Kolbe
Il folle dellImmacolata
LImmacolata deve essere, e al pi presto, la Regina di tutti gli uomini Diamoci da fare, affinch anche gli altri la amino come noi e ancor pi di noi! San Massimiliano M. Kolbe nacque l8 gennaio 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia, dove fu battezzato col nome di Raimondo. Raccont il Santo, ancora fanciullo, a sua madre: La Santa Vergine mi apparsa, tenendo due corone, una bianca e laltra rossa. Mi ha guardato con amore e mi ha chiesto quale scegliessi; quella bianca significa che sar sempre puro e quella rossa che morir martire. Ho risposto: - Le scelgo tutte e due! Quello straordinario incontro fu linizio di una vita totalmente spesa al servizio della Madonna, cui egli fece lofferta totale di se stesso. Dopo essere entrato nellordine francescano, col permesso dei superiori fond lassociazione mariana Milizia dellImmacolata, il cui fine era la conversione di tutti gli uomini per mezzo di Maria e i cui membri erano uniti dalla Consacrazione totale, illimitata alla Madonna. Segno visibile di tale Consacrazione era la Medaglia Miracolosa, scelta dal Santo poich ci stata donata dallImmacolata stessa. Egli ne distribu un numero incalcolabile dovunque and, nella certezza che Maria SS., che egli onorava anche col titolo di Mediatrice di tutte le grazie, avrebbe ottenuto da Dio innumerevoli guarigioni nel corpo, ma soprattutto nello spirito. Celebr la sua prima S. Messa il 29 aprile 1918 nella Chiesa di SantAndrea delle Fratte, a Roma, sullaltare dove lImmacolata era apparsa ad Alfonso Ratisbonne nel 1842. Nel 1919 lasci Roma, portando in Polonia due lauree, ma anche una salute gravemente minata da una forma di tubercolosi polmonare. Tuttavia, nel 1922 Padre Kolbe fond a Cracovia una rivista mensile dal titolo: Il Cavaliere dellImmacolata, allo scopo di alimentare lo spirito e la diffusione della Milizia. Fra lo stupore di tutti, lofficina per la stampa del
giornale, pur con vecchi macchinari, si riemp pian piano di molti giovani, desiderosi di condividere la vita francescana del Santo. A Varsavia, grazie alla donazione di un terreno, Padre Massimiliano fond Niepokalanow, che significa la Citt di Maria. Negli anni successivi, al posto delle prime capanne vennero costruiti edifici in mattoni, la vecchia stampatrice fu sostituita da moderne tecniche di stampa e di composizione, da pochi operai si pass a ben 762 religiosi, mentre il Cavaliere dellImmacolata raggiunse la tiratura di milioni di copie, cui si aggiunsero altri sette periodici, tutti ideati da San Massimiliano. Quindi, con il permesso dei superiori, il Padre si rec in Giappone. L, dopo le prime incertezze, pot fondare a Nagasaki una nuova Citt di Maria, con la tipografia in cui nel 1930 si stamparono le prime copie de Il Cavaliere dellIm-macolata in lingua giapponese. Nel 1939, per, i nazisti ordinarono lo scioglimento di Niepokalanow. Vi rimasero solo 40 frati, che trasformarono la Citt polacca in un luogo di accoglienza per feriti, ammalati e profughi della Seconda guerra mondiale. Dopo il rifiuto di prendere la cittadinanza tedesca per salvarsi - a causa dellorigine del suo cognome - il 17 febbraio 1941 San Massimiliano fu imprigionato con altri quattro frati. Il 28 maggio venne poi trasferito al campo di sterminio Auschwitz, dove gli fu dato il numero 16670 e dove fu destinato ai lavori pi umilianti, tra cui il trasporto dei cadaveri al crematorio. Tuttavia, la sua dignit di sacerdote e di uomo retto primeggi sempre fra i prigionieri, tanto che un testimone afferm: Kolbe era un principe in mezzo a noi. Alla fine di luglio venne trasferito al Blocco 14, dove i reclusi erano addetti alla mietitura nei campi. Poich uno di loro riusc a fuggire, secondo la spietata legge del campo dieci detenuti furono destinati al bunker della fame. Egli non venne scelto subito dalle SS, ma offr volontariamente la sua vita in cambio di quella di un padre di famiglia. In quella orribile prigione, il Santo prepar con la preghiera i suoi compagni di prigionia al momento pi importante della loro vita: il passaggio dal tempo alleternit. Dopo 14 giorni di digiuno, le SS decisero di abbreviare la fine dei pochi superstiti con uniniezione di acido fenico. Padre Kolbe tese il braccio dicendo: Ave Maria, e quelle furono le sue ultime parole. Era il 14 agosto 1941; il santo aveva solo 47 anni.
Fu canonizzato il 10 ottobre 1982 da Giovanni Paolo II, che lo defin martire della carit e patrono del nostro difficile secolo. La Chiesa ne celebra ogni anno la memoria il 14 agosto, giorno della sua nascita al Cielo.
Ricordati, o pietosissima Vergine Maria, che non si inteso mai al mondo che alcuno, ricorrendo alla Tua protezione, implorando il Tuo aiuto, e chiedendo il Tuo patrocinio sia stato da Te abbandonato. Animato anchio da tale confidenza, a Te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, a Te vengo e, pentito delle mie colpe, mi prostro ai Tuoi piedi a domandare piet. Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie suppliche ma, benigna, ascoltami ed esaudiscimi. Amen.
Sugli altri 14 grani - che rappresentano la morte di S. Massimiliano Kolbe, avvenuta il 14 agosto 1941 - si recita la Giaculatoria della Medaglia Miraco-losa, nella formulazione adattata da lui stesso. Egli ha sempre invitato ad of-frire questa preghiera per la conversione e santificazione di ogni uomo:
O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo e per quanti a Te non ricorrono, in particolare per i nemici della Santa Chiesa e per quelli che Ti sono raccomandati.
Si termina con linvocazione: