UFSPO
2532 Macolin Ufficio federale dello sport UFSPO
Indice
Introduzione 3
Il modello di base 6
Elementi fondamentali 8
Posizione esterna 8
Impugnare 21
Fase di azione 22
Rilasciare e restare in posizione di tiro 27
Movimenti fondamentali 29
Respirazione 30
Mirare 31
Ottimizzare 32
Posizione interna 33
Analisi del colpo 35
Varianti di forma 36
Economizzare la sequenza motoria 36
Ritmare i movimenti 36
Precisare i movimenti e la sequenza motoria 36
Bibliografia e approfondimenti 40
Introduzione
Il presente fascicolo G+S «Tiro con l’arco» si rivolge alle
monitrici e ai monitori G+S. Esso descrive i singoli elementi
fondamentali del modello di base e dà consigli pratici per
principianti e avanzati. Funge da fondamento e opera di
consultazione per organizzare i corsi G+S. La pianificazione
e la valutazione delle sequenze d’insegnamento dei corsi
sono approfondite nel fascicolo G+S «Tiro sportivo Didat-
tica» e nel quaderno d’allenamento. Questi fascicoli si ba-
sano sul «Manuale di base Gioventù+Sport» che illustra
in dettaglio il concetto pedagogico, quello metodologico
e quello della motricità sportiva.
Materiale
Per prevenire gli incidenti è fondamentale che il materiale La sicurezza sulla piattaforma di tiro all‘aperto.
sia in buono stato. I seguenti punti vanno sempre controllati
prima di consegnare l’arco alla tiratrice:
• Corda, serving o flettenti con segni di usura (p. es. corda
consumata) devono essere sostituiti.
• Le viti, i bulloni e i supporti sono ben fissati.
• Le frecce non sono piegate e non presentano incrinature
nell’asta o nella cocca.
• I tiratori hanno un equipaggiamento di protezione
completo.
• Vestiti e capelli dei tiratori non devono impedire il movi-
mento della corda.
Ritmare
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Elementi fondamentali
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Varianti di forma
Nel terzo livello di formazione si tira con il mirino utilizzando Questo percorso di formazione va seguito da tutti
il metodo del rettangolo (cfr. «Fase di azione: metodo del ret- i principianti indipendentemente dall’età. Esso
tangolo», p. 25). Questo può essere appreso solo quando la permette di acquisire gli elementi fondamentali
sequenza motoria della posizione esterna e la percezione del in modo adeguato all’età e al livello degli allievi.
proprio corpo sono diventate automatiche e possono essere In primo piano vi sono il clima di apprendimento
riprodotte. Nei tre livelli di formazione bisogna fare in modo e il dialogo tra monitore e tiratrice, che portano
che il tiratore resti concentrato sul suo compito principale: a progressi nell’apprendimento e permettono di
la tensione della schiena. Per mirare con precisione bisogna acquisire una tecnica di tiro completa e fondata.
saper controllare contemporaneamente l’angolazione e la
tensione della schiena.
Posizione esterna
Per posizione esterna s’intende la posizione del corpo del
tiratore quando assume la posizione di tiro. È un elemento
importante delle capacità tecnico-coordinative e richiede al
tiratore una buona percezione del proprio corpo e un’elevata
concentrazione.
3
1
Posizione esterna.
Importanza
La posizione dei piedi è il primo elemento fondamentale.
Costituisce la base per una corretta posizione del corpo e
un buon tiro. La posizione dei piedi condiziona in modo
determinante l’angolo che il tronco forma con il bersaglio e
dunque il flusso delle forze nel corpo. Una posizione corretta
soddisfa i seguenti requisiti:
• Deve conferire stabilità al corpo.
• Deve essere facile da riprodurre.
Consigli pratici
• Per spiegare la corretta posizione dei piedi ai principianti,
è utile aiutarsi con immagini e metafore. Esempio: la tira- Posizione stabile (verde) e possibili posizioni errate (rosso).
trice deve immaginare i suoi piedi piantati come radici nel
terreno e se stessa come un grande albero che contrasta La tiratrice avanzata può variare la sua posizione esterna:
la forza del vento. ad esempio può arretrare il piede più vicino al bersaglio fino
• Anche i supporti visivi possono facilitare l’assunzione di una a che la metà anteriore della pianta non si trova all’altezza
posizione dei piedi corretta e costante. La posizione dei del tallone dell’altro piede. Poi può ruotare entrambe le
piedi corretta della tiratrice viene disegnata su un pezzo punte dei piedi di circa 30 gradi (massimo 45) in direzione
di carta (segnare il contorno dei piedi con una matita), dal del bersaglio. I fianchi e piedi sono sullo stesso asse e aperti
quale viene ricavata una sagoma. La sagoma viene poi uti- verso il bersaglio (posizione aperta).
