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cata Baus Ls Su lice le ats et Ptr Chi pe een dei Sales, i Jose, Leumeta ins is [hte cen bo lin Sa a het Tal Ge Pe nr nc Mao -C Tons TCM Mo rem eS Je uu noc opt pie cre Do > (Sissi haya De Vs CoDR or Raa for dle Sea: Came legs cre Gist anc le ete Pn, Das el ar ne fons Bsc Conc dM Dali le Pre Jt Sn leper ttn, Lager ib, Orarn eest Soe ei pon I Caen Cats Ue es = eter SeLateDera, Un hier Do JS at is Meds ihe Attn ere Dl han i fs Mn ‘Aon pn Yul Gist Sp pe cig Cb. tan et Tite Dic cman citing gnc Na nen ern rae pe Seis = $US, as Ps nna 0 man soot me S Pa ore ot ee Bis Boor Sr Sri ik 1 Gor fin dD, i ange el css nF SERS Be, Pod Gnd Roo amc isa Go EEN, Arr, rao come elo Sa activ dl ern vine ino (gh Ae gh Sel Jean-Noél Aletti IL RACCONTO COME TEOLOGIA STUDIO NARRATIVO DEL TERZO VANGELO E DEL LIBRO DEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI DB) EDIZION! DEHONIANE BOLOGNA ‘Traduzione da faced Cro Valentino Thadcione dels profane de capt I Romeo Fabbri Prima edison, ED, Rom 1996 Pra elon com oie, ED alg: gugn 209 Pelco dre robes etre Fem 1986, Ean Dehonioe, Roma 2009 Cento etre dhoniano ia Novailla 6 20123 Bologna EDBY IsaN o7gse40221389 Suampe: Sopa, itd Caso (PG) 2008 PREFAZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE -Bsuurita la prima edizione del mio sagaio Ml racconto come to- ‘ogale Edizioni Dehoniane di Bologna hanno stenuto we pubbi- ‘arme una seconds edizioneriveduta e accresciuta. Pere in questa ‘nuova edizione he aggiunto un eapitolo il primo, sulla teoriaMeana ella testimonianza, che divide plutosto netlamente alt AWG degli poston due part Infatti, Luca presenta Pietro come il rappresen- {ante dei testimonioculari¢ Paolo come il appresentante dei testi- ‘moni che siamo chiamati a essere anche noi ogei. Queso capitolo, con il suo riferimentoall'atuai, aiutera fin dallnzio il lettore a scoprtealeune idee fondamiental del naratorehucano, invitandolo ‘a entrare nella dinamica del suo rasconto ‘vrei volutoageiungere alla prima edizioe alcune ani nar- rative dei principal pasi degli Ati degli apestol fra cui At 10-11, ‘che un vero capolavoro di composizion eteorizzazione della test ‘monianza apostolic, Ma poiché questo pastoe gl altri che avevo in ‘mente sono stat scelti come tei di dottorato da alcuni mil studen- tidovrd attendere la conclusione ela pubblicaione dele loro ricer che — in base alle regole della deontologia accademica ~ per poter presentare a mia volta quei pass molto belle rich. ‘Dall'usia della prima eizione di questo sagaio el stud nara tivisui vangelie sug Att degli apostol hanno fatto enormi progres- 1 Sono felice oi aver puto coatrbuire per intxposta persona (1 sei student dottrandi degli ann passat) alla dvulgazionee alla patica di questo approcco. Su Marco, si possono leggere i lava M, Vironda, G. Bonifacio ¢, bea presto, di P. Maseilongo; su Luca, 6 Projeione ala conde etione ‘quello dC. Broceardo: sono quattro saga che fanno onore alese- esi bibles taliana* Rileggendo il mio testo, sono rimastopiacevol- ‘mente sompreso al vedere che non era invecchto e poteva quindi ‘essere ripubblicato tale © quale. Ringrazio le Ealzioni Dehoniane per aver osato affrontare questa nuova sida. Roma, ggno 2008, [TC Vaso, ont Vg Mar Bog 200 Broo La nian Les Se ae) Aut 38 Bee Pe Sonne dopo n Mens (An), Ramee INTRODUZIONE [Nanaaziose = route Lacollana in cul appare questo volume si propone di fr (F)sc0- rire i pregi della ologianarrante;odevoe initial Ta un prece- ‘ent saggio sulla narratvita dl terzo vangelo, in particolae a pro= posito del modo in coi Luca tratta della questions della regalita dt Gesb, avevo segnalato il carattere insuperabile del racconto, ‘mastrando che questa regalia non poteva essere espressa con dei concett in quanto, per essere proclamatae confessata in modo ade- _guao, doveva essere racconata,essendo la sta compreasione © pro ‘lamazionestrettament legate alle modalit della sua rveazione. Tl titolo di cre» & inftt inseparable dal cammino che lo gustifica, che ne costituisce anche la sostanza. Hevo perch sil lettore comprends, ‘ma solo alla fine del macro-racconto percté Gesb parla del Resno solo in parabole, soto forma di racconti. La narrazione ha qui la meglio sul eoncetto:é forse la sua pit grande vittoria! Se uno d ‘scopi della teologia narrance &effetivamente quello di mettere in ‘guar i nosticontemporanei sl fatto che il iscors teologico ei- ‘iano troppo spesso ha dimenticato la natura propriamente arrat- vr de racconti evangelii,facendone pit una rserva di prove, dove le affermazione le elaborazion dogmatichetrovavano la loro con- {ferma,che una norma per Venunciazione teologica tesa allora'ay- proccio narativo ha certamente pi che una ragion essere, R Alor Lane cote Gen Cri. Lair ara lapel a ibn 1H, 5 Iroducione det, aproesonarrativo slrassont venetin 300 pod divers st oka un rccontla sia imonaone erate feupeafe del conto non sos nares. a ars Terupen nono fie inpessone decor eccontd a rd contunzar gh ol pererelisuo arate rable? In she mo deve poset Faproso marta et Tose a coin sipolare idee ear nelle Sua Stn niin en eon st oem? Non pene Spondee aprons ques ropa solo operate tere eeaolare titel punto deposi alc avo ‘Slane saretone cna In rove pr Sa ier pr ‘Ghul Peseget natn, pd ener lo poxetore a aco toate main, dee nondnowoconervare care een tee iratie vlnd a cront endo ome wo cop helo vor as tr (ote), eet qu Sturn: = Loca saRRATORE DEON B QUESTO NOME? Che Loca in un olga ¢un pando, og ness lo vega oper iF Boron che ports ron rio ol fe trig, hasnt nena dona npendend rt. {pi tate defsepsconemporenes. Non ¢ prc cso Share egestas ‘Upuncns unt reonscono il geno erro Lac, he cect at ene arin gre Ole ale pol oar Save mesh compost reise on come Mogi © heeds coe won aor ste a eangloepAtsae menaonno ml deste co pre- Sone on naga! iste spon, Bsa, ses, Gr somata. in cing rigorous Laer coe di Se Pei a en pre oe 1 Ser di At 14171925 15361632 1I62KIIAE IGN, Veta 286 Invotucone 9 Imprigionamenti ¢ iberazioni* Eccelle perd soprattuto nelParte oratoria” I discorsi che egi presenta sono di una grande varieta e ‘denotano uno spisto perfettamente a proprio agio in diverse culta- re: secondo it-locutore (Gest, Petro, Stefano, Paolo, Tertlle, ce), Paditorio (creo o grec), le crcostanze (un process, tna parteaza, unfagora, eo) ¢ fs funzione (proctamazione, accuse, difesa, testa- ‘mento, ec), llocuzione pub seguire le regole dell'esgesigiudaica ‘el tempo conservare la composizione dei discorsi gudlzan groeo- ellenstc, o riprendere gli clement delle esoraziont testamentarie sidaiche* ‘Alcuni esegeti che ben conoscono i prestt che Luca preade alla versione greca della Bibbia, deta dei LXX, ma che hanno ‘meno familarita con gi approcci nuovi, pensano che gli sforzicon- {emporanci per interpretare Popera cana a partite dalla leteratu- ‘mellenstcasiano pit meno destinati al fllimentoy e che il solo sfondo che posta spicgare adeguatamente Tarmonia della composi- ‘ions lucana sia la LXX. None alcun dubbo che la tipologi luea- a trove tut isuoiprototip nell ambito biblice; ugualmente, non &2 aleun dubbio he gi studi contemporanei non sono tut dello stesso valore ¢ si esaurisono spesso nelindividuare i modell lettera em SEAT 3: 5482127 61132 1.51619, 