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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 20-22/2
Data Pubblicazione Edizione
1999-01 Quarta
Classificazione Fascicolo
20-22/2 4991 R
Titolo
Prove d’incendio su cavi elettrici
Parte 2: Prova di non propagazione dell’incendio

Title
Tests on electric cables under fire conditions
Part 2: Fire propagation

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma prescrive le modalità di prova di non propagazione dell’incendio su fasci di cavi elet-
trici utilizzando un’installazione di prova la cui sorgente di calore è costituita da un forno elettrico.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 2662).

DESCRITTORI
Cavi elettrici; Prove d’incendio; Prova di non propagazione dell’incendio;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali (UTE) CEI 20-22/1:1997-09;
Europei

Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-22/2 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1995-11-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. 1973; 1985; 1987 (Fasc. 1025)

Comitato Tecnico 20-Cavi per energia


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1995-9-21
in Data

Sottoposta a inchiesta pubblica come Progetto C. 609 Chiusa in data 1995-3-31

Gruppo Abb. 4 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

LEGENDA
(UTE) La Norma in oggetto deve essere utilizzata congiuntamente alle Norme indicate dopo il riferimento (UTE)

© CEI - Milano 1999. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

SEZIONE
1 GENERALITÀ 1
1.1 Oggetto e scopo ....................................................................................................................................................................... 1
1.2 Riferimenti normativi ............................................................................................................................................................ 1

SEZIONE
2 CARATTERISTICHE GENERALI PER LA PROCEDURA DI PROVA 1
2.1 Descrizione generale ............................................................................................................................................................ 1
2.2 Scala per la posa dei cavi .................................................................................................................................................. 1
2.3 Cunicolo di adduzione dell’aria .................................................................................................................................... 1
2.4 Forno elettrico di riscaldamento ................................................................................................................................... 2
2.5 Camino ............................................................................................................................................................................................ 2
2.6 Dispositivo d’innesco dell’incendio ........................................................................................................................... 2

SEZIONE
3 MODALITÀ E REQUISITI DI PROVA 2
3.1 Campioni e loro disposizione per la prova .......................................................................................................... 2
3.2 Prova con 10 kg/m di materiale non metallico ................................................................................................. 3
3.3 Prova con 5 kg/m di materiale non metallico .................................................................................................... 3
3.4 Procedimento di prova ........................................................................................................................................................ 3
3.5 Valutazione dei risultati di prova ................................................................................................................................. 4

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1 GENERALITÀ
S E Z I O N E

1.1 Oggetto e scopo


La presente Parte prescrive le modalità di prova di non propagazione dell’incen-
dio su fasci di cavi elettrici utilizzando un’installazione di prova la cui sorgente di
calore è costituita da un forno elettrico.

1.2 Riferimenti normativi


Vedere art. 1.4 della Parte 1.

2 CARATTERISTICHE GENERALI PER LA PROCEDURA DI PROVA


S E Z I O N E

2.1 Descrizione generale


L’installazione di prova, rappresentata nel suo insieme in Fig. 1, si compone delle
seguenti parti principali:
n una costruzione in calcestruzzo a 2 vani sovrapposti e comunicanti attraverso
un foro nella soletta di separazione;
n una scala verticale a pioli, per la posa dei cavi in prova (2.2);
n un cunicolo di adduzione dell’aria comburente, con dispositivo di regolazio-
ne e anemometro per la misura della velocità dell’aria (2.3);
n un forno elettrico per il riscaldamento dei cavi (2.4);
n un camino verticale racchiudente il forno e la scala per la posa dei cavi, con
alla sommità un anemometro per la misura della velocità dell’aria esterna
(2.5);
n un dispositivo di innesco dell’incendio (2.6);
n un sistema di termocoppie tipo K (Chromel / Alumel) per la rilevazione della
temperatura.

2.2 Scala per la posa dei cavi


La scala metallica è costituita da due montanti collegati da pioli trasversali sfalsati
tra loro e distanziati in modo da lasciare un’intercapedine di circa 40 mm tra i ca-
vi, con un minimo di 35 mm fra i cavi ed il lato interno dei pioli.
La scala deve avere un’altezza di almeno 4,5 m ed una larghezza di circa 500 mm.
I campioni di cavo vanno fissati sui lati esterni della scala.

