La direttiva ministeriale del 27/12/2012 e la relativa circolare attuativa del 6/3/ 2013 sottolinea
l’urgenza di applicare la normativa già destinata agli alunni con disabilità e con DSA anche a
tutti gli alunni che manifestano “inadeguatezza” alle sollecitazioni dell’ambiente scolastico.
Gli alunni con BES manifestano, con continuità o per determinati periodi, bisogni educativi
speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali rispetto ai quali è necessario
che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta (C.M. 8 del 6/3/2013)
Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi, ad es.
diagnosi funzionali o segnalazioni degli operatori dei servizi sociali, oppure sulla base di ben
fondate considerazioni pedagogiche e didattiche assunte dal C.d.C.
COSA FA IL C.d.C?
1-Osserva i comportamenti e gli apprendimenti degli alunni della classe nel primo periodo di scuola
(settembre-ottobre). Utilizzando la GRIGLIA OSSERVATIVA allegata, individua gli alunni con
bisogni educativi speciali per i quali è necessario stendere una programmazione personalizzata
(obiettivi e contenuti minimi)
2-Prende in esame le documentazioni cliniche per elaborare P.E.I e/o P.D.P (DSA, ADHD…) entro
novembre sulla base dei modelli allegati.
3-La Scuola può intervenire nella personalizzazione in modi diversi, informali o strutturati, secondo
i bisogni e la convenienza. Pertanto la rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non
dovrebbe indurre sempre all’attivazione di un percorso specifico, con la conseguente stesura di un
PDP, ma richiede senz’altro l’utilizzo di strumenti di flessibilità nell’azione educativo-didattica.
Ha difficoltà logico-matematiche
Ha difficoltà di memorizzazione