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NORME GIURIDICHE

Le persone vivono in collettivit, per questo necessario che le attivit individuali e collettive siano regolato tra loro in modo da costituire un sistema organico e omogeneo. Alla basa di ogni gruppo sociale vi sn quindi norme che comandano, proibiscono o permettono certi comportamenti disciplinando i rapporti tra soggetti e stabilendo i criteri per risolvere i contrasti. Si dice Ordinamento Giuridico linsieme delle norme giuridiche in base a cui organizzata una societ. Non sono regole staccate ma sono tutte connesse in un sistema: linsieme delle norme che disciplinano i vari aspetti di una data situazione costituisce un Istituto Giuridico. Le Norme Giuridiche sono perci regole di condotta (dicono cosa di deve, non si pu o si pu fare)che disciplinano i rapporti tra soggetti, sono precostituite in modo generale e astratto e hanno carattere coattivo (se nn sn osservate , dato che intendono tutelare linteresse di una persona o della collettivit, danno luogo a sanzioni che possono essere penali, amministrative o civili). anno carattere esteriore e intersoggettivo infatti disciplinano le azioni esterne, i comportamenti tenuti da un soggetto nei confronti di altri soggetti (stabilisce un rapporto tra 2 o + soggetti disciplinando i loro opposti interessi: quando un interesse considerato meritevole di tutela (situazioni giuridica di vantaggio o attiva) le norme attribuiscono allinteressato la facolt di soddisfarlo e impongono allaltra persona (situazione giuridica di svantaggio o passiva) losservanza di 1 condotta che non ne ostacoli ma ne favorisca la realizzazione* le relazioni umane si trasformano in rapporti giuridici: relazione tra 2 o + parti disciplinata dalle norme giuridiche). A seconda del grado di generalit e astrattezza le norme sono comuni (prevedono situazioni che possono riguardare ogni persona) o speciali (prevedono situazioni riguardanti 1 ristretta categoria di soggetti). Nel quadro generale dellordinamento si possono distinguere 2 grandi partizioni: 1. il diritto privato che disciplina i rapporti tra soggetto posti allo stesso piano per assicurare il contemperamento dei rispettivi interessi; 2. il diritto pubblico ha per oggetto i rapporti nei quali lo Stato o altro ente pubblico esercita un potere di supremazia su altri soggetti per la tutela di interessi generali della collettivit. *la situazione attiva tipica del diritto provato il diritto soggettivo, cio la facolt di esercitare determinati poteri e pretese per realizzare un proprio interesse tutelato dalle norme. Il dovere e lobbligo consistono in comportamenti imposti dalle norme a uno o + soggetti per assicurare la realizzazione di un diritto altrui. Le situazioni giuridiche non sono statiche, c una continua creazione di nuovi rapporti e una continua modificazione o scioglimento di quelli esistenti fatti giuridici (creano diritti e obblighi).

FONTI DEL DIRITTO


Le fonti di produzioni del diritto (producono diritto) sono gli atti o i fatti che danno luogo alla formazione di norme giuridiche. Oggi le fonti del diritto sono costituite da atti con cui gli organi pubblici avente potere normativo vogliono creare, modificare o estinguere norme giuridiche. Sono diverse dalle fonti di cognizione del diritto (documentano norme gi esistenti) che sono rappresentate dai documenti e dalle pubblicazioni ufficiali attraverso cui si prende conoscenza del diritto. Data la pluralit di fonti nellordinamento giuridico esse devono essere coordinate in modo che le regole prodotte da ciascuna fonte non siano in contrasto tra loro ma vengano a integrarsi in un sistema. Gli atti normativi hanno efficacia diversa a seconda del potere che li pone in essere (sistema delle fonti): fonti costituzionali (espressione del potere costituente che d origine allo Stato e stabilisce i principi generali posti a fondamento di tutto lordinamento giuridico); fonti primarie (espressione del potere legislativo dello Stato e delle altre istituzioni); fonti secondarie (subordinate alle primarie sn i regolamenti emanati dal potere esecutivo nellesercizio dellattivit amministrativa); usi (le norme giuridiche possono essere prodotte da consuetudini o usi la cui efficacia inferiore a quella di tutte le norme scritte). Le fonti di livello inferiore producono norme + specifiche nel rispetto delle disposizioni poste da quelle di livello superiore. I principi in basi a cui le fonti del diritto si coordinano tra loro sono: - principio gerarchico per il quale le fonti di grado superiore prevalgono su quelle di grado inferiore; - principio di competenza in base al quale ciascuna fonte opera nel campo che le compete e, nella propria materia, prevale sulle altre;

criterio cronologico secondo cui la norma + recente prevale su quella precedente.

SOGGETTI DEL DIRITTO


I soggetti di diritto sono coloro che, in un dato ordinamento, possono essere parti di rapporti giuridici e titolari di situazioni giuridiche attive e passive. Il sistema giuridico italiano accanto alluomo (persone fisiche) attribuisce valore anche ad altri enti come societ commerciali, associazioni e fondazioni (persone giuridiche) che come gli esseri viventi hanno la possibilit e il potere di agire nel mondo del diritto per conseguire i proprio interessi.

