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Archive nel 2010

http://www.archive.org/details/bookofsacredmagiOOabra
T H E
BD DK
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T H E

5 .R. C R E D M B G I C

0 F

aB R a -MEL I N
T HE Ma G E
Il libro di
LA MAGIA SACRA DI
ABRA=MELIN, IL MAGO
Come consegnato da
Abramo l'ebreo verso suo figlio Lamech
Un grimorio del quindicesimo secolo

Tradotto da

S. L. MACGREGOR-MATHERS
Da un antico e raro manoscritto francese
della Biblioteca dell'Arsenale di Parigi

Preparato per la pubblicazione negli Stati


Uniti d'America sotto la direzione
editoriale di

L. W. DE LAURENCE

TIIE DE LAURENCE COlIpANY, INC.


CHICAGO
Copyright 1932
da
The de Laurence Company

Seconda stampa: Aprile 1939

Terza stampa: 1948

FABBRICATO NEGLI STATI UNITI D'ALTERICA


INDICE DELL'INTRODUZIONE,
DI S. L . MAC GREGOR-MATHERS.

Avviso della "Bibliotheque de !'Arsenal" di Parigi.-Il manoscritto


della presente opera conosciuto da Bulwer Lytton e Eliphas
Levi.
-Somiglianza tra lo stile di Mejnour nell'istruire Glyndon in
"Zanoni" e quello utilizzato da Abramo-Melin nei confronti di
Abramo l'Ebreo.Descrizione critica del presente manoscritto;
stile, esempi, data apparente.Abramo l'Ebreo, la sua epoca e i
contemporanei occulti.La sua fede e i suoi viaggi.Abramo-
Melin.
-Luogo di residenza e famiglia di Abramo l'Ebreo.Valore di
questo libro per gli studenti di Occultismo.Personaggi illustri
con cui Abramo fu messo in contatto e per i quali o contro i
quali operò la Magia.I suoi avvertimenti contro l'errore di
cambiare la propria religione, sia essa Ebrea, Turca, Cristiana o
Pagana.L'assoluta necessità di una fede incrollabile per produrre
un effetto Magico.
-L'Autore è relativamente ampio nelle sue vedute, anche se
ingiusto nei confronti delle donne.-Buoni consigli in altre questioni
da lui fornite.-Il suo consiglio di una vita ritirata non è confermato
dalla sua stessa storia.-Magia bianca e nera.-Apparentemente le
definizioni di base di questo particolare sistema di Magia Sacra.-I
suoi vantaggi, soprattutto per quanto riguarda i commenti di
Abraham su altri Professori di Magia che aveva incontrato.
-L'impiego di un bambino-clairvoyant, necessario o meno.
L'intolleranza di Abraham verso altri sistemi magici. -Esempio
di Quadrato Magico di Lettere dal Terzo Libro, confrontato con
un Pentacolo nella "Chiave di Salomone". Definizioni della
natura degli Angeli, degli Spiriti Elementali e dei Diavoli, con
le loro differenze.
I\' INDICE DELL'INTRODUZIONE.

La magia nelle "Mille e una notte", confrontata con le ricette del


terzo libro di quest'opera - Faust e gli effetti che si dice abbia
prodotto - La magia e la Qabalah derivate dall'Egitto; differenza tra
la magia egiziana e quella caldea. Valore di una lingua sacra e
della propria lingua madre a confronto.
-Pentacoli e simboli. Evocazione da parte del cerchio magico e
licenza di partire. Osservazioni di Abramo sull'astrologia. Note
a quest'opera. Questa introduzione è stata scritta solo per gli
occultisti.
pagina xv

Appendic A :-Tabella delle lettere ebraiche e degli equivalenti inglesi


e pagina xii
B :-L'uso di un bambino-claustrofobo da parte di Cagliostro
" pagina xiii
C :-Esempi di altre forme di Evocazione Angelica
"
pagina xliii
TESTO VERO E PROPRIO: INDICE DEI
CAPITOLI.

IL PRIMO LIBRO.
I capitoli del Primo Libro non hanno una rubrica separata nel testo,
mentre quelli del Secondo e del Terzo Libro sì. Per questo motivo
ho messo tra parentesi quelli dei capitoli del Primo Libro.

PROLOGO.
(Il primo libro da considerare come introduttivo agli altri due, che
costituiscono la vera e propria Magia originale insegnata da Abra-
Melin)
pagina 3

IL PRIMO CAPITOLO.
(Le ragioni di Abramo per dare quest'opera in eredità al figlio Lamech)
pagina
4

IL SECONDO CAPITOLO.
(Suo padre Simon gli aveva parlato un po' della Qabalah, della magia di
Rabbin Moses di Mayence e di quanto questa fosse inferiore alla
magia sacra di Abra-Melin). . pagina 5

IL TERZO CAPITOLO.
(Inizio dei viaggi di Abramo l'Ebreo: si reca a maggio in Vormatia (il
distretto sotto il dominio di Worms) per studiare sotto il rabbino
Mosè, per quattro anni; stringe amicizia con un giovane ebreo
boemo di nome Samuel; decidono di viaggiare insieme fino a
Costantinopoli, con l'intenzione di visitare in seguito la Palestina;
iniziano il viaggio il 3 febbraio 1397, attraversano la Germania, la
Boemia, l'Austria, l'Ungheria e la Germania.
VI INDICE DEI CAPITOLI.

L'ebreo Abramo si reca quindi in Egitto, dove rimane quattro anni,


per poi recarsi in Terra Santa, dove rimane un mese.) pagina
7

IL QUARTO CAPITOLO.
(Inizia il viaggio di ritorno, passando per l'Arabia Deserta e la Palestina
fino all'Egitto: qui si ferma da un vecchio ebreo di nome Aronne,
in una piccola città chiamata Arachi, situata sulle rive del Nilo) e
racconta ad Aronne dei suoi numerosi e infruttuosi viaggi alla
ricerca di un grande esperto di magia.Abramo si reca da Abra-
Melin e trova in lui il Grande e Saggio Mago che aveva a lungo
cercato.Rimane con lui e studia sotto la sua guida.Abra-Melin gli
dà due Libri sulla Magia da copiare, che costituiscono la base del
Secondo e del Terzo Libro di quest'opera.Abra-Melin insinua che
questa vera Scienza Magica Sacra rimarrà tra gli Ebrei solo
settantadue anni in più.Alla fine Abramo lascia Abra-Melin e si
reca a Costantinopoli, dove è trattenuto dalla malattia per due
mesi.
-Ritorna a casa in nave fino a Trieste e poi attraverso la Dalmazia.)
. pagina
IO

IL QUINTO CAPITOLO.
(Riguardo ai vari professori di arte magica che Abramo aveva trovato
nel corso dei suoi viaggi.-Di Rabbino Mosè di Mayence.-Di
Giacomo, un cristiano argentino, e di un giocoliere.-Di un Mago
Nero chiamato Antonio di Praga, in Boemia, e della sua
spaventosa fine.-Di Maghi in Austria.-Di un Mago di Ephiba,
vicino a Costantinopoli, che scriveva certi numeri per terra.-Di
Simon e Rabbino Abramo di Costantinopoli.Dei maghi in Grecia.-
Di un mago di Ephiba, vicino a Costantinopoli, che scriveva certi
numeri per terra.- Dei maghi Simon e Rabbin Abraham di
Costantinopoli.- Dei maghi egiziani Horay, Abimech, Alcaon,
Orilach e Abimelec.- Dei maghi arabi.-Abra-Melin, l'unico vero
grande mago della storia.
INDICE DEI CAPITOLI. vii

Di un mago, Giuseppe di Parigi, un cristiano che si era convertito


alla fede ebraica e la cui magia era simile a quella di Abra-Melin.-
Abramo mette in guardia Lamech dall'errore di rinunciare alla
religione in cui un uomo è stato educato. - pagina
15

IL SESTO CAPITOLO.
(Errori nella Magia di Rabbin Moses.- La Magia Nera di Antonio il
Boemo di Praga.- Il modo in cui morì.- Dei Maghi Austriaci.-
Della giovane Maga di Lintz, con la quale sperimentò.- Delle
Arti Magiche Greche.- Dei molti sistemi di lavoro Magico, e di
come quello di Abra-Melin fosse il migliore; perché basato
sulla Saggezza della Qabalah)
pagina 19

IL SETTIMO CAPITOLO.
(Abramo si prepara a compiere l'Operazione raccomandata in
quest'opera: acquisisce la conoscenza e la visione del suo
Angelo Custode e dei Simboli della Magia come quelli del
Terzo Libro). . pagina
24

IL OTTAVO CAPITOLO.
(Che ha praticato la Magia con successo dal 1409 al 1458.-Delle
diverse persone che ha guarito.-Dell'aiuto magico che ha dato
all'Imperatore Sigismondo di Germania; come gli ha prestato uno
Spirito Familiare e come ha facilitato il suo matrimonio.-Dell'aiuto
che ha dato al Conte Federico facendo magicamente un esercito di
2000 persone.
Come aiutò il Vescovo della sua città; come liberò il Conte di
Varvich (Warwick) da una prigione inglese; come aiutò la fuga di
Papa Giovanni XXIII dal Concilio di Costanza; come costrinse
una persona che lo aveva derubato, mentre era con il Duca di
Baviera, a confessare il furto e a restituire il denaro.Dei suoi
avvertimenti e profezie all'imperatore greco (Costantino
Pala!ologos). Di come abbia compiuto l'impresa di resuscitare un
morto, in due occasioni, in Sassonia e nel marchesato di
Magdeburgo.
-Come ottenne per magia il matrimonio e un considerevole tesoro
di denaro) . . pagina
27
viii TAVOLA DI (SULLE TENDE DEI CAPITOLI.

IL NONO CAPITOLO.
(Avviso generale: che quest'Arte è fondata sulla Sacra Qabalah; che
tutti i Segni scritti nel Terzo Libro sono scritti con le Lettere della
Quarta Gerarchia; ma che le parole misteriose sono tratte
dall'ebraico, dal latino, dal greco, dal caldeo, dal persiano e
dall'arabo). . pagina
35

IL DECIMO CAPITOLO.
(Avviso contro gli inganni del diavolo e degli spiriti maligni)
pagina 38

L'UNDICESIMO CAPITOLO
(Consigli generali) . . pagina 40

IL DODICESIMO CAPITOLO.
(Consigli aggiuntivi sulla comunicazione con l'Angelo custode e sull'uso
di un bambino come chiaroveggente nell'invocazione). . pagina
43

IL SECONDO LIBRO.
PROLOGO.
(A proposito della magia sacra) . pagina 49
IL PRIMO CAPITOLO.
Quante e quali sono le classi della Magia Verosimile? . pagina 50

IL SECONDO CAPITOLO.
Cosa dobbiamo tenere in considerazione prima di intraprendere questa
operazione. . pagina
52

IL TERZO CAPITOLO.
Dell'età e della qualità della persona che vuole intraprendere questa
operazione . pagina
55
IL QUARTO CAPITOLO.
Che la maggior parte dei libri sulla magia sono falsi e vani . pagina 56
INDICE DEI CAPITOLI. ix

IL QUINTO CAPITOLO.
In questa operazione non è necessario scegliere né il tempo, né il giorno,
né l'ora. . pagina
59

IL SESTO CAPITOLO.
Sulle ore planetarie e su altri errori degli astrologi
pagina 60
IL SETTIMO CAPITOLO.
Riguardo a ciò che è necessario realizzare durante le prime due Lune
dell'inizio di questa Magia Veritiera e Sacra
pagina 64
L'OTTAVO CAPITOLO.
A proposito delle due seconde Lune . pagina 69

IL NONO CAPITOLO.
Per quanto riguarda le due ultime Lune che devono essere iniziate così
pagina 70
IL DECIMO CAPITOLO.
Riguardo alle cose che un uomo può imparare e studiare durante queste
due lune . pagina
72

IL UNDICESIMO CAPITOLO
Sulla scelta del luogo . pagina 74

IL DODICESIMO CAPITOLO.
Come ci si deve mantenere per portare a termine bene questa Operazione .
. pagina
77

IL TREDICESIMO CAPITOLO.
A proposito della convocazione dei buoni spiriti . . pagina 81

IL QUATTORDICESIMO CAPITOLO.
A proposito della convocazione degli spiriti . pagina 86

IL QUINDICESIMO CAPITOLO.
Riguardo a ciò che dovete esigere dagli Spiriti, che sono divisi
X TAHLE DEI CONTENUTI DEI CAPITOLI.

in tre truppe diverse, e convocati in tre giorni distinti pagina


92
IL SEDICESIMO CAPITOLO.
Riguardo al mandarli via . pagina 97
IL DICIASSETTESIMO
CAPITOLO.
\Che cosa dobbiamo rispondere agli interrogatori degli Spiriti e come
dobbiamo resistere alle loro richieste . pagina
98

IL DICIOTTESIMO CAPITOLO.
Come deve comportarsi chi intende operare nei confronti degli Spiriti
.pagina
IOI

IL DICIANNOVESIMO CAPITOLO.
Descrizione dei nomi degli Spiriti che possiamo invocare per ottenere ciò
che desideriamo . .pagina
104

IL VENTESIMO CAPITOLO.
In che modo dobbiamo portare a termine le Operazioni . .pagina 123

IL TERZO LIBRO.
PROLOGO.
(Breve consiglio) .pagina 163
IL PRIMO CAPITOLO.
Come conoscere ogni genere di cose passate e future, che non siano però
direttamente contrarie a Dio e alla Sua Santa Volontà.
pagina 165
IL SECONDO CAPITOLO.
Come acquisire informazioni ed essere illuminati su ogni tipo di
proposizione e su tutte le scienze dubbie. .pagina
172

IL TERZO CAPITOLO.
Come far apparire qualsiasi Spirito e fargli assumere varie forme, come
uomo, animale, uccello, ecc. .pagina
174
INDICE DEI CAPITOLI. XI

IL QUARTO CAPITOLO.
Procurarsi diverse visioni .pagina 175

IL QUINTO CAPITOLO.
Come si possono trattenere gli Spiriti Familiari legati o liberi, in qualsiasi
forma .pagina
178

IL SESTO CAPITOLO.
Come realizzare miniere manifeste e portare avanti ogni tipo di lavoro ad
esse collegato. .pagina
182

IL SETTIMO CAPITOLO.
Far sì che uno Spirito esegua ogni tipo di lavoro e operazione chimica
con facilità e prontezza, specialmente per quanto riguarda i
metalli. .pagina l
84

L'OTTAVO CAPITOLO.
Per eccitare le tempeste .pagina 186

IL NINTO CAPITOLO.
Per trasformare gli animali in uomini e gli uomini in (Anche a
animali. trasformare gli animali in pietre). . pagina 187

IL DECIMO CAPITOLO.
Per impedire che tutte le operazioni di negromanzia e di magia producano
alcun effetto, ad eccezione delle operazioni della Qabalah e di questa
Magia Sacra. .pagina
190

IL UNDICESIMO CAPITOLO.
Per <:ause di essere portato a uno qualsiasi tipo di libro, e se perso o
rubato .pagina
192

IL DODICESIMO CAPITOLO.
Conoscere i segreti, e in particolare quelli di qualsiasi persona .pagina 194

IL TREDICESIMO CAPITOLO.
Come far risorgere un cadavere e fargli eseguire tutte le opere...
XII INDICE DEI CAPITOLI

che la persona farebbe se fosse in vita, e questo nell'arco di sette anni,


per mezzo dello Spirito. pag. 196

1HE QUATTORDICESIMO CAPITOLO.


I Dodici Simboli per le Dodici Ore del Giorno e della Notte, per rendersi
Invisibili ad ogni persona. pag. 198

IL QUINDICESIMO CAPITOLO.
Far sì che gli Spiriti ci portino da mangiare e da bere tutto ciò che
desideriamo, e anche tutto ciò che ci viene in mente .pag. 201

IL SEDICESIMO CAPITOLO.
Come scoprire e impossessarsi di ogni tipo di tesoro, a patto che non sia in
alcun modo custodito (magicamente) .pagina
203

IL DICIASSETTESIMO CAPITOLO.
Come volare nell'aria e andare ovunque si desideri . .pagina 209

IL DICIOTTESIMO CAPITOLO.
Per guarire le diverse malattie .pagina 211

IL DICIANNOVESIMO CAPITOLO.
Per tutti i tipi di affetto e amore .pagina 214

IL VENTESIMO CAPITOLO.
Per suscitare ogni tipo di odio, inimicizia, discordia, litigi; contese,
combattimenti, battaglie, perdite e danni.... .pagina
220

IL VENTUNESIMO CAPITOLO.
Trasformarsi e assumere forme diverse. .pagina 223

IL VENTIDUESIMO CAPITOLO.
Questo Capitolo serve solo per operare il male, perché con i Segni qui
contenuti possiamo lanciare incantesimi e compiere ogni tipo di opera
malvagia. Non dovremmo avvalerci di questo capitolo .pagina
225

IL VENTITREESIMO CAPITOLO.
Demolizione di edifici e castelli .pagina 227
INDICE DEI CAPITOLI. xiii

IL VENTIQUATTRESIMO CAPITOLO.
Per scoprire i furti .pagina
229

IL VENTICINQUESIMO CAPITOLO.
Camminare e operare in acqua e sott'acqua .pagina 231

IL VENTISEIESIMO CAPITOLO.
Come aprire ogni tipo di serratura senza chiave e senza rumore
pagina 232
IL VENTISETTESIMO CAPITOLO.
Come far apparire le visioni .pagina 234

IL VENTOTTESIMO CAPITOLO.
Come ottenere tutto l'oro e l'argento che si desidera, sia per poter
provvedere alle necessità della vita, sia per vivere nell'opulenza
pagina 243
IL VENTINOVESIMO CAPITOLO.
Come far apparire gli uomini armati .pagina 245

IL TRENTESIMO CAPITOLO.
Per far apparire Commedie, Opere, e tutti i tipi di Musica e Danze .pagina
246

CONCLUSIONE.
Osservazioni su questi simboli dei capitoli precedenti .pagina 248
L'Ordine della Prima Gerarchia . .pagina 26o
L'Ordine della Seconda Gerarchia .pagina 260
L'Ordine della Terza Gerarchia .pagina 261

LA FINE.
INTRODUZIONE,
DA

S. L. MAC GREGOR-MATHERS.

•- Forse per la circostanza che l'indisponibile


"Bcedecker" dedica solo tre o quattro righe alla
"Bibliotheque de !'Ar- senal"; ma pochi visitatori
i- inglesi o americani a Parigi conoscono il suo
nome, la sua situazione,
o i contenuti, anche se quasi tutti conoscono almeno di vista il
" Bibliotl1eque Nationale" e la "Bibliotheque Mazarin".
Questa "Biblioteca dell'Arsenale", come viene ora
chiamata, è stata
fondata come collezione privata da Antoine Rene Voyer D' Argen
figlio, il marchese de Paulny; e fu aperto al pubblico per la
prima volta il 9 febbraio, nel quinto anno della Repubblica
francese.
(cioè il 28 aprile I 797), ovvero appena un secolo fa. Questo
Marqms de Paulny nacque nel 722, morì nel 787 e fu
successivamente Ministro della Guerra e Ambasciatore.
in Svizzera, in Polonia e nella Repubblica di Venezia. Gli ultimi
anni di vita furono dedicati alla formazione di questa
Biblioteca, che si dice sia una delle più ricche collezioni
private conosciute. Era
acquistata nel I 78 5 dal conte D'Artozs e oggi appartiene allo
Stato. È situato sulla sponda destra della Senna, nella zona di
Rue de Sully, vicino al fiume e non lontano da Place de la
Bastille, ed è nota come "Bi'bliotlieque de /'Arsenal". In numeri
tondi possiede oggi 700.000 libri stampati e circa
8000 manoscritti, molti dei quali di notevole valore.
Tra questi ultimi c'è questo Libro se la Magia Sacra se
Abra
Melin, come consegnato da Abramo, l'ebreo, a nostro figlio
Lamech; che ora do al pubblico in forma stampata per la prima
volta.
xvi l NTRODUZIONE.

Molti anni fa ho saputo dell'esistenza di questo


manoscritto da un celebre occultista, ormai morto; e più
recentemente la mia attenzione è stata nuovamente richiamata da
un mio amico personale, il noto autore, conferenziere e poeta
francese Jules Bois, la cui attenzione si è da tempo rivolta a temi
occulti. Il mio .mio primo 11iformatore mi ha detto che era noto
sia a Bulwer Lytton che a Eliphas Llvi, che il primo aveva basato
parte della sua descrizione del Mejnour del Saggio Rosacroce
su quella di Abra-Melin, mentre il racconto del cosiddetto
Osservatorio di Sir Plzilip Der'ual 111 nella "Strana storia" è
stato in parte copiato e suggerito da quello dell'Oratorio e della
Terrazza Magica, riportato nell'undicesimo capitolo del secondo
libro dell'opera in questione. Certamente anche il modo di
istruzione applicato da Mejnour in "Zanoni" al neofita Glyndon,
insieme alla prova di lasciarlo solo nella sua dimora per fare un
breve viaggio e poi tornare inaspettatamente, è molto simile a
quello usato da Abra-Me/111 per Abraham, con la differenza che
quest'ultimo ha superato con successo la prova, mentre Glyndon
è stato imprigionato. Si tratterebbe anche di esperimenti come
quelli descritti a lungo nel Terzo Libro, che l'autore della "Strana
Storia" aveva in mente quando fa parlare Sir Philip Derval 111
della sua vita con libri che descrivono esperimenti occulti,
alcuni dei quali erano stati da lui provati e, con sua grande
sorpresa, erano riusciti.
Il raro e unico manoscritto di Thz qf la Magia Sacra qf
Abra-Melin, da cui è tradotta la presente opera, è una traduzione
francese dall'originale ebraico di Abraham the
Ebreo. Si tratta di uno stile di scrittura usuale verso la fine del
secolo.
XVII e all'inizio del XVIII secolo, e pare sia della stessa mano di
un altro MS. della Magia di Picatri "x * anch'esso nella
"Bibliotheque de !'Arsenal". Non conosco nessun'altra copia o
replica esistente di questo Sacro libro magico.
Abra-Melin, nemmeno al British Museum, la cui enorme
collezione di manoscritti occulti è stata studiata a fondo.
* Probabilmente è lo stesso di Gz'o Peccatnx il Mago, autore di molti
Manoscritti su M agz'c.
INTRODUZIONE. xvii

Né ho mai sentito parlare di un rapporto tradizionale


dell'esistenza
di qualsiasi altra copia. Nel darla ora al pubblico, mi sento,
quindi, che sto offrendo un reale beneficio agli studenti inglesi e
americani di occultismo, mettendo per la prima volta alla loro
portata un'opera magica di tale importanza da parte
dell'autore.
Punto di vista occulto.
Il manoscritto è diviso in tre libri, ciascuno con un
frontespizio separato, circondato da una bordura ornamentale
di semplice disegno, in inchiostro rosso e nero, e che
evidentemente non è stato utilizzato per la realizzazione di un libro.
non è da intendersi in alcun modo come simbolico, ma è
semplicemente il lavoro di un caligrafo coscienzioso che
desidera dare un'apparenza di pulizia e completezza al
frontespizio. La dicitura di ciascuno di essi è la stessa: "Livre
Premier (Second
o Troisieme, a seconda dei casi) de la Sacree Magie que Dieu
a
dona Moyse, Aaron, David, Salomon et d'autres a
Saints Patriarches et Prophetes qui enseigne la vraye
sapience Divine laissee par Abraham a Lamech son Fils
tradotto d a l l 'ebraico nel 1458". All'inizio di ciascuno dei Tre
Libri, fornisco il titolo tradotto.
Sul frontespizio dell'originale MS. è riportata la seguente
nota in una calligrafia della fine del XVIII secolo
" Questo volume contiene 3 libri, di cui questo è il primo.
Abramo e Lamech, di cui si parla qui, erano ebrei del XV
secolo, ed è noto che gli ebrei di quel periodo che possedevano
la Cabala e Salomone passavano per essere i migliori stregoni e
astrologi".
Segue poi in un'altra a11d recente lzand :-
" Volume composto da tre parti.
1a parte l 02 pagine.
2a ,, 194 ,,
3a ,, 117 ,,

41 "
3 Giugno 1883".
xviii INTRODUZIONE.

Lo stile del Frenclz utilizzato nel testo del MS. è vago e


oscuro, due qualità purtroppo accentuate dalla quasi totale
assenza di qualsiasi tentativo di punteggiatura e dalla mancanza
di un'adeguata traduzione.
la rarità comparativa della disposizione in paragrafi. Anche
il punto fermo alla fine di una frase è di solito omesso, né l'inizio
di una nuova frase è contrassegnato da una lettera maiuscola.
L'esempio che segue è tratto dalla fine della Terza
Libro : " Cest pourquoy la première chose que tu dois faire
principalment ates esprits familiers sera de leur commander
de ne tedire jamais aucune chose deuxmemes que lorsque
tu les interrogeras amoins queles fut pour tavertir des
choses qui concerne ton utilite outon prejudice parceque
situ ne leur limite pas leparler ils tediront tant etdesi
grandes choses quils tofusquiront lentendement et tu ne
scaurois aquoy tentenir desorte que clans la confusion des
choses ils pourroient te faire prevariquer ettefaire tomber
clans des erreurs irreparables ne te fais jamais prier en
aucune chose ou tu pourras aider et seccourir tonprochain
et nattends pas quil tele demande mais tache descavoir
afond,", ecc. Si può dire che questo estratto dia una
un'idea corretta della qualità media del francese. Lo stile,
tuttavia, del Primo Libro è molto più colloquiale di quello del
Secondo e del Terzo, essendo indirizzato in particolare da
Abramo a Lamech, il suo figlio, e la seconda persona singolare è
utilizzata in tutto il testo. Come alcuni lettori inglesi potrebbero
non ne siano a conoscenza, è forse il caso di sottolineare che
che in francese "tu" si usa solo tra amici e relazioni molto intime,
tra marito e moglie, amanti, ecc;
mentre "vous", tu, è il modo più usuale di rivolgersi alle persone
che si trovano in una situazione di conflitto.
mondo in generale. Inoltre, nei libri sacri, nelle preghiere,
ecc. si usa "vous", mentre noi usiamo "thou" come suono più
solenne di "tu". Da qui il verbo francese "tu toyer", = "essere
molto familiare, essere in rapporti estremamente amichevoli
con qualcuno, e persino essere insolentemente familiare".
Questo primo libro
contiene consigli sulla Magia e una descrizione dei viaggi e
delle esperienze di Abra ham'1, oltre a un accenno ai numerosi
INTRODUZIONE. xix

opere meravigliose che era stato in grado di realizzare per


mezzo di questo sistema di magia sacra. Il Secondo e il Terzo
Libro (che contengono realmente la Magia di Abra-.Lvfelin, e
sono praticamente basati sui due MSS. affidati da lui ad Abramo,
l'Ebreo, ma con commenti aggiuntivi da parte di quest'ultimo)
differiscono nello stile dal contadino, la fraseologia è pittoresca
e a volte vaga, e la seconda persona plurale, "vous", è usata
per la maggior parte al posto di "tu".
L'opera può quindi essere classificata in modo
approssimativo
Primo libro: = Consigli e Autobiografia; entrambi
vestiti dall'Autore per il figlio Lamech.
Secondo libro: = Descrizione generale e completa
dei mezzi per ottenere i poteri magici
desiderati.
Terzo Libro:= L'applicazione di questi poteri per
produrre un numero immenso di risultati magici.
Sebbene i capitoli del Secondo e del Terzo Libro abbiano
titoli speciali nel testo attuale, quelli del Primo Libro ne sono
privi; per questo nel "Sommario" ho integrato questa mancanza
con un'attenta analisi del loro argomento. Questo sistema di
Magia Sacra Abramo riconosce a
/ha ricevuto dal Mago Abra-Mel1i1 ; e sostiene di aver
realizzato personalmente ed effettivamente la maggior parte dei
meravigliosi effetti descritti nel Terzo Libro, e molti altri ancora.
Chi era dunque questo Abramo l'Ebreo? È possibile, anche
se il MS non ne fa menzione, che fosse un discendente di
quell'Abramo Ebreo che scrisse la celebre opera alchemica su
ventuno pagine di corteccia o papiro, che giunse nelle mani di
Nicola Fiamma, e grazie al cui studio quest'ultimo avrebbe
infine raggiunto il possesso di un'opera di grande importanza.
la "Pietra dei Saggi". Gli unici resti della Chiesa di
Saint Jacques de la Boucherie che esiste attualmente, la torre,
che si trova vicino alla Place du Chdtelet, a circa dieci minuti a
piedi dalla Bibliotheque de I' Arsenal; e lì
vicino a questa torre c'è ancora una strada che porta il titolo di
"Rue
xx l NTRODUZIONE.

