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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 20-33
Data Pubblicazione Edizione
1998-04 Prima
Classificazione Fascicolo
20-33 3804 R
Titolo
Giunzioni e terminazioni per cavi d’energia a tensione Uo/U non superiore
a 600/1000 V in corrente alternata e 750 V in corrente continua

Title
Joints and terminals for cables with voltage Uo/U not exceeding 600/1000 V a.c.
and 750 V d.c.

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La Norma riguarda gli accessori (terminazioni per esterno e giunzioni), destinati a cavi elettrici a corrente
alternata con tensione d’isolamento Uo/U sino a 600/1000 V e a corrente continua sino a 750 V; non ri-
guarda accessori per cavi con sezioni inferiori a 6 mm2 e per tensioni Uo/U inferiori a 450/750 V a cor-
rente alternata o inferiori a 200 V a corrente continua.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 681).

DESCRITTORI
cavi di energia; giunzioni; giunti; terminazioni; terminali; tensione nominale Uo/U 600/1000 V;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali

Europei

Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-33 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1984-10-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. Nessuna

Comitato Tecnico 20-Cavi per energia


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1984-6-27
in Data

Sottoposta a inchiesta pubblica come Progetto P.462 Chiusa in data 1983-8-30

Gruppo Abb. 4 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

© CEI - Milano 1998. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

CAPITOLO
1 GENERALITÀ 1

SEZIONE
1 CAMPO DI APPLICAZIONE 1

SEZIONE
2 DEFINIZIONI 1

CAPITOLO
2 SPECIFICAZIONE E PRESCRIZIONI 3

SEZIONE
1 CONDIZIONI AMBIENTALI E D’IMPIEGO 3

SEZIONE
2 CARATTERISTICHE NOMINALI E RELATIVE PRESCRIZIONI 3

CAPITOLO
3 DATI PER L’OFFERTA E L’ORDINAZIONE 4

CAPITOLO
4 PROVE 4

SEZIONE
1 GENERALITÀ 4

SEZIONE
2 MODALITÀ E REQUISITI DI PROVA 5

NORMA TECNICA
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Pagina iii
NORMA TECNICA
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Pagina iv
1 GENERALITÀ
CAPITOLO

1 CAMPO DI APPLICAZIONE
S E Z I O N E

1.1.01 Oggetto
Le presenti Norme riguardano gli accessori (terminazioni per esterno e giunzioni)
destinati a cavi elettrici a corrente alternata con tensione nominale d’isolamento
Uo/U sino a 600V/1000 V e a corrente continua sino a 750 V; non riguardano acces-
sori per cavi con sezioni inferiori a 6 mm2 e per tensioni Uo/U inferiori a
450V/750 V a corrente alternata o inferiori a 200 V a corrente continua.

1.1.02 Scopo
Le presenti Norme hanno lo scopo di fornire i dati per l’ordinazione e le prescri-
zioni di prova cui devono rispondere le giunzioni e le terminazioni per cavi di
cui in 1.1.01.

2 DEFINIZIONI
S E Z I O N E

1.2.01 Giunzione
Accessorio che consente di connettere i conduttori di due o più cavi, ripristinan-
done l’isolamento, la continuità elettrica degli eventuali schermi o guaine metalli-
ci e la protezione degli agenti esterni.
Nota Abitualmente si chiama giunto l’insieme degli elementi, prevalentemente costituite da parti
prefabbricate, per mezzo delle quali si realizza una giunzione: si chiama invece corredo per
giunzione l’insieme degli elementi vari (connettori, nastri, setti isolanti, ecc.) con i quali si
realizza una giunzione, montandoli sul posto secondo un disegno prestabilito.

1.2.02 Giunzione diritta


Giunzione che esegue la connessione tra le estremità di due cavi disposti uno sul
prolungamento dell’altro.

1.2.03 Giunzione di derivazione


Giunzione che esegue da un cavo principale la derivazione di uno o più cavi gene-
ralmente di sezione inferiore, senza interrompere i conduttori del cavo principale.
Nota I cavi principali e derivati possono differire per la costituzione (unipolare, multipolare, ecc.),
per la natura dell’isolante (carta, gomma, ecc.) e dei conduttori.

