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La tutela dell'ambiente

Vassallo, Gattuso, Garofalo e Lattuca


Cosa dice la costituzione sull’ambiente?

L’8 febbraio 2022 è e sarà una data da ricordare in quanto è stata


approvata la modifica di due articoli della Costituzione Italiana
per dare il giusto spazio all’argomento della tutela dell’ambiente e
della biodiversità.
Quali sono gli articoli che tutelano l’ambiente?

Nella costituzione, ci sono tre articoli che parlano della tutela


dell’ambiente. L’articolo 9, il 41 e il 117 che si occupano dello stesso
argomento sotto punti di vista differenti.
Art. 9 La Repubblica promuove cultura e
ricerca e tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della
Nazione. Sancisce l’impegno a
salvaguardare «l’ambiente, la
biodiversità e gli ecosistemi, anche
nell’interesse delle future generazioni».
Articolo 9

Con la riforma costituzionale approvata l’8 febbraio 2022, per la


prima volta nella storia è stato revisionato un principio
fondamentale.
L’articolo 9 prima del cambiamento diceva “i monumenti storici,
artistici e naturali, a chiunque appartengano ed in qualsiasi parte del
territorio della Repubblica, sono sotto la protezione dello Stato”.
La Repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e la
ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico
della Nazione.
Art.41 L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità
sociale o in modo da recare danno alla salute,
all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana.
Articolo 41

Tratta sempre la tutela dell’ambiente, ma questa volta sotto il punto di vista


economico. Prima di essere inserito nella costituzione era una questione morale
e veniva rispettata raramente.
La potestà legislativa è esercitata
dallo Stato e dalle Regioni nel
rispetto della Costituzione, nonché
dei vincoli derivanti
dall’ordinamento comunitario e
dagli obblighi internazionali.
Articolo 117

Consegna la materia della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni


culturali alla competenza legislativa esclusiva dello stato
Decreto Ronchi

Sono passati più di 20 anni da quando il Decreto Ronchi è entrato in vigore. Il testo ideato e
voluto dall’allora Ministro dell’Ambiente Edoardo Ronchi ha segnato una rivoluzione
profonda nella visione e gestione dei rifiuti in Italia.
Cosa dice la legge Ronchi?

Il Decreto legislativo 22/1997 è un testo complesso, che introduce una riforma animata
dall’intento di evidenziare i benefici del riciclo dei rifiuti, aiutandosi con varie norme
europee.
● Incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti;
● definire una gerarchia di gestione dei rifiuti;
● introdurre il concetto di gestione integrata;
● incentivare la riduzione della produzione di rifiuti;
● risvegliare la coscienza ambientale di cittadini e istituzioni;
● incentivare la riduzione dello smaltimento in discarica;
Codice dell’ambiente

Emanato il 3 aprile del 2006, Il decreto ha come obiettivo primario la promozione


dei livelli di qualità della vita umana da realizzare attraverso la salvaguardia ed il
miglioramento delle condizioni dell'ambiente e l'utilizzazione accorta e razionale
delle risorse naturali.
Parla dei seguenti argomenti:

● la difesa del suolo e la lotta alla desertificazione, la tutela delle acque


dall'inquinamento e la gestione delle risorse idriche;
● la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti contaminati;
● la tutela dell’aria e la riduzione delle emissioni in atmosfera.
Agenda 2030

L'Agenda 2030 rappresenta il nuovo quadro di riferimento globale per l'impegno


nazionale e internazionale teso a trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del
pianeta, quali l'estrema povertà, i cambiamenti climatici, il degrado dell'ambiente e le
crisi sanitarie.
Obiettivo 13

Obiettivo 13: Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro
conseguenze. Il cambiamento climatico rappresenta una sfida centrale per lo
sviluppo sostenibile. Tra i traguardi relativi all’obiettivo 13 è previsto quello di
“rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al
clima e ai disastri naturali”

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