lizzata per riprodurre con precisione la posizione corretta,
facendo posizionare il tiratore sulla propria sagoma. La sa-
goma può essere portata a casa per esercitarsi in qualsiasi
momento ad assumere la posizione corretta, ad esempio
mentre ci si lava i denti. Se possibile si possono anche
segnare punti sul terreno (nastro adesivo, tee del golf).
• Per acquisire una buona percezione della posizione cor-
retta, si è rivelato efficace il seguente esercizio: il tiratore si
posiziona sulla linea di tiro sulle punte delle dita dei piedi.
Rilassa poi lentamente le spalle e la muscolatura del petto,
posizionando i piedi in modo che siano completamente
a contatto con il terreno. Non appena i talloni toccano il
terreno, il tiratore si ferma in questa posizione. In questo
modo assume la posizione corretta per quanto riguarda la
distribuzione del peso sui piedi (60% sulla metà anteriore
della pianta, 40% sui talloni). Dovrebbe così percepire
una leggera tensione della coscia e una posizione stabile.
Fianchi
Un bacino stabile è la base per l’efficienza di tutta la parte
superiore del corpo. L’obiettivo è di evitare movimenti rota-
tori di riflesso al momento dello scocco. L’inclinazione del
bacino attiva inoltre i muscoli della parte inferiore del ventre,
permettendo al coccige di abbassarsi e al bacino di raddriz-
zarsi. La muscolatura dei glutei è leggermente tesa. I fianchi
sono in una posizione compatta e stabile e si trovano sullo
stesso asse dei piedi.
Punti di controllo
Il peso del corpo è distribuito uniformemente su entrambi
i piedi.
Osservato di lato e da davanti, il corpo è in posizione Posizione a «T».
verticale.
La parte inferiore della schiena è, a seconda dell’anatomia
individuale, per quanto possibile piatta.
Consigli pratici
• Per riuscire a capire facilmente l’impostazione eretta di
tutta la posizione, è utile che la tiratrice immagini di essere
tirata per i capelli dalla sommità del capo. L’inclinazione
del bacino e le ginocchia rilassate si percepiscono imma-
ginando di sedersi dritti su una sedia. Può quindi essere
utile aiutarsi con una sedia provvista di schienale o con
un tavolo.
• Dopo aver fissato la posizione e aver posizionato esat-
tamente la spalla del braccio dell’arco, dovrebbe essere
possibile sollevare tale braccio in linea retta.
Importanza
La posizione della testa ha una grande influenza su tutto il
movimento durante la costruzione del colpo (sequenza di
tiro). La testa è responsabile della percezione dell’equilibrio e
dell’orientamento nello spazio. Cambiamenti nella posizione
della testa si traducono in cambiamenti nella posizione del
corpo e nella percezione della sua posizione. Una posizione
costante della testa è un presupposto fondamentale affinché
la tiratrice assuma sempre la stessa posizione del corpo ed
esegua la sequenza di tiro sempre allo stesso modo.
Durante il tiro la muscolatura della nuca colorata in rosso deve essere il più
Basi anatomiche rilassata possibile. Tratto da Haidn (1010).
Per la posizione della testa è importante la muscolatura della
nuca.
Tecnica
La testa è dritta e rivolta verso il bersaglio con un angolo
di circa 50°. È importante che lo sguardo venga rivolto il
prima possibile verso il bersaglio, in modo da assumere una
posizione stabile. La posizione della testa non può essere
modificata per tutta la durata della sequenza.
Importanza
Il braccio dell’arco e soprattutto la rotazione del gomito
e il collegamento con la parte bassa della spalla hanno un
ruolo importante per una buona esecuzione del tiro. Il brac-
cio dell’arco determina inoltre la direzione della freccia. Nel
tiro con l’arco il gomito deve assumere una posizione spe-
cifica. La rotazione esterna (pronazione) praticata in questo
sport non è una posizione naturale nella vita quotidiana,
è insolita per i principianti e inizialmente non facile da
eseguire. Questo movimento riduce il carico sulla spalla
e stabilizza il braccio dell’arco. In questo modo si ottiene
un tiro fermo e costante e si minimizza il rischio di lesioni
al momento dello scocco della freccia (contatto della corda
con il braccio).