1.2.04 Giunzione multipla


Giunzione che esegue la connessione fra tre o più cavi.
Nota Esempio di giunzione multipla è una giunzione di derivazione con interruzione dei conduttori
del cavo principale.

1.2.05 Giunzione a ricostituzione completa della schermatura


Giunzione nella quale il rivestimento conduttore (guaine metalliche e schermi,
questi ultimi eventualmente a bassa conducibilità) dell’anima o dell’insieme delle

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anime del cavo è completamente ripristinato.
Nota Un conduttore che non avvolge in modo completo l’anima o le anime del cavo, e che può servi-
re a ristabilire la continuità elettrica delle guaine o degli schermi come ad esempio una corda
flessibile, non costituisce una ricostituzione completa della schermatura.

1.2.06 Giunzione a schermatura non completamente ricostituita


Giunzione nella quale il rivestimento conduttore (guaine metalliche o schermi,
questi ultimi eventualmente a bassa conducibilità) dell’anima o dell’insieme delle
anime del cavo non è completamente ripristinato, pur essendone assicurata la
continuità elettrica.
Nota Ai fini della sicurezza, questo tipo di giunzione richiede una protezione metallica esterna col-
legabile a terra.

1.2.07 Involucro della giunzione


Elemento componente, anche non a tenuta ermetica, al quale può essere affidata
la protezione meccanica e dagli agenti esterni della giunzione e che può conte-
nere miscela isolante o d’intercapedine.

1.2.08 Giunzione per posa interrata


Giunzione a tenuta ermetica e di adeguate caratteristiche meccaniche, adatta per
posa interrata.

1.2.09 Terminazione
Accessorio che realizza l’unione di un cavo ad un altro elemento di un sistema
elettrico; esso chiude l’estremità del cavo e provvede al passaggio del o dei con-
duttori dall’isolante del cavo ad un altro mezzo isolante che generalmente è
l’aria, nonché al collegamento elettrico, per messa a terra o per altro scopo, degli
eventuali schermi o guaine metallici.

1.2.10 Terminazione per esterno


Terminazione adatta per l’esercizio in luogo esposto alle intemperie.

1.2.11 Tensioni di isolamento


Agli effetti delle presenti Norme, ogni accessorio è caratterizzato dalle seguenti
due tensioni nominali di isolamento:
Uo = tensione nominale d’isolamento a frequenza industriale o tensione conti-
nua tra il conduttore isolato e la terra (o gli eventuali schermi);
U = tensione nominale d’isolamento a frequenza industriale o a tensione conti-
nua tra due conduttori isolati con esclusione della terra e del punto me-
diano.

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2 SPECIFICAZIONE E PRESCRIZIONI
CAPITOLO

1 CONDIZIONI AMBIENTALI E D’IMPIEGO


S E Z I O N E

2.1.01 Condizioni ambientali


In condizioni normali d’impiego, la temperatura dell’ambiente in cui giunzioni e
terminazioni sono installate non deve superare di regola i limiti seguenti:

} massima ................................................................................... 40 °C
media giornaliera massima ..................................................... 30 °C
n aria
minima per accessori per interno ..........................................– 5 °C
minima per accessori per esterno ......................................... –25 °C
n terreno a profondità non minore di 0,5 m............................................. 20 °C

La resistività termica del terreno viene assunta pari a 1 m.K/W.


Per condizioni ambientali diverse devono essere presi accordi tra committente e
fornitore.

2.1.02 Condizioni speciali d’impiego


Qualora gli accessori siano destinati a funzionare in presenza di sostanze corro-
sive, si devono prevedere protezioni equivalenti a quelle previste per il cavo a
cui sono associati.
Qualora gli accessori debbano:
n essere collegati a cavi armati con fili e piattine di ferro previsti per sopportare
in esercizio sollecitazioni longitudinali;
n sopportare sollecitazioni meccaniche particolari;
n non propagare l’incendio;
n nel caso di giunzioni, essere posati sott’acqua,
tali esigenze devono essere segnalate al fornitore, precisando, per l’ultima condi-
zione, il battente massimo previsto.