2.3 Cunicolo di adduzione dell’aria


Il cunicolo di adduzione dell’aria comburente è costituito da un condotto tubola-
re che si raccorda all’ingresso del cunicolo (700 mm ´ 300 mm) avente diametro
pari a 300 mm ± 5 mm e lunghezza 1800 mm ± 200 mm. All’interno di tale con-
dotto vanno posizionati un dispositivo di regolazione ed una sezione di misura
della portata d’aria comburente; tale sezione è posta a circa 1000 mm ± 100 mm
dall’ingresso del cunicolo e contiene un anemometro per la misura della velocità
dell’aria sistemato in posizione centrale.

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2.4 Forno elettrico di riscaldamento
Il forno ha dimensioni esterne di circa 600 mm di larghezza e 700 mm di altezza
ed è costituito da due piastre riscaldanti affacciate, aventi ciascuna circa
500 mm ´ 500 mm di superficie radiante; la distanza libera tra le due piastre deve
essere di 250 mm.
Esso deve poter essere estratto od inserito alla base del camino e, in posizione
inserita, non deve lasciare interstizi apprezzabili verso le pareti del camino.
La potenza riscaldante del forno deve essere tale che, inserito in posizione di
prova, senza cavi installati e con una portata d’aria pari a 600 m 3/h ± 60 m3/h, il
forno sia in grado di mantenere una temperatura di 430 °C ± 20 °C.
Per tale temperatura si intende il valore medio misurato a regime raggiunto, cioè
dopo circa un’ora di riscaldamento, utilizzando cinque termocoppie disposte uni-
formemente lungo l’asse verticale dell’intercapedine tra le piastre riscaldanti; tali
termocoppie devono essere annerite per simulare il più possibile un corpo nero.

2.5 Camino
Il camino verticale deve essere realizzato con un materiale incombustibile e coi-
bente ed in maniera tale da assicurare che le infiltrazioni d’aria siano di entità tra-
scurabile rispetto all’aria proveniente dal sottostante cunicolo. Esso deve avere
una sezione pari a circa 600 mm ´ 700 mm ed una altezza uguale a quella del
vano inferiore della costruzione.

2.6 Dispositivo d’innesco dell’incendio


Può essere costituito da due cannelli che bruciano un’opportuna miscela di ossige-
no e propano e che sono corredati da un dispositivo pilota di accensione. Una vol-
ta accesi, i cannelli devono occupare posizioni immediatamente sopra il forno, in
modo che i dardi si trovino in posizione centrale all’esterno dei cavi, senza però
raggiungere la superficie di questi ultimi (Fig. 1). L’apporto di calore del dispositivo
di innesco deve essere comunque trascurabile rispetto a quello del forno.

3 MODALITÀ E REQUISITI DI PROVA


S E Z I O N E

3.1 Campioni e loro disposizione per la prova


La prova si esegue su spezzoni di uno stesso cavo, cioè su spezzoni avente ugua-
le formazione, sezione e tensioni nominali.
L’insieme degli spezzoni di cavo in prova deve essere tale da contenere le quan-
tità di materiale non metallico specificate in 3.2 o 3.3.
Gli spezzoni devono essere di lunghezza non inferiore a 4,5 m ed il fascio di cavi
così costituito deve essere sistemato in uno dei due modi seguenti a seconda che
si debba eseguire la prova con 10 kg/m (vedere 3.2) o con 5 kg/m (vedere 3.3):
a) diviso in due gruppi, pressoché uguali, di cavi accostati tra loro sino ad una
larghezza totale di circa 200 mm.
I due gruppi devono essere sistemati sulla parte centrale delle due facce ester-
ne della scala, ed ivi fissati mediante legature metalliche (acciaio o rame).
Qualora il loro numero lo esiga, gli spezzoni di cavo costituenti un gruppo
devono essere disposti su più strati, tenendo presente che solo lo strato più
esterno può avere una larghezza anche sensibilmente inferiore a 200 mm.
Gli spezzoni di cavo di ogni gruppo devono essere suddivisi in fasci elemen-

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tari, di larghezza pari ad un massimo di cinque diametri utilizzando filo metal-
lico (vedi sopra) avente diametro compreso tra 0,5 mm ¸ 1 mm e collegando
ciascun fascio elementare a quello adiacente mediante legatura fra gli spezzo-
ni esterni dei due fasci. Per realizzare un’efficace legatura dell’insieme si rac-
comanda di effettuare il fissaggio dei fasci elementari tra di loro ed a ciascun
piolo della scala (Fig. 2);
b) disposti in un unico fascio sulla faccia anteriore della scala; per le altre moda-
lità di fissaggio alla scala vedere punto a).

