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T = (f)V - V= (f) T

Ancora qualche riflessione sul tempo e sulla vita

Giuseppe Turrisi

Release 1 19-12-2022
Credo che il tempo sia uno degli enigmi più grossi della nostra vita,
molti si sono cimentati a dare una definizione, sia sul fronte fisico
che sul fronte filosofico, ma ogni definizione ad oggi risulta
incredibilmente povera, anche io in passato, nel mio piccolo ho
scritto qualche saggio su tempo tra cui “T.I’M.E” (acronimo che
racchiudeva le parole Io sono e tempo, ovvero io sono il mio
tempo). Ogni tanto ci ritorno sopra, anche perché l’anima
ricercatrice indolente finché non “comprende” non si arrende. Ora
la vita, da trascorrere nel tempo, da cui il Tempo è funzione della
vita (o meglio la vita è in funzione del tempo atteso concesso da
vivere) è di fatto un contratto unilaterale, con qualcuno, che tu ti
trovi già firmato, solitamente dai tuoi genitori a “tempo
determinato”, la trasformazione a “tempo indeterminato”
purtroppo prevede il cambio di dimensione di tipo a-temporale ed
ecco perché indeterminato. La vita è da considerarsi una sorta di
prova e foggia nel tempo, superata la quale si accede al livello
superiore oppure si è costretti a ripetere l’anno, (reincarnazione)
fin quando la pienezza dell’anima non è più detenibile nello spazio
tempo. Non è facile capire un perché logico a questo percorso
vitale, salvo garantire il “vettore vita” sul pianeta terra, ovvero ci
viene concessa dai genitori lo “spirito di vita”, e per continuità
dovremmo concederla ai figli. Ma di fatto il nostro apporto è quasi
nullo, se consideriamo che in questo processo di fatto eseguiamo
una legge biologica e naturale con l’impulso sessuale che procede
alla creazione. Il tempo è un qualcosa che contiene questo
processo. Siamo noi a voler dare un inizio al nostro contratto vitale
e poi anche una fine, ma di fatto ci troviamo semplicemente
immersi nel fiume del tempo che potrebbe non avere ne inizio né
una fine!
Da sempre e per sempre. Qualcuno sostiene che il tempo sia
circolare ma in evoluzione verso l’alto. Certamente coloro i quali si
spendono per comprendere la direzione del tempo avranno le loro
buone ragioni. Una cosa è certa se non ci fosse la vita non ci
sarebbe la consapevolezza di chiedersi cosa è il tempo e la sua
funzione, ma allo stesso modo non ci sarebbe vita se non ci fosse
un tempo in cui “farla esistere”. La cosa ci potrebbe portare a dire
in maniera molto semplicistica che allora il tempo è vita e la vita è
tempo, cosa di fatto vera nelle condizioni biofisiche, ma non
ostante ci siano vincoli funzionali non sono la stessa cosa, in
quanto la “vita” si chiede sul piano filosofico cosa è l’essenza del
tempo, ed il tempo di fatto da le sue condizioni dell’essere vita sul
piano fisico.
Allora devono essere correlati i piani fisico filosofici del tempo e
della vita. Ma la strada è certamente lunga. Del resto il tempo
nonostante la sua percezione soggettiva è a carattere materiale e
determinata di fatto la sua “intuizione” psichica è di carattere
collettivo universale ed infinito. Io so di morire, avendo una vita a
prestazione unica, ma so anche che c’era tempo prima di me e ci
sarà tempo dopo di me, un tempo collettivo, che supera il mio
tempo soggettivo. La mia parte di tempo è un tassello del tempo
infinito ovvero della eternità.
In ogni caso poi manca tutto lo studio della dimensione “metafisica
del tempo”. Il materialismo storico che vuole distruggere il piano
spirituale della vita rendendola solo una mera esistenza in
funzione del consumismo al punto che se un “vita” (commerciale)
non è più utile alla economia del denaro non ha più necessità di
tempo per vivere! (eutanasia) Se vuoi vivere il tuo tempo te lo devi
guadagnare, ma solitamente si lavora per il denaro che di fatto
brucia il tempo, nella falsità storica che il “tempo è denaro”. La
equivalenza è falsa perché per guadagnare denaro devi “vendere
il tuo tempo”, ma con il denaro guadagnato non puoi riacquistare
il tempo che hai venduto!
Giuseppe Turrisi
Ricercatore Indipendente

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