfi nc la S� p·2 al


i

i cc o omm1 c c or1a can. ta. a p1sa. c l'lmpres dov


· 42 La penco (la s - « di de! 15 gennaro 1853, i aestro fra quclle che agir1mno nei
a

l co) credo sarcbbc css o M


tista di gradime n d
ma, e Ista benc in isce a m1gliore Ha be1Li figura, o « un a t d'impc gni
a h
' r
c
5 , c rimancssero libcr c
t ra quts t t conos
_. ani­ o 1 52/3
na· otti c i. « Teatri d'ltalia nel Carn o v lae
c pu o sc rittu r rla al mo�cnt: '!ual ta per
Li Trav ata. Lasina e a Rom
a
8

b 1 v
cantare primaadclla B s o ncre c c rc r • la quarcs1 m a successi a .l• ienamcn e lusinghie r o, c
. • t d n n
Trav1ata . - i g e�send s a t o p t d
m t o o o Ora ii dcbuto dcll Sais vin a ian
dc l'inticro pubblic o venez o,
i o t

pe b b lig i im p
cora ammalat o al mi b
be

Io son o a n • = s• p ocur ate ll ' a rt a s


� sp e i:o sia mal pa avcndo r a t le trario per
o scnza dichiarazioni in con
aue l

saggi�ro. T rro ragguagliata l a P r :id:= dc 1dero s­


s� per_ disgraz1a g n
ed csscndoM trascorsola ii 1 5id n arri ie e a pretesa interamente destitu
a . c non potcs
soddisf are ' mici obb ighi, 1.0 m andcr vi I cerufican
c

, c
prcs enz a t n l ta
· a e mia c dcll medict• necess rj pe si pane dcl aestr o
l

� Prcsidenza Anchc a
g an cll a
c_ altre; perchc po rc . r
pe qucsto la Ptnco �iovercb
r
d'appoggio.
ptu _d bc nel pro prio interessc trovare del
ca-
zi

be il r
t ss1 verur a t fa r
c a a Nulla mcno, s cc omc c l la pot cb el
Venezia. Trov t o rc, c s o chc 1 0 n o n po- carle m copia la lette ra di c ­
i bc

c e comuni s
P av on ha an co ra finit� d'
b
_ 1 so di asscc ondaral , la Prcesid i enz an
sponsabil ita dichiarando c chc qua o­
i e n lim are la Traviata; cd anc soll r d re , l , l
hc nellc cos c so maestro, inten la P vco de a s
lag gtr u che farc bbc ro
fini te, vi sono dclle lun dormir c il pubblico cn v r ebbe ac cettata scnza contrariet . -
a

cialmente sul fin e chc s pc- ra clla combina ssc c


a

ct Pi a ve parte indi latamcn


�rcghc rc i percio ia Nobil; p�::;c1:n�; %\: _si vuolc ottcnerc l'cffctt . Frattanto pero l a s prcv c c, che ii Po tc
e

so
i i n

Prcsidenza, c con incarico di


i

' arc per q�


c

li?
l C a Pimin chc giomo o l d q u ta
a

e per venire e tto sco r a da


e rtu av , d da. - me ad :� rtJ�i;u1 p e r
tcntare Buss ogni vi t per o rsu dt e tt c il Maestr o Verdi a prestarsi nei term
i cs

es;c P!ccole cosc. Noin pc


per rc a ere ini
ra

V ut i d n dd a
a de r cont ra
S as st suo
c re enza che tutt o tt o
n o
l..a I rai t /aa

�,;�r:
Lz bottei ,,,14,c,
a ddu r circa un me c a lctto, c come lo
, obblig to pe
a
E lla ponderi a cu
c ratamente la le11cra dd 11utunno, me pr cs nt e e

Verdi e calc I' a Ro m a pi u volte


vcnr \�n v"e1nga meglio ev: .
. r tturare la Pcnco piutt �h � • pe s tesso l..asina lo vidc impedi lt di tcrminar !'opera , ed egli mi assicura
co l i o toc
n O c � 1. ,.. ac tro non d1a ( 10 forse non po t r a
ii po s ibil <l p a rtc sua per non mancarc a' suo obbligh l;
rg

Con disttnta con ider la pro m a O . s i


pera chc lar tutto c a
azio e eaa dichi ara che pe fare la Traviata ab­
n c c o f rm
n c
ma cglt nuovnmc nt c r
e ia c figura clcga tc , g iova ne e che cant con passione Og oi mio
V nez 1 f b rab ro 1 8 53. C. Marzan
bisogna J'una h
di tt n
i
e o modifica rc ta lc opinionc fu vano ed io ne
.
o m ,
T rniclli sforzo per lorg c cr
quando ha
dol ntissimo, ma c
lla
bene d qual fcrmezza eg li sia
i
Con_t�m po_r�,neamente c
sa

i
a Pre idenza invita Piave per iscritto a re
s011O

l • rcs.1 un.1 rt oluz n o c letters


cars1 unmcwatamente a B 1 p s ·o
n
po
sso
dilungarm i, altnmcnti questa

1 · cto facen<l oI o Iatore <l•1 una risposta per e crivo a I.asin a
corricrc. Sono le 4 porn cd il
1

1.1 como . • tempo


p s1tore· ' purtroppo Je mnut� non giungen:bbe a Cll remona a dcl .
1

d1 ' qu te d e lettere (entram • 6 Ogg i stesso le ho gia scritto da Cremona


be al 161 del Pro�ocollo d1� Pre u or r iere parte d la a e .
c �1 i
8
idem.it in a i i Suo Um0 0 6°
t. d
a s mp e
n on _sono state repeme nell'arc h ivio d t x febb ra o 1 53 ) crc e r
feniceo. F M . Pia\'C
.
. hiP_iave dunque si precip i
nc es a espressam
t ente da
ta a
v�r d1•
5 Agata sl perche la �ua presenza
" ma anc h c e sopr attutto perche in•
e Piave <lirig e a Marz ari una terza lettera, anz una clop•
i
caricato dalla pres"d
vm· cend ·1
t cnza <l1 risol•·c e t
.
o t composttore a
• • • r
terminare opera,

uttu mtr1cata s1ttwz1one con ·
1• · • L'mdoma n i
p 1a lettera, di cui la pr
fet a!
i m a pa rt e

prevede gia
ri

che
e
sc tt in nome
a

]'o «
d
i

fara
Verdi
un fi a
chc, pur •
sco com·
• I' a vcmrc u Venezia e a n , pera
accet are l a Sa1 vim
t . . come protagoni•s d troppo buo p ro
. ta. 1a a mattina dcl 3 febb r aio
G. l
.
P tave, m ttesa a l • o
d1 pa ss re "J p , st p et » .. . :
. a 1 o f
a v iv o d a Cre m a s c
o n riv endo
a Marzan :
[ 265]
P cid
t
c
Egreiio 5.' r s cnu t a jcr scra in un lungo colloqui a, pote ottcncr
Eg cgio Sig.' Prcsid s a c
entc La mi a insi stc nz a
he di cnissc alla scgucntc determinazionc chc le rip •
e
r
vo �:�s:! �:�otel egrafo Aspe dall'amico Verdi, c v
. tto ii passaporto per passare ii
Po. Le scri•
n;l caso chc non �iunge to parola per paola. r gion e , lo confesso, ma ar •
ti
ha leg lment ra
h a e
la mi a chc le scr
:�� �a
sc per l'ora dcl Corriere La Presidenza, egli disse, no n so o a Salvini ma l'intera compa gnia
uss_eto _non :esu domani
i senza nessuna nuova. sticamente ha torto, perche l l , e
Cio ninon
d'og mi sara
p;emmaurano;l� redo rnut1le d1 _fratta?to a mia indisposizjone mi
F . No so se l
cnice n
a nuovamente assicurarl a inclegna del Gr a n Tc a tro laa
. a stretta csec d u s a incertezza inutile chc l'impre•
e
u z1onc d1 quan del · r , e in q e t
d
gi infalJ jbi m Las a
ch to fui incaricato.
rs edo t O
g permetterai di Fin iri !' ope ma io dichlaro ch
l a l e te pe i S a p u e a Salv ini e compagn i,
c ra e e e
o
l
n1.toea pb a b t tr t r a m l or e t o sa scnt tu r altri a rt st . i r l t
risultat de ! em o amento. l n si d I 'oper a, n n ne spe ro n ien e sull'esito, chc anzi far a un
nel caso i a o l
Mi crcda con o m ificati gl'inter cssi del 'impresa (che in
g consi e dr az 1o n nno sagr
Cremona
c fias co completo, c c oslculpa),
a v r a a m a r iputazion e ed una for e somma d
fine potra di , t
3 /2/n Um" Scrvitorc re mea l i el
a S uo ll e
o
re 9. .m . Proprietario de 'oper a . Am a n.
ado a sc iv rn s u bito a L sina perche so spenda og ni pass o, e mi pro-
r e e
.
F.M Piavc V l li
Arrivat
_ o a S. Agata nel pomerig tcs to a so to 0
gio di quello stes s Suo Um 06
o • orn , do 6°
rap1 ocoll uio con Verd i, Piave info rma arzar i:g1 o po un Francesco M". Piave
d oq M
D .S
[264)
. di Verd i, ma ora debbo aggiun ge re per m o
grc i : Prcsidcnt Tutto cio scrissi a nom c i
E go S c
conto chc v e ram e n t
e egli
e d' u n'umo
re
mfema lc causa forse la sua indi•
Giungo i S. Agata 3 FebO 1853 .6ducia ch'c gli ha dclla compagnia. Ho letto
n qucsto punto e con sommo sposizionc, ma piu la ncss un a
, dispiacerc trovo l a mi � V i
.
' er tc so el tt r c spe djtcgli a Roma che analizzano e polverizzan o non sol o
r s o ta di o s s e
di SpoS Ol pe la i o c rcuma ca al r ac o
in li aff cz n ti b ci ch c lo t cnne qucsto
La Tra v,a ta 317

rio avv nirn 1 5 De Antoni di usarc ii costume chc immediatamcntc


Salv.m1,. ma la sfiniuu.a di Varw
dtll• m,m u
316

c ii �t ono canto dc e e
bo tptt
�ron
Ls
chc ho lett� ') marm orb b cllo p a r rucca
Graziani (s ono gli cpilcu ce<le qu
1
la
preMi o
c n Suo Um0 Ab0 Scrvito c
l

• Io pure e I a m in parte di rim­ mp


proveri per avergli tnciuto cot c
fto fIalo cr�mco (dice egli) della compa- re a s e re FM Piave
r

gni . A i unsc altrcsl chc fo


d

.: llu imjfvv,do con i�li o ar ii Corsaro,


pcrche cgli dice t le opera d �
meme pensare quanto io dovcssi1
,P re a ort�n dell ltrc. S1 potra facil­ Segu in c.1l c c un br e ve post scrip tu m che Piave si affretta a cancel­
trat!nre c ritrattnrc, ma ono contcnto, l e nd n d lo illegg ibile e annotando in cake: « Resta annullato
pcrche e la alute come s re e o
? BSSlStcri !'opera s ra finita giac che � I
�fO ar e
buon punto. Ho a�zi inte
s od' pnmo Atto, c lo credo mirabile per efietto pos rc ott d».Pi ve si mc rocia con una di Marzari senza data (ma
e per novita O Ii mi ,
a l ro o o s sa va
i

arc La lcttera
sa r del 5 febbra iio, acome da N 169 del Protocollo di Pres1denza), in r ­
buona e brava Salvini.p
il

es � t l
r poeta, cioe quelle del 3:
u m pcrchc s s t c prime due missive del
i

Mi ricor co l ta la
di al Si g Ben ven tiu ed a Torniello c m i credaa c n o ogni con­
po a a
s e ra z
i d ione l
ll

Suo Um0
ia
P ve
N: i 169
F.M• ( 2 67)

Cn ss mo Pi ave
r le o s trcd e lcttcrc una d a Cremon a c l'al tra da S. Agata.
0

ll giorno dopo P ave inv c


Ho ri cV\ll Ot i v u
i ia.a M •
. arzart un� qu arta lettera da S. Agata, m s i di s cntir c i n que st'ultima la fc rmezz dcl Verdi nel
contenente alcune dis
. Mi duole od t sla mo pma Donna Salvin i Don at elli dalla p artc dell
a Travi ­
posl1 z1onl1 relauve a t ruoli minori de.Ila Travia
a

voler ec clu e er t c, go da ii favorc c la si ­


dettate da Verdi, 1I qua e sta Donna, come bcn sapc
a

so o ora e a. « suo gr an ma 1•tncu r


o e » ac- ta Quantunque lquc Venezia n o, p ure suo malgrado la Presidenza dovra
pubb i
ta m

co e n t
n s e che l'epoca d e 11''az i. one « ne sia porta a indietr o •: paua del i l Maestro c con c10 avcce fatto bcnissim
o a scri­
t ad attars all'esigenz dc .
v re immedia tam nte al Lasin a a Roma ondc possa scritturare la Penco
co a

m
d

c so sil e nz o,
e ma nte nnc s u talc argome nto ii piu rigoro a
La Presidcntza tta Venezia nc pa rla � c ncl solo possibilc timorc chc
266)

Eg egio Sig' Pr e sidente tu


( i

cio non per ant o lto aggravio c di­


Le confermo le precedenti mie
d' . .S. A�ata 5 febbraio 1853.
darsi la nuova o era si pa rla ormai con mo
r

t• m
· _ 1sp os121one di Verdi continua, eg non possa [?] dcl r cui si add ussc la responsabilita di non aver fatto
e di
pcro non lascia di occd li e V
p

uparsi sp1 ace


i c delleri T��v1�ta, e credo che tutto a�dra in or­ la d ma da u l am bia m ento dclla Donna ncl tempo convcnuto dal Co ­
c
dine; m'ingiunge anzi v n s on amme tt e ncppure qucsto dub bio pc
s ri e e s e e n o a per altro n r­
e e dia a tcmpc
n

le opportune disposizioni . La Pr e id s enz c osciuta ones a de ! Verdi ricien c pe r ferm o ch'cg


r

c gu affin ch tratto
ggiat alla n li
:er la parte �i Annina, baste s credo la B ch appo
r e ri ni non man h e aa min imo amente al suo Con tratto . Daltrondc in ques o caso
er quella di Flora abbisogna una se o ii pubblico cd
e

c cr
css a e ver l a Socict , c vers
t

cond do�a sopr ano con molta


t

v�, c br va, pcrche nclla stretta essa sar ebb tanto compr dov reb bc rende r di
a della .mbc, uz1on c d�ve sostenerc la
:OO allc A tori t a chc a difcsa dc l suo op cra o
so a

pnma parte,o c tale pczzo non devc in facciia di i u t tti i documen com rovanti a sua giustificazione. N
om

cad . vra pur ag1r c c can ar t c u ti p l e


r tto o
t

final e secondo... Verdi nc parlo in proposit er� pubbl co in camb o ii


o pur con s a a c un convenien e r ipieg o dando i i
La in • la Presidcnza p u r v r t t s
nc1

Pelel B c per corrispon­


;ronhe Douphol occorre un c n
sc o o Bar itono • chc r obbligo assunt o dal Verdi
P arc ese un secondo ba s�.o d Trovatorc.iVoi saptc cs n pe lla rcsidenza verso l'Imp rc s ,a la Socict ,
P a
o

c da
dentc obbl gazion as uatata
p cl Dottore altro buon sccondo basso
(Bellini a Tra i dov ra and ar in iscen a la se a del 26. correntc ,
ed ii Govem , l utt v o r
0s a in grado man­
Per Gas/one o ) i t o l'anim o ond c f ar sl chc il M .
un bu n sec
o ndo tcnorc (Zuliani) dunquc dat cv C on tto. Cir a l'affczion e rcumati a chc i igg c ii Ver
di
Per Giuseppe trc sccondc parri di b asso, tra c afB di
cc h Verdi preten- tcncrcl il isu c miglioramen o non gl'impcdir
Pel Domcstico -
. d c non s1• cno to1tc dal coro ch'ei di nutre us nga la P re sidcnza che un pron to t a
cc 81• 8 tro c
Pel Collllllls. s.1onar1o nto prim a a Venezi a per dare cominciamcnto all prove a
o

po miscro per l'importanz� di cotcsto tcatr p- . q a


!

v cnir c u
Quanto poi al costume accon=
c s po �sup:��:alincu o�c chc l'cpoca
o tenore del Contratto. Int a nto le let tcrc dircttc al Lasina farann o l'cflctto
i di tro, m non
di
a c chc pos a crov i in te mp o utile a Venezia anchc la Penco.
n ia r tat
n c
a c s ars
' per cw sara n cs ec s a -
319
.Infonna tcmi gi oma lmcnr
tf7 d
tre g ; e solo 1'8 febbraio Piave
si
m c 11' d mcnt o d t quest' a!Tarc c crcde "-t.... ue otutto
intcrrottobper dma
iorni
rim anc sommato tranq missiva:
r v vo n u n v ,
e tei a re e ,
fu i uillizzante

luti c r a co
Abb

i
icor d tcmi nc c a nome dei
" •

Col-

1- .. tat
'-1,1L.11 t m a I Mo h m iei
[ 269]
E 0 St"' Pres t
en e
Marzari eg1
id

g r S. Agata 8/2/53 .
Da Roma i fo viv
• o, ne 1 frattem ita ii lavoro ch'e molto bene
. . po I •
ri contra la letter d" 1' r •• n _inn, c h c con comprensibile di ta'.)me lio,
Verza on it nua con p alacr
iu
ag1taz1one
sposta,
avv
t c hc oggi a tto potremo incominciare le prove della

p iva d d ta ; \ R znri dcl 1" fch r1. io; a sua ri­ an o c O


a b l
r i ' u e raviata
pero
braio i p co 1 r ' in rca a ' T M reJa Suo u- Obb0 Servo
: oca 11 ci fr ii 5 c 1 8 feb- o
c al so t
li

i F. M . Piave

[ 268] Alla S ricc­


e Pr ei e nza e
pc tt ab il r an te Jtro IJ fenic Fenic e sta sull e spine non
e M,t ncl f ratc t mpo la Pre s iden za de
lla

Ill u stris s1m1 Sig d D I G deci sion i di Ve r­


nori! e1.ia. P e circ
a le defini
Ve 11 vcndo ancor,1i not z e n e daall scrittura
i i iav tive

o di u n'altra prima donna. La


Io n�n avr d'uopo significarle ua di nc da Las na in erito
la nv nta loro corr" 0 • . fq le fosse la mta sorpresa a ricevere m alc Ve di, pe r mezz o di Piave, pur dichiaran­
a
tta ' el;e mt_s1 a e va conoscere in qua!
e
st ro Verdi, c modlo ii Mae­ lettcra de! 4 c onvrla bb
chc l'o r qu e fa tt ro « fiasco completo i. accettava la Salvi
co n tu
1

qu n ­
d va un'altra prima Donn: r a e buo a e e v a do pc a a e
,
eM
.t corre
I g 1 ne c i ' c di tcrmi nare l'opera stessa, arriva a Venezia
o
fed e
L o i go d"t •
nng• razia h s i: ill [?] hic- ni m.1 non prom e tt cva to il gi orno i n cu , per contratto
mi di mostrano ' bbl"
nell a su llodat
re le Stg,1. Ior o pc
1. chiaro ap poggio ch io, r l'appun i , ii com­
. e solo 1'8 fcbb ra pe
d vuto e se re gia sulla piazza per iniziare le prove.
did men_le_ d al Verdi, Io cred� il f''t erate le rag,oni messe cosi Can­ posnorc avreb be o s
i a d
a iche placar
er poss bile, onde non man
a 1 .P� •� re quella sola risoluzione che mi
dcl la lett c mu nqu e tal e da accrescere anz e
re 81 II tenorc r a co, ch cominci a ad avvertire la minaccia di
za_ �!pa) verso di tutt i c �� t· mi�tl o�blighi (Sebbene astretto e sen-
e

g io are I p1u po P es e anz


le ansie <lellai r
id

mrnpJmpresa, pcrsuaso che ' r ssi "b'IIe L'and amento dell dcll'a tori a g e
ov rnativa . Tosto riunitas
e
saro i
a ed ajuto alla N b a- possibili san z oni <la p a rte
u t

1e �ide a , che non vorra v� tr_o� re giustizia esid enza decide di inviare Brenna sed u ­
o i
r

D e t enz Donne d s s o gio rn , l P


che il Mo vc/rr:1 in eramente sacrificato. in quello tc s
o a

ri or l ere al piu prest o e definitivamen e tu ­


1
r
t

r.ue nt da re gli ordini al . ro � p e_> r r-ne, ho creduto il piu conve­ e


ta stante a Buss to oti e lls v
nd t t
e Maest 'ope ra n ova di Veri d ; richiede alla Dire­
%fpro messo la pma Donna rel
PiccoI rn1 if fuenzc pcrche fermasse
o�! con te le quesuo ni a v a
u

e r Brenna (N.
essa foss e r s o del pass po o p
e
in Venezia il I co�; � ar �ssa tutto il pos sibile per­ zione di Polizia l'immediati o nza i
ila c a rt

febbraio 18.5 3) e rivolg e


tutte fle Spcse relat ive, se ii Co� tr atto n� col obbligo all'jmpresa di pagarle
Protocollo di Pr se de , in dat 8
l a
t e a a e di piu ed il n potesse
aver luogo: io non 172
al s r del il se uen t i n r ico :
v r giorno I I che sar
l Bocc ab d · • com t
v a firenz
_e ne sapro il risultato.

po- etario g
e ca
a. a au non era donna
.
s1a�1 rappor . to La P nco essend sc _pc ente e di convenienza sotto qu al ­
eg

t a
e
� msce na i l 24 Marzo, ed essendo �hl a pellr G�nov dove deve and a­
o
r
tur a (270]

g1 o r o 15 Marzo non a vrebbe m a · amata


n
a a Pia za non piu tardi d
z
L a Presidenza
el d l Gr an Te tro la Fenic
tronie La �one donna di maggior; :t t� accett�re L'jmpegno, d'al-
u o

M ass e m ezz 1 e e a
o 1m o ri del la picolomini Venezia
e

. c
o
spe tt o ho L' o nore di r a o l ' u li lm B Se presso la Presidenz del Gran
renna
Sig."• l ro Illus tr s sm c cc mand arm i e r ipc tte rmi .ell e i
A S g: G g e o g r
a
d
reta io

i
Teatro la F enice. -
Umiliss i mo Servo t
La presidenza rova ndos n n
i i u a crud le incertezza sulle decisioni d
el
G. B. Lasina i nuova Ope ra da Esso promessa ed
Sig.' Maets ro Ve rd per ciots tapetta la
e

e carsi nel p iu brev


o o et to a . ansios amente ilda tutti aspc ta , le da incar co di r e
i

fil dir fr S Agata e ezia a · av m es o s dd tt Ma o sapere alcunche in via positiva


Intan t il V ' fr p l e e Marzari ' o
es t r n , e
te po pr s u e o
en de
)20
u bolltt,ll dtlu m11S1C1 La Traviata 321
scioglierc qucllc difficolti che, per avve
nt ur , vi fosero c potcss ero cssc- condizione di non poter neppure rimediare in tempo utile ad una tanta
re roltc. _
mancanza, s e av esse ad accadcre .
. La letter a oggi riccvur1 dal Sig:, Poc111 Piave accresce I Presidenti CD. Marzari
z1chCL tr oncarlc · cppcro non esscn . le dubbiczzc an-
rispondenze per ' ° d so II ecita
lett�rc, e neces aria la di Lei pa rtenza
a h has ranza la via dcllc cor- IY A. Benvenuti
trovas1 attua) mcnte ii M ac tro Ver pel luogo dove Tornielli
di. - P.S. Sabbato 12 correntc al piu tardi colla tcrza C orsa, la Presidenza
Sta bcnc che s1a I reced utO d I
. . 3 v_o1ere cspre��o chc un'altra cantante conta sul su o ritardo [sic] in Venezia. -
fos � �ost1• �u1ta • . a11a S alv1n 1 Don a tellt; la qual e, e 11er
ghi assuntt e per g1ust tzi• a non rispetto agli obbli-
avrehLoc- po tuto essere prctermcssa. -
·c :
DI atto I 1 Macstro SC n'e tan to • Brenna si dirige a tutta velocita verso S. Agata. Ma il giorno do­
date incombc c onvinro chc ha creduto sospenderc le
•all'I mp • sa, ma d olc
po il Delegato Provinciale, avendo verilicato il mancato arrivo di
manifesu gra;(d ubbt �ull�es1_ to � usai ii senrire c ome cio facendo, Verdi sulla piazza entro la data fissata dal contratto (cioe, ripetiamo,
dice I'attuaIe compagnia .tndegnade ll opera s ua, e qucl ch 'e peggi o perche 1'8 febbraio), partecipa alla Presidenza della Fenice « la sospensione
de l Tcatro dclla Fenice. -
E non nc c on osceva egli fino d • . ordinata da S.E. il Luogotenente del pagamento delle due rate del
. .
ii C ontratto, I n oma e le qualit a ques ta pnma v era quando sottoscnsse
a ? E . .
perchL cg I 1, buon g1ud 1ce e c onosoto- sussidio erariale, e cio pel dubbio sulla produzione dell'Opera del
re de pregi l oro • h a so IO
• adesso s! tard1 espressa questa sua opinione? Verdi » (N. 176 del Protocollo di Presidenza, in data IO febbraio
_i;

F orse ch du delle altr�1 malcvole � pa ssionate relazi oni, e di I 8 5 3). Di fronte a questo grave provvedimento la Presidenza rispon­
un esito 1n£�:: in
�� . per assai .mcerta, ed m un altra di ripicgo pre de il IO febbraio (Prot. c.s.; minuta mancante) giustificando, si sup­
parata in fre tta er gn_dare j ­
tronde avevan o' t tncta _ a cr�c adoss o a tut ti questi arti sti, che d'al­ pone, il mancato arrivo di Verdi con la sua indisposizione, assicu­
ta l3 stagi on: c on buon i auspicii, e non sono tan rando la Delegazione Provinciale sulla « produzione » della Traviata,
to men o di q ellih c ntano •
egli cosl p oc; il �� rclinelle gran� t_eatri al pari della Fenice? - Fida e informandola del viaggio di Brenna a S. Agata. Non si conoscono
abilit· ia di scnv •' propne mspirazi oni e nella sua ben nota ·
ere g1ust o pc' suot• ar�t• stt• da documenti relativi ai risultati della missione compiuta da quest' ul­
gli assicurano e il suo bel 10 . te�e re quel bu on esit o �e
8 :gno, e 1 recent.t tnonfi, con una Compagrua timo presso Verdi. Si puo solamente presumere che egli avesse avu­
in c ompless o ben s �penore, se l o e, alla to ampie assicurazioni dal compositore circa la sua presenza alle pro­
stinto Maestr o n on
. �l
amid ed ammtrat on, nc tema.
nostra?
�1 �sci prendere da queste false idee,Su via: che il
e venga fra suoi
di­
ve della Traviata e che avesse fatto ritorno a Venezia - forse in com­
_ pagni a di Piave, certamente recando seco il libretto apparentemente
Abbiam o viva fiducia che ii suo mal • .
e n on s aggravera, anzt. stta .
per d1s­ terminato - alla data fissata dalla Presidenza: sabato 12 1 giorno del­
siparsi · ma se tolg a il CteI 0, ques
'
l'Opera sua e' qul verur . t mala nno pot esse impedirgli di finire la prima rappresentazione del Corsaro. Il quale Corsaro, almeno in
e vegg •
o

suoi ritardi e c ome sarebbe .tma tn . q_uale un • barazzo saremmo posti co' fatto di esecuzione, non lascia deluse tutte le aspettative. Si legge
pagare tanti obblighi reciproci ��s1 bile. un �onveniente ripiego, per ap- infatti in una corrispondenza di « Teatri Arti e Letteratura » del 24
.. . • tuttJ a bb1 am o. - febbraio, p. 223: « La priina rappresentazione del Corsaro [ ... ] la­
Ella so11CClt l Stg· r Seg retario tutt
·
l o, poiche fin o 'da quest'o i r' n�p . o et·o che puo ragionevolmente esser- scio molto incerti gli aniini intorno al merito reale di questa musica
cominciare le prove ond�anped ar e e�to al C ontratto, avrebbero d ovuto di Verdi, affatto nuova ai veneziani. [ ... ] L'esecuzione non poteva
tn 1scena la sera
_ e poss1. bile
egli
. acca ,
da tost o la partenza del deside t del 2 6 • - Q wn - di se esser migliore. La Salvini-Donatelli e la De-Gianni-Vivez gareggiaro­
z1a, dove tr overa guarigione, e nuova Ma_es � o �r Vene­
no di sentimento e d'espressione nella rappresentazione dei loro per­
le, parte della musica scritta, per pass fortuna · o ;�n�e , s E�li 1� �o­ sonaggi; Graziani canto coll'usata forbitezza, sebbene non perfetta­
somma per guadagnare tempo • di cu·t arla. a Cantanti • � Cop 1stena, m­
che Verdi non manchera. - a 66iamo scarsezza, ed essere mente in voce; Varesi die risalto ad una parte ingrata, e disse egre­
sicuri,
Con�udendo, Ella insis
giamente la romanza. Tutti ebbero aperti segni di favore ».
ta sulla
g 1 c on ssa, con tutti, a dare necessita per l'im resa e r n ot. .m
_ i ­
II giorno seguente, I 3 febbraio, Piave presenta alla Presidenza
t e":Jie ambeagi, cosa nuova del v:rdi ond nuovamente il libretto della Traviata con le modi.fiche definitive
le quali ancora c ontinuando • ne porrebbe e s1lla posto
'0
r ne a grave n onche una nota delle spese incontrate durante il viaggio a S. Agata:

t
322 La bottega de/la musica La Traviata 323
dello stesso Maestro trascritte in marginc, cioe nella contro pagina bian­
Specifica di spese incontratc dal Sottoscritto ca dell'originale precedentemente vidirnato. -
Per conto della Presidcnza de] G. Teatro Voglia cod• I.R. Direzione affrettare ii piu possibilc l'approvazione se
la Fenice dal 3 all 8 febbraio 18 53. nulla vi osta delle varianti, dacche Je prove della nuova O pera, di cui si
ttatta corninciarono questa mattina, e pero importa di disporre senza ri­
3 Feb. Impostatura d'una lettera a Cremona per tardo la stampa de] libretto, desiderandosi che la produzione dello sparti­
Venezia . . . . . . . . . . . . a£ -.45 to non sia per avventura ritardata oltre il tempo strcttamente necessario
» » Mancia [a]l vetturino perche aifrettasse il per le prove di Cembalo, ed Orchestra. -
ritorno a Cremona per giungervi a tempo di Venezia r 4 febbraro 18 5 3
��� . . » 3� Marzari
» » Altra lettera da Busseto impostata a Cre-
mona » -.45
Espresso a Cavallo da Busseto a Borgo S. Il r 5 febbraio e la volta dei figurini « settecenteschi », per i quali
Donnino, e viceversa . » 8.­ viene pure richiesta l'approvazione della Direzione di Polizia:
» » Lettera a Lasina impostata a Borgo . » -.60
» » Idem, alla Presidenza » -.60 [ 273]
5 » Lettera alla Presidenza da Borgo . » -.60 N° 190
8 » Espresso a Cavallo da Busseto a Borgo e All'I.R. Direzione di Polizia
viceversa . . . » 6.­ Muniti del visto di S.E. i1 S' Co Podesta, e di questa Presidenza si as­
» » Affrancatura d'una lettera pella Presidenza soggettano all'approvazione dell'I.R. Censura Politica i figurini pei Co­
a Borgo . » -.60 stumi della nuova Opera la Traviata posta in musica dal Maestro Giusep­
pe Verdi -
a£ 19.90 [sic] Le prove di essa cominciarono fin da jeri, e per contratto dovrebbe es­
Venezia 13/2/ 53 sere prodotta ii 26 corr.c - Si prega pertanto per la maggior possibile
Francesco M.• Piave sollecitudine nell'approvazione, di cui trattasi, affinche non sia ritardata
Si paghino la confezione del vestiario, e conseguentemente la produzione dell'Opera
D.' A. Benvenuti tanto desiderata. -
Che se prima non furono rassegnati, devesi accagionare l'incertezza in
In quello stesso giorno, al fine di sbloccare ii pagamento della secon­ cui stette il Maestro fino a questi giorni sull'epoca alla quale desidera at­
da rata del sussidio erariale, la Presidenza preannuncia alla Dele­ tribuire l'azione.
gazione Provinciale l'inizio delle prove della Traviata fissato per l'in­ Venezia 1 5 febbraro 18 53
domani (N. 183 del Protocollo di Presidenza, in data 13 febbraio [Marzari]
1853). Il giorno seguente, iniziate le prove, Marzari s'afiretta a con­
segnare il libretto alla Direzione di Polizia per l'approvazione de­ Verdi rimane intanto a S. Agata qualche giorno per portare a ter­
finitiva: mine la composizione dell'opera, di cui invia a Piave altri nuovi pez­
zi annunciando il suo arrivo a Venezia per « lunedl » 21:
[272]
N° 187 Mercoledl 16 Febbraio 1853
All'I.R. Direzione di Polizia Venezia Caro Piave,
In conformita alla riserva fattasi da cod• LR. Direzione nell'approvare Riceverai altri due pezzi, aria Tenore ed aria Basso 48 cosl e finito ii
il libretto per la nuova Opera la Traviata, chc il Maestro Giuseppe Verdi secondo atto. Nella cabaletta dell'aria del Tenore bisognera fare sdruccio­
sta musicando per questo Teatro, si riassoggetta il libretto stesso colle li anche il terzo verso, ed iJ settimo.49 Nella scena in cui Giuseppe viene
variazioni, che dopo l'approvazione, vi esegul il Poeta per commissione a dire che Violetta e partita, Annina non puo essere ritornata, quindi
La bottega della musica La Traviata

Violetta ed Annina non potevano partire insieme. Io l'ho accomodato, con la perizia e perfezion da non dirsi: ella rapl il teatro, che, alla
onde fare le note, ma tu farai altri versi migliori. lettera, la subisso d'applausi ». Ma nel secondo atto « muto fronte,
Ho ricevuto oggi la cabaletta c_lel tenore. Non dice nulla. ahime! la fortuna. [... ] E nel vero, un maestro ha un hello inventa­
Saro a Venezia lunecfl sera, fammi preparare l'appartamentino solito re, se non ha chi sappia o possa eseguire cio ch'egli crea. [ ... ] tutti i
all'Europa 50 con un pianoforte bene accordato e buono, di piu vorrei an­ pezzi, che non furono cantati dalla Salvini-Donatelli, andarono, per
che che tu trovassi o da un falegname od in prestito un leggio onde stare d.irla fuor di figura, a precipizio. Nessuno degli altri cantanti trovava­
alto a scrivere. Ti raccomando che tutto sia pronto perche nella notte in
cui arrivo conto di mettermi subito ad istrumentare. si in piena sanita o sicurezza di gola ».51 Contrariamente dunque alle
Ricevo da Venezia una lettera anonima in cui mi dice che se non fac­ cattive previsioni di Verdi, la Salvini sostenne positivamente, alme­
cio cambiare donna e basso faro un fiasco completo. Lo so lo so. Te la no dal punto di vista vocale, la parte affidatale, risultando l'unica
faro vedere. Addio di fretta. fra gli interpreti - e con essa I 'orchestra - a salvarsi dal naufragio
G. Verdi {questo esattamente previsto da Verdi) cui !'opera fu condotta dalla
P.S. - Fa che tutto sia preparato nel mio appartamentino, e ci sia an­ cattiva esecuzione vocale dei due colleghi, Graziani e Varesi. L'ul­
che qualche buona poltrona. Pel prezzo non importa, farai quello che vor­ timo documento dell'archivio feniceo relativo alla Traviata riguar­
rai. [MORAZZONI p. 36) da la dichiarazione di proprieta dello spartito:
II 21 febbraio finalmente Verdi, con d ue settimane di ritardo ri­ [274)
spetto ai termini contrattuali (vedi doc. 238, paragrafo 3), arriv� a Venezia Ii 14 Marzo 1853.
Venezia: Marzari si affretta a parteciparne la notizia alla Delegaz10- La Presidenza del Gran Teatro La Fenice sul quale venne rappresenta­
ne Provinciale e « domanda il pagamento della terza rata dei sussidi ta per la prima volta ii corrente [mese] !'Opera intitolata La Traviata
regio, e com[una]le » (N. 198 del Protocollo di Presidenza, in data del Sig: r Maestro Cavaliere Giuseppe Verdi, sopra poesia de! Sig: r Fran­
2 1 febbraio 18 5 3). 11 compositore conduce a termine la strumenta­
cesco M: • Piave, dichiara appartenere la Proprieta esdusiva ed assoluta
dell'Opera medesima al sullodato Sig: r Maestro Verdi; non essendosi la
zione e assiste alle ultime prove, apparentemente sordo ormai alle Presidenza suddetta riservato che l'uso esclusivo pel suddetto Teatro La
chiacchiere propagatesi sui giornali in merito alle burrascose vicen­ Fenice d'una copia dello Spartito e dei relativi libretti a stampa, come ri­
de dei primi giorni di febbraio. In proposito gli scrive Giuseppina sulta dall'Articolo [7° e 8° ) 52 del contratto fra la medesima ed ii Sig:'
il 26 da S. Agata: Maestro Verdi, ii quale articolo e de! tenore seguente:
[...] Hai letto un po' di tutto degli ultimi numeri del Pirata? Quanti [ vengono qui riprodotti il secondo e ii terzo comma dell'Art. 7° e
pettegolezzi sul conto tuo. Va, non va a Venezia. Fanno venir la Penco, l'Art. 8° del contratto del 4 maggio 1852 (vedi doc. 238))
non vuol scrivere per la Salvini etc. Brenna e un gran pettegolone de mau­ Competendo quindi ogni e qualunque altro diritto riflettente !'Opera
vais genre, perche mi pare che nessun altro che lui puo aver reso siffatte suddetta intieramente al Sig:' Maestro Verdi, la Presidenza del Gran Tea­
cose di ragion pubblica. [ ...] [LUZIO IV p. 270 J tro La Fenice approva ch'egli abbia ceduta detta sua Opera al Sig: r Gio­
vanni Ricordi di Milano. -
C.D: r Marzari Presid: • Anziano ed agli Spettacoli
Con soli otto giorni di ritardo rispetto al termine fissato dal contratto D:' Adolfo Benvenuti Presid: • all'Economia
ha luogo la prima rappresentazione della Traviata: e la sera di dome­ Gio: Batta: Tornielli Presid: • Cassiere
nica 6 marzo 1853. 11 primo atto - scriv� Tommaso Locatelli sulla
« Gazzetta » veneziana del 7 marzo - « ottenne il maggior trionfo Ma fu proprio un fiasco, come si espresse all'indomani lo stesso
al maestro; si comincio a chiamarlo, prima ancora che si alzasse la Verdi? Dopo la terza rappresentazione Locatelli annota s ulla « Gaz­
tela, per una soavissima armonia di violini, che preludia allo sparti­ zetta » che « il favore dell'opera e cresciuto; tanto che mercoledl
to; poi al brindisi, poi al duetto, poi non so quante altre volte, e so­ [9 marzo] il maestro fu domandato, non solo al prim'atto, ma e al
lo con la donna, alla fine dell'atto. » La quale « donna », osserva Lo­ termine del secondo e del terzo. Per verita, l'esecuzione non e delle
catelli « canto quei passi d'agilita, che molti per lei scrisse il maestro, piu finite; e fuor che dal lato della Salvini-Donatelli, la quale rinno-
La Traviata
La bottega della muric11
ma non posso nasconderti la verita. La Traviata ha fatto fiasco. Non
va ogni sera le stesse meraviglie con la sua portentosa agilita e sicu­ indaghiamo le cause. La storia e cosl » (COPIALETT 7 RE: p. 533). Sem­
rezza, ella, l'esecuzione, molto lascia desiderare».53 Dunque non pre il 7 marzo al direttore d'orchestra Angelo Mariam:
l'autore, chiamato alla fine di ogni atto nella sera del suo congedo
dal pubblico veneziano, bensl l'esecuzione nel suo complesso vennc La Travzata ha fatto un fiascone, c pcggio hanno riso. Eppure, chc
disapprovata. Ricordera Verdi un anno piu tardi, alla vigilia della woi? non ne sono turbato. Ho torto io, o hanno torto loro? Per me cre­
resurrezione di Traviata al Teatro in S. Benedetto, scrivendo a Pia­ do che l'ultima parola sulla Traviata non sia quella di iersera. La rive­
ve il 16 marzo 1854 (e tuttavia dimenticando il grave ritardo con il dranno... e vedremo! Intanco, caro Mariani, registra il fiasco. [G. Monal­
quale egli stesso aveva terminato l'opera e consegnato la partitu- di: Il Maestro della Rivoluzione Italiana, S.E.I., Milano 1913, p. 90)
ra...):
E infine il 9 marzo, alla vigilia della terza rappresentazi�ne e della
[ ... ] Se si fara la Traviata credo che tu la mctterai in scena. Bada be- partenza da Venezia, fissata per l'indomani, ancora Verdi allo scul­
ne... bisogna ben dirlo; alla Fenice era hen male eseguita, ma anche as-
sai mal montata. Al gran teatro non c'erano alla terza prova tutti gli at­ tore Vincenzo Luccardi:
trezzi e altri oggetti che abbisognavano! ! ! Al Gran Teatro! ! ! [ MORAZZONI Non ti ho scritto dopo la prima recita della Traviata, ti scrivo dopo la
p. 37) seconda. L'esito e stato FIASCO! Fiasco dcciso! Non so di chi sia la col­
pa: e meglio non parlarne. Non ti diro nulla della_ �usica e per�etti�
Comunque, a conclusione della stagione 185 2-5 3 la Traviata viene che nulla ti dica degli esecutori. Darai queste not1z1e a Iacovacc1 e oo
rappresentata alla Fenice per nove sere, cifra che parrebbe indicare gli servira di risposta all'ultima sua in cui mi chiedeva di alcu�o di que­
un esito semmai modesto, piuttosto che un vero e proprio « fia­ sti esecutori. [ ... ] [G. Monaldi: Verdi. r839-r848, Bocca, Tonno 1899;
sco»... Se poi volessimo gettare un'occhiata al botteghino, cioe ai vedi ristampa del 1943, p. 150)
« bordero» scrali, ci troveremmo di fronte a un bilancio relativa­
mente soddisfacente se rapportato a quello pressoche fallimentare Dal canto suo il baritono Varesi scrivendo all'editore Lucca, il riva­
dell'intera stagione. La sera della prima rappresentazione la Travia­ le di Ricardi, lo esorta a pubblicare i propri « ragguagli » sulla Tra­
ta registra un incasso di austr. £ 3.489,90, inferiori solo alle viata (cosa che il Lucca saggiamente si esimera dal fare) e lo prega
3.747,70 della sera di S. Stefano con il Buondelmonte (le prime rap­ di « rivendicare» il suo « amor proprio offeso » ... :
presentazioni della Prigioniera, dell'Ernani e del Corsaro avevano
incassato rispettivamente £ 2.221,50, 1.363,60 e 1.265,75). Piu si­ Venezia, 10 marzo '53
gnificativo il confronto fra le medie serali degli incassi: di fronte al­ Mio caro Lucca, .
le ventuno recite del Buondelmonte, alle sei dell'Ernani e alle died Approlitto della gentile esibizione chc mi facesti del tuo breve sogg1or­
del Corsaro con una media serale di austr. £ 600-700 circa, le nove no a Venezia e ti prego, dando i ragguagli dell'opera di Verdi, La Travia­
recite della Traviata registrano una media di £ 1 .450; segno che la ta 1 di prenderc le mie difese contro l'imprudente articolo della Gazzetta
nuova opera di Verdi, se non risollevo forse le sorti della stagione, di Venezia, che ha indignato gli stessi idolatri di Verdi.
Ti citero a testimoni vari mi1anesi, fra i quali l'Ariolo, il Giulini e Vit­
non le depresse ulteriormente dopo il pessimo andamento degli spet­ tadini qui presenti, coi quali potrai parlare fra akuni gior� a Milano, :
tacoli verificatosi sin dai primi giorni dell'anno e certamente mi­ che ti diranno il come ho cantato nella Traviata, e sc ero rn voce, e pol
glioro, a dispetto del « fiasco» denunciato da Verdi, gl'incassi serali. la prova ancora piu potente si e che essendo stata _sospesa la terza rC:ita
Ma Verdi non s'illude e non cerca scuse. L'indomani della prima per malattia di Graziani ed avendo rappresentato il Corsaro, ne ho rice­
rappresentazione informa Muzio: « La Traviata ieri sera, fiasco. La vuto tale effetto c tanti applausi da far dichiarare al puhblico che io non
colpa e mia o dei cantanti? ... Il tempo giudichera »; e questo giudi­ ero riconoscibi1e da un'opera all'altra.
zio lapidario, apparso sulla « Gazzetta Musicale di Milano » del 13 Io non intcndo farmi giudice del merito musicale dclla Traviata, ma
marzo 1853, fara il giro di tutti i giornali teatrali del tempo. In pari certo sostengo che Verdi non ha saputo scrvirsi dei mezzi degli artisti che
data Verdi a Ricardi: « Sono dolente doverti dare una triste notizia, aveva a disposizione. Alla Salvini non sta propriamente bcne che la sola
328 La bottega della musica La Traviata 3 29
°!v�tina � tutta la sua parte. A Graziani poco o nulla. A me un adagio Le noue improvvue, insccnata a Montagnana; una sua Ermengarda era stall rap­
d an� e ao ha /atto �olto senso nel pubblico veneziano, il quale s'aspet­ prcscntata aUa Scala il ro novembrc 1844 con Carlotta Gruitz e Guasco. Scritrurato
tava mvec� ch 10 f �ss1_ collocato assa1 bene, avendo Verdi creato gia per dalla Fenice appunto per la stagionc 18.51-.52, vi fari rapprcscntare La tradita! (2
marzo 1852). Cfr. anche cap. V, nota 10.
me le partt colossali di Macbeth e di Rigoletto con tanto successo tanto 3 Vcdi cap. V, p 185 II libretto cui ora Verdi allude e qucllo dcl Trovatore (d-r.
P!ll che p�ima dell'andata in scena si sapeva che il Maestro era ass�i sod­ lcrtcra di Verdi a Cammarano dcl 9 aprile 18.51 in COPIAL£'ITERJ! pp. nS-121).
disfat�o di me..�c<?ti la storia di ieri sera, 3• recita. Recita a beneficio dei 4 Eseguito da Lodovico Graziani (Stiffelio), Katinka Evers (Lina), Filippo Coletti
poven: meschimss1mo teatro. Qualche applauso al brindisi e molti alla (Stankar), Agomno Rodas (Jorg), GaUetti (Raffaele).
5 La cantante fiorcntina, di originc inglcse, Augusta Albertini (moglie, in scguito,
cavatina della Donatelli, con due chiamate. II gran duetto fra la Salvini e
dcl tcnore Carlo Baucarde) aveva colto nell'autunno 1851 un grande succcsso al Tca­
me: q�alche applauso all'adagio e alla cabaletta. Applausi al finale 2 e tro Grande di Trieste cantando Luwz Miller, Nabucco e Rigoletto, opera, quest'ulti­
due_ chiamate al Maestro, agli artisti. Terz'atto nessun applauso e una ma, con la quale era in procinto di prcsentarsi, nel marzo 18.52, alls Pergola di
chia-?Jata per salutare il Maestro che si sapeva partiva la mattina dopo. Firenze.
_T1 saro vera�ente riconoscente se rivendicherai con qualche cenno il
6 Ma non sarei d'opinione ccc.: frasc mancante neUa U'SSCrizione di MOR.AZZONI p.
m10 amor propr10 offeso dall'articolo della Gazzetta che vorrebbe far ca­ 33, come pure in queUa di ABBIATI II p. 163.
7 Concertato da Emanuele Muzio c posto in sccna da Piave il Rigoletto era stato
d_�re sulle mie sl?alle gran parte del malcontento dei pubblico, il quale se
rapprcsentato ii 3 settembre 1851 al Teatro Riccardi (oggi Donizetti) di Bergamo con
cto fosse( non mt applaudirebbe nei pochi punti adatti ai miei mezzi. [ ... ] esito disastroso (spcttacolo sospcso dopo la seconds rapprcscntazione e !'opera ritirata
(F. Schlitzer: Mondo teatrale dell'Ottocento, Fiorentino, Napoli 1954, dal cartellonc), a causa principalmente - stando alle cronachc tcatrali dcl tempo -
pp. 157-8] dclla mediocre prova offerta dalla Gazzaniga che pure avcva appena ottcnuto in quel­
la stessa stagione un buon succcsso nella Luisa Miller (dr. G. Gualerz:i: II cammino
de/l'opera, in «Verdi•• Bollettino dcll'lstituto di srudi verdiani, n. 7, Parma 1969,
Qu�nto a Verdi, egli, a scanso di equivoci e quasi a sottolineare pp. 156- 157).
• Marietta Alboni (Citta di Castello 1826 - Parigi 1894), uno dci piu grandi con­
�ove s1 do�evano _ eventualmente cercare i veri responsabili della cat­ tralti di rutti i tempi, gia da alcuni anni si trovava ai vcrtici dclla fama europca; la
Uva esecuz_tone, n_volgeva a Gaetano Mares, direttore d'orchestra, il sua attivita si svolgeva prevalentemente fra Londra (Covent Garden e Her Majesty's)
seguente nconosc1mento, questo sl pubblicato dall'« Italia Musica­ e Parigi (Theatre ltalien e Opera).
9 Letters di Muzio da Busseto de! 19 marzo 1852 a Tito Ricordi: « Due parole
le» (numero del 16 marzo 1853, p. 90):
e
per dirti che finalmente Verdi arrivato jeri sera, e oggi suo giorno onomastico e dcl­
All'onorevole signor Mares la Peppina l 'abbiamo passato fra la gioja intima di famiglia, non sturbata da alcun
dispiacere. >► (Autografo: Archivio di Casa Ricordi, Milan o).
Egregio direttore dell'Orchestra al gran Teatro la Fenice Venezia. IO E non « Magrini », come hanno intcrpretalO MORAZZONI p. 33 e NORDIO p. 47.
Caro Mares 11 Cioe, ricordiamo, Carolina Alajmo, Carlotta Gruitz e Fanny Salvini Donatelli.
12 Dal punto di vista purarnenle anagrafico non pub dirsi che Mercadante, allora
Venezia 9 marzo 18 53.
Non l_o P?tendo io, ti prego di dire le cose piu gentili ed amabili a cinquantaseienne, fossc in « eta avvanzata »; e vcro _piuttosto che aveva diradato la
.
no�e m10 a1 Professon cl orchestra per l'amore ed esattezza con cui es� sua attivita nella composizione operistica: dopo la Schiava saracena cbe su libretto
di Piave era andata in scena alla Scala ii 26 dicernbre 1848 e dopo � Medea, su li­
gutrono questa pov��a Traviata. Per te e inutile aggiunge.re parole. Tutti bretto di Felice Romani rinnovato da Cammarano, rapprcscntata al S. Carlo di Na­
conoscono la tua abil1ta, e come suonatore e come direttore. Accetta adun­ poli il 1° marzo 1851, Mercad an te si stava dcdicando o stave per dcdicarsi, a quel
que i miei sinceri ringraziamenti e credimi tempo, alla composizione di due opcre, Statira e Violetta, che sarebbcro an date in
II tuo affezionatissimo sccna al S. Carlo a due giorni di distania l'una dall'altta: rispettivarnente 1'8 e il 10
G. Verdi gennaio 18.53.
13 Alberto Mazzucato (Udine 1813 - Milano 1877), dopo I'Hernani rapprescntato a
Genova il 26 diccmbre 1843 (vcdi cap. II, p. .53), aveva praricamcnte abbandonato
la composizione opcristica.
14 L'ex allievo di Verdi, Emanuele Muzio (Zibcllo, Parma, 1821 - Parigi 1890),
aveva gia composto un'opra: Giovanna la Paua, su libretto di L. Silva, andata in
scena al Theatre du Cirque di Bruxelles 1'8 aprile 1851; in una nuova vcrsione sari
poi rapprcscntata alla Canobbiana di Milano il 6 scttembre 1852. A qucl tempo Mu­
1 II 28 giugno 18.P era morta la madre di Verdi. zio era intento alla composizione di una scconda opera, Claudia, cbc andri in scena
2 !l 24 m al Tcatro Re di Milano il 7 febbraio 18.53.
� di qucll'anno il Fornaretto di Gualticro Sanelli (Parm.a 1816 - Ma­ 15 Carlo Pedrotti (Verona 1817 - ivi 1893) aveva gia composto una mczza dozzina
ranhao, Brasile, 1861) aveva avuto favorevole accoglicnza al Rcgio di Parma. San clli
avcva csordito nella composizione tcattale sin dal novcmbrc dcl 1838 con una f arsa, di operc, di cui la piu rccente e anche piu fortunata, Fiorina, era stata rapprcscntata
al Nuovo di Verona il 22 novcmbre 18.51.
33 33
0 1
La b ll
o a d e m , La Tra viata
ii Buon d vop s ull
rc ozc il 1 8 giugno 1 8.u,
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16 A Rave n na la Alaimo fu poi sost i tu t ccr ta
usic
u di m god a d i una c
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i a da Adelaide Cortesi . P a a ev
17 D ue scttima nc dop o,
el m o n
il 9 inaw , V er di a Clara Maff ei: « M io pa dre � sce ne Jiri chc ita lia nc di quel tem po . t 1
quc sti gio mi moreo c: ora
t � fuo di pcr ri
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i co l
o» (CO PJAL £TT ERE p. no).
s tato in
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ll Or « T catri Ar1i c L tterat c u r a • • • X XX
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ndo, s o
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, 1 ◄ Ot
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ob re 8 -' 2• p. " ii .
11 G ia in occasio nc l cclcb re _ Verd i sta s c nv c
di Erna m V di a vc va man i cs
t a to a s a u a vv rs i
o nc af ­ «L e d ue oper c nu o ve ch c ii . lo
c c c cc _». ��
er f

fida rc ru oli maschili a vo ci fcmmin ili; cf r doc.