Nicolas Flame/", cosicché la sua memoria sopravvive ancora a


Parigi, insieme a quella della chiesa vicino alla quale visse e alla
quale, dopo il conseguimento della Pietra Filosofale, lui e la sua
famiglia si dedicarono.
sua moglie Pernelle fece erigere un bel peristilio.
Dal suo stesso racconto, l'autore della presente opera
sembra essere nato nel I 362 d.C., e aver scritto
questo manoscritto per il figlio Lamech, nel 1458, all'epoca
novantaseienne. Vale a dire, che era il contemporaneo
sia di Nicholas Flame/ e Pernelle, sia del mistico Christian
Rosenkreutz, fondatore della celebre Rosacroce.
Ordine o Fraternità in Europa. Come quest'ultimo, sembra
essere stato colto molto presto dal desiderio di ottenere la
Conoscenza Magica; come lui e Flame/, lasciò la sua casa e il
suo paese.
viaggiò alla ricerca della Saggezza Iniziatica; come entrambi,
tornò per diventare un operatore di meraviglie. In questo
periodo, è
era quasi universalmente convinta che la Conoscenza Segreta
fosse realmente ottenibile solo da coloro che erano disposti ad
abbandonare la propria casa e il proprio paese per affrontare
pericoli e privazioni nella sua
ricerca; e questa idea è presente in una certa misura anche ai
giorni nostri. La vita della defunta Madame Blavatsky ne è un
esempio.
L'epoca in cui visse Abramo l'Ebreo era un'epoca in cui la
Magia era quasi universalmente creduta e in cui i suoi Professori
erano tenuti in onore; Faust (che fu
probabilmente contemporaneo del nostro autore), Cornelius
Agrippa,
Sir Michael Scott e molti altri che potrei citare ne sono un
esempio, per non parlare del celebre Dr. Dee in un'epoca
successiva. La storia di quest'ultimo Sage, il suo sodalizio con
Sir Edward Kelly e il ruolo che assunse nella politica europea del
suo tempo.
sono troppo noti per essere descritti in questa sede.
Che Abramo, l'ebreo, non era affatto in ritardo rispetto ad
altri
questi Maghi nell'influenza politica, è evidente per chiunque
leggere quest'opera. Egli si erge come una figura fioca e
ombrosa dietro la tremenda complicazione degli
sconvolgimenti dell'Europa centrale in quell'e p o c a terribile e
istruttiva, poiché gli Adepti del suo tipo appaiono e sono
sempre apparsi sul teatro della storia nelle grandi crisi
delle nazioni. L'epoca che poteva vantare simulacri di
INTRODUZIONE. xxi

tre pretendenti rivali alla direzione di due tra i più grandi


kver della società di quell'epoca - il Papato e l'Impero
germanico - si scatenano le gelosie di vescovadi rivali, il
rovesciamento di dinastie, la Chiesa romana scossa fino al
midollo.
fondamenti, ha risuonato in Europa il tocsin di quella lotta
spaventosa
che precede invariabilmente la riorganizzazione sociale, quel
vento selvaggio di convulsione nazionale che inghiotte nel suo
vortice la civiltà di ieri, ma per preparare la ricostituzione di
domani. L'enorme importanza storica di uomini come
il nostro Autore è sempre sottovalutato, generalmente messo in
dubbio; nonostan te il fatto che, come la scritta 011 del muro al
banchetto di Belshazzar, la sua manifestazione nell'arena politica
e storica sia
come l'avvertimento di un MeNE, MeNE TEKEL, UPHARSIN, per un
mondo sciocco e privo di discernimento.
La storia completa e vera di un Adepto potrebbe essere
scritta solo da lui stesso, e anche in questo caso, se portata
davanti agli occhi del mondo intero, quanti sarebbero disposti
a credervi? E persino la breve e incompleta esposizione degli
eventi salienti della vita del nostro Autore, contenuta nel
Primo Libro, sarà per la maggior parte dei lettori assolutamente
incredibile da credere. Ma ciò che deve colpire tutti allo stesso
modo è l'enorme fede dell'uomo in sé, come
testimoniato dai suoi numerosi e pericolosi viaggi per tanti anni
attraverso regioni selvagge e selvagge e luoghi difficilmente
accessibili anche ai nostri giorni, con tutte le 1i1corse
facilitazioni di cui disponiamo.
transito di cui godiamo. Questa fede alla fine lo premiò, anche
se solo nel momento in cui anche lui si stava scoraggiando e
ammalando di speranza delusa. Come il suo
Il grande omonimo, il capostipite della razza ebraica, non
invano aveva lasciato la sua casa, la sua "Ur dei Caldei", per
poter finalmente scoprire quella Luce della Saggezza
Iniziatica, per la quale
la sua anima aveva gridato a gran voce dentro di sé per tanti
anni. Il culmine del suo peregrinare fu l'incontro con Abra
Me!in, il mago egiziano. Da lui ricevette quel sistema
di costruzione e pratica magica che costituisce il corpo del
Secondo e Terzo Libro di quest'opera.
Nell'originale manoscritto questo nome è scritto in diversi
modi.
XXII INTRODUZIONE.

dijfermt modi, ho annotato questo 111 il testo ogni volta che si


presenta. Le varianti sono: Abra-Melin, Abrameltn, Abramelim e
Abraha-Melin. Tra queste ho scelto l'ortografia Abra-Melin da
inserire nel frontespizio e mi sono attenuto alla stessa in questa
Introduzione.
Per quanto si può dedurre dal testo, il luogo principale
se la residenza se Abralzam l'Ebreo dopo i suoi viaggi è stato
Wurzburg, o, come veniva chiamata nel Medioevo, "La sua
bipoli". Sembra che abbia sposato sua cugina e che da lei abbia
avuto un'altra famiglia.
a lzave ebbe due figli, il maggiore, di nome 'Giuseppe, che istruì
nei Misteri della Sacra Qgbalah, e Lamech, il minore, al quale
lascia in eredità questo sistema di Magia Sacra e al quale è
indirizzato tutto il Primo Libro. Parla inoltre di tre figlie, a
ciascuna delle quali ha dato in dote I 00.000 fiorini d'oro.
Egli afferma espressamente di aver ottenuto sia la moglie che un
tesoro di 3.000.000 di Jlortiu d'oro, per mezzo di alcune delle
operazioni magiche descritte nel Terzo Libro. Egli
ammette inoltre che la sua prima inclinazione per gli studi di
Qgbalistica e Magia fu dovuta a certe istruzioni sui Segreti
della Qgbalah, che aveva ricevuto da giovane da suo padre,
Simone; così, dopo la morte di quest'ultimo, il suo più
vivo desiderio fu quello di viaggiare alla ricerca di un Maestro
Iniziato.
Per lo studente sincero e serio dell'Occultismo
quest'opera non può che essere di valore, sia come
incoraggiamento a quel
qualità più rara e necessaria, la fede incrollabile; come aiuto per
la discriminazione tra sistemi di magia veri e falsi; o come
presentazione di un insieme di indicazioni per la produzione di
effetti magici, che l'Autore del libro dichiara di avere
provato con successo.
Particolarmente preziose sono le osservazioni di Abramo
l'Ebreo sui vari professori dell'"Arte che il nome può nominare"
nel corso delle sue peregrinazioni e dei suoi viaggi; il
resoconto dei molti prodigi da lui operati e, soprattutto,
l'accurata classificazione degli Esperimenti Magici nel Terzo
Libro, insieme alle sue osservazioni e ai suoi consigli in merito.
INTRODUZIONE. xxiii

Non meno interessanti sono i numerosi personaggi di


spicco di quell'epoca per o contro i quali ha compiuto
meraviglie: l'imperatore Sigismondo di Germania, il conte
Federico il QJ1arreller, l'imperatore di Germania, l'imperatore di
Germania, l'imperatore di Germania, l'imperatore di Germania,
l'imperatore di Germania, l'imperatore di Germania.
Vescovo della sua città (probabilmente o Giovanni I., che
iniziò la fondazione dell'Università di Wurzburg nel 1403 con
l'autorizzazione di Papa Bonifacio IX, o Echter von Mes
pelbrunn, che portò a termine la stessa nobile opera) : il Conte
di Warwick : Enrico VI. o/ Inghilterra : i Papi rivali Giovanni
XXIII, Martino V, Gregorio XII e Benedetto XIII, il Concilio
di Costanza, il Duca di Baviera: il duca Leopoldo di
Sassonia: l'imperatore greco Costantino Palceologo e,
probabilmente, l'arcivescovo Alberto di Magdeburgo, nonché
alcuni dei capi hussiti: un elenco di nomi celebri nella storia
di quell'epoca movimentata.
Considerando l'epoca in cui visse il nostro Autore e la
nazione a cui apparteneva, sembra che le sue vedute religiose
fossero piuttosto ampie; infatti, non solo insiste sul fatto che
questo Sacro sistema se la Magia può essere raggiunta da
chiunque, sia che
Ebreo, cristiano, maomettano o pagano, ma mette anche in
guardia Lamech contro l'errore di cambiare la religione in cui
si è stati educati; e afferma che questa circon
come la ragione dei fallimenti occasionali del Mago Giuseppe
se Parti (l'unica altra persona che egli cita oltre a
lui stesso e Abra-Melin, che conosceva questo particolare
sistema di magia), e cioè che, dopo essere stato educato come
cristiano, aveva rinunciato a quella fede ed era diventato ebreo.
A prima vista non sembra chiaro dal punto di vista occultistico
se
quale particolare svantaggio occulto dovrebbe essere collegato
a questa linea d'azione. Ma dobbiamo ricordare che le tette
La conversione a un'altra religione significava ritualmente una
rinuncia e una negazione assoluta, solenne e completa di qualsiasi
verità nella religione precedentemente professata dal convertito.
Qui starebbe il pericolo, perché qualsiasi sia la
errori, corruzione o errori di qualsiasi forma particolare, se la
ri
si basano e discendono tutti dal riconoscimento
se Supremi Poteri Divini. Pertanto, negare qualsiasi religione
XX!\' INTRODUZIONE.

(invece di abiurare solo le parti sbagliate o erronee)


equivarrebbe a mentire formalmente e cerimonialmente le verità
011 su cui si fondava originariamente; così che ogni volta che una
persona che ha fatto questo iniziasse a praticare le opere di
questa magia sacra, si troverebbe costretta ad affermare con la
sua forza di volontà quelle stesse formule che ha usato per la sua
attività.
Ogni volta che tentava di farlo, la Legge occulta della Reazione
sollevava come ostacolo cerimoniale contro l'oggetto che avrebbe
voluto produrre, il ricordo di quella negazione cerimoniale che
la sua precedente rinuncia aveva saldamente sigillato nella sua
atmosfera . Ela forza di questo ostacolo sarebbe
stata esattamente proporzionale al modo e al grado in cui aveva
rinunciato al suo precedentecredo Tra tutti gli ostacoli
all'azione magica, il più grande e fatale è l'incredulità, che
blocca l'azione dellaVolontà. Anchenelle più comuni opere
naturali lovediamo. Nessunbambino potrebbe imparare a
camminare, nessuno studente potrebbe assimilare le formule di
qualsiasi scienza, se l'impraticabilità e l'impossibilità di farlo
non fossero la prima cosa che ha in mente. Per questo tutti gli
Adepti e i grandi maestri di religione e di magia hanno sempre
insistito sulla necessità della fede.
Ma anche se apparentemente più ampio nell'ammettere
l'eccellenza di ogni religione, sfortunatamente mostra la solita
ingiustizia e gelosia nei confronti delle donne che ha
contraddistinto gli uomini per così tante epoche, e che per
quanto posso vedere nasce puramente e semplicemente dalla
consapevolezza che se le donne fossero una volta ammesse a
competere con loro su qualsiasi piano senza essere limitate come
sono state per così tanti secoli, i contadini dimostrerebbero
rapidamente la loro superiorità, come fecero le Amazzoni di un
tempo; Le quali (come ammettono a malincuore anche gli scritti
dei loro particolari nemici, i Greci), quando furono vinte, lo
furono per superiorità numerica, non per superiorità di valore.
Tuttavia, Abra ham l'ebreo ammette a malincuore che la magia
sacra può essere raggiunta da una vergine, ma allo stesso tempo
dissuade chiunque dall'insegnarla a lei.
/Gli studenti del JCcult di oggi sono la migliore risposta a questo
problema.
INTRODUZIONE. XXV

Ma non ostante le suddette carenze, i suoi consigli 011 sul


modo di utilizzare il Potere Magico, una volta acquisito, per
l'onore di Dio, il benessere e il sollievo del prossimo e per il
beneficio dell'intera Creazione Animata, sono degni di essere
apprezzati.
il più alto rispetto; e 110 persone possono sfogliarlo senza sentirsi
che il nostro desiderio più grande fosse quello di agire secondo le
nostre convinzioni.
Il suo profilo, tuttavia, è quello di una vita ritirata dopo aver
attaccato il Potere Magico con il suo sistema (non parlo di questo
ritiro).
durante i sei mesi di preparazione alla stessa) non è confermata dal
resoconto della vita di Lu, dove lo troviamo così comtantemente
coinvolto nelle contese e nelle controversie del tempo. Inoltre, per
quanto la vita di un eremita o di un anacoreta possa apparire
come un'idea da sostenere, raramente, se non mai, troviamo
che sia seguita da un'altra vita.
quegli Adepti che posso forse chiamare gli iniziati e i prodigiosi
mediatori tra i Grandi Adepti Occulti e i tlze
Mondo esterno. Un esempio della prima classe è il nostro
Autore, un esempio della seconda è Abra-Melin.
Il particolare sclzeme o sistema di Magia sostenuto in
il presente lavoro è in un certo senso "sui generis", ma solo in
parte. È piuttosto il modo della sua applicazione che la rende
unica. Nella Magia, cioè nella Scienza del Controllo delle
Forze Segrete della Natura, ci sono sempre state tu.Jo
grandi scuole, l'una grande nel Bene, l'altra 1iz Male; il
La prima è la Magia della Luce, la seconda quella delle Tenebre;
la prima dipende solitamente dalla conoscenza e dall'evocazione
delle nature angeliche, la seconda dal metodo di evocazione di
queste ultime.
Razze demoniache. Di solito la prima viene definita Magia
Bianca, mentre la seconda Magia Nera.
L'invocazione delle forze angeliche, tlzen, è un'idea comune
a tutti.
1iz opere di magia, così come le cerimonie di patto e di
sottomissione agli Spiriti maligni. Il sistema, tuttavia, insegnato
nella presente opera è basato sulla seguente concezione: (a) che
Gli Spiriti Buoni e le Potenze Angeliche della Luce sono superiori
in potenza agli Spiriti Caduti delle Tenebre. (/3) Che questi
ultimi, come pum'slzment, sono stati condannati al servizio della
Iniziati alla Magia della Luce. ('Idea di I'lzis si trova
XXVI INTRODUZIONE.

anche nel Corano; o, come è scritto spesso e forse più


correttamente, "Q,ur-an"). (y) Come conseguenza di questo
dottrina, tutti gli effetti e i fenomeni materiali ordinari sono
prodotti dall'opera degli Spiriti maligni sotto il comando del
Bene. (8) Di conseguenza, ogni volta che i Demoni del Male
possono sfuggire al controllo del Bene, non c'è male che essi non
operino per vendicarsi. (E) Che ci-
prima di obbedire all'uomo, cercheranno di renderlo loro servo,
inducendolo a concludere patti e accordi con loro. (() Che per
portare avanti questo progetto, tlzey userà ogni mezzo che si
offre per ossessionarlo. ("7) Che per diventare un Adepto,
quindi, e dominarli; il massimo possibile.
fermezza di volontà, purezza d'animo e d'intenti e forza di volontà.
è necessario un controllo. (0) Che questo può essere raggiunto
solo attraverso l'abnegazione e l'abbandono di ogni piano. (L)
Che l'uomo, quindi, è la natura intermedia e il controllore
naturale della natura intermedia.
tra gli Angeli e i Demoni, e che quindi ad ogni uomo è legato
naturalmente sia un Angelo custode che un Demone maligno, e
anche alcuni Spiriti che possono diventare Familiari, in modo
che a lui spetta la vittoria.
a quello che vuole. (K) Perciò, al fine di controllare e
rendere il servizio al Male e all'Inferno, la conoscenza del Male
e dell'Inferno è un'altra cosa.
dell'Alto e del Bene è necessario (cioè, nel linguaggio se
la Teosofia dei giorni nostri, la conoscenza dell'Alto
Seif).
Da questa risulta che l'opera magna proposta in questa
opera è: ottenere la conoscenza attraverso la purezza e la
negazione della vita.
e la conversazione con il proprio Angelo Custode, in modo da
ottenere il diritto di utilizzare gli Spiriti Maligni.
molto i nostri servitori in tutte le questioni materiali.
Questo è dunque il sistema della Magia Segreta di Abra
Melin, il Mago, come insegnato dal suo discepolo Abramo
l'"Ebreo", ed elaborato nei minimi dettagli.
Tranne che nei grimori di Magia Nera, la necessità di
invocare le Forze Divine e Angeliche per controllare i Demoni
viene invariabilmente sottolineata nelle operazioni di controllo
dei Demoni.
INTRODUZIONE. XXVII

di evocazione descritta e insegnata nei Manoscritti Magici


Medievali e nelle opere pubblicate. Quindi non è così tanto,
Come ho detto in precedenza, questa circostanza, come modalità
del suo
sviluppo con la preparazione delle Sei Lune, il che è insolito;
mentre ancora, l'accurata e completa classificazione dei Demoni
con le loro funzioni, e degli effetti che si produrranno con la
preparazione delle Sei Lune, è un fatto insolito.
i loro servizi, non si trova altrove.
A parte l'interesse legato alla descrizione del suo
viaggi, il modo accurato in cui Abramo ha annotato le varie
persone che aveva incontrato e che si professavano in possesso
di poteri magici, ciò che realmente potevano fare e che potevano
fare.
e le ragioni del successo o del fallimento delle loro esperienze,
ha un valore particolare.
L'idea di impiegare un bambino come chiaroveggente
nell'invocazione dell'Angelo custode non è insolita; per
esempio, nel "Mendal", uno stile di divinazione orientale
familiare a tutti i lettori del romanzo di Wilkie Collins, "la pietra
della luna" viene versata sul palmo della mano di un bambino, il
quale, dopo aver
recitando alcune parole mistiche da parte dell'Operatore, vi
scorge visioni chiaroveggenti. La celebre evocazione alla quale
il grande scultore medievale Benvenuto Cellini avrebbe assistito.
assistito, è stato in parte operato anche dall'aiuto di un bambino
come veggente.
Si dice anche che Cagliostro* si sia avvalso dei servizi di
bambini in particolare. Ma da parte mia non riesco a capire la
necessità imperativa dell'impiego di un bambino.
nell'evocazione di Ange!t'c, se l'Operatore è puro di mente e ha
sviluppato la facoltà di chiaroveggenza che è latente in ogni
essere umano e che si basa sull'utilizzo del pensiero.
visione. Questo pensiero-vistola viene esercitato quasi
inconsciamente da tutti nel guardare un luogo, una persona o una
cosa, che
che conoscono bene; immediatamente, in sintonia con il pensiero, il
L'immagine nasce davanti alla vista mentale; ed è proprio lo
sviluppo cosciente e volontario di questa che costituisce il
fondamento di quella che viene comunemente chiamata
chiaroveggenza. Tra gli abitanti delle Terre Alte della Scozia,
la facoltà, come è noto, è molto comune.
• Si veda l'Appendice B.
XXVIII INTRODUZIONE.

111a11jj-l'statio11 ; e presso gli EJ1glis/1 si parla solitamente di


" Seconda vista".
Purtroppo, come troppi occultisti moderni, Abra ham il Jl
"W s/10'1os una marcata intolleranza per i sistemi magici diversi
dal suo; anche il famoso nome Petrus di
Abano-*' non è sujficimt per salvare l'"Heptameron o Elementi
Magici" dalla condanna nella parte conclusiva del terzo libro.
Opere sulla magia, Congiurazioni scritte, Pell
I simboli, i sigilli e i simboli, l'uso di cerchi magici, l'uso di
qualsiasi lingua che non sia la propria lingua madre, sembrano a
prima vista essere condannati all'ingrosso, anche se, a un esame
più attento del testo, credo che capiremo che è più il loro
abuso, dovuto all'ignoranza del loro significato, che egli intende
condannare, che non il loro uso intelligente e regolamentato.
Sarà bene esaminare attentamente questi punti dal punto di
vista occulto di un Iniziato e a beneficio dei veri studenti.
Abramo insiste in più punti sul fatto che la base di questo
sistema di magia sacra si trova nella Qgbalah. Ora, egli afferma
espressamente di aver istruito il figlio maggiore, Giuseppe, come
suo diritto di primogenitura, così come egli stesso aveva ricevuto
un po' di istruzione qgbalistica da suo padre, Simone. Ma questo
sistema di Magia lo lascia in eredità al figlio minore, Lamech,
espressamente come una specie di ricompensa per non avergli
insegnato la Qabalah, dato che la sua condizione di figlio minore
è apparentemente una grave squalifica tradizionale. Ciò
premesso, è evidente la ragione per cui egli mette in guardia
Lamech dall'uso di certi Sigilli, Pentacoli, parole
incomprensibili, ecc. perché, essendo la maggior parte di questi
basati sui segreti della Qgbalah, il loro uso da parte di una
persona ignorante potrebbe essere eccessivamente dannoso a
causa della non solo possibile ma probabile perversione delle
formule segrete in essi contenute. Qualsiasi studente avanzato di
Occultismo che abbia familiarità con le opere medievali sulla
magia, sia in MS che a stampa, conosce l'enorme e incredibile
numero di errori nelle carte dei Sigi, dei Pentacoli e delle carte
ebraiche o di quelle di altri paesi.
• Nato intorno al I 2 50.
INTRODUZIONE. XXIX

I nomi di Cha/dee, che sono sorti dalla trascrizione ignorante


e riproduzione; ciò è stato portato a tal punto che in alcuni casi
l'uso di formule distorte avrebbe avuto l'effetto di produrre il
risultato opposto.
a quello che ci si aspetta da loro. (Ho commentato a lungo questo
argomento nelle mie note alla "Chiave di Salomone", pubblicata
da
me qualche anno fa). W/1enjore Abraham t/1e .'Jew mi sembra
che, nell'ansia di salvare suo figlio da pericolosi errori nel lavoro
magico, abbia preferito tentare di Jill
lui11 con disprezzo per tutti gli altri sistemi e metodi di lavoro.
di quella che è stata stabilita. Peraltro, è meglio che le perversioni
involontarie dei simboli magici che ho menzionato sopra11,
c'era inoltre la circostanza non solo possibile, ma probabile, che i
molti griinoires di magia nera cadessero nelle nostre mani, come
evidentemente era successo fino ad Abramo, i cui simboli erano in
molti casi perversioni intenzionali dei nomi e dei sigilli divini, in
modo da attirare gli spiriti del male e respingere quelli del bene.
Bene.
Il terzo libro dell'opera è costellato di quadrati di lettere, che
sono in realtà tanti ostacoli,
e 1i1 quale/1 tlze Names impiegano sono tl1e fattori che li rendono
di valore. Tra questi, troviamo una serie di fattori che li rendono
preziosi.
di t/1e Pentacoli
celebrato SATOR, inAREPO, T'ENET,
tlze "Kq OPERA,Abramo
qf Solomon". RorAs, per
che è Olli!

,
s A
mula è leggermente diversa:- M
--
A R E p 0
-- - -- -- ,_
L E M E L
- --
c>fP E R
--
A

Mio L A s

e deve essere utilizzato per ottenere l'amore di un uomo.


Il Pentacolo nella mia "Chiave di Solomo11 tlze King" è
classificato come
sotto Saturno, mentre gli abo7.Je r si applicano all'11aturt! di Vmus.
XXX INTRODUZIONE.

I [Iive la fattoria ebraica (cfr. Appendice A, Tabella ef Lettere


ebraiche an / Cha/dee) ef Equivalenti :--

SH A TH V R
-- - - - p
A R H V
-- - -
TH H N H TH

V p H R A
- -- -
R V TH A SH

O in lettere latine :-)


s A T 0 R
- -- -- -- --
p 0
A R E
- -
-
T E N E T
--
0 p E R
' ,
A
_
R0 T A s

Nella "Chiave di Salomone" è inscritta (in quanto pentacolo)


all'interno di un doppio cerchio, dove è scritto il seguente
versetto del Salmo lxxii, v. 8: "Il suo dominio sarà anche da un
mare all'altro, e dal diluvio fino alla fine del mondo".
fine". In ebraico, questo versetto è composto esattamente da
venti lettere jive, il numero delle lettere del quadrato. Sarà
subito notato che sia questa forma che quella data da Abramo
l'Ebreo sono esempi perfetti di doppi acrostici, cioè che si
leggono in ogni direzione, sia orizzontale che perpenicolare, sia
all'indietro che in avanti. Ma la forma data
come Pentacolo nella "Chiave di Salomone il Re", si dice che
sia utile nelle avversità e per reprimere l'orgoglio degli Spiriti.
Questo esempio dimostra quindi chiaramente che non è
tanto
l'uso dei Pentacoli simbolici a cui Abramo si oppone, in quanto
perversione ignorante e uso inappropriato.
INTRODUZIONE. XXXI

Va inoltre osservato che, se molti dei quadrati simbolici e


delle lettere del terzo libro presentano la natura di un doppio
acrostico, ce ne sono anche molti che non lo fanno, e nel libro di
"I'hird Book" sono stati inseriti i seguenti elementi: "I'hird
Book", "I'hird Book", "I'hird Book", "I'hird Book", "I'hird Book".
In molti casi le lettere non occupano interamente il quadrato,
ma sono disposte in modo da formare uno gnomone, ecc. Altri
ancora lasciano t/1e parte centrale ef t/1e quadrato vuoto.
Nell'Appendice C* all'Introduzione fornirò, a titolo di
confronto, alcuni esempi di invocazione angelica tratti da altre
fonti.
Abramo l'Ebreo ammette ripetutamente, come ho già
sottolineato, che questo particolare sistema di magia sacra di
Abramo-Meltiz ha le sue basi nella Qgbalah. È bene
esaminare cosa si intende qui. La Qgbalah è divisa in molte
parti; la maggior parte di essa è di natura mistico-dottrinale, e
fornisce il significato occulto interno delle Sacre Scritture
ebraiche. Impiega anche i valori numerici della scrittura
ebraica.
Lettere, per tracciare analogie tra le parole, il valore numerico
totale di queste lettere è lo stesso; questa branca/1 da sola è
una delle più importanti per la nostra società.
è uno studio complicato, e sarebbe estraneo al nostro scopo
approfondirlo in questa sede; tanto più che la mia opera, il
"Kabba/ah Svelato", tratta a lungo di tutti questi punti. La
cosiddetta pratica
La fi!.gbalah è l'applicazione degli insegnamenti mistici alla
produzione di effetti magici. Per la classificazione dei nomi
divini e angelici, delle schiere e degli ordini di angeli, spiriti
e demoni, dei nomi particolari degli arcangeli e degli angeli,
Intelligenze e Demoni, si trova svolto anche nei minimi dettagli
della fi!.gbalah, così che questa conoscenza /1ereqf possa
dare un apprezzamento critico delle corrispondenze, delle simpatie,
e le antipatie d e l Mondo Invisibile. Perciò Abramo intende dire
che questo sistema di Magia Sacra è assolutamente affidabile,
perché corretto in tutte le sue attribuzioni e
che, stando così le cose, non c'è alcuna possibilità che
l'Operatore che utilizza
Nomi e formule in occasioni sbagliate ed errori rn.
Ma è anche degno di nota il fatto che Abramo l'Ebreo
(probabilmente ancora una volta con l'intento di co,ifusare il
meno possibile Lamec/1)
• Vedere l'Appendice C, "Esempi di invocazione angelica".
xxxii INTRODUZIONE.

parla solo di due grandi classi di Spiriti: gli Angeli e i De'l'iil; i


primi per controllare, i secondi per essere controllati; e lascia del
tutto fuori dal discorso, o meglio non lo descrive.
Quella vasta razza di esseri, gli Spiriti Elementali, che
comprendono un'infinità di divisioni e di classi, alcune delle
quali sono buone, altre malvagie e una gran parte non sono né
l'una né l'altra. Evidentemente, inoltre, molti se t/1e
I risultati che si propone di raggiungere nel terzo Libro
implicherebbero l'uso degli Spiriti Elementali piuttosto che
quello dei Demoni. Nessun Adepto avanzato, come
evidentemente lo era Abralzam, potrebbe
ignorare la loro esistenza, il loro potere e il loro valore.
Siamo quindi costretti a concludere o che egli non era disposto a
rivelare a Lamech la sua conoscenza, oppure, cosa infinitamente
più importante, che egli non ha voluto rivelare la sua
conoscenza a Lamech.
più probabile che temesse di corificarlo con l'ingente quantità di
distruzione aggiuntiva che sarebbe stata necessaria per
per fargli comprendere a fondo la loro classificazione, la loro
natura e i loro scopi. Quest'ultima linea d'azione sarebbe meno
imperativa, in quanto la correttezza dei simboli del Libro I'hi'rd
ridurrebbe al minimo le possibilità di errore.
per insegnare a Lamech come arrivare a risultati magici pratici,
piuttosto che la saggezza segreta della Qgbalah.
E' del tutto fuori dalla portata di questa introduzione per
me.
di fare qui una lunga dissertazione sulla natura, buona o cattiva,
degli esseri spirituali. Pertanto, mi limiterò ad affermare
brevemente
e in modo conciso le principali differenze tra Angeli, Ele menti e
Diavoli.
Possiamo quindi concludere che gli Angeli, pur essendo
divisi in numerosi ordini e classi, possiedono in generale le
seguenti caratteristiche: "sono di natura completamente buona".
e di funzionamento, gli ammettitori della Volontà Divina sul
piano dell'universo materiale; che essi sono agenti responsabili,
non irresponsabili, e quindi capaci di cadere; e che sono
indipendenti dalle correnti delle infinite Forze Segrete della
Natura, e possono quindi agire al di là di ogni logica.
anche se la loro classificazione e le loro qualità li porteranno ad
essere più solidali con alcune di queste forze che con altre.
INTRODUZIONE, xxxiii

con gli altri, e questo in misura variabile. Inoltre, sono


superiori in potenza agli Uomini, agli Spiriti, agli Elementali e
ai Diavoli.
Gli Elementali 011 tlze otlzer lzand, pur essendo costituiti da
tutta l'infinità di classi, sono tlze Forze degli Elementi della
Naturi:, gli amministratori delle loro correnti; e quindi non
possono mai agire al di là e indipendentemente dalle loro correnti
particolari. In un certo senso, quindi, sono irresponsabili
dell'azione di una corrente nel suo complesso, ma responsabili
della parte di essa in cui agiscono immediatamente. Perciò sono
allo stesso tempo soggetti alla corrente generale della Forza, in cui
vivono, si muovono e hanno il loro essere, ma superiori alla parte
immediata e particolare di essa che dirigono. Tali razze, superiori
all'uomo nei poteri intuitivi e magici; superiori a lui nelle vie
ottiche; superiori a lui nel loro potere 1i1 una corrente particolare
di un Elemento; 1iiferiori a /um 1i1 solo partecipando della natura
di quell'Elemento; si trovano di necessità costantemente ricor renti
1i tutte le Mitologie di
I nani e gli elfi sono gli scandinavi; gli elfi e i
nani sono gli abitanti della
Ninfe, amadriadi e spiriti della natura dei greci; le fate buone e
cattive delle leggende care ai nostri giorni;
le schiere di Sirene, Satiri, Fauni, Silfidi e Fays, forze destinate ad
essere attratte e propiziate dai Feticci ef
della razza negra; per la maggior parte non sono altro che le
manifestazioni mal comprese di questa grande classe, gli
Elementali. Tra questi, alcuni, come ho già osservato, sono buoni;
suclz
sono le Salamandre, gli Und1izi, le Silfidi e gli Gnomi, ef tlze
Filosofia rosacrociana; molti sono spaventosamente maligni, che
si dilettano in ogni tipo di male, e possono essere facilmente
scambiati per diavoli da chi è abituato, a parte il fatto che il loro
potere è minore; una grande proporzione non è né buona né
cattiva, e lavora in modo irrazionale.
come una scimmia o un pappagallo; infatti, i suclz assomigliano
molto agli animali di natura, e specialmente a quelli che non hanno
mai avuto un'influenza su di loro.
ef ammali, forme distorte e mescolate,
si troverebbe la loro manifestazione simbolica. Tutte le altre grandi
classi non agirebbero in questo modo irrazionalmente; ma con
l'intento di seguire la forza predominante del bene e del male.
C
XXXIV INTRODUZIONE.

o malvagio 1i1 loro seguito; uno spirito di questo tipo, per


esempio, attira in un'assemblea se le persone buone
cercare di eccitare le loro idee verso il bene; attratto da persone
di mentalità malvagia le inciterebbe mentalmente al crimine. Tra
quanti criminali non c'è solo la scusa che "pensavano di sentire
qualcosa che diceva loro di commettere il crimine"! Tuttavia,
queste suggestioni non deriverebbero sempre e solo dagli
Elementali, ma spesso dai resti astrali depravati di persone
malvagie decedute.
I Diavoli, 011 l'altro lato, sono molto più potenti degli
Elementali, ma la loro azione molto più malvagia è par/le! a che
se il
Gli Angeli buoni per il bene; e la loro malignità è molto più
terribile di quella degli Elementali cattivi, perché non essendo,
come loro, soggetti ai limiti di una certa corrente, la loro sfera
di azione si estende su un'area molto più vasta; mentre gli
Angeli cattivi sono più pericolosi di quanto non lo siano gli altri.
Il lavoro che compiono non è mai irrazionale o meccanico, ma è
fatto con piena coscienza e intenzione.
Non sono del tutto d'accordo con il modo di comportarsi di
Belzavi,
I veri Iniziati, al contrario, hanno sempre sostenuto che
l'Esorcizzatore deve usare la massima cortesia, e che solo
quando sono ostinati e recalcitranti si deve ricorrere a misure
più severe; e che anche con i Diavoli non bisogna rimproverarli
per la loro condizione; sez...
che un'azione contraria è destinata a condurre il Mago a
un'azione contraria.
nell'errore. Ma, forse, Abramo intendeva piuttosto mettere in
guardia Lameclz dal pericolo di cedere a loro in un esorcismo
anche solo in minima parte.
La parola "demone" è evidentemente usata in quest'opera
quasi come sinonimo di diavolo; ma, come la maggior parte
delle persone istruite sa, essa deriva dal greco "daimon", che è il
nome di un'opera di Dio.
anticamente significava semplicemente qualsiasi Spirito, buono
o cattivo.
Un'opera piena di riferimenti magici suggestivi è la nota
"Arabian Nights", ed è interessante notare il numero di
indicazioni nel terzo libro di quest'opera che producono effetti
simili a quelli celebrati.
INTRODUZIONE. XXXV

Per esempio, il capitolo 11i11tl1 della Terza B,:;ok gh:es i


simboli da utilizzare per il cambiamento dei beiJ1gs 1i1a aminali, uno
dei 1i1c1denti più comuni delle "Mille e una notte", come nella
storia del "primo vecchio e la cerva", quella dei "tl1ret: Calmdars e
tl1e ladit:s qJ Bag dad", quella dei "tl1ret: Calmdars e tl1e ./£7.-e
ladit:s qJ Bag dad", quella dei "tl1e": "primo vecchio e la cerva",
quella dei "tl1ret: Calmdars e tl1e ./£7.-e ladit:s qJ Bag dad", quella
d i "Beder e Giaulwre", ecc, ecc.; a differenza della trasformazione
volontaria del Mago in un'altra forma, come esemplificato nella
"storia dello Sc!cond Calmdar", i cui simboli sono riportati nel
17.decimo primo capitolo del nostro Terzo Libro.
Anche in questo caso, questi cluster ricorderanno a molti dei
miei lettori gli straordinari effetti magici che si dice abbia prodotto
Faust, il quale, come ho già osservato, è con ogni probabilità
contemporaneo di Abralzam e dell'Ebreo.
Ma t/11: modalità di produzione di tl1cir, come previsto in questo
lavoro.
non è la magia nera del patto e del diavolo, come il nostro autore
sostiene costantemente, ma è un sistema di
qf Qg,bahs!!!c Magia, simile a quella della "Chiave ef Salomone tl1e
K1i1g" e delle "Clm.-icles if Rabbi Solomon", anche se/1/1 differisce in
tl1e circoscrizioni q/1e precedente i1n-ocatioJ1 ef tl1e
Angelo Custode 0J1ce tutti, con/11/i: nelle opere che ho /1m:e
appena citato gli Angeli sono 1in:oked 1i1 ogni E7.-ocation per mezzo
del Cerchio Magico. Opere come queste, e simili, non potevano essere
l'i11te11tio11 di Abralwm a piangere, dato che, come il suo sistema,
esse sono fon;date 011 dal Segreto J{110'1dl'r(_ze qi: Qg,ba/a/1 ; come
questo i11 suo turno 'leas dtr17.-ed Ji-om quel potente schi:me qf AnCJ
'nt 11-1sdr;111, t/1c Iniziato J\Iagic qf
Egitto. lontano a11y dl't'p studente allo stesso 11i11e r :f il
0,tb{ll(l/1 e qf modl'/"11 Egitto, tl1e ror;t (//Id orig1i1 qf t/1e primo è e7.-
1de11tly to bt sougl1t 1i1 that cozmtry qf Mysteries, t/1e l11Jmi: qf tl1e
Gods -1clme symbols and c/assj/frati'o11 formed so
co11spict1ot1s una parte dei Riti Sacri; a11d da w/1ic/1 cwn
fino a t/1i: giorni nostri, tante ricette di magia lun-e discendono. Per 'lee
m/lst fare una cartjttl ucry d1stti1ctio11 tra tlN: veramente antica magia
egiziana, e le idee e la tradizione araba pre-vaihi1g in Egitto 1i1
recente tJines. Mi sembra che sia l'erudito a fare il punto della
situazione.
XXXVI INTRODUZIONE.

