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MANTELLI (RECIPIENTI) CILINDRICI

• Nei recipienti destinati a contenere fluidi ad alta pressione, per


l’analisi delle zone di mantello non influenzate dalla presenza
delle estremità e di eventuali altre discontinuità, è stata elaborata
una trattazione che consente di valutare lo stato di tensione e lo
stato di deformazione nello spessore del mantello
• La teoria alla base di questa trattazione distingue i casi di:
• Parete spessa recipiente (radialmente) spesso

• Parete sottile recipiente (radialmente) sottile

• La parete è considerata spessa quando il rapporto tra spessore e


raggio interno è maggiore del valore convenzionale di 1/10, sottile
quando il rapporto è uguale o minore di 1/10
C. Delprete - DIMEAS 1
MANTELLI (RECIPIENTI) SPESSI

• Nello studio si adotta un sistema di riferimento cilindrico rθz


con variabili corrispondenti rispettivamente alle coordinate
radiale r, circonferenziale θ e assiale z
• Per semplificare la trattazione
si adottano le seguenti ipotesi:
• Assialsimmetria
completa - geometria,
carichi (soltanto in
direzione radiale, il caso
di carico assiale ricade
nello studio delle
piastre) e materiale
(omogeneo e isotropo)
• Stato di deformazione piano generalizzato (εzz = costante)
C. Delprete - DIMEAS 2
• Dalle ipotesi di partenza discendono le seguenti semplificazioni:
• Il problema, e quindi lo stato di tensione, dipende soltanto
dalla coordinata radiale r
• Le direzioni radiale, circonferenziale e assiale sono direzioni
principali
• Le incognite, funzione della sola coordinata radiale r, sono 7:
• Le tensioni radiale σrr, circonferenziale σθθ e assiale σzz
(tensioni principali)
• Lo spostamento radiale u
• Le deformazioni radiale εrr , circonferenziale εθθ e assiale εzz,
(costante per l’ipotesi di stato di deformazione piano
generalizzato)
• Per risolvere il problema sono quindi necessarie 7 equazioni

C. Delprete - DIMEAS 3
• Le 7 equazioni per risolvere il problema sono:
• 1 equazione di equilibrio radiale
• 3 equazioni di elasticità (costitutive del materiale, legge di
Hooke, che legano deformazioni e tensioni)
• 2 equazioni di congruenza (che legano spostamenti e
deformazioni)
• 1 equazione di equilibrio assiale (condizioni di vincolo del
recipiente)
• σrr e σθθ dipendono soltanto dalla condizione di carico e sono
indipendenti dalle condizioni di vincolo del recipiente
• σzz dipende anche dalle condizioni di vincolo del recipiente
• Nella trattazione non si considera cosa accade a livello dei
fondi del recipiente e in prossimità delle giunzioni saldate tra
fondi e mantello (i fondi si studiano come piastre e/o gusci, le
giunzioni saldate generano effetti locali di bordo)
C. Delprete - DIMEAS 4
Equilibrio
• Si considera un elemento infinitesimo di cilindro, di estensione
radiale dr e angolare dθ, di altezza h e posto a distanza r
dall’asse

• Si scrive l’equilibrio alla traslazione radiale dell’elemento:

(1)
C. Delprete - DIMEAS 5
• Approssimando il seno con l’angolo e semplificando si ottiene:

(2)

Elasticità
• Avendo assunto la condizione di stato di deformazione piano,
conviene scrivere le equazioni di elasticità (legge di Hooke)
nella forma (2 Eq. in ε e 1 Eq. in σ):

(3)

(4)

(5)

C. Delprete - DIMEAS 6
Congruenza
• Le relazioni tra spostamento radiale u e deformazioni si scrivono
valutando le espressioni delle dilatazioni radiale εrr e
circonferenziale εθθ
• Facendo riferimento allo studio dello stato di deformazione, la
dilatazione radiale è definita come:

(6)

• La dilatazione circonferenziale si ricava considerando la “fibra” di


recipiente (di generico raggio r) e calcolandone la lunghezza
circonferenziale prima e dopo aver subito uno spostamento radiale
u:
(7)

C. Delprete - DIMEAS 7
Equazione generale differenziale del problema
• Utilizzando le relazioni precedenti si ricava una equazione
differenziale, in un’unica incognita, risolvendo la quale si ottiene
la soluzione del problema
• Si può scegliere di lavorare in termini di tensione radiale σrr
oppure in termini dispostamento radiale u: la prima scelta è la
più conveniente in quanto è più agevole imporre le condizioni al
contorno in termini di tensione radiale ai bordi interno ed esterno
del recipiente
• Per prima cosa si ricava lo spostamento radiale u dall’equazione
di congruenza (7) e lo si sostituisce nell’equazione di
congruenza (6) in modo da scrivere l’equazione di congruenza
delle dilatazioni (funzione delle sole dilatazioni):

(8)

C. Delprete - DIMEAS 8
• Si ricava quindi la tensione assiale σzz dall’equazione di elasticità
(5) e la si sostituisce, eliminandola, nelle equazioni di elasticità
(3) e (4) che si riscrivono come:

(9)

(10)

• Si sostituiscono ora la (9) e la (10) nell’equazione di congruenza


delle dilatazioni (8) si eseguono le semplificazioni e si ottiene
l’equazione di congruenza riscritta nelle sole tensioni:

(11)

C. Delprete - DIMEAS 9
(11)

• Si nota che nella (11) si sono semplificate sia la εzz sia la


variazione di temperatura (T−T0)
• Ciò significa che lo stato di deformazione è piano (ovvio) e che la
temperatura influisce sullo stato tensionale soltanto per mezzo
della sua derivata rispetto al raggio e quindi soltanto se non è
costante nello spessore della parete del mantello, ma esiste un
gradiente di temperatura tra il bordo interno e il bordo esterno del
recipiente
• Ricavando ora la tensione circonferenziale σθθ, dall’equazione di
equilibrio radiale (2) e sostituendola nella (11) si ottiene infine:

(12)

C. Delprete - DIMEAS 10
(12)

• Questa è l’equazione generale differenziale del problema,


funzione della sola tensione radiale σrr (che a sua volta è funzione
della sola coordinata radiale r)
• La sua soluzione si ottiene sommando la soluzione dell’equazione
omogenea associata:
(13)

a un integrale particolare dell’equazione completa


• Nel seguito si ricaveranno le soluzioni relative ai casi di maggiore
interesse pratico (in termini di condizione di carico):
• Pressione applicata al bordo interno e/o al bordo esterno
• Campo di temperatura (gradiente termico nello spessore)
C. Delprete - DIMEAS 11
• Risolta la (12) e calcolati gli andamenti delle tensioni radiale σrr e
circonferenziale σθθ lungo il raggio (cioè nello spessore della
parete del recipiente), l’andamento della tensione assiale σzz si
ricava analizzando il tipo di vincolo a cui può essere soggetto il
recipiente:
• Estremi vincolati (assialmente) - mantello bloccato agli
estremi da piastre tubiere, recipiente con estremi incastrati
• Estremi dotati di fondi (estremi con fondi)
• Estremi liberi (e scarichi) - tratto di mantello “libero”,
recipiente chiuso alle estremità da pistoni
• Note le tre componenti dello stato di tensione, dalle equazioni di
elasticità (3), (4) e (5), quest’ultima riscritta esplicitando la εzz, si
ricavano le componenti dello stato di deformazione
• Nota la deformazione circonferenziale εθθ, dall’equazione di
congruenza (7) si calcola infine l’andamento dello spostamento
radiale u
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Tubo soggetto a pressione al raggio interno o esterno