PERSONE FISICHE
Il codice civile afferma che la capacit giuridica (attitudine a essere titolare di situazioni giuridiche attive e passive diritti e doveri) si acquista con la nascita, si perde sl con la morte e nessuno pu esserne privato. Al compimento della maggiore et (presuppone la maturit mentale e fisica) la persona fisica, soggetta a diritti e obblighi, acquisisce la capacit di agire (idoneit a compiere validamente atti giuridici per perseguire i proprio interessi) e inizia a poter svolgere un ruolo attivo nella gestione dei propri interessi potendo decidere autonomamente di esercitare diritti o assumere obblighi. Il minorenne essendo legalmente incapace di agire deve essere seguito dai genitori che compiono gli atti che lo riguardano (latto compiuto dai genitori e gli effetti giuridici, diritti o obblighi, si verificano direttamente sul figlio). Si definisce rappresentanza legale il potere attribuito dalle legge ai genitori di compiere atti giuridici in nome e per conto dei figli minori. Lincapacit di agire cm 1 rete di sicurezza che tutela lattivit giuridica dellincapace infatti gli atti da lui compiuti possono essere annullati nel suo interesse. Pu capitare al contrario che un maggiorenne compia atti giuridici mentre non in grado di intendere e volere (persona sana si trova occasionalmente in condizioni mentali anormali), la legge lo tutela consentendogli lannullamento dellatto: se personale (testamento, matrimonio, donazione) basta dimostrare lincapacit di intendere e volere, per gli altri atti invece deve essere dimostrato anche il grave pregiudizio che latto reca alla persona e la mala fede del contraente che ha sfruttato lo stato dellincapace. Il minore che contrae matrimonio di diritto emancipato, cio non + soggetto alla potest dei genitori e viene affiancato da un curatore che lo assiste e lo consiglia parziale capacit di agire infatti pu compiere da solo gli atti di ordinaria amministrazione ma non quelli di straordinaria amministrazione (assenso del curatore e autorizzazione giudice). Pu accadere che alla legale capacit di agire non corrisponda una reale idoneit a curare i propri interessi ad esempio per colpa di infermit mentale: il rimedio posto dalla legge linterdizione giudiziale che priva la persona maggiorenne della capacit di agire (nella gestione dei suoi affari sostituito da un tutore) a causa di una malattia mentale grave o permanente che non lo rende idoneo al provvedimento dei proprio interessi. Esiste anche linterdizione legale che una sanzione punitiva prevista dal codice penale per i reati + gravi: per tutta la durata della pena linterdetto legale perde la capacit di gestire i proprio affari e interessi ed sostituito da un tutore, mantiene solo la capacit di curare gli atti personali. Quando invece una persona maggiorenne non pienamente in grado di curare i proprio interessi ma le sue condizioni non sn cos gravi da giustificare linterdizione pu essere inabilitata: linabilitazione un provvedimento che determina la parziale incapacit di agire di 1 xsona maggiorenne per infermit mentale non grave o per altre cause. La condizione dellinabilitato analoga a quella del minorenne emancipato. I diritti della personalit sn quei diritti riconosciuti ad ogni individuo ed esprimono i valori fondamentali e inviolabili della persona: - sn parte integrante della persona; - sn connaturati alluomo (dalla nascita alla morte) - sn inviolabili (lo Stato non pu disconoscerli o sopprimerli); - sn indisponibili (inseparabili dalla persona); - sn assoluti (valgono nei confronti di chiunque e sn tutelati contro ogni violazione). Il diritto alla vita protegge lesistenza fisica delluomo, esistono norme penali (fino allergastolo) e civili (risarcimento) che puniscono lomicidio. Il diritto allintegrit fisica tutela linteresse a nn subire menomazioni allorganismo, comportano responsabilit penali e civili ( per i trapianti ci sn da rispettare alcuni casi di legge). Il diritto alla salute corrisponde allinteresse a conservare 1 stato di benessere psichico e fisico, la tutela analoga a quella dellintegrit fisica.. pag. 95\96\97!

PERSONE GIURIDICHE

BENI
Mentre le persone sono soggetti del diritto i beni ne sono oggetto. I beni per il diritto sono tutte quelle entit materiali esterne alluomo che possono essere oggetto di diritti perch soddisfano un interesse regolato da norme (cose che hanno utilit per luomo) in quanto sono disponibili solo in quantit limitata rispetto al fabbisogno (contrasti di interessi norme giuridiche). Non sono perci oggetto di diritti le cose che esistono in quantit sovrabbondante rispetto ai bisogni umani e da cui ciascuno pu trarne utilit senza escluderne gli altri. Oltre ai beni materiali sono oggetto di diritto anche i beni immateriali come le creazioni dellintelletto umano (opere letterarie, invenzioni, beni che nascono dal progresso e dallo sviluppo tecnologico) infatti il loro sfruttamento un elemento di grande importanza nelleconomie industrializzate e linteresse a riservarne luso per trarne profitto tutelato da norme. I beni possono essere classificati secondo vari criteri, la distinzione fondamentale quella tra beni immobili e beni mobili: i beni immoli comprendono il suolo e tutto ci che ne forma parte integrante, le costruzioni incorporate al suolo anche a scopo transitorio e ogni altra cosa che, per natura o per opera umana, incorporata al suolo; i beni mobili sono tutte le cose che non sono beni immobili. Diverse sono le norme che ne disciplinano la circolazione: il regime giuridico dei beni immobili tende a garantire la sicura individuazione dei beni (catasto) e a rendere conoscibili le loro vicende giuridiche questo fa s che i trasferimenti di propriet devono essere redatti in forma scritta e devono essere trascritti nei pubblici registri immobiliari; invece i beni mobili possono essere trasferiti da un soggetto allaltro senza particolari formalit per agevolare la circolazione dei beni e favorire lefficienza del sistema produttivo. Si dicono beni mobili registrati quei beni mobili (autoveicoli, motoveicoli, imbarcazioni e aeromobili) che sn soggetti ad un regime giuridico simile a quello dei beni immobili: sn tutti individuati e richiedono liscrizione in pubblici registri; gli atti di trasferimento acquistano quindi efficacia sl mediante la trascrizione nei suddetti registri. Secondo altri criteri di classificazione i beni possono essere: - fungibili (cose intercambiabili, dello stesso genere e con identiche caratteristiche e funzioni) o infungibili (cose con caratteristiche e funzioni proprie che le differenziano da cose sia pur simili, ciascuna ha la propria identit e non pu essere usata indifferentemente al posto di un'altra); - consumabili (una volta utilizzati si estinguono o si trasformano completamente) o durevoli (danno utilit per un lungo periodo di tempo senza perdere le loro caratteristiche essenziali anche se subiscono un normale deterioramento); - divisibili (cose che possono essere frazionate in + parti che conservano la stessa natura e la stessa funzione dellintero) o indivisibili (cose che frazionate in parti perdono la propria identit e non sono + idonee alluso a cui erano destinate).