Lmormant che, nella sua opera sulla magia caldea, sottolinea


che la grande differenza tra questa e quella egizia è che il mago
della prima scuola ha sì invocato gli spiriti, ma quello della
seconda si è alleato con gli spiriti.tra questa e quella egiziana
era che il mago della prima scuola in effetti invocava gli spiriti,
ma che il secondo si alleava con gli spiriti e prendeva su di sé i
caratteri e i nomi degli dei per comandare gli spiriti con
l'esorcismo; Quest'ultimo modo di operare non solo implicava da
parte sua una conoscenza critica della natura e del potere degli
Dei, ma anche una dichiarazione di fiducia nei loro confronti, e
il suo appello ad essi per controllare le forze evocate; in otlzer
r;.Il sistema di Magia Wlzita più fondato che sia possibile
concepire.
Il prossimo punto degno di nota è quello che Abralzam
sottolinea a proposito della preferibilità di usare la propria
lingua madre sia per la preghiera che per l'evocazione; la
ragione principale è l'assoluta necessità di comprendere
completamente e a fondo, con tutta l'anima e il cuore, ciò che le
labbra stanno formulando. Pur ammettendo pienamente la
necessità di questo, vorrei tuttavia indicare alcune ragioni a
favore dell'uso di una lingua diversa dalla propria. Primo fra
tutti, il fatto che aiuta la mente a concepire
l'aspetto più elevato dell'Operazione; quando una lingua diversa
e uno considerato sacro, e le frasi in wlzich non suggeriscono
quindi questioni di vita ordinaria. Poi, che l'ebraico, il ca/deo,
l'egiziano, il greco, il lattizio, ecc.
sono più sonori della maggior parte delle vibrazioni zi1.
lingue moderne, e da questa circostanza può suggerire una
maggiore solennità. Inoltre, quanto più un'operazione magica è
lontana dai luoghi comuni, tanto meglio è. Ma sono
perfettamente d'accordo con Abramo che prima di ogni
operazione è indispensabile che l'Operatore comprenda a fondo
l'importanza della sua Preghiera o Congiura. Inoltre, le parole
in queste
Le lingue antiche implicano "formule di corrispondenza" con
maggiore facilità rispetto a quelle moderne.
I Pentacoli e i Simboli sono preziosi come base equilibrata
e adatta per la ricezione della forza magica: ma a meno che
l'Operatore può davvero attirare quella forza su di loro, non
sono altro che tanti diagrammi morti, e per lui senza parole.
INTRODUZIONE. XXXVII

Ma se usati dall'Iniziato, che ne comprende appieno il significato,


diventano per lui un po'i.oe1jit! di protezione e di aiuto,
secondando e jocuSS1i1g tlze 'i.,Jork1i1gs qf lzis !Viii.
Con il rischio di ripetere 'i.vlzat I lza'"c:e e/se7.('/zere smd,
devo mettere in guardia lo stzul,mt occulto dal formare un'errata
jw{'<_me11t J,-om ciò che Abraham tlze Je7.v dice riguardo
all'uso di Circoli agici Jvf e di LicenS1i1g tlze Spiriti a Dtpart. È
vero che 1i1 tl1t: Perché l'intero gruppo della Camera da letto,
dell'Oratorio e della Terrazza sono consacrati dalle cerimonie
preparatorie delle sei lune precedenti; in questo modo l'intero
luogo è protetto e il Mago risiede costantemente all'interno di un
cerchio magico. Lì...
Anche la licenza di partenza può essere in gran parte dispensata,
perché gli 11 anni: Gli spiriti non possono penetrare in questo
limite secolare del perimetro delle pareti della casa. Ma
che il lavoratore di E'Z.Jocations ordinarie sia asmred tlzat che erano
tlzis
Non è stato così, e la Convocazione "si è riunita in una sala non
consacrata.
senza che sia stato tracciato un Cerchio Magico per la difesa,
l'invocazione all'"apparizione visibile di potenze spaventose quali
Amaymon, Egy11 e Beelzebub, probabilmente porterebbe alla
morte dell'esorcista in un punto preciso; tale morte presenta i
sintomi di una persona che soffre di epilessia, apoplessia o
strangolamento, in linea con le condizioni che si verificano al
momento della morte. Anche se il Cerchio è stato formi!to,
l'Evocatore deve guardarsi bene dall'oltrepassare i suoi limiti, o
abbassarsi, o sporgersi oltre, durante il progresso dell'Esorcismo,
prima che sia stata concessa la licenza di partire. Perché questo,
anche a prescindere dagli altri
cause, l'intero oggetto e l'effetto del lavoro del Cerchio è di
creare condizioni atmosferiche anomale, eccitando con il Cerchio
uno stato di forza diverso da quello che esiste in sua assenza; in
modo che, anche in assenza di azioni occulte maligne degli
Spiriti, l'improvviso e impreparato cambiamento di atmosfera
colpisca gravemente l'Esorcizzatore, a causa dello stato di
tensione nervosa in cui si trova.
tem1011 lze sarà in. Anche la Licenza di Partenza dovrebbe essere
xxxviii INTRODUZIONE.

non essere tralasciato, perché le Forze del Male saranno ben


liete di rivestire l'Operatore per averli disturbati, se dovessero
incautamente abbandonare il Circolo senza aver prima
mandò via tlzem e, se necessario, lo costrinse ad andarsene per
mezzo di una truffa.
evocazioni misteriose.
Non condivido l'opinione di Abraham circa la necessità di
affidare l'operazione di questa magia sacra a un Principe o a un
Potentato. Ogni grande sistema di occultismo ha le sue guardie
occulte, che sapranno vendicarsi delle manomissioni sbagliate.
A costo di ripetermi, metterò ancora una volta in guardia
lo studente dalla pericolosa natura automatica di alcuni
quadrati magici del Terzo Libro, perché, se lasciati in giro
con noncuranza, sono molto suscettibili di ossessionare le
persone sensibili,
bambini o addirittura animali.
Le osservazioni di Abraham sugli errori dell'astrologia e
dell'attribuzione delle ore planetarie sono degne di nota.
Tuttavia, ho trovato l'attribuzione ordinaria delle Ore planetarie
efficace fino a un certo punto.
In tutti i casi in cui il testo presenta qualcosa di difficile o
oscuro, ho aggiunto copiose note esplicative, così numerose da
costituire in parte una specie di commento. In particolare quelle
sui nomi degli Spiriti mi sono costate un lavoro incredibile,
dalla difficoltà di identificare le loro radici. Lo stesso si può
dire di quelli sui Simboli del Terzo Libro.
Laddove ho utilizzato delle parentesi nel testo attuale, esse
indicano alcune parole o frasi fornite per rendere più chiaro il
significato del testo.
Per concludere dirò solo che ho scritto questa Introduzione
esplicativa solo ed esclusivamente per aiutare i veri studenti
dell'Occultismo; e che dell'opinione del comune critico
letterario, che non capisce né crede nell'Occultismo, non mi
importa nulla.
87 RUE MOZART, AUTEUIL, PARIGI.
APPENDICI.
IKTRODUCTIO;>;. xliii

(APPENDICE C .)

ESEMPI DI ALTRI METODI DI EVOCAZIONE ANGELICA.

A beneficio degli studenti di occultismo, fornisco qui altri due


sistemi di evocazione angelica. Il primo è tratto dalla parte del
libro "Barrett's Magus" (1801), intitolata "La chiave della magia
cerimoniale". Il secondo è copiato dalla mia "Chiave di
Salomone il Re".
Da
" La perfezione e la chiave della ... Magia Cerimoniale";
essendo
la seconda parte del secondo libro di
"The Magus
o
Celestial Intelligencer "; ...,
di
Francis Barrett, F.R.C.
"Gli Spiriti buoni possono essere invocati da noi o da noi in
diversi modi, ed essi si offrono a noi in diverse forme e maniere,
perché parlano apertamente a coloro che guardano, si offrono alla
nostra vista, o ci informano con sogni e oracoli di quelle cose che
desideriamo conoscere. Chiunque voglia invocare uno Spirito
buono perché parli o appaia alla vista, deve osservare due cose in
particolare: una riguarda la disposizione dell'invocante, l'altra le
cose che devono essere esteriormente vietate all'invocante per la
conformità dello Spirito da invocare.
"È quindi necessario che l'invocatore si disponga religiosamente
per molti giorni a tale mistero, e che si conservi per tutto il tempo
casto, astinente e che si astragga il più possibile da ogni tipo di attività
estranea e secolare; inoltre deve osservare il digiuno, per quanto gli
sembri conveniente, e lasciare che ogni giorno, tra il sole e la notte, egli
si dedichi a questo tipo di attività.

• Pubblicato originariamente da Lackington & Allen, Londra, 1801;


ma ristampato e riedito da Bernard Quaritch, Piccadilly, alcuni anni dopo.
xliv INTRODUZIONE.

alzandosi e mettendosi in piedi, vestiti di candido lino, sette volte cal!


a Dio, e fare un'invocazione agli Angeli per essere chiamati e invocati,
secondo la regola che abbiamo insegnato prima. Il numero di giorni di
digiuno e di preparazione è di solito un mese, cioè il tempo di un'intera
lunazione. Nella Cabala ci si prepara generalmente quaranta giorni
prima.
" Per quanto riguarda il luogo, deve essere scelto pulito, puro,
vicino, tranquillo, senza ogni sorta di rumore e non soggetto alla vista
di estranei. Questo luogo deve essere prima di tutto esorcizzato e
consacrato; vi si ponga una tavola o un altare, coperto con un panno di
lino bianco e pulito e posto verso oriente; su ogni lato si pongano due
lumi di cera consacrati che ardono, la cui fiamma non deve spegnersi
per tutti questi giorni. Al centro dell'altare si ponga l' amens, ovvero la
carta santa che abbiamo descritto prima, coperta di lino fine, che non
deve essere aperta fino alla fine dei giorni della consacrazione. Avrete
anche in serbo un profumo prezioso e un olio puro per l'unzione. E
teneteli entrambi consacrati. Poi, sulla testa dell'altare, sistemate un
incensiere, dove accenderete il fuoco santo, e preparate un profumo
prezioso ogni giorno che pregate.
" Ora, per il tuo abito, avrai una lunga veste di lino bianco,
aderente davanti e dietro, che può scendere fin sopra i piedi, e ti
cingerai i lombi con una cintura. Avrai anche un velo di puro lino
bianco, sul quale dovrà essere scritto, in una cornice dorata, il nome
Tetragramma; tutte queste cose devono essere consacrate e
santificate con ordine. Ma non dovete entrare in questo luogo santo
finché non sia stato prima lavato e coperto con un panno nuovo e
pulito, e allora potrete entrare, ma con i piedi nudi e scoperti; e
quando sarete entrati vi aspergerete con l'acqua santa, poi farete un
profumo sull'altare; e poi in ginocchio pregherete davanti all'altare
come vi abbiamo detto.
"Quando il tempo sarà scaduto, l'ultimo giorno, digiunerai più
rigorosamente; e digiunando il giorno seguente, al sorgere del sole,
entrerai nel luogo santo, usando le cerimonie di cui si è parlato
prima, prima aspergendoti, poi, facendo un profumo, ti segnerai la
croce con l'olio santo sulla fronte, e ti ungerai gli occhi, usando la
preghiera in tutte queste consacrazioni. Poi aprirete la lampada e
pregherete in ginocchio davanti all'altare; quindi si potrà fare
un'invocazione come segue: - "Non è possibile che la gente si sia
messa in ginocchio".
INTRODUZIONE. xiv

A INVOCAZIONE DEGLI SPIRITI BUONI.


"Nel Nome della Santissima Trinità, desidero che voi, Angeli forti e
potenti (11nome dello Spirito o degli Spiriti)
)'OU avrebbe dovuto apparire), che se è la Divina volontà di Colui
´che è chiamato Tetragramma, ecc, il Santo Dio, il Padre, che tu
assuma una forma che meglio si addice alla tua natura celeste, e che
appaia a noi visibilmente qui in questo luogo, e che risponda alle
nostre richieste, nella misura in cui non trasgrediremo i limiti della
misericordia e della bontà divina, chiedendo una conoscenza non
lecita; ma che tu voglia gentilmente mostrarci quali sono le cose
più proficue per noi da conoscere e da fare, alla gloria e all'onore
della Sua Divina Maestà che vive e regna nel mondo senza fine.
Amell.
-" Signore, si compia il Tuo Viltà in terra come in cielo,
purifica i nostri cuori dentro di noi e non toglierci il Tuo Spirito
Santo. Signore, per il Tuo nome li abbiamo chiamati, permetti loro
di amministrarci.
"E affinché tutte le cose concorrano al Tuo onore e alla Tua
gloria, a Te, al Figlio e allo Spirito benedetto, sia attribuita ogni
potenza, maestà e dominio, senza fine. Amen.
" Fatta l'invocazione, vi appariranno i Buoni Angeli che
desiderate, che intratterrete con una comunicazione casta e li
autorizzerete a partire.
"Ora il Lamen che si usa per invocare qualsiasi Spirito Buono
deve essere fatto nel modo seguente: o in metallo con formabile o
in cera nuova mescolata con spezie e colori convenienti; oppure
può essere fatto con carta bianca pura con colori convenienti, e la
sua forma esterna può essere quadrata, circolare o triangolare, o del
genere, secondo la regola dei numeri; in esso devono essere scritti i
Nomi Divini, sia generali che speciali. E al centro del Lamen
disegnate un esagono o un carattere di sei angoli; nel mezzo
scrivete il Nome e il Carattere della Stella, o dello Spirito suo
Governatore, a cui è soggetto il Buon Spirito che deve essere
chiamato. E intorno a questo carattere si collochino tanti caratteri di
cinque angoli, o pentacoli, quanti sono gli Spiriti a cui siamo
sottoposti.
* Probabilmente si tratta di un errore per "esagramma" o
"esagono".
t Probabilmente un errore per "pentagrammi" o "pentangoli".
xlvi INTRODUZIONE.

che chiameremo insieme in una sola volta. Ma se ne chiamassimo uno


solo, bisognerebbe comunque fare quattro pentagoni, in cui scrivere il
nome dello Spirito o degli Spiriti con i loro caratteri. Ora, questo
Lamen deve essere composto quando la Luna è in fase crescente, nei
giorni e nelle ore che convengono allo Spirito; e se vi prendiamo un
pianeta fortunato, sarà tanto meglio per produrre l'effetto; la Tavola o
Lamen, se è fatta correttamente nel modo che abbiamo descritto, deve
essere consacrata secondo le regole sopra indicate.
"E questo è il modo di fare la Tavola generale o Lamen per
invocare tutti gli Spiriti, qualunque essi siano; la cui forma si può
vedere nelle tavole dei pentacoli, dei sigilli e degli amen.
"Vi dichiareremo ancora un altro rito più semplice per eseguire
questa cosa: L'uomo che vuole ricevere un oracolo da uno Spirito sia
casto, puro e santificato; scelto un luogo puro, pulito e coperto
dappertutto con lenzuola bianche e pulite, il giorno del Signore nel
novilunio entri in quel luogo vestito di lenzuola bianche; Esorcizzi il
luogo, lo benedica e vi faccia un cerchio con un carbone consacrato;
nella parte esterna del cerchio scriva i nomi degli Angeli; nella parte
interna scriva i Potenti Nomi di Dio; e all'interno del cerchio, nelle
Quattro Parti del Mondo,* siano posti i vasi per i profumi. Poi, dopo
essersi lavato e aver digiunato, entri nel luogo e reciti verso Oriente
questo Salmo per intero: "Beati gli immacolati nell'onda". Salmo 6. Poi
fate una fumigazione e pregate gli Angeli con i suddetti nomi divini,
affinché vi appaiano e vi rivelino o scoprano ciò che desiderate
ardentemente; e fate questo continuamente per sei giorni, lavandovi e
digiunando. Il settimo giorno, dopo esserti lavato e digiunato, entra nel
Circolo, profumalo e ungiti con l'olio santo sulla fronte, sugli occhi,
sulle palme delle mani e sui piedi; poi, con le ginocchia piegate, recita
il Salmo suddetto, con i nomi divini e angelici. Detto questo, alzati e
cammina intorno al Cerchio da Est a Ovest, finché non ti stancherai
con una vertigine alla testa e al cervello, poi subito cadrai nel Cerchio,
dove potrai riposare, e sarai avvolto da un'estasi; e uno Spirito apparirà
e ti informerà di tutte le cose necessarie da sapere. Dobbiamo anche
osservare che nel Cerchio devono esserci quattro santi
* I punti cardinali o quartieri.
ll':TRODUZIONE. xlvii

candele accese nelle quattro parti del mondo, che non dovrebbero
mancare di luce per una settimana.
" E il modo di digiunare è questo: astenersi da tutte le cose
che hanno una vita sensoriale e da quelle che ne derivano, bere solo
acqua corrente pura; non prendere cibo o vino fino al tramonto del
sole. "Il profumo e l'olio per l'unzione siano fatti come si deve.
di cui all'Esodo e agli altri libri sacri della Bibbia. Va inoltre
osservato che ogni volta che entra nel Cerchio ha sulla fronte un
"amen" d'oro, sul quale deve essere scritto il nome "I'etragrammaton",
nel modo che abbiamo menzionato prima".
Nella "Chiave di Salomone Re" * (Libro IL-Capitolo XXL)
si trovano altre indicazioni per invocare gli spiriti, come le
seguenti: - "La chiave di Salomone".
" Fai un piccolo libro che contenga le preghiere per tutte le
operazioni, i nomi degli angeli in forma di litanie, i loro sigilli e i
loro caratteri; fatto questo, lo consacrerai a Dio e agli Spiriti puri
nel modo seguente :-)
" Porrete nel luogo destinato un tavolino coperto da un panno
bianco, sul quale poserete il Libro aperto sul Grande Pentacolo che
deve essere disegnato sul primo foglio del suddetto Libro; e dopo aver
acceso una lampada che deve essere
sopra il centro del tavolo, circonderai il suddetto tavolo con una
tenda bianca; vestirai te stesso in modo appropriato.
e tenendo il Libro aperto, ripeti in ginocchio la seguente preghiera con
grande umiltà: - "Non è un'idea che si può fare, ma è un'idea che si
può fare".

LA PREGHIERA.
"ADON AI, ELOHIM, EL, EHEtEH AsHER EHEIEH, Principe
dei Principi, Esistenza delle Esistenze, abbi pietà di me e getta il Tuo
sguardo sul Tuo servo (N.) che Ti invoca con grande devozione e Ti
supplica con il Tuo Santo e tremendo Nome, il Tetragramma, di essere
propizio e_ di ordinare. che gli Angeli e gli Spiriti vengano a prendere
dimora in questo luogo; 0 voi Angeli e Spiriti delle Stelle, 0 tutti voi
Angeli e Spiriti elementari, 0 tutti voi Spiriti presenti davanti al Volto
di Dio.
* Pubblicato da G. Redway, Londra, 1889.
t In modo da creare una specie di piccolo tabernacolo intorno all'altare.
xlviii INTRODUZIONE.

Dio, io Ministro e Servo fedele dell'Altissimo vi assicuro che Dio


stesso, l'Esistenza delle Esistenze, vi inviti a venire e ad essere
presenti a questa Operazione; io, Servo di Dio, vi prego umilmente.
Amen.

" Dopo di che lo incenserai con l'incenso proprio del Pianeta e


del giorno, e riposizionerai il Libro sul tavolo suddetto, facendo
attenzione che il fuoco della Lampada sia mantenuto continuamente
acceso durante l'operazione, e tenendo le porte chiuse. Ripeti la
stessa cerimonia per sette giorni, iniziando dal sabato e profumando
ogni giorno il Libro con l'Incenso adatto al Pianeta che governa il
giorno e l'ora, e facendo attenzione che la Lampada arda sia di
giorno che di notte; dopo di che chiuderai il Libro in un piccolo
cassetto sotto il tavolo, fatto apposta per esso, finché non avrai
occasione di usarlo; e ogni volta che vorrai usarlo, vestirai i tuoi
paramenti, accenderai la lampada e ripeterai in ginocchio la
suddetta preghiera: "ADON AI, ELOHIM", ecc.
" Nella Consacrazione del Libro è necessario convocare tutti
gli Angeli i cui nomi sono scritti in esso sotto forma di litanie, cosa
che farai con devozione; E anche se gli Angeli e gli Spiriti non
dovessero apparire nella Consacrazione del Libro, non stupirti,
perché sono di natura pura e quindi hanno molte difficoltà a
familiarizzare con gli uomini incostanti e impuri, ma se le
Cerimonie e i Caratteri saranno eseguiti correttamente, con
devozione e perseveranza, saranno costretti a venire, e alla fine
accadrà che alla tua prima invocazione sarai in grado di vederli e
comunicare con loro. Ma ti consiglio d i non intraprendere nulla di
impuro o di impuro, perché in tal caso la tua importunità, lungi
dall'attirarli, servirà solo a scacciarli da te; e sarà poi estremamente
difficile per te attirarli per usarli a fini puri".
IL PRIMO LIBRO

DEL

SANTO MAGIA,

CHE DIO HA DATO A I SOLI, AARON, DAVIDE, SOLO:IION, ED ALTRI SAI;-.:TS,


PATRIARCHI E PROFETI; CHE TESTIMONIANO

IL VERO ´ D I V I N O ´ " ÈD0,11.

IJEQUF.ATHED DA ABRAHA.11 U.\'TO LA.1/ECH SUO FIGLIO.

TRADOTTO DALL'EBRAICO.
IL PRIMO LIBRO DELLA MAGIA SANTA.

Anche se questo primo libro serve piuttosto


-G.11''.\V IIW
come prologo che come regole effettive per
acquisire questa Magia divina e sacra, tuttavia,
0! Lamech, figlio mio, vi troverai alcuni
esempi e altre regole per acquisire questa
magia divina e sacra.
che non ti saranno meno utili e proficui dei precetti e dei dogmi
che ti darò nel Secondo e nel Terzo Libro. \\Perciò non
trascurerai lo studio di questo Primo Libro, che ti servirà come
introduzione alla vera e sacra liturgia e alla pratica di ciò che io,
Anrahajvr, SoN di Srmno, ho appreso, in parte da mio padre e in
parte anche da altri Tvlen saggi e fedeli, e che ho trovato vero e
reale, avendolo sottoposto a prove ed esperimenti. E avendolo
scritto di mio pugno, l'ho riposto in questo scrigno e l'ho
rinchiuso come un tesoro preziosissimo, affinché, quando sarai
arrivato a un'età adeguata, tu possa ammirare, considerare e
godere delle meraviglie del Signore, così come tuo fratello
maggiore.
Giuseppe, che, come primogenito, ha ricevuto da me la Sacra
Tradizione della Qabalah. :t

• Des e.remp!es e des circonstances. t D'acluminement.


Ritengo che questa sia un'ortografia più veritiera del termine rispetto
alla resa abituale di "Cabala".
Tl!E LIBRO <.W LA MAGIA DI S A C I { E l >

IL PRIMO CAPITOLO.

AM ECH, se vuoi sapere la ragione per cui ti do


questo Libro, è che se consideri la tua
condizione, che è quella di essere un Figlio
ultimogenito, saprai perché ti spetta;
e commetterei un grave errore se ti privassi di quella grazia
che Dio mi ha concesso con tanta profusione e liberalità. Mi
sforzerò quindi di evitare la prolissità delle parole in questo
primo libro, tenendo conto solo dell'antichità di questa
Venerabile e Indubitabile Scienza. E visto che la VERITÀ
non ha bisogno di illuminazione e di esposizione, essendo
semplice e giusta; sii obbediente a tutto ciò che ti dirò,
accontentandoti della sua semplicità, sii buono e retto,* e
acquisterai più ricchezza di quanta io possa prometterti. Che
l'Unico e Santissimo Dio conceda a tutti la grazia necessaria
per poter comprendere e penetrare gli alti Misteri della
Qabalah e della Legge; ma si accontentino di ciò che il
Signore concede loro, perché se contro la Sua Divina Volontà
volessero volare ancora più in alto, come fece Lucifero,
questo non farebbe altro che procurare loro una caduta
vergognosa e fatale. Perciò è necessario essere estremamente
prudenti e considerare l'INTENZIONE che ho avuto nel
descrivere questo metodo di operazione; perché in
considerazione della tua grande giovinezza non cerco altro
che di eccitarti alla ricerca di questa Sacra Magia. Ma il modo
di acquisirla verrà in seguito, in tutta la sua perfezione e a suo
tempo; perché ti sarà insegnato da Maestri migliori di me, cioè
da quegli stessi Santi Angeli di Dio. Nessun uomo
* Riel.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 5

è nato nel mondo un Maestro, e per questo motivo siamo


obbligati a imparare. Chi si applica a questo scopo e studia,
impara; e un uomo non può avere un titolo più vergognoso e
cattivo* di quello di essere un ignorante.

IL SECONDO CAPITOLO.

Perciò confesso che io, anche I


Inoltre, non sono nato maestro, né ho inventato
questa scienza di mio proprio genio, ma l'ho
appresa da altri nel modo che dirò in seguito.
te, e in verità.
Mio padre, SrMoN, poco prima di morire, mi diede
alcuni segni e istruzioni sul modo in cui è necessario
acquisire la Sacra Qabalah; ma è pur vero che egli non entrò
nella Sacra Mistica attraverso il vero Sentiero, e io non
potevo sapere come comprenderla sufficientemente e
perfettamente come la Ragione richiedeva. Mio padre fu
sempre contento e soddisfatto di questo metodo di
comprensione, e non cercò oltre la vera Scienza e Arte
Magica, che io mi impegno a insegnarti e ad esporti.
Dopo la sua morte, trovandomi all'età di vent'anni,
avevo una grandissima passione per comprendere i veri
misteri del Signore; ma con le mie forze non riuscivo ad
arrivare al fine che intendevo raggiungere.
Venni a sapere che a Mayence c'era un Rabbino che era
un notevole Saggio, e si diceva che possedesse in pieno la
S a g g e z z a Divina. Il grande desiderio

* Questo è identico alla dottrina orientale secondo la quale


l'Ignoranza è
di per sé il male e l'infelicità.
6 IL LIBRO DEL S . \CIU l> ; \ l ,\C;JC

che che dovevo studiare mi ha indotto di andare a


cercarlo per per imparare da da lui. Ma
anche questo ma11 non aveva ricevuto dal Signore la G1FT,
:e una razza perfetta; perché, sebbene lo costringesse a
manifestare 11a me certi profondi Misteri della Q,tbalah di lJoly,
non arrivò affatto alla meta; e_ nella suamagia non si servì in
alcun modo del \V1sdom del Signore, ma si avvalse invece di
certe arti e super::di nazioni infedeli e idolatre, in parte derivate
dagli Egizi, insieme alle immagini dei Meki e dei Persiani, alle
erbe degli Arabi, insieme al potere delle Stelle e delle
Costellazioni; e, infine, aveva tratto da ogni popolo e nazione, e
persino dai Cristiani, qualche arte diabolica. E in ogni cosa
gli Spiriti lo accecavano a tal punto, anche se gli obbedivano in
qualche cosa di ridicolo e di insignificante, che egli credeva
davvero che la sua cecità e il suo errore fossero la Vera Magia, e
quindi non spingeva oltre la sua ricerca della Vera e Sacra Magia.
Anch'io appresi i suoi stravaganti esperimenti e per dieci anni
rimasi sepolto in un così grande errore, finché, dopo questi dieci
anni, arrivai in Egitto nella casa di un Antico Saggio che si
chiamava ABRAMELIM, il quale mi introdusse nel vero
Sentiero, come ti dichiarerò in seguito, e mi diede un'istruzione e
una dottrina migliori di quelle di tutti gli altri; ma questa grazia
particolare mi è stata concessa dal Padre Onnipotente di ogni
Misericordia, cioè dal Dio Onnipotente, che a poco a poco ha
illuminato la mia comprensione e mi ha aperto gli occhi per
vedere e ammirare, per contemplare e ricercare il Suo Divina
Saggezza Divina, in tale a modo che
mi è stato possibile approfondire e comprendere sempre più il
Sacro Mistero con il quale sono entrato nella conoscenza dei
Santi Angeli, godendo di un'esperienza che mi ha portato a
conoscere il mondo.

