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POVERT E RICCHEZZA NEL MONDO

Gabriella Berloffa e Francesca Modena Universit di Trento


In collaborazione con Elisa Valer

Il 5% pi ricco della popolazione mondiale controlla un terzo del reddito mondiale

Il 5% pi ricco in due giorni genera un reddito pari a quello che il 5% pi povero genera in un anno.

Quali sono i paesi poveri?


Per identificare i paesi poveri: Confrontare i redditi pro-capite dei paesi; Confrontare la percentuale di individui/famiglie con reddito inferiore ad un certo valore soglia. Quattro gruppi di paesi a seconda del reddito pro-capite: i paesi ricchi i paesi a reddito medio i paesi poveri i paesi estremamente poveri.

Situazione nel 2003

paesi ricchi

paesi a reddito medio paesi poveri

paesi estremamente poveri

Fonte: Milanovic (2005)

Come si modificata nel tempo la composizione di questi gruppi?

Situazione nel 1960

paesi ricchi

paesi a reddito medio paesi poveri

paesi estremamente poveri

1960

2003

Stati africani con un reddito pro-capite nel 2000 inferiore al reddito procapite del 1980

Fonte: Milanovic (2005)

I mutamenti nei livelli di reddito pro-capite dei diversi paesi possono essere letti anche in termini di cambiamenti nella disuguaglianza tra paesi

differenze nei redditi pro-capite: la disuguaglianza fra paesi negli ultimi decenni aumentata.

occorre tener conto della popolazione

Disuguaglianza fra paesi 1950-2000:


0,7

Indice di Gini

0,6

Disuguaglianza fra paesi pesata per la popolazione

0,5

Disuguaglianza fra paesi non pesata


0,4 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000

Anno
Fonte: Milanovic (2005)

Disuguaglianza allinterno dei paesi

Cosa successo invece allinterno dei diversi paesi? Numerosi studi mostrano che la disuguaglianza allinterno dei paesi cresciuta negli ultimi due decenni (USA, GB, Cina, India)

In alcuni paesi, pur essendo migliorata la condizione delle fasce pi povere della popolazione, la disuguaglianza aumentata perch sono aumentati in misura maggiore i redditi dei ricchi. In altri paesi, come ad es. la Nigeria, non solo il reddito delle fasce pi povere non aumentato, ma sembra aumentato significativamente il numero dei poveri. Vediamo perci ora pi in dettaglio come si sta evolvendo la situazione delle famiglie e degli individui che allinterno dei diversi paesi vengono considerati poveri.

Che cos la povert?

Definire cosa sia la povert non facile; come sottolineato da un cittadino del Ghana, per sapere cosa sia la povert bisogna averla sperimentata.

"Poverty is like heat; you cannot see it; you can only feel it; so to know poverty you have to go through it." Adaboya, Ghana.

Come si misura?
Per misurare questo fenomeno occorre utilizzare indicatori di diversa natura: Indicatori economici (reddito, consumo, ecc.) Indicatori sociali (salute, istruzione, servizi di base per la casa) Indicatori della situazione di rischio (vulnerabilit) e del livello di accesso alla societ e alla vita politica

Indicatori economici:
Valore soglia di reddito o consumi per identificare i poveri = linea di povert. Linea di povert per individui estremamente poveri: un dollaro al giorno. Stime della banca mondiale: nel 2001, pi di un miliardo di poveri distribuiti in varie regioni del mondo.

17 m.

7.1 m. 271.3 m. 431.1 m. 49.8 m. 312.7 m.

