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AL-Kindy De intellectu, de somno et visione (Sull’intelletto, sul sonno e Ia visione) acura di Pier Paolo Ruffinengo 0. P Aquilegia Edizioni ‘THTOLO ORIGINALE. RasK tt at-KinpT L-rusartras, Ep. M. "ABD AL-HADT “ABC RIDA, Ik. Cairo 1950 © 1998 Editrice Aptenore, Padova 2003 Aquilegia orn Milano ISBN 88-8f692-11-4 T73 ye ogi ‘nit ‘ala bahir collana di testi tradotti dall’arabo e dall’ebraico sqetunis eozion sermanlegedoicom 1a wae SERAO 792 Te 0861622003 tar 033285154 ‘ca info aquegisdion.com soli dada vem sink Traserizione det vocaboli arabi Per Ja trascrizione dei nomi, dei termini, dei Uitoli delle opere, si seguito il sistema coma. nemente in uso. G enfatica di eds, 11 suono va emesso tenendo 12 bocca pit chiusa che non per i relativi corr, spondenti non enfatici, da pronunciarsi come «th» inglese nell'arti- colo «the», & suono che fonde il velare della «g» i “gattor con la «a» grasseyée francese, bch» motto aspirata, B da pronunciarsi come il «ch» tedesco in «ach», 3 da pronunciarsi come «sc» di «scena», Senfatica di as» f da pronunciarsi come «th» inglese in «thing», w da pronunciarsi «a» come Ia «w> inglese. Zenfatica di «z, { seano che rappresenta la lettera «ayn» dal suono laringale difficile a spiegarsi 3 O Tsono voceli lunghe. ‘W © y vanno pronunciate come Ia «u» di ‘ttomo» e la «i» di ieri, Nor Na eo a8 850) gp] ost Get aliles gans eB Zep Pel ag DI bod aa anil - ii 5 pes ce s 1B Se re SNE IF 9207 hak coh aL Pe ae CAI bodes gle partons! Oe Hb j Lg Zoe SBS iE hela FEBS obH UF “ ere arg 3, Syasare| a Uy | dabei need cp BIE S Ge cus! Seottead AL Jill J SUD Aeoni gil Jet a ae i nome di Dio clemente e misericor- New Onore e Gloria a Dio. Risa’ di Abii Yiisuf Ya‘qib Ben Ishiq Kindt Sull’intelletto Ti doni Iddio la comprensione delle cose utili € ti renda felice nel mondo dei vivi e nel mondo dei mozti. Ho compreso quello che mi hai chiesto, cio? che ti seriva? in forma rias- suntiva e semplice qualcosa sulla dottrina? del- Tintelletto, secondo opinione* dei famosi antichi greci, in particolare dei pitt famosi tra essi: Aristotele e il suo maestro, Platone il sapiente. Infatti il risultato dell'insegnamento* di Platone su questo argomento lo troviamo nella dottrina’ ¢el suo discepolo Aristotele.? Patliamo dunque di cid in via informativa, ¢ diciamo che secondo Aristotele ci sono quattro specie di intelleti.* Il primo & PIntelletto che & Sempre in atto? Tl secondo & I’intelletto che & in potenza:! questo appartiene all'anima. 11 ferzo 2 Vintelletto che nell’anima ® passato dalla potenza all'atto.!! Nl quarto & I'intelletto. che noi chiamiamo secondo. Egli (Aristotele)” paragona' Iintelletto!5 al senso per la vicinanza del senso al vivente e 29 SHI: cle Eapalol La Scat d ages ceed BAW, SM 2 Bil! Lyd Orr yyal Waly th tees cay 6 Stal 2 aay 6 Spe, Sei SLIM ye atl at oe dal dll bya ls ith op Lat sl BB Std rd Lee SANG ke a UA Uae a NY 6st AME AG TOE, leg UC le ne lef al ( BEV 6 yea Lilly ill bo F CHa Ay Se! calle Weyewiuna lens A es le Se odd yd i blot ae lal dc eet OB det Ub «Ls tl er il fatto che il senso @ maggiormente comu- ne a tutti i viventi.'' Egli dice che ci sono due tipi di forme:” una forma materiale che cade sotto il senso; Ialtra che non ha materia'® e cade sotto Vintelletto; essa costituisce la spe- ciel? delle case ¢ cid che sta al di sopra? La forma che & nella materia 2 sensibile in atto, perché se non fosse sensibile in atto non cadrebbe sotto il senso. Quando l’anima se ne impossessa”" essa diventa presente nell’ani- ma. Perd I'anima pud impossessarsene solo erché essa & in potenza nell’anima. E quando Vanima viene a contatto® con essa, diventa presente nell’anima in atto.? Tuttavia non @ nell’anima come un oggetto in lun recipiente o come uno stampo su un corpo ‘materiale, perché l'anima non é un corpo, né & divisa in parti. Questo significa che I'anima ¢ Ia forma nell’anima sono una cosa sola, non diversa, né si ha diversita aleuna che possa Provenire dagli accidenti®* Similmente anche la facolta sensitiva non & una cosa diversa dal- Vanima,® e non @ nemmeno nell’anima come ‘un membro nel corpo, bensi 2 essa stessa Pa. nima ¢ insieme il senziente. Cosi pure la forma sensibile®” noné nell’anima in virtd di un’altra cosa 0 comunque di qualcosa di diverso. Di conseguenza, il sensibile, in quanto esisten- te nell'anima, si identifica con il senziente Quanto invece alla materia, il suo sensibile 31 LAL it ne eye pte ena gel Sill e2h oil £ 2a eb Wel gels peat [y] Tue ede Oe © dail ee YB EE 1 ah rid dire pit oli Phd Ye dy Y haya Jet fala oo gies ws JM ae FE all JM isl if a wv eli Bs f Sadly ¢ ag egill oat ee . 