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Analisi e commento della seguente poesia di Iacopo da Lentini:

Amore è un desio…..
Amore è uno desi[o] che ven da’ core
per abondanza di gran piacimento;
e li occhi in prima genera[n] l’amore
e lo core li dà nutricamento.

Ben è alcuna fiata om amatore


senza vedere so ’namoramento,
ma quell’amor che stringe con furore
da la vista de li occhi ha nas[ci]mento:

ché li occhi rapresenta[n] a lo core


d’onni cosa che veden bono e rio
com’è formata natural[e]mente;

e lo cor, che di zo è concepitore,


imagina, e [li] piace quel desio:
e questo amore regna fra la gente.

Analisi
Amore è un desiderio che parte dal cuore e nasce dall’ abbondanza del piacere

gli occhi per primi fanno nascere l’amore e poi viene nutrito dal cuore.

Succede che talvolta l’uomo ami senza aver visto la persona causa del suo innamoramento(so
’namoramento – metonimia), ma l’amore vero, quello che ti avvolge con l’impeto della passione nasce
dalla vista dell’amata:

Gli occhi riferiscono al cuore come ogni cosa che vi è di buono e cattivo (bono e rio - antitesi) sia
naturalmente

e il cuore, che del messaggio è il concepitore, immagina e prova piacere nel desiderarla: questo è l’amore che
vige tra gli uomini

Lo schema delle rime è alternato(ABAB) e alternato nella seconda metà ripetuto(CDE), le quattro strofe
sono composte da versi endecasillabi, prevale l’iperbato ed è ricca di riferimenti alla lingua siciliana tra cui .

La struttura del sonetto è stata concepita per definire e rendere protagonisti all’interno di essa i termini che si
riferiscono all’approccio all’amore dell’essere umano come il “Cor”, sede del sentimento più vero e puro
appartenete non al corpo ma all’anima di chi lo occupa; l’ “Amor”, descritto come la causa dell’eccesso di
piacere nell’animo (nel “Cor”) per aver veduto un soggetto; gli “Occhi/Veder” che indicano gli strumenti da
cui nasce la tentazione.

Commento
L’amore, protagonista indiscusso del sonetto, è narrato distaccandolo dall’esperienza personale e trattando
gli argomenti rimanendo sempre in linea con le ideologie della tradizione lirica dei poeti provenzali,
precursori della Scuola Siciliana.
Appunto per il poeta questo dovrebbe nascere dal cuore, il quale riceve però dagli occhi le informazioni
dunque lo stimolo da ciò è visibile. Quindi il sentimento amoroso per Jacopo Da Lentini, in comunione con
quella che è la filosofia aristotelica, sarebbe un amore casuale e provocato dalla vista della bellezza della
donna come se ne fossero tutti gli uomini succubi e si manifestasse come qualcosa di forte ed irreversibile.
Gli occhi infatti nella poesia vengono descritti come la sede del desiderio che smuove l’animo arrivando a
farci perdere la lucidità nell’agire, nel pensare.

Non a caso per Petrarca questi erano visti come la sede del peccato che smuovevano l’uomo verso una brama
di possesso e un desiderio morboso di ottenere il bene proprio, riscontrando nell’amore un fondo
peccaminoso.

Jacopo da Lentini (a cui è attribuita la prima stesura di un sonetto) , volendo marchiare la sua idea, ribadisce
nella poesia l’impossibilità nell’innamoramento per una donna mai vista.

È bensì possibile, e succede, che un uomo provi qualcosa per una donna di cui sente parlare, ma questo è
descritto come un amore fasullo non capace di smuovere l’animo, superficiale; per il poeta non è vero amore
la cui nascita non può prescindere dal contatto visivo.

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