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PRIMO PIANO

stradale regionale visto che sono aumentati gli incidenti mortali, che sono duplicati sulle statali 106 e 18. Il documento della Corte dei Conti prende di mira anche il comportamento della Regione Calabria, accusata di scarsa incisivit. Un maggiore impegno dellamministrazione regionale avrebbe potuto consentire per un verso una velocizzazione dei lavori autostradali, spesso caratterizzati da una totale carenza di attivit di vigilanza sullesecuzione e sul rispetto dei tempi di consegna; per altro verso emerge una carenza di capacit contrattuale della Regione nei confronti dellAnas sia per quel che riguarda la viabilit autostradale che quella ordinaria lungo le due fondamentali arterie statali 106 e 18. Le inadempienze della politica calabrese non finiscono per qui: Non risulta che la Regione abbia mai preteso giuridicamente e nei limiti e forme consentiti dallordinamento una corretta manutenzione della propria rete viaria; non risulta nemmeno che essa cooperi attraverso i propri uffici tecnici e di viabilit a svolgere una puntuale e capillare vigilanza sugli obblighi contrattuali assunti dallAnas nei confronti dello Stato e, probabilmente, si disinteressa finanche di vigilare fattivamente come pur le competerebbe sulla corretta esecuzione dei contratti pubblici aventi a oggetto i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria regionale. Dall11 febbraio scorso lo Stato ha deciso di dare una spallata ai tempi inde niti di realizzo dei lavori che spesso vedono cantieri fermi perch oggetto di furti, rapine ed in ltrazioni ma ose di ogni sorta. Da quella data 60 militari presidiano i cantieri di Bagnara e Scilla nel quinto macrolotto e di Campo Calabro nel sesto. Lesercito afanca cos lAnas per evitare che possano continuare ad accadere fatti criminosi. Ma i tempi sono ancora lunghi e sebbene i lavori su 237,5 chilometri sono ultimati e fruibili, essi rappresentano solo il 53,6% dellintero tracciato. I lavori in esecuzione o in fase di gara interessano altri 147,2 chilometri e per questi si prevede la fruibilit totale entro il 31 dicembre 2014.

12 AGOSTO 2011

VITA

Quante divise in corsia

Laccelerata di Santo Versace: Mandiamo lesercito


Lo stilista: 50mila uomini in pianta stabile. Lo Stato si deve far vedere
di Antonio Sgobba Faccio lautostrada almeno due volte lanno. Scelgo con cura il momento in cui partire anche a costo di perdere un giorno di vacanza. Una volta ci ho messo tre o quattro ore pi del necessario. Santo Versace, senatore del Popolo delle Libert, ma sopratutto calabrese doc, conosce a menadito la Salerno - Reggio Calabria. Per sbloccare i lavori vede una sola possibilit: Deve tornare lo Stato, ci vuole una presenza pi massiccia dellesercito. Come spiegherebbe lautostrada in nita a un non calabrese? Non un problema della regione, un problema nazionale. C una pessima classe dirigente. Una malapolitica che porta malaburocrazia che porta malessere. Non si riescono mai ad a rontare i problemi, per questo si trascinano le cose. Certo, questa autostrada ha delle anomalie particolari. Per esempio? La prima che non c il pedaggio; ci fosse stato, ora faremmo discorsi diversi. Poi c la particolarit del territorio, molto montagnoso. In ne c il fatto che in Calabria non esiste lo Stato di diritto. Detto molto schiettamente, lo Stato non ha alcun controllo del territorio. Quali sono le conseguenze? Le infrastrutture carenti hanno un peso enorme per il Paese. Qui il turismo potrebbe essere uno strumento di sviluppo enorme. Ma bisognerebbe poterci arrivare nei posti. Qui non manca solo lautostrada, non c neanche lalta velocit, porti e aeroporti sono arretrati. Si pensi solo al porto di Gioia Tauro, praticamente isolato. Quanto pesa sulla questione la presenza della criminalit organizzata? A pesare ancora di pi lassenza dello Stato. Quarantanni fa ero u ciale della Cavalleria a Palmanova, so come funzionava lesercito. passato tanto tempo, le cose sono cambiate, oggi lesercito andrebbe schierato in una logica di risanamento del Sud, a supporto delle forze dellordine. Ma lesercito lo abbiamo gi mandato... Quello che stato fatto nei mesi scorsi non basta: non si mandano quattro gatti, si mandano 50mila uomini, si spostano de nitivamente e stabilmente. I soldati sono professionisti e li paghiamo 365 giorni lanno e, a parte quei pochi che rischiano la pelle a Kabul, Baghdad e Beirut, gli altri bisogna farli lavorare e produrre nellinteresse del Paese. Regione e governo fanno abbastanza? Alla Regione c adesso un presidente giovane che ha sicit, grinta e passione e si sta muovendo. E il governo che lei sostiene? Qualcosa ha fatto anche il governo, nei limiti della di colt della crisi. Ma non un problema di destra e sinistra, ci vuole uno sforzo congiunto di tutte le parti, altrimenti non si risolvono i problemi strutturali.

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