� T �o v •to
pe ii gran T eatro
. 73 . tcao o di Roma c la Fo rz a de / Dntino ,
19 Ci� n cl ruo lo di Medo ra, c hc
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per q uanto c o m primario nunci o dcl iitoio dc ll'o p e r a p er V enez ia non £ s d tu tto cam pat o � •!11
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com d l ��r e .
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tto chc t alc ti t o lo n•�s•
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duct to o c l 1° atto, p rcn c un ' aria in


c un'im po t n t c scc
a n cl finale d cll' opcra.
c un d educe indirctt am cn tc da l fa
20 V ale a dire gli II. R R Tca tri di
r a n

Ccs a nno
. Milan o : la Scala c la Cano
bbian a. una lu nga lcncr a d a Napoli con la qualc s r a /•�rc::;ri ::::,.. �.;_
1
c

21 Poic hc la domcni ca 27 mano 18 ,n .


cr c qu ale S<>gAC t tO st cssc t ra tta n
c a cv a di Pa s qu a, la stagionc
di qu arcsima Ver di la nc h ie , a di con o ,;c an t ido per Vcnczi1 . « t!
d ovc va tcnnina rc ot to gior ni
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prim a, ci � sab ato 19 marzo; F aust il K ean ii P a1 , 1 accio l ma o ti bu no? ��? ��


vi c rano quindi m cn o gio r
ni disponib ili p er le , a i
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­ semp re con � n a u I vcd c� "�\ :p oliw u


For:a de/ de o Cu
rcp dc 'opcra n u o v a sc quc sta dovc va r a p p rcscntars chc ; on sia n �uno d i qu cst : � a rc
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gio rn I v o stri l bretti , cosl io non pot � • de VO$ ra mu ic\ J


c , o . Ccns ura i I
n C fr. do . 2 1 ,. g gct t o _c c � · n
ro t

di cono c hc lo fate a bell a post a M ae str o m10, tr at ta t c un u


so anlA IP1
c

23 Co sl ocl la minu . �uz


• (lcttcra dcl 23 ott�re 18 .'l� ,
ta gc re sino a 001, tutt' am o rc, tut ta vi t u! )­
.. ro

2 4 L a Scot ta a v c a inaugura t
r

o la stagion c di 6 ra di Reggi r di P 1 vc ,
v c o Emilia il 27 april J4 Ca rlo Erc ole B osoni, la c ui o pera L, Prig,omu a , , u li b e tt o �
co o Lui sa Mill e r; in esta t e sar cb bc quin di
p a ss a ta a Fa br ano (Rig ole tto), in 1.u tun- c sc cn a alla Fcnic c il 16 gcn naio 1 8n con
m fcl 1 c c cs110.
i

0 0 a Trevi s o c infin c 1. v rcb bc ina u g ura o la stagi d caro


_
, co n i c v al affibb a to a T o .
t o n c l5 Appcll ativ o chc P i avc avcva cf r c
m 1 cl h { d o
Ri
Car o Feli ce di Gen o v a . al c i
ol

l 2 8 7.
e
)
tt o
lla Fcnic c.
36 Eugeni o De Antoni , co, tu mista dc
g
25 Si trar ta di u n com pro mcs so rcca n c . .
sibil c ch c i o pos a vc n
t la dat a dc l 26 april c 1 8.12: c No n � impos­
quc non pr i m a dcll' in c1pie n 1c au t u n o o 1 8.12 Ve 1d1 pr cn d c t n csamc
ir c nc ll' autunn o a Bolo 37 £ dun chc
s
oper a Stiffe/1 0 rifaccnd o !'ultim o att o g na a m c t t crvi in sccn a pe r sccooda la Dame aux camel,as d i A e xandre Dumas /ils ( gi _ 18 • M ![1t ;le- 1:l( �9'l;;
l Pan

cd accomodando tu ttc qu llc cosc ch c cr cdcro


occcssari e. Be , n s'in t cnd c ch c tut ti e me a rgomcnto per ! 'op era di Ve ne zia Scmbra perta n to in c rro re am G� 1 •
2 4

i pczzi chc co mpo rro di n u ovo rcs tua nno di mia


propriet a. L e m c tristissim c 36 3-4) ch c s ulla bas e d una ettcra d compos o a Ca arano dcl 9 bpdic t8.11 .
circos a n z c n o n mi permc tto no di far 1 l =
m m
i
t rc

n c a
c l i

d i i t c [. or ) a uoa lApro­ TI c
t

mcss a format e. D a qu i a u n m c sc circa , ti dar o u a r is « I o tcngo m p r onto u n a l tr o s gg c <;> s plice, f fc tt u o s o, c ch 51 pur imarci;; q�
n po ta v . . . » { AB
e m

c a �n a nno
fatto » (CO PIAL E TT EltE p. 121 nc fa n s al1 re la s ch I olt re
o tt

s s a B
I I pp . 164 -16. 1 . ) P
) fu p u bbl icat a
cc

26 D o po l a prim a rapprcs cntazion e


tr tro n dc noto ch c la Da me a ux c amll,a da pl? nma co me rom anz o ncl
n a (2 .1 o ttob rc 1 84 8), ii Corsa
s

ticamcn e rimas t o n cl magazzin o ro u a pra ­ 18 48; l'au t o re la nd usse s u b1 to a d a m ma t ras o r m !l 1 � ike ml U


i es1i

t dc ll'cdi to c Lu cca, a part c u n'app


f a nd ol

r arizio nc sulle sce ma dov cttc a tt en dcrc er e a nni p nma di po c


��'."'�
n e d i Cag lia ri nc l la stagioo c di s upe � ar c il d i v� t� d
p
­ • dc­
r

carn c al c 1849- . 10 . L'cdito r e nc o rgan iz w un r ilanci


t r

vcr sio nc �nica la Dame fu ra p pr cscnta ta per la p na vo ta •� unn:'iV • rn­


v

o cl 18,2 , a comin cia r c da l Carcano o


d i Mil a n o (7 f cbb raio); scgu ira nno
l

o
ru

prcscowion i dc l Carignan o d i To rin o 1 p oi le rap­ ville la scra d cl 2 £cbbra o 18.12 c p ubbl 1cat q ual h c mi csc d p o. Pu I � p pu cgli
( 8 sett crnbre), dc l Comuna le di M o de na c dcl iusc pp .
a c

Municipal c d i Piac enz a ( 2 6 diccm r


b e 18,12 , d i Nova ra c d i Vcrccll i v c rno di qucl 18 52 Ve rdI 1o tr a s corsc c on G • i na a Pa riai • fors c ass lStcttc •
d i Catani a (caroc val c 1 8.1 2 -n , dcll a Fcnicc ) (gc n n aio 18.13 ) , u na d cllc rcplichc d clla pi d Duma s fil s? Mo
lu
b ogr a 6.,... -:- ab�u• reell' da M0naldilo
d i V en ezi a (12 fcbbraio 18.13 ). II rilan
°
ce i i

(Verd i, 18 }';-1 898 31 c d iz . , Mi l o_ 1943, p. 143), ch c


e

ci o dc l'oper a si spcgncr pra ticamc


l

{marz o ) c dc l S Carl o d i Napo li 2


A
)
nt c ncl 1 8'4 co n le rapprcscn ta zion
i di Mal ta
­
hanno dato p er scontato. Tutt a v1a 1 1 fatt
o chc
ancora
!iJ�
agost o 18. .1
5 5 1

2nfossc il�
.
,
( luglio). P r il rcs to dcll'Ott
a_ n

riprcs a vcnczian a i n form a concert o cl e o ccnt o c 6n quasi alla po sitore s t cs so a s timolarc Pia vc a lla r i ca d e ! so�ctt_o p e r V cncz 1 a �� rv:d �Ji
d 1963, non si co nteranoo c hc tre � di fficile t r v asc ,_ pe
ccr

m odc s t i al ­ fran
lcstimcn ti : Fircmc ( Tcatro dc ll' ca d cm i a d
A i
Sollccit se m 1 8 6 Lod i 2 6 p er giunta: « Nel la faragin c dci d ra mm1 _
i tt
f
ccs1

c c ) , si conos c ono tutti » rendc dubbia l ' aff umazio n d cl G tu (l o c. at


b

dicc mbre 186o , c Oport (3 april , ( - oper a t(l no�


o
)

o 1864
a

11 Giuli o <:es) ar c Fe .
e

e ime no acc olta da D ell a C rte


)

rra i ( sos tcnut a da a lcu n � docu mcntazi onc, c n o


re .1

ogna 18o7 - Par ma 1891 ) si


0
nd

a.ff r m o come u no dci 194 6 , p. u.1), a ll


d e piu be lle opere d , Ve rd, , Mil ano
rin Bol

piu ris p cttari dircttori d'orchcstra d 'A B�I A T I/1 J i -/:!3 c d a/p�
u_
itali an i dcl s uo
da G . Marchesi , Giuli o Cesar e Fe" t e mp o ; vc ioc un pro 6lo c urato sru dios - sccon do l a q ualc Ve rd « v d rapp rcscn t a rc » a
• ri n i L a c a rrie r a - i mas «

i i c ' c
I rap po r ti con V er d i , in rigi ncl fc bbra i o 1852 »· si tratta so lo di un ' ipo
tro Rcgio , Ci tta di Parm a Stagi o n c c T ca ­ imilc, ma ancora ( ?t�a
f? e
l i ri ca 1 9 73 - 1974 », pp. 163 17 6 . v
tcsi cros

21 La notizia : -
dclla nomina era o cl l' r ia d con validuc con pre cise 'ic sti mo . l n finc , q ' a och c y crdi av css c �u.ro a
q ualch
uao d

c mcsc, p o ichc cl
nia nz c

gio Verdi avcv scri tto a De Sancti s a a gia il 24 mag u na rapp rc sc n tazio nc p arigin a dc lla D e, r c ta pu r s em p re il f a tt o - co!Dc O cn�
ll a
: « Che dia v o l o vi salta i n capo dclla ug ion­ c h n o n � p nm a � a u ­
d'onore . Io non a oc so nulla
s

ttobrc {d oc . 249) -
am

: v o i sapc t co v anno ti la let tcra di P iavc a B re nna dcl 20 o c


c m quc s affari; or di nari a mc ntc si v
ccrano , c vo i crcdc tc chc io non ccrchc ro mai t unno dc l 18.1 2 chc cg h si decide p e r la di Dumas, c s o lo dopo a cm c n ccvu to
e

d cc or a z iooi » (Luz 10 I p. 7). La no t i


zia dclla nom ina d i vconc ufficial ­ le tto ii tcsto ppcna sta m pato.
p ce
c il 10 agos to il diplo ma (co oscrva c a
ie
sco Tca tralc alla Scala d Milano ; t o prcs il .
so Mu ­ JI E . Chccch i C,uu ppe V erdi I I Ge 1:1- ar � , lfCil zc 1 8 87, P· 91
rcca t ttavi a la data dcl 29 agosto 18.1 2. : B f
10
2'J La Ju1ve de Co n stan i tine 1 9 26 , vcd1 p. 130 ).
e le O e,

d T i t&iphil c G autier in collaboraz nu v a c dizion c: ib id.


per
(
u .
o
)

c con la musica di M . Pilate ira i on c con N . P arfa it


Verdi,
, e stata r a pp cscntata al .,, U na breve dc:.criz i ooc de ll'« abb ozzo » dclla Tr
r Theat re de la Po , ta � in c 1:rn I PP · }79-380:
av a

di Parigi il 12 novcmb r e 1846 t - ar si c u stodi � no a S an t'� ata, il lav?r o di co


c pubblicata in qucllo s tcsso
anno.
rt e-S M tin « Ncgli abbozzi d clla Trav i ata chc :­
30 E non Jone
p. 9 (ripubb l. in Mondo tea al e
de Ney le
com ha lct o F. Schlitz e r, lne d i vudia n i, S en a 19.
e t

de ll 'Ot to cen to , Fior i 13,


sizio nc d cll'ope ra s1 sv cl a im�tuoso , }cbbril�. �
m ntre la p enna ticnc a fatic a d1ctro all 1m magin1 2 1 onc,.ii M ac s
ra
�1 cro c pc osicro
g

d i n�ta
i::i: fra'.
en tin o, Napo li : P �c al
,t
1
taoto mcoo Jone come ha c rcduto 9 .1 ,4 p . 1 49 ; si, vc m ch c f ra cama r e poi � q u�
to o qucl
tr ) c

pct D183:' 0- II P u_ 0 t 5 tr ume0 ti


n d i co r cgg c r c ABB ATI II p. 1
d un fiato, n clla sol a lin ca m �odica , scnza un
10

JI Vcdi doc 7 .4
a

I
r

oonchc la nota rela ti ve a ll


. tcrzo a t to, pe r csc mpio, � scr mo ­
a la p r ima v l alla P -
32 Su libretto di Cammarano, rappr cs cn t to per o s � .
To u r de Ne ste .

a o l a d i Fi cn ,to scnza un a ti tu banza ; cd lo


s t
cs so ,
tal
c c
q u
al c ,
nmas to o cll p aru to
»
ta ugo
m

332 La bottega della musica

�:in��t

� °� rip� o�u• in facsimile in C. Gatti: Ve rdi nelle im-
94 • pp. 4-<> •
Capitolo settimo
40 R · p
Secondo intermezzo
B 5 84
!u:'
re �o B���:.}l\:f?o�o �v��
:P
;�::!cl : J :��J: �� �
o e dcl !�011'!10�e ; il gr��e succcsso ottcnutovi la impose
t

'
all at�=� : d� . p. C:�. .pali tcatn I tali
es
. ant e Straruen.

��
£';tft�·
41. s•1 tratta_ d1 V1rgirua Boccabadati (1828 • Torin o 1922) gia citata ncl rcccdeott
o
. tp�:
3), che_5rava cantando al ComuoaJ; di Bologna il tiscardello
. �tone 00 ogncsc) 1 e la Sonnambula.
42 Mar"
�to giov::!;��P�g�Lt& �Jcii�/�:f'
kb�rn:; �\!�� , 1�9%
i nzc

g1a; aveya quindi Cl!D!ato in_ autunoo all Argcntina di Roma in a;::;l�u1J:i e (:rfon p':
avev�
aB
a
r-

sqz:aate, unp�>nen dos1 unmcdiatamente fra i migliori soprani de! momcnto


Ncl pr� o atto: � Si ride�ti 1/1 �cl )'aurora•• dove Flora figura co�e soprano
SOlista all umsono con 1 sopram
La storia della resurrezione della Traviata, promossa da Antonio
• pruru dcl coro •
44 I1finale scco d co�1s pon de al scco�do quadro dcl sccondo atto, che si svolge Gallo, e sufficientemente nota. E storia anch'essa veneziana, che pe­
in casa di Flora • � pnma rapprescntaz1 one il ruolo s ara affidato a Speranza Giu-
scppini .
ro riguarda un altro teatro, quello in S. Benedetto, di proprieta di
4 Alla prima rapp�e s�tazi�ne i ruoli de! Barone Douphol e del Marchese d'Ob"- Antonio Gallo (dal 1868 intitolato a Rossini). 1 L'economia del pre­
gny saran �o sos�enuu n spctt1vamcnte dal baritono Francesco Dragone e da bas� 1 sente contributo esige peraltro che non si esuli dagli stretti rapporti
Arnal d0 SIlVCStrl.
lettcra di Giu seppina Verdi al mu sici sta, del 26 fcbbraio
fra Verdi e la Fenice, e che quindi si proceda oltre la fortunata sera
1g;�i:t!:�fu'5!���- del 6 maggio 1854 in cui la Traviata, per l'occasione ritoccata non

4 Frase aggiunta in calce alla


, .. mtnuta _per -��e 10 scr1ta • a questo punto dcl tcsto. marginalmente dall'autore,2 pote risorgere appunto in S. Benedetto.
41 Ris
49 De. nue1 bolle�tl spmtt • e « Di Provenza i mar, 1 ii suo •.1 Alla Fenice la Traviata ritornera ii 12 gennaio 1856 interpretata da
rn::t i;: � e 8:1 ? to ve , pure s druccioli . Si tratta della ca­
n
lnt
baletta « O mi� rimorso r� a ( ccon ;o , _che purt� ppo � diventata or-
l e e�� �? )ru
Adelaide Cortesi, il tenore Alfredo Pancani e il baritono Giovanni
mai cattiva abirudi ne o�ette . re • ���: �el corrent1.
. rgo .dove era_ gia, stato all'epoca dcl Rigoletto ; dr. cap V nota II
so L'albc
-�<UJo Guicciardi, sotto la direzione di Carlo Ercole Bosoni, lo sfortunato
51 ato m L App e '!dice de lla « Gaue tta di Vene1;.i� •.' Prose sc:ite di autore, come si ricordera, della Prigioniera. Occorre anche aggiun­
Tom =� :rtr 1• ':'0l• .X, V CDCZJa 1874, pp. 288-292. gere che nel frattempo, dopa la ripresa veneziana del maggio 1854,
.
52 S 11210 1a�at �
o 1n �1anc o sul documcnto fcniceo.
53 r,• Locatelli op. cit., pp. 292-299. Verdi declioo alla Salvini Donatelli un auto­ la Traviata stava percorrendo velocemente i principali teatri italiani
,
a£ datato_ 9 ano 1�53, CO?ten�te le prime otto misure iniziali dell'assolo del­ e stranieri: venuta a mancare nell'agosto 1854 la rappresentazione
f.u1_um?• o atto. « G ran D10_! monr sl g1ovane•• nella tonali ta di re bcmolle ma ·ore·
tono sopra n spctto alla vcrsione de6nitiva dcl 1s 54 (cfr. G. B!f:1
vf1i
al Teatro dei Floridi in Livorno (causa la fuga di tutti gli artisti,
an;
,!}_ J
1�au>
a Ira amor e e morte, Tcatro La Fenicc Venezia • S••mone ....... liri"ca ·IDVCma1 e, spaventati da un'improvvisa epidemia di colera), !'opera si rappre­
I:,,vv-1 967, pp. 49 e 55). senta nel settembre successive alla Pergola di Firenze (qui nella ver­
sione censurata, dal titolo Violetta, che avra corso fino al 1859 in
tutti gli stati italiani, eccettuati il Lombardo-Veneta e il regno di
Sardegna), in ottobre a Rovigo, in dicembre a Verona, a Bergamo e
all'Apollo di Roma; nel gennaio 1855 al Regio di Parma, al Carlo
Felice di Genova, al San Carlo di Napoli; in febbraio al Real di Ma­
drid; e via via. La « Gazzetta dei Teatri » nel numero del 6 ottobre
1855 segnalera che a quella data la Traviata si era « gia rappre­
sentata in cinquanta e piu teatri ».3
In precedenza alla data del 6 maggio 1854, doe quella del « ri­
scatto », solo pochi accenni al massimo teatro veneziano si rintrac­
ciano nell'epistolario verdiano: sono contenuti in tre lettere del com­
positore a Piave. Le prime due risalgono all'aprile 18 53; nella pri-
334
ma lettera
(senz d t , con timb r o po tale da
primi del me e) Ve di chie e:
suo teatro?
chi s ra !'im r
s
a

Denari pochi o
r
a

q
a

mol
o
s
« Dite voi. Cosa fa Gallo? come v
ti? Come sono le cose della Feniu
La botteia d e
Cremona, risalente al
l la m

a
k11
us

il
I ino
t rmezw
Secondo ,n e
mcontrato coll'Opcr , a ( • ] mi i pedisce d' cce ttar e quanto
• • m
: proponl. L be o, avre t gia fir mato uno dc i con t ra m C e � SI -
i r
frono da Milano, d a Na , da Venezia, d a Rom a _etc. etc.
a · h

r
· ·
5

0 f
mutt 1
e
33

a p esario? u
t t • P 268)• Le oper e de
poli

(Luz10 IV p. 27 9) Nell cambia il Presidente! E chi sara? pensarv1. •, » ('b"d


c ompos ttore non rescn a o
and

»
?
. a se o nda, in data 17 apri !
Fen .c�; ben du� n \i· - ' per Ve-
la Barbieri Ni ni , in predi ct le, accennando al tuttavia asse nci dal cartcllone de
o ­ �
nezia vengono inclusc m qu cllo d la sta g1on _ 18 .531 .5 4 :r
lla 1

c a per es ere scritturata alla Feni e


la stagione 185 3-.54 che i r e bb ina s il c per
Trovalo-
u co
at a
el

s s a e e • n la Albertini e M iracc, che inaugura trton {a ment e I� sera_ di


gur n
e

Salu rai la ; , S��f.100 (se ne fa nno 2 3 recit e) e l a Gerusalemme ( traduz1one lt -


o :e
e , e le
Trovat r
Ba r dirai ch parmi la cavatina del T rovato �
buona, che io percio on pos li�na dell a J au al
te bi ri

e , a.sua vo J t�r
e

n so ne de vo ca mb iarla. Sarebbe un ��i�


1a p nm a vo1 t a ::
r e
suicii
i

Se m e lcc to d re la d o d/�:�f=l�Id:� ��:


i i m o inio ne perche la Barbieri fa quella parte ! rapp rc:senta t o ""r . ::::
m
i
s
r- .
t

non ci sta bene? E v l ndo p se rm I' r fe bb �


a

� scen a • 8 • seoue m qua r estma un :a


ia

o e p r fa re ii Trova ore c e 1847) chc v J r


la della Zingara B an do ll u ' un'a tra pare t , qu
el­ e
a10

. a e c o n ve ni enze, ne si dica, l ripres� dcl Rigo/1:110. Poche sett ma ne I do


54, ! �l" S. Be nede tt?, I3 r -
a
t
una parte secon­
• "
daria: n dav surrezionc Jclla Trav rat a, cut s e acce ato , 1v1 prece d u ca d a1 Fosca
i

o: e prima , primi sima, piu bella, piu


e
s drammatica, pi
po

or iginale dcll'altr a. Se o
ver


o

u ncan
nn

�enic
nel Trovat o re la p arte
i fossi prima d onna. (ii bell'a
a r e r i rz. D�rante la scagione r 8.54- .5 a a e s e e t u no , m a
della Zi n gara. De resto fa e vff !) fa e s e mpre
ll i a

oi.
.5 t

Difficilment e verremo a Ve [ ... novi ta vcrdiane, le ripre se d art ( I .5 gen nato I8 .5.5) e del .Ma c
e i F
l

n ez i
a ] beth (ro febbra io 18.55). .
os c

Una co a irnportan te! E anu . .


t

s ele [Muzio] amereb 18 .5 ch


ventur o m be scrivere l'ann Ed c giusto a ll'inizio del il m a ss i ? teatro
m
ven ezt�o � t -
alla Fen e: tu l farc st ii libretto. P er combinare que t affaro • 1· I con Ver J
co a si potrcbbe e s ' prcnde i contam
• u ffic1a a r . a r te hte-
c d. pe n qutnta .o pe a L
ic i e

s fare? Cosa d v
.5

o rci fare? P ara n e a a mg o , e da


r

• 1 con o
e scrivc r o nei termini che dir i. [ II M rz a e sc sta' provcnientc da M u co 11c arst con la nuova s1· -
l

ri crc

l AB A TI I . 2 tu di g
a B tuazion e creatas1
t ce

p 41)
e

• a P • g • d op� t fpro �is.a 1• · fuga de 1 soprano Sofia



m

Cruvelli destinata a prota om a emmtm e et Vespri Siciliani, e


ari t

Quanto alla Presiden za


v

, Marzari resta conferm sciog li r il con


1

ato Presid ente agli e di Verd i di


st

ision
g

Spettacoli; quanto a M zi la conseguente dec e tr o co_n_ l' -


u o - gia autore di d e ope Ope
u re: Giovanna l ra e ritorn are n Itali . a e ll o tt o r e 1 8 4
.5 m s c1 tas ne
Pazza rapprese ntata a Br ell i a All fi n d e ' b : t u 1
e

ux s 1'8 aprile 18 1, e Claudia rapp


tata al Teatro di resen­ aveva i n fo rmato Piave:
a
Re Mil o il 7 f braio 1853 - non se ne fara nul
e .5
la: l'oper a d'o bb lig o de ll a a ­ fuggi t !
an b

stagion e 185 -.54 ll Fenice verra scritta [••• ] La Cruvelli c a D ve? II diav o o lo sa! Al primo m?me';:
, •
e

da Pacini (La Punizione su libre t di C P ini a ch an to questa notr• •rn m, o d


ha o to un po t �-.. a ora sotto cappa ne r1 o. L
r t
3 l

to . dr
1'8 marzo 18 4)
.
,
e a in sc en a vero hc perdo mo l to dan aro, ma on 1 mp0mrt a [ ... ] . Ques . ta fuga m i da ii
c n
z
, er

L'interesse della Fe nice in ece diritto di sciogliere ii mio co ratto ed JO non ho la� a�o f u gire l'ono c-
v pe un'altr a opera nuova di Verdi nt n
lm ent . [ ... ] Vene? t f
.5

da rappresentarsi nella ta r casione e l'ho dom an dato for om �ta a io l


s gion 18.54-.5.5 e rivelata da una terza let • m al
tera a Piave del composit ei ­ potro scrivere un'ope ra pe rnov c, ma potrei agg1 us tar e qualcuna de -
ore ( l qua e frattanto, l ca
a

le mic vec chie come


e

dopo aver rinviato av ev o in


a data migliore il pro g ett o di un m� te da � L dro se
l


te::· all!nSt:ffer,o!
ma il 1 .5 ottobre s'era tras
Re Lear su libretto di Antonio Som­ Ella avesse pen a to a me a q t o r a potret occup Per­
n olto

, ferito on Giuseppina a s ue s
c Parigi, dove aveva che non hai m ai pensato a tr v rmi un altro sogett� per ques� mu s a
firmato un contratto con o a ic ?
l'Op r a : e s a ra i Vespri Siciliani); la
lette­ Ri pondimi immedia tamcn t c se se i.d spo _to. e_ sc h - tempo d �parte­
ra e de gennaio 18.54: s si
e

« Non po rei scrivere �


i

l per l'anno venturo a n e E affare che mi premc assai. Ri spond mt unme tatamente qw.
Venezia. Potra dire do a chi o H i d fa ? .
i v e l va invitarmi. Le mie ongratula­ Cosa fai in questo Car nov le? a mo o a r n t m
c a e 1
t

zioni ad (Aug usta] Albe tini


lt

re � S o
r , ed a Mirate, ai quali
dirai per parte po d'occupa i dello Stiffel io bisogne bbe dare ii permess tu no a r:i55troCc h�
mia le cose piu amabili » (A I I II
o facesse! [••• ]
rt

BB T p. 268 . Circa in quel perio­ l


do Verdi r ispo nde anch a A Voi andrete in br odo qu esto inverno c o1 vostro teatr o.
)

ual la com . -
e Francesco Regli, che aveva avanzato
un'o.fferta di contratto da p rte d l Te tr Regi di in pagnia? E le oper e? In ogn i mo
do co n m
te l e e d ra Qe 'e . .
,
a p er t l e o tur , gli ang1oli
e a o o o I I
To r : « L' im - . .
gessi e tc . . . . ABB AT .
i [ ] [ II p 2 7 9]
La bottega delta mutica

Certe domande, in questa lettera, fatte en passant, come distrat­


tamente, potevano hen suonare alle orecchie di Piave come una ta­
cita offerta di disponibilita da parte del compositore... ed e assai ve­
rosimile che il poeta avesse messo sull'avviso la Presidenza della Fe­
I Secondo intermeuo

zione inesorabilmente presa di non leganni piu ad epoca fissa, ne per


scrivere, ne per mettere in iscena. Io sono o�a cosl oppress? � la�oro,
337

ostacolo... ma se devo esser franco, il principale ostacolo e la determina­

che non so dopo )'opera di Parigi, quando rru verra la vo$(ha dt scrtvere_
una nota, ed e peroo che a Napoli, a Milano, a Parigi e ovurnque n­
nice perche sondasse meglio le intenzioni di Verdi. Se non che a spondo come a Venezia, ad onta ch'io s1a sensibiliss1mo all'onou:vole e
meta novembre la situazione si capovolgeva con l'improvviso ritor­ gentile insistenza, colla quale vengo sollecitato a fumarc un contr�tto.
no della Cruvelli sul palcoscenico dell'Opera... e il conseguente riti­ Voglia dumque pcrdonarmi, e farrni perdonare _ �uest<? �o �razte alle
ro da parte di Verdi della domanda di scioglimento del contratto. buone ragioni che io gliene ho date e crcda at senumentl di sttma e_ gra­
Alla richiesta del Mocenigo il compositore non poteva pertanto ri­ titudine colla quale ho l'onore di dirmi Dev" Serv1tore
spondere che nei termini seguenti: G. Verdi
(275)
Trascorrono circa nove mesi, la prima parte dei quali vede Verdi
Preg.mo Sig.' Conte
Parigi 14 Gen: I855. impegnato nella composizione e nelle prove dei V espri Siciliani, che
La squisita gentilezza calla quale Ella m'invita a Venezia se non mi vanno in scena all'Opera il 13 giugno 1855, nonche in una ripresa
sorprende, mi lusinga moltissimo. Duolmi sinceramente dover risponde­ piu accelerata del progetto di un Re Lear, al cui libretto sta sempre
re a Lei Sig.' Conte quello che risposi e sono costretto rispondere alle attendendo Antonio Somma. Dopo i Vespri Verdi non si muove da
presidenze d'altri teatri: che mi e impossibile fumare alcun contratto, sia Parigi se non per un viaggio di una settimana a Londra in lugli_o e
per qualche mezza parola gia data, sia per la determinazione presa di non per un periodo di riposo trascorso fra agosto e settembre a Enghien­
voler accettare d'ora in avanti nissun contratto a giorno 6.sso. Diverse les-Bains. Giunto l'autunno la Presidenza della Fenice - formata dal­
circostanzc m'hanno convinto che questo legame diviene talvolta gravo­ la triade Tornielli, Mocenigo e Mandolfo - rinnova, tramite Piave,
sissimo e per interessi e per salute. Io non dimentichero giammai Vene­ i contatti con ii compositore per invitarlo almeno a mettere in scena
zia, anzi spero e desidero poter ancora dare una delle mie opere col i suoi Vespri Siciliani, che nella versione italiana « auto-censurata »,4
Conte Mocenigo Presidente della Fenice -
Creda Sig" Conte a tutta la stima e rispctto col quale ho l'onore di dal titolo Giovanna de Guzman, si dovranno rappresentare alla Fe­
dirmi nice come terza opera della stagione 1855-56. Il 25 novembre 1855,
Um0 Dev0 Servo sempre da Parigi, Verdi risponde sul momento a Piave:
[ ... ] non e impossibile che io possa venire a Venezia. La proposizione
G. Verdi
di venire a mettere in scena i Vespri potrebbe convenirmi se non m'im­
Pochi giorni dopo, in seconda istanza, anche il nuovo Presidente pcdisse di ridurre Stiffelio. Perche non si potrebbe dare l'uno e l'altro a
agli Spettacoli Tornielli tornava a insistere presso Verdi, presumi­ Venezia? Credo anche che potrebbe far giuoco all'Impresa. Io verrei pre­
bilmente con nuove proposte (minuta irreperibile nell'archivio fe­ sto a Venezia, monteressimo i Vespri, e per ultima opera lo Stiffelio ri­
niceo); ma ancora una volta il musicista era costretto a rispondere dotto.
con un cortese rifiuto: Parlane alla Direzione: se le conviene e affare concluso. Mandami due
parole di contratto. II compcnso che farai mettere sara di 20 mila L.
(276) austr. [COPIALETTERE pp. 183-184)
Sig' Presidente Torniello!
Parigi 16 Feb: I855. Ma tre giorni dopo e lo stesso Verdi, riscrivendo a Piave, a ricono­
Per quanto sia rincrescevole rispondere sempre negativamente a pro­ scere come impraticabile la proposta:
poste lusinghiere, pure io sono costretto ripetere a Lei, quanto gia scris­
si al Sig" Conte Mocenigo: cioe = Che io non posso accettare l'onorevo­ Parigi, 28 novembre 1855
lissima offerta che mi si fa di scrivere a Venezia. Diversi progetti fanno [ ... ] Se Venezia fosse a Nizza e vi fosse il bel clima di quest'ultima
La bottega della musica Secondo mtermev.o 339
citta mi fermerei una ventina di giorni per ridurre insieme a te lo Stif­ tuale compagnla. Del resto non un pezzo e stato camb1ato, non un pczzo � stato ag
felio. Cosl sara ben di.fficile che io venga a Venezia. Per mettere in scena giunto O levato non un idea musicale e stata mutata Tutto quello che esmeva per
i Vespri tu sai quant'e la fatica che io faccio alle prove, ed il compenso la Fenice esiste'ora pel S Benedetto. Allora fece fiasco: ora fa furore: Concludete
Voi!!. » (Autografo: Accadem1a Nazionale dei Lince1, Roma). Verdi aveva perfet
per quanto fosse grande non sara mai adeguato alla fatica. Se ci avessimo tamente ragione nella sostanza, poichc !'opera rLI!1ase t� quale n�lla s�� strut_tura. �I
pensato prima, si sarebbe potuto forse fare due affari in uno, vale a dire: confronto con la panitura primitiva, conservata m cop1a presso I archiv10 feniceo, rt•
mettere in scena i Vespri, e ridurre Stiffelio che sarebbe quasi opera nuo­ vela sl « alcuni trasporti di tono • e « qualche puntaru�a •• ma an_che quakh� per­
va. Ma ora e troppo tardi. Scrivimi dunque quando presso a poco tu po­ fezionamento, se non mutamento, di idea muszcale: vcd1 ad escmpto la melod1a del
soprano nel concertato finale de! secondo att<;>, o, ne! _duetto V!oletta-Gcrmont, an­
tresti venire a S. Agata. [ ... ] cora la melodia del soprano alle parole « Ah 11 supplmo e sl sp1etato » Su tali mo­
P.S. Ti mando sotto fascia la descrizione della mise en scene dei Ve­ difiche vedi comunque BUDDEN II pp. 125, 140-162. . . .
spri. E bellissima e leggendo con attenzione quel fascicolo un ragazzo e 3 Cifra, questa, da accogliersi con molta cautela; da un a�iento spogl10_ �e1 �•omali
buono da mettere in scena.5 Se i Vespri si cambiano in Gusman non hai tcatrali dell'epoca risulta che a tutto settembre �85.5 non plU _ d1 16 team 1tal1a01, ol­
tre ai teatri di Madrid, Vienna, Cadice e Valencia, avevano gta rappr�ntato la Tr�­
che da cambiare i costumi. Ma la mise en scene deve restare. [ABBIATI viata. Rimane tuttavia un largo margine d'incertezza �el C0'!1P�to, _ rtguardan� In
II pp. 315-316] particolare le rappresentazioni avvenute nel frattempo ne1 team. mmo� della perusola
iberica: sembra infatci che gia nell'autunno d� 1��4 l� T_rav111 _t0; s1 rapprescntasse
nel teatro di Gerona da parte di una compagma lmca 1tal1ana mnerante. .
I1 20 dicembre r85 5, dopo un soggiorno di due anni e due mesi, 4 Lettera dcl 6 luglio 1855 di Verdi a Tito Ricor�: � Oggi ti _ ho d _ iretto la partl•
Verdi con Giuseppina lascia Parigi e rientra a S. Agata la sera del zione [ ... ]. Le parole scritte in rosso sono le parole 1talian_e che 10 �1 � poste_. [ ... ]
6 So ora cosa vuol dire traduzione, e compatisco tutte le camve �raduz!oru che cs1stono
perche e impossibile fame una buona - II fatto scelto c sto�co; VJ saranno ancor_a
22, dove attende che Piave lo raggiunga per porre mano al rifaci­
mento dello Stiffelio. I1 quale Piave deve pero prima occuparsi della alcune parole che forse la censura non ammettera e le camb11:rete; ma credo ?le ii
messinscena della Giovanna di Guzman, la cui prima rappresenta­ sogetto possa essere ammesso. II titolo che avevam<? scelto_ pnma era . Maria�' Bra­
gam:a ma al nome di Maria ho pensato di sostiru1te Giovanna; cgli e peroo -�
zione veneziana ha luogo la sera del r6 febbraio 1856, e quindi di nello sparti to troverai Maria, e nel libretto Giovanna. [ ...] • (Autografo: Archiv10
quella del Pietro d'Abano di Giuseppe Apolloni, che va in scena 1'8 di Casa Ricordi, Milano).
5 Si tratta della disposizione scenica stampata dall'O�ra di Parigi: Collect�o de
marzo. II ro marzo, confermandogli l'incarico, Verdi scrive: �.
Mises en scenes redigees et publiees par M. L. Palianti. N. 35. Lu _ Vepres �1ci/11m­
nes, Opera en cinq actes, Paroles de MM. E. Scribe et Ch. Duv�ryrze_r, Mu�1que de
M. Verdi. Ne esiste anche una traduzione italiana, stampata da R1cordi, relaava pero
Credo che tu a momenti sarai libero e che verrai subito a Busseto.
Prima pero di partire, provvedi tutti i materiali necessarj per fare questo alla Giovanna de Guzman.
6 Lettera di Muzio a Tito Ricordi del 22 dicembre 1855 da Alessandria: . .
cangiarnento allo Stiffelio. Tu sai che qui non vi sono molti libri, ne una Verdi
grande biblioteca. Provvediti dunque. [COPIALETTERE p. 185 in nota]' [ .•.] « gode di ottima salute cosl pure la Sig.• Peppina; j�r.i se�a alle I� pat!"l J>C:f
Piacenza e questa sera sara a Busseto » (Autografo: Arch1v10 d1 Casa Ricordi, Mi­
lano).
7 Del rutto inesistente la « gita fuori programma », data per avvenuta da ABBIATI
Da questo momento, con l'andata di Piave a Busseto, ha inizio la
II pp. 350-351, nel mar.ro 1856 per presenziare alla Feni� e a una ripresa della Tra­
cronistoria della quinta opera veneziana di Verdi: ii Simon Bocca­ viata (peraltro andata in scena sin dal u gennaio e �eplicata per altre sole . quattro
negra. sere). L'Abbiati si basa su due lettere di Verdi a P1ave assegnate dal Luz10 e dal
Morazzoni al 1856, ma che in realta, come s'e gia visto nel capitol? dedi�ato. �•AJ­
tila, risalgono rispettivarnente al 9 e al 12 marzo 1845. Puramen_te lillilla8ill:3n infin�
sia la sosta a Milano con Giuseppina durante l'ipotetico viagg10 a Venezia (_Verdi
rivedra Milano solo nell'estate del 1868, dopo vent'anni di assenza!, come egli stes­
so scrivera a Escudier ii 9 luglio di quell'anno: « N:ll� settimana �rsa fui a �a­
no. Eran vent'anni che non vedevo quel paese » [B1bliotheque de l O�ra, Pang1J)
sia i preliminari dcl contratto per un'opera nuova affrontati direttamente a VcnCZLa
1 Sulla « resurrczione » dclla Traviata vedi in particolarc ABBIATI II pp. 269-273. con la Presidenza della Fenice: questi preliminari saranno stabiliti, come ora vedre­
mo, a S. Agata tramite Piave.
2 II 26 maggio 18.H, scrivcmdo a De Sanctis, Verdi osscrvava: « Sappiate addum­
que che la Traviata che si eseguisce ora al S. Benedetto e la stessa stessissima cbe si
csegul l'anno passato alla Fenice ad cccezjone di alcuni trasporti di tono, e di qual­
che puntatura che io stesso ho fatto per addattada mcglio a questi cantanti [soprano
Maria Spczia, tenore Francesco Landi, baritono Filippo Coletti]: i quali trasporti, e
puntature resteranno nello spartito, perch� io considero l'opera come fatta per l'at-
Capitola ottavo
Simone Boccanegra

Alla fine del marzo 1856 Piave si reca da Verdi a S. Agata prov­
visto dei « materiali necessarj al cangiamento » dello Stilfelio, ma
anche con l'incarico espressamente affidatogli da Tornielli, Presiden­
te agli Spettacoli della Fenice, di trattare con il compositore la pro­
posta per un'opera nuova da rappresentarsi nella stagione 1856-57.
L'appalto di quella stagione era gia stato assunto, con un contratto
quinquennale firmato il 17 aprile 1853, dai fratelli Luciano ed Erco­
le Marzi, i quali sin dall'aprile 1855 avevano proposto le scritture
del soprano Luigia Bendazzi 1 e del baritono Leone Giraldoni,2 e in
seguito quelle del tenore Carlo Negrini 3 e del basso Giuseppe Eche­
verria, scritture poi approvate dalla Presidenza (lettera di Tornielli
all'Impresa Marzi in Mantova, N. 209 del Protocollo di Presidenza
del 1855-56, in data 17 marzo 1856). Mentre la stagione 1855-56
si sta avviando alla conclusione e Piave si appresta a partire per Bus­
seto, i Marzi propongono quale « maestro d'obbligo » per la ventura
stagione il compositore torinese Angelo Villanis,4 appoggiandosi a
una lettera del maestro Giulio Cesare Ferrarini che informa sul buon
esito ottenuto dall'ultima sua opera, La vergine di Kent, al Teatro
Regio di Torino il r 0 marzo di quell'anno. La Presidenza, nelle per­
sone di Tornielli Presidente Anziano e agli Spettacoli, del conte Mo­
cenigo Presidente all'Economia, e di Giuseppe Mandolfo Presidente
alla Cassa, si riunisce tosto - e il r6 marzo - per decidere sulla pro­
posta dell'Impresa:
(277]
N. 354.
[ ... ] Ritenuto che le imparziali relazioai avutc sull'esito di quest'Ope ­
ra non corrispondono alla relazione del Ferrarini, che anzi si e rilevato
come quest'Opera sortissc un esito assai mediocre.
Visto che anche i Giomali, i quali ordinariamente sono inclinati alla
34 2
t1 ia e a m usc a
o e Simone Boccanegra
l ode, died e ro in c om p l ss Lt b d ll i
o r az io poc ul s ghi u s 343
d ni
e o u
ere s ll'e ito di q esto ti p
lavoro del Villan s in Cer de! suo vivo intere s a e s es s
mn to la Presidenza le a n ci a l' e pr io­
i
Visto che anche la l t ne d llta a p iu n o n .
e t t za
se i a r i c o s c e n
e tiera del Ferra rini non e tale c e possa
re pienam ente l' h giusti ca­ enezia 2
Maestro il qualea ce
ce t taz ione del Villanis a preferenza di qualche a6 o V 3 Marzo 1 8 6. 5 To rni
d de de lavori che otten ne o un esito piu gener ltr elli
cresimato dal pubb i li o r alrnente
fa o
v re
, co me sarebbe iJ Maestro Pe
nti c comp a n a
del Ma rc o i
V sco , e dell'O r a s c itta or ora al Teat trella auto re Pe ;·�� r ma del Maestro ell a potra assicurare che la g i c comper
Milano col titolo l'A s sed i dipe Lc dar 5 l q ual e ro della Scala sta come gu
tenne un favorevole gi do o i , a come me it mus cal e in ­ s e e .
u iz r o i ot Pri ma donna soprano a ssolu to Luigia Bendazz1
Per tutto cio non si pp i v ii Pn o T n re
a r oa Maestro Villanis [...] e o assoluto Ca o e r ini
rl N g
m
[ ••• ] richiama t a Pnmo Barito no as soluto Leone Gillardoni sic
l'Imp
se di Marzo a termini d rUes' a ta propo ddrre a ltro Maestro entro il corr.• m ­
c n to e
e ar . r 3 uin q uennale d p palto. Ba s so Pr ofondo Ec c eve rla
[ ]
. o tr ta q h e
.
[.. ] ' a Tu tt e l e e e arie s onda
c s s ti p ra it com r ima i
N° 30 n Co
Venezi a r6. Marzo 1 8 5 i s omin p r in ec
6 r u
t ni
» r 8 Coris e Don e
Le considerazioni della e
P s idenza se mbran
tare conil mae st ro Pet e llr a ; o un tacito invito
a trat­ i i
e il 27 marzo, come si ricava da �na lett r a
P ave arr va a Bus s to
e
r e i M rzi si regolano di conse
viando le trattative per ll a
u a so ecita scrittur
guenza, a v ­ d Ve rdi a Ce sari no_ De _S�nctis del 28_ma�o �856: « Ien t:si:I
i
e
mitano Tuttavia nli a del compositore paler ­ q P ave per ca n g1 arm1 11 sogget ?
Ap ile t»o (d1uSttlfeaf cc] e qu�
lto [...
u l i
. Tornie ,
Piave a Busseto e nella l si a conoscenza del prossimo viaggio feli sara fin i ver so il 20
l

t o o � ou � . 0-
de
o
u nga di poter finalmen di nale dei Lin t ,o r A gr : A 1
te scritturare Verdi
si rivolge al libret tista , cei Roma). L'indoman i del suo arn v o P1ave g1a � or­
a o
dare in proposito le int nz n io
me della
i d l u
Pres i deinza e r nv a o s n ­
n e o p : p i it rl a o ma Tornie :
e s os lli
te
(278 [27 9)
)
N.0 36 4. S.' Cavaliere
Egregio
AJ S[ig :) Frances o M ria
Pi v Bussetto 28 marzo 1856
a
Nella circostanz a, ch' lla i a e A pph ena qui gi unto non omm si di far leggere a Cavaliere Ver� � fo­
c

s r eca a Bussetto la Pre sidenza i l


metter e a contribuz i o e inten e di glio c 'ell a si com p iacque indirizzarmi il 23 C.'", e quan�nqu e egli nfu �
ne il su at taccamento per !
o questo Teatro. - d g sclda prendere im p egni a tempo 6 sso, quantu11:que voglia or� occupar. 1
a l
Corse gia un carteggi o l cel
accordasse al la Fenice la co p ima eb re maestro Verdi per ottenere, che e u s iva mente dello Stilfelio (che intende modi6carc od anz tramut
6
t

p rodu zion e dell'Opera c 9:£e


r es e della Battaglia di Leg11ano,1 P :C non sa r�bbe
vere nel l'anno n
i corso, a n o ns i r iusd nell inte he av se a scri­ fattorol ar g omento )
in alt W ne
Valendosi dell'amiciziam, h ' nto. - a i e no dall i 'alJestire
forse, un'opera nuova da �arst come_ ulttma l­
terminarlo ad accorda r e c e la lega al di stinto maestro ve da ella di de­ la futura sta g one di carnovale e quadragesima. Egli pero ?estd�ra sapell e
il piacere che farebbe al auques t o Teatro la prefe r enza - Gli rappresenti
. se codes ta impresa sarebbe disposta a _fare qualc�� modifi�o ne ne a
p bblico , al l'im e s , ed i
compagnia. La prego qu ndi di subito nscontrarrru m propastto. , .
favore, e procuri di ott ri po pr aim alla Presidenza un tal
rn
en e e una s s ta ti a b vis imi t re
M'e duopo informarla chc p assando da Mantova seppt dal S. L a­
uo
mini. a va s e ­
pe gn re
no Marzi Impresario che gia e a lissa o il maestro Petrella pc� 1 opera
Nell s peranz a, ch' ll a rie r t :
a s ca a 'int ento si osp nde la s d'mio ligo chc peraltro avrebbe molto gradito che interponesst a 1 oper�
ll bb
e celta del mae­
stro pe r la nuova pe s e
O r a d'obb i go. - Per cui la si in eres a pr b e s;o l'egregi o M.ro Ver di , perche a cio nulla avrebbe os , anzt
l t to
nicare la risp o sta che ra e t sa a voler comu­ n e be u v
v ott nuto dal Cav V erdi col sare ven�to maggi�r d_ecoro al �ea�ro. Ora dunq e ado coll�ots
bile sollecitudine , onda l caso n are • ec arla maggior chepossi­ so cor ere ad rnlfor mar c il S ig .' Marzi di quanto le ho sopra cspos , :i
ri
provvedere altrimenti. e a no ri t dar le n ess ie pr ti anc h qu e to co s en so d
a per e s co n ello stesso Amic o er�.
V .
reb be oltre o ni modo gr d to te r co
Mi s a g a i po mbmare a v an tagg.io d -d
LIi 5,mo n e B oc ca neg ra
3
44 bolleg• de/la musica
la Fenice questo aff re a cui ar den t em te sp i tutt le m rci fosse fin to immanca bilm c nte ve ro a fine di i,vugg10,
._ •
r
pc rche mi rc-
a e ri i l
scene italiane. n a ran o e aggio stas�c temp o a scrivcre u n 'ope r a nuova nel Carnc�ale pro_s 1mo - .
l lec it Bar d r C !o 1
In attesa quindi di r ela ti o ri
scon r o pregando Bisogna dumque che \' Oi so ate a c m gru c - gi�

agli altri degnissimi di lei v collegh i i t sens i dell rrula di pe gradire in unio e
n­ sogct to ovo. ... a wontac lc 1cr meet,
a a ris s o rvan di nu ) [ Autogr fo: Accadem 1a
za mi dichiaro [con] ogni consid az .i e t to a s se [
e r on Roma]
Tu
t to S o Obb Servo
u 0

. a e Ai li o z :
All'Egregio S.' Ca .re G.B Tornie ll F M. Pi v F.l R n i
v . o.
Ho tardato a rispondcrc alla pregia!a Y Sttj ?cl 7 �rche pensavo
potervi dare una risposta dcci va; ma I m1e affan non 1 h
<;>
Alla lettera « ufficiale » Piave e accl de , permCS:
n u per almaPggior i i 1 9?°<;>
« riservata » rivolta « �cnza guanti » non bena, una
i d ch arezz so, ne lo pe mett o n o anco r a. Per perdce
r r m cn o tempo, gra��1 ncl hc
r es e al­
, sl �apere intant o in qua! mc s c dovrcbbe ��re rap pres cntata
Fi-
l'« Amico» Torniello: t ope�•Is c
� vreb�
cn
a
m1 domandatc, e quali sarcb�r o g it ru m c c
h
r_ o
o �
[28
0) Da tcm una ris post a so cctta ... A u tog ra fo. v 10
di
� ,
en i ll [ ] [ A rchi S
r z e
Car o T orniell Riserv taa ]
o
­
Bussctto 28 Marzo 185 Il 3r marzo Tornielli risponde a Pi v a e e in pari tempo si riv o lge di
Scrivo a l'Amico c senza
l

gua ti, poiche so chc i pocti d e bbono s crivc6 ­ o


n
e e e
r alle
c presidenz c coi guant Bianchi.
i i
T confcrmo l'unita let cra, ­ ret tam ent a V rdi. A l c mpositor :
sicur o che vcdo c sp e ro t e ti as
pro (281]
bab
ilissima a venuta di Verdi nel prossim
carnovale. E gli sa di Petrella, poiche l di o
non ho potut otacergli la lui N' 377
scrittur a, c [sic ] cio no n gli fa p
un to os acolo.
Rispondimi dunqu c al pi u p r es t Al S' Cav• Giuseppe Verdi
o c a che Marzi m dichi in Bursetto
sione i1 limi c cui potrebb e giun t f i ari con preci­ C cbre Maest ro di M usica
cl
.
t . Ripeto purche siate dispo
ge r e
h,
chc modificazionc della Com sti a qual­ II S' Piavc con lcttera 28 corr partccip� a q ues�a Presidcnza, c ells 0
pagnia, ch'egli ora on alicno da ll' r re o
chc debba consistcr , l'affarc mi pa r n vu le indicar m
o non sa rebbe ora affatto a on sc ntt c a scnvc una u �a �
cc
e co mbinabilc. i in
Nella speran za po i che tu non ra da pro dur si sullc sce e qucsto Te at or nell a vcntura 5tagtonc
pros guirai nel diabol o prop
i
e
n
f armi cappellarc fac ci o voti perche c osto di Carnovale , e Quar esima - di
. .
cacacontinui a tcncrc lo sccttr o d ' t nelltr a sed uta del 6 p.v. i1 mio Cara­ La spcran za di potcr f ar ammir n c in det ta stag1 nc_ un nu?vo la orb­
o
e ali spettacoli dclla ost r d o
Buondl. Salutami Alessandro sta san ea c cr cdimi e n ra Fenicc. dcl suo in gegno , che torncrcbbe gradits simo al pubbltco e di_ndon u
i

, o s e
mpr lla P
bia utilita c dccoro al Tcatro, e di so c rc a re e a . , l a
m o iac
p
m
T o AfI'> Amic ' al SI. � cliffi
u o quale nu a tra scurera i qu a nt o se a • 10 T -J.,Cl' per app1ana • e qu s1as1 -
F. . Piavc ll d r
M colta. -
Egli e appun o ncl des.1 de n.o di. infl . . a de ermmarc • l'Imp resa di ac -
In quello stesso giorno t mrc t
28 m arzo Ve di scrive cettarle chc la Prc dcnz a la p ga a vol li f rancamcr e fa rc
r due lettere: a De �ffino�cc_
s rc
Sancti perche solleciti il c lrgi r
s poeta Bardare a trovare
un nuovo argo­ le sue �ondizioni. -i E prccisam en tc qu a sarcbbero _e � . alizioru,
mento per il rifacimento della ch'clla des ide ra nclla Comp a gnia. Essc ndo tut te le para. prrnap state
B a ttagli a d i Legnano; agli impresari
scritturate in csito all'approvaz io nc o tt enuta dalla Stag1one apbal tantc,
F. lli Ronzi in Firenze per avere piu p eci i
proposta per un'opera nuova da rappre
r se nformazioni su una loro
se arsi
n
t alla Pe ol
rg
a.
A e non le sara forsc facile ottcncr ca m biam c nt i da ll
'I
mpresa � Nu 8
. - �&£ 0
Sanctis D la Presidcnza v s prov c r n
: i i a cl d es id er io di vcdcr scco conciliata ogm
renza. -
[ •••] questo Stiffclio sara fc . erazionC'·
Gradisca frattanto le assicurazi ni d clla p iu scn u ta co i ns
to
fini verso il 20 Aprilc perche io non avro 'd
a fare chc divcrsi Recita tiv i c o
due o r t e pczzi nuovi. Voi sapete chc
subito dopo, voglio fare l 'istcsso lavor per la Batta g lia di ugna no dopo- , o .
Venezia 31 Marz 1 8 5 6
o e vor Torniclli
Simo ne B occ a n egra 34r ia
A Piave, raccomandando « eloquenz a » • o ni ielJ la p op 7
pe c i tar e
men ti » alla comp agnia di canto g ia sc ri t urr av c dip «l mvitali
ia cam b ­ Pochi giorni dopo Lucia no M . arz1 � nf erma a Tor r
t at o az circa iale r
question d '« interesse » : accettazion e della sc rittu a
r d1 Ve di:
i

[28 [283)
2 ]l
A S' Francesc o Mar ia Piave in Bu ttsu o Fratelli Marzi
In es to a quanto ella partecipo Appalta tori
i co n l e tt era 28 cad• marzo, qucsta P
sidenza scrive dire ttamen te al m es
o C av• Verdi pe i rc­ Del Gran Teatro la Fenice
a r mpeg n arlo a far
conosc er i cambiamenti che de s d tr
i cr a Mantova 4. Aprile 18 56
e compa
lla
n e gnia . -
Ella sa che gli artisti scr it r ti Pregiat ssimo Cavaliere
tu dall'Impresa, cioe prima donna i fav.• su a 3 - p.p. [ ..)
r c, bariton o, e basso profondo
a , tcn
o­ Rispondo oggi soltanto alla �
fur o no appr ovati dalla stagione appaltan­ Ella fece ben ssim di scrivere a Ver di com e
sc rtsse, e a d _on_ta ch e
t e, la quale non pu o n diritto •
i o
p e t r
d e
za v cam ­ o Petre lla ove la cosa sia con
� u
r en e per co eg u
l
itali
ns
i e n gia sia fissa t ,
igli bil
a e, en e pre?
biamen ti. - c
Nulla men o, ove qu e ti non deremo a n e Verdi, es sen o verissim o che este rna 1 al ;. ave �
i t e m1 o
s fossero tali da imporre tro po gravi sa gri ch d
fici, a Presidenza si riprom ette p ­ desiderio.
l , c e l 'Impr esa calcolera il vantagg
reale, che gli procurereb h s
uni co a n e e c ontra tto
be un no i l propos zi io Petrella. [ •·· J
o
me colossale com'e que o s Le ano
Verd i , e fara de! suo meglio ll de! e tro Luci Marzi
p er s
a sec da Ma
on rne i d esiderii.
Ella deve dunque usar e ind rl
di tu ta la sua eloq uenz a
t
r
tare in proposi o e esig enz e al m no ibil e. pe u o a limi ­ di Tornielli arrivano a Busset oil april c. quel gior­
t l e po s s - Le lettere 6 In
Quant o all'intere s e la res idenza e
s P
i
i:
l'Impres a apprez z i il v a ta g
v e estranea.
n g io di a vere fra' s
i
- Ma per quanto no Verdi scriv a Luccard
u o scritt urati il celebre
Maestro c difficile d'indur la bi [ J Piave e qui. Noi cerchiam o insiem e la manie ra di trasformare
a fare un'esi zione. - Posta nel bivio di
offrire piu che cssa non domanderebb e , e di Cosl come e sa ra sempre u n ostaco lo pe le no�t�e.cen su �eJ··· :
£°�
r
i
Stzff;iio.
l
maggiore de l'indispensabile; ov e di f a esporsi quind ad una spesa Dopo faro lo st esso per la Batta glia di Le an o. [... ] F�t1 que5t1
l
'
re un offerta che non venisse
gn
vr o
accettat ,a cd influisse i , mi occu p
che non saranno per me lungh
o
a men
omare r di co a p1u graye e a ­
e