Basi anatomiche
Al momento dello scocco della freccia vengono esercitate
sul braccio dell’arco diverse forze e si corre il rischio che,
durante il rilascio, il braccio si muova anche se la freccia non
ha ancora lasciato completamente l’arco. Per evitare questo
errore la spalla viene «bloccata». A questo scopo la tiratrice
deve fare due cose:
• Abbassare la spalla e la scapola nella glena scapolare (spalla
bassa).
• Ruotare l’articolazione esterna del gomito al di fuori della Rotazione esterna del gomito.
linea di tiro. Tratto da Haidn (2010).
Tecnica
Prima che la tiratrice tenda l’arco, il braccio dell’arco
viene sollevato in orizzontale e rivolto verso il bersaglio.
Ciò deve avvenire assolutamente prima di tendere l’arco,
perché altrimenti il braccio che lo regge deve essere sol-
levato dopo aver teso la corda o mentre viene teso l’arco.
Questo movimento sarebbe un rischio per la sicurezza
e provocherebbe un’ulteriore tensione nel braccio dell’arco.
Il gomito viene ruotato verso l’esterno senza sollevare la Posizione del braccio dell‘arco.
spalla.
Consigli pratici
• La rotazione specifica del braccio dell’arco può essere eser-
citata molto bene anche senza l’attrezzo. Le mani devono Esercizio di rotazione del gomito, variante 1.
essere tenute ferme (trattenute da soli, premute contro
un oggetto o fissate con un elastico Thera-Band). Con
questo esercizio la tiratrice assume la posizione corretta
e si appoggia, estendendo il braccio dell’arco, a un muro
o a un albero. Da questa posizione compie con il gomito
del braccio dell’arco una rotazione più ampia possibile
verso l’interno e verso l’esterno, restando in posizione per
circa cinque secondi, tornando infine nella posizione di
partenza. Ripetere l’esercizio più volte.
• Questo esercizio può essere eseguito anche con l’aiuto
dell’allenatore. In questo caso l’allenatore tiene ferma la
mano dell’arco, simula la pressione dell’attrezzo e aiuta
il principiante a eseguire la rotazione esterna del gomito.
Importanza
La posizione della spalla deve essere percepita, analizzata,
allenata e perfezionata correttamente dal principiante come
dall’esperto. Nel tiro con l’arco la spalla permette al tira-
tore una mobilità stabile della mano e del braccio. L’arco
può così muoversi in modo preciso ed essere trattenuto con
fermezza. Inoltre il posizionamento delle scapole ha una
grande influenza sulla posizione dei fianchi e delle linee di
forza nell’articolazione delle spalle. Tutta la dinamica della
costruzione del tiro si svolge nella zona delle spalle/della
schiena. Per tale ragione è bene fare in modo che sin dall’i-
nizio i principianti eseguano sempre correttamente questo
elemento della posizione esterna.
Basi anatomiche
Punti anatomici importanti della cintura scapolare sono le
scapole aderenti alla schiena e trattenute dalla sola forza
muscolare e le articolazioni della spalla che si muovono
liberamente.
Tecnica
Il tiratore solleva l’arco in leggera pre-trazione all’altezza
degli occhi e lo punta sul bersaglio. Le spalle sono rilassate,
Posizione scorretta
abbassate e stabili. Successivamente l’arco viene teso nella
direzione di tiro. Durante la trazione bisogna fare in modo
che le spalle restino basse e rilassate e che la scapola ruoti
e si muova dalla parte del braccio della corda verso la colonna
Posizione
vertebrale. Il principiante raggiunge una buona posizione corretta
quando le spalle sono orientate parallelamente all’asse della
freccia (cfr. figura seguente «Posizione corretta»). Di norma
solo gli avanzati ottengono una posizione ideale, rara per
i principianti. La posizione ideale si ottiene quando la spalla Posizione
ideale
del braccio dell’arco è leggermente ruotata verso l’arco (cfr.
figura «Posizione ideale»). Ciò consente di raggiungere una Posizione dei gomiti e delle spalle. Le frecce rosse mostrano l‘asse
distanza minima nell’asse di tiro delle spalle.
Consigli pratici
• Per sviluppare una buona sensibilità per il posizionamento
delle spalle ci vogliono tempo e pazienza. Un esercizio
a secco (prendere lo slancio con il gomito, appoggiandosi
al muro) può aiutare la principiante a percepire con mag-
giore consapevolezza e ad attivare con maggiore efficacia
la muscolatura coinvolta.