• Nel caso di sollecitazione dovuta alla sola applicazione di una


pressione, mentre la temperatura che non varia nello spessore del
recipiente, l’equazione generale differenziale (12) si riduce
all’omogenea associata (13) che ha per soluzione:
(14a)

• Sostituendo nell’equazione di equilibrio radiale (2) si ottiene la


soluzione in termini di tensione circonferenziale:

(14b)

• Le equazioni (14) sono le cosidette Equazioni di Lamè mediante


le quali è possibile calcolare l’andamento delle tensioni radiale e
circonferenziale nello spessore del recipiente (spesso)
C. Delprete - DIMEAS 13
• Le costanti d’integrazione A e B si ricavano imponendo le
condizioni al contorno, in termini di tensione radiale, presenti al
bordo interno (pedice i) ed esterno (pedice e) del recipiente:

• Da cui le costanti d’integrazione:

(15a)

(15b)

C. Delprete - DIMEAS 14
• Nel caso si preferisca utilizzare una coordinata adimensionale al
posto della coordinata dimensionale r (raggio del recipiente), si
definisce il raggio adimensionale
• Le equazioni di Lamè e le costanti d’integrazione si riscrivono:

(14*) con (15*)

dove corrisponde al bordo interno e


corrisponde al bordo esterno del recipiente
• Dalle equazioni di Lamè (14) o (14*) si può notare che:

C. Delprete - DIMEAS 15
• Sostituendo le costanti d’integrazione A e B nelle equazioni di
Lamè (14) o (14*) si ricava l’andamento della tensione radiale σrr
e della tensione circonferenziale σθθ nel generico punto dello
spessore del recipiente (cioè al generico raggio r o al generico
raggio adimensionale χ):

• L’andamento delle tensioni è riportato nei grafici seguenti


distinguendo il caso con sola pressione interna da quello con sola
pressione esterna; il caso di pressione interna ed esterna
compresenti si può ricavare mediante sovrapposizione degli
effetti, cioè “sommando” punto a punto le curve
C. Delprete - DIMEAS 16
Sola pressione interna

cc:

C. Delprete - DIMEAS 17
• Andamento nella parete del recipiente delle tensioni radiale e
circonferenziale normalizzate rispetto alla pressione interna, per 4
valori di : 0.5, 0.6, 0.7 e 0.8

C. Delprete - DIMEAS 18
• Il diagramma è simmetrico rispetto all’orizzontale di ordinata A
• Il punto più sollecitato è al bordo interno
• In corrispondenza dei raggi interno (più sollecitato) ed esterno le
tensioni assumono rispettivamente i valori:

raggio interno:

raggio esterno:

C. Delprete - DIMEAS 19
• L’andamento nello spessore del recipiente quindi è:

estremi vincolati σθθ

0, σzz = cost

estremi con fondi


σrr
estremi liberi

• Per quanto riguarda l’andamento della tensione assiale σzz si deve


fare riferimento a quanto riportato nella spiegazione specifica (ref.
lucidi da 27 a 30)

C. Delprete - DIMEAS 20
• In corrispondenza del bordo interno (più sollecitato) la tensione
principale maggiore è la tensione circonferenziale σθθ, la minore è
la tensione radiale σrr, mentre la tensione assiale σzz è sempre la
tensione principale intermedia qualunque sia la condizione di
vincolo degli estremi del recipiente
• La tensione ideale al bordo interno, secondo l’ipotesi della
massima tensione tangenziale (ipotesi di Tresca), vale quindi:

• Dati pi e β si ricava la tensione ammissibile che deve avere il


materiale
• Dati il materiale e β si ricava la massima pressione interna
ammessa dal recipiente spesso

C. Delprete - DIMEAS 21
Sola pressione esterna

cc:

C. Delprete - DIMEAS 22
• Andamento nella parete del recipiente delle tensioni radiale e
circonferenziale normalizzate rispetto alla pressione esterna, per 4
valori di : 0.5, 0.6, 0.7 e 0.8

