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114 Le ultime parole di Didone | Encided.vn 651-671 | meroresimeni | «Dulces exuviae, dum fata deusque sinebat, accipite hanc animam meque his exsolvite curis. Vixi et quem dederat cursum Fortuna peregi, et nunc magna mei sub terras ibit imago. Urbem praeclaram statui, mea moenia vid ulta virum pocnas inimico a fratre recepi, felix, heu nimium felix, si litora tantum numquam Dardaniae tetigissent nostra carinae.» Dixit, et os impressa toro: «Moriemur inultae, sed moriamur> ait «sic, sic iuvat ire sub umbras; hauriat hunc oculis ignem crudelis ab alto Dardanus, et nostrae secum ferat omina mortis». Dixerat, atque illam media inter talia ferro conlapsam aspiciunt comites, ensemque cruore spumantem sparsasque manus. Ie clamor ad alta atria: concussam bacchatur Fama per urbem. Lamentis gemituque et ferineo ululatu tecta fremunt, resonat magnis plangoribus aether, non aliter quam si immissis ruat hostibus omnis 655, 665 propriamente, in quanto regina; moriamur ® cong, esortativo, [vv 651-654] Duleess. imago: exe: vocativo; propriamente sono le spoglie rote al nemicoe offerte agli di, qui si rata delle ami lasciate da Enea, Fagg in gran freta dal palazzo. « da. sinebat: prop. temporale. « hanc animam: & Vanima della stessa Didone. « xi: propriamente significa «Ho completato la vita e , proposizione ipotetica, protasi di un periodo ipetetico ddllireale, la cui apodosiérappresentata dalla precedente pro- posizione nominal li... x. vv. 659-662] Dixit... mortis: as. tore: os & acc, compl. di li- mitazione, detro “accusatvo alla greca, impresa & part. perf, nom. fernm. sing, con valore medio da imprimo, tov & dat: iI coserutto, poetico, si traduce liberamente in italiano con c«avendo premuto il volo sul guanciale». © Meriemur...me- riamur: lett. «Moriremo iavendicate, ma moriamo!», inulise # compl. pred. del sogg. Didone, che usa il plurals maietais 110 virciio « huuriat...Dardanus: «il Dardano crudele (orudelis Dardanus, ‘ovvero Enea) si gust con gli occhi questo fuoco dall'ato mare (ab alto, sore. mari)», hauriat & cong. esortativo, lett. «beva. + nastrac..mortis: «portion séi presagi della nostra morte», nel senso che la morte di Didone, per Enea, deve essere un presagio disventura, [vv. 663-665] Dixerat.. manus illam... manus: «le ancelle, men tre dice tali parole, vedono lei accasciata ela spada sporca ele mani intrise di sangue» il sogg,&comites (ovvero le ancelle sopraggiun- te insieme a Anna, mandata a chiamare dalla nutrice Barce) i predicatoaspiciunt regge tre compl. ogg. illam. Didone, enter. la spada su cui silasciacadere,¢ manus le mani di Didone, ciascuno accompagnato da un complemento predicativo,rspettivamente conlapsam, spumanters¢ sparsas; media inter talia, con anastrofe per inter media tala (verb), significa let. «fra ali parole». {vv 665-671] It. deorum: clamor: si trata delle urla delle donne che assistono al suicidio, concuscem... bem: «la Fama impazza perla cite atonita»; divinieh maligna che si incarica di spargerele ‘oe incontrollate (raffigurata come un mostro coperto di piume sotto ciascuna delle quali ha un occhio, un orecchio e una lingua), la Fama si era gid incaricata di diffondere la notiia dell'amore tra Didone ¢ Enea, « feta: lett, «tetti»,sineddoche per «cise, -«palazzi». « non. deorum: «non diversamente che se Cartagi- Scansionato con CamScanner 670 Carthago aut antiqua Tyros flammaeque furentes culmina perque hominum volvancur perque deorum. ne tutta o 'antica Tro crollssero, una volta entrati i nemici ese fame fabondes propaga pee imo dglivomin See te anmengrem doer ahonn ‘abming) © (pe le dior) deg di (peu [sae ubing| de. rum)»; non aliter quam si introduce due prop. comparative ipote- tiche, la prima ha come soggetto omnis Carthago © antiqua Tyros II testo e il contesto LEPILOGO DELLA TRAGEDIA I monologo finale svela efinitvamente quella dimensione tragica of Didone che fra in parta gia emersa dai collogui con la sorella Anna con Enea (» T11-T12). La regina, trovandos! di ronte ala pira sulla quale ha intenzione di sulcidersi, dimostra «di non essere pill in preda alla furia emorosa e di aver riacquistato le propre facotta razional. CCaratteristica degh eroi deta tragedia @ la condizione di accecamento, di obnubilamento delle facolta razional, nella quale essi commettono quel’-errore= (gr. amartia, fat. culpa) da cui poi si origina la katastrophé, termine {Greco che significa lett. «capovolgimento», @ che indica i ppassaggio da una situazione di sperata feito di suc- ‘cesso, alla rovina (passaggio in cui si consuma appun- 101l| destino del'eroe tragico). Successivamente all'ac- cecamento, perb, Feros vive sempre un fondamentale momento di presa gi coscienza: allora capisce di aver sbaglato, ma capisce anche di essere glunto a un punto tale da non poter pid tomare indietro, ragion per cui si awia alia rovina in piana lucicita. L'evoluzione del perso rnaggio di Didone nel corso del bro IV del'Eneide replica fedelmente questo schema. Terminato l'accecamento che sta alla base dela sua cule, Didone esamina fred- damente la situazione per valutare se esista la possibiita i evtare ia rovina, In questa prospettiva prende in con- siderazione tre eventualta: unis! in matrimonio con uno dei pretendenti prima disprezzati; seguir | Troiani come concubina di Enea, dal momento che come mogiie & stata rfutata; costringore il suo popolo a salpare insio- me ai Troian. Ciascuna di queste eventual, per®, com- orterebbe la percita del suo status di regina, owero la Condlzione che le veva assegnato il destino: per questo @ meglio la morte. La chiarezza con cui Didone vede ora la sua situazione, in opposizione alla condlzione di accecamento causato dalla passione amorosa in cui si trovava precedentemente, richiama appunto il momento in cui, nala tragedia, Meroe tragico prende pienamente ‘coscienza dela propria stuazione. La regina individua IL POETA DEI CAMP DEGLI ERO! LA TRAGEDIA D1 DIDONE (nom. secondo la dech. greca)e come predicato rua la seconda ha come soggetto flame furente come predicato vokuntur missis hastibus & abl. as eq per sineddoche, «dimore. Cartagine, sconvolta per il sucidio della regina, paragonata a na citth che crola in famme dopo essere stata invasa dai nemici, come accaduto a Troia. ER COMPRENDERE IL TESTO 1a sua cufpa: «Non 8 stata mantenuta la promessa allo Cceneri di Sicheos; tuttavia, dale parole di Didone emerge una visione det'accadiuto pit ampia @ complessa. [ES FELIX, HEU NIMIUM FELIX Grazie alla luciditd degh ul- tim istanti, Didone vede finalmente qual é stato i limite che, per errore, ha valicato. Aver fondato una nuova cit- 14 di cui ga aveva visto crescere la potenza (v. 655) @ aver vendicato il marito Sicheo (v. 656) dovevano essere soddisfazioni piti che suficienti per una donna mortale (felix, hey nimium felix, v. 657). La culpa di Didone, la sua amarta, @ stata i desiderare pit di quanto gid ave- va come regina di Cartagine. Avere anche la felcita co- riugale non rientrava nel suo destino. Dice infatt: -Non miu concesso vivere la vita priva di matrimonio, senza incorrere in una colpas. Come i veri personagg) tragici, Didone, senza rendersene conto, ha ottepassato i limite del proprio destino @ questo @ stato appunto il su err0- re, la sua culpa, Complice linconsapevole sorela Anna (Tu, soreta, vinta dale mie lacrime, tu per prima carichi me di mali tanto grandi @ mi consegni al nemico-), ha commesso un atto ai tracotanza (hybris), trasgredendo le legg) cosmiche @ divine @ awiandosi cosi ainevitabile catastrote. ‘TERRORE E PIETA PER UNA VITTIMA Tutlava, la rovina i Didone - -catastrofe- In senso etimologico, ossia «ca- Povolgimentos, in quanto la regina va incontro non alla Sperata feliita ma alla cisperazione - non @ facimen- te accettabie per il lettore modemo, né doveva esserlo per quolo antico. Didone, nfattl, 8 uno strumento nolo ‘mani di due dvinita senza scrupol, Venere, che vuole pproteggere Enea, © Giunone, che cerca di ritardame Yrarvo nel Lazio. Alcunl interrogati, quind, rmangono ‘rsott: i ettore pub essere contemporanearent cotto a -pietd+ (gr. dle0s) per la triste © sventurata regina, & Mn } Toa are ° > Scansionato con CamScanner ‘nonché da -terrore= (gr. phdbos) al pensiero della debo- 4ezza umana; e assistere