2020-2021
Esame scritto di Metodi Matematici per Economia e Finanza del giorno 30 agosto 2021
Docente: Prof. Marco Papi; Assistenti Dott.ssa Laura Mazzoli e Dott.ssa Vanessa Raso
c) Determinare, rispetto alla base canonica, le dimensioni di KerT e ImT ed una loro base.
d) Dire, se esistono, per quali valori di k 2 R il vettore v = (2k, 4, k + 1) appartiene a ImT e per
quali appartiene a KerT .
Soluzione.
T ·v
ovvero 0 1
3x + 3z
T (x, y, z) = @ 2x + y + 4z A
2x y
b) Per trovare la matrice associata a T in base F abbiamo due possibili procedimenti. Possiamo trovare
la matrice del cambiamento di base (U ) da E a F.
0 1
0 1 0 0 1
0 0 3 B 1 C
B 1 1 C
U =@ 1 1 1 A; and U 1
=B 3 C
1 0 0 @ 1 A
0 0
3
In questo modo la matrice AF nella base F risulta:
0 1
1 1 7
AF = U 1 AE U = @ 5 0 15 A
1 0 3
Altrimenti possiamo ricavare i trasformati dei vettori della base F espressi in questa base:
1
(c) T (f3 ) = T (3, 1, 0) = (9, 5, 7) quindi
8 8
< 3c = 9 < a=7
af1 + bf2 + cf3 = (9, 5, 7) a+b c=5 ! b = 15
: :
a+0+0=7 c=3
2
0 1
3 1 1
Esercizio 1.2 Data la matrice A = @ 0 2 1 A determinarne lo spettro, trovare, se possibile, una
0 1 2
base di autovettori e scrivere la matrice in forma canonica.
Soluzione.
Calcoliamo gli autovalori:
3
Esercizio 1.3 Data la funzione
f (x, y) = x3 + y 3 + pxy
con p parametro reale.
Soluzione.
a) ✓ ◆
6x p
rf (x, y) = (3x2 + py, 3y 2 + px), Hf (x, y) = .
p 6y
per (x, y) 2 R2 e p reale.
Nel caso p = 0, la matrice Hessiana e’ identicamente nulla. Per dedurre la natura del punto Q0 , osserviamo
che, restringendo la funzione ad una generica retta passante per l’origine di equazione y = mx, si ricava
la seguente espressione:
f (x, mx) = (1 + m3 )x3 .
E’ noto che, per m 6= 1, tale funzione presenta un punto di flesso a tangente orizzontale in x = 0.
Dunque Q0 non risulta ne’ di massimo ne’ di minimo per f = f (x, y).
Si ha detHf (Q0 ) = p2 < 0. Dunque Q0 e’ un punto di sella. Inoltre, detHf (Qp ) = 3p2 > 0, mentre
trHf (Qp ) = 4p. Deduciamo che, se p < 0, Qp e’ un punto di minimo locale, altrimenti e’ un punto di
massimo locale per la funzione.
c) Poniamo p = 1. Dalla rappresentazione del dominio C (vedi figura), si evince che C e’ un dominio
chiuso e limitato e, dalla continuita’ di f , e’ possibile applicare il Teorema di Weierstrass deducendo
l’esistenza di almeno un punto di massimo assoluto ed un punto di minimo assoluto per f su C. Tra i
candidati possibili consideriamo il punto stazionario Q1 = ( 1/3, 1/3) ed i punti di massimo/minimo
presenti sulla frontiera di C per determinare i quali, restringiamo la funzione ai lati del poligono che
definisce la frontiera di C.
2) x + y + 1/2 = 0, con x 2 ( 1/2, 0): f2 (x) = f (x, x 1/2) = x3 (x + 1/2)3 x(x + 1/2),
f20 (x) = 3x2 3(x + 1/2)2 2x 1/2 = 3x 3/4 2x 1/2 = 5x 5/4. Da cui si ottiene un
altro possibile punto candidato ( 1/4, 1/4).
4
4) x = 0, con y 2 ( 3, 1/2): f4 (y) = f (0, y) = y 3 . Anche in questo caso la derivata di f4 si annulla
in y = 0. Dunque non abbiamo un candidato punto sul lato considerato.
Al fine di ricavare il/i punti di estremo della funzione, confrontiamo il valore della funzione nei punti
trovati includendo anche i vertici del quadrilatero C:
8
> f ( 1/3, 1/3) ⇡ 0.18519
>
>
>
> f ( 3/2, 3/2) = 1.125
>
>
>
< f ( 1/4, 1/4) ⇡ 0.10938
f ( 1/2, 0) = 0.125
>
>
>
> f ( 3, 0) = 27
>
>
>
> f (0, 1/2) = 0.25
:
f (0, 3) = 9.
Pertanto deduciamo che maxC f = 9, minC f = 27, (0, 3) e’ il punto di massimo assoluto di f su C,
mentre ( 3, 0) e’ di minimo assoluto per f su C.