3.6%

2.4% 31.3% 9.5% 46.4%

14.9%

Nel tempo, il numero dei poveri diminuito

Milioni di persone che vivono con meno di $1 al giorno


1600 1500 1400 milioni 1300 1200 1100 1000 1981 1984 1987 1990 1993 1996 1999 2001

- 392,8 milioni

Fonte: Chen e Ravallion (2004)

Anche in termini percentuali:


Percentuale di persone che vive con meno di $1 al giorno
45 40 35 % 30 25 20 15 1981 1984 1987 1990 1993 1996 1999 2001

Fonte: Chen e Ravallion (2004)

Persistono grandi differenze regionali


Numero di poveri per regione
1600 1400 1200
m ilioni

+54.6% -66.0% +91.1% -9.2%


1984 1987 1990 1993 1996 1999 2001

1000 800 600 400 200 0 1981

Resto del mondo


Asia Orientale
Africa Sub-Sahariana
Asia Meridionale

Fonte: Chen e Ravallion (2004)

Anche in termini percentuali:

Percentuale di persone che vive con meno di $1 al giorno per regione


70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0
57,7 51,5 46,4 41,6 31,3 14,9 4,8 5,7

1981 2001

Asia Orientale

Asia Meridionale

Africa SubSahariana

Resto del mondo

Fonte: Chen e Ravallion (2004)

La linea di povert

Problemi con la scelta della linea di povert: - tecnici - di natura sostanziale. Problemi tecnici (Bhalla): tasso di inflazione internazionale dal 1985 al 1993, 8% o 30%? Se il tasso di inflazione fosse stato del 30%, il numero dei poveri tenderebbe ad essere sottostimato nel tempo.

Problemi di natura sostanziale: cambiamenti nel livello di reddito minimo per soddisfare le necessit di base. Proposta: linea di povert di 2$ al giorno.

Diverse linee di povert:

Milioni di persone che vivono con meno di $2 e $1 al giorno


3000 2800 2600 2400 2200 2000 1800 1600 1400 1200 1000 1981 1984 1987 1990 1993 1996 1999 2001

milioni

+ 285.4 milioni
$1 al giorno $2 al giorno

Fonte: Chen e Ravallion (2004)

In termini percentuali:

Percentuale di persone che vive con meno di $1 e $2 al giorno


80 70 60 50 % 40 30 20 10 0 1981 1984 1987 1990 1993 1996 1999 2001

$1 al giorno $2 al giorno

Fonte: Chen e Ravallion (2004)

Altri problemi di misurazione:


fonti statistiche metodi di stima

Secondo alcuni autori (Sala-i-Martin, Bhalla), le stime della Banca Mondiale sarebbero troppo pessimistiche: il numero dei poveri sarebbe decisamente minore e la riduzione della povert nel tempo pi marcata

In sintesi:
1. Negli ultimi ventanni il mondo , nel complesso, diventato pi ricco. 2. La disuguaglianza fra paesi (pesata per la popolazione) diminuita. 3. La disuguaglianza allinterno dei paesi leggermente aumentata. 4. La povert estrema diminuita, ma non in tutti i paesi e non con la stessa intensit. 5. LAfrica rimane estremamente povera e con uneconomia stagnante.

LA POVERTA IN ITALIA

La povert relativa.

Le persone hanno bisogno di consumare beni e servizi diversi per partecipare alla vita della societ a seconda del paese in cui vivono. Nei paesi sviluppati: linea di povert riferita al reddito medio del paese povert relativa.

Linee di povert 2004


(euro al mese)

4 componenti: Spesa per consumi: 1500 euro Reddito: 1626 euro

2 componenti: Spesa per consumi: 920 euro Reddito: 997 euro

1 componente: Spesa per consumi: 552 euro Reddito: 598 euro

Famiglie povere: 2.674.000 (11,7% delle famiglie residenti) (13,8% se calcolato in base al reddito) Persone povere: 7.588.000 (13,2% della popolazione)

Chi sono i poveri nel nostro paese?


