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Il centro Open Mind iniziativa Gay Lesbica Bisessuale Transessuale di Catania organizza questo anno l'INDEPENDENT CATANIA PRIDE; l' 8, il 9 ed il 10 luglio saranno giornate protagoniste di eventi culturali e politici che culmineranno nella festosa parata del Gay Pride GLBT. Abbiamo voluto chiamare cos il Pride da noi organizzato per metterne in evidenza la principale caratteristica, l'autonomia dai monopoli esistenti all'interno del movimento GLBTQ italiano. Lo diciamo con serena consapevolezza, coscienti delle differenze esistenti, senza competizione alcuna. In un regime che sta frantumando pian piano le nostre garanzie costituzionali, ma ancor prima devastando un'idea di convivenza pacifica e di libert fra divers* nel senso pi ampio della parola, sembrano a noi necessarie da parte del movimento GLBTQ azioni e pratiche politiche ben pi incisive delle fiaccolate o dei sit in che in questi ultimi anni sono stati organizzati. La verit e' che non facciamo paura a nessuno, penalizzat* da una NON VISIBILITA' che, a dispetto del fiorire di associazioni e luoghi di ritrovo, sembra essere aumentata in modo esponenziale e dall'idea che basti qualcun* di noi protagonista di spettacoli televisivi per abbattere omo e transfobia e quindi migliorare le nostre vite. Quando Francesco e Manuel hanno messo in gioco le loro esistenze con un'azione, lo sciopero della fame, questa si, dirompente , abbiamo assistito all'interno del movimento ad un teatrino che ci ha lasciat* sgoment*. In un paese che si definisce democratico e pretende pure di esportare, con le armi, questa sedicente democrazia, non e' bastato essere quasi un milione in piazza a pretendere dignit e diritti; ne tanto meno chiedere leggi che ci permettessero di difenderci da una discriminazione praticata troppo spesso, ormai, con una violenza che mette a rischio i nostri corpi e i luoghi che frequentiamo. Ci rendiamo conto, con desolazione, che e' gi grande cosa riuscire a fare coming out, figuriamoci pensare di assaltare la Bastiglia. L'incontenibile ascesa della destra razzista, misogina, omo/transfobica, istituzionale e non, ha portato parte del movimento a cercare il dialogo con essa, veicolando l'idea che sia possibile averla alleata per affermare le nostre istanze. Quello che e' successo al Pride romano ci indica chiaramente il progetto di spostare il baricentro del movimento GLBTQ verso destra, legittimando l'idea che fra destra e sinistra non ci siano differenze alcune, che l'antifascismo sia obsoleto e superato e che le persone GLBTQ debbano lottare in modo unitario. Ci chiediamo in cosa consista il significato della parola unitario, se in questo momento cos difficile per le gerarchie vaticane alle prese con la loro pedofilia, non si riesca o meglio non si vogliano unire le forze, in modo veramente UNITARIO, per sferrare un attacco che possa limitare il devastante potere papalino. Al di la delle parole di condanna, si potevano trovare pratiche politiche efficaci contro un'istituzione in evidente difficolt nella gestione dello scandalo che sta travolgendo anche lo stesso papa; il quale, ipocritamente scandaloso, chiede perdono per crimini che conosceva e che ha coperto, dimostrando sommo disprezzo per infanzia e adolescenza, al fine di proteggere la stessa esistenza della chiesa. Tutto questo sta facendo perdere loro consenso tra le persone credenti o comunque ancora capaci di ragionare criticamente.
Open Mind
Centro di iniziativa Gay Lesbica Bisessuale Transessuale blog: http://openmindcatania.ilcannocchiale.it e-mail: opencatania@tiscali.it tel. 340 6839852 348 4729236