17594217736 (ari A 435.8. ‘Bence lasan au St npemanereannp ACTS RT Bist Bator 9 enue opts ar 3B a wh “Ean nl cede es tit) a2) soma) acon vig. g(lessinindiat a8 2016371 50) aha comet pst (Ore 5 ena conan dl Sl ano ep arp sae (a2 5 a FT aR A SD a et net prs Get el cookin ena Le 21.8 lpr lap oe nA = of ‘StS een de nes perineal ‘Solr pris as niu botanist SS Seppe ae mt Sel motgeas ony "Er epnon net a 0" To Tae : An Ani Late As Wingo Dees easy lt apa ae ae wok, Friuyin tempt Hea ris babes wo eosin Invece di sftutamne tutte le potenzalits per Vinterpretazione di [Luea/ Att. Mail caveat non deve far dimeatiare il gran mumero di trata ellenistici che apparentano opera lucana alla stoiografia, ‘dl suo tempo." Tutto dipende evidentemente dall'wso che s fa di ‘questi dat letterat. ‘Larte i Luea non stata mai quasi mai,messa in discussione al livello degli episod, ancora chismati micro-raconti,e per aleune sezioni,onganizate in modi diversi, secondo i canonileterari del tempol Masi pud dire che Luca ha coneepito il suo dtc prima di tatto came un vaceonto, co’ come una maero-Unita narrative, © pu ql essere questo veramente come narratore,0 &invece solo uno scaltro compilatore? In effetti un approccionarrativo a Luca/A\ti ha ‘senso solo se i applica a un insiome che meri il nome di racconto, (Ora i aver contemporanei hanno sollevato la questione delloppor- ‘untae della pertinenza dell approccionarrativo, perl fatto che Tor- sganizzazione del testo ucano non sombra né omogenea né totale. E ‘ero che, come nella maggior parte det racoonti del loro tempo, gh episod evangeicinon sono sempre fortemente agganciat tra loro, al ‘punto da determinare un intreeci di sinacione (cosa aceadra? in che ‘modo lero superera questa dificlth?, eos). Per aleun etic que So siniicherebbe che eh evangelisti non sono dei veri naratori Senza pronunciarmi qu su Matco, Marco e Giovanni, eed di aver ‘imostrato* sulla sen dial, che i raeconto lucano, anche se episo- ico, dalironde come queli del suo tempo, forma nondimeno una ‘ale unit I sivdzio espresso sulla narratvth evangelica non deve «attra pare far dimentiare che i vangeli sluppano intrecei di rive. lacione (chi & Gest, come manitestera quello che epi 8, exe?) che favoriscono la disposizione in modo contiguo di episod relatvamen- te ndipendent, ma leu funzione&allora cumulativa” gp in mn EE eam ore vggeatanentm ster remotes Se ‘stotmplaeas come hs fen compen Isa Irons n Quace aero00? LLespressione «approceio narratives & troppo generica; 2 chiro che esso non &I'unieo. Ma, essendo Ia componente narativa forte € pregnante ~ non ho detto che sia la sola, a differenza di coloro che ‘vedono solo dei parallelism alterat concentric, perch i princi- ‘i di compasizione Iucani sono molteplicie compless-, © importan te segurle docimente erigorosamente: Come ne arte dl racconta- ve Geni Crist, restr nell ambito della naratologia contempora- nea, con la dovutaflessibilita,e senza rinviare ale diverse scuole. [Non fornir® perc informazion sulle tore attualmente in vopan6 proporrd un percorso del metodo." Attenendomi agli seopi della collana, metter piuttosto in evidenza Ia pertinenzateologia delle tecniche narrative lucane, senza imbarearmi in discussion che rsul- terebbero inevitabilmenteastruse per profaai. LLapproceio narrativo che seguitemo qui ha auto per molto tempo come oggetio pivlegiato, se non unico, i racconti romanze Schi, i molto posterior a Luca e agi alist vangelie fin a un certo ‘unio la sua armatura concettuate & stata doterminata de questo fatto! [naratolog!contemporane sono pasa tut por questa ste 4 Noa sarebbe quind pt approprato cercarepiuttosto