* Tuttavia, la vera Qabalah deriva senza dubbio dalla saggezza


egizia e orientale.
DI /JJR.\-;\[U IN TIIE l'lLEGA. 7

da cui* ho ricevuto in seguito le basi della vera magia e il


modo di comandare e dominare gli spiriti maligni. Così, a
conclusione di questo capitolo, non posso dire di aver
ricevuto la Vera Istruzione se non da AHRAMELIM, e la Vera e
Incorruttibile Magia se non dai Santi Angeli di Dio.

IL TERZO CAPITOLO.

NEL CAPITOLO PRECEDENTE ho già detto


che, poco dopo la morte di mio padre, mi sono
dedicato alla ricerca del Vero Islam e del
Mistero del Signore. Ora, in questo capitolo,
mi soffermerò brevemente
citare i luoghi e i paesi da cui sono passato per cercare di
imparare le cose buone. E lo faccio perché ti serva da
regola e da esempio per non sprecare la tua giovinezza in
occupazioni meschine e inutili, come le bambine che
siedono intorno al camino. Perché non c'è nulla di più
deplorevole e di più indegno in un uomo che trovarsi
ignorante in tutte le circostanze. Chi lavora e viaggia
impara molto; e chi non sa come comportarsi e governarsi
quando è lontano dalla sua terra natale, saprà ancora meno
come farlo a casa sua. Dopo la morte di mio padre, rimasi
per quattro anni con i miei fratelli e le mie sorelle e studiai
con cura come utilizzare in modo proficuo ciò che mio
padre mi aveva lasciato dopo la sua morte.

* Cioè dagli Angeli.


Questo nome è scritto "Abramelin" in alcuni luoghi e "Abramelim"
in altri. Di conseguenza ho fatto attenzione in tutti i
casi
mettere l'ortografia così come si presenta nella i\IS.
8 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

le spese che ero costretto a sostenere, dopo aver sistemato


tutti i miei affari e le mie attività, nonché il mio
Le forze me lo permettevano; sono partito e sono andato in
Vormatia".
a Mayence, per trovarvi un Rabbino molto anziano di nome
Mosè, nella speranza di aver trovato in lui ciò che cercavo.
Come ho detto nel capitolo precedente, la sua Scienza non
aveva alcun fondamento come quella della Vera Sapienza
Divina. Rimasi con lui per quattro anni, sprecando
miseramente tutto quel tempo e persuadendomi di aver
imparato tutto ciò che desideravo sapere,-j e stavo pensando
di tornare alla mia casa paterna, quando incontrai casualmente
un giovane della nostra setta, di nome SAMUEL, nativo della
Boemia, i cui modi e il cui stile di vita mi mostrarono che
desiderava vivere, camminare e morire nella Via del Signore e
nella Sua Santa Legge; E con lui strinsi un legame di amicizia
così forte che gli manifestai tutti i miei sentimenti e le mie
intenzioni. Poiché egli aveva deciso di fare un viaggio a
Costantinopoli, per raggiungere un fratello di suo padre, e poi
passare in Terra Santa, dove avevano vissuto i nostri antenati
e dalla quale, a causa dei nostri gravi errori e misfatti,
eravamo stati cacciati e scacciati da Dio. Avendo egli voluto
così, nel momento in cui mi mise al corrente del suo progetto,
sentii un desiderio straordinario di accompagnarlo nel suo
viaggio, e credo che Dio Onnipotente volesse con questo
mezzo risvegliarmi, perché non potei riposare fino al
momento in cui ci demmo reciprocamente la parola e
giurammo di fare il viaggio insieme.
Il 3 febbraio dell'anno I 397 iniziammo il nostro viaggio,
passando per la Germania,
* Vormatie", cioè il distretto sotto il governo della città di
V o r m s , chiamato anticamente in latino "Vormatia".
Nel capitolo precedente dice di essere rimasto in questo percorso di
studi per dieci anni.
Dio. § Samuele.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 9

Boemia, Austria e poi, attraverso l'Ungheria e la Grecia,


fino a Costantinopoli, dove rimanemmo due anni e che non
avrei mai lasciato, se la morte non mi avesse portato via
Samuele per un'improvvisa malattia. Trovandomi solo, mi
prese un nuovo desiderio di viaggiare, e il mio cuore era
talmente preso da questo desiderio che continuai a vagare
da un luogo all'altro, finché alla fine non
arrivò in Egitto, dove, viaggiando costantemente
viaggiando per quattro anni in una direzione e
nell'altra, più mi esercitavo negli esperimenti della magia
di RABI3IN MosEs, meno mi piaceva. Proseguii il mio
viaggio verso il nostro antico paese, dove fissai la mia
residenza per un anno, e non vidi né sentii altro che
miseria, calamità e infelicità. Dopo questo periodo
di tempo, trovai un cristiano che viaggiava anch'egli per
trovare ciò che cercavo anch'io. Dopo aver preso un
accordo, decidemmo di andare nelle zone desertiche
dell'Arabia per cercare ciò che desideravamo
ardentemente; eravamo sicuri che, come ci era stato detto,
in quei luoghi c'erano molti uomini giusti e molto dotti, che
vivevano lì per poter studiare senza alcun ostacolo e per
dedicarsi a quell'Arte che noi stessi cercavamo; Ma poiché
non trovammo nulla che fosse all'altezza della fatica che
avevamo fatto e che fosse degno della nostra attenzione, mi
venne in mente l'idea stravagante di non andare oltre e di
tornare a casa mia. Comunicai la mia
intenzione al mio compagno, ma lui, da parte sua,
desiderava proseguire la sua impresa e cercare la fortuna;
così mi preparai a tornare.
IO IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

IL QUARTO CAPITOLO.

(I
Nel viaggio di ritorno cominciai a riflettere sul
tempo che avevo perso nel viaggiare e sulle
grandi spese che avevo sostenuto senza alcun
ritorno e senza aver acquisito ciò che
desideravo.
per cui avevo intrapreso il viaggio. Tuttavia, avevo deciso di
tornare a casa mia dopo aver lasciato l'Arabia Deserta
passando per la Palestina e quindi in Egitto. Arrivai infine in
una cittadina chiamata ARACHI, situata sulla riva del Nilo,
dove alloggiai da un vecchio ebreo di nome AARON, dove
del resto avevo già alloggiato durante il mio viaggio; gli
comunicai i miei sentimenti. Mi domandò come fossi riuscito
nell'impresa e se avessi trovato ciò che desideravo. Risposi
mestamente che non avevo fatto assolutamente nulla, e gli
feci un resoconto preciso delle fatiche e dei problemi che
avevo affrontato, accompagnato dalle mie lacrime che non
potevo fare a meno di versare in abbondanza, tanto da attirare
la commozione del vecchio, che cominciò a cercare di
confortarmi dicendomi che durante il mio viaggio aveva
sentito dire che in un luogo deserto non lontano dalla suddetta
città
di ARACHI abitava un uomo molto dotto e pio che si chiamava
ABRAMELINo, * ed egli mi esortava a fare in modo che come
io
che aveva già fatto tanto, di non mancare di fargli visita,
affinché forse Dio Misericordioso mi considerasse con pietà e
mi concedesse ciò che giustamente desideravo. Mi sembrò di
ascoltare una voce, non umana ma celeste, e sentii nel mio
cuore una gioia che non potevo esprimere; e non ebbi né
riposo né una missione intermedia, finché Aaron non mi trovò
un uomo che mi condusse a casa sua.
* Così si scrive qui. t Aronne l'ebreo.
DI ABRA-1\IELIN IL MAGO. 11

per la strada più vicina, e camminando sulla sabbia fine per


tre giorni e mezzo senza vedere alcuna abitazione umana,
arrivai ai piedi di una collina di non grande altezza,
interamente circondata da alberi. La mia guida mi disse: "In
questo piccolo bosco c'è l'uomo che cerchi" e, dopo avermi
indicato la direzione da prendere, non volle più
accompagnarmi e, dopo avermi lasciato, tornò a casa per la
stessa strada per cui eravamo venuti, insieme al suo mulo che
ci aveva servito per trasportare il cibo. Trovandomi in questa
situazione non potei pensare ad altro che a sottomettermi
all'aiuto della Divina Provvidenza invocando il Suo
santissimo Nome,
\´Che poi mi concesse la Sua santissima Grazia, poiché
girando gli occhi nella direzione suddetta, vidi venire verso di
me un venerabile uomo anziano, che mi salutò in lingua
caldea in modo affettuoso, invitandomi ad andare con lui nella
sua dimora; cortesia che accettai con estremo piacere,
rendendomi conto in quel momento di quanto sia grande la
Provvidenza del Signore. Il buon vecchio fu molto cortese
con me e mi trattò molto bene, e per un'infinità di giorni non
mi parlò mai di altro che del timore di Dio, esortandomi a
condurre sempre una vita ben regolata, e di tanto in tanto mi
mise in guardia da certi errori che l'uomo commette a causa
della fragilità umana e, inoltre, mi fece capire che detestava
l'acquisizione di ricchezze e beni che eravamo costantemente
impegnati a ottenere nelle nostre città attraverso un'usura così
severa che veniva richiesta al nostro vicino e che lo
danneggiava. Mi chiese una promessa molto solenne e precisa
di cambiare il mio stile di vita e di vivere non secondo i nostri
falsi dogmi, ma secondo la legge del Signore. La quale
promessa ho sempre osservato inviolabilmente, e in seguito,
trovandomi di nuovo tra i miei parenti e gli altri ebrei, sono
passato tra loro per un uomo malvagio e stolto;
12 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

ma ho detto in me stesso: "Sia fatta la volontà di Dio e il


rispetto delle persone non ci faccia deviare dalla retta
via, visto che l'uomo è un ingannatore".
Il suddetto ABRAMELIN, conoscendo l'ardente
desiderio che avevo di imparare, mi diede due libri
manoscritti, molto simili nella forma a questi che ora ti
lascio in eredità, o Lamech, figlio mio; ma molto oscuri; e
mi disse di copiarli per me con cura, cosa che feci, ed
esaminai attentamente sia l'uno che l'altro. Mi chiese se
avessi del denaro e io gli risposi di sì. Mi disse che aveva
bisogno di dieci fiorini d'oro, che doveva distribuire lui
stesso, secondo l'ordine che il Signore gli aveva dato, a
titolo di elemosina a settantadue poveri, che erano
obbligati a ripetere alcuni salmi; '* e avendo conservato il
Sabato, giorno del sabato, si mise in viaggio per andare ad
ARACHI, perché era necessario che

* Il lettore qabalistico noterà subito il simbolismo dei numeri "dieci"


e "settantadue", il primo dei quali è il Numero dei Seplzirotlt e il secondo
quello dello Schema!tamplwrasclz. Ma poiché molti lettori potrebbero
ignorare il significato e il riferimento di questi termini, li spiegherò
brevemente. Le dieci Sephiroth sono le idee e le concezioni più astratte dei
dieci numeri della scala decimale ordinaria, e sono utilizzate nella Qabalah
come mezzo ideale per spiegare le diverse emanazioni o attributi della
Divinità. Fu così che Pitagora utilizzò le idee astratte dei numeri come
mezzo di istruzione metafisica. Lo Schemahamphorasch o "Nome diviso" è
un metodo qabalistico per indagare le nature del Nome di quattro lettere I
H V H (] ehovah ), che si ritiene contenga tutte le Forze della Natura. Nel
libro dell'Esodo, nel quattordicesimo capitolo, ci sono tre versetti che
descrivono le colonne di fuoco e di nube che costituirono una difesa per i
figli di Israele contro gli Egiziani. Ognuno di questi tre versetti è composto
in ebraico da settantadue lettere e, scrivendole in un certo modo una sopra
l'altra, si ottengono settantadue colonne di tre lettere ciascuna; ogni colonna
viene poi trattata come un Nome di tre lettere e la spiegazione di questi
viene cercata in alcuni versetti dei Salmi che contengono questi nomi; e
questi ultimi sarebbero i versetti dei Salmi a cui si allude nel testo, che i
settantadue poveri dovevano recitare.
DI ALLRA- fELIN TIIE ] \ I A G E . 13

avrebbe dovuto distribuire lui stesso il denaro. Mi ordinò di


digiunare per tre giorni, cioè il mercoledì, il giovedì e il
venerdì successivi, accontentandomi di un solo pasto al
giorno, in cui non dovevano esserci né sangue né cose
morte:Mi ordinò anche di iniziare con esattezza e di non
sbagliare in nulla, perché per operare bene è necessario
iniziare bene, e mi ordinò di ripetere tutti i sette salmi di
Davide una sola volta in questi tre giorni, e di non fare o
praticare alcuna opera servile. Arrivato il giorno, partì e
portò con sé il denaro che gli avevo dato. Io gli obbedii
fedelmente, eseguendo da un punto all'altro ciò che mi aveva
ordinato. Se il ritorno avvenne quindici giorni dopo, e
finalmente arrivato, mi ordinò il giorno seguente (che era un
martedì), prima del sorgere del sole, di fare con grande umiltà
e devozione una confessione generale di tutta la mia vita al
Signore, con un vero e fermo proposito e risoluzione di
servirLo e temerLo in modo diverso da come avevo fatto in
passato, e di voler vivere e morire nella Sua santissima Legge
e in obbedienza a Lui. Mi confessai con tutta l'attenzione e
l'esattezza necessarie. Durò fino al tramonto del sole e il
giorno seguente mi presentai ad AnRAMELIN, che con un volto
sorridente mi disse: "È così che ti vorrei sempre". Mi
condusse allora nel suo appartamento, dove presi i due piccoli
manoscritti che avevo copiato; e mi chiese se veramente, e
senza timore, desideravo la Scienza Divina e la Vera Magia.
Gli risposi che era l'unico fine e l'unico motivo che mi aveva
indotto a intraprendere un viaggio così lungo e travagliato, al
fine di ricevere questa scienza e la vera magia.

* Questo non esclude necessariamente le uova o il latte.


Così nell'I.F.S..
14 T1m LIBRO DI TIIE MAGIA SACRA

grazia speciale del Signore. "Ed io", disse ABRAMELIN,


"confidando nella misericordia del Signore, ti concedo e ti
concedo questa Sacra Scienza, che dovrai acquisire nel modo
prescritto nei due libricini manoscritti, senza omettere la
minima cosa immaginabile del loro contenuto; e non dovrai in
alcun modo sorvolare o commentare ciò che può essere o non
essere, visto che l'Artista che ha fatto quell'opera è lo stesso
Dio che dal nulla ha creato tutte le cose. Non userai in alcun
modo questa Scienza Sacra per offendere il Grande Dio e per
fare del male al tuo prossimo; non la comunicherai a nessuna
persona vivente che tu non conosca a fondo per lunga pratica
e conversazione, esaminando bene se tale persona intende
veramente operare per il Bene o per il Male. E se vorrai
concederglielo, osserverai bene e puntualmente lo stesso
modo e la stessa maniera che ho usato con te. E se farai
diversamente, colui che la riceverà non ne trarrà alcun frutto.
Guardati bene, come da un serpente, dal vendere questa
Scienza e dal farne mercimonio, perché la Grazia del Signore
ci è data gratuitamente e non dobbiamo in alcun modo
venderla. Questa vera Scienza rimarrà in te e nella tua
generazione per settantadue anni* e non rimarrà più a lungo
nella nostra Setta. Non lasciare che la tua
La curiosità ti spinge a capire la causa di questo, ma pensa a
te stesso che siamo così bravi -i- che la nostra setta
è diventato insopportabile non solo per l'intero genere
umano, ma persino per Dio stesso!". Nel ricevere questi
due piccoli libri manoscritti avrei voluto inginocchiarmi
davanti a lui, ma lui mi rimproverò, dicendo che dobbiamo
solo inginocchiarci davanti a Dio.

* Si noti ancora una volta il numero di settantadue.


Questo è evidentemente detto in modo ironico.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 15

I è vero che questi due libri* sono stati scritti in


modo così preciso, che tu, o Lamech, figlio mio, potrai
vederli dopo la mia morte, e riconoscerai così il grande
rispetto che ho per te.t È vero che prima della mia partenza
li ho letti e studiati bene, e quando trovavo qualcosa di
difficile o oscuro ricorrevo ad ABRA MELIN, che con carità
e pazienza me lo spiegava. Essendo stato istruito a fondo,
mi congedai da lui e, dopo aver ricevuto la sua benedizione
paterna, un simbolo che non solo è in uso tra i cristiani, ma
che era anche consuetudine dei nostri antenati, partii
anch'io e presi la strada per Costantinopoli, dove, una volta
arrivato, mi ammalai e la mia malattia durò per due mesi;
Ma il Signore, nella sua misericordia, mi liberò, cosicché
ripresi presto le forze e, trovando una nave pronta a partire
per Venezia, mi ci imbarcai; vi arrivai e, dopo essermi
riposato alcuni giorni, mi misi in viaggio verso Trieste,
dove, sbarcato, presi la strada per la Dalmazia e arrivai
infine alla mia casa paterna, dove vivevo tra i miei parenti
e i miei fratelli.

-■ IL QUINTO CAPITOLO.

Non è sufficiente viaggiare e vedere molte terre,


se non se ne trae un'esperienza utile.
esempio, in questo capitolo parlerò della
Misteri+ di quest'arte che ho scoperto in un modo
* Probabilmente intende le copie che Abramelin gli aveva ordinato di
fare, e non gli originali.
t "Et tu connoiteras la deference dont je me sers avec toy".
llfisteres, evidentemente un lapsus per Mai'stres, Masters.
IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

e un altro mentre viaggiavano per il mondo, e anche della


misura e della comprensione delle loro Nel sesto capitolo
che segue, racconterò le cose che ho imparato e visto con
alcuni di loro, e se nella pratica effettiva le ho trovate vere o
false. Vi ho già detto che il mio primo Maestro era stato
il RABBIN MosEs di MAYENCE, che era sì un brav'uomo,
ma del tutto ignorante del Vero Mistero e della Vera Magia.
Si dedicava solo ad alcuni segreti
superstiziosi che infedeli, e che erano pieni di sciocchezze e
di stupidaggini dei pagani e degli idolatri; a tal punto che gli
Angeli buoni e gli Spiriti santi lo giudicavano indegno delle
loro visite e della loro conversazione, e gli Spiriti maligni lo
deridevano. lo deridevano in misura ridicola. A volte,
infatti, gli parlavano volontariamente gli
parlavano volontariamente e per capriccio, e gli obbedivano
in questioni vili, profane e di nessun conto, per meglio
intrappolarlo, ingannarlo e impedirgli di cercare ulteriormente
il vero e certo fondamento di questa Grande Scienza.
In ARGENTINA trovai un cristiano di nome JAMES,
che era considerato un uomo colto e molto abile; ma la sua
arte era quella del giocoliere, o del giocatore di coppe e
palline, e non quella del mago.
Nella città di PRAGA ho trovato un uomo malvagio
ANTONY, di venticinque anni, che in verità mi mostrò cose
meravigliose e soprannaturali, ma che Dio ci preservi dal
cadere in un errore così grande, perché quell'infame mi
confessò di aver fatto un patto con il DEMONE e di essersi
consegnato a lui nel corpo e nell'anima, e di aver rinunciato a
Dio e a tutti i Santi; mentre, d'altra parte, l'ingannevole
LEVIATHAN gli aveva promesso quarant'anni di vita per
fare il suo piacere. Fece ogni sforzo, come era obbligato dal
patto, per persuadermi e trascinarmi sul precipizio dello stesso
errore e della stessa miseria; ma in un primo momento mi
trattenni
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 17

e alla fine sono fuggito. Ancora oggi si canta per le strade


della terribile fine che gli toccò, che il Signore Dio della Sua
Misericordia ci preservi da una simile disgrazia. Questo
dovrebbe servirci come specchio di avvertimento per tenere
lontano da noi tutti i malvagi acquisti e le curiosità
perniciose.
In AusTRIA ne ho trovati un'infinità, ma tutti erano
ignoranti o simili ai boemi.
Nel Regno di Ungheria non ho trovato che persone che non
conoscono né Dio né il Diavolo e che sono peggio delle bestie.
In Grecia ho trovato molti uomini saggi e prudenti,
Ma tutti loro erano infedeli, tra cui tre che abitavano
principalmente in luoghi desertici, i quali mi mostrarono
grandi cose, come sollevare tempeste in un momento, far
apparire il Sole nella notte, fermare il corso dei fiumi e far
apparire la notte a metà giornata, il tutto con il potere dei
loro incantesimi e applicando ceremo111 superstiziosi.
Vicino a COSTANTINOPOLI, in un luogo chiamato
EPHIHA, c'era un certo uomo che, invece degli incantesimi, si
serviva di certi numeri che scriveva sulla terra; e per mezzo di
questi faceva apparire certe visioni stravaganti e terrificanti; Ma
in tutte queste arti non c'era alcuna utilità pratica, ma solo la
perdita dell'anima e del corpo, perché tutte funzionavano solo
con particolari patti, che non avevano un vero fondamento;
inoltre tutte queste arti richiedevano un tempo molto lungo, ed
erano molto false, e quando questi uomini non avevano successo
avevano sempre pronte mille bugie e scuse.
Nella stessa città di CoNSTANTINOPLE ho trovato due
uomini della nostra Legge, cioè S1MoN e il RABBIN ABRA
HAME, che possiamo classificare con il RABBIN MosE di
Mayence.
In EGITTO la prima volta ho trovato cinque persone che
2
18 Il libro della magia sacra

wen: stimati e considerati saggi, tra cui quattro, HoRAY,


ABIMECH, ALcAoN e ORI LACH, che eseguivano le loro
operazioni per mezzo del corso delle Stelle e delle Costellazioni,
aggiungendo molte Congiure Diaboliche e preghiere empie e
profane, e compiendo il tutto con grande difficoltà. Il quinto,
chiamato ABIMELU, operava con i mezzi e l'aiuto dei Demoni,
ai quali preparava statue e sacrifici, e così lo servivano con le
loro abominevoli arti.
In ARABIA si faceva uso di piante, di erbe e di
pietre tanto preziose quanto comuni. La Divina Misericordia mi
ispirò a tornare di là e mi condusse da ABRA.MELIN, che fu
colui che mi dichiarò il Segreto e mi aprì la fonte e la vera
sorgente del Sacro Mistero e della Vera e Antica Magia che Dio
aveva dato ai nostri antenati.
Sempre a Parigi trovai un saggio di nome J osEPII che,
avendo rinnegato la fede cristiana, si era fatto ebreo.
Quest'uomo praticava veramente l'IVlagica allo stesso modo
di ABRAMELIN, ma era molto lontano dal raggiungere la
perfezione in essa; perché Dio, che è giusto, non concede mai
il tesoro perfetto, vero e fondamentale a coloro che Lo
negano, anche se nel resto della loro vita potrebbero essere gli
uomini più santi e perfetti del mondo. Sono stupito quando
considero la cecità di molte persone che si lasciano guidare da
Maestri malvagi, che si compiacciono della falsità e,
potremmo dire, del DEMONE stesso; si abbandonano a
stregonerie e idolatrie, una in un modo, l'altra in un altro, con
il risultato di perdere la propria anima. Ma la Verità è così
grande, il Diavolo è così ingannevole e maligno, e il Mondo
così fragile e infame che devo ammettere che le cose non
possono andare diversamente. Apriamo dunque gli occhi e
accettiamo quello che dirò nei capitoli seguenti; e non
camminiamo
DI ABRA-MELIN IL MAGO.

in un'altra via, sia del diavolo, sia degli uomini, sia dei libri
che si vantano della loro magia; perché in verità ti dichiaro
che avevo una così grande quantità di tali argomenti scritti
con tanta arte, che se non avessi avuto questi di
ABRAMELIN, non avrei potuto darteli. Tuttavia, è vero
che, così come esiste un solo Dio, nessuno di questi libri
vale un obolo.* Tuttavia, con tutto ciò, ci sono uomini così
ciechi che li comprano a prezzi esorbitanti, e perdono i loro
soldi, il loro tempo, i loro dolori e, cosa peggiore, molto
spesso anche le loro anime.

IL SESTO CAPITOLO.

IL TIMORE DEL SIGNORE è la vera saggezza


e chi non ce l'ha non può in alcun modo
penetrare i veri segreti della magia; egli non fa
che costruire su fondamenta di sabbia e la sua
costruzione non può in alcun modo durare. Il
RABBIN MosEs mi convinse di essere saggio, mentre lui
stesso, con parole che né lui né nessun altro capiva, e con
simboli stravaganti faceva suonare campane, e mentre con
esecrabili giochi di prestigio faceva apparire in bicchieri colui
che aveva commesso un furto, e mentre con un'acqua faceva
apparire giovane un vecchio (e questo solo per lo spazio di
due ore e non di più). Tutte queste cose me le insegnò, ma il
tutto non era che vanità, bassa curiosità e un puro inganno del
DEMONE, che non portava a nessun fine utile,
immaginabile, e tendeva alla perdita dell'anima. E quando
ebbi la vera conoscenza della Magia Sacra, le dimenticai e le
bandii dal mio cuore.
* Una moneta di base monetaria usata in passato, il cui valore è di
circa mezzo penny.
20 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

Quell'empio boemo, con l'aiuto e l'assistenza del suo


Associato, compì imprese stupefacenti. Si rendeva
invisibile, volava nell'aria, entrava attraverso i buchi delle
serrature nelle stanze chiuse a chiave, conosceva i nostri più
grandi segreti e una volta mi disse cose che solo Dio poteva
sapere. Ma la sua Arte gli costò troppo cara, perché il
Diavolo gli aveva fatto giurare nel Patto che avrebbe usato
tutti i suoi segreti a disonore di Dio e a danno del prossimo.
Alla fine il suo corpo fu trovato trascinato per le strade e la
sua testa, senza lingua, giaceva in un canale di scolo. E
questo fu tutto il profitto che trasse dalla sua scienza e
magia diabolica.
In AusTRIA trovai un'infinità di Maghi che si
occupavano solo di uccidere e mutilare gli uomini, di mettere
discordia tra le persone sposate, di provocare divorzi, di fare
nodi stregoneschi con rami di vimini o di salice per fermare il
flusso del latte nei seni delle donne che allattano, e simili
infamie. Ma questi miserabili avevano fatto un patto con il
diavolo ed erano diventati suoi schiavi, avendogli giurato che
avrebbero lavorato senza sosta per distruggere tutte le creature
viventi. Alcuni di loro avevano due anni di tempo (per il loro
patto), altri tre, e dopo questo tempo subirono la stessa sorte
del boemo.
A LINTZ lavoravo con una giovane donna, che una
sera mi invitò ad andare con lei, assicurandomi che senza
alcun rischio mi avrebbe condotto in un luogo dove
desideravo molto trovarmi. Mi lasciai convincere dalle sue
promesse. Mi diede allora un unguento, con il quale
strofinai le principali pulsazioni dei piedi e delle mani, cosa
che fece anche lei, e all'inizio mi sembrò di volare nell'aria
nel luogo che desideravo e di cui non le avevo
assolutamente parlato.
• le. Antonio, di cui fa menzione nel capitolo precedente.
DI ABRA-:tELIN IL MAGO. 21

Passo in silenzio e per rispetto ciò che ho visto, che era


ammirevole, e sembrando a me stesso di essere rimasto lì a
lungo, mi sentivo come se mi fossi appena svegliato da un
sonno profondo, e avevo un grande dolore alla testa e una
profonda malinconia. Mi girai e vidi che era seduta al mio
fianco. Cominciò a raccontarmi quello che aveva visto, ma
quello che avevo visto io era completamente diverso. Tuttavia
rimasi molto stupita, perché mi sembrava di essere stata
realmente e corporalmente in quel luogo, e di aver visto
realmente quello che era successo. Tuttavia, un giorno le
chiesi di andare da sola in quello stesso luogo e di riportarmi
notizie di un amico che sapevo con certezza essere lontano 200
leghe. Mi promise di farlo nel giro di un'ora. Si strofinò con
lo stesso unguento e mi aspettavo di vederla volare via; ma
cadde a terra e rimase lì per circa tre ore come se fosse morta,
tanto che cominciai a pensare che lo fosse davvero. Alla fine
cominciò ad agitarsi come una persona che si sta svegliando,
poi si alzò in posizione eretta e con molto piacere cominciò a
raccontarmi la sua spedizione, dicendo che era stata male nel
luogo dove si trovava il mio amico e che tutto quello che
stava facendo era del tutto contrario alla sua professione.
\Allora io le confessai che quello che mi aveva appena
raccontato era un semplice sogno e che quell'unguento era la
causa di un sonno fantasma; al che lei mi confessò che
quell'unguento le era stato dato dal diavolo.
Tutte le arti dei greci sono Encbantments e
I demoni li tengono incatenati a queste arti maledette, in
modo che il fondamento della vera fede non sia più in
pericolo.
.lilagica può essere sconosciuta a loro che li renderebbe più
potenti di loro; e sono stato tanto più confermato in questa
opinione in quanto le loro operazioni non avevano alcuna
utilità pratica e causavano danni a chi le metteva in pratica,
poiché in effetti molti di essi
22 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

mi è stato rivelato chiaramente, quando ho avuto la Vera e


Sacra Magia. Ci sono anche molte operazioni che si dice
siano state tramandate dalle antiche Sibille. C'è un'Arte che
si chiama Bianca e Nera;'* un'altra Angelica, TEATIM; in
cui dichiaro di aver visto orazioni così dotte e belle, che se
non avessi conosciuto il veleno in esse nascosto, le avrei
riportate qui. Dico tutto questo perché è molto facile
sbagliare per chi non è costantemente in guardia.
Un vecchio scribacchino di simboli 1- mi ha dato molti
en
che tendevano solo a fare del male. Egli formò altre
operazioni per mezzo dei numeri, che erano tutti dispari e di
tripla proporzione, in nessun modo simili tra loro, e a riprova
di ciò, fece sì che con tali mezzi, in mia presenza, un albero
molto bello che si trovava vicino alla mia casa cadesse a terra,
e tutte le foglie e i frutti si consumarono in pochissimo tempo.
Mi disse che nei numeri era nascosto un grandissimo mistero,
perché per mezzo dei numeri si possono compiere tutte le
operazioni per ottenere amicizie, ricchezze, onori e ogni sorta
di cose, buone e cattive; e mi assicurò che li aveva provati, ma
che alcuni che sapeva essere molto veri non gli erano ancora
riusciti. Per quanto riguarda questo particolare, ne scoprii la
ragione grazie al Saggio ABRAMELIN, che mi disse che ciò
derivava e dipendeva da un ministero divino, cioè dalla
Qabalah, e che senza di essa non si poteva avere successo. Ho
visto tutte queste cose e molte altre, e coloro che possedevano
questi segreti me li hanno dati per amicizia. In seguito ho
bruciato queste ricette nella casa di ABRAMELIN, essendo
assolutamente cose molto lontane dalla volontà di Dio e
contrarie alla carità che dobbiamo al nostro prossimo. Ogni
* il libro "Ambrosius".
t Evidentemente l'uomo menzionato nel capitolo V, che viveva a
Efiha, vicino a Costantinopoli. La parola che ho reso con "scribacchino
di simboli" è grifas.
DI ABRA-MELIN IL JIAGE. 23

un uomo colto e prudente può cadere se non è difeso e


guidato dall'Angelo del Signore, che mi ha aiutato e ha
impedito che cadessi in un tale stato di miseria, e che mi ha
condotto, senza meritarlo, dal pantano delle tenebre alla Luce
della Verità. Ho conosciuto e sentito gli effetti della bontà del
Saggio ABRAHA MELIN,* che di sua spontanea volontà, e
prima che glielo chiedessi, mi ha accettato come suo
discepolo. E prima che gli dichiarassi il mio desiderio, egli
avrebbe realizzato ed esaudito il mio desiderio; e tutto ciò che
desideravo ottenere da lui lo sapeva prima che io potessi
aprire bocca. Mi raccontò anche tutto ciò che avevo visto,
fatto e sofferto dal momento della morte di mio padre fino a
questo momento; e questo con parole oscure e quasi
profetiche, che allora non capivo, ma che compresi in seguito.
Mi disse molte cose che riguardavano la mia fortuna, ma,
cosa principale, mi scoprì la Sorgente della Vera Qabalah,
che, secondo la nostra consuetudine, ho comunicato a mia
volta a tuo fratello maggiore JosEPH, dopo che egli ebbe
soddisfatto le condizioni richieste senza il compimento delle
quali la Qabalah e questa Sacra Magia non possono essere
esercitate, e che racconterò nei due libri seguenti. In seguito
mi manifestò il regime del Mistero di quella Magia Sacra che
fu esercitata e messa in pratica dai nostri antenati e
progenitori, NOAll, ABRAHAM, J Aeon, l'lsole, DAVID e
SoLO;IONE, tra i quali l'ultimo ne fece un uso improprio e ne
subì la punizione durante la sua vita.
Nel Secondo Libro descriverò l'intera fede
in modo completo e chiaro, affinché, se il Signore Iddio
volesse disporre di me prima che tu abbia raggiunto l'età
giusta, tu possa trovare questi tre piccoli libri manoscritti che
formano al tempo stesso un'inestimabile

* Così è scritto qui nel MS.