DIRITTI REALI
I diritti reali sn i diritti sulle cose, sn diritti patrimoniali assoluti e attribuiscono al titolare un potere immediato sulla cosa che ne oggetto: patrimoniali perch il loro oggetto un bene economicamente valutabile, assoluti perch possono farsi valere nei confronti di chiunque, immediato perch il titolare realizza il proprio interesse mediante la diretta utilizzazione della cosa, infine si dice che il diritto reale inerente alla cosa e la segue nelle mani di chiunque si trovi e che il diritto reale tipico ossia espressamente previsto dalla legge e non consentito ai privati di crearne. Il pi importante diritto reale la propriet: il proprietario ha il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con losservanza degli obblighi stabiliti dallordinamento giuridico. Pertanto il diritto di propriet comprende il potere di godere della cosa ossia di utilizzarla materialmente e di percepirne i frutti e il potere di disporre ossia di compiere atti giuridici per trasferire il bene o per concedere diritti di qualsiasi tipo su di esso. Entrambi i poteri spettano al proprietario in modo pieno (il diritto di propriet comprende qlc facolt di godimento o di disposizione tranne quelle espressamente vietate) e esclusivo (il diritto di godere e disporre riservato al proprietario e senza il suo consenso nessuno pu trarre utilizzo dalla cosa tranne nei casi previsti dalla legge) ma nn illimitato, la legge tutela linteresse del proprietario alla libera utilizzazione e disponibilit dei suoi beni ma nel contempo deve assicurarne la compatibilit con linteresse collettivo e coi diritti di altre persone (la legge stabilisce ci che non si pu fare con limiti e obblighi e per il resto lascia libert, ad esempio vieta gli atti emulativi, cio quegli atti compiuti sl per recare danno aghli altri senza che creino vantaggi per il proprietario che li compie). Modi di acquisto della propriet sn i fatti e gli atti giuridici in virt dei quali un soggetto acquista il diritto di propriet su un determinato bene. Lacquisto della propriet pu avvenire: a titolo derivativo quando la propriet viene trasferita da un soggetto ad un altro (mediante contratto, per successione a causa di morte o per fatti previsti dalla legge) cos che il secondo subentra al primo nella titolarit del diritto; il soggetto che cede il bene detto alienante o dante causa, quello che lo acquista detto acquirente o avente causa. Lacquirente diventa proprietario del bene solo se lo era il suo dante causa; il diritto acquistato ha lo stesso contenuto di quello che spettava allalienante, con le stesse caratteristiche e le stesse limitazioni; 1. a titolo originario quando il diritto di propriet attribuito dalla legge in conseguenza di fatti o comportamenti che riguardano direttamente i beni. Lacquisto originario non si ricollega a un trasferimento da persona a persona ma a una relazione tra persona e cosa, di conseguenza il diritto che si acquista indipendente da qlc situazione giuridica precedente e i diritti che spettavano ad altre persone sullo stesso bene si estinguono: 1. occupazione, consiste nel prendere materialmente, con lintenzione di farle proprie, cose mobili che non appartengono a nessuno (cose abbandonate o che non hanno mai avuto proprietario); 2. invenzione, indica il ritrovamento di 1 cosa, consiste nel prendere materialmente una cosa mobile ma che appartiene a qlc che la ha smarrita; bisogna riconsegnarla al proprietario o al sindaco del luogo di ritrovamento, la notizia viene pubblicata nellalbo comunale e dopo un anno se il proprietario non si presentato la cosa diventa di propriet di chi lha trovata; 3. accessione si basa sul principio che ci che si incorpora stabilmente al suolo ne diviene parte integrante e di conseguenza appartiene al proprietario del suolo senza necessit di volont o attivit; 4. unione e commistione, quando cose appartenenti a proprietari diversi vengono unite e mescolate in modo da formare un tuttuno la propriet diventa comune; se per una delle 2 cose valore molto > il suo proprietario acquista la propriet dellintero e deve pagare allaltro il valore della cosa che gli apparteneva; 5. specificazione, se 1 persona fabbrica un oggetto con materiali che nn gli appartengono acquista la propriet del manufatto e ha lobbligo di pagare il valore della materia prima a chi ne era proprietario, se per il valore dei materiali molto > a quello della lavorazione la propriet delloggetto spetta al proprietario della materia prima con lobbligo di pagare il prezzo della mano dopera; 6. usucapione consiste nel possesso continuo della cosa per un certo periodo di tempo. A tutela della propriet il cc. prevede le azioni petitorie con cui il proprietario pu far valere in giudizio i propri diritti, tali azioni possono essere esercitate contro chiunque abbia violato il diritto di propriet: con lazione di rivendicazione colui che non ha la materiale disponibilit di un bene di cui si afferma proprietario pu chiedere la consegna da chiunque senza alcun titolo lo abbia nelle sue mani ( necessario dimostrare di essere il proprietario); lazione negatoria consente al proprietario di far dichiarare linesistenza di diritti affermati da altri sulla cosa; ..

I diritti reali minori hanno contenuto pi circoscritto e attribuiscono al titolare determinati poteri su una cosa appartenente ad altri, sono detti diritti reali su cosa altrui. Tali diritti si dicono limitati perch la legge indica le facolt di diritto delle cose altrui quindi non sono diritti pieni come la propriet. A loro volta per limitano il diritto di propriet perch riducono lampiezza dei poteri spettanti al proprietario sulla cosa. Anche questi diritti reali attribuiscono un potere immediato (eserciato direttamente sulla cosa senza permessi del proprietario) e assoluto (si pu far valere nei confronti di chiunque), hanno inerenza alla cosa (il diritto reale su cosa altrui si conserva anche se cambia il proprietario del bene) e costituiscono un numero chiuso (non consentito ai provati crearen altri oltre quelli previsti dalla legge). Si distinguono in 2 categorie: - diritti reali di garanzia che vincolano un bene a garanzia di un determinato patrimonio; - diritti reali di godimento che attribuiscono il potere di trarre utilit diretta da un bene altrui, sono cinque: 1. la superficie il diritto di fare e mantenere sul suolo altrui una costruzione di cui si acquista la propriet: il proprietario del suolo costituisce un diritto di superficie sul proprio terreno ossia d a un terzo la facolt di fare 1 costruzione e diventarne proprietario (propriet suolo e propriet costruzione distinte); 2. lenfiteusi attribuisce al titolare (enfiteuta) tutte le facolt di godimento e gestione su un fondo altrui con lobbligo di migliorarlo e di corrispondere al proprietario (concedente) un canone periodico; lenfiteuta pu in qlc momento acquisire la propriet del fondo corrispondendo una somma secondo quanto stabilito dalle leggi speciali e il concedente ha il diritto di chiedere la retrocessione del fondo se lenfiteuta non adempie lobbligo di migliorarlo o indietro coi pagamenti di 2 annualit; 3. lusufrutto il diritto di godere di un bene altrui, cio di trarne tutte le utilit che esso pu dare col sl limite di rispettarne la destinazione economica (tipo di utilizzazione a cui esso era stato adibito dal proprietario); il proprietario resta privo di ogni diritto di godimento per conserva il potere di disposizione e pu trasferire a terzi la propriet del bene; ha durata limitata e non pu superare la vita dellusufruttuario quando il diritto si estingue (anche per non uso 20ennale, distruzione totale della cosa che ne oggetto, se lusufruttuario e il proprietario diventano la stessa persona) e non trasmissibile ai suoi eredi; 4. il diritto di uso (consente al titolare di servirsi di un bene altrui e di raccoglierne i frutti per soddisfare i bisogni suoi e della famiglia) e il diritto di abitazione (attribuisce il godimento di una casa soltanto come abitazione personale del titolare e della sua famiglia); non possono essere ceduti e il bene che ne oggetto non pu essere dato in locazione; 5. servit prediale..

