Sei sulla pagina 1di 10

“Difesa a zona fronte dispari 3-2 e 1-3-1”

Le difese a zona prevedono che il posizionamento dei difensori sia attuato in aree di
competenza e che i difensori si muovano seguendo la palla, e secondariamente, il
movimento degli attaccanti.
Nella costruzione della difesa a zona ci riallacciamo ai concetti già espressi nella
difesa ad uomo.
Nella difesa a zona, non essendoci una responsabilità individuale sul giocatore, è
ancora maggiore l’importanza della collaborazione.
obbiettivi:
 negare gli spazi in relazione al fatto di voler essere aggressivi o contenitivi
collaborazione (difesa sui tagli)
 abbassare il ritmo
 costringere l’attacco ad una collaborazione prolungata

quando usare la zona in partita:


 per proteggersi dai falli (in teoria abbiamo meno penetrazioni al ferro)
 per migliorare la difesa dal contropiede
 per negare all’attacco soluzioni in isolamento senza aiuto
 per togliere all’attacco l’organizzazione attraverso i blocchi
 per superare l’ostacolo degli accoppiamenti difensivi e schierare quintetti alti
 per sfruttare il tempo in situazioni di rimessa
 per facilitare le ripartenze in contropiede

quando decidere di abbandonare la zona in partita:


 quando notiamo poca aggressività sulla palla
 quando c’è poca comunicazione tra le due linee della difesa
 quando ci sono i passaggi di ribaltamento poco contrastati

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


 quando concediamo penetrazioni poco contrastate
 quando subiamo tagli dal lato debole
 quando subiamo rimbalzi d’attacco

Difesa a zona che non è da demonizzare assolutamente a livello di settore giovanile,


viceversa è uno strumento molto potente per la costruzione delle abilità e capacità
difensive di un atleta.
Lavorando sulla difesa a zona nel settore giovanile si abituano gli atleti ad accettare
un sistema difensivo senza rigide codifiche di competenza, incrementando
comunicazione, aiuto reciproco e di sacrificio.
Abituiamo inoltre il nostro sistema d’attacco a migliorare l’esecuzione e l’applicazione
di fondamentali come: passaggio skip, palleggio di penetrazione, tiro, taglio, rimbalzo
d’attacco.

Zona 3-2

Aree di competenza

I difensori 1,2 e 3 formano la prima linea,


ma in base alla posizione della palla 2 e 3
possono scalare in seconda linea

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


In base alla posizione della palla le aree di
competenza di 2 e 3 sono:

Le aree di competenza di 4 e 5 saranno:

Le aree di competenza di 1 saranno:

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


Posizionamento e responsabilità
palla in posizione centrale
X1 sarà aggressivo o contenitivo a seconda
della scelta individuale fatta dal coach.
X2 sarà posizionato in base alla pericolosità
del suo attaccante, posizionato in copertura
se 2 lontano dalla linea dei 3 p.ti, vicino a
lui se 2 in posizione pericolosa.

X5 davanti al giocatore in post basso e


pronto ad uscire nell’angolo

L’attacco giocherà nei “buchi” della zona ed in questo caso gli adattamenti difensivi
sono quelli sotto riportati. Con gli esterni 2 e 3 che avranno competenza sulla palla e
con il lato debole che si adegua allo schieramento dell’attacco.

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


In questa situazione il difensore di 4 non
avendo nessun giocatore nella propria area
di competenza, diventerà responsabile del
giocatore in post-alto

Palla in ala

X2 marca la palla
X1 scala verso l’area
X3 responsabile del lato debole
X4 responsabile dell’angolo sul lato forte
X5 scala in area, responsabile degli spazi
interni

Palla in angolo

X4 marca la palla
X5 ha la responsabilità dell’area
X2 ha la responsabilità perimetrale sul lato
forte (diagonale post alto e 3 p.ti)
X1 ha la responsabilità dello spazio sulla
lunetta (aiuto e recupero su skip x LD)
X3 a la responsabilità del lato debole

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


Palla in post alto

X4 ha la responsabilità della palla


X1 ruota sul lato debole
X2 ha scala
X3 resta in prima linea sul lato opposto ad 1
X5 resta sulla seconda linea sul lato
opposto a 2