• Percepire le posizioni con un elastico Thera-Band. Diversi livelli di osservazione.
• Aiutarsi con specchi, foto e video.
• Mettere sulle spalle palline da giocoliere riempite con sab-
bia o altri materiali e far eseguire il tiro.
• Assumere la posizione di tiro senza arco. Sollevare e man-
tenere le braccia estese all’altezza delle spalle (posizione
a «T»). Restare in questa posizione per 10 secondi, rilassare
di nuovo le braccia e ripetere l’esercizio. Fare in modo che
le spalle rimangano ferme sull’asse orizzontale e formino
una linea retta con le braccia. Per rendere l’esercizio più
difficile si possono introdurre dei pesi da entrambi i lati
(p. es. bottiglie piene d’acqua).
Esercizio di tiro con palline da giocoliere sulla spalla.
Importanza
Il braccio della corda è quello che dà inizio alla trazione
dell’arco. Se la direzione e la posizione del gomito del braccio
della corda non sono corrette, si generano potenti forze
trasversali che rendono impossibile un tiro ottimale e gene-
rano reazioni e riflessi indesiderati al momento dello scocco
(p. es. movimento laterale al momento di rilasciare e restare
in posizione di tiro). Nella posizione corretta del braccio
della corda, l’arco viene teso nella linea di forza, in modo
da generare meno forze trasversali possibili.
Tecnica
Il braccio della corda deve restare per quanto possibile mor-
bido e rilassato durante tutta la sequenza motoria. Se la
posizione è corretta, alla fine della fase di azione il braccio
si trova il più possibile in linea con la freccia. Il gomito si
trova sulla linea di forza (asse della freccia) o appena sopra.
Punti di controllo
Avambraccio, metacarpo e dita formano una linea retta.
La testa del gomito è sulla linea di forza o appena al di
sopra.
Il braccio della corda è nella linea di forza e nel prolunga-
mento della linea della freccia.
Consigli pratici
• Esercizio a secco con elastico Thera-Band o corda da eser-
citazione elastica (senza freccia).
• Aiutarsi con specchi, foto e riprese video.
Basi anatomiche
La trazione della corda con il braccio della corda avviene
soprattutto con la muscolatura della schiena. La pressione
che l’arco va così a esercitare sulla mano dell’arco deve es- Le frecce evidenziano le forze nella fase di azione. Tratto da Haidn (2010).
sere assorbita con il minor dispendio possibile di energia.
La sollecitazione e l’attivazione dei muscoli «giusti» deve
essere eseguita correttamente anche dai principianti.
Tecnica
La corda viene afferrata e tesa leggermente sotto la freccia,
a circa due dita di distanza da essa (pre-trazione). Il braccio
dell’arco e la mano della corda vengono sollevati contem-
poraneamente, fino a che il braccio dell’arco non assume
una posizione orizzontale. La corda si trova ora in linea con
l’occhio e il bersaglio. In un movimento costante e continuo
(tenendo presenti gli assi orizzontale e verticale), la mano
della corda viene portata verso il volto fino al punto in cui il
tiratore deve far passare la mano della corda lateralmente
al volto. Durante l’intero movimento di trazione, il tiratore
guarda praticamente «attraverso la freccia», avendo come
punto di riferimento la cocca della freccia. Contemporanea-
mente alla trazione della corda, il tiratore esercita pressione
nella mano dell’arco in direzione del bersaglio. Lo scocco
avviene durante il movimento e precisamente quando la
freccia si trova davanti all’occhio. Nei principianti questo
movimento è decisivo per imparare al più presto il ruolo
centrale della dinamica nel tiro con l’arco.
Consigli pratici
1. All’inizio i principianti devono esercitarsi nella fase di
azione senza arco e senza altri ausili, al fine di concentrarsi
al meglio sulla muscolatura della schiena.
2. Il movimento può essere eseguito con un ausilio (Thera-
Band, tubo di gomma). In questo modo si sperimenta
il movimento orizzontale sotto carico.
3. La sequenza motoria va sperimentata con l’arco «a secco»
(concentrazione sulla muscolatura della schiena e sulla
pressione sul grip). Attenzione: niente tiri a secco.
4. Eseguire la sequenza con freccia e scocco.
Importanza
Questo metodo si applica con i principianti dopo che hanno
appreso il metodo della linea.