POSSESSO
Il possesso il potere sulla cosa che si manifesta in unattivit corrispondente allesercizio della propriet o di altro diritto reale. Quindi da un lato c il diritto di esercitare un potere sulla cosa (propriet: il proprietario ha il diritto di godere e di disporre del bene) e dallaltro il fatto di esercitarlo in concreto (possesso: il possessore gode e dispone del bene). Il possessore pu attribuire ad altri il godimento della cosa sicch pur continuando a considerarla cm propria ne cede la materiale disponibilit. In questo caso egli continua a possedere la cosa tramite un'altra persona che ne ha la detenzione, quindi la detenzione un potere esercitato sulla cosa con il riconoscimento dellaltrui diritto sulla cosa stessa. Dato che gli effetti giuridici del possesso sn diversi da quelli della detenzione importante accertare se il soggetto il detentore o il possessore; il codice civile in un articolo stabilisce la presunzione del possesso: colui che ha la materiale disponibilit di una cosa viene considerato possessore a meno che si dimostri che egli aveva ricevuto il bene a titolo di detenzione. .

OBBLIGAZIONI
Lobbligazione un rapporto giuridico fra 2 parti, l1 delle quali pu pretendere losservanza di un specifico comportamento a cui laltra obbligata. I soggetti, che devono essere determinati o determinabili, vengono denominati debitore (obbligato a dare un bene o a svolgere unattivit lato passivo debito) e creditore (si rivolge al debitore per avere vantaggi a cui ha interesse lato attivo credito). Quando i soggetti sono di pi si ha un obbligazione complessa cio con + creditori e un debitore o con un creditore e + debitori. In tal caso lobbligazione : - parziaria, quando i vincoli sono distinti e la prestazione frazionata (dal lato passivo ciascun debitore obbligato a adempire soltanto per la sua parte e il creditore deve rivolgersi ad ognuno singolarmente; dal lato attivo ciascuno dei creditori ha diritto di ottenere il soddisfacimento del credito soltanto per la sua parte e il debitore non liberato se nn paga singolarmente ad ognuno la parte che gli compete) - solidale, quando i vincoli sn collegati e i debitori o i creditori sono uniti da un interesse comune (dal lato passivo i debitori sono obbligati tutti per la stessa prestazione, ciascun debitore pu essere costretto ad adempire per lintero liberando gli altri nei confronti del creditore vincolo di solidariet, in seguito costui ha diritto di ricevere dai condebitori la parte di ciascuno dovuta diritto di regresso; dal lato attivo ciascun creditore ha diritto a chiedere lintera prestazione allunico debitore liberandolo nei confronti degli altri creditori). Dato che lobbligazione crea un vincolo obbligatorio tra i soggetti, se il debitore si sottrae ai suoi obblighi deve sottostare alle conseguenze negative del suo inadempimento. Inoltre le obbligazioni hanno carattere temporaneo, vengono costituite per soddisfare esigenze destinate a cessare e non permanenti. Oggetto dellobbligazione (comportamento che una persona deve tenere nei confronti di un'altra) la prestazione cio il comportamento a cui obbligato il debitore: deve avere contenuto patrimoniale e corrispondere a un interesse del creditore; deve essere possibile (no impedimenti materiali o giuridici che ne ostacolino in modo assoluto la realizzazione), lecita (conforme alle norme imperative, allordine pubblico e al buon costume) e determinata o determinabile. pu concretarsi: nella consegna di cose o di somme di denaro (obbligazione di dare); nello svolgimento di unattivit che produca beni o fornisca servizi (obbligazione di fare); nellastensione da determinate attivit (obbligazione di non fare). Anche per loggetto esistono obbligazioni complesse, cio quando ci sono 2 o + prestazioni previste nello stesso tempo: obbligazione cumulativa, il debitore obbligato a eseguire tutte le prestazioni stabilite; obbligazione alternativa, ha per oggetto due o + prestazioni equivalenti con lobbligo di eseguirne una a scelta del debitore; obbligazione facoltativa, il debitore obbligato a eseguire una prestazione ma, nel suo interesse, ha la facolt di liberarsi eseguendone una diversa purch equivalente a quella dovuta sia in relazione al suo valore economico sia allinteresse del creditore a riceverla; obbligazione divisibile o indivisibile, dipende se la prestazione pu essere frazionata in pi parti o no, lobbligazione indivisibile deve essere eseguita nella sua interezza, quella divisibile pu essere ripartita; obbligazione generica o di specie, in base alla natura delloggetto dellobbligazione (precisamente individuata, particolari abilit). Le obbligazioni pecuniarie sn obbligazioni di dare che hanno come oggetto la consegna di somme di denaro; questo tipo di obbligazioni costituisce il cardine delleconomia di mercato ed la pi diffusa. Ad esse si applica il principio nominalistico per cui la moneta considerata indipendentemente dal suo potere dacquisto, quindi i debiti si estinguono con moneta a corso legale secondo il suo valore nominale; per per garantire il creditore dagli effetti dellinflazione esistono clausole che prevedono la rivalutazione della somma dovuta (la clausola Istat dice che la somma deve essere rivalutata annualmente in base alle variazioni dellindice generale dei prezzi). Gli interessi sono obbligazioni pecuniarie accessorie di unobbligazione pecuniaria principale a cui si aggiungono; la misura degli interessi espressa in % della somma capitale (tasso o saggio dinteresse), la misura stabilita dalle legge (saggio legale) pari al 3,5%:

interessi corrispettivi, la loro funzione quella di costituire il corrispettivo di un credito liquido ed esigibile; rappresentano i frutti spettanti al creditore per avere concesso al debitore la disponibilit di una somma di denaro; interessi compensativi, la loro funzione di compensare il mancato godimento dei frutti di una cosa; interessi moratori, la loro funzione di risarcire il danno procurato al creditore a causa del colpevole ritardo nel pagamento.

Le fonti delle obbligazioni sono i fatti o gli atti che fanno sorgere un rapporto obbligatorio fra due o pi soggetti, pi precisamente le obbligazioni derivano da: - contratto (accordo tra le parti per regolare un rapporto giuridico patrimoniale); - fatto illecito (in conseguenza del danno ingiusto arrecato ad altri nasce a carico del danneggiante lobbligo di risarcimento); - altri fatti o atti indicati dalla legge. Il rapporto obbligatorio pu essere modificato con la sostituzione del creditore o del debitore cosicch una persona succede ad una latra nel debito o nel credito. Dunque le modificazioni oggettive possono essere attuate sia dal lato attivo sia dal lato passivo. Si ha una modificazione dal lato attivo quando alloriginario creditore subentra un nuovo soggetto che diventa titolare del diritto verso il medesimo debitore. Il credito viene trasferito da una persona ad un'altra in 2 modi: 1) surrogazione, un terzo a seguito del pagamento di un debito altrui viene sostituito al creditore originario che stato soddisfatto. Il creditore originario viene estromesso dal rapporto obbligatorio mentre il debitore rimane vincolato nei confronti di chi ha pagato il rapporto obbligatorio continua tra il debitore e il terzo che assume lidentica posizione che aveva il creditore originario; 2) cessione del credito, un accordo mediante cui il creditore (cedente) trasferisce ad altri (cessionario) il suo credito. Per effetto di tale accordo si trasferisce il credito al cessionario (stessa posizione giuria del cedente) e il cedente non ha pi diritto di chiedere ladempimento al debitore ceduto. Pu avvenire sia a titolo gratuito (es. per donazione) sia a titolo oneroso (es. corrispettivo vendita). Normalmente il cedente non risponde della solvenza del debitore perch con la cessione si trasmette anche il rischio di inadempimento (il cedente libero da ogni impegno e obbligo nei confronti del cessionario qualora il debitore non adempia), per a volte ne assume la garanzia e se il debitore non paga il cedente restituisce al cessionario il corrispettivo ricevuto per la cessione. Le modificazioni soggettive del lato passivo si verificano quando alloriginario debitore se ne affianca o se ne sostituisce uno nuovo senza che muti il contenuto dellobbligazione. necessaria lespressa volont del creditore che pu preferire ladempimento dellobbligazione dal proprio debitore (+ diligente e puntuale). Pu avvenire in 3 modi: 1) delegazione, accordo con cui il debitore (delegante) assegna al creditore (delegatario) un altro debitore (delegato) che si obbliga ad adempire nei confronti del creditore. Se il creditore accetta lobbligazione del terza ma non libera il debitore delegante si ha delegazione cumulativa, se invece il creditore rinuncia al suo diritto nei confronti del debitore originario si ha delegazione liberatoria. Di norma presuppone due rapporti di debito: uno tra delegato e delegante e uno tra delegante e delegatario cosicch possibile lestinzione delle 2 obbligazioni con un unico adempimento. Nella delegazione di pagamento il delegato non si obbliga nei confronti del creditore delegatario (non nasce una nuova obbligazione) ma paga a questo il debito del delegante giunto a scadenza; 2) espromissione, accordo tra creditore e un terzo (espromittente) che spontaneamente assume lobbligazione altrui senza che vi sia delegazione o altra iniziativa del debitore. Normalmente lobbligazione dellespromittente si aggiunge a quella del debitore originario (espromissione cumulativa) se invece il creditore libera il suo debitore rimane obbligato sl lespromittente (espromissione liberatoria); 3) accollo, accordo fra debitore (accollato) e un terzo (accollante) mediante il quale questo si obbliga a pagare il debito dellaltro. Lassunzione del debito pu essere concordata tra il debitore e il terzo che non assume impegni verso il creditore (accollo semplice): se non adempie lobbligazione laccollante responsabile verso laccollato e non verso il creditore che a sua volta non pu pretendere il pagamento dal terzo ma sl dal suo debitore. Pu anche succedere che il creditore aderisca allaccordo pur senza