Le famiglie numerose: Tassi di povert per tipologia di famiglia 1 comp.: 9,4% 2-3 comp.: 10,8 - 10,1% 4 comp.: 14,5% 5 o + comp.: 23,9%

Le famiglie in cui il capo-famiglia meno istruito: Tassi di povert per tipologia di famiglia

Elementari o meno: 19,3% Media inferiore: 12,3% Medie Superiori e oltre: 4,6%

Le famiglie in cui il capo-famiglia anziano: Tassi di povert per tipologia di famiglia

Fino a 34 anni: 9,7% 35-44 anni: 11,4% 45-54 anni: 9,3% 55-64 anni: 9,3% 65 anni e oltre: 15,1%

Le famiglie in cui il capo-famiglia in cerca di occupazione o ritirato dal lavoro: Tassi di povert per tipologia di famiglia In cerca di occup.: 28,9% Lav. dipendente: 9,3% Lav. autonomo: 7,5% Ritirato dal lavoro: 11,7%

Le famiglie che vivono nel sud e nelle isole: 4,7% 7,3%

25%

Esistono differenze di prezzo significative tra le diverse aree del paese. Se si tiene conto di tali differenze, la povert si riduce al sud e nelle isole e aumenta al nord, senza per annullare le differenze (Declich e Polin, 2005).

Landamento della povert nel tempo.

Tassi di povert relativa - Italia


15 14 13 12 % 11 10 9 8 1997 1998 1999 2000 Famiglie 2001 2002 2003 2004

Individui

Fonte: Istat (2005)

Ci sono per alcuni fattori che stanno lentamente modificando la composizione sociale delle famiglie a basso reddito: - dinamiche degli affitti; - dinamiche delle diverse tipologie di reddito (da lavoro autonomo, da lavoro dipendente e da pensione); - variabilit dei redditi.

Le dinamiche degli affitti.


Affitti pagati: del 58,1% dal 1989 al 2004. Quota della spesa per affitto sul reddito disponibile: 1989: 10,4% 2004: 18,7% Quota di famiglie con casa in affitto: 1989: 27,4% 2004: 21,3% La quota di famiglie con abitazione in affitto maggiore nelle famiglie pi giovani (30,3% 30-40 anni, 15,9% 60-70 anni)

Le dinamiche dei redditi:


redditi da lavoro dipendente.

Redditi individuali da lavoro dipendente

-12%
1500 1400 euro mensili 1300 1200 1100 1000 900 800 1989 1991 1993 1995 1998 2000 2002 2004 media mediana

Fonte: Elaborazioni proprie su dati Banca dItalia

Le dinamiche dei redditi:


redditi da pensione.

+15%
1100 1000 euro mensili 900 800 700 600 500

Redditi individuali da pensione prezzi 2003

media mediana

1989 1991 1993 1995 1998 2000 2002 2004

Fonte: Elaborazioni proprie su dati Banca dItalia

La composizione delle famiglie povere:


occupazione del capofamiglia.
Famiglie a basso reddito per condizione occupazionale del capofamiglia
% sul tot. delle famiglie povere
45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Impiegato, quadro intermedio, insegnante Operaio, apprendista, commesso Lavoratore autonomo Pensionato Altro non occupato

1989 1995 2004

Fonte: Elaborazioni proprie su dati Banca dItalia

La composizione delle famiglie povere: et del capofamiglia.


Famiglie a basso reddito per et del capofamiglia
30 % sul tot. delle famiglie povere 25 20 1989 15 10 5 0 < 35 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-64 anni 65 e oltre 1995 2004

Fonte: Elaborazioni proprie su dati Banca dItalia

In sintesi:
Negli anni 90: aumento degli affitti e diverse dinamiche dei redditi individuali a seconda della tipologia di reddito. Le famiglie giovani hanno risentito sia dellaumento degli affitti che della riduzione dei redditi da lavoro, mentre quelle anziane hanno beneficiato dellaumento dei redditi da pensione. Lincidenza delle famiglie giovani sul totale delle famiglie povere aumentata nel tempo, mentre diminuita quella delle famiglie anziane. NB: Queste variazioni si sono compensate tra loro e non hanno modificato lincidenza complessiva della povert.

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