In entrambi i modi di sistemazione il numero degli spezzoni in prova non deve


essere inferiore a 3.
Se il numero degli spezzoni è inferiore a 6, la prova viene eseguita disponendo i
cavi in un solo strato, sulla mezzaria del forno; la larghezza dello strato in tal
caso può superare i 200 mm.
La superficie dei cavi in prova non deve distare meno di 50 mm dalla superficie
del forno; ciò può comportare uno spostamento della scala rispetto al forno.

3.2 Prova con 10 kg/m di materiale non metallico


Gli spezzoni di cavo in prova devono essere disposti come prescritto in 3.1.a).
Il numero degli spezzoni di cavo per ogni singola prova deve essere tale da con-
tenere non meno di 10 kg/m di materiale non metallico e può essere calcolato
con la seguente formula:
Numero Spezzoni = 10.000 / (peso materiale non metallico in grammi per metro
di cavo)
Il valore cosi ottenuto dovrà essere arrotondato all’intero superiore.

3.3 Prova con 5 kg/m di materiale non metallico


Gli spezzoni di cavo in prova devono essere disposti come prescritto in 3.1.b).
Il numero degli spezzoni di cavo per ogni singola prova deve essere tale da con-
tenere non meno di 5 kg/m di materiale non metallico e può essere calcolato con
la seguente formula:
Numero Spezzoni = 5000 / (peso materiale non metallico in grammi per metro di
cavo)
Il valore cosi ottenuto dovrà essere arrotondato all’intero superiore.

3.4 Procedimento di prova


Il forno estratto dal camino ed opportunamente chiuso con un coperchio di ma-
teriale coibente, deve essere preriscaldato in modo da soddisfare quanto prescrit-
to in 2.4.
La prova ha inizio quando il forno preriscaldato sia stato inserito alla base del ca-
mino e tutte le porte di accesso siano state chiuse. Dopo 1 min dall’inizio della
prova, viene acceso il dispositivo di innesco della combustione; tale dispositivo
viene mantenuto acceso per 15 min.
Il forno deve essere mantenuto acceso per 1 h dall’inizio della prova; quindi
spento, esso deve essere estratto dal camino. Durante la prova vengono registrati
i valori delle temperature misurate con le termocoppie nonché le velocità
dell’aria in ingresso ed alla sommità della costruzione di prova.
La prova si considera finita quando siano verificate le condizioni indicate
nell’art. 2.4 a) della Parte 1.

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3.5 Valutazione dei risultati di prova
Vedere art. 2.5 della Parte 1.

Fig. 1 Installazione per la prova di non propagazione dell’incendio


A Costruzione in cemento armato a due vani sovrapposti
B Porte di accesso
C Camino
D Cunicolo di adduzione dell’aria comburente
E Presa d’aria e sezione di misura
F Dispositivo di spostamento del forno
G Forno elettrico a piastre riscaldanti affacciate
H Binari di scorrimento per il forno
I Telaio di sostegno dei cavi (distanza tra i pioli: 400 mm ¸ 450 mm)
L Cannello per l’innesco dell’incendio
T1 ¸ T12 Termocoppie

Fig. 1a Alzata sez. B-B con forno estratto – porte Fig. 1b Pianta sez. A-A con forno inserito – porte
aperte chiuse

Dimensioni in millimetri Dimensioni in millimetri

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Fig. 2 Disposizione del campione in prova sulla scala

Fig. 2a Cavi distanziati montati sul lato an-


teriore della scala normale

Fig. 2d Piccoli cavi montati sul lato anterio-


re della scala normale

Fine Documento

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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni

Lire 24.000
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