:1-
la buona disposi ione de! Cav s tJ
deve prefcrire che ques t'ulti m o manifesti z • Verdi, cosa, vale a dire di scrivere un'opera nuova pel Carn evale_ p�oss imo: non
le prop rie idee per poter bil
lanciare [segue una parola illegg ibile] re s l ­ so ove si dara. Ho diversi progetti sul ta o _o,
v l
e fra ques ! 1 aP<;rtura
t
'
ll
gon o c o a o d ell ap­
palto az i ne m s e s1 far a u n a co mpag ma a m
.
pecu la Pergola a Firenze potra convince r .1
Tuttavia c giust o che di o n i o i e . etc ... ...
a re c o
il Maestro Ve r non a vanzi v una domanda di­ ' ed tc I TIA · 3.5.5-3 .5 )6
rettamente. -E pero sar e bbe utile mi lt d iz n [ ] [A B B II P P
, che non come incaricato d lla Pres ­
denza ma com e amico de! m es o e i elli
,
del te atro, e lla procurasse di a t r
, e nell'interesse de! miglior
servigio Verdi� dunque ancora indeciso; non rifiu la pro
ta posta di Tor "
con sc r ee a quel correspettivo dovrebbe ob­
:hl
p t�a coli , � a e de
Se
(nel fratte mpo riconfermato Presidente agli
) n_i
blig arsi l'imprc sa per produ rre o
a Te atro la Fenic e; e piu rilas la nuova Opera non meno di dodici sere tempo per valutare bene tutta la situazi�ne. La n pos sta di i v ea
l
cia
re
all'Archivio del medesimo copi
a del­
P a
lo sp artito col diritto di ri produrl succes siv m nt nel ea r a carattere nte ocu tono :
non in altri.- o a e e t t o s tes so; Tornielli e infatti i rl
e
Conoscendo anche indire ttarn 284)
nte le idee d
za indurrebbe l'Impre sa a fa e e Cav• Verdi, la Presiden­ (
re un' fle t . Ella! , ch'ebbe il Sig.' Cava r
Egregio lie e .
r a merito di dar
vita a questo affare, s dia anche o eU La favorita su a de! 3 1 pa .s0 mi giun se il 6 c.• e ques a 1;111a _ o n ? par-
i q u o di procurare alla Pres denza il t
mezzo di condurlo a compimen to e s d ll se ti i tira che domani, e cio grazic alla c � lle com uru caz1oru .
!
( !!)
el rita e
i as s cur i e a p
i iu
, n ri co no­ d
scenza ta Tanto premesso a giustificare il ri t a rdo della pres nte _debbo annun
. i per non poter
7
Venezia, 31 Marzo 18. 56. ciarle Ia dispia cenz a di Verd dare dec1�a rtspos_ta al_ gen­
lielo un
n n
tile di lei foglio. Qualchc altra
tra t v anc o r n_so ta
a o l
tati
g
Torni elli n

a g�
a e
disce. S reb be quindi i util parlarora di mod ifi caz1o ru dell co mpa rua
u bo1ttg11 dtl la musiu 349
Sim o en Boccantgra
ne sulla c omp agnt.a
e d'al trc pretcsc e bisog na rim ette rc l'affarc a piu 10 q uesto periodo, po
p otra convcnire , alla nobile Presidcnza ed ta , sc pero allora chiesta di un'opera nu? va posito di dare fi.
r di

tutta o babilita al pro


Io pe raltro contin uo semp re all'lmprcsa.
a spcrare p babile la
e
di canto da co legars1 con
l
itore tie ne aper t e alcun e
affa r , e mi sorride l'idca d'averc contribuitro a ta1 n v riusci lu tatro di di questo nalment e ii Re Lear: a ta� ��e -r 1
c�:f:Ya Fenice d1 Venez ia, pa ·
o co e­
ste cclebri scene. uo o s t trattative, con 1� Pergoli d�fir:nz r; con ii qual rtl
e
incorso un co ­
11 S. Car O m
Gradisca colarmente con
e

Suo Um Obb0 Scrvito �gg to ( edi ii d cumento che segue


.
F an a m � �
cesco M• re promesso vali do fi�o
o

� mfor�a � Sanctis. « Quest'anno e)s­


0

ve
Busseto 9/ 4/57 [ sic] r Pia Tuttavia il 22 aprile Ver • a
All'lllrno S.' C .re Tor niclli sendo io in Italia avrei potuto bentss1mo scrde tvere r apoli, m
a i'mpoep ib
ss ile qualum il -
Presidcnte a li g Spettacoli del Gran T trca o la cni . Cotreau ren
F ce contratto che 1, impresa ha con R
que affare meco,. (Autografo�.B'bl' a Na zionale dei Lince1,
eezia
V n t totec orelli socio-segretario delo-
ma). E in �ari dat a sponed� . •� T ­
u: quali ac�etterebbe di far ra
ce
Questa letter a non pervien e in
o
l n t �.
tempo a To elli causa l'impresa di apoli, econ lZIO p­
ni
una sbada­
taggin e di Brenn ,a come s i apprend e d ll ar se e mi iv dell p resentare a N ap li il Re Lear ne mv
11 erno del 1g 7, condizi ni ch .
o
a e nt s s a 5 p nto che es1
o
stesso Tornielli gu o re acco I 10 :t: a questo u
gia prevede non potranno esse
(285
:
apre uno spir a glio nella trattauva �on
e
a. enice
F
a e
Pi v a
T
r
To ni el li
Carissimo Brenna!
)
o o, r ss o e d1 r :
due g iorni d p pe com m i i n V di
Le scrivo unicarnent e per dirl ch Zcrman 16. Apri le 18.56.
e, e av ndo r i evuto anche (2 8 6
)

una lettera dal mio Agente d i c c questa sera


Adria mi venne rirnessa quella tal ­ Si .'g resi ent e Busse o 2 april e 1856
ters, che Ella con poc o acorgirn ento non let P d ! t
, o prev idenza mi ha rimesso che ora no potr ei ipe-
4
la volta. Non fu ccrt o g a e a qucl­ e lo sm rrim � t ,
o d una rru • J \ n r
M ' i ncresc a
i
re ol r la s a p ra tica di canccllare nella lettcr � r;t :
r

la dirczione Venezia sostituirvi qucllu a di dr v e co a


n
ia, a tere, per non a erne cop1a, .�sso s di
piu che in
senza sovraponer vi la nuova marca . Cos l A
, o rimandarla alla Posta
e lo dico per comrruss1one d1 V
�r di• q akh
a nata certo una confusione quella ; . to di lei pe
e Dio sa dove quell a letter a sar a and ta as fra inir e. , Egli e dolente di non poter dare d:<=1 a m�sl� all'tra s
invich irca all r
sta a l l Ufficio Postale di Ve n zia a Io credo che sara rima­ F c , ec a
' e come lettcra mal d etta. iscrivere nel futuro carn<;>vale alln �l1 po
e
Fa d'uopo el n�cad d ffi nit en e
i
quindi che Ella se fece il mal e faccia r ,_ep ne a ua e
v a t un
meta de) prossimo magg
i
m
e
9
e
I Egli frattan o non in en
oca
anche la pen tenza, c vada alla Po­ te .P� azza. I
i io
Sta a rintracciare personalment e
di qu s a let era. E ove non suo coropromesso con altra tro�r tan t t ­
c necessario che Ella scriva subito a Pie t la rinvenga prop _r1 rntere ss •. se peraltro non dispia­
t
t r
av e in e essandolo de d'impedire l'Impresa dal far I �no da que t me t
to con q ucl foglio mi scriveva, e che pot bbe int aesripctere quan­
cesse aspettare fino a que�·e�, e
gli rcenn
s o mo
n o
er anti simo in
d
re es
rig uardo alle pendenti trattative co V di . [. .. s ree s s le condizioni per r s arrruo te m po econ iz i o ni r
p in cip [sic] del
n er ] ip di ali
G B T r nilli possibile contratto.
. . o o di gr andsi s i ma
e Quanto 11 a a Compagru•a Je m odil .i caz.1om. non sarebber
.sogner bbe � [ ic ] rip ortars . pre sos
La lettera non viene pe il momenta in tr importanza, pcl rcsto bis ognerebbc � 1
s
r r acc a t a e Piave viene invi­ a poco al contratto _della Traviata,/do �C:�110 / della cifra che dovreb-
i

tato a replicarla, cosa che egli fa in d t 24 a ril nette di provvigi


a a p e i fornendo, com e d 10 -� ' one.
ora vedremo informazioni p iu precise sull i te
, be fissarsi in effemve a£ 120 00 . di
e n nz oni di Verdi. di p r r­
Dopo la morte di Cammaran
o , Ve di L'opera andrebbc ultima d a g o
cll sta ton en n ptu t
ar d ci imi Ma
r a v e va tr me so il proget .
del Re Lea ad Antonio Som as t s to zo, e prima pote ndolo ._ . cl p ez-
ma e co n q
ues avev a enuto un carteg­ . o l'aumento nel nurner o en
Queste sono le condiz1oru, _ch� v1st r
r ti
gio durante tutto il corso degli l tr
anni 18 - 855 a p rop o sito di tale ar1?_1_ ere bbe il nolo d'u n'a o spartitlo,
argomento.• Ancora il 7 53 1 zo deg l i abb onati , vist o che st nsp
visto ch a
aprile 1856, me tr e Pia e
e g1� fa�s.1 per altra o1;cra
compositore espone a Somma
n v a Busseto, il visto che le decorazioni dovrebbero e
alcune os erv az ni sul lib etto , gi un proporz1�n! 1:era m ente su riori agli altri
stagione andrebbc a prendere
s io r

to nel frattempo al quarto atto.' L'ins i t enz che V di ogni ri­ t


s a ,a - tea , io cr o s on
e accc tab ss 1ma.
er
tri ed la propo izi ili
350 La bott eio de llo musiCJI 351
SiMo n e Boc ca eg
n ra
Verdi amerebbe ch'ella stes o s'intendessc coll'Impr a
s es su tali basi il 29 aprile. 11 giorno pri a
m Tornielli av e v as oll caco
eci dai Ma rz
i i1
per potere a_ lla fissata epoca deffinire con una so la lette a l fa enda o o a
r a c , ch� at r
cont r t c n Pet ell :
da quanto 10 personalmen e penso vedo semp e piu p ob bile
t r
Passando P<:r Mantova mi sono inteso coi Marzi dirm a d
ad s i e
note de! Guglielmo Tell [ ... an a re es l
[2 8]
8

Mi creda o ]
c n og ni considerazione Al N 380.
All'Imprc s a Teatrale rcole, c uc ano Marzi
Umil 0 E L i
Ob b Serv o in Bologn a
0
F.M. Pi v 5. Aprile corr N 38 .
0

Al Sign or a e Priva tuttavia del dovuto riscontro la lettera


l 'Imprcsa all'imm cdiata _ripr�uz s c
1o n
i
Cavaliere Tornielli di questa Pres denza, si richiama da scn ver 1 c spre ­
a nuov a
Presidente ag li Spettacoli del G. T. La Fenice del contrat to col Maestro Petrella per !'ope r
\'ale, c Quares ma, �nza qu ­
i el
samente ne ll a prossima stagio ne di Carno Pre s1de nza �
a

o daJl ,
l'artic o lo rn.0 chc non poteva esscre ricono ciut
q<>m e gia 0 precedenza, a questa le ttera « uffici le », riv lta al r estr?, �we non nu­
o P ­ pure a proporre per l'approvazione altro distinto Ma
lli scrie-
a
s1dente, P1ave ne acclude un'altra, diretta all'arnico Torni scissc all 'Impresa di ottenere dal edit o re Lu cca
e t Petr ella c dal Luca [I J
ta « senza guanti », recante la data del giorno seguent la cancc ll azione di quell'articolo.
e: ene a
zi 2 8. A ri le 1
[287] V p 856
Tomiclli Presid. agli S pc tt.'
Caro Caracacaracaca
B et 2 5 ap r e r 85
uss o il
. Povero B�enna! povero Martire. Io gli decr eto II ingiorno ddopo Tornilelli rispon de a Piave (r_ninuta_ non rintra ccia at )
la p lma del m rtiri 6 r a si r iv r nn n arz 1. ren a:
vivente. Egli c da considerars i santo, perche sebbenea av a fat ale su o at o g ea B e a e a co ra ru M n
r te e pa i A B
se.non s�ra �tato mona, pur e le va sco n tan d o sotto l'in bo del
cu ara e ­
�aism� d1 cu1 lo circondi. Vedrai dall'uni t a le pretese i s e di c ca
g t Verdi, e
ti_ a�1ungo che spero andr a certo abborcita per uest' u anno la o Bren a
q
di cui c parola,_per cui se dite di Sl a qu ' patti , egli t cu a cetrattat iva aC r issm
i n!
_ r rto altre Zerman 29. Aprile 1856.
f e
prefensc Venezi a. Io non voglio farmi beUo asm run
o_ erte_e era qucsta sera avuta d�. Piav ,
e
men o [... ] Le unisco una copia di una lett
f
e , a
di mertto lo avro avuto io pure mo t nottzia. Ve
. pcrche la comunichi al Co: Mocenigo, c Mondolfo per Joro
Sarebbe.certo una fortuna perche allora v sarebbe magg i r um ro si poss a fondare ancor a qualch _ e sper� di:
. i o n e dra da questa lcttera come
di abbonatt e di forastieri ecc. ec. ec. eran? dis??"
poter avere Verdi, e tanto piu se Ell a mi disse che i Marzi
Mettiti dunque d'accordo coi Marzi, a' quali ti preg o di comuni la nico questa I t�era in copta
st a spendere le domandate £ 12000. Comu
i
presente. rc la proposlZlone,
7 e tant�
a
car
resa coi piu vivi eccita ment i ad accet
5<: avessi_ tempo di copiarle ti mandere le note dell ordinazi ni ch
i e
'
all Imp
piu se Piave mi scrivc privatamente rchc
t
non _vi e prob abilit a _che Verdi
h0 gia sped1to
_
e
ai Marzi, ma sono troppo occupato per poterlo fa o. zza , che perc10 n':m en­
rcsti impegnato dal compromcsso pe altra Pia e
Mi_ ralleg�o della tua rielezione nella speranza che inlierirai meno egli stesso prefenrebb
7

sui se
re
trerebbe allora in trattative con altri Teat ri,
nostr1 �ven C •••• ni seccandoli men che potrai , ed anzi mi s sta caJco era be e n
farai fare 'ar­ Vene zia Vedremo cosa rispondera l'lmprcsa, e c qu c l
maretto in a�tesa d'a�adimcnto pcllc prescn ti m ie congr tul io[ni]. l
il suo intercsse dov rcbbe senz'altro accettare.
Ness� no u terra �a1 la mano per far mi cappellano; nca mmeaz lo iandolo di aver co­
so Verdi �c ta��o ti s:tluto [sic], c dis nsa da qualunq u e in ntro spoi
no tcs­ Intanto rispondo preliminarmentc al Piavc, notiz
e r m a ­
pe
che aggradiscc 1 tnteOZJonc ma non ama la pubblicita. co
­ limunicato la[sua] l tt ea al l'I pres , e di attcndcme da qucsta le su e dc
Saluta Alessandro e Credimi bcrazi nio . ...
G.B. To mi clli
T o Aff FM Pi v per Piave glc
0 . per la l ttera
u a e P.S. Non sapendo quali marche occro rano e
la accludoclonde o n e
I1 carteggio a questo punto s'infittisce. La lettera di Pi v arriva
u la m an d i alla Posta di Ve n ezia c quelle marche ch
r .
a e s ran
a no i est c
2
3 5
L, botttg11 dtl/4 m ic
us11 S ,,,
o nt Bocc11ntgra
3'3
E quincli ai Marz :
i
i
medi ato rtscontro de a su a letter a 29. dec orso relativa a le trattative col
ll l

(2 Maestro Verdi pot he per unani me sua mtenzione conf ori:ne a queUa
9 0 c0 del
] L ci o
All'Impr e sa Tcatrale Er , � R. De egato non rin uncie ra mat ad ognt tenta�1vo per
l
e C.O: Pod
esta
e
col
a
, u an M rzi avere il cele bre
Mae ro a c st
s ri vere un Ope ra nuova per �a pross1ma f ta­
Bolog na.
Le letter e 3 1. Marzo p.p. N. 3 gione di Car n
oval
e, e Quailiresim a , finche non le constera della asso ut a
. di uesta Presidenza dirette al Mae
il contrat to
d
st ro Ver di, ed al Po eta Pi q , ­ imposs bi lita di pote r o r ngu:ir o all avo!o n ta ne ­
av in Bussetto, ed assen te nel loro
77
i c nc are pe
ziale te nore da code sta Im ree ti sostan­ gativa del Verd
, m ntre le c ondizio�i . oggi l da lu1 proposte st rappre-
e d
s come dalla sua lettera 4. Apri
to va, ebbero un prelimin p a i le da Man­ sentano sott o oi ni ard o accettabili.
a r e risco otr o de! P ave per s sio o ri tg u . .
E sicco m e ii Ma es
g
Ver di, co me da lla lettera 25. co m e del r o Ver di i ntenderebbe dt far e ti _ contratto. direta
c orr.• che si unisce in copia. rni s
t ­
Vedr a codesta Impre sa dal n mente con Ia Pr
enza, o che almeno da q�esta_ ve�sse g�ra�tJto , co
e id
et o , sl
probabilita di po e r av i1 l re di M questa
a e tro
lett er a come vi sia tutta
la e mest en ch e la P eside s e m
t er e ce ebre i r n az c ono ca se nza rttardi l em _ t nz o 1 m dell I ­
nuova nella prossima a s im a.
r
s Ve r d i a scriv ree un opera presa pe r poter conr inu a r e n c ncomincia te trattattve.
u e ell i
Sl avedu t a Impresa Q deve be con osce r e di qu a V en ez a .
i 3 Maggio 185 6 .
riuscirebbe l'Op e ra nuova deln li e quanti va taggi e
n l T o rnielli Presid. • Anz. 0
Verdi, con la
Feoice si renderebbe quale lo spettac olo d
forse il m gliore d'Italia. ella
i

E se saggiamen t e pens d Pur acconsentendo in lin ea di ma i a, alle trattat ive con un


a o l'Impresa d ch i aro anche nella sua lettera mae­
i

del 4. ApriJe quanto ave van p ri ss m


m a esposto al Piave che cioe malgrado stro d'assoluto pre; ti g io come V rdi, ma nel timore di andare incon
fissassione [sic] del Petr lla pr e :
e e nd e rebbe ben volentieri anche il Ver la tro a spes e insostenibili, i Ma rzi si
deve ora non esitare ad c cetta di, le m uoivono con cautela e, da espertt
a r e l a propost a, onde tenere vinc
olato i1ce ­ conoscitori de! mondo teatra , p ef s al
lebre Mae st ro ed allontan d
d i ot tencre akune garanzie ci r er cono prendere tempo fine
n o pe daalqu a J siai si altro impe gno quando potesse gli oneri
scioglier si dal com promesas o r tr a az z che o i l n
rca che un cont ratt o con Ver­
di Magg o p a l v nco a fi o a meta di aggiungendosi a quell o con Petrell�, verrebbe � c��portare. Le
l ,
. loro ragioni vengono 1n pa te ic o os 1ute da
E qul igiova avvertir e com e n una r r n c Torm el11 1n una lu_nga
lettera priva t a i1 Pi ve scrive al
toscrit o che spera andra ce i a sot­ lettera « confidenzial e » che q u esti dirige a Piave in B u set� i1
t rto abor tito per quest' anno il compromes un incontro av v u to ii gi rn im s 4
di cui sop a maggio , dopo n
o o pr a a Ve ezia fr a
c parola, pe cui s e vengono accettate subito le proposizioso en
r r

del Verdi egli trascur e a Luciano Marzi e i du d tin ornieUi


oi e Presi e
e n o fol alla res en ­
l
r cert o tre offerte ama ndo di preferire Venezi . Mo d
II tempo scorre prezioso , e a a e
T p
d a d'uopo iperdere un istante per una de6- za d e o
sta C rrer:
nitiva decision e, che per og n oi rap
porto v e e n da s s n li t
! P od
affermativa . per e tes s aco sig a a (292]
Voglia dunque l'Impre s a por ge e
r un immediato riscontro al sottoscrit ­ Al n sco Maria P iave Pocta Mclodrn ammatico
Si .'g Fra ce
to per sua norma , e d irezi ne
, e per poter d re al Piave i Bussetto.
d Adoper a anco ra ii
risposta d'Ufficio, che i n frattan t o viene ta in so s so pel V er i una
o

te nu a pe .
li n gu aggio della confidenza, non essendo ancora in
rado d i riscontra re d'Uffi
Zcrma n 2 9 . Aprile 18 56 . g cio la tua lett era del 24. dec?r �.
Come ti ho scr tto p iv atam ente la Presidenza omuru s
i c c? 1n cop1ala_ tua
e
Tor oi lli lettera all'Impres a Mar i , ichiamandola
rz r i coo tutta ene rg ta a d�r7 �e ­
I Marzi non si fann diatamente le su dic ia
e h
oni per l'accettazione delle proposlZ!om de
o vivi con u na risposta u.fficiosa, e dato che « il raz
temp o scorre prezioso » Tornie Verdi per sc ere un'Opera nuova nell a stagione pr ss ma d� inverno. l
riv
Ui li incalza consegnan e La Prcsidenza c ne Ua o i
di Luciano Marzi una sec nda iu
re t ria le do nell mani ferma determinazi one di tentare ogm mezzo per
o , p n o ttera: toglicre q ue lle diffi colta
pe che potesse ro insorgere �r a conclusione dcl
contratto; e fino a tantoch e i sara nno speranz di �ter l
(291 c averc alla _ F
l] v ­1;
Al 'Impresa Tcatrale F r t lli Marzi nicc un nuovo capola voro del cel ebr M ae
t ro, used d1 tutta a sua tns1-
a e e s ' l
stenza verso l'Imp rcs a per condurla alla dcfiniziooe dell affar
in Mantov a. i al e. C.Osl d°:
La Presidenza de! Gran Te to l Fen ce ichi ' ' - vra agire non s olo pel s o nv incim t
ma tr sel rch e essendos
ar a r a l Im re a so n u co en o , pe
p s all Im !
am
or m spa r i pacse d e a pro a ave ov
ai ll b b taili di pot e r re u noper a nu a di
3'4 La bottega della musica S11none Boccanegra

Verdi, per tutti i crocchi non si csprimc che il giulivo desiderio di quc­ contratto con Petrella, quantunque in massima accettato ii Maestro, �r
sto acquisto accompagnato dagli eccitamenti alla Prcsidenza perchc in­ una condizionc chc noi non potev1mo accordare quantunque secondarta
terponga la sua autorita per conscguirc l'intcnto. nel contratto, ora noi non approveremmo piu ii concratto stesso finche
Ncssuna risposta d'Ufficio diedc ancora sull'argomcnto l'Imprcsa: ma non ci constera dell'assoluta 1mposs1bilica di poter avere ii Verdi per op•
jcri esscndomi trovato in Venezia con Luciano per la firma dcl contratto posizioni invincibili di questt, e non mai per le viste, o condizioni del­
per l'cstatc, puoi bcnc immaginare come in coro coi collcghi, e col Po­ l'lmpresa.
desta gli abbiamo stretto i panni addosso per l'immcdiata acccttazionc Attendo in proposito un immed1ato tuo riscontro.
delle proposizioni del Verdi. Salutami caramente Verdi, se cred1 di comunicargli che ti abbia scrit­
Ma Luciano, chc prima di ogni altra cosa ticne davanti agli occhi il to. Bondi
prcventivo dellc spesc per gli spettacoli non ci ha risposto che con parole Zerman 4. Maggio 1856. II tuo Amicissimo
evasive. Egli e pure animatissimo dal desiderio di conciliare il contratto, G.B. Tornielli
ma esprime la sua necessita di mettersi prima con te in corrispondenza
da per se stcsso, e senza l'intervcnto Ufficioso della Presidenza per me­
La letter a de) Presidente agli Spettacoli s'incrocia con una letters
glio conosccrc le condizioni. Diec (cd in questo non ha forse torto) che
volendo Verdi alcune modificazioni nclla Compagnia gli e necessario di di pari data di Piave, naturalmcnte diretta a Tornielli, in tono
conoscere prima quali sarebbcro queste modificazioni, le quail ove fosse­ « con6dcnzialc »:
ro prima accordate senza conoscerle gli importerebbcro forse in seguito
delle gravi ed incompatibili spese. Disse altresl che richiedendosi dal (293]
Verdi le stesse condizioni de) contratto della Traviata, gli e necessario Caro ii mio S.• C.' [Secca Coglioni]
di prender prima conoscenza di questo contratto. E poi per la paga disse Ex ore tuo cc judico Dovendo io dare alla pres1denza le note vistate
che se non si potesse ottenere alcuna diminuzione di somma vorrebbe da' Marzi, non poteva spedirle, se lo stesso non me le respingeva da Bo­
almeno qualche concessione per I 'Opera logna dove le innoltrai fino dal 14 Aprile. [...]
In conclusione de! caldissimo dialogo sostenuto, disse Luciano che ti Quanto al ribasso da proporre al Verdi, egli mi rispose che tutto al
aveva gia scritto sull'argomento, e promise che sarebbc teco entrato in piu, se si vuole modificazioni di prezzo ei potrebbe mutare il 12 in 14000
piu stretta corrispondenza per riuscire nell'affare. lire. Sicche e impossibile parlarne. Comprendo che dovendo pagare Pe­
Ma noi che ammaestrati dall'esperienza non prestiamo intera fede ai trella, gia scritturato, la somma di a£ 12000 e fortissima, pure v'e il suo
Marzi alle loro promesse, particolarmente ove queste importino delle gran margine di ucilita pensando che si farebbc maggior incasso di ab­
spese a loro carico, non ci fidiamo. Troviamo d'accordo dunque necessa­ bonamento, poiche il numero degli abbonati sarebbe maggiore; si potreb­
rio di tenerti sempre informato delle circostanze, e degli avvenimenti no­ be aumentare d'un pajo di fiorini ii prezzo d'abbonamento; si risparmie­
stri relativi all'affare, interessandoti ad un tempo caldamente di tenere rebbe ii nolo e la montatura d'altro spartito, e vi sarebbc un maggiore
sempre animato l'affare stesso verso il Verdi, di cercare ogni mezzo onde concorso al teatro, il quale andrebbe ad essere in quella stagione il primo
persuaderlo ed a risolvere le trattative in nostro favore. Tu devi inoltre d'Italia. Mi pare che tu mettendo bene in chiaro tali osservazioni, e usan­
tenermi sempre informato del contegno dell'Impresa, cui anche jeri fe­ do un poca [sic] della tua soffocante, provocante, disperante, insistente
cimo nuovamente diffida con lettera d'Ufficio a riscontrare immediata­ cloquenza potresti riuscire ndla facenda. Coraggio dunque, io vorrei pri­
mente, ed adesivamente la nostra lettera relativa a questo affare. Sopra­ ma di partire aver conchiuso questa faccenda e portarti la scrittura. Prima
tutto poi sarebbc indispensabile che tu mi facessi conoscere quali sareb­ del r 5 corrente circa bisogna rispondere schietto e tondo un bel sl od
bero le modificazioni alla Compagnia che vorrcbbe ii Verdi, onde poter un brutto NO laconico, spartano, indeclinabile. Roma, Torino, Napoli,
togliere di mezzo l'unica giustificata opposizione dell'Impresa all'imme­ Milano battono alla porta, ed offrono carta bianca. Mi pare che sarebbc
diata accettazione delle proposte. una bclla soddisfazione farla in barba a tutti. Che onore pel rinovellato
Qualunque cosa sarai per scrivermi confidenzialmente anche intomo al presidente agli Spettacoli! ! !
contegno dell'Impresa, che per viste di economia non c sempre consenta­ Quanti Caracacaca non se ne farebbero! E questo povero poeta ne sa­
neo ai nostri desiderj sara da me tenuta segretissima per non esporti a rebbc stato il movente! ! E poi pensi ancora a farmi cappellare! ! . Baron
dispiaceri verso i Marzi. (fotuto) (era parentesi) mentre lavoro a questo Dio per la tua gloria!
E qul devi ancora sapere che non essendo ancora stato approvato il Ingrato! Ma verro a vendicarmi a Zerman e ti faro tremare.
LA bottega della musica Simone Roccanegra 3'7

Bondl. Aspetto con impazienza una definitiva risposta, poiche non Concludiamo. In cinque minuti i Marzi possono legAere ii contratto
saro contento che ad opera completa. ddla Traviata.12 Essi sanno ii preno inalterabilmente fissaco in a£ r 2000
Salutami Alessandro e quel Cedrone di Biancardi se e costl, e credimi eflettive e nette di spesa; sappiano che le quattro prime parti sono ac­
sempre Tuo Aff'> Amico cettate; sappiano che le modificazioni non ,·erteranno che sulle seconde
F. M. Piave o su qualche comprimaria; sappiano che verso la meta del Corrente Ver­
Busseto 4 Maggio 1856 di scrivera egli stesso, ed in caso si apparecchino ad occettare o meno la
D.S. propos1zione senza g1ri d1 locuzione, concisamente, ed a pronto comere.
Mi scordava di mandarti i cordiali saluti dell'Amico Verdi, ii quale Non mi sorprende che a Venezia siasi divulgata la probabilita della
sta benissimo, ed ha comperato altre 9 possessioni. Si puo adesso calco­ venuta di Verdi nel prossimo Carnovale, poiche un'ordinario dopo che
lare che in soli fondi abbia una rendita annua netta di 30000 franchi! .. t'era giunta la mia prima lettera, abbiamo avuto notizia da Milano, la
Perche non sono anch'io maestro di musica anziche un MONA di quale ci disse fino ii numero delle linee di cui quella lettera constava.
poeta! ! ! Benedetta la segretezza! .. e l'anima degli affari! Povero te se questo affa­
Pazienza e andiamo avanti a trascinare questa porca e travagliata esi­ re non si conclude!.. tu cammini sopra un cratere, e finira che per sal­
stenza! vartene dovrai chiuderti a Zerman tutto ii Carnovale!!!
A risparmio di tempo scrivo nello stesso senso anche ai Marzi, da' qua•
li spero che avrai ricevuto le ordtnazioni in ordine, oltre a quella dd ve­
Quattro giorni dopo Piave fa seguire un'altra lettera, in risposta al­ stiario del Guglielmo,u di cui nello scorso ordinario ti spedii copia.
la lettera di Tornielli, sollecitando una decisione definitiva da parte Bondl. Verdi ti dice mille cose ed io t'abbraccio e sono
�ella Presidenza: Tuo Aff0 Amico
F.M Piave
[294]
Carissimo Amico
Busseto 8 maggio 1856 Dunque a Venezia gia si sta propagando, nonostante la segretez­
Riscontro all'istante la cara tua del 4. za delle trattative, la notizia della probabile venuta di Verdi per il
Marzi non m'ha 6nora scritto in proposito. Quanto alle modi£icazioni carnevale: responsabile della divulgazione si rivelera poi essere il
della Compagnia, le 4 prime parti sono accettate, e Verdi intende che conte Mocenigo (cfr. doc. 298) che non ha saputo trattenersi dal
solamente gli venga fornita qualche buona seconda parte o comprimaria render noto ii tenore della lettera di Piave contenente le proposizio-'
se ii soggetto lo richiedera, cosa che certamente non porterebbe grandi ni di Verdi. Ormai tallonato dall'opinione pubblica veneziana, com­
alterazioni nella spesa. prensibilmente lusingata dalla prospettiva di un ritorno di Verdi al­
Fra otto giorni io spero che avremo una deffinitiva decisione dell'affa­ la Fenice, Tornielli avverte l'urgenza di stringere i tempi, non di­
re pendente, e allora Verdi scrivera egli stesso le sue proposizioni; ma
allora bisognera rispondere alla sua lettera a pronto corriere; bisognera sdegnando, ove necessario, di affrontare direttamente la trattativa
dirgli Si o No. Egli non intende modificar ne la somma, ne far conces­ con il compositore, saltando quindi a pie pari la paziente opera di
sioni per altri teatri, poiche far coocessioni equivale per lui a trar dena­ persuasione e di mediazione che il buon Piave va conducendo a S.
ro di tasca. Agata. Frattanto, preoccupato per il silenzio dei Marzi, Tornielli
Io sono convinto del desiderio vivissimo della Presidenza, e de! Po­ propone di rivolgere loro una « diffida », e ne scrive al segretario
desta e dell'intera Venezia, come pure sono persuaso d'ogni buon volere Brenna:
de' Marzi; ma vorrei che gli stessi Marzi si convincessero che sara im­
possibile tirare in lungo le pratiche, e che Verdi e posto in tal condi­ [295]
zione da doversi con ogni prontezza decidere; ne intende muovere d'una Carissimo Brenna!
linea ii terrnine gia indicato. Zerman, 10. Maggio 1856.
Voglio prevenirtene, onde tu metta all'ordine tutte le demosteniche [... ]
batterie della tua insistente eloq uenza affinche al giuogere della lettera Le accompagno un cnio voto per una diffida da farsi all'Impresa sul­
di Verdi si faccia una pronta risposta deffinitiva. l'afiare di Verdi. Lo faccia circolare immediatamente e possibilmente
359
Simone Boccanegra
358 L4 bottega de/la musica
tro yerd� per ii con­
ancora questa . sera al Conte Mocenigo, ed a Mondolfo, ed ove questi vi za 29. Aprile p.p. relativa alle trattauve col Maes crivcr:s1 dal cclebre
convengano v1 _�ppong�o le loro fume, e se dissentono esprimano con tratto possibile, e sperabile per un Opera nuova da cs1ma I 856-57;
la l?ro fi�a c10 che d1versamente proporrebbero. Se convengono faccia Maestro nella pross1ma Stag1one di Carnovale, e Quar che potessero
non potendo la Presidenza rinunciare a tutti quei mezzi
subtto cop1are . la le_t tera per l'Impresa, la faccia firmare da Mocenigo, o stessa a voler
da Mondolfo m m1a assenza, e la faccia spedire subito ancora domani condurre al conseguimen to dello scopo, diffida l 'Impresa posta cate­
corso di
con rac�omandazione postale e con ricevuta di ritorno. L'argomento e con la giustificazione del ritardo, porgerc a pronto
a e, indica ndo conte mpora­
troppo �por�an te per non_ trascurarlo. Se i colleghi vorranno fare qual­ gorico riscontro alle due lettere sovra acenn t

che mod�caz1on�, ?'1 . agg1unte alla mia lettera che propongo sia pur neamente le sue intenzioni,
col Verdi
e lo stato delle tratta t ive da essa mtavo late
f�ett_a [ s!c J ,_ e g_li s1 dia corso senza perder tempo per le mie ulteriori ii ri­
dichiaraz1om. Mi preme che la lettera per l'Impresa parta domani. ( ... ] E con tale oc casione dichiara la Presidenza all 'lmpresa che ove
fazione , non essend o stato ancora de­
Tornielli scontro non riuscisse di sua soddis
to per l'appro vazion e ii Maes ro d'obbl igo per !'Ope­
finitivamente propos t

Ed ecc� il testo della « diffida », sottoscritta da Tornielli e approva­ ra nuova, at teso ii rifiuto del proposto Maestro Villanis di cui la lettera
16. Marzo p.p. N. 354. ed attesa la non seguita riproduzione in tempo
ta dagli altri due Presidenti: utile della proposta de) non approvato Maest ro Petrella come dalla let­
(296) tera 5 Aprile p.p. N. 380; ques ta Presidenza, approfi_ ttando del diritto
Visto che l'Impresa Marzi non ha dato ancora alcun riscontro alla let­ in Lei ora sorto dalla disposizione dell'articolo 13. le t t . C. del contratto
tera d'Uflicio 29. Aprile p.p. relativa alle trattative col Maestro Verdi quinquennale d'Appalto 17 Aprile 1853., procedera d'Ufficio alle prati­
�r un Opera nuova di ques to celebre Maest ro nella prossima Stagion� che necessarie per concludere direttamente col Maestro Verdi ii rela tivo
di Carnovale, e Quaresima contratto a carico della dotazione come s tabilisce l'anzide tto articolo.
Vi�to ch_ e l' �mpr�sa �ucl�.• si mantiene silenziosa anche malgrado la Venezia r1. Maggio 1856.
Tornielli Presid.e Anz. ed agli Spett_l
0

soll�atatona d Uffic10 d1 cu1 la lettera 3. Maggio corr.•


Rite�uto che troppa sarebbe la responsabilita della Presidenza ove Visto AFMocenigo
n_o? ag_1sse con tut ta la po�sibile energia per condurre l'Impresa a' con­ visto GMondolfo
ciliare ii con tra tto col Ver �, e ove trascurasse tutti quei mezzi che potes­ La mattina dell'u maggio perviene a Tornielli la lettera di Piave
sero pr�urre allo scopo d1 poter avere alla Fenice un nuovo capolavoro del 4 con la quale Verdi, come si ricordera, fa comunicare di non es­
del Verdi.
Ritenuto che _dalla le ttera di Piave 24 Aprile da Busset to si puo avere sere disposto a concedere diminuzioni di prezzo e di attendere un
una q_ ualche lusmga di conseguire l'intento. « s1 ►> o un « no » entro il r 5 del mese, senza peraltro accennare alle
�te?uto potersi fondatamente dubitare che l'Impresa non possa esse­ modificazioni desiderate nella compagnia di canto. Tornielli, che ov­
viamente non puo ancora conoscere Ia successiva lettera di Piave
dell'8 dove a quelle modificazioni si accenna, e indeciso, e chiede
re mc�ata a secondare le domande del Verdi, particolarmente pel ri­
sparm10 della spesa
Rit�nuto_ che scorrendo il tempo troppo prezioso senza spingere le consiglio ai due colleghi, in particolare al piu navigato Mocenigo, fa.
tra ttat1ve s1 potrebbe correre pericolo di perdere la possibilita del con­ cendogli pervenire tramite Brenna una lunga serie di quesiti. A
trat to. Brenna:
II sottoscritto Presidente agli Spettacoli propone di spedire all'Im­
presa la seguente lettera con raccomandazione postale, e ricevuta di (2 97)
ritorno. Carissimo Brenna!
Zerman 11 Maggio 1856 - di sera.
N: 417. Eccomi a riscontrare la sua lettera di jeri [ ... ]
All'Impresa Teatrale Ercole, e Luciano Marzi Le compiego una lettera urgentissima pel Co: Mocenigo. Ove per
in Modena avventura fosse egli partito la rechi a Mandolfo perche la apra, e la
Visco che a malgrado _l'eccitamento 3. Maggio corr.• codesta Impresa legga. Se Mocenigo � a Venezia gle la faccia subito recapitare. Scrivo sul­
non porse ancora alcun nscontro alla lettera d'Ufficio di questa Presiden- l'affare di Verdi che dietro una nuova lettera di Piave reclama una im-
L4 bo tt d /l
ega m u.s i c a
e a m o n e c an eg ra
Si Boc
mcdia ta detenninazio n
e. Sc si t ro vc ra n cc e s s a r Ma a nch sc vc n ­
subi to a Venez i a purch e s i a un a c o n fc ren za ver
a lla le ttc ra c he io pro posi 1en di scri verc a ll'Impr esa. �
, ia a vv erti t o il gi o r no ro quc l
l o
dcl zero . L �mp c
anti o pe let t c r a co Io cr edo
pos t a, o p er e s pres s o, c purc he l'o ra s ia di m attin o e
a v r n ne s pedi t a qual e e ffctto pot sorura? �
a ra a specu larc tcntan do r1 bass1 �
i
a n d po 0 non f ara ni ente, o opcr a ndo co mmac
la s e ra a Zerman c no n prima dell c un a m c ri • s s r to rn fan
, non vu olc a ver
a!�
arc
d .
Son o dcsidero o di sapc rc sc diet o la co n f c
po pr c z zo, 0 alt re facilitazion i Verdi, c hc d'altr ondc
s c n za d'oggi di Moc cnig e r a qualche a lt ro c e n ot r
e Mondolf o si dicd e c or so o men o all a s diz ir o e d ll con l' Impr esa si indis pettir a , accett , c­
o ntra tto
o ,
r

mpr esa non ha to r ­


l'I mp r e s a. I n qualunqu e mod o mi rit or ni subi
n e a m i a l et tc ra per s ter emo con ' ama rc zza della d elu sionc. D' altro nde l'I
i d l
pe
m
a s i v or rcb bcro nc�
i

anteat .
t o la i m n u t a
c o
u e to sc vo rr ebb e prim a co nosccrc le m odificaz i oni . chc . _
ti
Spiacem i di no n sa per e dov e si tr o vi u cian o. Com a
p g nia , e d
e po i he n s t ra na l a d i r e zi on c di V e r d i di n o n c o m uru -
L No n s o c om e m i scriv a car le.
ch e d a du e gi orn i no n si ric evo n o a en e z a lc tt e
cmo c o I paes c
a Roma
V i
gn a s e jc ri s cr a a r r iv o a Moglian o un a l t t c
r c dt Lo m b rd ia, c dcl ­ E sc non s i pot ra concil i are l'a ffarc , come n oi cc la ca vc �
l , di P i a v sc oggi
c to 11 c nor c
n e eb bi o un a d a Bresc i . [ . . r a a c , c ora l usi ngato, spcci alment c dopo chc Ell a ha rcso �o _ � e
_d lla
. _
i a pr o smo d1 Verd i?
l ctt era di P a v e nclla qu alc si con t encvan o le
i m
] G BT ni lli �
g1o rno, � nc pa s scran ­
o r e II gi orno 1 5. Maggio e p ross1mo. P asscra que l ,
no mol ti al tr in ap prcss o s c vo rrcmmo s c -
Ea l cont e Mocenig o i a pc t a r c h c fa CCJ a d a sc I I m
: prcs a, la q ua e vu olc d a rci ii suo Petre lla . . . . . .
l . .
[ 29 8 Io c redo, sc n on cr ro, chc legalm cntc not sar:ss 1m r m o d 1 sc n ­
om di t
) l
d clla dota zt o ne.
c o f ondo
r
Pregiat.m o Sig .' Conte tu are ' d U ffici o ii Maestro
! in t erminc d i contrat to
se
E difat ti nel 29 . Fcb brar o l 'Imp re a propo
s

Ze r m a n I r. M gi o 1856 . 0 M arzo 14 n oi abbiam o ri6utato .


ag

i l Ma e tr o V illan is , che con


s lctt era 1 .
[ • •• ] Vcng o or a a i nos tr i affar i Tca tral i Lu ci n o M r z i co n le cont ­
o d ovcva l ' l mprc a proporrc
nu e su e melat e promess e pers ever a e l istem a
n s
a
a d i co be l l ci Allo r ch
i P el S. 1 3 . d el c ontrat t o n cl cas o di rifiut s
face ndolo
f u a Venezi a nc l gio m o 3 cor . • pe r a d !
r a r .
e altro Maes ro nel cors o dcl mcse succe s sivo di Marzo, c n on
. l a fi r m e c o n t ra tt o di Ap t
ictro ac rda tc p ror og c ch
r
�vev a solennement e dichiar at o a Mondolfo palt o po tra esser c scrittu rato dall a Prcside nz a. D c
a � �
_ , ed a me ch e si er a gi me ss il cas o
m cornsp mdenz co Pi a v e pe r tr atta r e l' ff o non pr egiudi cavano pc r o I a d cc orrcnza de! mesc di M arzo � r _
di
a
� n a ar c V r d i, e p e r cono­ n el 5. April e 1 Ma
e
scer e partJ.col arme nt c qual i fosser o l e modi6caz io n i e pre visto c om e s pr a dal S. 13. l'Impresa pro � sc ­
o
1
che eg l i do man dav nc che c o ntencv a i1 cont r a tto qu es t Mae ­
ncll a Com pa gnia d i ch e non pote v rc d al a str o Pe rell a. Per la con dizio
t

, sc p n cr c
nz

t�rminazion c . Con obb a p o i a n a po si ti va dc ­ s ro non ve nne a pprovato con lcttcra 5. A prilc. Dov cva d� nquc 1 Im� :
r
cu
c on Mo1 1d olfo che c gl t
o es1b1
a v e v a poca vo lont a
d
i i
sa o ri produ rre la p ropost a d i P etrella col contra tto mo ifica o
, -
d i spendcr c l e £ 12000 . chc Verdi richied c va . t
M a da u na lc t t e r a di Pia ­ di un mc sc . Ma n ulla fcc c fin ' ora. Io cr edo
v e d a Buss e tto in d ata de l 4 cor r • qu e s t m ttin
a a re altr o M aestr o nel co rso
. a o lta n t o pervc nuta m ii M ae stro noi s aressimo in
cC mprendo ch e Mar z i non s
? i er a m a i neppu r s og t ch
s i i du nqu e c he non cs sen do ancora sta t o 6ssato
n a o verg li, co m Ma fa ccndolo ,
dichiaro chc avc v a fa tto in s r dirit t o di scr itturarlo, acc cttando le con dizi oni di Verdi.
c
esit o alla no s t r a l t te e
a d 'Ufli c i o c o n la q ua ­
le gli comunicammo la co pia dclla lc ttera d Pi r scn za ncppur co noscer c le mod ific az ion i chc si vorrebbc r o n c ll a co m pa -
e
le o di
i a v e c o n
Verdi . p r po s te n ia, a nd r e s s imo certo incontro ad u na c ausa d �' I mp re sa.
g
In t alc stato di co sc, conf e s so e n o n s a pr e 7 te r m
Ecco quanto o ra Pia vc m scri v e
i ch 1 1 0 p ur e q u al e d e 1-
[segue qu ii testo dclla lc ttc ra dcl 4 maggio d n azi one dovre ssimo prendcrc .
i i Pia v e a T o r n iclli, . o nfiden za p .
da Si potr eb bc fo rse manda te Bre nna, o qu al chc alt ro di �
n ­
« Quanto a ribasso da p ropo r rc a Ve rdi » 6no a « bcll oddi fazi
_
l l s o n c da Ver di a B u s ctt�. E
farla in ba rba a t u tt »] a s ma da Marzi (c he no n s o ncpp ure dove sia) c pot � _
i ra ntlr 0 0 1 m
In ques t te rmini Piavc risp o nde alla m ia
lct te qucst a s ar ebbe for sc a misura p u spi cciativ a anc h_e per �a_
i pri t
del 29. Ap r i l i
lc con la quale lo cccitava a r ifc rirm r a v a a ­ f accia all
a
Societa , a a o o po s s 1 a v c
se fos sc s p c se d i v e r fa t t t u t t ile
pe rc
ib
i r abil c u n r as so della cd al i1 b r
pretesa dcllc £ 1 2000 . , c qua li fosscr o le modificaz
pe
io ni h il cc leb rc Maestr o.
c c V er d i vo rr eb­ Piavc ch c si a ccetta­
bc nella Com pag nia. Ma sopra qucst 'ultimo impo rt arg E sc si voles s e a zz arda rc e r isp ondcre d'Uffi cio a
o m en to n o n a �m:
mi fa alcu n ce n no. an tc
no le condizioni di Verdi s �lvo di conosc cre le modific azion i deU
r
I n tale stato di cosc quale pa g nia, crede rc i neccssari a u na conco jc d e n c n o n so di n ot
via noi dobbi amo t d
n r c P r esi e n z ialmcn
li bcra zi o lo
tc ? Ignoro se col di Lei voto, c con qu ello di Mo e de lf ­
i
a
i d tr c, ma a nchc de! Pod esta, e Dclcgato.
n o o s s co r so c n
a to o n v a m p i a ce d e rs i a n n -
V g lia d u q u e a e r E lla l co nza d i in t p rim co Mo
/l

':�:�n�:e
Lt, ho ei•
dell• mu ics • Simo e
n Boc c r.ra
a 11 e
t t ne 11
dolfo p er quelle misure ch e si credes s cr cn ver I nella \e nr urn
o
per ora le piu opportune. E Verd per opera sena da o,
o
e
.1 I
dalle loro intelligenze risulta s e sc i u ri uso re n men 1
o non po
Podesta e Delega o vog]ia ure s oeces sana una coofereoza anche co dato Ji £ 2000 4u .md o Pm •
I
b d 1 1 ii ' Mar zo rim
, p p1u rnrd
t sta ilirl a fissando giorno, e
ora che
l to dell'andat.1 in sccn.1 al a comp igm � n, 1
un suo cenoo o per pos a , o per es pr s so
io v er
o V n ez. Nel ad rc mutnziom nell'11pp rou11
t e r a e
caso avvertcndo di non alcorda :
prego pe rche l'ora sia matuttio a , e d po l una. ia .i fos cro con cs i. e le de 1den11e, e non con ur c
Certo e
che l'arg omen to tal
o
e e
da o o pot
o
rl
o tras cu e . Mi saluti
in q uanto dall'Imprcs
aggiunte - Di commcucrc m oI trc
aII o t e o ret r
m d1 pro usr e
e
Moodolfo. Scusi della lu n ga tiriter a e m i cre e d emp e rar ove rro, an 1 1 fratcl h t rz 1 II uo1 c I• Ic o d 1
, s r per Mod�na e Reggi<• e e
n I
a u r d I 1 e rro Verd i co
Suo Div""'
G B.T Serv elli o
ad accett,uc'pcr loro c;mto I., scnu
a Maes tro de ll t •1 e
pr> 1
1 I� 1
1
1
go pd
. orni mento da qu l sia51 ultcnor e obbli n
ra Verdi m , d o
di accettazione per p inc dc1 .\larza dells scn11u a e
l
npc ute le rterc Prcs1dc nz1 ? 1, e c r
La « conferenza » ha luog o il giorn e t servaziom gi:t loro dirct rc con
r I an
o s gue n e ; e sorte l per l'and.1mcn to deglt pct
ui h
sione di inviare il se g re t ar o Brenna in mi i ne n da
p ima a deci
erdi, pe ­ pericolo cu 1
and r c bbcr o inco ntro
o r e 1,
i ss r V c endo <lal Pubbh co V n lo
trattar e il contratto sulla ba e di £ 120 0 0 i rifiutass�ro a t,1h.- �cratta, conosciuru e 0/
e ggsunre
ferta <lei cclehrc .\1.,cstro, di onc1ls11re scco loro uc ll
s s e nza mod ficazioni alla q
compa gnia di cant o , quindi c on i Ma 11
rzi per d prefat o C v ltc r c
e c 1derl1 ad acce t e compagnia chc fosscro ricchicste dal
contrat t o con Verdi . Ques o il verbale d ll nf
re nz,. t ar ii
« co
t e a e a : Conveng no unan i mcmcntc gl'im c rv n e uri ncllc pro po 17.1001 d Pr e
o cl
[299 sidentc \' .c o clli, si firrna no
) Ca T rni e gl1..
Venez a 1 . Magg o Ba11,1 Tomielli PrC5id< an z... c<l t
pe1, acul1
i 2 i 18.5 Gio: o res
6 ti i r o D. occmg p . all econ
Presen li S gno
ri Alvi:. c F ancesc M C..o: Correr Pod ta
Cav • Gio. Batta I Tornielli P re li
Y s i d • aoziano ed a s t aco
Co .Alvis e Francesc o M oc en igo P re g pe t li egaro ro\' el
s i ' all'Ec nom . P
Giuseppe Mondolfo Presidente as d o ia
C sie e d e ! Teat A
S. E . i1 nob S: Gio. Co Co rre r Po de ta d i
r
i
r ola Fenic e Dd
di upcrnrc )'imp asse
s Venez Mentre la Presiden7.a Jellu Fcnicc ri oh-c R
i1 nob $' Co Francesco Alta n 0 a um
ldelln trattati\'a era tu•
R
D leg to P
e r o '• scavalcando la medi.1zione di Pi.ivc, chc pure
II Presidente aoz1ano, ed a
li
v
ag li spe tt c to espressamente c uffic1alm cnte incarica to , e invi.rndo Brenna . trn1-
che verbali, e scritte coll'Impres a o riferisce le da lui fatte e rati 1
ti ­
a per garan r e la scritturazione d l ce
p tare dtrettamentc con Verd i c con i Marzi, ii composirore a sun vo ­
lebre Maestro Cav .• Verd i pe r un'ope r a i ­ l
(qun
da s r ersi nella prossima Sta ta, scadut o il compromesso « con altra importance piazza i
gione invernale 18.56/,7 , e la manca z a t t ct 'o v ­
lettcr.1 del 24
Riferisce in oltre che no n e
n u ra di preciso rtscootro. - cettamentc Napoli) cui aveva uccennato Piave nclla
, bb e l'Impre a sin o d ora To r nielli; la minut.1 r ec il
scrittura del Maestro Pet r ella coli c i
s a a riprodurre l
a aprile, dec ide di rispondcre dircttamcntea
mod -6c a zion imposte dalla stagion a s pe­
appaltant e per cui oltr epass to i e la data dcl ro maggio (COPIALCTTURI: pp. 190- 191). la letter
a di gran lunga ii te i
dal Contratto d'appalto per r m ne perentorio lissato a
di a qucll a de! 12; l data di s n
Ia scritt ur a d e! Mae tro d'ob t pcd izio e e tutta iva qu clla d el 1 3 mag­
e s bligo, la stagio­ o
n stessa e per suo avviso, ell
d e ' suo1 c ll e g hi p i
in e r s
e per qu o o
m nt i
g , com
a i o po tale:
diritto di provvedere da se, ed a carico d ll'Impresa. en a e e d t mb
0)
Osserva non poter essa per suo e [30
conto a ss ogge tarsi alle giuste la an
ze dd pubblico pe il ca so che attr ibui g li t e li gn ­ Sig r n
r r st pot s ese n g g nza nelle .' P e:>ide te
pratiche pe conciliare tale scrittura. e Bu ssc to 12 Maggi 18.56
o
r
Rapp resenta ave ogg ricevut Le faccio le mie scuse, Sig' Pr esid nte , se, ncl dc siderio di d n
r i a lett rs d aJ $ Pi ave, che trov s 1 ma sua,
e a r e u a
setto, ed innizio la trattativa, e ' asi a Bus­ sposta deci iva alla gentil1ss ho canto t:irdato a scri v crl .
co Ma estro V rdi, con cui
la decisa volonta di quest 'u lti mo , dil e vieni espressa
ri
L'afiare ch'Ella mi proponc e
fattihile. Le condi1ioni potrebbero es­
e
non attend re u a deliniz on ol b
g
i I.5 corrente, varie essendo e n e tr e sere in gran parte quelle della Travi ta: convereb e pe o a giu ngerc ,
l le p ress anti of fer a lui dirette. a r
E propone di spedire imm n te l che se ii sogetto che scegliero esiges!IC a cune buone parti comp i
ediatame te i1 Seg et rio l i r marie,
r a del s Presidenza L'Impresa si obbli gasse a scrittura rle. Di p u la somma dovra es se ri­
per delinire la trattativa per conto dell Stagi e ap p lt t l M
a on a an e co str re
ae o a a .a e
: 1• il
s e e iv a r te o o
dott L u . 12,000 ff ct p gabi il in tre a gi rn della
Simo ne anegra
Boc c
pria
botttga dtlla 1'1usiu
m prova a cembalo
Li,
a te
: 2• il giom o della prima prov d orchestra r m ggio nei
en
il giomo della pr v a en r a ' : • « d.iffi a en z e I• 1 1 segu ti rmini:
o g e ale lnfine come
nelle quattro volte che 3 d » p esi d i al d e I
avuto l'onore di scri vere .
per l a Fc sono sempre stato scri ho
ni

la Presidenz ,a 16 cosl desidero h e ce tturato ­ [3 2) All'Onorcvolc Prc)i dcnza