un model- lonarrativo tra quell delPepoca dei rccontineotestamentariessen- (¥.21-22) ‘Tutt la frase & protesa verso la sua conclusions, cot verso la ‘neces di avere un estimone dels rsurreione di Ges, ma Pietro ‘euncia al tempo stesso la condito sine que non che deve soddisfa- ‘re questo testimone: essere stato con Gesi fn dall'nizi, aver visto id che eg ha fatto e aver ascoltato cid che hs detto, Per far parte el gruppo dei Dodici non basa aver visto il Risto, bisogna essere stat con luifin dall'nizio, fn dal battesimo di Giovanni. Cos la testi- ‘monianea dei Dodie viene chiaramente delimitatae si vede imme- iatamente perché Paolo non pots far parte dei Dodie. Si notera anche che in At 8.1235 40 non si afferma che il diacono Filippo ‘onde estimonianza a Cristo ma solo che anauncia la bona novella 4i Gesis? nella prima parte degli At il vocabolario della testimo nianza reat & Gesb Cristo viene rservato agli apostoliche hanno pereorsoinsieme a lui strade della Galileae della Giudea, fino alla ua asconione’ Perche? ‘Affermando che chi rimpiazzera Giuda sara con foro testimone dela risrzerione, Petr sottolinea una componente decisiva della, testimonianzarelativa a Gesi Ia sua plualit 0, pit esattamente, i ‘suo carattere collegial. Dall essere stat insieme (0. 21a: ta eoloro ‘che ci furono compagni) si passa al testimoniareinsicme (x. 22b: sinsieme noi, testimone>), E il narratore sottoines che questa testimonianza colletiva non ® cacofonca, presentando Pietro come orc: dle: antl pc in rin pees pale giorno di Pentecost, Pietro ripet cd che ha gid affermato in precedenza, cio che sono loro testimoni della rsurrezione di Gest (At 2,32). Per la prima volta, un dscepolo enunca in piena cono- a guna rb en uplioma ‘oeranioe mp Seaonats As ere inne ec gl ak me ol aco ence arn be aan apap en lr ‘in menuth Cena oon inn ‘Xam dein ie mn posoee anal hansine Poo. AL 2622 (nnn ener nian) mei eso som ne era dla simone a ‘scenza di cousae con assolutachiarezza la relazioneesistemte fr la tisurrezione di Gest, inv dello Spirit la testimonianza: esendo risoro avendo ricevato lo Spirito, Gest lo ha effuso sug apostoi, ‘dando loro la forza di testimoniare la sua rsurezione. Come si pud ‘vedere, la conosconza cho Pitro ha delle condizionie delle compo- nenti (Gi del processo) dela testimonianza dimestea che lo Spiito ‘ha assolto il suo compito rendendo competent capaci di testimo- niare discepoli che fino ad alloraerano visuti nella pau. Inoltre, per Petron At2effusione dello Spisitonon & volo eid che permet- {e di testimoniare; gi eflet della sua presenza ~ profeie, parlare in lingue, ec. descrt dal narratore al vw. 4-12 e Sopnaati da Pictro iv. 1620, costtuscono una prova fondamentae dell risurtezione i Gest; profetizzando grazie allo Spirtorcevuto in abbondanza, hi posto testimoniano la vittoria ela signoria di colui che era stato ‘tocifso, Cos I profezia&testimonianza ress al Rsorto. ‘Ma Pietro e gl altri non si accontentano di testimoniare: icen- do perché lo fanno, dimortrano di sapere perch lo fan. Tn altri ter- ‘mini, negli Ati a testimonianza inlude la conoseenza de® che la permettee la costituise;quind per gli apostol il fatto di dichiarar- Si testimon fa parte della testimonianzs. Riguardo al suo opgeto a testimonianza& pit o meno ampia, secondo i destinatar Fino ad At 13, apostoitestimoniano unica- rmenteo quai larisurrezione di Gesu. L'unica eccezione ® At 10,39, ‘dove Pietro afferma chef dscepoli sono testimoni anche di tutte le ‘ose da lui compiute nella repione dei giudei cin Gerusalemme. Ma i contesto spiega il motivo di ques sggiunta da parte deapostolo: infti