C. Delprete - DIMEAS 23
• Il diagramma è nuovamente simmetrico rispetto all’orizzontale di
ordinata A
• Il punto più sollecitato è nuovamente al bordo interno
• In corrispondenza dei raggi interno (più sollecitato) ed esterno le
tensioni assumono rispettivamente i valori:

raggio interno:

raggio esterno:

C. Delprete - DIMEAS 24
• L’andamento nello spessore del recipiente quindi è:
estremi con fondi

σzz = cost 0,

σrr
σθ
θ estremi liberi

estremi vincolati

• Per quanto riguarda l’andamento della tensione assiale σzz si deve


nuovamente fare riferimento a quanto riportato nella spiegazione
specifica (ref. lucidi da 27 a 30)
C. Delprete - DIMEAS 25
• In corrispondenza del bordo interno (più sollecitato) la tensione
principale maggiore è la tensione radiale σrr (nulla), la minore è la
tensione circonferenziale σθθ, mentre la tensione assiale σzz è
sempre la tensione principale intermedia qualunque sia la
condizione di vincolo degli estremi del recipiente
• La tensione ideale al bordo interno, secondo l’ipotesi della
massima tensione tangenziale (ipotesi di Tresca), vale quindi:

• Dati pe e β si ricava la tensione ammissibile che deve avere il


materiale
• Dati il materiale e β si ricava la massima pressione esterna
ammessa dal recipiente spesso

C. Delprete - DIMEAS 26
• Per ricavare l’andamento della tensione assiale σzz nello spessore
del recipiente, si è detto in precedenza (lucido 12) che si deve
analizzare il tipo di vincoli agli estremi a cui esso è soggetto
• Dato che (per ipotesi di stato di deformazione piano
generalizzato) e che dalla soluzione di Lamè si nota che
, la tensione assiale σzz sarà indipendente
dal raggio e costante nello spessore del recipiente
• Il valore costante assunto dalla tensione assiale σzz dipenderà
ovviamente dalla specifica condizione di vincolo degli estremi del
recipiente che sarà presa in considerazione:
• Estremi vincolati (assialmente) - mantello bloccato agli
estremi da piastre tubiere, recipiente con estremi incastrati
• Estremi dotati di fondi (estremi con fondi)
• Estremi liberi (e scarichi) - tratto di mantello “libero”,
recipiente chiuso alle estremità da pistoni

C. Delprete - DIMEAS 27
Estremi vincolati

•La deformazione assiale è impedita:


•Annullando quindi l’equazione di elasticità (5), priva del termine di
dilatazione termica e scritta esplicitando la deformazione assiale:

•Si ottiene:

C. Delprete - DIMEAS 28
Estremi con fondi

• Si scrive l’equilibrio alla traslazione assiale del tubo:


:

• Da cui:

C. Delprete - DIMEAS 29
Estremi liberi

• Dato che la dilatazione assiale è libera, il tubo è assialmente


scarico:

• Dall’equazione di elasticità (5), priva del termine di dilatazione


termica e si ricava la dilatazione assiale corrispondente:

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• Per completare lo studio del recipiente spesso è ora necessario
determinare l’andamento dello spostamento radiale u
• Per far questo bisogna prima calcolare la deformazione
circonferenziale εθθ, dall’equazione di elasticità (4), priva del
termine di dilatazione termica:

• Infine, dall’equazione di congruenza (7), si ricava l’andamento


dello spostamento radiale u di tutti i punti lungo lo spessore del
recipiente (in particolare dei due bordi interno ed esterno):

(16)

introducendo gli andamenti delle tensioni (circonferenziale, radiale ed


assiale) ricavati in precedenza
C. Delprete - DIMEAS 31
Tubo soggetto a campo di temperatura

• Si distinguono i casi di:


• Campo di temperatura uniforme in tutto il recipiente
• Campo di temperatura variabile in funzione del raggio
(gradiente termico radiale)
• Le condizioni di vincolo assiale degli estremi da considerare
sono soltanto due:
• Estremi vincolati (assialmente) - mantello bloccato agli
estremi da piastre tubiere, recipiente con estremi incastrati
(εzz=0)
• Estremi liberi (e scarichi) - tratto di mantello “libero”,
recipiente chiuso alle estremità da pistoni (σzz=0)
• La condizione di vincolo assiale con estremi dotati di fondi è
invece irrilevante per questa condizione di carico del recipiente

C. Delprete - DIMEAS 32
Temperatura uniforme nel tubo
•Nel caso T = costante e diversa da T0, l’equazione generale
differenziale (12) si riduce ancora all’omogenea associata (13) e le
soluzioni sono ancora le (14a,b) per le tensioni radiale e
circonferenziale
•Le condizioni al contorno sono di tensione radiale nulla ai bordi
interno ed esterno (perché non c’è carico di pressione interna e/o
esterna) e quindi le costanti d’integrazione sono A = B = 0
•Di conseguenza le tensioni radiale e circonferenziale sono ovunque
nulle:

•Per effetto del riscaldamento (o raffreddamento) uniforme il


recipiente semplicemente si dilata (o contrae) nel piano della sezione

C. Delprete - DIMEAS 33
• Per quanto riguarda la tensione assiale, è ancora vero che per
l’equazione di elasticità
(5)

essendo σrr + σθθ = 0, εzz e T costanti, anche la tensione assiale σzz è


costante
• Per determinarne il valore è necessario analizzare le condizioni di
vincolo degli estremi
Estremi liberi
• In queste condizioni la dilatazione assiale è libera e quindi il tubo
è assialmente scarico:
Estremi vincolati
• A causa dei vincoli la dilatazione assiale è nulla (εzz = 0) e quindi,
dalla (5) la tensione assiale vale:

C. Delprete - DIMEAS 34
Temperatura variabile lungo il raggio (gradiente termico radiale)
•L’andamento della temperatura di maggiore interesse pratico
corrisponde alla legge della conduzione che, per temperatura interna
Ti ed esterna Te, si scrive come legge logaritmica:

•Sostituendo nell’equazione generale differenziale del problema (12)


essa diventa:

(17)

il cui integrale particolare viene assunto della forma:

con
C. Delprete - DIMEAS 35
• La soluzione completa, in termini di tensione radiale, è quindi
data dalla somma della soluzione di Lamè (soluzione
dell’omogenea associata) e dell’integrale particolare:

(18a)

• La tensione circonferenziale si determina di nuovo sostituendo


l’espressione della tensione radiale nell’equazione (2) di
equilibrio alla traslazione radiale dell’elemento infinitesimo:

(18b)

• Applicando le condizioni al contorno si ricavano


le costanti d’integrazione A e B e quindi si ottiene l’andamento
delle tensioni radiale e circonferenziale in funzione del raggio (o
del raggio adimensionale)

C. Delprete - DIMEAS 36
• L’andamento della tensione radiale σrr e della tensione
circonferenziale σθθ nel generico punto dello spessore del
recipiente (cioè al generico raggio r o al generico raggio
adimensionale χ) risulta:

(19)

(19*)

C. Delprete - DIMEAS 37
• Andamento nella parete del recipiente delle tensioni radiale e
circonferenziale normalizzate rispetto a , per 4 valori
di : 0.5, 0.6, 0.7 e 0.8

C. Delprete - DIMEAS 38
• Si osserva che la tensione radiale σrr si annulla in corrispondenza
dei bordi interno ed esterno; in questo modo le condizioni al
contorno, assenza di carichi di pressione ai bordi, sono rispettate
• Invece la tensione circonferenziale σθθ cambia segno tra l’interno
e l’esterno del tubo; in questo modo è rispettato che la risultante
sulla sezione meridiana del tubo sia nulla