alla calastrofe serza subime le immediate conseguenze pud condurre a quella forma di liberazione puriicatoria, la «catarsi+ (gr. ktharsis), di cui Atistotele parla a proposito della tragedia greca. Tutta- via, la domanda sulla ragione ultima della sventura uma- ‘na non trova risposta. In questo interrogativo che resta ‘aperto possiamo riconoscere epicureismo ai Virgilio, cche ritiene gli déi incuranti degli uomini e vera saggezza allontanare da sé le passioni tumultuose come amore. Didone, in ogni caso, resta vttima di un'ingiustizia: signi- ficativamente, la sua morte genera quella che in greco si Gifinisce una dt, ossia una colpa che si ripercuoterd sui iscondenti di Enea, i quali troveranno nel cartaginese Annibals I loro pil terrible nemico, quel «vendicatore- ‘che Didone auspica prima ai suicidarsi. LEZIOLOGIA DELLE GUERRE PUNICHE Vigiio pone la tragica storia di Didone come eziologia (ett. studio LEGGO E COMPRENDO 4.In che senso la lucida resa di coscienza da parte di Didone della ropria situazione pud essere ricondotta alla dimensione tragica det personaggio? ella causa-) delle guerre puniche, episodio cruciale del- la storia romana cui chiaramente si riferiscono le parole ;Pronunciate da Didone ai w. 621-629. Nel finale del bro IN, dunque, emerge il profondo legame tra il tormentato ‘amore di Didone ed Enea e Fintreccio epico del poem, che si propone ai illustrare le origini della strpe romana e hilluminare i senso dalle vicende storiche che ne hanno determinato la grandezza. Del resto, il torto subito dala regina va in qualche modo risarcito, se non sul piano {del destino individuate, aimeno su quello dela storia. Pur ‘senza venir meno al suo dovere, Enea avrebbe potuto essere meno duro con Didone; egi ha dunque commes- '50 una colpa destinata a ricadere sui suoi discendenti ‘Le guerre contro Cartagine, che metteranno a dura pro- va Roma @ la sua stessa soprawivenza, vengono cosi pproiettate sulo sfondo della laggenda, in una catena di dotori che non pprevede alcuna ricomposizione finale € cche si conciudera solo con la scomparsa definitiva di una delle due citt 2. Quali possibilta ven- ‘gono passate in rasse- {gna da Didone al fine oi 3.1n che senso si pud affermare che Didone si é resa colpevole di hybris? Gecidere quale compo, Cerca nelle parole di tamento assumere OPO Didone i riferiment alle Tabbandono da parte di fytyre quere fra Romani Enea? ‘e Cartaginesi. LAUTORE NEL TEMPO UN AUTORE POPOLARE? Sui muri di alcuni antichi edi fici di Pompei, di alte ctta romane e della stessa Roma non @ infrequente trovare graffi con citazionitratte dalle opere di Virgiio. Tali graffi, tutti databil alle prime fast della civil imperial, sono stati attentamente studiati, per capire che rapporto i fosse instaurato tra iettori e il testo virgiiano nei decenni successii ala morte del'au- tore. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, {a tal isorizioni non si ricava che Virgiio fosse un au- tore popolare, owero che le sue opere fossero entrate rnela coscienza collettiva dei Romani; si ricava soltanto ‘che era un autore i cui testi venivano studlati da chi fre- ‘quentava | corsi scolastici superior. La maggior parte {ele iscrizioni virgiiane,infatt,@ reaizzata con una grafia 112 viRciLio VIRGILIO SUI MURI corsiva ed elegante, caratteristica di chi ha unistruzione mecio-alta, ben cfferente dalla grafa pluttosto rozza di umerose alte iscrzioni, evidentemente realizzate da persone con un basso grado di afabetizzazione. Per al- tro, la maggior parte dele iscrizioni vigiiane semibrereb- be realizzata proprio da student, intenti a repiicare sui muri gi eserciz! ci sorittura scolasticl. Se consideriamo lo iscriionirinvenute sual edifci di Pompei, del Eneice compare per 17 votte iv. 1 del ito Le per 16 vote iv. 1 del ibeo I: sitratta delncipit di due pass! evidenterente assai presenti nel curriculum scolastico, cosi come com- ppaiono versi delle Bucoliche, anch’esse assai stuxkate a scuoia. Non compaiono invece sui muri di Poripel ke Georgicte, meno presenti nella pratica didattica. Scansionato con CamScanner

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