.
0

c dal
Non mi resta ora che re
c io avvenga anche questa volta. D•l G a n T c t ro la Fen ic e in Vc
a ned7: a pcrson
1
p garla, ig P esidentc. d in tender a a que
r
' i con d' d.c h i are verbalm e nte I st•
r

si spe ta, onde poterrni dare una S s II sott" ehbe I or

t risposta qualsiasi nel piu breve chi 'on e ' i ar l' esa no potev a entra re in e-
di tem po possibile Nd spaz o
i Onorevolc Prcside z , ch� pcr r a I n v
a
ri grazia a dele
n
. l lusi ngh iere pa o d o mp�tturazione del Ma
n rl
I
indirizzarmi ho l'onore di dirmi co l iu ri r
l e ch e le p iace runa t attat iva d 'ulncio ngu ar O a ascn I estro Ver
di,
p
fo d

pro n o spetto rite nendo i n l m ona f d


c e en
to ed approv ato ·1 I Mlaestro Enrico Pe-
r
.ttu
. r a CC;
Dev" Se .
rv t clla , c he fu da quest
r
a
Pres1d nlz a �C -,;a add i ato all' mpresa, enc
t L .f n
. lie10 c . Ella deve oggi ripe
G Verdi oon lieve sa on o r o anto. tere in -
de tt

co re • ne e
cri

ogI' 0 1 No 417 og 1 qul n.ee vuto •


II giorno seguente Pia v e, giu bil ante, m i del vi scon tro al fav0 f 1 � g
an e
cora Agg iun g e pe ro , m a c10 s_ nza l m br;di s oa i
a

di Brenna a Busse o informa T


t , :
ar o a
ggi
o e Ve •
d'.i: pegno
di ver l Pr s denza, di
l t g i ca
ni lli
or e eolu vare sempre v c o o i o so si terri
gn
' a e i n n
au
a
a ratt

de re.
[}0 discorso in Lug lio a ll'cpoc lla ,;celta e II e 0
ima si p d pe
st
1)
ta
a
Egregio s Presiden e Co n d stin s t
i
rot e s
r

t Alleluja r
! ! ! o a a o L'Im p csa
Bu ss eto 1 3 maggio r85 Bo l gn 1 4 M gg i 1 5 86 Fratelli Mani.
Ieri finalmen e l
Ve rdi i b e ro d
rim s
e
t a i po ter acettare un' mpegno pel
6
venturo Carnoval e, ed essendom i pur 1
giunta lettera de' Marzi i quali cos dei arzi se m ra
•M • e s1 sanno bene che
si e sprimono: Puoi credere se La scarsa buonafede Pa se·' s
le
l b ii
sa mo
stato an ° a: � ato lda' lla Pres ) den-
contratto con Petrella no
re /elici di combina e a/l condizio
i
c e accenni /'ope r ne
e ni
p ra
cosl '
che scri
10 ; tut ­
rebbe
: de art.
r
h

� l
ii celebr M O Verdi;
v
l affare lo
za ( dovrebbe pe o esser
a e

hello e conclu so Si riservano p e


o a
e ro di conoscere le picco e dopa espdu
r
.
r
• • •
e varianti ch'eg d. . pur dichi an o 1. f av orev oli in linea di
es bbe nella co m pa g i a, l li tav1a ms1stono su 1 esso, ar s
igere n a
ma g a quest'or o e Verdi. . 11 l
non recar certa m e n e
t al raz
te

Oggi stess o l'amico Verdi e


io

l
n tiro ppo gravose
i

dir ge una lette


i
a le sa nn
.
s n
o o ta li d a

ra alla quale sara duopo


massima alla tra ttativa con
giversa re sino a 9ua do
n
e
sareb� stat? d�o i
oro ver o sco
t d1 c quello di ter-
r Verdi
impe
-
emce n on �o :f1•o�ro delle
ri avan­
so/lecitissimamen t e
ndere e stab re l'affare, poich io sono test gnarsi con la F es
spo ili
, _o e d
s

;r,r: d.
sen
monio dcllc richies e da e i­ _ s � di al ri t
t cui e att or niato, e sono og getto 11 compo5 1to r t eatri italiani..
tanto piu licto d aver
Io assicurato per l a nostra Feni c ­ ces di cui er a e a .
i 1 magg c n disappunto di
e. Ripeto, che rispondendo subito por­ II io , ina spe ttat m o
ent
tero io stesso le scritt ure . e
a
per . � i, e e
Ma bi g far presto. Non sarebbe male toc iave - che certamente si usin ava una rovvi ion
car[?] il Telegrafo e far i a ut izzna
so 5
­ P } g � ri�d: t:� - arrlva a
e
e
s o r are da Marzi a tale scrittura, poich sione dell aff
d lut B�sse­
siccomepe r la Traviata e le a lt e o pe e li in ­ per la feli co a
are
e es e u c
ce nclu

t en e se r sc rt t rato u na situ az � e
d
r � trova
la Nobile Presidenza. g i dal to Brenna il qu ale peru 1on orma1 · completamen-
r

de e cont at t .
sten ii
Scrivo ogg i stess o ai M rz , e vivo te sblocca�a. Non resta che all e,conicliz
. espcr
zione sara tolta all'istan a
i n ella lusi nga che ogni ociva dila­ tre
� _1 _r un��ru ro
di
n a di
o
te, e co l arcmo iu citi
s ste da Verdi con la let ter
810:0
vero m sembra v dap rim s r s ad una meta, che a dir un
un paragrafo fatto e� press amente m � enr il
i ao
p a ass difficile a raggiungersi; , p� e dal�o . d ll torecl�on
!:�si
cieta ed ii pubblic a hi cosl La So­ diaz u e
avrann di a P1av e Ia « me i >➔ n i o
a rs i dell e trascorse vicendc quale si ricon osce on e a e a co s n
ruc
c co s
m

Sono sempre o e n . u
dd contr t o razione viene condo a m
t t 1:1 o st e s o 1 ma _
pe
Suo
Um0
Obb.0 Servo a to ; l' pe q ell 5 g
. . Piavc gio 1
F M 856:
Per Piave l'affa r e e « 3o3]
hello e c [
o n uso »; non lo e afiatto per
cl
. .
Bussetto ne l Ducato di Pa rma, qucs to gio
Marzi, che il 14 da
Bolog
na
ripropo ngono iI contratto di Petrella,i rno J Gtov edl 1 5 q di
uin ci
d
gg o 56 (cinquant a se )
i
depe nna ndone tuttav ia !'art. 10, i
g a rifiutato dalla Presidenza (Prat Ma i 1 8 Scrittu T ca r al
. t e
N. 42 1), econ altra Iettera in pa ri d ta (Prot. N 4 2) ra .
a n 1
. 2 risc ontra o la ra s i gn o r etar d ella So-
F li o u
ri G glielm B enna se gr io d ella P rcs denza
36 6 L, b tt e1.a de/ la m ic us• o
o s, ,,,ne Boc c
a egran
. a rc . . -
t1 • • pnm e 1ta
cieta proprieta ia del Tca t ro
r la Feni ce di V nezia f aci ente per le ecorazioni tutt , ;1es a.no, d illu r ninazione come alla
la Pre ­ zia almeno fino
denza stessa a c o spccialmen te autorizza o e d ed dovrs fermarsi m Vene
e

le tt ra si ro II Maestro_ Sig Cav Ver rt


i con e di commission e · dell s sua nuo va Opeh ra , ed
_ h t
p esen 8ZJ one s s f an a
12 Magg io 185 6, e Giuseppe C v• Verdi M a est om po di us i­ a che siasi esegu1ta I la t erza prap · ar lle
t

c s o
1 n • non c e
a

m
c a, viene conchiuso il s eguente Contratt . - o e, r es a
i

o assistere a tutte e pr v e rov


m1c e
pe
ro rore

II S g r Maest o
1 i r Giuse p pe C v• Verdi prime recite. - • bbl" hi assunti dal S' Maes
nuova Opera seria in M usica sopr a posit tro Cav• Verdi,
°

si obb ga di scrivere una tg


li
o
a ap o librettoda rappr entarsi n I I In co rrespettt• vo deglt ro a F ntc e o c� t per
Gran Teatr o la Fenic e di Venezia neUa sta io e di Ca es d I T l e
g o va le, e quarele­ la Pres1den z� della So cie�� rr��;t�::die :::iach e li d�ici _ mili
sima 1856/5 7 cinquant a sei, cinquan a sett . n essa, paghera _al �etto
Au e
e ogm una ;
re

t ttro mi lle
2 ° II librett o relativo sara a cari co del Mae tro rI rat dt £ 4000 qua
rn

i1 quale si obbliga £ 12000 effettv t em tre egua tg balo ;


farlo avere alla Presidenza entr o gos o p. v s ch, e ' di cem a
di la prima i1 giorno m �1 ver�a ese� e .tta laa I �:� ·ma pro ro va d' ch ; l
A t . pe r ne ottenga l'a pp ro­ e p a p a r
e st ra la
vazione deUa Censur a d'Ordi e pubblic . - seconds i1 giorno tn cut verra seg ua v
n o O
u

3° II Maestro Verdi si obblig a d'esse e terza nel g iorno della prova generale - p "d
r in Ve e ia pr ma della met o chi per essa tutti
di febbra o 185 7 cinquanta sett e, e di aver comp n t • fav ore della rest enza, i
i

12 Res tano ris• erv tt• m


z

j le to ii suo spartito per a 1 del Tea tro guerr a


a

incominciar e le prove in tempo uti e onde and e a i:1e to o • qua I


1. sono .mce n d"o •
ar in ena non u di cast fortu1tt
• • • teat r a 1 d
. 1
" .
l sc pi tar
1•
cala1!"•ta s ioglimento di Con­
del gi orno 5. cinqu e Ma rzo successivo 1857 inq guerreggiata, fatto di �rt�ctpe,. pu_b bl"tea
d

u n a se . -
c

c a t tt
e 'de] Teatro per Or dine
° Gli artis i cantan i tratto_ d'Appalto, gr�ndt r�
4 t t ch e dov rann o aver �J° ';1•
�:::;::;�etaria malattia dell'ar-
verranno scelti da l Maestro Verdi nell 'elen o dpairte mponenti ne a nuova Oper ,
para

1
�rs:�•���
ll

c o la Comp a -
e a­ fo o u nu
tanto rtuit q a o avv e to nel
nt
1

gni a, rcstando fin d'ora co nvenuto, he �h��u�l��: ��;0 ia�:


c

c ne' faranno pane la Prima Don­


na assoluta sra Luig a Bendazz i, a e e
i ii P im o Te nore ass o l persona de l'artista, o da ess dip �d nte. -di . he il prescnt
il primo baritono assoluto Leone Giraldoni e il P i o uto B CarloPNegrin
o

raz1one, c
l

fo dio , effetto
r l


S d" 1c h1ara espress amen t e per oom .e
, rm as s o n " sr Fran cesco Mana
nica de
t

assoluto Giuseppe Echeveri - Contratto venne co�cluso colla med1a r-. j1 .one l
5 G i artis i scel i dal Maestroa. su� sola qualita di rappr e­
Piave intervenendo ti Brenna a firmar o nl II
ro

l t t
per tutto i1 temp o, in cu i dureranno le proave no
Verdi sar n me i a u

tacolo, in cu i dovranno a g r e gli artisti stess .


, e c ce t te l
ss
tu a
s asdisposizion
e e e
r di spet­
e sentante della Presidenza dcl_ Gran Teatr;o a
Otto giorni da que sts a t a nmett ree un esemp ar
F
lnt�e
d
la qua
s le
o
a e sa molo ato al
dovr a
g
entr o

d
i

6° Occorrendo qualche i Maestro Cav� Verdi .


parte comprima ri a ca so lo esigesse il sog o le p artt·, ?bbli gand o�t· c ·1a -
getto dell'azione che verra scelt a pe l libr etto ne ­ Tanto di reciproca buona fcde conve�gon
l

, in aggint o i 6
' u a alla c mpagna s a m
:ontrattuale d Obbligo pe l'Im resa l
p , a P s d nza assume d scrittu cuno Ua ri fus o i ne d e •1 d a ntn 10
• • c soa t ancanza ' e st
rmano.
d
rarLa sopra ricchiesta de! Maest ro passand res co eJ i de li op ­ G. Verdi
i

i co ­
por tun
r

o e u g G Brenna
certi perche gli scritturati sieno di suo n .
gra mento. - o a
ell e a •
di i

7 ° Lo spartito reste r a in assol ut p r opri et del


a a Maestro Verdi a Incar icat d a Presid nz de l Teat ro l F e ru ce 1 7
Presidenza avra pero ii diritt o far . -L
di rapp rese nat re !'Opera anche nelle
s tagion successive, ma nel solo Teatr Parma onde pro-
i
stagione di quaresima r85 cinquan ta o t
la Fenice. All'uopo durante la ngi orno seguente Brenna parte a Busseto per d
ar-
set e ess a fara estrarre copia dell Bolog a . erca e
s guire
ie g 1·0Emilia e
a11a vo Ita di Re g na all n c t di
spartito original e , che s obbliga d tener g l samente con elo d .M

serva ta n .1 .e ..
i i o n m .
Pres dente Tor rulli.
e o
e frattant i for a
7

l'Archivio de! Teatro , e ad esclusivo uso del ­ z '


Teatro stesso. -
il
8 A l diritto di p roduzione deUo spartit o,
s'intend e annesso anche [304)
quello di stampa del relativo libre tto per us del Teat ro, i1 quale resta E regio v
limi t ato a N 2200 due mil le, o g s Ca aliere Parma r6 Maggio 1856
r

e duecento esemplari per la


°

Stagione di con
quaresima 1857 cinquanta sette. In caso p e ro . 8 tt
us�egli? - Ed ho p meco poil co let to
contrat ra im--
di riproduzione in stagio­ Arrivo in q�esto punt? d B · l r ci
ni successive i libretti occorr ent i dovranno to .ch a n e
a cquista i dallo cluso con Verdi alle condiz ru, t e t e t
to, che ind ichera ii Maestro Verdi al prezzo di cm, rs 25 v ti stabilim cin q en­ · e s esso
e n u e au
­ postata 11 gtorno 12•corr• •• veria,
striaci ogni esemplare. -
£ 12000. - Compa • grua dazri N �
. Benmar • i Giraldoni taEcheun
mn p -
ed Cioc
occ o �n o quakhe par ia • in gg '
ta o
ga
9 ° La prova generale della nuova Opera si fa r a a por se l · re
te c u , ma co - r r d• tc
com
a
pri
b b li r
hi
L,, n
368 boltega d e l l. musiC4 Sim on
e Boc ca tgra
sa a scritturarla dietro ricchiest
l'artista che occ r es e a del Maestro d'accordo seco uJ i
perch e
mare 11 contra no « che ai primi
del 1 8 57 » (CO P IA LR TTERE p.
� � � di aggiung
Le altr� condizioru so no le ere sia di suo grad1mento . - 192 ).
solite . a . ·1 . -
dei precedenti Contratti La let t era di Verdi del 12 arnv a Ve ezia non 1 15, come �' t e
Domaru part o per Regg io , ove i .
n

s trova Ercole e lunedl sa a ggio, e vien e aper d� co nte Moccnigo,


gna , ov'e Lucian - Mart dl u indi l o­ nev a Piave, bensl 11 16 ma
ta
ro _
o. e q ,
_La riverisco in fre ta pe r pot er approo mer oldl �aro a Venezia. Bo man al Pr dente Tor mell1, h n� frattem•
ffi ca quindi trasmessa a Zer i c e
es
t t re d ella corsa postale. - ra di Piav e del 13; e quant s 1 r e de
Mi creda po aveva r cevuto la lette
i
1 o _ ap p n
il i
t
S uo Buon Servito re nielil sped te ma 1 0 a se
da due m1ss1ve dello stesso Tor
i

7 gg G u p­
G. Brenna e a e ce
pe n a, « Scrittore a enza ,. dell F ni :
In pari d� ta anche Piave si rivol al Pre rot tan Jo all Pr si d
s e t , es
id

o per
ge n e d
venuta di Brenna: p l a (306]
s J n a
[30 Cari simo o ! Sac lc 17. Maggio 1 85 .
i
5] ch 6
Egregio S g: Presidcnt [ ...] D1ca al Conte [ Mocent J go
oggi cbb1 nuova le t tcra da Pia_ v c
i c
c la quale mt scrive ch riti
,. in data de! 13. con e cne _ l'a�are be�o e conchiu­
.
L1mprovv1s a venuta di. Brenna . Busscto 16 maggio 185
so con Verdi [segue ii rassun to dc lla lett cra di PUlvc]. VRitcn�o adun•
momen ta che 1,aff� rc e a stato
m1 ha sorprcso non poco, poiche d 6 i a e h rit rn c cz t
tra tt ato da me, da me concluso al que che Brenna com bine ra o gni cos , o :r a. n a �n
a
r , e chc c e
tcmP ? non er a sp1ra t o, giacc e scrittura. Dica anche al Conte chc io so no pr n to di vcrurc a V n a
c ezt:18
. h le sara giunta la deffini iva lettera ii o
Verdi ncl g1orno 15 Corrent e, era e ff t inu til e in d' di e
ca
10
t m nta che ss ..
t
a o cari r altri ul tim ar ogni m o ia a
m to .
la facenda. fo i ch [ ]
Di fatti un'egual sensazion e p r
vo l'amic Ve di che non vole [3o7]
firm�r a o o r va anz
l l �it�r a sc non gli foss e giun a pel m o �n le; ma lo fece i o n
in ­
�i o a l ulttmo paragrafo del con tr t t , h i t soa
di v il Canssim Jo a! rman 17. Maggio 1816.
a o c c lo s es Ze
t

scnto .
t
V e r o e in
. Spero ch'ella vo rr a trov r l d [ ...]
m cuorc grato al Verdi dia avea v i e qu te
es mie rimos t ranze, ed anzi son 7. Trattengo le due letterc de ll'lmp esa dativc alli Maestri Petrclla,
o r r a Br enn
spero trovare m _ rmi u at o questa squisita deli
s catezza, chc e Verdi. Scrivo sull'argomento al Con te. Quan do torner a faro
eg mis nclla giustizi a di q esta Nobile una scappata a Vene za se sen o n ec essari a n p o r posi t o una conferenza
ur
u Presiden­
ual a
za; tanto piu chc poss o assicura i d i
rlc che sen za la mia povera paro di Presidenza.
non sarc�b e per ccrt o venut o a la Verdi be ssi­
rebbe scnvere, m a chc po tro
Venezia, c cio per ragioni che non
o c­v 8. Trattengo parimenti la el ttcra di Verdi, chc il Conte fecc ni
, l dcsideri, vocalmente esporleg.i mo di a p re n e c o n t .
Per f�rtuna ta le arriv o n o n ove
ha o ri o d os cere il c n
o ten u o
nulla guastato, poiche V erdi, quantun
que abb1a f att sentirc al Brenna ­ ..
. _ � le sopraccennate ragioni, pure o [ . ] Torni elli
colse cordialisstmamentc, e prova
ne
fu l clu io e d
n l ac­ G.B.
Gradisca a con s ell'a ff are.
notizia della stip ul az io e el ­
S Ob 0 Rkevuta infine da Brenna la lieta con
u o Um0 Servo n
b t d
vc at o n i , e e a ona ue o o
F.M. P ia tr co er sc
V d Torni lli ri riv J d r
gi ni d po :
Semp re in quel 16 maggio Verdi,
a su a volta, risponde a Vincenzo 308]
!orelli esprimendo il dispiacere [
a
di non poter segnare il contrat
to per C ris simo Jo n
a!
il S. Ca rlo di Napoli e di trovars « nell Zerman 19. Maggio 1856.
dura n e cessita » di ripetere
i
le parole del 'ul tima sua letter a «
l a [ ...] Sono ben licto, c contento di avere as i:llr ato il Ma�tro Verdi.
s
ven o nel 57-58 in Italia scri
: pr ssc Almeno per quest o il Pubblico pla dir a me�1to dde llll a Pres1dcnza.
ri d
vero per Napoli qualora all'Im ­
a l

e a convengano le condizioni etc. a in mio nom e il uCo : �ioccru c a re m


etc ••• » e avvertendo tuttavia che no n ar bbe ri libe di . Ella ringrazier go s�a p urosa
mas to u -
s e ro fir sollecitudin e onde com nicarmi 'l
ann u nz 1 0 e
d ll a co n
cl us 1o n
c del con
370 La bottega della musica Simone Boccane11.ra

tratto . A me pure Brenna aveva scritto da Parma annunziandomi chc [JIO]


c:a di �itorno da Bussetto col contratto concluso, e che si dirigeva a Reg­ t)
Bologna 19 (dieci nuve) Mnggio 1 56 (cmquanta
gio! pot a Bologna . Sento poi con piacere che Ercole [Marzi] approvas­ Brcnn ,1 scgrc tario de l l a Pre idenza ddla Societii pro­
se ii �ootra �to. Spero che Luciano fara lo stesso, e cosi non avremo que­ Fra Guglielmo
_ prietaria de) Gran Teatro !J Fenict� di Venezia f ciente per la Pre 1dcnui
suoru con I Impresa. Non so poi cosa si f ara di Petrella. o frare li Man:i viene convcnuro qunn
Le scrivo questa sera per ii caso che domani Brenna fosse di ritorno. stessa, e )'Impresa Ercole, e Lucian l

Come e ben naturale mi e necessario di vederlo subito. Se a seconda del­ to segue . .


o conto ti
le intelligenze coi Marzi o delle questioni che potessero sussistere per Pe­ 1 ° L'lmprcsa fratelli Marz1 a pprova, e<l assume per propn
trella sad necessaria subito dopo ii ritorno di Brenna una conferenza di Contratto r 5 Maggio rnrrente d a t a to da Aussetto nel Ducato d1 Pa1�':"
Presider:za, col �odesta, e Delegato, dica al Conte Mocenigo che abbia concluso per conro della Presidt·ma del Teatro sudde.tto col Maestro_ C,tl�
la comptacenza di fissarla, ed allora io verro subito a Venezia dietro av­ seppe Cav' Verdi per �criverc un O pera seria in mustca sopra appo Ito li­
viso per posta, o per espresso. Se al contrario non occorresse questa con­ bretto da rapprcsentarsi nel Gran Teatro la Fcnice di Venezia nella sta
ferenza, e che tutto fosse pacifico, risparmiero ben volentieri Ia gita, ed gione di Carnov ale, e quaresima IR 56/ 57; rontratto dd quale ii Brenna
_ a Brenna che lo aspettero subito, subito a Zerman appena ri­
allora dica consegn a copia da esso legalin11ta ai fratelli Man:i, che dichiarano d'aver•
torn ato [ ... ] 1a ricevuta.
G.B. Tornielli °
2 Restano sollevati i fratelli Marzi per la stagionc di Carnova le, e qua­
resima 1856/57 dall'ohbligo di somministrare ii nuovo tellone con ap­
Que! r 9 maggio Brenna firma a Bologna con Luciano Marzi la posite quinte cord aggi cc. pattuito coll'Art. 7. del verbale 17. Aprile
0 0

convenzione per l'accettazione del contratto con Verdi e tosto ne 1853 in cui sono estese le condizioni d'appa lto del Teatro suddetto pel
informa il Presidente Tornielli: quinquennio in corso 1853/54, 1854/55, 1855/56, 1856/57 e 1857/58
3° Sara libero ai fr a telli Mar.i:i di portare ii prezzo d'abbuonamento per
[309) la stag1on e di Carnovale, e quaresima 1856/57 cinguanta sd, dnquanta
Egregio S' Caye Tornielli sette fin o ad Austriache £ 66. lire, sessanta sci in luogo dclle £ 60 ses­
. . . Bologna 19 Maggio 1856. santa stabilite all'Art. 33. del ricordato verbale pei civili non impiegati,
0

Tutto e com�mato cot Marzt. - Domani parto, portando meco una ed in proporzione per le altre classi contemplate dall'Articolo stesso. -
formate convenz1one da essi firmata per l'assun zione del contratto Verdi
4: Non ostan te la scrittura dcl Maestro Cav' Verdi, res ta in f acolta
0

3!1e condizioni seco lei intese verbalmente, tranne l a variante che ovc dell'Impresa d1 dare volendo anche ii Maestro Enrico Petrella quale altro
nesca all'Impresa di sciogliersi pel 1856/57 dall'impegno cors� con Pe­
tre�a, possa ella sostituirvi altra Opera scritta espressamente o da Tes­ maestro d'obbligo per scrivere la terza Opera della Stagione. Che se riu•
sa�tn 19 o 1a Cosillini, o da Pasini,20 o da Fenzi.21 - Ovvero !'opera vec­ scisse ad essa di riportare invece ii Con tratto Petrella ad altra stagione,
chia autonzzata dal Contr atto. - esso maestro si riterra approvato quale Maestro d'obbligo per la stagione
Domani arrivero a Verona dovendo cola recarmi a prendere Ia mia di Carnovale, e quaresima 1857/ 58 cinquanta sette e cinquanta otto, per
Emma [ ? J; e posdoma�, cioe mercolcU colla prima corsa che parte da cui l'Impresa no n a vra altro obbligo che quello di partecipare entro 1u­
Vero�a �e ore 8½ verro a Zerman. - La sera saro a Venezia._ gl io p.v. se il Petrella scrivera pel Teatro la Fenice nella stagione di Car­
Scnvo m conformita a Mondolfo con preghiera di rendere di tutto in­ novale, e quaresima 1856/57 o 1857/58, ovvero se si sara definitivamen­
for1;11 ato _il Co: Mocenigo, cui non scrivo ignorando se sia tuttavia a Ve­ te sciolta da ogni impegno col medesimo. -
n ezia , Ono. 5 Non scrivendo il Maestro Petrella nella ventura stagione di Carno­
. Mille cos� gentili al S' Allessandro, ed alle Signore Levi, ed a lei la vale, e quaresima 1856/57 potra l'Impresa far scrivere la terza Opera
nspettosa stun a del suo Buon Servitorc della sta gione stessa espressamente da uno dei Maestri Tessarin di Vene­
G. Brenna zia, Cosillini di Vicen za, Pasini di Ferrara, o Scipione Fenzi di Roma. -
E non facendo scrivere la terza Opera d'obbligo espressamente potra so­
Ed ecco il testo della convenzione da Brenna sottoscritta con l'im­ stituirvi un'Opera da sciegliersi d'accordo colla stagione appaltante fra
presa dei F. lli Marzi in quello stesso giorno: quelle che fossero state anche altra volta eseguite in Ven ezia.
6° Entro luglio p.v. l'Impresa deve pel proprio Con tratto proporre le
37 2
u bott e11
i del/11 mrn one Boc c an e1.ra 37
ic1 Sim
OJ:>Cre d'obbligo de lla st agio n . -E l
,c o D. ' 1',1o ce.m go re
e pero e
chiar:U" e �quale delle facolta ad es a cc o n da mese coi steseced
so si obbliga
ti ticolidi ,­ Co Alvise France ep 1 ·t.1 • ll' E conom 1a
r di s1J.' (
e 5 st sara attenu . -ta
s a
te p r
A
r 4 Gm ,eppc Mondolfo Pre sier
en lcg • Prov . ..
. 7 ° 11 seg_retario Bren
na assume la r esponsabili c da1 Co: Altan I.R. Dc
ta della presente conv Co Correr Po<lc�1:. di Venezia
ztone per c10 che concerne il ricono scim
e no
t d ll
e a no
bil
e Presi d nza seun ­
Committente. e a unanimcmen1e dchbcra
• ra 1 5. i
Fratelli Marzi r. 0 di approvarc la scr11tu � gg 10 c or r.• red 11 a i n Bu tto tra
Bre nn1
Gug lielmo Bren na il Maestro Ver di ed ii Seg ret. 0
Incarica n o r 9. Ma' •io corr." f tit_> i� B ologna ,tu
del Tea to
l F della Presidenza
nic e i Ve 2.o dt approv�re ii ronveg lu o mu ra mn te I r•
tro a e d nezi
a
l'Imprcsa Fratelli Marzi,
e ii Sc� re ario Brenn a, esc
t
� e
.
o o o •
I1 mercoledl 21 ggi o Brenna e di
ticolo quin t e cendo ii P ei. d r i , " n ll 'Econ m t Co :
f occ nt a
l guen
fa
a

ma ri torno a Venezia. I1 22
tie
n e la conferenza_ di Presiden za ell te riserva
si per qualu nqu e ia i.
t
n a quale veng no appro
o i vati Pel caso chc nella mancanza mo .l\'o d't una de e 11
contratto con Verdie Ia convenzion e con i F.lli Marz , come da v cr ­
il prime p:mi nominate nella scriu col M
a a( :l;t ro V r i
e
d
potesse sorg�re per
hal : o!>izione nlla i n c i
e parte dello stcss o opp ,ostituz o e di h rn ii Pre std• al ­
e
l'Economia di non assumcre respons
abilita pcl le con
cg ucnze chc e!11c rg r
[3n
] Im a sodd isfa ii M ei, tro Verdi e t le
potessero da un rifiuto dcll' pres a re a a
Vista la deliberazione 12 cor r• on a quale
st a, e R0 Deleg a o coi:iven. e
c l l Presidenza, Co. Pode­ dich iarazione deriva dalla non esp r cs a condizione n conv c gno con l' m-
t n �o unani_memen e a di spedi concerto. el I
Brenna a Bu� set o con,1 t re il Segretar presa di assoggcuarsi all 'opportuno .
po�er1 espr e s 1 net mandate di cui la let era io g i ahri d Pr
A questa osscrvazione soggiun go
e
t
s
data, p er smtturar e d Uff c 0 c ol fon d o
i t pa no l u identt, ch e nes u­
1 d ella dotazione il Maestro Verdiri na responsabilitJ puo sorgere nella Pres
iden za d l
a caso contemplato, me ­
per un_Oper a nuova da scriversi nella p o s im a st o i di Ca l n
r s ag n
e ova e, e , pcl qual e
Quares1ma 185 6 =57. rn tre v i provvedc ii contratto d'Appalto "'.enend� a, mancaraepro­ per
app tl, d ovra I_ mpre
morte, o malattia uno dei primarj Artisti
o v
Vi� a la lettera 12 . Maggio r a I
corr.• perve uta ii giomo a da lla Stag1one appalt an­
porre una sostituzione chc dovra ess ere appr
t ovat
Ver� con a quale esponev a e in alte abili n 16. del Maes
l l r condizioni del contratto tro one dov l' ui
e art sta .os t t to non
i
te, la quale rifiu1crebbe quest a appro vazi
i

V1sto che l'Impresa Ma rzi con l .


ettera 1 . Maggio pervenuta
produceva fuori di termine i1 co tra tt o de4 l il 16. ri­ vcnisse acccttato dal Maestro Ver i d, che c er amen te verreb be nel ca so
t
Pres�denza veniva retroccsso n Maestro Petrella che dalla llato. t
senza appro i p rima interp e
az one c on lettera 5 Aprile
V1�to che_ l'Impres a stessa con v p.p. . o
altra su a le e n a .
pure i1 16. st mostrava poco dispo st a lla tt rs 14. Maggio pervdie n uta Ve ezi 22 Mag g i 18 5 6
i del Ma ro
a sc r ura t r in-
sistendo per l'approvazion e del Petr lla . Ve i tutti i c ompon enti la« Sta­
Seguono in cake al documen o le firm e di
tt es
e
Ritenuto _ che il Petrella non merite e bbe p r l r amma
sopr Verdi, e che solo pot
r e a cun modo la preferenza gione appaltanet •·
A
r o
Ve d i v ene sped it seguent e tel il
eg
a rebbe essere a t tat o per scriv ere un
a t
nuov� qualora l'Im presa s i obbligasse an ch cce l cr tu Opera come d minu a:
e di a ume a s t r del
s s r e a
Verdi pe r la stessa sta gione. i 312]
Visto il contratto 1 5 . Maggi ia [
corr.• g fir m ato in Bussetto r s tro
o
col quale q uesti alle condizioni ivi esp dal Verdi Ve di Mae o­
res s s obbliga di v Bussetto cco p gn
ra nuova pel Teatro la Fenice nella p os imi a e i
scr er un e � te amente approva
r s Quaresima Contratto fumato Brenna teatro Fen ice 1856/57 enpie
Vista il convegno 19 Maggio corr c gu n
re omso l a to P
­
s enza
l id
.• col qua e l'Impresa Marzi si n p 1 a r
ce e. Co lla Pa s
sta Par te e empla all
l obbe­li­ to co re
i
ga di asswnere il contratto del Mae:;tro V r di all e ndizi oni s em a - To im elli Pr es detn te
og

gno stesso espresse


e
co n e conv , in Ven ezi
nielli
La Stagio ne appaltante costituita daa P idenza rappres e tata dai To i il
ll
o
a al comp da
ositor e viene sped.ito per raccomandat a ­
Sig res n Nel c ntempo
v dim con
." ra tt i o r a a
Gio: Batta Cav.• Tornielli Presid.• anz. ed agli Spe .;
t o t e a m a
0
tt a: 22
ri
374
on Petrel! •
Simoni! Boccant!gra
il c ontrutto , In scrittu rn c
La bottt!ga dt!lla musu:a

coglie invece, rctr occJcnJ o n e tn chc da re·


[313]
sono concl usi e no n r e
N.o 42.5. A questo pun to tutti i c ontratti prov io nc Jel-
.1z
a ll.1 notizia J ell 'ap
Al S" Giuseppe Cav• Verdi Celebre Maestro di Music a gistr are l a breve rispo sta Ji Ve rdi
. in Bussetto la sua scrittur a :
Con o� m°:10 p1• acere s1 e ri cevuto il Co• nt•ratto 1 .5 corrc col qu ale ella as-

<;�;�;
sunse di sc nvere una nu ov a Op er

.5;��
e u • d a
ro l a Feni ce ne lla ven�r: st:g: n: ci:Cc ar�o: :ir: :::::�
s [31.5]
Sig' Presidcnte! B usscto 2 7 Maggio 1 56
era dcl 22
ccv uto la di Lei lctt
Com'era ben naturale esso venne pienamente approva�o, ed m • conso- Mi fo un dovere di p r evc nirla che h o ri dalla Nobile Pr�idcnza, chc
n anz a a quanto £u conven uto col secondo Capoverso de Ar t" 12, questa correme unitamcnte al Cont ra tto app ro ato
la qui nta volta -
v

Presidenza si affretta d i rimeterle S' Cavall ere un es emp� are del Contrat- mi procura l 'onorc <li s c ri vere alla Fcnicc: per Um Scrv.
to stesso da essa omologato. Ho l'onore di dirmi co lla piu pro fon da stima G \'crdi
Ha cosl definitivo riscontro anche Ia gen tile su a Iettera 12. Maggio
co rr:
rsc di fin e primavera o
Con distinta cons iderazione 11 carteggio cominci a o r a a res pirare ... :E. f o
M arietta P1ccol omin i, g io­
Venezia 22 M aggio x8.56. Tornielli dell'incipiente est ate 18 56 una letter a di
di, il q uale gia rnedita13v a
vanissima c a nta nte molto a ppre zzata d a Ver
?TI� e un a letter a raccoma ndata all'i mpres a Marzi c on la qua­
Pe t�:ru e i,_ a n ome dell a « Stagi one a pp altan te », « retro cede » il
i i di affid arle in futuro l'impor tante parte d i
b
Co rdelia n el Re uar, e
rt a t o un t rio nf ale
suc­
che il 3 dicembre d i quell' a nno a v re be ripo ne p g d
nta z
c o ntr att0 sttpulato c o n Petrella : cess o qua le pr o tag o n ist a della pr i ma rapprese
io ari ina ella

nd caz o ne di lu o go
Traviata al Theatre It alien; la letter a , senza
i i i n e
(314] :
N. 426. ne d i d a t a, e indir i zz at a a l b ar it o n o G irald o n i
a per voi, e per Negrini,
All'Impresa Teatrale Fratelli M arzi [ ... ] H o veduto nei Giornali c he Ve rdi isc river
. . in Bologna felici vo jaltri, v'invid io d avv ero, s ol ame
ntc una cosa m i fa dispiaccre, cd
a partc
na Verdi i scriver a un
La Stag· paltan te cosutu1ta � alla Pres_ide nz�, Co: Podesta, e R.o e che essendoc i la Bendazzi per prima Dntoanrc; v'assicuro chc l'uo i ca c osa
Dele ato �b� id �erna de liber �1one ii c?nvegno
_ 19.
tutta di forza, ed io non la po tro m ai ca i Ve r­
Mag:io corr.• conci��i ;r: :��t Imp�esa, ed il S e gretano di questa r n u v d
o r
la prima 'Op
ch'io de sid eri adesso, e di poter can tare,
un e a o a
. ] [Au t g : Mu s eo Teatrale
Presidenz a Sig .r G�glie1mo Brenn a relauvo all' assunzi one ael contratto di. Dio s a sc potro avere questa g razia. [ .. o rafo
l .5 . Ma�i0 corr.• SUpulat o da questa Presidenza col Maestro C av • Verdi alla Sca la, Milano]
per scnvere una n uova Ope ra na •in mus1c • •
a nella pro ssirn a St agione di

Carnovale e Quaresima 18.56- .57. Dal conve g no stesso escludesi pero getta una v a c anza a
Inta nto per !'estate o rma i pr o ssima Verd i pro
l'Articolo '.5 ·o c he non pu o essere accettato. risc hia tutt a v i a di and are
v·tene per conseguenz a' e per gli. e£Iettl• de11'artt• coIo 4.0 del convegno Venezia i nsieme a Giusepp ina . La v acanza
frattempo nella citta
cod in fu mo a cau sa di Pi ave il quale, r ientrat o nel t­
19 Maggt· o swn · d"1cato retrocesso 11 contratto d i d ata 31• Marzo p.p. tra a di quel pro getto tu
esta Impresa ed il Maestro Ennco • petrella, con che resta riscootrata la gunare, inc a utarnente « spiffer a » l a no tizi mp sito re.
t' a ffatto r i entrante nelle esclus i ve fa
ccende priv ate del c o o
anche la letter a di cod est a I mpresa 14.cor •
.
Ven ez1a 22. Maggio l8.56. • E questi, irritato, a Pi ave in d a t a II giugn o d a S. Agata :
e non verr o piu a Vene­
Torn ie lli Presid.• Sci un gran pettegolone!! Ho c ambiato idea rtutto ques ta mia inten­
zia!! ... Qual necessita vi era di spifferare dapp ven uto a V e n e zia non era
e
ta t n� accet�a nd o l'art. 5 dell a c o nvenzione firmata a B olo­ zione ? Oh ii gran p tt g l c! ! Se i i
ini che sono
o foss
e, ne per visit are i g iard
e e o on
�! 1: � es1 de a ri6.uta � a propo sta d'una terza opera nuo v a d' ob- certamente per fare e r icevere v isit
bligo co�postada uno de1 quattr o c o mpo sitor i in essa indic ati· e ac- belli bellissim i arcibellissimi !!
,
)77
I nfin e divertiti be e !! • a d 11 r
Bocc,meg ra
at
bolleia delu
p
Si,,, one
musica
t Pi ave, del dottor Vg
L.
n Ci rivcdremo
da f arsi ora io faccio lo tes so .. [ chi s II qua ndo! ? Tan o a l s oe i n _ e e. '\�ano ta giug ent Fono
m info a T Cla
mrma escoed rin - MI fl ?"1
p 3 59 ) g tto
a
3 e:
. B IA
A B I T . ga pe r oltrc t rc sctt1manc.
l un
s
scm p c�
Poi, calma tosi, il compos i t re ci ri ( ..•] Non sono mai stat? amma1 ato, alm eno s riamentc. Soflr o
c

p ensa eil 18 giugno (mentre Mu­


) cialmcnte dopo d' vcr ten •
zio da Padova in pari dat oinf un po' alla go la, ed un po allo )tomaco ru
orma Ti to Ric ordi: « Verd i non ene solito , e per
piu ai bagni; ei cam bio vi na to u n 'oper . E ve r che qut o d 1;a un po' piu dcl
pensievur ol. La /o rza del des t mo non fu reje o
a
? � �t��n Jeuo che questi b gni mi f a ra n
dal s olo Verdi il quale no questo sono .1 Venezia. I me,_icfi m1 qul almeno per f re q lc he co-
a
tt
n mu sicarlo; egli ha giudizi o e do bcne:
iI Trovatore no n v uol t a e o e po n n c re o mo,lto : � r ' :� z on;
u
o d
tr � • Na i lc Braidense, il1 ano]
a
r un sogett
grafo: Archivio di C s aaRitc o di, Milanoo ]forse )
perico loso
riscrive i» ve: Auto­
[ sa- ... ].[Au tograo: B � •
10
r , [
a
a P a
E probabile c he i o mi r o
lincuore pcrche preved o l e i dec da an c o ra a enir e a Venezia ben che a m II 14 l ugli o Ve d r i an n o
unci a all'e dit re Uon facudie ii pro �im
v
eccature i n finite : ma nel o che a­
son dispo sto a pa rti rne entrs o cas s
mi ri olva via ggio a Paril!i:
24 ore se non sono quieto.
Ti prge o intanto di dare n colpo d' occhio se vi fosse un appartamen ­ • • •
Io lasciero Ven e�1 ti 1orno to me c: re tcro • Bu to CUl·
tino per me e la Pep pna.
u � 2� .d'" (UC c mi vedrete cola alla fine di _qu
Dovrebbc essere mobiliato con c c que o s ei gi orm pot parttro
i a

zare in casa: io vorr ei u na


i per pran­ per ang , . f
an e una ero a Pari" oi chc i, g1ome:
l'ap partamcntino u l m rcehe frescodonn Non a per
fi far da mangiare.nzaDesiderer v
sto m ese, o a1_ • • d i Agosto . N on m1 erm
• p nm1 . . a fIan 1.
s . s s a o p e r a l t ro s e rice ercie circ a , va e
l a dire 11 tempo matc� •ta1 r dar ordinc un po co a m•�
rl
altra m . er al tem­
b"•to in Italia oncle av
a
ia i ei da qui l
Io part sia d1 casa, J mobih et�. etc. Ruornfr
i
c �d:�e
r a p u tardi L unedl 23, ma ti po d1 agg1u a e Snffelfo, roba bilm ente in aurunno
mia almeno 24 ore p im ai del ripeto riceverai alt st , per a
r ra Bolo gna. Posc1 r a sc vero I operap< o r �nczia, e piu rd e
lter
mio
le i1 segreto) che a Vig arri
na c he pro a men e er r .
b bil
vo. Addio e
o non dire (see
r II possi
. 36b2i)­ n
pe r N a poli. [ ••• ] �i tO , 1? non v
nuo va V1.i ar t a i
ordinc a' mici afia il R � .
n
t v [ A B IA T p
Verdz viene a P a g ,J?C ma il 1'1aestro cngo c c_ ��dalia ... [ .. ]
:_ �t• m .
Infine il lunedl 23 giu no, s em r e d S Ag n 1 c
ta di Venezia• e, Franco.
g p a a , rp ecis a: L e esco e . q ui, e si div e te c mnamora
d rt co di p .
. p ure. ITIan no rag1 o n • e! Non c, e r�u Iia d"1 i ..u bcllo di p u a isti
a
ta m-
Mercoledl alle 4 po m eridi ane part . _ _ i_ d d dd0. ( u
Cremona Se trovo s bi to (ru o per V ez ia : saro prima delle 7 poetic di Ve ez ia oppr t tu o m qu<:st_ p s g1on ' .
o o n s t a a c A A
. u o saprai meg lio di me) o Cor t g fo: ih l theq e e a !' pe
riere o Di in ­
en A
l ra , P arig i]
t
genza mi metto tos o ra
t

t in viag gio. Ins omm a mi s erviro del mezzo li B io u d O


lccito, pc rche non piu sol­
amo stare i n strada, e tu farai ii e
zia o colla prima o
coll'ul ma corsa dd Giovedl. al
l
c co o s saro a V en e­ Rientrato a Busse o la a • d 1 2 1 glio Verdi si affretta a
m ttm_a e � � f llc
ringraziare ii dott or tV g n . « S_i amo
i
Ti v edro alla strada di t emente stamattina
p81u�t1
Vign.a Se hai trova to l'apferrroame ? Sl o n o!! Al caso sia solo tutto al p u co " i a
a t ntino tanto mcglio; sc no datti i n alla nost r P
e c come dice iave. er tro,\•incanto della vostra
le ma­ a "M
a
ni attorno c t rovalo .
c
' men parad, o di
p
n Venez ue ta M� ca un
mcntino quicto, frescoSo c oulco a Pc pp ina gia lo sa i. Dcsidero un apparta­ ci ha fatto t v ro a re q
ia

.r:o
ll

ar ... sia in ca sa particolarc que llo che mi e p r o


Su ll'alberg o, tc lo diss ns m e
s
s su ' .
s

, on voglio andarc alla table d'hote.ia ll a l berg o s fino a (G.


dito Ver di-V1gna , aRoma 194 1 , P· Bong !v;-n;1�te questa brev
Dal carte gg10 me­
i
r
e so­
J J;
L'albergo sia poi !'Eur o pa, l'Affri c 8
a , o !'Ameri ca etc. poco im p s a a S. Agata c he ma a_ la s:elt� la nuova ope­
zi all'Europa tcmerei m lt o l orta. An­ r e arg�� ud�to per
u � g1orn per Pa­
o e sc c ca turc . Sarebbc i possi bil e cola r­ ra da scnversi per la eruc ;e
F r nz
mi da' Franccsi, c m _ o vs te v . ella a te a
t t
forsc anc c da' Signori milancsi... Hai capito? bcra li
h
Sc deve esserc un albc rg o , rigi il compos re p re nn ncia a P1 e l'" m 10 a o pro­
quietissimo. Se anche lo tan sia un albcrgo pu lito pul iti ssimo ma quicto i to a u a dJ rel tiv «
a
o d centro non importa. Io non ndro
Tcatri, ne sulla piazz n
al

s.
Marco: cio e si a ne a gr a m.m » :
a . e
quieto Amen [ABBIAT II p p 3 62-3 63 ] curo Dunqu pulito, esco, Busseto, 31 luglio 1856
I . e • n · • •
Par oggi.per Parig1.b er e o r
icevu to la poe-
fr
t 1� I tu c lctt
.
ser
to
s1a d l Stzlfe/1 0 ed d m gg
bcnc co s e •non s H
La vacanza veneziana de l co - bc c . fo o • q u ae m
an . c
e
tr scorsa in co p gnia la d ci czzi
r
s tore
i
di
ers n
V1
mpo
.
cd
m a tic ri v i i u tili
. .
in
a
[ J
379
i no e Bo a
Credo di aver trovato il a d, ne del M estro Verdi, che arebbc l'Op cra
non nmwa
S r,t cc engra
il
bo ett1.4 de/ 11/ music
.. . 2 •
Lz
sogett
11

Pangi a man d cro M.a rn


. o per V CZia • c da J i
B TI II p.
p gr a mm [A B IA ] per Venez a.
en a

ro 36 8 u o a da scrivcrsi e pre:.sarnente dal Maestro Petrel-


a

3.• Jone, Oper! an v P ru1.zini.


Come si ricordera, infatti • P ta c
in base all' art• 2o del contratto, •i1 libretto la, con poc..; 1 de oe h c
della nuova ope a di V stro Verdi, ii quale pel suo Con
r id 4.• L'Opaa nuova,c c s rivera ii Mae
a lssl_re pres�nt�to alla Presidenza
d la Pr id nz dovra produrre il libretto cntro ii mesc di Ago.
entro i1 mese di agostoerGia oilev 24edug to T orruelli aveva prevenuto tratto con es c a
l'impresa Marzi dinon

pote r cone ere « alcuna proro s to corn :n te.
. e con
0110 t:attuale �r la produzione to ltr e al ter-
dei L b retti d ell [..) h e in qu anto alla p ri ma Opera, Adelchi , che ottenne un su f­
i � �ifa
ilil� �':pita che �mvera i1 Maestro Verdi» (N. IIed Ritenuto,c
o ve venne rappresentata a Vic enza cd a Trcviso,
d
P

J t 0 ficiente buonfosusc cesil sop im


rest enza ; e agosto, an ra
i: lavoro de! Mae stro Apolloni; che mag giore
) i1 co ai M quantunque la lusing r
31 ] s e a di n buon risulta to alla Fenice, se ii Maestro s1 pro­
arz
5 o

[ deve essere u
6

,e d
N° 527
pose di rinnova tutta
rl
a in g an p
r art
e, d i cambi are intieramente un finale i
l'instru mentazionc nell quale stava la debolezza de !
All'Im rcs a at elli M arzi fare dt nuovo
s· . p fr parte ottimam ente piazza to il Neg rin i, che la so­
nea llaT eviso e sc finalmente !'Opera prescnta oggctto
a
lavor , e s esa
o ra

1 nserva lo scrivcnte di ass a


Venezia
oggett e a11•·inacra stcnne n pla soco u r
alla scelta deg pe coli da p od a . cornmissione pr cposta grandio o s tta c l .
li t r � o
t s pe

ellc Opcre S u s1 tn qucsto Teatr o , l' approvazionc q a oto ll scconda Op era, I Mas nadieri , chc questa non
d r Ritenuto in u n a
a

a Adelchi del Maestro Apolloni voa lu t o da l C ontr atto di Ap palto, di esscre stata rap­
24 riunireb be l' e strcmo
b I Masnadieri del Maestro Cave Verdi nt o i Venezi a co n felice risultato, mentre
d J don presentata un'a ra vi o a solta n
lt lt
e da scriversi _es.l?
ressamente dal Maestro Enri la Fenicc, e po i a S. Benedett o, c sempre con
co Petrell a fu rapprescntata pr ma a
· E a suo tempo il lib etto dell'O no n o flrirebbe soggctto a quella
l

• e t ato.2.� In o ltr e
q est'O pera
Maestro d'obbligo t�se r • �ra Che scnv ra csp res sa ment eil debole risuldi
u

c· ppe Cav Verdi suddetto. spc tt lo, c h e ora si richiede alla Fenice . Di piu, avendosi
. grandiosita ac o
non chc l' c e p Verdi; una di Pe trella , l 'altra di ApolJon i, co n­
v n ra a o un'altra Opera nuo di
seppc o erti d reo 5...... pera vccchia ai ricchi repertorii di Mercadante,
a

G.1u R ap otta p ro azi v r


d i rog mmi di B ll off al Co _, o vcrrebbe r c orrer epe l'O
i
Bianchi, e
e Negri Doniz z t , e Bellini . -
c i
t

f Mont ecr I'O r a nuov a del aestro Pe trel la, essere molto bello
[... ] isto Ritenuto per
olt
M
al merit o distint o della condotta e dell a pocsia
il
libretto, e ta e che re
pe

. a i azz e benc gli Artisti primar ,j ed alla grandiosita del­


Ve ez n ia
l

t
5 Agos o 18 5 6 si puo prestl are p ar
o
l s pe tt a
Torni elli co .
o

L'u agosto la « Stagi· ( .. . ]


I app lt n e [ .. ] unanimemen e ha concluso per la segucn ­
dal Podesta e dal Dei°ne apppa tant� _ », composta dai tre Presidenti, La Stagione
le tt alla Imp a esa t
a . t
egato rov10c1ale conte Altan si er a r
dec1'd ere sugli. spetta co propos tt l dral•1urusceb • al te
li ai i . ri
t r
per

ti d M , s a v e e,
quanto all o N:o 5 .
e pere:
arz

All'Im27 e Tea
(317] pr sa
tra
le Er l
co e lli Marz
e Luciano Frate
i
in Venezi .
Vis a la lettera 1 Luglio po o a enza,
ues o Teatro compos a dalla Presid
t 3 it f� con 1a q ua1c 1, Imp�esa Mani pr opo a al an di q t t
a tcnore de! Contrat to di App l li . ne La Stagione p p t a to ha unanimemen te emesso le scgucnti dcli
t c
d I. eleg ­
Co. Podest , e R.D ,
li

a t ta gi n
o e
a

o e Q are u sima 85 =57. scgucn spe co per Sta berazioni in orn o li Sp ett acoli per la prossima Stagione di Carnovale e
Carn val c 1 6 la di t a g
r • dcl Quares m a 1856/57
i
• . tur d ll a Maestro Giu ra se� 1 oni �nuo va aiMa:� a 1.0 pp ov l'O per Adclchi dcl Maestro Apollon i, quale Opera nu
Ade
sara pollinn
/chi
chc v ta d , e per A a �
1 a r a e a t gio e, c:.1 va per Ve nezi a [ ..
n r
r

S O pe
a

pe
a .]
3 0 L, bolttg dtl/11 m us
ic. 11
8 11 1,r.:
5;,.,0,, � Boc cn e
'
f puwe
2. 0 Ques a approvazion e res a poi
t t condizio na t all' bbligo che a ne•· SI\10N HOCANl: ;RA
I I l 1 / Jr Francesco J\, •espr
l'Impresa di com provare ncl termi ne di qu indi ci g io a ni oda oggi dcco rib vra .
',ret\�erd, I daco
mpors esso-
(
/
r r i­ pe r m us,ca di I• / \f Cav , Gwseppe o� -
li, che la Prima Donna Si .• Bcndaz z i, sia d' cc ord o per / t C 11rn
O • nice / nella Stag,o,re a
o

g a que t a a di � de IIa Fe
debutt o, come lo esi a sua s mtnle I pel Gran realro 01 rogramm del Simone Pta•
d'

ge l scrittura [ . . J. trc I
3.0 Non si ap pr ov a la proposta Ope a let Quadragesm1a / r 8 56 57 • I richicst a
a p nto di Verdi
per

r I M s di rz per l'Opera no
nuova per Venez a[ .. . ]. Si richiama dunque l'Imp esa n ve prcscnta alla Pre iden a, cmpre}>Cr copr1'm rio B ritono
i
proposizione [ •.. ] sciegliendo l'O ra nei ricc hi rr e
a f re una nuo a
• u1.1to « un granuc
z
com . chc ia
a n a e

ii d i Clas iv affinchc, vcng,1 scntt


a

r or e s ci . ollo rcgt tr t a
Maestri Mercadant e, Doniz.zett i, e ellini - t dd Pr otoc c
buon Attorc ». Al numcr 1
t

B . _ o :.�pr.a � a t�crdi in dat 28 o to con


pe

4. Si approva il libr ett o one del oe a Peruzzi ni [.. . e


ru: a a I ta\ I �
pe

J P t .J rispo sta Jella P c� d real


ione dd libretto »; in
0

5. 0 Rcstano riservat e e analoghe deliberazioni sul lib t o


per }'O iz.
r

a �om�e
1

l qu le \'ienc solleo tata « l


ra che scrivera il Maestro Verdi. re t a
· ca a
v , o di trn•
a

tratta della sola r ta n Prn e ii qua e I ,. u v lt


i

in n
[ ... po
pe-

m e
Venez ]
ia II Agosto 1856 s eterla a V rd i :
[31
Frattanto il soggiorn o parigino del compo sitore si p l nga assai
8)

ro u Melodrommatico.
piu di quant o previsto e ben prest o v a a finire che • p·iave p� ta
5

, Al Sg.'3· Francesco Maria


di » (vedi la lettera del 14 lugli o
non solo « Ver­ N 5
Accomp gnato dalla sua cttera � �rna,_ che eva de un incarico riccvuto
a Esc udier ) ma anche a l • o ii rot ramma in prosa
il « Ma i � n.c�ru�iae � ros­
stro », coinvolto nella messinsc n
e adl e­ dal Maestro Cav.' Giuseppe ve;:1, _ d d" nel
e Tro v ato all'Opera, s tra­ 1 _ s t . la p
sferisce nella capitale francese. . Da Parig Ver re dd libre t to per I 'Opera nuova e 5<:m ; era
i

sp di ce
. e s a Piave il e Quares1ma r856 da��-
programma dell'oper a per V enezia con un'accom i pag nato ri a non pe ­ sima stagione di Carnovale, del libretto in ver.i,
tener I
di

r Ma non potendo que:.to programma 2


venutaci. S i conosce tuttavia u n a letter a s u cc essiva , de ! 23 agosto, · rva con l'articolo . 0
che ii Maest ro Verdi si e obbligato senza alcuna_rl coe rrcnte mcsc di A o-
in cui egli scrive fra l'altro al poeta « Tardero co a q al h e poco ro t
t

: an u c dcl contratto 1 5. M • a.c• di produrreent


1 aggio
a venire a casa [ ... ]. E Simon Boccanegr come ? » ( ra que to programma m
va A BIATI sto , e non potendosi d'altronde procedere _op_
II
appaltan-
r

pp. 369-371). E questo il primo accenno all'arg o m nto hB pro sa a II e prauchc necessar1• e per e .approvaztont della Stagione
e sara trat­ . . l
a

ii pros •
tato da Verdi per la sua quinta ope r venezian a; i ed cm e nt i finora te e dell'I.R. Di rez1one d, Poltz1a, s1 acco_rd a una
roroga a tutto
noti tacciono purtroppo sui motivi e le circost e ·bu u one dcl li-
rod zi
e ocu che ev o de s�o venturo mese d1 Settembre per la 1mp� ter1est: �uelle piccol
c va•
a

a nz
terminato la scelta di questo argoment o, rica v ato dal draa v a S i m6­ brctto ve rsegRtato, _sal_vo sempre di operar��r:ni�to
dclla musicazione, e
an

mm
Bocantg ra dello spagnolo Antonio Garda Gu tte ez (1813 riantt che fossero nch1estc dal Mac5tro a
-1884) -
l

l'autore di E Trobado r - rappresentato a Mad rid n su llc qu:ili ad Opera compiut a po t ra essere pr v o ocataprtm · a d lad stampa,
n

1843; ne ic
rr

el s . .
l

del l .
in grado di sapere se il «p rog ramma spedito da V e di
» co rr spo n des ­ l'ulteriore approvazione a I R Censura
r . A st .
i

se gia al« prog ramma abbastanza disteso », anzi al Ven ez a


i 28 go o 185 6
« Dr a mma total­ Tomi elli Prcsid'
mente facto» (vedi piu avanti la lettera de com osit
l o re del 3 set ­
tembre che il 28 agosto Piave « per conto de Ca alier In da a
) Maestr p ri rnielli info ma l'im re as rzi:
p

Verdi» presenta con un'accompagna toria v a t r p a


, andata dispersa,a lla P esio To M
l

denza per l'app rovazione, come s rileva al N. 553 del P oc llr o di­
t ( 319]
Pres idenza in tale data « [Pia e] o
: v Rassegna il progr am r sa ra t
i

a in pr s oa l cMatti. 10 Vencz.a
m
ro

del libretto per !'Opera nuova che scr vera il M.


