Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1779 2001 en
1779 2001 en
pdf
UNI EN 1779:2001 - 30-04-2001 - Prove non distruttive - Ricerca delle perdite - Criterio per la selezione del metodo e della tecnica - Non-destructive testing - Leak testing - Criteria for method and technique
TITOLO ITALIANO Prove non distruttive - Ricerca delle perdite - Criterio per la selezione del metodo e
della tecnica
TITOLO INGLESE Non-destructive testing - Leak testing - Criteria for method and technique selection
SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
1779 (edizione agosto 1999). La norma descrive i criteri per la selezione dei metodi e
delle tecniche più adatti per stabilire la tenuta per mezzo della rivelazione o della
misurazione di una perdita gassosa.
LINGUA Italiano
PAGINE 14
PREZZO NON SOCI 36,00
PREZZO SOCI 18,00
Prove non distruttive
NORMA ITALIANA Ricerca delle perdite UNI EN 1779
Criterio per la selezione del metodo e della tecnica
APRILE 2001
Non-destructive testing
Leak testing
Criteria for method and technique selection
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma descrive i criteri per la selezione dei metodi e delle tecniche più
adatti per stabilire la tenuta per mezzo della rivelazione o della misura-
zione di una perdita gassosa.
RELAZIONI NAZIONALI
RICONFERMA
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 DEFINIZIONI 1
5 UNITÀ 1
6 REQUISITI DI TENUTA 1
AGOSTO 1999
Non-destructive testing
EUROPEAN STANDARD Leak testing
Criteria for method and technique selection
Essais non destructifs
NORME EUROPÉENNE Contrôle d’étanchéité
Critères de choix de la méthode et de la technique
Zerstörungsfreie Prüfung
EUROPÄISCHE NORM Dichtheitsprüfung
Kriterien zur Auswahl von Prüfmethoden und -verfahren
DESCRITTORI
ICS 19.100
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche
o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presen-
te norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizio-
ne della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 473 Qualification and certification of NDT personnel - General principles
[Qualifica e certificazione del personale addetto alle prove non di-
struttive - Principi generali]
EN 1330-8 Non-destructive testing - Terminology - Terms used in leak tightness
testing [Prove non distruttive - Terminologia - Termini utilizzati nelle
prove di tenuta]
3 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma, si applicano le definizioni date nella EN 1330-8.
5 UNITÀ
Il flusso di perdita viene definito come il flusso-pV di un determinato fluido che attraversa
un meato in condizioni determinate. Si esprime in Pascal metri cubi per secondo.
In precedenza il flusso di perdita si esprimeva in diverse unità riportate nell'appendice B
(informativa).
6 REQUISITI DI TENUTA
La tenuta di un oggetto viene solitamente determinata misurando il flusso di perdita di gas.
La tenuta è comunemente descritta come il flusso di un fluido che penetra o esce da un
oggetto in prova. Per un gas, la tenuta può essere indicata in modo adeguato dalla varia-
zione della pressione nel tempo, in determinate condizioni.
Tuttavia, ai fini del controllo, per esempio per la redazione di specifiche e procedure, la te-
nuta si deve esprimere come il flusso di perdita in unità di gas passante (Pa ⋅ m3/s) per un
determinato gas ad una data temperatura in condizioni di pressione specificate.
Un tasso di perdita uguale a zero non si deve mai porre in specifica. Il valore di tenuta ri-
chiesta deve essere in relazione alla funzione dell'oggetto preso in considerazione.