parteciparvi, in questo modo il debitore originario viene liberato (accollo liberatorio) e lunico debitore rimane laccollante, altrimenti accollante e accollato restano obbligati entrambi (accollo cumulativo). Lessenza dellobbligazione consiste nel dovere di adempimento da parte del debitore e nel diritto del creditore allintegrale esecuzione della prestazione per la realizzazione del suo interesse. Quindi ladempimento consiste nellesatta esecuzione della prestazione. Nelladempire allobbligazione il debitore deve osservare la diligenza del buon padre di famiglia, il cittadino avveduto e accorto che con diligenza esegue la prestazione con attenzione a tutto ci che pu ostacolarla o impedirla. Il codice civile precisa i requisiti dellesatto adempimento con riferimento: 1. ai soggetti; lipotesi normale di adempimento consiste nellesecuzione della prestazione da parte del debitore che pu avvalersi dellopera di ausiliari qualora sia necessaria per la natura della prestazione. Ladempimento pu essere eseguito anche da un terzo estraneo al rapporto obbligatorio purch la prestazione sia conforme agli obblighi che il debitore aveva assunto. Dato che il pagamento del debito un atto dovuto valido anche quando colui che lo esegue sia incapace di agire o di intendere e volere, quel che conta che il creditore abbia ricevuto ci che gli spettava (non si pu chiedere la restituzione a causa dellincapacit). Se incapace chi riceve il pagamento il debitore liberato solo se prova che ci che ha pagato andato a favore del vero creditore. Inoltre il destinatario delladempimento il creditore o altra persona legittimata a riceverlo (in caso contrario non ha efficacia liberatoria), pu accedere per che il debitore paghi a una persona che appare legittimata a ricevere il pagamento ma in realt non ne ha il titolo, il debitore liberato se riesce a dimostrare la sua buona fede; 2. alloggetto; per avere lesattezza delladempimento il debitore deve eseguire integralmente la prestazione e deve essere conforme a quella dovuta, il creditore ha diritto di rifiutare una prestazione parziale e pretendere il conseguimento dellintero (ci non toglie che possa accettare un adempimento parziale) e pu consentire che il debitore esegua una prestazione diversa col suo consenso; 3. alle modalit; il luogo delladempimento deve essere stabilito dalle parti o dalla natura della prestazione, in mancanza di altri criteri si seguono le regole stabilite dalla legge: la consegna di una cosa deve avvenire nel luogo in cui essa si trovava quando sorta lobbligazione, le somme di denaro devono essere consegnate al domicilio del creditore, ogni altra obbligazione va adempiuta al domicilio del debitore. Il tempo delladempimento anchesso stabilito dalle parti, in mancanza ladempimento deve essere eseguito immediatamente o quando + conveniente al creditore, per se per la natura della prestazione necessario stabilire un termine questo pu essere fissato dal giudice. Il creditore che ha ricevuto il pagamento ha lobbligo di rilasciare al debitore la quietanza cio una dichiarazione scritta con cui egli da atto di aver ricevuto il pagamento e ne indica la causa (la quietanza il documento prova dellavvenuto pagamento). In molti casi per lesecuzione della prestazione necessaria la collaborazione del creditore, se questi rifiuta ingiustamente ladempimento o non fa quanto necessario per riceverlo, il debitore lo pu costituire in mora (mora del creditore) offrendogli la prestazione tramite un pubblico ufficiale nelle forme previste dalla legge. Dal giorno dellofferta il rischio dellimpossibilit della prestazione per causa non imputabile al debitore a carico del creditore, gli interessi e i frutti della cosa non sono pi dovuti, il creditore deve risarcire i danni derivanti dalla sua mora e a sostenere le spere per la custodia e la conservazione della cosa dovuta. Se il creditore non accetta lofferta il debitore effettua il deposito del denaro o delle cose dovute presso una banca o un magazzino pubblico, se il deposito o la consegna sono accettati dal creditore o dichiarati validi da un giudice il debitore liberato dalla sua obbligazione. Ladempimento la normale causa estintiva delle obbligazioni ma anche altri fatti fanno cessare il rapporto obbligatorio: - novazione, accordo con cui le parti costituiscono una nuova obbligazione facendo estinguere quella precedente; la n oggettiva quando le parti estinguono lobbligazione e la sostituiscono con unaltra avente oggetto o titolo diverso (non costituisce n la sostituzione di elementi accessori al rapporto o la previsione di nuove modalit di esecuzione che modificano sl lobbligazione esistente; la n soggettiva quando o un nuovo debitore (n sogg pass) o un nuovo creditore (n sogg att) viene sostituito a quello precedente che viene liberato rimanendo immutati loggetto e il titolo dellobbligazione; - la remissione del debito latto unilaterale con cui il creditore rinuncia al credito, quindi lobbligazione si estingue e il debitore si libera; avviene con unespressa dichiarazione del creditore che diventa irrevocabile quando comunicata al debitore;

la compensazione si ha quando si estinguono per le quantit corrispondenti i contrapposti debiti di 2 soggetti obbligati luno verso laltro. Esiste la compensazione totale se i 2 debiti sn = o la compensazione parziale se sono diversi (un soggetto si libera laltro rimane obbligato ma per una cifra <). Esistono tre forme di compensazione: c legale (quando i 2 debiti hanno oggetto omogeneo e sn entrambi certi, liquidi e esigibili; sufficiente che uno dichiari di volersi avvalere della c per avere leffetto estintivo), c giudiziale (quando i 2 crediti sn omogenei, certi, esigibili ma nn liquidi; il giudice provvede a quantificare gli importi e dichiara la c totale o parziale) e c volontaria (deriva da un accordo tra le parti con cui esse riconoscono i rispettivi crediti con leffetto di estinguerli; sempre possibile in virt dellautonomia delle parti); la confusione si ha quando nella stessa persona si riuniscono le qualit di debitore e di creditore, questa situazione determina di per s lestinzione dellobbligazione perch non compatibile lesistenza nel medesimo soggetto dellobbligo di dare e di avere la stessa prestazione; impossibilit sopravvenuta, nel momento in cui nasce il rapporto obbligatorio la prestazione deve essere realizzabile altrimenti lobbligazione non pu costituirsi, per nel corso del rapporto le condizioni possono variare cos da rendere impossibile lesecuzione della prestazione dovuta. Nelle obbligazioni di fare tale situazione si verifica quando essenziale che la prestazione venga eseguita personalmente dal debitore e questi si viene a trovare nellimpossibilit di adempire non pu considerarsi impossibile perch pu essere eseguita da unaltra persona a spese dellobbligato. Nelle obbligazioni di dare non pu verificarsi limpossibilit della prestazione se questa ha per oggetto cose di genere perch sempre possibile procurane altre; invece lobbligazione pu diventare impossibile quando ha per oggetto una cosa determinata o che appartiene a un genere limitato perch difficile da rimpiazzare con un'altra. Se limpossibilit sopravvenuta non imputabile al debitore lobbligazione si estingue quando limpossibilit definitiva e totale cio quando la prestazione non pu essere in alcun modo eseguita; se la prestazione diventa impossibile per causa addebitali al debitore lobbligazione non si estingue. Limpossibilit temporanea della prestazione giustifica il debitore il quale finch essa perdura non responsabile per il ritardo nelladempimento; se limpossibilit parziale essa non libera il debitore e non estingue lobbligazione per la parte che rimasta possibile.