0 Verdi per la pros­ All'imp e Te tr
a a e F lli 1
• nom e .e per conto dd Maestro
i

sima Stagione Carn." e Quar.• 1856/ » Presso l' rch v io II octa Piave con lcttcra odicma, 10
a fenic eo si P
57.
d l libretto per
il progradd"a �r�: � ta
i

conserva il libretto « in prosa » del Bocca neg a, p umibilm e


r res Verdi, comunic� al sot _ to cr�tto ss a gi ne di
o
s

quello stesso presentato da Piave o una copia conforme; si l'Opera n oav che scnvera il Maestro s u 0 P s
u
=
t

tratta di •
en

un manoscritto autografo di Piave di 35 pagine ec an te l'intes az i Carnovale, e Quaresima 18 56 .57•


r t a t u t r o retto in vcrsi .
M non po endo q es o prog amma t cren 1 uog d cl li b
o-
____,..
tt 11 dtl/11 musica
bo tg
3 J
La
Simone B oc ant f..ra
che il Maestro Ve rdi i e non puO f rs1 SC 00 1
s dei pezzi etc . etc s1a piu ongma• • I C' che si pu o C1 0
c
. ..
ob g to senza alcuna risc rva con l articolo po. pcrduto - D1ra1 a T or-
a 2. 0
bli
del contra tt o ' • . .
ms1e rne a s cb du q e
15. M gg .a non s amo c m u Onl te rn .
e non potendosi d'altro c. di pr odurre entro il corr.� mese di Agos o , II' . ·no• chc
a io r b

de so a questo programm t i
niello, a l ca a er I o Tornie llo che ua tr nqu1
n a in prosa proced re �llo, a a;n� bc e fare ii mes
alle prati he necessa rie
rm

n tier no tro c chc


r v li

lasa fare a noi chesappiamo mo t


c

c p r l'a rovazion e de lla dse


Stagione appaltante,
p

dell'I.R Direzione di Poli..z i , pp no !trove. Pen I a le e


e

e s i <la fa e . b·sog
l

s Egli v uol d n· n e t _a e_
. i e accorda ta con odiema re ponsiva e a
e

Pocta Pi ve in nome, e a m
a s
coraziom• cd at• co SlU mt.• O . le decora1.ion1 po I trebbcro esscre co 1 belle m
r

a per conto del M Verdi una proroga al


r e n

a tutto il t bbe fa
0 h

prossimo ven turo m ese di S t m br e per la


t impreteribile produzione d questo Si mon e! tr e sp
ccrn m te un. n itto rc dovrcbbc e po rc rc
libretto verseggiato, sal o e e I e
l
n

el le sc e p r a doppi
cl

v semp di operare in questo quelle picc molto ben c . Ma e t r ip h t oni, cd


rianti che fos se ro richieste d l re ole va­ � e
o

ver prallc tJI


e v

ili non sga be lh com q g Tel m


d �re��Ifd el �,ugliel 1 mo
c

a M aestro a momento dell a mus cazione, i


l

sulle q uali ad Ope ra i e


compiuta p a es r Pratt cab •
bilz In qu' a nto pot a cos um ... a� t B a' B a ta .. .. ...
[l J n o
otr v a i Ii muo
l'ulteriore appro az se
v ione dell'I. R. Ccnsurae pro oc ta prima della s mpa
ta
t

s· A
1
di ... . fi
p s - Prcparati per a star a a
c hc
Inpari tempo ebbe il Pocta ga e
t

Piave a comunicare a questa g s t�.7 ;. Scala Milano)


Presidenza Bo cnep,ra [A u t o r foa : Mu c o eat a '
nom e , e per conto del Ma e
st r Verdi, come questi
in seguito alla riser in
a r

o
espressa nell'articol o 0 va a qua 1� ' vc av c av tra s c ii riscon·
;.

6 c ra con
un grande comprimar io. Bdae ri to r cor ha o icont r att o, e s ga che sia scr ttura A una success tva lett m
p·a so
.
l i d

i i to . .
t
I

s ,
b
tro di Torni e ago to Verdi rtb a va.
n
1
oc o
llt del 28
che no n deb­
d
ba obbligare ii Maest ro a protn te. e s a uo Att re, e tale
Ora avendo l'lmpre s a a
Verd i , si incarica la mede ismsunt per suo con to il contratto col Maestr (320)
es

o
o

a rinvenire l'Artista che abbia le qualifich


suindica e, e mettersi toss o a e Caro Piav e
t t enin cor ispondenza col Maestro Verdi perch Parigi r 2 �tt � J
o dichiari di su o gra dim to, 6
r

proponendolo success vamente a queste • •


l
Presidenza con la prov a ella Torna a sc riv ere tu ste s ,;o m mm nome alla Presidenu chc i Simon
d soddis azione del Maest i
i

a n
ro, entro ii mese di Bocaneg ra che i_o ho � a o e un programma (mi par e
f

Settemb e prossim o, congi unta


t

t
and

r en e alla proposizione delle altre par che i programmt non s1 fan nc:io) ma il libretto come deve
comprimarie , secondar i e, m ma1 m qu tl
i . �gos e ;!'__
ed alle masse a tenore -
del contratto di Appaltoti
no

Finalmente o a che il Maes tr V di essere, come d eve e sser e appro ato dall a �nsura. - ho l'obligo di da
. v T
ice e q uesta volta, per
Io
guardo all'alrr a prima o e non spiego alcuna pretesa per ri
­ re in carnevale un'Ope ra pel g ran . eatro d . e II a Fen
d nna o sopran o , o contral o , che deve fare una novita, _conto _1 Ctt libre;to in pro
r o r

t l ' Impres d f!1 e r f m mus1 f a! Che i


ag giugnere alla co mpagnia si in ita
l'lmpr csa stessa a scritturarla, e pro­ a pare?• - Eccom1 dumq u e m per ettn _ r eg , unPer ulteriori cambiamen t
porla all'approvazione entro v o jJj� cn ti
il ss imo
sto che s a o soprano o contralto p.v. d Se tembr e a seconda che sa
O domande •
r
emo una seconda �p rov�i�ne C l sura com e a Parigi
cu n
.. r a richi ni
t

i e post e Scr1v1 m1 p u t rno a i bc ni


a r gi
pro e [ . ]. dice il Sig' President . s tt
gior e
ll

Venezia 28. Agosto 1856. o. o perd "


e a e­ b

v e go c h • d 10 11
A
pe

s a • g a - ·
n pos ia a C a : D m• t• Verd
c
mi e i
4 Rue Ri er
To lli
G.
Prima di presentare fficial
u e ra di V rdi, Pi o­
me te a la P esidenza il li
r retto del tt o giorni, ricevu a la lett e e e ec
trasm tt
l

Simone, Piave ne av ev a for se Q t a n


parlato a voce con Tornieb r e y _
n ua

lli, il quale c a
non avra mancat o di solle vare delle pia :i, e
p rplessi ta su quello che a lui a Torni lli n la seguente a comp gnatorta.
c o
sembrava « un informe ed inc m le
e

o lavoro » (vedi doc.


tali perplessita il poeta s i era foatt p t 322)... D
o portavoce con
e
i Egrcgio S: Cavaliere
[321]

di risponde da Enghien -les-Bain il 3 u l tte ra v re "'


s te : na cui Ve r ­ Avendo sped ito al
C:- . M V� di• ii riscontro di lei al
mio foglio 28
s e t m re
b

A che giova finire ent p.p. agosto col q uale ID1 on m n arle il libre t t rosa
ro il v di a p ell o
l in p u es
im ­-
mese a pocsia di Simon Boccanegra?. La
ora a

Polizia, e la Presidenza non l'Opera ch'egli musichera pe q es � ran /eatro n ro ss r dd i


r u G a p a q a
t

hanno un progr amma abbastanza distcs risp o 011 affrct ru. ca .


8

o? an­ bi l'acclu , c e
zi non eun program.ma,
ma il Dram.ma totalm te ma n'eb t c m o u r1
sta he

fatto. Nel libretto non ? segno


sa

vi sara ne un co ncetto Gradisca al solito tt o col quale ID1


ne u il s
i pe
en

sia in prosa od in versi? par ola cambiata. Co sa im n porta chc per ora enezia
na

V
r

E, come tu hai osscrvat 1 6 7mbre o


mone ha qualche cosa di orig in le co l bisogn cho bc il isglisimo, questo Si­
d
.
Su o Umo
b
O b0 Se t rc
rvi
a , s a ta t 1 8
56
e o el lib to , .
FM Piav e
re
La bottega della musica Simone Boccanegra

11 giorno dopo Tomielli risponde a Piave, ma scrive anche a Brenna [323]


per informarlo della risposta a Piave e soprattutto in merito alla Al N. .5 .53.
0

scrittura del « Baritono Comprimario » richiesto da Verdi; a Bren­ Al Sg: Francesco Maria Piave
na: in Venezia
Quantunque debba il sottoscritto ritenere �e uni�_ent� �r. celia
(322] scrivesse a Lei il Maestro Verdi di voler mettere rn mustca il d1 Lei libret­
Carissimo Brenna! to Simon Boccanegra cosl in prosa, e quale venne da �i _composto, e �­
Zerman 17. 7bre 18.56. messo a questa Presidenza, pure dal momento che Ella r1m1se al sottoscn�­
Piave vuole ad ogni costo che il suo libretto in prosa sia approvato dal­ to la lettera originale del Maestro, deve cenersi buon conto dc1:la sua di­
la Censura. Provocato da Lui Verdi scrisse a lui stesso una lettera per con­ chiarazione non concrastante dal tenore dcl contratto 1.5. Maggio 18.56.
to della Presidenza che il suo libretto in prosa non e un programma ma Egli e percio che indipendentemente dall'approvazione della P �esidcn­
un libretto come deve stare, e come deve essere approvato dalla ee'nsu­ za Co: Podesta e R0 Ddegato che non puo esscrc dal sottoscrltto per
ra; ed aggiugne, ritengo per celia, che per fare una novita intende di mu­ or; provocata, v; intanto a rimettersi il libretto all'I.R. Direzione di Po­
sicarlo cosl in prosa. Siccome il contratto con Verdi non stabilisce se il li­ lizia per quelle deliberazioni che crcdera di ammettere.
bretto debba essere in prosa, od in versi, cosl non si puo contrastare alla Soddisfatto cosl al desiderio del Maestro Verdi si ticne fermo per gli
volonta de! Maestro, e percio trovo necessario di mandarlo alla Polizia per cffetti del contratto i1 tenore della lettera di questa Presidenza 28. Ago­
la revisione di Censura, indipendentemente dalla approvazione della Pre­ sto p.p. N. .5.53.
sidenza, Podesta, e Delegato all'informe ed incompleto lavoro. Dica pu­ Venezia 17. Settembre 18.56.
re queste cose a Piave. Tomielli
Le rimetto dunque il libretto con la lettera gia trascritta, e firmata per
la Polizia. Unisco altra lettera per la Polizia onde sollecitare il ritomo de­
gli altri libretti Adelchi, e Jone [ ... ]. lnsomma Tornielli accoglie preliminarmente il testo in prosa a tito­
Consegni a Piave l'altra lettera per Jui diretta. lo di libretto insistendo nella riserva di vederlo ripresentato in versi
A proposito del Baritono Comprimario richiesto da Verdi, dica a Mar­ entro il mese di settembre, e lo consegna per l'approvazione della
zi che legga il contratto della Presidenza con Verdi. Sta scritto in questo Censura a titolo... di « soggetto »:
all'Articolo 6. che occorrendo qualche parte comprimaria, oltre alla Com­
0

pagnia d'obbligo dovra la Presidenza scritturarla sopra richiesta dd Mae­ [3 2 4]


stro, passando seco Lui degli opportuni concerti, perche git scritturati sia­ All'I.R. Direzione di Polizia in
no di suo aggradimento. Venezia.
Cio posto non potro per alcun modo dispensarmi dal proporre all'ap­ II Poeta Melodrammatico Francesco Maria Piave produsse a questa
provaz1one dd Verdi qud qualunque Baritono che i Marzi mi propones­ Presidenza, dietro incarico del Maestro Verdi il compiegato libretto in
sero poiche e un obbligo del contratto. Dica poi anche a Luciano, che io Prosa col titolo Simon Bocanegra, per l'Opcra nuova che_ dovra scriyere
non approverei mai lo Schiavi, ne lo indicherei a Verdi, perche se anche per questo gran Teatro la Fenice il cdebre Maestro Verdi nella stag1one
�tasse bene come Luciano pretende, non e ne diventera mai quell'Ar­ di Carnovale, e Quaresima 18 .5 6 = .5 7.
osta buon Attore che domanda Verdi, capace a disimpegnare la importan­ Trattandosi di un lavoro incompleto e tuttavia in semplice prosa, in­
te parte che gli sarebbe affidata di Paolo. E poi non approverei neppure tendeva la Presidenza che il libretto dovesse essere messo in versi, e qua­
come primo Baritono comprimario un artista che canto come S e c o n - le dovra essere musicato pria di rimetterlo a codesta LR. Direzione, per
do b a s s o p r o Io n do nello stesso Teatro l'Estate teste scorsa.29 la sua approvazione. Ma insistendo il Maestro Verdi che il libretto debba,
[ ...] cosl come sta, essere assoggettato alle deliberazioni dcll'I.R. Ccnsura, sal­
G.B. Tornielli vo di rassegnarlo una seconda volta per quclle variazioni che credesse di
operarvi durance il suo lavoro di musicazione, viene il lbretto stesso a
i

codesta I.R. Direzione rassegnato per la primordiale sua approvazione


Ed ecco la risposta a Piave e, per suo tramite, a Verdi: almeno al soggetto.
386 La botttga dtlla murica Simone Boccanegra

Pregasi della maggior possibile sollecitudine nel ritorno, urgendo al Mentre Piave procede con alacrita nclla ve�scggiat_ura �cl libret­
Maestro di dar principio al suo lavoro. to del Simone onde poterlo consegnare entro 11 tcr�mc d1 prorog�
Venezia 17. Settembre 1856. _
6.ssato dalla Presidenza i Marzi trasmettono al Prcs1dcntc Tomi�
Tornielli la lista degli artisti proposti per le parti comprimaric e seco�dar1c;
quanto al « Baritono comprimario per !'Opera del M0 Verdi» cssi
Dieci giorni dopo il libretto in prosa viene restituito alla Presi­ propongono il sig. Rocco Zanghi. La loro lettera reca la data d:1 3?
denza con l'approvazione politica dell'« intreccio di azione » con ri­ settembre. II giorno seguente Piave « pr<><;f uce ve�segg1� to il li­
serva di approvazione del libretto in versi e con l'invito a moderare _
bretto che musichera ii Cav.c Verdi, colla nserva di que1 camb1a:
« alcuna intemperanza di frase »... : menti che si richiedessero dal Maestro » (N. 604 del Protocollo di
Presidenza 1 in data 1 ottobre r 8 56). In pari data Torniclli cornuni­
(325]
ca a Piave affinche a sua volta ne informi Verdi, la proposta dell'im­
N° 10774./B.R. Venezia, 27 Settembre 1856. presa rela�iva alla scrittura del baritono comprimario:
Nota!
Esaminato l'intreccio di azione, e la distribuzione delle parti che com­ (3 2 7)
pongono i1 nuovo libretto esteso per opera in musica dal poeta melodram­ N. 602.
matico Francesco Ma Piave, ed intitolato « Simon Bocanegra», non si Al Sg: Francesco Maria Piave Poeta Melodrammatico
presenta ostacolo alla revisione, che possa essere prodotto sulle scene del in Venezia
gran Teatro la Fenice, nella stagione del prossimo Carnovale. Facenda seguito alla sua lettera 28. Agosto p.p. scritta a questa Pr�si­
Onde quindi possa essere messo in versi e musicato il lavoro, secondo deoza e per conto de! Maestro Verdi, venne �data l'In-�presa_ Marn. _a
e proposto da codesta lodevole Presidenza, si ha il pregio di ritornarle il proporre per l'approvazione il nome de! Bantono compnmar10 C?e s1a
manoscritto qui pervenuto coll'accetto Foglio 17 corr•, non senza riserva buon Attore per sostenere la parte di Paolo nella nuova opera Sunone
censoria di rivedere il testo del Melodramma voltato in veni lirici dal su­ Bocanegra.
detto Sig' Piave, il quale nella poetica trattazione ha assunto di moderate . .
Ora l'Impresa propone con sua letters di jeri il Baritono compnmano
alcuna intemperanza di frase riscontratasi nella prosa. Sg' Rocco Zanghi
Per l'I.R. Consigl• di Gov° Dirett", . .
Essendoche per l'articolo 6.0 della scrittura d1 questa Pres1denza co!
L'I. R. 1° Consigliere. Maestro Verdi in data 15 Maggio 1856. assunta dall'Impr�sa �arz1
Crespi qualora fosse occorsa per la nuova opera quakhe parte compnmana de­
vono per la scritturazione aver luogo i prevj opportuni concerti col Mae­
A sua volta la Presidenza rimette il libretto nelle mani di Piave: stro perche !'artists sia di suo gradimento, questa Presidenza, _ ign�ra del
luogo dove ora si possa trovare il celebre Maestro, prega 1a d1 Let �om­
(326] piacenza a partecipargli il nome dell'Artista propost� da�'Impre�a, mte:
N.0 595· ressandolo a voler dichiarare con la massima sollec1tudme se nesca di
Al Sg: Francesco Maria Piave Poeta· Melodrammatico suo aggradimento, onde poter nel caso commettere la scritturazione al­
in Venezia l'Impresa, o diffidarla a nuova sollecita proposta
Le si rimette in copia per norma, e direzione del Maestro Verdi, l'uni­ E la sollecitudine e tanto piu reclamata in quantoche non essendo l'Ar­
ta comunicazione ufficiosa dell'I.R. Direzione di Polizia, tenendosi fermo tista ancora scritturato potrebbe prendere diversi impegoi.
il tenore della lettera di questa Presidenza 28 Agosto p.p. N. 553. mentre Venezia r. Ottobre 1856.
0

Toroielli
sara solo sul libretto in versi quale dovra essere musicato, salve le neces­
sarie varianti, che la stagione appaltante potra impartire la sua appro­
vazione. Dell'argomento Zanghi si parla anche in una lettera diretta a Tor­
Venezia 29. 7bre 1856. nielli dall'agente milanese G.B. Lampugnani, direttore-proprietario
Tornielli della « Gazzetta dei Teatri » e marito del soprano Katinka Evers che
L, bolle1 1,1 d ll musica
e a n e
S itt1 o e Bf)(' c,.m gr,1
38 8

v a cantat o alla �enice n�a stagio


ave in ip cco
ne 1851._p; Lampugnani a ­ a S' Agata. Mandami dumquc a Parigi a tt o per a tt oc scritto lo
cenna � ch � alla �rmura di Tomaso Pieri quale c
pos sibile b i la p oe s1a d1 Simone Boccan egra. .
comprunano peril Simone: to n o . . p .
Bada bene che si a mo o accurata. fu at tempo so ra tem . um
l t
ar

h po Q di
adopra molto la : am -
e .
/
Di fr tta ad J io
[328
Illustrissimo Sign r Cavaliere G. ed
)
o V r i
2 O tobr 185 . Dirig i le le tere
. s ? occupand o M lano e 6 t
pe r le rimanenti scritturaz i ni d l e tparti comp ­
i

I<;> mt
20 Rue neuve e s Ma thurins Pa . ris [ Autogmfo: fusco Teatrnlc alla
g

t ri d
mane per ii Gran Teatro La Fenice; l'assicur o ch e l' ff re e a ai b
s s r ­ n
o l

Scala,
a a Mil a o]
e

scos . a
o
Ne l frattempo il compositore riceve da Piave la lette a° con la quale
ur

II baritono Rocco Zanghi , che i o e pr opos i


l
r

n a giorni in iscena
col !rovator� a Vares e, ed io andr _appo si ta m; at
dra

del 1 ottobre rela•


o n e, pe s en ti lo di perso­ gli viene trasmessa la comunicaz one di Tornielli
r

na, 10 detta Cltt ; all ra potr� dar e mf rmazion


i

r ; � as. ai pr •
a o i precise sul di lui conto tiva all'a ggradimento della scrittura del bariton o Zanghi
o

se lo tro� ero buono <;>10 lo scrmurlo addir ittu r , s l ; buone i •


appro¥aZton . Condurro meco a Varese il maaes at
va , s'in te nde, l di Lei babile chc riceva anche una lettera di M uzi o recante « non
n

M io , il uale a tra
q formaz ioni » sul m s Il a
ottenere sule momento l'approvazione di Verdi. ro po n erit o di qu
v :e to a tr ista.
a
7 ottobr e (d t d el tlm•
r sp e a
uz

b o e ) o ia e
i

�ntamo ho fatto mettere i_n <;<>mpromesso a Fir e per dicci giorni il r po


s a t l d P
e nz
banto!l o assoluto Tomaso Pier , che canto sempre in d ta su q alita Caro Piave
et . i
Lanari, che e un onest'uomo, a u Non ve r ro per ora in Italia perche assistero al Trovatore che si dara n
i

ed in a ac d ingann ar e mi ssicura che


ar ti cad e da
c p e i

a?drebbe a cappell o per l'o pera di Verd ; io rispon do a L francese all'Opcra. Approfitta dumque di questa manna che
i an a
i, te mpo reg­ l
ed
gtando. [ ..
.] Cicio e D10 1 •enga in salute. Cura molto la vcrseggiatura dd Simo ne
La mia Signora sempre memor e delle amab lita
i usatele in Venezia e ora che hai tempo e sci avvanza o nel l avoro srudia lima, pulisci i1 pro lo­
, t t o, e
della protezione_ che _il Si�n or Ca�alier T orni lli s m re le
accordo ncl go e mandamelo in lettera Fatto quest o tu puoi finire l'intero libret
corso della s�ag1o? e m � 1 fu �crt t�rate a all e e mandar mel o a tut to tuo agio.
a Fe n ice, mi inc arica di pr
p
poi atto per atto rivederlo, e correge rlo, e
tant suo1 com pliment t, ed 10 colla solit dis t int t i e­ buone informazioni.
��e m i pre­ In quanto al Zan ghi30 non lo conosco ma non ho
a a s ma
l

gto rtpcterrru_I ai suoi comandi lo non mi fido ne di Marzi n e di nis s n r


u o . P endino un'uomo che si a s o­
Ossequi os o Serv rat utto attore. -
p
D' GB Lam u nio Lo Stifielio e fimto ma non lo do a Bologna [; J quindi nulla
di piu fa­
. p gn a
cile di co inare o per R1mini, o per Reggio, ma parleremo i qu to a d
es
m b

... ] r
Delio stesso giorno (data del timbro pos tal e) un a le t n la i a . [ og a e a e a , o
V en e z [ Aut r fo: Musco T at l all Sc alaMilan ]
e
qual� Verdi inf� r�a :1'ia�e della _necessita ra co
te

di prol u ngare il proprio L'n otto b re Piave trasmette a Tornielli


so��rno a Pan�: v1 m hallo i p roce s s da l
e i t il non gradiment o di
ui n e n e i e s
T�r1�10Calzado unpresario de Theatre
tat o co n tra
rd r o a s c ra a o no an
_ , Ita ie n di P igi, nde impe V v l t
ri tu r i t Z ghi:
o

del b
l

l ar
dtrgli di fa� rappresentar� in que tea tro il Rig o l etto e lo T v iata,­
l

l (J2 9 ]
a
per �e quah ope r� - la cu compagnia di canto, o ltre u e
1 t tto, non era
i

csidcnt
S g .' P r
ra

gr adtta al compositore - Calzado non riconosce v d rit ti d'au e· Veneza i 11 8bre 1856
tor
i

in piu deve curare per l'Opera la mi se en s e Mi affretto a com


to
a

e d l Trovato e �a
­ unicarle uan
q in data
d
cl 7 cor . es
e e

agg i ball all'ini mi scrive da Parigi. ii Mao tro Verdi


c en
d_otto in francese col titolo Le r ­
buone inf rm azioni. Io
T ou
a « Quan to al Zanghi non lo conos o ma non ho
r ver e, iuntivi bili

z10 deJ 3 ° atto e ritoccatone il finale:


c

« non m i 6do di alcun o. Provvedano un'uomo


che sia sopra tu tt o at torc »,
Car"'° s n
Tanto puo e.rvir le di orma e mi crcda O b0 Servo
Metto in scena il Trovatore all'Opira per cui n r ro pcl m mento Su o
on v e o
F M . Piave
390 L4 o. · c a ne 3 1
botte14 de/la m ic4us Simone B gra 9
p. i foru d ua l ii ce J b
c e­
Scnza pcrdcr tem po Torniclli infor dclla iM Contr atto 15 Maggio . n el
q c e r m
ma L'art° 6 del p d �
co sa arzi invitandoli stro assunse di scrivere !'O
pera di cu si trat t e cgu cntc te ore [ v1e­
el
a fare una nuova pr o posta entro il 22 ot b i a n
to rc : I 'int cro ar co lo in uc t
io
ne riportato fra virgolettc q n c]. .
ti

[330 Senza prev 1a analoga dichiarazio nc per p te delt m ac tro Cav• a.Verdi,
ar

Al] N. 6 02 rarc la pr opos dell'Im es


non puo quindi la Presidenza r cont _
is
All'Impresa Teatrale Fratclli Marz I Ott ob e a pr

In seguito pertanto alla lcttc ra r co


rr"
602 dcllo scnvc nte
i acc nz a a vo
s'interessa nuovamente la su a compi con osccre al dett ­ o
lc r
f
Venezia
In se gwto. alla riser va esp re s sa al in Ver di le nuo ve pro po tc prc gandolo avar o ler isco r
Sb r cor.• evasiva il foglio N.IV. della lettera di questa Pres ­ Maestro Cav� r nt ar eco l
0. i a u gradimc to n un o dei du e
la maggior possibile sollccitu n die se t rov di s o
e a
� we �
i 3 7b re decorso di codesta Im res
a
st � hi�ara
· d n�n
a�pro varc il pro pos t Artista Sig: Rocc ofierti artisti, e quale.
p
Bar .ttono co mpr1;01ario per 1,Op era n o Sim Bocan o Zcha nghi qwu
pre tars i coll'i te es che la di­
uova o n e a e Ccrto ch'ella vorra an che questa volts n r �
il M aestro V erdi. e gr e scri er
va
stingue per questo Teatro, ii sot to ri sc tto le anoopa les ' pres ione della pi
u
Int�ato sul proposito il Mae tro
s Verdi a tenore dell'articolo dclla sentita riconoscenza.
sua scnttur dichiaro di
inf mazi.o � _ no n conoscere il Zanghi, m a di non avere buon o .
ru per cw n >n fidand si di l cuno d e Venezia 1 7 Ott bre 18 5 6
un buon Art_s t ta, ch e s1�a sopr atuotto b a omanda che sia scrit tur Torni clli
u At tore at o
Dov.cl dunque l'Impresa fare on
a u
ne che le resta accorda o a tut o il un gino ova 2pro�sizi o ne neln ouvo termi­ Verdi risponde da Parigi gi a quattro g iorni dopo (incrcdibil evc
­
_ t t r o 2 . corr.•
n
Venezi a n. 8b e 18.56
r . locita delle poste di allora!. .. ):
To r ni elli Ca ro Piav e Pa rigi, 21 O tto b re 181
Sei giorni dopo l'Impresa avanza du n ro 6
e uov Come posso io approvare dci baritoni che non cono � e c e forse n
h
te
p pos :
c
che la Presid c sc cs­
suno conosce? La cosa piu spiccia sarebbe nza r ttu se ras
i
[331 i1
] miglior comprimario che potra. Una v ot che bb ai debut ta o se non an­
All'Onorevole Presidenza Del Gran T l Fe ni l a a t ,
ce
ea tro a dr a bene si cambia. Ecco tutto. ... J G. Ve rdi
proporuam
. o quale prim o in Venezia [
Baritono Comprimario per l'Opera Simo In quanto al Boccanegra ho moltc cose da dir ti ma n eparJeremo iu
Boccanegra del M° Cav. Verdi i1 Si r n p
che Al
es sandro Sabbattini o i1 S
gnor Tomma p·ten• con avvertenza gno ' i-- a
t r quan o 'avrai n to. M O 2
� uest'ultim e di d l i RAZ Z
O N
l .
p 4 ]
tanto a tutto il 1 9 . corrente q o e comprom sso so1 6 [
Venezia I J . Ottobre I85
6 Ricevuta anche questa lettera, Piave tras emt te a Tornielli la frase
L' I mprcsa
m :
Fra t e
lli M arzi relativa alla scrittura del co primario
Sedut a stant Torniclli incarica il Pia di l (333
]
lit
� s o o vc trasmc er tt c a p ro­ Sig.' Cavaliere.
posta a Verdi: del Bari­
Ricevo in quest o punto risco ntro da Verdi , into mo all'afi arc
[332] tono Comprimario, e mi affrctto di trasm erJ alla lcttcr
ett e
a le sue paro le:
[segue la parte della Jettcra rta ta]
s
°
N 637 er
di V di qui op ra ri po b 0 Servi
Al S' Francesco Maria Piave P o ct Mclod ti a o o m0
a a co Mi c r cd al s lit U O tore
ve
.
ramm

In 1uogo d�J non �pp rovato Bario in VenuJa FM Pia


t n o Comprimario Roc casa 2.5 8 brc 1 8
p resa Fratclli am, propone di co Zanghi, l'lm­ Di .5 6

t u
scri t rare per la Parte di Paolo nclla ai
nuov� C?pera,_ Sunon Boccan Torniclli si rivo l
cgra ch e sta scrivendo i1 Maestro Giuseppe
T Considerato il tenore della risposta di Verdi
Verdi o i1 Bar1tono Alessandro Sa bba ttini oil Bar i e , ge
tono ommaso Pi . eri_ v t a p r a va iartono
, Marzi per in i arli oced re all d ti efini scrittura d b el
39 2 La bottega della musica Simone Boccantgra 393
C?mprimario, ma declinando ogni responsabilita per parte della Pre­ II riscontro di Tornielli e di pari data:
s1denza:
(336]
(334]
N° 664
No 655 All'Impresa Tcatrale Fratclli Marzi
All'lmprcsa Tcatralc Fratclli Marzi in Venezia.
in Venezia Si ritiene a notizia la Scrittur a dcl Sig.' Alessandro Sabattini qualc Ba­
Faccndo catcgorico riscontro alla lcttera 17. Ottobre core con la quale ritono comprimario per !'Opera nuova Simone ��gra dcl M. Cav.:
0

v�c ?a codesta lmpr�sa proposto per l'approvazionc a Baritono com­ Verdi, con la riscrva espressa nclla lettcra �rcs1dci;iz1a!e 28 �bre �d.
p�ano_ per la partc di Paolo nclla nuova Opera Simone Boccanegra da N: 655, cioe; di protcstarc l'Artista con obbligo ncll0 lmpre�a di cambtar­
mus1cars1 dal Maestro Verdi, o il Sig.' Alessandro Sabbatini, o il Sig.' lo, qualora vcnissc disapprovato e rifiutato dal M. Verdi al momcnto
Tommaso Pieri si comunica all'lmpresa che intcrpcllato in proposito il dellc prove.
M�cstro Verdi a tenore della riserva espressa nell'articolo 6.0 della sua Tanto a riscontro dell'odicrna lettcra, rctroccdcndosi la comunicau
scn_ttura, ebbc questi a dichiararc « chc non potcva approvare dei Barito­ Scrittura. -
« � che _n�n conosceva, e che forse nessuno conosce: che percio sarcbbe Venezia 31. 8bre 1856.
« p1u sp1cc1a _Ia cosa sc la Presidenza scritturasse il migliore comprimario Torniclli
« che potra, il qualc SC non andra bcne si cambiera.
Cio posto avendo l'Impresa assunta la scrittura del Verdi ed csscndo
percio subentrata nei rapporti contrattuali del Maestro con I; Presidcnza Sempre il 3 1 ottobre, da Compiegne, dove si trova ospite di Na­
questa senza alcuna sua responsabilita autorizza l'lmpresa a scritturare poleone III, Verdi riscontra una lettera di Piave: « Ricevo adesso
qucl Baritono comprimario, che reputasse il migliore tanto per voce, co­ l'ultima tua respintami qul da Parigi. Guardero i versi al mio ritor­
me per capacita di canto, e che sia particolarmente un buon Attore salvo no» (Autografo: Museo Teatrale alla Scala). Non si sa se Piave
poi di protestarlo c cambiarlo ovc venisse disapprovato, e ri.6.ut;to dal avesse nel frattempo provveduto a informare Verdi - che intanto
Maestro al momento delle prove aveva perduto il processo intentato contro Calzado per impedirgli
L'lmprcsa rassegnera poi alla Presidenza nel termine di giorni otto da di dare le proprie opere al Theatre Italien - della scrittura di Sab­
oggi dccorribili la relativa scrittura dell'Artista che avra fissato. batini per la parte di Paolo. Il 3 novembre Verdi fa ritorno a Pari­
Venezia 26. 8brc 1856. gi, come informa la« France Musicale» del 9 novembre 1856, p.
Torniclli .3 6 3: « M. Verdi etait de retour lundi dernier du chateau de Com­
L'ultimo giomo di ottobre l'impresa Marzi annuncia la scrittura del piegne, ou il a eu l'honneur de passer huit jours aupres de LL. MM.
baritono Sabbatini: l'Empereur et l'Imperatrice. L'auteur des Vepres Siciliennes a ete
l'objet d'une attention toute particuliere de la part de Leurs Majes­
(335] tes, qui se sont tres-souvent et tres-longuement entretenues avec
Fratelli Marzi lui. » E quello stesso giorno il compositore risponde seccamente a
Appaltatori un'altra lettera di Piave, scrittagli il 27:
del Gran Teatro La Fenicc
Venezia 31. 8brc 1856 [ ...] E meglio chc tu pcnsi al Simon Bocanegra, e ti prepari a venir a
All'Onorcvole Prcsidcnte agli Spettacoli dcl Gran Teatro la Fenicc Busseto perche io spero di esscrvi ben tosto. Dico, spero, perche mi c
Riscontrando il foglio 26 cor.e N° 655 . dichiariamo aver fissato per d'uopo attcndere la risposta dei tre che il Ministro ha mandati a Milano
!'Opera de! Maestro Verdi Simon Boccanegra l'altro primo Baritono Si­ per sentirc c scritturare la Spezia.31 Se la scritturano bisogna chc io dia il
gnor Alessandro Sabbattini, di cui rassegniamo la scrittura. Trovatore [ ... ] [Autografo: Musco Teatrale alla Scala, Milano]
Con distinta stima ci protestiamo
Dc,;nI Servi A questo punto il carteggio relativo al Simon Boccanegra registra
Fratclli Marzi su entrambi i fronti, quello di Venezia e qucllo di Parigi, un silen-
Simone Boccanegra
394 La bollega della musica
ro di Rimini." [ ••• J [ Aut ografo :
nessun affare come per que sto teat
il
zio che dura praticamente fino alle prime settimane del nuovo anno· per
i soli accenni all'opera si rintracciano in alcune lettere di Muzio Archivio di Casa Ricordi, Mil ano ]
vero uomo di fiducia di Verdi. Gia il 15 ottobre MU2io scrivendo'da
Ven�, avev� inf�rmat� Girol�o Cerri, segretario della
Casa Ri­
Tre giorni dopo Muzio ancora a �rri_, t:ascr1v�ndo forsc alla lecce:
ra alcune riflessioni e raccomandaz1001 d1 Verdi, ma facendo u� P?
C? rdi: « Tu en cur1oso di sapere il sogetto che Verdi mettera in mu­
s1ca alla Fenice; egli e Simone Boccanera doge di Genova tolto da di confusione sul nome del personaggio dell'orefice Paolo AJb1aru:
u.n dramma spagn�olo; l'epoca e nel 1300; guarda di non dir nulla
_ Car"'° Amico
a ? al�o ne �e s1� me�so in qualche giornale � (Autografo: Archi­ Padova 30 Novembre 18J6.
v10 di Casa Ricord1, Milano). Alcuni giorni dopo ancora a Cerri: no ve�; ncl
Per il Boccanera abbisognano una prima d�nna Sopra mauc
Car-' Amico e
dramma giovinetta di r8 a 20 anni: un tcnor c p1uttosto dr
bant

no
o: un
compr t·
. . Venezia li 27 Ottobre 1856 eccellente baritono, ed un piu che buon basso, di piu un ?
to dcvc
[ .•.] Ho letto il libretto per .10tcro Simone Boccanera· t'assicuro che mario, ed un secondo tenore. In quan to al barito no comp rtmar
a, ne ca
e hello, e pieno d'interesse dal principio alla fine: i cara�cri sono decisi essere molto buono, quantunque non abbia ncl opera, ne romaru: era di:
e hen scolpiti; c ve ne sono alcuni che hanno anche l'impronta dclla for­ vatina, ne aria, Se il teatro nel quale si vuol riprodurre Boccan_ �
pruno
z� e �ella franchezza. E composto di un prologo e tre atti; le parti prin­ primo ordine bisogna prendere per questa partc un artist.a che S1a_ e a.s­
opali sono quattro: un soprano, un tenore baritono e basso· v'e un bari­ dei teatri di secondo ordine. Deve cssere buon attore, e pronunoar il
sai bene e chlaramente! Alla Fenicc hanno scritturato Sabbattini che fa
1
tono comprimario ed una. sola scconda p�te: il baritono comprimario
vuol. esserc buono e Verdi non ne vuole aprovare alcuno dci molti pro­ primo nei teatri di secondo ordine, eppure io credo che Verdi non lo apro­
posn se non ha fatto un esperimcnto in teatro. Ti do questi dettagli che
. vera; J6 perche C un poco basso di persona, C miope; C sicc?m� l'o�c
a te sono d , mtcressc, e restano fra noi. [ .. . ] [Autografo: Archivio di £ice Piero e uno di quc' ricchi popolani ambiziosi, che abatte 1 F1�
fa elleggere a primo Doge un uomo oscuro, vedi che potenza; e omma
cosa il vedere un bel uomo, d'aspetto imponcnte, perche e egli che rag­
Casa Ricordi, Milano]

gira tutto il dramma e simboleggia la democrazia. Boccanera e la lotta


Un mese dopo sempre MU2io a Girolamo Cerri: fra plebe e nobilta. [... ] [Autografo: Archivio di Casa Ricordi, Milano]
Car-' Amico
.. Padova li 25 Novembre 1856 Per tutto il mese di dicembre Verdi e impegnato a Parigi nelle
[ .) � pos1t1vo che Verdi. si disponeva a lasciar Parigi, ed a Busseto prove del Trouvere. Sul Boccanegra scende un momentaneo silen­
32
�a gta prep:ttata la sua casa a riceverlo, ma avendo trovata la Lauters zio. Si torna a riparlarne all'inizio del nuovo anno, almeno indiret­
ptaque a Lw ed al comi�to .delle udizioni degli artisti al Opera, e si fer­ tamente: la richiesta di spedizione della « solita » carta da musica e
mo. per le P.rove neciissan:; m quanto al processo mi pare che abbia mes­
so il. �or7 10 pa�! II giomo 21 corrente ebbi lettere da Lui con varie il segnale che Verdi sta per accingersi alla composizione della nuova
comi�sioru per cw dove�ti portar?U ncllo stcsso giorno a Venezia, e udii opera; la richiesta e diretta a Tito Ricordi e reca la data del 2 gen­
nel giomo dopo la Trav1ata straziata alla Fenice in un modo nuovo ' uni- naio 1857:
co, e raro.... . da tutti! 34 [ ••. ]
A V��a �eci og� sua comissione, e gli mandai l'estensione della vo­ Ti sarci obligatissimo se tu volessi far preparare per me la solita carta
ce. d�gli arnstt per cu1 deve scrivere; dopo S . Stefano andro a sentire Ne­ da musica vale a
gnru per senttre . dire 50 fogli da 20 righe
quali sono le note sane; chc cacofonia!
Non. e vcro. chc sia fatta la scrittura per Rimini; Verdi ha dichiarato e JO fogli da 24 righe
50 fogli da 30 righc
mess? � mus1ca .an �e che se andra a Rimini, sara coi Marzi, con com­
Tutto cio mandare a Piacenza alla Diligenza cbe io rilevero al mio pas­
pagrua di s.ua sodisfaz1one. [ ... ]. La dichiarazione di Verdi fccc deliberare saggio. II Trouvere andra il 9. partiro il ro, e saro a Piacenza il r4. [ •••]
il tcatro a1 Marzi, chc ebbero una dote suflicicntc. Verdi mi scrive che
non e mai stato tanto anojato di lettere e perfino di dispacci telegrafici [Autografo: Archlvio di Casa Ricordi, Milano]
La
b ott ei• dell music 11 o J9 7
Sim ne B oc<a•1eira
Cio che Verdi non dice e che si verr a a heer o,
Me\'er ec d o u n u enm cnto v n•
a di
s p a ere solo p u tardi c ch Jone con il Profet
on
'1

durante il soggior no pari n lt m � f,�0l


gi o egli vev concordato i e o do� , co � ,
/ , 'u � / di B
zato da Tornielli ii giorn ·
';; :,;r m c
tos�ano Giuseppe Montane a a con il patrio p a <I '1 ;
D1rez1one d • o l1z1 J

lli, es u le nella capttale fran ta
aggi ustature alla versi.6cazio e cese, alcun Ferrart•. Il 4 genna1• 0 Ia l
i
ma l1 tt1 vi ene definad\amcn ·
n de l libretto dd Simone. e ? mma Jato• • a •
Cio all'ins ­ Petrella e realmente d. d te
puta di Piav e Si puo d'altron de a o, nrm11 t d
c. I Ion 1dli
n
1

. cer u tca me ic i
compr en ere lo stato di assolu a confermata da un
d
t
f

necessita in cui era venuto a tro s i > es1.den •


o
t
mcsso dall'impr es a ulla I c. r
o

var il c o mposuore costretto a p z : m cu1 I


lung�e il proprio soggiorno ro­ ta 3 I dicernbre c tras .
; � ­
dalle more dd p ocesso Calzado e dall re da alcun i g ior n « ipoco _n 1
attesta che ii Petrella soff / . h
i
messinscena d el Trouver e r B
i

a le auc c rt !1 u . h
d
: l'insoddi f i one per
portato da Piave al libretto s az il lavoro di lima a dot t a da « tempcr
amento bilio o » e dal . ! e �
, la lo tananza stes a dcl poeta, la rist p­
Spett. 40). L'8 gennaio la Pre i_dc .an7 deadc la muzione dd
n

tezza del tempo rendevano s ret­


ine via il r corso a un collaborator
t bil i
l
presente in loco per l'ap nto e e Jone con G , ulhm i gior 1 ·
pu Mo t a nelli. Il 4 gennaio mm l to .
ni dr Su lr.
Par igi, c a de 1
I

efi Muzio o da
Ma anche Verdi ritorna
n

che da Padova sc rive a ito Ricordi f a


,
e lla ·
t
T a de l com t , a dato una qualchc �ilv:i? ne � n sc
dall'edito e, di ridurre il futuro s p ar intitovist o ott� ner e gn � �1ti
i
per
r
dd m np gli dip loma tica
d
� a
po sitore 1nc a r1ca P1 ave 1 v�, c t1 t•
!'opera?... Fatto si e chc ii com r re
Si o e
:

<l
_
[ • • ] Faro ogni m ente imp e no v oro c u
caner• a; Verdi tarde
s o onde accontentarti per le riduzioni del Bo Prestdenza d'essere momentane d la
io forz
n
am

moltoad anda a Venezia .


re perche non vuol essc s o
un ' d i p s izon Piave ri spon i 2 gennaio:
ra c­
scccat o, c quando c a si u i l
v o e sbr garc presto. Ho intesa la compag rc in
e dc

l
7

nel Ade/chi 11 ed al infuori dil nia


i

Eche v e r a ch e era assai rafir dato tutti mi Ti confermo la mia d'icri, cd a ll a tu a r i ccvuta que ta_ �attin� dcv? ri,
piaq�cro e
i

. Apolloni scrissc tr op a o per tutti ed urlavano; ma la Bc scontrare che avendo • 10 comumca o qua nto m •mca r·1 ast1 a1 Pres 1dcn t1 so-
·
lt

dazzi ha vocc stupenda, Ncgri po ni c ­ • t c


s em pre un grandc arti ta, c di gcnion no d1spiacentissimi, quanto lo sono io stcs�o dcl o m aless cre, chc pcfr ­
t b
u
ed il Giraldoni ha sem p e quclla s ; talc d t m all
r voce nza nutrono certa speranz a che non sara a cspor re qu _to e� {,
c
carncva e pe r a Fenicc sad in qusuare ima sc[ . ] caratt [A tocrc. fo[... ] il vcro � �
l l
di Cas a Ricordi , Milano
a s . .. u gr a : Ar chi v io tale privazione del uo nuovo lav o, aJ qu e o n
o r o ov l u tutII 8 1 ammt ,
t al
] tutti I desidcri , tutte le speranze . , .
i

E in cio non v'ha cs agcra zio ne poiche ti assi cu ro ch c I entu iasmo


Non il 9, come Ver d i avev a c
preann u n ci ato, bensl il r2
gennaio r85 qui al colmo • e che non si parlav a t an t o della vcnu ta im criale h q1�anto dcl­
avviene il varo del Trouver e d • cur • c f ar • od
p o san
all'Ope d Parigi. II giorno dopo 7 la tua. Per amor dcl cielo g uarda ar m m , c c
ra I pos o
i 1 tt

compo sitor e parte precipito a il dare almeno d dici o rappr csentazioni del im o
s me n te pe S. Agata, dov Fino dal ;5 fcbbnuo tut -
non prima del r7 gennaio , r e pero arriv
a ta la comp gnia sar a a tua disposizionc.
e.
e si dedica int ramente alla
n
. . di
S

dd Simone, trattando in ari e composizion a .