• Per quanto riguarda la tensione assiale, nell’equazione di


congruenza (5) in questo caso di carico di gradiente termico
radiale, (σrr + σθθ) e T non sono costanti e di conseguenza anche la
tensione assiale σzz varierà nello spessore del mantello
• Per determinarne esplicitamente l’andamento è necessario
nuovamente analizzare le condizioni di vincolo degli estremi
(liberi o vincolati, gli estremi dotati di fondi non sono in questo
caso rilevanti)

C. Delprete - DIMEAS 39
Estremi liberi
•In queste condizioni la dilatazione assiale è libera e quindi si annulla
la risultante della tensione assiale:

da cui si può calcolare la dilatazione assiale εzz


•Sostituendo nell’equazione di elasticità (5) la εzz, la σrr e la σθθ
calcolate dalle (19) o (19*), si ottiene l’andamento della tensione
assiale in funzione del raggio (del raggio adimensionale):

C. Delprete - DIMEAS 40
• Andamento della tensione assiale normalizzata rispetto ,
per 4 valori di : 0.5, 0.6, 0.7 e 0.8
• Analogamente alla tensione circonferenziale , anche il
cambiamento di segno della tensione assiale zz è dovuto a che la
risultante, questa volta sulla sezione retta del tubo, sia nulla
C. Delprete - DIMEAS 41
Estremi vincolati
•A causa dei vincoli la dilatazione assiale è nulla (εzz = 0)
•Sostituendo nell’equazione di congruenza (5), insieme alle
espressioni della σrr e della σθθ calcolate nelle (19) o (19*), si ottiene
l’andamento della tensione assiale in funzione del raggio (del raggio
adimensionale):

C. Delprete - DIMEAS 42
MANTELLI (RECIPIENTI) SOTTILI

• Analogamente a quanto fatto in precedenza, nello studio si adotta


un sistema di riferimento cilindrico rθz (coordinate radiale r,
circonferenziale θ e assiale z)
• Nel caso di parete sottile è
lecito ammettere che la
tensione circonferenziale
σθθ sia costante nella
parete; per calcolarla si
considera l’equilibrio
radiale di un semi-cilindro
di lunghezza arbitraria l e
soggetto a sola pressione
interna:

C. Delprete - DIMEAS 43
• Si ottiene le cosiddetta formula di Mariotte per il calcolo della
tensione circonferenziale:

• Anche la tensione radiale, in virtù del piccolo spessore della


parete, è costante e si assume convenzionalmente pari a:

• Nel caso di sola pressione esterna:

• E infine nel caso di compresenza di pressione interna ed esterna:

(20) (21)

C. Delprete - DIMEAS 44
• Per calcolare la tensione assiale, anch’essa costante nello
spessore, si considerano le condizioni di vincolo degli estremi:
• Estremi liberi (e scarichi) - tratto di mantello “libero”,
recipiente chiuso alle estremità da pistoni
• Estremi dotati di fondi (estremi con fondi)
• Estremi vincolati (assialmente) - mantello bloccato agli
estremi da piastre tubiere, recipiente con estremi incastrati

Estremi liberi
• Nuovamente, dato che la dilatazione assiale è libera, il tubo è
assialmente scarico:

C. Delprete - DIMEAS 45
Estremi con fondi

• Dall’equazione di equilibrio alla traslazione assiale:

• Si ricava:
(22)

C. Delprete - DIMEAS 46
• Dato che:

• Si ricava:

• Che consentono di riscrivere la (22) come:

(23)

• Nel caso di sola pressione interna o esterna si ha:

C. Delprete - DIMEAS 47
Estremi vincolati
•Annullando l’espressione della deformazione assiale (equazione di
elasticità (5) priva del termine di dilatazione termica):

•Si ricava:

(24)

•Nel caso di sola pressione interna o esterna:

C. Delprete - DIMEAS 48

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