C. Delprete - DIMEAS 3
• Le 7 equazioni per risolvere il problema sono:
• 1 equazione di equilibrio radiale
• 3 equazioni di elasticità (costitutive del materiale, legge di
Hooke, che legano deformazioni e tensioni)
• 2 equazioni di congruenza (che legano spostamenti e
deformazioni)
• 1 equazione di equilibrio assiale (condizioni di vincolo del
recipiente)
• σrr e σθθ dipendono soltanto dalla condizione di carico e sono
indipendenti dalle condizioni di vincolo del recipiente
• σzz dipende anche dalle condizioni di vincolo del recipiente
• Nella trattazione non si considera cosa accade a livello dei
fondi del recipiente e in prossimità delle giunzioni saldate tra
fondi e mantello (i fondi si studiano come piastre e/o gusci, le
giunzioni saldate generano effetti locali di bordo)
C. Delprete - DIMEAS 4
Equilibrio
• Si considera un elemento infinitesimo di cilindro, di estensione
radiale dr e angolare dθ, di altezza h e posto a distanza r
dall’asse
(1)
C. Delprete - DIMEAS 5
• Approssimando il seno con l’angolo e semplificando si ottiene:
(2)
Elasticità
• Avendo assunto la condizione di stato di deformazione piano,
conviene scrivere le equazioni di elasticità (legge di Hooke)
nella forma (2 Eq. in ε e 1 Eq. in σ):
(3)
(4)
(5)
C. Delprete - DIMEAS 6
Congruenza
• Le relazioni tra spostamento radiale u e deformazioni si scrivono
valutando le espressioni delle dilatazioni radiale εrr e
circonferenziale εθθ
• Facendo riferimento allo studio dello stato di deformazione, la
dilatazione radiale è definita come:
(6)
C. Delprete - DIMEAS 7
Equazione generale differenziale del problema
• Utilizzando le relazioni precedenti si ricava una equazione
differenziale, in un’unica incognita, risolvendo la quale si ottiene
la soluzione del problema
• Si può scegliere di lavorare in termini di tensione radiale σrr
oppure in termini dispostamento radiale u: la prima scelta è la
più conveniente in quanto è più agevole imporre le condizioni al
contorno in termini di tensione radiale ai bordi interno ed esterno
del recipiente
• Per prima cosa si ricava lo spostamento radiale u dall’equazione
di congruenza (7) e lo si sostituisce nell’equazione di
congruenza (6) in modo da scrivere l’equazione di congruenza
delle dilatazioni (funzione delle sole dilatazioni):
(8)
C. Delprete - DIMEAS 8
• Si ricava quindi la tensione assiale σzz dall’equazione di elasticità
(5) e la si sostituisce, eliminandola, nelle equazioni di elasticità
(3) e (4) che si riscrivono come:
(9)
(10)
(11)
C. Delprete - DIMEAS 9
(11)
(12)
C. Delprete - DIMEAS 10
(12)
(14b)
(15a)
(15b)
C. Delprete - DIMEAS 14
• Nel caso si preferisca utilizzare una coordinata adimensionale al
posto della coordinata dimensionale r (raggio del recipiente), si
definisce il raggio adimensionale
• Le equazioni di Lamè e le costanti d’integrazione si riscrivono:
C. Delprete - DIMEAS 15
• Sostituendo le costanti d’integrazione A e B nelle equazioni di
Lamè (14) o (14*) si ricava l’andamento della tensione radiale σrr
e della tensione circonferenziale σθθ nel generico punto dello
spessore del recipiente (cioè al generico raggio r o al generico
raggio adimensionale χ):
cc:
C. Delprete - DIMEAS 17
• Andamento nella parete del recipiente delle tensioni radiale e
circonferenziale normalizzate rispetto alla pressione interna, per 4
valori di : 0.5, 0.6, 0.7 e 0.8
C. Delprete - DIMEAS 18
• Il diagramma è simmetrico rispetto all’orizzontale di ordinata A
• Il punto più sollecitato è al bordo interno
• In corrispondenza dei raggi interno (più sollecitato) ed esterno le
tensioni assumono rispettivamente i valori:
raggio interno:
raggio esterno:
C. Delprete - DIMEAS 19
• L’andamento nello spessore del recipiente quindi è:
0, σzz = cost
C. Delprete - DIMEAS 20
• In corrispondenza del bordo interno (più sollecitato) la tensione
principale maggiore è la tensione circonferenziale σθθ, la minore è
la tensione radiale σrr, mentre la tensione assiale σzz è sempre la
tensione principale intermedia qualunque sia la condizione di
vincolo degli estremi del recipiente
• La tensione ideale al bordo interno, secondo l’ipotesi della
massima tensione tangenziale (ipotesi di Tresca), vale quindi:
C. Delprete - DIMEAS 21
Sola pressione esterna
cc:
C. Delprete - DIMEAS 22
• Andamento nella parete del recipiente delle tensioni radiale e
circonferenziale normalizzate rispetto alla pressione esterna, per 4
valori di : 0.5, 0.6, 0.7 e 0.8
C. Delprete - DIMEAS 23
• Il diagramma è nuovamente simmetrico rispetto all’orizzontale di
ordinata A
• Il punto più sollecitato è nuovamente al bordo interno
• In corrispondenza dei raggi interno (più sollecitato) ed esterno le
tensioni assumono rispettivamente i valori:
raggio interno:
raggio esterno:
C. Delprete - DIMEAS 24
• L’andamento nello spessore del recipiente quindi è:
estremi con fondi
σzz = cost 0,
σrr
σθ
θ estremi liberi
estremi vincolati
C. Delprete - DIMEAS 26
• Per ricavare l’andamento della tensione assiale σzz nello spessore