24 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

un abile tesoro e un fedele maestro e insegnante; perché ci sono


molti segreti nei Simboli del Terzo Libro che ho visto
sperimentare con i miei occhi da ABRAMELIM,* e che sono
perfettamente veri, e che in seguito ho eseguito io stesso. E dopo
di lui non ho trovato nessuno che operasse veramente queste
cose; e anche se Giuseppe a Parigi ha percorso la stessa via,
tuttavia Dio, come giusto giudice, non ha voluto in alcun modo
concedergli la Sacra Magia nella sua interezza, perché aveva
disprezzato la Legge cristiana. Infatti è indubbio ed evidente che
chi è nato cristiano, ebreo, pagano, turco, infedele, o di qualsiasi
religione sia, può arrivare alla perfezione di quest'Opera o Arte e
diventare un Maestro, ma chi ha abbandonato la sua Legge
naturale e ha abbracciato un'altra religione opposta alla sua, non
potrà mai arrivare alla vetta di questa Scienza Sacra.4-

11 IL SETTIMO CAPITOLO.

OD, il Padre della Misericordia, avendomi


concesso la grazia di tornare sano e salvo nel
mio paese, gli ho versato, in base alle mie
poche forze, una piccola parte di ciò che gli
dovevo; ringraziando
Lui per i tanti benefici che avevo ricevuto da Lui, e in
particolare per l'acquisizione della Qabalah che avevo fatto
nella casa di ABRAMELIM.
* Così si scrive qui.
Molti occultisti non saranno certo di questa opinione. Una cosa è
semplicemente abbandonare una forma o una setta di religione svilita e
materializzata per un'altra, che forse è poco o per nulla migliore; un'altra
cosa è cercare la vera religione che è alla base di tutto,
e che non potrebbe essere del tutto vera, se non fosse priva di setta.
t Così si scrive qui.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 25

Ma si presentarono molte cose importanti e molti


impedimenti, tra i quali il mio matrimonio era uno dei più
importanti. Perciò ritenni opportuno rimandare la messa in
pratica, e un ostacolo principale era la scomodità del luogo in
cui abitavo. Decisi quindi di assentarmi all'improvviso e di
partire per le isole erciniche, rimanendovi per il tempo
necessario a questa operazione e conducendo una vita
solitaria. Non mi fu possibile farlo prima per molti motivi.
motivi e pericoli di cui quest'ultimo correva il rischio in quel luogo,
oltre al fatto che sarebbe stato necessario lasciare mia moglie, che
era giovane e ormai mceinte. Infine, risolsi di seguire l'esempio di
ABRAMELIN,-:i, e mi
ho diviso la mia casa in due parti; ho preso un'altra casa
che in parte arredai, e affidai a uno dei miei zii la cura di
provvedere alle necessità della vita e ai suoi bisogni. Nel
frattempo io, con mia moglie e una serva, rimasi nella mia
casa e cominciai ad abituarmi alla vita solitaria, che mi era
estremamente difficile da sostenere, a causa dell'umore
malinconico che mi dominava, e vissi così fino al periodo di
Pasqua, che celebrai con tutta la famiglia secondo l'usanza.
Allora, per prima cosa, il giorno seguente, nel Nome e in
onore di Dio Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra,
iniziai questa santa operazione, e la continuai per Sei Lune
senza omettere il minimo dettaglio, come capirai in seguito.
E scaduto il periodo delle Sei Lune, il Signore mi concesse la
Sua Grazia con la Sua Misericordia, secondo la promessa
fatta ai nostri antenati, poiché mentre facevo la mia preghiera
a Lui si degnò di concedermi la visione e l'apparizione dei
Suoi santi Angeli, insieme ai quali provai una gioia, una
consolazione e una contentezza d'animo così grandi, che non
potei né
* D'embrasscr le parli d'Abra111c!i1t.
t Probabilmente significa "famiglia".
26 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

né di esprimerlo né di metterlo per iscritto. E durante i tre giorni,


mentre godevo di questa dolce e deliziosa presenza con
un'indicibile soddisfazione, il mio santo Angelo, che Dio
Misericordioso aveva destinato fin dalla mia creazione a mio
Guardiano, mi parlò con la massima bontà e affetto; non solo mi
manifestò la Vera Magia, ma mi facilitò anche i mezzi per
ottenerla. Mi confermò la veridicità dei Simboli della Qabalah
che avevo ricevuto da ABRAMELIN; e mi diede i mezzi
fondamentali con i quali avrei potuto avere un'infinità di altre
operazioni a mio piacimento, assicurandomi che mi avrebbe
istruito a fondo in merito. (Mi diede anche un consiglio e
un'ammonizione molto utili, come quelli che può dare un
Angelo, su come dovevo comportarmi nei giorni seguenti con gli
Spiriti Maligni per costringerli a obbedirmi, cosa che seguii
debitamente eseguendo sempre fedelmente le sue istruzioni da un
punto all'altro e, per Grazia di Dio, li costrinsi a obbedirmi e a
presentarsi nel luogo destinato a questa operazione, ed essi si
obbligarono a obbedirmi e a essermi sottomessi. E da allora fino
ad oggi, senza offendere Dio e i Santi Angeli , li ho tenuti in mio
potere e comando, sempre assistiti dalla potenza di Dio e dei
Suoi Santi Angeli. E questo con una così grande prosperità della
nostra casa, che confesso di essermi trattenuto dalle vaste
ricchezze che avrei potuto accumulare; anche se ne possiedo
abbastanza per essere annoverato nel numero dei ricchi, come
saprai quando sarai più avanti con l'età. Che la Grazia del
Signore, la difesa e la protezione dei Suoi Santi Angeli non si
allontanino mai da me, ABRAHAM, né dai miei due figli
JosEPH e LAMECH, né da tutti coloro che per vostro mezzo e
per volontà di Dio riceveranno questa operazione! Così sia!
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 27

OTTAVO CAPITOLO.
Per dimostrare che l'uomo deve fare uso delle cose

1v
,t
;,
!
buone del Signore applicandole ad un fine
buono, cioè al Suo onore e alla Sua gloria, sia
per il suo uso che per quello del suo prossimo,
descriverò
. poche parole, in questo capitolo, molte e considerevoli
-in
operazioni che ho compiuto e che, con l'aiuto del Signore
Onnipotente e dei Santi Angeli, per mezzo di quest'Arte, ho
facilmente condotto al fine desiderato. E non scrivo
questa descrizione in alcun modo per vantarmi, né per vana
gloria, il che sarebbe un grande peccato contro Dio, perché è
Lui che ha fatto tutto, e non io; ma scrivo questo solo perché
serva da istruzione agli altri, affinché sappiano i n c h e
modo devono avvalersi di quest'arte, e perché la usino a onore
di Colui che ha dato questa sapienza agli uomini, e lo
glorifichino; e perché ognuno sappia quanto grandi e
inesauribili siano i tesori che la Chiesa ha creato.
del Signore, e rendetegli un ringraziamento particolare per
un dono così prezioso. E soprattutto (Lo ringrazio) per aver
concesso a me, che non sono che un piccolo verme della
Terra, per mezzo di AB!Ui\IELTN il potere di dare e
comunicare ad altri questa Sacra Scienza. Dopo la mia morte
si troverà un libro, che mi sono impegnato a scrivere nel
periodo in cui cominciavo a mettere in pratica quest'Arte, che,
contando il numero di
anni, è stato nel I 409, fino ad oggi 011 che sono arrivato al 96°,!,
anno di età, con tutti gli ho11our
e l'accrescimento della fortuna; e in questo libro si può leggere
in dettaglio anche la cosa più piccola che io abbia mai fatto.

* Dato che questo :´1S. porta la data del 1458, Abramo deve essere
nato nel I 362 e di conseguenza aveva 47 anni nel 1409.
TIIE BOOK 01" TIIE SACRED MAGIC

fatto. Ma qui, come ho già detto, descriverò solo i più notevoli.


Finora ho guarito persone di ogni condizione, stregate
fino alla morte, non meno di 8413, e appartenenti a tutte le
religioni, senza fare eccezioni in nessun caso.
Ho dato al mio imperatore S1GISMONn,*'' una cosa molto

* Sigismondo, imperatore di Germania, nacque il 14 febbraio


1368 e morì a Znai'm il 9 dicembre 1337. Figlio dell'imperatore Carlo
IV e di Anna di Slesia, ricevette un'eccellente educazione. A dieci anni
il padre gli conferì il Margraviato di Brandeburgo e due anni dopo fu
promesso sposo a Maria, figlia di Luigi il Grande d'Ungheria, che poi
sposò. Fu nominato dal suocero suo successore sul trono di Polonia. Ma
i nobili gli preferirono Ladislao, nipote di Casimiro il Grande. Nel 1386
prese possesso dell'Ungheria, respinse i Polacchi, vinse i nobili ribelli e
marciò contro i Vallacchi e i Turchi, ma fu sconfitto e poi, senza l'aiuto
di Francia e Inghilterra, perse la battaglia di Nicopoli nel 1396. Fuggito
a bordo di un vascello nel Mar Nero, per diciotto mesi rimase latitante
dal suo Regno; al momento di rientrare in Ungheria fu fatto prigioniero
dai nobili scontenti e rinchiuso nella cittadella di Ziklos. Fuggito poi in
Boemia, riconquistò il suo trono e nel 1410 fu elevato all'Impero da una
parte degli Elettori, mentre Josse, marchese di Moravia, e Venceslao
furono eletti da altre fazioni. Una coincidenza notevole, visto che in
quel momento, quando tre imperatori possedevano l'Impero, anche il
Papato aveva tre Papi, cioè...: Giovanni XX II I. (Baldassarre Cos a),
napoletano;
Gregorio XII. (Ange Conrario), veneziano, e Benedetto XI.JI. (Pierre de
Lune), spagnolo. Con la morte di Giuseppe e la rielezione di
V e n c e s l a o , Sigismondo rimase l'unico padrone dell'Impero. Dopo aver
ricevuto la corona d'argento ad Aix-la-Chapelle nel 1414, si recò a
per presiedere il Concilio di Costanza, dove Giovanni Huss fu
condannato, nonostante il salvacondotto che aveva ottenuto
dall'Imperatore. Cercò di porre fine alle divergenze tra la Chiesa romana
e quella greca, visitò la Francia e l'Inghilterra con il pretesto di
riconciliare Carlo VI ed Enrico V, ma, come alcuni sostengono, per
formare una lega con quest'ultimo contro la Francia, in modo da
recuperare l'antico Regno d'Ariete. La morte del fratello,
\Nel 1419, Venceslao lo nominò signore di Boemia, nel momento in cui la
rivolta degli ussiti era al culmine. Ile iniziò una guerra di sterminio contro
di loro, ma fu sconfitto da Ziska nel 1420,
DI ABRA-1 TTIE TTIE l'l1AGGIO. 29

Principe clemente, uno Spirito Familiare della Seconda


Gerarchia, come mi aveva ordinato, e si avvalse dei suoi
servizi con prudenza. Desiderava anche
possedere il segreto di tutta l'operazione, ma siccome ero
stato avvertito dal Signore che non era Sua la volontà di fare
un'operazione di questo genere. Signore che non era sua
volontà \volontà, si accontentò di ciò che gli era permesso,
non come Imperatore, ma come persona privata; e io, con la
mia Arte, gli facilitai persino il lavoro. per mezzo della mia
Arte gli facilitai il matrimonio con sua moglie; e gli feci
superare le grandi difficoltà che si opponevano al suo
matrimonio.
Ho consegnato anche il Conte FREDERICK-:* con i mezzi
e ne seguì una guerra che durò quindici anni. Nel 1431, mentre veniva
incoronato re d'Italia a L'Aquila, le sue truppe subirono sconfitte così
gravi che fu costretto a concedere condizioni vantaggiose ai ribelli. Ma
tra loro nacquero dissensi e Sigismondo ne approfittò per schiacciarli
completamente e far sottomettere la Boemia. Regnò per ventisette anni
come imperatore di Germania, per diciotto anni come re di Boemia e
per cinquantuno anni come re d'Ungheria. La sua seconda moglie,
Barbe, è stata definita da alcuni la Jfessalina di Germania.
* Federico I, detto il Quarreller, duca ed elettore di Sassonia,
nacque ad Altenburg nel 369 e morì nel 1428. Era figlio del langravio e
arciduca Federico il Severo e di Caterina, contessa di Henneberg. A
soli quattro anni, Federico era stato promesso in sposa ad Anna, figlia
dell'imperatore Carlo IV; in seguito ebbe gravi controversie a questo
proposito con l'imperatore Venceslao (fratello di Anna), che aveva
ceduto la mano di lei a un altro, ma che alla fine acconsentì, nel 1397, a
pagare a Federico una somma considerevole a titolo di risarcimento.
Nel 1388 combatté come alleato del burgravio di Norimberga nella
guerra delle città tedesche; si guadagnò gli speroni di cavaliere nel 391,
nella guerra che, di concerto con i Cavalieri Teutonici, condusse contro
i Lituani. Nel 1402 sposò Caterina di Brunswick e, dopo varie guerre e
dispute, nel 409 fondò l'Università di Lipsia. L'instancabile attività che
questo principe dimostrò a partire dal 1420 contro i movimenti degli
Ussiti, che minacciavano direttamente i suoi possedimenti, lo indicò
come un valido ausiliario dell'imperatore Sigismondo, che si trovava
allora in una posizione molto critica. Per assicurarsi definitivamente
l'alleanza di Federico il Quartierista, l'Imperatore gli conferì l'Elettorato
e il Ducato di Sassonia; ma il primo non poté godere a lungo delle sue
ritrovate dignità in pace, poiché l'Imperatore spostò la
\Il peso della guerra con gli Ussiti gravò sulle sue spalle. Poiché gli altri
Principi tedeschi non risposero prontamente all'appello dell'Elettore,
quest'ultimo ebbe la sfortuna di perdere la maggior parte dei suoi
30 Il Libro della Magia del SAC1o

di 2000 cavallerie artificiali (che la mia arte ha fatto apparire


secondo il tenore del ventinovesimo capitolo del terzo libro che
segue), libere dalle mani del duca Leopoldo di Sassonia; il conte
Federico senza di me avrebbe perso sia la propria vita, sia il
proprio patrimonio (che non sarebbe stato restituito) ai suoi
eredi.
Anche al fratello della vostra cttà ho mostrato il
tradimento del suo governo a Orembergh, un anno prima che
si verificasse; e non dico di più a questo proposito perché è un
ecclesiastico - passando sotto silenzio tutto ciò che ho fatto
per rendergli servizio.
Il CouNT DI V ARVICH -j- è stato consegnato da me da

Ma sua moglie, Caterina, chiamò l'intera Germania cattolica a unirsi in una


crociata contro gli hussiti, che stavano per essere sconfitti; così 20.000
guerrieri stranieri e stranieri giunsero in massa sotto lo stendardo di
Federico. Va notato che Abramo l'Ebreo indica la cavalleria artificiale da
lui fornita in 2.000 unità (anche se è facile che si tratti di un errore per
20.000) e le voci, naturalmente, avrebbero presto ingrandito il numero. Ma
l'Elettore fu infine sconfitto nella disastrosa battaglia di Aussig nel 1426,
dove cadde l'elite dei guerrieri tedeschi. L'anno successivo si verificò una
nuova sconfitta dell'Elettore e il dispiacere che ne derivò lo portò alla
morte. Gli successe il figlio Federico II, detto "il Buono", nato nel 1411,
che iniziò a regnare nel 1428 e morì nel 1464 (vedi Diet. Lm-ousse).
* La stessa ambiguità esiste nel francese come nella traduzione, se
sia Abramo o il Vescovo a passare la questione in silenzio. Et je n'en dis
pas davantage acause qui! est zm eclesiastique passant sous silence ceque
joy fait deplus pour !tty rendre service. (Conservo l'ortografia dell'originale
francese).
t Con "conte di Varvich", Abramo intende evidentemente "conte
di Varvich".
di V a r w i c k ", come in tutto il MS. aw non è mai usato, ma sempre av,
ovunque il primo ricorra in un nome proprio. Questo conte di
\´Varwick è probabilmente Henri de Beauchamp, cognato di
\Henri de Beauchamp, figlio di quel Richard de Beauchamp così
famigerato per aver contribuito alla tortura e al rogo dell'eroica
Giovanna d'Arco. Henri de Beauchamp fu dapprima privato dei suoi
beni da Enrico VI; ma nel 1444 quel monarca lo creò duca di Varwick
e, in seguito, re delle isole di Vight, Jersey e Guernsey. Non
sopravvisse a lungo per godere di questi onori (Diet. Larousse).
di ABRA-l\IELIN TIIE ;\lAGE. 31

prigione in Inghilterra la notte prima di essere decapitato.


Ho aiutato l'illuminazione del Du1rn/* e del suo PoPE
JouN;j- dal Concilio di Costanza, che avrebbe altri.
* Probabilmente Alberto V d'Austria.
t Papa Giovanni XXIII. (Baldassarre Cossa), Papa dal 1410 al 1415,
nacque a Napoli. In gioventù era stato un corsaro e all'inizio, dopo il suo
ingresso negli ordini sacri, si distinse solo per le sue dissolutezze, le sue
esazioni e la sua insolenza. Papa Bonifacio IX. tuttavia
lo nominò cardinale nel 1402, e in seguito legato di Bologna, dove si dice
che si sia abbandonato a tali eccessi che Gregorio X 11. ritenne necessario
scomunicarlo. Nonostante ciò, Cossa fu eletto al papato nel momento in
cui la Chiesa era scossa da dissensi interni. Egli promise in un primo
momento di rinunciare al Pontificato, se da parte loro Gregorio XI I. e
Benedetto X 111. \\-rinunciassero alle loro pretese. Tuttavia, salì sul trono
pontificio e si schierò a favore di Luigi d'Anjo11 nella guerra tra
quest'ultimo e Ladislao per il trono di :'-J apies. Alla fine, dopo la presa di
Roma da parte di Ladislao, fu costretto a chiedere l'appoggio
dell'imperatore Sigismondo. Quest'ultimo acconsentì a concedergli la sua
libertà, ma alla sola condizione di ottenere l'approvazione del Concilio di
Costanza. Dopo molte esitazioni, e dopo aver preso tutte le precauzioni
possibili per garantire la sua sicurezza personale, Giovanni
XXIII. acconsentì alla convocazione del Consiglio, che aprì
7 novembre 1414. Invitato a deporre l'i',iitre papale, ritenne prudente
acconsentire; ma qualche giorno dopo riuscì a fuggire sotto mentite
spoglie, durante un torneo organizzato dal Duca d'Austria. Si ritirò a
Lauffembourg e protestò contro l'abdicazione, che dichiarò essere stata
ottenuta con la forza. Il Consiglio fu per un momento colpito da timore e
costernazione, ma la fermezza dell'Imperatore Sigismondo, unita alla
effetto della dichiarazione di J. Gerson secondo cui i Consigli Generali
hanno
autorità superiore al Papato, ha prevalso. Giovanni XX! 11. fu invitato a
comparire davanti al Concilio, ma rifiutò; e poco dopo, abbandonato dal
Duca d'Austria, troppo debole per resistere al potere dell'Imperatore, fu
arrestato a Friburgo e condotto a Rudolfcell. Il 29 luglio 1415, il Pontefice
fu solennemente deposto dal Concilio di Costanza perché dedito alla
simonia, impudente, avvelenatore segreto e dissipatore delle ricchezze
della Chiesa e fu imprigionato nel castello di Ieidelberg. Al termine di
quattro anni, recuperò la libertà, pagando 30.000 corone d'oro, e si recò a
Roma, dove si sottomise a Carlo V e fu da lui nominato cardinale vescovo
di Frascati e membro anziano del Sacro Collegio. Morì pochi mesi dopo a
Firenze, per ansia o per veleno.
32 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

e quest'ultimo mi chiese di predirgli quale dei due Papi,


Giovanni XXIII e Martino V, avrebbe vinto alla fine, la
mia profezia si verificò: si verificò la fortuna che gli avevo
predetto a Ratisbona.
Nel periodo in cui sono stato ospitato nella casa del
Duca di BAVARIA,* mio Signore, per questioni di estrema
importanza; la porta della mia stanza è stata forzata e mi è
stato rubato il valore di 83.000 pezzi ungheresi in gioielli e
denaro. Appena rientrato, il ladro (benché fosse un Vescovo !)
fu costretto a riportarmeli di persona e a restituirmi con le sue
mani il denaro, i gioielli e i libri contabili, e a fornirmi le
principali ragioni che lo avevano costretto a commettere il
furto, piuttosto che qualsiasi altra persona.
Sei mesi fa scrissi al GRECIANO EM PEROR, e lo
avvertii che gli affari del suo Impero erano in pessime
condizioni e che il suo stesso Impero era sull'orlo della rovina,
a meno che non riuscisse a placare l'ira di Dio. Poiché mi
resta solo un po' di tempo da vivere, coloro che rimarranno
dopo di me riceveranno la notizia del risultato di questa
profezia.
L'Operazione del tredicesimo capitolo del Secondo
Libro l'ho compiuta due volte: una volta in casa, l'altra in
casa.

* Ernesto o Guglielmo I di Baviera. Erano fratelli e regnavano


insieme. Dal fatto che chiamasse il duca di Baviera "suo signore",
sembrerebbe che vivesse sotto il suo dominio, ma è curioso che fino a
questo punto Abramo non abbia mai menzionato il nome della sua città.
Costantino Pahologos, che fu il tredicesimo ed ultimo
Imperatore greco. Fu ucciso e Costantinopoli fu conquistata dai Turchi
sotto Maometto I I. La discendente diretta di Costantino Pal::eologos è
oggi la principessa Eugenia di Cristoforo-Pal::eolog::e Nicephor::e-
Comnen::e.
+ A deux doigts de sa perte.
§ Questo capitolo si intitola: "A proposito della convocazione
dei buoni spiriti".
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 33

di Savonia; * e un'altra volta nel MARCHISATO DI


MAGDEBURGO, e fui io a far sì che le loro proprietà
fossero tramandate ai loro figli.
Una volta ottenuta la facoltà di avvalersi della Magia
Sacra, è possibile chiedere all'Angelo una somma di denaro
coniato proporzionata alla propria nascita, qualità e
capacità, che senza difficoltà verrà concessa. Tale denaro
viene preso dai Tesori Nascosti. È tuttavia necessario
notare che in tutti i Tesori si può prendere la quinta parte,
Dio lo permette, anche se alcuni chiacchieroni millantatori
dicono che ce n'è un'infinità che è destinata e riservata
all'Anticristo, non dico per un momento che questo non sia
vero; ma senza dubbio dagli stessi Tesori si può prendere
anche la quinta parte. Ce ne sono altri ancora che sono
destinati ad altri. Il mio tesoro particolare mi è stato
assegnato alla Sua bipoli; ho compiuto l'operazione
dell'ottavo capitolo§ del Terzo Libro; non era in alcun
+
modo custodito ed era molto antico. Era d'oro, che non era
mai stato battuto in lingotti, e che in seguito gli Spiriti
fecero battere e convertire nel suo peso equivalente di
fiorini d'oro; il che avvenne in poche ore; (e feci
quest'operazione vedendo che) i miei possedimenti erano

• Così nel MS.-? Saxonia. t Quelques hableurs.


+ Herbipolis è il nome latino medi<l!val della città di Wurtz bourg
in Baviera. Da questo passo sembra che fosse probabilmente la città di
Abramo l'Ebreo, e quindi quella intesa qualche paragrafo prima dove si
parla del "Vescovo della nostra città". Wurzbourg e il distretto circostante
formavano un vescovado, e al tempo di Abramo era teatro di continue lotte
tra il vescovo e il suo partito e i cittadini. In seguito, vi si svolsero
formidabili persecuzioni contro gli ebrei e furono promulgati molti editti
contro la stregoneria.
§ Si tratta evidentemente di un errore per il sesto, il sedicesimo o
il ventottesimo capitolo; probabilmente per quest'ultimo.
3
34 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

e di scarso valore; ed ero così povero che, per sposare una


persona che aveva una dote considerevole, fui costretto a
ricorrere alla mia Arte, e impiegai il Quarto Segno del Terzo
Libro e il Terzo Segno del diciannovesimo capitolo; e sposai
mia cugina con 40.000 fiorini d'oro come dote, la cui somma
servì a coprire la mia fortuna.
Tutti i segni che si trovano nel diciottesimo capitolo
sono stati da me utilizzati così tante volte che non potrei
contarli. Tuttavia, sono tutti riportati nel Libro+ già citato.
Ho fatto grandi e meravigliosi esperimenti con i Segni
del secondo§ e dell'ottavo II capitolo del Terzo Libro. Il
Primo Segno del primo capitolo del Terzo Libro
Il libro è il più perfetto.
È necessario essere pronti e abili in tutte queste operazioni,
poiché nelle cose che appartengono a Dio possiamo facilmente
commettere errori ancora più gravi di quelli in cui è caduto
SoLOMON.
Tutti questi segni li ho eseguiti con grande facilità e
piacere e con grande utilità (per me e per gli altri). Tutte
queste operazioni e altre ancora, in numero infinito, le ho
compiute con i Segni che sono nel Terzo Libro, e non ho
mai mancato di raggiungere il mio scopo, sono sempre
stato obbedito (dagli Spiriti) e tutto mi è riuscito perché ho
obbedito io stesso ai Comandamenti di Dio. Inoltre ho
* Farsi amare da una relazione.
Il diciottesimo capitolo è intitolato: "Come guarire le diverse
malattie".
+ cioè il Terzo Libro.
§ Il secondo capitolo è intitolato: "Come ottenere informazioni ed
essere illuminati su ogni tipo di proposizione e su tutte le scienze
dubbie".
II L'ottavo capitolo è intitolato: "Come eccitare le tempeste".
"Conoscere ogni sorta di questioni passate e future, che sono,
Tuttavia, non si oppone a Dio e alla Sua Santa V e r g i n e ".
DI ABRA-1\1 LIN TIIE l'ìndipendenza. 35

da un punto all'altro ho seguito ciò che il mio Angelo mi ha


consigliato e prescritto; seguendo anche esattamente ciò che
ABRA-MELIN i:che è lo stesso che scriverò nelle due lettere
seguenti e che esemplificherò e spiegherò più chiaramente;
perché le istruzioni che ho ricevuto, anche se in parole e
geroglifici molto oscuri, mi hanno fatto raggiungere il mio
scopo e non mi hanno mai permesso di sbagliare e di cadere
in idolatrie pagane, strane e superstiziose; mi sono sempre
mantenuto nella parola del Signore,
\´Chi è il Vero, l'Unico, l'Infallibile Infallibile Fine, per
arrivare al possesso di questa Sacra Magia.

IL NINTO CAPITOLO.

L'infame credente non ha altro desiderio che


quello di ottenere il potere di nascondere e
oscurare la vera s a g g e z z a divina, in
modo da avere più mezzi per accecare gli
uomini semplici e per condurli per mano.
affinché rimangano sempre nella loro semplice città e nel loro
errore e non scoprano la via che conduce alla vera saggezza,
perché altrimenti è certo che sia lui che il suo regno
rimarrebbero legati e che perderebbe il titolo che si è dato di
"Principe di questo m o n d o ", essendo diventato schiavo
dell'uomo. Per questo motivo egli cerca di annullare e
distruggere completamente questo Sacro S a g g i o . Io,
tuttavia, prego tutti e ciascuno di stare in guardia e di non
disprezzare in alcun modo la Parola e il Figlio del Signore, né
di lasciarsi sedurre dal DEMONE e dai suoi adepti, perché egli è
un bugiardo e lo sarà sempre.

* Così si scrive qui.


IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

e che la Verità fiorisca in eterno, perché seguendo e


obbedendo con fedeltà a ciò che ho scritto in questi Tre
Libri, non solo arriveremo al fine desiderato, ma
conosceremo e sentiremo sensibilmente la Grazia del
Signore e l'assistenza effettiva dei Suoi Santi Angeli, che
provano un piacere incredibile nel vedere che vengono
obbediti e che intendete seguire i Comandamenti di Dio e
che le loro istruzioni vengono osservate. Questi sono i
punti particolari su cui insisto.
Questa \1/somiglianza ha il suo fondamento nell'Alta e
Santa Qabalah* che non è concessa a nessun altro se non al
Primogenito, così come Dio ha ordinato e come è stato fatto.
è stato osservato dai nostri predecessori. Da qui è nata la
differenza e il camion -I-- o scambio tra JACoB
e EsAu; la primogenitura è la Qabalah, che è molto più nobile
e più grande della Magia Sacra.:t E con la Qabalah possiamo
arrivare alla Magia Sacra, ma con quest'ultima non possiamo
avere la Qabalah. Al figlio di un servo o di un adultero la
Qabalah non è concessa, ma solo a un figlio legittimo, come
nel caso di Isacco e Ismaele; ma la Saggezza Sacra, grazie alla
Misericordia di Dio, tutti possono acquisirla, a condizione che
camminino sulla retta via e che ognuno si consenta il dono e la
grazia del Signore. E questo non deve essere fatto per
curiosità, con scrupoli stravaganti e ridicoli, volendo sapere e
capire più di quanto sia giusto; poiché la temerarietà è
certamente punita da Dio, che permette a chi è presuntuoso
non solo di essere allontanato da
* Come ho sottolineato nel mio "Kabbalah Unveiled", considero
questa ortografia più vera di "Cabala" o "Kabbalah".
t Troque ou change.
Cioè la Qabalah vera e non scritta, che è l'antica saggezza magica
egizia, e non le sue successive perversioni ebraiche.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 37

il Vero Vedo dalle Cause Seconde,* ma anche il DEMONE ha


potere su di lui, e lo rovina e lo estirpa in modo tale che
possiamo solo dire che egli stesso è l'unica causa della sua
rovina e della sua miseria. È certo che il VECCHIO SERPENTE
tenterà di contaminare il presente Libro con il suo veleno, e
persino di distruggerlo e di perderlo del tutto, ma o LAMECH!
Come padre fedele ti prego, in nome del vero Dio che ha creato
te e tutte le cose, e prego ogni altra persona che per tuo mezzo
riceverà questo metodo di operare, di non essere indotto o
persuaso ad avere qualsiasi altro sentimento o opinione, o a
credere il contrario. Pregate Dio e chiedetegli la sua assistenza, e
riponete tutta la vostra fiducia in Lui solo. E anche se non puoi
avere la comprensione della Qabalah, i Santi Angeli Custodi,
alla fine delle Sei Lune o dei Mesi, ti manifesteranno ciò che è
sufficiente per il possesso di questa Sacra Magia.
\Perciò tutti i segni e i simboli riportati nel Terzo
Libro sono scritti con lettere della Quarta Gerarchia; ma le
+
Parole Misteriose che contengono il Segreto§ hanno
origine e sono tratte dalle lingue ebraica, latina, greca,
caldea, persiana e araba da un singolare Mistero e secondo
la volontà del Più Saggio Architetto e Fabbricatore
dell'Universo, che solo lo domina e lo governa con la Sua
Onnipotenza; Tutte le monarchie e i regni del mondo sono
sottomessi al Suo Infinito Potere e a questa Sacra Magia e
Divina S a p i e n z a .
* Cioè gli amministratori della Causa Prima, cioè le varie Potenze
Divine, o Dei e Dee, che agiscono più direttamente sulla materia.
Abramo allude qui al periodo di preparazione richiesto
t come descritto più avanti.
dal Neofita,
! Riguardo alle Gerarchie, fine del terzo libro.
§ Così nei "Mantra" indiani la forza e il mistero del
\Si insiste in modo particolare sul fatto che i signori stessi siano in grado di
fare un'esperienza di vita.
IL LIBRO DEL SACIU-:D MACIC

IL DECIMO CAPITOLO.

