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Sommari / Abstracts G. BrUGNOTTO, Il Codex del 1917: la scelta della codificazione per la riforma della Chiesa, pp. 151-167 In occasione del primo centenario della promulgazione del Codex iuris canonici si esamina la scelta ecclesiale di adottare la codificazione in sen- so moderno. Essa viene letta nel contesto storico delle riforme pastorali operate durante il pontificato di Pio X, con peculiare attenzione alla figura di Pietro Gasparri. In conclusione si richiamano i presupposti ideologici del principio di codificazione moderna per riconoscere come abbiano corrisposto ad un preciso momento storico della Chiesa e con quali dispositivi i codificatori abbiano posto in atto dei “correttivi” per evitare una degenerazione positivista della normativa canonica. On the occasion of the first centenary of the promulgation of the Codex iuris can- onici, the author examines the ecclesial choice of adopting codification in a modern sense. This is viewed in the historical context of the pastoral reforms operated dur- ing the pontificate of Pius X, with special attention to the figure of Pietro Gasparri. In conclusion, the ideological premises of the principle of modern codification are recalled in order to make out how they have contributed to a specific historical mo- ment of the Church and spot which dispositions were put in place by the codifiers as “corrective measures” so as to avoid a positivist degeneration of canon law. G.P. MonTINI, La ragione del Codice, pp. 168-177 LA. rileva nella letteratura l'insistenza sulle conseguenze, spesso nega- tive e inconsapevoli, che la codificazione piano-benedettina ha compor- tato e va, pertanto, alla ricerca del principio formale della codificazione, che possa giustificarla in forma universale, pur mantenendo ovviamente ogni codificazione pregi e difetti. LA. crede di rinvenire traccia del prin- cipio forma della codificazione nel prescritto del can. 17 che obliga ad interpretare secondo il significato delle parole considerato «in textu et 148 Sommari / Abstracts contextu»: ora il codice @ precisamente un contesto sufficientemente elaborato e sistematico per contribuire ad una interpretazione esatta di ogni singolo canone. The author examines from literature the insistence on consequences, more often negative and unaware, which the Pius-Benedictine codification has entailed and seeks to find, therefore, the formal principle of codification, which could. justify it in @ universal form, notwithstanding every codification maintains its strengths and weaknesses. The author considers to find trace of the principle template of codi- fication in the prescripts of can. 17 which obliges all to interpret according to the meaning of the words considered «in textu et contextu»: the Code, then, is precisely 4 sufficiently elaborated and systematic context to contribute to an exact interpre~ tation of every single canon. M. RIVELLA, Basta un Codice alla Chiesa? Interpretazioni, integrazioni e sviluppi dopo il 1983, pp. 178-187 I Codice del 1983 ha sostanzialmente retto alla sfida del tempo, supe- rando le obiezioni di quanti lo giudicavano strutturalmente inadeguato a trasporre in maniera fedele ed efficace l’ecclesiologia del Vaticano II. Il contributo ripercorre gli ulteriori interventi normativi intercorsi nel periodo successivo alla sua promulgazione: le interpretazioni autentiche, le dichiarazioni ¢ le note esplicative del Pontificio consiglio per i testi legislativi; le integrazioni e le modifiche al testo codiciale; le leggi uni- versali in certo modo complementari al Codice stesso. Si accenna poi alla singolare tecnica adottata nel processo di riforma della Curia Romana e siindicano alcune questioni meritevoli di ulteriore approfondimento e di specifici provvedimenti normativi The 1983 Code has substantially resisted the challenge of time, overcoming the objections of those who have judged it structurally inadequate to transpose in a faithful and efficient manner the ecclesiology of Vatican Il. The contribution traces the ulterior normative interventions accomplished in the period following its prom- ulgation: the authentic interpretations, the declarations and explanatory notes of the Pontifical Council for Legislative Texts; the integration and changes to the text of the Code; universal laws that in a certain way were complementary to the Code. There is also mention of the most singular technique adopted in the process of the Reform of the Roman Curia and of some other issues that deserve further profound analysis and of specific normative dispositions, Sommari / Abstracts 449 C.R.M. REDAELLI, Il Codice e la Chiesa: attualita e futuro di una relazione, pp. 188-208 Il Codice del 1917 é stato sostituito dal Codice del 1983 cui si