La mancata o inesatta esecuzione della prestazione comporta la violazione del rapporto obbligatorio e ha come conseguenza la responsabilit per linadempimento. La responsabilit del debitore (responsabilit contrattuale) consiste nellobbligo di risarcire il danno patrimoniale cagionato al creditore dallinadempimento. Linadempimento consiste quindi nella mancata o inesatta esecuzione della prestazione dovuta: inesatta quando nn stata eseguita con le modalit richiesta e non realizza il risultato previsto e ora nn pi oggettivamente possibile o venuto meno linteresse del creditore a riceverla. Li da luogo a responsabilit quando imputabile cio quando il debitore, consapevole di essere tenuto a prestazione, non ha voluto darvi esecuzione (i da dolo) o non ha impiegato la dovuta diligenza nelleseguirla (i da colpa). Li doloso quando il debitore pur sapendo di essere obbligato e avendo la possibilit di adempire ha omesso intenzionalmente di eseguire la prestazione; il debitore in colpa quando pur avendo avuto lintenzione di adempire non ha eseguito la prestazione perch agisce in modo negligente o imprudente. Li non imputabile ed esclude ogni responsabilit del debitore quando vi stata lobbiettiva e assoluta impossibilit di eseguire la prestazione per fatti che non erano in alcun modo addebitabili allobbligato. Di fronte al fatto oggettivo delli il creditore ha diritto al risarcimento dimostrando la scadenza dellobbligazione e lentit del danno; invece il debitore ha lonere di provare di non aver potuto adempire per cause a lui non imputabili, pertanto deve provare che lesecuzione della prestazione diventata impossibile (limpossibilit va valutata in relazione alla natura della prestazione e alle circostanze che hanno determinato li deve trattarsi di fatti che impediscono oggettivamente lesecuzione della prestazione) e che tale impossibilit sia stata determinata da uno specifico fatto estraneo alla sua sfera di azione (la non imputabilit si configura se i fatti che hanno causato li sn estranei alla sfera di controllo del debitore e sn tali che egli non abbia potuto prevederli e evitarli caso fortuito o di forza maggiore). Il debitore per essere liberato dalla responsabilit deve anche dimostrare di aver fatto tutto ci che in suo potere per prevedere, impedire o evitare le conseguenze di tali fenomeni dipendenti da cause estrinseche al debitore (prova liberatoria). In caso di adempimento tardivo senza alcuna giustificazione si ricorre alla mora del debitore ma ladempimento ancora possibile e perdura linteresse del creditore a ricevere la prestazione. Latto di costituzione in mora la formale intimazione ad adempire dal creditore al debitore, tale atto deve essere effettuato per iscritto e portato a conoscenza del debitore. Da ci scaturiscono vari effetti: obbligo del debitore

a risarcire il danno derivante dal ritardo anche se poi la prestazione adempiuta; se la prestazione ha per oggetto denaro il debitore deve corrispondere gli interessi legali (moratori); ricade sul debitore il rischio della sopravvenuta impossibilit della prestazione per causa a lui non imputabile. Il risarcimento, che si attua mediante il pagamento di una somma di denaro, diverso a seconda che si tratti di adempimento inesatto o tradivo oppure di definitivo inadempimento: nel primo caso lobbligo di risarcimento si aggiunge allobbligazione originaria, nel secondo caso questa si converte nellobbligazione di risarcimento. Il danno risarcibile consiste nelleffettivo pregiudizio economico subito dal creditore per linadempimento o per il ritardo (ci deve essere un nesso di causalit di inadempimento e danno, il secondo deve essere causato dal primo e non da altre cause), esso comprende la perdita (danno emergente valore della prestazione e spese sostenute) e il mancato guadagno (lucro cessante profitto che il creditore avrebbe potuto trarre dallutilizzo della prestazione). Se il danno ricollegabile anche alla condotta del creditore si ha un suo concorso di colpa nella produzione del danno, in tal caso lentit del risarcimento va ridotta in proporzione della gravit della colpa. Dopo il suo accertamento il danno deve essere liquidato cio quantificato in una somma di denaro. Il creditore ha lonere di provare il preciso ammontare del danno, se ci non possibile o difficile la liquidazione viene effettuata dal giudice. Nelle obbligazioni pecuniarie la valutazione del danno consiste negli interessi legali dovuti dal giorno della costituzione in mora salvo che il creditore dimostri di aver avuto un maggior danno per la mancata disponibilit della somma dovuta. Quando lobbligazione trae origine da un contratto le parti possono stipulare un clausola penale con cui determinano preventivamente a forfait il risarcimento che dovr essere corrisposto dal contraente inadempimento. La posizione del creditore ancor + rafforzata quando i contraenti non si limitano a pattuire la penale ma uno di essi da allaltro la somma corrispondente a conferma dellobbligo assunto (caparra confermativa), se la parte che ha versato successivamente adempie la prestazione ha diritto alla restituzione se inadempimento laltra parte ha diritto a trattenere la caparra.

