Consiglio Regionale
della Puglia
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Consiglio Regionale
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Consiglio Regionale della Puglia
LEGGI LA PUGLIA
Pubblicazione n. 42 della linea editoriale
Categoria: Istituzionale
Stampa:
Stampasud Spa
ISBN: 9788885753310
1970-2020
50 ANNI DEL
CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
Consiglio Regionale della Puglia
Il percorso delle Regioni, del riconoscimento costituzionale e del loro effettivo funzionamento, è stato
lungo e complesso, teatro di scontro tra i fautori delle Regioni e coloro che preferivano rimandare la
loro concreta entrata in funzione. Si è concluso positivamente dopo oltre venti anni dall’entrata in vigore
della Carta Costituzionale.
C’è un prima e un dopo nel ruolo degli organi della Regione così come individuati dall’art. 121
della Costituzione.
Spartiacque è stata la riforma costituzionale del Titolo V che introduce l’elezione diretta del Presidente
della Giunta Regionale. I Consigli regionali sono stati chiamati ad una radicale revisione delle modalità di
esercizio delle proprie attribuzioni privilegiando un’attività di controllo e di impulso sistematica evitando
che le funzioni di controllo politico, di indagine sull’azione regionale, di ispezione nell’amministrazione, di
verifica dei risultati fossero ridotte a procedure puramente rituali.
A cinquant’anni dall’istituzione delle Regioni, il Consiglio Regionale della Puglia racconta la propria
storia, attraversando le dieci legislature che si sono succedute dagli anni Settanta ad oggi.
Il percorso espositivo affronta le questioni legate alla nascita del nuovo Ente politico-amministrativo,
alle dinamiche interne alla sua costituzione, alla progressiva autonomia ed al conseguente rapporto
con lo Stato nonché alla tendenza a collocare il Consiglio al centro di una rete dinamica di raccordi con
le Giunte, con gli enti locali e con la società regionale.
Sono evidenziate altresí, le politiche di sviluppo regionale attuate nel corso degli anni, le relazioni
internazionali, in particolar modo nell’area Adriatica e Mediterranea, nonché i rapporti con le istituzioni
europee.
Il ricco corredo iconografico a supporto della narrazione racconta, attraverso le fotografie conservate
nell’ Archivio del Consiglio Regionale della Puglia e gli articoli di periodici locali, le storie dei protagonisti
che hanno dato un volto a mezzo secolo di attività dell’ organo consiliare.
Mario Loizzo
Presidente del Consiglio Regionale della Puglia
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FONTI
NORMATIVE
Costituzione della Repubblica Italiana La Giunta Regionale è l’organo esecutivo delle
Parte II – Ordinamento della Repubblica Regioni.
Titolo V – Le Regioni, le Provincie e i Comuni
Il Presidente della Giunta rappresenta la Regione;
dirige la politica della Giunta e ne è responsabi-
Articolo 114 le; promulga le leggi ed emana i regolamenti re-
gionali; dirige le funzioni amministrative delegate
La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle dallo Stato alla Regione, conformandosi alle istru-
Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni zioni del Governo della Repubblica.
e dallo Stato.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Articolo 123
Regioni sono enti autonomi con propri statuti,
poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia
Costituzione. con la Costituzione, ne determina la forma di
Roma è la capitale della Repubblica. La legge governo e i princìpi fondamentali di organizzazione
dello Stato disciplina il suo ordinamento. e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio
del diritto di iniziativa e del referendum su leggi
Articolo 121 e provvedimenti amministrativi della Regione e
la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti
Sono organi della Regione: il Consiglio regionali.
Regionale, la Giunta e il suo presidente.
Lo statuto è approvato e modificato dal
Il Consiglio Regionale esercita le potestà Consiglio Regionale con legge approvata a
legislative attribuite alla Regione e le altre maggioranza assoluta dei suoi componenti,
funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle con due deliberazioni successive adottate ad
leggi. Può fare proposte di legge alle Camere. intervallo non minore di due mesi. Per tale legge
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FONTI NORMATIVE
non è richiesta l’apposizione del visto da parte Leggi della Repubblica regolano il passaggio
del Commissario del Governo. Il Governo della alle Regioni di funzionari e dipendenti dello
Repubblica può promuovere la questione di Stato, anche delle amministrazioni centrali, che
legittimità costituzionale sugli statuti regionali sia reso necessario dal nuovo ordinamento. Per
dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta la formazione dei loro uffici le Regioni devono,
giorni dalla loro pubblicazione. tranne che in casi di necessità, trarre il proprio
personale da quello dello Stato e degli enti locali.
Lo statuto è sottoposto a referendum popolare
qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione IX
ne faccia richiesta un cinquantesimo degli
elettori della Regione o un quinto dei componenti La Repubblica, entro tre anni dall’entrata in
il Consiglio Regionale. Lo statuto sottoposto vigore della Costituzione, adegua le sue leggi alle
a referendum non è promulgato se non è esigenze delle autonomie locali e alla competenza
approvato dalla maggioranza dei voti validi. In legislativa attribuita alle Regioni.
ogni Regione, lo statuto disciplina il Consiglio delle
autonomie locali, quale organo di consultazione
fra la Regione e gli enti locali. Il 19 dicembre 1948 il Governo De Gasperi presenta
un disegno di legge per l’attuazione dell’ordina-
Disposizioni transitorie e finali mento regionale. Il testo definitivo dopo numerosi
rimaneggiamenti riguardava principalmente la
VIII potestà statutaria, la composizione e il funziona-
mento degli organi regionali, i controlli sulle Re-
Le elezioni dei Consigli regionali e degli organi gioni e di queste sugli atti degli enti locali e diede
elettivi delle amministrazioni provinciali sono origine alla legge n. 62 del 10 febbraio 1953 (c.d.
indette entro un anno dall’entrata in vigore della Legge Scelba), riduttiva delle funzioni regionali.
Costituzione. Venne in gran parte abrogata in coincidenza con
l’approvazione degli Statuti delle regioni ordinarie.
Leggi della Repubblica regolano per ogni ramo
della pubblica amministrazione il passaggio Nel primo Governo Moro del dicembre 1963 il
delle funzioni statali attribuite alle Regioni. Fino a tema regionale ritornò al centro del programma
quando non sia provveduto al riordinamento e politico anche in vista di una estensione del
alla distribuzione delle funzioni amministrative fra metodo della programmazione per superare i
gli enti locali restano alle Provincie ed ai Comuni divari ancora esistenti nel Paese, in particolare
le funzioni che esercitano attualmente e le altre di quello tra Nord e Sud. Aldo Moro, peraltro, nel
cui le Regioni deleghino loro l’esercizio. 1960 aveva presieduto la “Commissione di studi
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FONTI NORMATIVE
maggioranza dei componenti, può attribuire alla confronti del Presidente della Giunta Regionale,
Giunta Regionale l’approvazione dei regolamenti nonché la rimozione, l’impedimento permanente,
delegati; la Giunta Regionale provvede previo la morte o le dimissioni volontarie dello stesso
parere obbligatorio della Commissione consiliare comportano le dimissioni della Giunta e lo
competente ai sensi dell’articolo 44; scioglimento del Consiglio. In ogni caso i medesimi
f) delibera le nomine che gli sono attribuite effetti conseguono alle dimissioni contestuali
espressamente dalla Costituzione, dal presente della maggioranza dei componenti il Consiglio.
Statuto e dalle leggi;
g) propone alle Camere, ai sensi dell’articolo Articolo 23
121 della Costituzione, i progetti di legge che
coinvolgono gli interessi della Regione e richiede 1. Il Consiglio Regionale ha piena autonomia
lo svolgimento dei referendum nazionali previsti organizzativa, funzionale e contabile nell’ambito
dagli articoli 75 e 138 della Costituzione; dello stanziamento del bilancio regionale.
h) esprime i pareri previsti dagli articoli 132 e 133 2. Il Consiglio Regionale si avvale di una specifica
della Costituzione; struttura organizzativa e di proprio personale
i) provvede all’istituzione di nuovi Comuni, appartenente a un proprio ruolo organico
alla modificazione delle loro circoscrizioni e disciplinato dalla legge regionale.
denominazioni a norma dell’articolo 133, secondo 3. Lo stato giuridico e il trattamento economico
comma, della Costituzione; del personale del Consiglio Regionale sono
j) ratifica con legge le intese previste al penultimo disciplinati con deliberazione dell’Ufficio di
comma dell’articolo 117 della Costituzione; Presidenza, secondo i contratti collettivi di lavoro.
k) esercita ogni altra potestà e funzione
conferitagli dalla Costituzione, dal presente Legge Regionale 21 marzo 2007, n. 6
Statuto e dalle leggi. “Norme sull’autonomia organizzativa, funzionale e
contabile del Consiglio Regionale”
3. Il Consiglio Regionale può esprimere la sfiducia
nei confronti del Presidente della Giunta mediante Art. 1
mozione motivata, sottoscritta da almeno un
quinto dei suoi componenti e approvata per 1. Il Consiglio Regionale, nell’esercizio delle sue
appello nominale a maggioranza assoluta dei funzioni e nell’espletamento delle sue attività,
Consiglieri in carica. La mozione non può essere ha piena autonomia organizzativa, funzionale,
messa in discussione prima di tre giorni dalla finanziaria, contabile, patrimoniale e negoziale,
presentazione. che esercita a norma dello Statuto, delle leggi e
dei regolamenti interni.
4. L’approvazione della mozione di sfiducia nei
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VALORI DELLO STATUTO
DELLA REGIONE PUGLIA
Nel dicembre 1970, dopo un intenso dibattito, gli blica e privata per rimuovere gli ostacoli di ordine
articoli 1, 2 e 3 dello Statuto, sono approvati dalla economico e sociale che limitano di fatto la liber-
maggioranza nella formulazione seguente: tà e l’uguaglianza dei cittadini e per realizzare le
condizioni che randano effettivo il diritto al lavoro.
Art. 1
Art. 3
La Puglia è la Regione autonoma nell’unità della
Repubblica italiana nata dalla Resistenza, con La Regione adotta la programmazione economi-
propri poteri e funzioni secondo i principi della ca come metodo fondamentale dell’azione volta
Costituzione. a creare un sistema di rapporti di produzione fon-
dati sul principio della giustizia sociale;
La Regione rappresenta unitariamente gli
interessi della Comunità Pugliese, garantisce nei partecipa, con proprie iniziative, all’attività di
modi e nei limiti stabiliti dalla legge la più ampia programmazione nazionale diretta a superare gli
partecipazione democratica dei cittadini, degli squilibri territoriali, settoriali e sociali esistenti nel
Enti locali e delle formazioni sociali, economiche Paese;
e culturali all’attuazione della politica regionale.
provvede a determinare, con la partecipazione
Art. 2 degli enti locali, dei sindacati e delle formazioni
sociali, economiche e culturali, il programma di
La Regione promuove il progresso civile, econo- sviluppo regionale, rimuovendo gli squilibri interni
mico e sociale nella comunità pugliese, al fine di della regione; fissa tra le direzioni della sua azione
favorire il pieno sviluppo alla persona umana. il costante perseguimento dei collegamenti inter-
regionali necessari alla migliore utilizzazione delle
Concorre, secondo la Costituzione e le leggi dello risorse e all’unitario superamento dei dislivelli so-
Stato, alla disciplina dell’attività economica pub- ciali ed economici del Mezzogiorno.
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La Regione Puglia adotta ufficialmen-
te il suo Statuto, approvato dal Parla-
mento italiano con la legge 22 maggio
1971, n. 349. Il testo dello Statuto viene
ampiamente discusso sin dal dicembre
1970 da una Commissione, presieduta
da Beniamino Finocchiaro (PSI), apposi-
tamente creata dal Consiglio Regionale
per la redazione del cosiddetto Schema
di Statuto.
La “Carta Pugliese”, come viene definita,
incarna i principi fondamentali, le
finalità e l’organizzazione della nuova
realtà politico - amministrativa, anche
in relazione ai rapporti con lo Stato.
Centrale il dibattito sul ruolo della
Regione la cui istituzione non è da
considerarsi solo come un semplice
adempimento costituzionale e mero
decentramento burocratico, ma come
una risposta concreta alle richieste di
sviluppo democratico e sociale della
Puglia.
Il Presidente del Consiglio Regionale Be-
niamino Finocchiaro definisce lo Sche-
ma di Statuto “moderno e avanzato”,
esso infatti si distingue per il carattere
meridionalistico, il riferimento all’emi-
grazione, il principio della partecipazio-
ne democratica e della programmazio-
ne, con particolare impegno nei settori
del lavoro, degli investimenti produttivi
e della sanità.
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VALORI DELLO STATUTO DELLA REGIONE PUGLIA
Inoltre, così come gli statuti di Toscana, Abruzzo e Calabria, la “Carta Pugliese”
contiene un riferimento ai valori della Resistenza, come ribadisce il Presidente
del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, on. Aldo Moro, nel 1975,
durante la celebrazione del trentennale della Resistenza a Bari.
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VALORI DELLO STATUTO DELLA REGIONE PUGLIA
Bari, 21 dicembre 1975. Autorità politiche, civili e militari durante le celebrazioni per il Trentennale della Liberazione.
Si riconoscono, in prima fila da destra: l’avv. Angelo Pastore, il sen. Vito Rosa, il sen. Pietro Mezzapesa, l’ass. Gaetano Baldassarre, il consigliere
regionale Graziano Ciocia, il consigliere regionale Mario Annese; in seconda fila, tra gli altri: Vittore Fiore; Giovanni Palumbo; il consigliere regionale
Enzo Sorice, l’ex-sindaco di Foggia avv. Carlo Forcella, il sindaco di Foggia on. Vittorio Salvatori.
In terza fila, secondo da sinistra: l’ing. Luigi Ferlicchia, l’ass. al comune di Bari Enrico Lonero, il sen. Mauro Pennacchio.
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STEMMA E GONFALONE
Art. 21
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STEMMA E GONFALONE
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STEMMA E GONFALONE
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VERSO LA RIFORMA
DEL TITOLO V
I primi anni di vita della Regione sono particolar- Agli inizi degli anni Novanta riprende il dibattito
mente complessi e caratterizzati dal permanere mai sopito sulla riforma istituzionale per rilancia-
del problema legato alle competenze e alla pro- re il ruolo delle Regioni superando il centralismo
grammazione. statale. Il Consiglio Regionale si impegna, infatti,
“ad adottare decisioni conseguenti in ordine ad
Un importante documento rubricato “scelte stra- un più trasparente, garantistico e corretto assetto
tegiche e politiche settoriali del Piano Regione di delle responsabilità dell’Assemblea, massimo or-
sviluppo” pone le basi per un sviluppo del territo- gano decisionale e di promozione del processo di
rio adottato con deliberazione del Consiglio Re- autoriforma”.
gionale del 28 aprile 1982 n. 255. [Mozione “Riforma istituzionale della Regione”
Prot. n. 156, 12/11/90].
Nonostante la ferrea volontà di rendere concre-
ti i propositi fissati nello Statuto, numerose sono A tal proposito, tra gli altri, si esprime il consiglie-
le difficoltà incontrate nel corso delle legislature, re Vito Angiuli (PCI), il quale mostra come la crisi
tanto che ancora negli anni Ottanta, si sente la del regionalismo rientri all’interno di una più va-
necessità di ribadire l’esigenza di attuare un mo- sta crisi dello Stato italiano e che sia necessario
dello di Regione basato “sul rapporto fortemente realizzare su basi nuove l’unità nazionale, ma
collaborativo tra Stato e Regione, incentrato sulla contemporaneamente di garantire un forte, reale
programmazione, nel cui ambito restassero so- sviluppo del regionalismo, anche attraverso una
stanzialmente affidati allo Stato i compiti di indivi- più precisa riorganizzazione delle strutture regio-
duazione degli obiettivi nazionali primari e unitari, nali, soprattutto della Giunta e del Consiglio. Nel
alla Regione quello di fissare nell’ambito dei primi 2007 viene, così, approvata la legge contenente le
gli obiettivi di rilevanza regionale, agli enti locali i norme relative all’autonomia organizzativa, fun-
cimpiti di attuazione degli interventi”. zionale e contabile del Consiglio Regionale (L.R. 21
[Francesco troccoli, Consigliere regionale, 27 mar- marzo 2007 n. 6).
zo 1985].
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VERSO LA RIFORMADEL TITOLO V
Nel 1993 il Presidente del Consiglio Regionale, che la Repubblica è “costituita” da Comuni, Pro-
dott. Cosimo Convertino (PSI) propone una di- vince, Città metropolitane, Regioni e Stato. Dal
versa regolamentazione dei rapporti tra Stato e punto di vista legislativo, le Regioni conquistano
Regioni e tra queste e gli enti locali: non più un un’effettiva utonomia, tanto che leggi regionali
rapporto di tipo gerarchico ma di rapporti tra e leggi statali vengono parificate, come si evince
autonomie, “ciascuna rappresentativa di una co- dall’incipit dell’articolo 117 della Costituzione “La
munità e ciascuna rappresentativa di funzioni pro- potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle
prie”. Regioni nel rispetto della Costituzione, nonchè dei
vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e
Alla fine degli anni Novanta, infatti, viene appro- dagli obblighi internazionali”.
vata la legge costituzionale n. 1/1999 “Disposizio-
ni concernenti l’elezione diretta del Presidente della I cambiamenti costituzionali della Riforma del Ti-
Giunta Regionale e l’autonomia statutaria delle tolo V danno il via a una seconda ondata di Sta-
Regioni”, che prevede la creazione di un sistema tuti nelle Regioni Italiane che devono adeguare
politico maggioritario omogeneo intorno alla fi- le proprie “carte costituzionali” alle nuove dispo-
gura del Presidente di Giunta, cui viene affidato sizioni. Lo Statuto vigente è stato approvato con
il compito di stabilizzare il potere regionale, an- legge regionale 12 maggio 2004 n. 7 e modifica-
che in virtù del maggiore potere acquisito dalle to con leggi regionali 11 aprile 2012 n. 9, 28 marzo
Regioni. 2013 n. 8 e 20 ottobre 2014 n. 44.
La riforma modifica anche la modalità di appro- Con la Riforma del Titolo V della Costituzione, lo
vazione dello Statuto: il via libera viene dato dal Statuto della Regione Puglia subisce numerose
Consiglio stesso, a maggioranza assoluta dei modifiche e, dopo ripetute sedute del Consiglio,
componenti, con una prima e seconda lettura, il primo articolo – il più dibattuto poiché definsce
fra le quali devono trascorrere almeno due mesi l’identità regionale – viene approvato, con de-
di tempo. liberazione n.155 del 21 ottobre 2003, nel modo
seguente:
Sulla scia di queste modifiche si colloca la Rifor-
ma del Titolo V della Costituzione e, in particola-
re, con la legge Costituzionale 18 ottobre 2001 n. Art. 1
3 Modifiche al Titolo V della parte seconda della
Costituzione, viene riconosciuta la “pari dignità” 1. La Puglia, nell’unità e indivisibilità della Repub-
istituzionale fra Stato, Regioni ed enti locali. blica e nell’ambito dell’Unione europea, è Regio-
ne autonoma fondata sul rispetto della dignità,
Il nuovo articolo 114 della Costituzione stabilisce dei diritti, delle libertà della persona umana e sui
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TITOLO V, PARTE II, DELLA
COSTITUZIONE DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
RAFFRONTO TRA IL TESTO PREVIGENTE
E IL NUOVO TESTO DELL’ARTICOLO 117
(A SEGUITO DELLE MODIFICHE INTRODOTTE DALLE
LEGGI COSTITUZIONALI N. 1 DEL 1999 E N. 3 DEL 2001)
La regione emana per le seguenti materie norme legislative nei limiti dei
principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello stato, sempreché le norme
stesse non siano in contrasto con l’interesse nazionale e con quello di altre
regioni: ordinamento degli uffici e degli enti amministrativi dipendenti dalla
regione; circoscrizioni comunali; polizia locale urbana e rurale; fiere e mer-
cati; beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera; istruzio-
ne artigiana e professionale e assistenza scolastica; musei e biblioteche di
enti locali; urbanistica; turismo ed industria alberghiera; tramvie e linee au-
tomobilistiche di interesse regionale; viabilità, acquedotti e lavori pubblici
di interesse regionale; navigazione e porti lacuali; acque minerali e termali;
cave e torbiere; caccia; pesca nelle acque interne; agricoltura e foreste; ar-
tigianato; altre materie indicate da leggi costituzionali.
Le leggi della repubblica possono demandare alla regione il potere di ema-
nare norme per la loro attuazione.
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TITOLO V, PARTE II DELLA COSTITUZIONE...
ali e ambientali e promozione e organizzazione Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che
di attività culturali; casse di risparmio, casse ru- impedisce la piena parità degli uomini e delle
rali, aziende di credito a carattere regionale; enti donne nella vita sociale, culturale ed economica
di credito fondiario e agrario a carattere regio- e promuovono la parità di accesso tra donne e
nale. uomini alle cariche elettive.
Nelle materie di legislazione concorrente spetta La legge regionale ratifica le intese della regione
alle regioni la potestà legislativa, salvo che per con altre regioni per il migliore esercizio delle
la determinazione dei princìpi fondamentali, ris- proprie funzioni, anche con individuazione di or-
ervata alla legislazione dello Stato. gani comuni.
Spetta alle regioni la potestà legislativa in riferi-
mento ad ogni materia non espressamente ris- Nelle materie di sua competenza la regione può
ervata alla legislazione dello Stato. concludere accordi con stati e intese con enti
territoriali interni ad altro stato, nei casi e con le
Le regioni e le province autonome di Trento e forme disciplinati da leggi dello Stato.
di Bolzano, nelle materie di loro competenza,
partecipano alle decisioni dirette alla formazi-
one degli atti normativi comunitari e provvedo-
no all’attuazione e all’esecuzione degli accordi
internazionali e degli atti dell’Unione europea,
nel rispetto delle norme di procedura stabilite
da legge dello Stato, che disciplina le modalità
di esercizio del potere sostitutivo in caso di ina-
dempienza.
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PRIMI ANNI:
ALLA RICERCA DI UN’IDENTITÀ
Il 7 e l’8 giugno 1970, i cittadini pugliesi sono del prof. Beniamino Finocchiaro a Presidente del
chiamati per la prima volta ad esprimere la loro Consiglio Regionale - con vicepresidente Raffaele
preferenza per l’elezione diretta dei cinquanta Augelli (DC) e Giuseppe Matarrese (PCI) - e
consiglieri regionali. La compagine consiliare è l’elezione dell’avv. Gennaro Trisorio Liuzzi (DC) a
così composta: 22 eletti della DC, 14 del PCI, 5 del Presidente della Giunta Regionale con Michele di
PSI, 4 del MSI, 2 del PSU, 1 del PRI, 1 del PLI, 1 del Giesi (PSU) vicepresidente.
PSIUP.
La Gazzetta del Mezzogiorno, 31 luglio 1970.
Il 13 luglio 1970 si tiene la prima
seduta del Consiglio Regionale
della Puglia, “l’espressione più alta
dell’autogoverno della comunità
regionale” come la definisce
il Giuseppe Abbadessa (DC),
presidente ad interim dell’assise
fino all’elezione, il 20 luglio, di
Beniamino Finocchiaro (PSI).
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PRIMA LEGISLATURA
Con il voto del 7 e 8 giugno 1970 si costituisce la nella persona dell’On. Beniamino Finocchiaro.
Regione Puglia. Una settimana dopo (27 luglio) è eletto il primo
Presidente della Giunta Regionale nella persona
Nella seduta del Consiglio Regionale svoltasi il 20 dell’avv. Gennaro Trisorio-Liuzzi e la Giunta
luglio 1970, nella sede dell’Amministrazione pro- Regionale.
vinciale di Bari, è eletto il Presidente del Consiglio, A fine luglio del 1970 è istituita una commissione
Bari, 20 luglio 1970. Discorso del neoeletto Presidente del Consiglio Regionale della Puglia Beniamino Finocchiaro.
Da sinistra i consiglieri: Antonio Piacquadio, Giuseppe Abbadessa, il Presidente Finocchiaro, Enzo Sorice e Giovanni Schiraldi.
In primo piano la funzionaria Carmela Moretti.
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per la redazione dello Statuto che, approvato nel- personale della Regione Puglia”;
le sedute del 14, 15 e 16 dicembre 1970, emenda-
to, a seguito delle osservazioni formulate dalla I - la L.R. 04/03/1975 n. 24 “Procedure ed organi della
Commissione del Senato, nella seduta del 9 mar- programmazione”.
zo 1971, diventa legge
dello Stato n. 349 del 22 maggio 1971, pubblicata Nella I Legislatura non manca, comunque, una
sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica n. 148, importante legislazione di settore soprattutto in
S.O. del 14 giugno 1971. materia di sanità:
- L.R. 20/01/1975 n. 5 “Erogazione dell’assistenza
Da questo momento prende concretamente ospedaliera assicurata dalla Regione Puglia”,
avvio l’attività legislativa del Consiglio Regionale - L.R. 07/06/1975 n. 49 “Istituzione del servizio
e, sul Bollettino ufficiale della Regione del 15 regionale di pronto soccorso”;
gennaio 1972 n.2, viene pubblica la prima legge
il cui titolo recita: “Istituzione dei tributi propri della in materia di agricoltura:
Regione”. - L.R. 07/02/1974 n. 15 “Istituzione del Fondo di
solidarietà regionale per gli interventi straordinari in
Nell’intera I Legislatura sono approvate 146 leggi agricoltura”,
regionali. - L.R. 08/04/1975 n. 29 “Istituzione dell’albo
professionale degli imprenditori agricoli in ciascuna
I primi anni della Legislatura vedono una intensa provincia della Regione Puglia”;
attività legislativa volta in primo luogo a delineare
la struttura portante del nuovo Ente. in materia di artigianato:
Oltre ad alcune disposizioni inerenti lo status - L.R. 25/01/1974 n. 6 “Provvidenze a favore delle
economico dei Consiglieri regionali, vengono Cooperative artigiane di garanzia”,
in particolare approvate: - L.R. 25/01/1974 n. 7 “Concessione di contributi a
- la L.R. 28/08/1972 n. 7 “Norme per l’esercizio delle fondo perduto alle imprese artigiane della Regione
funzioni amministrative statali trasferiti alle Regioni”; Puglia”;
- la L.R. 01/07/1972 n. 5 “Istituzione del Servizio di
tesoreria della Regione”; in materia di cultura:
- le L.L.R.R. 16/04/1973 n. 9 “Partecipazione popolare - L.R. 07/02/1974 n. 10 “Interventi della Regione per la
all’attività normativa della Regione” diffuzione e la promozione culturale”;
e 20/12/1973 n. 27 “Norme sul referendum abrogativo
e consultivo”; in materia di trasporti:
- la L.R. 25/03/1974 n. 18 “Ordinamento degli uffici - L.R. 26/02/1974 n. 16 “Istituzione dell’Ente regionale
e stato giuridico e trattamento economico del pugliese trasporti”.
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PRIMA LEGISLATURA
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SECONDA LEGISLATURA
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SECONDA LEGISLATURA
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Bari, 30 luglio 1975. I banchi consiliari durante una seduta del Consiglio Regionale della Puglia. In alto, da sinistra: i consiglieri regionali Pasquale
Calvario, Carlo Borgia, Antonio Blandolino, Matteo Fantasia, Giuseppe Colonna, Luigi Tarricone;in basso, da sinistra: i consiglieri regionali Giorgio
Bortone, Giuseppe Colasanto, Enzo Sorice.
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SECONDA LEGISLATURA
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Taranto, 05 ottobre 1976. Il Presidente Luigi Tarricone con una delegazione del Consiglio Regionale della Puglia in visita allo stabilimento siderurgico
Italsider di Taranto.Da sinistra si riconoscono: il segretario dell’Ufficio di Presidenza Rocco Galatone, l’assessore regionale all’ agricoltura Angelo
Monfredi, il vicepresidente del Consiglio Raffaele Augelli, i consiglieri regionali Giovanni Dilonardo e Salvatore Fitto, il Presidente Luigi Tarricone e il
consigliere regionale Antonio Blandolino.
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TERZA LEGISLATURA
L’ 8 e il 9 giugno 1980 si svolgono le elezioni ministrazione del patrimonio delle Unità sanitarie
regionali relative alla III Legislatura. locali” e 16/01/1981 n. 9 “Norme transitorie per il pri-
mo funzionamento delle unità sanitarie locali” così
Il 30 luglio 1980 si insedia il Consiglio Regionale, come quella in materia di Welfare con le LL.RR.
viene costituito l’Ufficio di Presidenza provvisorio e 31/08/1981 n. 49 “Interventi promozionali per la rea-
si procede alla convalida degli eletti. Nella stessa lizzazione ed il potenziamento dei servizi di assistenza
seduta si procede alla elezione del Presidente del sociale a favore delle persone anziane” e 26/03/1985
Consiglio ma nessuno dei candidati raggiunge la n. 9 “Interventi per agevolare il lavoro dei giovani e
necessaria maggioranza assoluta dei votanti. delle categorie svantaggiate”.
Nella successiva seduta dell’8 agosto 1980 è eletto Sono degne di nota la L.R. 03/02/1982 n. 8 “Inter-
Presidente del Consiglio il Prof. Luigi Tarricone. venti per favorire la conoscenza e la commercializza-
zione dei vini pugliesi” e la L.R. 19/12/1983 n. 24 “Tu-
Nella seduta del 19 settembre 1980 è eletto tela ed uso delle risorse idriche e risanamento delle
Presidente della Giunta Regionale il dott. Nicola acque in Puglia”.
Quarta, riconfermato nella seduta del 10 agosto
1982. Nella seduta del 23 settembre 1983 l’avv. La III Legislatura si caratterizza anche per
Gennaro Trisorio Liuzzi è eletto Presidente della l’istituzione della Finpuglia ad opera della
Giunta Regionale. L.R. 22/12/198 n. 25 “Costituzione dell’Istituto
finanziario regionale pugliese - Finpuglia S.p.A.
Nella III Legislatura sono approvate 244 leggi - per la promozione, sviluppo e assitenza socio -
regionali. economica” e per l’approvazione da parte del
Consiglio (DCR n.255 del 28 aprile 1982 e DCR
Durante la Legislatura continua l’attività legisla- n. 264 del 21 settembre 1982) del primo Piano di
tiva in materia di organizzazione sanitaria con le Sviluppo regionale previsto della L.R. 44/1979.
LL.RR. 16/01/1981 n. 8 “Norme di contabilità e di am- Con tale documento si avvia un processo di
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QUARTA LEGISLATURA
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QUINTA LEGISLATURA
Il 6 e 7 maggio 1990 si svolgono le elezioni regionali attenzione che si riscontra nell’approvazione delle
relative alla V Legislatura. seguenti leggi regionali:
- L.R. 05/11/1991 n. 9 “Normativa concernente le
Nella seduta del 28 giugno 1990 è eletto Presidente nefropatie croniche”.
del Consiglio il dott. Mario Annese. - L.R. 18/12/1991 n. 14 “Normativa in materia di medi-
Nella seduta del 16 dicembre 1992 è eletto cina trasfusionale”.
Presidente del Consiglio il dott. Cosimo Convertino. - L.R. 28/12/1994 n. 36 Norme e principi per il riordino
del Servizio sanitario regionale in attuazione
Nella seduta dell’8 ottobre 1990 è eletto Presidente del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502
della Giunta Regionale il dott. Michele Bellomo. “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a
Nella seduta del 23 ottobre 1992 il dott. Cosimo norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992 n.
Convertino è eletto Presidente della Giunta 421”, così come modificato dal decreto legislativo
Regionale. Nella seduta del 4 dicembre 1992 il 7 dicembre 1993 n. 517.
dott. Giovanni Copertino è eletto Presidente della - L.R. 05/04/1995 n. 15 “Istituzione della Consulta
Giunta e riconfermato nella seduta del 12 marzo regionale per l’assistenza agli anziani”.
1993. - L.R. 19/04/1995 n. 22 “Norme di tutela dei diritti del
Nella seduta del 3 settembre 1993 il dott. Vito malato”.
Savino è eletto Presidente della Giunta.
Nella seduta del 1°marzo 1994 il dott. Giuseppe Vanno evidenziate anche le leggi regionali:
Martellotta è eletto Presidente della Giunta. - L.R. 02/08/1993 n. 11 “Cooperazione della Regione
Puglia con i Paesi in via di sviluppo” in materia di co-
Nella V Legislatura sono approvate 139 leggi operazione internazionale;
regionali. - L.R. 13/08/1993 n. 17 “Organizzazione dei servizi di
smaltimento dei rifiuti urbani” in materia di am-
La V Legislatura è caratterizzata da una elevata biente.
attenzione ai temi della Sanità e del Welfare
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SESTA LEGISLATURA
Il 23 aprile 1995 si svolgono le elezioni regionali Nella seduta del 27 giugno 1995 è eletto Presidente
relative alla VI Legislatura. della Giunta il prof. Salvatore Distaso
riconfermato nella seduta del 29 settembre 1997 e
Nella seduta del 20 giugno 1995 è eletto Presidente poi nella seduta del 17 luglio 1998.
del Consiglio il dott. Rosario Rinaldi. Nella VI Legislatura sono approvate 136 leggi
Nella seduta del 25 luglio 1995 è eletto Presidente regionali.
del Consiglio il dott. Giovanni Copertino.
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1970-2020 50 ANNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
Anche nell’attività legislativa della VI Legislatura con la quale viene effettuato un primo intervento
si riscontra un’attenzione alle materie del Welfare: di manutenzion del corpus juris regionale e la L.R.
-L.R. 21/11/1996 n. 25 “Rimborso delle spese sostenute 23/12/1996 n. 28 “Realizzazione di cartografia di base
per interventi di trapianto”. e tematica attraverso un sistema di informazione
-L.R. 27/12/1996 n. 30 “Interventi in materia di lavori territoriale”.
socialmente utili e per favorire l’occupazione”.
Nella VI Legislatura si assiste alla nascita di due
In materia di ambiente si segnala l’approvazione importanti organismi di supporto alle attività
della L.R. 24/07/1997 n. 19 “Norme per l’istituzione e della Regione. Si tratta della L.R. 22/01/1999 n. 6
la gestione delle aree naturali protette nella Regione “Sistema regionale della prevenzione. Istituzione
Puglia”. dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale
(A.R.P.A)” e della L.R. 28/02/2000 n. 3 “Istituzione,
Per la loro portata innovativa si segnalano la organizzazione e funzionamento del Comitato
L.R. 13/08/1998 n. 28 “Semplificazione del sistema regionale per comunicazioni (CO.RE.COM)”.
normativo. Abrogazione di disposizioni legislative”
L’Ufficio di Presidenza della VI Legislatura del Consiglio Regionale incontra una delegazione di imprenditori spagnoli del settore della scuola in visita
in Puglia.
Da destra: il Presidente del Consiglio Regionale Giovanni Copertino. Da sinistra: il vicepresidente del Consiglio Regionale Gaetano Carrozzo, la
consigliera segretaria Annamaria Carbonelli e l’assessore alla formazione professionale Giuseppe Di Donna.
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SETTIMA LEGISLATURA
Il 16 aprile 2000 si svolgono le elezioni regionali In materia di Welfare sono state approvate la L.R.
relative alla VII Legislatura che vedono, in 02/04/2004 n. 5 “Legge - quadro per la famiglia”
attuazione della legge costituzionale 1/1999, per la e la L.R. 30/09/2004 n. 15 “Riforma delle Istituzioni
prima volta, l’elezione diretta del Presidente della pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) e
Giunta Regionale. disciplina delle aziende pubbliche dei servizi alle
Il dott. Raffaele Fitto è eletto Presidente della persone”.
Giunta.
Con la L.R. 10/08/2001 n. 22 è adottata la bandiera
Nella seduta del 13 giugno 2000 è eletto Presidente della Regione Puglia.
del Consiglio il dott. Mario De Cristofaro.
Con la L.R. 12/05/2004 n. 7 viene approvato il
Nella VII Legislatura sono approvate 144 leggi nuovo Statuto della Regione Puglia che recepisce
regionali. il nuovo quadro costituzionale formatosi con la
riforma costituzionale del 2001.
L’attività legislativa della VII Legislatura si
caratterizza per l’approvazione di numerose leggi Con la L.R. 28/01/2005 n. 2 “Norme per l’elezione
in materia di ambiente: del Consiglio Regionale e del Presidente della Giunta
- L.R. 12/04/2001 n. 11 “Norme sulla valutazione Regionale” vengono dettate le prime disposizioni
dell’impatto ambientale”. regionali in materia di elezione.
- L.R. 12/02/2002 n. 3 “Norme di indirizzo per il
contenimento e la riduzione dell’inquinamento Di notevole interesse è poi l’approvazione della
acustico”. L.R. 13/12/2005 n. 24 “Principi, indirizzi e disposizioni
- L.R. 23/11/2005 n. 15 “Misure urgenti per il per la formazione del Documento regionale di
contenimento dell’inquinamento luminoso e per il assetto generale (DRAG)”.
risparmio energetico”.
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19 giugno 2000
Seduta di insediamento VII Legislatura.
In alto, da sinistra: Aldo Aloisi (vicepresidente del Consiglio Regionale), il neo eletto Presidente del Consiglio Mario De Cristofaro, il segretario Generale
Renato Guaccero, Carmine Dipietrangelo (vicepresidente del Consiglio). In seconda fila, in piedi: Raffaele Fitto (Presidente della Regione), gli assessori
Rocco Palese, Piero Franzoso ed Enrico Santaniello. In prima fila: l’assessore Felice Amodio
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OTTAVA LEGISLATURA
Nella seduta del 7 giugno 2005 è eletto Presidente Innovativa, sempre in materia ambiente, è
del Consiglio il prof. Pietro Pepe. l’approvazione della L.R. 01/08/2006 n. 23
“Norme regionali per la promozione degli acquisiti
Nella VIII Legislatura sono approvate 183 leggi pubblici ecologici e per l’introduzione degli aspetti
regionali. ambientali nelle procedure di acquisto di beni e
servizi delle amministrazioni pubbliche”.
L’attività legislativa della VIII Legislatura
è orientata ai temi di Welfare variamente Con la L.R. 23/06/2006 n. 17 è adottata una
coniugati. completa disciplina della tutela e dell’uso della
Sono, infatti, approvate numerose leggi in costa.
materia. Tra le più significative si ricordano:
- L.R. 03/04/2006 n. 7 “Iniziative di promozione e Sul fronte dell’organizzazione della Regione
solidarietà per contrastare la criminalità comune e particolare importanza riveste l’approvazione
organizzata: strumenti antiusura e antiracket”. della L.R. 21/03/2007 n. 6 “Norme sull’autonomia
- L.R. 15/05/2006 n. 12 “Norme per l’attuazione delle organizzativa, funzionale e contabile del Consiglio
politiche in favore dei consumatori e degli utenti”. Regionale”.
- L.R. 10/07/2006 n. 19 “Disciplina del sistema
integrato dei servizi sociali per la dignità e il Degna di menzione risulta, poi, la L.R. 26/10/2006
benessere delle donne e degli uomini in Puglia”. n. 28 “Disciplina in materia di contrasto al lavoro
- L.R. 21/03/2007 n. 7 “Norme per le politiche di non regolare”.
genere e i servizi di conciliazione vita - lavoro in
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13 Luglio 2009
Il Presidente della Regione Nicola Vendola (detto Nichi) in carica nella VIII Legislatura e riconfermato anche nel successivo quinquennio, presenta al
Consiglio Regionale la sua nuova giunta.Alla sua sinistra: l’assessore Loredana Capone; alla destra: Onofrio Introna.
In basso: gli assessori Gianfranco Viesti, Magda Terrevoli, Guglielmo Minervini e Fabiano Amati.In alto: il Presidente del Consiglio Pietro Pepe, alla sua
destra il consigliere segretario Tommaso Attanasio, alla sinistra il vicepresidente Luciano Mineo, il segretario generale Silvana Vernola e il consigliere
Donato Pellegrino.
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NONA LEGISLATURA
Il 28 e 29 marzo 2010 si svolgono le elezioni regionali Con la L.R. 20/06/2011 n. 11 è costituita l’Azienda
relative alla IX Legislatura che vedono l’elezione pubblica regionale Acquedotto Pugliese (AQP).
diretta a Presidente della Giunta Regionale del
dott. Nicola Vendola. Un importante impulso ad una legislazione di
qualità viene dato con la L.R. 02/11/2011 n. 29
Nella seduta del 27 maggio 2010 è eletto Presidente “Semplificazione e qualità della normazione”.
del Consiglio il dott. Onofrio Introna.
Nella IX Legislatura sono approvate 222 leggi Si segnala la L.R. 30/11/2012 n. 34 “Riduzione dei
regionali. costi della politica” con la quale la Regione si è
adeguata alle misure previste dallo Stato con il
Nell’attività legislativa vanno evidenziate, in mate- DLGS 174/2012.
ria di ambiente le LL.RR. 28/02/2011 n. 3 “Misure ur-
genti per il contenimento dei livelli di benzo(a)pirene”; Con la L.R. 16/04/2015 b, 24 “Codice del commercio”
24/09/2012 n. 25 “Regolazione dell’uso dell’energia vengono unificate in un unico testo tutte le
da fonti rinnovabili” e 14/12/2012 n. 44 “Disciplina disposizioni regionali in materia.
regionale in materia di valutazione ambientale
strategica”.
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DECIMA LEGISLATURA
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DECIMA LEGISLATURA
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22 luglio 2015
Seduta di insediamento X Legislatura. Il Presidente della Regione Michele Emiliano
illustra il programma di governo.Alla sua destra gli assessori Annamaria Curcuruto e
Sebastiano Leo; alla sinistra Loredana Capone e Raffaele Piemontese. Nella fila in basso:
Giovanni Giannini (di spalle), Totò Negro e Gianni Liviano. Nella fila in alto da sinistra
verso destra: il vicepresidente del Consiglio Giandiego Gatta, il presidente del Consiglio
Mario Loizzo, il segretario generale Angela Vincenti ed il vicepresidente Giuseppe Longo.
REGIONE PUGLIA
E UNIONE EUROPEA
Il processo di regionalizzazione avviato negli anni Un momento di svolta si ha nel 1974 quando il
Settanta è parallelo all’integrazione nello spazio Consiglio Regionale delibera su proposta della
comunitario europeo, che vede una ridefinizione Giunta, l’adesione della Puglia alla Sezione italia-
dei rapporti fra Stato e Regione, nell’ottica di una na del Consiglio dei Comuni d’Europa (AICRE) e
maggiore partecipazione degli enti regionali al Centro Studie Informazioni sulle Comunità Eu-
alle politiche comunitarie, cercando autonomia ropee di Bari (CESICE).
rispetto all’autorità statale.
Nello stesso anno c’è uno scambio di visite tra
Questo processo avviene nel quadro di una la Commissione europea e la Regione Puglia,
peculiare rappresentazione dello sviluppo della prima a Bari poi a Bruxelles, in cui vengono
Regione, la cui funzione è quella di “ponte” avanzate proposte per i futuri interventi finanziari
tra Mercato Comune Europeo e bacino del della Cee, come l’istituzione a Bari di un ufficio
Mediterraneo, con la possibilità di collocare il di rappresentanza della Commissione europea,
problema del Mezzogiorno nella dimensione l’avvio di un progetto comunitario per la
europea. costituzione di un’area della ricerca scientifica in
Puglia.
Nel 1973, la Regione Puglia, rappresentata da una
delegazione mista, composta da componenti del Con l’istituzione nel 1975 del Fondo Europeo di
Consiglio e della Giunta, si riunisce con altre 22 Sviluppo Regionale (FESR), parallelamente al
regioni nella Conferenza delle regioni periferiche declino della Cassa per il Mezzogiorno, la Regione
e marittime europee (CRPM) che, sulla base di si impegna a promuovere interventi nelle aree
caratteristiche geografiche simili, rivendicano interne e meno sviluppate del territorio pugliese,
un modello di sviluppo europeo policentrico collocate prevalentemente nell’Alta Murgia, nel
capace di ridurre le concentrazioni economiche e Subappennino dauno e nelle Serre salentine.
promuovere gli sviluppi regionali.
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Nel 1977, l’AICCE predispone un corso di formazione delle esigenze del mercato”. [Giuseppe Sasso,
presso la Commissione europea, volto alla Consigliere regionale, 3 marzo 1977].
preparazione di specifiche competenze
nell’utilizzo di fondi strutturali, a cui la Regione Nel corso delle legislature è costante il tentativo da
Puglia invia funzionari delle strutture assessorili parte del Consiglio Regionale di ritagliarsi degli
direttamente responsabili per il FEOGA (Fondo spazi d’intervento nelle questioni comunitarie in
Europeo di Sviluppo Regionale). equilibrio con la Giunta, al fine di ricondurre a
In quegli anni il settore primario è destinatario unità le diverse iniziative della Regione.
degli investimenti provenienti da tali fondi; alla Gli anni Ottanta sono caratterizzati dalla
Regione è affidato il compito di “adeguare le attenzione ad una programmazione efficace
infrastrutture e le strutture agricole al fine di ottenere della spesa dei fondi strutturali.
aziende efficienti e competitive che tenessero conto
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REGIONE PUGLIA E UNIONE EUROPEA
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REGIONE PUGLIA E UNIONE EUROPEA
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REGIONE PUGLIA E UNIONE EUROPEA
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POLITICHE DI
SVILUPPO REGIONALE
Sin dagli anni Settanta, all’interno dell’aula consi- Formazione professionale
liare sono ampiamente dibattute le politiche da
attuare per intervenire in maniera concreta sul- Nell’ambito delle professioni vengono individuati
lo sviluppo territoriale della Regione. Le materie tre obiettivi imprescindibili: garantire la formazione
di maggiore interesse nei dibattiti e nelle norme a un’utenza vasta e differenziata, fornire ai corsisti
prodotte riguardano la sanità, l’agricoltura, il turi- assistenza e dunque facilitare la frequenza dei
smo, l’artigianato, i trasporti e la formazione pro- corsi e costituire un servizio che vigili sull’efficienza
fessionale. degli stessi e dei centri erogatori. La formazione è
orientata a una crescita qualitativa e alla
Artigianato specializzazione in settori preferenziali come
l’alta tecnologia, inquadrata in un piano di
Le proposte avanzate nel corso delle legislature sviluppo regionale più completo e organico, in
prestano particolare attenzione alle questioni collaborazione con università, istituti di ricerca,
sociali legate al mondo del lavoro, all’occupazione, scuole, enti locali e associazioni imprenditoriali.
all’innovazione e alla crescita professionale. L’intensa attività consiliare sul tema è testimoniata
Infatti, numerose iniziative sono rivolte al finanzia- dalla ricorrenza di modifiche e integrazioni alle
mento diretto e indiretto di nuove attività artigia- leggi approvate nelle prime legislature (L.R. 17
nali per promuoverne lo sviluppo, facilitando l’ac- ottobre 1978, n. 54, Formazione Professionale; L.R.
cesso al credito (L.R. 17 luglio 1981, n. 39, Indennità, 17 giugno 1983, n. 9, Normativa per l’utilizzazione del
rimborso, spese e trattamento economico di personale della formazione professionale).
missione ai componenti il Comitato tecnico regionale
della Cassa per il credito alle imprese artigiane) e
fornendo gli strumenti per l’avviamento di
cooperative e società (L.R. 20 aprile 1985, n. 21,
Incentivazione dell’associazionismo economico
tra le imprese artigiane della Regione), nonché
competenze e assistenza tecnica.
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POLITICHE DI SVILUPPO REGIONALE
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Sanità
Trasporti
Un momento importante per lo sviluppo della dotarsi di “una base di programmazione capace
viabilità e della mobilità territoriale si ha nel di realizzare un equilibrio tra mondo agricolo e
1977 con l’avvio delle attività dell’Ente Regionale altri settori dell’economia pugliese”. Per ottenere
Pugliese Trasporti (ERPT), istituito con L.R. 26 questo sarebbe stato necessario “completare
febbraio 1974, n. 16, che ha il compito di controllare ed estendere le infrastrutture di base, intensificare
e gestire tutti i trasporti della regione, dalle ferrovie l’azione di ammodernamento delle strutture
a quelli su strada, con l’obiettivo di coordinare aziendali, elevare il livello culturale e professionale
e integrare diversi servizi e mezzi di trasporto in degli addetti all’agricoltura, realizzare un organico
collaborazione con soggetti pubblici e privati. processo di sviluppo […] e promuovere un più
Anche in questo settore, negli anni Ottanta, efficace coordinamento tra le attività di ricerca,
Consiglio e Giunta Regionale sentono l’esigenza sperimentazione e assistenza, nonché una capillare
di dotarsi di un coerente piano regolatore, come diffusione del processo tecnico nelle campagne”.
strumento per realizzare un “sistema equilibrato di Viene, pertanto, istituito l’Ente Regionale di
sviluppo socio-economico e di assetto territoriale […] Sviluppo Agricolo Pugliese (ERSAP) nel 1977 (L.R.
per soddisfare l’esigenza di mobilità delle persone e 28 ottobre 1977, n. 32), con metà del personale
di trasporto delle merci con servizi che rispondevano del Consiglio di Amministrazione nominato dal
a criteri di essenzialità, produttività ed economia di Consiglio Regionale.
gestione” La creazione dell’Ente è legata a un quadro
[Antonio Ventura, Consigliere regionale, 23 aprile normativo capace di agevolare l’accesso al
1980]. credito per le aziende agricole, che favorisce la
cooperazione giovanile e il recupero delle terre
L’elaborazione del piano regionale inizia nel 1988 e incolte. Nel 1984 si decide di aprire l’Ente a una
viene approvata nel 1990. Ma già si concretizzano collaborazione con il mondo imprenditoriale
le esigenze del nuovo millennio e la necessità finalizzata a una maggiore valorizzazione del
di seguire le direttive ministeriale che vengono settore agro-industriale e al potenziamento della
emanate in materia nei primi anni Duemila. meccanizzazione in agricoltura.
Nel 1996 le funzioni dell’Ente sono trasferite
direttamente alla Regione e affidate a
Agricoltura un’apposita struttura organizzativa che assume
nel 1999 la denominazione di “Settore della
Il Presidente della Regione Nicola Rotolo già Riforma fondiaria”
nel 1975 ritiene fondamentale, per la Regione, (L.R. 20 gennaio 1999, n. 5)
La Gazzetta del Mezzogiorno, 14 gennaio 1985.
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POLITICHE DI SVILUPPO REGIONALE
Turismo
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POLITICHE INTERNAZIONALI
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POLITICHE INTERNAZIONALI
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RAPPORTI CON
L’AREA BALCANICA
Il Consiglio della Regione Puglia sviluppa legami settori dell’economia come la cooperazione in-
privilegiati con alcune aree strategiche come il dustriale.
Montenegro. È questo un modo per riaffermare
l’aspirazione della Puglia a trasformarsi nel ponte Durante la partecipazione alla Seconda Confe-
tra l’Occidente e l’area balcanica e danubiana: renza Mediterranea, tenutasi nell’ottobre del 1976
la Fiera del Levante e gli Enti camerali si fanno in Croazia, ad Abbazia, la delegazione pugliese
portavoce di questa istanza. guidata dal Presidente del Consiglio Regiona-
Anche a seguito dell’autonomizzazione delle le della Puglia Luigi Tarricone ha l’occasione di
Repubbliche jugoslave i livelli di scambio con porre ulteriori premesse per l’approfondimento
il Montenegro conoscono un trend positivo. dei rapporti tra la Regione Puglia e le repubbli-
Il Montenegro, infatti, individua nella Puglia, che jugoslave, in particolare la Repubblica del
più precisamente nel porto di Bari, una delle Montenegro.
soluzioni possibili per uscire dalla marginalità
economica e dall’isolamento geografico. Il Presidente Tarricone nel suo viaggio nelle re-
pubbliche jugoslave di Bosnia Erzegovina, Mon-
Nel maggio 1973 una delegazione dell’Assem- tenegro e Croazia, rimarca la necessità di miglio-
blea della Repubblica Socialista del Montene- rare aspetti quali la presenza consolare italiana
gro è in visita a Bari e, nell’incontro con Gennaro oltre Adriatico, il sistema delle telecomunicazioni
Trisorio Liuzzi, allora presidente della Giunta, é e i trasporti.
evidenziata la comune disponibilità ad appro-
fondire i legami tra i due territori, approfittando L’anno successivo, in un incontro a Bari con la
della linea ferroviaria Belgrado-Bari. In questo delegazione montenegrina guidata dall’am-
modo è possibile ridurre distanze e costi me- basciatore jugoslavo Borisav Jovic, è firmato un
diante il collegamento diretto tra la Puglia e i protocollo che prevede anche lo sviluppo della
Balcani, senza passare da Trieste e garantendo collaborazione in ambiti quali il turismo, lo sport,
centralità al porto di Bari. Ciò favorisce non sol- l’arte, l’istruzione e l’informazione.
tanto il commercio e il turismo, ma anche altri
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RAPPORTI CON L’AREA BALCANICA
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ISTITUZIONI IN
VISITA IN PUGLIA
Le attività del Consiglio Regionale per la promozione e lo sviluppo della
Regione Puglia, nel corso degli anni, hanno dovuto far fronte a nuovi problemi
e nuove esigenze.
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Maglie, 1 marzo 1980
Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini rende omaggio alla memoria di Aldo Moro davanti alla lapide commemorativa a Maglie.
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L’ulivo, uno dei simboli della Puglia, all’ingresso della sede del Consiglio Regionale in Via Gentile 52.
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SEDI
124
1970-2020 50 ANNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
125
126
1970-2020 50 ANNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
07-08 LUGLIO
07-08 luglio 19701970
ELEZIONI Elettori
Schede
bianche
2.195.877
51.523
Votanti
91.503
88,71 % Elettor
Schede
DC 766.254 41,28 22
127
ELEZIONI REGIONALI PUGLIA
ELEZIONI REGIONALI PUGLIA
15-16 GIUGNO
15-16 giugno 19751975 08
1.947.934 88,71 % Elettori 2.488.231 Votanti 2.224.574 89,40 %
91.503 Schede bianche 56.963 Schede non valide (bianche incl.) 98.794 Elettori 2
28 22 Liste/Gruppi
DC 834.234 39,24 21
DC
33 14
PCI 607.004 28,55 15
PCI
64 5
02 1 PSDI
PSDI 99.949 4,70 2
42 1
PRI
PRI 48.860 2,30 1
34 1
PLI
PLI 35.708 1,68 1
97 0
PDUP
128
PUGLIA
1970-2020 50 ANNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
5 08-09
08-09GIUGNO 1980
giugno 1980
2.224.574 89,40 %
incl.) 98.794 Elettori 2.717.794 Votanti 2.346.725 86,35 %
DC 924.502 42,10 22
28,55 15
PCI 540.058 24,59 13
11,88 5
PSI 291.609 13,28 6
0,78 0
LISTA RAD.
1.868 0,09
PUGLIESE
0,10 0
LEGA COM.RIV. 529 0,02
50 TOTALI 2.196.209 50
129
anni d el
Consi gl iREGIONALI
ELEZIONI o Regi onal e
PUGLIA
d el l a Pugl i a
12-13 MAGGIO 1985 06
12-13 maggio 1985
Elettori 2.934.241 Votanti 2.549.837 86,90 % Elettori
DC 912.923 38,39 20
DC
PSDI
PRI 77.019 3,24 1
PRI
PLI 41.627 1,75 1
LISTA
LISTA VERDE 25.151 1,06 0
PLI
DEM.PROL 19.011 0,80 0
VERDI
L.VEN.-ALL.I.P. 6.527 0,27 0
UV-PD-UPAP- DEM.P
5.304 0,22 0
ECOL.
TOTALI 2.378.113 50
TOTALI
130
1970-2020 50 ANNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
38,39 20
DC 978.734 40,70 22
24,42 13
PSI 474.404 19,73 10
15,04 8
PCI 449.969 18,71 10
10,28 5
MSI-DN 149.707 6,23 3
4,41 2
0,05 0
LEGA LOMBARDA 6.072 0,25
50
TOTALI 2.404.872 50
131
ELEZIONI REGIONALI PUGLIA
23 APRILE 1995
23 aPRILE 1995 Elettori
Schede
3.330.808
181.442
Votanti
370.551
75,72 %
bianche
Candidati / Liste
Liste circoscrizionali Voti % Seggi
regionali
DISTASO
SALVATORE Eletto
1.071.186 49,79 12
FI-PP-CCD- pres.
AN-A.CLUB
ALLEANZA
398.597 20,41 12
NAZIONALE
TOTALE
927.959 47,52 26
COALIZIONE
FERRARA
MIRENZI
LUIGI 986.782 45,86
PUGLIA
DEM.POP.
RIFONDAZIONE
158.446 8,11 4
COMUNISTA
FEDERAZIONE DEI
51.607 2,64 1
VERDI
LABUR-SOCIALDEM-
42.494 2,18 1
PRI
LEGA ITALIA
6.841 0,35
FEDERALE
TOTALE
132 956.619 48,99 25
COALIZIONE
FEDERAZIONE DEI
51.607 2,64 1
VERDI
LEGA ITALIA
6.841 0,35
FEDERALE
Candidati / Liste
Liste circoscrizionali Voti % Seggi
regionali
DISTASO
CIUFFOLETTI
SALVATORE
ANSELMO Eletto
1.071.186
46.896 49,79
2,18 12
FI-PP-CCD-
L.AZ.MERID- pres.
AN-A.CLUB
M.NAZ.POP
L.AZ.MERID-
FORZA IT.-POLO POP. 404.417 20,71 11
28.613 1,47
M.NAZ.POP
ALLEANZA
398.597 20,41 12
NAZIONALE
MOV.SOC.TRICOLORE 10.879 0,56
CENTRO
TOTALE CRIST.DEM. 109.888 5,63 3
39.492 2,02
COALIZIONE
CANDIDATI | LISTE
PDS 432.171 22,13 12
TOTALE 2.151.584 12
REGIONALI
LISTE
RIFONDAZIONE 1.952.860
158.446 8,11 51
4
CIRCOSCRIZIONALI
COMUNISTA
FEDERAZIONE DEI
51.607 2,64 1
VERDI
LABUR-SOCIALDEM-
42.494 2,18 1
PRI
LEGA ITALIA
6.841 0,35
FEDERALE
TOTALE
956.619 48,99 25 133
COALIZIONE
ELEZIONI REGIONALI PUGLIA
16 APRILE 2000
80.131
Votanti
210.369
70,22 %
bianche
FITTO
RAFFAELE Eletto
1.194.370 53,97 12
PER LA pres.
PUGLIA
ALLEANZA
315.762 15,46 8
NAZIONALE
SOCIALISTA-
23.055 1,13
SOCIALDEM
TOTALE
1.109.270 54,30 26
COALIZIONE
SINISI
GIANNICOLA Eletto
961.642 43,45 1
PUGLIA CHE cons.
VOGLIAMO
DEMOCRATICI
319.631 15,65 8
SINISTRA
SOCIALISTA-
23.301
23.055
1,14
1,13
03-04
SOCIALDEM 1970-2020 50 ANNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
ALLEANZA
PPI (POP) 126.903 6,21 3
315.762 15,46 8
NAZIONALE
CDU
SDI 41.448
92.194 2,03
4,51 12
RIFONDAZIONE
72.689 3,56 1
COMUNISTA
DEM.CRIST.
U.D.EUR
23.461
56.724
1,15
2,78 1
FEDERAZIONE DEI
36.637 1,79 1
VERDI
I LIBERAL SGARBI 23.301 1,14
TOTALE
CANDIDATI | LISTE RAFFAELE
TOTALE 2.213.131 13
REGIONALI FITTO
I DEMOCRATICI 124.160 6,08 3
LISTE
2.042.769 47
CIRCOSCRIZIONALI
SDI 92.194 4,51 2
RIFONDAZIONE
72.689 3,56 1
COMUNISTA
U.D.EUR 56.724 2,78 1
135
FEDERAZIONE DEI
36.637 1,79 1
VERDI
2000 ELEZIONI REGIONALI PUGLIA 03-04 APRILE 2005
2.423.500 70,22 %
03-04 aPRILE 2005 Elettori 3.518.164 Votanti 2.480.064 70,49%
Schede non
210.369 valide
Schede bianche 62.604 141.673
(bianche
Voti % Seggi incl.)
315.762 15,46 8
DL.
8
LA MARGHERITA 208.806 9,74
86.734 4,25 2
RIFONDAZIONE 109.146 5,09 4
COMUNISTA
41.448 2,03 1
UNITA'SOCIALISTI 86.096 4,01 3
SDI
SOCIALISTI AUT.
6.689 0,33 SOCIALDEM. 47.511 2,22 2
PSDI-REP.EUR
4.673 0,23
L'ITALIA 38.120 1,78 1
1.109.270 54,30 26 DEI VALORI
Elett
RAFFAELE o 1.151.405 49,24
FITTO cons.
124.160 6,08 3
LA PUGLIA PRIMA
36.637 1,79 1 196.281 9,15 5
ROCCO
L'ITALIA 38.120 1,78 1
8.397 0,39
DEMOCRATICI
CRISTIANI UNITI
Elettori 3.518.164 Votanti 2.480.064 70,49%
3.959 0,18
Schede non
PENSIONATI valide Elettori 3.553.5
Schede bianche 62.604 141.673
(bianche Schede
44.3
incl.) bianche
TOTALE
Candidati / Liste Liste 1.065.752 49,69 41
Seg Candidati / Liste
COALIZIONE Voti %
regionali circoscrizionali gi regionali
Elett
Elett VENDOLA
RAFFAELE
NICOLAVENDOLA o
o 1.151.405
1.165.536 49,24
49,84 NICOLA Elett
FITTONICHI
DETTO cons.
pres. detto pres
Nichi
DEMOCRATICI 356.639 16,63
FORZA ITALIA 381.663 17,80 10
14
SINISTRA
ALLEANZA
DL.
NAZIONALE 259.563 12,10 8
7
LA MARGHERITA
M.S.I. 208.806 9,74
LA PUGLIA PRIMA
RIFONDAZIONE 109.146 9,15
5,09 4
196.281 5
DI TUTTO
COMUNISTA
LA PRIMAVERA
MOV.IDEA SOC. 55.335 2,58 3
PUGLIESE
RAUTI
10.099 0,47
COMUNISTI
TOTALE 48.141 2,24 2
ITALIANI 1.062.753 49,55 27
COALIZIONE
SOCIALISTI AUT.
F.G.GALASSI SOCIALDEM. 47.511 2,22
10.973 0,47 2
PSDI-REP.EUR PALESE Elett
ALTERNATIVA ROCCO cons
SOCIALE
L'ITALIA 9.368
38.120 0,44
1,78 1
MUSSOLINI
DEI VALORI RIZZI
L.SCALABRINI MICHELE
10.477 0,45
33.309 1,55 1
VERDI
PER LA PACE
DEM.CRISTIANA 6.791
8.397 0,32
0,39
DEMOCRATICI
CRISTIANI UNITI
3.959 0,18
CANDIDATI
PENSIONATI|
TOTALE LISTE 2.338.31 TOTALE
REGIONALI
TOTALE
LISTE 1.065.752 49,69 41
COALIZIONE
CIRCOSCRIZIONALI
2.144.64 68
Elett
RAFFAELE o 1.151.405 49,24
FITTO cons.
ALLEANZA
NAZIONALE 259.563 12,10 7 137
M.S.I.
LA PUGLIA PRIMA
196.281 9,15 5
E 2005 28-29 MARZO 2010
ELEZIONI REGIONALI PUGLIA
2.480.064 70,49%
non
e
141.673 28-29 MARZO 2010 Elettori
Schede
bianche
3.553.587
44.300
Votanti
Schede non valide
(bianche incl.)
2.245.412
116.438
63,19 %
VENDOLA
1.165.536 49,84 NICOLA Eletto
1.036.638 48,69
detto pres.
Nichi
356.639 16,63
14 PARTITO
410.395 20,75 19
DEMOCRATICO
8
208.806 9,74 SINISTRA
192.604 9,74 9
ECOLOGIA LIBERTA'
109.146 5,09 4
DI PIETRO 127.865 6,47 5
ITALIA DEI VALORI
86.096 4,01 3
LA PUGLIA 109.382 5,53 5
PER VENDOLA
70.293 3,28 3
1.065.752 49,69 41
U.D.EUR POPOLARI 9.125 0,46
1.151.405 49,24
TOTALE
259.563 12,10 7 874.462 44,22 26
COALIZIONE
196.281 9,15 5
138 POLI
167.038 7,79 4
ADRIANA
185.370 8,71
in
BORTONE
28-29 MARZO 2010 DI PIETRO
ITALIA DEI VALORI
127.865 6,47 5
31
LA PUGLIA 109.382 5,53 5
PER VENDOLA 1970-2020 50 ANNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
LISTA
PENSIONATI 4.777 0,30
6.005 0,24
MARCO PANNELLA -
EMMA BONINO
LARICCHIA
TOTALE
TOTALE ANTONELLA
874.46246,05
910.692 44,22 38 26
COALIZIONE
COALIZIONE
PALESE Eletto
899.590 42,25
ROCCO cons.
SCHITTULLI
POLI FRANCESCO
IL POPOLO DELLA ROSSI
ADRIANA 615.064 31,10 20
LIBERTA' 185.370 8,71
in RICCARDO
BORTONE
LA PUGLIA PRIMA DI
139.379 7,05 4
TUTTO
UNIONE DI CENTRO 128.542 6,50 4 MARIGGIO'
GREGORIO
I PUGLIESI PER
95.070 4,81 2
ROCCO PALESE
IO SUD 57.901 2,93
PARTITO DI
PENSIONATI
ALTERNATIVA 4.777
5.834 0,24
0,30
COMUNISTA TOTALE
TOTALE
874.462 44,22 26
COALIZIONE
CANDIDATI | LISTE
TOTALE 2.128.974
REGIONALI
LISTE
1.977.431 68
CIRCOSCRIZIONALI
POLI 139
ADRIANA ROSSI
185.370 8,71
in RICCARDO
BORTONE
31 MAGGIO 2015
ELEZIONI REGIONALI PUGLIA
57.139 140.944
bianche (bianche incl.)
Candidati / Liste
Liste circoscrizionali Voti % Seggi
regionali
EMILIANO Eletto
793.831 47,12
MICHELE pres.
LARICCHIA Eletto
310.304 18,42
ANTONELLA cons.
MOVIMENTO
5 STELLE 275.114 17,19 6
BEPPEGRILLO.IT
SCHITTULLI
308.168 18,29
FRANCESCO
POLI
BORTONE 242.641 14,40
ADRIANA
SCHITTULLI
308.168 18,29
FRANCESCO
1970-2020 50 ANNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
OLTRE CON FITTO 155.771 9,73 4
POLI
EMILIANO Eletto
793.831 47,12
BORTONE
MICHELE pres. 242.641 14,40
ADRIANA
PARTITO 316.876 19,80 13
DEMOCRATICO 6
FORZA ITALIA 181.896 11,37
EMILIANO SINDACO 155.840 9,74 6
DI PUGLIA
NOI CON SALVINI 38.661 2,42
NOI A SINISTRA PER 108.920 6,81 4
LA PUGLIA
PUGLIA NAZIONALE 9.186
99.021 0,57
6,19 3
POPOLARI
POLI
BORTONE 242.641 14,40
ADRIANA
Presidente:
Mario Loizzo
Testi basati sulle ricerche svolte dal gruppo di Catalogo della mostra allestita nella sede del
studiosi che ha collaborato con la Fondazione Consiglio Regionale della Puglia dal 13 luglio
Gramsci di Puglia al Progetto “Per una storia del 2020.
Consiglio Regionale della Puglia”: I contenuti multimediali sono disponibili sul sito
Antonio Bonatesta, Vincenzo Colaprice, www.consiglio.puglia.it
Enzo Demichele, Annabella De Robertis,
Rosaria Leonardi, Rosario Milano, Saverio Scavo
142
INDICE
7 Fonti normative
11 Valori dello Statuto della Regione Puglia
17 Stemma e gonfalone
21 Verso la riforma del titolo v
24 Titolo v, parte II, della Costituzione
della Repubblica Italiana
27 Primi anni: alla ricerca di un’identità
30 Prima legislatura
34 Seconda legislatura
40 Terza legislatura
42 Quarta legislatura
44 Quinta legislatura
46 Sesta legislatura
48 Settima legislatura
50 Ottava legislatura
52 Nona legislatura
54 Decima legislatura
60 Regione Puglia e Unione Europea
67 Politiche di sviluppo regionale
74 Politiche internazionali
84 Rapporti con l’area balcanica
94 Istituzioni in visita in Puglia
108 Sedi
127 Elezioni regionali in Puglia
143
Finito di stampare
Luglio 2020
Consiglio Regionale della Puglia
ISBN 978-88-857533-1-0
9 788885 753310