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È una messa a punto rigorosa e nello stesso tempo rivoluzionaria. Crediamo che molti pediatri, come alcuni di noi della re-
dazione, la considereranno tale. Da leggere, per favore.
Figura 5. Storia naturale e algoritmo diagnostico-terapeutico del piede piatto essenziale (PPE).
stinata, parallelamente alla derotazio- logico e andrà interpretato come l’e- In riferimento ai cosiddetti plantari
ne del calcagno e al graduale processo spressione morfologica di dismorfie preventivi-correttivi, le domande che
di maturazione del piede, ad andare in- scheletriche di origine embriogeneti- ci poniamo e dobbiamo porci non sono
contro a continue modificazioni, per ca a diversa penetranza e a estrinseca- da poco: l’uso dei plantari interferisce
raggiungere, nell’80% dei casi, il suo zione clinica tardiva oppure di anoma- realmente sull’evoluzione spontanea
aspetto definitivo (la normalizzazione), lie coinvolgenti l’apparato neuro-mu- del piede, modificandone la storia na-
verso il 6° anno di vita. scolare o le strutture capsulo-lega- turale? In altre parole, l’efficacia tera-
Il piede piatto essenziale dell’adole- mentose che hanno impedito al piede peutica dei plantari è scientificamente
scenza altro non è che quel 20% dei pie- di svilupparsi correttamente. provata?
di che non sviluppano l’elica plantare Ma ancora: è possibile che, con l’uso
entro questo tempo. Ma anche questi, del plantare, si possa evitare l’evolu-
se pur più tardivamente, sono comun- L’UTILIZZO DEL PLANTARE zione di un piede piatto “funzionale”,
que destinati a normalizzarsi e soltanto “flessibile”, asintomatico, in piede piat-
una piccolissima percentuale, compre- Come si è già detto, l’obiettivo del to patologico? E, se così anche fosse,
sa tra l’1 e il 5%, tende a restare piatto- plantare sarebbe quello di favorire un come facciamo a individuare quel sin-
valgo. Questo non vuol dire ancora che armonioso sviluppo del piede (plantari golo che è candidato al trattamento
siano piedi patologici perché, in assen- preventivi), o di correggere specifici senza costringere gli altri alla inutile
za di disturbi, il piede piatto si configu- difetti prima che questi si strutturino “tortura” del plantare?
rerà come una semplice variante ana- in senso patologico (plantari corretti- L’analisi della letteratura, utilizzan-
tomica, il cosiddetto piede piatto fun- vi), o di compensare anomalie già do la banca dati PubMed, permette di
zionale, destinato a divenire in età adul- strutturate (plantari di compenso). estrarre sull’argomento “piede piatto”,
ta quello che gli Autori anglosassoni L’utilizzo dei plantari preventivi-cor- un migliaio di citazioni (952 al 5 di-
definiscono piede piatto morfologico o rettivi è limitato alla fase di accresci- cembre 2003). Poco più della metà
flessibile. Solo in presenza di disturbi mento, mentre il plantare di compenso (567) riguardano il piede piatto relati-
funzionali o dolori (il cosiddetto piede trova indicazione alla fine dello svilup- vamente alla fascia di età compresa tra
piatto contratto o strutturato), il piatti- po, laddove risulti improponibile la so- 0 e 18 anni, ma soltanto 20 sono gli stu-
smo plantare sarà da considerare pato- luzione chirurgica. di specifici sul “trattamento conserva-
tivo con plantari del piede piatto in età CONCLUSIONE MESSAGGI CHIAVE
infantile o giovanile”. La gran parte de-
gli studi nega qualsiasi efficacia al trat- Alla luce dei dati della letteratura, il ❏ Il piede piatto essenziale, o piede piat-
tamento ortesico, mentre i lavori a fa- piede piatto valgo, nella quasi totalità to-lasso, sotto i 6 anni, è sempre asinto-
vore del plantare sono di scarso valore dei casi, è l’espressione morfologica di matico. Tra i 6 e i 13 anni alcuni casi po-
scientifico perché o non randomizzati uno stadio evolutivo o l’espressione di tranno diventare sintomatici e richiedere
e/o senza gruppo di controllo. Wenger un ritardo maturativo del piede o una attenzione.
