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9. La storiogratia positivista I romanticismo aveva espresso la sensibiliti complessa € per molti aspettitormentata di un Europa come sospesa ¢ inde cisa fra la nostalgia del passato (la restaurazione dellantico re- ime, il ripristino di una societi gerarchica e aristocratica, il re~ cupero dei valori tradizionali e religiosi) ¢ Paspiruzione a tin mondo nuovo (la eteazione di stati nszionali edi un ordine po. lisico fondaro sullaurodeterminavone dei popoli e sui prineipi liberali e democratici, la sostituzione del merito personale alla hhascita come criterio di promozione sociale, l'elaborazione ei tuna morale laica ¢ libera da condizionamenti confessionali), In altri termini il romanticismo, sotto il profilo culturale, segna faticoso trapasso dall'eta moderna alleth contemporanes 1 positivismo si colloca invece pienamente e senza resicui aell'eta contemporanea: turtavia questo sconfinamento dal- Pambito cronologico di nostra stretta pertinenza ci sembra le gittimo © necessario in quanto & appunto nella seconda meta ell Oxtocento che giunge a piena maturszione il process di cui abbiamo tentato di ricostruite le tappe: lelaborazione clot di una filosofia della storia asciemtfica» e laica, che trova la sua formulazione pitt organica ¢ sintetica appunto nel manuale di storia, e In diffusione a macchia d’olio della storia/materia (e 146s cumrent delle discipline ausiliarie della storia) nelle istituzioni universi tatie e scolastiche di ogni ordine ¢ grado. Come il romanticismo, anche il positivismo non si configura come una filosofia o una scuola di pensiero unitaria e chiara mente definita, ma piuttosto come Vespressione di un’atmosfe ra mentale e culturale dotata di una sua specificita c rclativa 0 mogencita. Il positivismo riflette ~ e vuole razionalizzare e com- prendere ~ un mondo il cui volto sta cambiando con un ritmo che lett moderna non aveva conosciuto, per l'elfetto combina. toe cumulativo di una serie di fenomeni grandiosi: lo svilappo toupee plu sccrleate ell conama indattiles ed aprcla, delle scienze e della tecnologia; il rivoluzionamento del sistema di uasporti ¢ comunicazion: determinato dalla ferrovia, dalle navi. a vapore e dal telegrafo; Pascesa irresistibile di una bor: hesia aggressiva e motivata che scalza le posizioni sociali ~ ¢ i valori — delle veechie aristocrazic; la diffusione capillarc della cultura sertta attraverso la scolarizzazione di masta; la sempre pitt radicale scristianizzazione, 0 comunque de-confessionaliz zazione delle classi dirigenti che non esitano a scontrarsi fron talmente con la Chiesa per ridimeasionarne drasticamente il peso c Pinflucnza; la rapida trasformazione dei ceti popolati in Proleterats webano e rucale; eeoprarnutte il elonto della cvika europea, che al termine di quattro secoli di lenta, ma ininterrot ta espansione coloniale © commerciale, alla fine del XIX sccolo esercitava ormai str quasi tutto il resto del globo une totale epe monia che non aveva precedent nella storia © che nulla seu: brava minacciare. Il positivismo @ essenaialmente l'espressione delfatteggiamento mentale improntato all’ottimismo ¢ alla fick cia nel futuro © a un senso di forte superiorith delle lassi dit genti europee della seconda meta dell Ottocento, inebiate dai propri successi e convince che Papplicazione di un metodo po: sitivo e scientifico alla soluzione dei problemi avrebbe assicura to il progresso ininterrotto e senza limiti dell umanita, sotto la guida illaminata della civilta occidentale Il concetto di ascientificiti» — centrale nel pensiero positivi sta influenz® profondamente le diverse correnti storiogratiche della seconda meta dell’ Ottocento. Sul piano metodologico evi dentemente la ricostruzione storica non poteva aspirare alla picna scicmilicita delle scienze della natura, fondata sulla de scrizione accurata ¢ sulla misurazione esatta dei fenomeni ¢ so: prateutto sulla verifica sperimentale delle ipotest esplicative; es- 1 sromocnara MoDeRNA 147 sa tuttavia poteva e doveva proporsi come traguardo uno statu- to, di semi-scientificita assicurato dalla ricostruzione «ogget vip, non condizionata cioé da opzioni moral o ideologiche, dei . Il compito dello storico & quello di «accertare come sono andate realmente le cose» (cosi Carr in Sei leziont sulla storia sintetizza il programma di lavoro degli storici posi- tivisti (1966) analizeando criticamente tutte le fonti disponibili ~e soprattutto le fonti documentarie, meno condizionace dalla soggettiviti dell autore — per stabiliee Pautenticita ¢ attendibi- lithe ricavarne tutte le notizie possibili utilizzando le procedure logicamente fondate e verificabili della filologia. L’interpreta- ione dello storico ~ la contiessione cio? dei fatti con nessi splicativi ~ deve discendere quasi naturalmente ¢ senza forzat re dal loro accertamento oggettivo e scientifico, Le fonti docu- mentarie els flologia, poco praticate dalla storiografia illumini- “Sure Tomantica, dvenivano Cosi campo elo strumento fond mentale del lavoro dello storico. Pacadossalmente fa proprio la storiografia positivista, spesso.caratterizzata da orientamenti forcemente anticlericali e aconfessionali, a recepire ¢ sviluppare la lezione metodologica della storiogralia ecclesiastica d e XVI secolo. J La centalita assunta dal lavoro di analis filologica nella storiografia positivista @ immediatamente percepibile nella tra- slomazione dello steso aspetto formate del teco stonion: Pepe panto etitice (le note), che in precedenen aveva costivulty una parte marginale (quando non del tutto assente), con la storio- sala, positivista diviene la struttura portante del discorso: in sso Pautore di conto delle font usate, del perché le ha ritenu- te attendibili o meno, dei criteri usati per ricavame notizie con- frontandole con altse fonti parallele. In un certo senso, Pappa- rato di note sostituisce 1a verifica sperimentale delle scienze e- satie: esso deve metiere il Ietiore in grado di sipercorrere il la- oro compiuto dallo storice, per verificarne Paceuratezza e la fondatezza ed eventualmente contestame e correggerne le con- joni. Per questo aspetto ~ analisi filologica delle fonti, sua attraverso l'apparato critico ~ Ia storiografia posi- tivista indubbiamente pose dei punti fermi che rimangono ai , imponendo agli alti la propria egemonia e la propria civil Anche il concetto di progresso della storiogratia positivista fortemente influenzato dalle teorie eveluzionistiche, si prestava dunque a essere utilizzato per legittimare lo status quo ¢ Vimpe rialismo di fine secolo; in particolare esso, anche se non sempre csplicitato, costituiva la struttura portante, la «filosofiay della storia/materia ¢ del suo supporto didattico, il manuale di storia. 10. Lo Stato unitario: la storia come catechismo civico Nel corso dell’Ottocento la storia/materia perse quel ca rattere di elitarieta € tutto sommato marginalita. cui abbiamo fatto cenno e che essa aveva conscrvato fino alla fine dell’antico regime Dapprima in Germania ¢ in Francia, pid tardi nell'Impero asburgico, in Inghilterra ¢ in Italia, Vinsegnamento della storia, supportato da quello di una serie di «discipline ausiliarie» sem: pre pitt strutturate specialistiche, si conquistd uno spazio er scente allinrerno degli studi universitar; parallelamente lo stu- clio della storia divenne parte integrante dei programmi scolastici

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