Basi anatomiche
Le basi anatomiche sono le stesse del metodo della linea
e comprendono il posizionamento corretto e l’esecuzione
precisa degli elementi della posizione esterna.
Tecnica
In questo metodo la parte finale della freccia si trova tra
l’indice e il medio senza esservi incastrata. La corda viene sol- Metodo del triangolo.
levata leggermente e quindi portata in leggera pre-trazione.
Il braccio dell’arco e la mano della corda vengono sollevati Punti di controllo
contemporaneamente, fino a che il braccio dell’arco non L’incremento della tensione della schiena può essere
assume una posizione orizzontale. In un movimento costante verificato osservando il movimento costante della testa
e continuo che si svolge in orizzontale, la mano della corda del gomito verso la linea di forza e i movimenti della
viene portata verso l’angolo della bocca. La mano della corda punta della freccia.
resta brevemente all’angolo della bocca, mentre la tensione La posizione della mano della corda all’angolo della bocca
della schiena continua ad aumentare. Lo scocco avviene è sempre uguale.
durante questo costante incremento della tensione della Lo scocco avviene durante il movimento della freccia, vale
schiena. a dire nella fase di costante trazione.
La scapola del braccio della corda si muove verso la co-
Anche in questo metodo la sequenza di tiro deve essere lonna vertebrale.
dinamica. Lo scocco avviene durante la trazione, mentre La testa è dritta e le spalle sono rilassate.
è in corso il movimento. Per una mira grossolana la punta
della freccia serve da punto di riferimento e non può più Consigli pratici
essere mantenuta al centro del bersaglio come punto di mira • I consigli pratici sono gli stessi del metodo della linea (cfr.
diretto. Per variare l’altezza, è necessario alzare o abbassare p. 22), ad eccezione del nuovo punto di contatto dell’indice
la posizione dell’arco rispetto al bersaglio. La posizione della della mano della corda con l’angolo della bocca.
mano della corda all’angolo della bocca è sempre uguale • Con il metodo del triangolo la principiante può tirare già
a ogni tiro. da una certa distanza (fino a un massimo di 15 metri).
Importanza
Nel terzo livello di formazione i principianti tirano con un
mirino, vale a dire con il metodo del rettangolo. Questo
può essere appreso solo quando la sequenza motoria della
posizione esterna e interna (percezione del corpo) sono state
automatizzate e possono essere riprodotte. Al momento
di mirare il tiratore deve restare concentrato sul suo com-
pito principale: la tensione della schiena. Per mirare con
precisione bisogna saper controllare contemporaneamente
l’angolazione e la tensione della schiena.
Rispetto agli altri metodi, l’unica particolarità del metodo Metodo del rettangolo.
del rettangolo è la posizione della mano della corda rispetto
al volto. Anche con questo metodo l’aspetto più importante
è la dinamica, vale a dire la tensione costante dell’arco fino
allo scocco. Benché la mano della corda resti apparente-
mente ferma sotto il mento, con la tensione della schiena
la freccia avanza di qualche millimetro (o addirittura centi-
metro) e viene scoccata durante questo movimento. Gli altri
elementi di base sinora descritti non cambiano.
Basi anatomiche
Le basi anatomiche sono le stesse del metodo della linea
e comprendono il posizionamento corretto e l’esecuzione
precisa degli elementi della posizione esterna.
Rilasciare
Questo movimento è eseguito correttamente quando la
corda viene rilasciata nella linea di forza della freccia. Il rila-
scio ha quindi un grande influsso sul raggruppamento delle
frecce sul bersaglio. Dopo lo scocco la mano della corda
resta dritta nella linea di forza, vale a dire nel prolungamento
posteriore della freccia. La freccia avrà così una traiettoria
di volo rettilinea.
Restare in posizione di tiro/restare in mira Presa della corda con dorso della mano rilassato.
Nei primi momenti dopo lo scocco della freccia si dice che
il tiratore «resta in posizione di tiro/resta in mira». La se-
quenza motoria si conclude solo quando la freccia ha rag-
giunto il bersaglio. Restando consapevolmente in posizione
di tiro si evitano i minimi movimenti inconsapevoli al mo-
mento dello scocco della freccia. La tiratrice mantiene la
tensione del corpo finché la freccia non raggiunge il bersa-
glio (il braccio dell’arco resta sollevato), completando così
in modo corretto la sequenza motoria.