Mi spi ace sentirti av verso nllc al legoric ; a dacch� l o sc tu mi v
p tempo con Ricordi la ces ione delle li p iu
m i i
proprieta dello s partit o s a chiaro contrario anch'io, c non sc ne par . Non v cdo pcro chc t'! m
J
al p o di 36.0 0 0 fr an chi, piu il s
rezz
nol i e sulle vendite e piu l 50% ui parli dell'ul imo coro che ti ho mandato ncl q a e no� en ra allc�o ria, _
a met a de ricavo sui li retti.31 u
J
, t t c
b
o d
l

Ma intanto alla Fenice si nu tro o che fu d me fa to in quat tro stro ffc s ec n o na u tua id e a �m umca�ami ,
t
a
n preoccupazioni per il manca to nt
arrivo di Petrella, l cui pres se neppur questo ti piaces se dimmi chiar e c co me f re su e �sa ti gar­
a

enz sull pia zza di Venezia


am
a a a era stata
fissata pe r contratto a par- tir da berebbe. Io, per esc mpio , scnza dar uo go a fes a fo r malc farct. urua gran
e l t
sicista palermitano scrivendo
l 5 ge
la nn
aio . Il 30 dicembre il mu­ marcia dcl doge, il quaJe andas sc sul tr� o,_ m� rc_d l coro s1 �nta,
a

da Mi no d iara all'impr n t c
esa Marz che al moment o chc fossero per comino
ich

I g1u accade se_ l mt��


! Se fos
och
di so.ffrire di dissenteria
are

e di p o nda prostrazione nervosa, e pregai cagionata dall'arrivo di Adorno ccc. ecc. Dio mi sur o _v1 :
r fo 1

pertanto di esserc p roscio lto dai i


z onc s �
su oi impeg d a a! ! In � ?111
(copia conforme, da­ la sarebbc tanto piu facilmentc accomo ogru modo scnv1m1, c
ni

tata 2 gennaio in Busta Spe tt


t

, . 4 ). Riu one immed ata della Pre


ni i
. .
0
­ tutto an .
sidenza il r gennaio : il Ddegato
Pr vi dr a bcne [ .. ] [A B B IA T I II p p 379-380)
o ncia e, conte Altan, viene
l

incaricato di accertare lo stato di


0

salute di Petrella, il cui recapito e cora ign aro de gli inte rv en ti di


in Milano p resso l'editore Lucca; e intan t s i progetta di sosti
la Purtroppo Piave evidentemente an
tuir
o e t e ,
Mo n anelli sul libr tt od d Simone,
39
nonpuo rec i arsa S. A g a ta co-
LA bottegp della musica
11. r.i
Simone Boccane

me sarebbe stato anche nei desideri di Verdi, perche impegnato nel­


al Tcatro
la funzione di direttore di scena alla Fenice. Del 27 gennaio e pure
una lettera con la quale Montanelli appunto, da Parigi, spedisce al­
cuni cambiamenti al libretto ; altri cambiamenti sono contenuti in
una successiva lettera del 5 febbraio (entrambe erroneamente attri­
buite ad Anto nio Somma in ABBIATI II pp. 381-387). A s ua volta
Verdi si rivolge a Montanelli il 30 gennaio per altri aggiustamenti
al libretto, riguardanti soprattutto il terzo atto ; e alla fine si racco­
manda: « vi supplico e scongiuro di volermeli fare al piu presto. De­
v o aver finit.a l'opera il 15 di Febbraj o ; guai per me se non ricevessi
questi versi almeno pel 12. - Spero di ricevere presto le altre piccole
co se di cui vi pregava » (Autografo : Biblioteca Labronica, Livor­
no ). Frattanto, in una lettera senza data, il hen informato Muzio
ragguaglia da Padova Tito Ricordi sulle mo sse di Verdi: Torn1dh

[ ...] Saprai che Verdi tard era nel recarsi a Venezia perche e un poco re.ii:
costipato e non ha ancora potuto finire !'opera; anche Piave lo fa inquie ­ . e pro vvede a compil � le oe7.ZI
. . f bbraio P1a v ttr
ue11 de
Nei primi treo g1orn1 .d"t e lla <lei v escia rio , il 2 q u It�1me a ,i u p
ls
tare perche non capisc e bene tutte le sue idee. Egli aveva in obligo di an­
dare in scena ii 5 Marzo inve ce anded ii 9 o ii 12. [ ... ] [Autografo: Ar­ nazioni: i1 I £eb b a10 q ue t e _
da c nse na rsi q n ut_ odr3 rafa
e l'ordin azio ne del e sc�ne , se o r�ate dall'o rdinaz1o :
r ue

chivio di Casa Ricordi, Milano] l


li
1 e�
pe Bertoja. Mer !ta�o � 1 r ;�t�� all'eta de i pe�son agg� negra
del vestiario le md1caz100 ne
Del 29 gennaio e un'altra lettera di Muzio a Ricordi, sempre da nc a� .
u nello
spart it o : imo Fiesc<> ri ­
Padova: dell'opera, in qu a t ma , OI rim a t ; ac oPo
ne l c o J . Pie tro
d'anni 36 nel pro o �o , d a� - t�o lo Albian i d'a nn1lo: �1dnni 28.
n o o
l

[ ... ] Verdi sara a Vene zia p er il 15 Febbraio; e credo che non comin­ spettivamente �'anni 45 e 9d'ann i 27; Gabriel e A o rn sito re per
r�
ciera le prove che al principio di Quaresima; domani devo recarmi anco ­ d'anni 25; Mana B�c�ne� voI e d irettamen te al co mPo
ra ·a Venezia per alcune cosuccie. Quando Ne grini sta ben e e una vera 51 r�
11 6 febbra io To rnielh i
ca e ha gia p
ro nta:
perla; speriamo che nella prima e successive sere della nuova opera possa sol ecitar e l'in vi d ella m s1
avere buona salute; Giovedi scorso sentii ii Poliuto e tutti stavano beoe;
l o u

ma GiraJdoni non 6gur a. [ ...] [338)


Pe trella ha egli finito di inve otare ciarle sopra Verdi? ... Egli scrive per N •o 6 5. .
r Giusep
pe C a_v_. V erdio
niente, pero mediante aL. 12000 di oolo. All'Onorevole Maestro S • in Bussett , sizione
Non dubito punto che tu venga a Venezia; cosl sentirai anche la rnia
rta m n te rimcs so d all .m dis�id enza, e
. sia perfe ue sta P res
Sorrentina che andra in scena a poco iotervallo del Boccanera.«i Spero in Nella lusmga, che e lla ttc . o r5 Piave rese nota a. qsa ch
, 1 a si avverteterzac
e

un soffio d'aria buona. [... ] [Autografo: Archivio di Casa Ricordi, Mi­ che il Poeta melo dra m ma te si a prosper o
, che �: sa lu u es tr o l
lano] col piu vivo desid�ri�ien tta s ulle sc ene �di9 5 uli��' 1 Tch: preced e la
a

10 corr v e � nt
giomo i g ior
col Stag1one gli Ultim
Il 2 8 gennaio, intanto, il • Presidente Tornielli, temendo ritardi Opera d' obbli gO dcl. la n Boccanera. - . . Com agnia rcstan�
nell'allestimento dell'opera e forse allarmato dalla malattia di Ver­ sua nuo"'.'a Opera Sim; £ebbraro gli a rtist;1 _tutti de llastudia! le loro pa ru
di, dispone perche siano subito approntate le ordinazio ni delle scene, Col giorno II cor a sua p.iena dispa s1Z1one per
dei costumi e degli attrezzi, incaricandone Piave: quiodi disocupati, ed
400 La bollega de/la sic a
m u -401
e Boc r, em gra
pu , orm t con t d cn ar t
on
• Venezia I I lihrc:tto
Sim
rispetti ve, cd incominciare le prov di d tt a O •
un azi n m •
sa dal pubblico Veneziano. - e c ra p c tc en te a tte-­ prevede d1 parttre non n ntr -� .
·1 Pi
r : a •. 1 v� purtroppo finorn
terminato. In una l e pe - ·• '·1 t
t
E pero quand'anche ella conti di ro rio ope ra
pe

1_w t - I' "er Clue n­


ttc

r rs a Venezia solamente ncl ter ­


cca re avc va g1u sttf 1c .
mine stabilito dal suo Con tratt il •composito
o

o, cioe pel 1 i ptontnndli - ur abuend l o Ill


JP. 1"
spedir c tutta que lla parte
5 corr\ la si prega frattanto
ch1esto m• p ang • i• J a coJlabor• 1zmnc d" d
di mus cn, chc ha pronta, ondc la copiste a i v a leucra - pr t'-'
e essit.1 ». In unah u��tta nlla prima
t


guad agni t e po in prepararc le par ti di ria uno stato di « n c fet •
i
J Jc del

affinche possano studia r e e trovars i pre t ican tdo,in c distribui rle l agli artis , buo n,t pro t 1 1 b­
m

ma da fa risa lire con _


l , s a com n are e prov ti s u ­ , •o finitiv dcJ libretto ,
rsi

bi to, ch'ella ar rivi in Venezi e


i ci

a. 7 acco m , . . 1 n \ r
C I e e
braio 185 • _
p 1g nuon J e 1 n J
Per accontentar c l'impazienza de! pu bbli
r re ica a
1

co chc dcsidcra ammirar a v


quan to piu lungamente e poss ib le il e Ve di pl Pi e :
bile chc la produzionc non s n ovo
u lavoro, sar bbe desidcra­
nc fiossc rit d ta ol tre iJ ter e Caro Piave
uo

contratto , vale a dire oltrc iJ ar a mmc pattuito n


4 Mar zo pv . . - Egli e percio, che l Pre i e ri�olto p rcsso
denza desidera di mettere a profitt il Eccoti ii libretto accorciato o no a J?OC'O 1 t l uo n mc
come devc Sc qesscn: uanto
a si­ 10 a t mi•. t tu potra 1 m cuerc
C.Ome • • u d1ss1• • 1 o
ostacolo chc ritardar pos sa il nuovoo trito npo , he di la toglie rde di - mezz oo gni • • • u•
n c avvenuto u sp1acc, a me sp1acc.,pu re e ( or c p·1 di' tc· · ma non posso
ra
a t e e.
em
c t
Con distinta considerazion
fo

e rma necce f •• - d' b


Venezia 6 febbra o r8 J . c dirti altro che « era
t a
A orza
ss

r Io mi trasci n o alla belle m_cgli?. lont v do avan-


1

7 E •o
ti m st omac o mI.t to�a asdc l. v
ic tie !'Opera sarcbbc finita se sc lavornrc quando
Torn lli im one an r 7r
a 10 ce n 1·1 ····
10

voglio. In ogni modo spero_ch� q� est S


a t
o
on o bb a .
Verdi si apprest a intant o a spedi e Cura mo to le s cene: le 10d1caz 001 • a cs a tte1 nono tante
r a Pia v e i primi pezzi di mus ­ l . a nz ·1 ...,. dj
1

ca dello spartito per farne i mi permetto alcu ne os servaz i •om• - _ �Ila . pnma sccn
. p A ,.
sc 1bli a1___,
ric av a re e « p arti can anti a rd
concorda con Rico rdi le condizioni l fi ti t ». L'S febbra sogn che si_ a ben 1 vi ii
de ni v e d lla endita dello io Fieschi e d1 fianco, b d i t u �� co
t
�/: qu
i 0 5ca

n e quan�o t
a
tito del Simon , condi zioni legg erme e v spar­ e neccessario che tutti vegg Simo cn :a a � d o v e•
n te i nfe i i a quelle i
ne sul bakone, e stacc a ii lantcrnino : credo d va
ano
r or propos te J at� u� 'effetto mu­
e
in genna io, essendo stabilito ca v
��• ':t\dererci
il ri o d ei oli a1 40% con la rinu ­ pe � caus che
cia alla meta del ricavo
della vendita d libretti; n n sicale che io non voglio [la sce? l Ju d��at avan­
p ticabiJe di
a

aJ p i�co a _g ra
ti la chiesa di S. Lorenzo v1 fosse un
ere a
su quest'ultimo ar
r

gomento pero i1 compositor e


i
­ ra a
e osse v a (la sc
r ura rivela la mano di 3. o 4. gradini, con qualche colonn a le quah serv1rebbero per ap gg po
" iarc
r itt

Giusep ina, solo firm e autografa) et t


: « Spiacemi moltissimo che tu e nascondere ora Paolo r o Ficsco . . c. e c .
p la a
abbia completamente tolta la
co ndizion e sui lib tti. Ti
a

mente era mia intenzione dico &anca ­ Questa scena deve av e re mo/to s/ondo
da molto tempo di pr oc urare questo bene II P l a azzo G r1ma • w nel I.o Atto n on d cv e a v er mo to s fon do. In vecc
J.J:
re
.
l

fizio ai poe ti, la di cui condizione e b e n ­


lo n tana dall'essere ne inv ­ d'una finestra nc farei diverse fino a terr : una t rr azz a[. •] metterc1 una
ch
e
diabile, ne gi usta Ma non
a
s o
. ne parliamo per Io i scconda tela di fon do colla luna i cui ragg battes r s� mar�, e di. d

ra.
I
partiro fra pochi i
e

gior ni da S' Ag at a pe afo


r Ven ezi »(
cordi, Milano). Di poco pos teriore e u n'arltra : le t e hivio
a Aut
og o Arc di Casa Ri
vr eb
4 be 3
vedere dalpubli o: ii mare c s ar e bbe u t
n ela luo can te 10 pen °-
a Tito Rico di­, etc.
a

senza data, con la qual Verdi preann ncia t ra r Se io fossi pit tor i cc rt amc n t u
e na bella seen a • semplice e di
.
e u e far e
: ra ndc dfetto. --
Domani o dopo mande ro a Piavc una g
partc dcllo spartito (non istro­ Raccomando molto la scena ultima : Quando il D ge or dina a Pietr
mcntato) pe r cavarc Jc parti can c di schiudere i bal coni dcvesi vcder e l'illuminazi� n c _o
r cca, l ar ga che prcn­
o
tan i. S ar a bcnc chc tu faccia parlare da �
Gallo al Copi sta per intendcrs i rome face ci pe la T v ia Scr da un gran spaz o , ondc si possan o v c benc 1
s r . ivi subit i si spengono fino a �he alla m�r te d l Doge tutto �a�;
l che a poco
urm

dumque a Gallo -
eder
ra o l'un dopol'altro c
Se m fai la scrittura subi to puoi sped la
ta

irc qui ove saro fino a Dom profonda oscurita. E un mom cn to, 10 credo , di gr an dfctto, c.guru sc
sc no a i Venezia. [Autog rafo: Archiv io di Ca sa Ri di, Milan ] enica: sccna non e ben fatta. Non nccces sario chc la p
d abb
t a un gran
e .
co r
rima
o sfondo, ma la secon , a t a
da l cl d dlill ' um in az o1 n e d e v
e es se re hen lonta­
ia

«Domenica» 15 febbraio : non prima di tal d a a, d qu , Verdi n ...


a Ad0 Ad0
e t e
G.V erdi
un
402 La bo tt d ll
tg11 t 11 m uics 11 40 3
Simo n t Bocc 11 ntgr11
p. S. Spero domani ric cvcrc tuc lcttcr c • lch
• sc[ vt sarrafa ua e cosa d'im
portantc rispondero subito• Addo A d° - - Auto g oq : M sco Tca tral ­c Padova, 18 Fcbr jao 18 65 [sic]
alla Sc ala, Milano u Car"'° a mico o ndo, c
a t , felicissimo al s eco
] La Cla ud ia ha avuto es1to hello al primo t e t ·ru
�n lette a
r
%1 9 f�
bbrai� Verdi pr eavve r e Pia ve
t i
della spediz on
piu ancora al terzo! Fu trovata buona la musica, o ttima lecuz
m cn talc, cd i can ta ntl al loro vero posto. 45 [•• • )
' es i on is
un pacco mus1ca e s1 raccomanda per la parte di P lo: e di c lo lascicro stassera per
ao Ti lascio che vado a Vicenza incont r o a Ver
acciarlo domam matuna a Vene iza. A d d ­
Car. Piav riabrdi
v Casa Ri r i, Mila ) io [ ...] [Au to grafo: A rchi
e
io co no
� Fe . d
. Ogg� stesso colla Diligenza ar rivera un a di • a c dirett
. p ccod . m ca o. ali
Ricord1 avra gia forsc incaricato Gall o per mtc n _ cm uls tc
co op is tta : in ognib o rispetto ai termini contrattu
modo da pur ordine al copt.sta di cava c e p ar Con soli quattro giorni di ritard
tt _ a di Venezia. Sempre il 18 fcb­
(ch c ��: !o�rai tuthto il
N
r
Prologo lTu�to l' t Verdi si pres en ta dunque sulla piazz e t
e 1 : l.o mcno il Final una petizione per l'ott nimecon o
c e non o potuto m e tterc m n atto to •
• so n qua ttr o g1o• rru e • braio Piave rivo lge al la Presidenza
II. me i azo ne sv oa
c relativa all'o pe ra r a n­
c h e non poss� scrivcre! ) c meta del atto della dv igione
clu i prov rdi: di d i lt pe l
! le prov so e l con tratt co e
Intercsscrat la nota gcntilczza del
£n�
stro
fsoru• di com •et
Bo rn •are n e o n V
come fece gia perla Traviata e mi ara gran avo - e
t di p 1 o e molto imp ortantc : assolut rc
La (33 9 ]
am n c tc e d'uopo d'un in Venezia:
barito�:chc sta . abo uon attorc • quella p art c non b u
• a potr bbc m p o- Alla Spettabi le Pr es idenza del Gran Tcatro la Fenicc i
metterc }'Ope r a· B"tsogn a asso1 utamcnt e trovarlo o n e co r a Busseto il Pre dentc agl Spet­
s i
' In oc c asione de) mio ultimo viaggio 23 marz o 1856 N°
Non ct. vuole che la mia ferm a_vo1onla per and. r a� gentilissimo fogli o
a t av ti in quest o lavo- tac o li Sig.' Cav.e Tornielli, con suo r o il M aestro Cav.re
ro! Ho lo stomaco in pczzi'' T n� o a med iazio ne p ess
1 c �n .qu� °:o g 1 mi chc non fac 364, m' incaricava interporre lae mi
cio una nota, sc no ti av;�i man to co p1a tm1 1 t o tti. Ba s ­- Verdi per de tcrminarlo a scriv er uno spartito da r p a prcscntarsi in que­
riamo! ! pr r a sta pe sto tcatro ne lla prescnte stagione.
e
sc Ad d. Adb._bTlii_ raccomando scriamcnte Paolo.- Ado [Au ogr afo : D u c
• t- Supe e i co i on rto i r s r n
h e 5 taats 1 oth e k, Berlino t r a n od no e e
eu s
as unt o. n poch b o
] con qucsta
d ffi
Col co ntratto 15 maggio 185 lt a6cbil Ca� Verdi si obblig co
c
il suo fo io S g.' Guglielmo
dal Segretar
b Ver?i e an coradi� S. Ag at che « t a aille a se tuer ,. Spettab il e Presidenza, rappresentata d i ci i
ll'oin 1ari857,
a stesso gr i v , ursi ai primi di Marz
co�e I:Cr\:� Gi�seppma E scu erquello
8
rn : Brenna, a scrivere il nuovo spartito da prod media zione.
o o 0 cffetti ve , esenti da
Cher Leon verso il compe ns o di au£ 12.00 raenti non dimcntico poi
La ben no a lealta e gentilezza dellc parti cont
Vcrdi regrette a de ne poUV01;f• pas re pondre pour l a t colo d i cote sto cont ratto, come esso fosse
oment a M rie di accennare, nell'ultimo arti
mais il travaille sc tucr •.. ct il a encore un act a e m m 1 stato co , e a te to ve tr ome
chestrcr toute la parti tion C'cs £ . re sue a ec c co poeser., p us a o, r-' n u s oper mio uni co mezzo s
chi nz
in en
t 8 ai r v 36 degr sso us ro ••• atore. rv di run -
• di dll e a aldichiara­
[ ...] rcvcnons aux journcaux ou il . d .cl z e • nvenuto col Cav."' Verdi, e
es am s m agnifiques! 44 In forza quindi del patto co tabile Presidenza
Jc suppose que V ae:dic got
d . etre •co�tent_m y_avaitel e a ques ta Spet
t p t�,ca a e cc alh ur ux
r vc c m c e zione portata dal citato ultimo articolo, 1856 posso unicamente
Simon Bocc ra, on magg io
sait moms quc Jamais cc u'il sc
[ ] c
chc io, come m diatote del Con tratt o 15
a
Ad. , . compenso di mediazione n ell
. ICU - C est a dire au rcvoir a
V
• [ ] La � pen . ••• rivolgerc le mie preghierc per ottencre il
uon de Boccanegra aura lieu le 5 ou Icerus� •• [A tpogrremiere rep re sen ta
fo Bibli thcq ­
7 u : o s ull e a£ 12.000 effettive.
• consueta mis ura del 5 p9b ato , e l'cqui­
,
dc !'Opera Parigi] a uc ai da molti anni onor
La benevolcnza, della quale sono orm a qual e ebb i gia tante pr ove ,
sto Gran Teatro, dell
ta di chi presicdc a quc irsi il Con trat to su ddetto , non
Ma gia il 18 febbraio Muzio informa Tito Ricordi dell' mi fanno sperarc, chc stand per o adc mp
avv u - a
tenza di Verdi per Venezia: en ta par saro tacciato d' in discrczionc , s e oso chi cd e r ed e v ot m en te q u cl mio m e-
ritato mpenso.

co
Lz bollt1,a d tl
la music 11 e hr c ott
,40)
Anche in que sta occasio Simone Bocranegra
Pr id
con e gna a ll cnza
Simo en;
ne m i c r a
dcl

di protestarmi
Di questa Spettabile g a
to 0 In pari data Pia\'C n I e u e
I I

P nza '
Um0 Obb. Alf.- Servit c o
Torniclli provvcd t ost n nm
c crtt o n t r r I d
Venezia 18 febbraio 18 . u f h o dt c n
reside

57 n e o re I II pe
e
c

a
« Fra c sc o M.• P ia v e
finit vi approvnz on :
Seduta stan te, in nome ll' i
de equ a » (e meno della « benev
za » ••• ), Tornielli trasme te l ­
e di Piav all' I m esa: ol en [342
it

izio
t pe )
a t n e N. 94
p r I •
1Z1a Ve ne-Li
All'I.R Direzionc d Po a
. f r � B - dcll.i r1�cntc Presa.
1

N. aI og 10
[340
F accndo segui 7b r c PP
111

7 cod
1
]
91
All'Impresa Fratelli in c a q uan 1 to • R D1rez1o e I comp1 cqu d
n n
to

Marz in Venezi . denza ed r cst, bI c 1


1

Si ri mette in copia m a comu..'.iicare con la sua r� pons 1va 27 t 7 �c ,/ � t; '., d 10774 le SI o m •


i

a coes a I pr esa la lettcra del Poeta


elazio 1

l'elfetto che prenda con Piave per , c v to oe t P1av e pe r


nt
d t

l stesso le opportune pagna il hb1etto vers e gg at a1 I P


intelligenze, onde corri o ol_ g 1_sol . luu
sponder gli quel compenso o eq i a, one vcnnc in ma im
di u t e direciproca convenienza che g us
­­ l'Ope a Simone Boccanera la < a_cu• ro1 < pcrmcs•
r
a

mente gli spe tta, in q uantoc o d II' • p


g

a
l scrittura del cclebre Ma t i t a sa sopr a l'h �e ci pro a
fatta unicarnente a merit o, e con es ro Verdi marc I. pt·u•
o

Ill I•R• .birc,:ione a voler rito


h e t c

la interposizione del fu Prcgasi poi cald amen e et z1code esta


n

poi che l'Impresa col con Piave


a

E v e gno 9. Maggio 185 Prest o possihilc i libretto con l p re cr1tdt a pprov l 1u:ion c mcn trc rnvan•
1 6. in data d Bologna po iprocedcrc solle-
assunse per propr io conto ii i a \r e • i Ma ae � ro V e • f " < 'uo
a

_
i

contr at to 15. Maggio 1856. do in i g t


Presidenza, ed ii Maest o stipulato tra an i n . r 1 r pr u o
osl e fuor di a e ne del
ne21

V citamente a tu te e e
, dubbio che il compen l
ta

c 7 · .1
orna

reclamato dal Piave spetta ei t l pra c a e


s s r la p iu p �t• od
i

so h ec
rd

un camente all'Imp esa la Melodramma. n pe


r

cinque gior ni rife ri ra quan o a v ra co nv n rl P qua


s len er
t e to
u
o ve tess el t min di V e a . e
Venez a 18. Febb0 18 5 i en zi 18 F bb 18 .57 c
e

i 7 . Torni lli
0
c a o

Tomi e lli • Ve rd•" c omt� • s


Arrivato a Venezia c ia a t
rumentare !' opera cad as-
E contemporaneament ris n do a Pi v :
a
, l is c
e e sistere a lle prove. N n tu tt , pero, c r io: pianoforte non
e pond

s o r e , ·mpo rt
il
[341 ruo o « a nte • di Paolo
o

m� • to de
o

] funziona, Sa 66 • •
aunt , •
face do eii po t e v n�oc de.,
te Torn a lli
l l

Al Sig.' Francesc o Maria P iave Poc a M am mtico pta nofo r


rica

e nemmeno•• Q _ , ll ci ie l i n s r a ­
a

t • s s gu u te
al
a p
'm re a n
lodr

le rimostranze el com o s atore, s o e


uant o

Avendo l'Impres a Fra t lli in Venezia d p t


Mani assunto per proprio e
r

e
c

to 15. Maggi o 1856. sti ulato conto il contrat- mini to r :


p in Bussetto tra ques Presidenza rappr re
p n ii
scntata dal Scgretario Bre ­e
nna, cd il Maestro Ver ta
stessa di corrispondere di, spe ta all'lmpres 34 ]
t [ N 0 97.
3

a Lei r es a
op erose ed efficaci prestaz nicoo r pettivo che Ella reclama p
er le di :
i nd concilia i Marz .
e re que sto contratto. Le All'Impresa Teatrale Fr ate li
E percio la si previen e ch con odi rn a
i

g �
l

a l'lmpresa ii d i L i foglio e e l tera viene rimes so in copi Per socl disfare �e s •�nze del Mae str o Ca-A
v verd1• " il quale do-
o

e cd
e per l'c£Ietto che prenda c a manda per la cont1n az•1
n st

rt e ch sua sod-
l

on Lei le opportune u one buon pianofo


et

intclligenze, o nd e corrisp n e pro_ve un alf


o derel q u el compenso di disfazione in cambio di qu llo inservibile si diffi
convenienza che giu stame nt equi ta, e di reciproca or � e;stent:nzich�o quello a
e l s tta, in quantoche, com c­ l'Impresa a prov vederlo a ca:iiploy d ove
to all'lmp resa la scrittu ra del e pe fa nie m eteosse
cavien rva a
n a m ­
e

lebre Maes ta v
cc e per dichiarazione de! Maeal g z1l0 e n� �no di suo aggradimento.
fu
rito di Lei, e co n la sua intcrpo izi one. u tro
N non
o

t
c a

• •
S

E finalmcnte si avverte c h s e ua lora per dom a m mattma al


e ore 9• non s1a • ·1 0 Tcatro questo nuo-
tro

Q a co dell Im'presa c
e nne diffidata l'Impresa a comunicare
la
vo istrumcnto, v•1 provv ed e •a 1a Prest
questa Presidenza nel termin div cinqu gio rni q
v ra co n Le i con­
a i ne, r d
"denza a tuf ttto cd ri
1· s tr ' •d1o.
rdi blig
col fondo dclla Dotaz o a� e o l ob
venuto. a � :: fu
: : e

im
M apon Ve
continuare le p co n at t t r;i e
e

no n
he j

e
e

Venezia 18. Febb 0 1857 u e


uanto c

1
ove
r

Venezia 21. Feh b0 1 8 75


r

Torniclli Tornielli
e l'ultimo atto
4o6 Simoni! Boccant!gra
H,o sentito due o tre volt
La bottt!ga dt!lla musica
. .
Qua nto al Sabbatini e all'insoddisfazione di Verdi nei suoi confron­ il publico o di Mi. lano o d1 ���a. e u cfietto tutto nuovo. Non so sc
ti, Tornielli impone all'Impresa la su a sos tituzione con il bari tono e mi ha fatto sempre _ ra�r1v1d1re; e po�resti allora comprende re qualche
tu abbia vista e letto il libretto,
n
Gia co mo Vercellini, pro pos to d allo stesso compositore :
• · • ·) [Au-
cosa. �nc1ava ad istrumentare. [ ·
Lasciai Verdi in buona sa lute e _com ano]
Mil
tografo: Archivio di Casa Ricardi,
[344)
N. IOI. . .
All'lmpresa Teatrale Fra telli Marzi in Venezia . . . d.iabil�ent entusia s ta della m us1ca di
Meno profetico, anzi U't1m: il 28 feb-
Il Maestro Cav.• Verdi dichiara non essere persuaso del Baritono Com­ vendo a Tito Ricordi
primario Alessandro Sabbatini, il quale non corrisponde alle esigenzc Verdi, si dimostra invece P1 ave scn
della parte di Paolo che dovrebbe sostenere nella nuova Opera Simone �:
. te tali e tante mOWllca­
-�•C
Boccanegra
n to l Simon Boc c anegra v_1 sono sta ente, ed
In relazione dunque alle lettere di questa Presidenza r. 8bre 1856. N. [ ... ) Qu r e1 tuto farla che io solam
a
zioni, che la copia del libretto non a� u peraltro ne avrai una bozza di
a

602, rr. d.0 mese N. 602, 25. mese stesso N. 655 che riportava le positive
il tempo me ne mancava. Fra tre �1orr
Po·nato la correzione.• •
dichiar azioni in proposito del Maestro Verdi, e 31. pure Ottobre N. 664.
stampa alla meglio, _p�im • a anche di. a verne term1e Verdi contentlS SlffiO
e
che espr imeva la riserva fattasi d alla Presidenza sul conto del proposto e di frase
Sabbatini sul quale veniva sospesa l'approvazione in riserva della deci­ La Musica nee divzna a stretto ngordun ' un' ltt c mp agna
grame�e
a a
anche degli inte rpr�ti. Alle
a
t�· Ar%�io di Casa Ricordi,
sione del Verdi al momento delle prove e con obbligo nell'Impresa di utogra o.
cambiarlo qualora venisse disapprovato dal Maestro , viene questo Arti­ ubertosissirna da m1etere. [ ... ) [
sta protestato Milano]
Si diffida dunque l'Impresa all a immediata scritturazione di un altro
piu opportuno Baritono comprimario e specialmente del Sig: Varcellini Anco ra Piave a Tito il 2 marzo: ,
.
[sic) che ora trovasi in Venezia, e che viene dallo stesso Maestro Verdi . . . retto de1 s·tmone non sara stampato, pero 0-� oru
Fino a giovedi, 5 ' il lib nendoti che le correzi
proposto. sped isco un st mP a a mano, preve
stesso te ne a a
.
Per domani mattina questo nuovo Artista dovra intervenire alla pr ova non sono ancora ultimate. . el g ni adora Verdi e
la di-
,
Venezia 24. Febb0 1857. Verdie contento dclla compa�ce_ un �i:!'so completo. [...) [Auto­
a a a

Tornielli su mus ic . Tut to p resa�1s


in a
Milano)
grafo: Archivio di Casa Ricord1,
v a a
.
. alle ore I 2 pom
en-
Intanto Muzio, scriv endo il 22 febbraio d a Padova a Ti to Ri­ c o I m arzo «
cordi, aveva anticipa to u n giudizio sulla musica del Simone e, pro­ 11 gio rno precedente, domeru_ ; essori. � data 27 febbr aio ) ave-
du m at ro/
fetic amente, la fredda accoglienza che )'opera avr ebbe ottenu to alla diane » ( come· da Cir• cul an
d'orc b estr a dell a n
u ova oper. a di Ver-
P r N•
v a avuto 1 uogo l pnm • io come reg1stra il ni
ova
prima r appresentazione : tto fila vi lisc '
a a
rch est ra no � tu ole B s
di. Anche in arlo Erc
nz l t : al Mo C
o o o

[ ... ) Dom ani avranno fine le r ecite e andro a Venezia per rimanervi I I2 del Pro toco llo � Pres1de \ il ;:ofessore d'orch . (nome illeg:
non ri ntraccia ta: « Risul tandoje eSig el M.
sino al a ndata in scena del Boccanegra Ho gia preso le mie Inisure per
. e vi potro aplicarrni con quiete p
. dell'Opera nuova d ­
mettermi subito al lavoro dclle riduzioni gibile ] non abbi� �orris e ca u :;
: sui ripieghi eventuali _oc
o5t 0
mterp ll su ll . rn co-
poiche d'acco rdo con Verdi e Ma rzi abbiamo trasportato l'opera Inia ad Ca v •e Verdi lo SI e a '
r isulta l' a llest
imen to, p a
altra epoca che puo essere la primavera 46 [.•. ] L'opera di Verdi andra oddisfa cente del
correnti ». Ne del �tto s m1. � di parrucche. La prova gener ale e­
in scena il 7 ed il r2 partiremo tutti per Busseto ca pitale d'Europa. Ho tto di � s tu re 8
larmente in f t ell IO marzo alle o
o
ta per il
a po m

sentita tutta l'opera nuova di Ver di.tuna stupenda creazione, comoven­


Simone viene a�un�,a enti l St a gio ne a �p
al
te, tocca nte. 11 Prologo e terzo atto sono i piu belli ed i piu originali: for­ e pr ova fc:C:p dd
ridia ne e a segu1 to di tal pr otesta ufficiale per l'« indegruta »
on a

se l'o pera finira freddamente la prima sera, ma alla seconda alla terza re­ u a
elevano seduta stant e n
cita e di seguito finira col comovere tutti al pianto; e solenne, grande la
fine; ma per comprenderne tutte le bellezze a prima udizione ci vorebbe vcstiario:
n i!' B ant'fl.rO

oghi sc ri \'e a
occ

ata, •
Simo
[3 5
4 ) In termini anal poi. una v olt a rientrato_ 11 S_. :",g
Venezia Io Ma rzo 1 7 Lu c ca rdi
r
11 tort
a
I
aff ei e 398 ). D1 chi
In esito ag
8
1 Clarina M (A I I WATI
I p. o?
alla prov Dopo la prim a
Non certarnentc <lei cantanti, nlmcno qucstn \ olta.
5
di il n<;>b S• Co Gio Corr r
[ ... ] II nob S• Co Fr::::�i /tta es [ .. ser J aE S.E. l
ta
. o res
0

n rapp rescntazione un gim·ane cor r ic;pondente \'en ez iano, in breve de­


e
proprietar a [ ... ] • P 1d e za d e ll Soc eta
i a n
i
sti nato a sali ·e alla riba dc cricic a m u sicale i aliann, Filippo i­
a
di unanim e acco r do p r
lta lln
t F
o test v ano' � m e in
i
Teatro la Fenice e te • d egno d'esse re presentao t assen a sulla « Ga Muc;i cale di M lano ,. dd 1, marzo
il segu n lipp , n
tt

e t"tar10 pr e parato al
a

P<:r la � i e
mon Boca Negra de! Ma r - 1857 : « L'e ito della prim a r a ppres e nrnzione dcl Bocca11eJ! ra
u
Io Indegru· di na pr e st
. una
o
p r te 1
c;·
1u.seppe Ca v• Verdi. - C1oe
a
uo v O ra pe Si s
eguale a qucllo dcll.i Tra i·ia ta: per l'o nore e la gloria dell' llu re
fu
i e
nore Negrini· La tunica ner a d' e1d ue �esuu • • di veIuto in c otone del T - h
e ra abbia unc e
compositore noi deside r mo lamente c e quest 'op
i a
so h
e
ll Corpett� rosso di vel t� i� v uto m cotone del Baritono G raldoni;
i

ste se sorti dc ll .t
in av v eni re le
s Trat1ii1t , a quant unque convinti c he
Co ta d'armi de! Basso st u
s - ��f de! �asso �hev ere�ia [�ic] e a
vi t
e
t l sotto un certo punto di moh o supcriore. - Quando si
i
e so
l
quantunque in seta tu to ver t b e ,
u il c 1 vel u o
t s a l
a sia d
pure un1ca t
pensa con qua le aspct
20 Indecen ti, ed ind e gn del t
e gato
a
u uzio n
c si attendcva il nuovo lavoro di Verdi,
T atro la F c e
n • c e tutte e- pare imposs1bile chc un p ubl c o cost scelto e com p osco di genre v •
i
natori comparse e tutte
e

quelle
e
h i s e
nere di Cons � u u
e
3o Indecent1. •. .
e
d
i
� l T ni nuta d'ogni paese a bella po s'abb a in tc atro messo in uno sta
sta
ss1m1, e s cid to
. e ecc h' u . i t
40 pess1. mi,
i. vesti t1' de 1· serv1
• di scena d'apatia, d'indiffere nza, e speci m nte d disat t enzione, tale da po
i

l
J tu tu gl a e
a t ri v estiti della compagnia
l

In complesso indecoros o ter dire con coscienza che il Bo c an e gr non fu neanche giu d cato d
·

e n �n co�r�•s po lndente al Contratto c a ll al


tutto i1 vestiari o ad eccez1·on' d'appalto publico perche non lo ha ascol
i

e de1 v esuu d el . » A a s cc o nda rappresentazion e


rnto

u. d e1 Dog e , osservandosi h e i1 M D al a e Prima donn a, e di due ab • - e 1 !'opera viene calorosamcn te appla it a: « La fu una mezza meta•
, q an u tunq e e ll
d
a n to pov - u
ro perche strett . - c
UC u h o
o mor f osi » - scrive il co rrispon nte d '« Italia M stea e,. del 1
d ll
e
nd ecente pu re i1 se rviz
e e u 8
i i o de! parrucchiere'·
e
marzo, p. 86 - « Le cmque ch m a d a pr ma sern diventarono
l l
ia el
n cons egu
e

enza la sta g i o e a pp. aJt�te rotes a con aumen t o o


t i
zio d ei propri diritti u t tt n il p t riserva delJ'eserci
- dicianove: gli applaus a r n in proporzione [ ... ] la si avreb­
. o vest1ario e se rvizio di parrucc b potuta dire una vera risu i
. dicat o, e s1 commet e q in di all' ' h1ere
' sopra
i
ne »; e in proposit o Felice V anel­
rez o
r
i
1'!
t I
u on o din mpresa di pr�>Vvedere alle necessari
e
nparazio n i , e rinnovazioni li47 insinua sull'« Orfeo », gi r nal
c h ftto i1 n�ovo e o e t e atrale veneziano di recente
ve�tia�o debb nz , ch e
essere pronto e porta o in' T r; rt'
t t p
cd fondazione e di effimera esiste a il successo della s econda r ­
M arzo co rr .• o v
a e
rsi a 20 o
ma e mezzo giorn di G 1o cd1 12 cita debba attribui b li ti di favor e distri bu ti da ­
0
30 0 l
ig t
ea

[ ..
e
i i a
. l'editore Ricordi...: « Va ga a sol nne men ta i1 s cce so dell ter­
] l e s t u s
za rappresentazione, in cui se no n e s to piu seve o il giudizio, non
ta r
e ioni sull'e ito
� d 'opera e bbe tor e stato l cer to piu favorevole di quell o della prima, sul quale [Ri­
inv�� r;����
ll

se p p to Piave, e d ebbe a
cordi] si puo permettere di fa t e s e u 'infilz
e
e i
_m �ar� a t a di l o i com e s
ur
' e ,. Mu zi o: andato in scena la se s e r
del 12 m!zo d
n
ra
r
l
conviene ... se i fischi lielo pe m etton » ( t icolo riportato sull
,m a r d sul a s denza con rattuale
t
g o ar a
il Simon Bo;/:;,�g�: �tt��: : d t , l 6 aprile 1857,
r
p ru).48
Fama» di Milano de .
�o mpl ess o fredda. «
li
Pe r Verdi, che non ama i ezzi e: c:g_ e.r:iz n
cc a

Dopo la terza rappresent azi n e a venu ta il 15 marzo, V


semplice II giorno d
m . t rrun1, s1 tratta di « fiasc ,.puro e o , v du di v e rch di
fa ri­
o lo ragg i ng l t e r
• opo, scnve do a To relli
n C l di N a pli ropo s1t • o tomo a S. Agata dove u on
o
t i a
a g­
. de - , e e e r P
tratto per un'opera nuova per il S
e
l co n
e

, sulle suc ess e replich e. La prima del 18 marzo:


• ar O a a nnu n cta: guag ano c iv

po li
[ ·) Il carncval e di V e n ezia e Il raffrcddo re dcll a B c dazz i ha fat to icri ritirarc l inv to alla quarta
s tato bclJo 1 '
fin qw, ma jcr sera comincia no i ai· v· · • a sta�t onc t�trale buona o cane r a . i
i a pprcscn azio nc dcl B c
n
J fu r
negra cbc ha fatto fiasco r o
retfa1n � )a dinma rec1ta dd Bocca­ t g
q i alt gran c dopo la tua partcnza sono piu mona dcl
la. Credcva di aver fatto uq s a t _ e qu ello delJa Travia­
... t dir mol , a m epodir v roia,
to

akhc mi o d po aver ti a
solito c cr edo chc no
c
d bil .
c os
tr r v r
c sc n n bb racciat o
o
sbagliato. Vedremo in scguit c hi h � � p[ass]a [ e ma pare cbc mi s ia
u , o
t
n
a S
o . a v
a
. so o mo s o u
• ... ata
A g to molto l c l to a ca perch c V en ez
i e ra di cn ta un
rt
AB BIAT I II p 39 ]3 S
a
La bottega della musica
410

ca�po _ di _discussioni sul merito del Simone Boccanegra 411


Boccanegra. Fi rati qu ante
nene s1 dicono! Ah b asta ! coglio­
sive re�liche e di £ 1.400 cir� a nelle tre ultime �eci_te. �'ultim_o
gu
Av�a i letto l'artic_olo del P adre Tomm 49 . �
tutto rncompleto. V1 sono dentro due aso. E deciso ch'egli debba far cumento feniceo rel ativo al Simone nguarda la dichiarazione di P �:
o tre gaglioffate da pe tulan prieta dello spartito:
z o, _e quell'a�serzione che le disappr te ragaz­
ovazi
ero 1 nell e CU1 vene scorre il sang ue di oni furono importate perche gli
che a ppla ud.ire! ! ! 50 E perche alla t erzaquei tali 14 secoli non hanoo fatto Venezia li 19 M arzo 1857
recit
cond a ? Peggio per loro... Io li ho battezza a ci fu piu freddo che alla se­ La Presidenza del Gran teatro la Fenice, sul qu_ale venne rappre �ta
asin i. Biso gnera pero f arne
ti villani, il tempo li cresimera
una eccezione, perche l a parte Sana e anc
ora
per la prima volta il I2 cor.e }'opera intitolata Simon Bocc an;ra. tf e st�-
sorpre sa dell'avvenuto. [ ... ] [ABBIATI . • F ranc ·o, M • p iave di-
• del stg.
II p. 394) maestro Cav. Giuseppe Verdi sopra poesia
chiara appartenere la pr oprieta esclusiv a C? assolu� dell opera cl'• al
La second a del marzo, dopo l a quarta rappresentazione: sul lodato Sig. Maestro Verdi, non essendosi la Prest d_enza tes r�:� .is ato
che il diritto di riproduzione pel solo teatro la Feruce_, v� en;tos! di una
20

... Ieri p oi, ristabilita l a Bendazzi, fu ripreso il Boccanegra. I palchi copi a a mano esistente ne11,archivio dd teatro medes1mo e de ll uso dei·
erano tutti, e caramente venduti e vi concorsero circa 600 Biglietti. relativi libretti limitat�ente alle �ole �Pi;., 5:{11t!t ell S •o di
Quaresima 1857, come nsult a dagli Art. 7· dd C:ntr��� fr: la
Quan to all'esito fu quello della terza recita piu un solenne applauso al
duettino che precede il terzetto ed al terzetto istesso, come pure al grao­ med.a eel il sig. maestro Verdi[ ••• ]
de quart e tto dell'atto 3°. Competendo quindi og� e qualunque alt_ro diritt i.flettente l'opera
Non t i taccio peral tro che vi fu la solita opposizi one sistematica, al­ s ddetta intieramente al Sig. Mae5tro Verts null �st: alla Presidenza
u
ch'egli ceda od a bbia ceduta la detta o pera ·1g. Tito di Gio. Ricordi.
quanto in acerbita dalla chiusa dell'articolo del Padre Tommaso, il quale
credette fa r bene, e come D. Desiderio fece peggio. Miseria, miseria, mi­
seria! ! ! I o pero se fossi Ricordi avrei il coraggio di vendicarmi non ac­ Boccanegra non ritornera, a V e_nezt• a s non nell a nuova versio-
n .
consenten do per nessun mezzo, che per un tempo almeno, si dessero a ne che Verdi riprop orra, con le aggm nte ele agg st ature di Arrigo
l m
Venezi a tue opere. Vorrei punirli questi sciocchi ragazzi, questi beduini Boito al libretto, 1a sera d el 2 4 i:narzo 1881 a la Scala di Milano· cio
indecen ti, ques ti ciechi che a bborrono la luce [ ... ] [ ABBIATI II pp. 394- avverra alla Fenice il 7 febbraio 1885· La ersione primitiva, no-

395] nostante g�i alles��enti �ersonalmente cu � da V di al Municip
:3J S . c :lo di Nap li nd
le di Reggio Emilia nel gmgno del 1857 a o
Raggu agli sulle repliche provengono a Verdi anche d al dottor Cesare novembre del 1858, avra modes� a f�:t i tea tri italiani e scom­
Vigna, medico quant'altri mai c attolico, che scrivendo il 23 marzo parira praticamente dal reperton gta � {{3
a � e degli anni Sessanta.
52
o
(l'edific ante... scritto si puo leggere ·in ABBIATI II p. 395) accenna
all'« esistenza di un partito avversario organizzato in piena regola »
e sostenuto « con dell' oro » da alcuni « ricchi israeliti, impegnatissi­
mi a sostenere certo M0 Levi (dell'antica tribu) », e intravvede nel­
l'insuccesso dell'opera « un a mano dello stesso Meyerbeer» ... Tut­
ta l a colpa, insomma, per il pio u omo di scienza e, al solito, degli ch VcnCZJa • nella prima. vcn
I Sin dal forcunato esordio in Ern am al S : .Ben1edetto 1} av c v a attirato l'attCllZIOVC di
ebrei. dcl 18,0 Luigia Bend� (Ra venna 1833 N 90
Verdi (vcdi il post scr1ptum. dclla 1::C�! - pfa�e dcll'8 maggio. 18,0, al cap. I� �
Le rappresentazioni del Simone ammontano in tutto a sei,51 in luo­ ti a R ov igo, • Tn_cs�� s � •
go delle dieci o dodici su cui l a Presidenza sper av a di contare; me­
195 e rclativa nota}. Dopo 1 su�·
_ Rom�, cnna •gu!
Ge no v a, la Bc n clazzi 6"'"' . � un
Napoli, all'Argentina di f
:ti di
' u cl tempo.
q .
no, dunque, dell a Traviata contestata nel 1853, che ottenne nov� solida rinomanza � a sol?r�18 s o! Mosca 1897} dopo I 'csor;dio Lodi ncl camcvrto, ale
rappresentazioni. I « bordero » degli inc assi registrano un a netta di­ 2 Leone Giraldoru (Pang1 24 .:-;njo soprattutto all cstc•ro (Madrid, Opo
1847-48 av �· t un fruttucam OSO bre dcl r8,)
rninuzione, quasi un crollo, dopo la prima recita: alle £ 3.541,50 Bucarcst). .o:asiv� ::a la suaprim era il suCCCSSo "\:ietodcloclTscttcrn rouatort. Nella ,ia,
LU- •

a rap prcsc nt9Z! � !'al•-


della prima sera fa riscontro una media di £ 1.780 nelle due succes- al.la Scala m occas1one dcllaalla Seal 1 cancanclov• u•
u- la G,ov•ri,u dt Gu11111111
O

gione 18,,.,6 era ritornato


412 Simone Boccanegra 413
La bottega della musica
°?� il Sim�n _Boccanegra Verdi gli confcrmcra la sua fiducia chiamandolo fra i pri­ 17 Di qucsto documcnto un succinto riassunto c in COPIALETTERE p. 191.
au mte rpreu � [!n ballo i? mas�hera (Roma, 1859). 18 Vedi doc. 300 c il commento che lo precede.
3 19 Si tratta co n tutta probabilita di Francesco Tcssarin (Venezia 1820 • Roma
. , Carlo N�m! (nomc � art� di Carlo Villa, Piacenza 1826 . Napoli 1865) godcva �e sara
gta da alcum anm un a solida nno m� fra i tcnori drammatici. Dopo il suo esordio 1889), autore di musichc pianistichc c di un'opera, L'ultimo Abe_ncerragio, en _ nato 185�,
alla Scala ncl 1847 con ! due Foscar1 er� passato a Como , a Costantinopoli, a Pado­ rapprcsentata nclla successiva stagione di carneval e, precisam entc 11 24 grtpr d?tta m
va, al Covent Garden dt Londra, conso ltdando la sua fama dopo Jc recite alla Scala alla Fenice. A lui acccnna V erdi in una lettcra a Vigna dcll'�tate_ 1879! mooglie con­
ncl 1852-53, c a Reggio Emilia ncl 1855. ABBIATI IV p. 100: « Rispon do io stesso alla lcttera _ch� scnves�1 a_ rrua _
­
4 _Angelo V�s (Tor�o 1821 • Asti 1865) avcva esordito al Tcatro Gerbino di fermandoti che ii M• Tessarin mi scrisse infatti, ond'10 mducess1 Ricord1 ma ocompcra lte volte
Tonn<? con I salt1mba1:ch1 di Spagna ncl 1849. Per il Teatro Apollo di Venezia avc­ re qualchc sua composizionc musicale. lo no n ho mai con�sciu_
to ! n�ll�
o , �rch�
chc sono stato a Venezia ii M0 T essarin, e non capisco com Egli s1as1 nvolt
_
va scntt? La regma d, Leone, ovvero Una legge spagnuola (22 febbraio 1851). Dara
alla Feruce due o_ pcre_: Vascon�ello_ (1� �arzo-�858) c Una io lo imponga a Ricordi, proprio a me. Come capirai, io h o creduto )oc._ bcne _ d1 non
notte di /esta (22 fcbbraio at. (pro­
accettarc tale incarico [ ... ] ,._ Diversamen te da quanto affcrma AB_B!ATI, 1talian1
_
18_59)_. La �ergme d, Ke1:t, d1 cu1 s! dua p1u avan u, sara riformata dall'auto rc in della
tazi nc di Massim Mila all'cdiz1 one
G1ud1tta di Kent, _ co!' libretto mod�c�to,_ e rapprcsentata a Senigallia nell'agosto babilmentc sulla scia di un'ann o
d� nella
d l
o
re
o
1�_56. Qua�lt� a G1�lio Cesare Ferranm, atato apprcsso , dircttorc d'orchestra fra i Mia vita di Wagner) non fu quest Tessarin ch l'aut Tristano
verso
e
sua autobio grafia « un mcrlo bianco » in arnbicnte italiano per la sua pass1<?ne(V
o e o
pm quo tau � qucll epoca (cfr. cap. VI, nota 27), in qucl 1856 sara chiamato a suc­ ene­
cedere a Nicola De Gio van ni ncll'incarico di direttore dell'Orchestra Ducale di Li musica tedesca bensl il suo omonimo c hen piu gi va c Angel o Tessann
\Vagner ncl
o n
Parma. zia 1834 . Marsiglia 1909): composito re e pianists egli pure, cono�be d��e fi•
5
. Coet,anco di_ Verdi, Errico Petr�lla (Palermo 1813 - Genova 1877) avcva esor­ 1858, nc godette a lungo l'amicizia e fu da Jui scelto per maest:r? d1 mus1ca l suo Divona­
dito . ncll opera �in dal_ 1829 c_o n II �,�vo_lo �olor _di rosa; ma solo da qualche anno si glie (cfr. G. Norlenghi, Wagner a Venezi a, cit, p. 165); !o �� _nehc ma ncssuna
era 111;1posto all attei:iz1onc �ct tcatn 1taliaru graz1c al successo di Le Precauzioni ov­ rio Universale dei Musicisti ne segnala alcunc compos1z1o ru p1arust1c
ve!"o 11 <;:arnevale di_ Vene1.1_a (Tcatro �uovo di Napoli, 20 maggio 1851), del Marco opera lirica. . .
Visconti_ (S._Carlo dt Napoli, 9 fcbbra10 18.H) e di Elnava ovvero L'assedio di Leida 20 Timoteo Pasini (Ferrara 1829 . Buenos Aires 1888), composttore c direttor1;
(Scala dt Milano, 4 marzo 1856). d'orchestra, aveva composto d!-le operc cntrambe rapprcscntate a Ferra o Comunale, r a: Imelda de
Lambertaui (Teatro Bon ac ss1, pnmav era 1850) c (Tcatr
� Allude ai . tentativi fatti ?cll'inv�rf!O dcl 1855; vcdi al capitolo precedente.
Giovan na Grey
.
o
, II proposito de!_ compos_1to r� d1 r�arc qucstc due opere risaliva quanto meno 8 giugno 1853). .
� estate de! 1854; � 6 lugho dt quell anno Verdi scriveva a D e Sanctis: « Fra le 21 Scipione F e nzi (Napoli 1823 . Mosca 1914), violonc�sta � compo�Jtore, autore
auc operc che non giran<?, alcun_c le �bbandono pcrche i sogge tti sono sbagliati, ma di La Pitonessa d'Endor an data in scena al Tcatro Argennna di Roall �a il 12. novem­
Argcnuna, una
vc nc_ so� o due C!JC vo!I'et non _ d1men t1catc, sono Sti/felio e Battaglia di Legnano. Per bre 1853, si apprcstava in quci giorni a far rapprcsentare, sempre
lo Sttlfelio ho gta scr!tto a P1av:c, per l� Battaglia scrivo a voi on de ne parliatc a seco nda opera: Marta di Biscaglia (31 maggio 1856). .
Bardare. Io non vor�ct un semplice camb1amento di nomi, di titolo, e di parole c di 22 Che nella copia origin ale conservata a S. Agata, stando a1 COPIALETI'ERE P• 191,
qualchc verso, vorret un sogctto affatto nuovo egualmente interessante e dello stes­ risulterebbe « stesa dal segretario Brenna •· . . .
so caratterc [... ]. • (Autografo: Accademia Nazionale dei Lince i, R oma) 23 V edi no ta 10. Ancora il 13 agosto Verdi scrivera al ban chi�re P�olo Mitrov!ch:
h� swtto
1 C�r. A. Pascolato: Re Lear e Ballo in maschera. Lettere di [ ... ] « io ho m e sso gli occhi sulla Piccolomini per farne Co_rdel,a. Gliene mettere tn grav :
cd Ella mi ha risposto con tanta bond. con tanta abncgaz1o nc daI P• 338)_. E dt .
Giuseppe Verdi ad
An;omo Somma, Lapi, Cina di Castello 1902.
imbarazzo anche un uomo meno scru�loso di �c • o(�B!AT I !.
Cfr. A. Pascolato, op. cit., p. 78. 1.1Dpresa di NapojtJ
,
to _Ycrdi a Torc�i: « [... ] Nel prossimo Carnevale io
avrei tuto scrivere per giorni dopo a D e Sanctis: « Io ho pro po sto la P1ccol mm1 [all ra � IfJndr a �no co­
I I� e per NaJ><?li; ma l'Imprcsa che, oltrc all'aver scritturato po perche i suo i sucessi nella Traviata a Torino ed altri paesi ed
altro Maestro si c e ne migh o r Traviat�nc
c o

bligata con l'�tore Cottrcau a dars1! !'!ntera proprieta dcllc Operc scritte pel S. sl grandi e sinceri che certamente non si po trcbbe trovargrandc [ •·· J • (Autogd_ �:
t rlo anche fuon forse miglior Cord�lia - La voce c piccola ma il talento
de! Regno dcllc due S1cilte, si c mcssa nell'im ossibilita di ellettua­ Picco o mini, proposta da Ver 1
l m
rc un C?ntratto che sareb� stato co_ncluso in due parole. [ ...]p Tutto quello che io Acca dcmia Nazi nale dei Lincei , R ma). Sulla
vedi an chc cap. VI, P· 312 e
o
la
o
pos� dire pc] momento _ s1 c, che scnvendo l'anno venturo in Italia scrivero per Na­ so stituzio ne dcJLi Salvi n i Donate lli per Traviat a,
poli [. •• ]. Volcndo fare ti Re Lear �rrerebbero i segu enti artisti: Un gran Barito­ nota 42. .
Apolloni (Vic�nza 1822 • tvt • · 1889)�
24 L'Adelchi, opera d'csordio di Giuseppe tat
�o per la parte dcl !{e Lear. Un a pr_tma donna Soprano non di forza, ma di gran sen­
tunent? f:/ Cordelia. Due eccellcntl Comprimarie. Un buonissimo Contralto. Un Tc­
n�re _ di. o rza con_ �Ila �oce, ma no n di grande importanza. Pel Soprano e Contralto
libretto di G.B. Nicolini, era stato rapprescn o per la pnma
tcnio di Vicenza il 14 agosto 1852. NcJLi stagi
e
on
co
e 18;14-5
grand
5,
su�s
prcasa
s
v?lta al T tro

mentc il
a F�
. 2 a/{r
.
tru s1 d1co �o tutti 1 bcru dc!Li Piccolomini naio 18n Apolloni aveva fatto rappresenta l :
Bon i, cons1dcrato I suo
e o
e Giuseppina Brambilla. Ambedue hanno
r n

molto senumcnto e sono giovani! [... ],. (COPIALETTERE pp. 189-190). nezia la s�a seconda opera, L'Ebreo, su libretto di A.
11 Allude con tutta probabilita al S. Carlo di Napoli polavoro . - •
• i d una alla .Fcmcc iJ 6
12 Vedi doc. 238. 25 A Ve nezia i Masnadieri erano stati rapprciisentat teno�e � • il b ant? V lite
13 II Guglielmo Tell di Rossini, previsto per Li stagione di�brc 1849 con il soprano Adelaide Cortesi, allesu . : Teatro !" S• Bcnc­
no
. lirica estiva alla Fenicc i s guiti due menu . . .,
(ve'!i anch� �a fine dcl doc. _286); vi andra in scena il 5 luglio , seguito il 2 agosto il basso GB • • Coma go. Eran quind • nd"1 il 26 dicemb 1 8<4 (tn ques t u1 ttma _<:UJ·,

o e

dall Ernam c il 7 agosto dagli Ugonotti. dctto : dapprima ii 10 gg ma 10 1851 q


, w . . � ,, • · il baritono
norc G!�seppc M�5�•
14 s·1_c; m
- •ca1ta
__ , de! 16 marzo: dr. doc. 277. ziooc cantarono il soprano Rocca Alessandri,). iiAtctutt'o ggt 1 ad,en no n sono pt•u
15 Cioe dcl Delegato Provinciale, contc Francesco Altan Dal Negro c il basso Fortu nat o Della Costa Masn
16 Vedi tuttavia a p. 141. • ritornati sulle scene venczianc.
• 41 1
Lil b o t1 e g 11 d t ll 11 m usica Si mo n e B oc contir a
i r i P 1v ii p r irn o 1 110 co n •
26 Una tr ascrizi onc dcl libr e t to in prosa dd Simon e si tr'Qva 1 0appe nd.ice al
saggi o 4 J N c ll'o o n c dc llc 5ee n c co � p l ta a ii 2 f c b b a o d a 1 c
di M. Bogianck. i no: Sim n Bo ccane g ra 1 / ltslo 111 pros11, i l tb elli, le pn
d

r
• o:
mazi

rnt
d tlle due vers on i al T o eatro r me eucuv o ni ttmpla un uruco quadr o• co�l dcsc .
d clla F aco lt 1 di i Lcn c rc c Fil al/a fia Scalad clle 14Ucri t ic ai mil tA d 11 ntst d u e/ tmpa, i n cAnnali � none con tuna c
oso a n i c rs 5
v c li
g di l d i gia » , v o l. Apparechi a ta con.a
, , . v a
q u c: n l �. 1':���za:i:c !.r.r:l pama n n o dcl rut l 0
P cru fC i l l hdir an no pc
1
X I V ( 9 76-1 97 7), pp. 33'"3 5 -
n Pubblicat a in MOlt A Z 9
Z O NI p. 38 con crro i t o a
S t
·· · " C, chc•qualchc tem p o
NCU ICOl) dopo • i mpel I �
�r�� � J/'0 na n cl f o nd
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c l arp fincs �::i:: ·
Pi a vc ) c un cr r ore di da ta (18 rc d t
ar i ( B r en n
a a d i Genova S alo tto J�m Gc nov a U n � po
r ta : . trl
21 T alc co pia, .u anziclx! 1 8,6). d cs ina
nzi �
a ���� f u ori no l a campag na, _ 1 1
di m ano di Piav c, si co nscrva pr c fuor d dla qualc s1• vcdran u l on i So,, v 1 mob1 h d ell E po ca ,
co me c rroncamc ntc affc r ma
cs so l' a rchi v10 dc lla Fcn icc , no , n . t in v a mp erc
N 0 1101 0 p. '4, l' a u t og r
fo
e co e s ' v to , s co o ­ IDCl te allc s tanzc erriero in t cmc
c Maai ah 5uato n a d cs pen n d ell e ra d a llc ti
scr va al Musco Tca tr aJc alla Sc ala a ( ch , m c is i ritrmo di Gu mcs n •
di Mil a no). • . dI" modifi ca t a per 71 1 si
29 Giova La di s po sizion c scenic■ d1 a1qt1 to_ �t1�cvcrta p oi da Ver
nni i a
Sch vi v cva cffctt ivamcntc sostcn uto ruoli com p 8 ) pe
T ell c ncgli g o no tt, a ncl di Reg 11 io E milia ( io gi uR!1o J 5i mo r m cz •
m o
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l r im ari in G ugliel
U co r so dc l a sta gionc c sti a alla . (sce n e
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JO E non c Tagli a ti •• c o me trascrivc MO IAZZ ONIv p. 4 . Fc ni cc
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� �� ���:� cu! s �tg� real� chG�n��� �\ v� lc tt� r■ d

