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03/02/23, 14:15 Ecosostenibilità - Wikipedia

Ecosostenibilità
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L'ecosostenibilità è l'attività umana che regola la propria pratica secondo assunti ecologisti nel
quadro dello sviluppo sostenibile.

È ecosostenibile[1] ciò che porta ad agire in modo che il consumo di risorse sia tale che la
generazione successiva riceva la stessa quantità di risorse che si è ricevuta dalla generazione
precedente. Il rinnovamento delle risorse è al centro del discorso ecosostenibile, ed è visto come
capacità intrinseca del mondo di trasformarsi in maniera ciclica, capacità che va difesa per non
modificare i delicati equilibri terrestri.

Aggettivi come ecosostenibile, ecocompatibile[2] o verde (green) sono termini usati nel
marketing per riferirsi a prodotti e servizi, ma anche a leggi, linee guida e politiche, che affermano
di produrre un impatto ridotto, minimo o nullo sugli ecosistemi o sull'ambiente.[3] Varie aziende
utilizzano questi termini ambigui per promuovere beni e servizi, talvolta con certificazioni
aggiuntive più specifiche, come il marchio ecologico (ecolabel). La strategia di comunicazione che
sfrutta in modo ingannevole questi concetti viene chiamata greenwashing (ecologismo di facciata o
ambientalismo di facciata).[4][5][6]

Indice
Obiettivi di sviluppo sostenibile
Standard di sostenibilità
Moda e stili di vita
Varianti regionali
Europa
America settentrionale
Oceania
Asia
Internazionali
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni

Obiettivi di sviluppo sostenibile


Lo stesso argomento in dettaglio: Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Per garantire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile alle aziende viene consigliato
di impiegare processi ecosostenibili nella loro produzione.[7] In particolare, l'obiettivo 12 di
sviluppo sostenibile misura 11 obiettivi e 13 indicatori "per garantire consumo e modelli di
produzione sostenibili".[8]

https://it.wikipedia.org/wiki/Ecosostenibilità 1/4
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Inoltre l'obiettivo 17 ha tra i suoi obiettivi di promuovere lo sviluppo, trasferimento,


disseminazione e diffusione di tecnologie ecosostenibili per lo sviluppo di Paesi come parte
dell'Agenda 2030.[9]

Standard di sostenibilità
L'Organizzazione internazionale per la normazione ha sviluppato gli standard ISO 14020 e ISO
14024 per stabilire principi e procedure per etichette ambientali e dichiarazioni che dovrebbero
seguire i certificatori ed eco-etichettatori. In particolare, tali norme si riferiscono all'evitare
conflitti di interesse finanziario, all'uso di metodi scientifici e procedure di prova accettati e
apertura e trasparenza nell'impostazione degli standard.[10]

Moda e stili di vita


Lo stesso argomento in dettaglio: Moda sostenibile e Moda ecosolidale.

La sensibilizzazione nei confronti dell'ambiente fa sì che l'ecosostenibilità faccia la sua comparsa


anche nella moda, con la moda sostenibile e la moda ecosolidale, favorendo basso impatto
ambientale sia nella creazione dei materiali sia nella produzione e commercializzazione dei capi.

Varianti regionali

Europa

I prodotti situati negli Stati membri dell'Unione europea


possono utilizzare l'Ecolabel europeo.[11] EMAS è un altro
marchio ecologico europeo che identifica se una gestione
dell'organizzazione è verde.[12] La Germania utilizza anche Blue
Angel, basata su standard nazionali.[13]

America settentrionale

Negli Stati Uniti d'America, le affermazioni del marketing Un impianto di trattamento


ambientale richiedono cautela. Espressioni ambigue come delle acque reflue che usa energia
environmentally friendly (ecosostenibile) possono essere solare, nel monastero di Lluc
fonte di confusione quando prive di una definizione precisa; nell'isola di Maiorca in Spagna
alcuni regolatori stanno fornendo direttive.[14] L'Agenzia
statunitense per la protezione dell'ambiente ha ritenuto alcune
ecoetichette fuorvianti nel determinare se un prodotto è
veramente "green" (verde).[15]

In Canada, un'etichetta è quella dell'Environmental Choice


Program.[13] Istituito nel 1988,[16] solo i prodotti approvati dal
programma possono esibire l'etichetta.[17]

Nel Messico vi sono diverse iniziative a vantaggio


dell'ambiente. Il Messico è stato uno dei primi Stati ad Avviso di velocità
approvare una legge specifica sul cambiamento climatico. La ecocompatibile alimentato da
legge ha fissato un obiettivo obbligatorio di ridurre le energia solare ed eolica

https://it.wikipedia.org/wiki/Ecosostenibilità 2/4
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emissioni di gas a effetto serra nazionali del 30% entro il 2020. Il Paese ha anche una strategia
nazionale dei cambiamenti climatici, che ha lo scopo di guidare i politici nei prossimi 40 anni.[18]

Oceania

L'Energy rating label ("Etichetta di valutazione dell'energia") è un'etichetta di Tipo III[19][20] che
fornisce informazioni sul "servizio energetico per unità di consumo energetico".[21] È stata istituita
per la prima volta nel 1986, ma dei negoziati hanno portato a una riprogettazione nel 2000.[22]