Essendo chiaro che in questa operazione


abbiamo a che fare con un nemico grande e
potente, al quale, per la nostra debolezza e per
la forza umana o la scienza, non possiamo
resistere senza un particolare aiuto e
assistenza.
dagli Angeli Santi e dal Signore degli Spiriti Buoni; è
necessario che ognuno abbia sempre Dio davanti agli occhi e
non Lo offenda in alcun modo. D'altra parte, deve sempre
stare in guardia e astenersi, come in un peccato mortale,
dall'adulare, obbedire, considerare o avere rispetto per il
DEMONE e per la sua razza viperina; non deve sottomettersi
a lui nella minima cosa, perché ciò sarebbe la sua rovina e la
perdita fatale della sua anima. Come accadde a tutti i
discendenti di NOÈ, di Lor, di Ismaele e di altri che
possedevano la terra benedetta (prima dei nostri antenati), che
ereditarono questa terra.
\La saggezza passa da padre a figlio, da famiglia a famiglia; ma
111 corso del tempo, avendo prestato orecchio al nemico
tremendo, si lasciarono allontanare dal vero sentiero, persero
la vera scienza che avevano ricevuto da Dio per mezzo dei
loro padri e si abbandonarono a scienze superstiziose, a
incantesimi diabolici e a idolatrie abominevoli, il che fu la
causa per cui in seguito Dio li castigò, li sfidò* e li cacciò dal
loro paese; e introdusse al loro posto i nostri predecessori; da
questi stessi errori derivò in seguito la causa della nostra
attuale miseria e servitù, che durerà fino alla fine del mondo;
poiché essi non vollero affatto conoscere il dono che Dio
aveva dato loro, ma lo abbandonarono per abbracciare e
seguire gli inganni del DEMONE.
* Les dejjit.
DI AnRA-1'lELIN IL MAGO. 39

Per questo motivo ognuno dovrebbe fare attenzione a


sottomettersi a lui, né con atti, né con parole, né con pensieri,
perché è così abile e rapido che può afferrare uno
inaspettatamente, proprio come un ragno può prendere un
uccello... J... Lascia che quel miserabile boemo e gli altri che ho
menzionato prima ti servano da esempio per evitarli (come
hanno fatto con me).
All'inizio dell'Operazione appare un Uomo dall'aspetto
maestoso, che con grande affabilità ti promette cose
meravigliose. Considerate tutto questo come pura vanità,
perché senza la missione di Dio egli non può dare nulla; ma lo
farà per danneggiare e pregiudicare, rovinare e dannare
eternamente chiunque riponga fede in lui e creda in lui; come
possiamo vedere nelle Sacre Scritture a proposito di FARAO
e dei suoi seguaci, i quali disprezzarono la vera e certa
saggezza di Mosè e di Aronne, e all'inizio furono sostenuti dal
Diavolo, che dimostrò loro, per mezzo di incantesimi, di poter
fare e mettere in pratica tutte le opere dei suddetti santi
uomini, per cui alla fine li ridusse a una tale condizione di
ostinazione e di cecità che, senza accorgersi del loro errore e
dell'inganno del DEMONE, furono crudelmente castigati da
Dio con diverse piaghe e alla fine furono tutti annegati nel
Mar Rosso. Per questo motivo, in conclusione, ti dico in
poche parole che dobbiamo affidarci solo a Dio e riporre in
Lui tutta la nostra fiducia.

Cioè, il Demone.
Esiste una specie di ragno molto grande, in grado di catturare e
uccidere anche piccoli uccelli, ma si incontra solo nelle regioni tropicali,
in particolare nell'America centrale e nell'I1artinico; il nome zoologico di
questa specie è lll;,ga!c.
40 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA.

IL UNDICESIMO CAPITOLO.

L'OD mi sia testimone che non ho appreso questa


Scienza per curiosità, né per avvalermi di essa
per uno scopo malvagio, ma piuttosto per
usarla per l'onore e la gloria della mia, ' per il
mio uso personale, e per
quella del mio prossimo; e non ho mai voluto impiegarla per
cose vane e ignobili, ma ho sempre lavorato con tutte le mie
forze per aiutare tutte le creature, amiche e nemiche, fedeli e
infedeli, sia le une che le altre, con una volontà perfetta e un
cuore buono, e ne ho fatto uso anche per gli animali.
Ho già citato alcuni esempi per dimostrarti che Dio
Onnipotente non concede in alcun modo l'Arte o la Scienza a
una persona perché la usi solo per se stessa, ma perché
provveda a
per i bisogni degli altri e di coloro che non possiedono questa
Scienza Sacra. Per questo prego tutti di
Se si comporta diversamente, la condanna del Signore ricadrà
su di lui, e per quanto mi riguarda sarò scusabile e innocente
davanti a Dio e a tutti gli uomini.
Nel Terzo Libro si troverà un giardino molto bello, che
certamente nessuno ha mai visto come tale.
e che nessun Re o Imperatore ha mai posseduto. Chi vorrà
esservi come un'ape industriosa, potrà succhiare il miele che
contiene in abbondanza; ma se vorrà maliziosamente
trasformarsi in un ragno, potrà anche trarne del veleno. Dio,
tuttavia, acconsente1 e concede la Sua Grazia,

* Qui una parola è evidentemente omessa nel MS. da un lapsus.


P
robabilmente si dovrebbe leggere "del mio Dio".
Questa è un'espressione molto comune nei libri qabalistici per
indicare una preziosa raccolta di informazioni occulte o magiche.
DI ABRA-MELIN IL MAGO.

non al male, ma al bene; e se vi sembra che alcuni capitoli


del Terzo Libro possano essere applicati piuttosto al male
e al male del nostro prossimo, che a un fine utile, sappiate
che li ho collocati così, per farvi capire che questa Scienza
può essere applicata sia al male che al bene, come vi
mostrerò meglio negli altri Libri.
\Bisogna quindi studiare per fuggire il Male e ottenere tutte le
forze del Bene. Chi agirà così per tutti i giorni della sua vita
avrà il soccorso e l'assistenza degli Angeli pieni di fede,
benigni e santi; chi invece la userà per il male sarà
abbandonato dagli stessi Angeli e sarà in potere del Nemico
infido, che non manca mai di obbedire ai suoi ordini di
operare il male, per renderlo suo schiavo. È necessario avere
come regola generale e massima che non viene mai meno,
che ogni volta che vedrai un uomo pieno di un desiderio
straordinario di procurarsi questa operazione, se vorrai
dargliela, è necessario verificare la sua sincerità e le sue
intenzioni, e ritardarlo, secondo le istruzioni che ti do in
questi tre Libri. E se cerca di ottenerla con metodi indiscreti e
ti dice che questa operazione può essere vera o non vera,
fingendo dubbi per costringerti a dargliela, o che ricorre ad
altri stratagemmi, puoi concludere che un uomo del genere
non cammina nella via del Signore. Se una persona lo
desidera in modo opposto a quello che Dio impiega per
concederlo, sarebbe presuntuoso.
E se qualcuno cerca di ottenerlo non per lui
se stesso, (ma per un figlio o un parente, che non è come
dovrebbe essere colui che riceve un tesoro così grande; chi
glielo concederà sarà colpevole di un grande male, e perderà
lui stesso la Grazia e la Saggezza del Signore, e ne priverà i
suoi eredi in eterno.
Se un uomo dalla vita malvagia, che si percepisce per
mezzo di
IL GANCIO DELLA MAGIA SACRA

di questa Scienza Sacra persisterà nel suo stile di vita


malvagio, verrà da te per cercare questa Scienza Sacra, è
probabile che tale uomo non desideri usarla per il bene e con
una giusta intenzione, ma che, avendola ricevuta, la userà per
il male. Tuttavia, anche in questo caso ho visto e sentito che
Dio, che penetra nel segreto dei nostri cuori, ha messo
indirettamente degli ostacoli sulla strada del successo di un
tale uomo, facendo sorgere difficoltà di un tipo e di un altro.
Così che colui che all'inizio desidera possedere questa
Scienza per usarla contro il suo prossimo e per commettere
ogni sorta di abominio, si manifesta come una persona
indegna a colui che aveva deciso di dargliela.
Evita il commercio e le conversazioni di coloro che nella
ricerca di questa Scienza fanno e dicono tutto ciò che tende al
male, poiché tali uomini possono diventare gli incantatori del
Diavolo. Il resto lo conoscerai in seguito, negli altri Libri.
Sono molto prolisso su questo punto, e sto esagerando molto,
perché è certo che una volta che l'Operazione è stata data
nella forma dovuta, essa è UN ATTO IRREVOCABILE.
Se invece, dopo un esame e un'indagine accurati, trovi
una persona tranquilla e senza peccato, devi aiutarla,
perché Dio, che ti ha aiutato, vuole aiutare anche lui; a tal
fine ha messo nelle tue mani questa Scienza Sacra.
Devi fare ogni sforzo per procurare la pace tra coloro che
sono in discordia e nemici giurati tra di loro; ed è imperativo
fare del bene a tutti, essendo questo l'unico e vero mezzo per
renderti favorevole, Dio, gli Angeli e gli uomini; e per rendere
il DEMONE tuo schiavo e obbediente in tutto e per tutto. E tale
persona passerà il resto della sua vita con una coscienza buona
e giusta, in onore e pace, con soddisfazione e utile a tutti gli
esseri. Supplico coloro che saranno possessori di un così
grande tesoro
DI AHRA-1\IELIN TIIE l\IAGE. 43

di impiegarlo in modo appropriato e di non gettarlo mai


davanti ai porci.
Lo userai per te stesso, 0 L,\MECH, figlio
mio, ma del frutto che ne trarrai renderai partecipi coloro che
ne hanno bisogno, e quanto più darai, tanto più aumenteranno
i tuoi mezzi. più darai, più
aumenteranno i tuoi mezzi. Lo
stesso accadrà a colui al quale lo darai.
In queste regioni e in questi Paesi siamo schiavi e
giustamente afflitti per i nostri peccati e per quelli dei nostri
padri; tuttavia, dobbiamo servire il Signore nel modo
migliore che ci sia possibile.
E da costui il Tesoro sarà tenuto segreto e sarà
consegnato ai suoi eredi per quanto gli è possibile, essendo
\\di diseredarli per darli ad altri e di farli cadere nelle mani
degli infedeli o di renderli proprietari ai malati.

IL DODICESIMO CAPITOLO.

L'intenzione non era affatto quella di essere così


prolissi in questo primo libro; ma cosa non fa
l'amore per la vita? E l'importanza della
questione lo permette.
Chiunque voglia portare a termine questa
gloriosa impresa stia tranquillo e sicuro, perché in questi Tre
Libri è racchiuso tutto ciò che può essere necessario per
questa operazione. Infatti, l'ho scritto con molta cura,
attenzione ed esattezza, così che non c'è frase che non ti dia
qualche istruzione o consiglio. Tuttavia, per amore di Dio,
che regna e regnerà in eterno, prego tale persona di non
iniziare alcuna operazione se prima, per lo spazio di sei mesi,
non avrà letto e riletto questo Libro con cura e attenzione,
considerando tutti i punti nel dettaglio; perché sono più che
sicuro che egli
44 IL GANCIO DELLA SACRA MAGIA

non incontrerà alcuna questione dubbia che non sarà in


grado di risolvere da solo, ma anzi, giorno dopo giorno,
assumerà un grande e ardente desiderio, piacere e volontà
di intraprendere questa operazione così gloriosa, che può
essere effettuata da qualsiasi persona di qualsiasi religione
*; a condizione, tuttavia, che durante le Sei Lune non abbia
commesso alcun peccato contro la Legge e i
Comandamenti di Dio.
Ora mi resta, o LAMECH, figlio mio, di mostrarti i
segni della mia estrema tenerezza paterna, dandoti due
consigli principali, per mezzo dei quali, e osservando tutte le
altre particolarità che descriverò, tu (e qualsiasi persona a cui
vorrai accordare questa Scienza Sacra) potrai dubitativamente
arrivare alla perfezione di questa stessa Saggezza. È
necessario, tuttavia, comprendere che molti hanno intrapreso
questa operazione; e che alcuni hanno ottenuto il loro
desiderio; ma ci sono altri che non ci sono riusciti, e la ragione
di ciò è stata perché il loro Angelo Buono non è apparso loro
nel giorno della Congiunzione, essendo il loro Angelo per sua
natura Anfitrione", "perché la natura Angelica differisce in
misura così grande da quella degli uomini, che nessuna
comprensione o scienza potrebbe esprimerla o descriverla, per
quanto riguarda la grande purezza di cui sono investiti".
Non desidero che tu, LAMECH, figlio mio, e il tuo
successore e gli amici debbano essere privati di un tesoro così
grande. Non voglio assolutamente abbandonarti in una
questione così essenziale. L'altro punto è il Salmo, che dirò
anche a te: anche se darai l'operazione a un'altra persona,
anche se si tratta di un fricchettone, non dovrai in nessun modo
* Si può notare quanto Abramo insista su questo punto.
Questa parola in greco significherebbe "esaurito in ogni modo".
o "circondato e ostacolato da ogni parte".
Gli angeli.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 45

saggio comunicarglielo, perché questo Salmo è la protezione


contro tutti coloro ai quali avrai dato la Sacra Magia, qualora
volessero farne uso contro di te; e tu stesso sarai in grado di
farne un uso eccellente contro di loro. Questo è stato
concesso dal Signore a DAVID per la sua salvaguardia.
Per il primo punto : essendo giunto il giorno in cui è
necessario eseguire le Orazioni, le Preghiere e le
Convocazioni del tuo Angelo Custode, dovrai avere un
bambino* dell'età di sei, sette o otto anni al massimo, che
sarà vestito di bianco, e che dovrai lavare da capo a piedi, e
mettergli sulla fronte un velo di seta bianca molto fine e
trasparente, che copra la fronte fino agli occhi; e sul velo è
necessario scrivere prima in oro con un pennello un certo
Segno fatto e segnato nel modo e nell'ordine che sarà
mostrato nel Terzo Libro; il che serve a conciliare e a dare
grazia alla creatura mortale e umana di vedere il volto
dell'Angelo. Colui che opera farà la stessa cosa, ma con un
velo di seta nera, e lo indosserà allo stesso modo del
Bambino. Dopodiché farai entrare il Bambino nell'Oratorio e
gli farai mettere il fuoco e il profumo nell'incensiere, poi si
inginocchierà davanti all'Altare; e colui che compie
l'operazione starà alla porta e si prostrerà a terra, facendo la
sua Orazione e supplicando il suo Santo Angelo che si degni
di apparire e mostrarsi a questo essere innocente, dandogli un
altro Segno, se è necessario, per vederlo di persona nei due
giorni successivi.
È necessario che colui che opererà prenda
di non guardare in nessun modo l'altare, ma di avere la faccia
t
* Le istruzioni che seguono richiamano alcuni metodi di lavoro
magico di Cagliostro.
t Cioè il bambino. t Cioè l'operatore.
IL LIBRO DELLA SACRA MACICA

Appena il bambino avrà visto l'Angelo, gli ordinerai di


dirtelo e di guardare l'altare e di prendere la lamina o il
piatto d'argento che avrai posto lì a questo scopo, per
portartelo se sarà necessario, e qualsiasi altra cosa l'Angelo
Santo vi abbia scritto, con cui dovrai lavorare nei due
giorni successivi. Fatto questo, sparirà. \Fatto ciò, il
Bambino te lo dirà (per questo è necessario averlo istruito
prima) e tu gli ordinerai di portarti il piattello,* dal quale,
quando l'avrai ricevuto, saprai ciò che l'Angelo ti ha
ordinato di fare. E farai in modo che sia rimessa
sull'Altare, e lascerai l'Oratorio, lo chiuderai e non vi
entrerai in nessun modo durante il primo giorno, e potrai
mandare via il Bambino. E colui che compirà l'operazione
si preparerà durante il resto del giorno per il giorno
seguente, per godere della mirabile presenza del Santo
Angelo Custode, al fine di ottenere il fine così
ardentemente desiderato, e che non ti mancherà se seguirai
la Via che Egli ti mostrerà. Questi due segni sono la chiave
di tutta l'operazione. A gloria del Santissimo Nome di Dio e
dei Suoi Santi Angeli!
* Cioè l'amen d'argento, a cui si è già accennato.

FINE DEL PRIMO LIBRO.


IL SECONDO LIBRO

DEL

SANTA MAGIA,

CHE DIO DIEDE A MOSÈ, ARONNE, DAVIDE, SALOMONE E AD ALTRI SANTI


PATRIARCHI E PROFETI; CHE INSEGNA
LA VERA SAGGEZZA DIVINA.

LASCIATO IN EREDITÀ DA ABRAMO A LAMECH, SUO FIGLIO.

TRADOTTO DALL'EBRAICO.
IL SECONDO LIBRO DELLA MAGIA SACRA.

PROLOGO.

LA SAPIENZA DEL SIGNORE è una fonte


inesauribile, né è mai nato un uomo in grado
di penetrare la sua vera origine e il suo
fondamento. I saggi e i padri santi hanno
bevuto lunghe sorsate di questa saggezza.
e sono stati pienamente soddisfatti di tutto ciò. Ma
nonostante tutto ciò, nessuno di loro è stato in grado di
comprendere o conoscere i Principi Radicali, perché il
Creatore di tutte le cose lo ha riservato a se stesso; e, come
u n Dio geloso, ha voluto che noi godessimo dei suoi frutti,
ma non ha voluto permetterci di toccare né l'albero né la sua
radice. Quindi non solo è giusto, ma siamo anche
obbligati a conformarci agli \Viii del Signore, camminando
per quella Via, per la quale sono passati anche i nostri
predecessori, senza cercare per vana curiosità come sia che
Dio regna e governa nella Sua Divina Sapienza.
Divina Sapienza; perché sarebbe una grandissima
presunzione e una bestiale presunzione. Accontentiamoci
quindi di sapere solo quante benedizioni Egli ha concesso
a noi peccatori e quale potere ha dato a noi mortali su
tutte le cose e in che modo ci è permesso usarle.
Accontentiamoci accontentiamoci di questo,
lasciando da parte ogni altra curiosità, osservando senza alcun
commento ciò che sarà riportato in questo Libro con fedeltà. E
se seguirete il mio consiglio, ne sarete infallibilmente
confortati.
• Lo stile della scrittura qui è molto più pittoresco e oscuro di quello
del Primo Libro; ed è evidentemente la traduzione di Abramo l'Ebreo da
uno scrittore più antico.
4
50 Libro T11E del TIIE SAc1rnD MAc;1c

IL PRIMO CAPITOLO.

QUALI E QUANTE SIANO LE FORME DI VERA E PROPRIA


MAGIA.

HOSO vorrebbe raccontare tutte le Arti e le


Operazioni che ai nostri tempi vengono
riproposte e predicate all'estero come
Saggezza e
Segreti magici; dovrebbe anche sotto-_
• di contare le onde e le sabbie del mare; visto che si è arrivati a
tal punto che ogni trucco di un buffone è ritenuto Magia, che
tutte le abominazioni degli empi Incantatori, tutte le Illusioni
Diaboliche, tutte le Idolatrie Pagane, tutte le Superstizioni, le
Fascinazioni, i Patti Diabolici, e infine tutto ciò che la
grossolana cecità del Mondo può toccare con le mani e con i
piedi è considerato Saggezza e Magia! Il medico, l'astrologo,
l'incantatore, la maga, l'idolatra e il sacrilego sono chiamati
dalla gente comune maghi! Anche colui che trae la sua Magia
dal Sole, dalla Luna, dagli Spiriti Maligni, dalle Pietre, dalle
Erbe, dagli Animali, dai Bruti, o infine da mille fonti diverse,
tanto che il Cielo stesso ne è stupito. Ci sono alcuni che
traggono la loro Magia dall'Aria, dalla Terra, dal Fuoco, dal
Vatcr, dalla Fisiognomica, dalla Mano, dagli Specchi, dagli
Occhiali, dagli Uccelli, dal Pane, dalla V i t e e perfino dagli
stessi escrementi; eppure, tutto ciò è considerato Scienza.
Vi esorto, voi che leggete, ad avere il timore di Dio e a
studiare la giustizia, perché a voi si aprirà infallibilmente la
porta della vera saggezza che Dio diede a Noè e ai suoi
discendenti Giafet, Giapeto e Ismaele, e fu la sua saggezza a
consegnarlo.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 5I

dall'incendio di Sodoma. Mosè apprese la stessa saggezza nel


deserto, dal Roveto Ardente, e la insegnò ad ARON _suo
fratello. La possedettero Giosef, Samuele, Davide, SoLomone,
Eliseo, gli Apostoli e in particolare San Giovanni (dal quale
abbiamo un eccellente libro di profezie)*. Sappiano dunque tutti
che questa, che io insegno, è quella stessa Sapienza e Magia, che
si trova in questo stesso Libro, e non dipende da nessun'altra
Scienza, Sapienza o Magia che sia. Tuttavia, è certamente vero
che queste operazioni miracolose hanno molto in comune con la
Qabalah; è anche vero che ci sono altre Arti che hanno
un'impronta di Saggezza; le quali, da sole, non avrebbero alcun
valore se non fossero mescolate con le fondamenta del Sacro
Ministero, da cui poi è nata la Qabalah mista. Le Arti sono
principalmente dodici. Quattro in numero di 3, 5, 7, 9, tra i
numeri della Qabalah mista. La seconda è la più perfetta, quella
che opera tramite segni e visioni. Due dei numeri pari, cioè 6 e 2,
che operano con le Stelle e i Corsi Celesti che chiamiamo
Astronomia. Il 3 è presente nei pianeti e il 2 in quelli celesti.
* Cioè, l'Apocalisse o Rivelazione.
L'intero passaggio sul significato di questi numeri è
nell'originale è formulato in modo molto oscuro. Ritengo che il
significato sia il seguente: Le Arti o i metodi di lavoro
dell'immaginazione sono dodici, se li classifichiamo sotto i due Segni
dello Zodiaco. Il secondo numero menzionato, il 5, è perfetto per la sua
analogia con il Pentagramma, potente simbolo dello Spirito e dei
Quattro Elementi; il 6 è il numero dei Pianeti (come conosciuti dagli
Antichi, senza i recenti Herschel e Nettuno). Come dicono gli Oracoli
caldei di Zoroastro: "Li fece sei e per il settimo gettò in mezzo a loro il
fuoco del Sole". z opera nelle Stelle e nei Pianeti come
rappresentazione della loro influenza buona o cattiva nel Cielo, in altre
parole della loro duplice natura. 3 consiste nei ;\fetali perché gli antichi
alchimisti ritenevano che le loro basi si trovassero nei tre principi che
chiamavano Zolfo, Mercurio e Sale, ma con i quali non intendevano la
sostanza che conosciamo con questi nomi.
52 Il libro della magia sacra

queste Arti, che sono unite e mescolate con la Sacra Qabalah;


sia colui che fa uso di queste Arti, da sole o mescolate con
altre cose che non sono in alcun modo dalla Qabalah, sia colui
che cerca di esercitarsi in operazioni con queste Arti, è
ugualmente suscettibile di essere ingannato dal DEMONE,
dato che di per sé non possiedono altra virtù che una proprietà
naturale, e non possono produrre altro che effetti
probabili*.sia colui che cerca di esercitarsi a compiere
operazioni con queste Arti, è ugualmente passibile di essere
ingannato dal DEMONE, poiché esse non possiedono altra
virtù che una proprietà naturale, e non possono produrre altro
che effetti probabili*, e non hanno assolutamente alcun potere
nelle cose spirituali e soprannaturali; ma se, tuttavia, in certe
occasioni esse vi fanno vedere qualche effetto straordinario,
ciò è prodotto solo da patti e congiure empie e diaboliche, la
quale forma di Scienza dovrebbe essere chiamata Stregoneria.
Infine, concludiamo che dal Mistero Divino derivano
questi tre tipi di Qabalah: la Qabalah mista, la Vera Saggezza
e la (Vera) Logica. Illustreremo dunque quest'ultima e il modo
di diventarne possessori nel Nome di Dio e della Sua Corte
Celeste!

IL SECONDO CAPITOLO .
COSA DOVREMMO CONSIDERARE PRIMA DI
INTRAPRENDERE QUESTA OPERAZIONE.
Ho già detto qual è la Scienza che vi insegnerò,
cioè che non è né umana né diabolica, ma è
la Vera e Divina Saggezza e Magia, che ha
* Cioè, "probabile" in contrapposizione a "certo".
cioè i Maghi professanti.
+ Nell'originale MS: "Nous avons de.fa dit quelle est la science que.fe
dois vous enseigner cest adire quelle nest poi'nt lmmaz'ne," ecc.
§ lbz'd.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 53

è stato tramandato dai nostri predecessori ai loro successori


come un tesoro ereditario. Così come io
Io stesso al momento, così anche voi dovreste <pensare,
prima di entrare in questa materia,* o prima di prendere
possesso di un così grande tesoro, quanto questo Dono sia
sublime e prezioso, e quanto siate vili e meschini voi stessi
che state per riceverlo. Per questo vi dico che l'inizio di questa
saggezza è il timore di Dio e della giustizia. Queste sono le
Tavole della Legge, della Qabalah e della Magia; esse devono
servirvi da regola. È necessario che cominciate ad attaccarvi
fin dall'inizio, se davvero volete avere la vera Saggezza; così
camminerete sulla retta via e sarete in grado di operare; tutto
ciò che è contenuto in questo Libro e tutto ciò che vi è
prescritto. Infatti, intraprendere questa operazione con la
semplice intenzione di usarla per fini disonesti, empi e
malvagi, non è né giusto né ragionevole; perché è
assolutamente necessario compiere questa operazione per la
lode, l'onore e la gloria di Dio; per l'uso, la salute e il
benessere del vostro prossimo, amico o nemico che sia; e in
generale per quello di tutta la terra. Inoltre, è necessario
prendere in considerazione altre questioni che, sebbene meno
importanti, sono comunque necessarie: se siete in grado non
solo di iniziare, ma anche di portare a termine l'Operazione;
questo è un punto necessario da considerare prima di prendere
una decisione definitiva sulla questione, perché in questo caso
non stiamo negoziando con gli uomini, ma con Dio, con
l'intermediazione dei Suoi Santi Angeli e con tutti gli Spiriti,
sia buoni che cattivi.
Non ho intenzione di fare il santo e l'ipocrita, ma è
necessario avere un cuore sincero e leale. Avete a che fare
con il Signore, che non solo è...
* Nell'originale: "Comme JC suis apresent vous devez done penser
avant que d'entrer dans ce bal", ecc.
54 IL LIBRO DELLA MAGIA SACLATA

che tiene in pugno l'uomo esteriore, ma che penetra anche nei


recessi più reconditi del cuore. Ma avendo preso una
risoluzione vera, ferma e determinata, confidando nella
volontà del Signore, arriverete al fine desiderato e non
incontrerete alcuna difficoltà. Spesso anche l'uomo è
mutevole e, pur iniziando bene una cosa, la porta a termine
male, non essendo affatto fermo e stabile nella risoluzione.
Ponderate bene la questione prima di iniziare, e cominciate
questa operazione solo con la ferma intenzione di portarla a
termine, perché nessun uomo può impunemente prendersi
gioco del Signore.
Inoltre, è necessario pensare e considerare se i vostri
beni e le vostre entrate sono sufficienti per questa faccenda; e,
inoltre, se la vostra qualità o il vostro patrimonio sono soggetti
ad altri, potete avere il tempo e la pazienza di intraprenderla;
anche se la moglie o i figli possono ostacolarvi in questa
faccenda; questi sono tutti aspetti che meritano di essere
osservati, per non iniziare la faccenda alla cieca.
La cosa principale che dovete considerare è se siete in
buona salute, perché il corpo, essendo debole e malsano, è
soggetto a diverse infermità, da cui alla fine derivano
l'impazienza e la mancanza di forza per operare e
perseguire l'operazione; e un uomo malato non può essere
pulito e puro, né godere della solitudine; e in tal caso è
meglio smettere.
Considerate dunque la sicurezza della vostra persona,
iniziando questa operazione in un luogo sicuro, da cui né i
nemici né alcuna disgrazia possano cacciarvi prima della
fine; perché dovete finire dove cominciate.
Ma la prima parte di questo capitolo è la più importante
e fate in modo di tenere bene a mente la necessità di
osservarla, perché per quanto riguarda gli altri inconvenienti,
forse si può rimediare. E siate certi che Dio aiuta tutti coloro
che ripongono la loro fiducia in Lui e nella Sua Sapienza, e
coloro che desiderano vivere rettamente, usando con onore il
mondo ingannevole,
DI ABRA-i\IELIN IL MAGO. 55

che terrete in abominio, e fate in modo di non tenere conto


della sua opinione quando sarete arrivati alla perfezione
dell'opera e sarete possessori di questa Sacra Magia.

IL TERZO CAPITOLO.

DELL'ETÀDELL'ETÀ E DELLA QUALITÀ DELLA


PERSONA CHE DESIDERA INTRAPRENDERE QUESTA
OPERAZIONE.

Per descrivere nel miglior modo possibile le


suddette e altre considerazioni, farò qui un
riepilogo generale, accennando anche prima
a ciò che può dare risalto alla questione.
È quindi necessario che un tale marl°:si dedichi a una
vita tranquilla e che le sue abitudini siano temperate; che ami
il ritiro; che non sia dedito né all'avarizia né all'usura (che sia
figlio legittimo dei suoi genitori è una buona cosa, ma non
così necessaria come per la Qabalah, alla quale nessun uomo
nato da un rnarriagei clandestino può arrivare); la sua età non
deve essere inferiore a venticinque anni né superiore a
cinquanta; non deve avere malattie ereditarie, come la lebbra
virulenta; che sia libero o sposato conta poco; un valletto, un
lacchè o un altro servitore domestico può difficilmente
arrivare al fine richiesto, essendo legato ad altri e non avendo
a disposizione le comodità che sono necessarie per la sua
famiglia.
necessari e che questa operazione richiede. Tra le
donne, solo le vergini sono adatte; ma è
• Cioè, colui che intende intraprendere l'Operazione.
t Dubito fortemente di questa affermazione.
! Ecco un altro tocco di pregiudizio. Ai giorni nostri molti dei più
profondi studenti della Qabalah sono donne, sia sposate che nubili.
GANCIO DELLA MAGIA SACRA

consiglio vivamente di non comunicare loro una questione


così importante, a causa degli incidenti che potrebbero
causare con la loro curiosità e il loro amore per le chiacchiere.