CONTRATTO
Alluomo lasciata autonomia privata per provvedere ai propri interessi, essa pu esplicarsi con contenuti diversi (patrimoniali, personali,), con strutture diverse (atti unilaterali, bilaterali, plurilaterali) e con funzioni diverse. Per ricondurre ad unit varie manifestazioni di autonomia privata stato elaborato il concetto teorico di negozio giuridico, cio ogni manifestazione di volont diretta a produrre effetti giuridici (concetto ampio e astratto che include tutti gli atti con cui i privati di propria iniziativa costituiscono, modificano o estinguono rapporti giuridici manifestazioni dellautonomo potere di regolare s e i propri interessi). Tuttavia i vari tipi di atti in relazione alla loro diversa funzione comportano esigenze di regolamentazione differenti, perci il nostro codice civile non sottopone a una regolamentazione unitaria tutte le manifestazioni di volont provata. Il contratto il modo di acquisto della propriet e degli altri diritti reali e fonte di obbligazioni, quindi lo strumento essenziale mediante cui i privati acquistano o trasferiscono beni e diritti. Il codice civile definisce il contratto come laccordo tra 2 o + parti per costituire, regolare o estinguere fra loro un rapporto giuridico patrimoniale. Gli interessati si vincolano reciprocamente a mantenere gli impegni assunti, si dice che il contratto ha forza di legge fra le parti che sn vincolate alle pattuizioni concordate e agli effetti giuridici ed economici che ne derivano. Quindi, grazie allautonomia contrattuale, le parti possono liberamente determinare il contento del contratto nei limiti imposti dalla legge e possono anche concludere contratti diversi purch diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela giuridica (non contrastano con ordinamento giuridico e hanno rilevanza economica e sociale). In sostanza ai privati riconosciuta la libert di concludere o meno un contratto, di determinare il tipo, loggetto, il contenuto e di scegliere la controparte + adatta (limiti imposti dalla legge nel caso che la tutela di interessi sociali e collettivi abbia valore preminente). Il legislatore disciplina alcune specifiche figure contrattuali che corrispondono ad esigenze economiche largamente diffuse e consolidate nel tempo (contratti tipici), ma anche altri schemi contrattuali non previsti dalla legge derivano dallevoluzione della pratica economica (contratti atipici, strumenti pi idonei per il raggiungimento di nuovi scopi): quando questi si diffondono e si stabilizzano nelluso il legislatore provvede a disciplinarli. Affinch esista un contratto necessaria la presenza di almeno 2 parti che manifestano volont, per parte si intende un centro di interessi che pu essere formato anche da pi persone o rappresentato da un terzo. Gli elementi essenziali del contratto sono:

accordo tra le parti, si realizza quando le parti (legalmente capaci di agire), spinte da interessi contrapposti, integrano in ununica decisione le loro volont che diventano complementari e correlate tra loro cosicch i contraenti concordano nel volere leffetto del contratto che realizza le loro esigenze. La volont negoziale pu essere espressa (si manifesta in 1 dichiarazione orale o scritta) o tacita (il soggetto senza fare alcuna dichiarazione svolge unattivit dalla quale si deduce la sua volont contrattuale), deve essere seria e avere un significato impegnativo; la causa la funzione economica e sociale che il contratto idoneo a realizzare. Essa prestabilita dalla legge nei contratti tipici e determinata dalle parti o dalla prassi commerciale nei contratti atipici. In mancanza di una causa voluta dalle parti il contratto non pu esistere e quindi nullo come nel caso in cui la causa sia illecita, cio contraria a norme imperativa poste a tutela dellinteresse pubblico, dellordine pubblico, del buon costume. La causa (funzione oggettiva dellatto) deve essere distinta dai motivi che possono aver indotto il soggetto a stipulare il contratto (impulsi, desideri, bisogni individuali che restano nella sfera personale del soggetto e non entrano a far parte del contratto); loggetto del contratto il bene, la prestazione o il diritto a cui si riferisce linteresse delle parti. Il contratto pu avere ad oggetto il trasferimento di una cosa, lesecuzione di una prestazione o anche un diritto verso terzi purch sia valutabile in moneta. Loggetto deve essere possibile (non vi sn impedimenti materiali o giuridici), lecito (conforme alla legge, allordine pubblico e al buon costume) e determinato (espressamente indicato nellatto con gli elementi essenziali che lo identificano); la forma il modo in cui si manifesta la volont delle parti. Nei contratti la forma libera quindi la volont pu essere esternata in qlc modo purch possa desumersi con sicurezza lesistenza dellaccordo. Losservanza di una determinata forma un requisito sl per alcuni contratti pena nullit (scrittura privata cio semplice documento firmato dalle parti in presenza di un notaio che attesta lidentit personale delle parti e lautenticit delle firme; atto pubblico per cui latto viene redatto con formalit + rigorose da un pubblico ufficiale che documenta le dichiarazioni delle parti). Oltre agli elementi essenziali le parti nella loro autonomia possono apporre ulteriori elementi per regolare il rapporto contrattuale secondo le loro esigenze, il caso degli elementi accidentali che una volta approvati dalle parti vengono a far parte dellaccordo e diventano anchessi vincolanti. Sono tre: 1. la condizione un avvenimento futuro e incerto da cui le parti fanno dipendere linizio o la cessazione degli effetti del contratto. Pu essere sospensiva (lefficacia del contratto rimane sospesa e viene subordinata allavverarsi dellevento previsto) o risolutiva (il contratto immediatamente efficace ma i suoi effetti verranno meno se si verificher levento previsto). Se la condizione si avvera gli effetti del contratto o la loro cessazione retroagiscono al tempo della stipulazione: se la condizione sospensiva il contratto si considera efficace fin dallorigine, se la condizione risolutiva il contratto si considera come mai avvenuto. La situazione di incertezza viene a cessare quando le parti acquistano la sicurezza che levento non potr in alcun modo avverarsi: se la condizione sospensiva diventa certo che gli effetti del contratto non potranno mai avverarsi e quindi come se nn fosse mai stato stipulato, se la condizione risolutiva sicuro che gli effetti non verranno meno e quindi i l rapporto tra le parti diventa stabile e definitivo. La condizione pu essere anche casuale (levento previsto pu dipendere dal caso o da fatti naturali o dalla volont di terzi) o potestativa (levento dipende dal comportamento di una delle parti per seri motivi). Se la condizione illecita cio contraria alla legge, allordine pubblico o al buon costume il contratto invalido. La condizione impossibile quando sin dal momento della conclusione dela contratto levento non realizzabile; 2. il termine il momento futuro e certo a cui viene ricollegata lefficacia del contratto. Il termine delimita nel tempo il rapporto tra le parti perch certo che esso sopraggiunger. Il termine iniziale quando gli effetti del contratto cominciano a prodursi alla scadenza del termine; finale quando tali effetti si producono subito ma cessano quando il termine scade. Pu essere indicato con una data (termine determinato) o con riferimento a un fatto che dovr accadere (termine indeterminato). 3. il modo una clausola con cui viene imposto un obbligo al beneficiario di un atto a titolo gratuito. Il modo non incide sugli effetti dellatto ma ne riduce il vantaggio economico. previsto per il contratto di donazione e nel testamento. Pu consistere in un obbligo di dare, di fare o di non fare. La persona gravata dal modo obbligata ad adempirvi entro i limiti del valore della cosa donata, se non adempie tenuta al risarcimento del danno nei confronti del terzo a cui vantaggio lobbligo era stato imposto.

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