Asia

Le tendenze ecosostenibili sono commercializzate con una diversa associazione di colore,


utilizzando il colore blu per aria pulita e acqua pulita, al contrario del verde nelle culture
occidentali. I veicoli ibridi costruiti da giapponesi e coreani usano il colore blu invece del verde
tutto in tutto il veicolo e utilizzare la parola "blu" indiscriminatamente.[23]

Internazionali

Energy Star è un programma con un obiettivo primario di aumentare l'efficienza energetica e


diminuendo indirettamente le emissioni di gas serra.[24] Energy Star ha sezioni differenti per i
diversi Stati o aree, tra cui gli Stati Uniti,[25] l'Unione europea[26] e l'Australia.[27] Il programma,
istituito in origine dagli Stati Uniti, esiste anche in Canada, Giappone, Nuova Zelanda e Taiwan.[28]

Note
1. ^ ecosostenìbile in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 10 febbraio 2022.
2. ^ ecocompatìbile in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 10 febbraio 2022.
3. ^ nature-friendly, in Webster's New Millennium Dictionary of English, Preview Edition (v 0.9.7),
Lexico Publishing Group, LLC..
4. ^ Jim Motavalli, A History of Greenwashing: How Dirty Towels Impacted the Green Movement,
in AOL, 12 febbraio 2011.
5. ^ (DA) Grønvaskere invaderer børsen [Greenwashers invade the market], in EPN.dk, Jyllands-
Posten, 21 giugno 2008. URL consultato il 22 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2008).
6. ^ Greenwash Fact Sheet | corpwatch, su corpwatch.org. URL consultato il 10 febbraio 2022.
7. ^ Eco friendly production key to achieving sdgs, su theindependentbd.com. URL consultato il 17
febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2021).
8. ^ United Nations (2017) Resolution adopted by the General Assembly on 6 July 2017, Work of
the Statistical Commission pertaining to the 2030 Agenda for Sustainable Development
(A/RES/71/313 (https://undocs.org/A/RES/71/313))
9. ^ Goal 17 | Department of Economic and Social Affairs, su sdgs.un.org. URL consultato il 17
febbraio 2022.
10. ^ (EN) Eco Label Program in International Standards, su ecolabel.net. URL consultato il 10 febbraio
2022.
11. ^ EU Ecolabel - Environment - European Commission, su ec.europa.eu. URL consultato il 17
febbraio 2022.
12. ^ Minutes (PDF), in EUEB Coordination and Cooperation Management Group. URL consultato il 10
luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2007).
13. Environmental Labels Type I, in Ricoh. URL consultato il 10 luglio 2007.
14. ^ Environmental Claims, su ftc.gov, Federal Trade Commission, 17 novembre 2008. URL
consultato il 17 novembre 2008.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ecosostenibilità 3/4
03/02/23, 14:15 Ecosostenibilità - Wikipedia

15. ^ Labels -environmentally friendly, in ecolabels. URL consultato il 9 luglio 2007 (archiviato dall'url
originale l'11 ottobre 2007).
16. ^ About the Program, in EcoLogo. URL consultato il 10 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 27 maggio
2006).
17. ^ Environmental Choice (Canada), in Environment Canada. URL consultato il 10 luglio 2007
(archiviato dall'url originale il 25 novembre 2007).
18. ^ (EN) Bertelsmann Stiftung, SGI 2017 | Mexico | Environmental Policies, su sgi-network.org.
URL consultato il 19 febbraio 2021.
19. ^ Overview of Regulatory Requirements - Labelling and MEPS, in Energy Rating Label. URL
consultato il 10 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2007).
20. ^ Arnaud Bizard, Brett Lee e Karen Puterrman, AWARE and Environmental Labeling
Programs: One Step Closer to a Sustainable Economy (PDF), ME 589. URL consultato il 10 luglio
2007.
21. ^ Overview of how are star ratings calculated?, in Energy Rating Label. URL consultato il 10 luglio
2007 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2007).
22. ^ The Energy Label, in Energy Rating Label. URL consultato il 10 luglio 2007 (archiviato dall'url originale
il 13 luglio 2007).
23. ^ (EN) S.Korea unveils 'recharging road' for eco-friendly buses, su phys.org. URL consultato il 17
febbraio 2022.
24. ^ About Energy Star, in Energy Star. URL consultato il 10 luglio 2007.
25. ^ United States Energy Star Home Page, in Energy Star. URL consultato il 10 luglio 2007.
26. ^ EU Energy Star Home Page, in Energy Star. URL consultato il 10 luglio 2007.
27. ^ Australia Energy Star Home Page, in Energy Star. URL consultato il 10 luglio 2007 (archiviato dall'url
originale il 3 luglio 2007).
28. ^ (EN) ENERGY STAR International Partners, su energystar.gov. URL consultato il 17 febbraio 2022.

Voci correlate
Biocompatibilità
Impatto ambientale
Rapporto sui limiti dello sviluppo
Direttiva 2005/32/CE
Moda ecosolidale

Collegamenti esterni

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