I Pietro si rivolge a un gruppo di pagan, che hanno certa- mente gi sentito parlare® di Gosa di Nazarct, del suo ministero © della sua morte, ma non hanno potuto, a diferenza dele foe det siudei che lo seguivano continuamente,asstre alle sue guarigion ree lneonipinacaieimnarieie Sao cte esas A 2 pie 1 « ascoltare il so insegnamento; percid gli deve farsi garante del rminstero salvifco di Gest. I eontenuto della testimonianza varia in base agli ascoltatori, Nels prima parte deg Att gi apostoiimita- tno lt testimonianza quasi escusivaments alla risurezione di Ges perch, atraverso Pietro, loro portavoce, si rvolgono a giude che hanno conosciuto e incoatsato Ges e non hanno quindi bisogno di ‘estimon di cd che ha detoe fatto. Main seguito,srivolgono sem pre pid persone che non Jo hanno né visto né conosciut, per eat ‘devono estendere la loro testimonianza a tata la su vita Testimo- tianza inalienable, come dimostrano i angel, che ne sono le tacee ‘Se davanti ai get della Palestina del tempo gli spostol testi ‘moniano anzitutt la rsurrezione del loro maesto, il lettore di At 13.16-41 non pus non chiedersiperehé Paolo non insersen i proprio rome nelle liste dei testinoni della rsurrezione. Dopo aver dette: “Eel Gest] 2 apparso per moltigiori a quel che erano slit con lui dalla Galil a Gerusalemme, e questi ora sono i suoi testinoni ddavanti al popotos, Paolo non aggiunge: «Anch'o sono testimone della sua rsurreione, perch & apparso anche a me; anch'o Tho ‘isto ascoltatoe, Perché non parla di quellincontra? ‘Quase semen & quate TESTA? Paolo costuitowstimone? In At 1331-32 Paolo omette di dire che it Risorto & apparso anche a ui sulla via di Damasco, perché, come affermano alc sa {non avere lo statuto di apostoloe i non poterquind testimonia- recon unautort par alla loro? Certamente no, perché poco dopo il suo discorso, it narratore chiama apostoli lui e Baraba (At 1144.14), Si potrebhe obicttare che, a ditfereaza degli alt, es ie- ‘yono una sola volta questo titolo" ma Tobievione non regge,perché ei aes te a steno 3,pe ison oe ies Remsen 12S pede te ma dane (oust) ee a sao tres ee ES da Une ora dla estima 2B i naratore non dice mai l'apostolo Pietro» 0 «P'apostolo Giacomo» ‘ece;ma usa sempre il titolo colletivamente al plurale Il fatto che "Paolo aon venga mi chiamato aposiolo da Solo non significa che i narratore non lo consider tale, ma semplicemente che, incentrando Vattenzione sul suo ministero a partie da At 16 in AU15,30-40 si afferma che Barnaba e Paolo si separano non vi sara pit ooeasio- ne di appliarai un titolo ussto unicamente al plurale* Pur appartenendo al gruppo degli apestoli, Paolo non sarebbe ‘un testinone avente lo steso Yalore? Anche in questo caso bisogna rispondere negativamente, perché, come Pietro, Paolo & certo di ‘essere tn testimone accreditat: lo affermano il narratore (At 183: 2823), Dio (23.11), i1 Risorto (citato da Paolo, 2,18 2,16), Anania. {pure citato da Paolo, 22,15), e Paoo stesso dichiara pubblicamente che Dio plielo ha confermato eche eli proprio tale (2021; 20,2." 262). Pereid, come gl altri apostoli, Paolo rendetestimonianza alla realta della risurrezioneealla presenza di Gesi nella sua Chiesa. Ma allora perché, in At 1331-32, Paolo noa menziona il suo nome fra ‘quell che hanno incoptrato i Risorto? Quando Paolo para del suo esseresestinone? Chiaramente nel dscorso pronunciato davant ai ginde™ di ‘Aatiochia di Psiia Paolo use it voeabolasio dell'annuncio per Saeco coat mato Pov See Gc eh oe me tran oad genie pine Se ead patente St ae =e a eae een ny =e ees ‘Binal Steclemesy int gh A ene me ae he oo nt so Soccer taerenaaanenm acter