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ll Ma ria Spc zia ni 1
era stat a la
l ma ggiprot a s o nc . IV dd libre tt o) cioc ii « Giardi no de nm • • i ungcr il una sccna nd p rrnc i '.
Benede tto di Vene zia o 18go 54. ta d lla c rcs rur
i4J a al S prile _1�l-7: • �c��,i�r:'i �o c o i a i c ti i
8 r
c
n c czi ,. dclla Tra
v
Ver
d
i a Rico rdi ' de\ 27 a a
32 Ci oc ii soprano per ii p dcl 1.• Atto c s 1 f ra un g1ar mo don a n � an
d v
ruolo di Leonora n io
le indicaiiom c � tP/a � �
c hc sta va per an da re in c ll ' oni c fr an h c tt m an c
all'O�ra di Parigi. cdiz dd s tamp arc ii lib rett o asp ctt a �qi l:no)
ccsc
scc na Tro vat ore ma di
33 Ne lla lc ttc ra a ( Au tografo : Archiv io di Ca�_ •_R i cord1 ' M
cl 31 o tt
o brc a Pi vc , g i
a
crc di c hc mi pos sa d d ar fas tidio ii proccs so co citata, Ve r di avcva a f fcrmato: « 44 Allude al lc c ritich c dci giornah f ra n cs1· 8 ·u T rou vl re. av cva avu •
n Ca lza d o?.. Tu sci ma tto !. Sapc vo ch Tu c Giu li o C arcan o,
si perdcva, so c hc si per dc a ancor in appe l �uz 1�,, ;u l i' brc tro tto di an o La
45 La C a udmi a, scco nda ope rafdbcb
l
a rl c h llo : n on c mi int cnzion d r c ca e i il t c
cos l. S ta p u r r an a u ill o , i c i cssc sba ­ R rw:zi d M ni er a an d a a �
r
razza to di Calzado, c n potcv a fa odi battcs� ii 7 c g r11 0 s Iu li a tt T dd
perdu to ha fa cto m c no n s
o
o c q g ai p roc e s so t o ii s uo pri c V r di u d u
re o ,
di i cc c. ,. t amm
d cll' cx alli v o e , e e m � r , b P c
t

34 Gli intcrpr cti rinci p a r all a Can obbia na d


p pali di quclla T raviata - anda ta in scena ii 22 novcm br c pe i M il. an o ii 1 7 maggio 18,6. .
la stag onc d'autunno c p rcccdu 46 Vcdi not a 40.
ta d a una ri prcss dcll a Giovanna d Guzm an c d r
i
u na de ll s Gemma di Ver e a a i F c ree V
i
ancl li s er i p oco po 1 . �
co
- cra no ii so p ran o Gi di a l s t a c agcntc t ea� !�,
T i tras mat f raica •• dall do c cu1
i
mi o Malvczzi c ii bari to u tt ra mc , reno 4 7 G om �
Bc lt lli ii tc Sc tti ­ Mcloro di dram
gy
dove f ona er aa ncl 1861 11 « R1 v1s ta • ca.era Ic Ric
d
n o Ga e tan o F err i.
35 II nuovo Tcatr
o Com u n a le di Rim ini, c hc s ara in augura to ii 12 lugli o 1857 n dur r un lu nga ba tt aglia contro Icd_itor c ro ccst■ • dcll'cd i to r c R ico rdi . •tt�•v�

t
il Trovato re dirc tto da Angelo Maria ni, c dov co n co 41 L' ti o dell'«Or fc o , . s u sci c o la viva ce P l a c a z zetta M usicale d1 Millf.lO
fa ra rapprcscn ta rc ii rifacim cn ro dcll o S i f f /i e unoc m csc ' Ar dopo ,
l d . il 1 6 a gos to , Ve rdi G
36 E infat ti co sl sar ; c di d c. 3
4.
t e o , c
i l
o o vi
ar co l
u na Dic hi ra:r.ione per un a volta �an o
a
dcl 19 ap r ilc 18,7, pp. u3-1d
t :i:s:;:,a l
;:lla p iu ampi� forma cd f d�:

i v o 2'4pos . t«D o l corrisp ondcrc un v1sd t<?so rcg al n otc ch
n L'ope ra di Apollon i, co me ri co r
4 d
cr v i ta ­ ch i er e pron o t c IS c n -di
s , 1 c v 11 n a u gu ra t o l s 8 6- •0 sia 1rettam
i a di
di
la Fcni cc . a g i o nc 1 , 5 7 d cl perunoi;:t vigl1':to chc sara prov at o c giusti fi� is\�sr';� � i ng iungcn do [o ] c iu
s an •
.II Lct t cra a Ti o Ri c ord i de ! 2 3 gc nn o 185 7 Au gr fo : o pag a to, o p r ocurato a qu
n lc .in in
n Boccanegr a . .. ,.
t
rc hi v io di Casa Ri ­ rc tamc ntoc cdato
oordi , Milano . t ai ( to a A do l e di d v• c pe
r
u a pp I audii c. c sos t cnc c 'op era Si
! « azzctta i Vene z•ia ,. _• . .
m o
• r •c1 ,.
r
) . . d r ells di
J9 S u ta li int crvcnti i l 49 A ll ude a T omm aso l..ocat cllt , cn u� c d i Go atelli : d«O orando I opuuo n cab-
Boccane g r11 i n c Ver divcd F . Wa ker: Giu
• Bolle ti o d cl l'Ististu epp e d Monta i s tudi nelv /i tdiani ii libr t!lt o de/ 6o imo n 50_S i rif� riscc allsl chius dc��c ��� � in qucsta occ s onc chia r�� f�:d: su
a s o L c n b
, • c r S
176 7-1789 . t n
to , n . 3 , 1 9 , pp . tu
tu , c p o1 ch� quela dc��ut�r di li bcrar ncnt c la nosc a, jc hc pca ciclo
o a i
40 massim e l
i d etto us ul lsvoro _c o • cvamc .
r
An
dr a c
biamo ccor an
dall'Adnt nn ta fin r c ch la Sorren t ina, opera di Muzi o s u li bretto prop rio , ric avat chc rutt c s'a d
Lecou v re r di
o v o o dcllc pi co mpc t�i'-1 u p c:b cite tu tti no n sono dcl nostro add c
t c c hc ii Ver ­
nezi a bcns l • Bolo gna, u • qu dScribe , sari rapp rcscn ta ta per la
hi avvc rsari; ma, pe o norc cl u' cn i cd a pee
nostro ge ntil
Tca tro Comunale, il 1 4 n ovc p r i ma v ol t a no n a V e­ la fa ttura. Non nasc on iamo
r
4 1 Sccond a oper a ddla sta gio nc era ta ta i i mbre 1857. di, o almen_la sua o��•h. h: ;0 ch�r O ti scgni _ d i s favo!'C, tr f �Il t r·
1 3 gc nn■i o qual c o per a ccc s P oliut o di Donizcn i andata in sc cna il � a c sc, dobb1 amo u 1 o p u b b li z zcoc tdita
t

v hia, ovv cro « non o u r i


c ancllon c nu ova p er V e nezia », contcmp ata o u, non mossc ro ifi 8 tabb�'v cnc ziano. F�1 u _ na i m rt !1Zi �! J ,ingcgn i. ,. (« Ga
app a o dall c s tagionc a ppa ta ntc ,. (d r. doc. 317 ), prc ccdu tol peraJd n s pctt■po c nspe
r ov t l
tr' O d a un a riprcsa dc l Tr oa v a t ore
d i A_po lloni . Quanc o
all'o pe a di
allcs tito per i rimc diarc al medio cr e c sit o dcl l 'Adtlch
G.B. F e rrar , Git ult1 mi g1orni d, Su fi , chc pr prio
i
. Venezia cta umain o, .1.ntcl rigcn 1 c, cortcsc: 5 7)
P vilcgia d V enezia ,. dcl
rc 1 o
5 C sl ris ul ta a lm c n o d�1 « r c i v lu rme m isccllanco
� �a;:,. sc ali .(cifra co nf crm ata �al • rfrono �i!
18, l l · del­
io ni ,
all a Fcnic c avcv a oucn u t o
diarc , come
r
ii suo battcsimo nd m arzo 1843, vcl niva a sua v ol ta a rimc­
o
le iopc re cun t ■ dal Da ll a L i�lc
i o
6
L a F_e mce,
p Vccli acccnn ■
r: ra • Tito Ri co rdi. dcl a tu ncll a lcrtcr ■ 2
ri lc
p rcscntarc la c s' gi a visto, all'im p ro vv
i
sa rinu ncia di Pctr d a, ammal ato, a far rap­ M la n o 19 73, P• 31_7) . In Non cap sco_u � \m
f� co lam cn t c
Scala il 26 gcnna ioJ o 18,
,ua ne all ■ tFc ni cc. La Jone, il capolavo ro di Petrella, sar a d ta all■
a runavia a uni scm ma 1!,PP u rcsc ntazion c: « i azzi ridi
8
ot cnc do un gra nd succcsso, u �PP• dcI Boc canc gra a V1; nczia· seh i I . me c'cot ra la
pe riodo una stabilc pr c scnza n c conq istando per un ungo
l APrilc• chc • p arla • • •F
ddla 7
i ii p 1accrc di sp1' c.g anru. qucs Mil f) rasc , . c
ta o
nc
avverra, in vcc c, almcno l rcpc rtor
per t u tt o l'Ott occnro , d cl Si mon e Boccan eg ra). ( ci o cbc
i o corrc ntc dci tcatri italia ni
non
colo ratt di p olm ca
rchc
f, Archivio d 1 C asa R icordi,
o. d m e• condo ttc per la p re�onc
� • d i una rclazio nc prc­
42 Non ccrt m t dcll 'o ttobre 1816, o omc da qu alc hc i
a cn c
a
po li t ica •• • •• ,. (Aut<?!Vl
allc ri ce • tu aru cn u os . 1 . Cll . i ncl ac ·t
c degli ultimi dd 1856 ,. co e s ugg c r iscc AB IA II p . b ogra
d r. .
fo stat■ c
alk er , da . ta, �
t
• scn
S2t aIn ba3
ta a
l V C on nC in crn ■z1o n
al e di s di v crdi , t t a
o °:rJ clla p rim ■
B T I • p
�.,..
lane/Ii. . . cit. p. 1781. m 3 75; t
o n r , ra p rcsco taz1 ru
, F W G M o
t cm b rc
d
d 1 9 7 4 c uc:ui
.,.. --;:- _. c,
■ to al S m
i
B occone i • Ic
416 5, on
,., i: Boccaneira
La b o tte g fl d e a ll musica �- c Crom 2 Ire ne Mo�
s ppe :
MAHO ( a ean) (1 _{,iuDordont, 4 ·Euoen10 Mo ozaru?)
B l
vcrsionc dcll'opera scgui1e alla premi er vcnczia na risultano csscrc dicem bre
le scguenti N.B • tno 1 non conf"
e
tra p arcntcsi i nomi dcgli intcrpreti rintncciati attraverso le cronachc tcat al ( . oi Dordont, 3. ( ,ioa< h c nnata)
,�
e o ine di r i del­ ( racnt•azionc a nnunc1a ap nle)
a
l'cpoca ed lcnc ti secondo i scguent e ruoli: 1. Simon Boccancgra barito­ IA ,' Daum> ((come \' I. tnm)
l

PdCG
rd
• dicembre
a
no,Alb 2. aniAmelia
bari aosoprano,
l'as eri3 Gabriele Adorn o t nore c NAPOLI u vo
sco a 6 n co di alcu
a ne localiti , 4. Jacopo Ficsco ba �so. ,. Paolo o 2
u
t o t dicembre
i a
tatal prcsenz.a; d retto stampato per l'oceas oe
s ta a
i d n ica re ch e c documen­ • I Giraldo ni, 2. N Sarolt,a 3· G. Fra­
el lib io ): MADRID, Real (1. . .
1861, 7 geonaio schini 4 L . Bouc he) . ldo 1 2 Carolin• Bar�t.
REGG O EMILIA,* Municipale (1 . Leone Giraldoni 2. G,rk.
18,7 , I O giugno BOLOGNA, C'i ..omun !le ('. I. n Giacomo Spall ?)
I

Lu sa Bendazz1, 3. Pietro Mongini, 4. Giovanni Batt ta , ­


nago, ,. Carlo Favi; so o la dfrcz one di Ver di) i
i
s Co r
• '
ott obre R Bcnohn , 4 { , H Rokua s. '••:rdi 2 L. Bendazzi, 3 ·
[ SBONA: S C�r l<b ( . 1 G 9�..1� •.
, • � Cclesuno)
87:Z1

FIRENZE,* P rgola (rt . t Gi ov annii Guicc ardi 2 G F 4 Ce arc 0 alIa �


1

o
23 ttob rc e Augus ta • 2 9 ottob re • � ,i nt ,
, .
,. Albe i
rtin , 3. Car Bau de, 4 nt . Dordoni • 3· G.
�,a ,;,: me, 2 • I• ' �1orazzo
-- L· •

o iu� pe pe
-

ar
i

A bino Felici) l G Scgri - Se grr , 5.


a a
BARI,n P 1 m cc 01 n
l

2 diccmb rc 1862, mano o i 1


ROMA,* A Dord
6
,. oUo (1. Le ne Giraldon , 2. Lu gia Chi aro moo­ ·
i
p

te, 3. Giusep p e Musi aoi , 4. Raffaele Late rza 5 C a rlo Favi LECCE J s·
J :,131-
o

2 Ccs1r1 Mora, G
i

, ) giu�
14 maggio
,. OPOR O, S. J oa o (1 Vit ti , . Sil a • TERAMOP• (1. rozz• E4 uardo P lo Bo n • ,· nru, : 5· Giovanni uarda-
etti
Mazu
d
vi Della V e, . F ran ce­
T

sco Mzzo a e ni, 4. Manfr di)


2 all 3 12 giugno e t,
smondo a o
l e

NAPOLI, S. Ca rl o (1. Filippo Coletti, 2. E e n a Fioretti, 3

'?== ��.
28 novcmbrc
,. G ae Frasc ini poi Francesco .
h , Mazzolen l, �OS AlR S, C l6n vecchi o Cresci, 2. Inna de Mur •
o

4. Ant n
tano
29 giugno
f

, . Marco Ara ; i o ucc i, •


ti so tto la dirczio eo di V erdi) BA CEL LON \pe Liceo � 1 _F 4 CDall a Costa
ra

Giu sep Mu s 1 aru , · •


R
autunno
• ka? )
· -
1 8 , ,9 I gcnnaio CATANI ,* Comunale (1. T to Sterbini 2 Em ilia Schcnar s ' 3 Gottard Al
o
i , . �
A

di, 3. Antonino Di Ben e , 4. ­ PALERMO, Bclltnt (gia 4- Marcello uo­c,


e d tto Fede r ico Varao i, ,. Car lo gennaio sot, 3.
Duchaliot) ri 2 Eleonora Pom Ri n aldi.
24 gcnn aio MILANO,* Scala (1. Se bas ti a no Ronconi, 2. L. Ben d , . �. ,. Fran cesco )
.
chill De Basslll.l, .2 L. Pcrelli, 3.
• Emilio Pancani, 4 . R. Laterza, ,. Giaco mo VerccUini) azzi 3
febbrai NAPOL : S. C lo (1. A . e
MALT
a
A,* Re l vccc io 1. V t , 2 . Vi ·e
I
o e
r
, n . Arau?) . aria Palini n· ,
• a
tolucci ) ( tto ria Luzzi? 3. Mi­ Atry 5 M 2
scr occhi, 4. Bar i ti em r 1rch'1a, li01, ·, M
h

autunno TRAPANI, Ferdinando (r. Eg i


e
?
, ov b TORIN
s· O,*4· Regi<?
G • •
(
!· 4 Ccs c8 re Boero
DaUa Cost . Caro 1 Moretti
)
_ Lodovi ,

3. Sal vatore Ccrbara, 4 . Maida)t o P t i ,lli . E. Sche di
s e r 2 nar , 25 diccmbe raz ta , •
a
,. r 3
m

diccmbrc CATANZAR , Comunale (1 . Giovanni Morelli, 2. V. Luz. MOLFETIA Comun al


co

, e
O

zi, 3. Giuseppe Palm eri, 4. Mi , m ot? 3 TraPani?)
aggi
o
cesco Savoja ? ) i ch e langelo run et
B ti , , . Fr an
­ 18 66 MARSALA (1. S son e ?• 2. Sar a Bcll , ·
an
diccmb rc BARLETTA ( . gi Ron 18 6 ,8 invern o f in " R alia De Ficar . ra 3· Scannapieco,
cagli, 2. M ar ietta Arm ,
• Lui .
di, 3 , 2.
1

Giov a nni D'Ap ice) CORF Schi O (1. Se t


Carolino (1 Giovanni Battist 18 07 , I no v brc ) ra
an os

26 diccmbrc PAL ERMO ,* . a Bcncich 2. em avoni ntelio?,


4 de mm.1J1 ?• 2• De Mo
,. Bendazzi, 3. V cenzo a , L. ( VcnDominicis
cesco Rina ldi)i
n S tti, 4. Ales sandro Lanzoni, ,. F ran­ TRAN G , Ferdin��o
G
1• G.
,
L De
? )
I

1 871, diccmb re u rri e c . •


GENOV A , C arlo Felice (1. Andr . iu lio •
n?

2 6 diccmb re
• Pon i Dcll Anni 3 ea Mazzan ti 2. Luigi. 3
t ,
' , . Carlo Vinccn telli , 4 . Enrico Cal ,
,. Franc esco Reduzzi) cate rra

18 ,6o 12 gcnnai MESSINA,• S. Elisabe t ta (1. Luigi Rossi, 2. Laura


o
giero Amon i oli, 3. Remigio Ber tolini, 4. Camillo Lazzari Rug­
)
gcnnaio NAP LI , N u ovo (1. Vcnde mmia, .2 De
Fr an cesco , 3. Scan­
,. O

napieco, 4. Giu se ppe Picone)


,. 12 aprile ROMA, Apollo (1 . F. Coletti, 2. Emilia Bocchcrini , 3.
Negrn i i, 4 R Latcru, , Giovann
. Be rnardoni) C.
april e FOGGIA Dau ( . L. Ro i
• vann i Z ao c, me tti, 4 Bald�are)
oo 1
ncagli , 2. .M
Armandi, 3 Gio­
.
luglio L'AQUILA, .
• al atore (?) (1. P icrigjacchi, 2. Cellini
S v , .
S. Cc bra a ) S 3
r

ottobrc LU CE RA , Maria Teresa Isabella (1 E Petrilli? 2


• . . , . E. Schc­
o i, 3. S.
ard
, . i u n , .
Ccrbara 4 G sep pe Pi coe , A

-
e
chillP ic-
ral di ?)
Capi tolo ono
n

Pos ltudto

rti artis tic i fr a Ver


­
. C.on Simon Boccanegra si c oncludono i r ppo
a

1 c ontatti c pistolar . U
di c la Fcnice; non cessano del tutto, pcro, i n
del mas sim o tcatro Veneziano ri­
anno dopo il Simone la Presidenza
r a nuov a oper a da ra
i p­
volge al compositore la rich esta per u 'alt n rimavcra del 1 858
ap
i cll
presentarsi ne l carnevale 1858-59. S amo n ;
a gli ha v e­
ve a censur
di N poli do
i
ce dai « tram busti »
Verdi, redu a l
i m ascher a e sara rap­
tato la Vendet ta in domino ( ive ra Un ballo n
d

r ansioso di un
presentato all'Apol lo di Roma il 17 febbr
inin
ai
o 1 59)
8
e
t ta attivit a risponde indi ­
lungo r iposo dopo sedici anni di t rero ,
rizzando
u
al Cava l iere Tornielli; le su
o
ar
p le, p e r q ant cortes
e o

d ante ii
sembrano tuttavia tr adire la stizza, anc o ra pcr ur a distanza
i ta e dal Simon Boccaneg dira
o patito dall Trav a
tempo, per l'insuccessd ll F ni a
fronte al u ce:
di c
p b b lio e a e

[347]
mo
r s en B ss to 16 maggio I85 •
Ill S g' P c i d tc u e 8
lcttcra, in cui m' ­
. Soltanto da pochi giorni ho riccvu to la prer s a in
u rcbb
imo t c atro. Sa e la scs ta voltal
v1ta a scrivcre un'opera per quel mass o piu fort
una
Credo che sia meglio per m.: di la sciar qucst'ono rc ad al to ,
tr
pubblico della
e ch c sia piu di me cap ace a mcritare l'approvazionc dcl
sttingcrle la mano, qu ­
Fe�cc. - C o pero non mi toglic ra i piaccr c di an
i l

ammi r c le meravigliosc bcllcz­


do 10 vcng a a Venezia pe n o
u v cn am tc ar
r
zc d quella magni6ca citta.
i

i u ev Serv"
dir mi co a o fon da tim a D
Ho l'onorc di pr s
ll
p G. Ver
di

q ucntc comm en a questo rifiuto una lettera ch poc gi


e i o
Elo
h
t indirizza to da rni .
o

12 ma , V er a v S
m a, pr cci samen te il ggi
e
di va
pri Maff o
gata 'amica Oarina ei :
A all
mi d i
... Or ccco us ti di Na p oli qucsta profonda
, c, opo
ui b
[ ] q tram ,
4 20 La bo eg
tl a della m usica .421
0
Postlu d1
quiete mi c semp re piu car i_ng d e -
a. [. . ] Aveva intenzione d andar invito ufficiale, nell:1 lus �u V��
a
per la stagione dei bag ni , ma . ' e a Venez a
i avevano rivolto a Verdi un z on e.
siccome m'hanno invitato per r c e ll t pr ,, e e u
un'ope ra, cosl pe r evita re sccc tu sc ivere co tesse ass1• tere almeno a 11e pro�. c
im
a ra d' pera es ero qul. Torn la s
a .\ at per 1 rivedere i c
Napo li in autunno,1 ed a Rom o r t ero forse a a frett a da Vie nna . a . g ? onu
rientrato in tutt Sh b
a in Carnevale, se quella Ccnsur c e m 10ac cer.�1 un•1· ·sana il e
n
permettere !'opera che era scrit t a a vor r a nascera , u ver ten za
per Napoli; se no, tanto meglio, con Ricordi
• • (ne •
na
cosl non scrivero nulla nem c • re e d ed"1torc )• J ri• s npo ev a u
m eno nc venturo carnevale. Dal Nabu co h e
l
rottura dei rapporti fra c ompo�tto_ .. d il 3 J
-
poi non ho avu o , si puo di re , un'o a d i c n ez t
t r qui t e. Sed ci n di ga e ra .[ ..i glio al sindaco di Ven ia, An omo Fornon1.
i
[Autograf o: Biblioteca Na z ion l B id e ns Mil o a m l ! ]
a e r a e e, an ]
Ill.- Sig.' Sindaco
.10 bbia tolto ii van­
Una « galera » non ancora concl Spiaccmi che il mio rapido p_a ssa gg da Ve�d!.a •
us a de l tu tto per he restava
1
ancora taggio di riverirl a, quand o le pi q � 0 !1 ra rrnt
: s�a visita. Mi sono
. unad'
o
c
ac u
da far rappres entare Un az1 01 de lla Cttt I nza Venezian
er a a Roma. In vista appun gratissim i s i aluti • e le cong ratu n a a,
h
hallo in
­ l •0 • o
to dei ritocchi da app orta r I par t contri'b .1re al lustr e
masc
e a libret sono hen lieto, se ho potu to h
t o on de para e gl'interventi del
l

la censura romana 1'8 lugli o Ve di


r rivo
l r
gevaa Antoni o omm
d ­ , anc e 1 1 l cc
che gl'Ita liani se ppero_ semp re �-are_ a arte c e 1� p�o
t

1 h . '
e
o
u
fesso Vorrei pot
cr
e
(Udine 180 9 - Venez a 1865 ) au to si d l lib S a che la S . n ta�ta gen
i , r e e
rett o
: rispondere' come des1dera, all mvito . ulezza
cli V en ·
d'espressioni mi ha fatto anc he a n�mc .1ezi ma (lpn
. acv• ocabi ·ma
me di·
nte icntra p artire
Ho intenzione di fare dop _ V1c n� a sa r to
una corsa a Ve nezia per parl are an ora una vo ­ dall'I alia) avev o fissa
t to che o
doma re d
ta del lib rett o. La Censu a di Roma c i an la mi nz
hafatt o nuove facilitazioni, ed io vo lr ­ ncl mio Paesello , dove importan t! affar a pr ese a.
n o
rei pur vedere di da re qur est 'ope
ra, e, come vi scrissi altra volt
a, dopo tut­ Vog lia dun que S. V . tene rm1 • per_1 • s cusato
s
_e n on po s so ass1• s et re alle
to quello che e avvenut o ma e da
a
, Ro preferirsi a qualunque altro si . l della mia Mess a 10 Venezia·
Ditemi s e da qui a ot o o die ci gi ni ci i t Prove cd esecuzione . . . .
or r ca po rv Ve ezto
ia • w.
t
[A. Pascolat o op. cit., p 92 tre rov a i a n . Rinnovando i miei ri g • • I
n raz 1amen ,t1 e rruc scus cd
e,
I rrue1 os seq
, . ] Ho l'onore d dirm i 0cv ­
i

. .
Abbiat i da per sco ntat o quest o a
Dell S V. Ill.,,. .
viaggi
l
ampo del compositore G V di er
Venezia (ABBIATI II p. 504); n n v i soo- o
o tu ttav a
i d m nti chea .
ce ne diano un a sicura n r n e -
co fe ma. ocu [NORD IO p p 56 .5 7 )
Nel marzo del • (olar • 0 agli anni I89
185 la Fe Gli ultimi documenti : PlS ia2d c
nice
che dop o l'unificazione del Ven chiudeva � a�pa r �:eta Prop
9 r n
i battenti per non riaprir ie
eto all'I al i a , il 31 ottobre 186 li dell a e_ruce , a t a el
t 6, con 189 3. Nel r89 2, cen tena no r r
Un hallo in mascher a co n c erta to avv em men to con l' er ezi ne un bu
e dir etto da Franco Faccio con l'as teatro decise di solenn zza
i
re l ' _ o di -
sistenza di Emanuele uzio . Tu tt i a ­ to r e ..
av le cond zioni eco no miche del o
i
M e
a V rd e i , a o c o s iv s e a o m p s 1
teatro erano ormai tali da no sto il I,5 m rz l si r ol l c
n con
ti
piu contratti per opere
nuove, tanto meno con un c o mpos sene re
itor quale Verdi, le cui pag 348)
erano diventate accessibili sol ai g an di he (
o
r
N. 61
go, Parigi II Cairo ). Res r
teat i stranieri (Pietrobur­ 15 Marzo 1892
, ... tava per� la speranza che
carsi a Venezia pe r ass istere egli potesse re­ useppe Verdi nat r dd Rcgn
all'e all'Ill. M estro Comme Gi . Sc. �e o -
e a
s ecuz ione d i alcune sue opere. Nel a Soc sta della sua
1875 la Messa di re quiem fu po rt ta in ieta pro�rietari te 1 a � la F�l����::r d�apertu
o
L a l e t
tou rnee a Parigi, a Londra e ra dd
Dirczione, ha dd1berato_ s,o e�<ll I
a
a Vienna, sotto la pe rso nale d irezi bust i armo di Voi insi­
on e della ' utore, interpreti princi vot and o una m o n m
pali Teresa Stolz, Maria Wa
ni Tale tournee doveva con
ldmann, Angelo Masini e Pao
lo Medi­
­ mcdes imo d 1
gne Maestro accant� a_qu . o .
i
c �G��� ru:
Rossini nell'atr i o dd !eatro.
. clud e
rsi al Teatro Malibran di Venzi ucstc ddibcrwom 001 �-bbt� o il adito incarico di comurucare a
2

e a. Q
E cosl avvenne i nfatti, ma co n
la so s t i tuzio e, • colla p1u viva co m� p acenz a
dell'animo nostro. Ci e
ta1
Franco Faccio sul podio del diretto r n p raltro prevista, di
e V.S.I. e I� fa� amo . 'gli o r modo n o1n
10 IDl s sse comm or�
em

t
po c
i
e d'orchestra: cinque esecuzioni scmbrato infato e
trionfali della Messa a partire dal 10 lugli o. Le aut i a v n ezane e tr o M a e stro e strettamente legat o10 mol­
or t e i cc n tcnar10 dacch e tl o o m v os o
422 bollega de/la
La mu st
ca Po1tlud10 4 23
ta partc di qucsto pcr i od o sccolarc allc e
splcndi di trionfi cll scnsazioni piu dcliz.i osc c aip chc lo sos t ie c, oltre alnom o o n• � s t an n o in cis i i tito li d e 11
d i'artcsullc scen e d ella Fcnicc di Venezia. L'Italia iu n e V s t
r R _ I o man i - Attila - Rigo e
i
insignc Maestro, s r p r omct tc secur d all vostr , o in ue
c q opere che scrivcst c per la Femcc, a ? •: E l t-
la vostra fantasi a ine a i bilc a l a a sapicrua artistica e d ­ to - Tra viata
nu ovi di etti e nuove emozioni al - �e�ra. . ccsso di
t eci la sp cranza che ils u r . Perme te­
t Feli no sot toscntu e la soc1et� tutta qu\
ci i nta sc ci sara coo
dc llc armo nie che nostro Tcatro possa esscrc fra i primi a risuon c di uesto catro scolpen­
ar r n crdire le passat e ma sempre v 1v1ss1me glon
i v
amor ull
del bcllo vi dc ta dentro dcll' ani m s _ q d che
t
in quei sem-
Voi aodate signifi can t e d
do s c carte con a ub lim, e do q a lche altro nome di nuov i lavort V?strlddlI alo
u
Protestiamo alla . S V.I. i n i d lla vc na ispirata e feconda.4 tol
�ia ddla Fenicc n o­
s tr a pro fo sc rv
anza . p i ti i, tanta part accoglic delhdiSton_a e in:i:ne
lic
sc s c oo d
n a os
e
Maestro, la prim a
stra ci e rechi amo inta nt o ad ono r e mv1ad Ib prcd tt periamo
e s
to
a
cop d ll rip roduzione coll
ia
Ver di, allerg ico to ri rafi e o
r l a o t r d e e
a monumenti, commem orazio ni , ­ che voi la aggra r ct qua e enfo u c � co r d d dell: � os ra viv a g atitu in
di
deva con un laconico bigliett odi rin , s
i :cel e b az ioni ri pon e
dclla profonda nos a de oz1_ one v t
gr
az i amen t tr .
All'illustre Maes t or
[34
9) Giuseppe Verdi
Onorcvoli Sign o ri an Senatore del Reg o
! Mil o 1 8 Marzo 1 8 29 n
Rice vo la p r egia tissi a
ma del 1.5 corr ente e no n A g a e
Socicta Proprietari oc r r
i g a Sant ' t di B ss to
u
a e l'O oo rev ole Dir ezion
e.
po s s h e n zia re la
Augurando che il T tr la F ic mantcn d
e ao en g a le oo ili tr iz ni arti­ o • • dizio di co ozione:
mm
b a io nu vamcnte nngraz • av s e nza un
stichc e Verdi i a, non tn
Ho l'ooore di dirmi
Dev.mo
u
. er
G V di se to
BS s Agata
1
.5 Ottob rc 1892
Sci mesi dopa il b s o v eni Onorc voli Sig
u v a installato nell' atr per alcuni lavor­i
rezione della Fenice tn e inform v ilc mpo itor io: del T ea tro; la di­
nori
. di tempo tro
che a sl �ran dista� gui l d d
a a o
s e Io non m'a s pcttava
e ese ti a ran ca
T
del a mia
l
itti appos1tamcn t . l'ooore che miG vicnc
giove ntu,i sc r ora dalle
[3.50
n
la Fenic diVe ez a, potesscro procurarm1
Illustrc Maestro
]
SS.LL.Ile lme comunicat o. co m.mosso gli .
Co
lla t el
. s che r ingraziare
dcvota nos ra d 1.5 Marz o a.c. avcvamo l'onore di partecipar
a Vo , som mo Maestro, c Ma se co sl a id ro p1ac que • 1 t0nonellpo al s o norc co
Lo • en .tome.
i Onorevoli Prcs e ti e la Soci. e a d ' to o
Direziooc di qucsto a t chc, dietro oostra proposta quali compoocnti la
tazione unanime
dclla Fenic c, colla e
=
te ro, laSocieta proprietaria deliberava
di solennizzare il Primo Ccn enario dalla apcrtur
=
con vo­ e
n
De ll SS. • LL. Ill.-
of e -
v ..
G.DVerdi
t a
d'Italia, d a collocarsir czione di un busto in marmo di Voi, gloria vera
o po la Sca a
l
ell'Atrio del Tcatro, presso a quello di Rossini; e •
n
trc giorni dopo, Cioe il 18 q e sta Dircz i v va a tc , 11 ma ggio 1893 la_ Fcn!ce uartoteatro assoIuto d
oe rice e d par vo s tra cor­
e
, u , q va e tl Costanzi di Ro�a, ra�p�-
r lo Felice di Geno
2

tcse e lusinghier o riscontro. o o, i1 C


di Milan a itore alstaff, con gh � t ess1 m­
Del lavoro fuiocari ca t o lo sculto re A ugusto Cav. Benvenuti, artista senta va l'ultima opera de .compodelle � F
l
oni genoves1 e r?ma -
di vero talento sccuzi
r
e au to e d i pregevoli opcrc; e l'egregio uomo, sulla scorta terpreti de lla p r mie r e scali��;do
di ritratti, ma, piu anco a , sc e Mascheroni, il bar tonhl VG�':.
i

gucnd o le impress ioni dal vero che l'imma


ne· il diretto c d'orch estra . mma Zilli, Adelina S _ e e,
gine vostra gli ha lascia tre r .
n ell'anima, plas mo tale un busto chc, allorquan
­ Ma • u�e1 e• nni del protagorusta, E . p· i Corsb Vttt
t orio An-
ruo :0 - i v l
do vcnne cspo sto, sollevo la ­ i
errini, Ant_ o manc di r r
coro di lodi da parte di ti
piu schietta am.mir a zione cd un clamoroso ;;s�:a V rginia Gu i o ge e
tut quelli che, affa scinat i dall'Arte Ve rdi a :��:� L a Di r�ionc d� teatr n r
am ano Co hu che , ap es w.ione della sua
l'ha crcata enc ammiran o le op ere imperi
ure
t all• au ore 1•10· v to ad ass1 s te r c ill :
i c; r: � � p cn
Ora il busto poggi su n bilc base ncll trio el catr ,. - an
dado
a d sul t a
o 'A T oe
oper a all F e nice :
La bott 11 dell m rica
s
et, a u Po tl io
ud
[352
La) Societa del Teatro la
Feni ce ha voluto p ocurar
r si la gran de co m pi ­ Roma _ 1 6 april e r 89
cenza di ave re ra p pres enta to solle it a
c mente sulle proprie scene Stimatis. Sip' �;\Us t( . de! M.0
interpreta to da queg li Ar tisti e a il Falstalf , . pc rche la risposca
g rI e
n i
Professori, ai quali Voi illu tre Se non rispo�, al d1 Let cele g ram , � ferm
ave e s apu o inspirare la viv a s Maestro, d - e le con
m
umaca SU� eI I� o
t
t creazione
e perfetta inter retazione dell
p a vostra su­ Verdi era gia partica - Ricevo o ra la al 'ovem­
blime
.
Come
ben potee
st a occasione non sorgesse n
noi
t imaginare era impossibile che in qu
il de siderio che Ja Feni e e con e­
quanto il Maesc _ r? s�risse - Assolut
puo_ d1r�, �he non ha .rac�
am e nc
�[�o �h� 1i
r
{ e
M
d
a� t o ra
r g dl
citta di Venez ia avessero ili ben essa la bre scorso, s1 ben v
-:

e
e di appl dire in personac il _ 1one d eH a fen ' ice = e ro
tanti anni coll'art e musica e fa che u o aniu o o r o l' i genio ilchemda veramcnte ii gcnule mvuo de lla D1rez ou�n tina·•• - e grandi
l r un verso n oe e: ma mfi n e sta ne
d'Italia. s n a pe che esso gode salute eccellent v
t r o . u ch ia � �re prezi o­
ll

Noi fumm o pe rplessi prima riguardi ci vo l iono per un salute che d av e st p


di riv ol e rvi quests preghi ra . g a
pensa o che for e Voi no n a e ma abbiamo sa! [ . . ]
t v t e dimen cato gli entusiasmi destati per
e
s
g
ti
passat o a Venez ia , e che l'anim o Vostr o il ezione dclla
gentile potesse sentirsi disposto • e la dir
ad accordare an che a ques o Dopo il lieto esito de lla pr1ma rap •on . .
Teatr o pieno di nte vostre
prese nazt t
t
citta re gint dell'arte Venezia la gran de oddit faaz i n di i d rv mem orie ediall ­ Fenice·neel informava se
, o e a il
s t
compo i re, o c
h e da . A g a a mv1ava il
t

salutarv s s r ve e i ri e r S
i. e ente t g a a mm:
Fiduciosi i sottos crit ti che oi l t gu
V il u re Maestro non abbiat
nelle nostre p arol e che la m anife tazis one di
e a veder
e
3 ]
d o
gano ai piu dolci ricordi del p a ssa o e alle p elevati
s sentiment
im iini cheecsi le­ [ &l rallegro del successo r
e ring az io la nobil p es de
e r i nza 'avermel
v e e
si protestano con osse qui o profon dot . v pr ss o r enti o e
i

at . V rdi.
i u

part eci p
i ses
orto iniziatosi q
Dev. Lu ' ltirno documento di un rapp � ����:
prima, nel magg io del 1842, e una _foto�afia c�
1.
n
Ma Verdi rispondeva il giorno stesso d e roman del F ­ e di Venezt� re�: ia data del
prem revole Direzione del Teatro La Feruc
lla ier
e a • de11a morte del
m a
7 febb ra10 1900, da Milano, quasi .un ann.o pr1
staf f al

:
da ar p
com sitore. l'estremo suggello d1 una v1cen
:e ti stic a fra le i u
po _ _
o.
[353) i
R m 1 A il s gn cati e e o s l o us e ttalian
pr e 1 8 . ifi v gl rio e de teatr m ic al
All Onorevole Dirczione del Tea La Fenice o a 5
tro 93
a
V n i
e ez a
Ring razio per l'invito
Se ho creduto per una volt e per qu anto cortesemente si voile rammentarc.
a dipa rtire d ll
circostanze affatto eccezionali- Ma a e rnie abitudini, questo fu per
este abitudini �itorno, anche
per l'imperiosa nccessita d un compleat a rqu
o r
o
i po 1 Vi tom • sccna al S• Carlo il Simon
i

rczione sapra perfettamente comp rcnd eo le asgo ioni e codesta Onor cvole D
Boccanet,ra. cra infatti al1a fine di ttobrc per porrc m
e r per le q ali n n si ­ ­ n
so aderire all'invito f attom i: non son o r ci� m n ogra t - u o po 2 Per qucsta tou dcl a _ .. , M• Cooa ti, lnttr11iste eincontri co Verdi
l Messa vcw
,
r e o cit., pp. 90-107. rnle
Con tutta la considerazione e stim pe
a 3 Cfr. L II pp. 43·44 e ABBIATI .III pp. 76 . 2• 7•
G V di • IA notizia chc i l uasi ottu agcna no � 1torc stcssc · odo il Falstaff era
IO

. er
UZ

ol'tmi di do m inio p ubqbli co dopo l'ao nuJ1C!O c attooc � :!


cl _nov dcl r890 (cfr. in
Propos•1•0 M Cooati Jnterviste e incon t r1 con Verd,, ett., PPfr22. a· 6) L'au
1.22.untu - spicio
te
Di questa lettera solo la fuma
c
autog raf a; il t est o di pugno
lio Ricordi; il quale Giulio il ior c
di Giu­
dclla Socie • , • � la Fcnia:
• • ti• }!ro�netana
f. di V di

crifichcri
potessc com e ra cdrcmo p •. almcn
csscrc o v « ' ,pruru ,.
••� tri a.
g noseguent e riad b i
va al critico mu­ rap rcsco
p tarc l ulwn aa nca er , Sl v ,
sicale Pietro Faustini, segretario della Soci ta P opri tar i dell F
e r e a e­
ruce: a
El e n c o dei documenti (1)*

(1] 21. V
M occnigo -Bonola [... ] Attcndes il risultato delle sue pr a­
i
tic he (m
l
Bo la-Moccni g
no o [.. ] Ra ppor to allo spartito de! Nabucco
(2] 24.V .
ERD1-Mo eni N on potr ei assumcrmi l'impcgno di sc ivere
r
(3
[4 28.V V c go
]] 1 . VI Moccnig o-Bonol [ . .] M rincrcscc il dubbio estematomi
4 a . 1
(5 2 .V (m )
Ricordi- Mocenigo [ ...] Disgraziatam.• non posso ancora
] 5 I rc
p nder e
6 20.VII Ri co di- M enig o
r oc [ ... ] Non posso anche dirle akuna cosa
[
b ]l 9.VII Bonol a-Moccni go [... Mi trovo po in dover e di rcndcre
I i
avvertita ]
[8 16 . VII Ri rdi-Moccni go [. .. Co n questa occasione m i facci o un
] I co ]
d over e
[9 25 .VIII Gr assi-Bonola Dietr richiest a di codcsta Agenzia dichiaro
] o
o Giusta le cose convenute le compiego
) (c
( 1 0 25.VII B nola -Moce ni
] I

tro a vista la pregg • sua 29 corr.ie


go
(u] 1 . V
II
I M re lli
-M occnig
o Risco n .
[ 12 3
e
10.IX Barbaro- Merelli Partit jerscr d Venezia pe r vicnna il
o a a
]
Co t e
n

ai di Le
(13 IO.IX ?-Ricolrdi Rccatomi il gno 8 de! corr. mesc i
] ] M erel i-Presidenza In pro nto riscontro de! suo pr cg ' 0 fogli
[14 18.IX o
(15 8.XII M occni go -VERD La Sig . Granchi cui affidava la presidenza
] l
(m)
VERD 1-Moccnig o Eccol e !'adagio per la Sig. • Granchi.
(1 6] 19.XII
. Moccni o -VER arla a pre mura (m
(17] 22 XII g D I Nd ringrazi per l
(18 ] 2 3.XII Antonelli Cer tifico io sottoscritto che li Si . r1 F.1 )
g 11
8
4 1
v erbale uanto a Maestri compositori d i musica
3
[19] 19 .I I [. .. ] Q
(20] .III I Moc cnigo-Me r cadant e, Donizett i Pacin i Nini, VERDI La so­
20 c ie o ri tai a di es o
, ,
p r p e i q u t g rande Teatro (m
ti )
(21 .I Bene ll i-Moccnig Verdi � ora libero. Ho subit o scrit to
o
]
20 II

• m : min uta ; c: cop 1a.


42 8 Ele 1t c o de, doc um en
t, (1)

Lil bo eiatt della m urica al rl pro­


(22) 2r.III Mocenigo- 4] azz [ ... ) Verdi ha mandaro I'ar 11ncnro
Bono [••.]
r, r.VII e na-P11-1
(m
) la II Maes tro V er di era stto a
pro po sto
Brn 1
a ama pcl Ir
(2 3) 24.III Bono
la-M oceni (n ] VII gr amm -Moccnrgo [ ··• ] Verdi ha rimes50 ti pwgr
go Mi pe r o n er a se ovo ve ngo a tra tte• en n
nerla d di n u 2 . B r a
(24) 24.III Nini-Mocenigo Quest'po bretto e nri m nd111 unrsco l'altro
tan nn •
Donizetti - ocenig
Do oggi venni in pos esso di un suop
s reg. 0
VERDI-Br e a Agh 'rnre argc;� c nu co P r�rde nte Srg .' Pr�. .
[ 2 5] 2 5 .III l i nr
M o i las i ci ch e VERD1-Moc c go D l • apnra
Opere t fiasch.i c s e m e Moce nigo- V nicr Lo pcuaco rg I0 d'opcra ro qualc
( 26) Mocenig o- c l
27.III (
posta (m) Bon o [. ]. .
In
q touan
al maestro V i a p
[< 9] 2< .VII vcrbalc
ml
[ •••] fma
lmc rc
n r
ap prese nra 1
I
C.O : Moccnrgo
(27) 9.IV VERD1- ocen gola
M a
erd l ro­ ,,
(6o] ,,6 VII R 1-Moc io., o Non ho nccvuro ne una letter• dalla Pre
sposto i Ell fara le m er a iv igle come n on . VE c n
abbia ri­ 2 D
Benelli- sidc n za vengono
(28) 12 V
.I Moceni 6
Moccnigo-V
ERD I due prog ramm•1 ca lei rrasm� i
go .
Vienna Ap pena giunto il i S g r M a estro Ve dir d a (61 2 .VII
] m
I
Moc rifiur at i ( ) . c vuro ii programma dcl ig' Piayc.
( 2 9 19.IV I oc
) en g
(m) i o-VERDI ano v a
(62 31.VII VERD -M c nrg o Isl roc:, e occnigo e tuttavia m pcllcgnnag
o tt [63] I VIII VERD M •
. Pacin Rit ma ] . Br enn a- I II ·
e
IV - Moce g to
[J ]o 2 0 i ni o
i or Bon da Mil o la ta gio ( m ) .
manda D al S gn la mi tro staaita diret l la do­ (6 . Bren na-VERDI ell• nmctto a Pi ave la sua mclusa (m)
(31 24.
IV Bon ola-Mocenig In su c era 4] 4 VIII N
o
atto cbe
Sto
i a tulle le lcttcre
seguito alle istruzioni a u OAA .
] VERDI·Mocenigoo Alla ma sua
v tc (65 8 VIII VERDIBrenna H nspo r to al gradao suo fogho (m
(32 28,I pr e
g. r9 co e r ] 9.VII Moce ni o- Nini In p on r1scon1:mpositor per l'opera )
V Moce nigo-Corre r ntc - Credo inutile
:v1n
(33] I. (66 I bal g ant
) r Dolcnte di non avcrc il piac re di (67] 10 ver e [••• ] Q� o al m:ci'7�� a tutt'uomoe ocl _lavoro. (m
4 .V Corr - oce
er M
c vedcrv
i ] 1a
(3 ] IV ni c I n a -VERDI )
carta go nd o s (68 II.V II B re n P [ vc] iogs:i in amicizia con Verdi raccoman•
Vi hi cd o scu s a se r is po ulla s tes sa [69] .VIII Ber nn a-De Val ..
(35 1. Mocenigo-VERD In pronto riscootro dell ultima ] 11 .
(36 ) 3. V VERDI·Mocenig 1 sua (m) dale (m)
Non posso ac c ettarc la somm ' n Ella po tf A sc:i,:r • mio nomc i1 conrratto
] V
Lu cca -
o a che la S.V. (70 14.VIII VERDI-Bre RD na
_quest ora
:v�� avuto da Piac
e (m)
(37 5 .V M ) -
) tempo oceni go Per mczw dell'arnico n a (7 1 17.VIII Bren n aVEbozza I A1 Vcrdi -Piavc) (m .
Bo ol , fc ci, qual ch c )
[72 ) 17.VIII Br e nna ( d contratto ina soltanto mi fu ) dato di v�cre
(38] 15. Mocenigo-VERD ] nn e t
V Att ndo tuttavia riscontro alla propost (m (73 ] 24.VIII De Val - Bre a Qu s a mab� ul lungo dialogo con Verdi
VERD1- 1 e III i enn a
a .
(39
] 1 V
7. Mocenig o So no d lentis sim o c e ) 7 25 •V Moccn g o-Br R [•tt•o] m1 E� ,u�5er l'altro dal Piavc (m
cevuto o h Ella non abbia ri­ [ 4 n
• VE D I Le • J )
[40 ) 18. (75] 2.IX Mocc �go- ( eI dcl 0 atto dd Cromvello ) (m
Mocenig VERDr Oggi so nrgo � a
(41 ] 18. V o- lo mi fu rim [76 2.I
.I Moce
VERD Moceru g o v Qucs 2t Cromvcll certamcnt ) non e di
V Moce go
ni (bozza di contratto) (m)essa la d i Lei lette ra m 5 X X I• o o e
(42] 21. verbale [•••] assati a tratt ( ) ] a dc .
r ia
�h:
X g n
� iav c _rit •1ene il
V a
re il settimo oggetto c (Bre nna ) contratto per csaunto
43 5. VERD P
• P v -
( ] 2 V
I M oceni (77] 15.I vc a ual
iorno mi commisc (m
ri vut o e scritture. In
go ce
vedere Ho es se parmi (78] 17.IX
Bren na-VERDI Pta g da q
1 ndo nfo che Ella mi sugge
)
(44
] 28.
Mocenig o-VERD
di VE RDI-Moc cni g o Il scco rl
Co lla gra (?9] 18.IX a u
a:�?o�: parlato co l con
[45 ] 28.VV Mocenigo-VEJU>r
I l
di tasua 25 co r r• e a . c (80] 19.I VERDI-Br
e nn a
Ell av� 8 tc
(contratto) ll chied (m E a a poets Piavc e me (m)
(46 28.V Mocenigo-Bon la ) (81) 20.I
X
Moccni go -V RDI Co_mb'!' tq : £ a ilarc
o [••• ] II maestro Ve di ha gia (82] 2 .I R Per nusor a comr pil coll'Hcrnani un dram•
(47) 6. V VERDI•Mocenig r ri 0X Brenna-VE DI
e

I o Le ritomo la scr i ttura firmata.all cevuto ( ) m X


] ma (m)
4 7.VI Superc - nn
hi Bre a •
[ •• ] L' Opera
d Lo di a p im Cro-
Moccnigo/ Pia ve scl d ell'E a n") (m)
( 8] ciata c i m ba r r 0.I ( v� rn_ t ndo alla sua lette
VERDI•Brenna A vo o ,o pure ns� librett
a (83 ] 2 X
[49 9. VI ra
Brenna-Mocenigo [ ..] (84] 22.IX i lo o _ n o o d'Opcra Alla
] . Verd accett� la scrittu raell V ERD t •Mocen go T� g m � tgradita sua dcl 29 [si ] (m n
5 . Br enn -
Menrre accusasi ce v im en o
i (8.5 ) 23 IX -VER D I In r1scondt_ro.
[ 0] 9 V I (m) a VERD
I ri t d
a gra
dita
sua
(86) 23.I B rn e n
Brenn ( co tr
a n at c i P
c )
[5 ] 22 V I
X
a
�o V � - 1avc momcnto la sua
Brenna-Vietti Ell sa, ch'io [87 ) 23 X VERDI•Bre�a Ri
cevo r n qudJf
cs
) prcgiatissim
1 2 . I a le i1parlai dei Lombardi (m)
Catterina A scnso a
a
] 25.I i Presr denza a m a Scrittura col Si ! M c•
VERDI·Mocenigo Le gram [8 ] 2 6 .IX
9.VI ped sco p ll [88
5
2 ] ro
m a d Pa v e - i g
[ Hovva,d s i e a 9 X str o d a
•a Ques a Presidcnza s' ffrct a di accusare
e
I.V II re n a- RD PrC11i enza-VEllD P1 vc Mi affrct t to a rimetterlc latSelva (m
(53] B n VE I Mocenig o as en
s te tutta via da V en ezia (90)
[9 ) .I X
27.I Moccnigo-
I1 Co: t
(m) 1 27 X
)
4 31
43° Elenco dti documtnti (1)
c nle q ualchc
La botttga dtlla musica

e a I ritmo mus1
[92] 29.IX De Val-Mocenigo Siamo alle strette... q uest'oggi ho scritto [128] 28 .I Presidenza-Polizi a Per add at tar
[93] 2.X Mocenigo--De Val [...] Qui l'opinione pubblic a si pronun·
cia (m)
p unto (m) . ldell a Giu d itt a
B renna -Moc en1go [ ••] Le rove uto nell a scri ttur a (m)
n
proce<lono
[94] 3.X Mocenigo--VERDI Col p regiato di Lei foglio 23 decorso (m) Brenna-Guasco A no�m a 1 . c�nve o invano per pa rlati (c}
ues
Brenn a-VERDI Tutto era disposto perche sabbato scorso (m) Guasco-Giaccone Ier1 se ra ti O a s co osce re qual causa
Giaccone-Moce nigo [ • •• J lo non po fta q�e lla che inveisce
[95] 5.X
[96] 7.X VERDI-Brenna Se Ella c convinto cbe io sono il sagrificato
[97] 7.X Mocenigo--VERDI La Sig. Sofia Loewe dietro lettera scritt a (m) Giaccone-" Pd anda • !:. u na v� ra {a �� al Sig. Meini la parte
esun
[98] rx.X Brenn a-VERDI Piave c contentissimo d i rim etersi interamen­ Mocenigo--Pohz1a 11 M. Verd i d
te (m) (m) · s·ig.r Mcini non c troppo
[99] 23.X Presidenza-Polizi a Ho l'onore di accompagnare pell'approva­ [135] 21.II VERDI-Presidenza Ved end che I1 °
zione (m) disposto . ta Nobile
segna re a q ues
[100] 26.X Brenn a-VERDI Piave ha rappresent at o al S r Co: Mocenigo (m) [136] 27.II VERDt-Presi denza Ho l'onore. d1 conett ore d ella Cop .1stert a
[r oI] 27.X Cat taneo-Presidenza Sulle traccie della Selva [137] 28.II C arcano Dichiara ii sottoscr1tto d •ir �a la co s , li sottoscritti
[102] 7.XI Mocenigo--VERDI Desideroso per mio con to di contribuire (m) [138] I.III Piave /vERDI-Presidenz a Bene poodera .
m 1 v i ene £ atto r apporto
[103] 10.XI VERDI-Mocenigo Io l e son grato dell'interessa mento [139] x.III Mocenigo--Polizia In q uesto punto
[104] 13.XI Bre nna -VERDI Piave c mortificato, ch'ella non abbia anc ora . iscreta
sa m e n che d
(m)
d "I
(m) [140] 3.III Meini-Mocenigo Suppormt capaces o t c con osce r e questa
[141] 14.III Mocenigo--Polizia Il tcnore Gua c
e e
[105] 15.XI VERDI-Brenna Piave avra ricevuto a quest'ora la mia l ettera
[106] 28.XI Presidenza -Ric ordi (contratto di vendita dell'Ernani) mane (m) a1 to d e1 G r an TeatrO
[107] 29.XI Presidenz a-Po lizia Si pregia questa Pre sid enza di assogget­ 14.V Lanari-Presidenza Pr ogett� per l'A . etn vale
i �
tare (m) 3.VIII ve rb ale [...] 2. Nella s_tag1one ddal Sig.? Lanari
(108] 5.XII Solera -Mocenigo Perdoni s'io mi faccio a rd ito a indirizza rl e 21.X Piave-Berti Ricevo ogg1 lettera
(109] 5.XII Lucca -Mocenigo N on �a sorp resa mi ha rec ato la notizia 1845
[no] 6.XII Mocenigo--Ricordi [... J II M. Verdi m'incarica poi di ripeter­ P es I� Pfesi1:de
le (m) [145] 13.III verbale Riunitis i il Co: Correr enta l�rtlC O0 l Con·
(146) 31.VII Lanari-Pres i nza [ ... ] Con o sc
[III] 6.XII Cat taneo--Presidenza Colle correzioni, e c ambiamen ti operati
de
mm
[112] 21.XII VERDI-Mocenigo In riscontro al favorito suo viglietto di jeri perche manda sse , ? a re
[u3] 24.XII VERDI-Mocenigo In risposta alla sua dima nda a voce 6.VIII VERDI-Lanari Scrissi a Soleravo Lettera da V erdi
II.VIII Lanari-Berti Finalme nte
rice
[114] 29.XII VERDI-Presidenza Cre do bene di prevenire questa Nobile alla sua II. Agosto
18.VI II Berti-Lanari In riscontro
(m)
Presidenza Lei Le r _ 1�- c ' .
2 1.VIII Lanari-Berti Con l a st di so�eci�o d1 nmetterle .1 Figurini
ma tte a or