affiancato nel 1990 il Codice per le Chiese orientali. Esiste quindi ancora oggi nella Chiesa lo strumento “Codice” che é tutt’altro che superato. L’articolo studia quattro relazioni che lo definiscono. Anzitutto con la Chiesa, facendo riferimento in particolare al magistero di Giovanni Paolo II e agli ultimi sviluppi della ecclesiologia. Un secondo rapporto indicato & quello, ambivalente, con la pastorale: ambivalente perché da una parte la pastorale pare rifiutare o limitare il diritto, dall’altra lo reclama. Una terza relazione € quella con l’attuale contesto culturale caratterizzato dall’antigiuridismo e dall’antiautoritarismo. Infine — ed @ una prospettiva che apre a possibili scenari futuri-— viene evidenziato il tema dell’incultu- razione, riferito non solo ai contenuti propri di ogni realta, ma al modo diverso di comprendere il giuridico che ogni cultura ha. Una modalita in cui in qualche modo la Chiesa deve incarnarsi anche comprendendo in forme nuove e diversificate la sua dimensione giuridica. The 1917 Code has been substituted by the 1983 Code to which also accompanied in 1990 the Code for the Eastern Churches. There exists therefore still today in the Church the instrument “Code” which is anything but superseded. The article studies four relationships that define it. Firstly, with the Church, by referring particularly to the magisterium of John Paul II and to the last developments on ecclesiology. A second discussed relationship is the ambivalent one with pastoral activity: ambivalent because on one hand pastoral activity seems to refuse or limit law, on the other hand because it reclaims law. A third relationship is that with the current cultural context, characterized by anti-juridicalism and anti-authori- tarism. Lastly — and this perspective opens also to future possible scenarios — there is highlighted the topic of enculturation, understood not only in the sense of specific contents of every reality, but as a different way to understand the juridical which pertains to every culture. This is a manner in which to some extent the Church needs to become incarnate by also understanding new and diversified forms of its own juridical dimension. F. FRANCHETTO, II vicario giudiziale aggiunto (can. 1420 § 3), pp. 209-221 Dopo aver presentato alcune caratteristiche dell’ufficio del vicario giu- diziale aggiunto (requisiti, nomina, cessazione), lo studio si snoda af- 150 Sommari / Abstracts frontando il tema della sua potest e delle sue funzioni, in particolare nel suo rapporto con il vescovo diocesano (0 moderatore) e con il vicario giudiziale. L’ufficio di vicario giudiziale aggiunto assume una sua pe~ culiare importanza nei casi in cui l'ufficio di vicario giudiziale venga ad essere vacante o impedito. Infine, viene svolta una riflessione sulle fun- zioni che puéd svolgere il vicario giudiziale aggiunto nelle cause di nullita matrimoniale, con riferimento alla normativa del motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus. After having presented some characteristics of the office of Adjunct Judicial Vicar (requisites, appointment, cessation), the study unfolds by developing the theme of the competences and function of this office, particularly in its relationship with the diocesan bishop (or moderator) and with the Judicial Vicar. The office of Adjunct Judicial Vicar assumes its peculiar importance in cases where the office of Judicial Vicar is vacant or impeded. Finally, a reflection is offered on the functions that the Adjunct Judicial Vicar can carry out in cases concerning the nullity of marriage, with reference to the norms of the motu proprio Mitis Iudex Dominus lesus. C.M. CornacciA, La perizia nelle cause di nullita per incapacita psichica (can. 1095): i disturbi che pitt comunemente si riscontrano (anamnesi ¢ lettura degli atti), pp. 235-245 Dopo aver sintetizzato alcuni cambiamenti legati alla patologia psichia- trica, sia in termini di categorie diagnostiche che di cause sociali facili- tanti, il contributo evidenzia alcuni snodi dell’effettuazione della perizia ea partire da essi descrive le caratteristiche dei disturbi psichici pit comuni, indicando infine nella relazione dinamica tra desiderio e liberta una chiave di lettura della psiche del soggetto. After having presented in synthesis some changes linked to psychiatric patholo~ gy, both in terms of diagnostic categories as well as facilitating social causes, the contribution highlights some developments of the taking place of an expertise and from such developments depart to describe the characteristics of the most common psychiatric disturbances, and finally indicating, in the dynamic relation between desire and freedom, an interpretative key of the psyche under study.

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