IL QUARTO CAPITOLO.

CHE LA MAGGIOR PARTE DEI LIBRI ILLUSTRALI SONO


FALSI E VANI.

LL i libri che trattano di personaggi, figure


stravaganti, cerchi, convivenze, congetture,
invocazioni e altre cose simili, anche se
qualcuno può vederne l'effetto, dovrebbero
essere rifiutati,
essendo opere piene di invenzioni diaboliche; * e voi
dovrebbe sapere che il DEMONE si serve di un'infinità di
metodi per intrappolare e ingannare gli uomini. Questo l'ho
provato io stesso, perché quando ho operato con la Saggezza
Veritiera, tutti gli altri incantesimi che avevo imparato sono
cessati e non ho più potuto operare con essi, e ho fatto una
prova molto accurata di quelli che avevo imparato con le
Mosè RABBIN; la causa di ciò è che l'inganno e la frode del
DEMONE non possono mai apparire dove c'è la Saggezza
Divina. Inoltre, il segno più sicuro della loro falsità è
l'elezione di certi giorni; poiché ci sono quelli che Dio ha
espressamente comandato di santificare, possiamo operare
liberamente.

* È necessario che il lettore non fraintenda questo passaggio. \Ciò


che si intende sono quelle opere di magia nera che contengono parole e
caratteri confusi e pervertiti, e che non insegnano altro che pratiche
dannose ed egoistiche, il cui punto principale è generalmente la stipula
di un patto con uno Spirito maligno. Perché i veri caratteri
rappresentano le formule delle correnti delle forze nascoste della natura,
e le vere cerimonie sono le chiavi per farle entrare in azione.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 57

in tutti gli altri giorni e in ogni momento. E ogni volta


che vedrete delle tavole che indicano i giorni e le loro
differenze, i segni celesti e altre cose simili,* non fateci caso,
perché qui si nasconde un grande inganno del DEMONE.
perché qui si nasconde un grande inganno del
demonio, uno dei suoi tanti metodi per cercare di confondere la
vera saggezza del Signore con le cose malvagie. Perché questa
Vera Sapienza del Signore può operare e compiere i suoi
effetti ogni giorno, in ogni momento e secondo. Le porte della
Sua Grazia sono aperte ogni giorno, Egli vuole, ed è gradito a
Lui aiutarci, sia oggi che domani; e in nessun modo potrebbe
essere vero che Egli desideri essere soggetto al giorno e all'ora
che gli uomini vorrebbero prescrivere per Lui, dato che Egli è
il Padrone di eleggere i giorni che Egli stesso desidera, e
anche di scegliere i giorni che desidera. Egli stesso
desidera, e che siano anche santificati! Fuggite anche tutti
i libri di questo tipo

* Anche in questo caso mi sembra che Abramo l'Ebreo abbia


esagerato con la questione. È perfettamente e assolutamente vero, senza
dubbio, che la Magia Angelica è superiore a quella forma di Magia
talismanica che ha la sua base nelle posizioni astrologiche dei corpi
celesti; e può quindi fare di più, ed essere anche indipendente da
considerazioni astrologiche, perché la materia è relegata su un piano
più alto di questo, dove non valgono le leggi della fisica. Ma
certamente quando lavoriamo con i raggi del Sole, troveremo più
facilmente la sua forza occulta di calore raggiungibile quando è lui
stesso a produrre quell'effetto sulla Terra, cioè quando si trova nel
Segno del Leone; mentre quando si trova in quello del Toro, la sua
forza sarà piuttosto quella di germinazione, eccetera, quando si trova
nell'emisfero settentrionale. E lo stesso vale per gli altri Pianeti. Inoltre,
se lavoriamo con i Tatwa indiani, dovremo considerare la posizione
della Luna, l'ora del giorno e il corso dei Tatwa nel periodo di cinque
Ghari. Naturalmente Abramo non potrebbe portare a buon fine gli
esperimenti di Rabbino Mosè se sostituisse le leggi di un altro piano
alle loro.
t Così sarebbe se lo applicasse al lavoro angelico; ma
Sarebbe ugualmente un errore che, anche se non così grande,
comporterebbe comunque un fallimento, applicare leggi esclusivamente
del piano angelico a quegli esperimenti che dipendono principalmente dai
raggi fisici dei Pianeti; anche se indubbiamente gli Angeli di un Pianeta
governano i suoi raggi. Ma gli Angeli di :ars non governano i raggi di
Giove, né quelli di quest'ultimo i raggi di Marte.
58 Il libro della magia sacra

come quelli le cui Congiure includono parole stravaganti,


inesplicabili e inaudite" e che sono impossibili da capire, e
che sono veramente invenzioni del Diavolo e di uomini
malvagi.
È bene ricordare anche quello che ho detto nel Primo
Libro, cioè che nella maggior parte delle loro Congiure
non c'era la minima menzione di Dio Onnipotente, ma solo
di Invocazioni del Diavolo, insieme a quelle del Diavolo.
con parole caldee molto oscure. Certo, sarebbe
un'imprudenza da parte di un uomo che deve trattare con Dio
per mezzo dei Suoi Santi Angeli, pensare di rivolgersi a Lui in
un gergo, non sapendo né ciò che dice né ciò che chiede. Non
è forse un atto di follia voler offendere Dio e i Suoi Santi
Angeli! Camminiamo dunque per la strada giusta, parliamo
davanti a Dio con il cuore e la bocca aperti, nella nostra lingua
materna,1 poiché come potete pretendere di ottenere una
Grazia dal Signore, se non sapete voi stessi ciò che chiedete?
Tuttavia, il numero di coloro che si perdono completamente in
questa vanità è infinito; molti dicono che la lingua greca è più
gradita a Dio, forse è vero che un tempo lo era, ma quanti tra
noi oggi la capiscono perfettamente, ecco perché sarebbe la
cosa più insensata impiegarla.
* I grimori di magia nera rientrano di solito in questa categoria.
Tuttavia, le parole stravaganti che vi si trovano sono generalmente
corruzioni e perversioni di titoli ebraici, caldei ed egiziani di divinità e
angeli. Ma è indubbiamente malvagio usare caricature dei nomi sacri; e
anche queste per scopi malvagi. Eppure negli Oracoli di Zoroastro è
scritto: "Non cambiare i nomi barbari dell'evocazione, perché sono nomi
divini, che hanno nei riti sacri un potere ineffabile!".
Eppure, nonostante ciò, è bene in una Sacra Operazione Magica
utilizzare un linguaggio che non trasmetta alla nostra mente le idee
banali della vita quotidiana, per meglio esaltare i nostri pensieri. Ma,
come dice Abramo, dobbiamo prima di tutto comprendere ciò che
stiamo ripetendo.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 59

Ripeto allora: "Ognuno parli la sua lingua, perché così


comprendendo ciò che chiedete al Signore, otterrete ogni
grazia. Se invece chiedete una cosa ingiusta, questa vi sarà
rifiutata e non la otterrete mai.

IL QUINTO CAPITOLO.

CHE IN QUESTA OPERAZIONE NON È NECESSARIO


CONSIDERARE IL TEMPO, NÉ IL GIORNO, NÉ LE ORE.

QUI non ci sono altri giorni (da osservare) se


non quelli che Dio ha ordinato ai nostri padri,
cioè tutti i sabati, che sono i giorni del sabato,
della Pasqua e della festa dei Tabernacoli, di
cui il primo è il giorno di Pasqua e il secondo il
giorno di Pasqua.
è il quindicesimo giorno del primo dei nostri mesi, e il
secondo inizia il quindicesimo giorno del settimo.
Mese.* Ora, fissata questa operazione, qualsiasi persona, di
qualsiasi Legge1 , purché confessi che c'è un solo Dio,
può osservare queste feste. Tuttavia, il vero
Il momento di iniziare questa operazione è il primo giorno
dopo la celebrazione delle feste di Pasqua, e questo è stato
ordinato a Noè, essendo il momento più conveniente, e la fine
cade proprio alla festa dei Tabernacoli. Il nostro
I predecessori l'hanno osservata, e anche l'Angelo II l'ha
osservata.
* La Pasqua è all'incirca l'equinozio di primavera e corrisponde
quasi alla nostra Pasqua; inizia il 15 o il 16 del primo mese ebraico =
Nisan o Abib. La festa dei Tabernacoli inizia verso la metà del loro
Settimo Mese = Tisri.
cioè la confessione religiosa.
! È irrilevante che la concezione religiosa sia teistica o panteistica.
§ Gli Iniziati della Vera Rosacroce h a n n o dimostrato che c'è una
certa forza nell'osservanza degli equinozi.
ii Abramo intende evidentemente il suo Angelo custode.
6o T!IE LIBRO DELLA MAGIA SACRA

è più consigliabile seguire il buon consiglio e l'esempio,


piuttosto che essere ostinati e seguire il proprio capriccio; e
anche trattare l'elezione di un giorno particolare come un'idea
pagana, senza tenere in alcun conto né il tempo né gli
elementi, ma solo (rispettando) Colui che concede tale
periodo. In questo modo troveremo uomini nella condizione
più adatta di Grazia e riconciliati con Dio, e più puri che in un
altro periodo; e questo è un punto essenziale che dovreste
considerare bene.
È tuttavia vero che gli Elementi e le Costellazioni
compiono di per sé certe operazioni*, ma questo è da
intendersi per le cose naturali, poiché capita che un giorno sia
diverso da un altro; ma una tale differenza non ha effetto nelle
cose spirituali e soprannaturali, essendo quindi inutile per le
operazioni magiche (superiori). L'elezione dei giorni è ancora
più inutile, l'elezione delle ore e dei minuti, di cui gli ignoranti
fanno un gran parlare, è un errore molto grande.
Perciò ho deciso di scrivere questo capitolo
particolare, affinché questo errore appaia più chiaramente a
chi lo legge e possa trarne profitto per operare con giudizio.

IL SESTO CAPITOLO.

■ SULLE ORE PLANETARIE E SU ALTRI ERRORI DEGLI


ASTROLOGI.

È vero che i Saggi di Astrologia scrivono degli


Astri e dei loro movimenti, e che questi
ultimi, raggiungendoli, producono diversi
effetti nelle regioni inferiori ed elementari.
e tali sono, come abbiamo già detto, le cose
* Qui Abramo ammette in parte ciò che io ho sottolineato nel mio
note precedenti.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 61

Ma che essi abbiano potere sugli Spiriti, o forza in tutte le


cose super naturali, non è, né potrà mai essere. Si scoprirà
invece che, con il permesso del Grande Dio, sono gli
Spiriti a governare il firmamento. Che follia sarebbe allora
implorare il favore del Sole, della Luna e delle Stelle,
quando lo scopo sarebbe quello di conversare con gli
Angeli e con gli Spiriti. Non sarebbe un'idea stravagante
chiedere alle bestie selvatiche il permesso di andare a
caccia? Ma cos'altro è, quando* hanno eletto un certo
giorno, quando l'hanno suddiviso in molte false divisioni
come ore, minuti, ecc. "Qui", dicono, "abbiamo le ore
planetarie e il pianeta appropriato a ciascuna ora". 0 che
Pianeti! 0 che bell'ordine! Ditemi, vi prego, quale
vantaggio ottenete da questa divisione. Risponderete: "Un
vantaggio molto grande, perché ci mostra in ogni cosa la
buona o la cattiva sorte! "Vi dico, e lo ripeto
assolutamente, che questo non è affatto vero; che
producano così un cambiamento del tempo e dell'Aria, in
parte lo ammetto; ma fatemi la grazia di dirmi come
dividete le Ore Planetarie. So che iniziate la prima ora del
giorno con il Pianeta che dà il nome al giorno stesso, come
la Domenica è attribuita al Sole, il Lunedì alla Luna, il
Martedì a Marte, il Mercoledì a Mercurio, il Giovedì a
Giove, il Venerdì a Venere e il Sabato a Saturno; poi
dividete la durata del Giorno in dodici porzioni uguali che
chiamate Ore, e ad ogni Ora assegnate il suo Pianeta; e fate
la stessa cosa con la Notte, a seconda che i giorni siano
lunghi o brevi. Così le Ore diventano lunghe o corte.
Per esempio, supponiamo che in una domenica il Sole sorga
alle 7 e tramonti alle 17, il suo corso sarà di dieci ore, che
dividerete in
* Gli astrologi a cui Abramo si riferisce nella prima frase del
capitolo.
62 Tm LIBRO DELLA MAGIA SACRA

dodici parti uguali, in modo che ogni Ora abbia una durata
di cinquanta minuti. Dico dunque che la prima Ora
planetaria è del Sole e dura cinquanta minuti; la seconda è
di Venere; la terza di Mercurio; e così via le altre; infine
l'ottava Ora torna al Sole; la nona a Venere; la decima a
Mercurio; e così il Giorno finisce. Poi viene la Notte, che è
più lunga, cioè quattordici Ore, e ogni Ora planetaria di
questa Notte sarà di settanta minuti, e per continuare la
successione regolare come abbiamo iniziato, la prima Ora
della Notte sarà di Giove; la seconda di Marte; la terza del
Sole; e così via fino a lunedì, la cui prima Ora sarà
(secondo questa regola) della Luna. Ora ditemi, vi prego,
se accade sempre che quando inizia il giorno di lunedì, cioè
quando il Sole sorge nel suo orizzonte, anche la Luna sorge
insieme a lui e si posa insieme a lui? Non possono
rispondere a questo. Perché allora attribuiscono al secondo
giorno della settimana e alla sua prima ora la Luna? Non
sanno dirvi alcuna ragione, se non una somiglianza con il
nome (del giorno).*
Che errore grossolano! Ascoltate e ditemi quando è che
un Pianeta ha la maggior forza negli Elementi, se quando è
sopra o quando è sotto il vostro orizzonte o emisfero?
\Dobbiamo comunque ammettere che è più potente quando è
in alto, perché essendo in basso non ha potere se non secondo
la volontà di Dio. Perché allora, oltre a questo, dovremmo
attribuire a un Pianeta un Giorno e un'Ora, se durante l'intero
periodo di tale Giorno non appare sopra l'Orizzonte?
ABRAMELIN, come eccellente maestro di cose naturali,
mi ha insegnato una forma molto diversa di classificazione.
* La Luna e il lunedì; Su11 e la domenica; Marte e il martedì
(Tuisco è un nome di Marte); Venere e il venerdì (giorno di Freya, dal
nome della dea scandinava Freya), ecc.
DI ABRA-MELIN IL MAGO.

(che è bene esaminare, per vedere se non sia più fondata della
suddetta regola degli Astrologi), e mi ha fatto comprendere
quali debbano essere le vere Ore Planetarie. Quando il
Pianeta inizia ad apparire all'orizzonte, allora inizia il suo
giorno (sia esso chiaro o scuro, nero o bianco), e finché non
ha superato la sua elevazione* il suo giorno dura finché non
sorge di nuovo, e dopo che è tramontato dura la sua notte;
così che sia nei giorni del Sole che in quelli della Luna e degli
altri, tlu: I giorni di tutti i pianeti sono mescolati, solo che
uno inizia prima dell'altro, e secondo questa natura sono
mescolati insieme nei segni celesti. Ora è necessario che io vi
dica quali sono le ore planetarie! Sappiate dunque che ogni
Pianeta ha soltanto un'ora durante la quale è molto
potente, essendo sopra di voi e sopra la vostra testa, cioè
quando è nel Meridiano. Poi, naturalmente, a volte arrivano le
Ore di due Pianeti insieme e che iniziano nello stesso
momento; allora producono un effetto secondo la natura, la
qualità e la com posizione di questi astri.-!- Ma tutto questo
ha potere solo nelle cose naturali. Vi ho dichiarato e
dimostrato gli errori degli Astrologi comuni; tenetevi lontani
dalle insensate fantasie dei loro Giorni e delle loro Ore,
perché se ne farete uso come i falsi Maghi e Incantatori, Dio
vi castigherà; e per castigarvi presterà poca attenzione
all'attesa dell'Ora di Saturno o di Marte.
Concludo quindi questo capitolo, dopo aver trattato a
sufficienza il metodo falso e inutile impiegato dagli astrologi
nell'elezione dei giorni e delle ore.

-" Et jusqua cequi! tremonte son jour dure jusqua cequ:'f se !eve
dereclu.f".
Questo è l'insegnamento iniziato della Rosacroce, che è molto
difficile da capire.
diverso da quello del Mondo esterno e unito.
IL LIBRO DEL SACRO L'IAGICO

IL SETTIMO CAPITOLO.
RIGUARDO A CIÒ CHE È È NECESSARIO ACCONTENTARSI
DURANTE LE PRIME DUE LUNE DELL'INIZIO
di questa VERITABILE E SACRA !!!!

rll
E che inizia questa operazione
dovrebbe consultare con
con attenzione ciò che abbiamo detto
in precedenza e prestare attenzione a ciò che
segue. e la cosa più importante la lascerò da
presenti sola per le altre considerazioni, in modo da
tutti poter cominciare
con l'Operazione che dovremmo compiere il primo mattino
dopo la celebrazione della festa di Pasqua (o Pasqua ebraica).
Primo: dopo esservi lavati accuratamente e aver
indossato abiti nuovi, un quarto d'ora prima del sorgere del
sole entrerete nella vostra sala, aprirete la finestra e vi
metterete in ginocchio davanti all'altare, con la faccia
rivolta verso la finestra. e invocherete devotamente e con
coraggio il Nome del Signore, ringraziandoLo per tutta la
grazia che vi ha dato e concesso dalla vostra infanzia fino
ad oggi; poi con umiltà vi umilierete a Lui e Gli
confesserete interamente tutti i vostri peccati,
supplicandoLo di essere disposto a perdonarvi e a rimetterli.
Supplicherete anche che nel tempo a venire Egli sia
disposto e si compiaccia di che Egli sia disposto e si
compiaccia di considerarvi voi con pietà e
concedervi a voi Sua grazia e bontà di inviarvi il
Suo Santo Angelo che vi servirà da guida e vi condurrà
sempre nella Sua Santa grazia e bontà di inviarvi il Suo
Santo Angelo, che vi servirà da guida e vi condurrà sempre
nella Sua Santa Volontà, affinché non cadiate nel peccato
per inavvertenza, per ignoranza o per fragilità umana.
In questo modo dovrete iniziare la vostra orazione, e
continuate così ogni mattina durante le prime due lune o
mesi.
DI ABRA-MELIN IL MAGO.

Sembra che ora qualcuno possa dire: "Perché non scrivi


le parole o la forma di preghiera che dovrei usare, visto che,
per quanto mi riguarda, non sono né sufficientemente istruito,
né devoto, né saggio? "
Sappiate che, anche se all'inizio la vostra preghiera è
debole, sarà sufficiente, a condizione che comprendiate come
chiedere la Grazia del Signore con amore e con un cuore
sincero, da cui deve scaturire una tale preghiera. Inoltre, non
serve a nulla parlare senza devozione, senza attenzione e
senza intelligenza; né pronunciarla con la sola bocca, senza
una vera intenzione; né leggerla come fanno gli ignoranti e gli
empi. Ma è assolutamente necessario che la vostra preghiera
scaturisca dal cuore, perché la semplice scrittura delle
preghiere e il loro ascolto non vi spiegheranno in alcun modo
come pregare veramente.* Questa è la ragione per cui non ho
voluto darvi alcuna forma speciale di preghiere e di orazioni,
affinché possiate imparare da voi stessi come pregare e come
invocare il Santo Nome di Dio, nostro Signore; e per questo
motivo non ho voluto che vi affidaste a me per pregare. Avete
la Sacra e Santa Scrittura, che è piena di preghiere e azioni di
grazia molto belle e potenti. Studiatela e imparate da essa e
non vi mancheranno le istruzioni per pregare con frutto. E
anche se all'inizio la vostra preghiera può essere debole, basta
che il vostro cuore sia sincero e leale verso Dio, che a poco a
poco accenderà in voi il suo Santo Spirito, che vi insegnerà e
illuminerà il vostro spirito in modo tale che saprete e avrete il
potere di pregare.
Quando avrete pronunciato le vostre orazioni, chiudete
• Questo è il grande punto da studiare in tutte le operazioni
magiche, e se non c'è tutto il cuore, l'anima e la fede nella cerimonia, non
si può ottenere un risultato affidabile.
5
66 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

e uscite dall'Oratorio, in modo che nessuno possa entrarvi; e


non entrerete più fino alla sera, quando il sole sarà
tramontato. Allora entrerete di nuovo e farete le vostre
preghiere come al mattino.
Per il resto, dovrete governarvi ogni giorno come vi
dirò nelle istruzioni che seguono.
Della camera da letto e dell'oratorio, e di come
debbano essere disposti, parlerò in seguito nell'undicesimo
capitolo.*
È necessario che abbiate una camera da letto vicino
all'Oratorio, oppure la vostra abitazione ordinaria, che
dovrete prima ripulire e profumare a fondo, e fare in modo
che il letto sia nuovo e pulito. Dovete dedicare tutta la
vostra attenzione alla purezza in ogni cosa, perché il
Signore ha in abominio tutto ciò che è impuro. Dormirete in
questa camera e vi resterete durante il giorno per sbrigare le
faccende che vi competono; quelle di cui potete fare a
meno, lasciatele stare. Potrai dormire con tua moglie nel
letto quando è pura e pulita; ma quando ha i suoi corsi
mensili non le permetterai di entrare nel letto e nemmeno
nella camera. Ogni sabato è necessario cambiare le lenzuola
del letto e tutta la biancheria. Ogni sabato profumerete la
camera. E non permetterete a nessun cane, gatto o altro
animale di entrarvi o di abitarvi, in modo che non possano
in alcun modo renderla impura. Per quanto riguarda
l'obbligo matrimoniale, esso è la castità e il dovere di
generare figli; ma il tutto deve essere fatto nel timore di Dio
e, soprattutto, in questo caso fate in modo che vostra moglie
non sia impura. Ma durante le quattro lune seguenti dovrete
fuggire i rapporti sessuali come vorreste
• Il titolo dell'undicesimo capitolo del secondo libro è: "Sulla scelta
del luogo".
01- ABRA-;\IELIN TIIE l\IAGE,

la peste. Se avete dei figli, cercate di mandarli via in un altro


luogo prima di iniziare l'operazione, in modo che non vi siano
d'intralcio, eccetto il primogenito della famiglia e i neonati al
seno.
Per quanto riguarda il regime della vostra vita e delle
vostre azioni, dovrete tenere conto del vostro stato e della
vostra condizione. Se siete il vostro stesso padrone, per
quanto è in vostro potere, liberatevi da tutti gli affari e
abbandonate ogni compagnia e conversazione mondana e
vana, conducendo una vita tranquilla, solitaria e onesta. Se in
passato sei stato un uomo malvagio, dissoluto, avaro,
lussurioso e orgoglioso, abbandona e fuggi da tutti questi vizi.
Considerate che questa era una delle ragioni principali per cui
ABRAHAM, Mosè, DAVID, ELIJAH, JOHN e altri uomini
santi si ritirarono in luoghi deserti, fino a quando non ebbero
acquisito questa Sacra Scienza e la Logica; perché dove c'è
molta gente, sorgono molti scandali; e dove c'è scandalo,
arriva il peccato; il quale alla fine offende e allontana
l'Angelo di Dio, e la via che conduce alla saggezza diventa
chiusa a voi. Allontanate il più possibile la conversazione con
gli uomini, soprattutto con quelli che in passato sono stati
compagni delle vostre dissolutezze o che vi hanno indotto al
peccato. Cercate quindi di ritirarvi il più possibile, finché non
avrete ricevuto dal Signore la grazia che chiedete. Ma un
domestico* che è costretto a servire un padrone non può avere
queste condizioni (per lavorare ed eseguire le operazioni).
Nel trattare gli affari, nel vendere o nel comprare, fate
attenzione a non cedere mai all'ira, ma ad essere modesti e
pazienti nelle vostre azioni.
Ogni giorno, dopo aver cenato, dovrete dedicare due
ore a leggere con attenzione la Sacra Scrittura e gli altri
libri sacri. Sacra Scrittura e gli altri libri sacri, perché essi
* Nel caso in cui l'aspirante alla Magia Sacra sia un Servitore,
allora servirà un Signore.
68 LIBRO DELLA MAGIA SACRA

vi insegnerà a pregare bene e a temere il Signore, e così


giorno dopo giorno conoscerete meglio il vostro Creatore.
Gli altri esercizi che vi sono liberi e consentiti
sono esposti in seguito e in modo prioritario nell'undicesimo
capitolo.
Per quanto riguarda il mangiare, il bere e il dormire,
questi devono essere moderati e mai superflui. In particolare, è
necessario evitare le ubriacature e le cene pubbliche.
Accontentatevi di mangiare a casa vostra, con la vostra
famiglia, nella pace e nella tranquillità che Dio vi ha concesso.
Non dovete mai dormire durante il giorno, ma potete farlo al
mattino, perché dopo aver fatto le vostre devozioni potete, se
volete, andare di nuovo a letto per riposarvi. E se per caso
non vi alzate abbastanza presto, cioè prima del sorgere del
sole, non ha molta importanza (purché non sia fatto con
cattiva intenzione), e farete la vostra preghiera mattutina
ordinaria;* ma non dovete abituarvi a essere pigri, perché è
sempre meglio pregare Dio di buon'ora.

PER QUANTO RIGUARDA L'ABBIGLIAMENTO E LA


FAMIGLIA.

L'abbigliamento deve essere pulito, ma moderato e


conforme alle usanze. Rifuggite da ogni vanità. Avrete due
abiti, in modo da poterli cambiare; e li cambierete la vigilia di
ogni sabato, indossando l'uno una settimana e l'altro la
settimana successiva; spazzolandoli e profumandoli sempre in
anticipo.
Per quanto riguarda la famiglia, il minor numero di
persone in

• Lo scopo della maggior parte di queste istruzioni è naturalmente


quello di mantenere la sfera astrale dell'aspirante libera da influenze
maligne e di abituarlo a pensieri puri e santi e all'esercizio della forza di
volontà e dell'autocontrollo. Lo studente delle Tatwa indiane conoscerà il
valore della meditazione attiva al sorgere del sole, perché quel momento è
l'inizio akfisico del corso tatwico della giornata e del potere dello Swara.
DI ABRA-i\1ELIN IL MAGO.

numero, meglio è; agite anche in modo che la servitù sia


modesta e tranquilla. Tutti questi consigli sono punti
fondamentali da osservare. Per il resto, non dovete far altro
che tenere davanti agli occhi le Tavole della Legge durante
tutto questo tempo, e anche dopo; perché queste Tavole
devono essere la regola della vostra vita.
La vostra mano sia sempre pronta a dare elemosine e
altri benefici al vostro prossimo; e il vostro cuore sia sempre
aperto ai poveri, che Dio ama così tanto che non si può
esprimere.
E se durante questo periodo foste attaccati da qualche
malattia che non vi permettesse di recarvi all'Oratorio, ciò
non vi obbligherà ad abbandonare subito la vostra impresa;
ma dovrete governarvi al meglio delle vostre possibilità; e in
tal caso dovrete recitare le vostre orazioni nel vostro letto,
pregando Dio di restituirvi la salute, affinché possiate
continuare la vostra impresa, fare i sacrifici dovuti e così con
maggiore forza essere in grado di lavorare per ottenere la Sua
Sapienza.
E questo è tutto ciò che dobbiamo fare e osservare durante
queste due Lune.

IL OTTAVO CAPITOLO.
SULLE DUE LUNE SECONDE.

Terminate le due prime lune, seguono le due


seconde lune, durante le quali farete le vostre
preghiere, al mattino e all'ora abituale; ma
prima di entrare nell'Oratorio vi laverete.
le mani e il viso con acqua pura. E prolungate la vostra
preghiera con il massimo affetto, devozione e sottomissione
possibili, pregando umilmente il Signore Dio che si degni di
comandare al Suo Santo di essere in grado di fare il suo
lavoro.
IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

Angeli per condurvi nella Vera Via, nella Saggezza e nella


Conoscenza, studiando assiduamente le quali nelle Sacre
Scritture sorgerà sempre più (Saggezza) nel vostro cuore.
L'uso dei diritti di matrimonio è consentito, ma dovrebbe
essere scarsamente o per nulla utilizzato (durante questo
periodo).
Dovrete anche lavare tutto il vostro corpo ogni Sab
bagno della vigilia.
Per quanto riguarda cosa
riguarda commercio e il modo di vivere, vi
ho già dato istruzioni sufficienti. Solo che è assolutamente
necessario ritirarsi dal mondo e cercare
ritiro;e allungherete il
vostro
preghiere al massimo delle vostre possibilità.
Per quanto riguarda il mangiare, il bere e il vestire, vi
regolerete esattamente come nei due primi luni; tranne che per
il digiuno (il digiuno qaba]isitico) ogni sabato sera.
NoTE WELL: il sabato è per gli ebrei, che sono abituati
a osservarlo ogni sabato, ma per i cristiani il sabato è la
domenica, e loro* dovrebbero considerare il sabato come la
sua vigilia.

IL NONO CAPITOLO.
SULLE DUE ULTIME LUNE CHE DEVONO ESSERE INIZIATE IN
QUESTO MODO.

ORLANDO e Mezzogiorno
dovrete lavare le mani e il
viso entrando nell'Ora
e per prima cosa dovrete confessare tutti i vostri
peccati. i vostri peccati; dopo di che,
con una
molto ardente preghiera,
supplicherete il
* Cioè i cristiani.
t Si intende probabilmente nella camera da letto prima di entrare nel
Oratorio.
DI ABRA-1-ELINA L'età media. 71

Signore di concedervi questa grazia particolare, cioè che


possiate godere e sopportare* la presenza e la conversazione
dei Suoi Santi Angeli e che Egli si degni, con il loro
intervallo, di concedervi il Segreto.
⇒ per poter avere il dominio sugli Spiriti e su tutte le
creature.
Lo farete anche a mezzogiorno, prima di cenare, e
anche la sera; così, durante queste due ultime Lune, farete
questa preghiera tre volte al giorno, e durante questo
periodo terrete sempre il Profumo sull'Altare. Inoltre,
verso la fine della vostra Orazione, pregherete i Santi
Angeli, supplicandoli di portare il vostro sacrificio davanti
al Volto di Dio, al fine di intercedere per voi, e che vi
assistano in tutte le vostre operazioni durante queste due
Lune.
L'uomo che è padrone di sé stesso deve lasciar perdere
tutti gli affari, tranne le opere di carità verso i suoi vicini.
Rifuggirai da ogni società, tranne che da quella del tuo
\vita e dei vostri servi. Impiegherete la maggior parte del
vostro tempo a parlare della Legge di Dio e a leggere le opere
che ne trattano con saggezza, affinché i vostri occhi si aprano
a ciò che dal tempo passato fino al presente non avete ancora
visto, né pensato, né creduto.
Ogni sabato digiunate, lavate tutto il vostro corpo e
cambiate le vostre vesti.
Inoltre, dovrete avere un gilet e una tunica di lino, che
indosserete ogni volta che entrerete nell'Oratorio, prima di
iniziare a mettere il profumo nell'incensiere, come vi dirò più
follemente qui di seguito.
Avrete anche un cesto o un altro recipiente di rame
riempito di carbone da mettere dentro il turibolo quando è
necessario, e che potrete portare fuori dall'Oracolo.