∆p1 = pB – pA
1 1
- Flusso viscoso-laminare
2 2
(pB – pA ) ∆p2 p2
2 2
q 2 = q 1 ---------------------------
- = q 1 ---------- ------
2
(pB – pA )
2 ∆p1 p
1
1 1
o, approssimativamente
T
q T = q T × ------1-
2 1 T2
dove:
T1 e T2 sono le diverse temperature, espresse in Kelvin;
qT e qT sono i tassi di perdita associati a T1 e T2, espressi in Pa · m3/s;
2 1
- Flusso viscoso-laminare
ηG
q G = q G × --------1-
2 1 ηG
2
dove:
qG e qG sono i tassi di perdita associati ai gas G1 e G2, espressi in Pa · m3/s;
1 2
MG e MG sono le masse molari dei gas G1 e G2, espresse in kilogrammi per mole;
1 2
8.3.2 Per molte tecniche sono richieste aperture e facilità di accesso alla superficie, per esem-
pio nel caso in cui il gas tracciante viene applicato su un lato della parete dell'oggetto, e
la rilevazione viene effettuata nel lato opposto. Una superficie deve perciò essere priva di
ostacoli che possono rendere difficile la scansione o mascherare una perdita. È necessa-
rio disporre di un'apertura per inserire nell'oggetto il gas tracciante o per collegare il volume
interno alla linea del vuoto e al rilevatore. Se prima della chiusura l'oggetto è stato riempito
con un gas, che può essere utilizzato come gas tracciante, oppure se il controllo viene ef-
fettuato per pressurizzazione-aspirazione (bombing) le aperture non sono necessarie.
8.3.3 Per generare il passaggio di un fluido attraverso una perdita è indispensabile creare una
differenza di pressione. L’oggetto in prova deve resistere a tale differenza di pressione se
esso è un’apparecchiatura a pressione. Se l’oggetto non è un’apparecchiatura a pressio-
ne, la pressurizzazione è consentita solo dopo aver ottenuto garanzia che l’oggetto è stato
progettato per poter sopportare tale differenza di pressione.
L’oggetto deve essere progettato in modo che non possa alterarsi in modo irreversibile du-
rante la prova, né tale prova deve risultare pericolosa per l’operatore.
8.3.4 ll vuoto o il fluido di prova devono essere compatibili con i materiali che costituiscono l’oggetto.
Nota 1 Le prove sotto vuoto possono essere influenzate dalla presenza di alcuni materiali, quali i materiali porosi ed
i composti organici (plastica, gomma, lubrificanti, ecc.).
Nota 2 Alcuni gas traccianti non sono compatibili con alcuni materiali e possono verificarsi dei problemi dovuti alla
corrosione, all’adsorbimento o alla permeazione. Per esempio:
1) i gas alogeni (ad eccezione dell’esafluoruro di zolfo-SF6) non possono essere utilizzati per il controllo
delle leghe di nichel e d’acciaio inossidabile;
2) l’ammoniaca non è compatibile con il rame o le leghe di rame;
3) l’elio o l’idrogeno possono comportare dei problemi con alcuni elastomeri/polimeri in quanto la permea-
zione può essere rilevante.
Nota 3 Anche la finitura della superficie può restringere il campo di applicazione di alcune tecniche o influenzare i
loro risultati; come per esempio, difficoltà nel creare il vuoto, tenuta non adeguata delle guarnizioni nelle ap-
plicazioni con scatole da vuoto, indicazioni erronee (controllo con le bolle), ecc.
8.4.1 Per aumentare la sensibilità alla prova, o diminuire i rischi o l’inquinamento, si utilizza ge-
neralmente un fluido di prova diverso dal fluido di utilizzo. Si deve tenere conto della diffe-
renza tra le proprietà dei fluidi per evitare risultati errati dovuti a fenomeni chimici o fisici
(vedere la compatibilità dei materiali) e, se richiesto, per valutare la perdita reale in condi-
zioni di utilizzo.
8.4.3 Per comodità, la prova viene solitamente effettuata a temperatura ambiente. Tuttavia,
l’espansione termica dovuta alla differenza di temperatura può provocare sollecitazioni e
deformazione geometrica. Questo può alterare le dimensioni del percorso di perdita e, di
conseguenza, il valore del tasso di perdita, ma ciò può verificarsi solamente durante i pe-
riodi di variazione della temperatura. Tali variazioni devono essere tenute in considerazio-
ne durante la valutazione dei risultati.
