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Vacanza a Valencia con la Banda.

Il Complesso Bandistico Fornovese Ettore Zuffardi stato invitato al 125 Concorso Internazionale per Bande di Valencia.

Mercoled 20/07/2010
Sveglia alle 6:00, colazione e via a prendere il Pulman. Bea (nostra cognata) venuta a salutarci. Non so se era preoccupata perch rimaneva a casa da sola o perch per la prima volta Alessandra sarebbe andata via da sola. Beh, sola, con gli zii (me e Stefano) e il cugino (nostro figlio Matteo). Comunque partiamo per l'aeroporto di Orio Al Serio (Bergamo anche se la Rian Air lo considera di Milano). Pulman da 53 posti, numero di occupanti 25. Unico commento LARGO!! Nel tempo che impieghiamo ad arrivare a Orio i miei si trasferiscono per i prossimi tre giorni a casa nostra. (Il parquet magnifico ma quando lo hai praticamente il tutta la casa tranne cucina e bagno, se devi farci la manutenzione meglio se traslochi.) Telefonata disperata, non riescono a far partire il decoder della televisione. Bah ormai si sa che se un apparecchio elettronico non funziona DEVI staccare la spina e poi riprovare; la barzelletta degli ingegneri sulla macchina che si ferma non esattamente una invenzione: E' LA VERITA'. L'aeroporto tutto bene tranne: 1) chi si scorda il documento con cui ha registrato il biglietto e NON ha un documento valido per l'espatrio (la patente di guida, anche se rilasciata dal prefetto, non valida per l'espatrio. Soluzione farsi rifare la Carta d'Itentit, spesa 60. 2) aereo in ritardo di 25 minuti, ma conosciamo le medie italiane quindi Zitti e Mosca.

3) I due soliti sveglioni. Talmente abituati ad avere in borsa


astucci e sacchetti di emergenza (quelle con denro cerotti, fazzoletti di carta, analgesici ecc...) si scordano delle lame che ci sono dentro. Sveglione numero uno: IO. Nel mio sacchetto scordo che porto sempre il coltellini svizzero di

mio padre. La guardia che mi perquisisce mi chiede se voglio portarlo in deposito e riprenderlo al ritorno commento SENZA PAROLE. Sveglione numero due: Giulio che porta sempre nell'astuccio da disegno il taglierino per fare la punta. Il vecchio ITSOS non si smentisce mai, come spiega Giulio a suo figlio (Davide) ricordando che in fondo abbiamo passato cinque anni nella stessa classe. Dopo di che si parte vero? Nooo, nuovo leggero ritardo (non in modo ironico) La mia vicina di sedile, viaggiatrice frequente avendo lavorato a Bruxelles per la UE, dice che questa non le era mai capitato. Un operaio addetto ai bagagli in stiva entra mentre stanno per chiudere la porta cercando uno dei passeggeri, pare che ci siano dei rumori che provengono dalla sua valigia. Normalmente capita che le persone mettano in valigia i cellulari accesi, le sveglie non spente ma la mia vicina mi raccont che uno spazzolino da denti elettrico che si accende non le era proprio mai capitato. Come dopo ogni viaggio in aereo arrivo a Valencia con il mal di testa. All'aeroporto incontriamo la nostra guida temporanea, aeroporto albergo: Jesus. Niente battute per il nome comunque, pare che l'anno passato a Pisa a studiare Storia dell'Arte gliene abbia fornite a iosa. Ha anche molta pazienza. Scesi dall'aereo sembriamo una mandria di bufali rilasciati dalla stalla in un campo, tutti a disperdersi a destra o a sinistra: cibo, bagno, fumare chi pi ne ha pi ne metta. Comunque partiamo con la metropolitana per l'albergo il Beatriz Dom Rey Jaime. Gran bel albergo. Urgh.... la cena alle 20:30. Che fai il dopocena quando sei stanca morta? Approfitti del pulman gratuito dell'albergo per fare un giro turistico della citt di notte. Valencia ha dei palazzi bellissimi; usano tanti aggetti e portoni in ferro battuti. Rimpiango di non essere pi in forma, la seconda met del giro lo ho dormito. Alle un tesoro ma cos silenziosa! Spero che se ci fosse qualcosa che non va, me lo dica. Teo sempre il solito e sono curiosa di vedere come lui e Stefano se la caveranno da soli. Buona Notte (ai suonatori)

Foto palazzi di Valencia (alcuni trovati per strada durante i nostri pellegrinaggi)

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