Smee hunraltanann tht a epitio1 deste i suo role quello di arabe: {dopa aver rferito ci che gl ha dichiarato Ges, per bocea di Ana nis 0 diretamente in una isione: «Mi ® stato delo:*Ti sara testi- sone” 0 "Tw mi renderaitestimonianza"». Enunciando 'tfidabil ‘i dela sua parola, Paolo rnviaa quella che glia dato la sua com petenza e gh ha ordinato di parlae di conseguenza. Tn breve, rac- ‘onto degli Ati deserve Pevoluzione della testimonianza fesa al Mh Pa ia no nnn rh ln pan eno mage) seo sane cesar pce ‘St we alte pape toon, aun dean cr nee (Cone oats) a dort ets ma moto ona * Capito Risorto: dalfattestazione delle realta della rsurterione (Pietro) si passa al racconto di un incontro che ha cambiato una vite ed & iventato il punto di riferimento per eccellenza, per sé per eli altri Paolo). Vedremo pin avanti eid che vuole fare intravedere ‘questa evolurione. ‘Tesmontvzn & Sema Saxt0 AlVinizio ho evidenzito la relazione esstete fra a venuta ello Spirito ela testimonianza: non solo lo Spirito Santo dona la competenza ela forza di testimoniare,ma gi effetti dela sua presen ‘ain particolar la profezia, attestano la surrevione ela signora di Gesb.* Ora vorrei mostrare che Ia relazione fra lo Sprite la testi- 'monianza non & a senso unico (Spirto ~ testimonianza),ma che i Percorso pud essere inverso(testimonianza ~ effusione dello Spiri- to), Vediamo perché. Altri aspet dela estimonianca episodio di Cornelio (At 10,1-11,18) 8 importante non solo perché desctive in modo decisive defnivo il fuuro della Chiesa Yammissione dei pagan avra conseguenzeinaudite, perl sol ‘imeato del rcconto lucano™~ ma anche perché ha permesso alt ‘posto dirifetere sulle ie di Dio ,correlativamente, di compren- dere enotificare 'importanza della Toro testimonianza. eget screeners eae mnt amines eos eaerioenen en eae eeneeeeale nS eae Una ore dl texionianc a In questo episodio la ripetizione dei moti non pud non colpire I ettore= il narratore non si accontenta di descrivere le visio di Cornelio (10.6) e di Petro (103-16): anche i personaggi del rac- conto le menzionano e varie vlte>* sone ai Comelio desea dal narratore (103-8) “some Peto deserts dl are (10,216) ‘ison i Comelo rods dapat Coreio (10.2) ‘lone di Cornet narrata dalle stesso Cornelio (10,3032) isons dt Pero nares dal stesso Peto (11.510) ‘sone at Corio presets da Peto (11,1544) Senza entrare nei detagevidenziao subito i punto essen le peril nostro tema: & Cornelia la vooe celeste chiede solo di «far veniee un certo Simone detto anche Pictro» (10,5). Il messaggio & chiaro:speta a Peto e ai solo parlare di Cristo: par esto cele- se, a voce non ha voluto sosituis alapostolo ¢ questo aspetto ‘iene ben sottlineato nel racconto: Comelio inva immediatamente tre messagger (w. 7-8) e, quando Pietro giange da lui, vede che il ‘centurione, la sua famiglia ei suoi ami lo aspetano (vv. 24h27), segno che la sua venutariveste per tut loro unimportanza decisic ‘a Tl fatto che la divinith non riveliditettamonte Gosb Cristo & Cor- nelio, ma vogla che sia Pietro far, sottolinea che per conoscere CCiso bisogna necessariamentepassore atraverso una testimonianza apostolica. ‘Cos a tensione narrativa orienta Yattenzione verso la testimo- sianza di Peto, che 2 estromamente concise rvalgendosi a persone ‘che non hanno conosciute Gesd terreno, Pietro non dovrebbe dilun- _arsi maggiormente? Senza dubbio il naratore ha sclto di abbrevia~ re peron indispocre un lettare che cnosceva ga la prima tavola del ean tonne po nano tc is eine eae aa aa, Oe restt ls vceose Fi (ALIS) eno ‘a moto euSstmavesesom mals ab wf ceopo AICI Se dso tom Seo les ive ecg he ns S07 aa quarto om tenatetote ott Swede tn otmeon: SES pc oe cm won emsne ep en pte ‘Sqronamema ft ender eB pra 28 eptio 1 acee- gono assegnati Ho mostatoalirve come la fedeth di Gest il suo passggioattravers le sofferenze esprimano un amore che non pud ‘hon arivare fino alestremo.