• Que vous puissiez jouir et resister a la presence, etc.


t Cioè, indipendente.
72 IL TUO LIBRO DI MAGIA SACRA

perché il turibolo stesso n o n deve essere portato via dal


luogo. Notate bene che dopo aver fatto la vostra preghiera,
dovreste toglierlo* dall'Oratorio, specialmente durante le
due ultime lune, e interrarlo in un luogo che non possa
essere reso impuro, come ad esempio un giardino.

IL DECIMO CAPITOLO.
CONCORRENTE COSA COSE UN UOMO deve imparare e
studiare durante queste due lune.

Tuttavia, il miglior consiglio che posso dare è che


un uomo si ritiri in qualche deserto o
solitudine, finché non si compia il tempo delle
Sei Lune destinate a questa Operazione, e che
ottenere ciò che desidera, come facevano gli antichi; tuttavia
oggi questo è difficilmente possibile, e dobbiamo adattarci
all'epoca in cui viviamo, e non potendo realizzarlo in un
modo, dobbiamo cercare di farlo in un altro, e attaccarci solo
alle cose divine.
Ma ci sono alcuni che non riescono nemmeno a farlo
fino in fondo, nonostante lo desiderino onestamente; e
questo a causa dei loro diversi impieghi e posizioni che non
permettono loro di agire secondo i loro desideri, tanto che
sono costretti a portare avanti le loro occupazioni mondane.
Affinché questi ultimi sappiano quali sono le
occupazioni e le attività che possono svolgere senza
pregiudicare l'Operazione, li esporrò in poche parole.
Potremo allora esercitare la professione della medicina e
tutte le arti ad essa collegate; e potremo per-
* Cioè, le ceneri del carbone e dell'incenso.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 73

formate tutte le operazioni che tendono alla carità e alla


misericordia verso il prossimo in modo puro e semplice. Per
quanto riguarda le arti liberali, potete interessarvi
all'astronomia, ecc. ma fuggite tutte le arti e le operazioni che
hanno il minimo sentore di magia e stregoneria, poiché non
dobbiamo confondere insieme Dio e Belial: Dio vuole essere
solo; a Lui spetta tutto l'onore e la gloria. Tutte le cose di cui
sopra sono comunque permesse durante le due prime e le due
seconde lune.
Potete passeggiare in un giardino per svagarvi, ma non
farete alcun lavoro servile; e tra i fiori e i frutti potrete anche
meditare sulla grandezza* di Dio. Ma durante le due terze e
ultime Lune dovrete abbandonare ogni altra faccenda,
permettendovi di dedicarvi solo alle cose spirituali e divine.
Se volete essere
partecipando alla conversazione degli angeli e alla saggezza
divina, lasciate da parte le cose indiscrete e considerate un
piacere quando potete dedicare due o tre ore alla vostra vita.
ore per studiare le Sacre Scritture, perché ne trarrete un
incredibile profitto; e quanto meno sarete istruiti, tanto più
diventerete saggi e intelligenti. È sufficiente che nel compiere
le vostre orazioni non cediate al sonno e che non veniate
meno a questa operazione per negligenza e volontariamente.
* Nel testo, evidentemente per un lapsus, la parola grandeur è
ripetuta
la grandeur la grandeur de Dieu.
t '' Laissez apart touttes /es c!toses curieuses".
74 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

IL UNDICESIMO CAPITOLO.*

PER QUANTO RIGUARDA LA SCELTA DEL LUOGO.

Piv' tiiiilE deve fare la scelta del luogo (per


l'operazione) prima di iniziarla e prima della
celebrazione della Pasqua ebraica, in modo
da poter decidere senza ostacoli, ed è
necessario che
tutto deve essere preparato.
Chi inizia questa Operazione in solitudine può
scegliere un luogo a suo piacimento: dove c'è un piccolo
bosco, in mezzo al quale farete un piccolo Altare e lo
coprirete con una capanna (o riparo) di rami sottili, in modo
che la pioggia non vi cada sopra e non spenga la Lampada e
il Censer. Intorno all'Altare, alla distanza di sette passi,
preparerete una siepe di fiori, piante e arbusti verdi, in
modo da dividere l'ingresso in due parti: quella interna,
dove saranno collocati l'Altare e il Tabernacolo come in un
Tempio, e quella esterna, che con il resto del luogo sarà u n
portico.
Se non iniziate questa operazione in campagna, ma la
eseguite in una città o in una dimora, vi mostrerò cosa sarà
necessario fare.
.
qu1i n. :-l- 1-
Sceglierete un appartamento che abbia una finestra,
unito al quale ci sarà un terrazzo scoperto (o

* Questo capitolo è già stato citato nel settimo capitolo, parlando


della camera da letto e dell'oratorio.
L'avenue"; il senso moderno di questa parola è, ovviamente, una
strada o un sentiero delimitato da alberi.
t Confrontate la seguente descrizione con quella del cosiddetto
Osservatorio di Sir Philip Derval, nella Storia di Stra11ge di Bulwer
Lytton.
DI AURA-MELIN IL MAGO. 75

Balcone), e una Loggia (o piccola stanza o capanna) coperta


da un tetto, ma in modo che ci siano da ogni lato finestre da
cui si possa vedere in ogni direzione e da cui si possa entrare
nell'Oratorio. Nel quale luogo* potranno apparire gli Spiriti
maligni, poiché non possono apparire nell'Oratorio stesso.
Nel quale luogo, accanto all'Oratorio verso il quarto di Nord,
si avrà una Loggia coperta o con tetto, nella quale e dalla
quale si potrà vedere l'Oratorio. Io stesso ho fatto fare due
grandi finestre nel mio Oratorio e, al momento della
Convocazione degli Spiriti, le aprivo e toglievo sia le imposte
che la porta, in modo da poter vedere facilmente da ogni parte
e costringerli a obbedirmi.
L'Oratorio deve essere sempre pulito e lindo, e il
pavimento deve essere di legno, di pino bianco; in definitiva,
questo luogo deve essere preparato così bene e con cura, che
si possa giudicare un luogo destinato alla preghiera.
La Terrazza e la Loggia adiacente dove dobbiamo
invocare gli Spiriti devono essere ricoperte di sabbia di fiume
per una profondità di almeno due dita.
L'altare deve essere eretto in mezzo all'oratorio; e se
qualcuno costruisce il suo oratorio in luoghi deserti, lo
costruisca+ con pietre che non siano mai state lavorate o
sbozzate, né toccate dal martello.
La camera deve essere rivestita di legno di pino e vi
deve essere sospesa una lampada piena di olio d'oliva, che
dovrete spegnere ogni volta che avrete bruciato il vostro
profumo e terminato l'orazione. Sull'altare deve essere
collocato un bel turibolo di bronzo, o d'argento se uno ne ha i
mezzi, che non deve essere mai tolto dal suo posto finché non
sia terminata l'orazione.
• Cioè la terrazza o il balcone. t Cioè gli Spiriti.
! Cioè l'altare.
§ Si riferisce evidentemente all'Oratorio, e non alla camera da letto
descritta nel capitolo VI I.
IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

se lo si fa in una casa, perché in aperta campagna non si


può fare. Quindi, in questo punto come in tutti gli altri,
dobbiamo governarci e governare secondo i mezzi a nostra
disposizione.
L'altare, che deve essere di legno, deve essere incavato
all'interno come una credenza, dove dovrete tenere tutte le
cose necessarie, come le due vesti, la corona o mitra, la
bacchetta, gli olii santi, la cintura o la cintura, il profumo e
qualsiasi altra cosa che possa essere necessaria.
*Il secondo abbigliamento sarà una camicia o tunica
di lino, ampia e bianca, con maniche ben fatte. L'altra veste
sarà di seta cremisi o scarlatta con oro, e non dovrà essere
più lunga delle ginocchia, con maniche di stoffa simile. Per
quanto riguarda questi paramenti, non c'è una regola
particolare, né istruzioni particolari da seguire; ma più
saranno splendenti, puliti e brillanti, meglio sarà. Dovrete
anche fare una cintura di seta dello stesso colore della
tunica, con la quale sarete cinti. Avrete in testa una bella
corona o un filetto intrecciato di seta e oro. Preparerete
l'olio sacro in questo modo: prendete una parte di mirra1 -
in lacrime; due parti di cannella fine; mezza parte di
galangal e la metà del peso totale di queste droghe di olio
d'oliva migliore. Questi aromi li mescolerai secondo l'arte +
dello speziale e ne farai un balsamo che conserverai in
un'ampolla di vetro che metterai nella credenza (formata
dall'interno) dell'altare. Il profumo

* L'iniziato rosacrociano noterà la descrizione di questi paramenti.


t " Mirrhe en larmes ".
t ? Galanca, o galanga, una radice indiana usata per scopi
medicinali. Si veda la descrizione dell'olio e del profumo dell'unzione
sacra in Esodo xxx.
DI ABRA-1\IELIN IL MAGO. 77

sarà fatto così: Prendete dell'Incenso in lacrime* una parte;


dello Stactc -j- mezza parte; dell'Aloes lignificato un quarto
d i parte; e se non riuscite a procurarvi questo legno,
prendete quello di cedro, o di rosa, o di cedro, o di qualsiasi
altro legno odorifero. Ridurrete tutti questi ingredienti in una
polvere molto fine, mescolateli bene e conservateli in una
scatola o in un altro recipiente conveniente. Poiché si
consumerà una grande quantità di questo profumo, sarà
consigliabile mescolarne alla vigilia del sabato una quantità
sufficiente per tutta la settimana.
Avrete anche un vassoio di legno di mandorlo, liscio e
diritto, della lunghezza di circa mezza elletta fino a sei piedi.
l: e terrete le suddette cose in buon ordine nella credenza
dell'altare, pronte per essere usate al momento e nel luogo
appropriati.
Segue il modo di ordinarsi e di operare.

IL DODICESIMO CAPITOLO.
COME CI SI DEVE MANTENERE PER PORTARE A TERMINE BENE
QUESTA OPERAZIONE.

Essendo la SUA operazione veramente divina, è


necessario ancora una volta trattare e
distinguere l'attuale Consacrazione in diversi
periodi di tempo.
Capirete allora che durante le due prime
e le due seconde Lune non si deve eseguire nessun'altra
Consacrazione, se non quella di cui abbiamo già parlato nella
settima e nell'ottava precedente.
* Olibano. t O storace.
! Una "brasse" è un braccio; ma qui forse implica piuttosto la
lunghezza di un braccio: "Lune brasse enveron ou demi aulne".
§ Cioè, nella cavità interna dell'altare.
IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

capitoli, ai quali vi rimando per non essere troppo prolisso.


Vi dico solo che <nel corso delle due prime e delle due
seconde lune, ogni sabato, quando farete l'Orazione,
brucerete anche il Profumo, sia al mattino che alla sera; e
nelle due terze e ultime lune farete l'Orazione e il Profumo
tre volte al giorno.
Ora è giunta l'ultima parte del tempo; aprite dunque
gli occhi e siate attenti, e governatevi in ogni cosa e in ogni
luogo nel modo in cui vi ho scritto. Abbiate fiducia in Dio,
perché se fino ad allora avrete osservato fedelmente le mie
istruzioni che vi ho dato, e se le vostre orazioni saranno
state fatte con cuore retto e con devozione, non c'è alcun
dubbio che tutto vi apparirà facile, e il vostro spirito e la
vostra comprensione vi insegneranno il modo in cui dovrete
comportarvi in tutti i punti; perché il vostro Angelo custode
è già intorno a voi, anche se non visibile, e dirige e governa
il vostro cuore, in modo che non possiate sbagliare. Finite
le due lune, al mattino inizierete tutto ciò che è stato
comandato nel Nono Capitolo!" e osservate anche il
presente Capitolo.
Quando per la prima volta entrerete nell'Oratorio,
lasciate
e, dopo aver aperto la finestra,§ metterete i carboni accesi nel
pentolone che avrete portato con voi e accenderete la lampada,
e prendete dalla credenza dell'altare i vostri due paramenti...
* Che forniscono le istruzioni per questi periodi.
t Riguardo alle due ultime Lune.
! "Togliti i calzari dai piedi, perché il luogo dove stai è terra
santa".
§ Si noterà come si insista su questo punto.
II ''Che'', a quanto pare, dovrebbe riferirsi ai carboni e non all'incensiere.
DI ABRA-MELIN IL MAGO. 79

la Corona, il Cingolo e la Bacchetta, ponendoli sull'Altare.


Poi prendete l'Olio Sacro nella mano sinistra, gettate un po' di
Perfi.11ne sul Fuoco e mettetevi in ginocchio,* pregando il
Signore con fervore.

L'ORISON.

"0 Dio della Misericordia, Dio, Paziente, Molto Bello e


Liberale, che concedi la Tua Grazia in mille modi e a mille
generazioni, che dimentichi le iniquità, i peccati e le
trasgressioni degli uomini, alla Cui presenza nessuno è
trovato innocente; che fai ricadere le trasgressioni del padre
sui figli e sui nipoti fino alla terza e alla quarta generazione;
conosco la mia miseria e so di non essere degno di comparire
davanti alla Tua Divina Maestà, né di implorare e supplicare
la Tua bontà e la Tua misericordia per ottenere la minima
grazia. Ma, o Signore dei Signori, la fonte della Tua bontà è
così grande che da sola chiama coloro che si vergognano a
causa dei loro peccati e non osano avvicinarsi, e li invita a
bere della Tua grazia. Perciò, Signore mio Dio, abbi pietà di
me e allontana da me ogni iniquità e malizia; purifica la mia
anima da ogni impurità del peccato; rinnova in me il mio
Spirito e confortalo, affinché diventi forte e capace di
comprendere il Mistero della Tua Grazia e i Tesori della Tua
Divina Sapienza. Santificami anche con l'Olio della Tua
Santificazione, con il quale hai santificato tutti i Tuoi Profeti;
e purifica in me tutto ciò che mi appertiene, affinché io possa
diventare degno della conversazione dei Tuoi Santi Angeli e
della Tua Divina Sapienza, e concedimi il Potere che Tu
* Preferibilmente dovrei consigliare il lato occidentale
dell'altare, rivolto quindi verso est; inoltre vorrei che l'armadio si
aprisse sul lato occidentale, per alcune ragioni mistiche.
Quindi IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

che hai dato ai Tuoi profeti su tutti gli spiriti maligni.


Amen. Amen".
Questa è l'orazione che io stesso ho usato nella mia
consacrazione; non ve la do qui per limitarvi a una certa
forma, né per obbligarvi a usarla, né per raccontarvela come
farei con un pappagallo a cui vorrei insegnare a parlare; ma
solo e unicamente per darvi un'idea del modo in cui
dovremmo pregare.
Terminata l'Orazione, alzatevi dalle ginocchia e
ungete il centro* della vostra fronte con un po' dell'Olio
Sacro; dopodiché immergete il dito nello stesso Olio e
ungete con esso i quattro angoli superiori dell'Altare.
Toccate con questo Olio Sacro anche i paramenti, la
cintura, la corona e la bacchetta, da entrambi i lati. Toccate
anche le porte e le finestre dell'Oratorio. Poi, con il dito
intinto nell'Olio, scriverete sui quattro lati dell'Altare queste
parole, in modo che siano scritte in modo perfettamente
chiaro su ogni lato: - "Non è un'opera di Dio, ma
un'opera di Dio".
"In qualsiasi luogo in cui sarà fatta la
commemorazione del mio nome, verrò da voi e vi
benedirò".
Fatto questo, la Consacrazione è terminata, e allora
metterete la Tunica Bianca e tutte le altre cose nell'Armadio
dell'Altare. Poi inginocchiatevi e fate la vostra preghiera
ordinaria, come stabilito nella Terza
Capitolo d- e siate ben attenti a non portare fuori dall'Oratorio
nessuna cosa consacrata; e per tutto il periodo seguente
periodo entrerete nell'Oratorio e celebrerete l'Ufficio a
piedi nudi.
• Il posto del terzo occhio nelle figure indiane degli dei.
Questo è apparentemente un lapsus per il "Settimo Capitolo",
poiché il Terzo Capitolo è solo un breve capitolo riguardante coloro
che sono adatti a intraprendere l'Operazione.
DI ABRA-MELIN LA MAZZA. 81

IL TREDICESIMO CAPITOLO.

SULLA CONVOCAZIONE DEGLI SPIRITI BUONI.

Ora siete arrivati a un punto in cui sarete in


grado di vedere chiaramente, avendo
debitamente seguito e osservato le istruzioni
che vi ho dato e avendo servito per tutto
questo tempo Dio, il vostro Crea- tore.
con cuore perfetto. Siamo giunti al termine, perciò il mattino
seguente alzatevi di buon'ora, non lavatevi affatto e non
vestitevi affatto con i vostri abiti ordinari, ma prendete una
veste di lutto; entrate nell'Oratorio a piedi nudi; andate al lato
del Censer, prendete le ceneri da esso e mettetele sul vostro
capo; accendete la lampada e mettete i carboni ardenti nel
Censer; e dopo aver aperto le finestre, tornate alla porta. Lì
prostratevi con la faccia a terra e ordinate al bambino* di
mettere il profumo sul pentolone, dopodiché egli si metterà in
ginocchio davanti all'altare; seguite in tutto e per tutto le
istruzioni che vi ho dato nell'ultimo capitolo del Primo Libro,
a cui mi riferisco qui.4- Umiliatevi davanti a Dio e alla Sua
Corte Celeste e iniziate la vostra preghiera con fervore,
perché allora comincerete a infiammarvi nel pregare e vedrete
apparire uno Splendore straordinario e super naturale che
riempirà tutto l'appartamento e vi circonderà di un odore
inesprimibile, e solo questo vi consolerà e conforterà il vostro
cuore in modo da chiamare per sempre felice il Giorno del
Signore. Inoltre

• Si veda il Libro I., capitolo XII.


Perché in precedenza, quando ha citato un capitolo precedente, è
stato uno di quelli di questo Secondo Libro a cui ha fatto riferimento.
6
82 T!IE TORRE DELLA MAGIA SACRA

il Bambino* sperimenterà un'ammirevole sensazione di


conforto alla presenza dell'Angelo. Continuerete sempre a
pregare raddoppiando il vostro ardore e il vostro fervore e
pregherete il Santo Angelo che si degni di firmare e scrivere su
un piccolo piatto quadrato d'argento (che avrete fatto fare a
questo scopo e che avrete posto sull'Altare) un altro segno se
ne avrete bisogno per vederlo; e tutto ciò che dovrete fare.
Non appena l'Angelo avrà fatto il Segno per iscritto e avrà
scritto qualche altro consiglio che potrebbe esservi necessario,
scomparirà, ma lo splendore rimarrà. Dopo che il Bambino
avrà osservato e vi avrà fatto il segno, gli ordinerete di portarvi
rapidamente il piccolo piatto d'argento, e quello che vi
troverete scritto lo copierete subito, ordinando al Bambino di
sostituirlo sull'Altare. Poi uscirai dall'Oratorio e lascerai la
finestra aperta e la lampada accesa, e per tutto il giorno non
entrerai nell'Oratorio, ma ti preparerai per il giorno successivo;
e durante il giorno non parlerai con nessuno e non risponderai
a nessuno, nemmeno se si tratta di tua moglie o dei tuoi figli o
dei tuoi servi, tranne che al Bambino che puoi mandare via.
Inoltre, dovrete aver messo in ordine i vostri affari e averli
sistemati in modo che non vi creino imbarazzi che possano
distrarre la vostra attenzione. Alla sera, quando il sole sarà
tramontato, mangerai ma con sobrietà; poi andrai a riposare da
solo; e vivrai separato da tua moglie durante questi giorni.
Per sette giorni dovrete compiere le Cerimonie
senza venir meno in alcun modo; cioè, il Giorno di
* Se l'Operatore stesso ha sviluppato la facoltà di chiaroveggenza,
che l'addestramento a cui si è sottoposto per sei mesi dovrebbe aver
favorito notevolmente, ed è puro di mente, non vedo la necessità di
impiegare un bambino come veggente.
di i\BRA-l1ELIN TIIE lLEGGE.

la Consacrazione, i tre giorni della Convocazione degli Spiriti


Buoni e Santi e gli altri tre giorni della Convocazione degli
Spiriti Maligni.
La seconda mattina dopo, dovrete prepararvi a seguire il
consiglio che l'Angelo vi avrà dato. Andrete di buon'ora
all'Oratorio, metterete il carbone acceso e i profumi nel
turibolo, riaccenderete la lampada se si sarà spenta; e
indossando la stessa veste di lutto del giorno prima, prostrati
con la faccia rivolta verso il cielo, pregherete umilmente e
supplicherete il Signore affinché abbia pietà di voi e vi faccia
sentire in colpa.e pregherete umilmente il Signore affinché
abbia pietà di voi e si degni di esaudire la vostra preghiera;
affinché vi conceda la visione dei Suoi Santi Angeli e che gli
Spiriti Eletti si degnino di concedervi il loro familiare
colloquio. E così pregherete al massimo grado che vi sarà
possibile e con il massimo fervore che riuscirete a far
scaturire dal vostro cuore, e questo per lo spazio di due o tre
ore. Poi lasciate l'Oratorio, tornandovi a metà giornata per
un'altra ora, e così di nuovo la sera; poi mangiate nel modo
suddetto e andate a riposare. Sappiate anche che l'odore e lo
splendore non abbandoneranno mai l'Oratorio.
Essendo ormai arrivato il terzo giorno, vi comporterete
così. La sera (precedente) ti laverai accuratamente tutto il
corpo; e al mattino, vestito con le tue vesti ordinarie, entrerai
nell'Oratorio, ma con i piedi nudi. Dopo aver posto il fuoco e
i fumi nel turibolo e aver acceso la lampada, indosserai il
vestito di velluto e ti metterai in ginocchio davanti all'altare
per rendere grazie a Dio per tutti i suoi benefici e, in primo
luogo, per averti concesso un tesoro così grande e così
prezioso. Renderete grazie anche ai Santi Angeli Custodi,
pregandoli che d'ora in poi vi abbiano in custodia per
IL GANCIO DEL SACREO MAGICO

per tutto il periodo della vostra vita; inoltre che non vi


abbandonerà mai, che vi guiderà sulla Via del Signore, che
veglierà attentamente su di voi per assistervi e acconsentire
all'attuale operazione della Sacra Magia, in modo che abbiate
una forza e una virtù tali da poter costringere gli Spiriti
maledetti da Dio, per l'onore del vostro Creatore e per il bene
vostro e del vostro prossimo.
Allora potrete verificare se avrete impiegato bene il
periodo delle vostre Sei Lune e se avrete lavorato bene e
degnamente alla ricerca della Saggezza del Signore, poiché
vedrete apparire il vostro Angelo Custode in una bellezza
senza pari, che converserà con voi e vi parlerà con parole
così piene di affetto e di bontà e con una tale dolcezza che
nessuna lingua umana potrebbe esprimere. Vi animerà nel
timore di Dio, facendovi rivivere le benedizioni che avete
ricevuto da Dio; e portandovi a conoscenza dei peccati con i
quali Lo avete offeso per tutto il periodo della vostra vita, vi
istruirà e vi darà il modo in cui potrete placarLo
con una vita pura, devota e regolata,
e con azioni oneste e meritorie. azioni oneste e
meritorie e le cose che Dio vi ordinerà. Dopo di che vi
mostrerà la Vera Saggezza e la Santa Magia, e anche dove
avete sbagliato nelle vostre operazioni, e come dovrete
procedere d'ora in poi per vincere gli Spiriti Maligni e
arrivare finalmente ai vostri scopi desiderati. Prometterà di
non abbandonarvi mai, ma di difendervi e assistervi per
tutto il periodo della vostra vita, a condizione che obbediate
ai suoi comandi e che non offendiate volontariamente il
vostro Creatore. In una parola, sarete accolti da lui
con con un affetto tale che

• Cioè il vostro speciale e particolare Angelo custode.


DI ABRA-MELIN IL MAGO. 85

Questa descrizione che vi fornisco qui apparirà come un


nulla in confronto.
. A questo punto comincio a limitarmi nello scrivere, visto
che per Grazia del Signore vi ho sottomessi e consegnati a un
MAESTRO così grande che non vi lascerà mai sbagliare.
Osservate che il terzo giorno dovete rimanere in
conversazione familiare* con il vostro Angelo custode. Il
pomeriggio dovrai lasciare l'Oratorio per un breve periodo,
rimanendo senza circa un'ora; poi per il resto della giornata
dovrai rimanere lì, ricevendo dal Santo Angelo
informazioni distinte e ampie sugli Spiriti Maligni e sul
modo di sottometterli, scrivendo e annotando con cura
tutte queste cose. Ora, essendo il sole tramontato, farete
l'Orazione della sera con il Profumo ordinario,
ringraziando Dio in particolare per la grandissima Grazia
che vi ha concesso in quel giorno, supplicandolo anche di
esservi propizio e di aiutarvi per tutta la vita, in modo che
non possiate mai offenderlo. Ringraziate anche il vostro
Angelo custode e pregatelo di non abbandonarvi.
Terminata la preghiera, vedrete che lo splendore
scomparirà. Allora uscirete dall'Oratorio, chiudendo la porta,
ma lasciando le finestre aperte e la lampada accesa. Tornerete
come nei giorni precedenti nel vostro appartamento, dove vi
ricreerete modestamente e mangerete il cibo necessario, poi
andrete a riposare fino al mattino seguente.

* "En la familiarite et conversation delange".


86 LIBRO DI MAGIA SACRA

IL QUATTORDICESIMO CAPITOLO.
SULLA CONVOCAZIONE DEGLI SPIRITI.*

I consigli che seguono possono essere in gran


parte superflui, dal momento che vi ho già
spiegato tutto ciò che è necessario fare; e
vedete anche che il vostro Angelo Custode
abbia
vi ha istruito a sufficienza su tutto ciò che dovete fare; tuttavia
vi dichiarerò qui chiaramente alcune questioni, con l'idea
piuttosto di rendere completo il resoconto dell'Operazione in
questo Libro,-j- e anche di darvi tutte le opportunità di
possedere la materia in modo completo attraverso la lettura di
queste cose molte volte; in modo che, avendo ricevuto la
Visione dell'Angelo, possiate trovarvi istruiti a fondo in tutti i
punti essenziali.
Dopo aver riposato durante la notte, ti alzerai al
mattino prima dell'alba, entrerai nell'Oratorio e, dopo aver
messo il carbone acceso nel turibolo, accenderai anche la
lampada. Poi ti vestirai, prendendo prima la veste bianca, e
sopra questa indosserai quella :j: di seta e oro, poi la
cintura, e sul tuo capo metterai la corona, e poserai la
bacchetta sull'altare. Poi, dopo aver messo il profumo nel
turibolo, cadrai in ginocchio e pregherai Dio Onnipotente
di concederti la grazia di portare a termine l'operazione a
lode e gloria del Suo Santo Nome, per il tuo uso e per
quello del tuo prossimo. Inoltre supplicherete il vostro
Guardiano
* Molti di loro sono malvagi, alcuni sono inclini al bene, la
maggior parte ha una natura mista, in qualche modo buona, ma con una
predominanza del male nelle loro disposizioni.
Questo secondo libro dei tre che compongono il trattato.
! Cioè, la veste rossa o il mantello.
DI TUTTO IL MAGAZZINO.

Angelo che ti aiuti e che governi il tuo cuore con il suo


consiglio e tutti i tuoi sensi. Dopodiché prenderai la
bacchetta nella tua mano destra e pregherai Dio di dare a
questa bacchetta tanta virtù, forza e potenza quanta ne ha data
a quelle di Mosè, di AARo:-., di ELIJAH e degli altri Profeti
il cui numero è infinito.
Ora mettetevi accanto all'Altare guardando verso la
Porta e la Terrazza aperta; oppure, se vi trovate nella
Paese si posiziona sul lato \Vestern *, e com
convocando gli Spiriti Maggiori e i Principi.
Ma il vostro Angelo vi avrà già istruito su come
convocarli e lo avrà impresso a sufficienza nel vostro cuore.
Anche in questo, come nell'Orazione, non si deve mai
procedere e agire solo con la bocca o con le sole congiure
scritte, ma con cuore libero e coraggio intrepido, perché è
certo che è più difficile evocare gli Spiriti malvagi che i
buoni, i quali di solito appaiono più facilmente quando
vengono chiamati per la prima volta, se si tratta di persone di
buona volontà; mentre gli Spiriti malvagi fuggono il più
possibile ogni occasione di sottomettersi all'uomo. Per questo
motivo, chi vuole costringerli deve stare in guardia e seguire
fedelmente da un punto all'altro le istruzioni che il suo
Angelo custode gli avrà dato, e che im-
" " 01{ si i-otts estc:; en Campagne mcttes 1-ous ducostt du
ponant". Questa parola "ponant" è quasi obsoleta nel francese moderno,
essendo usata solo in senso nautico, e anche in questo caso solo raramente.
Si riferisce al "West", o meglio alla parte dell'oceano verso l' est. Nel
Medioevo questa espressione non era molto usata. Lo studente di
Occultismo noterà qui l'idea di "rivolgersi all'Oriente per pregare, e
all'Ovest per inarcare". Di solito in magia è consigliabile rivolgersi verso il
quartiere di natura più simile a quella dello Spirito che si desidera evocare.
...1. Questo se si desidera che vi scannino. Ma tutti i medi;1.;val

tradizione iml)mente che essi sono abbastanza pronti a venire se si arca una
persona di mente malvagia che desidera fare un patto con loro per ottenere la
forza magica, cioè un guetico ;\lagician come o,1possibile a un Iniziato
:\dept.
88 IL LIBRO DELLA MAGIA SACRA

Sebbene nessuno Spirito buono o malvagio possa conoscere


i segreti del tuo cuore prima che tu li metta in luce, a meno
che Dio, che è l'unico a conoscere tutte le cose, non li
manifesti, essi (gli Spiriti) possono comunque penetrare e
comprendere ciò che pensi attraverso le tue azioni e le tue
parole.* Per questo motivo, colui che vuole correttamente
evocare gli Spiriti, deve prima considerare bene la seguente
Congiura, e poi eseguirla con sentimento e liberamente a
memoria; e non per iscritto, perché usando quella composta
da altri, gli Spiriti giudicano che noi stessi siamo ignoranti,
e si rendono subito più intrattabili e ostinati.-Gli Spiriti
maligni sono intorno a voi, anche se invisibili, ed
esaminano attentamente se chi li evoca è coraggioso o
timoroso, se è prudente e se ha una vera fede in Dio, che
può compiere ogni cosa con facilità. Possiamo costringerli
(gli Spiriti) e obbligarli ad apparire; ma alcune parole mal
pronunciate da una persona malintenzionata producono solo
un effetto contro la persona stessa che le ha pronunciate per
ignoranza; e un individuo di questo tipo non dovrebbe
assolutamente intraprendere questa operazione, perché
sarebbe il vero modo di prendersi gioco di Dio e di tentarlo.
* Ecco perché negli scritti religiosi e magici si insiste tanto
sull'importanza di controllare i pensieri, che sono per così dire il nostro
prototipo di parola e azione in tutte le questioni importanti. La moderna
lettura del pensiero lo suggerirebbe anche alle persone non esperte di
occultismo.
t "Les Esprits jugent par/a denostre ignoranse et serendent plus
reveches et ostincz". L'Iniziato conosce il valore di un'Invocazione scritta
da lui stesso, in armonia e che esprima esattamente la sua volontà e la sua
idea. Ma questo non nega l'utilità di molte delle Congiure tramandate
dalla tradizione.
DI ABRA-MELIN IL MAGO.

DELLE EVOCAZIONI.

Vi ho ripetuto più volte che il