(115] 29.XII Presidenza-Trib unale [...] Prod ottosi per la prim a volta su 9 Lanari-Presid enz Mi f ccio
•}i
a
Libretto . .
a
que ste scene (m) 29. Lanari-Berti Sono a rimetterle il nmetterle
(116] 31.XII Conti Io sottoscxitt o Domenico Conti a ttu almente i-C rre L c i n te si fa �n �overe di
8.X Bert o s r ve
Lei 9 e 2? (m)
d1
r
alle
o
[u7] 31.XII VERDI-Mocenigo Dal colloq uio avuto seco Lei jeri sera 8.X Berti-L anari In ri c n o ·
del libr et to (m)
o tr
.
s
(118] 31.XII Mocenigo--Correr Mi a.ffretto di rimettere in copia 8.X Bertl·Bagnara L e si rimette l'estr atto di s egni d egli Attre
zz1
N ot
XI Lanari-Brenna Vi c ompiego l ll ante norma �.1 avverto (m )
a a e
r844 P er tranqui
�tXI Presidenz . a-Lanari 'altro che andare 1D scena (c) .
[II9] xJ Loewe-Moc enigo Mi trovo nell a necessita d'invocare 24XI VERDI·P1ave Desidero tutt tra rilevare d all' app·1edi trascr1tto
[120] 2.I Correr-Mocenigo � fuor di dubbio che ove avesse ad essere 27.XI B erti-Lanari Come Ella po
[121] 2.I Vit ali-VERDI Mi obligo io sottoscritto di accettare (m)
[ 122] 4.I VERDI-Mocenigo Eccole il compr omesso di Vitali.
[ 123] 4 .I Mocenigo--Polizia Codesta sp ettabile Direzione c interess ata oni disponibili p er la Sta•
r848
(m) [160] a.III Lasina-Presidenza Fra i bassi barit
aione · • •
[124] 7.I Correr-Moc enigo La sostituzione del Bettini al Tenore Conti
] 11.I II . ��b le [ ...] S.E. il s, Co: Podesta q uanto ag1 1 art1st1
(125] 8.I VERDI-Mocenigo Ho sentito Vitali ed a me non piace. [161 a

(126] 10.I Mo cenigo--vERDI La Presidenza conviene seco lei (m)


cod.• Spett abile P residenza
1850
[127] 28.I Piave/VERDt-Presidenza Abbiamo l'onore di accompagnarle Lasin a-Presiden2a Onorato
[ 1:62] 21.II
da
il dramm a
4 3
3
l m Ele nco dei docum enti (1) co
tt bal e
4 2
3 bo eia de la usica Si sti). tra scr iven do il vcr l
Las in -Pres id [ . .] cc tt , ove la ndu , l a scri ­ Presid e nza-Ord. Pubbl.
La
[163) 12. II I cnza
. e ero s i co (202 r6.xI
] q al e (
da t rol e
tu m) a lungo. Du�opa
. o ten:ipo di scriverti
a a u
Non h n
14.I VERDI-M na ri Lu ing tis simo he mi vi (20 ] 5.XII VERDI-Bre n-nai
ra
[164) d clla o n o e e
II f d m a da c (2043] 9.XII P rcsidcnz a
ve r la sua produz1
atta a
s
a cn
­ V1st , p am m �tt p!:scnta to qucsta mat na
a r zari- VF.RD P I I I Poct
a
II B d esid nza m M a iave a ti
[165) 3x.I VERDI - n n Le proposiz o i ru ll no i s [205 9.XII
re e a r po ] s
son a
P e (m?)I M rza ri• O d re�. u a dcl
b to
n
o II Vl!.RD · a e ri po s d .
(20 6] 14.X n ere s u i l pcazt
al bbli one 11Car ·
a
- a an
[166) i s1IDa la pu
n
.
31 III VERDI M nari Dietro m ature rifle ss oni fed la a dom v -Pr c)id e Esse ndo pros ·
v r mi da (207 19.XII Pi a e e
nza
[167] 2.IV bale ll Signor Scgretario annuncia e scri t u re et ll on _
e
] .
[168] VE.RD 1-M nar l t 'intcnzione del Sig. Prc-
18.I
28.I V Vl!.RD Maarzar i Colla Le poch p reg 1ati� sim sua
azi ni
10ch cor."so co- 23.X II Mocc rug o- Prcs 1den z a Inform ato dcll
[169)
a
-
i
e modific o e no s o 20
stre I ( 8 ]
V
t to
t at
[2=] 27.XII e rbal
sidcnte
Nella cas a d a b 1 1
, . .on d 1
e e s, A
dolf o Benv en u ti
ione -
[17 0) Bono l -Manari In Mil no si e spa rsa la voce che il Ma v os e taz e vcnie n t e , ogni
13. est ro na Entro la non ccc cz ri
[17 V P ea
rE si1d nza
27.XII Mar m szan-' Brcn
a
-7

Le condizioni poste dalla Societl Pro prie ta ria [210


e
3.VI ) a/ In rcl am car
in i co riccvu o
[1712 ]] n
iodi e p all ' o t
14.V V RD -Marz ri Leggo sui publi ci fogli che la Fenice (211) 30.XII Brenna VE RD
( andaazto
n I
[173) I g en
15.VII v r ale re na- i ve
e b
[...] II Pr idente Dr Carlo Marzar rapprcscnta
25.VII anari-La i na /F b ries ci m i io i [ 30.XII m t )
[174 ]
a
s Verb a l i co nic azni jer ricevute P a
M a 212] B
u z85 I it
(mi) . ova e sarai serv o
[175] 5 .VIII P ave-Marzari A riscontro dcl foglio N. 410, 30 u Br enn Ho nce vuto la rua da Manpt liz'
l g lio ]
I p·
[176 ] 15.VIII Bon ola -Marz a ri [... ] Come Le esternai d i prescnza g:!J ;:1 a
�:-Marza�i 5? no fcli:Stcj�hdd r� Tcatr0
a n
[177 ) 15.VII I Piave-Mana Ricevo lin ques to punto la favorita sua
2
P G La F� ice
- ri [21 ] 12.II
I
rcsidcnza-Ricordi i �2.rlo
[178 ] 24.VI
II V E
RDI M D:' Mana ell a u a u
VERDI-B ana ri Ho sol ccitato io stcsso Piave a ritoma rc [2165 24.V I v rbale e [ •••] II S�- ob i . r o: Corrc ri rn Podcst s
79] (217]] 3.III C l q alita
o
30.VIII enna G do] chc le difficolta vad no appiana n dosi e S
[1180]
[ 31.VIII M n rir-Bo ola [ .• L S n hiol i mi feci e c ihed r d i ebu - v
e rbal [ .. .] S: '
E
a X · il �tra.tto gd appalto)
• d Prcs idc nza /Com �cot
tare c e e il Maestro
a
[218] 4.IX 13 none nominato
a n a
( )
[181 3.IX Bon olm -Manari Mi affre o r scontr
i
al reg .mo Le i
f [219 22.X
]
verbale [ _. ..
] N cll
tss Corti nella certczza che ii M'.'° V di
tt a re di P av e-P�es1d cn za ] So • di posto a vcn rc a mcttcre � er
i ri
] li o
a p [ 20] Io.X i ' pc azt li�cnao
o-
2 I
[182 8.I g
Manari-Bon ola [.. ] Ap 3.X VERDI-�tave [ .. . P . no cn:cc co ccr v
ia engo pclld o rmmr� S�iti e
ro l
o e m si urc prep a rato e d a l 2 .XI M �ri -_Br nna 1 en f e one
] . p v [22 1 1 e ••] i e e a et l
n
X
]
prcs e (m) ri ei I m e - renn a [ • M e p
a
1 4.Xl Tor lli B
[183 u.I Bo ola-Marzari [ •••] £ d'uopo c h e pc ! giorno 24. o 24 cor r.te 2 ]
) n
[184] X [22
13.IX Manari-Bonola Prima dcl 24 corr: te le comunichcro (m) I8J 2 • • e di entile
Bo la-Manari La Si�ora Snachioli fu a sent ire la Luisa " 1_toustngah'tero s g
l
[185] 3.I
no
ar Nul a di o ptu rrcn te
[ 18 1
20.IX [223 ] 4.Il VE RD1-M M arz •i Ris r_ c( u di a12o co
6 [ 224 2 0.II pond subt er rinun-
i
X Ma rzar -Bonola [..[. ] ] raInpartcci po subito a miei colleghi (m VERD · all p v
[187 ]] 23 .I .. q anto lla anchioli vcd i pu)-
o o ] I - anart a r i [. .] Mi disp•1acc as5n•5s .... 11DO d
X . S ina M na
B
M occni u Il Las .
re i go- a
[225] 3 . l
i lcaso
r
cnn a ciare 1 e ne
Bono a-Brenna . a d
ll a rcl io az
3.X
[1
88
[ ..] La Cruvclli rimane a Genova [226 13.IV verbale [•••] viene d a t a t
[189 ] Bon ol -Marz ri rctto e atunsp ; o ndcre alla pregi tissim
a
[227) 14.IV al 'aff
a
3.X [ ...] Oggi ho sapu t o per ccno che la Cruvclli VERDI-Manari M
[1 90] a a
]
5.X verbale [ •.• ] La s c c onda opera del la stagione sari o tta (228 15.IV Prcsidcnza verb e pa) lto
[1 9 I]] VER DI -B nna p rod ] progettod'di Ap alto
5.X
X Bre Nulla
[ • • T io posdso dire della m Cruvclli [2 2 9 16.IV verbale Visto che ncl a
(1 9 2 1 .
5
V arc - rcn na
si
• ]
u mi om di ia op one s lla Ca-
ini
[230 17.IV
] Prcs1"dcnza/Lasina (contr tto app . romettcva
) salon a n la u c,-mllt0 a quanto 10 p lctrura
I O .,..,.
Las in a
i [231]] 19.IV Lasina-Prcsidenza i r Ma da
[ 193 1 8.X -M i [••• ] Quandocon la pregiata sua 16 scttem
- •

VERDI-Br anar vcrb�e [•••] �1 Pll �:��oS?dla mfs-:ra p�d�alc (m)


j

[ 19 ] brc [232] 19.IV


4l 19.X enna Pia ve non ha capito un diavolo di quanro [ 233] 20 IV Prcs1dc nza Las
- tn a a � n co of o n co rs
2 2. e B co 1
[ 19 rcnn cert i
Lana ri-Manari In occasio ne che il M0 V rd i fu in Bologna [234) 2 Prcsi enza - rmitl a mpagna dcl Maes tro
d
5] X i .I V
a d i Ca
[196) Scr ivo dall a cas
23 .X V si-Bren a [ ...] Mia Cognata Au g usta e a nna - Ma i
are
o .IV Brc
n [235] 24
rur
10.X Milan
(197 ) I V rcs i B - renna Rispondo alla tua dcl 21 scorso Verdi
a
Ord. n osse rv■
f · us tam tccncochc i f V� l et (
[198] 15 .XI Pubb .- Prcsidcnza D'ordine esp resso di Sua Ecccllcma [236] 28.IV micll i-Brcnna I nElla o
Toarzari ,
. ta 81 � con
nru certi
l
M -VEJU> l co rs ra m)
15.Xl VERD -B 7] 4
(199] I re nna La Presidcnza m'in vit a a prescnrare il libretto ( 23 V
n o
(2 VERDI-Marzari i
00 16.XI 11 cor. • mi fo v Marzar /VIW> J (co t ra tt )
(20 1]] In riscontro o allaisua .
1
16.XI VERDI-B enna Ti co fcr m scri tta te
e ri un do crc [2 3 8 ] 4V
r n la a a j
m
4 34 a lf co dei doc um tnll (I l
(239) VERDt-Mar z La bott eg de/la musica Ek 4 3 .5
.
(240) II9.V Marzar i Do ari clliNulle II avvi
ma es tro
a dire sulla scritrura inviacami
di n ell cur re
V - n at
Ver ' as si a l'ob b li g o
(m ) gentilczza colla guale Ella m'in•
18 .5
VERDI Mocenigo La squisita
5
(241) 2 (27.5] 1
Vare Brcnna Mi si ass cura chc si sta scritturando la 4 .I
(2 2) 127.V I Varcsii --Brcnn a [ ] No i ti ho chScottsa vita
s

4 .V .. . n chicsto sc ra vcro [ 27 6 o si v
o
ri n e
n s a
s sc e e i ] 1 II vu o 1-T rnielli Per quanto a rincrescc le spo d rc
6
pc
(24 3) 28. I Lucca Brenn a Era
V
(24 4] 20.V II Varc si-Br cnn a Ec c quasi com in ato con Lasina 185 6
oti le nuove d cl nostro Rigoletto
[.. . ] Ritenuto che le imparziaJj r lazioni avute sul­
b

(24 .5) 26.VII VERDr Marzari Dcbbo [277) 16.I II l'e�riba


ve e
(246 ) 2.VIII Ma rzari VEJU) r Siccome riera ng raziarla
e

in campdaa ' vcrmi spontaneam e t to


l

- gna o n ho rice nvu e o


to ( mc) co s ln - (278 23. l
Il To rniell i-Piave Nella c1rcostanza, ch'clla si rcca a Bussc tt
Tomi lli-Brcnn [ ] Am di s a se 1 (m )
... pcr s o notiz e
]

erci ha
da Pi e i (279] 28.TII Pi ave-Torniell Appcna qui g.iunto non om tDJ si_ di fa lcggcrc
a

avrie
i r

10.X (280] 28.I II Piave-Tornielli Scrivo all'Amico e senza guanu


nn
Marza -VEJ ) U I Colla gradita sua de ll' Agosto dec
20.X Piave-Bre :0 (m) (281) 3I.lll Torniclli-VERDI II S• Paavccon lcucra 28 corr<' partcopa (m
24 . nna Ora a noi a quattr ' oc chi caro Brenn )
Marzar -B rcnna [... ] Io non ve do niente a (282] 3 1 .II
I To rnielli-Piave In esito a quanco clla par ccipo (m)
da Busseto
t
I.
i

29. X Piave:Bre Io sono qui tea e fiamme dell impazienza (283] 4.IV Marzi-T orniclli Rispondooggi soltanto alla fa-.:.• �ua J
ro.X I Varcs -Brenn nn a [... ] Da quan o l mi di ci ll'A ' m en (284) 9 I V Pia ve-Tornie lli La favorita sua del JI pass.0 � gi unsc
X re e Mor te t de o to m o­
To miclli-Bre nna Le scrivo unicamente per �ule ch� avcn o
1 a

A ( 8 6] 16.I
Marz L'I.R. Uffi d
2 .5

[2.n 21.X a -VERD cio 'or dine p bbli co d a (28 ) 24 IV Pia�-Tomiclli M in ' cresce lo smarrimento � una m•� Je n era o
rg

I n at 19 V
ri l

Piave-Torniclli Povcro Brenna! povcro Mart.tee. Io gli dccrc t


]

( ) i u i ( 8 8) 2.5.I
m
7

(28 ]] 28.IVV
2
[2H ] 24.XI Vares -Brc nna Tornielli-Marzi Priva tuttav ia del dovut� n�ontro (m)
[2n 8.X II Pia ve-Pre sid nza [...D' ] oQul d h o tro va to da lcgg
r ine dcll' mi Ca erc alielare tradu z.e (289 29 29.IV Tomie lli- Brc nna [...] Le unisco una cop1a di unamlettera
] Ver e v G usep
i [ 290 p
A pe
di ] I V Tomielli-Mrz a i Le ett e 1. . . . 3 ( ).
ano N o77 la Fcrucc n. ­
co

rz i La l
Prcsid rc 3
enza M
del Granp Teatr
I8JJ (2 1 3V Tomielli-Ma
) chia ma m) (
9

[2.56 6 Lasina Pr idenza [ ] II S ' aest e d


] .I - es ... ig. ro d (2 92 ) 4. V T or niclli- Piave Adopcra ancora ii linguaggio della confidcn -
man a M V r i d es idera, o­ za (m) .
d

[2.57 ] 16.I v Je [ •••] ad ogge o di concc rta re qu


anto occorre (293)] 4V Piave-To mielli Ex
Risco ore tuoa te judico. Doven do 10 dare
tt
crba
[2. 58] 2.5.I (294 n ro
t n
Dcleg. Prov.-P esidcnza A scn so de! contratto stipu lato 8.V P a ve-Torni cl ll'i ts a te la cara tua d cl 4·
li
r
i

[2. 59] 26.


[26o) 27 I
Prcs!dcn za-Piva o
Fav rira ii S• (29.5] 10.V Tornielli-B re nn a [... ] Le accompagno un mio voto per una
Prcs 1dcnza Dcle eg. Prov. P patPtoi ave di rasseg
contrat al tu enarc
ii (m) a tro diffida
.I Verdi (m)- er . �
M es (296) II .
V T o r nielli-Marzi Visto che l'Imprcsa Marz1 non ha d�t? (
(261) 30.I VERD -Marzari (297 II.V Eccomi a risco n trare la sua le tt r )
I.II Presidenza LasinaLe noti In quzicsto
e che riccvo da Venezia ­ Tornicll i -Brenna e � d1 Jet t .
r ]
(262 pu ont nza co ] II. o r
) - n som (2989 ] V T rnielli-Mocenigo [...] Ven g o ora 3! n s ri a�ar, Teat al1.
miavsua (m) la P res id e (29 12.V
o t

(263 ver ale II Prcs id ent e a nziano, ed agh spettaco�


a b

(264)
3 .II P e-Marzar Non vi �
Giun qui tclcgrafo. , Aspctto ii passaport (Joo 12.V VER or-Tornielli Le faccio le mic scusc, Sig' Prcs1dcnte
go in qu cs
]
3 II Piavc Marza rii to pu nt som m Pi c T rni lli m se
. - o e o dis pi o ­ (301 1 3 . ri er ro
) c e co n a )2 V av -
o e Ie fin al ebn te V o doi rim a li be
(26.5 . V M rzi - a II so rt° e be l' n r e d i dic hi arare verbal-
er
a de
[266 ) 4.II Piav e-M arzari La mia iosistcnza usa ta jc
r scr a (30 ) 1 mcn te
P rcs i nz
-Marzari
4

[267] .5.II P iave L confermo l e prcccdcnt i mie . (303 1.5.V Br e nna-VERDr contratto
e
Marzari-Piave Ho ri ]
(268)] .5.II cevu to le vostre due lettcre (m) (304 16.V Bre na -Tornielli i vo n qucs o p un
to da B
usset to.
II Lasina-P rcs id enza Io non avro 'd uopo ) Ar r i t
[26 85..
.
P ve-M arzari V di Sta mcgli significar le qualc fos
sc (Jo.5] 1 .V P v -T oroiclli
L'improvvisa vcn u ta di Brenn a mi ha sor-
9] II
ia
o, continua con
[270) 8. Prcsidenz a -Brcnna La prcsid cnza tr ovandosi piu alacri ta
ia er 6 c

II o
[271) 13.II i [3o6] T�m 1clli •Jona (...J Dica al Conte che -oo nocn· ebbi nuova let•
Piave-Prcs Spccifica di spcse incont n una crudel c 17.V
p
idcnza
[272) q.II Marza r -Po lizia In conformita al1a riserv rate tcra a m p
a fattasi (m) Jo
i

[273) x.5.Il ()07] 17.V Tornicll 'I


Ma rzar -Polizia
Prcsidcnza Ricor diMun LaitiPde! visto di S.E. il S• Co Podesta (m) To m iellii- onan a (... ] 7. Tr tt gocn le ducoe le tt eo dell
er rcsa -
i

[274) 14. III d cl ran o nte t d


- rcs cnza Teatro La Fenic . - ... t
lie o, c n i avcr c as
G (J 8] 19 V J [ ] Sono hen
id

e s ra
1 cuto
43 La bo del la
musica
tt a
6 u 4
Elenco de, d oc me 1111 (1) 3 7
eg

(309] 19 V Brcnna- Torniclli Tutto e combina co i M i. - Domani
. 1:ac n eou1 01 a
pano to arz
[3 4 . T orn e e do al fo o lio 1 7• b c
7 r p.p.
2] 1 8 II i ll i Po I 1 11. 1 .., N
(310) 1 . Brenna- Mani c onvcnzion
9V e e a
22. Prcsidenz a vcrbal {,�� i e r allc: guMe � 1ge
V ( 21. II n lli Ma .ti s rc
Pe r sodd1 fa i
01.
d el M e
(Ju]
e 3]
(312) 22. Tomie -
lli vu tel 34
V or cgramma
(313) 22. Tomiclli- VERD Con sommo p a i
ccrs i e r i il Con ­ �:n arz ro v a o
V (44 24. a V e rdi dt n n
tratto
I e cc vut o 3 ] Il icl h• M i II M e ts Ca < dichi ra b
sere
(314) 22. Tomic lli-Marzi La Sta g ion e appalta nte u
[34 ] 10.II Prcs1dcnz a verbale
V costit ita J
(315) 27. VERD1-Tomiclli Mi fo un do vcrc di rcv cnirla ch ho i e- I
c n
V p e r c (J
-4 6 9
] 1 .III Presi dn za dichi a razio e
vuto
(316 5 .V III Tornielli-Marzi Si riscrva o sc ri cn di assogg are 1 85 r-·
) v t e et 8
(317) II . VIII Prcsidenza ve rbal l t rn
e ( 47 . \'E RD1- o ielli t • to la
II. VIII Prcsidcnza- Ma r.z.i La Stagione appaltan e di q csto e 3 ] 16 V T So l anto d a pochl momi ho ccvu
ri
(318) 28 . VIII Torniclli -P iav
t u T atro p re ru
g
e Accompagn at o dal l a s a let t era odie
(319 ] 28. VII I Tomie - l li Ma n II Poc a u rna 18 9 2
i t Pia ve con l ett cra odiema
(320) 12.I VERD1-Piav Toma a scrivcre tu st so in mi all P e­ la cnicc
X e n o me a 15.II fenice-VERDI La Societ l proprietaria dcl T catro
sidenza I F
r Ricevo la prcgiatissima dcl 15 cor nte
cs re
o
8.I VERDI Fenice
(321) 16.IX Piave-Tomiclli Avcndo spcdi o al Cav ro M Ve di il ri­ 1 II devota nostra de! 15 Mano • c
:
. ro r X Fenice-VERDI Colla
t
sco ntro t
(322) 17. IX Torniell i- Brenn a Piave vuole ad VERDI•F enice non m'aspettava che a si g ran dts anza
o g costo chc il suo lib et
i
5.X Io
(323) 17.I Tornie lli-Piave e ban r to
X Quntunque d b il sottoscritto ritenere 189 J
(324) 17.I Tomiclli- Polizia Il Poets Mclodramm tico F M i u
X a ar Fenicc-V E ca c
vol to p ro­
Piave rancesco a I V RDI La Socie tl d el T tro l a Fcni e ha
curarsi
(325) 27.IX Crespi-Prcs idenza Es amin at o l'in trccci o di r -
azione ( 53 VERDI cc per 'invito e quant o cortcsc
per
(326 29. I T omiel l i-Piav Le si rimette in 3 ) 15.IV Feni Rin gazio l
) X e copia per norm a mente
(327 1 .X Tornie ll i-Piav · M�cs ro scr · lSSC
Faccnd se ui [... ] le coofermo quant� tl
o g to
e alla a le 6
Ricordi-Fau tini
(328
] 2. X Lampu gnani- Tomiclli Io mi sto occu psu d otteral 28. Agosto
r im ne nti
(354] 1 .IV s
t
an pe - e o
] scritturaz . r e a (3 55 cncc rallegro d el succcs so nngrazt
] V VERD IF i Mi
[329 n. X Piave- Tomielli Mi affretto a comu ni rl n da ta
] ca e qua t i
del 7 n o
(330 n.X Tornielli-Marzi In scguito alla rise rva
espr ssa
(331]
]
17.X Marzi-Prcsidcnza Pro poniamo q ale pr im e B al ri N. IV
n Co.
primario u o a to o

(332 17.X Tomidli-Pia ve In luog o del non ap pro t B it
on Com ­
] v a o ar
o
primario
( 333 25.X Piav e- Tom ielli Riccvo in qu csto
punt riscontro
io
da Verdi
(334]] 26.X Tomiclli- Ma rzi F accndo ca t egori
co r sco ntro alla
Mar zi- To mi ll Riscontrando il Jener a 1 .
( 335] 31.X c i foglio 26 corr 7
( 336] 31.X Tomielli- Marzi Si riticne a ootizi la Scrit ratu . • N° 655.
a
1857

28.I Tomielli-Piave Per la scr ittura 15 Maggio 18 6.


(337] .
Tomielli - VERDI Nella lusinga, che clla J
(338] 6 . II i
a perfettam cn te ri ­
mcsso s
18. Piave-Prcsidcnza Io occasiooe dcl mi ultim v iaggi
[339] o o o a B
II

scto us­

(340] 18. II Torojelli- Marzi Si rimette in copia a codcs Imp csa Ia let­
ters t a r

(341] 18. II Tomicll i- Piave Avendo l'Imp Fr t clli Marzi as s n


a a u to
cs

r
439
p,o�.enzen1 1 da a/Ire fonti
(11)
Elenco delle lettere tned11e o poro note
] Ho vedu to net Giornali
Elenco delle lettere inedite o poco note provenienti da altre [X:LI856?] M. P1ccolomim L. G1raldom• [ ...
fonti (u)* che Verdi MT�. Milano . . I ess •1 AR
2.l.I857 G. VFRDt-T. R1cord 1 Ti sarei obhgat1 ss1 mo, se tu vo
Milano mio sforzo onde accon­
4·I.I 857 E. Mu1.ioT Ricordi [ ...] Faro ogm
tencarti .\R, Milano sara a Venezia per ii 15
29.I .I 857 E. Muzio T Ricordi [ ..] Verdi
AR, Milano Piave AR,
[II.is57J G VERDI-T. Ricordi Domani o dopo mandero a
Milano o al Simon Boccanegra
28.Il.1857 F.M. Piave-T. Ricordi [ ...] Quant
AR, Milano • libretro del Si
dl, 3, il
30.IX.1843 G. VERDI-G. Mori Sono a.ffiittissimo di non poter venire 2.III.i857 F.M. Piave-T. Ricordi Fino a giove
BE, Modena mone AR, Milano
2.XII.1843 G. VERDI-F. Regli [ ...] Mandami ti prego il giomale BM,
Reggio Emilia
12.I.1844 G. VERDI-F. Pasetti Se io non le ho scritto fino ora HU,
Cambridge
13.II.1844 G. VERDI-Pagani Con gran piacere ho ricevuto coll. priv.
28.II.1844 G. VERDI-L. Toccagni :R molto tempo che non ho vostre no­
tizie coll. priv., Zurigo
13.IV.1850 G. Ricordi-F. Danziger [ ...] A cod.0 Grande Teatro non si
diede mai MTV, Trieste
29.V.1850 F.M. Piave-V. Capecelatro Fino dal 19 corrente vi ho spedi­
to la selva BA, Bologna
29.IX.1850 F.M. Piave-G. Ricordi [ ...] Sento probabile che la C ruvelli
AR, Milano
8.I.1851 E. Muzio-T. Ricordi [ ...] Le notizie di Verdi mi arrivano
AR, Milano
26.l.1851 G. VERDI-G. Ricordi Vengo assicurato dalla Presidenza AR,
Milano
n .II.I851 G. VERDr-G. Ricordi Sia dunque fissato il contratto AR,
Milano
22.III.1851 G. Strepponi-T. Brambilla La graziosissima lettera coll.
priv., Busseto
15.VIII.I852 G. VERDr-M. Escudier [ ...] Io sto scrivendo musica BO,
Parigi
28.III.1856 G. VERDI-F.lli Ronzi Ho tardato a rispondere alla pregiata
AS, Firenze
27.X.1856 E. Muzio-G. Cerri [ ...] Ho letto per intero il libretto AR,
Milano
25.Xl.1856 E. Muzio-G. Cerri [ ...] t posirivo che Verdi si disponeva
AR, Milano

* AR: Archivio di Casa Ricorcli, Milano; AS: Archivio cli Stato, Fircntt; BA: Biblio­
tcca dcll'Archiginnasio, Bologna; BE: Biblioreca Estensc, Modena; BM: Bibliotca Muni­
cipale, Reggio Emilia; BO: Bibliothcque de ['Opera, Parigi; coll. priv.: collcrionc privata;
HU: Harvard University, Cambridge, Mass. (U.S.A.); MTS: Musco Tcatrale alla Scala,
Milano; MTV: Musco Tcatrale Verdi, Trieste.
N uova dataz n
zoe di a lcu • d ocumenti e n 11 *
m v rdia i ( 1) Ele onc delle tllu s traz iom

-Ca
VERD I mmar ano Ho ricevuto• i p
i a
8 . Almeri nda Granchi per la quale Verdi adatto la Pregh zio di Fe­
er
i rogramma dell'Alzi ra. (2
23.II.18_45 3 .II •1 44) I ,
i nel Nabucco in occasione della prima rapp re scn ta net di
VERD1-P1ave O Marted o M I . n nae ti
rafia di Ga
� t-Pi ve Doman o v �;t:�td?i� ::di pur a�tiro
o ( (1856) 9 III. 8
IIl .r8.56)11245 quest'o pera alla Fe nic e , 26 dicemb re 1842. chi
Litog
del Tea
e
� i Gi ed f e ar x vio stori co -
a
p o (Ar
2. . I.II uD ra d a un dipinto L. de escenz Cr
Ca m
V E RDI- marano Un po' tard I
" ho ricevuto la caris
tro Regio di Parma)di .
25.III.1 5 s.• vostra (27• 845
84 V•1 ) 2. Francesco Maria Piave nel 1860 (?). Fcnice
Cao scntazion e di Er n n a all a
i
VERDt-Piave r Gatt
- oti lo �� derilan. o (�X . 1
8 5 ) 2- . 3I . 1 45 Loca ndi n
a
pe la prima rappre
VERDt Piave Ecc 3-
a tragedia di4Verner V 8 r
(u •IV •1 8 4 (Archivio storico del Tea o .
r845 4) u.I .V tr La Fenice)
4· 7. primi interpreti di Ernani:
VERDr-Piave Mo s
Es c dier Le mo
tro '
d lun p a
·i ve
s . .
2.lX 184 �
. I
Sofia Loewe (A rchiv o storico del Teatro La Fenice, Vene a)
z
i
VERDt-u re vostre ! occup ( d ) az1om i
p· tave- VERDr Caro i1 mio Beppe,
• • (12.IX.18 45) 2?• X•18 C a rlo Guasco (Archivio storico del Teatro La F eni ce, V ezi
en a a)
Un bacio• u ,, 'alt r o ancora I (2 .XI .I8
45 rma
27.X.1845 n 7
i
co del Teatro Rcgio di P
VERD£· P. De d ro t_Utt•
4 5) Antonio Superchi (Arch vio stori i )
r i v
ve
a i d altro che andar Antonio Selv a, litografia di Wenzel da un dip
into d L. de C
s e in isc re­
VERD-Pia e .Xl.1 45
1
:ia fa�f- 8 45) Fcnic c, Ve n ezia ).
27-28.X 1845 Guar a mto dolcissi m o Piave ch e n 4
amo (XI2. 1845) 8 ca. scen zo (Archivio storico del Teatro La
I.
-II. Figurini di Ca rlo Martini per
la prim a rapp r
c scntaZ ione di Ern a ­
VERDI-App ani So o n ancora co m mosso
all azi
i sc ns o i ( .IX 18
n 8 , 26 i
cembre 1 44: El vira , Ern ;
d e R gi di Parma d
1849 9 • 45) 9. .
I X ni al Teatro e o 8 o
Regio
ani
. bivio storico del Teart
VERDr-Ptav
II l 18 ? c o e d
.n ser (1 5. I Il Carlo, Gomez ovvero S ilva, (Arc a di
So n l cl a o e .1844 ) per q ui est 'opc , es­ r
. ,o 6 m m e m i aJ.zo
per cs 15. Parma) So no i piu antichi che si conoscano all F -
.
r p pr esent az on e a cni
Mar
8 Xtell
2 .
l. o-
1 5
8 F0 cni ce u S a e
Ecc llcnz.a il s· ig nor Governatorc Mili are ( 21.XI.1
t
8 50)
sendo i figurini or igin a
ce tuttora irreperib l i. i
li pe r l a p rima a
n
sepo cr -a
VE RD -
t Piav e .v t
s cs •tnso mi
o nom e ( • IX• 1855
12 di G useppe Bertoja peril terzo at to (Sotterr a ei l
To ma a scn erc tu ) u.IX. 12 . Studio s rran i
o la tomba di Carlo Magno in el Aq
uis gr co ana) di ­
li che rin e 8 6 (M
I 8 5 6 - . all cnice n 1 4 us Co Err-
VERDr Pcro so i H o tarda , • .
to un po • nspon d 881 ) . 1 ani per una r iprcsa avve n
nrcr, uta a F
crvt ( 7 V I.i 7 V I.880 Venezia).
ni
di Erna rap p
13. Bozzetto di Giuseppe Bcrtoja per il terzo atto glio 18 (M sco
r e-

1 3 u 44 u
enio di i cenza,
ato al Teatro E re t
scnt V l

Cor rcr, Venezia). afi i


d t­
Giusep pe Ver d i
con lo spartit o di Ernan i in una litogr a
Ga
14.
ti e Dura (Archivio s orico del Teatro Regio di Parma).
t e
u e
atorc tcatral , al
1,. Antonio De Va,l tenorc e pi u tardi medi ielmo Brenn ,
i
r
q al
o se
il segretario del Tea tr0 La Fenice, Gugl a
i v
parts e pe l
un'impor
tan
ua es s a scr v ere t e r il
e pers erdi
• • . perch d e
V
i
* La data tra .... --� n rCS I l "odi a la preccdentc da tazl O
OC
contralto C . m
Eknco d tllt! 11/ustrauom
. aro na V1. tu e o ccasi
La botteg11 de/la musica
6 ncan li
z1 _ (Arch vio stor ico .dcl ea e della on scdc de Bicn na ­
r . Loca ndina per la p ima ra T tro R
. s':1a pri a oper a ve-
m 40. AJbergo del/'Europa (palazzo Giustinian, oggi
. egio di Parma lc) in una litoRrafi.1 su Ji,;c gno di ,\tarco Moro. Ve rd i vi so giorn�
a i lls

r ). g v
(Archivio storico del
17-2 0 . I pri� int erp et di T t pL_ r � one di Attila all a F eni ce in o casione Jelle prime r.1pprc sentazioni di Rigoletto, di Tra ia•
e n

ruce, Venezia). ta c di Sit mon B o ccanegr.i (Mu co Correr, V nezia).


az1 c

i C
Igna zio Marini in a alleriai D e Gorzkowski, governatore militare d i
Artea ila�o e

una lit o rafi da • 41. Il genei ra, a e di c \'


r

Ve nez
So�a �a n _(M u seo Te a fraleaalla u�1se� di M a n u el Me ndez chc vieto ii l br etot della Maledizione deplorando chc
un'inci i e di G e a, ano). Piave e \'e di sccglie cr « altro campo pe r
a non ave.scro saputo
a

we
trale alla Scalm a, Mil an o). s on
a tano Corm nto Musco
e
e
far mergere i loro ta enti chc 4 e o
Carlo Guas o Te a- l u ll Ji un a ri uttante immo ali­
r

m• rat t li•o (ex ill G ( ta qual e l'a r gomento • ricavato dal drammab di Hugo Le Ro t
r

, o o a v a
dr1. a ). u a sco, Soler ,o Aless a -n
c

Nat ale Costantini


r'amu s e (Mu sco Cor rer, Venezia).
in na li . . p p
e V di a Bo ogna nell'aunmno 1850, in occ11s1onc d :
R_accolta Bcrtarcl u
li Milano )t•o g a s
Gius
42 Macbet h e dell er Lui as M ller da i irett a l c t ro Com u nalecl
l

g no
e

vi ca
fi

T a
21-24. Figur · . di
lnI Ca rIo Ma ini per lara rim, • u dise di « A. Fru lli Ju d R cco
rt Bog ( dis dal vcro it; litografia Angiolini (Civ1ca a h a
a

al Teatro Regio di P ma 26 dip b rapp esentazione gi di Ci .


i i

Bcrtarel li, Mil no).


:re� o, Ezio re 18:6:. At�ila, Odabella
Attila
all a Fe-
r

(A ch i , dina per l a pr ima rappresentazionc della Traviata


e ttn questo ca r vi o tr stta�r idcoidf;d--T�tro_ 43· Locan
a

eg1<?
ar i

a t _ , � Parma). A - nice (Archi vio stor i co dclllTea tro La Fenice, Vene zia).na e
sc an so s v lli in
o. e
'-'tS r Iru pm a uchi
n 44· La prima p ota o nis s de a Traviata, Fanny al ini Do t ,
n

25-26. Bozzet che si cono- t S


un d g
ti di Giuseppe Ber i n o di gnoto (Archiv o storico dd Teatro La Fcnice, Ve-
u

o·a •
go di Attila, ri petttijanicit� r1m . o de µ sec� n �o quadro d neziap i
r

P lrelolo ). t
i

el i
n e La ne Adri tische ra iazzall 1 Aqu ileJa e Rio
enice eoi
co -Al ii personaggio di Violetta, per la prima rapprcs n-
re r, Venezi a ). a ,
p
pres tento
a a F t 45. Figu ri o per
n e

a (M u s tazion e della Travtata a Mila no, avv cn uta al Tea tro alls Canoob­
gu

2 7 Loca
• ndina per a prima rapprese t • di bianai il im 10 t se tcmbre 1 56 (Musco Teatral e alla Scala, Milan ).
stonco . del T t o a F . n 3:2 o Rigoletto (Archi v1• 0
e, VenCZia1 ne 47. A r pr i in t erpreti della T raviata:
I •
3 mi .
ea r
. L emc 4 6-
8

28- r I pri el tn �rpre� ) Lodovic Graziani (A r h v s r o o di a rma .


lt

• Raff. a e Mi rate t n di Rigoletto: Felice Va o c i i o to ic del Tineai t(Arch ro


ivio stoPrico del
t

u n a in cisione . esi, litog rafi a di Achille Cors Regi )


¥ e Dur a (Archiv io st rico del di L ut'k • • �rt a! litogr a fia
di Ga -t Teatr o R gio di Parma).
o T e
r

eresa �ram a in una lito rafia�o eg 0 di _ P arma). rescn-


- . Ancora due figu rini « settei ce nteschi » per la T viat rapgiop
ra a
segno di R. Sironi (Ci ica R! e. Bcrt?ttl del 1840 s u ­ 48 4 9 tata e Gior Ge r­
l ano ncl 18.56: Alfredo
bill 1

v all Can obbia na di M


Annetta Casaloru· rn· u li cco ta B rtarelli, Milano) • m a
P

a to grafia di Ca b•
I di mo (Mu sco Tcatrale alla Scala, Mil a no).
Mn
Ge 50-5r. Studi di Giuseppe Bertoj a per il primo atto (?) della Travia a
Feliccnov�ar ncl _r�6r (os s co T e atrale alla &a1a,�C. ano).
pubblicata a
t

In c t u me di zia).
(Salotto in casa di V iole tta ) (Musco Correr, Venedel
1 a

I� ste�so Varesi Ri 1 t foto colorata a do qu adro secondo at­


mano dal- sccon
est

(Musco T Studio di Giu eppe Berto ja peril


32-36. �• gunni per il Rigo le tt o p:�iJ:oflld:o;S<:3la, �ano). p. to (?) d ll s Tsr aviata (galle ria nel pala z zo di Flor a , ripre nt aota
u

s1?1a alla prima C Ricordi m da a molto pros e ) se dop


rap e sent az iont t ­ o in S. B enedetto il 6 maggio r854
, un anno
� Mantova; tre abitirp pe al T at Gall
ilda·e assolu�: _ tre abiti per ii Duca il « efi sro o V enezi a).
a c ,. della Fcnice (Musco Correr,
r G
di Monterone e Giovanna., Mad•�ue abin pe r Rigoletto; il conte 53. Locandina per la primal rappresentazione di S imo zia). n Boccanegra al­
trale all Sca ena e Sp ar e (M us co Tca- deSi Teatroo cc La Fenicc, Vene
37. Bozze ttoa di la, Milano). afu cil la Fenice (Archivio ti di
Giuseppe Be • I primi in rp m no B a negra:
• secondo t c re
atto di Rigoletto (L' dd Teatro Regio di P ar -
54-57. e
tre:{: �f � qu adro dd primo L one Gir a ldoni, foto (Archivio storico
8 pres�ot�to :t"a Fenic el 18 !'1(u eserta d'un a via cieca r p- ma).
3 - 39 Stud1 d e n Museo Correr Venezia) ) a , Milano).
� co Tcatrale alla Scal
es

. 1 Giuseppe nd Be als: .: p rimo _ u , Carlo Negrini (Mu


a

rt du:ai 5 ii q adro del prun"o atto ta a G n i)a nd 185 6 nd


(Sala mag nifies Luigia eBcnda z i, fo tografa
p m att e daella (fotoravB iaalt b
o v
p
nel palazzo ducale) di Rig le o(� per ilCosccondo atto (S co stum di Vio el tta , n v s to-
z

al ttoo ri o o (Archi i o
d

r r er, en a). a
T
usco rico d el Tcatro Regio di Parm ).
o tt
V ezi
444 La botteia de/la musica
p erwn .i[!.V
ert' t' de, pnm ,p,1/1
11 direttore d'orchestra e compositore Carlo Ercole Bosoni, che Indtce de, nom1, de/le op
diresse il Simon Boccanegra alla Fenice (Archivio storico del Tea­
tro La Fenice).
58-60. Figurini per il Simon Boccanegra rappresentato al Teano alla Sca­
la di Milano il 24 gennaio 1859: Simon Boccanegra nel costume
di Doge per il finale del primo atto; Gabriele Adorno; Maria Boc­
canegra nel costume per il finale del primo atto (Museo Teattale
alla Scala, Milano).
61. Bozzetto di Giuseppe Bertoja per il primo quadro del primo atto
di Simon Boccanegra (Palazzo de' Grimaldi) rappresentato alla
5, 0
Fenice (Archivio storico del Teatto La Fenice, Venezia). O Bcnclh <., B. 1 0, \4·3 4 2n, 267· 69.
62. Bozzetto di Giuseppe Bertoja per il secondo atto (?) di Simon Alajmo C., 13 ,274,276·85• P\H 35 Benvenuti A.. 03, 237-3 9.
AlbcniniA.,258,272-74, 329, 3H· 289, 30 1, 307, 3 1 I '
2
-• -IS 1 !'.15,
Boccanegra (Palazzo ducale in Genova) rappresentato alla Fenice 6 , 27 8 ,
Alboni M., 14,i6,135, 14 0, 274-7
2 I I 2
I J'
42 2
316, 321-22, 325,
2

(Archivio storico del Teatro La Fenice, Venezia). 281,285-86,289, 291, P'I 16


Ben ni C , 3
63. Giuseppe Verdi nel 18.56, alla vigilia di Simon Boccanegra in cal­ Altan F., 378,396, 4°8• 412 , 151. 155, I 59-6o •
cc a questa foto la seguente dedica autografa: « G. Verdi. Al­ 1km <., • 1 2,145 , 14 7
Antonelli G.,29-30 164
, 1 3 14
l'amico Checca Maria Piave. Venezia 19 febbraio r857 ». La da­ Apolloni G.,338,378-7 9,3� 4 Bcrt oJa G, 16o. 2 1 8, 3 07-9 I 39
,399
3 4 3 ·14 115,
ta della dedica coincide con quella dell'arrivo di Verdi a Venezia Adelch,, 378-79,384, �• B ettini G -, 6 4 , 109,
1
100 ,
219-23
per iniziare le prove del Simone (Musco Teatrale alla Scala, Mi­ L'Ebreo, 413
33 BoccabadauA' 217 ,
8 adat i C., 2 19
lano). Pietro d'Abano,
138, 167, Boc cab
64. Giuseppe Verdi nell'estrcma vecchiaia. La foto reca una dedica Appiani G., 94,107, io9, 128, Boccabadati. L., 219 222-23, 262, 299,
alla Direzionc del Tcatro La Fenice, datata Milano, 7 fcbbraio 171,17 6, 2 59 Boccabadau V., 219'
Arimondi V.,423 312,318,332
1900 (Archivio storico del Teatro La Fenice, Venezia).
Arrivabene 0., 173 Boccacci o L.
Avesani F., 145 Alessandro Strad ella,
259
Boito A., 41 1
Badiali C., 33, 146, 1 51· 2
5
5.5, 15 8 - 6 o, 21 8 Bolz oni,25 2
Bagnara F., 6o, 1 28, 1
Bona P.,183
Baldanza G., 1 23, 139 Boni A., 413 6'
21, 23-25, 34, 3
Bancalari D.,42,53,56, 13
;J_ BonoIa G • B ·• JO ' 19- 132, 1 99, 2 02 '
2
0, 33, • 13 • 2 4.5, .52,
Barbaro G., 25, 3 �� 21 :' 2 59' 38-39, 41-42, 4-1 6
Barbieri Nini M., 181,l,v, 2o6, 20 7, 211,
21
273-74,334 Bor s1• CA • ·• i"" 241 263
412 7-,
4.5 149• 1.51-.53 '
Bardarc E.,265, 34-4-4.5, 149, 15 2-.,•3' Bonolotti G., 142 , 14-4· •
'

Barezzi A., 124, 14.5, 1 47,


213 2 22, 261 07
176-77 1,333, 4 02,4
156-1.57,16o,174,
, 139 , 2.59 Bos ori C.,301,3 07 ,33 26, 331 • 333
Bar ezzi G.,124- 2 .5, 1 2 8- 2 9 La Prigionzera, 3 0 7 , 3
Baucarde C.,267,329,33 Bour geois E., 259
2

Bellini A., 24-4,316 Brambilla G.,412 ,21 217,219-23'


Bellini V., 379-So
4, 37 , 1 4 Brambilla T., l 32,199 261�2
Beamce d, Tenda, 7 3
1 0
234,246,2.50,
2.55,
La So nnambula, 84, 2P o6,26 B rasi s, 9 .5
Norma, 66,74,1 4°, Brcgazzi G., 274
l

B eltra melli G , 4 14
Bulw�r Lytton E., 133 ,133
Bcnc1ch G .B., 258
,366-67' Cola d, R1env, 57, 59
259,341,343
Bendazzi L.,198, B uzz olla A., 183, 2.56
�n. ,So, w6, 409 11
l d, u rmdt'llt' ope re
n de no npa / per o 11
dr, p r, 11 e 7
, , e
J,rd,ce de, nom,, del/ t' op rr
e
Je, pmmpap
lJ t:rsm111u1 44
1 s au1
,
3o6, 3 25, 148 -50, ,76. 250 ,51 2 69-
E/1sabe1t a d, Va/ms ,
25 6 Croff GB., 25
31
Gallo A
Byron
G,
. 133
The Br de ofAbydos n· H
, , 33 Im
de
Fantasia per prano/orte sopra t•an m
· o
Dum as A pere,
1n,
, 2 , 25
5
6
197, 25°1, 218
8
,
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Garcia Guuerrcz A , 380
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Ade/ch,, 57 Jvanohe, 42 Pigazz1 C., 30,


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Pillet L.,171 Royer A.,257 Don Cesare d, H.,:a,:, 2�'> HS, 4 12
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Pini-Corsi A.,423 Spaun C., , �o. I.J , 2 g<,>,
Rusmint T.. 161
Poggi A., 59, 63, 106-7, 132, 138 Speiia M. nx. 4 1.l
i9s . 3 09- 12, 316 , 3.2 1, 3 26, no
Poniatowski G., 133, 146, 151, 154-56, Stael G. de q \ II /mt" Stamiluo, 161, 177
I /..omharJ, al/a Pnma CrOl'zala
aavedra A. de,
De l'Allt·maf/. m 1.J\, ,-5 19,
163-64 La /on.a de! destmo, 300
La sposa d'Ab,do, 133 , 156, 158, 1 6.5 , Sabbatini A., 390,392-93, 395, 405-6 Stehle A...p, 31, B·H , 4 0, 43 -44, 48, .5 1, H , 6o } 3,
4, , 0 · 3,
1 72 Saini L., 55, 264 Stolz T., 4 20 66 67,;1,73-74,90 -9 1, 9 100 1

Pons F., 214, 244, 2 .50, 261 Saldoni B. Strepponi (,., 40, io5, I q, •Ti, 25�: IOS·7 , 109 , 117. 120, 126 . 128 ,29, 131,
Pono C., .59 Cusmano II Buono, 257 262, 264, 271, \12, P4, Hl•\2, B q7, 158, 176, 308, 33 .5
II 1 ro1•atore, 9, 2 56, 268,287-88, 1
Pulle G., 74,13.5 39,37.5-76. 400, 402 292
Salvatori C., 149, 151 3,
6 65, l-1 4. 100• 111' '4 0• 294 296 97, 299, 3 05, 3 10, 3t2-
Salvini Donatelli F.,10,t3,213-14,216 - Superchi A. 4-
80,388-89,
Quarante C., 74,135 17,219,222,274 ,276,28o-87, 291-94, 162 3,7: H' 32, 334- 35,376,3
Quercia F., 259 296, 302-10, 312-17, 319-21, 324-25, 393, 39.5-96, 4 14 -i.5
327-29, 332, 413 Tedesco r. 37, f Mamad1ert, 139, 179, 2.56,
262• 378
Regli F.,138, 153, 334 Sanchioli G., 13, t92-93, 197-98, 202, Tessarin A.. 41 � 8o, 413
I Vespri s1ctlza111, 334· 3.5,337·39,39
Ricci F., 279 205-6, 20 9-2 1, 257, 274
3,
Tessarin f, 370-71, 4 13
Ricci L., 123 Sandi F., 133 L'u/111110 Abemaragzo, 413 4 11,414
Il Dzavolo Innamorato, 123 La /idani.ata d'Ab,do, 133 Toccagni L.. 1 09, 119, 125, I.JO,1.52, 1.56 Jerusalem, 9, 179-Bo, 257, 33.5
La bauaglta d, Legnano, 179, 343 4
Ricci L. e F. · 4,
Sanelli G., 268-69, 328-29 Torelli V., 349, 368, 408 , 412
Crispino e la comare, 189,256 Ermengarda, 32 9 Tornielli G B. 347,4 12
Ricordi, casa editrice, 21-28, 31 , 36, 46, Cusmano ii Buono, 257 Torri A., 279-80 La Jori.a def destmo, 331, 376
48, .57,7l,103, 105, 1.54,18 7,190, 195, II Fornareuo, 328 Traversari A. Le trouvere v. IL trovatore
Luisa Miller, I3, I 39, 179, 193 9
La Tradzta.1, 3 2 9 , 1 6,
200,218 ,220,226,230,248,250,253, Don Cesare d1 Bai.an, 259
255-58 , 26o-62, 2 71-72, 28 7-88, 305, Le no:a.e improvv1se, 329 Truzzi L., 28 199, 210-18, 2 20, 222 , 226 , 2 34, 237,
326-27, 329, 339, 376, 395-96, 398, Sangiorgi C., 273- 74, 281 25t, 255, 26o-62, 273, 329
Macbeth' 9, r40, 1 53, 179, 180,1 -62,
400,402, 407,409-II, 413-15, 421 183,
Schiavi G., 384, 414 Vaez G., 257 220 , 222 . .,
• 7 ' 26
Ricordi G.,22,424 Schiller F.,96-97 192, 207, 218 , 2
Valli L. , 413
Ristori A., 262 Don Carles, 96-97 Varesi F., 10-11, 135, 142, 146, 149,175, 277, 297, 328,_330,335
Rocca Alessandri F., 413 Schimon A. 1 8 1 -83, 188, 192-93, 197, r99, : �'.
o Messa di requiem, 420 2,
Rodas A., 149, 329 Alessandro Strode/la, 259 219-20,222-23, 234, 244, 25 °· 51, 5 Nabucco, 9, 19, 20-30, 33,39,40, 48
Romani F., 3 7, 42-43, 133,329 Scon W., 55, 86 66, 102 , 1 05, II4· 17, 126, 12 -
58, 262, 273-75,279,286,291, 293-9 i
, 4 8 , _53,
Romani P., 176 Hall.an Cameron, 55, Bo 296-97, 299, 303-5, 307-10, 316,32 , 33, 161 , 165,176 -77, 200� 329 22, 53,
Ronconi G., 53, 133, 161 Scona E., 292-94, 330 32.5, 327 Oberto conte di San Boni/ac10,
Ronzi f.lli, 318, 344-45 Scribe E., 414 54,90, 176,1 99
Roppa G ,62, u2-13, 134,259 Venier P., 6o, 128 Re Lear, 133, 165-66, 185, 200, 20 ,
1•
Selva A., 123, 132, 140 Venturi, 157, 1 68 ,180 337 ,34 ,349 ,37 5,377
Rosi S., 100, ur Shakespeare W.,52, 198, 200, 256 258,26o,334, 8
Vercellini G., 4o6
Rossi G., 133 Amleto, 256 Verdi G. 1;,f/e/io, 203, 218, 223,225, 22 6/•�3,
6 9,
La tempesta, 256 A'7.ira, 148,1.52-53,155, ,56, 289
Rossi L., 204 2
232, 234, 249, 254 , 256 , 26o,
Rossini G., 421-22 Re Lear, 52-54, 256 Aro/do, 9, 414
269-73, 287,294, 295, 330,335, :�·
3
Cenerentol.a, 124, 2o6 Silva L., 329 Falstaff, 423-24 89,4
Guglielmo Tell, 165, 350, 357, 383, 347 ,377,3
Gerusalemme v. Jerusalem
338 ,34 1,3 43, 344,
Silvestri A., 332
412, 414 Giovanna d'Arco, 137, ,39, t47-49, 2, 419, 42fu
II barbiere dz S1vigl1a, 68, 134, r 83,
Sinico G.
Alessandro Strode/la, 259 r51, 1 .54-56, ,.59-6o, 16�-65, 167-
69, t}; hallo in mascherv.a,II41 /tnto ?ams o
Un giorno di reg no
206, 262 Solera T.,22-23,42,53, 56, 74,102,105, 172, 177,194 . ·
sra- Verdi Giuseppina v. Streppom G.
Italiano m Algerz, 68, r34, 2o6 124,135, 137-38 ,1 44, 152-54, 156-57, Giovanna de Guiman v. I Vesprt
Stabat Mater, r33 Vianelli F., 409, 415
159, 161-62, 168,170, 1n l,am Vietti C.,55•56, 62-6.5,70,76,79,B5, :,u,
�11
Zelmtra, 1 34 Somma A.,133, 334, 33 7, 348,398, 420 I due Foscan, 1 3 , 58-5 9, 61•6 2• 108•
134, 140, 144-45, 147, 149, 151, 66
1 , 100, 134
Rota G.,378 Souvestre E.,259
Rovelli (o Ruvelli) C., 192, 211-13, 258 parapani S.
452
Je, no,., ,.J e ll
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