Durante le prove mediante variazione della pressione, in alcuni casi, possono prodursi
gradienti di temperatura, non noti e variabili, all’interno di oggetti di prova voluminosi o tra
le diverse parti di un sistema. Tali variazioni, che possono invalidare i risultati della prova,
devono essere tenute in considerazione.
8.4.4 Una prova può essere effettuata su componenti, su parti di un oggetto o su un oggetto
completo. I controlli su parti di un oggetto possono evitare costose riparazioni in fasi più
avanzate di lavorazione. In questo caso è possibile migliorare la sensibilità alla prova uti-
lizzando delle tenute provvisorie o aumentando la tenuta delle guarnizioni per mezzo di
tappi o saldature.
Se l’oggetto in prova fa parte di un impianto completo, l’oggetto stesso deve essere isolato con
delle chiusure.
Nota Se ciò non è possibile, si dovrebbero misurare i tassi di perdita dei punti di giunzione alla pressione di prova
e sottrarle dalla perdita totale dell’oggetto.
Tecnica del vuoto In genere elio Si crea il vuoto nell’oggetto e lo si Spettrometro di massa Gli oggetti devono sop- He: Misurazione La misurazione quantitativa
APPENDICE
(globale) collega al misuratore. L’oggetto per la misurazione di portare la riduzione di 10-10 Pa ⋅ m3/s è possibile se è nota la con-
A.1 viene posto in una camera che perdite oppure spettro- pressione interna. centrazione del gas trac-
prospetto A.1
contiene il gas tracciante o com- metro di massa per ciante nella camera.
pletamente immerso nello stesso. l’analisi dei gas residui.
Tecnica del vuoto Come A.1 Si crea il vuoto nell’oggetto e lo si col- Come A.1 Come A.1 Come A.1 Misurazione La precisione dipende dalla
(parziale) lega al misuratore. Le aree indagate conoscenza della concen-
A.2 vengono coperte con una copertura a trazione del gas tracciante
tenuta di gas riempita con il gas trac- nel contenitore.
ciante. È possibile non individuare
UNI EN 1779:2001
alcune perdite.
Tecnica del vuoto Come A.1 Si crea il vuoto nell’oggetto e lo si Come A.1 Come A.1 10-7 Pa ⋅ m3/s Localizzazione È possibile non individuare
© UNI
lato opposto superficie dell’oggetto in prova e dell’oggetto devono parete aperta.
B.2.2 l’altro lato viene spruzzato con il essere accessibili.
Caratteristiche specifiche dei metodi di ricerca delle perdite - Metodo con gas tracciante
gas tracciante.
A CARATTERISTICHE SPECIFICHE DEI METODI DI RICERCA DELLE PERDITE
Pagina 9
Tecnica Gas di prova Principio Apparecchiatura Limitazioni per Perdita Applicabilità Note
l’oggetto in prova minima
rilevabile1)
UNI EN 1779:2001
zione: tale aumento sarà misurato
con rilevatore del gas tracciante
dopo un periodo di accumulo.
Prova di annusamento Elio, gas alo- L’oggetto in prova viene messo in Misuratore per gas trac- Come B.3 10-7 Pa ⋅ m3/s Localizzazione La sensibilità dipende in
B.4 geno pressione con il gas tracciante. Il ciante con sonda di rile- modo rilevante dalla distanza
gas che fuoriesce dalle perdite vamento. tra la punta della sonda e
viene misurato utilizzando un l’oggetto e dalla velocità di
sonda di rilevamento. scansione.
I risultati dipendono dall’ope-
ratore.
Prova di pressurizzazione- In genere elio L’oggetto in prova viene posto in Camera per pressuriz- L’oggetto deve sop- da 10-9 Pa ⋅ m3/s Misurazione È possibile non individuare
© UNI
nella camera attraverso la perdita.