2 CARATTERISTICHE NOMINALI E RELATIVE PRESCRIZIONI


S E Z I O N E

2.2.01 Caratteristiche funzionali e costruttive


Un accessorio è definito da un certo numero di caratteristiche funzionali e co-
struttive:
a) funzione dell’accessorio (terminazione, giunzione diritta, giunzione multipla, ecc.);
b) numero dei conduttori ed eventuale presenza di un conduttore concentrico;
c) tensioni nominali d’isolamento;
d) tipo d’installazione (interno, esterno, interrato con o senza protezione mec-
canica supplementare, in acqua, ecc.);
e) eventuali condizioni ambientali diverse da quelle normali citate in 2.1.01;
f) eventuali condizioni d’impiego speciali (2.1.02);
g) eventuale ripristino completo delle schermature;
h) tipo di connettore da usare per i conduttori (da applicare mediante compres-
sione, da serrare meccanicamente).

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2.2.02 Contrassegni e dati di targa
Ogni accessorio rispondente alle presenti Norme deve essere chiaramente con-
trassegnato con il nome o il marchio del fabbricante e una sigla che consenta
l’identificazione del modello.

3 DATI PER L’OFFERTA E L’ORDINAZIONE


CAPITOLO

3.1.01 Dati per l’offerta e l’ordinazione


Nella richiesta d’offerta e nell’ordinazione devono essere specificate tutte le carat-
teristiche funzionali e costruttive come previsto in 2.2.01. Inoltre, si devono
specificare i seguenti dati:
n sigla di designazione del cavo o dei cavi a cui l’accessorio è destinato;
n materiale conduttore e sezione o gamma ammissibile di sezioni dei cavi.

4 PROVE
CAPITOLO

1 GENERALITÀ
S E Z I O N E

4.1.01 Natura delle prove


Le prove previste nelle presenti Norme sono prove di tipo. Esse devono essere
eseguite dal fornitore durante la messa a punto di un nuovo modello di accesso-
rio e sono tali che, dopo essere state superate una prima volta, non devono esse-
re ripetute, salvo che il modello di accessorio subisca modifiche sostanziali nella
concezione o nei materiali impiegati, o comunque modifiche rilevanti ai fini delle
presenti Norme.
Le prove sono le seguenti:
a) Prova di percussione (4.2.01);
b) Prova di cicli termici (4.2.02);
c) Prova di tensione (4.2.03);
d) Verifica della penetrazione d’acqua (4.2.04).
Per accessori destinati ad impieghi speciali, ulteriori prove possono essere ogget-
to di accordi tra committente e fornitore.

4.1.02 Numero degli esemplari da preparare e successione delle prove


Per l’esecuzione delle prove di tipo devono essere approntati:
n 1 esemplare per l’esecuzione delle prove di cui in 4.2.01; 4.2.02; 4.2.03; 4.2.04
da eseguire nell’ordine indicato.
Qualora una giunzione possa essere ugualmente impiegata per le giunzioni
diritte e per le giunzioni di derivazione, occorrerà approntare 1 esemplare per
ciascuna versione;
n 1 esemplare per l’esecuzione delle prove di cui in 4.2.02; 4.2.03 e 4.2.04, da
eseguire nell’ordine indicato, per le terminazioni per esterno;
n 2 esemplari da provare.

NORMA TECNICA
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4.1.03 Preparazione degli esemplari da provare
La preparazione degli accessori deve essere eseguita secondo le prescrizioni del
fornitore; il tipo di connettore da usare può essere concordato tra committente e
fornitore.
Per l’esecuzione delle prove, gli accessori devono essere associati al tipo di cavo
per il quale sono stati progettati e costruiti; a tale scopo, si fa riferimento ai se-
guenti tipi fondamentali di cavo:
n cavo ad isolante estruso, unipolare o multipolare;
n cavo ad isolamento estruso, multipolare con conduttore concentrico;
n cavo in carta, unipolare o multipolare;
n caso in carta multipolare con conduttore concentrico.
Accessori adatti per più di un tipo di cavo fondamentale o per più tipi di isola-
mento, devono essere provati separatamente con ciascuno di detti tipi, salvo
quanto diversamente specificato nelle singole prove.
Nel caso di accessori idonei ad essere installati su cavi sia unipolari che multipo-
lari, gli esemplari devono essere installati su cavi aventi il massimo numero di
conduttori previsto.
Per tutte le prove deve essere usato un cavo avente la sezione più grande tra
quelle ammissibili per gli accessori stessi. Qualora il rapporto tra la sezione mas-
sima e la sezione minima installabili sia maggiore di 4, l’accessorio deve essere
provato anche con la sezione minima.
Tra due accessori consecutivi deve essere installato non meno di un metro di ca-
vo.