Al tempo stesso, anche lo sguardo del tiratore resta rivolto Mano della corda rilassata dopo il rilascio.
al bersaglio dopo lo scocco della freccia. Questa fase è defi-
nita «continuare a mirare». Ciò significa che anche a livello
mentale la sequenza motoria termina solo una volta che
la freccia ha raggiunto il bersaglio. Una volta conclusa la
sequenza motoria inizia l’analisi del tiro.
Consigli pratici
• Le fasi «rilasciare» e «restare in posizione di tiro» si osser-
vano, analizzano e migliorano più facilmente con l’ausilio
di uno specchio o di riprese video.
• La monitrice può mettere la sua mano appena al di sotto
del braccio dell’arco (non sul lato dell’arco: pericolo d’in-
cidente!). Dopo lo scocco, il braccio dell’arco non può
toccare la mano, altrimenti significa che la tiratrice non
ha eseguito correttamente la fase del «restare in posizione
di tiro».
• Sulla breve distanza e sotto il controllo di un’altra persona
gli avanzati possono chiudere gli occhi e rilasciare dopo
il momento di massima tensione dell’arco. Prima di aprire
gli occhi, il tiratore deve dire in quale posizione si trovano
secondo lui la mano della corda e il braccio dell’arco.
Mano dell’arco
• Individuare il punto di pressione ottimale e l’angolo di in-
clinazione della mano dell’arco.
• Stabilire se vi è un angolo di inclinazione e se questo è
necessario.
Statica
La statica descrive l’equilibrio delle forze nel sistema «tiratrice –
arco – sequenza motoria».
Tensione muscolare
Per tendere un muscolo (fase dinamica) o per mantenere la
tensione (fase statica) è necessaria la forza muscolare. Nel
tiro con l’arco la sfida risiede nell’impiegare in modo mirato
i muscoli necessari per il lavoro muscolare statico e per quello
dinamico, escludendo gli altri muscoli e quindi risparmiando
forza. Una certa tensione di base di alcuni muscoli è tuttavia
sempre necessaria per mantenere il corpo in posizione eretta.
Punti di controllo
Prestare attenzione all’equilibrio durante tutta la sequenza
motoria.
Percepire, attribuire e valutare le tensioni nel corpo (per
quanto permettono le conoscenze acquisite).
Consigli pratici
• La monitrice sensibilizza i principianti al tema utilizzando
immagini e tavole anatomiche. Importanti sono anche
le sue istruzioni quando i tiratori cercano di raggiungere la
posizione ottimale o di automatizzare le sequenze motorie.
• In tutti gli allenamenti con i bambini e con i giovani il
monitore prevede anche l’allenamento polisportivo della
coordinazione (soprattutto esercizi per l’equilibrio).
• Gli avanzati dispongono di conoscenze anatomiche appro-
fondite dei processi biomeccanici delle sequenze motorie
e sono in grado di adeguarle alla propria struttura fisica.
Sotto la guida della monitrice imparano a percepire e im-
maginare le tensioni muscolari.
• Gli avanzati fanno regolarmente esercizi complessi per l’e-
quilibrio, allenando così la muscolatura responsabile della
stabilità. Gli allenamenti in condizioni di vento particolar-
mente forte vanno sempre sfruttati per effettuare esercizi
di equilibrio specifici per questa disciplina sportiva.
Procedimento
L’analisi inizia una volta conclusa la fase «restare in posizione
di tiro». La sequenza motoria deve essere analizzata mental-
mente passo dopo passo nello stesso ordine della sequenza
del colpo. Le domande riportate di seguito possono risultare
utili. Ho percepito una posizione stabile? Come ho percepito
il momento del rilascio? Ho sentito la tensione del resto del
corpo nel momento di restare nella posizione di tiro?
Consigli pratici
• Per gli avanzati l’analisi diretta costituisce parte integrante
del tiro.
• Le sequenze motorie percepite come ottimali vengono
ripetute (visualizzate) mentalmente.
Ritmare i movimenti
Le tiratrici esperte sono in grado di eseguire la sequenza
motoria con un ritmo fluido e costante. A tale scopo i sin-
goli elementi tecnici vengono ritmati. Quando la tiratrice
ha interiorizzato il ritmo di tiro, il tempo impiegato dalla
fase «impugnare» alla fase «restare in posizione di tiro»
è costante.
Osservazioni:
Prospettive
Il tiro con l’arco è uno sport che si pratica tutto l’anno con
una stagione «indoor» e una «outdoor». La sicurezza è al
primo posto in ogni situazione di allenamento e di gara.
Edizione: 2014