del recipiente, si è detto in precedenza (lucido 12) che si deve
analizzare il tipo di vincoli agli estremi a cui esso è soggetto
• Dato che (per ipotesi di stato di deformazione piano
generalizzato) e che dalla soluzione di Lamè si nota che
, la tensione assiale σzz sarà indipendente
dal raggio e costante nello spessore del recipiente
• Il valore costante assunto dalla tensione assiale σzz dipenderà
ovviamente dalla specifica condizione di vincolo degli estremi del
recipiente che sarà presa in considerazione:
• Estremi vincolati (assialmente) - mantello bloccato agli
estremi da piastre tubiere, recipiente con estremi incastrati
• Estremi dotati di fondi (estremi con fondi)
• Estremi liberi (e scarichi) - tratto di mantello “libero”,
recipiente chiuso alle estremità da pistoni
C. Delprete - DIMEAS 27
Estremi vincolati
•Si ottiene:
C. Delprete - DIMEAS 28
Estremi con fondi
• Da cui:
C. Delprete - DIMEAS 29
Estremi liberi
C. Delprete - DIMEAS 30
• Per completare lo studio del recipiente spesso è ora necessario
determinare l’andamento dello spostamento radiale u
• Per far questo bisogna prima calcolare la deformazione
circonferenziale εθθ, dall’equazione di elasticità (4), priva del
termine di dilatazione termica:
(16)
C. Delprete - DIMEAS 32
Temperatura uniforme nel tubo
•Nel caso T = costante e diversa da T0, l’equazione generale
differenziale (12) si riduce ancora all’omogenea associata (13) e le
soluzioni sono ancora le (14a,b) per le tensioni radiale e
circonferenziale
•Le condizioni al contorno sono di tensione radiale nulla ai bordi
interno ed esterno (perché non c’è carico di pressione interna e/o
esterna) e quindi le costanti d’integrazione sono A = B = 0
•Di conseguenza le tensioni radiale e circonferenziale sono ovunque
nulle:
C. Delprete - DIMEAS 33
• Per quanto riguarda la tensione assiale, è ancora vero che per
l’equazione di elasticità
(5)
C. Delprete - DIMEAS 34
Temperatura variabile lungo il raggio (gradiente termico radiale)
•L’andamento della temperatura di maggiore interesse pratico
corrisponde alla legge della conduzione che, per temperatura interna
Ti ed esterna Te, si scrive come legge logaritmica:
(17)
con
C. Delprete - DIMEAS 35
• La soluzione completa, in termini di tensione radiale, è quindi
data dalla somma della soluzione di Lamè (soluzione
dell’omogenea associata) e dell’integrale particolare:
(18a)
(18b)
C. Delprete - DIMEAS 36
• L’andamento della tensione radiale σrr e della tensione
circonferenziale σθθ nel generico punto dello spessore del
recipiente (cioè al generico raggio r o al generico raggio
adimensionale χ) risulta:
(19)
(19*)
C. Delprete - DIMEAS 37
• Andamento nella parete del recipiente delle tensioni radiale e
circonferenziale normalizzate rispetto a , per 4 valori
di : 0.5, 0.6, 0.7 e 0.8
C. Delprete - DIMEAS 38
• Si osserva che la tensione radiale σrr si annulla in corrispondenza
dei bordi interno ed esterno; in questo modo le condizioni al
contorno, assenza di carichi di pressione ai bordi, sono rispettate
• Invece la tensione circonferenziale σθθ cambia segno tra l’interno
e l’esterno del tubo; in questo modo è rispettato che la risultante
sulla sezione meridiana del tubo sia nulla
C. Delprete - DIMEAS 39
Estremi liberi
•In queste condizioni la dilatazione assiale è libera e quindi si annulla
la risultante della tensione assiale:
C. Delprete - DIMEAS 40
• Andamento della tensione assiale normalizzata rispetto ,
per 4 valori di : 0.5, 0.6, 0.7 e 0.8
• Analogamente alla tensione circonferenziale , anche il
cambiamento di segno della tensione assiale zz è dovuto a che la
risultante, questa volta sulla sezione retta del tubo, sia nulla
C. Delprete - DIMEAS 41
Estremi vincolati
•A causa dei vincoli la dilatazione assiale è nulla (εzz = 0)
•Sostituendo nell’equazione di congruenza (5), insieme alle
espressioni della σrr e della σθθ calcolate nelle (19) o (19*), si ottiene
l’andamento della tensione assiale in funzione del raggio (del raggio
adimensionale):
C. Delprete - DIMEAS 42
MANTELLI (RECIPIENTI) SOTTILI
C. Delprete - DIMEAS 43
• Si ottiene le cosiddetta formula di Mariotte per il calcolo della
tensione circonferenziale:
(20) (21)
C. Delprete - DIMEAS 44
• Per calcolare la tensione assiale, anch’essa costante nello
spessore, si considerano le condizioni di vincolo degli estremi:
• Estremi liberi (e scarichi) - tratto di mantello “libero”,
recipiente chiuso alle estremità da pistoni
• Estremi dotati di fondi (estremi con fondi)
• Estremi vincolati (assialmente) - mantello bloccato agli
estremi da piastre tubiere, recipiente con estremi incastrati
Estremi liberi
• Nuovamente, dato che la dilatazione assiale è libera, il tubo è
assialmente scarico:
C. Delprete - DIMEAS 45
Estremi con fondi
• Si ricava:
(22)
C. Delprete - DIMEAS 46
• Dato che:
• Si ricava:
(23)
C. Delprete - DIMEAS 47
Estremi vincolati
•Annullando l’espressione della deformazione assiale (equazione di
elasticità (5) priva del termine di dilatazione termica):
•Si ricava:
(24)
C. Delprete - DIMEAS 48