* «! necessario» non fa quindi rifei- mento a una nesesia eteronome 0 meccanice, ma alle vie volute da Gest stesso in pieno sccordo con Dio suo Pade. [Nel ibro degli Ant Dio interviene motto negli Attia bisogna aggiungere che eg ‘non detta mai il coatenuto degli annunci del yangelo, de disco © ‘nemmeno dello profezie. Col lo Spinto ordina a Filippo di avvii- rare al carro che si twova epoca distanza (ef, At 29), ma non gli suggerisce quelo che deve dre. F Filippo che, sentendo eunueo Teggere un passo di Isis, prende Tinzitiva fo interpela: «Capise, ‘quello che sai leggendo?» (At 830). Ei profetaAgubo, dopo aver preso la cintura di Paolo ed esser silegato mani pied, dichiara: ‘Questo dice to Spiro Samo: Yuom « cul apprtene questa cntura ‘Sra legat co dal Gndel a Geruslomame everra quad consepnato ‘ele ant de pagan (A211); lo Spirit Santo pala attraverso Agaboe il maratore si guard bene dal menzionare una qualche voce provenieate dal cielo e ce parla diretamente alle persone presenti Gia a Pentecost, anche Se gh ‘apostol ricevono Io Spirto Santo, con le loro parole che es inter- pretano quanto ® accaduto, ala Tuce delle Scrtture e dellevento ‘Ges Crsto:ninte viene dettato loro dal'alo,adiferenza dt veg- GTi asoam ss tnasz37 ° Nine sine GD * Captalo2 eat delle apocalissi, giudache o cristiane,” che devono ripetere Serupolosamente cid che hanno visto 0 seatito lass. I! lettre pd verifiare das€ che negli Ait, Dio non impone mai ai discepolt icon fenuto dela oro testimonianca Si obietterd forse che tutti dicors in cui il cammino di Gesd viene interpretato con V'aiuto delle Serittuteriprodueono le leon! ai esegesi date dal Risorto ai discepoli di Emmaus © agli Undies -" delle sel dt ‘misionar,® delle incitazioni a evangelizeae nuove persone orezio= 1 Ma pi dela classificazione, ed che & importante & determinare le rapioni di tant intervent. Corto, es avvengono nella maggior parte di casi in moment crt, decisivi — imprigionamenii, svote nellevangelizzazione -.ma abbiamo visto che in reottanze ugual- mente delicate come la sosiuzione di Giuda ola deiberazione di Geruselemme, Dio, Cristo 0 lo Spirito non dicono niente cosa che nessuo, sper avr impudenzadiinterpretare come un'asenva. ‘del resto evidente che quest intorventi mirano a sttlineare che la livinitaguida gli event eT fara accadere conformemente alla sua volonta. Nondimeno ® necessario e dovereso demandarsi perché ‘sa fa ieruzione in cere oceasioni enon in alee Lescerte Dio Molti commentstori hanno gia notata il parallelismo existente tra At9¢ 10. In ciascuno degli episod la divinit appare dapprima ‘2 una persona che ancora non erede in Gesh Cristo, poi a un disce- polo di Cristo che comincia opponendo una resistenza a quanto il (10,28-29) Petro noa ha s Capito 2 fatto aliro che seguite le direttive divin, senza considerate i meri- ti umani, notre, in AL 11, il nome di Cornelio non viene pit mon ionsto ed eglirentra nell anonimata In effet il problema sole. ‘ato oltrepassa di gran lunga Ia questione della sua satura mora~ {ee religions in gioco la possbiita per dog incrconeiidei non ebrei dt appartenere a pieno titolo al gruppo dei dscepoli e di ‘essere chiamati «fratell», come gli alr, con ia sola menzione della loro origine (sératelii che provengono ai pagenis, At 1323), senza che in questo appellativo ci sia aleunehe di peggiorative” I harratore