4.1.04 Frequenza e forma d’onda delle tensioni di prova


Le prove elettriche devono essere eseguite con tensione alternata con forma
d’onda praticamente sinusoidale e di frequenza compresa tra 49 Hz e 51 Hz
se guendo le prescrizioni delle Norme CEI 42-4.
L’apparecchiatura di alimentazione per l’esecuzione delle prove deve avere una
potenza ³1000 VA.

4.1.05 Temperatura ambiente per le prove


La temperatura ambiente durante le prove deve essere compresa tra 10 °C e 35 °C.

4.1.06 Resistività dell’acqua per le prove


Durante tutte le prove che richiedono l’immersione dell’accessorio in acqua, la
resistività dell’acqua deve essere non superiore a 700 Wmm.

2 MODALITÀ E REQUISITI DI PROVA


S E Z I O N E

4.2.01 Prova di percussione


La prova deve essere eseguita solo sulle giunzioni previste per posa interrata sen-
za protezione meccanica supplementare; si utilizza un percussore dotato di una
punta d’acciaio 55 WCrV 8KU UNI 2955, Parte III, avente la forma e le dimensio-
ni indicate in Fig. 1.

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Fig. 1

La massa di percussione deve essere di 10 kg.


Si devono assestare 10 colpi in punti diversi della superficie esterna delle giun-
zioni, lasciando cadere, liberamente e guidato, il percussore dall’altezza di 1 m,
misurata tra la punta del percussore ed il punto di impatto sulla giunzione.
Le giunzioni devono essere poste con asse orizzontale su uno strato di terra va-
gliata di spessore non inferiore a 0,1 m e devono essere sistemate in modo che il
piano verticale passante per l’asse della giunzione contenga l’asse di sospensione
del percussore.
L’esito della prova è da ritenere favorevole se l’accessorio supera le successive
prove di cui in 4.2.02 e 4.2.03.

4.2.02 Prova ai cicli termici


La prova consiste in una serie di 80 cicli termici in acqua.
La fase di riscaldamento, della durata complessiva di 4 h, deve essere effettuata
facendo circolare una corrente determinata con le modalità descritte in seguito.
La fase di raffreddamento deve essere tale da ottenere una durata complessiva
del ciclo completo di circa 8 h.
Se si verificano interruzioni durante la prova, la durata della stessa deve essere
aumentata della durata delle interruzioni. La durata totale delle interruzioni non
deve essere superiore a 240 h; in caso contrario, la prova deve essere ripetuta su
un nuovo esemplare.
Il valore della corrente di prova deve essere preliminarmente determinato attra-
verso misure dirette o per variazione di resistenza su uno spezzone di cavo di
riferimento in aria di lunghezza pari a 2 m (ed identico a quello principale, nel
caso di giunzione di derivazione) che verrà utilizzato per la prova degli accessori,
e deve essere tale da portare la temperatura del conduttore a 10 °C ±3 °C oltre il
valore della temperatura massima di esercizio ammessa.
Qualora la temperatura ambiente media giornaliera vari di oltre ±5 °C rispetto a
quella iniziale si procede ad una correzione della corrente.
Durante l’esecuzione delle prove, il battente sopra l’accessorio deve essere di al-
meno 1 m (sia per le giunzioni sia per le terminazioni per esterno) e la tempe-
ratura dell’acqua non deve superare 30 °C.

