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ASTRATTISMO

L’Astrattismo in quanto movimento autonomo si sviluppò all’inizio del Novecento e si manifesta


prima dello scoppio della prima guerra mondiale. Con questo si portano a compimento i risultati
di una ricerca comune che aveva attraversato già diversi movimenti di Avanguardia (in particolare
modo il cubismo nella fase dell’orfismo e il futurismo) e che ha come risultato definitivo
l’abbandono di un’arte mimetica imitazione della realtà a favore di un’arte completamente e
definitivamente astratta.

Con l’astrattismo si varca un confine fondamentale che ne fa uno dei movimenti più importanti
della produzione artistica contemporanea: le linee, i colori, le forme e la superficie stessa non
sono più intese come qualcosa che debba riprodurre la realtà ma utilizzate in quanto tali; ciò
significa che vengono composte/associate liberamente, rispondendo a dei principi
completamente nuovi. L’avanguardia dell’Astrattismo è estremamente complessa e si distingue in
due grandi linee di ricerca:

-l’astrattismo lirico (così definito perché lavora sull’espressività del colore) che si avvia con il
primo acquerello astratto di Kandiskij;

-l’astrattismo geometrico (fondato su rapporti armonici tra figure regolari) che parte dalle ricerche
di Mondrian e che poi porterà risultati interessanti anche in ambito russo.

Per quanto riguarda l’Astrattismo lirico, che ha come maggiori esponenti Kandiskij e Klee, parte
dalle ricerche svolte nell’ambito dell’espressionismo, soprattutto quello tedesco con il gruppo del
Cavaliere Azzurro.
Quello geometrico invece è legato sia all’ambito olandese con la ricerca di Mondrian che a quello
russo.

In generale nell’arte astratta la funzione fondamentale è quella di restituire la dimensione della


spiritualità, totalmente svincolata da qualunque componente materiale o materialistica. Gli unici
valori che l’arte deve perseguire sono quelli dello spirito; l’arte stessa deve diventare la via da
percorrere affinché il pittore così come l’osservatore rientri in contatto con la sua interiorità. Per
far ciò è ovviamente necessario rinunciare definitivamente alla mimesi e tornare agli elementi di
base della pittura quali la linea, il colore, la forma e la superficie utilizzandole in maniera
completamente autonoma per ottenere delle nuove forme astratte.

Alcune opere esemplari sono:

-astrattismo lirico= Il primo acquerello astratto di Kandiskij (1910) che non riproduce alcun aspetto
della realtà e si basa sulla libera associazione di linee e colori. Sembra quasi uno scarabocchio
infantile e questo lo si ritroverà in generale in tutti gli artisti del movimento. l’acquerello risponde
anche alle teorie che lo stesso Kandiskij scriveva ne Lo Spirituale nell’arte (1909); in quest’opera
getta le fondamenta di una nuova grammatica della pittura, associando ad ogni tipo di linea,
forma e colore una precisa emozione e un preciso effetto psicologico. Ad esempio la linea
orizzontale simboleggia la stabilità, il cerchio la tranquillità e il colore rosso la passione. Nella serie
de Le Composizioni Kandiskij sperimenta quanto teorizzato nello Spirituale. Progressivamente le
forme rispondono sempre di più a quest’esigenza di adottare una nuova grammatica della visione.
Altro esempio è l’opera Giallo Rosso Blu basata sui contrasti tra tinte calde e tinte fredde, linee
spezzate e linee curve, triangoli e cerchi il tutto senza mai riprodurre un aspetto della realtà. Pian
piano le sue opere iniziano a rispondere a un maggiore ordine nella scelta della figura geometrica
da rappresentare. Questo si evince dalla suo testo Punto, linea nel piano (1926) che racchiude
una seconda fase teorica dell’artista basata sui rapporti tra line, formi e colori. Opera emblematica
di questa seconda fase è Alcuni cerchi.
Altro esponente dell’astrattismo lirico è Klee in cui prevale una composizione di natura grafica in
cui ci sono continui abbinamenti di linee orizzontali e verticali tanto da creare una sorta di griglia
in cui poi sono inseriti i colori e che spesso si carica di un valore simbolico; esempio è l’opera
Strade principali, strade secondarie. In Luogo colpito la classica griglia, che viene abbinata ad una
freccia e una rappresentazione astratta di un villaggio, ha l’intento di rappresentare la violenza in
tempi di guerra.

-astrattismo geometrico=un punto di partenza è rappresentato dalla serie degli alberi di Mondrian
in cui vediamo il processo che porta progressivamente da una forma ancora legata alla realtà ad
una resa completamente astratta fatta solo di linee e colori. Questo processo porterà
nell’astrattismo geometrico di Mondrian all’elaborazione della tipica griglia ottenuta dalle linee
nere che trasformano la superficie pittorica in una serie di figure geometriche a cui vengono
associate i colori primari. Notiamo però da un confronto tra Composizione rosso, giallo e blu e
Victory Boogie Woogie che si va da una prima fase di grande rigore, ordine e stabilità ad una
seconda fase di piena instabilità. Espressione interessante dell’astrattismo geometrico è quella
russa, sia nell’esperienza del Suprematismo (significative in questo caso le ricerche di Malevic
con l’opera Quadrato nero con cornice bianca) che in quella del Costruttivismo che diventa poi la
forma artistica della rivoluzione russa. Del Costruttivismo ricordiamo Il Monumento alla terza
internazionale progettato da Tatlin, di cui ci resta il progetto, in cui notiamo l’associazione di forme
astratte al valore simbolico che queste stesse forme e i materiali utilizzati andavano ad assumere
in un’epoca in cui si voleva affermare il grande progresso raggiunto anche grazie alla rivoluzione
russa.

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