Palla in post basso

X5 marca la palla
X4 aperto sulla linea di passaggio resta sul
lato forte
X3 aperto sulla linea di passaggio scala in
seconda linea sul lato debole
X1 e X2 aperti sulla linea di passaggio
hanno la responsabilità della prima linea

Per quanto riguarda i tagli, i blocchi di contenimento, il pick and roll, i concetti
difensivi sono simili a quelli usati nella zona 2-3.
In ogni situazioni in cui è necessario che la zona si adegui, l’importante è salvare la
coerenza tra scelte individuali e di squadra.
Da una semplice situazione di palleggio possiamo avere due diversi tipi di
adeguamento:

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


- X1 segue il palleggiatore e dunque si avrà una rotazione con X2 che scende, X4
che diventa centrale, X5 che sarà il
difensore della seconda linea sul lato
debole e X3 il difensore della prima
linea sul lato debole.
La rotazione determinerà, come
conseguenza che, in caso di rapido
ribaltamento del pallone, X5 dovrà
spingersi fuori anche dalla linea dei 3
p.ti, con il rischio di subire una
possibile penetrazione.

Stesso caso ma con differente


adeguamento:
X1 cambia con X2 e di conseguenza la
rotazione continua con 4, che resta in
seconda linea sul lato della palla, X5
presidia l’area, X3 ruota e diventa difensore
di seconda linea sul lato debole, X1 è il
difensore di prima linea sul lato debole.
In questo caso non sarà più X5 a spingersi
fuori in caso di ribaltamento sul lato debole, ma X3; sul lato forte è X4 ad uscire in
angolo, nel caso in cui l’attaccante ricevesse palla

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


Tutti gli adeguamenti presentano vantaggi e svantaggi, i criteri guida sono la capacità
di adattarsi e la coerenza delle scelte che deve essere mantenuta tra le parti e la
totalità (squadra).

Zona 1-3-1

Aree di competenza e responsabilità

Il difensore 1 forma la prima linea, i


difensori 3 e 4 sono i laterali della seconda
linea, il 5 è il centrale della seconda linea, il
difensore 2 è il giocatore sulla linea di fondo

X5 deve stare sempre sulla linea di


penetrazione ed è responsabile del gioco
interno
X1 responsabile di indirizzare subito la palla
su uno dei due lati per creare
immediatamente un Lf ed un LD.
X3 e X4 devono ingombrare le linee di
passaggio e per questo si usano giocatori
che abbiano buoni piedi e che creino
ingombro
X5 è un interno con grande mobilità, veloce di piedi

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


X2 è l’ultimo uomo, che parte sempre sul lato forte , è uomo di grande mentalità
difensiva e rapidità.

Possiamo avere una zona 1-3-1 con raddoppi o di contenimento.


La scelta è da effettuarsi è che ciascuno (allenatore e giocatori) siano capaci di
leggere le situazioni in base ai postulati.
Situazioni di passaggi lenti, di attaccanti con spacing sbagliato, carenze di capacità
tecniche, squadre poco collaborative al loro interno, sono situazioni in cui il
raddoppio può essere una buona scelta difensiva.

Esempi di posizionamento in situazioni di


raddoppio difensivo:
- palla in posizione di guardia

X1 e X4 raddoppiano
X3 è responsabile del lato debole
X5 è il responsabile degli attaccanti che
sono nello spazio della lunetta
X2 è responsabile degli attaccanti che sono
nello spazio che va dal post basso all’uomo
d’angolo sul LF

- palla in posizione di angolo

X2 e X4 raddoppiano
X3 è responsabile del lato debole
X5 è il responsabile dell’area sul lato forte

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009


X1 è responsabile dei giocatori che sono nello spazio che va dalla lunetta ad un
passo fuori la linea dei 3 p.ti

Con palla in post alto ed in post basso le responsabilità sono uguali a quelle della
zona 2-3.

Didattica della progettazione.


- 5c5 presentazione: competenza + comportamenti iniziali
- Lavoro sulla 1^ linea della difesa
- Lavoro sulla 2^ linea della difesa
- Attivazione della collaborazioni e collegamento 1^ + 2^ linea
- Riunire nella globalità 4c4, 5c5

Il tutto limitando l’attacco in termini di spazio e tempo (statico, tagli, penetrazioni).

Bormio – corso allenatori 2°anno – 05/18 luglio 2009

Potrebbero piacerti anche