et al.18, in un uno studio prospettico e variante anatomica normale. Solo in ❏ Anche in età adulta, il piede piatto
randomizzato su 129 bambini, non evi- una piccolissima percentuale di casi è asintomatico va considerato una varian-
denziano differenze statisticamente si- l’espressione clinica di una condizione te fisiologica della norma ed è, per lo più
gnificative nei risultati tra i controlli e i patologica rimasta inespressa, che può a tutti gli effetti, un piede forte e stabile.
pazienti sottoposti a trattamento con cominciare a dar segno di sé tra i 6 e ❏ Solo una quota non superiore al 5%
scarpe correttive o con plantari. Analo- gli 11-13 anni. Questo, infatti, è il mo- dei piedi piatti dell’adolescente e dell’a-
gamente Jani19 e Pace11 riportano per- mento evolutivo durante il quale il pie- dulto richiede un trattamento chirurgico.
centuali di normalizzazione dei para- de incomincia a irrigidirsi: le strutture ❏ Non vi è evidenza sufficiente dell’utilità
metri clinici e radiografici secondari al- capsulo-legamentose perdono gra- del plantare, in qualunque età.
l’uso di plantari del tutto sovrapponibi- dualmente elasticità, parallelamente al- ❏ Al pediatra spetta di individuare i piat-
li a quelle della evoluzione spontanea la maturazione scheletrica, facendo ve- tismi sintomatici, e all’ortopedico di va-
del piede. nir meno il compenso a eventuali di- lutare il trattamento più opportuno, pos-
Alcuni lavori dimostrano inoltre, smorfie congenite. Conseguentemen- sibilmente la chirurgia eziologica, in ge-
non soltanto l’inefficacia dei plantari, te emergono i conflitti osteo-articolari e nere mini-invasiva.
ma anche una loro potenziale danno- i sovraccarichi funzionali dell’apparato
sità. Secondo due studi epidemiologi- osteo-mio-tendineo, responsabili del
gica (raramente si riesce a porre in evi-
ci successivi di Rao e Joseph20 e di Sa- corredo sintomatologico doloroso e
denza la causa che determina il piatti-
chithananadam e Joseph21, l’uso dei funzionale.
smo), le endo-ortesi senotarsiche23-27
plantari, disturbando il fisiologico svi- Poiché l’utilizzo del plantare, con fi-
rappresentano oggi gli strumenti più
luppo dell’arco plantare, finirebbe per nalità preventive o terapeutiche, mo-
efficaci per ottenere con un impegno
aumentare il numero di piedi che non stra un razionale poco convincente e la
chirurgico minimale una stabile corre-
si normalizzano a fine accrescimento. sua efficacia terapeutica non è scienti-
zione della deformità, prima che si
Driano et al.22 trovano che i bambini ficamente dimostrata, il compito del
strutturi irrimediabilmente, evento
che hanno portato plantari o scarpe or- pediatra (Figura 5) sarà quello di rico-
che aprirebbe la porta a trattamenti
topediche, hanno in età adulta un’auto- noscere quel ristretto numero di bam-
molto più invasivi (osteotomie, artro-
stima più bassa dei controlli (sindrome bini nei quali al piede piatto valgo si as-
desi).
del bambino vulnerabile). socia un corredo sintomatologico indi-
Riccardi et al.23, attraverso la gait cativo di una evoluzione patologica (co-
analysis, dimostrano che sono proprio munque mai prima dei sei anni).
le scarpe ortopediche e i plantari che La monolateralità dell’affezione, la
alterano le fasi del passo. Va infine ri- facile affaticabilità del bambino, il do-
cordato che, in relazione al piede piatto lore localizzato al piede o irradiato alla
essenziale dell’adolescente, in lettera- gamba, la limitazione funzionale, la
tura non vi è alcun riferimento che di- mancata auto-correggibilità, sono tutti
Bibliografia
mostri un passaggio evolutivo, in senso segni che, rilevati singolarmente o in
peggiorativo, dalla forma asintomatica associazione, qualificano il piattismo 1. Veneziani C, et al. Indicazioni al trattamento
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