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Per la prova delle giunzioni, a partire da una distanza di 0,05 m dalle estremità e
per una lunghezza di 0,05 m, devono essere asportati le guaine di protezione dei
cavi nonché gli eventuali riempitivi sottostanti, affinché le singole anime si trovi-
no a contatto con l’acqua durante i cicli.
Nel caso dei cavi con conduttore concentrico, al fine di facilitare la messa a nudo
delle sottostanti anime, la «finestra» deve avere una lunghezza pari a circa il passo
di ondulazione dei fili elementari del conduttore concentrico. Nel caso di cavi
protetti da una guaina metallica continua, la suddetta asportazione deve essere li-
mitata al rivestimento protettivo esterno della guaina.
Per le giunzioni di derivazione, allo scopo di semplificare l’esecuzione della pro-
va, i conduttori omonimi del cavo principale a valle della derivazione e del cavo
derivato devono essere collegati tra loro; la sezione nominale di riferimento per
l’applicazione della corrente di prova è quella del conduttore del cavo principale
a monte della derivazione.
L’esito della prova è da ritenere favorevole se l’accessorio supera la prova di cui
in 4.2.03.

Fig. 2

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4.2.03 Prova di tensione
La prova deve essere eseguita immediatamente dopo la prova di cui in 4.2.02,
con le giunzioni ancora immerse in acqua e le terminazioni tolte dall’acqua ed
accuratamente asciugate senza apporto di calore.
Si applica la tensione di 4 kV (5 kV nel caso di cavo in carta), per la durata di
15 min, tra ciascun conduttore attivo e gli altri collegati tra loro e all’acqua nel
caso di giunzioni e nel caso di terminazioni tra una fase e le altre due collegate
tra di loro e l’eventuale massa costituita dalla guaina metallica del cavo o dal
supporto metallico del terminale.
Nel caso di giunzioni destinate a cavi con conduttore concentrico, la giunzione
deve essere tolta dall’acqua per il tempo strettamente necessario ad effettuare il
ripristino della continuità della guaina protettiva isolante precedentemente rimos-
sa; l’operazione deve essere condotta senza apporto di calore.
La giunzione deve essere quindi nuovamente immersa in acqua e dopo non
meno di un’ora deve essere applicata la tensione di prova.
La prova si ritiene superata se non si verificano scariche o perforazioni negli ac-
cessori.

Fig. 3

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4.2.04 Verifica della penetrazione di acqua
Le giunzioni, estratte dall’acqua ed asciugate esternamente senza apporto di calo-
re, devono essere sezionate a 2/3 della lunghezza totale. Si precisa che, in un si-
stema di giunzioni realizzato in una canalizzazione con più cavi unipolari (es.
cavi ad elica visibile), la prova deve essere fatta su una singola giunzione unipo-
lare completa ancorché le singole giunzioni unipolari durante la posa siano rac-
chiuse in un unico manufatto.
Su entrambi i tronconi della giunzione si applica un battente di 1 m di acqua co-
lorata con le modalità descritte in Fig. 2 per un tempo minimo di un’ora, avendo
cura di estendere la «finestra» precedentemente descritta nella prova di cui in
4.2.02 fino al di sopra del pelo libero dell’acqua.
Nel caso di giunzioni di derivazione sia tangente che a 90 °C, la prova viene ese-
guita con le stesse modalità sopra descritte, applicando il battente d’acqua anche
al cavo derivato.
Non si devono riscontrare tracce d’acqua colorata sulla carta assorbente.
Per le terminazioni si procede in maniera analoga estraendole dall’acqua ed
asciugandole esternamente senza apporto di calore.
A differenza di quanto previsto per le giunzioni, in questo caso il cavo, di qua-
lunque natura esso sia, va troncato a 0,05 m dall’estremità dell’accessorio (Fig. 3);
successivamente si esegue la prova in maniera analoga a quella precedentemente
descritta per le giunzioni.
Non si devono riscontrare tracce d’acqua colorata sulla carta assorbente.

4.2.05 Criteri per la valutazione dell’esito globale delle prove


Il modello di accessorio provato è ritenuto conforme alle presenti Norme se
l’esemplare ha superato tutte le prove prescritte.

Fine Documento

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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni

Lire 20.000
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