1) Valori solitamente ottenuti in condizioni industriali.
Pagina 10
prospetto A.2
Tecnica Gas di prova Principio Apparecchiatura Limitazioni per Perdita minima Applicabilità Note
l’oggetto in prova rilevabile1)
Controllo delle bolle (per In genere aria L’oggetto pressurizzato è completa- Apparecchiatura per la Come B.3 10-4 Pa ⋅ m3/s Localizzazione La misurazione è possibile
immersione) mente immerso nel liquido di prova; pressurizzazione. con un dispositivo per la rac-
UNI EN 1779:2001
C.1 le perdite si evidenziano con la for- Vasca riempita con il colta delle bolle.
mazione di bolle. liquido di prova.
Controllo delle bolle (con In genere aria La superficie esterna dell’oggetto Come C.1 Come B.3 10-4 Pa ⋅ m3/s Localizzazione I risultati dipendono dall’ope-
applicazione di un liquido) viene ricoperata da un’appropriato ratore.
C.2 agente tensioattivo. Si aumenta la
pressione all’esterno dell’oggetto; le
perdite si evidenziano con la forma-
zione di schiuma.
Controllo delle bolle con In genere aria La superficie esterna dell’oggetto Scatola a vuoto ade- 10-3 Pa ⋅ m3/s Localizzazione Possibilità di effettuare un
scatola a vuoto. viene ricoperta con un liquido o una guata provvista di controllo su:
Prova con caduta di pres- Aria o un altro L’oggetto è messo in pressione e Apparecchiatura per la Come B.3 10-5 Pa ⋅ m3/s in Misurazione La sensibilità della prova dipende
sione gas non con- sigillato. pressurizzazione. funzione del dalle variazioni delle condizioni di
D.1 densabile Si misura la caduta di pressione Apparecchi per la misu- volume dell’og- prova e dalla forma e comples-
totale in un determinato intervallo di razione del tempo, della getto, della du- sità dell’oggetto (o sistema). I
tempo. pressione e dell’umidità. rata della prova risultati sono fortemente influen-
Dispositivi di protezione e dell’apparec- zati dai gradienti di temperatura
contro le sovrapressioni. chiatura all’interno dell’oggetto(sistema).
© UNI
Il gas fuoriesce dall’oggetto
1) Valori solitamente ottenuti in condizioni industriali.
Pagina 11
UNI EN 1779:2001
Tecnica Gas di prova Principio Apparecchiatura Limitazioni per Perdita minima Applicabilità Note
l’oggetto in prova rilevabile1)
continua dalla pagina precedente
Il gas penetra nell’oggetto
Prova con aumento di Aria Si crea il vuoto e si chiude ermetica- Pompa per il vuoto. Gli oggetti devono Come D.1 Misurazione Deve essere considerato il
pressione mente l’oggetto in prova. Apparecchi per la misu- sopportare la ridu- degassamento.
D.2 Si misura l’aumento di pressione razione del tempo, della zione della pressione
totale in un determinato intervallo di temperatura e della interna.
tempo. pressione.
Prova con variazione di Aria o un altro L’oggetto in prova viene messo in Apparecchiatura di pres- Gli oggetti devono 10-6 Pa ⋅ m3/s in Misurazione Come D.1
pressione (variazione di gas non con- pressione e posto in una camera surizzazione-aspirazione. poter resistere alla funzione del
pressione nella campana). densabile rigida. Le perdite sono misurate in Apparecchiatura di moni- pressione e al vuoto. volume della ca-
Il gas penetra o fuoriesce dall’oggetto
D.3 termini di variazione di pressione toraggio della pressione mera, della du-
nella camera. e del tempo. Camera rata della prova
rigida. Dispositivo di pro- e dell’apparec-
tezione contro le sovra- chiatura.
pressioni del trasduttore
di pressione.