1 Sale WATE SY cath iL eb iia : lca leh byl oF LF cbt tape OE by sal 3s ily de jey BB ae adel SG tho Ath gw eT al Ueto ron si identifica con I'anima senziente; quindi il sensible da parte della materia non si iden, tifica con il senziente.” Allo stesso modo (Aristotele] rappresenta I'intelletto, Quando Tanima viene a contatto® con Mntelletto, cio’ con Je forme che non hanne materia né fantasia,” le forme diventano tine presenti in atto, ma in potenza.® E questa forma® che non ha materia né fanta- sia, @ V'intelietto acquisito™ nell'anima ad opera dell’Intelleto primo, il quale é la specie delle cose che sono sempre in atto.35 Ora l'Intelletto primo diventa cid che fa acqui- fite ¢ 'anima cid che acquisisce,* solo perché "anima & intelligente in potenza, mentre Mintelletto primo @ intelligente in atto, Osni volta che una cosa fa acquisire se stessa un’altra, quest'ultima possiede la cosa, main Poteniza, non ancora in atto. E tutto cid che appartiene a una cosa in potenza non passa ad appartenerle in atto per se stessa, perché se fosse per se stessa, le apparterrebbe sempre in atto, Perché essa appartiene sempre a se stessa, Der tutto il tempo che esiste, Dunque tutto cid che @ in potenza a qualcosa passa all‘atto gra. ie a un altro che @ questa cosa in atto, Quind Tanima @ inteligente in potenza, e diventa intelligente in atto grazie all’Imtelletto primo 3 Salle Be OSS ob ML F3h BLES Spe AML yyally co SSS Lp Ll Weyp aly Fils ap it Wana CAA ‘ab th igs oe alsa ies agile Tle C2 Shae «ale Jui ear OT Ay aah gi tal i f fol Ge dyn spall a1, pl Hye co JIM Jially 281d Syl 036 , Lire (arate Seb sess ill beth ait Haya CUS! CU Gytllae Ub de Ul a ob J pI) ae “Se oral a app Ciel ace he ge Toye ph ghey sid) I ipe ge Uli ¢ ro allorché viene a contatto immediato con £880? Quando poi Ia forma intelligible si uni. sce all'anima, essa € la forma intelligibile on si diversificano, perché non sono separate in modo da diversificarsi. E quando Ia forma intelligibile si unisce all'anima, essa e Vintel. letto sono ura cosa sola, sicché essa & nello eso tempo intelligente © forma intlligibi. e-® Quindi imelletto ¢ forma intelligibile sono tuna cosa sola da parte dell°anima, Quanto poi all Tntelleto che & sempre in atto ¢ fa passare V'anima ad essere intelligente in atte dopo che essa lo era in potenza, esso e il sus Cagetto intelligibile non sono una cosa sola. Quindi Voggeito inteligibite nell'anima.¢ Mintelletto primo non sono una cosa sola de Parte dell Tntelleto primo:* perd, da parte del. anima, intelletto ¢ intelligibile sono una cosa Sola E questo nell'intelletto & la cosa pik fimile all anima per semplicita; ed @ molto pit forte di cid che si realizza nel sensibile.** [intelleto & dungue: (1) causa e primo rispet- ‘o agli intelligibili e a tutti gli intelleti secon, di;® (2) intelleto secondo: ess0 @ in potenza nell'anima, fino a quando anima non diventata intelligente in atto; (3) intelletto {erzo: ® quello che appartiene in atto all'anima, Diesso I'anima si 2 impossessata in modo sta, bile ed esso 2 divenuto presente in essa; quan- do vuole lo usa ¢ lo manifesta al di fuori aff 35 eS ch€ diventi presente anche negli altri. B come |a capacita di scuivere per 10 scriba: esse Paabre Protta e disponibile in lui, perché egt ha acquisita ed essa & divenuta un possecco Stabile della sua anima: la trae fuori e quando wuole la usa. (4) Tl quarto & I'intelletto che si manifesta da parte dell'anima, quando essa lo as ab eG Thad of IG RI ve TOAD HG AUD | Ce peeAae |S icf iN ein bor roid Bet eyed Jas be at see Z fol jus es aie gee fo : as lal lily sont Bete) tal] Say Uy Vilans Sl ye SIO 7 ey LU old lage SU aes Aull gl eat Baye ih gb oe I git laced ge «Gd casts 3H AS pil i ese terzo e il quarto™ sta qualcosa che anima fess] Possiede; il suo esserne in possesso ha avuto Lo a at o® lang oe 163,43 Sah Nn ab un inizio nel tempo, ed essa ud manifestarlo Kb BE eB Je N Ll cab b OS 348 cee agli altri quando vuole, mentre Per il quarto, ¥ sia il tempo del!'impossessamento sia il tempo Babiy te, della manifestazione consistono nell’atto di sa. Il quarto 8 quello che si manifesta nell ‘ma, allorché essa lo manifesta in atto. 6. Dic tutta la lode © la gloria di cui 8 degno, Queste sono le opinioni* dei primi sapient ‘iguardo all'inelletto e questo ~ ti sia tddia Sempre di guida ~ & quanto ho scritto sull'ar. Zomento, € penso sia sufficiente, avendomi tu hiesto qualcosa di informativo e libero quan. ‘0 all’esposizione, Ed ora dilettati nello studio di eso, Fine della risdlae lode a Dio. 37 36

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