5
LUISS, Dipartimento di Economia e Finanza. A.A. 2020-2021
Esame scritto di Metodi Matematici per Economia e Finanza del giorno 30 agosto 2021
Docente: Prof. Marco Papi; Assistenti Dott.ssa Laura Mazzoli e Dott.ssa Vanessa Raso
Soluzione
6
Esercizio 2.2 Dato il seguente problema di Cauchy
8 0
< x (t) = 2x(t) t, (t 2 R)
:
x(0) = x0 .
Soluzione.
Rt 2t 2t
te e 1
da cui 0
se 2s
ds = +
2 4 4
e ! ✓ ◆
2t 2t
2t 2t te e 1 2t 1 t 1
x(t) = x0 e e + =e x0 + +
2 4 4 4 2 4
b) (1 pt)
7
Esercizio 2.3 Dato il parametro 2 (0, 1), si consideri il problema di trovare i punti estremali e globali
della funzione
f (x, y, z) = 2x + 3y + 4z
sotto i vincoli, dipendenti dal parametro a > 0,
x 0 y 0 z 0 x + 2y + 3z a
Soluzione.
Le funzioni vincolari sono
rg1 (x, y, z) = ( 1, 0, 0), rg2 (x, y, z) = (0, 1, 0), rg3 (x, y, z) = (0, 0, 1), rg4 (x, y, z) = (1, 2, 3),
a.
Controlliamo se le condizioni di qualificazione dei vincoli sono soddisfatte. Nel caso in cui si annulla un
solo vincolo occorre che il gradiente di ciascuna funzione gi sia non nullo sui punti in cui vale l’uguaglianza.
Ciò è sicuramente vero in quanto tutti i gradienti sono costanti e non nulli. Nel caso in cui si annullano solo
due vincoli o tre vincoli, occorre che i gradienti dei vincoli che si annullano siano linearmente indipendenti.
Tutti i gradienti sono costanti e a due a due o a tre a tre linearmente indipendenti, quindi le condizioni
di qualificazione sono soddisfatte. Infine i quattro vincoli non si annullano mai tutti insieme. Infatti i
primi tre si annullano insieme solo nell’origine che però non annulla il quarto vincolo, essendo a > 0.
Da quanto detto possiamo dire che le condizioni di qualificazioni sono soddisfatte.
b.
Notiamo che f è C 1 all’ interno di R+ 3
ma non sul bordo. Quindi il sistema di KT si può scrivere solo
all’interno della regione e sulla parte di frontiera delimitata dal quarto vincolo. Dato che
1 1 1
rf (x, y, z) = 2 x ,3 y ,4 z
con l’ulteriore vincolo sul segno del moltiplicatore 4 per la ricerca dei punti di massimo e minimo. I
punti della regione per cui si annulla almeno uno dei primi tre vincoli saranno tutti candidati ad essere
estremali. c.
Osserviamo innanzitutto che il gradiente di f non si annulla in alcun punto interno alla regione. Restano
da trovare i punti stazionari dove si annulla il quarto vincolo. Per trovare tali punti stazionari vincolati
occorre risolvere il sistema (che è un caso particolare di quello scritto al punto (b) qui sopra):
8 1
> 2 x 1
>
>
= 4
>
> 3 y = 2
>
>
4
>
< 4 z 1 = 3 4
x + 2y + 3z = a
>
>
>
> x>0
>
>
>
> y>0
:
z>0
8
8 ⇣ ⌘ 1
>
> x = 1 1
>
> 2
< ⇣
4
⌘ 1
1
2
> y = 3
>
> ⇣
4
⌘ 1
>
: z 3 1
= 4 4
Da cui ✓ ◆ 1 ✓ ◆ 1 ✓ ◆ 1 ✓ ◆ 1 !
1 1
1 1
2 1
3 1
+2 +3 =a
4 2 3 4
Quindi chiamando
"✓ ◆ 1 ✓ ◆ 1 ✓ ◆ 1 #
1 1 1
2 1
3 1
C(↵, ) = +2 +3
a 2 3 4
si ha
1
4 = C(↵, )
Sostituendo nelle prime tre equazioni troviamo allora il punto critico vincolato
8 ⇣ ⌘ 1
>
> x = C(↵, ) 1 1
>
> 2
< ⇣ ⌘ 1
1
2
> y = C(↵, ) 3
>
> ⇣ ⌘ 1
>
: z 3 1
= C(↵, ) 4
d.
Osserviamo che la regione (chiamiamola D) su cui cerchiamo i punti estremali è compatta (chiusa perchè
contiene tutta la sua frontiera, dato che le disuguaglianze vincolari sono tutte larghe, limitata perchè
è contenuta in una palla di raggio 5 con centro l’origine). Inoltre la funzione è continua su D. Quindi
esistono di sicuro massimo e minimo grazie al teorema di Weierstrass. Il punto trovato è di massimo
globale dato che il moltiplicatore è positivo e la funzione f è concava sulla regione.
Per quanto riguarda il minimo globale si osserva che f (x, y, z) 0 per ogni (x, y, z) 2 D e che
f (0, 0, 0) = 0. Ne segue che l’origine è punto di minimo globale