Misurazione del flusso Aria Si provoca una differenza di pressione Apparecchiatura di pres- 10-4 Pa ⋅ m3/s Misurazione È possibile misurare le perdite
D.4 attraverso le due pareti dell’oggetto. Si surizzazione-aspirazione. di un oggetto deformabile.
© UNI
prospetto B.1
Y Pa · m3/s mbar · l/s Pa · l/s torr · l/s lusec µ · ft3/s atm · ft3/min std cm3/s molecole/s moli/s
X oppure (micron l s-1) (micron ft3 s-1) oppure
bar ⋅ cm3/s ft3 (NTP)/min
Pa · m3/s 1 10 1 × 103 7,5 7,5 × 103 2,65 × 102 2,097 × 10-2 9,87 2,651 × 1020 4,403 × 10-4
UNI EN 1779:2001
mbar · l/s oppure 1 × 10-1 1 1 × 102 7,5 × 10-1 7,5 × 102 2,65 × 101 2,097 × 10-3 9,87 × 10-1 2,651 × 1019 4,403 × 10-5
bar · cm3/s
Pa · l/s 1 × 10-3 1 × 10-2 1 7,5 × 10-3 7,5 2,65 × 10-1 2,097 × 10-5 9,87 × 10-3 2,651 × 1017 4,403 × 10-7
torr · l/s 1,33 × 10-1 1,333 1,33 × 102 1 1 × 103 3,53 × 101 2,795 × 10-3 1,316 3,535 × 1019 5,87 × 10-5
lusec 1,33 × 10-4 1,33 × 10-3 1,33 × 10-1 1 × 10-3 1 3,53 × 10-2 2,795 × 10-6 1,32 × 10-3 3,535 × 1016 5,87 × 10-8
µ · ft3/s 3,76 × 10-3 3,76 × 10-2 3,76 2,83 × 10-2 2,83 × 101 1 7,92 × 10-5 3,71 × 10-2 1,001 × 1018 1,662 × 10-6
atm · ft3/min 4,78 × 101 4,78 × 102 4,78 × 104 3,58 × 102 3,58 × 105 1,267 × 104 1 4,72 × 102 1,268 × 1022 2,105 × 10-2
oppure
ft3 (NTP)/min
std cm3/s 1,013 × 10-1 1,013 1,013 × 102 7,6 × 10-1 7,6 × 102 2,67 × 101 2,12 × 10-3 1 2,687 × 1019 4,461 × 10-5
molecole/s 3,77 × 10-21 3,77 × 10-20 3,77 × 10-18 2,83 × 10-20 2,83 × 10-17 9,99 × 10-19 7,88 × 10-23 3,72 × 10-20 1 1,66 × 10-24
moli/s 2,271 × 103 2,271 × 104 2,271 × 106 1,703 × 104 1,703 × 107 6,016 × 105 4,749 × 101 2,24 × 104 6,022 × 1023 1
Nota - La formula seguente può essere utilizzata nelle conversioni dal flusso-pV al flusso massivo, per un determinato gas:
Fattori di conversione (n) per unità di flusso di perdita (1 X = nY)
qM = qpV x M/RT
dove:
qM è il flusso massivo, espresso in kilogrammi al secondo;
M è la massa molare, espressa in kilogrammi per mole;
B FATTORI DI CONVERSIONE PER UNITÀ DI FLUSSO DI PERDITA
© UNI
Pagina 13
APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI
(informativa) ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE
La presente norma europea è stata elaborata nell’ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall’Associazione Europea del Libero Scambio ed è di sup-
porto ai requisiti essenziali della Direttiva UE 97/23/CEE del 29 maggio 1997.
La conformità ai testi descritti nella presente norma rappresenta, per i costruttori di apparec-
chiature a pressione, uno dei modi possibili di dimostrare che le apparecchiature sono con-
formi ai seguenti requisiti essenziali o disposizioni della Direttiva Europea in questione.
prospetto ZA.1 Corrispondenza tra la presente norma europea e la Direttiva Europea sulle apparecchiature a pres-
sione (PED)