menziona quindi la condizione e la vita esemplare di Comelio solo per ragioni narrative: la fama di Cornelio tra gli ‘ebrei ha fatio 81 che Tevento non potesse non essere un giorno conosciuto dai sfratelin di-origine ebraica. Era vgualmente ‘importante che la prima persona selta da Dio per questa misso Ine Tosse Pietro figura dominante della prima eomunit ¢ he la ‘eazione dei rateli di origine ebraica fosse di glorficare Dio, ico. ‘oscendo cos che ® stato lui a volere questi event ea fat acens dere: «Dunque anche ai pagaai - da notare eke non usano pit il {ermine “incirconcis” ~ Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vital» (At 1.18), ‘Lowatva pina rn su niconosoneeero a parte del tori 1 narratore non si limita perio a segnalare che Dio guide gli venti con una potenza sovrana, ana utiliza anche le incomprensio- aie le obiezioni dei ciscepoli per mettere in revo inatcso delle sclte divine Attraverso questo reazioni di sonpresao di stupore it ‘assono inde che Dio vuole hele se ie sano riconocite. Tn termini i iconoscimento del piano di Dio fa parte integrate «di queso piano. Si saree potuto immaginate che Pepisodio della ‘conversione di Cornelio finisse com la domanda eFordine di Petro: et rei he ire de cn las ope ‘ew mare ademas br profes St es eA Qual post per Dio nl acon cana? 55 sto te pd pie che an teat ng een gu he ie dese Sp ais ot ehots fon che omcro tc at ame’ coma tN), Che Pietro abbia compreso Ie vie di io e vi abbis volentiei ato i suo assenso, va bene; ma non sembra bastare: 2 importante ‘che suoifratelli di oigino ebraica possano a loro volta fare lo tes- ‘0 cammino verso In luce, passe dall'incomprensione alla lode. ‘Eovo porehs Pietro si preoccupa di spiegare loro quanto &accaduto: ‘enon lo fain un modo quali. Iizia menzionando la sua visione, ‘om la triplie ripetirione del'ordine divino, la spiegazione diving (cQuello che Dio ha purieat, u:non eonsideraro impuro», v9), ‘ma senza commentala, senza aggiungere, ad esempio «Signore mi ‘oleva far comprendere che dors in poi non si deve pit dire di un essere umano che &impuro». Cid facendo, Petro mete i suotescol- tator ia una situazone dentica » quella che ea stata allora a sual ‘sione conserva ancora i su sepfto, Soo in seguito, quando men ‘ions Is venuta dello Spirit Santo sui pagan eg propone unintr- pretazione. Certamente si sara aotsto che id che hacolpito Petro € {quelli che Thanno accompagnato presso Corelio& i fatto che degli Incirconcisiabbiano ricevuto lo Spirito Santo in plenezea, come loro sess nel giorno di Pentecost (cf 11,15,f git 10.43.47) Ma non pud essere che si ati di un fatto unico, dovuto alla qualita spirituale ‘eecerionale di Come? No! Pictroe i suoitratell di orgineebrai- ‘ca postone riconosoere in questa nuova Pentecoste un disegno pit luniversale proprio perché F'apestolo Ia mette in relazione con la patola del Signore Gest («Sarete batezzatinello Spinto Santo»). E Finteresse dellinterprotazone di Pietro stain quest: 1) eg Jega la venuta dello Spirit alla parol del Risorto, facendo cosi del- Yeffasione dello Sprito sui gent atuavione dela sua volonta ~ ‘nuova conferma della generazionecristologica del percorsoriferito negh Ati 2): la venta dello Spirito Santo, enon la visione degli ‘animal da sgozzare e mangiare, che apre a Pietro Vinteligenza delle vie di Dio, i che dimostra precisamente che la venuta dello Spirit ‘era necessaria, Ma alora, 2 che serve a pice vision deglt anima- Te impuri? Soprattutto a incurosire, a mettere in guardia Pietro. E ‘dopo la venuta dello Sprit sui pagan, spostolo pu vedere che

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