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Economia Politica

Appunti delle lezioni

L’alternativa di breve periodo tra


inflazione e disoccupazione
Inquadramento generale
Questa unità conclusiva della macroeconomia si occupa della relazione che esiste
tra due indicatori di cruciale importanza per il sistema economico: il tasso di
inflazione (e quindi la parte monetaria del sistema) e il tasso di disoccupazione (e
quindi la parte reale). Intorno all’esistenza di una possibile relazione negativa tra
inflazione e disoccupazione, utilizzabili dalla politica economica, si è sviluppato negli
ultimi decenni un lungo dibattito che ha permesso agli economisti di capire meglio il
funzionamento delle moderne economie. La trattazione proposta segue appunto il
percorso storico di come il pensiero economico si è sviluppato in questo campo,
accompagnandola con l’osservazione dei dati reali dell’economia e delle politiche
economiche.

Obiettivi di apprendimento
• imparare cosa è la curva di Phillips (relazione inversa tra inflazione e
disoccupazione)
• esaminare come nel breve periodo la politica monetaria può influenzare questa
relazione
• capire perché nel lungo periodo il tradeoff tra inflazione e disoccupazione sparisce
• esaminare come gli shock di offerta possono influenzare la curva di Phillips di
breve periodo
• imparare come la credibilità della politica economica influenza il costo della
riduzione dell’inflazione
Disoccupazione e inflazione

Il tasso naturale di disoccupazione dipende dalle caratteristiche strutturali del


mercato del lavoro (salario minimo, sindacati, salari di efficienza)

Il tasso di inflazione dipende principalmente dal tasso di crescita dell’offerta di


moneta, determinato dalla banca centrale.

Esiste un trade-off (relazione negativa) di breve periodo tra disoccupazione e


inflazione.

Se i responsabili della politica economica attuano politiche espansive della


domanda aggregata possono ridurre la disoccupazione ma così facendo generano
un tasso più elevato di inflazione.

Al contrario, con politiche restrittive della domanda aggregata è possibile ridurre il


tasso di inflazione al costo di un più elevato tasso di disoccupazione.
Curva di Phillips: rappresentazione grafica della relazione inversa
tasso di tra inflazione e disoccupazione nel breve periodo. L’economista
inflazione Phillips nel 1958 ha mostrato questa correlazione negativa. Ripresa
(% annua) da Samuelson e Solow (1960) per gli USA

B
6

A
2

curva di Phillips

0 4 7 tasso di
disoccupazione (%)

Nel punto A l’inflazione è bassa e la disoccupazione è alta,


mentre nel punto B avviene il contrario
Domanda aggregata, offerta aggregata e curva di Phillips

La curva di Phillips mostra le combinazioni di breve periodo tra disoccupazione e


inflazione.

Fu inizialmente interpretata come un “menu” di scelte a disposizione delle autorità


pubbliche che, facendo variare la domanda aggregata attraverso opportune politiche
economiche, potevano scegliere le possibili combinazioni di inflazione e
disoccupazione.

Queste combinazioni alternative sono rese possibili da spostamenti della curva di


domanda aggregata lungo la curva di offerta aggregata di breve periodo.

Maggiore è la domanda aggregata di beni e servizi, maggiore è il PIL e più elevato è


il livello generale dei prezzi.
Inoltre un livello di PIL più elevato implica un livello più basso di disoccupazione.
(a) modello di domanda aggregata (DA)
e offerta aggregata (OA) (b) La curva di Phillips

Partiamo da una situazione con livello dei prezzi pari a 100 e vediamo cosa succede l’anno
successivo considerando due casi: con domanda bassa (punto A) e con domanda alta (punto B)

Livello tasso
OABP inflazione
prezzi
106 B B
6
102 DA alta
A
2 A
DA bassa curva di Phillips
0 7500 8000 PIL 0 4 7 tasso di
(disocc. 7%) (disocc. 4%) (PIL 8000) (PIL 7500) disoccupazione

- Con domanda bassa (A) l’inflazione è contenuta (2%), il PIL è basso (7500) e la disoccupazione alta (7%)

- Con domanda alta (B) l’inflazione è elevata (6%), il PIL è alto (8000) e la disoccupazione bassa (4%)
La curva di Phillips di lungo periodo

La curva di Phillips sembra offrire all’autorità di politica economica la possibilità di


scegliere tra inflazione e disoccupazione.

Tuttavia nel 1968 gli economisti Friedman e Phelps dimostrano che non c’è
relazione tra inflazione e disoccupazione nel lungo periodo in quanto la curva di
Phillips è perfettamente verticale in corrispondenza del tasso naturale di
disoccupazione.

In questo modo si ribadisce la teoria classica della neutralità della moneta nel lungo
periodo.
tasso
inflazione Curva di
Phillips LP
alta
inflazione B
1. Quando la
Banca centrale
aumenta il tasso
di crescita della
offerta di moneta, 2. . . . ma nel lungo periodo
il tasso di inflazione la disoccupazione rimane
aumenta . . . Bassa A al suo livello naturale.
inflazione

tasso naturale di tasso


0 disoccupazione
disoccupazione
Inefficacia della politica monetaria nel lungo periodo

La politica monetaria può essere efficace nel breve periodo ma non nel
lungo periodo.

Ciò dipende dal fatto che nel lungo periodo la curva di offerta aggregata è
verticale in corrispondenza del livello naturale di produzione e la politica
monetaria non produce affetti reali sul PIL e sulla disoccupazione, ma solo una
maggiore inflazione come evidenziato dalla curva di Phillips verticale.
Inefficacia della politica monetaria nel lungo periodo

(a) modello di DA e OA (b) Curva di Phillips

P tasso Curva di Phillips


OALP
inflazione LP
3…. il tasso di
1. Un aumento dell’offerta di inflazione aumenta
moneta fa aumentare la ….
B domanda aggregata ….. B
P2

A
P1 DA2 A

DA1
0 livello naturale PIL 0 Tasso naturale tasso
del prodotto disoccupazione disoccup.
2…. e il livello dei
prezzi ….

4…. ma il PIL e la disoccupazione rimangono fissi al


loro livello naturale.

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